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BIOTECNOLOGIE pag 1 di 22<br />
POS VIR <strong>061</strong> INT <strong>rev</strong>. 4 del 02/02/2009<br />
ORGANISMI GENETICAMENTE MODIFICATI (OGM):<br />
SOIA ROUNDUP READY/LECTINA<br />
ORGANISMI GENETICAMENTE MODIFICATI (OGM):<br />
SOIA ROUNDUP READY/LECTINA<br />
Redatto:<br />
U.Marchesi<br />
_____________________________________________________<br />
Verificato Responsabile Struttura Semplice:<br />
I.Ciabatti<br />
_____________________________________________________<br />
Verificato RQ:<br />
M.Guarducci<br />
_____________________________________________________<br />
Approvato Responsabile di Struttura Complessa:<br />
D.amaddeo<br />
_____________________________________________________
BIOTECNOLOGIE pag 2 di 22<br />
POS VIR <strong>061</strong> INT <strong>rev</strong>. 4 del 02/02/2009<br />
ORGANISMI GENETICAMENTE MODIFICATI (OGM):<br />
SOIA ROUNDUP READY/LECTINA<br />
1. Scopo<br />
Lo scopo della presente procedura è quello di descrivere le responsabilità e le modalità<br />
operative per la rilevazione e determinazione quantitativa di soia Roundup Ready (evento di<br />
trasformazione GTS 40/3/2) rispetto alla soia totale, in matrici agro-alimentari, mediante PCR<br />
“real time”.<br />
2. Campo di applicazione<br />
La presente procedura viene applicata a DNA estratto da matrici agro-alimentari contenenti,<br />
costituite o derivate da soia.<br />
Il campo di misura è compreso all’<strong>int</strong>erno del range definito dai punti estremi di calibrazione,<br />
ossia tra lo 0,1% ed il 5% (o 10%). Come indicato nel UNI EN ISO 21570: 2006 (Annex C,<br />
paragrafo C.1.7), il metodo è in grado di determinare un contenuto di soia Roundup Ready<br />
pari all’1%, se la percentuale dell’ingrediente soia nella matrice in esame supera il 5%.<br />
omissis Qualora il DNA di soia venga rimosso o altamente degradato durante il processo<br />
produttivo della matrice alimentare, il metodo non fornisce risultati affidabili.<br />
3. Definizioni ed abb<strong>rev</strong>iazioni<br />
- OGM (Organismi Geneticamente Modificati): organismi il cui materiale genetico è stato<br />
modificato in modo diverso da quanto si verifica in natura con l’accoppiamento e/o la<br />
ricombinazione genetica naturale.<br />
- PCR (Polymerase Chain Reaction): reazione enzimatica in vitro, catalizzata da DNA<br />
polimerasi DNA dipendenti, che determina l’amplificazione del DNA bersaglio.<br />
- qPCR: PCR quantitativa<br />
- Real Time PCR: tipologia di PCR in cui il sistema di rilevazione, avvalendosi di sonde<br />
marcate con fluorocromi specifiche per il prodotto di amplificazione, consente di seguire<br />
ciclo dopo ciclo l’andamento della reazione.<br />
- Primer: oligonucleotide, che riconosce una sequenza specifica del DNA bersaglio,<br />
utilizzato per innescare la reazione di PCR.<br />
- Probe o sonda: oligonucleotide marcato che riconosce una sequenza specifica del DNA<br />
bersaglio rivelandone la presenza.<br />
- DNA bersaglio endogeno: tratto di DNA caratteristico della specie vegetale analizzata,<br />
presente in un numero di copie costante e conservato nelle diverse varietà appartenenti a<br />
quella specie.<br />
- DNA bersaglio ricombinante o transgenico: tratto di DNA caratteristico della<br />
modificazione genetica oggetto della prova<br />
- Ct o ciclo soglia: ciclo al di sopra del quale la fluorescenza misurata supera un valore<br />
soglia e si distingue dal rumore di fondo.<br />
- NTC (no template control): controllo negativo di PCR<br />
- LOD (limit of detection): limite di rivelazione<br />
- LOQ (limit of quantitation): limite di quantificazione<br />
- bp (base pairs): coppie di basi
BIOTECNOLOGIE pag 3 di 22<br />
POS VIR <strong>061</strong> INT <strong>rev</strong>. 4 del 02/02/2009<br />
ORGANISMI GENETICAMENTE MODIFICATI (OGM):<br />
SOIA ROUNDUP READY/LECTINA<br />
4. Riferimenti<br />
DO VIR Documento Organizzativo<br />
PG QUA 005 Gestione dei documenti<br />
PG VIR 001 Ricevimento, analisi, conservazione e smaltimento di campioni ufficiali prelevati<br />
per la ricerca di organismi geneticamente modificati (OGM)<br />
PG VIR 003 Gestione <strong>delle</strong> aree e <strong>delle</strong> attività per l’esecuzione dei protocolli di PCR<br />
POS VIR 015 SUP Estrazione di DNA con la metodica CTAB precipitante<br />
POS VIR 016 SUP Estrazione di DNA con Dneasy Plant Maxi Kit<br />
POS VIR 052 SUP Estrazione di DNA con la metodica CTAB<br />
POS VIR 053 SUP Estrazione di DNA con Dneasy Plant Mini Kit<br />
IGR VIR 001 Istruzioni gestione reagenti<br />
UNI EN ISO 21570: 2006 Prodotti alimentari - Metodi di Analisi per la ricerca di organismi<br />
geneticamente modificati e di prodotti derivati - Metodi quantitativi basati sull'analisi<br />
dell'acido nucleico (Annex C, paragrafo C.1.7)<br />
Definition of Minimum Performance Requirements for Analytical Methods of GMO Testing -<br />
European Network of GMO Laboratories (ENGL) Version 13-10-2008 (http://gmocrl.jrc.ec.europa.eu/doc/Min_Perf_Requir_Analyt_methods_131008.pdf)<br />
“The fitness for pur<strong>pos</strong>e of analitical methods”, EURACHEM Guide, 1998.<br />
Westgard J.O. (2003) Ann. Clin. Biochem., 40, 593-611.<br />
J. N. Miller, J. C. Miller “Statistics and chemometrics for analytical chemistry”, 2000, Pearson<br />
Ed., Harlow (GB).<br />
A. Foti, C. Gianino “Elementi di analisi dei dati sperimentali”, 1999, Liguori Ed., Napoli.<br />
J. R. Taylor “Introduzione all’analisi degli errori”, 2000, II ed., Zanichelli Ed., Bologna<br />
“Guida all’espressione dell’incertezza di misura”, UNI CEI ENV 13005, luglio 2000.<br />
“Guida per la valutazione e la espressione dell’incertezza nelle misurazioni”, DT-0002 Sinal.<br />
“Avvertenze per la valutazione dell’incertezza nel campo dell’analisi chimica”, DT-0002/3<br />
Sinal.<br />
“Quantifying uncerta<strong>int</strong>y in analytical measurement”, EURACHEM/CITAC Guide,<br />
QUAM:2000.P1.<br />
ABI PRISM 7700 SDS User’s Manual, User Bullettin #2, dicembre 1997.<br />
Hubner P., Waiblinger H.U., Pietsch K., Brodmann P. (2001) J. AOAC Int. 84 (6), 1855-1864<br />
Brodmann P.D., Ilg E.C., Berthoud H., Herrmann A. (2002) J. AOAC Int. 85 (3), 646-653<br />
Schwarz G., Baumler S., Block A., Felsenstein F.G., Wenzel G. (2004) Nucleic Acid<br />
Research 32 (3), e24, 1-7<br />
Wiseman G. (2002) Journal of AOAC International, 85 (3), 792-796.<br />
UNI EN ISO 24276 :2006 Prodotti alimentari - Metodi di Analisi per la ricerca di organismi<br />
geneticamente modificati e di prodotti derivati - Requisiti generali e definizioni<br />
5. Moduli allegati<br />
Modulo POS VIR <strong>061</strong> INT/1: foglio di lavoro per Organismi Geneticamente Modificati<br />
(OGM): Soia Roundup Ready/Lectina.<br />
6. Principio
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POS VIR <strong>061</strong> INT <strong>rev</strong>. 4 del 02/02/2009<br />
ORGANISMI GENETICAMENTE MODIFICATI (OGM):<br />
SOIA ROUNDUP READY/LECTINA<br />
Il DNA estratto e purificato dal campione da sottoporre a prova è amplificato enzimaticamente<br />
e rilevato mediante l’impiego, in parallelo, di una coppia di primer ed una sonda specifici per<br />
il DNA bersaglio endogeno caratteristico della soia (regione del gene lectina), e di un’altra<br />
coppia di primer ed un’altra sonda specifici per il DNA bersaglio ricombinante caratteristico<br />
della modificazione genetica ricercata. L’amplificazione del DNA bersaglio endogeno genera<br />
un amplificato di 81 bp, mentre quella del bersaglio ricombinante genera un amplificato di 83<br />
bp. L’eventuale comparsa di amplificati viene seguita attraverso un sistema di rivelazione in<br />
fluorescenza <strong>int</strong>egrato allo stesso apparato di amplificazione. Vengono utilizzate sonde<br />
marcate con due fluorocromi, cosiddetti “reporter” (legato al 5’ della sonda) e “quencher”<br />
(legato al 3’); in assenza di amplificazione, il reporter irradiato trasferisce energia al quencher<br />
e viene osservata la fluorescenza solo di quest’ultimo; a seguito di amplificazione, l’attività 5’<br />
esonucleasica della polimerasi rimuove il reporter dalla sonda con conseguente emissione di<br />
fluorescenza specifica del reporter. Tale fluorescenza aumenta in modo direttamente<br />
proporzionale alla velocità di amplificazione. La fluorescenza misurata viene normalizzata<br />
rispetto ad un fluorocromo di riferimento passivo (ROX) presente nella miscela di reazione.<br />
Le determinazioni quantitative derivano dal raffronto tra le curve di amplificazione del<br />
campione e le curve di amplificazione di materiali di riferimento certificati.<br />
7. Apparecchiature, materiali, reagenti omissis, materiali di riferimento e dis<strong>pos</strong>itivi di<br />
protezione individuale<br />
7.1 Apparecchiature<br />
Omissis<br />
ABI Prism 7900HT Sequence Detection System and SDS Enterprise Database<br />
ABI Prism 7900HT Fast Real-Time PCR System<br />
Cappa a flusso laminare verticale sterile<br />
Congelatore -20°C ± 5<br />
Frigorifero +4°C ± 2<br />
Microcentrifuga<br />
Pipette monocanale volumi da 2 a 1000 µl<br />
Produttore di ghiaccio<br />
Vortex<br />
7.2 Materiali<br />
Bicchieri di plastica<br />
Forbici<br />
Ghiaccio<br />
Griglia per microprovette<br />
Micropiastre ottiche di reazione da 96 pozzetti MicroAmp o microprovette ottiche MicroAmp<br />
Pinzette<br />
Provette tipo Eppendorf da 1,5 ml<br />
Provette tipo Eppendorf da 2,0 ml
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POS VIR <strong>061</strong> INT <strong>rev</strong>. 4 del 02/02/2009<br />
ORGANISMI GENETICAMENTE MODIFICATI (OGM):<br />
SOIA ROUNDUP READY/LECTINA<br />
Puntali con filtro volumi da 2 a 1000 µl<br />
Secchielli per ghiaccio<br />
Soluzione decontaminante (IPR VIR 081)<br />
Soluzione disinfettante etanolo al 70% (IPR VIR 050)<br />
Strumento per l’installazione dei tappi MicroAmp<br />
Supporto della griglia per microprovette o della micropiastra<br />
Supporti speciali per provette da 1,5 ml<br />
Tappi ottici MicroAmp o pellicola ottica adesiva<br />
7.3 Reagenti<br />
Master Mix PCR Lectina (IPR VIR 125)<br />
Master Mix PCR Soia Roundup Ready (IPR VIR 126)<br />
H 2 O grado reagente sterile (IPR VIR 096)<br />
7.4 Materiali di riferimento<br />
Soia Roundup Ready set 0,1, 0,5, 1, 2, 5 (o 10)% GM<br />
7.5 Dis<strong>pos</strong>itivi di protezione individuale<br />
Guanti in lattice o vinile senza polvere<br />
Camice<br />
8. Responsabilità<br />
Il Responsabile di Struttura ed il Responsabile della Prova hanno la responsabilità di garantire<br />
e verificare la corretta applicazione della presente procedura. Le responsabilità relative alla<br />
preparazione dei reagenti, all’esecuzione del metodo di prova, alla lettura ed alla verifica dei<br />
risultati sono riportate sui moduli PG QUA 005/12: Tabella responsabilità personale a tempo<br />
indeterminato (TRPI) e Modulo PG QUA 005/13: Tabella responsabilità personale a tempo<br />
determinato, collaboratori e consulenti (TRPD).<br />
9. Modalità operative<br />
9.1 Norme di igiene e sicurezza<br />
Per l’esecuzione della presente procedura si rimanda a quanto dis<strong>pos</strong>to dalla PG VIR 003<br />
specificando che tali dis<strong>pos</strong>izioni, vista l’innocuità della prova per l’operatore, sono<br />
esclusivamente a tutela dell’esito della prova stessa.<br />
9.2 Preparazione dei campioni, dei controlli e dei calibratori<br />
Da eseguire nell’area di prova 220 omissis o 221A, sotto cappa a flusso laminare verticale<br />
sterile.
BIOTECNOLOGIE pag 6 di 22<br />
POS VIR <strong>061</strong> INT <strong>rev</strong>. 4 del 02/02/2009<br />
ORGANISMI GENETICAMENTE MODIFICATI (OGM):<br />
SOIA ROUNDUP READY/LECTINA<br />
Dai campioni/controlli/calibratori, estrarre e purificare il DNA secondo una <strong>delle</strong> seguenti<br />
procedure di supporto: POS VIR 052 SUP, POS VIR 053 SUP, POS VIR 015 SUP oppure<br />
POS VIR 016 SUP. Se <strong>pos</strong>sibile, quantificare il DNA ottenuto mediante lettura<br />
spettrofotometrica. Se <strong>pos</strong>sibile, eseguire una monitor run lectina sul DNA estratto, come<br />
descritto nella POS VIR 017 INT.<br />
Omissis<br />
Per l’esecuzione della prova quantitativa omissis usare:<br />
• come calibratori, 100 ng di DNA estratto da ciascun componente del set di soia<br />
Roundup Ready 0.1, 0.5, 1, 2, 5 (o 10)% GM, di cui lo 0,1% viene anche utilizzato<br />
come riferimento nella carta di controllo<br />
• come controllo negativo, il controllo negativo PCR (H 2 O a grado reagente sterile)<br />
Omissis<br />
9.3 Prova quantitativa<br />
La prova quantitativa viene effettuata su 4 replicati sia per i calibratori (materiali di<br />
riferimento), sia per i campioni ed il controllo negativo. I materiali di riferimento vengono<br />
sotto<strong>pos</strong>ti a prova alla concentrazione di 20 ng/µl, i campioni alla concentrazione determinata<br />
in base ai risultati della monitor run lectina.<br />
Durante l’esecuzione della prova quantitativa, compilare le seguenti pagine del foglio di<br />
lavoro POS VIR <strong>061</strong> INT/1:<br />
• pag.1- elenco campioni e controlli (file excel “POS VIR <strong>061</strong> INT qPCR.macro”)<br />
• pag.2- allestimento piastra<br />
Omissis<br />
• pag.3- esiti qPCR (file excel “POS VIR <strong>061</strong> INT qPCR.macro”)<br />
• pag.4- calcolo Ct LOD e Ct LOQ RR (file excel “POS VIR <strong>061</strong> INT qPCR.macro”)<br />
Accendere omissis l’ABI Prism 7900HT Sequence Detection System and SDS Enterprise<br />
Database o l’ ABI Prism 7900HT Fast Real-Time PCR System almeno 30’ prima della prova<br />
per far scaldare il laser all’<strong>int</strong>erno dello strumento.<br />
Im<strong>pos</strong>tare l’apparecchio (come descritto dal manuale d’uso dello strumento) per l’analisi da<br />
effettuare omissis. Selezionare VIC come fluorocromo reporter per la metà della piastra<br />
sotto<strong>pos</strong>ta ad amplificazione del gene endogeno, FAM come fluorocromo reporter per la metà<br />
della piastra sotto<strong>pos</strong>ta ad amplificazione del transgene, TAMRA come fluorocromo<br />
“quencher” e ROX come fluorocromo di riferimento passivo. Definire quindi la collocazione<br />
di materiali di riferimento, controlli e/o campioni nella micropiastra di reazione da 96 pozzetti<br />
in cui avverranno le reazioni e riportare il tutto a pagina 2b del modello POS VIR <strong>061</strong> INT/1<br />
dove vi è una rappresentazione schematica della suddetta micropiastra di reazione.<br />
Sotto cappa a flusso laminare verticale sterile nell’area di prova 220, 202 o 221A predisporre<br />
il seguente materiale:<br />
• Tre supporti speciali per provette da 1,5 ml.<br />
• Provette da 1,5 ml autoclavate.<br />
• Due bicchieri di plastica inseriti uno nell’altro e contenenti qualche ml di soluzione<br />
decontaminante, dove sono eliminati i puntali dopo l’uso.
BIOTECNOLOGIE pag 7 di 22<br />
POS VIR <strong>061</strong> INT <strong>rev</strong>. 4 del 02/02/2009<br />
ORGANISMI GENETICAMENTE MODIFICATI (OGM):<br />
SOIA ROUNDUP READY/LECTINA<br />
Durante l’esecuzione della prima fase di seguito descritta, mantenere i campioni di DNA in<br />
esame in ghiaccio.<br />
Prima fase<br />
Da eseguire nell’area di prova 205 sotto cappa a flusso laminare verticale sterile.<br />
Preparare due miscele di reazione, una utilizzata per l’amplificazione del DNA bersaglio<br />
endogeno, l’altra per l’amplificazione del DNA bersaglio ricombinante. Nella seguente tabella<br />
la prima <strong>delle</strong> due miscele di reazione viene definita miscela di tipo A mentre la seconda viene<br />
definita miscela di tipo B.<br />
Tipo di<br />
determinazione<br />
qPCR<br />
soia Roundup Ready<br />
Tipo di<br />
miscela di<br />
reazione<br />
A<br />
B<br />
Denominazione della miscela di<br />
reazione<br />
Master Mix PCR Lectina<br />
Master Mix PCR Soia Roundup<br />
Ready<br />
IPR di<br />
riferimento<br />
IPR VIR 125<br />
IPR VIR 126<br />
Omissis<br />
Considerando che, per una singola reazione, il volume finale è 25 µl di cui 5 sono costituiti<br />
dalla sospensione di DNA da analizzare, ed applicando un fattore di correzione del 15%,<br />
calcolare il volume di ognuna <strong>delle</strong> due miscele di reazione (MR tot. A e MR tot. B) mediante<br />
la seguente formula:<br />
volume MR tot. A = volume MR tot. B = 92 µl × n° campioni<br />
Tali volumi sono in ogni caso già segnalati automaticamente a pagina 1 del foglio di lavoro,<br />
una volta compilati i campi destinati alla descrizione dei calibratori e dei campioni.<br />
Preparare in provette tipo eppendorf le due miscele di reazione, sulla base dei calcoli<br />
effettuati, compilando per ognuna la scheda preparazione miscele di RT/PCR (SPMR)<br />
riportata nella IGR VIR 001.<br />
Trasferire le provette contenenti le miscele di reazione MR tot. A e MR tot. B nell’area di<br />
prova 220, 202 o 221A.<br />
Seconda fase<br />
Da eseguire nell’area di prova 220, 202 o 221A sotto cappa a flusso laminare verticale sterile.<br />
Prendere due dei tre supporti speciali preparati in precedenza e disporre in ognuno di essi un<br />
numero di provette da 1,5 ml pari al numero di materiali di riferimento + campioni + controlli<br />
da esaminare.<br />
Distribuire in ogni provetta del primo supporto speciale (supporto A) una quantità di MR tot.<br />
A pari a 82,8 µl.
BIOTECNOLOGIE pag 8 di 22<br />
POS VIR <strong>061</strong> INT <strong>rev</strong>. 4 del 02/02/2009<br />
ORGANISMI GENETICAMENTE MODIFICATI (OGM):<br />
SOIA ROUNDUP READY/LECTINA<br />
Distribuire in ogni provetta del secondo supporto speciale (supporto B) una quantità di MR<br />
tot. B pari a 82,8 µl.<br />
Prelevare dal ghiaccio le provette contenenti le sospensioni di DNA dei materiali di<br />
riferimento, dei campioni da analizzare e dei controlli e trasferirle sul terzo supporto speciale<br />
(supporto C).<br />
Disporre in parallelo i tre supporti (A, B e C) e trasferire da ogni provetta del supporto C alle<br />
corrispondenti provette dei supporti A e B, un quantitativo di sospensione di DNA pari a 20,7<br />
µl. In questo modo, ogni provetta dei supporti A e B conterrà un volume di miscela di<br />
reazione completa di DNA stampo pari a 103,5 µl.<br />
Riporre le provette del supporto C in ghiaccio.<br />
Disporre, sempre sotto cappa, il supporto con la micropiastra ottica di reazione, la pellicola<br />
ottica adesiva, oppure la bustina contenente i tappi ottici MicroAmp, le pinzette e lo strumento<br />
per l’installazione dei tappi.<br />
Dopo circa 10 secondi di agitazione vigorosa al vortex, trasferire dalle provette dei supporti A<br />
e B 25 µl di miscela di reazione completa di DNA stampo nei pozzetti della micropiastra<br />
secondo lo schema precedentemente definito e riportato a pagina 2b del POS VIR <strong>061</strong> INT/1.<br />
Sigillare i pozzetti della piastra con la pellicola ottica adesiva o con i tappi ottici utilizzando<br />
l’estremità a rotella dello strumento per l’installazione dei tappi per ribadire la chiusura dei<br />
pozzetti.<br />
Estrarre la micropiastra di reazione dal supporto e trasferirla nell’area di prova in cui è<br />
installato lo strumento da utilizzare per l’esecuzione della prova (omissis ABI Prism 7900HT<br />
Sequence Detection System and SDS Enterprise Database o l’ ABI Prism 7900HT Fast Real-<br />
Time PCR System).<br />
Terza fase<br />
Da eseguire nell’area di prova in cui è installato lo strumento da utilizzare per l’esecuzione<br />
della prova (omissis ABI Prism 7900HT Sequence Detection System and SDS Enterprise<br />
Database o ABI Prism 7900HT Fast Real-Time PCR System).<br />
Disporre la micropiastra di reazione nell’ap<strong>pos</strong>ito vano dello strumento e procedere<br />
all’avviamento della reazione come descritto dal manuale d’uso dello strumento.<br />
Per tutte le determinazioni il protocollo di amplificazione è così costituito:<br />
Step<br />
Stage<br />
T<br />
(°C)<br />
Tempo<br />
(sec.)<br />
Acquisizione<br />
1<br />
Attivazione UNG (Uracil-Nglicosilasi)<br />
2<br />
Denaturazione e attivazione<br />
della polimerasi<br />
3a Denaturazione 95°C 15’’ NO<br />
3b Annealing e s<strong>int</strong>esi 60°C 60’’ SI<br />
n.<br />
cicli<br />
50°C 120’ NO 1x<br />
95°C 600’’ NO 1x<br />
50x
BIOTECNOLOGIE pag 9 di 22<br />
POS VIR <strong>061</strong> INT <strong>rev</strong>. 4 del 02/02/2009<br />
ORGANISMI GENETICAMENTE MODIFICATI (OGM):<br />
SOIA ROUNDUP READY/LECTINA<br />
Al termine dell’amplificazione procedere all’analisi, dopo aver p<strong>rev</strong>entivamente salvato la<br />
corsa, come di seguito descritto.<br />
Lettura ed analisi dei risultati<br />
La lettura dei risultati viene effettuata, dall’operatore opportunamente addestrato, attraverso<br />
l’analisi dei dati immagazzinati ed elaborati dallo strumento (come descritto dal manuale<br />
d’uso dello strumento).<br />
• Im<strong>pos</strong>tare la linea di soglia: Im<strong>pos</strong>tare la modalità logaritmica per la<br />
rappresentazione <strong>delle</strong> curve di amplificazione relative al sistema FAM. Im<strong>pos</strong>tare la<br />
linea di soglia nella zona dove i diversi profili di amplificazione risultano paralleli,<br />
cioè nella fase esponenziale di PCR. omissis Passare alla modalità lineare e verificare<br />
che la linea di soglia precedentemente im<strong>pos</strong>tata si trovi nella fase geometrica di<br />
amplificazione. Ripetere la procedura per VIC.<br />
• Im<strong>pos</strong>tare la linea di base: Nella modalità lineare di rappresentazione <strong>delle</strong> curve di<br />
amplificazione relative al sistema FAM, im<strong>pos</strong>tare la linea di base 3 cicli prima del<br />
ciclo in corrispondenza del quale la linea di soglia incrocia la prima curva di<br />
amplificazione (ad es. se il Ct più piccolo è 25, im<strong>pos</strong>tare la linea di base a 22).<br />
omissis Ripetere la procedura per VIC.<br />
• Esportare i dati in un file txt.<br />
• Copiare tutto il testo contenuto nel file txt ed incollarlo nel foglio “pasted data”<br />
del file Excel denominato POS VIR <strong>061</strong> INT qPCR.macro.<br />
• Analizzare i risultati:<br />
o Verificare che il controllo negativo presenti un Ct ≥ 40 sia per il sistema VIC<br />
che per FAM. In caso contrario la prova quantitativa deve essere ripetuta.<br />
o Costruire una retta di taratura, Ct FAM contro logaritmo del numero di copie<br />
del bersaglio transgenico, con i relativi valori dei cinque materiali di<br />
riferimento certificati, tenendo conto che il numero di copie del bersaglio<br />
transgenico nella quantità di DNA (100 ng) dei materiali di riferimento soia<br />
Roundup Ready 0.1, 0.5, 1, 2 e 5 (o 10)% GM sotto<strong>pos</strong>ta a prova è pari<br />
rispettivamente a circa 41, 205, 410, 820 e 2050 (o 4100). Verificare che il<br />
coefficiente R 2 della retta di taratura sia ≥ 0,98, in caso contrario provare a<br />
costruire una retta di taratura con quattro punti anziché cinque e verificare<br />
nuovamente il valore di R 2 . Se anche la retta di taratura costruita con quattro<br />
punti presenta un valore di R 2 < 0,98, ripetere la prova quantitativa,<br />
eventualmente dopo avere effettuato una nuova estrazione di DNA dai<br />
materiali di riferimento.<br />
o Verificare che il coefficiente angolare della retta di taratura sia compreso, in<br />
valore assoluto, tra 3,0 e 3,7. Anche in questo caso, se questo requisito non è<br />
soddisfatto, provare a costruire un’altra retta di taratura con quattro punti,<br />
anziché cinque, e verificare il relativo valore del coefficiente angolare. Se<br />
anche la retta di taratura costruita con quattro punti presenta un valore del<br />
coefficiente angolare, in valore assoluto, esterno all’<strong>int</strong>ervallo 3,0 – 3,7,<br />
ripetere la prova quantitativa, eventualmente dopo avere effettuato una nuova<br />
estrazione di DNA dai materiali di riferimento.
BIOTECNOLOGIE pag 10 di 22<br />
POS VIR <strong>061</strong> INT <strong>rev</strong>. 4 del 02/02/2009<br />
ORGANISMI GENETICAMENTE MODIFICATI (OGM):<br />
SOIA ROUNDUP READY/LECTINA<br />
o Inserire nella carta di controllo (file excel POS VIR <strong>061</strong> INT carta controllo) il<br />
risultato ottenuto per il campione di controllo e verificare che rispetti i requisiti<br />
descritti al paragrafo 11.3<br />
o Dalla retta di taratura estrapolare o <strong>int</strong>erpolare i valori di Ct FAM<br />
corrispondenti al LOD ed al LOQ per il sistema di amplificazione del bersaglio<br />
transgenico e confrontare con essi i Ct FAM ottenuti per ciascun campione.<br />
o Per i campioni che presentano un Ct transgenico superiore al Ct transgenico<br />
corrispondente al LOD o al LOQ, l’esito viene espresso con la rispettiva<br />
dicitura riportata nel paragrafo “Espressione dei risultati”(esiti 1 e 2).<br />
o Per i campioni che presentano un Ct transgenico inferiore al Ct transgenico<br />
corrispondente al LOQ, si procede come segue:<br />
Calcolare, per ciascun campione/materiale di riferimento esaminato, la<br />
differenza tra i Ct medi (∆Ct) ottenuti nel sistema di amplificazione del<br />
bersaglio endogeno (VIC) e nel sistema di amplificazione del bersaglio<br />
<br />
ricombinante (FAM) .<br />
Costruire una retta di taratura, ∆Ct contro logaritmo della percentuale di<br />
soia Roundup Ready, con i relativi valori dei cinque materiali di<br />
riferimento certificati.<br />
Verificare che il coefficiente R 2 sia ≥ 0,98, in caso contrario provare a<br />
costruire una retta di taratura con quattro punti anziché cinque e<br />
verificare nuovamente il valore di R 2 . Se anche la retta di taratura<br />
costruita con quattro punti presenta un valore di R 2 < 0,98, ripetere la<br />
prova quantitativa, eventualmente dopo avere effettuato una nuova<br />
estrazione di DNA dai materiali di riferimento.<br />
Verificare che il coefficiente angolare della retta di taratura sia<br />
compreso, in valore assoluto, tra 3,0 e 3,7. Anche in questo caso, se<br />
questo requisito non è soddisfatto, provare a costruire un’altra retta di<br />
taratura con quattro punti, anziché cinque, e verificare il relativo valore<br />
del coefficiente angolare. Se anche la retta di taratura costruita con<br />
quattro punti presenta un valore del coefficiente angolare, in valore<br />
assoluto, esterno all’<strong>int</strong>ervallo 3,0 – 3,7, ripetere la prova quantitativa,<br />
eventualmente dopo avere effettuato una nuova estrazione di DNA dai<br />
materiali di riferimento.<br />
Sulla retta di taratura <strong>int</strong>erpolare o estrapolare, per ciascun campione, il<br />
valore della concentrazione di soia Roundup Ready dai valori dei ∆Ct<br />
sperimentali ed esprimere il risultato come indicato nel paragrafo<br />
“Espressione dei risultati”(esito 3).<br />
In ogni caso, tutti i valori medi calcolati, saranno considerati accettabili<br />
solo con una deviazione standard relativa (RSD) non superiore a 1,5%.<br />
Riportare il valore percentuale ottenuto per il materiale di riferimento 0,1% GM (campione di<br />
controllo) sulla carta di controllo (file excel “POS VIR <strong>061</strong> INT carta controllo”) e valutare il<br />
risultato secondo i criteri descritti nel paragrafo 11.3.<br />
Per l’esecuzione <strong>delle</strong> operazioni necessarie all’analisi dei risultati, l’operatore,<br />
opportunamente addestrato, potrà avvalersi di un ap<strong>pos</strong>ito foglio di calcolo excel denominato
BIOTECNOLOGIE pag 11 di 22<br />
POS VIR <strong>061</strong> INT <strong>rev</strong>. 4 del 02/02/2009<br />
ORGANISMI GENETICAMENTE MODIFICATI (OGM):<br />
SOIA ROUNDUP READY/LECTINA<br />
“POS VIR <strong>061</strong> qPCR.macro” la cui affidabilità sarà verificata come descritto nel paragrafo<br />
9.4.<br />
9.4 Verifica fogli di calcolo<br />
Con cadenza semestrale l’affidabilità dei fogli di calcolo excel utilizzati nella presente<br />
procedura viene verificata mediante l’analisi di una corsa test standard ad esito noto<br />
denominata omissis “POS VIR qPCR test” omissis. Tutta la documentazione relativa a tali<br />
verifiche è conservata nell’area di lavoro 200 in un ap<strong>pos</strong>ito raccoglitore denominato “OGM -<br />
Verifica dei fogli di calcolo”.<br />
10. Espressione dei risultati<br />
Esito<br />
1 Ct lectina inferiore al Ct lectina corrispondente al<br />
rispettivo LOD, ma Ct transgenico superiore al Ct<br />
transgenico corrispondente al rispettivo LOD<br />
2 Ct lectina e Ct transgenico inferiori ai Ct corrispondenti ai<br />
rispettivi LOD, ma uno o entrambi i Ct superiore/i al Ct<br />
corrispondente al rispettivo LOQ<br />
3 Ct lectina e Ct transgenico inferiori ai Ct corrispondenti ai<br />
rispettivi LOQ<br />
Espressione del risultato<br />
ORGANISMI<br />
GENETICAMENTE<br />
MODIFICATI (OGM): SOIA<br />
ROUNDUP READY /<br />
LECTINA: non rilevata soia<br />
RR<br />
ORGANISMI<br />
GENETICAMENTE<br />
MODIFICATI (OGM): SOIA<br />
ROUNDUP READY /<br />
LECTINA: soia RR non<br />
quantificabile<br />
ORGANISMI<br />
GENETICAMENTE<br />
MODIFICATI (OGM): SOIA<br />
ROUNDUP READY /<br />
LECTINA: soia RR X % (tra<br />
X min % e X max %) espressa<br />
come incertezza estesa con<br />
fattore di copertura 2,26<br />
relativo a 9 gradi di libertà ad<br />
un livello di confidenza del<br />
95%.<br />
Nel caso 1 omissis deve essere indicato il LOD omissis.<br />
Nel caso 2 deve essere indicato il LOQ.<br />
Nel caso 3, le concentrazioni di soia Roundup Ready estrapolate al di sotto o al di sopra della<br />
curva di calibrazione vengono espresse rispettivamente come < 0.1% e > 5 (o 10)%.<br />
Nel caso 3, le caratteristiche dell’incertezza di misura, quali il fattore di copertura utilizzato, il<br />
corrispondente livello di probabilità ed il numero dei gradi di libertà effettivi (formula di<br />
Welch-Satterhwaite) potranno essere riportate in nota in calce al rapporto di prova.
BIOTECNOLOGIE pag 12 di 22<br />
POS VIR <strong>061</strong> INT <strong>rev</strong>. 4 del 02/02/2009<br />
ORGANISMI GENETICAMENTE MODIFICATI (OGM):<br />
SOIA ROUNDUP READY/LECTINA<br />
11. Validazione del metodo e stima dell’incertezza di misura<br />
11.1 Validazione<br />
I calcoli relativi alle fasi descritte in questo paragrafo sono riportati nel modulo Foglio di<br />
lavoro per la validazione/verifica della capacità del laboratorio nell’applicazione dei metodi e<br />
stima dell’incertezza di misura (VMSI POS VIR <strong>061</strong> INT)<br />
Determinazione del LOD (limite di rivelazione)<br />
Per la determinazione del LOD non è <strong>pos</strong>sibile utilizzare il metodo IUPAC basato sul segnale<br />
del bianco + 3σ (Codex Alimentarius Commission CX/MAS 01/4; Eurachem guide: The<br />
fitness for pur<strong>pos</strong>e of Analytical Methods), in quanto, relativamente alle prove per la<br />
determinazione di OGM, non risulta disponibile un bianco con uno scarto tipo diverso da<br />
zero.<br />
Si procede invece seguendo le linee guida UNI EN ISO 24276:2006 Foodstuffs – Nucleic<br />
acid based methods of analysis for the detection of genetically modified organisms and<br />
derived products – general requirements and definition, cioè determinando il più basso<br />
livello di analita (DNA bersaglio della reazione di PCR real time) in corrispondenza del<br />
quale lo scarto tipo relativo di ripetibilità (RSD r ) è ≤ 33%. Nel nostro caso vengono<br />
utilizzati dati di ripetibilità <strong>int</strong>ermedia (Eurachem Guide, 1998).<br />
Si opera come segue:<br />
• Il DNA di soia RR (DNA bersaglio) estratto da materiali di riferimento viene diluito in<br />
acqua o in DNA di mais (DNA non bersaglio)<br />
• Ciascuna diluizione viene esaminata in PCR real time per il sistema endogeno (lectina)<br />
e per quello transgenico (soia RR), in un numero di replicati maggiore o uguale a 5<br />
• Dai Ct medi ottenuti per ciascun gruppo di replicati si costruisce una retta di taratura<br />
Ct contro log (n° copie genomiche):<br />
Ct = a log(numero di copie genomiche) + b<br />
dove a è la pendenza e b l’<strong>int</strong>ercetta della retta di taratura.<br />
• Dalla retta di taratura si ricava, per ciascun replicato, il numero di copie genomiche<br />
corrispondente al valore del Ct<br />
• Dal numero di copie genomiche di ciascun replicato si calcola il valor medio per<br />
gruppo di replicati ed il corrispondente scarto tipo; quindi si calcola lo scarto tipo<br />
relativo di ripetibilità (RSD r ):<br />
x m = Σ x i /n<br />
i<br />
i<br />
σ = [Σ (x i – x m ) 2 /(n - 1)] 0.5<br />
RSD r = σ/x m × 100<br />
dove<br />
x m = numero di copie genomiche medio
BIOTECNOLOGIE pag 13 di 22<br />
POS VIR <strong>061</strong> INT <strong>rev</strong>. 4 del 02/02/2009<br />
ORGANISMI GENETICAMENTE MODIFICATI (OGM):<br />
SOIA ROUNDUP READY/LECTINA<br />
x i = numero di copie genomiche per il replicato i<br />
n = numero di replicati<br />
σ = scarto tipo<br />
RSD r = scarto tipo relativo di ripetibilità o coefficiente di variazione<br />
• Tramite un modello di regressione si cerca la migliore funzione (coefficiente di<br />
regressione R 2 ≥ 0,94) che descriva la relazione tra le RSD r ricavate e il numero di<br />
copie genomiche.<br />
• Mediante <strong>int</strong>erpolazione dalla curva ottenuta, si determina il valore del numero di<br />
copie corrispondente ad una RSD r pari al 33%<br />
• La procedura viene ripetuta <strong>int</strong>egralmente almeno un’altra volta.<br />
• Il LOD viene calcolato come media dei valori ottenuti.<br />
Come riportato nel VMSI POS VIR <strong>061</strong> INT, il LOD risulta pari a 20 copie genomiche (2C)<br />
per il sistema lectina, e pari a 15 copie genomiche (2C) per il sistema Roundup Ready.<br />
Determinazione del LOQ (limite di quantificazione)<br />
Per la determinazione del LOQ non è <strong>pos</strong>sibile utilizzare il metodo IUPAC basato sul segnale<br />
del bianco + 5σ (ο 6σ ο 10σ) (Codex Alimentarius Commission CX/MAS 01/4; Eurachem<br />
guide: The fitness for pur<strong>pos</strong>e of Analytical Methods), in quanto, relativamente alle prove per<br />
la determinazione di OGM, non risulta disponibile un bianco con uno scarto tipo diverso da<br />
zero.<br />
Si procede invece seguendo le linee guida Definition of Minimum Performance Requirements<br />
for Analytical Methods of GMO Testing - European Network of GMO Laboratories (ENGL),<br />
cioè determinando il più basso livello di analita (DNA bersaglio della reazione di PCR<br />
real time) in corrispondenza del quale lo scarto tipo relativo di ripetibilità (RSD r ) è ≤ al<br />
25%. Nel nostro caso vengono utilizzati dati di ripetibilità <strong>int</strong>ermedia (Eurachem Guide,<br />
1998).<br />
• Si opera come descritto per la determinazione del LOD, determinando però il valore<br />
del numero di copie corrispondente ad una RSD r pari al 25%.<br />
Come riportato nel VMSI POS VIR <strong>061</strong> INT, il LOQ risulta pari a 38 copie genomiche (2C)<br />
per il sistema lectina, e pari a 28 copie genomiche (2C) per il sistema Roundup Ready.<br />
Precisione<br />
La precisione viene valutata in condizioni di ripetibilità <strong>int</strong>ermedia (prove effettuate nello<br />
stesso laboratorio da operatori diversi in momenti diversi) su materiali di riferimento e/o su<br />
campioni. Ogni materiale di riferimento/campione viene estratto in almeno due sessioni<br />
differenti; ciascun estratto viene esaminato in almeno 3 sessioni di PCR; si calcola il valor<br />
medio della percentuale di OGM e lo scarto tipo; quindi si determina lo scarto tipo relativo:<br />
σ = [Σ (x i – x m ) 2 /(n - 1)] 0.5<br />
i
BIOTECNOLOGIE pag 14 di 22<br />
POS VIR <strong>061</strong> INT <strong>rev</strong>. 4 del 02/02/2009<br />
ORGANISMI GENETICAMENTE MODIFICATI (OGM):<br />
SOIA ROUNDUP READY/LECTINA<br />
RSD r = σ/x m × 100<br />
dove<br />
x m = percentuale di OGM media<br />
x i = percentuale di OGM ottenuta nella sessione di prova i<br />
n = numero di sessioni di prova<br />
σ = scarto tipo<br />
RSD r = scarto tipo relativo di ripetibilità o coefficiente di variazione<br />
Esattezza<br />
L’esattezza viene valutata mediante prove <strong>int</strong>erlaboratorio effettuate con metodi analitici<br />
differenti su campioni a cui viene attribuito un valore di consenso sulla base dei risultati<br />
forniti dai singoli partecipanti. Ai risultati forniti da ciascun laboratorio viene assegnato uno<br />
“z score” pari a:<br />
⎪z⎪ = x - X<br />
σ<br />
dove:<br />
x è il risultato fornito dal laboratorio;<br />
X è il valore di consenso<br />
σ è lo scarto tipo, che può essere calcolato come stima della effettiva variazione riscontrata<br />
nella relativa prova <strong>int</strong>erlaboratorio, oppure sulla base di dati relativi ad un numero di prove<br />
precedenti.<br />
Considerato che:<br />
• ⎪z⎪≤ 2; risultato soddisfacente; si verifica nel 95% circa dei risultati prodotti da un<br />
sistema affidabile.<br />
• 2 < ⎪z⎪≤ 3; risultato discutibile; si verifica nel 5% circa dei risultati prodotti da un<br />
sistema affidabile.<br />
• ⎪z⎪> 3; risultato insoddisfacente; si verifica nello 0,27% circa dei risultati prodotti da<br />
un sistema affidabile.<br />
l’esattezza si può esprimere nel modo seguente:<br />
n° prove con esito soddisfacente<br />
n° prove totali<br />
Specificità<br />
La specificità non è stata determinata presso i nostri laboratori su materiali di riferimento, in<br />
quanto gli stessi materiali di riferimento certificati IRMM (Institute for Reference Material
BIOTECNOLOGIE pag 15 di 22<br />
POS VIR <strong>061</strong> INT <strong>rev</strong>. 4 del 02/02/2009<br />
ORGANISMI GENETICAMENTE MODIFICATI (OGM):<br />
SOIA ROUNDUP READY/LECTINA<br />
and Measurement) sono attualmente dichiarati 0% solo nominalmente, cioè non escludono la<br />
presenza accidentale e tecnicamente inevitabile di soia RR.<br />
La specificità è stata valutata come descritto nell’annex C del UNI EN ISO 21570:2005,<br />
paragrafo C.1.2.3:<br />
mediante una ricerca di omologia di primer e sonde nei database<br />
GenBank/EMBL/DDBJ con il programma BLASTN 2.2.3.<br />
per via sperimentale su materiali di riferimento certificati (IRMM-410), non più<br />
disponibili, contenenti soia Roundup Ready a concentrazioni comprese tra 0 e 5% e su<br />
matrici alimentari commerciali costituite o contenenti farina di soia o proteine di soia.<br />
Linearità<br />
La linearità di ris<strong>pos</strong>ta viene valutata per:<br />
• la relazione tra il ∆Ct ed il log(% di transgenico rispetto all’endogeno)<br />
• la relazione tra il Ct ed il log(numero di copie del bersaglio), separatamente per il<br />
sistema di amplificazione del bersaglio endogeno e per quello del bersaglio<br />
transgenico.<br />
Nel primo caso viene esaminato il coefficiente R 2 di un numero (>10) di curve di taratura<br />
ottenute da materiali di riferimento certificati a percentuali di soia RR comprese tra 0,1% e<br />
5%.<br />
Nel secondo caso per ciascun sistema (endogeno e transgenico) vengono effettuate diluizioni<br />
di DNA bersaglio in H 2 O o in DNA di mais (o altro DNA non bersaglio), utilizzando materiali<br />
di riferimento a diverse percentuali di soia RR e verificando la linearità di ris<strong>pos</strong>ta, attraverso<br />
l’esame del coefficiente R 2 , per l’endogeno (lectina) tra circa 41000 e 0 copie genomiche, per<br />
il transgenico (soia RR) tra circa 2050 e 0 copie genomiche.<br />
Un valore di R 2 ≥ 0,98 viene considerato molto soddisfacente.<br />
Robustezza<br />
In considerazione della complessità del metodo e dei numerosi fattori fisico-chimici che<br />
influiscono sull’esito della prova, la robustezza non può essere valutata mediante l’analisi<br />
degli effetti della variazione deliberata di ciascuno di questi fattori.<br />
La robustezza viene, invece, valutata mediante confronto, attraverso il test t di Student, di<br />
gruppi di prove effettuate sugli stessi campioni da operatori diversi in momenti diversi. Al<br />
fine di utilizzare, per l’esecuzione <strong>delle</strong> prove, una strumentazione differente dall’ABI Prism<br />
7700, con cui sono state effettuate le prove di validazione, è sufficiente eseguire un confronto,<br />
attraverso un test t di Student, di gruppi di prove effettuate sugli stessi campioni con le diverse<br />
strumentazioni.<br />
11.2 Stima dell’incertezza di misura<br />
L’equazione che descrive l’andamento esponenziale di amplificazione/duplicazione in PCR è:<br />
(a) K n =K 0 ×(1+ E x ) n K 0 = numero iniziale di molecole di DNA bersaglio<br />
K n = numero di molecole di DNA bersaglio al ciclo n<br />
E x = efficienza di amplificazione (compresa tra 0 e 1)
BIOTECNOLOGIE pag 16 di 22<br />
POS VIR <strong>061</strong> INT <strong>rev</strong>. 4 del 02/02/2009<br />
ORGANISMI GENETICAMENTE MODIFICATI (OGM):<br />
SOIA ROUNDUP READY/LECTINA<br />
Assumendo che l’efficienza di amplificazione sia massima e pressoché costante durante la<br />
piena fase esponenziale (User Bullettin #2: ABI PRISM 7700 SDS) e che il numero di cicli<br />
considerato sia il Ct, ovvero coincida con il punto soglia in corrispondenza del quale il segnale<br />
di fluorescenza associato agli eventi di replicazione supera significativamente il rumore di<br />
fondo, si può passare alla semplificazione:<br />
K CT =K 0 ×2 Ct<br />
Il procedimento di quantificazione impiegato è di tipo relativo, in esso i sistemi di<br />
amplificazione (coppie di primers, probes e fluorocromi associati) e le connesse curve<br />
esponenziali sono due ed indipendenti, riferiti rispettivamente l’uno al bersaglio endogeno<br />
(En), rivelato dal fluorocromo VIC, l’altro al bersaglio transgenico (Tr), rivelato dal<br />
fluorocromo FAM.<br />
Tr Ct = Tr 0 ×(1+ E Tr ) Ct,Tr<br />
En Ct = En 0 ×(1+ E En ) Ct,En<br />
Assumendo che l’efficienza di amplificazione sia massima e pressoché costante durante la<br />
piena fase esponenziale per entrambi i sistemi si ha che:<br />
e si ottiene:<br />
E Tr = E En = 1<br />
(b 1 ) Tr Ct = Tr 0 ×2 Ct,Tr (b 2 ) En Ct = En 0 ×2 Ct,En<br />
Si vuole trovare a questo punto una relazione funzionale tra il rapporto <strong>delle</strong> concentrazioni<br />
iniziali di transgenico ed endogeno e la differenza (∆Ct) tra i rispettivi valori di cicli soglia,<br />
Ct Tr e Ct En :<br />
⎛ Tr0<br />
(c ) Ct Tr - Ct En = ƒ ⎟ ⎞<br />
⎜<br />
⎝ En0<br />
⎠<br />
Dalla combinazione <strong>delle</strong> equazioni (b 1,2 ) e (c) si ha:<br />
Tr Ct /En Ct = (Tr 0 ×2 Ct,Tr )/(En 0 ×2 Ct,En (Ct,Tr –Ct,En)<br />
) = (Tr 0 /En 0 ) ×2 =<br />
(Tr 0 /En 0 ) ×2 (∆Ct)<br />
Passando poi dal logaritmo in base 2<br />
al logaritmo in base dieci, risulta:<br />
∆Ct = log 2 (Tr Ct /En Ct ) - log 2 (Tr 0 /En 0 )<br />
∆Ct = log 2 10 × log 10 (Tr Ct /En Ct ) - log 2 10 × log 10 (Tr 0 /En 0 );
BIOTECNOLOGIE pag 17 di 22<br />
POS VIR <strong>061</strong> INT <strong>rev</strong>. 4 del 02/02/2009<br />
ORGANISMI GENETICAMENTE MODIFICATI (OGM):<br />
SOIA ROUNDUP READY/LECTINA<br />
(d) ∆Ct = 3.32 × log 10 (Tr Ct /En Ct ) - 3.32 × log 10 (Tr 0 /En 0 )<br />
che si può anche leggere nella forma:<br />
y = b + ax<br />
Proprio su questa equazione, ovvero sulla relazione lineare tra il ∆Ct ed il logaritmo in base<br />
dieci della percentuale di DNA transgenico nel campione, si fonda il principio di<br />
quantificazione impiegato in PCR Real Time e, per tale motivo, in ogni “corsa” vengono<br />
sotto<strong>pos</strong>ti alle medesime condizioni di analisi 5 materiali di riferimento a differente contenuto<br />
di soia Roundup Ready: RR 0.1%, 0.5%, 1%, 2%, 5%. Con essi si costruisce la curva di<br />
taratura che ser<strong>vir</strong>à alla determinazione della percentuale incognita di soia RR nei campioni.<br />
Nel valutare l’incertezza associata alla misurazione della percentuale di DNA transgenico, si è<br />
scelto di considerare:<br />
- i contributi relativi alle grandezze misurate Ct FAM e Ct VIC : la differenza dei valori medi<br />
di Ct FAM e Ct VIC conduce ai ∆Ct, le y della nostra relazione, a cui è <strong>pos</strong>sibile associare<br />
un’incertezza tipo di ripetibilità data come:<br />
σ ∆Ct<br />
=<br />
⎛σct<br />
⎜<br />
⎝<br />
Tr<br />
m<br />
2<br />
⎞<br />
⎟<br />
⎠<br />
⎛ σct<br />
+ ⎜<br />
⎝ m<br />
En<br />
2<br />
⎞<br />
⎟<br />
⎠<br />
con m = numero di replicati, identico per il sistema endogeno e per quello transgenico;<br />
- i contributi legati all’utilizzo di un modello di regressione lineare per la curva di<br />
taratura.<br />
Sono state invece reputate trascurabili altre fonti di incertezza connesse con il sistema, come:<br />
- le fonti legate alla purezza ed all’incertezza dei materiali di riferimento impiegati per<br />
costruire la retta di taratura (Wiseman, 2002);<br />
- le fonti relative ai processi di preparazione della miscela di reazione e di trasferimento<br />
nella micropiastra di reazione;<br />
- le fonti connesse con la determinazione spettrofotometrica del contenuto di DNA<br />
sotto<strong>pos</strong>to ad analisi e con eventuali processi di diluizione del DNA, in considerazione<br />
del fatto che il sistema di quantificazione impiegato non è di tipo assoluto bensì<br />
relativo, per cui tale fonte d’incertezza non dovrebbe risultare rilevante a meno di<br />
problemi di inibizione da eccesso di bersaglio (che comunque dovrebbero aver luogo
BIOTECNOLOGIE pag 18 di 22<br />
POS VIR <strong>061</strong> INT <strong>rev</strong>. 4 del 02/02/2009<br />
ORGANISMI GENETICAMENTE MODIFICATI (OGM):<br />
SOIA ROUNDUP READY/LECTINA<br />
ben oltre la concentrazione di DNA normalmente impiegata e che sono evidenziabili<br />
nella “monitor run”) o, viceversa, di una sua insufficiente presenza, eventualità da cui<br />
ci si pone al riparo operando determinazioni solo dopo aver verificato il rispetto dei<br />
limiti di quantificazione e di rivelazione del sistema Roundup Ready/Lectina.<br />
Assumendo perciò, come anticipato, che la vera relazione funzionale tra le due variabili, ∆Ct e<br />
log 10 (Tr 0 /En 0 ), sia una retta:<br />
y = b+ax<br />
e che gli errori sperimentali presenti sulla variabile y siano molto più grandi di quelli presenti<br />
sulla variabile x, la stima ai minimi quadrati di a e b si ricava minimizzando la somma dei<br />
quadrati dei residui:<br />
∑[ ( )] 2<br />
∂ y i − ax i +b<br />
∂a<br />
∑[ ( )] 2<br />
∂ y i − ax i +b<br />
∂b<br />
= 0<br />
= 0<br />
La soluzione di queste equazioni fornisce la stima dei parametri della relazione lineare:<br />
x<br />
a =<br />
∑( i −x )( y i −y )<br />
∑( x i − x ) 2<br />
∑ −x ∑ x i y i<br />
x i − x<br />
b = y x i 2<br />
∑ ( ) 2<br />
Alla valutazione dei parametri di regressione è associato un particolare livello di<br />
indeterminazione legato alla presenza dell’errore sperimentale; tale incertezza produce un<br />
<strong>int</strong>ervallo di confidenza per ciascun parametro stimato dal modello, la cui ampiezza è in<br />
relazione con il grado di indeterminazione scelto e con la qualità del modello adottato. Si<br />
considerino quindi le deviazioni standard di a e b ottenute dalla legge di propagazione degli<br />
errori:<br />
σ a<br />
σ b<br />
=<br />
=<br />
n<br />
∑<br />
i=<br />
1<br />
n<br />
∑<br />
i=<br />
1<br />
2<br />
⎛<br />
a<br />
⎞<br />
⎜ ∂ ⎟<br />
⎜ ∂ y<br />
⎟<br />
⎝ i ⎠<br />
2<br />
σ i<br />
2<br />
⎛<br />
b<br />
⎞<br />
⎜ ∂ ⎟<br />
⎜ ∂ y<br />
⎟<br />
⎝ i ⎠<br />
2<br />
σ i<br />
2<br />
Sostituendo σ<br />
i<br />
con σ 2 max∆Ct, cioè con il quadrato del più grande degli errori standard<br />
associati a ciascun punto della curva di taratura, si ottiene:
BIOTECNOLOGIE pag 19 di 22<br />
POS VIR <strong>061</strong> INT <strong>rev</strong>. 4 del 02/02/2009<br />
ORGANISMI GENETICAMENTE MODIFICATI (OGM):<br />
SOIA ROUNDUP READY/LECTINA<br />
σ a<br />
=<br />
2<br />
σ max<br />
∆Ct<br />
n<br />
∑<br />
i=<br />
1<br />
2<br />
⎛ ⎞<br />
⎜ ∂a<br />
⎟<br />
⎜ ∂ ⎟<br />
⎝ yi<br />
⎠<br />
n ⎛ ⎞<br />
2 ⎜ ∂b<br />
⎟<br />
σ = ∆<br />
b σ max<br />
Ct∑⎜<br />
⎟<br />
i=<br />
1 ∂<br />
⎝ yi<br />
⎠<br />
Posto che le variazioni <strong>delle</strong> osservazioni rispetto alla retta di regressione appartengano tutte<br />
alla medesima distribuzione normale, gli <strong>int</strong>ervalli di confidenza al 95% relativi alle stime di a<br />
e b saranno:<br />
2<br />
b ± ∆b ≡ b ± t·σ b ;<br />
a ± ∆a ≡ a ± t·σ a<br />
in cui t è il valore relativo al 95% (livello di rischio accettato del 5%) di una distribuzione t di<br />
Student con n-2 gradi di libertà (n = punti della retta di regressione).<br />
L’errore commesso su y, ossia su ∆Ct, come visto prima è:<br />
σ ∆Ct<br />
=<br />
⎛σct<br />
⎜<br />
⎝<br />
Tr<br />
m<br />
2<br />
⎞<br />
⎟<br />
⎠<br />
⎛ σct<br />
+ ⎜<br />
⎝ m<br />
En<br />
2<br />
⎞<br />
⎟<br />
⎠<br />
Nel fissare l’<strong>int</strong>ervallo di confidenza per ∆Ct, che conduce all’errore massimo ∆y, occorre<br />
considerare che il numero dei gradi di libertà (n l ), di cui tenere conto nella scelta della<br />
costante per la quale moltiplicare σ ∆Ct , è dato da:<br />
n l = (m En + m Tr ) – 2<br />
ove con m En ed m Tr si <strong>int</strong>ende il numero di misurazioni fatte per Ct En e Ct Tr da cui si è ottenuto<br />
il valore di ∆Ct in esame.<br />
Qualora la retta di regressione sia impiegata allo scopo di determinare un valore x * , se è noto<br />
in quanto misurato il valore y * (come nel caso in questione in cui si conoscono i valori di ∆C t<br />
), si parla di regressione inversa ed x * può essere calcolata come<br />
x<br />
*<br />
=<br />
*<br />
( y − b)<br />
Conseguentemente l’errore massimo su x * , ∆x * , si ricava applicando la legge di propagazione<br />
degli errori assoluti massimi a priori nelle misure indirette (Elementi di analisi dei dati<br />
sperimentali, Foti & Giannino, p.98) ottenendo:<br />
a
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ORGANISMI GENETICAMENTE MODIFICATI (OGM):<br />
SOIA ROUNDUP READY/LECTINA<br />
*<br />
∆ x =<br />
∂x<br />
× ∆y<br />
∂y<br />
*<br />
∂x<br />
+ × ∆b<br />
∂b<br />
∂x<br />
+ × ∆a<br />
∂a<br />
=<br />
=<br />
1<br />
× ∆y<br />
a<br />
*<br />
+<br />
1<br />
× ∆b<br />
a<br />
+<br />
*<br />
( y − b)<br />
× ∆a<br />
2<br />
a<br />
=<br />
1<br />
a<br />
( ∆y<br />
*<br />
+ ∆b<br />
+<br />
*<br />
y − b<br />
a<br />
× ∆a)<br />
* 1 *<br />
*<br />
(e) ∆ x = ( ∆y<br />
+ ∆b<br />
+ ∆a<br />
× x )<br />
a<br />
Infine, una volta calcolato ∆x * , il logaritmo della percentuale di bersaglio transgenico<br />
contenuto nel campione sotto<strong>pos</strong>to ad esame sarà compreso, con il 95% di confidenza,<br />
nell’<strong>int</strong>ervallo:<br />
x * ± ∆x * = log(%) ± ∆log(%)<br />
Procedendo quindi all’estrazione dei logaritmi si avrà:<br />
x * + ∆x * = log(%) Max ⇒<br />
% Max = 10^<br />
(x* + ∆x*)<br />
11.3 Carta di controllo<br />
x * - ∆x * = log(%) Min ⇒ % Min = 10^<br />
(x* - ∆x*)<br />
Allo scopo di verificare costantemente lo stato di controllo statistico della prova quantitativa<br />
si costruisce una carta di controllo di Shewhart (Miller et al) nel seguente modo.<br />
Si prepara, quindi, un grafico di tipo cartesiano, recante in ascisse il numero progressivo <strong>delle</strong><br />
prove effettuate, ed in ordinate il valore percentuale ottenuto nelle prove.<br />
A partire dai valori ottenuti, in almeno 20 prove, dal materiale di riferimento RR 0.1%<br />
(campione di controllo), si calcola la media (x m = Σ x i /n) e lo scarto tipo (σ = [Σ (x i – x m ) 2 /(n<br />
- 1)] 0.5 ).<br />
Nel grafico si evidenziano:<br />
• la media calcolata x m<br />
• le soglie, inferiore e superiore, di attenzione (x m ± 2σ)<br />
• le soglie, inferiore e superiore, di allarme (x m ± 3σ)<br />
Al termine di ogni prova quantitativa si assegna un numero d’ordine alla prova e si <strong>int</strong>roduce<br />
nel grafico il valore percentuale ottenuto per il materiale di riferimento RR 0.1% (campione di
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ORGANISMI GENETICAMENTE MODIFICATI (OGM):<br />
SOIA ROUNDUP READY/LECTINA<br />
controllo). La collocazione di tale valore percentuale rispetto ai valori soglia evidenziati nel<br />
grafico consente di stabilire se il sistema di quantificazione è sotto controllo statistico,<br />
attraverso un percorso <strong>int</strong>erpretativo fondato sulle cosiddette “regole di Westgard” (Westgard,<br />
2003).<br />
Il seguente diagramma di flusso descrive sommariamente le tappe di questo percorso.<br />
Controllo<br />
dati<br />
1 2s<br />
NO<br />
Sotto controllo: prova accettata<br />
SI<br />
NO<br />
NO NO NO<br />
1 3s 2 2s 4 1s 10 x<br />
SI SI SI SI<br />
Fuori controllo: prova rifiutata<br />
Dove:<br />
1 2s = il valore ottenuto dal campione di controllo è superiore alla “soglia di attenzione<br />
superiore” o inferiore alla “soglia di attenzione inferiore”.<br />
1 3s = il valore ottenuto dal campione di controllo è superiore alla “soglia di allarme superiore”<br />
o inferiore alla “soglia di allarme inferiore”.<br />
2 2s = il valore ottenuto dal campione di controllo è superiore alla “soglia di attenzione<br />
superiore” o inferiore alla “soglia di attenzione inferiore” e l’evento si è già verificato<br />
nella prova precedente.<br />
4 1s = il valore ottenuto dal campione di controllo risulta, per quattro prove consecutive, o<br />
superiore alla media più 1σ o inferiore alla media meno 1σ.<br />
10 x = il valore ottenuto dal campione di controllo risulta, per dieci prove consecutive, o<br />
sempre superiore alla media o sempre inferiore alla media.<br />
La prova rifiutata viene ripetuta alle medesime condizioni.<br />
Se il problema persiste, sarà necessario controllare uno o più dei seguenti fattori:<br />
• DNA di riferimento<br />
• Taratura <strong>delle</strong> pipette<br />
• Fogli di calcolo, sia in fase di allestimento sia in fase di analisi della prova
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ORGANISMI GENETICAMENTE MODIFICATI (OGM):<br />
SOIA ROUNDUP READY/LECTINA<br />
• Fogli di lavoro relativi all’<strong>int</strong>era prova<br />
Nel caso in cui tali misure risultino insufficienti, si richiede l’<strong>int</strong>ervento esterno di un tecnico<br />
specializzato per il controllo omissis dell’ABI Prism 7900HT Sequence Detection System and<br />
SDS Enterprise Database o dell’ ABI Prism 7900HT Fast Real-Time PCR System).