cellule somatiche nel latte ovino e caprino - (IZS) delle Regioni ...
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SCIENZA E TECNICA LATTIERO-CASEARIA, 56 (3), 000-000 2005<br />
CELLULE SOMATICHE NEL LATTE OVINO E CAPRINO:<br />
DEFINIZIONE DEL VALORE MEDIO NAZIONALE E DEL<br />
VALORE FISIOLOGICO<br />
R Rosati 1 *, G Militello 1 , C Boselli 1 , G Giangolini 1 , S Amatiste 1 , G Brajon 1 ,S<br />
Gazzoni 1 , M Casini 1 , M Scatassa 2 , P Bono 2 , A Cannas 3 , G Mugoni 3 , M Simula 3 ,<br />
G Denti 3 , S Gradassi 1 , A Fagiolo 1<br />
INTRODUZIONE<br />
L’allevamento <strong>ovino</strong> e <strong>caprino</strong> da <strong>latte</strong>, <strong>nel</strong> corso degli ultimi anni in seguito<br />
al recepimento del D.P.R. n. 54 del 14 gennaio 1997 “Regolamento recante attuazione<br />
<strong>delle</strong> Direttive 92/46 e 92/47/CEE in materia di produzione e immissione<br />
sul mercato di <strong>latte</strong> e di prodotti a base di <strong>latte</strong>”, ha subito rilevanti trasformazioni.<br />
In particolare sono stati regolamentati, tra l’altro, tutti gli aspetti produttivi<br />
ed igienico sanitari dell’allevamento <strong>ovino</strong> e <strong>caprino</strong>, nonché quelli che si<br />
riferiscono alla produzione dei prodotti lattiero-caseari, colmando così un vuoto<br />
legislativo che, per troppo tempo, ha penalizzato un settore dell’allevamento<br />
strategico soprattutto per l’Italia centro meridionale.<br />
Recependo le indicazioni dei consumatori, sempre più indirizzati all’utilizzo<br />
di prodotti freschi, con il DPR 54/97 è stata regolamentata altresì la produzione<br />
di prodotti a base di <strong>latte</strong> crudo.<br />
La produzione dei prodotti lattiero-caseari freschi, quindi a ridotta vita commerciale,<br />
implica a maggior ragione che i controlli e le verifiche igienico-sanitarie<br />
debbano essere effettuate all’origine e <strong>nel</strong>l’intera filiera produttiva.<br />
Numerose sono le problematiche dell’allevamento <strong>ovino</strong> e <strong>caprino</strong> che riguardano<br />
sia le strutture e le infrastrutture aziendali, sia le caratteristiche igienicosanitarie<br />
del <strong>latte</strong> crudo all’origine e dei prodotti derivati. In riferimento agli<br />
aspetti igienico-sanitari, particolare importanza rivestono le mastiti con l’elevato<br />
numero di <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong> che a queste è strettamente legato.<br />
Sono riportati in letteratura metodi di stima che, basandosi sul contenuto di<br />
<strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong> del <strong>latte</strong> di massa <strong>ovino</strong>, sono in grado di quantificare la diffusione<br />
<strong>delle</strong> mastiti in un allevamento. Studi condotti in Francia da Lagriffoul <strong>nel</strong><br />
1998 [1, 2] consentono di stimare la prevalenza di infezioni mammarie sulla base<br />
* Corrispondenza ed estratti: rrosati@rm.izs.it<br />
1<br />
Istituto Zooprofilattico Sperimentale <strong>delle</strong> <strong>Regioni</strong> Lazio e Toscana. Via Appia Nuova 1411,<br />
00178 Roma.<br />
2<br />
Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia. Via Gino Marinuzzi 3, 90129 Palermo.<br />
3<br />
Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna. Via Duca degli Abruzzi 8, 07100 Sassari.
del valore medio annuale (media aritmetica) del contenuto in <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong><br />
del <strong>latte</strong> di massa. In particolare, oltre il limite di 200.000 cell/ml (prevalenza<br />
stimata di mastite 3,8% <strong>delle</strong> pecore in lattazione), per ciascun incremento pari<br />
a 100.000 cell/ml del valore medio annuale, si può stimare che <strong>nel</strong>l’allevamento<br />
si verifichi un incremento di mastiti pari al 2,5% dei capi in produzione.<br />
La determinazione <strong>delle</strong> <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong> <strong>nel</strong> <strong>latte</strong> b<strong>ovino</strong> è largamente<br />
impiegata come indice di mastite. Nei piccoli ruminanti, non è stato a tutt’oggi<br />
definito un valore soglia di riferimento nazionale.<br />
Il DPR 54/97 stabilisce fra l’altro i requisiti igienico-sanitari del <strong>latte</strong> crudo<br />
di tutte le specie animali d’interesse zootecnico, ma non stabilisce alcun valore<br />
soglia per quanto riguarda il contenuto in <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong> per pecore e capre.<br />
La Direttiva CE 92/46, normativa verticale comunitaria recepita in Italia con<br />
il DPR 54/97, prevedeva che le norme riguardanti il contenuto in <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong><br />
<strong>nel</strong> <strong>latte</strong> <strong>ovino</strong> e <strong>caprino</strong>, avrebbero dovuto essere fissate a partire dal 1°<br />
gennaio 1998 mediante studi tendenti ad individuare il valore soglia <strong>nel</strong> <strong>latte</strong><br />
crudo di massa. Il Comitato Scientifico del Simposio internazionale “Cellule<br />
<strong>somatiche</strong> e qualità del <strong>latte</strong> dei piccoli ruminanti” che si è tenuto <strong>nel</strong> 1994 a<br />
Bella (PZ) [3] ha proposto, come obiettivo a termine, una soglia unica per i piccoli<br />
ruminanti di 1.500.000 cell/ml.<br />
Gli studi condotti <strong>nel</strong> nostro paese hanno riguardato realtà territorialmente<br />
definite che, proprio in considerazione della estrema variabilità <strong>delle</strong> <strong>cellule</strong><br />
<strong>somatiche</strong>, non hanno portato fino ad oggi ad individuare valori di riferimento<br />
[1, 4-11].<br />
Caria et al. [1] hanno condotto <strong>nel</strong> 2000 alcuni studi regionali in merito al<br />
contenuto in <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong> <strong>nel</strong> <strong>latte</strong> <strong>ovino</strong>; <strong>nel</strong>la tabella 1 si riportano i risultati<br />
di questo lavoro.<br />
Tabella 1 – Valori medi del contenuto in <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong> <strong>nel</strong> <strong>latte</strong> <strong>ovino</strong> in alcune regioni<br />
italiane.<br />
Table 1 – Somatic cell count average obtained in different Italian regions.<br />
2<br />
Rosati et al (2005) Sci Tecn Latt-Cas, 56 (3), 000-000
Foglini <strong>nel</strong> 1993 [12], partendo da contributi regionali individuava il valore di<br />
1.000.000 cell/ml quale probabile livello medio nazionale, evidenziando, però,<br />
una grande variabilità, relativa sia alle razze di pecore che alle regioni in cui<br />
queste vengono allevate.<br />
Per quanto riguarda la valutazione <strong>delle</strong> <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong> <strong>nel</strong>la capra,<br />
Aleandri et al. [7] in riferimento a studi condotti su allevamenti intensivi di<br />
capre di razza Saanen ed Alpine, hanno dimostrato l’importanza dei fattori di<br />
allevamento <strong>nel</strong>l’incremento <strong>delle</strong> <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong>.<br />
In considerazione dell’importanza di conoscere il valore medio <strong>delle</strong> <strong>cellule</strong><br />
<strong>somatiche</strong> <strong>nel</strong> <strong>latte</strong> di massa <strong>ovino</strong> e <strong>caprino</strong> a livello nazionale, gli Istituti<br />
Zooprofilattici Sperimentali <strong>delle</strong> regioni Lazio e Toscana, della Sardegna e della<br />
Sicilia, hanno condotto un progetto di ricerca finanziato dal Ministero della<br />
Salute <strong>nel</strong> contesto della Ricerca Corrente per l’anno 2000.<br />
La ricerca, della quale riferiamo i risultati, si proponeva l’obiettivo di determinare<br />
il valore medio nazionale in <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong> <strong>nel</strong> <strong>latte</strong> di massa <strong>ovino</strong> e<br />
<strong>caprino</strong> e di individuare altresì il valore soglia di <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong> discriminante<br />
tra animali sani ed animali affetti da mastite. La sperimentazione, di durata<br />
biennale, è stata condotta <strong>nel</strong>le regioni Lazio, Toscana, Sicilia e Sardegna, territori<br />
dove viene allevato l’82% del patrimonio <strong>ovino</strong> nazionale ed il 42% di quello<br />
<strong>caprino</strong> (FAOSTAT 2003) e ha riguardato per gli ovini, le due razze da <strong>latte</strong><br />
maggiormente allevate: la razza Sarda e la Comisana. Per quanto concerne le<br />
capre, sono state considerate le razze allevate <strong>nel</strong>le differenti realtà territoriali.<br />
Nel corso del primo anno l’indagine era volta a determinare il valore medio<br />
nazionale <strong>delle</strong> <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong>; <strong>nel</strong> corso del secondo anno è stato ricercato il<br />
valore di <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong> discriminante tra animali sani e animali affetti da<br />
mastite.<br />
PRIMO ANNO<br />
MATERIALI E METODI<br />
Gli allevamenti studiati sono stati individuati con criteri statistici che hanno<br />
tenuto conto della consistenza degli allevamenti per regione, <strong>delle</strong> razze allevate<br />
e degli studi esistenti in merito al contenuto in <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong> <strong>nel</strong> <strong>latte</strong> di<br />
massa.<br />
La numerosità campionaria è stata determinata assumendo una deviazione<br />
standard pari a 250.000 cell/ml; essendo il valore medio <strong>delle</strong> <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong><br />
da stimare ignoto, e presumibilmente alto, l’errore standard è stato fissato pari<br />
al 16% della deviazione standard.<br />
Tutti i calcoli relativi alla determinazione della numerosità campionaria sono<br />
stati effettuati su base logaritmica; successivamente il campione è stato stratificato<br />
in maniera proporzionale sulla base della consistenza <strong>delle</strong> aziende <strong>nel</strong>le<br />
regioni interessate dallo studio.<br />
In base a quanto sopra sono stati individuati i seguenti allevamenti (Tab. 2).<br />
Rosati et al (2005) Sci Tecn Latt-Cas, 56 (3), 000-000 3
Tabella 2 – Numero di allevamenti campionati suddiviso per regione e per razza.<br />
Table 2 – Number of flocks by geographical area and breed.<br />
4<br />
Rosati et al (2005) Sci Tecn Latt-Cas, 56 (3), 000-000
Negli allevamenti sono stati eseguiti sopralluoghi a cadenza quindicinale<br />
durante l’arco dell’intera lattazione; <strong>nel</strong> corso <strong>delle</strong> visite aziendali sono stati<br />
rilevati gli eventi produttivi ed è stato prelevato un campione di <strong>latte</strong> di massa<br />
in base alle modalità previste dal DM 26 marzo 1992 n. 67: “Attuazione della<br />
decisione n. 91/180/CEE concernente la fissazione dei metodi di analisi e prova<br />
relativi al <strong>latte</strong> crudo e al <strong>latte</strong> trattato termicamente”.<br />
Sui campioni di <strong>latte</strong>, prelevati da mungiture pari e senza l’aggiunta di alcun<br />
conservante, entro 24 ore dal prelievo veniva eseguito il conteggio <strong>delle</strong> <strong>cellule</strong><br />
<strong>somatiche</strong> mediante metodo opto-fluoro-elettronico (Fossomatic). I laboratori<br />
degli Istituti partecipanti alla ricerca sono tutti accreditati secondo la norma<br />
ISO IEC 17025 e partecipano a Ring Test nazionali ed internazionali per la<br />
determinazione <strong>delle</strong> <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong>. Complessivamente sono stati analizzati<br />
2.169 campioni di <strong>latte</strong> di massa <strong>ovino</strong> e 188 campioni di <strong>latte</strong> di massa <strong>caprino</strong>.<br />
RISULTATI E DISCUSSIONE<br />
1) Ovini – In tabella 3 sono rappresentati i risultati complessivi registrati <strong>nel</strong><br />
corso del primo anno di ricerca: il valore medio di <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong> riscontrato<br />
complessivamente <strong>nel</strong>le 4 regioni considerate è stato pari a 1.133.000 cell/ml<br />
(media geometrica) e 1.389.000 cell/ml (media aritmetica). Nelle regioni Lazio,<br />
Toscana, Sicilia e Sardegna abbiamo ottenuto rispettivamente le seguenti medie<br />
geometriche: 1.173.000, 1.015.000, 1.164.000, 1.197.000 cell/ml e le seguenti<br />
medie aritmetiche: 1.411.000, 1.422.000, 1.462.000, 1.392.000 cell/ml.<br />
Considerando il valore in <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong> per gli ovini in funzione <strong>delle</strong><br />
razze studiate, sono stati ottenuti i risultati riportati in tabella 4. Il valore <strong>delle</strong><br />
<strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong> determinato come media geometrica, riscontrato complessivamente<br />
per la razza Comisana e la razza Sarda è risultato rispettivamente pari<br />
a 1.148.000 e 1.119.000 cell/ml. La media aritmetica per le due razze studiate è<br />
risultata pari a 1.472.000 cell/ml per la Comisana e 1.374.000 cell/ml per la<br />
razza Sarda.<br />
Nella figura 1 è rappresentato l’andamento medio mensile <strong>delle</strong> <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong><br />
durante l’intera lattazione oggetto di studio: i valori più elevati si riscontrano<br />
all’inizio ed alla fine della lattazione, rispettivamente con 1.253.000<br />
cell/ml rilevato <strong>nel</strong> mese di dicembre e con 1.211.000 cell/ml <strong>nel</strong> mese di luglio.<br />
Il valore più basso, 916.000 cell/ml, si è registrato <strong>nel</strong> mese di aprile.<br />
Nelle figure 2 e 3 viene rappresentata la frequenza della distribuzione percentuale<br />
dei valori di <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong> secondo 5 classi di ampiezza, in ragione dei<br />
campioni analizzati, e <strong>delle</strong> medie degli allevamenti studiati (Fig. 2) e <strong>delle</strong> razze<br />
Sarda e Comisana (Fig. 3). La classe di ampiezza tra 501.000 e 1.000.000 cell/ml<br />
è quella con la più alta percentuale sia di valori medi di <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong> per le<br />
aziende controllate (32,1%) che per i campioni di <strong>latte</strong> analizzati (28,3%). Di poco<br />
si discosta la classe successiva tra 1.001.000 e 1.500.000 cell/ml sia per i campioni<br />
di <strong>latte</strong> (26,2%) che per le aziende (30,5%). Il 12,3% dei campioni di <strong>latte</strong><br />
Rosati et al (2005) Sci Tecn Latt-Cas, 56 (3), 000-000 5
Tabella 3 – Valori medi di <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong> <strong>nel</strong>le regioni considerate (cell x 1000/ml).<br />
Table 3 – Somatic cell count average obtained in the studied areas. (cell x 1000/ml).<br />
Tabella 4 – Valori medi di <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong> in riferimento alle razze studiate (cell x 1000/ml).<br />
Table 4 – Somatic cell count average by breeds and regions (cell x 1000/ml).<br />
6<br />
Rosati et al (2005) Sci Tecn Latt-Cas, 56 (3), 000-000
Figura 1 – Andamento mensile <strong>delle</strong> <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong> durante la lattazione.<br />
Figure 1 – Somatic cell count trend during lactation.<br />
Figura 2 – Distribuzione percentuale <strong>delle</strong> medie aziendali e dei campioni di <strong>latte</strong> per<br />
classi di ampiezza.<br />
Figure 2 – Frequencies (%) of somatic cell average flocks and bulk milk samples by somatic<br />
cells classes.<br />
Rosati et al (2005) Sci Tecn Latt-Cas, 56 (3), 000-000 7
Figura 3 – Distribuzione percentuale <strong>delle</strong> medie aziendali in <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong> divise per<br />
razza e per classi di ampiezza.<br />
Figure 3 – Somatic cell count frequencies by breed and somatic cells classes.<br />
analizzati e il 10,2% del totale <strong>delle</strong> aziende, si colloca <strong>nel</strong>la classe
Tabella 5 – Capre - Aziende, campioni di <strong>latte</strong> e valori medi di <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong> <strong>nel</strong>le regioni considerate (cell x 1000/ml).<br />
Table 5 – Goats - Somatic cell count averages obtained in the studied areas. (cell x 1000/ml).<br />
Rosati et al (2005) Sci Tecn Latt-Cas, 56 (3), 000-000 9
Figura 4 – Andamento medio mensile <strong>delle</strong> <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong>.<br />
Figure 4 – Goat - Somatic cell count trend during lactation.<br />
SECONDO ANNO<br />
MATERIALI E METODI<br />
Durante il secondo anno abbiamo studiato il valore discriminate tra animali<br />
sani e animali affetti da mastite.<br />
Nel corso della seconda lattazione è stato individuato un gruppo di allevamenti<br />
scelti tra quelli considerati il primo anno.<br />
Per gli ovini, per ciascuna <strong>delle</strong> 4 regioni partecipanti alla ricerca, sono stati<br />
selezionati 4 allevamenti: considerando il valore di 1.133.000 cell/ml come valore<br />
medio di <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong> (media geometrica) <strong>delle</strong> 4 regioni studiate, sono<br />
stati scelti 2 allevamenti che <strong>nel</strong>l’anno precedente avevano mostrato un dato<br />
medio inferiore e 2 allevamenti con un valore di <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong> <strong>nel</strong> <strong>latte</strong> di<br />
massa superiore.<br />
Sono stati quindi selezionati 16 allevamenti, 8 di razza Sarda e 8 di razza<br />
Comisana; all’interno di ciascun allevamento sono state individuate a random<br />
30 pecore.<br />
Per i caprini <strong>nel</strong>l’ambito di ogni regione considerata ad eccezione della<br />
Sardegna, è stato individuato un allevamento <strong>nel</strong> quale sono stati individuati a<br />
random 30 soggetti.<br />
Nel periodo compreso tra gennaio e giugno, in relazione alle differenti consuetudini<br />
e realtà produttive <strong>delle</strong> 4 regioni, abbiamo eseguito con cadenza mensile<br />
sugli stessi animali, una serie di campionamenti di <strong>latte</strong> di capezzolo prelevati<br />
per la ricerca di agenti mastitogeni, e campioni individuali eseguiti per la<br />
determinazione del contenuto in <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong>.<br />
10<br />
Rosati et al (2005) Sci Tecn Latt-Cas, 56 (3), 000-000
I campioni di capezzolo venivano prelevati sterilmente in premungitura, previa<br />
disinfezione del capezzolo e allontanamento dei primi getti di <strong>latte</strong>. I campioni<br />
di <strong>latte</strong> individuale sono stati prelevati con vasi misuratori.<br />
Entrambi i tipi di campioni sono stati analizzati in laboratorio <strong>nel</strong>l’arco <strong>delle</strong><br />
24 ore successive al prelievo.<br />
Sui campioni di capezzolo è stato effettuato l’esame batteriologico per la<br />
ricerca degli agenti mastitogeni mediante semina dei campioni su terreni di coltura<br />
Agar Sangue e EMM (Edwards Medium Modified), gli stafilococchi sono<br />
stati isolati su terreno Baird-Parker e sottoposti al test della coagulasi in provetta;<br />
l’identificazione biochimica dei batteri è stata eseguita mediante l’impiego<br />
di tecniche in macro e micro-metodo (Api System).<br />
Sui campioni individuali è stato determinato il numero <strong>delle</strong> <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong><br />
mediante Fossomatic (Foss-Electric).<br />
Per determinare il valore in <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong> discriminante tra animali positivi<br />
all’isolamento batteriologico ed animali negativi, sono stati elaborati i valori<br />
<strong>delle</strong> <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong> del <strong>latte</strong> individuale di ciascun soggetto, associando ad<br />
esso la presenza o l’assenza di isolamenti batteriologici ottenuti dal <strong>latte</strong> di emimammella<br />
(ANOVA).<br />
RISULTATI E DISCUSSIONE<br />
1) Ovini – Durante il periodo di studio sono stati prelevati complessivamente<br />
da 480 soggetti, 1.827 campioni di <strong>latte</strong> individuale (915 campioni da razza<br />
Comisana e 912 da razza Sarda) e 3.654 campioni di emimammella (Tab. 6).<br />
Dai 1.827 campioni di <strong>latte</strong> individuale, sono stati complessivamente ottenuti<br />
357 campioni positivi agli isolamenti batterici (19,5%) e 1.470 campioni negativi<br />
(80,5%). Nel Lazio i campioni individuali positivi sono risultati il 39,8%, in<br />
Sardegna il 18,5%, in Sicilia il 20,3% e in Toscana il 6,8%. Dai 915 campioni di<br />
<strong>latte</strong> individuale prelevati da pecore Comisane abbiamo ottenuto 213 campioni<br />
positivi pari al 22,3% mentre dai 912 campioni di <strong>latte</strong> provenienti da pecore<br />
Sarde 144 campioni positivi pari al 15,8% (Tab. 7).<br />
Per quanto riguarda gli agenti eziologici isolati, gli stafilococchi coagulasi<br />
negativi sono stati i batteri maggiormente riscontrati (73,2%), sia <strong>nel</strong>le regioni<br />
considerate (Lazio 76,5%, Sardegna 53,6%, Sicilia 80,6%, Toscana 75%), che<br />
<strong>nel</strong>le razze ovine studiate (Comisana 78,8% e Sarda 63,8%) (tab. 8).<br />
Nella tabella 9 sono associati i valori di <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong> dei campioni di<br />
<strong>latte</strong> individuale all’esame batteriologico. Dall’esame della stessa si evince come<br />
sulla totalità dei campioni individuali considerati si è riscontrato un valore<br />
medio di <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong> pari a 209.000 cell/ml (media geometrica). I campioni<br />
risultati positivi agli isolamenti batterici hanno mostrato una media in <strong>cellule</strong><br />
<strong>somatiche</strong> pari a 403.000 cell/ml, rispetto ad un valore medio di 175.000<br />
cell/ml ottenuto da campioni di <strong>latte</strong> negativi all’esame batteriologico.<br />
All’interno <strong>delle</strong> due razze considerate, gli animali hanno evidenziato valori<br />
Rosati et al (2005) Sci Tecn Latt-Cas, 56 (3), 000-000 11
Tabella 6 – Dimensione della popolazione campionaria.<br />
Table 6 – Number of samples collected by region.<br />
Tabella 7 – Distribuzione dei campioni di <strong>latte</strong> individuale sulla base degli isolamenti batterici.<br />
Table 7 – Distribution of individual samples by bacteriological response.<br />
12<br />
Rosati et al (2005) Sci Tecn Latt-Cas, 56 (3), 000-000
Tabella 8 – Distribuzione degli isolamenti batterici dei campioni di <strong>latte</strong> individuale.<br />
Table 8 – Bacteria isolated from ovine milk samples.<br />
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Tabella 9 – Valori medi di <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong> (cell x 1000/ml).<br />
Table 9 – Somatic cell count averages by bacteriological response (cell x 1000/ml).<br />
di media geometrica pari a 235.000 cell/ml per la razza Comisana e 181.000<br />
cell/ml per la razza Sarda. Le pecore comisane, positive agli isolamenti batterici,<br />
hanno mostrato un valore medio pari a 353.000 cell/ml, le negative hanno presentato<br />
un valore pari a 208.000 cell/ml. Le pecore di razza Sarda hanno evidenziato<br />
un valore di 486.000 cell/ml nei soggetti batteriologicamente positivi e<br />
di 149.000 cell./ml in quelli negativi.<br />
Nella tabella 10 viene riportato il valore discriminante tra animali positivi e<br />
negativi all’isolamento batteriologico, che è risultato pari a 265.000 cell/ml (sensibilità<br />
30%, specificità 86%). Per la razza Comisana il valore discriminante ottenuto<br />
è di 271.000 cell/ml (sensibilità 48%, specificità 69%), per la razza Sarda è<br />
di 268.000 cell/ml (sensibilità 54%, specificità 46%).<br />
2) Caprini – Per quanto concerne le capre sono stati effettuati campionamenti<br />
individuali da 90 soggetti, per un totale di 467 campioni di <strong>latte</strong> individuale e<br />
934 campioni di emimammella.<br />
Nella tabella 11 viene rappresentata la situazione <strong>delle</strong> <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong> dei<br />
campioni individuali in relazione agli isolamenti batterici: dai 337 campioni di<br />
14<br />
Rosati et al (2005) Sci Tecn Latt-Cas, 56 (3), 000-000
Tabella 10 – Valore discriminante in <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong> per gli ovini.<br />
Table 10 – Sheep - Discriminant values for individual somatic cell count.<br />
Tabella 11 – Valori medi di <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong> <strong>nel</strong> <strong>latte</strong> <strong>caprino</strong> individuale sul totale degli<br />
allevamenti studiati (cell x 1000/ml).<br />
Table 11 – Somatic cell count averages in individual goat’s milk samples by bacteriological<br />
response (cell x 1000/ml).<br />
<strong>latte</strong> individuale di soggetti che non presentavano isolamenti batterici al campionamento<br />
di emimammella (72,2%), abbiamo ottenuto una media geometrica<br />
di <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong> pari a 480.000 cell/ml; mentre dai 130 campioni di <strong>latte</strong> individuale<br />
di soggetti che presentavano isolamenti batterici dal <strong>latte</strong> di emimammella<br />
(27,8%), abbiamo ottenuto una media geometrica pari a 1.131.000 cell/ml.<br />
Complessivamente si è registrata una media geometrica di 609.000 cell/ml.<br />
In tabella 12 viene rappresentata la situazione degli isolamenti batterici eseguiti<br />
su campioni di emimammella caprini: il maggior numero di isolamenti<br />
hanno riguardato gli stafilococchi coagulasi negativi (85,7%), Staphylococcus<br />
aureus è stato isolato solo su 16 campioni (8,5%).<br />
In considerazione della ridotta dimensione della popolazione campionaria il<br />
valore discriminante non è stato determinato.<br />
Rosati et al (2005) Sci Tecn Latt-Cas, 56 (3), 000-000 15
Tabella 12 – Isolamenti batterici in campioni di <strong>latte</strong> <strong>caprino</strong> di emimammella.<br />
Table 12 – Goat - Bacteriological response in infected halves.<br />
CONCLUSIONI<br />
Ovini – Il valore della media <strong>delle</strong> <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong> <strong>nel</strong> <strong>latte</strong> di massa, determinato<br />
<strong>nel</strong>le quattro regioni considerate, è risultato pari a 1.133.000 cell/ml.<br />
(media geometrica) e a 1.389.000 cell./ml (media aritmetica). Il valore medio di<br />
<strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong>, calcolato sia in termini di media geometrica sia di media aritmetica,<br />
ottenuto <strong>nel</strong>le differenti realtà territoriali, ha mostrato valori molto<br />
simili: 1.173.000 cell/ml <strong>nel</strong> Lazio, 1.015.000 cell/ml in Toscana, 1.164.000 in<br />
Sicilia ed 1.197.000 cell/ml in Sardegna.<br />
Nel <strong>latte</strong> di massa <strong>delle</strong> due razze ovine considerate, Comisana e Sarda,<br />
abbiamo rispettivamente ottenuto una media geometrica di <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong><br />
pari 1.148.000 cell/ml e 1.119.000 cell/ml.<br />
La classe di ampiezza di <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong> maggiormente rappresentata è<br />
risultata quella compresa <strong>nel</strong>l’intervallo tra 500.000 e 1.500.000 cell/ml.<br />
In accordo con quanto asserito <strong>nel</strong>la letteratura consultata, abbiamo evidenziato<br />
che i valori più elevati di <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong> <strong>nel</strong> <strong>latte</strong> sono stati rilevati <strong>nel</strong>le<br />
fasi iniziali ed in quelle finali della lattazione.<br />
Il presente studio ha interessato le quattro regioni maggiormente vocate a<br />
livello nazionale per l’allevamento <strong>ovino</strong> da <strong>latte</strong>: <strong>nel</strong> Lazio, in Toscana, Sicilia e<br />
Sardegna si allevano infatti complessivamente oltre l’80% del patrimonio <strong>ovino</strong><br />
nazionale.<br />
La scelta degli allevamenti campionati è stata effettuata con metodo statistico<br />
e le razze studiate, Comisana e Sarda, risultano maggiormente rappresentate<br />
a livello nazionale per la produzione di <strong>latte</strong> <strong>ovino</strong>.<br />
In ragione quindi del criterio di studio descritto, il valore medio generale in<br />
<strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong> che abbiamo ottenuto (1.133.000 cell/ml media geometrica e<br />
1.389.000 cell/ml media aritmetica) rappresenta un importante punto di riferi-<br />
16<br />
Rosati et al (2005) Sci Tecn Latt-Cas, 56 (3), 000-000
mento <strong>nel</strong>la definizione del valore medio nazionale in <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong> <strong>nel</strong> <strong>latte</strong><br />
<strong>ovino</strong> di massa.<br />
I valori medi <strong>delle</strong> <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong> sono risultati omogenei sia in relazione<br />
alle differenti regioni studiate, sia in entrambe le razze considerate.<br />
Al fine di determinare il valore soglia discriminante tra pecore sane e pecore<br />
affette da mastite, si è proceduto ad un confronto fra i risultati del conteggio<br />
<strong>delle</strong> <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong> eseguito sui campioni di <strong>latte</strong> individuale con gli esiti<br />
degli esami batteriologici effettuati sugli stessi animali da campioni di <strong>latte</strong> di<br />
emimammella.<br />
Il valore discriminante complessivo ottenuto è risultato pari 265.000 cell/ml.<br />
I valori di specificità dell’86% e di sensibilità del 30% dimostrano che <strong>nel</strong>la<br />
sperimentazione sono stati evidenziati degli animali che presentavano risultati<br />
“anomali”, vale a dire, pecore con valori di <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong> basse che avevano<br />
fornito esito positivo all’esame batteriologico e viceversa soggetti che, a fronte di<br />
elevati valori di <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong>, risultavano negativi all’esame batteriologico<br />
condotto sul <strong>latte</strong> di emimammella.<br />
Pur con queste doverose considerazioni emerge la grande differenza rilevata<br />
tra la media generale <strong>nel</strong> <strong>latte</strong> di massa <strong>delle</strong> <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong>, pari a 1.133.000<br />
cell/ml (media geometrica), con il valore discriminante ottenuto di 265.000<br />
cell/ml a testimonianza della considerevole presenza nei territori e negli allevamenti<br />
studiati di numerosi animali affetti da mastite sub clinica, sostenuta<br />
prevalentemente da stafilococchi coagulasi negativi che sono risultati gli agenti<br />
infettivi maggiormente isolati <strong>nel</strong>le regioni ed in entrambe le razze studiate.<br />
Caprini – Considerando complessivamente le quattro regioni studiate, abbiamo<br />
ottenuto un valore medio di <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong> <strong>nel</strong> <strong>latte</strong> di massa pari a 1.446.000<br />
cell/ml come media geometrica, e 2.004.000 cell/ml come media aritmetica.<br />
Vista l’esiguità del campione considerato, non è stato possibile formulare conclusioni<br />
assolute e definitive in merito alla definizione del valore medio nazionale<br />
di <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong> <strong>nel</strong> <strong>latte</strong> di massa <strong>caprino</strong>; tuttavia i risultati ottenuti,<br />
in linea peraltro con quanto da noi e da altri autori evidenziato, rappresentano<br />
un ulteriore contributo in tal senso.<br />
La determinazione del valore discriminante tra capre sane e capre affette da<br />
mastite è stata condizionata dalla scarsa numerosità del campione, in base ai<br />
dati disponibili si può rilevare che l’isolamento di agenti mastitogeni è stato<br />
ottenuto in un gran numero di animali (72,2%) e ha riguardato soprattutto gli<br />
stafilococchi coagulasi negativi a testimonianza che anche <strong>nel</strong>la capre è rilevante<br />
l’incidenza di mastiti sub-cliniche.<br />
In ragione di quanto esposto, riportiamo di seguito alcune considerazioni<br />
salienti:<br />
– Negli ovini, il valore medio <strong>delle</strong> <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong> del <strong>latte</strong> di massa, per<br />
come è stato ottenuto, rappresenta un punto di riferimento <strong>nel</strong>la definizione<br />
Rosati et al (2005) Sci Tecn Latt-Cas, 56 (3), 000-000 17
del valore medio nazionale;<br />
– Il valore discriminante tra animali sani ed animali affetti da mastite è risultato<br />
in parte condizionato da una serie di fattori extra-infettivi che andranno<br />
ulteriormente approfonditi e che sono rappresentati prevalentemente dalle<br />
condizioni di allevamento, dallo stadio di lattazione, dall’età degli animali,<br />
dalla tipologia e dall’efficienza degli impianti di mungitura;<br />
– Il divario evidenziato tra i valori medi di <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong> <strong>nel</strong> <strong>latte</strong> di massa<br />
in rapporto al valore discriminante <strong>nel</strong> <strong>latte</strong> individuale, pur con le considerazioni<br />
di cui al punto precedente, sta a dimostrare la preoccupante incidenza<br />
di mastiti negli ovini da <strong>latte</strong> allevati nei territori considerati;<br />
– Il conteggio <strong>delle</strong> <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong> rappresenta, anche per i piccoli ruminanti,<br />
un valido ausilio per la definizione dello stato sanitario della mammella; il<br />
fatto che questo parametro non venga per ora contemplato da alcuna specifica<br />
normativa non ne diminuisce, a nostro avviso, l’importanza alla luce della<br />
preoccupante diffusione <strong>delle</strong> mastiti sub-cliniche da noi e da altri autori<br />
riscontrata.<br />
RIASSUNTO – L’obiettivo di questo studio è stato quello di determinate il valore<br />
medio nazionale del numero <strong>delle</strong> <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong> <strong>nel</strong> <strong>latte</strong> di massa di pecore<br />
e di capre e di valutarne il contenuto fisiologico <strong>nel</strong> <strong>latte</strong> individuale. Durante<br />
l’intera lattazione 2001-2002 sono stati prelevati campioni di <strong>latte</strong> di massa per<br />
la determinazione <strong>delle</strong> <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong> in 187 allevamenti ovini <strong>delle</strong> razze<br />
Sarda e Comisana e in 21 allevamenti caprini, scelti a random in 4 regioni<br />
(Lazio, Toscana, Sardegna e Sicilia). Complessivamente sono stati analizzati<br />
2169 campioni di <strong>latte</strong> <strong>ovino</strong>. La determinazione <strong>delle</strong> <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong> è stata<br />
effettuata secondo il metodo optofluoroelettronico. La media geometrica generale<br />
<strong>delle</strong> <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong> <strong>nel</strong> <strong>latte</strong> di massa è risultata di 1.133.000 cell/ml. Per<br />
la razza Sarda e per la Comisana le medie sono risultate rispettivamente di<br />
1.119.000 e 1.148.000 cell/ml. Differenze statisticamente significative sono state<br />
trovate per tutte le medie sopra riportate (P
mentre per la Comisana di 235.000 cell/ml. Il valore discriminante ottenuto con<br />
una sensibilità e specificità rispettivamente del 30% e 86% è risultato pari a<br />
265.000 cell/ml. Per quanto riguarda le capre, 130 (27,8%) dei 467 campioni individuali,<br />
sono risultati infetti e la media geometrica è risultata pari a 1.131.000<br />
cell/ml, mentre per le sane è risultata di 480.000 cell/ml. La media geometrica<br />
complessiva è risultata pari a 609.000 cell/ml.<br />
Parole chiave: ovini e caprini, <strong>cellule</strong> <strong>somatiche</strong>, qualità del <strong>latte</strong>, valore fisiologico.<br />
ABSTRACT – Determination of the national value of bulk tank somatic cell count<br />
and physiological threshold in sheep and goat’s milk. – The aim of this study was<br />
to determine the national value of bulk tank somatic cell count (SCC) in sheep<br />
and goat milk as to evaluate SCC of the whole udder and estimate physiological<br />
threshold value of SCC between infected and not infected heads by mastitis.<br />
During the whole lactation period 2001-2002, bulk milk samples were collected<br />
to check somatic cell count (SCC) in 187 dairy sheep and 21 dairy goat flocks,<br />
randomly selected in 4 Italians regions (Latium, Tuscany, Sardinia, Sicily) with<br />
the 82% of the national heritage of our country. Somatic cell count were carried<br />
out according to optofluoroelectronic method (Fossomatic). Up to 2000 sheep<br />
milk samples were tested and the geometric means of the SCC bulk milk in Italy<br />
was 1,133,000 cell/ml (Latium 1,173,000; Tuscany 1,015,000; Sardinia<br />
1,197,000; Sicily 1,164,000 cell/ml); while the SCC averages of the Sardinian and<br />
Comisana breed were respectively: 1,119,000 and 1,148,000 cell/ml. Significative<br />
differences were demonstrated between all of the above means (P
and Comisana (23.3%) breed. The overall geometric mean was 209,000 cell/ml,<br />
with significant differences between geographical regions. SCC averages of<br />
Sardinian and Comisana breed were respectively 181.000 cell/ml. and 235.000<br />
cell/ml (P
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ovine: andamento dei focolai <strong>nel</strong>la provincia di Roma dal 1984 al 2001 Atti<br />
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Lavoro ricevuto il 04-04-2005 ed accettato il 06-05-2005 21