DOSSIER - FederFARMACO
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<strong>DOSSIER</strong><br />
PROBLEMI<br />
VENE VARICOSE<br />
30<br />
Conosciute anche come varici,<br />
le vene varicose sono per lo<br />
più dovute a una debolezza<br />
congenita delle pareti venose<br />
delle gambe. In questo caso<br />
le valvole presenti nei vasi,<br />
che consentono al sangue<br />
di avanzare verso il cuore<br />
impedendogli di tornare<br />
indietro, non funzionano più<br />
correttamente, la circolazione<br />
ristagna e le pareti delle vene,<br />
non riuscendo a sopportare un<br />
forte aumento di pressione, si<br />
sfiancano.<br />
COME SI CURANO<br />
«La prima misura per<br />
arginare il problema è<br />
l’elastocompressione,<br />
cioè l’uso di calze elastiche<br />
a compressione graduata<br />
(decrescente dal basso verso<br />
l’alto) che favoriscono la<br />
risalita del sangue<br />
e comprimono le varici<br />
impedendo che si rilascino<br />
ulteriormente», sancisce il<br />
dottor Arpaia. In farmacia<br />
e nei negozi specializzati se<br />
ne trovano di ogni tipo, più<br />
o meno pesanti a seconda<br />
dell’uso (preventivo o<br />
contenitivo), e disponibili in<br />
varie lunghezze (a gambaletto,<br />
a coscia intera, a collant) e in<br />
colorazioni diverse.<br />
Come terapia medica vera e<br />
propria sono possibili cicli<br />
di cura durante tutto l’anno<br />
con farmaci che agiscono sul<br />
tono della parete venosa e<br />
favoriscono la circolazione.<br />
A volte queste misure non<br />
bastano a tenere sotto<br />
controllo il disturbo e allora<br />
occorre rivolgersi al chirurgo<br />
che valuterà la soluzione<br />
più adatta al caso. Oggi<br />
comunque esistono tecniche<br />
alternative alla safenectomia,<br />
il tradizionale intervento<br />
che asporta completamente<br />
una delle grandi vene delle<br />
gambe (le cosiddette safene)<br />
responsabili delle varici. È<br />
il caso della scleroterapia,<br />
che chiude le vene malate<br />
mediante iniezione di farmaci<br />
inattivanti, o della chiva, che<br />
consente la riduzione della<br />
dilatazione venosa legando la<br />
vena in più punti.<br />
LA VISITA<br />
Se si sospetta una<br />
predisposizione ai problemi<br />
circolatori o quando si ha<br />
male alle gambe o, ancora,<br />
quando si notano sulle gambe<br />
segni evidenti che tendono<br />
a peggiorare, è meglio<br />
prendere appuntamento con<br />
un angiologo per un controllo<br />
approfondito. L’esame con<br />
ecodoppler, assolutamente<br />
indolore, consente di<br />
controllare lo stato delle<br />
vene: una sonda che emette<br />
ultrasuoni viene fatta scorrere<br />
sulle gambe e un computer<br />
elabora i segnali che vengono<br />
tradotti in immagini su un<br />
monitor.<br />
Un altro controllo è la<br />
videocapillaroscopia,<br />
che consente di studiare<br />
il microcircolo capillare.<br />
Il medico utilizza un<br />
microscopio, collegato a<br />
una piccola telecamera e a<br />
un computer, che elabora<br />
l’immagine della parte presa<br />
in esame e la trasmette su un<br />
monitor.