DOSSIER - FederFARMACO
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SPECIALE GAMBE<br />
<strong>DOSSIER</strong><br />
d’arancia, cellulite, pesantezza e gonfiori,<br />
flebiti. Ci fermiamo qui o c’è dell’altro<br />
quanto a disturbi<br />
Direi che è sufficiente per un quadro standard<br />
che si presenta al medico curante. Parlerei<br />
più dei sintomi che del quadro clinico: la donna<br />
si lamenta per il senso di pesantezza alle<br />
gambe, per il bruciore, l’edema (il gonfiore)<br />
soprattutto serale e talvolta il dolore agli arti<br />
inferiori. È sui sintomi che si può fare qualcosa<br />
con i consigli comportamentali e con le terapie<br />
farmacologiche. Certo, quando parliamo<br />
di flebiti entriamo in una patologia che deve<br />
essere diagnosticata e trattata velocemente e<br />
che può sviluppare complicanze anche gravi.<br />
Per non parlare delle ulcere venose.<br />
Quale, fra i disagi elencati, è il più grave,<br />
addirittura invalidante, sul lungo periodo<br />
Direi tromboflebiti, sindromi post flebitiche<br />
e ulcere venose. Le tromboflebiti sono forme<br />
infiammatorie venose superficiali dove<br />
la circolazione della vena è compromessa a<br />
causa di uno stop, il trombo appunto, che<br />
impedisce totalmente o parzialmente la circolazione<br />
del sangue venoso. La conseguenza<br />
è l’aumento della pressione interna della<br />
vena, con possibile sfiancamento della parete<br />
venosa. In questo caso si impone una<br />
visita da un medico esperto e l’esecuzione<br />
di un ecocolordoppler venoso per la valutazione<br />
diagnostica e la conseguente terapia.<br />
Un quadro ancora più grave è la trombosi<br />
venosa profonda, che interessa il circolo venoso<br />
profondo, da diagnosticare con la massima<br />
urgenza per i rischi immediati e per lo<br />
sviluppo di ulcere venose o flebostasiche<br />
croniche, talvolta di difficile trattamento e<br />
per le quali occorre un approfondito iter di<br />
diagnosi.<br />
È vero che gran parte dei disturbi dipendono<br />
dalle cattive abitudini di vita<br />
Tutto vero. Essere sovrappeso o obesi crea<br />
una difficoltà nel ritorno venoso; in ogni caso i<br />
chilogrammi del tronco “pesano” sulle gambe<br />
che possono più facilmente dilatarsi. La dieta<br />
BIOGRAFIA<br />
STEFANO NOBILI<br />
Medico, specialista in medicina termale,<br />
agopuntore, si è occupato di angiologia<br />
nel passato presso il Centro di Patologia<br />
Vascolare dell’Ospedale Sacco di Milano.<br />
Giornalista pubblicista, Nobili ha da<br />
sempre trattato argomenti di divulgazione<br />
scientifica collaborando con diversi<br />
periodici del settore. Riveste il ruolo<br />
di capoufficio stampa del Sindacato<br />
nazionale autonomo Medici italiani<br />
(Snami). Vive ed esercita a Milano.<br />
è alla base del peso, se si escludono patologie<br />
come quelle ormonali o tiroidee che devono<br />
essere sempre indagate.<br />
Come già ricordato, una moderata ma costante<br />
attività fisica è utile per la tonicità delle gambe.<br />
Passeggiare, nuotare, andare in bicicletta<br />
o utilizzare la cyclette, gli esercizi aerobici<br />
(un tempo si chiamava “ginnastica a corpo libero”),<br />
il fitness. Chi si muove ha un rischio<br />
ridotto (della metà) di sviluppare patologie<br />
venose rispetto ai sedentari.<br />
Da non dimenticare la regolarità nell’andare<br />
di corpo: i soggetti con stitichezza aumentano<br />
la pressione all’interno dell’addome quando<br />
evacuano e ciò comporta aumento della pressione<br />
nelle vene del basso addome (pelvi) e<br />
della zona inguinale. Oltre alle emorroidi, la<br />
stipsi predispone alle varici venose. Ne consegue<br />
una dieta ricca di fibre e acqua.<br />
Occorre attenzione anche al sole, al quale bisogna<br />
esporsi con cautela, e al calore. Le signore<br />
fanatiche dell’abbronzatura devono<br />
sapere che la cute perde di elasticità se sottoposta<br />
al caldo prolungato, e lo stesso accade<br />
alla parete venosa. Non consiglierei applicazioni<br />
molto calde sulle gambe, e per i bagni,<br />
eviterei quelli bollenti.<br />
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