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Federcasa Lombardia<br />
Associazione R egionale f ra l e Aziende<br />
Lombarde per l’Edilizia Residenziale<br />
Casa e Opere Pubbliche<br />
Attività di accompagnamento ai <strong>la</strong>vori<br />
Mi<strong>la</strong>no - Quartiere San Siro<br />
Progetto di riqualificazione partecipata e sostenibile<br />
delle corti di Via Maratta 3 e Piazza Monte Falterona 1 e 3<br />
a cura del Politecnico di Mi<strong>la</strong>no<br />
Tomo 9<br />
Osservatorio Regionale sul<strong>la</strong> Condizione Abitativa<br />
Studi e Ricerche
Federcasa Lombardia<br />
Associazione Regionale fra le Aziende<br />
Lombarde per l’Edilizia Residenziale<br />
Casa e Opere Pubbliche<br />
Attività di accompagnamento ai <strong>la</strong>vori<br />
Mi<strong>la</strong>no - Quartiere San Siro<br />
Progetto di riqualificazione partecipata e sostenibile<br />
delle corti di Via Maratta 3 e Piazza Monte Falterona 1 e 3<br />
a cura del Politecnico di Mi<strong>la</strong>no<br />
Osservatorio Regionale sul<strong>la</strong> Condizione Abitativa<br />
Studi e Ricerche<br />
Mi<strong>la</strong>no, dicembre 2008
Le attività di accompagnamento ai <strong>la</strong>vori di riqualificazione delle tre corti sono state condotte da<br />
Anna Delera e Mara Finzi, rispettivamente Responsabile del<strong>la</strong> <strong>ricerca</strong> e Col<strong>la</strong>boratrice<br />
all’esecuzione del programma.<br />
La scrittura di questo rapporto, invece, è così attribuita:<br />
Anna Delera ha curato: La storia, L’accompagnamento ai <strong>la</strong>vori - L’avvio delle fasi di<br />
accompagnamento ai <strong>la</strong>vori; La sospensione dei <strong>la</strong>vori e <strong>la</strong> loro ripresa; Gli incontri con l’Impresa<br />
e <strong>la</strong> Direzione Lavori; L’iso<strong>la</strong> ecologica.<br />
Maria Finzi ha curato: Le attività - Il verde; La mediazione dei conflitti; Gli anziani e gli<br />
adolescenti; La scuo<strong>la</strong> di italiano per stranieri e <strong>la</strong> rappresentazione fotografica per il periodo di<br />
esecuzione del programma.<br />
2
Attività di accompagnamento ai <strong>la</strong>vori<br />
Indice<br />
1. Introduzione ............................................................................................................................. 5<br />
2. La storia.................................................................................................................................. 11<br />
3. L’accompagnamento ai <strong>la</strong>vori............................................................................................... 15<br />
3.1 L’avvio delle fasi di accompagnamento ai <strong>la</strong>vori................................................................. 15<br />
3.2 La sospensione dei <strong>la</strong>vori e <strong>la</strong> loro ripresa ......................................................................... 24<br />
3.3 Gli incontri con l’impresa e <strong>la</strong> direzione <strong>la</strong>vori..................................................................... 34<br />
3.4 L’iso<strong>la</strong> ecologica................................................................................................................. 47<br />
4. Le attività ................................................................................................................................ 53<br />
4.1 Il verde ............................................................................................................................... 53<br />
4.2 La mediazione dei conflitti .................................................................................................. 75<br />
4.2.1. Gli anziani e gli adolescenti........................................................................................ 75<br />
4.2.2 La Scuo<strong>la</strong> Popo<strong>la</strong>re di italiano per stranieri................................................................. 85<br />
3
Federcasa Lombardia<br />
Regione Lombardia<br />
Le corti nel quartiere San Siro a <strong>la</strong>vori ultimati<br />
4
Attività di accompagnamento ai <strong>la</strong>vori<br />
1. Introduzione<br />
Questa attività, svolta dall’unità di <strong>ricerca</strong> del Laboratorio ABITA del Politecnico di Mi<strong>la</strong>no per<br />
Federcasa Lombardia, per <strong>la</strong> Regione Lombardia, Unità organizzativa politiche e interventi per <strong>la</strong><br />
casa e per ALER Mi<strong>la</strong>no, e applicata al progetto di riqualificazione delle corti di Via Maratta 3 e di<br />
Piazza Monte Falterona 1 e 3 nel più grande e popo<strong>la</strong>to tra i quartieri storici di Edilizia<br />
Residenziale Pubblica mi<strong>la</strong>nese, si è attuata in due fasi temporali distinte ma assolutamente<br />
consequenziali nel<strong>la</strong> sperimentazione.<br />
In primo luogo, dal marzo 2002 al marzo 2003, si è trattato di sperimentare metodiche e azioni di<br />
partecipazione degli abitanti finalizzate al<strong>la</strong> definizione e al<strong>la</strong> costruzione di un progetto<br />
preliminare condiviso di riqualificazione delle corti 1 .<br />
A completamento delle azioni di coinvolgimento e di partecipazione degli abitanti dei 3 civici, una<br />
seconda attività di <strong>ricerca</strong> applicata è stata svolta tra l’autunno 2006 e <strong>la</strong> primavera 2007<br />
contemporaneamente con l’avvio del secondo stralcio delle opere con l’obiettivo, questa volta, di<br />
sperimentare <strong>la</strong> conduzione di azioni di accompagnamento al<strong>la</strong> realizzazione delle opere di<br />
riqualificazione delle stesse corti.<br />
I motivi di questa duplice sperimentazione sono da <strong>ricerca</strong>re:<br />
• all’interno del tema del<strong>la</strong> progettazione partecipata, da qualche anno al centro dei nuovi<br />
strumenti di riqualificazione urbana, che ha comportato importanti modifiche nelle<br />
pratiche di governo del territorio, andando nel<strong>la</strong> direzione del<strong>la</strong> costruzione di una nuova<br />
agenda pubblica. Alle Amministrazioni Pubbliche, infatti, è richiesta l’assunzione di una<br />
maggiore responsabilità e di un approccio alle procedure e alle modalità di gestione del<br />
progetto “diverse”, più snelle e più celeri;<br />
• nel<strong>la</strong> verifica in itinere del processo e del prodotto generati dal percorso di<br />
coinvolgimento e condivisione avviato con <strong>la</strong> progettazione partecipata. Infatti, nel caso<br />
venga prodotto un progetto, e questo venga poi realizzato – cosa peraltro assolutamente<br />
auspicabile – è necessario potere verificare con i propri interlocutori (gli abitanti/cittadini)<br />
<strong>la</strong> correttezza dell’interpretazione progettuale data. Per questo devono essere previsti<br />
percorsi flessibili “di andata e di ritorno” con <strong>la</strong> massima disponibilità nel rivedere, ed<br />
eventualmente modificare, le scelte iniziali 2 .<br />
Già nel<strong>la</strong> prima parte del<strong>la</strong> <strong>ricerca</strong> era stata aperta in loco una di quelle strutture stabili sul<br />
territorio (i <strong>la</strong>boratori) riconosciute nei processi di progettazione partecipata come strutture<br />
tecniche e di servizio dove si sviluppano tutte le attività di ascolto e di coinvolgimento dei soggetti<br />
interessati dal processo.<br />
Qui sono state svolte costantemente le diverse attività di informazione e di ascolto degli abitanti<br />
per conoscere i problemi, le cause dei conflitti più comuni e le aspettative sul<strong>la</strong> trasformazione<br />
dello spazio collettivo, al fine di avanzare le prime proposte progettuali per i cortili che poi sono<br />
1<br />
Questa prima attività è documentata nel CD ROM: Anna Delera, “Progettazione Partecipata nel quartiere San Siro a Mi<strong>la</strong>no.<br />
Riqualificazione sostenibile dei cortili in un quartiere di Edilizia residenziale Pubblica”, libreria Clup, Mi<strong>la</strong>no, 2004 e nel Bollettino<br />
Ufficiale Regione Lombardia n. 52, Edizione Speciale 20 dicembre 2004, Mi<strong>la</strong>no, Tomo III.<br />
2<br />
Questo genere di azione si ispira a quelle esperienze, comunemente chiamate “Cantiere evento” che sono nate in Francia nel<br />
1994 per approdare in Italia qualche anno dopo in occasione di alcuni grossi interventi di trasformazione urbana nelle città di<br />
Reggio Emilia e di Torino. Il marchio “Cantiere Evento” è registrato dal<strong>la</strong> società GRM Comunicare <strong>la</strong> città e il territorio. Si veda<br />
il sito www.grmsit.com. In occasione del<strong>la</strong> costruzione di un parcheggio interrato in una piazza di Lione, l’impresa di costruzioni<br />
Dioguardi sperimenta per <strong>la</strong> prima volta azioni di supporto all’insediamento del cantiere per i due anni del<strong>la</strong> durata dei <strong>la</strong>vori. Si<br />
tratta di azioni di informazione, di educazione e di formazione, nel<strong>la</strong> convinzione che il coinvolgimento dei cittadini a grosse<br />
operazioni di trasformazione del territorio stimo<strong>la</strong> il senso di appartenenza, educa al<strong>la</strong> manutenzione, previene e mitiga i<br />
conflitti, facilita il rego<strong>la</strong>re svolgimento dei <strong>la</strong>vori. In seguito, in occasione dei <strong>la</strong>vori di posa del teleriscaldamento nel centro<br />
storico di Reggio Emilia avvenuti nel 1996, viene sperimentato anche in Italia il “Cantiere Evento”. A Torino, poi, un’esperienza<br />
analoga si è svolta in accompagnamento ad un cantiere per costruire i parcheggi interrati del quartiere San Salvario.<br />
5
Federcasa Lombardia<br />
Regione Lombardia<br />
state discusse e verificate con gli abitanti in due diversi momenti di presentazione pubblica del<br />
progetto 3 .<br />
Nel<strong>la</strong> seconda fase del<strong>la</strong> <strong>ricerca</strong> questo stesso luogo è stato centrale anche per incontrare <strong>la</strong><br />
Direzione Lavori di ALER e l’Impresa esecutrice delle opere, con gli obiettivi di: fare<br />
costantemente il punto sui <strong>la</strong>vori; definire le modifiche necessarie da attuare in corso d’opera;<br />
monitorare i costi preventivati; informare gli abitanti sui tempi di realizzazione delle opere e sulle<br />
modalità di gestione del cantiere; precisare, insieme agli abitanti stessi, <strong>la</strong> definizione di alcune<br />
scelte che, nel nostro caso specifico, hanno riguardato quasi esclusivamente le essenze arboree<br />
e floreali da piantumare e le rispettive collocazioni.<br />
La <strong>ricerca</strong>, complessivamente, ha riscontrato risultati positivi sia per l’ampia partecipazione ed<br />
interesse che è riuscita a stimo<strong>la</strong>re tra gli abitanti dei tre civici 4 sia per gli esiti progettuali raggiunti<br />
che hanno indiscutibilmente migliorato lo spazio dei cortili sia nel loro aspetto fisico e d’uso sia<br />
nei rapporti sociali instauratisi tra i suoi abitanti, trasformando una normale progettazione e<br />
direzione <strong>la</strong>vori in una vera e propria progettazione partecipata e direzione sociale degli interventi<br />
che è riuscita a stimo<strong>la</strong>re il senso di responsabilità e di partecipazione degli abitanti al<strong>la</strong><br />
realizzazione delle opere e al<strong>la</strong> trasformazione dei loro spazi di vita.<br />
Ma alcuni aspetti di carattere procedurale devono portarci a riflettere criticamente su questa<br />
modalità progettuale che, come ci ricorda Giancarlo De Carlo in uno dei suoi tanti contributi sul<br />
tema “…rompe le ossa del<strong>la</strong> routine e disturba l’immobilismo burocratico” 5 . Per dare attuazione a<br />
modalità democratiche e di coinvolgimento dei cittadini al<strong>la</strong> modifica di parti del territorio deve<br />
essere infatti rivisto il normale approccio istituzionale e procedurale al<strong>la</strong> realizzazione delle opere<br />
pubbliche in una visione di maggiore flessibilità ma anche di maggiore rigore e controllo,<br />
obbligando gli addetti a tale compito al<strong>la</strong> revisione delle procedure abituali e ad un minuzioso<br />
<strong>la</strong>voro di analisi, di ricomposizione e di promozione.<br />
Di seguito vengono proposte alcune riflessioni che, a partire dal<strong>la</strong> sperimentazione attuata,<br />
possono essere considerate delle utili proposte procedurali e di metodo da perseguire ogni qual<br />
volta si attuino percorsi di progettazione partecipati e condivisi dagli utenti. Il loro ambito di<br />
applicazione, proprio per <strong>la</strong> specificità dell’esperienza condotta, potrebbe essere, per esempio,<br />
quello degli interventi di manutenzione e di riqualificazione negli edifici ERP, ma anche nei CdQ<br />
considerando <strong>la</strong> dimensione dei tre civici (500 abitanti circa) l’unità di <strong>la</strong>voro massima per <strong>la</strong><br />
conduzione di ogni intervento 6 .<br />
Ogni unità di <strong>la</strong>voro dovrebbe potere individuare al suo interno un luogo per lo svolgimento di<br />
tutte le attività (il <strong>la</strong>boratorio) e una equipe composta da consulenti esterni (progettisti, facilitatori,<br />
ecc.) e tecnici interni all’ente gestore del patrimonio di Edilizia Residenziale Pubblica.<br />
Uno degli aspetti fondamentali è <strong>la</strong> questione “tempo”. Come bene ricordiamo il percorso<br />
complessivamente compiuto dal<strong>la</strong> duplice sperimentazione attuata è stato molto, troppo lungo. Ci<br />
3<br />
Le due presentazioni pubbliche del progetto preliminare, oggetto del<strong>la</strong> prima parte del <strong>la</strong>voro, si sono tenute rispettivamente nel<br />
settembre e nel novembre del 2003.<br />
4<br />
Si ricorda che su poco più di 500 residenti, più di 100 hanno partecipato alle fasi di definizione del progetto preliminare e molti di<br />
loro hanno continuato ad essere presenti alle iniziative e interessati alle scelte che venivano di volta in volta prese durante<br />
l’esecuzione delle opere.<br />
5<br />
Giancarlo De Carlo nel bollettino ILAUD n°. 1 del 1977.<br />
6<br />
Il superamento di questa dimensione, che è vicina a quel<strong>la</strong> del<strong>la</strong> sperimentazione attuata nei tre cortili del quartiere San Siro,<br />
non è auspicabile in quanto determinerebbe una complessità nelle attività di difficile gestione.<br />
6
Attività di accompagnamento ai <strong>la</strong>vori<br />
sono voluti cinque anni 7 per vedere ultimate le opere di riqualificazione dei tre cortili, ma solo<br />
nove mesi per concludere le azioni di ascolto e coinvolgimento degli abitanti e consegnare il<br />
progetto preliminare quando, solitamente, sono proprio i percorsi di progettazione partecipata che<br />
vengono accusati di richiedere tempi troppo lunghi di attuazione, non compatibili con le normali<br />
procedure, peraltro già abbastanza prolungate.<br />
Ma questa esperienza è <strong>la</strong> dimostrazione che sono stati gli adempimenti di tutti i passaggi<br />
amministrativi e procedurali e <strong>la</strong> progettazione esecutiva assegnata ad un progettista esterno ed<br />
estraneo al percorso partecipato, che hanno allungato terribilmente i tempi di realizzazione<br />
rendendoli spropositati per questa, tutto sommato “picco<strong>la</strong> opera”.<br />
Dunque, se da una parte bisogna avere tutto il tempo che è necessario per attivare un corretto<br />
percorso decisionale e progettuale che coinvolga gli abitanti o i cittadini interessati per definire un<br />
prodotto condiviso, dall’altra ciò che è stato deciso deve essere prima tradotto in progetto<br />
esecutivo e poi realizzato celermente, superando <strong>la</strong> distorsione del tempo tipica del<strong>la</strong> nostra<br />
progettazione.<br />
L’altra questione è quel<strong>la</strong>, già brevemente richiamata, del<strong>la</strong> separazione dei momenti del<strong>la</strong><br />
progettazione.<br />
In un percorso partecipato <strong>la</strong> conduzione delle fasi di avvicinamento al progetto presuppongono<br />
un grosso <strong>la</strong>voro per arrivare al<strong>la</strong> “conoscenza” e al “rilievo” dei luoghi e dei suoi abitanti e<br />
dunque al<strong>la</strong> comprensione delle problematiche fisiche, sociali e conflittuali che sono presenti là<br />
dove si va ad intervenire. Questo patrimonio conoscitivo, essenziale per <strong>la</strong> definizione condivisa<br />
con gli abitanti del progetto preliminare, difficilmente riesce ad essere trasmesso nel<strong>la</strong> sua<br />
completezza e complessità ad un’altra figura professionale incaricata di redigere il progetto<br />
esecutivo. E’ dunque fondamentale, in queste esperienze ancora in fase di sperimentazione, che<br />
il professionista, o il gruppo, incaricato di svolgere <strong>la</strong> fase di ascolto e di promozione del<br />
coinvolgimento e del<strong>la</strong> partecipazione degli abitanti per giungere al<strong>la</strong> definizione del progetto<br />
preliminare sia il medesimo che poi condurrà l’e<strong>la</strong>borazione esecutiva e definitiva del progetto.<br />
Il ruolo del progettista in questi processi assume una importanza fondamentale quando insieme<br />
alle sue competenze tecniche porta <strong>la</strong> sua capacità di ascoltare e dialogare con gli abitanti, di<br />
sollecitarne e svilupparne l’espressività trasformando<strong>la</strong> in soluzioni tecnico progettuali con<br />
caratteristiche di economia nel<strong>la</strong> spesa, semplicità, immediata realizzabilità e facile gestione, ciò<br />
soprattutto per quegli interventi svolti all’interno di quartieri di Edilizia Residenziale Pubblica. Il<br />
progettista che si presta a condurre percorsi partecipati non sempre è disponibile tra coloro che<br />
normalmente svolgono <strong>la</strong> libera professione. Sono infatti necessarie anche sensibilità individuali e<br />
attenzioni diverse. Come bene è riportato in un articolo di Spazio & Società “L’architetto del<strong>la</strong><br />
partecipazione opera nel<strong>la</strong> consapevolezza dei limiti del sistema legis<strong>la</strong>tivo e finanziario e, pur<br />
sapendo che il suo contributo è condizionato da tali limiti, cerca di sfruttare le possibili tolleranze.<br />
Al<strong>la</strong> base del suo operato non c’è solo una forte sensibilità politica e sociale, ma soprattutto <strong>la</strong><br />
certezza di avere bisogno degli utenti” 8 .<br />
Esiste poi l’importanza del ruolo giocato dai funzionari e dai tecnici degli enti che gestiscono e<br />
svolgono <strong>la</strong> manutenzione del patrimonio di Edilizia Residenziale Pubblica. Questi potrebbero,<br />
come è accaduto per i dipendenti comunali che hanno aderito al primo “Progetto Periferie al<br />
centro” promosso dall’Amministrazione torinese, scegliere liberamente di trasferire le loro<br />
mansioni all’interno di questi progetti speciali perché fortemente motivati da interessi culturali<br />
personali. A loro, infatti, è richiesta una più alta sensibilità politica e sociale e una maggiore<br />
7<br />
Ricordiamo che l’inizio dell’attività di <strong>ricerca</strong>, e dunque l’insediamento del Laboratorio di Progettazione Partecipata, è avvenuto<br />
nel marzo 2002. Le opere nei cortili si sono concluse nell’aprile 2007.<br />
8<br />
S&S 2001, “Una sezione longitudinale sul<strong>la</strong> rivista”, Saggio 3, “Partecipazione”, di Sara Basso.<br />
7
Federcasa Lombardia<br />
Regione Lombardia<br />
disponibilità nei confronti dell’utenza; una certa e<strong>la</strong>sticità nel<strong>la</strong> gestione del proprio orario di<br />
<strong>la</strong>voro e flessibilità nel<strong>la</strong> conduzione delle fasi realizzative delle opere che possono prevedere<br />
alcune varianti in corso d’opera; un attento controllo del progetto e dei capito<strong>la</strong>ti intervenendo<br />
sul<strong>la</strong> definizione, insieme ai progettisti incaricati, delle forniture, dei materiali e delle migliori<br />
soluzioni tecniche per ottenere un risultato economico e di facile manutenzione; rigore nel rispetto<br />
dei tempi, sia quelli amministrativi e procedurali interni al<strong>la</strong> loro struttura di appartenenza sia<br />
quelli di attuazione delle opere da parte del<strong>la</strong> ditta esecutrice.<br />
Queste figure, inoltre, devono essere disponibili a partecipare ad incontri periodici con chi<br />
conduce il percorso partecipato fino quasi a diventarne parte attiva, ciò al fine di verificare nel<br />
tempo l’attuabilità delle soluzioni progettuali proposte e trovare insieme, e in tempi stretti,<br />
soluzioni anche alle piccole questioni manutentive, di sicurezza, di vandalismo, di marginalità<br />
sociale che si presentano quotidianamente in contesti fragili come questi 9 .<br />
Crediamo inoltre nell’importanza di tenere unite e consequenziali le esperienze fatte nei due<br />
diversi momenti di <strong>ricerca</strong>: l’accompagnamento al<strong>la</strong> realizzazione delle opere assume un ruolo di<br />
monitoraggio del <strong>la</strong>voro precedentemente compiuto ed è più necessario proprio là dove si siano<br />
svolti percorsi di progettazione partecipata in quanto diventa il momento del<strong>la</strong> verifica, e<br />
dell’eventuale correzione in corso d’opera, delle scelte fatte, continuando a mantenere vivace il<br />
dialogo con gli abitanti e attivo l’interessamento verso le trasformazioni che stanno avvenendo<br />
nei loro ambienti di vita quotidiana e continuando a svolgere quel ruolo informativo che ha<br />
contraddistinto <strong>la</strong> preparazione del progetto preliminare. Questa azione dovrebbe essere svolta,<br />
se non direttamente, almeno in stretto collegamento con chi ha condotto le attività per arrivare al<br />
progetto preliminare ed esecutivo.<br />
Proprio in virtù del<strong>la</strong> partico<strong>la</strong>rità e del<strong>la</strong> sperimentazione degli interventi svolti all’interno di<br />
processi di progettazione partecipata e accompagnamento al<strong>la</strong> realizzazione delle opere, negli<br />
interventi di riqualificazione dei quartieri pubblici anche le procedure per <strong>la</strong> scelta dell’impresa<br />
esecutrice giocano un ruolo importante. Nel<strong>la</strong> gara d’appalto potrebbe essere riportata <strong>la</strong><br />
“specificità” dell’esperienza e dunque potrebbe essere richiesta una partico<strong>la</strong>re cura nel<strong>la</strong> scelta<br />
del<strong>la</strong> squadra che opererà sul luogo, squadra che dovrebbe essere composta da soggetti dotati<br />
di disponibilità e pazienza partico<strong>la</strong>ri e dove sarebbe auspicabile <strong>la</strong> presenza di una figura con un<br />
ruolo di responsabilità e coordinamento che partecipi periodicamente agli incontri con il gruppo di<br />
<strong>la</strong>voro costituitosi per valutare insieme le questioni, i problemi e trovarne le migliori soluzioni.<br />
Di seguito riassumiamo un decalogo di “attenzioni” che riteniamo possano essere utili per coloro<br />
(architetti, facilitatori, società specializzate nel settore, ecc. ma anche ALER, Regione Lombardia,<br />
Comune di Mi<strong>la</strong>no) che sono preposti ad avviare, o a gestire, sul territorio, esperienze di<br />
Progettazione Partecipata rivolte al<strong>la</strong> riqualificazione del patrimonio di Edilizia Residenziale<br />
Pubblica.<br />
1. L’azione di mediazione va svolta contemporaneamente su due fronti: quello delle<br />
istituzioni e quello degli abitanti e l’architetto deve schierarsi preferibilmente con gli<br />
abitanti più deboli e da sempre meno ascoltati;<br />
9<br />
Nel caso dell’esperienza qui presentata nel<strong>la</strong> prima fase del<strong>la</strong> <strong>ricerca</strong> si è costituito un Gruppo di Lavoro composto dagli<br />
appartenenti al gruppo di <strong>ricerca</strong> del Politecnico; da una figura in rappresentanza di ALER e una figura in rappresentanza del<strong>la</strong><br />
Regione Lombardia. Nel<strong>la</strong> fase di accompagnamento ai <strong>la</strong>vori il Gruppo di Lavoro, composto da appartenenti al gruppo di<br />
<strong>ricerca</strong>, dal Direttore dei Lavori di ALER e da un responsabile dell’Impresa costruttrice, si riuniva mediamente ogni 15 giorni per<br />
monitorare il proseguimento dei <strong>la</strong>vori e trovare soluzioni ai problemi tecnici che via via si presentavano. Purtroppo non c’è<br />
stato spazio e modo per risolvere anche problemi di carattere sociale più legati a questioni di sicurezza interna alle corti per le<br />
quali era necessaria <strong>la</strong> presenza di una figura con competenze specifiche. Ci siamo comunque rivolti a servizi già presenti sul<br />
territorio segna<strong>la</strong>ndo i problemi e col<strong>la</strong>borando, per quanto di nostra competenza, fino al<strong>la</strong> nostra permanenza sul luogo. Si<br />
veda a questo proposito nel cap. 4. Le attività, il paragrafo 4.2 dedicato al<strong>la</strong> mediazione dei conflitti.<br />
8
Attività di accompagnamento ai <strong>la</strong>vori<br />
2. sono necessarie disponibilità individuali all’ascolto, a farsi carico dei problemi, a trovare<br />
delle soluzioni;<br />
3. bisogna conquistarsi <strong>la</strong> fiducia degli abitanti, per troppo tempo abbandonati dalle<br />
istituzioni raggiungendo una soluzione di miglioramento immediato del<strong>la</strong> condizione di<br />
partenza;<br />
4. <strong>la</strong> fiducia conquistata non può essere tradita;<br />
5. le richieste degli abitanti sono elementari, di assoluto buon senso, praticabili e, spesso,<br />
necessarie. Non è difficile condividerle;<br />
6. è indispensabile sviluppare il confronto tra gli abitanti: ciò rende <strong>la</strong> domanda meno<br />
egoistica;<br />
7. le istituzioni vanno portate ad accettare e realizzare le richieste che arrivano dagli<br />
abitanti;<br />
8. con le istituzioni è necessario trovare le migliori e più economiche soluzioni tecniche e<br />
svolgere un attento controllo dei costi e delle voci di spesa;<br />
9. con le istituzioni, inoltre, vanno studiati i modi per accelerare, snellire e sburocratizzare le<br />
modalità d’intervento;<br />
10. le informazioni date devono essere certe; i tempi rispettati. Su questo le istituzioni<br />
devono essere portate a comportarsi con serietà.<br />
Anna Delera<br />
9
Attività di accompagnamento ai <strong>la</strong>vori<br />
2. La storia<br />
Intendiamo ricostruire <strong>la</strong> storia del progetto sperimentale di progettazione partecipata dei tre<br />
cortili di Via Maratta 3 e di P.za Monte Falterona 1 e 3 attraverso le immagini perché, meglio di<br />
ogni testo, documentano le condizioni degli spazi nel gennaio 2002, quando è iniziata l’attività di<br />
<strong>ricerca</strong> 10 .<br />
La corte di via Maratta 3: sul<strong>la</strong> palizzata che rendeva impraticabile ormai da anni lo spazio<br />
centrale, qualche d’uno aveva scritto: questo cortile non è una discarica.<br />
10<br />
Per un approfondimento del<strong>la</strong> prima parte del<strong>la</strong> <strong>ricerca</strong> si veda il Bollettino Ufficiale Regione Lombardia n. 52, Edizione Speciale<br />
20 dicembre 2004, Mi<strong>la</strong>no, tomo III.<br />
11
Federcasa Lombardia<br />
Regione Lombardia<br />
Le condizioni dei giardini degli alloggi posti ai piani rialzati e <strong>la</strong> palizzata che impediva l’uso dello<br />
spazio centrale del cortile di P.za Monte Falterona 1.<br />
12
Attività di accompagnamento ai <strong>la</strong>vori<br />
I cumuli di immondizia accatastati intorno alle Madonnine<br />
Cortile di P.za Monte Falterona 1 Cortile di Via Maratta 3<br />
.<br />
Cortile di P.za Monte Falterona 3.<br />
La deso<strong>la</strong>zione in Via Maratta 3<br />
13
Federcasa Lombardia<br />
Regione Lombardia<br />
Le Madonnine di P.za Monte Falterona 3 e 1<br />
PRIMA DEI LAVORI<br />
DURANTE E DOPO I LAVORI<br />
<strong>14</strong>
Attività di accompagnamento ai <strong>la</strong>vori<br />
3. L’accompagnamento ai <strong>la</strong>vori<br />
3.1 L’avvio delle fasi di accompagnamento ai <strong>la</strong>vori<br />
Il 7 febbraio 2005 <strong>la</strong> Giunta Regionale del<strong>la</strong> Lombardia approva l’integrazione al<strong>la</strong> convenzione<br />
già stipu<strong>la</strong>ta con Federcasa Lombardia in data 24 giugno 2004 per <strong>la</strong> realizzazione di ricerche e<br />
di studi a supporto dell’attività dell’osservatorio regionale per <strong>la</strong> condizione abitativa.<br />
La <strong>ricerca</strong> avente per oggetto “Azioni di accompagnamento ai <strong>la</strong>vori di riqualificazione delle corti<br />
di Via Maratta 3 e Piazza Monte Falterona 1 e 3 – nel quartiere ALER San Siro” è inserita tra le<br />
integrazioni portate al<strong>la</strong> convenzione.<br />
Intanto nei cortili cresce il malcontento tra gli abitanti per i <strong>la</strong>vori sospesi e non ancora ripresi e<br />
anche per alcune opere realizzate in modo difforme da quanto previsto nel progetto preliminare<br />
che stanno creando alcuni problemi.<br />
A questo proposito l’organizzazione sindacale Sicet con sede in P.za Monte Falterona 3 si trova<br />
ad essere direttamente investita dagli abitanti di queste problematiche e decide di organizzare<br />
un’assemblea dei tre cortili al<strong>la</strong> quale chiede <strong>la</strong> presenza dell’arch. S. Bianchi del<strong>la</strong> Filiale ALER<br />
di zona.<br />
L’incontro si tiene il 21 marzo 2005 e dagli abitanti vengono fatte le seguenti richieste:<br />
1. l’asportazione dei ciotoli rossi in tutti e tre i cortili perché troppo pericolosi. I ciotoli sono troppo<br />
grossi, i bambini li tirano e sono già stati rotti i vetri di alcuni portoncini d’ingresso alle scale 11 .<br />
Si chiede che vengano sostituiti con terra di coltura che permetta <strong>la</strong> semina a prato;<br />
2. <strong>la</strong> divisione dei cortili con <strong>la</strong> sostituzione dell’attuale rete metallica, ritenuta troppo bassa<br />
e leggera, e il ripristino del<strong>la</strong> recinzione precedente costituita da muretto e inferriata;<br />
3. <strong>la</strong> sostituzione del<strong>la</strong> copertura in rame del locale immondezzaio previsto per P.zza Monte<br />
Falterona 3 considerata troppo onerosa. Il risparmio effettuato sarà finalizzato alle<br />
seguenti richieste;<br />
4. costruzione di un’aiuo<strong>la</strong> attorno al<strong>la</strong> madonnina di P.zza Monte Falterona 3;<br />
5. costruzione di un muretto in Via Maratta 3 per il riparo delle moto;<br />
6. temporizzatore per <strong>la</strong> luce nei locali immondezzai;<br />
7. semina del prato nello spazio di divisione tra Via Maratta 3 e P.zza Monte Falterona 3;<br />
8. riparazione del cancelletto nell’androne di Via Maratta 3 danneggiato dall’impresa<br />
durante i <strong>la</strong>vori;<br />
9. ripristino dei cancelletti che proteggono le scale esterne di accesso ai locali semi interrati;<br />
10. munire di rondelle i punti acqua nei cortili per impedirne un utilizzo improprio e<br />
indiscriminato.<br />
Il 19 aprile <strong>la</strong> Filiale ALER di zona risponde al Sicet comunicando che “in tempi brevi si procederà<br />
all’affidamento dei <strong>la</strong>vori” e accettando complessivamente le richieste avanzate dagli abitanti e<br />
riportate nel verbale; ma indicando che, in merito all’asportazione dei ciotoli, è prevista invece <strong>la</strong><br />
loro sistemazione e assicurazione nelle aiuole 12 .<br />
Il 31 maggio 2005 viene ufficialmente trasmesso da Federcasa Lombardia al Politecnico di<br />
Mi<strong>la</strong>no, Dipartimento BEST, il contratto di consulenza di cui all’oggetto e il <strong>14</strong> giugno 2005 è<br />
11<br />
Si ricorda che il progetto preliminare prevedeva <strong>la</strong> posa di ghiaietto, poi sostituito arbitrariamente dall’impresa con ciotoli da<br />
fiume.<br />
12<br />
Questa soluzione è stata fortemente contrastata da ABITA<strong>la</strong>b in quanto era necessario garantire nei cortili il massimo deflusso<br />
delle acque piovane nel sottosuolo. La cementificazione dei ciotoli infatti, avrebbe reso il cortile impermeabile e facilmente<br />
al<strong>la</strong>gabile. Ciò anche a causa dell’otturazione, dai primi <strong>la</strong>vori di manutenzione straordinaria, dello scarico posto nel centro del<br />
cortile di Via Maratta 3.<br />
15
Federcasa Lombardia<br />
Regione Lombardia<br />
convocato, presso <strong>la</strong> stanza del Laboratorio di Progettazione Partecipata di Via Maratta 3, il<br />
primo incontro dei componenti del Gruppo di Lavoro che si era già occupato delle attività per <strong>la</strong><br />
definizione partecipata del progetto preliminare.<br />
Oltre al<strong>la</strong> presenza del geom. S. Landoni per <strong>la</strong> Regione Lombardia, degli arch.tti G. Spinosa e<br />
S. Bianchi per ALER Filiale e degli arch.tti A. Delera (responsabile del<strong>la</strong> <strong>ricerca</strong>), M. Finzi e<br />
C. Mele per ABITA<strong>la</strong>b, Politecnico di Mi<strong>la</strong>no, è stato invitato ha partecipare al<strong>la</strong> riunione anche<br />
l’arch. A. M. Matteini in qualità di progettista incaricato del progetto esecutivo.<br />
Viene data formalmente comunicazione che nei prossimi mesi di settembre/ottobre potranno<br />
riprendere i <strong>la</strong>vori del cantiere e si affronta <strong>la</strong> questione di quali opere eseguire prioritariamente in<br />
questa seconda fase, compatibilmente con le economie disponibili, con i costi stimati dal<br />
progettista incaricato e con le necessità.<br />
Si conviene che <strong>la</strong> questione delle priorità venga dibattuta, e decisa, insieme agli abitanti dei<br />
cortili in una riunione che si decide di convocare per il 24 giugno 2005.<br />
16
Attività di accompagnamento ai <strong>la</strong>vori<br />
17
Federcasa Lombardia<br />
Regione Lombardia<br />
SAN<br />
progettiamo le corti<br />
SIRO<br />
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE<br />
PARTECIPATA PER LA RIQUALIFICAZIONE<br />
DELLE CORTI DI PIAZZA MONTE FALTERONA<br />
1 e 3 E VIA MARATTA 3<br />
SIAMO IN VIA MARATTA 3:<br />
RIAPRE IL<br />
LABORATORIO<br />
di via Maratta<br />
ACCOMPAGNAMENTO AI<br />
LAVORI DI CANTIERE<br />
FASE 2<br />
INCONTRO<br />
PUBBLICO<br />
venerdì 24<br />
giugno 2005<br />
h.18-19.30<br />
nel<strong>la</strong> corte di<br />
via Maratta 3<br />
Si è ormai conclusa <strong>la</strong> prima<br />
parte dei <strong>la</strong>vori per sistemare i<br />
cortili.<br />
Il <strong>la</strong>boratorio riapre per<br />
ascoltare gli abitanti in merito<br />
al<strong>la</strong> conclusione delle opere.<br />
Da settembre saremo ancora<br />
qui per seguire più da vicino il<br />
cantiere, sperando di<br />
prevenire e correggere gli<br />
eventuali errori.<br />
Sarà questa una partico<strong>la</strong>re<br />
occasione per fare segna<strong>la</strong>zioni<br />
e per capire<br />
come proseguire i <strong>la</strong>vori.<br />
Ogni vostra testimonianza<br />
riguardo <strong>la</strong> situazione dei<br />
cortili sarà preziosa per<br />
completare al meglio <strong>la</strong><br />
raccolta d’informazioni.<br />
Partecipate attivamente al<br />
miglioramento del progetto<br />
REDAZIONE: ANNA DELERA, MARIA FINZI, CAMILLA MELE<br />
GIUGNO 2005<br />
ACCORRETE NUM EROSI …vi<br />
aspettiamo!!<br />
18
Attività di accompagnamento ai <strong>la</strong>vori<br />
RESOCONTO DELL’INCONTRO CON GLI ABITANTI DEL 24 GIUGNO 2005<br />
L’incontro, precedentemente pubblicizzato agli abitanti con alcuni cartelli posti nelle portinerie e<br />
un foglio informativo d’invito in ogni casel<strong>la</strong> del<strong>la</strong> posta, si svolge sul<strong>la</strong> pedana in legno del<strong>la</strong> corte<br />
di Via Maratta 3 alle ore 18. Sono presenti 40 abitanti circa di cui solo 1 di P.za Monte Falterona 1;<br />
4 di P.za Monte Falterona 3 e i restanti (35 persone di cui 7 bambini) di Via Maratta 3.<br />
La riunione inizia con l’annuncio agli abitanti del<strong>la</strong> prossima ripresa dei <strong>la</strong>vori per il<br />
completamento delle opere nei cortili previsto realisticamente per settembre/ottobre 2005.<br />
Le opere sulle quali si apre <strong>la</strong> discussione sono tutte quelle previste nel progetto preliminare ma<br />
non realizzate nel primo stralcio dei <strong>la</strong>vori o <strong>la</strong> cui realizzazione è contestata dagli abitanti.<br />
Si tratta delle seguenti voci:<br />
1 illuminazione;<br />
2 immondezzaio Falterona 3;<br />
3 recinzioni e cancelli;<br />
4 parapetto scale cantine e ripristino cancelletti;<br />
5 completamento zona gioco bimbi;<br />
6 piantumazioni alberi e siepi e sistemazione delle aree acciotto<strong>la</strong>te;<br />
7 verde aiuole;<br />
8 fioriere retri negozi;<br />
9 pergo<strong>la</strong>ti;<br />
10 ampliamento pedane.<br />
Si leggono le opere ancora da realizzare e si conviene insieme che, in merito alle voci:<br />
1 illuminazione;<br />
2 immondezzaio Falterona 3;<br />
4 parapetto scale cantine e ripristino cancelletti;<br />
5 completamento zona gioco bimbi;<br />
7 verde aiuole;<br />
si proceda con alcune avvertenze:<br />
• l’illuminazione deve essere garantita anche agli ingressi delle singole scale, spostando <strong>la</strong><br />
vecchia p<strong>la</strong>foniera posta ora sopra <strong>la</strong> pensilina di protezione, sotto <strong>la</strong> stessa (vorremmo poi<br />
verificare con Mariani dello studio Matteini i modelli e i numeri degli apparecchi previsti in<br />
ogni corte, ci sembrano tanti. Forse si potrebbe risparmiare qualche cosa);<br />
• in merito al ritardo nel<strong>la</strong> realizzazione dell’immondezzaio gli abitanti di Falterona 3 sono<br />
esasperati e, oltre a dare <strong>la</strong> priorità assoluta a tale opera, chiedono che venga<br />
provvisoriamente, ma urgentemente, alzata una rete di separazione tra le due corti al fine<br />
di evitare il continuo vai e vieni di persone;<br />
• per le scale che portano in cantina si chiedono i parapetti per metterle in sicurezza e i<br />
cancelletti di chiusura se e dove mancano, ma non si proceda con <strong>la</strong> realizzazione dei<br />
pergo<strong>la</strong>ti (anche qui ci sarà un piccolo risparmio).<br />
In merito al<strong>la</strong> voce 3 - Recinzioni e cancelli si conviene che:<br />
• i 4 giardini privati confinanti con lo spazio collettivo (2 in Maratta e 1 per ogni civico di<br />
Falterona) debbano prevedere una separazione realizzata con muretto e recinzione<br />
metallica sovrapposta, nello spirito delle divisioni esistenti in precedenza.<br />
Idem dicasi:<br />
1) per <strong>la</strong> separazione tra i cortili di Maratta e Falterona;<br />
2) per il ripristino del confine di Via Maratta con <strong>la</strong> strada e<br />
3) per il ripristino del confine tra il giardino privato e lo spazio collettivo.<br />
19
Federcasa Lombardia<br />
Regione Lombardia<br />
20<br />
Non si è optato, dunque, per un cancello apribile sul<strong>la</strong> via Maratta per almeno 3 motivi: il<br />
passaggio servirebbe solo <strong>la</strong> corte di Via Maratta 3 non essendoci poi collegamenti interni<br />
tra le corti; in termini di emergenza, dunque, l’ingresso può avvenire, come è sempre stato<br />
e come è per gli altri civici, dall’androne; il primo tratto di giardino torna di pertinenza<br />
dell’alloggio posto al piano terra e l’altra superficie, lo spazio collettivo, verrà trattata a<br />
verde e verranno piantumati alberi e fiori;<br />
• proponiamo di <strong>la</strong>sciare ancora in sospeso <strong>la</strong> possibilità di creare per il cortile di P.za Monte<br />
Falterona 1 il medesimo passaggio per le immondizie realizzato in Maratta 3. Dobbiamo<br />
riuscire a par<strong>la</strong>re con l’inquilino dell’alloggio/giardino del piano terra.<br />
In merito al<strong>la</strong> voce 6 Piantumazioni con alberi e siepi e sistemazione delle aree acciotto<strong>la</strong>te, si<br />
arriva al<strong>la</strong> conclusione che <strong>la</strong> spesa prevista per <strong>la</strong> rimozione e il seguente bloccaggio dei ciotoli<br />
tanto contestati sia eccessiva. Si preferisce allora rimuovere i ciotoli per creare degli spazi<br />
seminati a verde con qualche cespuglio di fiore. Se queste nuove aiuole (ma anche quelle già<br />
esistenti) potessero essere cintate con un cordolo e leggermente rialzate dal livello di passaggio,<br />
si garantirebbe una migliore tenuta del manto erboso. In merito al<strong>la</strong> cura e al<strong>la</strong> manutenzione del<br />
verde si può verificare se, nei prossimi mesi di permanenza del Laboratorio, si riescono ad<br />
attivare e responsabilizzare dei piccoli gruppi di abitanti.<br />
Le voci: 8 Fioriere retri negozi; 9 Pergo<strong>la</strong>ti; 11 Ampliamento pedane; vengono completamente<br />
eliminate e il risparmio viene destinato al<strong>la</strong> realizzazione dei 2 muretti in Maratta che definiscano<br />
il perimetro del recinto centrale; all’inserimento di qualche seduta (4 in Falterona 1, 4 in Falterona<br />
3, 4 in Maratta fissate sui muretti appena citati); all’inserimento di alcune rastrelliere per biciclette<br />
(n° 2 affianco alle scale cantine in Maratta, lunghezza da definire, e n°. 1 in località ancora non<br />
stabilita in Falterona 3); al<strong>la</strong> presenza di qualche cestino per l’immondizia; agli altri interventi che<br />
si renderanno necessari al buon funzionamento degli spazi.<br />
Sono stati sollevati, poi, alcuni problemi ai quali riteniamo sia necessario dare delle<br />
soluzioni/proposte:<br />
1. lo spazio in calcestre longitudinale all’ingresso di Maratta è già molto rovinato anche perché<br />
percorso continuamente da auto e camioncini. E’ dunque necessario un intervento di<br />
ripristino battendo ancora <strong>la</strong> terra. E’ necessario, inoltre, trovare una soluzione che impedisca<br />
<strong>la</strong> percorrenza dei mezzi meccanici sul calcestre che devono passare sul<strong>la</strong> pavimentazione<br />
in cubetti. Proponiamo di collocare alcune grosse fioriere (economiche e non asportabili)<br />
nelle quali piantumare qualche albero (ricordiamo che c’erano un pino e un nespolo che si<br />
sarebbero dovuti mantenere e che sono stati estirpati e buttati);<br />
2. lo spazio destinato al parcheggio dei motorini in Maratta è male utilizzato. Per questo<br />
necessita di elementi ordinatori che individuino un numero maggiore di spazi di parcheggio<br />
ai quali poter legare il mezzo;<br />
3. <strong>la</strong> questione delle tettoie poste sulle scale è al centro del dibattito e delle polemiche. Le<br />
coperture non hanno inclinazione (o <strong>la</strong> hanno leggera e contraria) e l’acqua non scorre; <strong>la</strong><br />
trasparenza dei vetri evidenzia lo sporco (accentuato oggi dal<strong>la</strong> presenza del<strong>la</strong> polvere e<br />
dei calcinacci prodotti da chi sta realizzando le manutenzioni negli alloggi); le coperture più<br />
piccole poste nelle scale d’angolo fanno rimbalzare l’acqua nelle finestre dell’appartamento<br />
soprastante; non piacciono i pesanti montanti di ferro che legano <strong>la</strong> copertura al muretto.<br />
È necessario poi completare e/o sistemare quanto realizzato con il primo appalto delle opere:<br />
1. ridurre l’immondezzaio in Falterona 1 per creare il posto per biciclette e motorini;<br />
2. inserire le ventole temporizzate negli immondezzai (con il caldo l’odore è insopportabile, le<br />
porte rimangono aperte e i sacchetti sono “gettati all’interno” per evitare di entrare), valutando<br />
se non sia il caso di inserire qualche apertura o aggiungere/ampliare il torrino di esa<strong>la</strong>zione;<br />
3. portare una picco<strong>la</strong> luce nelle madonnine e chiudere alcuni buchi;
Attività di accompagnamento ai <strong>la</strong>vori<br />
4. smussare gli angoli delle pietre sui muretti, posti ad altezza “occhi” dei bambini e molto<br />
pericolosi.<br />
Si ricorda che restano ancora da pulire e richiudere alcune finestre delle cantine; che abbiamo<br />
trovato divelta parte del<strong>la</strong> recinzione tra Maratta 3 e 7 (vicino all’immondezaio); che è ceduta, in<br />
un punto <strong>la</strong> pavimentazione di Maratta; che il pino posto sul confine tra Falterona 1 e 3 ha<br />
sofferto per i <strong>la</strong>vori nei cortili e oggi è in pessime condizioni.<br />
Comunichiamo con urgenza queste proposte di variazione per non ostaco<strong>la</strong>re <strong>la</strong> procedura di<br />
approvazione del comitato tecnico di ALER. Si rende però necessario un incontro con il p. e. M.<br />
21
Federcasa Lombardia<br />
Regione Lombardia<br />
Mariani (studio Matteini) e con l’arch. S. Bianchi per discutere le possibili migliori soluzioni ai<br />
problemi posti verificandone <strong>la</strong> fattibilità economica.<br />
L’incontro viene fissato per il 12 luglio 2005, presso <strong>la</strong> stanza del Laboratorio di Progettazione<br />
Partecipata, al<strong>la</strong> presenza di: arch. G. Spinosa e S. Bianchi per ALER filiale; p.e. M. Mariani per<br />
conto del Progettista incaricato; arch.tti A. Delera, M. Finzi e C. Mele per ABITA<strong>la</strong>b.<br />
Nel corso dell’incontro vengono concordati i seguenti interventi da svolgersi nel<strong>la</strong> seconda fase<br />
del cantiere:<br />
1 - Illuminazione: si prevede lo spostamento delle p<strong>la</strong>foniere sotto le tettoie, a richiesta vengono<br />
mostrati i campioni. Si procede a un bi<strong>la</strong>ncio dei corpi illuminanti di progetto e si decide di ridurre<br />
da tre a una le luci a terra in prossimità delle Madonnine in ognuna delle tre corti, con lo<br />
spostamento a <strong>la</strong>to delle stesse di uno dei pali bassi già previsti allo scopo di illuminarne l’ambito.<br />
È stata ribadita <strong>la</strong> necessità di ripristinare il funzionamento delle luci interne alle edicole delle<br />
Madonnine.<br />
In seguito ad alcune verifiche si decide di ridurre l’altezza di due dei pali alti previsti nel<strong>la</strong> corte di<br />
via Maratta 3 in quanto, se fossero di tre metri, finirebbero nel<strong>la</strong> chioma dei tigli.<br />
2 - Immondezzaio Falterona 3: è stata ribadita l’urgenza del<strong>la</strong> realizzazione di questo manufatto e<br />
nell’attesa dell’inizio dei <strong>la</strong>vori è stato deciso che si provvederà in tempi brevissimi (entro il mese<br />
di luglio) al<strong>la</strong> divisione provvisoria dei due cortili per mezzo di una rete.<br />
3 - Recinzioni e cancelli: ALER non è disposta a rinunciare all’accesso carraio dal<strong>la</strong> via Maratta;<br />
per rispondere a questa esigenza e al<strong>la</strong> richiesta degli abitanti di mantenere a giardino gli spazi<br />
confinanti con Falterona 3, si è deciso di realizzare il cancello e di trattare il terreno a verde con<br />
alberi e fiori e con l’inserimento di due corselli adatti al transito degli autoveicoli.<br />
Si è deciso, inoltre, che i 4 giardini privati confinanti con lo spazio collettivo (2 in Maratta e 1 per<br />
ogni civico di Falterona) devono prevedere una separazione realizzata con muretto e recinzione<br />
metallica sovrapposta, nello spirito delle divisioni esistenti in precedenza.<br />
La possibilità di creare per il cortile di P.za Monte Falterona 1 il medesimo passaggio per le<br />
immondizie realizzato in Maratta 3, non ha trovato il consenso dell’inquilino interessato.<br />
4 - Parapetto scale cantine e ripristino cancelletti: queste opere verranno realizzate senza<br />
l’inserimento dei cavetti d’acciaio per <strong>la</strong> creazione dei pergo<strong>la</strong>ti sopra le scale.<br />
5 - Completamento zona gioco bimbi in via Maratta e sedute nelle tre corti: verrà realizzata con<br />
l’aggiunta di due muretti (uno davanti al<strong>la</strong> pedana in legno e uno davanti al gioco-bimbi, in asse<br />
con quelli delle scale F – G) che aiuteranno a ridefinire il perimetro del vecchio recinto e<br />
reggeranno due sedute per parte per un totale di quattro.<br />
Nelle corti di P.za M.te Falterona 1 e 3 si prevede l’inserimento di quattro sedute per corte (in<br />
Falterona 3 in corrispondenza dell’ingresso Sicet sca<strong>la</strong> D (n° 2) e n° 2 sul muretto ondu<strong>la</strong>to; in<br />
Falterona 1 n° 3 sul muretto ondu<strong>la</strong>to e n°.1 sul muretto del<strong>la</strong> sca<strong>la</strong> A).<br />
6 - Piantumazioni con alberi e siepi e sistemazione delle aree acciotto<strong>la</strong>te: è stata decisa <strong>la</strong><br />
rimozione dei ciotoli, <strong>la</strong> stesura di terra di coltura e <strong>la</strong> semina di erba per prato con <strong>la</strong> possibiltà di<br />
inserire un sistema semplice ed economico di recinzione bassa del tipo utilizzato nei giardini<br />
pubblici fino agli anni ’70.<br />
7 - Verde aiuole e alberi: per via Maratta sono stati concordati: l’ampliamento verso l’ingresso<br />
dell’ aiuo<strong>la</strong> intorno al<strong>la</strong> Madonna con una forma rettango<strong>la</strong>re; <strong>la</strong> piantumazione di due gelsi<br />
22
Attività di accompagnamento ai <strong>la</strong>vori<br />
allineati ai fi<strong>la</strong>ri esterni dei tigli con formazione di aiuole circostanti; <strong>la</strong> piantumazione di un abete<br />
nell’aiuo<strong>la</strong> prospiciente l’immondezzaio; <strong>la</strong> battitura e il ripristino del calcestre rimanente.<br />
Per P.za M.te Falterona 3 si prevede un intervento di recupero o di eventuale sostituzione<br />
dell’abete sofferente posto a fianco dell’ingresso del Sicet, con creazione del<strong>la</strong> re<strong>la</strong>tiva aiuo<strong>la</strong>.<br />
Inoltre piantumazione di cespugli, piante e fiori nelle essenze e localizzazioni da stabilire nel<br />
<strong>la</strong>voro partecipato con gli abitanti.<br />
8 - Pensiline sugli ingressi: per evitare <strong>la</strong> vista dei vetri sporchi, si procederà all’applicazione di<br />
una pellico<strong>la</strong> opacizzante (da campionare). Le pensiline vanno inoltre rese pendenti verso<br />
l’esterno per un buon scorrimento delle acque. Per le tettoie più piccole poste nelle scale<br />
d’angolo è stato segna<strong>la</strong>to il problema dell’acqua piovana che rimbalza nelle case.<br />
9 - Venti<strong>la</strong>zione immondezzai esistenti: bisogna verificare il funzionamento delle ventole appena<br />
instal<strong>la</strong>te nei torrini di aspirazione e, per via Maratta, procedere al<strong>la</strong> realizzazione di fori di<br />
venti<strong>la</strong>zione grigliati sulle pareti verticali; per Falterona 1 si procederà al<strong>la</strong> riduzione<br />
dell’immondezzaio per creare uno spazio coperto di parcheggio per biciclette e motorini. Con<br />
l’occasione il nuovo muro di divisione sarà provvisto di una griglia di venti<strong>la</strong>zione nel<strong>la</strong> parte alta.<br />
10 - Rastrelliere per biciclette e cestini: si prevede l’inserimento di alcune rastrelliere da 8-10<br />
posti per le corti di via Maratta 3 e P.za M.te Falterona 3 poste in prossimità delle scale delle<br />
cantine.<br />
In via Maratta 3 è previsto l’inserimento di tubo<strong>la</strong>ri nello spazio destinato alle moto per meglio<br />
organizzarne il parcheggio. Anche nello spazio coperto da realizzare in P.za M.te Falterona 1 è<br />
necessario prevedere l’inserimento di tubo<strong>la</strong>ri per legare e razionalizzare <strong>la</strong> sosta di biciclette e<br />
motorini.<br />
Si prevede, inoltre, l’inserimento di alcuni cestini per l’immondizia (due piccoli per ogni civico,<br />
legati ai pali del<strong>la</strong> luce).<br />
Si proceda con alcune avvertenze:<br />
- provvedere urgentemente al<strong>la</strong> divisione provvisoria dei due cortili di Falterona per mezzo di<br />
una rete;<br />
- smussare gli angoli delle pietre poste sui muretti;<br />
- pulire e richiudere alcune finestre delle cantine;<br />
- ripristinare <strong>la</strong> recinzione divelta tra Maratta 3 e 7 (vicino all’immondezaio);<br />
- riparare <strong>la</strong> pavimentazione ceduta di Maratta.<br />
23
Federcasa Lombardia<br />
Regione Lombardia<br />
3.2 La sospensione dei <strong>la</strong>vori e <strong>la</strong> loro ripresa<br />
Nei mesi di giugno e luglio 2005 erano dunque state avviate, a tutti gli effetti, le attività di<br />
ABITA<strong>la</strong>b per potere iniziare le “azioni di accompagnamento ai <strong>la</strong>vori” per le quali eravamo<br />
incaricati. Erano stati ripresi i contatti con gli abitanti; si erano svolti già 2 incontri tecnici per<br />
definire le opere mancanti e necessarie; era stata programmata <strong>la</strong> nostra presenza rego<strong>la</strong>re<br />
presso le corti (almeno 2 mezze giornate al<strong>la</strong> settimana) dal mese di settembre in quanto, come<br />
già detto, i <strong>la</strong>vori sarebbero dovuti iniziare.<br />
Il 9 di settembre ci presentiamo sul luogo per riaprire <strong>la</strong> stanza del Laboratorio di Progettazione<br />
Partecipata e veniamo accolti dagli abitanti con nuove proteste: è arrivata voce che i <strong>la</strong>vori non<br />
inizieranno, come promesso prima delle ferie, ma slitteranno in data da definirsi.<br />
Ci attiviamo immediatamente presso ALER per avere notizie e apprendiamo che due sono gli<br />
ordini dei problemi, strettamente corre<strong>la</strong>ti tra di loro, che stanno rallentando l’avvio delle opere.<br />
ALER vorrebbe assegnare il secondo stralcio delle opere al<strong>la</strong> ditta Litta - Marchini Piante s.a.s. di<br />
Busto Arsizio che ha già vinto <strong>la</strong> procedura di gara e realizzato i <strong>la</strong>vori del primo lotto di opere.<br />
Questa scelta è motivata dal<strong>la</strong> serietà nei <strong>la</strong>vori dimostrata dal<strong>la</strong> ditta; dall’intenzione di dare<br />
continuità all’esecuzione dei <strong>la</strong>vori nei medesimi cortili; e dal fatto che questa parte di opere<br />
riguarda prevalentemente il verde dove <strong>la</strong> ditta Litta - Marchini Piante s.a.s. risulta essere<br />
specializzata. Ci sono, però, dei rallentamenti da parte di ALER nel pagamento del<strong>la</strong> prima parte<br />
dei <strong>la</strong>vori e <strong>la</strong> ditta non si rende disponibile ad iniziare il completamento delle opere fino a quando<br />
non le vengono saldati i <strong>la</strong>vori già eseguiti. Questo blocca l’approvazione del progetto di<br />
completamento che ALER non vuole mandare ad un’ulteriore procedura di gara con il rischio di<br />
dovere assegnare le opere ad un’altra ditta.<br />
Nell’attesa che le questioni arrivino a una qualche soluzione, procede <strong>la</strong> nostra presenza nei<br />
cortili e venerdì 23 settembre incontriamo Marco Mariani dello studio Matteini per verificare i<br />
disegni re<strong>la</strong>tivi alle opere di completamento e consentire <strong>la</strong> stesura di un capito<strong>la</strong>to più preciso.<br />
Qualche giorno dopo riceviamo informazioni dal<strong>la</strong> Regione Lombardia che esistono dei problemi<br />
effettivi all’apertura in tempi rapidi del cantiere e riteniamo a questo punto più serio sospendere <strong>la</strong><br />
nostra presenza sul posto.<br />
Concludiamo e distribuiamo a tutti gli abitanti un foglio informativo che riassume e fissa le<br />
decisioni progettuali prese insieme nei mesi precedenti e il 29 settembre inviamo ai componenti<br />
del Gruppo di Lavoro <strong>la</strong> seguente lettera:<br />
CORTI DI VIA MARATTA 3 E P.ZZA MONTE FALTERONA 1 E 3<br />
ACCOMPAGNAMENTO AI LAVORI – Laboratorio ABITA<br />
Dopo l’incontro del 12 luglio 2005 avuto con ALER (arch. Bianchi e arch. Spinosa) e lo studio<br />
Matteini (p.e. Mariani) nel quale sono state stabilite le opere per il completamento dei <strong>la</strong>vori nelle<br />
corti concordati con gli abitanti nell’incontro del 24 giugno, il 9 settembre abbiamo ripreso <strong>la</strong><br />
nostra attività nel<strong>la</strong> stanza del Laboratorio di Via Maratta 3.<br />
Apprendiamo dagli abitanti stessi che i <strong>la</strong>vori non inizieranno, come promesso prima delle ferie, in<br />
settembre/ottobre 2005, ma slitteranno a data da definirsi.<br />
Un colloquio telefonico con l’arch. Bianchi di ALER ci conferma un rallentamento delle procedure<br />
a data ancora non definibile.<br />
In data 28 settembre abbiamo ricevuto notizia dal geom. Landoni che le procedure per il<br />
pagamento del<strong>la</strong> prima parte dei <strong>la</strong>vori al<strong>la</strong> ditta esecutrice e <strong>la</strong> successiva approvazione del<br />
progetto di completamento non avverranno prima del<strong>la</strong> seconda metà del mese di ottobre.<br />
24
Attività di accompagnamento ai <strong>la</strong>vori<br />
A questo punto riteniamo più seria una sospensione del<strong>la</strong> nostra presenza bisettimanale (martedì<br />
mattina e venerdì pomeriggio) in loco per potere “spendere” adeguatamente il nostro impegno di<br />
Accompagnamento al cantiere quando riprenderanno i <strong>la</strong>vori.<br />
Riteniamo però utile segna<strong>la</strong>re alcune “<strong>la</strong>mentele” pressanti che abbiamo avuto modo di recepire<br />
nel<strong>la</strong> speranza che si provveda al più presto là dove possibile:<br />
1. <strong>la</strong> copertura dell’immondezzaio di P.za Monte Falterona 1, in seguito alle piogge, è<br />
trasformata in “una piscina”. Ciò comporta pericoli di infiltrazioni oltre che strutturali,<br />
deteriorando rapidamente il manufatto recentemente costruito. La questione è stata<br />
sollevata ad ALER dal<strong>la</strong> portiera. E’ necessario provvedere urgentemente con <strong>la</strong> pulizia<br />
degli scarichi intasati, probabilmente, dalle foglie;<br />
2. in Via Maratta 3 continuano ad entrare camioncini per il rifacimento di alcuni alloggi<br />
deteriorando ulteriormente il calcestre che è ormai un “brutto battuto di terra e ghiaietto”<br />
che sarà da rifare;<br />
3. il cancelletto dello stesso cortile è sempre aperto e ormai sgangherato così come il portone<br />
(sarebbe sufficiente un lucchetto che chiuda il chiavistello dell’apertura totale affidando le<br />
chiavi ad un responsabile che abbia anche l’autorità di control<strong>la</strong>re l’ingresso dei mezzi e il<br />
loro parcheggio);<br />
4. i vetri dei portoncini delle scale di Via Maratta 3 sono quasi tutti incrinati dai sassi (quelli<br />
che hanno sostituito il ghiaietto di progetto) <strong>la</strong>nciati durante i giochi estivi dei bambini.<br />
Questo, e molto altro, ci è stato segna<strong>la</strong>to nei pochi giorni di presenza in loco. Se continuiamo a<br />
farci vedere rischiamo di diventare il “materasso” delle <strong>la</strong>mentele, senza peraltro alcuna<br />
possibilità di dare risposte e di risolvere i problemi.<br />
Venerdì 23 settembre abbiamo incontrato Marco Mariani dello studio Matteini per verificare i<br />
disegni re<strong>la</strong>tivi le opere di completamento e consentire <strong>la</strong> stesura di un capito<strong>la</strong>to più preciso.<br />
Entro <strong>la</strong> prossima settimana sarà pronto uno dei soliti fogli informativi del Laboratorio di<br />
Progettazione Partecipata nel quale re<strong>la</strong>zioniamo a tutti gli abitanti le decisioni prese in<br />
assemblea e concordate con ALER riferite ai <strong>la</strong>vori di completamento. Quel<strong>la</strong> sarà l’occasione<br />
per annunciare anche <strong>la</strong> nostra assenza futura e il nostro ritorno all’inizio dei <strong>la</strong>vori.<br />
Credo che siamo tutti consapevoli delle difficoltà che comporta il <strong>la</strong>vorare in questo modo e del<strong>la</strong><br />
poca credibilità che tutti noi (Laboratorio ABITA, Regione Lombardia e ALER) stiamo<br />
immagazzinando da parte degli abitanti.<br />
Non credo di dovere ricordare a nessuno che <strong>la</strong> prima rego<strong>la</strong> del<strong>la</strong> progettazione partecipata è:<br />
poche cose ma in tempi certi.<br />
Per il Laboratorio ABITA Anna Delera<br />
29 settembre 2005<br />
25
Federcasa Lombardia<br />
Regione Lombardia<br />
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Attività di accompagnamento ai <strong>la</strong>vori<br />
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Federcasa Lombardia<br />
Regione Lombardia<br />
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Attività di accompagnamento ai <strong>la</strong>vori<br />
In realtà <strong>la</strong> “non imminente ripresa dei <strong>la</strong>vori”, ha voluto dire per gli abitanti dei cortili ancora un<br />
anno di attesa.<br />
Agli inizi di marzo 2006 si attiva una corrispondenza tra ALER Filiale e il Progettista incaricato<br />
del<strong>la</strong> redazione del progetto definitivo in merito all’iso<strong>la</strong> ecologica di P.za Monte Falterona 3 dal<strong>la</strong><br />
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Federcasa Lombardia<br />
Regione Lombardia<br />
quale appare con chiarezza che non è ancora stata presentata al Comune di Mi<strong>la</strong>no nessuna<br />
Dichiarazione d’Inizio Attività (da questo momento DIA) per <strong>la</strong> realizzazione del nuovo manufatto.<br />
Una domanda sorge spontanea: come si poteva pensare d’iniziare i <strong>la</strong>vori nell’autunno 2005 se<br />
questa opera non era ancora stata rego<strong>la</strong>rmente autorizzata A queste domande è, nonostante<br />
tutto, per noi ancora difficile dare delle risposte.<br />
I mesi passano e si arriva al <strong>14</strong> luglio 2006 quando siamo finalmente riconvocati per l’imminente<br />
ripresa dei <strong>la</strong>vori.<br />
Ci incontriamo nel<strong>la</strong> stanza del Laboratorio di Progettazione Partecipata per riprendere il filo del<br />
discorso interrotto un anno prima e ripercorrere i 10 punti riguardanti gli interventi concordati nel<br />
corso dell’incontro del 12 luglio 2005 da svolgersi nel<strong>la</strong> seconda fase del cantiere.<br />
RESOCONTO DELL’INCONTRO TRA ALER/DL, PROGETTISTA ESECUTIVO, IMPRESA E<br />
ABITA<strong>la</strong>b, DEL <strong>14</strong> LUGLIO 2006<br />
L’incontro si è svolto presso il <strong>la</strong>boratorio di progettazione partecipata e sono presenti: per<br />
ALER/dl arch. Spinosa e arch. Bianchi, per il progettista esecutivo p.e. Mariani, per l’impesa Litta<br />
geom. Lombardo, per il Sicet Tina Motta, per Abita<strong>la</strong>b arch. Delera e arch. Finzi.<br />
Nel corso dell’incontro, si sono ripercorsi e verificati i 10 punti riguardanti gli interventi concordati<br />
nel corso dell’incontro del 12 luglio 2005, da svolgersi nel<strong>la</strong> seconda fase del cantiere:<br />
Nota bene: in corsivo il verbale del luglio 2005, in tondo le osservazioni e integrazioni<br />
dell’incontro in oggetto:<br />
1 - Illuminazione:<br />
si prevede lo spostamento delle p<strong>la</strong>foniere sotto le tettoie, a richiesta vengono mostrati i<br />
campioni. Si procede a un bi<strong>la</strong>ncio dei corpi illuminanti di progetto e si decide di ridurre da tre a<br />
una le luci a terra in prossimità delle Madonnine in ognuna delle tre corti, con lo spostamento a<br />
<strong>la</strong>to delle stesse di uno dei pali bassi già previsti allo scopo di illuminarne l’ambito. È stata ribadita<br />
<strong>la</strong> necessità di ripristinare il funzionamento delle luci interne alle edicole delle Madonnine. In<br />
seguito ad alcune verifiche si decide di ridurre l’altezza di due dei pali alti previsti nel<strong>la</strong> corte di via<br />
Maratta 3 in quanto, se fossero di tre metri, finirebbero nel<strong>la</strong> chioma dei tigli.<br />
Tutto previsto tranne le luci interne alle Madonnine, che verranno comunque realizzate.<br />
2 - Immondezzaio Falterona 3:<br />
è stata ribadita l’urgenza del<strong>la</strong> realizzazione di questo manufatto e nell’attesa dell’inizio dei <strong>la</strong>vori<br />
è stato deciso che si provvederà in tempi brevissimi (entro il mese di luglio) al<strong>la</strong> divisione<br />
provvisoria dei due cortili per mezzo di una rete (attuata nel settembre 05).<br />
L’immondezzaio è stato ingrandito di circa un terzo per rispondere ai requisiti richiesti dall’AMSA,<br />
si è pertanto proceduto al riposizionamento in loco del manufatto; si è inoltre deciso di realizzare<br />
il camino di aerazione in posizione più centrale possibile e che lo zoccolo sotto le <strong>la</strong>stre di<br />
rivestimento in rame dovrà essere scuro per segnarne maggiormente <strong>la</strong> rientranza rispetto alle<br />
<strong>la</strong>stre stesse.<br />
3 - Recinzioni e cancelli:<br />
in seguito all’esigenza di ALER di avere un accesso dal<strong>la</strong> via Maratta e al<strong>la</strong> richiesta degli abitanti<br />
di mantenere a giardino gli spazi confinanti con Falterona 3, si è deciso di realizzare il cancello e<br />
di trattare il terreno a verde con alberi e fiori e con l’inserimento di due corselli adatti al transito<br />
degli autoveicoli. Si è deciso, inoltre, che i 4 giardini privati confinanti con lo spazio collettivo (2 in<br />
Maratta e 1 per ogni civico di Falterona) devono prevedere una separazione realizzata con<br />
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Attività di accompagnamento ai <strong>la</strong>vori<br />
muretto e recinzione metallica sovrapposta, nello spirito delle divisioni esistenti in precedenza. La<br />
possibilità di creare per il cortile di P.za Monte Falterona 1 il medesimo passaggio per le<br />
immondizie realizzato in Maratta 3, non ha trovato il consenso dell’inquilino interessato.<br />
Tutto come stabilito<br />
4 - Parapetto scale cantine e ripristino cancelletti:<br />
queste opere verranno realizzate senza l’inserimento dei cavetti d’acciaio per <strong>la</strong> realizzazione dei<br />
pergo<strong>la</strong>ti.<br />
Come stabilito<br />
5 - Completamento zona gioco bimbi in via Maratta e sedute nelle tre corti:<br />
verrà realizzata con l’aggiunta di due muretti (uno davanti al<strong>la</strong> pedana in legno e uno davanti al<br />
gioco-bimbi, in asse con quelli delle scale F – G) che aiuteranno e ridefiniranno il perimetro del<br />
vecchio recinto e reggeranno due sedute per parte per un totale di quattro.<br />
Nelle corti di P.zza M.te Falterona 1 e 3 si prevede l’inserimento di quattro sedute per corte (in<br />
Falterona 3 in corrispondenza dell’ingresso Sicet sca<strong>la</strong> D (n° 2) e n° 2 sul muretto ondu<strong>la</strong>to; in<br />
Falterona 1 n° 3 sul muretto ondu<strong>la</strong>to e n° 1 sul muretto del<strong>la</strong> sca<strong>la</strong> A).<br />
Tutto come stabilito<br />
6 - Piantumazioni con alberi e siepi e sistemazione delle aree acciotto<strong>la</strong>te:<br />
è stata decisa <strong>la</strong> rimozione dei ciotoli, <strong>la</strong> stesura di terra di coltura e <strong>la</strong> semina di erba per prato<br />
con <strong>la</strong> possibiltà di inserire un sistema semplice ed economico di recinzione bassa del tipo<br />
utilizzato nei giardini pubblici fino agli anni ’70.<br />
Tutto come stabilito<br />
7 - Verde aiuole e alberi:<br />
per via Maratta sono stati concordati: l’ampliamento verso l’ingresso dell’aiuo<strong>la</strong> intorno al<strong>la</strong><br />
Madonna con una forma rettango<strong>la</strong>re; <strong>la</strong> piantumazione di due gelsi allineati ai fi<strong>la</strong>ri esterni dei<br />
tigli con formazione di aiuole circostanti; <strong>la</strong> piantumazione di un abete nell’aiuo<strong>la</strong> prospiciente<br />
l’immondezzaio; <strong>la</strong> battitura e il ripristino del calcestre rimanente. Per P.za M.te Falterona 3 si<br />
prevede un intervento di recupero o di eventuale sostituzione dell’abete sofferente posto a fianco<br />
dell’ingresso del Sicet, con creazione del<strong>la</strong> re<strong>la</strong>tiva aiuo<strong>la</strong>. Inoltre piantumazione di cespugli,<br />
piante e fiori nelle essenze e localizzazioni da stabilire nel <strong>la</strong>voro partecipato con gli abitanti.<br />
Tutto come stabilito tranne <strong>la</strong> battitura e il ripristino del calcestre in via Maratta 3 (da fare).<br />
Occorre inoltre fare un bi<strong>la</strong>ncio/verifica delle piante e dei cespugli previsti nel progetto; a questo<br />
scopo riceviamo le re<strong>la</strong>tive p<strong>la</strong>nimetrie.<br />
8 - Pensiline sugli ingressi:<br />
per evitare <strong>la</strong> vista dei vetri sporchi, si procederà all’applicazione di una pellico<strong>la</strong> opacizzante (da<br />
campionare). Le pensiline vanno inoltre rese pendenti verso l’esterno per un buon scorrimento<br />
delle acque. Per le tettoie più piccole poste nelle scale d’angolo è stato segna<strong>la</strong>to il problema<br />
dell’acqua piovana che rimbalza nelle case.<br />
Non è prevista l’applicazione del<strong>la</strong> pellico<strong>la</strong> opacizzante sui vetri delle pensiline a causa del costo<br />
eccessivo, e l’arch. Bianchi sostiene di avere verificato con esito positivo <strong>la</strong> pendenza delle<br />
stesse.<br />
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Regione Lombardia<br />
9 - Venti<strong>la</strong>zione immondezzai esistenti:<br />
bisogna verificare il funzionamento delle ventole appena instal<strong>la</strong>te nei torrini di aspirazione e, per<br />
via Maratta, procedere al<strong>la</strong> realizzazione di fori di venti<strong>la</strong>zione grigliati sulle pareti verticali; per<br />
Falterona 1 si procederà al<strong>la</strong> riduzione dell’immondezzaio per creare uno spazio coperto di<br />
parcheggio per biciclette e motorini. Con l’occasione il nuovo muro di divisione sarà provvisto di<br />
una griglia di venti<strong>la</strong>zione nel<strong>la</strong> parte alta.<br />
Occorre verificare <strong>la</strong> possibilità di ridurre l’immondezzaio di P.za Monte Falterona 1 in base ai<br />
requisiti dimensionali richiesti dall’AMSA; le opere necessarie sono già state conteggiate,<br />
dobbiamo ricevere da ALER il numero degli abitanti del civico.<br />
10 - Rastrelliere per biciclette e cestini:<br />
si prevede l’inserimento di alcune rastrelliere da 8-10 posti per le corti di via Maratta 3 e P.za M.te<br />
Falterona 3 poste in prossimità delle scale delle cantine. In via Maratta 3 è previsto l’inserimento<br />
di tubo<strong>la</strong>ri nello spazio destinato alle moto per meglio organizzarne il parcheggio. Anche nello<br />
spazio coperto da realizzare in P.za M.te Falterona 1 è necessario prevedere l’inserimento di<br />
tubo<strong>la</strong>ri per legare e razionalizzare <strong>la</strong> sosta di biciclette e motorini. Si prevede, inoltre,<br />
l’inserimento di alcuni cestini per l’immondizia (due piccoli per ogni civico, legati ai pali del<strong>la</strong> luce).<br />
Tutto come stabilito<br />
Ulteriori punti:<br />
- smussare gli angoli delle pietre poste sui muretti;<br />
- pulire e richiudere alcune finestre delle cantine;<br />
Questa ultima opera non è prevista, occorre contarle per poter quantificare <strong>la</strong> spesa.<br />
Il 12 settembre 2006 ci si incontra nuovamente per definire tempi e modi dell’inizio dei <strong>la</strong>vori e il<br />
verbale dell’incontro del <strong>14</strong> luglio viene sottoscritto da:<br />
per ALER: arch. G. Spinosa, arch. S. Bianchi;<br />
per Sicet: arch. E. Ronda, T. Motta;<br />
per ABITA: arch. A. Delera, arch. M. Finzi<br />
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Attività di accompagnamento ai <strong>la</strong>vori<br />
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Regione Lombardia<br />
3.3 Gli incontri con l’impresa e <strong>la</strong> direzione <strong>la</strong>vori<br />
Con l’incontro del 12 settembre 2006 si è dato ufficialmente l’avvio alle opere.<br />
Di seguito riportiamo il “diario” degli incontri avuti con l’impresa e <strong>la</strong> direzione <strong>la</strong>vori durante <strong>la</strong><br />
realizzazione del secondo stralcio delle opere. La lettura potrà sembrare, a volte,<br />
esageratamente didascalica e priva di considerazioni critiche. Riteniamo però che questo sia il<br />
modo più “sincero” per restituire quanto effettivamente è accaduto ed è stato discusso durante<br />
questo breve, ma intenso, periodo. Le nostre considerazioni, le critiche, le osservazioni sulle<br />
singole questioni, abbiamo deciso di riportarle in nota per non interrompere <strong>la</strong> sequenza<br />
temporale degli avvenimenti.<br />
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Attività di accompagnamento ai <strong>la</strong>vori<br />
La lettura di questa parte di rapporto mette in evidenza alcune questioni, probabilmente anche<br />
note, ma di estrema importanza per una “buona gestione” del patrimonio pubblico, control<strong>la</strong>ta<br />
nel<strong>la</strong> sua qualità e nei suoi costi. Innanzitutto <strong>la</strong> maggior cura che deve essere rivolta al<strong>la</strong><br />
realizzazione del progetto esecutivo nelle scelte delle forniture per abbassare immediatamente i<br />
costi di realizzazione e per individuare i materiali più adatti al<strong>la</strong> manutenzione futura; segue<br />
l’importanza del ruolo svolto dal Responsabile del procedimento nel rapporto con il progettista<br />
incaricato per il controllo sui tempi di consegna e sulle scelte progettuali contenute negli e<strong>la</strong>borati<br />
grafici e nel capito<strong>la</strong>to; infine <strong>la</strong> centralità del ruolo e <strong>la</strong> presenza costante in cantiere del<strong>la</strong><br />
Direzione <strong>la</strong>vori per verificare l’esecuzione delle opere e <strong>la</strong> tempistica dell’Impresa e risolvere per<br />
tempo, nel<strong>la</strong> quotidianità e in corso d’opera, tutti i problemi e le questioni che si presentano,<br />
evitando il rifacimento di <strong>la</strong>vori già eseguiti e, conseguentemente, costi aggiuntivi.<br />
DIARIO DELL’ACCOMPAGNAMENTO AI LAVORI.<br />
INCONTRI CON L’IMPRESA E LA DIREZIONE LAVORI<br />
12 settembre 2006<br />
presenti: arch.tti Spinosa (Responsabile del procedimento) e Bianchi (Direttore <strong>la</strong>vori) per ALER<br />
e arch.tti Delera e Finzi per ABITA<strong>la</strong>b.<br />
l’inizio dei <strong>la</strong>vori è previsto per i primi di ottobre:<br />
- chiesta <strong>la</strong> possibilità di inserire una serratura nell’armadio dal momento in cui è stato<br />
concesso da ALER l’uso del<strong>la</strong> stanza anche al CRIC (associazione già presente nel cortile<br />
di Via Maratta 3) per svolgere alcune attività con gli adolescenti. Per accordarsi sugli orari<br />
di utilizzo dello spazio dobbiamo contattare: Gabriele del CRIC 02/36564364.<br />
- si discute dell’ipotesi di ridimensionamento dell’immondezzaio di P.za Monte Falterona 1.<br />
Con le nuove disposizioni AMSA, il dimensionamento è rapportato al numero reale di<br />
abitanti 13 .<br />
- le fasi dei <strong>la</strong>vori saranno le seguenti: prima verranno rimossi i sassi, poi verranno costipate<br />
le aiuole, <strong>la</strong> semina potrà, se necessario, essere integrata a primavera. Si intende fare<br />
gruppi di <strong>la</strong>voro con gli abitanti per <strong>la</strong> scelta e <strong>la</strong> gestione del verde, si vorrebbero utilizzare<br />
essenze innovative e di facile manutenzione.<br />
- il tracciamento e l’esecuzione dell’immondezzaio di P.za Monte Falterona 3 non avverrà<br />
prima del<strong>la</strong> metà di ottobre <strong>14</strong> .<br />
- l’arch. Bianchi incontrerà il geom. Lombardo per fare il calendario degli interventi che poi ci<br />
invierà.<br />
- è stata richiesta copia delle tavole del progetto esecutivo e <strong>la</strong> pulizia del locale.<br />
L’arch. Bianchi di ALER incontra il geom. Lombardo il 13 settembre e insieme definiscono il<br />
cronoprogramma delle opere che prevede <strong>la</strong> conclusione del cantiere per le festività natalizie 15 .<br />
13 Da una nostra verifica con Tina Motta del Sicet gli alloggi in MF1 sono 84 e gli abitanti 137; l’arch. Bianchi, invece, ha<br />
dimensionato l’immondezzaio per 168 abitanti in quanto ha calco<strong>la</strong>to una media di 2 abitanti per alloggio perdendo di vista<br />
l’alta presenza di inquilini anziani e soli.<br />
<strong>14</strong><br />
In realtà il tracciamento avverrà nel<strong>la</strong> seconda metà di dicembre.<br />
15<br />
In realtà i <strong>la</strong>vori procederanno a singhiozzo: abbastanza speditamente nel<strong>la</strong> fase iniziale; nei primi di dicembre subiranno un<br />
grosso rallentamento con lo spostamento degli operai su altri cantieri e riprenderanno poco prima di Natale con <strong>la</strong> posa del<strong>la</strong><br />
struttura metallica dell’iso<strong>la</strong> ecologica. Questo intervento sarà da noi interrotto il 23 dicembre in quanto ne verifichiamo<br />
l’esagerata altezza e <strong>la</strong> sua non conformità con il progetto esecutivo. Il ponte natalizio, però, farà sì che solo il 9 gennaio sarà<br />
possibile incontrarsi tutti in cantiere (Impresa; Direzione Lavori; Responsabile del procedimento; ABITA<strong>la</strong>b. Non si presenterà il<br />
progettista incaricato che ha sicuramente commesso per primo “l’errore”, predisponendo i due disegni – il progetto esecutivo e<br />
<strong>la</strong> richiesta per l’autorizzazione in Comune – con le misure in altezza sensibilmente differenti) per decidere come risolvere<br />
l’altezza errata ed esagerata del<strong>la</strong> struttura metallica e potere consentire agli operai di procedere con le opere. Anche in<br />
seguito i <strong>la</strong>vori procederanno con frequenti interruzioni tanto da concludersi, con le piantumazioni del verde, a metà marzo.<br />
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Regione Lombardia<br />
OPERE DI COMPLETAMENTO<br />
CORTI DI SAN SIRO<br />
CRONOPROGRAMMA SEMPLIFICATO PER MACRO AREE<br />
4 ottobre 2006<br />
presenti: arch. Bianchi per ALER; geom. Lombardo per l’impresa; arch.tti Delera e Finzi per<br />
ABITA<strong>la</strong>b.<br />
- Il geom. Lombardo evidenzia che <strong>la</strong> struttura del nuovo immondezzaio è sottodimensionata<br />
in modo importante, soprattutto <strong>la</strong> copertura; il reticolo di travi d’acciaio non è<br />
adeguatamente sostenuto nei nodi e alcune luci risultano troppo ampie. Il geom. Lombardo<br />
farà rifare i calcoli e riprenderemo il discorso al<strong>la</strong> prossima riunione 16 .;<br />
- in base ai calcoli svolti dall’arch. Bianchi <strong>la</strong> riduzione dell’immondezzaio di MF1 non<br />
sembra possibile, sono richiesti infatti circa 30 mq.;<br />
- il ripristino del calcestre potrebbe essere problematico per l’impresa, ne andrebbe<br />
asportato uno strato da rimettere e ricompattare al<strong>la</strong> fine dei <strong>la</strong>vori. Questo intervento<br />
dovrà essere in ogni caso quantificato 17 ;<br />
- il problema del taglio del calcestre per posare i piccoli recinti delle aiuole lo risolviamo<br />
decidendo di mantenere <strong>la</strong> tavo<strong>la</strong> di legno che contiene il calcestre e fissando al<strong>la</strong> stessa<br />
dall’interno i picchetti; ciò è possibile sostituendo i picchetti in legno con degli analoghi in<br />
ferro (da campionare) su cui fissare le piattine;<br />
- le rastrelliere per le biciclette potranno essere degli archetti di ferro zincato, invece che in<br />
acciaio inox come previsto in capito<strong>la</strong>to, eventualmente verniciati. Ciò comporterà<br />
sicuramente un notevole risparmio e non inciderà sul<strong>la</strong> manutenzione futura;<br />
16 Al<strong>la</strong> luce di quanto accaduto poi nel<strong>la</strong> fase di esecuzione del<strong>la</strong> struttura c’è da domandarsi su quali disegni l’Impresa abbia<br />
calco<strong>la</strong>to le strutture (se sul<strong>la</strong> DIA in sca<strong>la</strong> 1:200 o sugli esecutivi in sca<strong>la</strong> 1:100) e prima ancora su quale altezza il progettista<br />
incaricato abbia dimensionato <strong>la</strong> struttura: su un’iso<strong>la</strong> ecologica di altezza pari a quel<strong>la</strong> del<strong>la</strong> recinzione esistente tra i 2 civici o<br />
di 1,20 cm. più alta<br />
17<br />
In realtà non sarà mai quantificato e il calcestre sarà rifatto solo nel<strong>la</strong> corte di P.za Monte Falterona 3 dove i <strong>la</strong>vori per <strong>la</strong><br />
costruzione dell’iso<strong>la</strong> ecologica lo hanno irrimediabilmente compromesso.<br />
36
Attività di accompagnamento ai <strong>la</strong>vori<br />
- si decide di incontrarsi in cantiere con cadenza quindicinale;<br />
- vengono segna<strong>la</strong>ti a impresa e ALER 2 questioni di manutenzione ordinaria: il vetro del<strong>la</strong><br />
tettoia di sca<strong>la</strong> A è rotto; <strong>la</strong> <strong>la</strong>mpadina al primo piano del<strong>la</strong> sca<strong>la</strong> A è fulminata.<br />
18 ottobre 2006<br />
Presenti: arch.tti Spinosa e Bianchi per ALER; geom. Lombardo per l’impresa e arch.tti Delera e<br />
Finzi per ABITA<strong>la</strong>b (ci raggiunge anche <strong>la</strong> prof.ssa Bianca Bottero responsabile, per il Politecnico<br />
di Mi<strong>la</strong>no, del<strong>la</strong> prima fase del<strong>la</strong> <strong>ricerca</strong>):<br />
- trasmettiamo ad ALER e all’impresa tutte le segna<strong>la</strong>zioni ricevute dagli inquilini, compresa<br />
<strong>la</strong> copia dell’esposto del<strong>la</strong> custode sociale sul<strong>la</strong> difficile situazione tra gli adolescenti che si<br />
è determinata nel cortile di Via Maratta da qualche mese;<br />
- l’arch. Spinosa par<strong>la</strong> di queste questioni con i vigili di quartiere. Si prospetta un incontro a<br />
breve sull’argomento presso il <strong>la</strong>boratorio di quartiere 18 con un loro responsabile 19 ;<br />
- <strong>la</strong> costruzione del<strong>la</strong> recinzione con muretto per il giardino del sig. Paolino in Via Maratta 3<br />
resta in sospeso perché, quando stavano per iniziare il <strong>la</strong>voro, si è accesa una animata<br />
discussione tra il sig. Paolino e gli operai 20 ;<br />
- <strong>la</strong> perdita nel<strong>la</strong> cantina di sca<strong>la</strong> B in Via Maratta causa un guasto nel riscaldamento dei<br />
civici pari del<strong>la</strong> stessa via e verrà aggiustata con urgenza;<br />
- il geom. Lombardo ha i calcoli per l’iso<strong>la</strong> ecologica: occorrono 2308 kg di ferro contro i 664<br />
previsti (!) per una differenza di circa 12.000 euro lordi (10.000 con ribasso d’asta). La<br />
spesa prevista per l’immondezzaio già ingrandito ammontava a 49.200 euro che<br />
diventerebbero circa 59.000 21 . A questa cifra ci sono da sottrarre alcuni risparmi sul<strong>la</strong><br />
mancata riduzione dell’immondezzaio di MF1 e sui materiali per realizzare l’iso<strong>la</strong> ecologica<br />
di Monte Falterona 3. Stiamo valutando insieme, ad esempio, di sostituire il rame del<strong>la</strong><br />
copertura con il ferro zincato; una diversa soluzione di rivestimento sembrerebbe più<br />
difficile considerata <strong>la</strong> DIA già approvata con le <strong>la</strong>stre di rame 22 ; <strong>la</strong> discussione porta a<br />
ridimensionare <strong>la</strong> quantità di ferro necessaria prevedendo due pi<strong>la</strong>strini in profi<strong>la</strong>ti ad H in<br />
corrispondenza dei nodi a sostegno del<strong>la</strong> copertura esterna;<br />
- è stato affrontato il problema del ristagno dell’acqua e del<strong>la</strong> sporcizia sulle pensiline degli<br />
ingressi alle scale. Una soluzione potrebbe essere <strong>la</strong> sostituzione dei vetri con materiale<br />
18<br />
Ci si riferisce al <strong>la</strong>boratorio di quartiere gestito dal<strong>la</strong> società Metodi e aperto conseguentemente all’avvio delle attività inerenti il<br />
Contratto di Quartiere 2.<br />
19<br />
L’incontro non è mai avvenuto, per quanto sollecitato più volte dal<strong>la</strong> custode sociale e dal responsabile del servizio comunale di<br />
zona di Educativa di strada.<br />
20<br />
Il muretto non sarà mai realizzato.<br />
21<br />
Su questa questione si veda il capitolo seguente sull’iso<strong>la</strong> ecologica.<br />
22<br />
Anche sul<strong>la</strong> questione del<strong>la</strong> DIA si vedrà poi come in realtà il progetto realizzato sarà sensibilmente difforme da quello<br />
autorizzato dagli uffici comunali innanzitutto per le sue dimensioni.<br />
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diverso, opaco. La correzione del<strong>la</strong> pendenza sembra invece di difficile attuazione. L’arch.<br />
Spinosa promette una pulizia ad hoc a fine <strong>la</strong>vori 23 .<br />
15 novembre 2006<br />
presenti: arch. Bianchi per ALER; geom. Lombardo per l’impresa e arch.tti Delera e Finzi per<br />
ABITA<strong>la</strong>b:<br />
- l’arch. Bianchi ha fatto i conti per il nuovo immondezzaio e risulta una differenza di circa<br />
20.000 euro (<strong>14</strong>.000 + 8.000 per le carpenterie);<br />
- per ridurre i costi dell’immondezzaio si decide di: intonacarlo e imbiancarlo dello stesso<br />
color panna delle facciate 24 anziché rivestirlo con <strong>la</strong>stre di rame; realizzare uno zoccolo<br />
rientrante scuro per accentuare visivamente <strong>la</strong> separazione dal suolo; dipingere <strong>la</strong> struttura<br />
metallica con vernice micacea colore canna di fucile;<br />
- si concorda <strong>la</strong> chiusura dell’accesso diretto verso il cortile dell’appartamento d’angolo in<br />
sca<strong>la</strong> M in via Maratta 3;<br />
- tutte le recinzioni verso le parti comuni verranno verniciare in colore grigio canna di fucile 25 ;<br />
si provvederà ad esibire il preventivo di questo intervento;<br />
- si decide, per motivi di sicurezza, di abbassare il muro davanti all’immondezzaio di Maratta<br />
3 di due file di blocchetti;<br />
- i nuovi muretti in Maratta 3 sui quali fissare le panchine dovranno essere provvisti di<br />
coperture in pietra per migliorarne <strong>la</strong> resistenza alle intemperie;<br />
- si ipotizza l’attuazione dell’autogestione degli abitanti per <strong>la</strong> manutenzione del verde e per<br />
le pulizie. L’arch. Bianchi s’informa su cosa comporta (regole e possibilità) e farà sapere;<br />
- in P.za Monte Falterona 3 a causa del<strong>la</strong> realizzazione di aiuole che interrompono <strong>la</strong><br />
pavimentazione in legno, occorre spostare le panchine. Si decide dove posizionarle e di<br />
realizzarne due da 80 cm anziché da 100 come previsto nel progetto;<br />
- in P.za Monte Falterona 1 per lo stesso motivo si decide di spostare le tre panchine. Una verrà<br />
messa in prossimità del<strong>la</strong> palma, intorno al<strong>la</strong> quale si decide di realizzare un’aiuo<strong>la</strong> sagomata;<br />
- alcuni abitanti di via Monte Falterona 1 richiedono di recintare con <strong>la</strong> stessa fascia delle<br />
altre aiuole anche quel<strong>la</strong> del<strong>la</strong> Madonnina 26 ;<br />
- si discute delle <strong>la</strong>mpade per gli ingressi delle scale, già ordinate così come previste in<br />
capito<strong>la</strong>to. Montano <strong>la</strong>mpadine alogene, sono molto costose e sovradimensionate per l’uso<br />
23<br />
Anche l’arch. Bianchi più avanti nel tempo ci comunicherà che a conclusione <strong>la</strong>vori manderà l’impresa a pulire i vetri delle<br />
tettoie. A marzo 2007 i <strong>la</strong>vori si sono conclusi e nessuna pulizia è ancora stata fatta.<br />
24<br />
Per un errore dell’Impresa, sarà poi imbiancato di rosso mattone. Continuiamo ad essere convinte che, se dipinto di colore<br />
chiaro, sarebbe stato un oggetto molto più gradevole e leggero.<br />
25<br />
Anche questa decisione discende da un errore dell’Impresa, infatti sono state montate le nuove recinzione del tipo preverniciato<br />
colore grigio canna di fucile anziché verde come tutte quelle preesistenti. Le vecchie recinzioni rimarranno poi di colore verde.<br />
26<br />
A questa richiesta Aler risponderà negativamente.<br />
38
Attività di accompagnamento ai <strong>la</strong>vori<br />
(simili a fari). Si tratta di 24 corpi illuminanti, mai campionati dall’impresa, che costano 208<br />
euro cad. Si decide, nonostante <strong>la</strong> fornitura già avvenuta e <strong>la</strong> penale di 62 euro dovuta<br />
all’Impresa, di sostituirle con un modello più domestico, economico e adatto al luogo,<br />
possibilmente a risparmio energetico (come indicato dal progetto preliminare del<br />
Laboratorio Abita) e più gestibili nel<strong>la</strong> manutenzione. Di seguito è riportata <strong>la</strong> scheda<br />
tecnica delle <strong>la</strong>mpade montate (catalogo Disano; 1260 Vega nero con <strong>la</strong>mpada FLC x 18 L<br />
- 56 euro cad). Il risparmio effettuato su questa voce sarà di circa 1.740 euro.<br />
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Federcasa Lombardia<br />
Regione Lombardia<br />
29 novembre 2006<br />
Presenti: arch. Bianchi e Canciani per ALER; geom. Lombardo per l’impresa e arch.tti Delera e<br />
Finzi per ABITA<strong>la</strong>b<br />
- altre economie possibili sul<strong>la</strong> fornitura degli apparecchi luminosi non sono purtroppo<br />
realizzabili in quanto il camion con il materiale elettrico è già in cantiere e i pali delle<br />
<strong>la</strong>mpade esterne sono già stati posati. Si tratta anche in questo caso dei modelli previsti<br />
dal capito<strong>la</strong>to, costosi, poco adeguati al luogo (ci si riferisce non tanto ai pali alti dei<br />
<strong>la</strong>mpioni quanto piuttosto alle luci collocate nelle aiuole) e mai campionati dall’Impresa<br />
nonostante le ripetute richieste. Inoltre, alcuni pali di via Maratta 3 che, dopo l’incontro e <strong>la</strong><br />
verifica con l’arch. Spinosa era stato deciso di tenere più bassi per evitare <strong>la</strong><br />
contaminazione del<strong>la</strong> luce con le chiome dei tigli, sono già stati posati alti 3 metri;<br />
- in P.za Monte Falterona 3 si decide <strong>la</strong> forma dell’aiuo<strong>la</strong> del<strong>la</strong> Madonnina che va realizzata<br />
sui tre <strong>la</strong>ti intorno al<strong>la</strong> cappel<strong>la</strong> <strong>la</strong>sciando libero il davanti; <strong>la</strong> luce va posta a <strong>la</strong>to oltre che<br />
all’interno.<br />
- si decide che ciò che si risparmia (anche dalle <strong>la</strong>mpade) servirà per realizzare l’aiuo<strong>la</strong> del<strong>la</strong><br />
palma in P.za Monte Falterona 3; verniciare le inferriate (preventivo: 2.400 euro circa);<br />
abbassare il muro in via Maratta 3; chiudere il passaggio con muretto ed inferriata per<br />
l’alloggio di Maratta 3 (500 euro circa); fornire e montare i due cancelletti mancanti delle<br />
scale dei seminterrati; sostituire i vetri delle pensiline degli ingressi alle scale con un<br />
<strong>la</strong>mierino;<br />
- si ricorda <strong>la</strong> fornitura dei cestini per l’immondizia nelle corti (già previsti nel<strong>la</strong> misura di due<br />
per cortile).<br />
40
Attività di accompagnamento ai <strong>la</strong>vori<br />
20 dicembre 2006<br />
Presenti: arch. Bianchi per ALER; geom. Lombardo per l’Impresa e arch.tti Delera e Finzi per<br />
ABITA<strong>la</strong>b:<br />
- si redige insieme l’elenco delle integrazioni che l’impresa o l’ALER dovrebbe svolgere<br />
prima del<strong>la</strong> conclusione dei <strong>la</strong>vori in modo da poterle quantificare e dividerne <strong>la</strong><br />
responsabilità 27 . L’arch. A. Delera invierà a tutti una e-mail in proposito;<br />
- il verde verrà realizzato dall’Impresa fra metà marzo e metà aprile;<br />
- per il verde oltre al<strong>la</strong> tavo<strong>la</strong> con indicate le varianti e le semplificazioni concordate con gli<br />
abitanti che hanno partecipato agli incontri del 10 e del 17 novembre, si procederà ad una<br />
verifica dei costi da capito<strong>la</strong>to (anche perché corrispondano i nomi, <strong>la</strong>tini, delle diverse<br />
essenze). A questo scopo viene preso un appuntamento con l’arch. Bianchi presso <strong>la</strong><br />
Filiale ALER di via Newton per il 17 gennaio 2007 alle ore 10;<br />
- il geom. Lombardo suggerisce di recarsi al vivaio Saldini (02-3542441) di Novate Mi<strong>la</strong>nese<br />
dove l’Impresa si rifornisce e/o di par<strong>la</strong>re con “l’uomo del verde” prima del<strong>la</strong> scelta definitiva.<br />
VERBALE DELL’INCONTRO TRA:<br />
ALER arch. S. Bianchi – D.L.; IMPRESA geom. Lombardo; ABITA arch.ti A. Delera e M. Finzi<br />
CORTI DI VIA MARATTA 3 E P.ZA MONTE FALTERONA 1 E 3<br />
ACCOMPAGNAMENTO AI LAVORI<br />
20 dicembre 2006<br />
Il presente verbale riporta le opere da completare per considerare conclusi i <strong>la</strong>vori di<br />
riqualificazione delle corti incrociate con quanto sottoscritto da ALER nell’incontro del 12.09.06 (si<br />
veda il Capitolo “La sospensione dei <strong>la</strong>vori e <strong>la</strong> loro ripresa” a pag. 24).<br />
Affianco ad ogni intervento è stato riportato l’esecutore concordato. Vengono anche segna<strong>la</strong>te<br />
alcune richieste pervenute dagli abitanti con un *.<br />
MARATTA 3<br />
1. Cedimento del<strong>la</strong> pavimentazione affianco al<strong>la</strong> <strong>la</strong>stra che copre <strong>la</strong> sottostazione del<br />
riscaldamento (IMPRESA).<br />
2. Completamento del<strong>la</strong> recinzione dell’aiuo<strong>la</strong> in corrispondenza dell’area gioco bimbi<br />
(IMPRESA).<br />
3. Realizzare <strong>la</strong> recinzione in corrispondenza del giardino privato affianco all’immondezzaio<br />
(quello del sig. Paolino) così come è stata realizzata tra i confini dei civici e tra i giardini<br />
privati e le corti (muretto con inferriata) (IMPRESA).<br />
4. Costruire il percorso che attraversa l’aiuo<strong>la</strong> del<strong>la</strong> madonnina (IMPRESA – da<br />
quantificare).<br />
5. Collegare le 4 luci esterne dell’immondezzaio al crepusco<strong>la</strong>re esistente (IMPRESA).<br />
6. Pulire e chiudere tutte le finestrelle delle cantine che affacciano sul<strong>la</strong> corte e sul<strong>la</strong> strada,<br />
e che risultano divelte totalmente o parzialmente, allo stesso modo di come è stato fatto<br />
nelle corti di P.za Monte Falterona 1 e 3 (ALER).<br />
7. Pulire <strong>la</strong> copertura dell’immondezzaio ingombra di vecchi detriti (ALER).<br />
8. Chiudere i passaggi tra l’alloggio al piano rialzato di sca<strong>la</strong> M e lo spazio del cortile con il<br />
solito muretto e inferriata (IMPRESA-ALER).<br />
9. Sostituire il vetro rotto di copertura dell’ingresso di sca<strong>la</strong> A e C (IMPRESA-ALER).<br />
27<br />
Questo verbale, riportato per esteso di seguito, sarà da questo momento in poi, lo strumento per control<strong>la</strong>re le opere ancora da<br />
realizzare. Evidenziamo con <strong>la</strong> sottolineatura quanto, a conclusione dei <strong>la</strong>vori, deve essere ancora fatto.<br />
41
Federcasa Lombardia<br />
Regione Lombardia<br />
10. Per motivi di sicurezza, sostituire <strong>la</strong> serratura del<strong>la</strong> cantina di sca<strong>la</strong> B e darne <strong>la</strong> chiave<br />
al<strong>la</strong> so<strong>la</strong> custode (ALER) 28 .<br />
11. È richiesta, ed è opportuna, l’aggiunta di qualche ferro porta biciclette * (visto anche il<br />
risparmio effettuato con i porta biciclette istal<strong>la</strong>ti).<br />
FALTERONA 1<br />
1. Il sistema crepusco<strong>la</strong>re per l’accensione delle luci nel cortile deve essere spostato in<br />
luogo più idoneo (ALER)<br />
2. Fornitura e posa del cancelletto al<strong>la</strong> sca<strong>la</strong> esterna che porta in cantina (ALER)<br />
3. Recinzione aiuo<strong>la</strong> madonnina (IMPRESA).<br />
4. È richiesta l’aggiunta di qualche ferro porta biciclette *.<br />
5. Per <strong>la</strong> buona manutenzione futura del verde, è stata segna<strong>la</strong>ta <strong>la</strong> mancanza di permeabilità<br />
del suolo in corrispondenza di una picco<strong>la</strong> quota di area verde che precedentemente era<br />
pavimentata con <strong>la</strong> gettata in cemento. Come affrontare <strong>la</strong> questione<br />
FALTERONA 3<br />
1. Raddrizzare le panchine collocate di fianco all’ingresso del SICET (IMPRESA).<br />
2. Creare l’aiuo<strong>la</strong> in corrispondenza del<strong>la</strong> madonnina (IMPRESA).<br />
3. Fornitura e posa del cancelletto al<strong>la</strong> sca<strong>la</strong> esterna che porta in cantina (ALER).<br />
4. Per <strong>la</strong> buona manutenzione futura del verde, è stata segna<strong>la</strong>ta <strong>la</strong> mancanza di permeabilità<br />
del suolo in corrispondenza di una picco<strong>la</strong> quota di area verde che precedentemente era<br />
pavimentata con <strong>la</strong> gettata in cemento. Come affrontare <strong>la</strong> questione<br />
PER TUTTE LE 3 CORTI<br />
1. Ripristino calcestre (IMPRESA-ALER).<br />
2. Dotare le edicole delle 3 madonnine di luci interne (VEDI PUNTO 1 VERBALE <strong>14</strong> luglio<br />
2006 SOTTOSCRITTO DA ALER il 12 settembre 2006).<br />
3. Rimuovere le vecchie p<strong>la</strong>foniere poste sopra le tettoie di ogni ingresso alle scale (VEDI<br />
PUNTO 1 VERBALE <strong>14</strong> luglio 2006 SOTTOSCRITTO DA ALER il 12 settembre 2006).<br />
4. Dotare ogni cortile di 2 porta rifiuti di piccole dimensioni e legati ai pali del<strong>la</strong> luce (VEDI<br />
PUNTO 10 VERBALE <strong>14</strong> luglio 2006 SOTTOSCRITTO DA ALER il 12 settembre 2006).<br />
5. Smussare gli angoli delle pietre poste sui muretti (VEDI PUNTI AGGIUNTI A<br />
CONCLUSIONE DEL VERBALE <strong>14</strong> luglio 2006 SOTTOSCRITTO DA ALER il 12<br />
settembre 2006).<br />
6. Verniciare le inferriate verso le parti comuni di grigio.<br />
7. Collegare il funzionamento delle ventole degli immondezzai con l’apertura delle porte<br />
(oggi funzionano a tempo ma non basta) e procedere al<strong>la</strong> realizzazione di fori di<br />
venti<strong>la</strong>zione grigliati sulle pareti verticali (VEDI PUNTO 9 VERBALE <strong>14</strong> luglio 2006<br />
SOTTOSCRITTO DA ALER il 12 settembre 2006).<br />
8. Preparare 3 cartelli in metallo da affiggere sugli immondezzai. Di seguito riportiamo il<br />
testo che è stato inviato con una e-mail il 30 ottobre 2006: Per buttare i rifiuti<br />
ingombranti rivolgersi al servizio gratuito dell'AMSA telefonando al numero verde<br />
800 332299. ALER ricorda che le spese di smaltimento degli ingombranti<br />
abbandonati in cortile sono addebitate pro quota agli inquilini.<br />
9. Preparare alcuni cartelli in metallo (7+2) che richiamino l’utilizzo degli appositi porta<br />
biciclette.<br />
10. Procedere con urgenza (prima del<strong>la</strong> semina del prato) al<strong>la</strong> potatura dei tigli (IMPRESA-<br />
ALER).<br />
11. Verificare il corretto funzionamento di almeno 1 punto acqua per cortile (ALER).<br />
28<br />
Nel frattempo è stato divelto completamente il portoncino delle scale. Se non riparato si aggiunge il problema che potrebbe<br />
cadere e fare male a qualche d’uno.<br />
42
Attività di accompagnamento ai <strong>la</strong>vori<br />
22 dicembre 2006<br />
Presenti: arch.tti Delera e Finzi per il Laboratorio Abita; Prof.sse Bianca e Maria Bottero per<br />
ABITA<strong>la</strong>b; un abitante:<br />
- gli operai hanno iniziato oggi, venerdì, a sollevare <strong>la</strong> struttura del<strong>la</strong> nuova iso<strong>la</strong> ecologica di<br />
P.za Monte Falterona 3 e ci siamo resi immediatamente conto che dovevano esserci stati<br />
dei problemi nell’interpretazione dei disegni. La struttura metallica risultava infatti più alta di<br />
circa 1,00 mt.. Gli operai hanno avuto l’ordine di continuare a <strong>la</strong>vorare ma nè l’impresa nè<br />
<strong>la</strong> Direzione Lavori hanno segna<strong>la</strong>to nul<strong>la</strong> di anomalo (per dire <strong>la</strong> verità non sappiamo se<br />
hanno visto!!!);<br />
- cerchiamo subito il geom. Lombardo e l’arch. Bianchi; riusciamo a par<strong>la</strong>re con quest’ultimo<br />
solo <strong>la</strong> mattina del giorno seguente: il sabato, antivigilia di Natale;<br />
- nei giorni seguenti ci sentiamo ancora e fissiamo un appuntamento in loco per il 27 dicembre.<br />
27 dicembre 2006<br />
Presenti: arch. Bianchi per ALER; geom. Lombardo per l’Impresa e arch. Delera per ABITA<strong>la</strong>b:<br />
- apprendiamo dall’arch. Bianchi che non si tratta affatto di un errore. L’Impresa, infatti, ha<br />
dimensionato <strong>la</strong> struttura metallica sul<strong>la</strong> base dei disegni presentati per <strong>la</strong> DIA 29 ; tra questi<br />
disegni e il progetto definitivo risulta una differenza di altezza appunto di 1,00 mt. (a noi sono<br />
stati consegnati solo i disegni del progetto definitivo).<br />
- i <strong>la</strong>vori non si possono però interrompere; in questo momento di “festività” non saprebbero<br />
dove mandare a <strong>la</strong>vorare <strong>la</strong> squadra di operai. Proseguiranno le opere fino al tamponamento<br />
dell’altezza prevista nel progetto definitivo. Al rientro dalle ferie del Responsabile del<br />
Procedimento (l’arch. G. Spinosa di ALER) ci si incontrerà per decidere il da farsi.<br />
11 gennaio 2007<br />
Presenti: arch.tti Spinosa e Bianchi per ALER; geom. Lombardo per l’Impresa e arch. Delera per<br />
ABITA<strong>la</strong>b;<br />
- l’incontro è stato organizzato per decidere nel merito dell’altezza sbagliata del<strong>la</strong> nuova iso<strong>la</strong><br />
ecologica di P.za Monte Falterona 3;<br />
- si decide il taglio in opera del<strong>la</strong> struttura fino all’altezza del<strong>la</strong> recinzione esistente di divisione<br />
tra i due civici;<br />
si decide inoltre:<br />
- di non realizzare il sopraluce trasparente posto verso il civico 1 <strong>la</strong>sciandolo solo sul fronte<br />
ondu<strong>la</strong>to;<br />
- d’impaginare centralmente <strong>la</strong> porta d’ingresso e di non realizzarne il sopraluce;<br />
- di rialzare di 3 file di mattoni <strong>la</strong> fessura trasparente verticale posta sul retro del<strong>la</strong> struttura;<br />
- non sarà possibile realizzare lo zoccolo rientrante in quanto <strong>la</strong> dimensione del<strong>la</strong> struttura non<br />
lo consente;<br />
- il rivestimento interno dovrebbe essere realizzato in piastrelle formato 7X15 posate in<br />
verticale. Questo formato è stato appositamente scelto per facilitare <strong>la</strong> posa sulle pareti<br />
ondu<strong>la</strong>te e assicurare una migliore esecuzione dell’opera. Il geom. Lombardo, però, ha già<br />
ordinato piastrelle nel formato 20X20 e male vede il doverle sostituire. L’arch. Bianchi si<br />
impegna a verificare <strong>la</strong> possibilità di avere in tempi brevi un formato verticale 30 ;<br />
- sarà necessario presentare in Comune una variazione al<strong>la</strong> DIA approvata. ALER chiederà<br />
al progettista incaricato di provvedere immediatamente 31 .<br />
29<br />
A cosa servono i disegni definitivi se poi l’Impresa non li usa Inoltre i disegni per <strong>la</strong> DIA sono in sca<strong>la</strong> 1:200; quelli definitivi in<br />
sca<strong>la</strong> 1:100. Il dimensionamento di una struttura merita di essere verificato con i disegni più dettagliati.<br />
30<br />
Le piastrelle verranno poi posate in formato 20X20 da un abilissimo piastrellista extracomunitario che, in tutte le parti curve<br />
delle pareti, le ha posate, quasi senza fuga, tagliandole in formato 10X20 e smussandone gli spigoli.<br />
31<br />
Sappiamo che in un primo momento ci sono state non poche resistenze da parte del progettista incaricato a presentare, senza<br />
esporre alcun costo aggiuntivo ad ALER, <strong>la</strong> variante al<strong>la</strong> DIA. Questo ha comportato, oltre a tutto il resto, un ritardo<br />
nell’utilizzazione del locale. Ora, pur senza col<strong>la</strong>udo da parte degli uffici comunali, l’arch. G. Spinosa, responsabile del<br />
procedimento, ha dato l’autorizzazione all’uso del locale.<br />
43
Federcasa Lombardia<br />
Regione Lombardia<br />
44
Attività di accompagnamento ai <strong>la</strong>vori<br />
17 gennaio 2007<br />
Presenti: arch. Bianchi e sig.ra Mangione responsabile del verde per ALER e arch. Finzi per<br />
ABITA<strong>la</strong>b:<br />
- l’incontro si tiene presso <strong>la</strong> sede ALER di Via Newton e lo scopo è quello di verificare il<br />
nuovo progetto del verde definito negli incontri che sono stati svolti con gli abitanti nei<br />
giorni 10 novembre 2006 (corte di Via Maratta 3) e 17 novembre 2006 (corti di P.zza<br />
Monte Falterona 1 e 3).<br />
7 febbraio 2007<br />
Presenti: arch. Bianchi per ALER; geom. Lombardo e il sig. Pulcini, responsabile del verde per<br />
l’Impresa; arch.tti Delera e Finzi per ABITA<strong>la</strong>b:<br />
- definizione del progetto del verde. L’arch. Bianchi predisporrà le p<strong>la</strong>nimetrie con le scelte,<br />
le quantità e le localizzazioni approssimative. Saremo in ogni caso avvisate sul giorno nel<br />
quale inizieranno le piantumazioni per potere essere presenti e seguire i <strong>la</strong>vori 32 .<br />
Fine marzo 2007<br />
I <strong>la</strong>vori sono conclusi; il verde è stato piantumato; purtroppo dopo un mese di febbraio e un inizio<br />
di marzo quasi primaverili è tornato il freddo (speriamo che le piantumazioni recenti non ne<br />
risentano). ALER deve ancora provvedere a completare alcuni interventi e si impegna a farlo<br />
all’interno del<strong>la</strong> normale manutenzione ordinaria 33 . L’iso<strong>la</strong> ecologica di P.za Monte Falterona 3 è<br />
32 In realtà il venerdì 9 marzo saremo avvisate telefonicamente dall’arch. Bianchi di ALER a <strong>la</strong>vori iniziati. L’arch. Finzi recatasi<br />
sul posto assisterà al<strong>la</strong> disapprovazione di molti abitanti per le scelte localizzative non propriamente idonee oltre che per <strong>la</strong><br />
“miseria” delle piante. Il sabato 10 ci recheremo in cantiere per rimediare agli errori compiuti e il lunedì 12 ci incontreremo<br />
nuovamente sul posto con l’arch. Bianchi, il geom. Lombardo e i giardinieri per completare le scelte localizzative. Ancora<br />
alcune questioni rimarranno in sospeso e a tutt’oggi (metà aprile) non risultano risolte. Mancano 2 cespugli di melograno nel<strong>la</strong><br />
corte di Monte Falterona 1 e devono essere sostituite le ortensie piantate sul confine del giardino privato del sig. Ingenito in<br />
Monte Falterona 3 con dei cespugli di Lauro Ceraso (<strong>la</strong> moglie del sig. Ingenito è allergica alle ortensie!!!)<br />
33 I <strong>la</strong>vori ancora in sospeso, e che ALER si è impegnata a realizzate nel<strong>la</strong> “manutenzione ordinaria” di sua competenza, sono: in<br />
Via Maratta 3 <strong>la</strong> recinzione tra il cortile e uno dei giardini privati; <strong>la</strong> chiusura delle finestrelle delle cantine sul cortile e verso<br />
strada; <strong>la</strong> pulitura del<strong>la</strong> copertura dell’immondezzaio ingombra da detriti di cantiere; <strong>la</strong> sostituzione di 2 vetri rotti delle pensiline<br />
di copertura delle scale A e C; <strong>la</strong> sostituzione del<strong>la</strong> serratura del<strong>la</strong> cantina e <strong>la</strong> riparazione del portoncino, completamente<br />
45
Federcasa Lombardia<br />
Regione Lombardia<br />
stata completata e ne è stato sbagliato anche il colore (era stato detto il 15 novembre 2006 che<br />
sarebbe stata dello stesso colore panna delle facciate degli edifici e invece è stata dipinta di<br />
rosso mattone). Ma cosa ancora più grave, a tutt’oggi non è stata presentata nessuna variante<br />
del<strong>la</strong> DIA; fino a che non sono trascorsi 30 giorni dal<strong>la</strong> presentazione di questa richiesta<br />
comunale non è possibile effettuare il col<strong>la</strong>udo; fino a quando non è stata col<strong>la</strong>udata <strong>la</strong> struttura<br />
<strong>la</strong> stessa non può essere utilizzata; l’immondizia del cortile è ancora, a distanza di 5 anni, nei<br />
bidoni dell’immondizia radunati in un punto del cortile.<br />
Nei giorni immediatamente successivi ALER deciderà di rendere funzionante ed operativa l’iso<strong>la</strong><br />
ecologica nonostante l’incompletezza delle pratiche.<br />
ALCUNE DELLE OPERE ANCORA DA COMPLETARE<br />
46<br />
divelto, di sca<strong>la</strong> B. Inoltre: l’aggiunta di 2 porta biciclette per i cortili di Via Maratta e P.za Monte Falterona 1; <strong>la</strong> revisione del<br />
sistema crepusco<strong>la</strong>re di P.za Monte Falterona 1; <strong>la</strong> predisposizione e il montaggio, agli ingressi degli immondezzai, di 3 cartelli<br />
metallici che ricordino l’utilizzo del servizio AMSA per lo sgombero dei rifiuti ingombranti e 3 cartelli, uno per ogni corte, che<br />
ricordino invece l’utilizzo dei porta biciclette.<br />
Inoltre si è verificata una perdita d’acqua nel<strong>la</strong> nuova iso<strong>la</strong> ecologica di Monte Falterona 1 che rende il pavimento bagnato e<br />
scivoloso.
Attività di accompagnamento ai <strong>la</strong>vori<br />
3.4 L’iso<strong>la</strong> ecologica<br />
La progettazione prima, e <strong>la</strong> costruzione poi, dell’iso<strong>la</strong> ecologica nell’unica corte che ne era<br />
rimasta ancora sprovvista, P.za Monte Falterona 3, è stata una vera impresa.<br />
Durante <strong>la</strong> realizzazione dei primi <strong>la</strong>vori di manutenzione straordinaria (conclusi nel 2001) che<br />
hanno realizzato i locali per l’immondizia di Via Maratta 3 e di P.za Monte Falterona 1, il civico 3<br />
di Monte Falterona ne era rimasto sprovvisto perché <strong>la</strong> sua localizzazione era stata contestata<br />
dagli abitanti.<br />
Nelle attività del Laboratorio di Progettazione partecipata abbiamo <strong>la</strong>vorato per individuare e<br />
condividere con gli abitanti il luogo più idoneo e <strong>la</strong> forma da dare a questo manufatto.<br />
L’iso<strong>la</strong> ecologica di P.za Monte Falterona 3 in una delle tavole preparate da ABITA<strong>la</strong>b per il<br />
Progetto preliminare e poi nel p<strong>la</strong>stico predisposto per essere mostrato agli abitanti.<br />
47
Federcasa Lombardia<br />
Regione Lombardia<br />
Nel<strong>la</strong> realizzazione del<strong>la</strong> prima parte dei <strong>la</strong>vori (gennaio 2005) questo manufatto è stato<br />
scorporato per mancanza di finanziamenti; poi, nel<strong>la</strong> definizione del progetto esecutivo, è stata<br />
aumentata <strong>la</strong> sua superficie in base alle nuove disposizioni AMSA che ne vinco<strong>la</strong>no <strong>la</strong><br />
dimensione al numero di abitanti insediati nel civico 34 .<br />
I calcoli strutturali per dimensionare <strong>la</strong> struttura portante, svolti prima dal progettista incaricato e<br />
poi dello strutturista dell’Impresa esecutrice delle opere, hanno fatto lievitare le dimensioni delle<br />
travi e dei pi<strong>la</strong>stri in ferro, appesantendo l’immagine complessiva di quel<strong>la</strong> che sarebbe dovuta<br />
essere una struttura leggera!!!<br />
Ovviamente: più ferro più costo!!!<br />
Insieme al<strong>la</strong> struttura “pesante” anche il costo complessivo dell’opera si è fatto risentire,<br />
sottraendo disponibilità economiche al<strong>la</strong> realizzazione di altre opere.<br />
Per non par<strong>la</strong>re, poi, delle tavole progettuali prodotte dallo Studio Matteini che, certo, non hanno<br />
aiutato a fare chiarezza in merito all’esecuzione.<br />
Esistono 2 serie di TAV. 5V e TAV. 6V 35 dedicate, appunto, all’esecuzione dell’iso<strong>la</strong> ecologica: una<br />
serie è del 28.03.2006 e l’altra serie è aggiornata al 18.07.2006. Nel<strong>la</strong> seconda serie l’unica<br />
modifica riportata è <strong>la</strong> frase: “il posizionamento del<strong>la</strong> nuova iso<strong>la</strong> ecologica deve essere verificato in<br />
sito dal Direttore dei <strong>la</strong>vori e dal responsabile dell’accompagnamento del<strong>la</strong> Direzione <strong>la</strong>vori”. Come<br />
a dire: se l’ingrandimento del<strong>la</strong> pianta crea dei problemi al<strong>la</strong> sua localizzazione, vedeteve<strong>la</strong> voi!!!<br />
Infatti, in fase di tracciamento per <strong>la</strong> realizzazione dello scavo, per evitare il taglio di uno dei tigli,<br />
si è dovuto rinunciare al leggero disassamento del manufatto che era stato previsto nel progetto<br />
preliminare con l’obiettivo di “rompere” <strong>la</strong> rigida geometria delle 2 corti triango<strong>la</strong>ri.<br />
Abbiamo dunque proceduto con il raddrizzamento del corpo edilizio ed il suo allineamento al<br />
muro divisorio tra i 2 cortili.<br />
34<br />
Si veda <strong>la</strong> corrispondenza intercorsa tra il progettista incaricato e il Direttore dei Lavori ALER riportata nel cap. La sospensione<br />
dei <strong>la</strong>vori e <strong>la</strong> loro ripresa a pag. 38-39.<br />
35<br />
Si presume che <strong>la</strong> V affiancata al numero delle tavole si riferisca ad una VARIANTE già portata a delle precedenti tavole 5 e 6<br />
48<br />
riferite ad un primo progetto di iso<strong>la</strong> ecologica mai entrate in nostro possesso.
Attività di accompagnamento ai <strong>la</strong>vori<br />
Come se tutto ciò non bastasse, quando il 22 dicembre 2006 viene sollevata <strong>la</strong> pesante struttura<br />
in ferro, ci si accorge che è alta ben 4,00 mt., circa 1,00 mt. in più rispetto a quanto riportato nei<br />
disegni esecutivi 36 .<br />
Per quanto fosse ormai buio, l’incombenza del<strong>la</strong> so<strong>la</strong> struttura metallica all’interno delle 2 piccole<br />
corti era assolutamente visibile nel<strong>la</strong> sua esagerazione. Anche “l’incompetenza degli abitanti”<br />
aveva notato <strong>la</strong> sproporzione!!! e paragonato l’opera ad una “gabbia per le scimmie”.<br />
Dopo una serie di telefonate con il Direttore dei <strong>la</strong>vori, il quale teneva i contatti con il responsabile<br />
dell’Impresa, il 27 dicembre si è appurato che non si trattava propriamente di un errore!!! I ferri<br />
erano stati tagliati, preparati e montati sul<strong>la</strong> base dei disegni presentati per l’autorizzazione<br />
comunale e non sul<strong>la</strong> base dei disegni esecutivi!!!<br />
Alcune domande sorgono spontanee:<br />
Come è possibile che il progettista incaricato abbia predisposto, di uno stesso manufatto,<br />
disegni esecutivi e DIA che differiscono tra di loro di quasi 1 metro in altezza<br />
Come è possibile che il Responsabile del Procedimento di Aler che firma entrambe i<br />
disegni non se ne accorga<br />
Come è possibile che il Comune di Mi<strong>la</strong>no autorizzi <strong>la</strong> realizzazione, interna ad un piccolo<br />
cortile, di un volume così imponente<br />
Come è possibile che l’Impresa, valutando di dovere ricalco<strong>la</strong>re <strong>la</strong> struttura metallica, abbia<br />
considerato solo i disegni presentati per <strong>la</strong> DIA (in sca<strong>la</strong> 1:100) e non quelli del progetto<br />
esecutivo (in sca<strong>la</strong> 1:50)<br />
Come è possibile che il Direttore Lavori abbia accettato il ricalcalo dimensionale ed<br />
economico del<strong>la</strong> struttura senza svolgere nessuna azione di controllo<br />
Anche le nostre ripetute richieste al<strong>la</strong> Direzione Lavori e al Direttore Tecnico, purtroppo solo<br />
verbali, di abbassare in fase d’esecuzione l’altezza esagerata del manufatto riportata sui disegni<br />
(h. 2,99 mt.), non sono riuscite a introdurre il “dubbio” di un possibile errore.<br />
36<br />
Si tenga conto che già dai disegni esecutivi era stato notato che il manufatto riportava l’altezza di 2,99 mt. quando si era<br />
sempre detto di tenersi a filo con <strong>la</strong> recinzione che separa i 2 civici che è alta 2,30 mt.. Il limite del<strong>la</strong> recinzione era, peraltro,<br />
assolutamente compatibile con il rego<strong>la</strong>mento edilizio del Comune di Mi<strong>la</strong>no che prevede, per i locali senza permanenza di<br />
persone, un’altezza interna di 2,10 mt.<br />
49
Federcasa Lombardia<br />
Regione Lombardia<br />
La concomitanza delle festività natalizie, poi, non ha giocato a favore dell’urgenza che richiedeva<br />
l’intervento: il progettista incaricato, l’arch. Matteini, non si riusciva a trovare; l’arch. Spinosa di<br />
ALER era in ferie; il geom. Lombardo dell’Impresa ci stava andando; per non <strong>la</strong>sciare senza<br />
<strong>la</strong>voro gli operai è stato deciso di proseguire con i tamponamenti del<strong>la</strong> struttura ma solo fino<br />
all’altezza del<strong>la</strong> recinzione esistente che separa i 2 civici.<br />
L’11 gennaio ci si è dati appuntamento in cantiere 37 e sono state date indicazioni di tagliare <strong>la</strong><br />
struttura in opera fino all’altezza del<strong>la</strong> recinzione esistente (2,30 mt.).<br />
Il giorno seguente è iniziato l’intervento di taglio. Cosa sarà costato Chi avrà pagato Queste<br />
sono domande che meriterebbero sicuramente una risposta.<br />
Ma le sorprese non finiscono qua.<br />
37<br />
Presenti: arch.tti G. Spinosa e S. Bianchi per ALER; geom. Lombardo per l’Impresa; arch. A. Delera per ABITA<strong>la</strong>b.<br />
50
Attività di accompagnamento ai <strong>la</strong>vori<br />
Dopo avere abbandonato l’idea di rivestire <strong>la</strong> struttura con <strong>la</strong>stre di rame per il costo esagerato, si<br />
era optato per <strong>la</strong> sua intonacatura che sarebbe stata dipinta di colore panna come <strong>la</strong> parte più<br />
chiara degli edifici 38 con uno zoccolo, di soli 10/15 cm. di altezza, leggermente rientrante e dipinto<br />
di scuro per rafforzare l’immagine di leggerezza e di “distacco” da terra 39 .<br />
Nei fatti, poi, non si potrà realizzare nessuna rientranza dello zoccolo perché <strong>la</strong> massiccia<br />
struttura metallica non consente neppure una minima rientranza. Si deciderà dunque di dipingere,<br />
dello stesso marrone dello zoccolo degli edifici, una fascia alta come il parapetto dell’unica<br />
fessura vetrata presente sul retro del manufatto.<br />
Il giorno che imbiancano l’edificio, come se non bastasse, l’Impresa sbaglia anche il colore.<br />
Anziché di colore chiaro, il panna degli edifici, l’iso<strong>la</strong> ecologica viene imbiancata di rosso mattone.<br />
Gli abitanti sono comunque felici!!! finalmente hanno ciò che attendevano da anni!!!<br />
i bidoni dell’immondizia non saranno più in vista!!! e <strong>la</strong> “casetta” piace, con le sue forme<br />
morbide!!! piace anche il colore con il quale è stata dipinta!!!<br />
Per rimediare l’errore il geom. Lombardo dell’Impresa si offre di imbiancare, a gratis, l’androne<br />
del civico. A tutt’oggi stiamo ancora aspettando.<br />
38<br />
Si veda, al cap. Gli incontri con l’Impresa e <strong>la</strong> Direzione Lavori, il diario riportato nell’incontro del 15.11.2006 a pag. 38.<br />
39 Immagine che il progetto preliminare aveva suggerito di ottenere appoggiando <strong>la</strong> struttura su una trave ca<strong>la</strong>ndrata.<br />
51
Federcasa Lombardia<br />
Regione Lombardia<br />
Febbraio 2007 - Il cortile di Piazza Monte Falterona 3<br />
ingombro di bidoni dell’immondizia<br />
Aprile 2007 - Il cortile di Piazza Monte Falterona 3<br />
finalmente sgombro e rigoglioso<br />
52
Attività di accompagnamento ai <strong>la</strong>vori<br />
4. Le attività<br />
4.1 Il verde<br />
Premessa storica<br />
Il rilievo botanico e le indicazioni progettuali del 2002.<br />
Il <strong>la</strong>voro di progettazione partecipata del verde nelle tre corti ha avuto origine nel 2002 con il<br />
recupero e <strong>la</strong> pulizia degli spazi comuni e di quelli annessi ai retri degli edifici residenziali che<br />
necessitavano innanzi tutto lo sgombero dai materiali accumu<strong>la</strong>ti nel tempo e da quelli prodotti<br />
dal cantiere per il ripristino delle facciate. Tali <strong>la</strong>vori avevano comportato fra l’altro anche<br />
l’abbattimento delle recinzioni che delimitavano i giardini di pertinenza delle abitazioni site al<br />
piano rialzato, venendo a creare una sorta di terra di nessuno, in balia del degrado e di<br />
movimenti illeciti, incoraggiati dal<strong>la</strong> posizione defi<strong>la</strong>ta di quelle porzioni di terreno. Per reazione<br />
anche gli inquilini che in passato si erano dedicati con maggiore cura al<strong>la</strong> manutenzione delle<br />
piante e dei giardini si erano letteralmente barricati in casa, costretti ad abbandonare a loro volta<br />
il verde divenuto incolto.<br />
Il Laboratorio di Progettazione Partecipata ha incaricato un botanico dell’Università Statale di<br />
Mi<strong>la</strong>no, il prof. Giuseppe Patrignani, di svolgere un rilievo botanico di ciò che restava del primitivo<br />
impianto vegetazionale delle corti, “in modo da creare un archivio delle specie vegetali presenti,<br />
di valutarne lo stato di salute e di col<strong>la</strong>borare ad un progetto di recupero del verde sia nei cortili<br />
che nelle aree assegnate agli inquilini” per le quali è stato effettuato il ripristino delle recinzioni<br />
divisorie, una volta completata <strong>la</strong> pulizia.<br />
Il <strong>la</strong>voro ha portato ad individuare alcune soluzioni semplici ed economiche per avviare <strong>la</strong><br />
riqualificazione degli spazi aperti e a scegliere le piante che valeva <strong>la</strong> pena conservare nel<br />
progetto, soprattutto quelle a cui gli inquilini attribuivano un significato connesso al<strong>la</strong> memoria<br />
storica dei tre cortili.<br />
Verso <strong>la</strong> fine di ottobre del 2002 il Laboratorio ha predisposto una sorta di tavo<strong>la</strong> “domandante”<br />
contenente indicazioni per <strong>la</strong> sistemazione del verde nei tre cortili, poi sottoposte al vaglio del<br />
prof. Patrignani, ove erano indicate da un <strong>la</strong>to <strong>la</strong> disposizione delle nuove essenze in re<strong>la</strong>zione<br />
alle preesistenti e dall’altro i possibili miglioramenti dei punti critici attraverso scelte botaniche<br />
mirate ad ampliare le percezioni visive ed olfattive.<br />
53
Federcasa Lombardia<br />
Regione Lombardia<br />
I contenuti del Progetto Definitivo:<br />
Come per il resto dell’intervento, anche <strong>la</strong> riqualificazione degli spazi a verde è stata sottoposta<br />
al<strong>la</strong> progettazione esecutiva dell’arch. Matteini, precisamente alle tavole 9 e 10 e loro revisioni e<br />
varianti. Il progetto preliminare si poneva obbiettivi di economicità e di semplicità, in<br />
considerazione anche dell’auspicata responsabilizzazione e coinvolgimento diretto degli inquilini<br />
fruitori dei cortili nel<strong>la</strong> gestione e manutenzione futura del verde. Come per <strong>la</strong> scelta degli<br />
elementi di arredo, nel progetto definitivo si riscontra invece una sovrabbondanza di essenze<br />
anche costose, che per lo più avrebbero comportato una manutenzione complessa. Gruppi<br />
compositi di diverse altezze e caratteristiche che avrebbero richiesto un impegno manutentivo<br />
esperto e frequente, pertanto poco realistico se si pensa a quanto generalmente accade nei cortili<br />
di proprietà pubblica.<br />
La variante più rilevante intervenuta fra il 2005 e il 2006 riguarda le aree trattate con i ciottoli che<br />
per volontà dell’assemblea del 24 giugno sono state convertite a verde. Il progetto prevedeva <strong>la</strong><br />
posa di ghiaietto di fiume in alcune aiuole, ma nel corso del<strong>la</strong> prima fase del cantiere, quando<br />
ancora l’ accompagnamento all’esecuzione delle opere da parte nostra non era stato intrapreso,<br />
erano stati posati, in luogo del ghiaietto, veri e propri sassi neppure levigati, causando così le ire<br />
degli abitanti, preoccupati che i bambini non si facesso del male cadendo sui ciottoli appuntiti.<br />
I ciottoli posati nel<strong>la</strong> prima fase dei <strong>la</strong>vori<br />
La conversione a verde delle aiuole, una volta rimossi i ciottoli, poneva però alcuni problemi che<br />
sono stati affrontati e risolti dapprima con gli abitanti nel corso dell’assemblea e successivamente<br />
con <strong>la</strong> Direzione Lavori e l’Impresa durante uno degli incontri che si svolgevano presso il<br />
Laboratorio di Progettazione Partecipata a scadenze rego<strong>la</strong>ri. La preoccupazione principale che<br />
ci era stata segna<strong>la</strong>ta riguardava <strong>la</strong> difficoltà di preservare le aiuole dall’attraversamento, anche<br />
con biciclette e motorini, e dal gioco del calcio, qualora <strong>la</strong> separazione dai percorsi in calcestre<br />
non fosse costituita da alcuna barriera fisica. In conseguenza a ciò il rischio che si delineava era<br />
54
Attività di accompagnamento ai <strong>la</strong>vori<br />
quello che il prato non potesse crescere adeguatamente e costituire superfici compatte di verde,<br />
ma terreni incolti e degradati in un arco di tempo re<strong>la</strong>tivamente breve. Appariva chiaro che le sole<br />
regole di convivenza non sarebbero bastate a risolvere il problema, ma che piuttosto questo<br />
avrebbe costituito l’ennesimo motivo per inasprire il conflitto generazionale già presente nelle<br />
corti fra gli anziani e i ragazzi e/o i bambini.<br />
La <strong>ricerca</strong> di una soluzione ci ha portati a ricordare i piccoli recinti costituti da paletti di legno<br />
connessi fra loro da fascette metalliche di colore verde scuro che fino a pochi anni fa<br />
delimitavano <strong>la</strong> maggior parte delle aree verdi del<strong>la</strong> città di Mi<strong>la</strong>no. Ci è sembrato che potessero<br />
costituire un deterrente adeguato agli usi più dannosi per il prato unitamente al<strong>la</strong> piantumazione<br />
di cespugli fioriti, atti (oltre che a decorare) a interrompere le superfici appetibili per il gioco.<br />
I piccoli recinti verde scuro a protezione delle aiuole<br />
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Federcasa Lombardia<br />
Regione Lombardia<br />
56
Attività di accompagnamento ai <strong>la</strong>vori<br />
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Federcasa Lombardia<br />
Regione Lombardia<br />
Gli incontri per <strong>la</strong> progettazione partecipata del verde<br />
Nel mese di novembre 2006 il Laboratorio ha promosso due incontri per <strong>la</strong> revisione partecipata<br />
del progetto del verde, uno per <strong>la</strong> corte di via Maratta 3 (10/11) e uno per le corti di P.za Monte<br />
Falterona 1 e 3 (17/11).<br />
Finalità degli incontri era procedere con gli abitanti al<strong>la</strong> scelta di piante, siepi e fiori a partire dal<br />
progetto definitivo, riducendo <strong>la</strong> varietà di essenze previste, mediante una maggiore attenzione ai<br />
costi e agli aspetti manutentivi, oltre che all’esito decorativo del verde nelle corti. Insieme<br />
abbiamo considerato l’estensione delle zone quasi sempre ombreggiate dei cortili e di quelle più<br />
esposte al sole, avvalendoci anche di uno studio specifico, prodotto nel<strong>la</strong> prima fase dell’incarico,<br />
che ci ha sostenuto nei ragionamenti sull’esposizione nelle diverse stagioni. Il contributo delle<br />
inquiline dotate di “pollice verde” è stato determinante per giungere al<strong>la</strong> definizione di giardini<br />
effettivamente qualificanti e gestibili in prospettiva anche dagli abitanti stessi senza sforzi<br />
eccessivi. Un’attenzione partico<strong>la</strong>re è stata dedicata alle aiuole che ospitano le Madonnine, dove<br />
sono state richieste diverse varietà di rose. In P.za Monte Falterona 1 si è riusciti a preservare<br />
dai danni di cantiere <strong>la</strong> palma e a dotar<strong>la</strong> di una specifica aiuo<strong>la</strong>. In via Maratta 3 e in P.za Monte<br />
Falterona 3, a richiesta, sono stati piantumati due abeti in sostituzione di quelli che<br />
tradizionalmente venivano addobbati a Natale.<br />
DAL DIARIO DELL’ACCOMPAGNAMENTO AI LAVORI<br />
20 ottobre 2006<br />
L’inquilina Baldassi, alloggio <strong>14</strong>4, sca<strong>la</strong> M e l’amica Lai<strong>la</strong> preferiscono i cespugli fioriti ai gelsi e<br />
sono disponibili a partecipare al gruppo di <strong>la</strong>voro sul verde.<br />
10 novembre 2006<br />
Incontro con gli abitanti di via Maratta 3 per <strong>la</strong> decisione delle essenze floreali da piantumare.<br />
Decisioni prese e segna<strong>la</strong>zioni (vedere anche mappe realizzate durante gli incontri):<br />
- tappeto erboso in carex morrowii come suggerito dal botanico (successivi dubbi sul<br />
carattere infestante dell’essenza);<br />
- percorso per arrivare al<strong>la</strong> Madonnina con mattonelle del cortile o <strong>la</strong>stre distanziate fra loro;<br />
- aiuo<strong>la</strong> Madonna rose rosse a cespuglio con spine;<br />
- aiuole ai <strong>la</strong>ti rododendro e cespugli con bacche dell’amore (piracanta);<br />
- scalette e muro immondezzaio, o falso gelsomino o, meglio, un rampicante sempreverde;<br />
- aiuo<strong>la</strong> immondezzaio: abete nano, <strong>la</strong>sciare l’oleandro più cespugli profumati con tanta<br />
<strong>la</strong>vanda;<br />
- potare i tigli prima di piantumare.<br />
17 novembre 2006<br />
Incontro con gli abitanti di P.za Monte Falterona 1 e 3 per <strong>la</strong> decisione delle essenze floreali da<br />
piantumare.<br />
Decisioni prese e segna<strong>la</strong>zioni (vedere anche mappe realizzate durante gli incontri):<br />
- MF1: pitturare l’immondezzaio di color panna come <strong>la</strong> facciata interna del<strong>la</strong> casa;<br />
- il gabinetto dietro al bar potrebbe essere utilizzato come deposito di materiali da<br />
giardinaggio;<br />
- automanutenzione del verde: MF3 Sicet e Ingenito; MF1: Ghoei, Iaculli (famiglia), Priamo<br />
- scelte per il verde: per <strong>la</strong> palma in MF1 abbiamo chiesto e tracciato un’aiuo<strong>la</strong> adeguata;<br />
MF1 camelia rosso/rosa, una primaverile e una invernale;<br />
- MF1 e MF3: tutto il prato a trifoglio piccolo (perplessità sul<strong>la</strong> durata da parte del geom.<br />
Lombardo);<br />
- MF1 e MF3:“I” = <strong>la</strong>vanda; “F” = cespugli di ortensie rosa e azzurre alternate;<br />
58
Attività di accompagnamento ai <strong>la</strong>vori<br />
- MF1: rose rampicanti rifiorenti con spine e profumate nell’aiuo<strong>la</strong> del<strong>la</strong> Madonna sul muro<br />
dell’immondezzaio;<br />
- MF1: cespugli di rose rifiorenti di vari colori;<br />
- MF3: dietro al<strong>la</strong> Madonna, cespugli di rose rifiorenti rosse;<br />
- MF3: siepi lungo <strong>la</strong> recinzione che divide da Maratta 3 e lungo i giardini privati: pittosforo e<br />
passiflora rampicante;<br />
- MF3: al centro dell’aiuo<strong>la</strong> un ciliegio da fiore;<br />
- lungo <strong>la</strong> recinzione divisoria fra MF1 e 3 falso gelsomino con passiflora e caprifoglio<br />
(adatto all’ombra);<br />
- rampicante sulle strutture delle scale dove davanti c’è <strong>la</strong> terra: gelsomino vero invernale.<br />
Incontro con gli abitanti di Piazza Monte Falterona 1 e 3 - 17 novembre 2007<br />
Incontro con gli abitanti di Piazza Monte Falterona 1 e 3 - 17 novembre 2007<br />
59
Federcasa Lombardia<br />
Regione Lombardia<br />
In generale nelle zone delle tre corti ombreggiate dai pa<strong>la</strong>zzi e dai tigli si è scelto di piantumare<br />
tanti cespugli di ortensie, presenti in passato nelle corti e indicati per <strong>la</strong> varietà di fioriture e di<br />
cromatismi, senza affiancare a questi le previste deutzie, ritenute disomogenee per <strong>la</strong> crescita in<br />
altezza.<br />
Per quanto riguarda i rampicanti da far crescere lungo le pensiline d’ingresso alle scale, sul<strong>la</strong><br />
recinzione che separa le corti di P.za M. Falterona 1 e 3 e sul<strong>la</strong> struttura del nuovo<br />
immondezzaio, si è optato anche in questo caso per una semplificazione rispetto a quanto<br />
previsto dal progetto, limitando <strong>la</strong> scelta inizialmente al gelsomino vero invernale (poi modificato<br />
in falso gelsomino) con l’unica variante delle piante di clematis vicino ai muretti a protezione delle<br />
scale delle cantine troppo bassi per ospitare il gelsomino.<br />
Nelle aiuole più vicine agli ingressi e maggiormente esposte al sole nelle tre corti gli abitanti<br />
hanno optato in via Maratta 3 per il rododendro affiancato dal cotoneaster e in P.za M. Falterona<br />
1 e 3 per diverse varietà di camelie. Erano anche state richieste due piante da frutto, una di<br />
ciliegio e una di melograno, in luogo dei gelsi previsti in progetto, ma successivamente sono state<br />
sostituite per timore che potessero sporcare e attirare gli insetti.<br />
Per una lettura p<strong>la</strong>nimetrica e più dettagliata delle scelte effettuate in seguito al confronto con gli<br />
abitanti si rimanda alle tavole riportate nelle pagine centrali del giornalino distribuito nel mese di<br />
febbraio 2007 riportate di seguito.<br />
Prima fase del<strong>la</strong> piantumazione con <strong>la</strong> partecipazione degli inquilini di P.za M. Falterona 1<br />
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Attività di accompagnamento ai <strong>la</strong>vori<br />
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Regione Lombardia<br />
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Federcasa Lombardia<br />
Regione Lombardia<br />
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Attività di accompagnamento ai <strong>la</strong>vori<br />
Gli incontri con ALER e con l’Impresa per <strong>la</strong> definizione del progetto del verde<br />
Il 17 gennaio 2007 si è svolto un incontro in via Newton con l’arch. Bianchi (DL) e con <strong>la</strong> signora<br />
Mangione, responsabile ALER per il verde, nel corso del quale l’arch. Finzi ha trasmesso l’esito<br />
degli incontri con gli abitanti e le tavole di progetto del verde con riportate in rosso le modifiche<br />
proposte. Trattandosi di varianti molto ragionevoli ed economiche non ci sono stati problemi da<br />
parte di ALER ad accettarle, salvo che per l’inserimento degli alberi da frutto, perché alcune<br />
esperienze precedenti ne sconsigliano l’uso (sporcizia al<strong>la</strong> base del<strong>la</strong> pianta, richiamo per gli<br />
insetti e asportazione dei frutti come probabile causa di conflitti fra gli inquilini). L’arch.Bianchi ha<br />
provveduto a far riportare le varianti sulle tavole di progetto e a riconsegnarle all’Impresa per <strong>la</strong><br />
posa delle piante e <strong>la</strong> semina del prato.<br />
Il 7 febbraio 2007 si è svolto un ulteriore incontro in cantiere e presso <strong>la</strong> stanza del Laboratorio di<br />
Progettazione Partecipata con <strong>la</strong> DL e l’Impresa, presente il responsabile del verde Pulcini. Dopo<br />
una ricognizione nei tre cortili, si è proceduto a quantificare e localizzare sul posto le<br />
piantumazioni da effettuare, salvo aggiustamenti da stabilire durante <strong>la</strong> posa in opera che si<br />
prevedeva partecipata.<br />
La piantumazione è stata effettuata il 9,10 e 12 marzo 2007. Il primo giorno non siamo state<br />
avvertite in tempo per poter essere presenti in cantiere e questo fatto ha creato un certo al<strong>la</strong>rme<br />
negli inquilini e alcuni disguidi che abbiamo potuto rimediare soltanto il giorno successivo, di<br />
sabato mattina, anche grazie al<strong>la</strong> disponibilità del giardiniere sig. Morotti.<br />
Il camion dei giardinieri con le piante per le tre corti<br />
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Federcasa Lombardia<br />
Regione Lombardia<br />
Lunedì 12 marzo si è svolto un ultimo incontro in cantiere con <strong>la</strong> presenza oltre che dei<br />
giardinieri, del<strong>la</strong> DL e del responsabile dell’Impresa geom.Lombardo, nel corso del quale sono<br />
stati affrontati e risolti gli ultimi problemi connessi alle piantumazioni, ancora una volta grazie al<br />
<strong>la</strong>voro di mediazione e partecipazione che ha caratterizzato questa esperienza.<br />
Restano in sospeso alcuni interventi conclusivi, ma l’impegno a completare positivamente i <strong>la</strong>vori<br />
è stato espresso e ribadito più volte, sia da parte dell’ALER che dell’Impresa, pertanto ci<br />
auguriamo che sia soltanto questione di giorni.<br />
Uno dei problemi già riscontrati riguarda <strong>la</strong> mansione di annaffiatura delle piante, partico<strong>la</strong>rmente<br />
importante in questa fase di attecchimento, considerato il caldo crescente. Per un anno l’Impresa<br />
che ha <strong>la</strong>vorato dovrebbe garantire <strong>la</strong> manutenzione del verde con l’annaffiatura una o due volte<br />
al<strong>la</strong> settimana a seconda delle condizioni climatiche, ma per il momento questa è affidata al<strong>la</strong><br />
volontà delle custodi e di alcuni inquilini e in via Maratta 3, dove l’onere è maggiore, le parti più<br />
esposte al sole si mostrano già sofferenti.<br />
La piantumazione dei rododendri e del cotoneaster in via Maratta 3<br />
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Attività di accompagnamento ai <strong>la</strong>vori<br />
Tavole definitive del verde predisposte dall’arch. Bianchi in seguito al recepimento delle varianti<br />
introdotte grazie al confronto partecipato con gli abitanti e il cartello finale che invita al rispetto del<br />
verde.<br />
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Regione Lombardia<br />
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Attività di accompagnamento ai <strong>la</strong>vori<br />
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Prima fase del<strong>la</strong> piantumazione con <strong>la</strong> partecipazione degli inquilini di P.za M. Falterona 3<br />
La stessa corte soltanto un mese dopo<br />
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Attività di accompagnamento ai <strong>la</strong>vori<br />
La corte di Piazza Monte Falterona 3 con il verde appena cresciuto e già rigoglioso<br />
Accesso carraio per i mezzi speciali in via Maratta 3 con il verde carente di annaffiature<br />
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Regione Lombardia<br />
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Attività di accompagnamento ai <strong>la</strong>vori<br />
4.2 La mediazione dei conflitti<br />
4.2.1. Gli anziani e gli adolescenti<br />
I conflitti nelle corti e i problemi sorti fra il 2005 e il 2006:<br />
− <strong>la</strong> situazione di via Maratta 3 e le segna<strong>la</strong>zioni delle anziane;<br />
− il conflitto generazionale (che c’è sempre stato) e i problemi di illegalità che vanno oltre<br />
Prologo:<br />
il 4 ottobre 2006 con Gabriele Ciapparel<strong>la</strong> del CRIC abbiamo concordato l’uso del<strong>la</strong> stanza. Per il<br />
momento a loro servirà soltanto un pomeriggio al<strong>la</strong> settimana per un <strong>la</strong>boratorio di costruzione di<br />
burattini che devono ancora stabilire e, salvo il venerdì, gli altri giorni sono disponibili per noi.<br />
Infatti i nostri incontri extra si svolgeranno prevalentemente al<strong>la</strong> mattina per esigenze di cantiere.<br />
Abbiamo anche deciso di incontrarci per coordinare attività con gli adolescenti e gli anziani, ad<br />
esempio sul verde nei cortili, allo scopo di sanare i conflitti in corso (appuntamento venerdì 13-10).<br />
DIARIO DELL’ACCOMPAGNAMENTO AI LAVORI<br />
INCONTRI CON GLI ABITANTI E LE REALTA’ SOCIALI DI ZONA<br />
13 ottobre 2006<br />
La nostra presenza in <strong>la</strong>boratorio e in cantiere ci permette di raccogliere alcune segna<strong>la</strong>zioni:<br />
- un gruppo di anziane ci riferisce dei problemi che da un po’ di mesi si stanno riscontrando<br />
con giovani interni ed esterni al cortile. Dal tardo pomeriggio fino a sera si incontrano nel<br />
cortile di Via Maratta 3 soprattutto nei pressi del<strong>la</strong> sca<strong>la</strong> B e dell’immondezzaio. Nascosti<br />
dal muro che delimita lo spazio per motorini e biciclette sono stati notati movimenti loschi<br />
connessi allo spaccio di droga e al ricic<strong>la</strong>ggio di bici rubate;<br />
- a questo proposito raccogliamo anche <strong>la</strong> testimonianza del<strong>la</strong> portinaia (<strong>la</strong> sig.ra Giulia) e<br />
del<strong>la</strong> custode sociale (sig.ra Marilena Frugis), <strong>la</strong> quale ci fornisce copia di un esposto fatto<br />
in polizia e trasmesso per conoscenza al<strong>la</strong> filiale ALER di Via Newton. La custode sociale<br />
riporta le <strong>la</strong>mentele per il via vai serale nel cortile, connesso anche al<strong>la</strong> presenza del<strong>la</strong><br />
scuo<strong>la</strong> di italiano per stranieri, i quali, pur limitandosi a transitare attraverso il cortile senza<br />
sostarvi, fanno sì che il portone del civico spesso resti aperto, quando non è già stato<br />
manomesso dai ragazzi;<br />
- le anziane sostengono di avere più volte subito intimidazioni dai ragazzi e sono contrarie<br />
all’istal<strong>la</strong>zione di panche nel cortile perché temono possano incentivare il ritrovo degli<br />
stessi. Facciamo loro notare che le panche di per sé non rappresentano alcun pericolo,<br />
bensì elementi per facilitare <strong>la</strong> sosta e <strong>la</strong> socializzazione nel<strong>la</strong> corte; sottolineiamo come<br />
siano destinate a tutti, anziani e mamme con i bambini in partico<strong>la</strong>re, affinché presidino lo<br />
spazio comune, perché il suo abbandono non potrebbe che far regredire <strong>la</strong> situazione a<br />
prima del 2002 e vorrebbe dire <strong>la</strong>sciare campo libero ai movimenti loschi e all’illegalità. I<br />
ragazzi stessi hanno bisogno di esempi positivi e di sentirsi inseriti in un contesto<br />
rego<strong>la</strong>mentato e sereno. Su indicazione degli abitanti le panche sono state progettate e<br />
verranno realizzate di altezze diverse e non abbastanza lunghe da consentire che una<br />
persona vi ci si sdrai sopra;<br />
- svolgiamo un sopralluogo nelle cantine del<strong>la</strong> sca<strong>la</strong> B, a cui i ragazzi hanno libero accesso<br />
anche grazie al<strong>la</strong> rottura del portone, e troviamo le pareti tappezzate di scritte e bombolette<br />
spray in una delle cantine aperte;<br />
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Federcasa Lombardia<br />
Regione Lombardia<br />
- valutiamo che sia molto importante intraprendere un <strong>la</strong>voro sulle regole di convivenza nei<br />
cortili e di svolgerlo insieme al CRIC <strong>la</strong> cui presenza in via Maratta 3 è permanente a<br />
differenza del<strong>la</strong> nostra che è connessa allo svolgimento dei <strong>la</strong>vori e terminerà con essi.<br />
La sca<strong>la</strong> B tappezzata di scritte e <strong>la</strong> cantina in cui abbiamo trovato le bombolette spray<br />
Ne parliamo con Gabriele del CRIC per sensibilizzarlo sul<strong>la</strong> questione e sul<strong>la</strong> necessità di<br />
intervenire con attività ancora più necessarie dalle situazioni segna<strong>la</strong>taci.<br />
Ci riferisce del<strong>la</strong> presenza in zona di un servizio comunale di Educativa di strada che svolge<br />
interviste e mappature degli adolescenti del quartiere e di alcune iniziative a cui avevano già<br />
pensato (film proiettati e/o realizzati nel cortile), ma rileva <strong>la</strong> mancanza di fondi per procedere<br />
verso una qualsisi attività.<br />
La creazione e <strong>la</strong> gestione degli spazi verdi potrebbe essere un buon punto di partenza per dei<br />
ragionamenti sull’uso dello spazio da parte delle diverse generazioni, un punto di partenza<br />
concreto.<br />
Pensiamo anche al coinvolgimento di Don Roberto del<strong>la</strong> Parrocchia Beata Vergine Addolorata di<br />
P.za Esquilino e di Tina Motta (Sicet).<br />
76
Attività di accompagnamento ai <strong>la</strong>vori<br />
Il nostro intervento diretto e indiretto<br />
- Segna<strong>la</strong>zioni all’ALER, al Laboratorio di Quartiere, al<strong>la</strong> Custode Sociale e al CRIC.<br />
- La formazione del tavolo di mediazione sociale con il servizio comunale preposto.<br />
- L’illuminazione e l’abbassamento del muro nel<strong>la</strong> zona immondezzaio.<br />
- La questione dell’uso del<strong>la</strong> stanza dopo di noi.<br />
18 ottobre 2006<br />
Presenti: arch.tti Spinosa e Bianchi per ALER; geom. Lombardo per l’impresa e arch.tti Delera e<br />
Finzi per ABITA<strong>la</strong>b (ci raggiunge anche Bianca Bottero responsabile, per il Politecnico di Mi<strong>la</strong>no,<br />
del<strong>la</strong> prima fase del<strong>la</strong> <strong>ricerca</strong>):<br />
- trasmettiamo all’ALER e all’impresa tutte le segna<strong>la</strong>zioni ricevute dagli inquilini, compresa<br />
<strong>la</strong> copia dell’esposto avuta dal<strong>la</strong> custode sociale;<br />
- l’arch. Spinosa par<strong>la</strong> con i vigili di quartiere, ma è un nul<strong>la</strong> di fatto. È previsto a breve un<br />
incontro sull’argomento presso il <strong>la</strong>boratorio di quartiere con il loro responsabile;<br />
- prendiamo un appuntamento con il CRIC ed Educativa di Strada per le ore 11 di mercoledì<br />
25 ottobre.<br />
20 ottobre 2006<br />
Antonel<strong>la</strong> (un’inquilina di Via Maratta 3) ci porta in sca<strong>la</strong> C a casa di Lucrezia per vedere il tetto<br />
dell’immondezzaio al<strong>la</strong>gato e pieno di rifiuti di ogni genere. Insieme fanno notare che per il<br />
problema del<strong>la</strong> sicurezza sarebbe molto utile prevedere una o più luci in prossimità del muro che<br />
delimita lo spazio per motorini e biciclette e che gli inquilini chiedono addirittura di abbattere o<br />
abbassare sensibilmente quel muro che funge da quinta per gli illeciti più gravi.<br />
25 ottobre 2006<br />
Decidiamo di recepire <strong>la</strong> richiesta degli inquilini di illuminare <strong>la</strong> zona dell’immondezzaio e<br />
possibilmente di abbassare il muro 40 e di richiedere <strong>la</strong> presenza di un Ispettore dell’ALER con<br />
frequenza rego<strong>la</strong>re, per evitare il ricic<strong>la</strong>ggio di parti di biciclette i cui resti vengono abbandonati in<br />
cortile.<br />
25 ottobre 2006<br />
Incontro presso <strong>la</strong> stanza del Laboratorio di Progettazione Partecipata in Via Maratta 3 con<br />
Stefano Carbone (Lab di Quartiere), Sara (CRIC) e C<strong>la</strong>udio Marino (Educativa di Strada - zona<br />
7), Anna Delera e Maria Finzi per ABITA<strong>la</strong>b.<br />
Si discute del problema del conflitto adolescenti e anziani determinatosi nel cortile di Via Maratta<br />
3 e delle modalità per porvi rimedio:<br />
- Stefano dice che occorre avere meno tolleranza per le biciclette smontate e abbandonate<br />
(ipotesi: presenza periodica ma costante di un Ispettore ALER);<br />
- i ragazzi avrebbero bisogno di spazi a loro dedicati; Anna Delera ipotizza di attivare<br />
un’azione sul quartiere per creare questo tipo di spazio;<br />
- C<strong>la</strong>udio ha svolto interviste (4 volte) con i ragazzi di questo cortile e dice di aver trovato un<br />
gruppo partecipe anche nel<strong>la</strong> prospettiva di attività video future, ma recentemente quando<br />
è tornato per iniziare queste attività non ha trovato i ragazzi;<br />
- i ragazzi sono consci del conflitto con gli anziani e considerano il cortile territorio loro.<br />
Vorrebbero panchine e cestini per i rifiuti. Hanno il mito dei “soldi facili” e lo perseguono,<br />
quindi si tratta anche di <strong>la</strong>vorare sui valori;<br />
- spesso i bambini stanno insieme a loro (affidati dai genitori che non possono occuparsene);<br />
40 L’abbassamento del muro davanti all’immondezzaio e luci supplementari sono stati realizzati il 22/12/2006.<br />
77
Federcasa Lombardia<br />
Regione Lombardia<br />
- il leader secondo C<strong>la</strong>udio arriva da via Abbiati.<br />
- occorre <strong>la</strong>vorare sui bisogni degli anziani e su quelli degli adolescenti per trovare dei punti<br />
di incontro. In realtà i ragazzi presidiano il territorio ed esprimono identità di cortile;<br />
- sarebbe utile prevedere un uso del cortile e degli spazi tipo <strong>la</strong> nostra stanza anche da<br />
parte dei bambini;<br />
- il CRIC ha in previsione un’attività con i bambini di costruzione di burattini e si è ipotizzato<br />
l’utilizzo del<strong>la</strong> stanza come spazio per il gioco invernale dei bambini (<strong>la</strong> richiesta è arrivata<br />
da Marinel<strong>la</strong>, una mamma). Resta da stabilire sotto <strong>la</strong> responsabilità di chi si potrebbe<br />
attivare un’iniziativa simile.<br />
- le risorse già presenti nel cortile sono: Gabriele e Sara del CRIC, C<strong>la</strong>udio di Educativa di<br />
Strada (più vicini ai giovani); Custode Sociale Marilena, Custode Giulia, noi (più vicini agli<br />
anziani); <strong>la</strong> generazione di mezzo come Marinel<strong>la</strong> (un’abitante del cortile) dialoga di più<br />
con giovani e bambini; Tina Motta del Sicet come riferimento per le corti adiacenti di p.za<br />
Monte Falterona 1 e 3; Don Roberto del<strong>la</strong> Parrocchia Beata Vergine Addolorata che da<br />
tempo organizza attività ricreative per i ragazzi del quartiere (giochi estivi, tamburi, ecc.).<br />
- potrebbe essere attivato un rapporto con il Servizio Sicurezza del Comune e con i Vigili di<br />
Quartiere (se ne occupa Stefano Carbone il 26/10);<br />
- Maria ricorda che il <strong>la</strong>voro sul verde che abbiamo in previsione di svolgere con gli abitanti<br />
delle corti potrebbe condurre anche al coinvolgimento dei giovani nel<strong>la</strong> risistemazione del<br />
cortile e che <strong>la</strong> gestione delle aiuole potrebbe svogersi anche con modalità “competitiva”<br />
fra gruppi di inquilini, i quali potrebbero assumersi <strong>la</strong> cura di zone diverse del cortile;<br />
- Stefano Carbone ha in programma un incontro con ALER, il Comune (al momento assente<br />
perché in attesa di nuove nomine) e il responsabile dei Vigili di zona. Potrebbe essere<br />
l’occasione per riportare del problema che si è determinato in questo luogo;<br />
- per <strong>la</strong> gestione del conflitto fra adolescenti e anziani qui nel<strong>la</strong> corte di Via Maratta 3 si par<strong>la</strong><br />
del servizio “Un amico in Comune” (servizio sicurezza) composto da uno psicologo, Luigi<br />
Colombo, un criminologo e un avvocato. Devono essere contattati da uno dei soggetti in<br />
causa (ad esempio gli anziani); occorre capire meglio come utilizzare questa risorsa già<br />
disponibile e pagata dal Comune;<br />
- il giorno successivo è prevista una riunione presso il Lab. di Q.re e Stefano farà presente<br />
<strong>la</strong> problematica giovani-anziani rilevata in questo cortile;<br />
- obbiettivo sarà un incontro collettivo a metà novembre con <strong>la</strong> partecipazione del servizio<br />
sicurezza attivato.<br />
78
Attività di accompagnamento ai <strong>la</strong>vori<br />
CONVOCAZIONE DI GABRIELE CIAPPARELLA (CRIC) PER IL PRIMO INCONTRO DEL<br />
TAVOLO DI MEDIAZIONE SOCIALE 6 NOVE<strong>MB</strong>RE 2006<br />
Gentilissime e gentilissimi,<br />
sono a comunicarvi <strong>la</strong> convocazione per I’incontro con David Gentili (Amico in Comune - Servizio<br />
di Gestione Conflitti) specificatamente dedicato al<strong>la</strong> questione adolescenti/anziani nel cortile di<br />
via Maratta 3.<br />
Sullo specifico del<strong>la</strong> questione non mi dilungherei, visto che già abbiamo condiviso percezioni<br />
raccolte, informazioni e visioni del<strong>la</strong> problematica.<br />
L'idea di <strong>la</strong>voro è quel<strong>la</strong> di avviare un confronto con David Gentili per <strong>la</strong> creazione di una miniequipe<br />
di <strong>la</strong>voro con gli attori locali che:<br />
- sono stati investiti dal<strong>la</strong> questione (Marilena Frugis, custode sociale)<br />
- <strong>la</strong>vorano nello specifico del cortile (Lab. Abita, Ed. di Strada e CRIC)<br />
- rappresentano gli attori più istituzionali (ALER e Lab. di Quartiere)<br />
Al momento hanno dato <strong>la</strong> loro adesione:<br />
- Stefania Giaramidaro (ALER)<br />
- Stefano Carbone (Lab. di Quartiere)<br />
- C<strong>la</strong>udio Marino (Ed. di Strada)<br />
- Ciapparel<strong>la</strong> Gabriele (CRIC)<br />
Marilena Frugis verrà contattata domani direttamente in Maratta (Marilena, se vedi <strong>la</strong> e-mail e<br />
vuoi rispondere direttamente, fai pure!)<br />
Lab. Abita non potrà essere presente per trasferta di <strong>la</strong>voro, ma chiede di essere informato sullo<br />
svolgimento del <strong>la</strong>voro e fa presente, estendendo l'invito, che il giorno successivo - venerdì<br />
10/11, ore 17 - terrà un'assemblea nel caseggiato per definire insieme che tipo di verde piantare<br />
nel cortile e come condividerne le responsabilità di gestione e cura.<br />
Per ora mi pare tutto.<br />
Un cordiale saluto Gabriele Ciapparel<strong>la</strong> - CRIC - 6 nov. 2006<br />
79
Federcasa Lombardia<br />
Regione Lombardia<br />
9 novembre<br />
Laboratorio di Quartiere - Verbale incontro sul<strong>la</strong> gestione del conflitto adolescenti/anziani nel<br />
cortile di via Maratta 3 - Presenti: Marilena Frugis, custode sociale, Stefania Giaramidaro (ALER),<br />
C<strong>la</strong>udio Marino (educativa di strada) Sara Colombo (CRIC), David Gentili (Un amico in comune,<br />
Centro di mediazione sociale e penale del Comune).<br />
− David Gentili, mediatore, ha proposto di dividere l’incontro in due momenti:<br />
il primo in cui ognuno dei presenti raccontasse <strong>la</strong> sua versione dei fatti in corso nel cortile di<br />
via Maratta 3 e il suo ruolo all’interno del<strong>la</strong> situazione;<br />
in una seconda breve fase, poi, David avrebbe ricostruito il conflitto tentando di ricomporre le<br />
varie chiavi di lettura e cercando di rilevare risorse e possibilità di costruire un percorso<br />
insieme verso una risoluzione del<strong>la</strong> questione adolescenti/anziani.<br />
Sono da segna<strong>la</strong>re, nel<strong>la</strong> prima fase di racconto e analisi personale del<strong>la</strong> situazione, alcuni<br />
80<br />
commenti emersi.<br />
−<br />
−<br />
−<br />
−<br />
−<br />
−<br />
Marilena Frugis, mette in risalto come all’interno del gruppo di anziani da cui ha raccolto<br />
<strong>la</strong>mentele in questi mesi, è possibile riconoscere diversi atteggiamenti: sicuramente è<br />
presente un “sotto gruppo” che <strong>la</strong>menta del disordine e fastidio provocato dai ragazzi e<br />
soprattutto dal movimento di giovani che non vivono nel caseggiato, in orari serali (anche<br />
fino a tarda notte). Questi associano i ragazzi (del cortile e non), con traffici illeciti che<br />
avverrebbero nel cortile, e specialmente in prossimità del<strong>la</strong> sca<strong>la</strong> B. Marilena riconosce<br />
però un altro gruppo di anziani e meno anziani, che oltre ad essere disturbati dal rumore<br />
e dall’atteggiamento a volte ostile dei ragazzi, si dicono preoccupati per i ragazzi che<br />
fanno uso di droghe (li conoscono da quando sono bambini).<br />
Sara Colombo racconta l’esperienza del CRIC e le attività svolte nel cortile, che hanno<br />
creato un avvicinamento con gli adolescenti del cortile: da qui il contatto con C<strong>la</strong>udio<br />
Marino dell’Educativa di Strada con l’intenzione di capire insieme le esigenze dei ragazzi<br />
ed eventualmente di pensare a delle attività per/con loro. La re<strong>la</strong>zione con gli anziani,<br />
soprattutto con quelli delle scale A e B è meno rilevante, per cui poche sono state le<br />
<strong>la</strong>mentele rivolte direttamente a Gabriele e Sara del CRIC.<br />
Sara riporta l’interesse di Anna Delera e Maria Finzi del Laboratorio Abita (impossibilitate<br />
a partecipare all’incontro) a creare occasioni, magari anche attraverso il loro mandato più<br />
specifico (es. <strong>la</strong> piantumazione, il coinvolgimento degli inquilini per <strong>la</strong> cura del verde, ecc),<br />
per coinvolgere anziani e giovani a ragionare sul cortile e sul<strong>la</strong> convivenza nello stesso.<br />
Stefania Giaramidaro di ALER legge parte di un nuovo esposto arrivato ad Aler,<br />
sottoscritto da alcuni degli inquilini delle scale A e B (con nomi e cognomi) che si<br />
<strong>la</strong>mentano per <strong>la</strong> situazione (rumore notturno, spaccio, movimenti loschi in prossimità<br />
del<strong>la</strong> spazzatura) e chiedono ad ALER di intervenire e soprattutto di non addebitare agli<br />
inquilini eventuali spese per manutenzione di porte e citofoni rovinati per i danni provocati<br />
dagli stessi ragazzi e adulti ma<strong>la</strong>vitosi.<br />
C<strong>la</strong>udio Marino racconta dei primi incontri avvenuti con i ragazzi (che fanno uso di<br />
droghe, ma che non può dire siano coinvolti nello spaccio), e del<strong>la</strong> loro “<strong>la</strong>titanza” nelle<br />
ultime settimane.<br />
David ricostruisce <strong>la</strong> situazione nel cortile con un disegno, in cui con colori diversi mette in<br />
evidenza le risorse, le posizioni conflittuali, i “luoghi” caldi.<br />
Come proposta di <strong>la</strong>voro suggerisce di verificare le proprie rispettive disponibilità di tempi<br />
ed energie per eventualmente cominciare un percorso insieme (David stesso si ripropone<br />
di ragionarci a freddo e di offrire al Centro di mediazione il suo intervento con gli attori già<br />
coinvolti nel conflitto). Sottolinea comunque <strong>la</strong> ricchezza e l’importanza delle diverse<br />
risorse presenti nel cortile (<strong>la</strong> custode sociale, il Laboratorio Abita, <strong>la</strong> sede del CRIC, il<br />
contatto con l’Educativa di Strada); i buoni rapporti da parte delle associazioni con ALER<br />
– tra l’altro Stefania Giaramidaro si diceva disponibile fin da subito, per esempio, a posizionare<br />
nuove luci nel cortile o per altri interventi di questo tipo di competenza ALER -, e
Attività di accompagnamento ai <strong>la</strong>vori<br />
<strong>la</strong> necessità, qualora si cominciasse a <strong>la</strong>vorare in questa “equipe”, di riconoscere e<br />
responsabilizzare delle persone tra gli inquilini che potrebbero partecipare agli incontri e<br />
farsi promotori di un processo di riconciliazione.<br />
24 novembre 2006<br />
Incontro al Laboratorio di Quartiere per il conflitto giovani/anziani nel cortile di via Maratta -<br />
presenti: Sara (CRIC); David Gentili (servizio del Comune per <strong>la</strong> gestione dei conflitti); Marilena<br />
custode sociale; Anna Carretta (Educativa di Strada) presente al posto di C<strong>la</strong>udio Marini; Anna<br />
Delera (ABITA<strong>la</strong>b).<br />
- David Gentili riassume le questioni affrontate <strong>la</strong> volta scorsa e chiede a Anna Delera il<br />
ruolo svolto da Abita in passato e ora. Anna re<strong>la</strong>ziona brevemente e fa presente che noi<br />
saremo sul luogo ancora fino al<strong>la</strong> fine dell’anno; poi una volta al<strong>la</strong> settimana fino al<strong>la</strong><br />
piantumazione dei cespugli fioriti.<br />
- David Gentili farà un verbale sull’incontro.<br />
- Viene chiesto a noi di coinvolgere il CRIC quando si monteranno le luci nelle vicinanze<br />
dell’immondezzaio per comunicare all’esterno <strong>la</strong> decisione (condivisa) di illuminare e<br />
control<strong>la</strong>re un luogo considerato insicuro.<br />
- Ci viene chiesto anche che i cestini per l’immondizia sparsi nel cortile abbiano <strong>la</strong> possibilità<br />
di spegnere le sigarette.<br />
- Anna Delera propone che CRIC avvii un <strong>la</strong>voro con gli adolescenti per progettare e<br />
realizzare dei graffiti sulle pareti dell’immondezzaio per colorarlo e abbellirlo (le bombolette<br />
di vernice trovate in cantina sca<strong>la</strong> B potrebbero significare una passione/interesse dei<br />
ragazzi per questa attività). Sara si impegna a par<strong>la</strong>rne con C<strong>la</strong>udio e ci farà sapere.<br />
- CRIC ed Educativa di Strada si incontreranno per stabilire un percorso di attività.<br />
- Anna Carretta individua fra i nominativi segna<strong>la</strong>ti nell’esposto alcuni nomi già in carico ai<br />
servizi sociali.<br />
- Prossimo incontro venerdì 1/12/06 alle ore 15.30<br />
1 dicembre 2006<br />
Presenza in <strong>la</strong>boratorio e cantiere, segna<strong>la</strong>zioni:<br />
<strong>la</strong> riunione con “un amico in Comune” è durata poco a causa di un impegno di David Gentili,<br />
il quale redigerà un verbale propositivo prima del prossimo incontro previsto per il 15/12 alle<br />
ore 15 sempre presso il Laboratorio di Quartiere;<br />
Una grave segna<strong>la</strong>zione proviene dal<strong>la</strong> portinaia e da alcune inquiline, fra cui Antonel<strong>la</strong> e<br />
Lina, e riguarda il via vai continuo di un adulto estraneo al cortile fra un appartamento, le<br />
cantine del<strong>la</strong> sca<strong>la</strong> B e <strong>la</strong> strada con evidenti scopi di spaccio; questi movimenti sono stati<br />
notati anche da noi più volte.<br />
VERBALE PROPOSITIVO CHE DAVID GENTILI SCRIVE E TRASMETTE IL 19 DICE<strong>MB</strong>RE<br />
Mi sembra che:<br />
1. Il cortile sia quasi in continuità con <strong>la</strong> strada, una “piazza aggiunta” del quartiere, un<br />
cortile un po’ di tutti! Questo fa sì che siano presenti molte risorse, ma ciò genera <strong>la</strong><br />
sensazione negli inquilini di non essere padroni a casa propria;<br />
2. La storia del cortile ha prodotto grande insicurezza. Lo spaccio all’interno del gruppo<br />
rimane presunto. I ragazzi sicuramente fumano (canne), ma non c’è alcuna certezza che<br />
spaccino o che coprano spacciatori 41 ;<br />
3. Marilena si è già troppo esposta e molti condomini rimangano nell’ombra senza prendere<br />
responsabilità alcuna.<br />
41<br />
Purtroppo, durante <strong>la</strong> nostra presenza sul luogo, abbiamo visti alcuni ragazzi contare mazzette di banconote da 50 euro.<br />
81
Federcasa Lombardia<br />
Regione Lombardia<br />
Gli obiettivi del nostro <strong>la</strong>voro comune potrebbero essere:<br />
aiutare le persone a distinguere lo spaccio dall'uso delle sostanze, l'uso delle sostanze<br />
dall'utilizzo dello spazio del cortile per trovarsi a chiacchierare;<br />
aiutare i ragazzi a saper trovare un equilibrio nell'utilizzo degli spazi;<br />
responsabilizzare alcuni adulti e alcuni ragazzi al<strong>la</strong> convivenza civile;<br />
rendere meno “piazza” il cortile 42 .<br />
Operativamente si potrebbe:<br />
- coinvolgere, in una prossima riunione Polizia e Vigile di quartiere 43 ;<br />
- chiedere al commissariato <strong>la</strong> verifica investigativa delle attività di spaccio nelle abitazioni;<br />
- <strong>la</strong>sciare fuori da queste verifiche i giovani, evitare di stigmatizzare il loro “uso” e farne dei<br />
delinquenti ai loro occhi;<br />
- chiedere ai vigili di avviare confronti indiretti, ascoltando le diverse persone (adulti e<br />
ragazzi) in gioco;<br />
- avviare con ALER <strong>la</strong> nuova illuminazione dell'area ecologica di cui è già stato deciso di<br />
abbassare il muro;<br />
- valutare <strong>la</strong> possibilità che si coinvolgano i ragazzi nel<strong>la</strong> creazione di murales sul muro<br />
[procurare l’autorizzazione di ALER];<br />
Abita potrebbe gestire, coinvolgendo l’Educativa di Strada e CRIC una progettazione partecipata<br />
sul cosa fare negli spazi che Abita <strong>la</strong>scerà liberi 44 .<br />
Tramite Marilena e l’Educativa di Strada si potrebbe proporre ad un adulto (Antonel<strong>la</strong>) e un<br />
ragazzo (Joseph) di avviare un percorso di mediazione che porti ad un accordo sull’utilizzo degli<br />
spazi comuni. Il percorso gestito dal Centro di mediazione al termine del suo <strong>la</strong>voro coinvolgerà<br />
ancora l'ALER.<br />
19 GENNAIO 2007<br />
Dal verbale del<strong>la</strong> plenaria svoltasi presso il Laboratorio di Quartiere:<br />
“Anna Carretta di Azione Solidale aggiorna sul <strong>la</strong>voro di Educativa di Strada: gli educatori hanno<br />
un appuntamento settimanale con gli adolescenti il venerdì. A febbraio hanno intenzione di<br />
terminare il video che raccoglie le interviste fatte ai ragazzi. Utilizzeranno lo spazio di via Maratta<br />
per rivedere il materiale insieme ai ragazzi. Pensano inoltre a realizzare un momento pubblico<br />
per <strong>la</strong> proiezione del video e <strong>la</strong> promozione del <strong>la</strong>voro svolto. Continuano inoltre gli incontri del<br />
Tavolo di Mediazione di via Maratta, che coinvolge CRIC, <strong>la</strong> custode sociale, l’Educativa di<br />
Strada e i mediatori di “un amico in comune”. Il Tavolo si propone di individuare una rete<br />
istituzionale che coinvolga <strong>la</strong> Questura e i Servizi Sociali”.<br />
42<br />
Noi ci domandiamo come questo sia realizzabile.<br />
43<br />
I Vigili hanno poi comunicato all’arch. Spinosa di ALER di non essere autorizzati ad intervenire all’interno dei cortili perché si<br />
tratta di proprietà privata.<br />
44<br />
Non è possibile perché il nostro incarico termina con il concludersi dei <strong>la</strong>vori di riqualificazione dei tre cortili.<br />
82
Attività di accompagnamento ai <strong>la</strong>vori<br />
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Federcasa Lombardia<br />
Regione Lombardia<br />
IL 22 DICE<strong>MB</strong>RE CI SIAMO SCA<strong>MB</strong>IATI GLI AUGURI DI NATALE<br />
84
Attività di accompagnamento ai <strong>la</strong>vori<br />
4.2.2 La Scuo<strong>la</strong> Popo<strong>la</strong>re di italiano per stranieri<br />
Dal diario dell’accompagnamento ai <strong>la</strong>vori, al<strong>la</strong> voce “incontri con gli abitanti e le realta’ sociali di<br />
zona” emerge anche un ulteriore tema oggetto di tensioni all’interno dei cortili, in partico<strong>la</strong>re in via<br />
Maratta 3: <strong>la</strong> presenza del<strong>la</strong> Scuo<strong>la</strong> Popo<strong>la</strong>re per stranieri, gestita dall’associazione Alfabeti<br />
Onlus 45 .<br />
Si tratta di una scuo<strong>la</strong> di italiano per immigrati, operante dal 1995, con sede in uno spazio<br />
seminterrato di una delle scale interne del cortile. Per accedervi le persone devono transitare dal<br />
portone principale e attraversare l’intera corte; questo fatto ha generato più volte tensioni con gli<br />
inquilini, soprattutto per quanto riguarda i corsi serali che si svolgono dalle 20.30 alle 22.00, due<br />
sere al<strong>la</strong> settimana.<br />
D’altro canto il valore concreto di questa iniziativa rivolta all’integrazione sociale del<strong>la</strong><br />
popo<strong>la</strong>zione straniera, <strong>la</strong> cui presenza è molto consistente in quartiere, basata sul <strong>la</strong>voro di una<br />
ventina di insegnanti volontari, è unanimemente riconosciuta, anche dagli stessi inquilini di via<br />
Maratta 3, come si evince dal comunicato che segue.<br />
Presso <strong>la</strong> stessa sede due mattine al<strong>la</strong> settimana si svolgono corsi di italiano dedicati alle donne<br />
impossibilitate a partecipare ai corsi serali. La scuo<strong>la</strong> delle donne, operante dal 2002, è anche<br />
luogo e occasione di incontro e di scambio per le donne straniere residenti in quartiere e <strong>la</strong> sua<br />
presenza è meglio tollerata all’interno del cortile per diversi motivi, non ultimo l’orario.<br />
Segue il riassunto delle segna<strong>la</strong>zioni registrate sull’argomento nel corso dell’attività di<br />
accompagnamento ai <strong>la</strong>vori di riqualificazione delle tre corti e in partico<strong>la</strong>re nel corso degli<br />
incontri del tavolo di mediazione sociale, descritti nel precedete paragrafo:<br />
Incontro del 25 ottobre 2006:<br />
Da più parti è stato segna<strong>la</strong>to come problematico il via vai serale del<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> di italiano per<br />
stranieri gestita dall’associazione Alfabeti;<br />
Incontro del 1 dicembre 2006:<br />
Sara par<strong>la</strong> di alcune brutte azioni presumibilmente compiute da alcuni giovani del cortile ai danni<br />
dei frequentatori del<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> di italiano per stranieri “Alfabeti” e di una lettera firmata da “parecchi<br />
inquilini di via Maratta 3” di protesta contro il disturbo recato dal<strong>la</strong> presenza del<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> nel<br />
cortile (andirivieni serale, danni al portone principale e a quello di sca<strong>la</strong> G).<br />
Sara ci ha dato copia del<strong>la</strong> lettera inviata da un gruppo di inquilini di Via Maratta 3 al<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong><br />
d’italiano per stranieri e affissa sul<strong>la</strong> sca<strong>la</strong> G e del<strong>la</strong> successiva risposta di Alfabeti. Sono riportate<br />
qui di seguito.<br />
Dal “Verbale propositivo che David Gentili scrive e trasmette il 19 dicembre” :<br />
Immaginare una nuova sede, esterna al cortile, per <strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> di italiano.<br />
Alfabeti si sta adoperando con ALER allo scopo di trovare una nuova sede per <strong>la</strong> scuo<strong>la</strong>,<br />
possibilmente con accesso diretto dal<strong>la</strong> strada, con il sostegno delle altre forze che operano nel<br />
sociale in quartiere, ma gli spazi sono pochi e oggetto di varie richieste.<br />
Nel frattempo l’attività si svolge nel<strong>la</strong> sede storica, prestando attenzione a non arrecare disturbo,<br />
all’insegna del rispetto reciproco.<br />
45<br />
“L’Associazione Alfabeti si prefigge di contrastare il razzismo, promuovendo <strong>la</strong> reciproca conoscenza fra persone e culture di<br />
diverse provenienze combattendo pregiudizi e ignoranza. Lo strumento principale viene individuato nel<strong>la</strong> conoscenza e nell’uso<br />
del<strong>la</strong> lingua italiana che permette, oltre che l’incontro fra cittadini di diverse nazionalità, <strong>la</strong> lotta allo sfruttamento,<br />
all’emarginazione, all’iso<strong>la</strong>mento e al<strong>la</strong> discriminazione nei confronti degli stranieri” (testo tratto dal vo<strong>la</strong>ntino di presentazione<br />
del<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong>).<br />
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Federcasa Lombardia<br />
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