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Piano Sociale - Comunità Alto Garda e Ledro

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Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong><br />

e <strong>Ledro</strong><br />

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<br />

> <strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> 2011-13<br />

13<br />

<br />

Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong>


Approvato con deliberazione della Assemblea della Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

n. 39 del 29.12.2011. Il Segretario - dott. Copat Paulo N.


Approvato con deliberazione della Assemblea della Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

n. 39 del 29.12.2011. Il Segretario - dott. Copat Paulo N.


Approvato con deliberazione della Assemblea della Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

n. 39 del 29.12.2011. Il Segretario - dott. Copat Paulo N.<br />

COMUNITA’ ALTO GARDA E LEDRO<br />

<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-2013<br />

INDICE<br />

PREFAZIONE<br />

INTRODUZIONE (delibere e calendario incontri dei tavoli)<br />

1. ANALISI DEL CONTESTO<br />

1.1 Indicatori relativi alle caratteristiche geografiche del territorio e demografiche<br />

della popolazione<br />

1.2 Indicatori relativi dal contesto sociale<br />

1.3 Indicatori relativi al contesto economico occupazionale<br />

2. ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO SOCIO ASSISTENZIALE<br />

• Organizzazione Servizio <strong>Sociale</strong> Professionale<br />

• Organizzazione Servizio <strong>Sociale</strong> Amministrativo<br />

3. IPOTESI DI RIORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO SOCIO-ASSISTENZIALE ALLA LUCE DELLE<br />

RIFORME ISTITUZIONALI E DI SETTORE (L.P. 3/06; L.P. 13/07; L.P. 16/10; L.P. 1/2011)<br />

4. SERVIZI ED INTERVENTI SOCIALI ATTIVATI NEL TERRITORIO<br />

4.1 INTERVENTI DI PREVENZIONE, PROMOZIONE E INCLUSIONE SOCIALE<br />

4.2 INTERVENTI INTEGRATIVI E SOSTITUTIVI DI FUNZIONI PROPRIE DEL NUCLEO<br />

FAMIGLIARE<br />

• Area Minori e famiglie<br />

• Area Adulti a rischio di emarginazione<br />

• Area Anziani e non autosufficienza<br />

• Area Diverse abilità<br />

4.3 INTERVENTI DI SOSTEGNO ECONOMICO<br />

5. BUDGET<br />

5.1 Consuntivo 2010<br />

5.2 Assegnazione definitiva budget 2011 (suddiviso secondo Deliberazione PAT n.<br />

556/2011 in Budget Livello Socio Sanitario, Budget Livello Provinciale, Budget Livello<br />

Locale)<br />

5.3 Bozza della relazione sullo stato di attuazione dei programmi 2011<br />

6. SINTESI DEI LAVORI DEL TAVOLO TERRITORIALE E DEI TAVOLI TEMATICI<br />

6.1 Area Minori e famiglie<br />

6.2 Area Adulti a rischio di emarginazioneArea Anziani e non autosufficienza<br />

6.3 Area Diverse abilità<br />

7. LINEE E PROPOSTE DI INTERVENTO<br />

8. PIANO DI COMUNICAZIONE<br />

9. DISEGNO DI VALUTAZIONE


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

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<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

PREFAZIONE<br />

Il <strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> della Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong> è stato formulato attraverso una metodologia<br />

partecipativa che ha visto coinvolti sia la maggior parte dei soggetti pubblici e privati che operano<br />

nella nostra Comunità nei vari settori strategici, sia il Servizio <strong>Sociale</strong> dell'Ente, in un processo di<br />

condivisione e di confronto, finalizzato a "leggere"il territorio" nelle sue necessita' specifiche a<br />

livello sociale e ad individuare proposte di soluzione ai vari bisogni flessibili e coerenti ed integrabili<br />

con quanto già attivo.<br />

E’ proprio in un momento storico oltremodo complesso e critico caratterizzato da non facili sfide<br />

che diventa imprescindibile l’adozione di strumenti condivisi, che permettano di orientare le<br />

decisioni verso un uso oculato ed attento delle risorse al fine di confermare in campo socio<br />

assistenziale, e non solo, l'alto livello di servizi e, conseguentemente, di risposte alla cittadinanza.<br />

In virtù di ciò, la Comunità, sulla scorta del mandato istituzionale che ne caratterizza e qualifica<br />

l’agire, quale Ente che in forma sussidiaria dev’essere al servizio della cittadinanza intercettandone<br />

i bisogni e le istanze, in un’armonica sinergia con le realtà comunali, intende adottare lo strumento<br />

della pianificazione partecipata quale metodologia elettiva rispetto a tutti gli ambiti di pianificazione<br />

e di programmazione che la vedono coinvolta .<br />

Il Presidente della Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

Salvador Valandro<br />

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<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

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<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

INTRODUZIONE<br />

Il processo di pianificazione sociale della Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong> ha preso avvio a partire<br />

dalle seguenti deliberazioni:<br />

- deliberazione dell’Assemblea della Comunità n.03 del 18/03/2011<br />

- deliberazione della Giunta della Comunità n.72 del 13/05/2011<br />

Tali deliberazioni, richiamando le normative di riferimento – L.P. 03/06, L.P. 13/07; L.P. 16/10 –,<br />

hanno individuato scopo e funzioni del <strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità quale strumento di<br />

programmazione delle politiche sociali del territorio che concorre alla formazione del piano sociale<br />

provinciale ed individua:<br />

- i bisogni riscontrati e le risorse del territorio;<br />

- l’analisi dello stato dei servizi e degli interventi esistenti;<br />

- gli obiettivi fondamentali e le priorità di intervento;<br />

- gli interventi da erogare comprese le prestazioni aggiuntive rispetto a quelle essenziali specificate<br />

nel piano sociale provinciale;<br />

- forme e strumenti comunicativi per una conoscenza dei servizi disponibili e delle opportunità di<br />

partecipazione dei cittadini al sistema delle politiche sociali;<br />

- le modalità di adozione degli accordi di collaborazione di competenza della Comunità”.<br />

Le suddette deliberazioni hanno inoltre dato l’investitura al Tavolo Territoriale e ai Tavoli Tematici<br />

quali organi di consulenza e proposta in relazione alla formulazione del <strong>Piano</strong> e alle successive<br />

funzioni di monitoraggio ed accompagnamento all’operatività per il perseguimento degli obiettivi e<br />

delle priorità d’intervento, l’implementazione dei progetti, il consolidamento della governance<br />

territoriale per le politiche sociali.<br />

Si riporta il:<br />

- regolamento del Tavolo Territoriale per la Pianificazione <strong>Sociale</strong> 2011-13<br />

Le riunioni dei Tavoli, relativamente alla fase di pianificazione, si sono svolte da maggio a<br />

dicembre:<br />

- calendario degli incontri 2011 dei Tavoli Territoriale e Tematici.<br />

Gli incontri sono stati 35, hanno impegnato un totale di circa 80 ore di discussione e confronto e<br />

hanno visto la partecipazione media di 16 persone. I risultati, espressi in estrema sintesi, sono stati<br />

condensati nelle tabelle al capitolo n.6 del presente <strong>Piano</strong>.<br />

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<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

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OGGETTO:<br />

L.P. 13/2007 “Politiche Sociali in Provincia di Trento”, art. 12 “<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di<br />

Comunità.<br />

L’ ASSEMBLEA DELLA COMUNITA’<br />

Sentito il Presidente, il quale da lettura ed esemplifica la proposta di provvedimento come anche da<br />

apposita relazione relativa alla costituzione del <strong>Piano</strong> di Comunità, la quale viene consegnata per il<br />

deposito in atti.<br />

Preso atto che :<br />

- la legge provinciale 16.06.2006, n. 3 (Norme in materia di governo dell’autonomia del Trentino)<br />

prevede, all’articolo 8, il trasferimento ai comuni - con l’obbligo di esercizio associato mediante la<br />

Comunità - delle funzioni amministrative in materia di assistenza e beneficenza pubblica, compresi i<br />

servizi socio-assistenziali, nonché il volontariato sociale per servizi da gestire in forma associata, ed<br />

esclusi gli accreditamenti di enti e strutture e le attività di livello provinciale da identificare d’intesa<br />

con il Consiglio delle autonomie locali;<br />

- all’articolo 9 che, nelle materie trasferite ai comuni, comprese quelle attribuite alle Comunità per<br />

l'esercizio in forma associata, la Provincia eserciti il potere d'indirizzo e coordinamento mediante atti<br />

di carattere generale, da adottare nel rispetto dei principi di sussidiarietà e di leale collaborazione<br />

previa intesa con il Consiglio delle autonomie locali; il citato articolo prevede inoltre che, nel caso in<br />

cui l'intesa non sia raggiunta entro sessanta giorni dal ricevimento della richiesta, la Provincia possa<br />

procedere tenendo conto delle posizioni espresse e dandone comunicazione al Consiglio delle<br />

autonomie locali.<br />

- la legge provinciale 27.07.2007, n. 13 (Politiche sociali nella Provincia di Trento) all’articolo 9 in<br />

materia di programmazione sociale, prevede:<br />

o al primo comma, che gli Enti Locali e la Provincia elaborino i propri strumenti di programmazione<br />

mediante il coinvolgimento e il confronto con i soggetti attivi del sistema provinciale delle politiche<br />

sociali avvalendosi, nel processo di programmazione, rispettivamente dei Tavoli Territoriali e del<br />

Comitato provinciale per la programmazione sociale.<br />

o al secondo comma, che la programmazione sociale si esplichi mediante l'adozione del <strong>Piano</strong><br />

<strong>Sociale</strong> Provinciale e dei Piani Sociali di Comunità, in una dinamica di interazione e aggiornamento<br />

reciproco. A tal fine i Piani di Comunità si conformano agli atti di indirizzo contenuti nel <strong>Piano</strong><br />

<strong>Sociale</strong> Provinciale, vincolanti ai sensi dell'articolo 9, comma 2, della legge provinciale n. 3 del 2006;<br />

analogamente, la Provincia approva ed aggiorna il <strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> Provinciale sulla base della<br />

rilevazione dei bisogni e delle altre indicazioni emergenti dai vigenti Piani Sociali di Comunità.<br />

- In materia di integrazione sociosanitaria, la legge provinciale 23.07.2010 n. 16 “Tutela della salute<br />

nella Provincia di Trento” detta disposizioni specifiche che si accordano con quanto già disposto in<br />

materia dalla legge sulle politiche sociali. La lettura combinata delle due norme permette quindi di<br />

delineare l’organizzazione dei soggetti istituzionali coinvolti nella promozione dell’integrazione<br />

sociosanitaria, che si articola su due livelli: uno Provinciale ed uno di Comunità/Distretto;<br />

- In data 23.11.2010 il Comitato Provinciale per la programmazione sociale, costituito con<br />

deliberazione di Giunta Provinciale n. 1586 di data 25.06.2009, ha approvato il documento “Linee<br />

guida per la costruzione dei Piani Sociali di Comunità” (di seguito definito “Linee guida”);<br />

- con deliberazione della Giunta Provinciale di Trento n. 3179 del 30.12.2010 “Atto di indirizzo e<br />

coordinamento :approvazione delle linee guida per la costituzione dei Piani Sociali di Comunità“,<br />

sono state approvate le sopracitate linee guida, che forniscono una linea metodologica alle<br />

Comunità per la formazione dei Piani Sociali Locali in una logica di titolarità, e non più delega, delle<br />

funzioni socio assistenziali. In esso sono fornite indicazioni che le singole Comunità potranno<br />

adattare agli specifici contesti territoriali.<br />

Considerato necessario, vista la deliberazione P.A.T. n. 3179/2010, attivare il processo di pianificazione<br />

partendo da un processo di programmazione di Comunità, perché più prossima ai bisogni dei cittadini,<br />

per arrivare alla costruzione del <strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> Provinciale, redatto anche sulla base di bisogni emersi<br />

nell’ambito della programmazione territoriale.<br />

Valutato quindi opportuno dare inizio ai lavori di costituzione del primo <strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità<br />

dell’<strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong>, secondo le indicazione della sopracitata deliberazione P.A.T. n. 3179/2010,<br />

prevedendo i tempi e le modalità organizzative di attuazione del processo programmatorio.


Accertato che in tale contesto spetta al livello politico, inteso come Giunta della Comunità:<br />

- attivare concretamente il processo;<br />

- determinare i livelli di responsabilità;<br />

- determinare i contenuti della pianificazione;<br />

- determinare la struttura organizzativa della pianificazione;<br />

- indirizzare - individuare e scegliere le priorità e gli obiettivi delle politiche locali;<br />

- verificare la compatibilità tra impegni e risorse necessarie;<br />

- la costituzione e l’organizzazione del Tavolo Territoriale che ha funzione di formulare proposte di<br />

<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità e le sua articolazioni in Tavoli Tematici , i criteri per la sua formazione<br />

e le modalità di individuazione, partecipazione e coinvolgimento nel Tavolo stesso dei vari referenti,<br />

come individuati dalla L.P. n. 13/2007.<br />

Preso atto che:<br />

- il <strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità costituisce lo strumento di programmazione delle politiche sociali del<br />

territorio e che il metodo della Pianificazione partecipata con il coinvolgimento dei portatori di<br />

interesse ai sensi della L.P. n. 13/2007 , rende la Comunità protagonista dello sviluppo e della<br />

crescita del territorio;<br />

- strumento di supporto del processo di pianificazione è il Tavolo Territoriale così come definito dalla<br />

L.P. n. 13/2007, art. 13 – organo di consulenza e di proposta con funzione di lettura dei bisogni e di<br />

definizione condivisa e partecipata del <strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità;<br />

- la Comunità attua la regia del Tavolo Territoriale sia a livello politico che tecnico.<br />

- il Tavolo Territoriale esercita la sua funzione propositiva e consultiva anche considerando le<br />

indicazioni provenienti dal livello politico (Presidente, Assemblea, Organo esecutivo, Conferenza dei<br />

Sindaci), formulando la proposta di documento programmatico che concorre anche alla<br />

formulazione del <strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> Provinciale.<br />

La direzione politica si esprime attraverso:<br />

o l’impegno dell’organizzazione con atti concreti, affinché il processo di pianificazione prenda<br />

avvio;<br />

o l’investitura del tavolo territoriale;<br />

o la condivisione e5 l’assunzione dei risultati del tavolo in termini di analisi e di proposta da<br />

trasferire agli organi decisionali.<br />

Il coordinamento tecnico è attuato dal Servizio Attività Sociali della Comunità con riguardo a:<br />

o convocazione del tavolo;<br />

o organizzazione dei lavori;<br />

o conduzione delle riunioni;<br />

o verbalizzazione e tenuta documentazione;<br />

o circolazione delle informazioni.<br />

- Il Tavolo Territoriale assicura, ai sensi dell’art. 13 c.4 della L.P. n. 13/2007, un’adeguata<br />

rappresentanza dei comuni (considerando la dimensione demografica), A.P.S.P, del distretto<br />

sanitario, dei servizi educativi e scolastici, delle parti sociali e per almeno un terzo del totale dei<br />

componenti, di membri designati del terzo settore operanti nel territorio della Comunità;<br />

- per l’individuazione del numero dei partecipanti al Tavolo, al fine di garantirne la produttività e<br />

facilità di gestione, è opportuna una parametrazione di riferimento in base alla popolazione;<br />

- la Giunta della Comunità delibera in merito ai criteri applicati per la costituzione del Tavolo, il<br />

numero e la tipologia dei componenti, la durata temporale dello stesso e le regole di funzionamento,<br />

e l’eventuale costituzione dei Sottogruppi Tematici;<br />

- la costituzione dei Gruppi Tematici, per la raccolta dei bisogni, permette il coinvolgimento e la<br />

partecipazione dei “soggetti esperti “che operano nella Comunità.


Considerata necessaria altresì, nella fase di costruzione del <strong>Piano</strong>:<br />

- la funzione di conoscenza rispetto alle risorse esistenti e ai bisogni, che verrà gestita dalla<br />

componente tecnica, attraverso la raccolta di dati ed informazioni sia di tipo quantitativo che<br />

qualitativo (dimensioni e analisi dei bisogni e dell’offerta) che rappresentano importanti elementi<br />

istruttori per la programmazione;<br />

- identificare e proporre al decisore politico le priorità e le possibili piste di intervento al fine di arrivare<br />

alla definizione della pianificazione territoriale ed alla redazione del PSC, da approvarsi in sede<br />

assembleare.<br />

Nel contempo il lavoro del Tavolo non si esaurisce ultimata la stesura del PSC, in quanto subentra la<br />

necessaria funzione di monitoraggio e di accompagnamento dell’operatività, anche a livello di<br />

valutazione dei processi e dei risultati intermedi attivati tramite il PSC, in un ottica di eventuale<br />

ridefinizione e correzione degli obiettivi prefissati;<br />

Sentiti gli interventi dei Consiglieri come sinteticamente riportati a verbale della seduta.<br />

Visto:<br />

- il Testo Unico delle Leggi Regionali sull'Ordinamento dei Comuni della Regione Autonoma<br />

Trentino <strong>Alto</strong> Adige, approvato con D.P.Reg. 01.02.2005 n. 3/L;<br />

- il Testo Unico delle Leggi Regionali sull’Ordinamento contabile e finanziario nei Comuni della<br />

Regione Autonoma Trentino <strong>Alto</strong> Adige approvato con D.P.G.R. 28 maggio 1999 n. 4/L modificato<br />

dal D.P.Reg. 01.02.2005 n. 4/L;<br />

- la L.P. 16.07.2006, n. 3 e ss. mm. “Norme in materia dell’autonomia del Trentino”;<br />

- lo Statuto della Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong> approvato.<br />

Richiamate :<br />

- la L.P. 27.07.2007 n. 13 “Politiche Sociali in Provincia di Trento”;<br />

- la L.P. 23.07.2010 n. 16 “Tutela della Salute in Provincia di Trento”.<br />

Accertato che sulla presente proposta di deliberazione, da parte del Responsabile individuato dalla<br />

Giunta della Comunità, è stato positivamente espresso in via preventiva il parere di regolarità tecnico -<br />

amministrativa, ai sensi dell'art. 81 del Testo unico delle leggi regionali sull'ordinamento dei comuni<br />

della regione autonoma Trentino-<strong>Alto</strong> Adige, approvato con D.P.Reg. 01.02.2005, n. 3/L, così come<br />

risultanti dalla documentazione in atti.


Atteso che non necessita l’acquisizione dell’attestazione della copertura finanziaria resa dal<br />

Responsabile del Servizio Finanziario, ai sensi di quanto disposto dall’art. 19 del T.U.LL.RR.<br />

sull’ordinamento contabile e finanziario nei comuni della regione autonoma Trentino-<strong>Alto</strong> Adige,<br />

approvato con D.P.G.R. 28.05.1999, n. 4/L, così come modificato con D.P.Reg. 01.02. 2005, n. 4/L., in<br />

quanto il presente provvedimento non comporta alcun impegno di spesa.<br />

Con votazione unanime favorevole, su n. 19 consiglieri presenti e votanti, espressa per alzata di mano<br />

ed accertata con l’assistenza degli scrutatori designati in apertura di seduta, sig.ri Boninsegna Virginia<br />

e Fabbri Pietro:<br />

D E L I B E R A<br />

Per le motivazioni generali come in premessa specificate:<br />

1) di approvare il processo di pianificazione legato alla formulazione del <strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità, e<br />

la costituzione da parte della Giunta della Comunità del Tavolo Territoriale con le possibili<br />

articolazioni, secondo le modalità generali come sintetizzate, anche a livello di ipotesi tempistica, in<br />

allegato “A“ alla presente deliberazione, a costituirne parte essenziale ed integrante;<br />

2) di prevedere in sede di Assemblea della Comunità, periodici aggiornamenti rispetto ai lavori di<br />

definizione del <strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità, fino alla sua completa redazione e presentazione per la<br />

necessaria approvazione;<br />

3) con separata votazione e voti favorevoli espressi per alzata di mano n. 19 su n. 19 Consiglieri<br />

presenti e votanti, il cui esito è stato proclamato dal Presidente, giusta verifica degli scrutatori<br />

nominati in apertura di seduta, stante l’urgenza di dare corso agli adempimenti conseguentemente<br />

necessari, di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile ai sensi dell'articolo<br />

79 c. 4 del D.P.Reg. 01.02.2005 n. 3/L;<br />

4) di precisare, ai sensi dell’art. 4 c. 4 L.P. 30.11.1992 n. 23 e ss. mm., che avverso la presente<br />

deliberazione sono ammessi i seguenti ricorsi:<br />

- in opposizione, ai sensi dell’art. 79 c. 5 del D.P.Reg. 01.02.2005 n. 3/L, da parte di ogni cittadino,<br />

da presentare alla Giunta Comprensoriale, entro il periodo di pubblicazione;<br />

- al Tribunale Amministrativo Regionale di Trento, ai sensi dell'articolo 2, lettera b, della legge<br />

6.12.1971, n. 1034, entro 60 giorni;<br />

- straordinario al Presidente della repubblica, ai sensi dell'articolo 8 del D.P.R. 24.11.1971, n. 1199,<br />

entro 120 giorni. -


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OGGETTO: L.P. 13/2007 “Politiche Sociali in Provincia di Trento”, art. 12 “<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di<br />

Comunità – Istituzione Tavolo Territoriale e Tavoli Tematici”<br />

LA GIUNTA DELLA COMUNITA’<br />

Vista la proposta di provvedimento come predisposta dalla Responsabile del Servizio Socio<br />

Assistenziale, come da indirizzi precedentemente formulati da questo Organo e ritenuta la stesa<br />

meritevole di approvazione, come di seguito specificato:<br />

Premesso quanto segue:<br />

- il Presidente della Provincia Autonoma di Trento con decreto n. 192 di data 15.12.2010 ha disposto la<br />

“Sostituzione degli organi del Comprensorio <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong> con i neo costituiti organi della<br />

Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong> ai sensi dell’articolo 42 della legge provinciale 16 giugno 2006, n. 3 e ss.<br />

mm. recante “Norme in materia di governo dell’autonomia del Trentino”;<br />

- con il medesimo provvedimento sono stati individuati gli atti fondamentali della comunità, che devono<br />

essere approvati dall’Assemblea prima del formale trasferimento alla Comunità delle funzioni prima<br />

gestite dal Comprensorio, secondo criteri e tempistiche che saranno separatamente individuati.<br />

Richiamata la deliberazione dell’Assemblea Comprensoriale n. 3 del 15.03.2011 ”L.P. 13/2007 Politiche<br />

Sociali in Provincia di Trento, art. 12 “<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità”.<br />

Preso atto che:<br />

- la legge provinciale 27 luglio 2007, n. 13 (Politiche sociali nella provincia di Trento) all’articolo 9<br />

dispone in materia di programmazione sociale, prevede:<br />

- al primo comma, che gli enti locali e la Provincia elaborino i propri strumenti di programmazione<br />

mediante il coinvolgimento e il confronto con i soggetti attivi del sistema provinciale delle politiche<br />

sociali avvalendosi, nel processo di programmazione, rispettivamente dei Tavoli Territoriali di cui<br />

all’art.13 e del Comitato provinciale per la programmazione sociale di cui all’art. 11;<br />

- al secondo comma del citato articolo 9 è previsto che la programmazione sociale si esplichi mediante<br />

l'adozione del piano sociale provinciale e dei piani sociali di Comunità, in una dinamica di interazione e<br />

aggiornamento reciproco. A tal fine i piani di Comunità si conformano agli atti di indirizzo contenuti nel<br />

piano sociale provinciale, vincolanti ai sensi dell'articolo 9, comma 2, della legge provinciale n. 3 del<br />

2006; analogamente, la Provincia approva ed aggiorna il piano sociale provinciale sulla base della<br />

rilevazione dei bisogni e delle altre indicazioni emergenti dai vigenti piani sociali di Comunità.<br />

- in data 23.11.2010 il Comitato Provinciale per la programmazione sociale, costituito con deliberazione<br />

di Giunta Provinciale n. 1586 di data 25 giugno 2009, ha approvato a maggioranza il documento “Linee<br />

guida per la costruzione dei piani sociali di comunità” (di seguito definito “Linee guida”).<br />

- con deliberazione della Giunta Provinciale P.A.T. n. 3179 del 30.12.2010 “Atto di indirizzo e<br />

coordinamento :approvazione delle linee guida per la costituzione dei piani sociali di comunità“, sono<br />

state approvate le sopracitate Linee Guida, che forniscono una linea metodologica alle Comunità per la<br />

formazione dei piani sociali locali in una logica di titolarità, e non più delega, delle funzioni socio<br />

assistenziali. In esso sono fornite indicazioni che le singole Comunità potranno adattare agli specifici<br />

contesti territoriali.<br />

Considerato necessario ed opportuno, vista la deliberazione PAT n. 3179/2010 – con particolare<br />

riferimento alle linee guida, quale traccia per la costruzione del <strong>Piano</strong> stesso, e attivato il processo di<br />

pianificazione locale attraverso la Deliberazione Assembleare n. 3/2011, finalizzato alla redazione del<br />

<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità, procedere, come previsto nella sopracitata deliberazione, alla costituzione<br />

formale del Tavolo Territoriale, quale organo di consulenza e di proposta per le politiche sociali locali, e<br />

della conseguente nomina dei vari rappresentanti, oltre alla istituzione dei Tavoli Tematici ritenuti<br />

opportuni a supporto della pianificazione.<br />

Ricordato a tal fine quanto segue:<br />

La Comunità attua la regia del Tavolo Territoriale sia a livello politico che tecnico. Il Tavolo Territoriale<br />

esercita la sua funzione propositiva e consultiva anche considerando le indicazioni provenienti dal livello<br />

politico (Presidente, assemblea, organo esecutivo,conferenza dei sindaci), il documento<br />

programmatico e il piano sociale provinciale.<br />

La direzione politica si esprime attraverso:<br />

l’impegno dell’organizzazione con atti concreti, affinché il processo di pianificazione prenda<br />

avvio;


l’investitura del tavolo territoriale;<br />

la condivisione e l’assunzione dei risultati del tavolo in termini di analisi e di proposta da trasferire<br />

agli organi decisionali.<br />

Il coordinamento tecnico è attuato dal Servizio Attività Sociali della Comunità con riguardo a:<br />

convocazione del tavolo,<br />

organizzazione dei lavori,<br />

conduzione delle riunioni,<br />

verbalizzazione e tenuta documentazione,<br />

circolazione delle informazioni.<br />

Il Tavolo Territoriale assicura ai sensi dell’art.13 c. 4 della L.P. n. 13/2007 un’adeguata rappresentanza<br />

considerando la dimensione demografica, dei comuni, A.P.S.P, del distretto sanitario, dei servizi<br />

educativi / scolastici, delle parti sociali e per almeno un terzo del totale dei componenti, di membri<br />

designati del terzo settore operanti nel territorio della Comunità:<br />

• Per l’individuazione del numero dei partecipanti al Tavolo , al fine di garantirne la produttività e<br />

facilità di gestione, è opportuna una parametrazione di riferimento in base alla popolazione.<br />

• La Giunta della Comunità delibera in merito ai criteri applicati per la costituzione del Tavolo, il<br />

numero e la tipologia dei componenti, la durata temporale dello stesso e le regole di funzionamento, e<br />

l’eventuale costituzione dei Sottogruppi Tematici.<br />

• La costituzione dei Gruppi Tematici, per la raccolta dei bisogni, permette il coinvolgimento e la<br />

partecipazione dei “soggetti esperti “che operano nella Comunità.<br />

Preso quindi atto delle indicazioni normative (L.P. n. 13/2007) e di quanto contenuto nelle Linee Guida<br />

provinciali (del. PAT n. n. 3179/2010) procedere alla nomina dei rappresentanti del territorio, valutando<br />

opportuna per la Comunità dell’<strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong> la composizione del Tavolo come da proposta<br />

complessiva presentata in visione, la quale viene valutata congrua e condivisibile.<br />

Considerato altresì necessario garantire, nella prima fase di costruzione del <strong>Piano</strong> e nella<br />

programmazione del primo incontro di insediamento del Tavolo Territoriale, già previsto per giovedì 26<br />

maggio alle ore 18:<br />

o L’attivazione di n 4 Tavoli/Gruppi Tematici finalizzati a garantire la partecipazione al processo<br />

pianificatorio dei soggetti “esperti” che operano nella Comunità. Il lavoro dei gruppi tematici<br />

concorre, inviato al Tavolo territoriale, alla formulazione degli indirizzi del <strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di<br />

Comunità:<br />

- Tavolo Tematico - Minori e Famiglie;<br />

- Tavolo Tematico - Intercultura e adulti in stato di bisogno e a rischio di emarginazione ;<br />

- Tavolo Tematico - Diversamente abili;<br />

- Tavolo Tematico - Anziani e non autosufficienza;<br />

o la presentazione di una serie di dati rispetto alle risorse esistenti e ai bisogni, con informazioni sia<br />

di tipo quantitativo che qualitativo (dimensioni e analisi dei bisogni e dell’offerta), fornite dal<br />

Servizio Socio Assistenziale, che rappresentino importanti elementi istruttori per la<br />

programmazione. Infatti è comunque necessario identificare e proporre al decisore politico le<br />

priorità e le possibili piste di intervento;<br />

o chiarire che il lavoro del Tavolo non si esaurisce ultimata la stesura del <strong>Piano</strong> di Comunità , in<br />

quanto subentra la necessaria funzione di monitoraggio e di accompagnamento dell’operatività,<br />

anche a livello di valutazione dei processi e dei risultati intermedi attivati tramite il <strong>Piano</strong> di<br />

Comunità , in un ottica di eventuali ridefinizione e correzione degli obiettivi prefissati;<br />

o<br />

prevedere che alle riunioni possano essere invitati anche altri soggetti del sistema e/o esperti<br />

esterni;<br />

o Il regolamento del Tavolo e il calendario degli incontri (agli atti );<br />

o la gestione degli aspetti organizzativi dal Servizio Socio Assistenziale della Comunità.<br />

Visto:<br />

- la L.P. 16.06.2006 n. 3 “Norme in materia di governo dell’autonomia del Trentino”;<br />

- la L.P. 27.07.2007 n. 13 “Politiche Sociali in Provincia di Trento”;<br />

- la L.P. 23.07.2010 n. 16 “Tutela della Salute in Provincia di Trento”;<br />

- il Testo Unico delle Leggi Regionali sull'Ordinamento dei Comuni della Regione Autonoma Trentino<br />

<strong>Alto</strong> Adige, approvato con D.P.Reg. 01.02.2005 n. 3/L;<br />

- lo Statuto della Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong>, pubblicato sul B.U.R. n. 34, supplemento n. 2, del<br />

24.08.2010.


Con voti favorevoli unanimi espressi nelle forme di legge,<br />

D E L I B E R A<br />

Per le motivazioni generali come in premessa specificate:<br />

1) di procedere alla costituzione del Tavolo Territoriale ed alla individuazione delle relative<br />

articolazioni in Tavoli/Gruppi tematici (con riferimento alla raccolta ed identificazione dei bisogni, a cui<br />

potranno partecipare su invito “esperti” dei vari settori legati al “<strong>Sociale</strong>“, che operino soprattutto nel<br />

contesto territoriale della Comunità):<br />

- Tavolo Tematico - Minori e Famiglie<br />

- Tavolo Tematico - Intercultura e adulti in stato di bisogno e a rischio di emarginazione<br />

- Tavolo Tematico - Diversamente abili<br />

- Tavolo Tematico - Anziani e non autosufficienza;<br />

2) di determinare la seguente composizione del Tavolo territoriale, provvedendo alla nomina del<br />

Componenti come di seguito specificati:<br />

3)<br />

Istituzioni - Enti – Terzo settore -<br />

Componenti del Tavolo Territoriale<br />

Rappresentati<br />

Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

n. 4 Rappresentanti<br />

• Presidente Comunità - Salvador Valandro<br />

• Responsabile Servizi Socio Assistenziali -<br />

dott.ssa Mariapia Amistadi<br />

• Rappresentante settore <strong>Sociale</strong><br />

Professionale dott.ssa Costanza Fedrigotti<br />

• Rappresentante settore Domiciliarità dott.ssa<br />

Marisa Dubini<br />

Comuni della Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

Servizi Educatici/scolastici<br />

Distretto Sanitario<br />

Parti Sociali<br />

A.P.S.P. Aziende per i Servizi alla Persona<br />

Terzo Settore<br />

n. 3 Rappresentanti<br />

• Assessore Politiche Sociali C. di Arco<br />

dott. Massimiliano Floriani<br />

• Assessore Politiche Sociali C. Riva d/G<br />

Signora Mirella Serafini<br />

• Assessore Politiche Sociali C: di <strong>Ledro</strong><br />

dott.ssa Marcella Straticò<br />

n. 1 Rappresentante<br />

• Dirigente Istituto Comprensivo Riva 2<br />

dottor Francesco De Pascale<br />

n. 1 Rappresentante<br />

• Direttore Unità Operativa 5 di Psichiatria<br />

dott.ssa Sara Paternoster<br />

n. 2 Rappresentanti<br />

• CGIL del Trentino<br />

Signora Faggioni Sella Manuela<br />

• Cassa Rurale <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

dott. Giorgio Stefenelli<br />

n. 3 Rappresentanti<br />

• Fondazione Comunità di Arco<br />

Signor Roberto De Laurentis<br />

• A.P.S.P. Giacomo Cis - Bezzecca<br />

dott. Davide Preti<br />

• A.P.S.P. Casa Mia - Riva d/G<br />

dott. Renzo Galvagni<br />

n. 7 Rappresentanti<br />

• Arcobaleno Società Cooperativa <strong>Sociale</strong><br />

dott.ssa Chiara Dossi<br />

• Ephedra Cooperativa Sciale di Servizi


educativi Onlus<br />

dott.ssa Carla Roncolato<br />

• Eliodoro Società Cooperativa <strong>Sociale</strong><br />

dott. Alfredo Righi<br />

• Fenice Società Cooperativa <strong>Sociale</strong><br />

dott.ssa Comperini Silvana<br />

• Associazione Coordinamento Anziani Arco<br />

Presidente Signor Guido Galas<br />

• Charitas Riva del <strong>Garda</strong><br />

Signora Graziella Benini<br />

• Associazione Murialdo Casa Famiglia Riva<br />

del <strong>Garda</strong><br />

dott. Umberto Schettino<br />

4) di garantire al fine di un’ottimale gestione dei lavori del Tavolo Territoriale:<br />

- la presentazione di una serie di dati rispetto alle risorse esistenti e ai bisogni, con informazioni sia di<br />

tipo quantitativo che qualitativo (dimensioni e analisi dei bisogni e dell’offerta), fornite dal Servizio Socio<br />

Assistenziale, ma anche dagli stessi componenti del Tavolo, che rappresentano importanti elementi<br />

istruttori per la programmazione. Infatti è comunque necessario identificare e proporre al decisore<br />

politico le priorità e le possibili piste di intervento;<br />

- la connessione tra il lavoro dei Gruppi/tavoli tematici e il Tavolo Territoriale;<br />

- chiarire che il lavoro del Tavolo non si esaurisce ultimata la stesura del <strong>Piano</strong> di Comunità, in quanto<br />

subentra la necessaria funzione di monitoraggio e di accompagnamento dell’operatività, anche a livello<br />

di valutazione dei processi e dei risultati intermedi attivati tramite il <strong>Piano</strong> di comunità , in un ottica di<br />

eventuali ridefinizione e correzione degli obiettivi prefissati;<br />

- prevedere che alle riunioni possano essere invitati anche altri soggetti del sistema e/o esperti esterni;<br />

- il regolamento del Tavolo (agli atti ) ed il calendario degli incontri;<br />

- la gestione degli aspetti organizzativi/segretariali e di verbalizzazione, curata dal Servizio Socio<br />

Assistenziale della Comunità;<br />

- il maggior coinvolgimento possibile, nel processo di costruzione della pianificazione territoriale locale<br />

sia del Servizio Socio Assistenziale nella sua totalità, sia in sede di Giunta che di Assemblea della<br />

Comunità, periodici aggiornamenti rispetto ai lavori di definizione del <strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di comunità.<br />

- di programmare la riunione di insediamento del Tavolo Territoriale: per giovedì 26 maggio alle ore 18,<br />

presso la Sede della Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong> a Riva del <strong>Garda</strong>;<br />

5) con separata votazione unanime favorevole, stante l’urgenza di dare corso agli adempimenti<br />

conseguentemente necessari, di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile ai<br />

sensi del terzo comma dell'articolo 79 c. 4 del D.P.Reg. 01.02.2005 n. 3/L;<br />

6) di precisare, ai sensi dell’art. 4 c. 4 L.P. 30.11.1992 n. 23 e ss. mm., che avverso la presente<br />

deliberazione sono ammessi i seguenti ricorsi:<br />

- in opposizione, ai sensi dell’art. 79 c. 5 del D.P.Reg. 01.02.2005 n. 3/L, da parte di ogni cittadino, da<br />

presentare alla Giunta Comprensoriale, entro il periodo di pubblicazione;<br />

- al Tribunale Amministrativo Regionale di Trento, ai sensi dell'articolo 2, lettera b, della legge<br />

6.12.1971, n. 1034, entro 60 giorni;<br />

- straordinario al Presidente della repubblica, ai sensi dell'articolo 8 del D.P.R. 24.11.1971, n. 1199,<br />

entro 120 giorni. -


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

REGOLAMENTO DEL TAVOLO TERRITORIALE<br />

PER LA PIANIFICAZIONE SOCIALE 2011-13<br />

Scopo e funzioni del tavolo territoriale / definizioni<br />

Vista e richiamata la L.P. 13/2007:<br />

art.13: “Nell'ambito di ogni comunità è istituito un tavolo territoriale quale organo di consulenza e di<br />

proposta per le politiche sociali locali” il quale svolge le seguenti funzioni:<br />

a) “raccoglie le istanze del territorio nel settore delle politiche sociali e contribuisce all'individuazione e<br />

all'analisi dei bisogni;<br />

b) formula la proposta di piano sociale di comunità entro il termine indicato dalla comunità stessa,<br />

decorso il quale essa provvede autonomamente;<br />

c) individua attività in relazione alle quali stipulare gli accordi di cui all'articolo 3, comma 2.”<br />

<br />

art.12, il piano sociale di Comunità è elaborato nel rispetto dei contenuti e in coerenza con gli indirizzi<br />

del piano sociale provinciale ed individua:<br />

◦ “i bisogni riscontrati e le risorse del territorio;<br />

◦ l'analisi dello stato dei servizi e degli interventi esistenti;<br />

◦ gli obiettivi fondamentali e le priorità d'intervento;<br />

◦ gli interventi da erogare, comprese le prestazioni aggiuntive rispetto a quelle essenziali specificate dal<br />

piano sociale provinciale;<br />

◦ le forme e gli strumenti comunicativi per favorire la conoscenza dei servizi disponibili e delle<br />

opportunità di partecipazione attiva dei cittadini al sistema delle politiche sociali;<br />

◦ le modalità di adozione degli accordi di collaborazione di cui all'articolo 3, comma 2, di competenza<br />

della comunità.”<br />

Il tavolo della pianificazione della COMUNITA’ ALTO GARDA E LEDRO<br />

prende atto del regolamento interno<br />

Art. 1<br />

Norme generali<br />

I componenti del Tavolo, al fine di agevolare e strutturare il lavoro, condividono le seguenti regole per un<br />

buon funzionamento delle riunioni. Ogni componente garantisce la propria collaborazione per il rispetto dei<br />

contenuti del presente regolamento e ne dà piena ed integrale accettazione.<br />

Art. 2<br />

Materia disciplinata<br />

Il presente Regolamento, in conformità a quanto disposto dalla legge provinciale n.13/2007 e dalle linee<br />

guida approvate con deliberazione della Giunta provinciale n. 3179 di data 30/12/2010:<br />

a) regolamenta il funzionamento del Tavolo previsto dall’art. 13 della L.P. 13/2007;<br />

b) regolamenta il funzionamento degli eventuali gruppi tematici.<br />

La prima stesura del piano sociale ha valenza sperimentale e rimane in vigore fino al 31/12/2013.<br />

Art. 3<br />

Composizione del tavolo<br />

Il tavolo è così composto:<br />

- il Presidente della Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong>;<br />

- il Rappresentante del Comune di Arco;<br />

- il Rappresentante del Comune di <strong>Ledro</strong>;<br />

- il Rappresentante del Comune di Riva del <strong>Garda</strong>;<br />

- il Direttore dell’Unità Operativa 5 di Psichiatria di Arco ;<br />

- un Rappresentante della Scuola;<br />

- un Rappresentante del Sindacato;<br />

9


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

- tre Rappresentanti delle APSP;<br />

- un rappresentante della Cassa Rurale <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong>;<br />

- quattro Rappresentanti delle Cooperative Sociali;<br />

- tre rappresentanti delle Organizzazioni di Volontariato;<br />

- il Responsabile del Servizio Socio Assistenziale della Comunità ;<br />

- il Capo Ufficio del Servizio <strong>Sociale</strong> Professionale del SSA della Comunità;<br />

- il Capo Ufficio del Settore Domiciliarità del SSA della Comunità.<br />

Ai componenti del tavolo non spettano gettoni di presenza o altre indennità per la partecipazione alle<br />

riunioni. I componenti che, senza giustificato motivo, non partecipino a tre riunioni consecutive, sono invitati<br />

a definire e confermare la loro adesione al Tavolo.<br />

Ogni componente si impegna a:<br />

partecipare al tavolo in rappresentanza di un’area/istituzione e a condividerne i contenuti con chi lo<br />

ha nominato;<br />

presenziare con costanza alle riunioni;<br />

rispettare gli orari di inizio e fine dei lavori (essere puntuali e rimanere per tutto il tempo della<br />

riunione);<br />

spegnere il cellulare se possibile;<br />

visionare i documenti inviati in vista della riunione;<br />

non monopolizzare la discussione/lasciare a tutti lo spazio per parlare;<br />

non attaccare le persone, tutt’al più le idee;<br />

rispettare la riservatezza su quanto emerso nelle riunioni;<br />

non mettere in discussione le decisioni precedentemente prese dal tavolo;<br />

comunicare in anticipo la propria eventuale assenza.<br />

Art. 4<br />

Coordinamento tecnico<br />

Il coordinamento tecnico è attuato dal Servizio Socio-Assistenziale della Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong> che è<br />

tenuto a:<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

convocare l tavoli;<br />

organizzare i lavori;<br />

condurre e verbalizzare le riunioni;<br />

produrre, consegnare e archiviare la documentazione;<br />

garantire una rendicontazione ed una comunicazione chiara, trasparente ed accessibile;<br />

trasmettere all’organo politico competente le risultanze del lavoro svolto dal tavolo.<br />

10<br />

Art. 5<br />

Conduzione del tavolo<br />

La funzione di conduttore del tavolo sarà svolta dal Responsabile del Servizio Socio Assistenziale della<br />

Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong>, supportata dall’Assessore Competente.<br />

Il conduttore:<br />

assicura le condizioni per la partecipazione degli enti/organizzazioni /associazioni che hanno aderito<br />

al percorso di costruzione partecipata del <strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13;<br />

cura la preparazione della riunione e distribuisce in tempo utile l’eventuale materiale a supporto degli<br />

argomenti all’ordine del giorno;<br />

cura il rispetto dei tempi previsti per la riunione (che si cominci puntuali e si concluda in tempo);<br />

dirige e modera la discussione dando la parola ai partecipanti e fissando un tempo massimo per la<br />

trattazione di ogni argomento all’ordine del giorno;<br />

fa osservare le norme di legge e di regolamento;<br />

assicura le condizioni per la piena e libera espressione dei valori, delle opinioni, dell’esperienza<br />

apportati da ogni singolo partecipante;<br />

ha la facoltà di sospendere e sciogliere la riunione;


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

riconosce agli incontri di discussione di gruppo l’importanza che hanno anche attraverso gesti di<br />

valore simbolico, come spegnere il telefonino, evitare di essere interrotti, non arrivare in ritardo e non<br />

andare via prima, non fare altro durante la discussione di gruppo.<br />

Art. 6<br />

Votazioni<br />

Di norma il tavolo ricerca una decisione condivisa ritenuta oltremodo opportuna; in caso di dissenso si<br />

procederà per votazione a maggioranza dei presenti a scrutinio palese per alzata di mano.<br />

I componenti del tavolo, previa dichiarazione all’inizio della discussione, devono astenersi dal prendere parte<br />

alle decisioni qualora sussistano ragioni personali o professionali che implichino un interesse diretto nella<br />

tematica in discussione.<br />

L’eventuale votazione ha luogo normalmente sul complesso della proposta salvo i casi in cui il Tavolo<br />

ritenga necessario procedere alla votazione per singole parti o articoli o capitoli o voci.<br />

Art. 7<br />

Funzioni del tavolo<br />

Il tavolo esercita le funzioni attribuite dalla normativa di riferimento.<br />

A conclusione della prima fase dei lavori il tavolo formulerà la proposta di piano al Presidente della<br />

Comunità, che la sottoporrà all’esame degli Organi deliberanti competenti.<br />

Art. 8<br />

Durata in carica dei tavoli<br />

La durata del tavolo territoriale è triennale coincidendo con le tre fasi del processo pianificatorio: definizione<br />

del piano sociale, attuazione e monitoraggio degli interventi programmati, rendicontazione e valutazione dei<br />

risultati prodotti da tali interventi.<br />

Art. 9<br />

Convocazione e ordine del giorno<br />

L’avviso di convocazione,anche in forma digitale, che contiene il relativo ordine del giorno, sarà inviato ai<br />

membri del tavolo con almeno cinque giorni prima di quello stabilito per la riunione.<br />

Le riunioni si tengono presso la sede indicata nella nota di convocazione.<br />

Nella lettera di invito verrà comunicata l’ora di inizio e di conclusione delle riunioni di cui si prevede una<br />

durata massima di tre ore.<br />

Il tavolo si intende regolarmente riunito se almeno la metà dei membri più uno è presente all’inizio dei lavori.<br />

A supporto degli argomenti in discussione le riunioni possono essere precedute da consultazioni, riunioni<br />

informative, gruppi tecnici composti da rappresentanti del settore di competenza.<br />

Art. 10<br />

Verbali delle sedute<br />

I verbali delle sedute del Tavolo Territoriale sono atti interni.<br />

I verbali devono contenere i nomi dei componenti presenti, i punti della discussione ed il risultato delle<br />

eventuali votazioni. Il verbale riporterà quanto concordato a maggioranza assoluta dei presenti.<br />

Nel verbale è fatta inoltre menzione dei membri assenti, con l’indicazione dei non giustificati.<br />

Ogni membro ha diritto che nel verbale figurino le sue eventuali dichiarazioni ed il suo voto.<br />

I verbali delle sedute sono firmati dai componenti di volta in volta individuati dal tavolo. Essi sono conservati<br />

agli atti della Comunità.<br />

Art. 11<br />

Disposizioni generali sulle riunioni<br />

Le sedute dei Tavoli non sono pubbliche.<br />

I lavori del tavolo sono così strutturati:<br />

presa d’atto dei livelli minimi approvati dalla Provincia con deliberazione n. 556 di data 25 marzo 2011<br />

11


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

analisi dei bisogni rispetto alle tematiche proposte<br />

raccolta dati e informazioni<br />

analisi della documentazione sottoposta all’esame dei tavoli<br />

presa d’atto della mappatura delle risorse, dei servizi e degli interventi presenti sul territorio<br />

valutazione della rispondenza dei servizi ai bisogni rilevati<br />

individuazione delle proposte rispetto alle priorità delle politiche locali<br />

verifica della compatibilità tra impegni pianificatori e risorse necessarie<br />

analisi di tutti i dati raccolti e identificazione del “profilo di comunità”<br />

proposta di piano sociale di comunità secondo i tempi indicati dalle linee guida provinciali.<br />

Alle riunioni possono essere invitati, dall'assessore competente, esperti senza diritto di voto.<br />

Art. 12<br />

Gruppi tematici<br />

Per la raccolta dei bisogni o per l’approfondimento di tematiche discusse nel tavolo possono essere attivati<br />

gruppi tematici composti da operatori dei servizi pubblici e di privato sociale ed altre figure, professionali e<br />

non, con specifica competenza ed esperienza nelle materie trattate, che operano sul territorio della<br />

Comunità.<br />

I gruppi tematici:<br />

operano con obiettivi temporalmente definiti;<br />

condividono la realtà dei servizi e delle attività esistenti, ciascuno conferendo gli elementi di propria<br />

competenza (obiettivi, dati quantitativi, tipologia di utenza e dei bisogni, tendenze evolutive…);<br />

valutano la realtà dei servizi evidenziandone le criticità (adeguatezza rispetto ai bisogni, efficienza ed<br />

efficacia dei servizi, fabbisogno di integrazione/ coordinamento…);<br />

possono formulare proposte di miglioramento dei servizi.<br />

Il lavoro e le proposte dei gruppi tematici sono inviati al tavolo territoriale per la formulazione degli indirizzi<br />

dei piani sociali di Comunità<br />

Art. 13<br />

Trattamento e riservatezza dei dati<br />

Ai sensi dell’art.13 del D.Lgs. 30.06.2003, n. 196 “Codice in materia di protezione dei dati personali”<br />

si dichiara che:<br />

a) le informazioni forniti dai e ai membri del tavolo territoriale saranno trattati per le finalità relative al<br />

percorso di costruzione partecipata del piano sociale di comunità e vincolati alla riservatezza<br />

secondo le indicazioni richiamate dalle normativa vigente;<br />

b) il titolare del trattamento dei dati è: Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong>;<br />

c) il responsabile del trattamento dei dati è: Dott.ssa Mariapia Amistadi.<br />

12


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

CALENDARIO INCONTRI TAVOLO TERRITORIALE E TAVOLI TEMATICI PER LA COSTRUZIONE DEL PIANO SOCIALE 2011-13<br />

MAGGIO 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31<br />

TT<br />

GIUGNO 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30<br />

ANZ MF ADU TT<br />

DIS<br />

LUGLIO 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31<br />

DIS MF ANZ TT ADU<br />

AGOSTO<br />

SETTEMBRE 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30<br />

ADU MF ANZ DIS TT ANZ ADU<br />

OTTOBRE 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31<br />

MF ANZ DIS ADU ANZ TT MF DIS ADU<br />

INT<br />

NOVEMBRE 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30<br />

TT MF ADU<br />

ANZ<br />

+DIS<br />

ADU<br />

+ MF TT<br />

DICEMBRE 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31<br />

DIS<br />

TT<br />

Legenda: TT TAVOLO TERRITORIALE MF Tavolo Tematico Minori e famiglie ANZ Tavolo Tematico Anziani e non autosufficienza<br />

INT Incontro con associazioni di stranieri ADU Tavolo Tematico Adulti a rischio di emarginazione DIS Tavolo Tematico Diversamente abili<br />

13


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

Incontri svolti nel 2011<br />

n. incontri ore totali<br />

TT TAVOLO TERRITORIALE 8 22<br />

MF Tavolo Tematico Minori e famiglie 7 14<br />

ADU Tavolo Tematico Adulti a rischio di emarginazione 8 16<br />

ANZ Tavolo Tematico Anziani e non autosufficienza 7 14<br />

DIS Tavolo Tematico Diversamente abili 6 12<br />

INT Incontro con associazioni di stranieri 1 2<br />

TOTALE 37 circa 80<br />

N. partecipanti<br />

26-mag TAVOLO TERRITORIALE 18<br />

27-giu Tavolo Tematico Anziani e non autosufficienza 14<br />

27-giu Tavolo Tematico Diversamente abili 17<br />

28-giu Tavolo Tematico Minori e famiglie 16<br />

29-giu Tavolo Tematico Adulti a rischio di emarginazione 16<br />

30-giu TAVOLO TERRITORIALE 20<br />

12-lug Tavolo Tematico Diversamente abili 12<br />

13-lug Tavolo Tematico Minori e famiglie 13<br />

19-lug Tavolo Tematico Anziani e non autosufficienza 17<br />

20-lug TAVOLO TERRITORIALE 17<br />

21-lug Tavolo Tematico Adulti a rischio di emarginazione 14<br />

08-set Tavolo Tematico Adulti a rischio di emarginazione 21<br />

13-set Tavolo Tematico Minori e famiglie 17<br />

14-set Tavolo Tematico Anziani e non autosufficienza 18<br />

15-set Tavolo Tematico Diversamente abili 13<br />

26-set TAVOLO TERRITORIALE 19<br />

28-set Tavolo Tematico Anziani e non autosufficienza 12<br />

29-set Tavolo Tematico Adulti a rischio di emarginazione 14<br />

06-ott Tavolo Tematico Minori e famiglie 17<br />

11-ott Tavolo Tematico Anziani e non autosufficienza 14<br />

12-ott Tavolo Tematico Diversamente abili 13<br />

13-ott Tavolo Tematico Adulti a rischio di emarginazione 14<br />

13-ott Incontro con Associazioni di stranieri 35<br />

19-ott Tavolo Tematico Anziani e non autosufficienza 12<br />

24-ott TAVOLO TERRITORIALE 15<br />

25-ott Tavolo Tematico Minori e famiglie 9<br />

26-ott Tavolo Tematico Diversamente abili 12<br />

27-ott Tavolo Tematico Adulti a rischio di emarginazione 15<br />

03-nov TAVOLO TERRITORIALE 15<br />

15-nov Tavolo Tematico Minori e famiglie 7<br />

17-nov Tavolo Tematico Adulti a rischio di emarginazione (Intervento19) 28<br />

22-nov Tavolo Tematico Anziani e non autosufficienza + Diversamente abili 19<br />

23-nov Tavolo Tematico Minori e famiglie + Adulti a rischio di emarginazione 20<br />

29-nov TAVOLO TERRITORIALE 14<br />

14-dic TAVOLO TERRITORIALE 14<br />

TOTALE: 35 incontri MEDIA: 16<br />

14


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

1. ANALISI DEL CONTESTO<br />

1.1. INDICATORI RELATIVI ALLE<br />

CARATTERISTICHE GEOGRAFICHE DEL<br />

TERRITORIO E DEMOGRAFICHE DELLA<br />

POPOLAZIONE<br />

15


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

16


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

CARATTERISTICHE GEOGRAFICHE DEL TERRITORIO<br />

Superficie (km2) 353,33<br />

Popolazione residente al 31.12.2010 48.409<br />

Densità di popolazione (abitanti/ km2) 137<br />

Altitudine min. (m.s.l.m.) 67<br />

Altitudine max. (m.s.l.m.) 2.254<br />

La Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong> è situata nella parte meridionale della provincia di<br />

Trento; confina ad est con la Comunità della Vallagarina, a nord est con la Comunità della<br />

Valle dei Laghi, a nord ovest e ovest con la Comunità delle Giudicarie, a sud con la<br />

provincia di Brescia, con il lago di <strong>Garda</strong> e con la provincia di Verona.<br />

Si estende per un totale di 353,33 km 2 , l’altitudine media è 463 m.s.l.m., la minima<br />

corrispondente al livello del lago di <strong>Garda</strong> è 67 m.s.l.m., la massima corrispondente alla<br />

cima del monte Cadria è 2.254 m.s.l.m. .<br />

Sono comprese nella comunità due vallate: il Basso Sarca, occupato dal tratto finale del<br />

fiume Sarca, il territorio con la più bassa altitudine del Trentino, e la Val di <strong>Ledro</strong>.<br />

17


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

SUDDIVISIONE DEL TERRITORIO IN UNITA’<br />

AMMINISTRATIVE<br />

La Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong> comprende 7 comuni: Arco, Drena, Dro, <strong>Ledro</strong>, Nago-<br />

Torbole, Riva del <strong>Garda</strong>, Tenno.<br />

Il territorio può essere suddiviso in tre aree di omogeneità:<br />

1) l’area del Basso Sarca prevalentemente urbana, costituita dai centri di Arco, Dro,<br />

Nago-Torbole e Riva del <strong>Garda</strong>,<br />

2) l’area della Val di <strong>Ledro</strong> facente capo al comune di <strong>Ledro</strong>,<br />

3) i nuclei di Drena e Tenno, comunità demograficamente piccole, staccate dagli aggregati<br />

urbani del fondovalle, e con connotazioni proprie.<br />

ARCO<br />

Superficie (km2) 63,65<br />

Popolazione residente al 31.12.2010 16.901*<br />

Densità di popolazione (abitanti/ km2) 266<br />

Altitudine del comune (m.s.l.m.) 91<br />

Altitudine min. (m.s.l.m.) 67<br />

Altitudine max. (m.s.l.m.) 2.059<br />

DRENA<br />

Superficie (km2) 8,36<br />

Popolazione residente al 31.12.2010 558*<br />

Densità di popolazione (abitanti/ km2) 67<br />

Altitudine del comune (m.s.l.m.) 398<br />

Altitudine min. (m.s.l.m.) 200<br />

Altitudine max. (m.s.l.m.) 1.916<br />

18


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

DRO<br />

Superficie (km2) 27,94<br />

Popolazione residente al 31.12.2010 4.435*<br />

Densità di popolazione (abitanti/ km2) 159<br />

Altitudine del comune (m.s.l.m.) 123<br />

Altitudine min. (m.s.l.m.) 100<br />

Altitudine max. (m.s.l.m.) 1.536<br />

LEDRO<br />

Superficie (km2) 154,6<br />

Popolazione residente al 31.12.2010 5.523*<br />

Densità di popolazione (abitanti/ km2) 36<br />

Altitudine del comune (m.s.l.m.) 660<br />

Altitudine min. (m.s.l.m.) 67<br />

Altitudine max. (m.s.l.m.) 2.254<br />

NAGO-TORBOLE<br />

Superficie (km2) 28,43<br />

Popolazione residente al 31.12.2010 2.793*<br />

Densità di popolazione (abitanti/ km2) 98<br />

Altitudine del comune (m.s.l.m.) 85<br />

Altitudine min. (m.s.l.m.) 67<br />

Altitudine max. (m.s.l.m.) 2.079<br />

RIVA DEL GARDA<br />

Superficie (km2) 42,46<br />

Popolazione residente al 31.12.2010 16.170*<br />

Densità di popolazione (abitanti/ km2) 381<br />

Altitudine del comune (m.s.l.m.) 67<br />

Altitudine min. (m.s.l.m.) 67<br />

Altitudine max. (m.s.l.m.) 2.080<br />

TENNO<br />

Superficie (km2) 28,29<br />

Popolazione residente al 31.12.2010 2.029*<br />

Densità di popolazione (abitanti/ km2) 72<br />

Altitudine del comune (m.s.l.m.) 428<br />

Altitudine min. (m.s.l.m.) 159<br />

Altitudine max. (m.s.l.m.) 2.147<br />

* Fonte dei dati sulla popolazione: Servizio Statistica PAT<br />

19


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

TREND POPOLAZIONE RESIDENTE<br />

1971 1981 1991 2001 2010<br />

34.659 36.684 38.384 42.233 48.409<br />

Fonte: Servizio Statistica PAT<br />

TREND POPOLAZIONE RESIDENTE PER COMUNE<br />

1961 1971 1981 1991 2001 2010<br />

Arco 10.418 10.830 11.737 12.855 14.511 16.901<br />

Drena 504 390 387 424 454 558<br />

Dro 2.927 2.917 2.913 3.071 3.388 4.435<br />

<strong>Ledro</strong> 4.723 4.704 4.555 4.564 5.098 5.523<br />

Nago- Torbole 2.081 2.199 2.303 2.236 2.289 2.793<br />

Riva del <strong>Garda</strong> 10.711 12.114 13.233 13.559 14.758 16.170<br />

Tenno 1.678 1.505 1.556 1.675 1.735 2.029<br />

Fonte: Servizio Statistica PAT<br />

POPOLAZIONE RESIDENTE PER CLASSI DI ETA’ E SESSO<br />

sesso 0-17 18-64 65-74 75 e oltre Totale<br />

Maschi 4.567 14.979 2.209 1.741 23.496<br />

Femmine 4.299 15.145 2.501 2.968 24.913<br />

Totale 8.866 30.124 4.710 4.709 48.409<br />

Fonte: Servizio Statistica PAT<br />

NUMERO FAMIGLIE RESIDENTI SUL TERRITORIO<br />

2006 2007 2008 2009 2010<br />

19.457 19.932 20.332 20.665 20.910<br />

Fonte: Servizio Statistica PAT<br />

20


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

Piramide delle età<br />

103<br />

97<br />

91<br />

85<br />

79<br />

73<br />

67<br />

età<br />

61<br />

55<br />

49<br />

43<br />

37<br />

31<br />

25<br />

19<br />

13<br />

7<br />

1<br />

600 400 200 0 200 400 600<br />

numero di individui<br />

maschi<br />

Femmine<br />

Fonte: Servizio Statistica PAT<br />

La cosiddetta piramide delle età della popolazione della Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong>,<br />

analogamente a quella della popolazione italiana e della maggior parte delle Nazioni sviluppate,<br />

mostra una forte erosione alla base, assumendo quella che viene chiamata forma a trottola o<br />

fungo atomico. Tale forma indica che la popolazione è in fase di contrazione e che sta<br />

invecchiando: le cause di ciò sono la diminuzione del tasso di natalità e, contemporaneamente,<br />

l’aumento della capacità di sopravvivenza e quindi della speranza di vita. In evidenza la fascia<br />

delle classi d’età la cui popolazione supera le 600 unità per l’incremento di nascite negli anni ’60 e<br />

’70.<br />

Forma prettamente piramidale: popolazione in crescita; piramide tendente a un rettangolo: crescita nulla;<br />

piramide tendente a un trapezio: decremento.<br />

21


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

TASSO DI NATALITA’ E DI MORTALITA’<br />

NATALITA’<br />

MORTALITA’<br />

Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale<br />

2006 12,4 10,1 11,2 8,2 8,6 8,4<br />

2007 11,0 9,7 10,3 9,2 8,7 8,9<br />

2008 10,9 10,4 10,6 8,1 8,5 8,3<br />

2009 11,6 10,0 10,7 9,3 8,2 8,7<br />

2010 11,7 10,3 11,0 8,1 7,2 7,6<br />

Fonte: Servizio Statistica PAT<br />

ALTRI INDICI E TASSI<br />

Indice di vecchiaia<br />

Indice di<br />

invecchiamento<br />

Indice 3°/4° età<br />

2006 123,9 19 13,4<br />

2007 124,4 19,1 14,6<br />

2008 124,6 19,2 15,8<br />

2009 126,4 19,4 16,7<br />

2010 127 19,5 14,4<br />

Tasso di ricambio<br />

Indice di dipendenza<br />

anziani<br />

Indice di dipendenza<br />

strutturale<br />

2006 125 28,9 52,2<br />

2007 121,7 29,1 52,5<br />

2008 122,7 29,4 53,1<br />

2009 116,4 29,7 53,2<br />

2010 116,4 29,9 53,4<br />

Fonte: Servizio Statistica PAT<br />

INDICE DI VECCHIAIA: è il rapporto tra gli individui di età superiore ai 64 anni e gli individui tra gli<br />

0 e i 14 anni, moltiplicato per 100.<br />

INDICE DI INVECCHIAMENTO o QUOTA DI VECCHIAIA: è il rapporto tra gli individui di età<br />

superiore ai 64 anni ed il totale della popolazione, moltiplicato per 100.<br />

INDICE 3°/4° ETA': è il rapporto tra gli individui di età superiore agli 84 anni e gli individui tra i 65 e<br />

gli 84 anni, moltiplicato per 100.<br />

TASSO DI RICAMBIO: è il rapporto tra gli individui tra i 60 e i 64 anni di età e gli individui tra i 15 e<br />

i 19 anni di età, moltiplicato per 100.<br />

INDICE DI DIPENDENZA ANZIANI: è il rapporto tra la popolazione di 65 anni e più e la<br />

popolazione in età attiva (15-64 anni), moltiplicato per 100).<br />

INDICE DI DIPENDENZA STRUTTURALE: è il rapporto tra la popolazione in età non attiva (0-14<br />

anni e 65 anni e più) e la popolazione in età attiva (15-64 anni), moltiplicato per 100.<br />

22


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

PROIEZIONI SULLA POPOLAZIONE<br />

(IPOTESI DI SVILUPPO CON MOVIMENTO MIGRATORIO)<br />

PROIEZIONE POPOLAZIONE COMUNITA’ ALTO GARDA E LEDRO:<br />

2015 2020 2025 2030 2035 2040 2045 2050<br />

51.001 53.439 55.630 57.646 59.525 61.236 62.755 64.068<br />

Fonte: “Evoluzione della struttura demografica in provincia di Trento dal 1982 AL 2050 –<br />

Servizio Statistica PAT”<br />

PROIEZIONE POPOLAZIONE SUDDIVISA PER FASCE DI ETA’ NEL 2020<br />

E 2030<br />

2010 2020 2030<br />

0-14 7.422 5.617 5.631<br />

15-24 4.615 5.176 5.234<br />

25-64 26.906 29.673 31.211<br />

65 e oltre 9.411 11.160 13.729<br />

Fonte: “Evoluzione della struttura demografica in provincia di Trento dal 1982 AL 2050 -<br />

Servizio Statistica PAT”<br />

COMPOSIZIONE DELLA POPOLAZIONE PER FASCE D’ETA’ NEL 2010,<br />

2020 E 2030 (VALORI PERCENTUALI)<br />

100%<br />

90%<br />

80%<br />

70%<br />

60%<br />

50%<br />

40%<br />

30%<br />

20%<br />

10%<br />

0%<br />

2010 2020 2030<br />

65 e oltre<br />

25-64<br />

15-24<br />

0-14<br />

23


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

PROIEZIONE DELLA POPOLAZIONE ANZIANA SUDDIVISA PER CLASSI<br />

DI ETA’ NEL 2020 E 2030 (VALORI PERCENTUALI)<br />

2010 % su pop<br />

totale<br />

2020 % su pop<br />

totale<br />

2030 % su pop<br />

totale<br />

65-74 4.703 10% 5.303 10% 6.692 12%<br />

75-84 3.297 7% 3.772 7% 4.401 8%<br />

85 e oltre 1.411 3% 2.085 4% 2.636 5%<br />

TOT. 9.411 19% 11.160 21% 13.729 24%<br />

Fonte: “Evoluzione della struttura demografica in provincia di Trento dal 1982 AL 2050 -<br />

Servizio Statistica PAT”<br />

PERCENTUALE POPOLAZIONE ANZIANA SUDDIVISA PER FASCE<br />

D’ETA’ SU POPOLAZIONE TOTALE<br />

25<br />

20<br />

15<br />

10<br />

85 e oltre<br />

75-84<br />

65-74<br />

5<br />

0<br />

2010 2020 2030<br />

24


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

TREND STRANIERI RESIDENTI<br />

2006 2007 2008 2009 2010<br />

3.224 3.621 4.127 4.475 4.789<br />

Fonte: Servizio Statistica PAT<br />

INCIDENZA DELLA POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE SULLA<br />

POPOLAZIONE TOTALE<br />

Pop. Straniera Pop. Totale % di incidenza<br />

2006 3.224 45.544 7,1%<br />

2007 3.621 46.315 7,8%<br />

2008 4.127 47.083 8,8%<br />

2009 4.475 47.713 9,4%<br />

2010 4.789 48.409 9,9%<br />

Fonte: Servizio Statistica PAT<br />

TREND STRANIERI RESIDENTI SUDDIVISI PER SESSO E FASCE D’ETA’<br />

2006 2007 2008 2009 2010<br />

Maschi 329 363 420 469 512<br />

0-17 anni<br />

Femmine 342 389 467 492 509<br />

Totale 671 752 887 961 1.021<br />

Maschi 1.098 1.236 1.371 1.456 1.517<br />

18-64 anni<br />

Femmine 1.317 1.476 1.683 1.855 2.034<br />

Totale 2.415 2.712 3.054 3.311 3.551<br />

Maschi 50 53 63 65 67<br />

65-74 anni<br />

Femmine 47 53 66 76 77<br />

75 anni e<br />

oltre<br />

Fonte: Servizio Statistica PAT<br />

Totale 97 106 129 141 144<br />

Maschi 20 27 27 29 33<br />

Femmine 21 24 30 33 40<br />

Totale 41 51 57 62 73<br />

25


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

TREND STRANIERI RESIDENTI PER AREA DI PROVENIENZA<br />

2006 2007 2008 2009 2010<br />

Apolidi 2 2 2 2 2<br />

Europa 2.062 2.381 2.710 2.941 3.172<br />

Asia 227 263 346 381 429<br />

Africa 701 750 841 902 922<br />

Nord-Centro<br />

America<br />

69 65 69 75 80<br />

Sud America 162 159 158 173 183<br />

Oceania 1 1 1 1 1<br />

Totale 3.224 3.621 4.127 4.475 4.789<br />

Fonte: Servizio Statistica PAT<br />

26


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

1.2 INDICATORI RELATIVI AL CONTESTO<br />

SOCIALE<br />

27


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

TREND STUDENTI ISCRITTI PER ORDINE SCOLASTICO<br />

Iscritti nelle scuole con sede in provincia di Trento, per Comunità di Valle di<br />

residenza<br />

2000-01 2005-06 2009-10<br />

Elementari 2018 2222 2432<br />

Medie 1094 1339 1433<br />

Superiori 1424 1610 1816<br />

Centri formazione<br />

professionale<br />

Fonte: Servizio Statistica PAT<br />

349 335 476<br />

Iscritti totali e con cittadinanza non italiana nelle scuole con sede in provincia<br />

di Trento, per Comunità di Valle sede della scuola<br />

2000-01 2005-06 2009-10<br />

Iscritti elementari 2067 2285 2501<br />

di cui con cittadinanza non italiana 92 151 268<br />

Iscritti medie 1151 1418 1519<br />

di cui con cittadinanza non italiana 24 92 196<br />

Iscritti superiori 1338 1540 1651<br />

di cui con cittadinanza non italiana 19 32 127<br />

Iscritti Centri formazione prof.le 409 374 489<br />

di cui con cittadinanza non italiana n.d. 48 98<br />

Fonte: Servizio Statistica PAT<br />

28


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

NUMERO ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO OPERANTI<br />

SUL TERRITORIO (SULLA BASE L.P. 8/92 E SUCC. MOD.)<br />

27 Organizzazioni di Volontariato<br />

18 Associazioni di Promozione <strong>Sociale</strong><br />

Fonte: ALBO DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO - art. 3 l.p 8/92 – agosto 2010<br />

e REGISTRO DELLE ASSOCIAZIONI DI PROMOZIONE SOCIALE - art. 3 bis. l.p. 8/92 – agosto 2010<br />

AREE DI INTERVENTO DELLE ASSOCIAZIONI DI<br />

VOLONTARIATO (SULLA BASE L.P. 8/92 E SUCC. MOD.)<br />

ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO<br />

4. anziani/ammalati<br />

5. disabilità<br />

6. primo soccorso<br />

7. scuole materne<br />

8. solidarietà internazionale<br />

9. vigili del fuoco<br />

ASSOCIAZIONI DI PROMOZIONE SOCIALE<br />

anziani<br />

attività artistiche<br />

attività ricreative<br />

diritti/pari opportunità<br />

formazione<br />

giovani<br />

mutuo aiuto<br />

sport<br />

tutela del territorio<br />

Fonte: ALBO DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO - art. 3 l.p 8/92 – agosto 2010<br />

e REGISTRO DELLE ASSOCIAZIONI DI PROMOZIONE SOCIALE - art. 3 bis. l.p. 8/92 – agosto 2010<br />

29


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

ANDAMENTO DEGLI INCIDENTI STRADALI (2001-2009)<br />

“Dal 2001 al 2002 si è registrato un notevole incremento, seguito poi da una<br />

costante diminuzione fino al 2009 in cui il valore si è attestato a 57,1 incidenti<br />

ogni 1.000 veicoli circolanti.”<br />

Da “Profili Sicurezza. Le Comunità di valle nel 2010”, Pat – Transcrime.<br />

ANDAMENTO REATI VIOLENTI E APPROPRIATIVI (2004-2009)<br />

Variazione 2004-2009<br />

REATI<br />

TENDENZA<br />

Violenti In calo (-20%)<br />

Appropriativi In calo (-18%)<br />

Fonte: Profili Sicurezza. Le Comunità di valle nel 2010. Pat - Transcrime<br />

TASSO DI REATI VIOLENTI/APPROPRIATIVI PER TIPOLOGIA DI<br />

REATO (2008-2009)<br />

Biennio 2008-2009<br />

Reati violenti<br />

Tasso ogni 10.000 abitanti<br />

Lesioni dolose 12,2<br />

Violenze sessuali 0,6<br />

Rapine in banca e uffici 0,3<br />

Altre rapine 1,5<br />

Reati appropriativi<br />

Tasso ogni 10.000 abitanti<br />

Furti in abitazione 18,3<br />

Furti in esercizi commerciali 13,9<br />

Furti su auto in sosta 35,4<br />

Furti di autovetture 1,8<br />

Altri furti 145,8<br />

Fonte: Profili Sicurezza. Le Comunità di valle nel 2010. Pat – Transcrime<br />

30


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

1.3 INDICATORI RELATIVI AL CONTESTO<br />

ECONOMICO / OCCUPAZIONALE<br />

31


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

TREND AVVIAMENTI AL LAVORO<br />

Tra il 2001 e il 2009 nella Comunità le assunzioni sono aumentate<br />

del 29%<br />

Trentino<br />

C9<br />

129<br />

100<br />

114<br />

2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2012<br />

Fonte: elaborazione Transcrime di dati Agenzia del Lavoro<br />

TREND ASSUNZIONI A TEMPO DETERMINATO E INDETERMINATO<br />

Tra il 2001 e il 2009 nella Comunità le assunzioni a tempo<br />

determinato sono aumentate del 36%. Le assunzioni a tempo<br />

indeterminato sono diminuite del 30%<br />

Determinati<br />

Indeterminati<br />

136<br />

100<br />

70<br />

2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2012<br />

Fonte: elaborazione Transcrime di dati Agenzia del Lavoro<br />

ASSUNZIONI<br />

2007 2008 2009 2010<br />

Maschi 6.795 6.503 5.529 5.862<br />

Femmine 8.301 8.591 7.886 7.642<br />

Totale 15.096 15.094 13.415 13.504<br />

Fonte: Osservatorio del mercato del lavoro – Agenzia del Lavoro Trento<br />

32


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

TREND ISCRIZIONE AI CENTRI PER L’IMPIEGO<br />

2007 2008 2009 2010<br />

Maschi 1156 1347 1741 1772<br />

Femmine 1753 1844 2284 2520<br />

Totale 2890 3191 4025 4292<br />

Fonte: dati 2007-2009 (Net-Labor) e dati 2010 (Spil)<br />

ISCRIZIONI ANNO 2010<br />

Disoccupati<br />

Inoccupati<br />

Disoccupati +<br />

inoccupati<br />

Maschi 1699 73 1772<br />

Femmine 2278 242 2520<br />

Totale 3977 315 4292<br />

Fonte: Osservatorio del mercato del lavoro – Agenzia del Lavoro Trento<br />

LAVORATORI IN MOBILITA' (dato di stock al 31 dicembre di ciascun anno)<br />

2007 2008 2009 2010<br />

Maschi 105 123 276 284<br />

Femmine 89 111 172 194<br />

Totale 194 234 448 478<br />

Fonte: Osservatorio del mercato del lavoro – Agenzia del Lavoro Trento<br />

CIG IN DEROGA ANNI 2009 2010<br />

lavoratori autorizzati dal 1 gennaio al 31 dicembre di ciascun anno<br />

2009 2010<br />

Maschi 71 73<br />

Femmine 26 27<br />

Totale 97 100<br />

Fonte: Osservatorio del mercato del lavoro – Agenzia del Lavoro Trento<br />

33


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

NUMERO BENEFICIARI DI SOSTEGNO AL REDDITO<br />

SOSTEGNO AL REDDITO ANNI 2009 2010 LAVORATORI AUTORIZZATI DAL 1 GENNAIO AL 31<br />

DICEMBRE DI CIASCUN ANNO<br />

2009 2010<br />

Maschi 109 27<br />

Femmine 48 28<br />

Totale 157 55<br />

Fonte: Osservatorio del mercato del lavoro – Agenzia del Lavoro Trento<br />

ISCRITTI NELLE LISTE DEI LAVORI SOCIALMENTE UTILI<br />

AZIONE10<br />

2007 2008 2009 2010<br />

257 233 271 319<br />

Fonte: Osservatorio del mercato del lavoro – Agenzia del Lavoro Trento<br />

AVVIAMENTI DISABILI E VEDOVE/ORFANI<br />

INVALIDI<br />

VEDOVE/ORFANI<br />

F M TOTALE<br />

INVALIDI DEL LAVORO 1 2 3<br />

INVALIDI CIVILI 108 121 229<br />

SORDOMUTI 1 0 1<br />

VEDOVE/ORFANI DI<br />

LAVORO<br />

5 0 5<br />

PROFUGHI 0 1 1<br />

TOTALE 115 124 239<br />

Fonte: Osservatorio del mercato del lavoro – Agenzia del Lavoro Trento<br />

34


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

2. ORGANIZZAZIONE DEL<br />

SERVIZIO SOCIO ASSISTENZIALE<br />

35


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

SERVIZIO ATTIVITA’ SOCIO-ASSISTENZIALI<br />

Via Rosmini 5/B, 38066 Riva del <strong>Garda</strong><br />

tel. 0464 / 57.17.11<br />

fax 0464 / 55.32.54<br />

e-mail: sociale@comprensorioc9.tn.it<br />

Responsabile<br />

Maria Pia Amistadi<br />

tel. 0464 / 57.17.11<br />

e-mail: amistadi.mariapia@comprensorioc9.tn.it<br />

Coordinatore d’equipe interprofessionale<br />

Costanza Fedrigotti<br />

tel. 0464 / 57.17.38<br />

e-mail: fedrigotti.costanza@comprensorioc9.tn.it<br />

Coordinatore della domiciliarità<br />

Marisa Dubini<br />

tel. 0464 / 57.17.45<br />

e-mail: dubini.marisa@comprensorioc9.tn.it<br />

Assistenti sociali<br />

AMBITO 1<br />

Riva del <strong>Garda</strong>, <strong>Ledro</strong>, Nago-Torbole e Tenno<br />

AREA MINORI E FAMIGLIE<br />

referente e zone sede recapito<br />

Elena Pederzolli<br />

Riva: centro storico, S.Alessandro;<br />

Nago-Torbole<br />

Andrea Scharf<br />

Riva: Campi, S. Giacomo, Albola,<br />

Baltera, Varone, Ischia, Rione 2<br />

Giugno;<br />

Tenno<br />

Cristina Zandonella<br />

Riva: centro nord, Rione Degasperi,<br />

S. Nazzaro, S. Tomaso<br />

SPORTELLO MEDIAZIONE<br />

Marzia Rosa<br />

Riva: centro sud, Pregasina<br />

<strong>Ledro</strong><br />

servizio attività<br />

socio–assistenziali<br />

sede Comunità<br />

Riva del <strong>Garda</strong><br />

servizio attività<br />

socio–assistenziali<br />

sede Comunità<br />

Riva del <strong>Garda</strong><br />

servizio attività<br />

socio–assistenziali<br />

sede Comunità<br />

0464 / 57.17.37<br />

mercoledì 9.30 – 12.00<br />

giovedì 14.30 - 16.00<br />

e-mail:<br />

pederzolli.elena@comprensorioc9.tn.it<br />

0464 / 57.17.36<br />

mercoledì 9.30 – 12.00<br />

giovedì 14.30 - 16.00<br />

e-mail: scharf.andrea@comprensorioc9.tn.it<br />

0464 / 57.17.35<br />

mercoledì 9.30 – 12.00<br />

e-mail:<br />

zandonella.cristina@comprensorioc9.tn.it<br />

Riva del <strong>Garda</strong> 0464 / 57.17.35<br />

solo recapito telefonico<br />

giovedì 10.00 – 12.00<br />

servizio attività<br />

socio-assistenziali<br />

sede Comunità<br />

Riva del <strong>Garda</strong><br />

servizio attività<br />

socio-assistenziali<br />

Centro Servizi Sanitari<br />

Via Cis, 49 - <strong>Ledro</strong><br />

0464 / 57.17.35<br />

giovedì 14.30 – 16.00<br />

e-mail: rosa.marzia@comprensorioc9.tn.it<br />

0464 / 59.17.99<br />

martedì 10.00 – 12.00<br />

e-mail: rosa.marzia@comprensorioc9.tn.it<br />

36


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

AREA ADULTI - ANZIANI<br />

referente e zone sede recapito<br />

Iva Bazzoli<br />

Riva: centro est, Grez,<br />

S.Alessandro, Brione<br />

Nago-Torbole<br />

Valentina Villa<br />

Riva: centro storico (Adulti), centro<br />

nord, Via Ardaro, Rione De<br />

Gasperi, I Maggio<br />

A.D.I , A.D.I.- C.P.<br />

Sabrina Veronese<br />

Riva: Campi, S. Giacomo, Albola,<br />

Baltera, Varone, Ischia, Rione 2<br />

Giugno, S. Nazzaro, S. Tomaso<br />

Tenno<br />

Giulia Demadonna<br />

Riva: centro storico (Anziani),<br />

Pregasina<br />

A.D.I., AD.I.-C.P.<br />

<strong>Ledro</strong><br />

Paola Meneghelli<br />

L.P. 6/98 – L. 68/99<br />

servizio attività<br />

socio–assistenziali<br />

sede Comunità<br />

Riva del <strong>Garda</strong><br />

servizio attività<br />

socio–assistenziali<br />

sede Comunità<br />

Riva del <strong>Garda</strong><br />

servizio attività<br />

socio–assistenziali<br />

sede Comunità<br />

Riva del <strong>Garda</strong><br />

servizio attività<br />

socio–assistenziali<br />

sede Comunità<br />

Riva del <strong>Garda</strong><br />

servizio attività<br />

socio-assistenziali<br />

Centro Servizi Sanitari<br />

Via Cis, 49 - <strong>Ledro</strong><br />

servizio attività<br />

socio–assistenziali<br />

sede Comunità<br />

Riva del <strong>Garda</strong><br />

CONSULTORIO FAMILIARE PER IL SINGOLO, LA COPPIA E LA FAMIGLIA<br />

referente e zone sede e orario recapito<br />

Elisabetta Romani<br />

Consultorio Familiare<br />

Mediazione Familiare<br />

c/o Consultorio,<br />

A.P.S.S.<br />

Riva del <strong>Garda</strong><br />

0464 / 57.17.33<br />

martedì 10.00 – 12.00<br />

e-mail:<br />

bazzoli.iva@comprensorioc9.tn.it<br />

0464 / 57.17.34<br />

martedì 10.00 – 12.00<br />

venerdì 9.00 – 11.00<br />

e-mail: villa.valentina@comprensorioc9.tn.it<br />

0464 / 57.17.33<br />

martedì 10.00 – 12.00<br />

venerdì 9.00 – 11.00<br />

e-mail:<br />

veronese.sabrina@comprensorioc9.tn.it<br />

0464 / 57.17.32<br />

venerdì 09.00 – 11.00<br />

e-mail: demadonna.giulia@comprensorioc9.tn.it<br />

0464 / 59.17.99<br />

martedì 10.00 – 12.00<br />

e-mail: demadonna.giulia@comprensorioc9.tn.it<br />

0464 / 57.17.28<br />

venerdì 9.00 -11.00<br />

e-mail: meneghelli.paola@comprensorioc9.tn.it<br />

0464 / 58.26.03<br />

giovedì 10.00 – 12.00<br />

e-mail:<br />

romani.elisabetta@comprensorioc9.tn.it<br />

romanielisabetta@apss.tn.it<br />

37


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

AMBITO 2<br />

Arco, Dro e Drena<br />

AREA MINORI E FAMIGLIE<br />

referente e zone sede recapito<br />

Angela Bonora<br />

Dro e Drena<br />

Mediazione Familiare<br />

Arco: centro storico, Via Capitelli<br />

e laterali nord<br />

servizio attività<br />

socio-assistenziali<br />

Cà del Nemoler - Dro<br />

servizio attività<br />

socio-assistenziali<br />

Villa Tappainer – Arco<br />

0464 / 54.40.81<br />

martedì 09.00 – 11.00<br />

e-mail: bonora.angela@comprensorioc9.tn.it<br />

0464 / 51.40.36<br />

giovedì 14.30 – 15.30<br />

e-mail: bonora.angela@comprensorioc9.tn.it<br />

Gaia Giustini<br />

Arco: nuova, Vigne, Varignano,<br />

Chiarano, S. Giorgio - Grotta, loc.<br />

Linfano-Zona industriale, Padaro-<br />

Mandrea-S. Giovanni, Ceole-<br />

Fornace;<br />

servizio attività<br />

socio-assistenziali<br />

Villa Tappainer – Arco<br />

0464 / 51.40.36<br />

mercoledì 9.30 – 12.00<br />

giovedì 14.30 – 16.00<br />

e-mail: giustini.gaia@comprensorioc9.tn.it<br />

Laura Pisoni<br />

Arco: Caneve, Bolognano-Gazzi,<br />

Vignole, Pratosaiano-Masi,<br />

Mogno, S. Martino, Moletta,<br />

Massone;<br />

servizio attività<br />

socio-assistenziali<br />

Villa Tappainer – Arco<br />

0464 / 51.40.36<br />

mercoledì 9.30 – 12.00<br />

e-mail: pisoni.laura@comprensorioc9.tn.it<br />

AREA ADULTI E ANZIANI<br />

referente e zone sede recapito<br />

Luisa Caproni<br />

Dro e Drena<br />

Arco: Bolognano-Gazzi, Vignole,<br />

Pratosaiano-Masi<br />

servizio attività<br />

socio-assistenziali<br />

Cà del Nemoler - Dro<br />

servizio attività<br />

socio-assistenziali<br />

Villa Tappainer – Arco<br />

0464/54.40.81<br />

martedì 09.00 – 11.00<br />

e-mail: caproni.luisa@comprensorioc9.tn.it<br />

0464 / 51.40.36<br />

venerdì 9.00 – 11.00<br />

e-mail: caproni.luisa@comprensorioc9.tn.it<br />

Licia Ghezzi<br />

Arco: nuova, Vigne, Varignano,<br />

Chiarano, Padaro-Mandrea-S.<br />

Giovanni, Ceole-Fornace;<br />

Mediazione Familiare<br />

servizio attività<br />

socio-assistenziali<br />

Villa Tappainer – Arco<br />

0464 / 51.40.36<br />

martedì 10.00 – 12.00<br />

venerdì 9.00 – 11.00<br />

e-mail: ghezzi.licia@comprensorioc9.tn.it<br />

Lara Rigatti<br />

Arco: centro storico, Caneve,<br />

Mogno, S. Martino, Moletta,<br />

Massone, S. Giorgio-Grotta,<br />

loc. Linfano-Zona industriale;<br />

servizio attività<br />

socio-assistenziali<br />

Villa Tappainer – Arco<br />

0464 / 51.40.36<br />

martedì 10.00 – 12.00<br />

e-mail: rigatti.lara@comprensorioc9.tn.it<br />

38


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

Personale amministrativo<br />

• Ufficio informazioni;<br />

• attività di segreteria;<br />

• raccolta e supporto per verifiche pratiche amministrative.<br />

referente sede Recapito<br />

Elena Miorelli<br />

Sabrina Di Giuseppe<br />

Servizio attività socio –<br />

assistenziali<br />

Sede Comunità<br />

Riva del <strong>Garda</strong><br />

• risorse minori residenziali e semiresidenziali;<br />

• interventi specifici in favore di soggetti invalidi o affetti da nefropatia cronica;<br />

• rimborso spese forfettario per soggetti affetti da particolari patologie;<br />

• reddito di garanzia<br />

• prestito sull’onore<br />

• anticipo assegno di mantenimento;<br />

• supporto gestione documentazione Tribunale per i Minorenni;<br />

• Legge 448/98 assegni per il nucleo familiare e maternità.<br />

referente sede recapito<br />

0464 / 57.17.29<br />

e-mail: miorelli.elena@comprensorioc9.tn.it<br />

e-mail:<br />

digiuseppe.sabrina@comprensorioc9.tn.it<br />

Lucia Tomasoni<br />

Servizio attività socio–<br />

assistenziali<br />

Sede Comunità<br />

Riva del <strong>Garda</strong><br />

0464 / 57.17.30<br />

e-mail: tomasoni.lucia@comprensorioc9.tn.it<br />

Sabrina Di Giuseppe<br />

Servizio attività socio–<br />

assistenziali<br />

Sede Comunità<br />

Riva del <strong>Garda</strong><br />

0464 / 57.17.29<br />

e-mail:<br />

digiuseppe.sabrina@comprensorioc9.tn.it<br />

• conto capitale;<br />

• risorse per portatori di handicap residenziali e semiresidenziali;<br />

• servizi integrativi delle funzioni proprie del nucleo familiare - assistenza domiciliare e interventi collegati;<br />

• Centri servizi per anziani - pasti a domicilio;<br />

• Centri diurni per anziani;<br />

• Progetti Azione 10;<br />

• Interventi di prevenzione e promozione.<br />

referente sede recapito<br />

Lara Malfer<br />

Rosanna Dellana<br />

Nicoletta Montagni<br />

Servizio attività socio–<br />

assistenziali<br />

Sede Comunità<br />

Riva del <strong>Garda</strong><br />

Servizio attività socio–<br />

assistenziali<br />

Sede Comunità<br />

Riva del <strong>Garda</strong><br />

0464 / 57.17.50<br />

e-mail: malfer.lara@comprensorioc9.tn.it<br />

0464 / 57.17.27<br />

e-mail: dellana.rosanna@comprensorioc9.tn.it<br />

e-mail:<br />

montagni.nicoletta@comprensorioc9.tn.it<br />

• L.P. 6/98 assegno di cura; Risorse handicap.<br />

• L.P. 20/91 cure dentarie.<br />

39


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

referente sede recapito<br />

Paola Merli<br />

Servizio attività socio–<br />

assistenziali<br />

Sede Comunità<br />

Riva del <strong>Garda</strong><br />

0464 / 57.17.30<br />

e-mail: merli.paola@comprensorioc9.tn.it<br />

40


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

ORGANIGRAMMA SERVIZIO SOCIALE: Settore Professionale e Assistenti Domiciliari<br />

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AEC <br />

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(*) Part-time provvisori<br />

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41


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

SERVIZIO SOCIALE: SETTORE AMMINISTRATIVO<br />

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(*) Part-time provvisori<br />

42


SEDI SERVIZIO SOCIALE:<br />

<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

<br />

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D <br />

43


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

STRUTTURE RESIDENZIALI E SEMI-RESIDENZIALI:<br />

A A<br />

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48888353625,173(/3(3<br />

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B EC EC -C3313.C25142<br />

D$,C25(4 3517 25 4/543/,<br />

173(/3(3<br />

D$,C25(4 3517 25 4/543/, <br />

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CEA %,D055517' B EC E<br />

C C <br />

44


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

RISORSE RESIDENZIALI E SEMI-RESIDENZIALI PER ANZIANI E DISABILI –<br />

A.P.S.P.:<br />

AB <br />

CCE<br />

A % <br />

B EA<br />

A<br />

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B <br />

CAE<br />

B <br />

CAE<br />

AE<br />

CAE<br />

AE<br />

CAE<br />

AE<br />

45


RISORSA “CA’ DEL NEMOLER”:<br />

<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

-C%AE..<br />

CD E<br />

B E<br />

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CEA E<br />

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CAEDE<br />

D AE <br />

512 2<br />

835 D<br />

C3313<br />

46


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

3. IPOTESI DI<br />

RIORGANIZZAZIONE<br />

DEL SERVIZIO<br />

SOCIO-ASSISTENZIALE ALLA<br />

LUCE DELLE RIFORME<br />

ISTITUZIONALI E DI SETTORE<br />

(L.P. 3/06; L.P. 13/07; L.P. 16/10;<br />

L.P. 1/2011)<br />

47


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

Progetto di consulenza organizzativa 2011 – 2012<br />

Servizio socio assistenziale Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

OBIETTIVI DEL PROGETTO DI CONSULENZA<br />

1. Supporto alla rilevazione ed all’ analisi dell’organizzazione attuale.<br />

2. Accompagnamento nella revisione dei processi nell’ottica del miglioramento della qualità<br />

del servizio.<br />

3. Riprogettazione della struttura organizzativa.<br />

4. Valutazione dell’implementazione del nuovo modello organizzativo.<br />

FASI E ATTIVITÀ REALIZZATE<br />

Il 2 maggio 2011 è stato realizzato un incontro di presentazione del progetto di consulenza<br />

organizzativa a tutte le persone coinvolte nel servizio socio assistenziale della Comunità <strong>Alto</strong><br />

<strong>Garda</strong> e di <strong>Ledro</strong>: Presidente, Direttore del personale, Responsabile, Capi ufficio<br />

coordinamento, Assistenti sociali, Amministrativi e Operatori socio sanitari.<br />

Dal mese di maggio a dicembre sono stare realizzate le tre fasi previste nel progetto, le<br />

modalità e contenuti delle attività realizzate sono descritte nel presente documento .<br />

Il 2 dicembre è stato realizzato, come previsto, un incontro di presentazione della proposta di<br />

riorganizzazione del servizio sociale di Comunità di Valle. Il giorno 18 gennaio 2012 avverrà la<br />

presentazione al personale OSS che non ha potuto presenziare.<br />

Il 20 dicembre le consulenti presenteranno l’esito del lavoro realizzato alla Giunta della<br />

Comunità di Valle .<br />

48


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

PRIMA FASE - RILEVAZIONE DEI PROCESSI DI LAVORO<br />

Nella prima fase (periodo maggio – luglio, cinque incontri ) è stato garantito un supporto alla<br />

Responsabile del servizio e alle due Capo ufficio coordinamento (MariaPia Amistadi Dirigente<br />

Responsabile del Servizio socio assistenziale, Marisa Dubini Capo ufficio coordinamento<br />

domiciliarità, Costanza Fedrigotti Capo ufficio coordinamento Servizio <strong>Sociale</strong> professionale)<br />

finalizzato alla rilevazione e definizione:<br />

• del mandato istituzionale della Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong> ai sensi della normativa di<br />

riferimento;<br />

• degli obiettivi fondamentali che il servizio socio assistenziale intende perseguire delle<br />

aree di competenze e dei bisogni sociali della popolazione di riferimento e degli<br />

interventi.<br />

Alla responsabile e alle coordinatrici sono stati posti i seguenti quesiti:<br />

1. Quali sono i principi e le linee metodologiche alle quali l’organizzazione deve ispirarsi<br />

2. Cosa vuole ottenere questa organizzazione per i cittadini <br />

3. Cosa vuole ottenere questa organizzazione per gli operatori <br />

4. Quali interventi secondo voi è necessario attuare o consolidare <br />

Si riportano in sintesi le risposte fornite ai quesiti indicati<br />

1. Quali sono i principi e le linee metodologiche alle quali l’organizzazione deve<br />

ispirarsi <br />

• un servizio aperto ai cittadini che garantisca: accoglienza di qualità, disponibilità, flessibilità<br />

ed equità;<br />

• un servizio che offra la garanzia della risposta in relazione al tipo di bisogno. Per assicurare<br />

tale principio è necessario: accertare il bisogno con modalità condivisa, favorire l’attivazione<br />

della comunità territoriale e delle risorse informali;<br />

• l’attenzione agli altri settori della Comunità di Valle: favorire coerenza e comunicazione fra i<br />

settori dell’organizzazione e l’assunzione di uno stile relazionale e comunicativo condiviso;<br />

• una lettura attenta e costante del mandato della Giunta;<br />

• consolidare la consapevolezza dell’essere professionisti nell’organizzazione, attraverso:<br />

assunzione delle decisioni condivisa, responsabilità del singolo operatore, coerenza verso<br />

l’interno e verso l’esterno, riduzione della delega.<br />

49


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

2. Cosa vuole ottenere questa organizzazione per i cittadini <br />

• garantire un accesso facile al servizio e l’accoglienza del cittadino (mettere al centro il<br />

cittadino, far sentire il cittadino a casa sua);<br />

• maggior garanzia del rispetto dei diritti dei cittadini e della risposte ai bisogni, diminuire le<br />

discriminazioni;<br />

• maggiore visibilità della comunità di Valle: riconoscimento dell’organizzazione, attraverso<br />

occasioni volte a restituire ai cittadini l’immagine attuale, far conoscere il contesto<br />

organizzativo, i cambiamenti introdotti e gli interventi realizzati,<br />

• favorire relazioni, legami e reti fra i Comuni e la Comunità di Valle: evitare che le persone<br />

esauriscano le loro energie nel procedere, per tentativi ed errori, nella ricerca di risposte<br />

adeguate ai loro bisogni;<br />

• il cittadino deve sapere che la regia delle politiche sociali è pubblica della Comunità di<br />

Valle, far comprendere ai cittadini che i servizi offerti da ciascun Comune sono<br />

l’espressione della Comunità di Valle;<br />

• favorire la partecipazione del cittadino affinché possa esprimere la propria percezione<br />

attraverso tavoli territoriali.<br />

3. Cosa vuole ottenere questa organizzazione per gli operatori <br />

• sviluppare il senso di appartenenza;<br />

• aumentare le conoscenze, la condivisione, l’aggiornamento delle procedure e l’adesione<br />

alle stesse;<br />

• riconoscimento del nuovo modello organizzativo e delle scelte della Giunta;<br />

• maggiore definizione dei ruoli, delle funzioni e delle competenze per evitare<br />

sovrapposizioni;<br />

• maggiore chiarezza sulle posizioni organizzative dei capo ufficio (attribuzioni chiara dei ruoli<br />

e competenze );<br />

• distribuzione pertinente fra i carichi di lavoro.<br />

4. Quali interventi secondo voi è necessario attuare o consolidare <br />

In riferimento a quanto indicato nella normativa ed in specifico rispetto alle indicazioni fornite<br />

dalla LEGGE PROVINCIALE 27/07/07, n. 13 - Politiche sociali nella provincia di Trento - si<br />

intende concentrarsi sul Capo V - Tipologia degli interventi socio-assistenziali.<br />

In particolare si intende porre maggiore attenzione agli articoli di seguito riportati:<br />

Art. 32 - Gli Interventi di servizio sociale professionale<br />

Art. 33 - Interventi di prevenzione, promozione e inclusione sociale<br />

Art. 34 - Interventi integrativi o sostitutivi di funzioni proprie del nucleo familiare<br />

Art. 35 – Interventi di sostegno economico.<br />

50


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

SECONDA FASE - COINVOLGIMENTO DELLE RISORSE UMANE<br />

La partecipazione attiva alla costruzione di un nuovo modello organizzativo, da parte degli<br />

operatori che lavorano nell’organizzazione, contribuisce a garantire una maggiore aderenza<br />

alle risorse reali esistenti e potenziali e tende a contenere le resistenze al cambiamento.<br />

Un’attiva partecipazione al processo rappresenta, inoltre, per gli operatori un’opportunità di<br />

crescita professionale e di sviluppo del senso di appartenenza all’organizzazione.<br />

Sono stati coinvolti (oltre alla Responsabile ed alle due Capo ufficio coordinamento) tutti gli<br />

operatori nella individuazione di punti di forza e aree di miglioramento dell’attuale<br />

organizzazione, in particolare:<br />

le assistenti sociali, due incontri nel mese di maggio,<br />

le assistenti collaboratori e coadiutori amministrativi, un incontro nel mese giugno;<br />

le operatrici socio assistenziali, un incontro nel mese di giugno.<br />

ASSISTENTI SOCIALI<br />

Nel corso degli incontri il gruppo di lavoro ha risposto ai seguenti quesiti e sollecitazioni:<br />

1. Quali modelli organizzativi ipotizzate per la realizzazione degli interventi al fine di favorire<br />

l’accesso dei cittadini <br />

2. Cosa dovrebbe essere modificato <br />

3. Come <br />

4. Individuare i fattori di forza e le aere di miglioramento rispetto all’accoglienza e alla<br />

realizzazione degli interventi<br />

Il gruppo delle assistenti sociali per rispondere ai quesiti ha formulato delle opzioni relative a tre<br />

dimensioni organizzative :<br />

- l’organizzazione dell’attività di accoglienza e di segretariato sociale professionale<br />

- il superamento delle attuali aree<br />

- i processi di lavoro<br />

Riportiamo sinteticamente le opzioni ipotizzate, i contenuti riferiti rappresentano un segnale<br />

rivelatore dell’impegno e della partecipazione del gruppo di lavoro.<br />

51


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

Attività di accoglienza e di segretariato sociale professionale<br />

OPZIONE 1 predisporre una porta di accesso per uniformità di risposta con funzioni di<br />

orientamento, filtro, con orari elastici, sede unica; prevede la presenza di una AS per area<br />

a rotazione. Apertura giornaliera.<br />

OPZIONE 2 Avviare uno sportello di Segretariato sociale quotidiano gestito dalle assistenti<br />

sociali per le persone già in carico; il personale amministrativo potrebbe raccogliere la<br />

richiesta e poi riferire all’AS .<br />

OPZIONE 3 Sportello di Segretariato sociale con operatori interscambiabili uno ad Arco e<br />

uno a Riva. Presenza delle AASS a rotazione. Prevedere la presenza di una<br />

amministrativa.<br />

OPZIONE 4 Sportello forte a Riva ed a Arco. Prevedere delle sedi periferiche. L’operatore<br />

che svolge il front office trasferisce alle colleghe le informazioni attraverso procedure e<br />

strumenti specifichi. Lo sportello dovrebbe essere in collegamento con le aree<br />

specialistiche, si occuperebbe di segretariato sociale e valutazione dei bisogni. Personale:<br />

1 AS e 1 amministrativa. Attivare uno o più sportelli decentrati in periferia , con eventuale<br />

coinvolgimento delle OSS. Avviare un confronto con altri colleghi di altri settori (polizia<br />

municipale, soggetti del territorio…) per condividere l’analisi dei bisogni espressi dal<br />

territorio.<br />

Superamento delle attuali aree<br />

OPZIONE 1 Mantenere le attuali e ridefinire le modalità di collaborazione e prassi di lavoro.<br />

Casi multiproblematici: definire determinanti della complessità .<br />

OPZIONE 2 Suddivisione in 5 aree per favorire la specializzazione delle competenze: adulti,<br />

handicap, 0-64 anziani, minori e famiglia e area specifica progettazione sociale. Rischio:<br />

frammentazione delle risposte, superabile creando dei fili conduttori, delle buone prassi<br />

condivise per tutte le aree.<br />

OPZIONE 3 Ridefinire le aree: minori e famiglia , anziani adulti e disabilità, integrazione<br />

socio-sanitaria (in attesa di conoscere i cambiamenti istituzionali), ufficio di coordinamento<br />

e programmazione. Ripensare alle modalità di collaborazione fra aree e i passaggi fra area<br />

e negli ambiti<br />

OPZIONE 4 Rilevare i bisogno per capire quali sono le esigenze di ciascun territorio<br />

dell’ambito della comunità. Creare equipe specialistiche. Suddivisione in aree:<br />

materno infantile: area minori e famiglia,Consultorio.<br />

della disabiltà: 0-65 anni, disabiltà ed handicap<br />

anziani<br />

adulti, emarginazione sociale, nuove povertà, psichiatria e inclusione sociale.<br />

Ogni area dovrebbe occuparsi di prevenzione, promozione, progettazione e presa in carico<br />

52


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

Processi di lavoro<br />

• Ridefinire le responsabilità e le competenze di ciascuna figura professionale<br />

• Rivedere modalità di collaborazione con: amministrativi, coordinatori, responsabile<br />

• Creare commissioni anche per i contributi economici e problematiche nuove povertà<br />

• Ridefinire i ruoli e le mansioni, esplicitare le aspettative reciproche di tutte le figure<br />

professionali, valorizzare le competenze con attenzione alle risorse umane interne,<br />

monitorare come stanno gli operatori e utilizzare gli errori come fonte di apprendimento.<br />

ASSISTENTI COLLABORATORI E COADIUTORI AMMINISTRATIVI<br />

È stato realizzato un incontro nel mese di giugno, alle operatrici sono stati sottoposti i seguenti<br />

quesiti:<br />

• Cosa dovrebbe essere modificato e come ;<br />

• Quali sono le specificità del vostro lavoro;<br />

• A cosa non vorreste rinunciare .<br />

Riportiamo sinteticamente le risposte restituite, segnale rivelatore dell’impegno dedicato dal<br />

gruppo.<br />

Contenuti prodotti dalle riflessioni<br />

Il gruppo ritiene che nell’organizzazione sia necessario e prioritario modificare la segreteria,<br />

altri aspetti assumono quindi una importanza relativa e l’efficacia delle prestazioni è<br />

strettamente connessa all’accoglienza del cittadino.<br />

In particolare<br />

• l’accesso diretto al pubblico (front office)<br />

• il rapporto con e tra gli uffici<br />

• il sentirsi parte di una organizzazione<br />

• individuare un coordinatore amministrativo<br />

come <br />

• ridefinire le prassi operative (indicazioni univoche)<br />

• individuare responsabilità e compiti specifici<br />

• valorizzare le competenze personali<br />

• favorire la circolazione delle informazioni /conoscenze<br />

• occuparsi delle relazioni tra le persone<br />

• riunioni di gruppo<br />

• coinvolgimento di tutti nel processo di cambiamento<br />

53


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

OPERATORI SOCIO ASSISTENZIALI<br />

È stato realizzato un incontro nel mese di giugno, alle operatrici sono stati sottoposti i medesimi<br />

quesiti:<br />

• Cosa dovrebbe essere modificato <br />

• Come <br />

• quali sono le specificità del vostro lavoro<br />

• A cosa non vorreste rinunciare <br />

Riportiamo sinteticamente le riposte fornite come segnale rivelatore dell’impegno dedicato dal<br />

gruppo.<br />

Le dimensioni rispetto alle quali gli operatori richiedono una revisione sono :<br />

• le consegne in merito alle prestazioni e interventi già realizzati, le procedure e gli strumenti<br />

(adozione di schede) per il passaggio delle consegne<br />

• le informazioni sui compiti dell’OSS<br />

• le modalità con le quali si trasmettono le Informazione sulla persona utente (cosa ci viene<br />

chiesto)<br />

• il coinvolgimento degli operatori sui progetti e sulle iniziative del servizio<br />

• il turn over degli operatori sullo stesso utente<br />

• la frequenza delle verifiche sul caso e sugli obiettivi del progetto con l’AS<br />

• l’integrazione con infermiere professionale<br />

• il lavoro di rete fra operatori, fra operatori e cooperativa, fra operatori e cittadini, soprattutto<br />

per ADI , ADICP (cure palliative)<br />

• il coinvolgimento dei parenti<br />

• le modalità delle prestazione adottate dal servizio<br />

• l’informazione sul servizio alla popolazione (come funziona il servizio, chi può usufruirne,<br />

come si accede)<br />

• le modalità per ammortizzare la fatica dell’operatore<br />

• le procedure per favorire il passaggio informazioni con la Cooperativa<br />

• le informazioni sul ruolo e compiti dell’Assistente <strong>Sociale</strong><br />

• le mansioni dell’OSS: intervento di assistenza per le pulizie e intervento complesso di cura<br />

alla persona<br />

• l’organizzazione fra l’ente e la cooperativa, gli accordi con la cooperativa<br />

• il passaggio di informazioni informale quotidiano<br />

• le informazioni fornite agli ospedali , predisporre opuscoli in ordine alle specificità del servizio<br />

• l’orario del mattino più flessibile, anticipare l’avvio delle attività<br />

• il contratto/accordo da consegnare all’utenza<br />

• le comunicazioni scritte da parte della coordinatrice<br />

• l’ascolto reciproco fra operatori, fra OSS e AS, fra OSS e cordinatrice<br />

• la gestione congiunta dei progetti<br />

• la motivazione e il significato dell’intervento.<br />

54


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

TERZA FASE - RIPROGETTAZIONE DELLA STRUTTURA ORGANIZZATIVA<br />

In questa fase è stato garantito il supporto alla Responsabile, alle due Capo ufficio coordinamento<br />

ed alcuni referenti per ciascun gruppo di operatori con l’obiettivo di costruire una prima ipotesi di<br />

riorganizzazione del servizio, attraverso una rielaborazione dei contenuti emersi nelle due fasi<br />

precedenti.<br />

Il 19 luglio è stato costituito il gruppo di lavoro denominato G11, il quella data abbiamo presentato<br />

il prodotto del lavoro elaborato nelle due fasi precedenti, definito gli obiettivi specifici di lavoro , le<br />

modalità, i contenuti specifici ed i tempi di lavoro.<br />

Dal mese di luglio a novembre sono stati realizzati 9 incontri (a due ha partecipato anche il gruppo<br />

professionale delle assistenti sociali e il gruppo professionale delle amministrative)<br />

Il gruppo ha individuato delle priorità e scelto quattro dimensioni da approfondire :<br />

1. IL SEGRETARIATO SOCIALE E L’ACCOGLIENZA<br />

2. LE AREE<br />

3. L’ASSISTENZA DOMICILIARE<br />

4. I SERVIZI A CARATTERE SEMI RESIDENZIALE<br />

55


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

Nell’ultimo incontro del G11 (giovedì 1 dicembre) gli operatori hanno prodotto alcune<br />

considerazioni e valutazione in merito ad un quesito posto dalle consulenti :<br />

Cosa mi ha mi ha insegnato e come mi sono sentita nell’aver preso parte al<br />

processo partecipato di riorganizzazione del Servizio, aspetti di forza e di criticità<br />

Aspetti di forza e opportunità<br />

o Maggior conoscenza delle diverse professioni<br />

o Spazio di collaborazione nuova per realizzare riflessioni su obiettivi comuni<br />

o Tempo specifico per pensare<br />

o Approfondimento di tematiche<br />

o Lettura degli interventi delle diverse professionalità in ottica organizzativa<br />

o Rispetto reciproco, disponibilità all’ascolto<br />

o Volontà / disponibilità a mettersi in gioco e aprirsi a nuova esperienza<br />

o Essere “attore”, parte attiva di un processo<br />

o Capacità di integrarsi<br />

o Capacità di costruire nuove prospettive<br />

o Importanza di documentare la propria attività attraverso i dati per dare riconoscimento, visibilità<br />

e definizione al proprio Servizio<br />

Aspetti di Criticità<br />

o Impegno mentale ed emotivo<br />

o Impegno in termini di tempo<br />

o Mantenimento di un impegno costante nel tempo<br />

o Conciliazione dell’impegno con il lavoro ordinario<br />

o Iniziale fatica a trovare un linguaggio condiviso<br />

o Sensazione di elevata responsabilità nel rappresentare le diverse professionalità<br />

o Mancata definizione di modalità di collegamento tra il gruppo e il resto del Servizio<br />

o Sensazione di scarso riconoscimento del lavoro svolto<br />

o Critica verso contenuti e soggetti del gruppo<br />

o Sensazione di “rincorsa” per rispettare i tempi inizialmente definiti Trattazione solo parziale di<br />

alcune tematiche<br />

Il gruppo G11 dal mese di luglio al mese di dicembre ha elaborato una proposta contenente gli<br />

elementi sostanziali del progetto di riorganizzazione.<br />

La proposta di seguito indicata avrà un carattere sperimentale, presumibilmente dal 1 marzo 2012<br />

al 30 agosto o 2012, prevedendo l’avvio a regime dal 1 settembre.<br />

L’assetto organizzativo richiederà una riflessione in relazione al processo di integrazione sociosanitaria<br />

che si realizzerà sperimentalmente a partire dal 1 gennaio 2012.<br />

Di seguito sono riportate le proposte organizzative relative :<br />

- all’organizzazione dell’attività di segretariato sociale professionale e del front-office<br />

in relazione a ciò che le assistenti sociali e il personale amministrativo ha espresso<br />

in data 4 novembre<br />

- al superamento delle attuali aree<br />

- alla domiciliarità<br />

- ai servizi semi-residenziali e residenziali<br />

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<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

ATTIVITÀ DI SEGRETARIATO SOCIALE PROFESSIONALE<br />

Per segretariato sociale si intende: attività di informazione e di orientamento sui servizi aventi<br />

rilevanza sociale e sulle risorse disponibili, nonché sulle modalità per accedervi. . È uno<br />

strumento di accesso ai servizi socio-assistenziali (L.P. 13/07).<br />

La funzione di segretariato sociale risponde all’esigenza primaria dei cittadini di:<br />

avere informazioni complete (esatte e aggiornate) in merito alle risorse sociali disponibili nel<br />

territorio in cui vivono, ai diritti, alle prestazioni, alle modalità di accesso ai servizi per<br />

essere aiutati a fruirne concretamente.<br />

Contribuisce alla programmazione dei servizi attraverso la funzione di osservatorio. 1<br />

Il segretariato sociale professionale sarà organizzato:<br />

•1° LIVELLO front-office, con funzioni di informazione e primo orientamento.<br />

•2° LIVELLO PROFESSIONALE consiste nei colloqui professionali gestiti dell’assistente sociale<br />

presente negli orari del front –office.<br />

•3° LIVELLO conclusione dell’attività di segretariato sociale, consiste in una presa di decisione:<br />

presa in carico, segnalazione ad altri, chiusura del caso.<br />

Personale dedicato all’attività di segretariato sociale<br />

•una AS<br />

• una amministrativa<br />

• una OSS<br />

Per ciascuna figura professionale dovrà essere garantita la sostituzione.<br />

Settimanalmente saranno garantite 19 ore di attività di segretariato sociale a Riva.<br />

L’attività sarà garantita anche nelle periferie con modalità da definire<br />

1° LIVELLO front-office, con funzioni di informazione e primo orientamento<br />

Operatori dedicati: un’amministrativa o una OSS, che avranno il compito di:<br />

• inserire il nominativo della persona nella cartella sociale informatizzata CSI<br />

• compilare l’anagrafica e l’intervento di segretariato sociale<br />

• ascoltare la richiesta del cittadino<br />

• raccogliere la richiesta esplicita e qualora risulti chiara:<br />

fornire informazioni sulla documentazione necessaria per proseguire l’iter<br />

amministrativo;<br />

consegnare eventuale modulistica ed elenco documenti necessari per<br />

ottenere la prestazione;<br />

fornire informazioni rispetto alle procedure e ai requisiti per ottenere la<br />

prestazione;<br />

Inviare il cittadino all’AS competente per area e territorio fissando già un<br />

appuntamento,<br />

in relazione alla tipologia di richiesta esplicitata in sede, l’operatore deciderà<br />

a quale area inviare l’utente.<br />

1<br />

Roma.<br />

L. Anfossi, Segretariato sociale, in Dal Pra Ponticelli M.(diretto da), Dizionario di servizio sociale, Carocci Faber, 2005,<br />

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<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

La AS competente per area e territorio farà la valutazione sociale e qualora esprima un parere<br />

positivo alla ammissione al servizio (sia quello richiesto dall’utente sia altri) invierà l’utente al<br />

personale amministrativo del front-office.<br />

Il personale amministrativo aiuterà l’utente a compilare la domanda amministrativa e completerà<br />

l’iter amministrativo; contestualmente fornirà all’utente una ricevuta di avvenuta presentazione<br />

della domanda.<br />

Qualora la richiesta non risulti chiara il personale addetto al front office invita l’utente ad un<br />

colloquio con l’AS, del front –office, che approfondisce la richiesta attraverso un colloquio<br />

professionale.<br />

Richieste che non prevedono la valutazione professionale dell’AS<br />

⇒ Assegni al nucleo<br />

⇒ Contributo per spese odontoiatriche<br />

⇒ Richieste per pazienti nefropatici /invalidi<br />

⇒ Anticipi assegni di mantenimento<br />

⇒ Prestito sull’onore<br />

2° LIVELLO PROFESSIONALE<br />

Consiste nei colloqui professionali gestiti dell’assistente sociale presente negli orari del front –<br />

office .<br />

L’AS del front-office attraverso un colloquio professionale compie l’analisi della richiesta e invia alla<br />

AS del territorio di competenza e di area.<br />

Nel caso in cui la persona al front-office esprima una richiesta molto complessa che si prefigura<br />

trasversale a più aree l’AS potrà realizzare uno o più colloqui di approfondimento finalizzati<br />

all’analisi della situazione e alla comprensione della richiesta e dei bisogni espressi.<br />

L’AS del front-office contatterà poi le AS che potenzialmente potrebbero essere coinvolte, per<br />

concordare un incontro e per condividere e decidere l’attribuzione del caso .<br />

Redige una sintetica relazione<br />

Questa modalità di lavoro richiede alle AS la definizione di prassi di lavoro precise<br />

L’AS del front-office entro 8-10 giorni dovrà comunicare all’utente il nominativo della AS e il giorno<br />

dell’appuntamento con AS referente.<br />

3° LIVELLO<br />

Conclusione dell’attività di segretariato sociale, consiste in una presa di decisione: presa in carico,<br />

segnalazione ad altri, chiusura del caso 2 .<br />

La supervisione e la formazione saranno garantite al gruppo professionale per una buona gestione<br />

delle attività.<br />

Personale sociale dedicato all’attività di segretariato sociale, due opzioni :<br />

1. due AS a 30 ore settimanali<br />

2. quattro AS a 15 ore settimanali<br />

2<br />

Definizione a cura Ordine Regionale Assistenti Sociali, Provincia di Milano, IRS, 2006<br />

58


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

Risulta importante avvicinarsi al cittadino che risiede lontano dal centro e possibilmente facilitare<br />

l’accesso al servizio; si offre la presenza di un’assistente sociale e di un amministrativo / OSS<br />

adeguatamente formata nelle sedi di Arco, Dro e <strong>Ledro</strong> (una volta alla settimana per tre ore).<br />

Possibili criteri per la scelta delle A.S. dedicate all’attività di segretariato sociale:<br />

o interesse per l’attività di segretariato sociale professionale<br />

o competenza specifica in ordine alle tematiche che riguardano l’area famiglia e/o minori e<br />

l’area adulti anziani<br />

o competenze specifiche pregresse rispetto questa attività<br />

o assunzione in ruolo<br />

o formazione specifica<br />

o favorire la conciliazione famiglia e lavoro<br />

LEGGE PROVINCIALE 27 luglio 2007, n. 13 Politiche sociali nella provincia di<br />

Trento - Capo V - Tipologia degli interventi socio-assistenziali<br />

Art. 31 - Interventi socio-assistenziali<br />

Gli interventi socio-assistenziali previsti nell'ambito delle politiche sociali provinciali sono<br />

improntati a criteri di qualità e sono tesi al miglioramento continuo della risposta al bisogno. Essi<br />

consistono in:<br />

a) interventi di servizio sociale professionale e segretariato sociale;<br />

b) interventi di prevenzione, promozione e inclusione sociale;<br />

c) interventi integrativi o sostitutivi di funzioni proprie del nucleo familiare;<br />

d) interventi di sostegno economico;<br />

e) ulteriori interventi individuati dal piano sociale provinciale o dal piano sociale di<br />

comunità, riferiti sia alle tipologie di interventi previsti dalle lettere da a) a d), sia<br />

trasversali ad esse, sia di natura differente.<br />

Art. 32 Interventi di servizio sociale professionale e segretariato sociale<br />

Gli interventi di servizio sociale professionale e di segretariato sociale sono finalizzati:<br />

• all'informazione<br />

• all'aiuto<br />

• al sostegno psico-sociale e relazionale rivolto al singolo, alla famiglia e ai gruppi<br />

hanno carattere di gratuità per l'utenza<br />

Il segretariato sociale consiste nell'attività di:<br />

• informazione e di orientamento sui servizi aventi rilevanza sociale e sulle risorse<br />

disponibili, nonché sulle modalità per accedervi<br />

Si configura come strumento di accesso ai servizi socio-assistenziali.<br />

A seguito di segnalazione di situazioni particolarmente problematiche, tale intervento è svolto,<br />

ove possibile, anche nei confronti delle persone le cui condizioni sono tali da precluderne lo<br />

spontaneo accesso ai servizi.<br />

59


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

SUPERAMENTO DELLE AREE<br />

Il Gruppo di lavoro ha analizzato le proposte e le valutazioni espresse in data 30 maggio dal<br />

gruppo professionale delle assistenti sociali (vedi tabella 1) ed ha realizzato un’attenta riflessione<br />

in merito a seguenti aspetti:<br />

o specificazione delle aree<br />

o raccordi fra le aree nella gestione dei casi<br />

o tipologia di utenza che accede al servizio<br />

o tipologia delle richieste<br />

TABELLA 1 - Le proposte indicate dal gruppo professionale delle assistenti furono in sintesi le seguenti:<br />

OPZIONE 1<br />

Mantenere le attuali e ridefinire le modalità di collaborazione e prassi di lavoro fra le aree.<br />

Casi multiproblematici: definire determinanti della complessità individuare le prassi di<br />

collaborazione.<br />

OPZIONE 2<br />

Suddivisione in aree per favorire la specializzazione delle competenze. Istituire 5 aree:<br />

1. adulti<br />

2. handicap o-64<br />

3. anziani<br />

4. minori e famiglia<br />

5. area specifica progettazione sociale: un gruppo di lavoro, sganciato dalla presa in carico<br />

Rischio: frammentazione delle risposte e la famiglia superabile creando dei fili conduttori, delle<br />

buone prassi condivise per tutte le aree per la presa in carico complessiva della famiglia.<br />

OPZIONE 3<br />

Ridefinire le aree in relazione ai numeri:<br />

- minori e famiglia<br />

- anziani<br />

- adulti e disabilità<br />

- integrazione socio-sanitaria (in attesa di conoscere i cambiamenti istituzionali)<br />

ufficio di coordinamento e programmazione che dovrebbe occuparsi degli interventi art.33: nuove<br />

povertà e immigrazione; composto da: 2 coordinatori, 1 AS per area, soggetti del territorio<br />

Ripensare alle modalità di collaborazione fra aree e i passaggi fra area e negli ambiti.<br />

OPZIONE 4<br />

Rilevare i bisogno per capire quali sono le esigenze di ciascun territorio dell’ambito della<br />

comunità. Creare equipe specialistiche. Suddivisione in aree<br />

1. materno infantile: area minori e famiglia, Consultorio.<br />

2. della disabiltà: 0-65 anni, disabiltà ed handicap,<br />

3. anziani<br />

4. adulti: emarginazione sociale e nuove povertà psichiatria e inclusione sociale.<br />

Ogni area dovrebbe occuparsi dalla promozione alla progettazione fino alla preso in carico<br />

60


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

Specificazione delle aree<br />

o AREA FAMIGLIE CON MINORI<br />

o AREA DISABILITA’ FISICA E PSICHICA<br />

o AREA ADULTI E INCLUSIONE SOCIALE<br />

o AREA ANZIANI<br />

Il G11 ha posto la necessità di non perdere di vista gli eventuali cambiamenti che potrebbero<br />

presentarsi in relazione al processo di integrazione socio-sanitaria.<br />

AREA FAMIGLIE CON MINORI<br />

Le assistenti sociali si occuperanno di<br />

o persone da 0-18 anni<br />

o famiglie con minori<br />

o genitori<br />

o terzi (richiesta autorità giudiziaria, scuola, singoli cittadini, associazioni, servizi specialistici).<br />

Questo modello potrebbe garantire :<br />

- la presenza di operatori a livello territoriale che conoscono le esigenze della comunità<br />

territoriale,<br />

- la possibilità di affrontare in modo globale le problematiche delle famiglie con minori ;<br />

- la costruzione di un sistema informativo uniforme, in modo da garantire una lettura trasversale<br />

dei problemi delle famiglie con minori;<br />

- agli assistenti sociali la possibilità di sviluppare una formazione specifica relativa ai complessi;<br />

problemi delle famiglie con minori e quindi le stesse potrebbero rispondere alle richieste con<br />

maggiori competenze;<br />

- agli assistenti sociali la possibilità di occuparsi contemporaneamente di situazioni molto<br />

complesse, quali sono generalmente quelle interessate da provvedimenti dell’autorità<br />

giudiziaria e di situazioni meno problematiche o di interventi di promozione dell’agio e<br />

prevenzione;<br />

- una riduzione del rischio di burn out e una maggiore continuità lavorativa;<br />

- la valutazione funzionale nell’impiego delle risorse.<br />

La supervisione sui casi e la formazione saranno garantite al gruppo professionale per una buona<br />

gestione delle attività.<br />

LEGGE PROVINCIALE 27 luglio 2007, n. 13 Politiche sociali nella provincia di Trento<br />

- Capo V - Tipologia degli interventi socio-assistenziali<br />

1.1 Art. 31 - Interventi socio-assistenziali<br />

1. Gli interventi socio-assistenziali previsti nell'ambito delle politiche sociali provinciali sono<br />

improntati a criteri di qualità e sono tesi al miglioramento continuo della risposta al bisogno. Essi<br />

consistono in:<br />

61


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

a) interventi di servizio sociale professionale e segretariato sociale;<br />

b) interventi di prevenzione, promozione e inclusione sociale;<br />

c) interventi integrativi o sostitutivi di funzioni proprie del nucleo familiare;<br />

d) interventi di sostegno economico;<br />

e) ulteriori interventi individuati dal piano sociale provinciale o dal piano sociale di comunità, riferiti<br />

sia alle tipologie di interventi previsti dalle lettere da a) a d), sia trasversali ad esse, sia di natura<br />

differente<br />

Art. 32 Interventi di servizio sociale professionale<br />

Gli interventi di servizio sociale professionale consistono in attività di<br />

- valutazione<br />

- presa in carico,<br />

- progettazione individuale<br />

- attività di supporto alle persone in difficoltà<br />

- al fine di individuare e attivare possibili soluzioni ai loro problemi.<br />

Art. 33 - Interventi di prevenzione, promozione e inclusione sociale<br />

Art. 34 - Interventi integrativi o sostitutivi di funzioni proprie del nucleo familiare<br />

Art. 35 - Interventi di sostegno economico<br />

Saranno di competenza di questa area le richieste relative a:<br />

o problemi coniugali o con l’altro genitore<br />

o problemi di gestione del figlio<br />

o segnalazione da parte dell’autorità giudiziaria,<br />

o interventi e prestazioni economiche in presenza di figli minori<br />

o conciliazione dei tempi della famiglia, mediazione familiare<br />

o inserimenti in strutture residenziali e semiresidenziale<br />

o affidi e accoglienza familiare<br />

o educativa domiciliare<br />

o servizi di assistenza domiciliare<br />

o spazio neutro<br />

o attività consultoriale<br />

o progetti di promozione e prevenzione<br />

o minori stranieri non accompagnati<br />

o informazioni di procedure da attivare<br />

o consulenza<br />

AREA DISABILITÀ FISICA E PSICHICA<br />

Le assistenti sociali si occuperanno di persone da 0-64 anni con certificazione di disabilità.<br />

Il G11 si è confrontato sulla definizione di disabilità e sulla Classificazione Internazionale del<br />

Funzionamento della disabilità e della Salute (I.C.F.) fornita dall’OMS .<br />

Concetti base e struttura dell'ICF<br />

La disabilità viene intesa, infatti, come la conseguenza o il risultato di una complessa relazione tra<br />

la condizione di salute di un individuo, fattori personali e fattori ambientali che rappresentano le<br />

circostanze in egli vive. Ne consegue che ogni individuo, date le proprie condizioni di salute, può<br />

trovarsi in un ambiente con caratteristiche che possono limitare o restringere le proprie capacità<br />

funzionali e di partecipazione sociale.<br />

La sequenza Menomazione -> Disabilità -> Handicap, alla base dell’ICIDH, nella nuova<br />

Classificazione viene superata da un approccio multiprospettico alla classificazione del<br />

funzionamento e la disabilità secondo un processo interattivo ed evolutivo. La classificazione<br />

integra in un approccio di tipo “biopsicosociale” (in cui la salute viene valutata complessivamente<br />

secondo tre dimensioni: biologica, individuale e sociale) la concezione medica e sociale della<br />

disabilità. È in sostanza il passaggio da un approccio individuale ad uno socio-relazionale nello<br />

62


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

studio della disabilità.<br />

L’ICF correlando la condizione di salute con l’ambiente promuove un metodo di misurazione della<br />

salute, delle capacità e delle difficoltà nella realizzazione di attività che permette di individuare gli<br />

ostacoli da rimuovere o gli interventi da effettuare perché l’individuo possa raggiungere il massimo<br />

della propria auto-realizzazione.<br />

In tal senso l’ICF non riguarda solo le persone con disabilità ma tutte le persone proprio perché<br />

fornisce informazioni che descrivono il funzionamento umano e le sue restrizioni<br />

LEGGE PROVINCIALE 27 luglio 2007, n. 13 Politiche sociali nella provincia di<br />

Trento - Capo V - Tipologia degli interventi socio-assistenziali<br />

Art. 31 - Interventi socio-assistenziali<br />

1. Gli interventi socio-assistenziali previsti nell'ambito delle politiche sociali provinciali sono<br />

improntati a criteri di qualità e sono tesi al miglioramento continuo della risposta al bisogno. Essi<br />

consistono in:<br />

a) interventi di servizio sociale professionale e segretariato sociale;<br />

b) interventi di prevenzione, promozione e inclusione sociale;<br />

c) interventi integrativi o sostitutivi di funzioni proprie del nucleo familiare;<br />

d) interventi di sostegno economico;<br />

e) ulteriori interventi individuati dal piano sociale provinciale o dal piano sociale di comunità, riferiti<br />

sia alle tipologie di interventi previsti dalle lettere da a) a d), sia trasversali ad esse, sia di natura<br />

differente<br />

Art. 32 Interventi di servizio sociale professionale<br />

Gli interventi di servizio sociale professionale consistono in attività di<br />

- valutazione<br />

- presa in carico,<br />

- progettazione individuale<br />

- attività di supporto alle persone in difficoltà<br />

- al fine di individuare e attivare possibili soluzioni ai loro problemi.<br />

Art. 33 - Interventi di prevenzione, promozione e inclusione sociale<br />

Art. 34 - Interventi integrativi o sostitutivi di funzioni proprie del nucleo familiare<br />

Art. 35 - Interventi di sostegno economico<br />

Saranno di competenza di questa area le richieste relative a:<br />

o L.P. N.6/98 Interventi per anziani e le persone non autosufficienti<br />

o servizi per minori con disabilità<br />

o inserimento in struttura residenziale e semi residenziale<br />

o inserimenti temporanei<br />

o soggiorni estivi<br />

o L.68/99<br />

o educativa domiciliare<br />

o inserimento lavorativo<br />

o gestione del tempo libero<br />

o progetti propedeutici al lavoro<br />

o SAD<br />

o progetti di prevenzione e promozione<br />

o L.104<br />

o progetti innovativi di domotica in supporto alla domiciliarità<br />

o amministratore di sostegno<br />

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<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

AREA ADULTI E INCLUSIONE SOCIALE:<br />

Le assistenti sociali si occuperanno di persone di età da 18 ai 64 anni.<br />

LEGGE PROVINCIALE 27 luglio 2007, n. 13 Politiche sociali nella provincia di<br />

Trento - Capo V - Tipologia degli interventi socio-assistenziali<br />

Art. 31 - Interventi socio-assistenziali<br />

1. Gli interventi socio-assistenziali previsti nell'ambito delle politiche sociali provinciali sono<br />

improntati a criteri di qualità e sono tesi al miglioramento continuo della risposta al bisogno. Essi<br />

consistono in:<br />

a) interventi di servizio sociale professionale e segretariato sociale;<br />

b) interventi di prevenzione, promozione e inclusione sociale;<br />

c) interventi integrativi o sostitutivi di funzioni proprie del nucleo familiare;<br />

d) interventi di sostegno economico;<br />

e) ulteriori interventi individuati dal piano sociale provinciale o dal piano sociale di comunità, riferiti<br />

sia alle tipologie di interventi previsti dalle lettere da a) a d), sia trasversali ad esse, sia di natura<br />

differente<br />

Art. 32 Interventi di servizio sociale professionale<br />

Gli interventi di servizio sociale professionale consistono in attività di<br />

- valutazione<br />

- presa in carico,<br />

- progettazione individuale<br />

- attività di supporto alle persone in difficoltà<br />

- al fine di individuare e attivare possibili soluzioni ai loro problemi.<br />

Art. 33 - Interventi di prevenzione, promozione e inclusione sociale<br />

Art. 34 - Interventi integrativi o sostitutivi di funzioni proprie del nucleo familiare<br />

Art. 35 - Interventi di sostegno economico<br />

Saranno di competenza di questa area le richieste relative a:<br />

o inserimento lavorativo<br />

o segnalazione per intervento 19<br />

o interventi economici<br />

o pronta accoglienza e inserimenti residenziali e semi-residenziali<br />

o servizi di assistenza domiciliare<br />

o inclusione sociale<br />

o problemi di dipendenza da sostanze<br />

o problemi alcool-correlati<br />

o invii dal CSM<br />

o parere per assegnazione alloggi<br />

o progetti di prevenzione e promozione<br />

o amministratore di sostegno<br />

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<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

AREA ANZIANI<br />

Le assistenti sociali si occuperanno di persone di età dai 65 anni .<br />

LEGGE PROVINCIALE 27 luglio 2007, n. 13 Politiche sociali nella provincia di<br />

Trento - Capo V - Tipologia degli interventi socio-assistenziali<br />

Art. 31 - Interventi socio-assistenziali<br />

1. Gli interventi socio-assistenziali previsti nell'ambito delle politiche sociali provinciali sono<br />

improntati a criteri di qualità e sono tesi al miglioramento continuo della risposta al bisogno. Essi<br />

consistono in:<br />

a) interventi di servizio sociale professionale e segretariato sociale;<br />

b) interventi di prevenzione, promozione e inclusione sociale;<br />

c) interventi integrativi o sostitutivi di funzioni proprie del nucleo familiare;<br />

d) interventi di sostegno economico;<br />

e) ulteriori interventi individuati dal piano sociale provinciale o dal piano sociale di comunità, riferiti<br />

sia alle tipologie di interventi previsti dalle lettere da a) a d), sia trasversali ad esse, sia di natura<br />

differente<br />

Art. 32 Interventi di servizio sociale professionale<br />

Gli interventi di servizio sociale professionale consistono in attività di<br />

- valutazione<br />

- presa in carico,<br />

- progettazione individuale<br />

- attività di supporto alle persone in difficoltà<br />

- al fine di individuare e attivare possibili soluzioni ai loro problemi.<br />

Art. 33 - Interventi di prevenzione, promozione e inclusione sociale<br />

Art. 34 - Interventi integrativi o sostitutivi di funzioni proprie del nucleo familiare<br />

Art. 35 - Interventi di sostegno economico<br />

Saranno di competenza di questa aerea le richieste relative a:<br />

o progetti di promozione e prevenzione Attività motoria<br />

o progetti di prevenzione (attività animative e ricreative)<br />

o domiciliarità (aiuto al domicilio, servizio pasti , lavanderia, tele soccorso, bagni protetti,<br />

centro servizi e centri diurni, referente caregiver, L.P. 6, assegno di cura per disabili gravi a<br />

domicilio)<br />

o servizi alla persona , intervento 19<br />

o Interventi economici<br />

o residenzialità (RSA, sollievo)<br />

o alloggi protetti<br />

o interventi per adeguamenti strutturali L.16<br />

o progetti innovativi di demotica in supporto alla domiciliarità<br />

o amministratore di sostegno.<br />

Popolazione migrante rispetto a questa tipologia di cittadini le richieste che afferiscono ai servizi<br />

verranno distribuite nelle aree. In futuro potrebbe essere utile elaborare una riflessione in merito al<br />

bisogno dei cittadini.<br />

65


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

Nei mesi di gennaio e febbraio il G11 definirà gli aspetti , di seguito indicati, che richiedono<br />

un ulteriore approfondimento e confronto:<br />

- gli standard gestionali (n. di personale per area, quale personale)<br />

- la ridefinizione degli ambiti territoriali in relazione alle aree<br />

- descrizione di buone prassi di collaborazione fra le aree<br />

- le modalità per la presa in carico dei casi complessi<br />

- la definizione delle attività di coordinamento fra le stesse aree negli ambiti territoriali<br />

(buone prassi)<br />

- la definizione dei livelli di integrazione con il piano sociale di comunità<br />

- i compiti dei coordinatori in relazione al nuovo modello organizzativo (l’introduzione di<br />

due aree richiede la definizione dei compiti delle coordinatrici)<br />

- lo strumento di documentazione del front-office per la raccolta delle informazione<br />

(cartella, diario, ….)<br />

- l’organizzazione del front-office nelle sedi periferiche.<br />

LA DOMICILIARITA'<br />

Per area della domiciliarità ci si riferisce a quell'insieme di opportunità date ai cittadini e alle loro<br />

famiglie di accedere ad interventi di natura sociale, socio sanitaria e sanitaria per sostenere la<br />

scelta di permanenza al domicilio della persona in condizione di dipendenza assistenziale in un<br />

percorso tendenzialmente alternativo alla residenzialità.<br />

Il piano sanitario nazionale 1998/2000 mette in rilievo il principio secondo cui curare a casa<br />

significa un cambiamento di prospettiva sostanziale: si tratta di passare “ dal malato che ruota<br />

attorno alle strutture erogatrici” alle “strutture e professionisti che assumono come centro di gravità<br />

la persona con i suoi bisogni”.<br />

Su questi aspetti il piano stabilisce la sua azione su principi di ordine organizzativo e professionale<br />

e richiede la complementarietà tra i diversi livelli e moduli assistenziali.<br />

E' nella complementarietà che trovano significato, specificità e definizione i diversi soggetti del<br />

sistema assistenziale che operano nella domiciliarità in quanto ogni componente con la sua<br />

peculiarità opera e contribuisce per il raggiungimento dell'unico scopo.<br />

La domiciliarità richiede infatti il coinvolgimento e l'integrazione tra soggetti diversi con<br />

appartenenze istituzionali diverse. E' un sistema nel quale l'integrazione tra le diverse componenti<br />

si realizza nell'incontro fra le diverse responsabilità: da un lato le professionalità sociali e sanitarie<br />

che accompagnano il cittadino nella lettura dei bisogni, nell'orientamento alle risorse e<br />

nell'accompagnamento durante il percorso evolutivo della situazione di bisogno stessa e dall'altra<br />

l'affermazione del principio di libera scelta del cittadino.<br />

PROPOSTA<br />

Da qui la proposta di una specifica area di competenza per quanto riguarda la popolazione<br />

anziana dove trovi spazio la prevenzione, la cura e la riabilitazione al fine di favorire spazi di<br />

approfondimento e costruzione di prassi, strumenti di integrazione alla luce anche della nuova<br />

normativa in materia sanitaria che prevede “moduli integrati con i servizi sociali diretti<br />

all'orientamento e alla presa in carico del cittadino attraverso i punti unici di accesso.”<br />

66


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

ITER AMMINISTRATIVO E TECNICO DELL'INTERVENTO DOMICILIARE, SOGGETTI<br />

DEL SERVIZIO SOCIOASSISTENZIALE E COMPITI DI CIASCUNO<br />

FRONT OFFICE<br />

informazione, orientamento e definizione domanda amministrativa (diretta o<br />

a seguito dell' iter valutativo Scheda di primo contatto per Assistente <strong>Sociale</strong><br />

back office. Partecipazione al momento di coordinamento con cadenza da<br />

definirsi quale spazio di valutazione e confronto rispetto agli accessi che non<br />

prevedono una domanda amministrativa.<br />

BACK<br />

OFFICE<br />

valutazione del bisogno con l'utilizzo di strumenti volti a favorire oggettività,<br />

equità, omogeneità e trasparenza( griglie di valutazione già utilizzate a fini<br />

sperimentali)Rispetto alla valutazione del bisogno sono in fase di costruzione<br />

a livello provinciale i criteri di accesso ai servizi a cui partecipano i<br />

coordinatori per favorire un'omogeneità sul territorio provinciale.<br />

COORDINAMENTO DELL'EQUIPE INTERPROFESSIONALE<br />

• momento di definizione tecnica formale in termini di parere.<br />

• spazio di confronto su casistica, l'area specifica<br />

• spazio di proposta rispetto ad interventi attività di<br />

prevenzione/promozione, cura e riabilitazione<br />

UFFICIO AMMINISTRATIVO<br />

(espletamenti tecnico amministrativi)<br />

COORDINAMENTO DOMICILIARITA'<br />

(spazio di facilitazione dello scambio informativo tra i diversi livelli<br />

di partecipazione)<br />

RESPONSABILE DEL SERVIZIO ATTIVITA' SOCIO ASSISTENZIALI<br />

OSA ASSISTENTI SOCIALI COOP. ARCOBALENO APSP APSS<br />

Lo schema rappresenta l’iter tecnico con la componente amministrativa rispetto<br />

all’intervento richiesto e l’integrazione tra i diversi soggetti che operano nell’ambito della<br />

domiciliarità a fini programmatori, informativi, valutativi, di monitoraggio e verifica degli<br />

interventi.<br />

67


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

AREA DI INTEGRAZIONE E COLLABORAZIONE CON I REFERENTI ASSISTENZIALI DI<br />

DIVERSA APPARTENENZA<br />

STRUMENTI Per quanto riguarda il servizio di assistenza domiciliare il gruppo ritiene importante<br />

che sul piano tecnico assistenziale vengano definiti degli strumenti che:<br />

- favoriscano la collaborazione<br />

- favoriscano la trasmissione delle informazioni sia quelle iniziali inerenti la progettualità<br />

condivisa con la persona, nel momento in cui parte il servizio, sia quelle di restituzione<br />

valutativa rispetto al progetto in atto che percorra le diverse aree di bisogno della persona<br />

in carico.<br />

Proposta di costruzione di strumenti per favorire il raggiungimento degli obiettivi sopra<br />

indicati<br />

1. Strumento di trasmissione informazioni inerenti analisi , valutazione e progettualità<br />

condivisa con la persona nella fase in cui prende avvio l'intervento/progetto e risponde<br />

all'obiettivo di garantire un'informazione esaustiva e mirata rispetto alla progettualità<br />

concordata e trasmettere agli operatori socio assistenziali gli elementi fondamentali per<br />

condurre un' analisi ed una valutazione della situazione di specifica competenza.<br />

2. Strumento di restituzione valutativa rispetto al progetto<br />

VERIFICA/AGGIORNAMENTO da effettuarsi in itinere con scadenza mensile o al bisogno,<br />

risponde all'obiettivo di favorire una rilevazione del bisogno oggettiva e contestualizzata oltre a<br />

rappresentare uno strumento di integrazione tra operatori di diversa appartenenza (Comunità/<br />

Cooperativa) e tra osa e assistente sociale di riferimento.<br />

Inoltre tale strumento può favorire una documentazione tecnica delle progettualità in atto.<br />

Quali spazi tecnico organizzativi e di supporto possono essere definiti e valutati per promuovere<br />

la collaborazione e l'integrazione con le assistenti familiari private (badanti).<br />

68


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

Modalità di gestionali<br />

GESTIONE ORGANIZZATIVA DEL TEMPO DELL’OSA<br />

Rispetto alla parte organizzativa inerente la definizione e gestione degli orari degli operatori socio<br />

assistenziali parrebbe utile una gestione unica della competenza per rispondere ai seguenti<br />

obiettivi:<br />

- maggior tempestività nella risposta essendoci un unico riferimento pe l'utenza<br />

- garanzia di riferimento unico per gli operatori<br />

- maggior efficacia ed efficienza nella definizione degli orari<br />

INCONTRI ORGANIZZATIVI CON I REFERENTI ASSISTENZIALI DI DIVERSA<br />

APPARTENENZA<br />

La convenzione fra Comunità e Cooperativa all'articolo 15 prevede l'effettuazione di incontri<br />

organizzativi necessari con il servizio attività socio assistenziali.<br />

Il gruppo di lavoro ritiene che una maggior definizione sul piano della temporalità e quindi della<br />

frequenza degli incontri oltre ad una maggior differenziazione degli stessi in termini di obiettivi<br />

potrebbe favorire maggior efficacia e efficienza nella gestione dell'intervento oltre ad avere<br />

elementi di valutazione della qualità dello stesso. Si propongono:<br />

a) incontri a fini organizzativi/ gestionali con coordinatore domiciliarità a cadenza definita e/o al<br />

bisogno<br />

b) incontri diretti tra operatori socio assistenziali e assistente sociale di riferimento territoriale<br />

rispetto a situazioni complesse<br />

c) incontri con una figura tecnica individuata dalla cooperativa a fini di supporto per gli operatori<br />

della domiciliarità e di restituzione valutativa specifica per gli assistenti sociali di riferimento a<br />

cadenza definita<br />

d ) incontri di coordinamento, supporto, monitoraggio a cadenza quindicinale dell’assistente<br />

sociale con gli operatori della domiciliarità appartenenti alla Comunità.<br />

INCONTRI DI COORDINAMENTO CON L’AREA AMMINISTRATIVA<br />

Incontri con cadenza regolare con responsabile di servizio e con coordinatore della domiciliarità.<br />

AREA DI INTEGRAZIONE E COLLABORAZIONE CON AZIENDA PUBBLICA PER I SERVIZI<br />

ALLA PERSONA<br />

Fondamentale è l’integrazione fra soggetti, sono riferimento a tale scopo la convenzione tra<br />

Comunità e Azienda pubblica per i servizi alla persona l'accordo di programma al fine di favorire<br />

spazi di collaborazione e coordinamento delle attività.<br />

SERVIZI SEMI-RESIDENZIALI E RESIDENZIALI<br />

Il gruppo di lavoro si è incontrato per definire strumenti e criteri per l’accesso ai servizi semi e<br />

residenziali.<br />

A livello provinciale contestualmente si è costituito un gruppo di coordinatori per definire a livello<br />

provinciale gli strumenti e i criteri, il prodotto di questo lavoro sarà riportato e condiviso all’interno<br />

del Servizio sociale della Comunità di Valle .<br />

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<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

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<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

4. SERVIZI ED INTERVENTI<br />

SOCIALI ATTIVATI NEL<br />

TERRITORIO<br />

71


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

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<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

4.1 INTERVENTI DI PREVENZIONE,<br />

PROMOZIONE E INCLUSIONE<br />

SOCIALE<br />

73


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

Art. 33 L.P. n. 13/07: Interventi di prevenzione, promozione e inclusione sociale<br />

TESTO DELLA NORMATIVA<br />

SINTESI PER PUNTI DELLA<br />

NORMATIVA<br />

1. Gli interventi di prevenzione, promozione e inclusione sociale<br />

sono finalizzati a:<br />

a) evitare l'insorgenza del disagio o di altre forme di emarginazione;<br />

b) attivare e sviluppare una maggiore attenzione alle problematiche<br />

ed ai bisogni sociali;<br />

c) facilitare relazioni, processi di integrazione operativa,<br />

partecipazione e coesione tra le risorse del territorio;<br />

d) promuovere le progettualità sociali, coordinandole con quelle<br />

sanitarie, educative, dell'istruzione e formazione professionale, delle<br />

politiche giovanili, del volontariato, del lavoro, abitative, nonché con<br />

quelle degli altri settori che concorrono alla promozione del benessere<br />

sociale.<br />

a) evitare disagio o altre forme di<br />

emarginazione;<br />

b) sensibilizzare;<br />

c) facilitare integrazione, partecipazione,<br />

coesione;<br />

d) coordinare le politiche sociali con le<br />

politiche sanitarie, educative,<br />

dell'istruzione e formazione<br />

professionale, delle politiche giovanili, del<br />

volontariato, del lavoro, abitative;<br />

2. Gli interventi di prevenzione, promozione e inclusione sociale<br />

comprendono in particolare:<br />

a) attività specifiche mirate a prevenire fenomeni di emarginazione, di<br />

esclusione sociale, di disagio e di devianza connessi a problemi di<br />

natura psicologica e sociale di singoli o di gruppi a rischio;<br />

b) attività per la realizzazione di progetti mirati all'educazione sociale;<br />

c) attività volte a favorire la disponibilità alla realizzazione di interventi<br />

che perseguono le finalità di questa legge da parte degli individui,<br />

delle famiglie, della società e delle istituzioni;<br />

d) attività di mediazione culturale per l'integrazione degli stranieri;<br />

e) attività di mediazione sociale volta a costruire percorsi di sviluppo<br />

di comunità;<br />

f) attività volte a favorire l'inclusione sociale di persone con disabilità<br />

sensoriale, in particolare con l'obiettivo di abbattere barriere<br />

comunicative;<br />

g) attività volte a favorire l'inclusione sociale di persone con disabilità<br />

fisica, psichica e sensoriale attraverso lo svolgimento, anche in<br />

ambiente scolastico, di pratiche sportive aggreganti o che comunque<br />

contribuiscono ad accrescere il benessere psico-fisico, nei limiti in cui<br />

analoghi interventi non sono previsti dalla normativa specifica di<br />

settore;<br />

h) attività volte a favorire l'inclusione sociale di persone in situazione<br />

di grave emarginazione;<br />

i) attività atte ad assicurare alle donne ed ai minori che subiscono atti<br />

di violenza, ivi compresa la minaccia di tali atti, nonché alle persone<br />

che si trovano in condizioni problematiche di vita a causa di eventi<br />

particolari, quali separazioni, sottoposizione a provvedimenti<br />

dell'autorità giudiziaria, maternità vissute in modo conflittuale, il diritto<br />

ad un sostegno per consentire loro di recuperare e rafforzare la<br />

propria autonomia, materiale e psicologica, la propria integrità fisica e<br />

la dignità nel rispetto della personale riservatezza.<br />

2 bis. Le attività poste in essere per raggiungere le finalità del comma<br />

1 sono integrate, se necessario, con la messa a disposizione di forme<br />

di accoglienza, anche temporanea.<br />

a) prevenire problemi di natura psicologica<br />

e sociale di singoli o di gruppi a rischio<br />

b) educazione sociale<br />

c) valorizzazione e potenziamento delle<br />

risorse della società e delle famiglie<br />

d) integrazione stranieri<br />

e) sviluppo di comunità<br />

f) inclusione disabili sensoriali / barriere<br />

comunicative<br />

g) persone con disabilità fisica, psichica e<br />

sensoriale attraverso pratiche sportive<br />

aggreganti o che comunque<br />

contribuiscono ad accrescere il<br />

benessere psico-fisico<br />

h) situazione di grave emarginazione<br />

i) donne e minori che subiscono atti di<br />

violenza, ivi compresa la minaccia di tali<br />

atti e situazioni critiche di vita<br />

74


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA legati alla prevenzione<br />

LIVELLO LOCALE - Delibera PAT n.556/2011 – Allegato C3<br />

INTERVENTI DI<br />

PREVENZIONE,<br />

PROMOZIONE E<br />

INCLUSIONE<br />

SOCIALE<br />

1 PROGETTI DI PROMOZIONE<br />

Progetti finalizzati a sviluppare una maggiore attenzione alle problematiche e<br />

ai bisogni sociali, a promuovere la cultura della solidarietà e ad attivare<br />

risorse informali e istituzionali di comunità. Sono progetti anche a carattere<br />

temporaneo (vedi, ad esempio, quelli finanziati ai sensi della L. 285/97 sui<br />

minori, gestiti dai comuni o da cooperative, ecc.).<br />

NOTA: per la parte di competenza dipendente dalla rilevanza locale<br />

dell’attività.<br />

2 PROGETTI DI PREVENZIONE<br />

Progetti finalizzati, da un lato, all'individuazione precoce degli stati di<br />

malessere, dei rischi relativi, dei casi di bisogno ed, in genere, di ogni<br />

situazione che possa provocare stati di emarginazione e disagio sociale e,<br />

dall'altro, ad evitare l'insorgere di situazioni di bisogno attraverso una serie di<br />

iniziative di educazione sociale da promuovere nei confronti della<br />

popolazione.<br />

NOTA: per la parte di competenza dipendente dalla rilevanza locale<br />

dell’attività.<br />

3 ATTIVITÀ DI INCLUSIONE SOCIALE<br />

Attività finalizzate all’inclusione sociale; tra queste sono incluse anche le<br />

attività volte a favorire l'inclusione di persone in situazione di grave<br />

emarginazione e di persone con disabilità per abbattere le barriere<br />

comunicative e per promuovere lo svolgimento, anche in ambiente scolastico,<br />

di pratiche sportive aggreganti o che comunque contribuiscono ad accrescere<br />

il benessere psico-fisico, nei limiti in cui analoghi interventi non sono previsti<br />

dalla normativa specifica di settore per la parte di competenza dipendente<br />

dalla rilevanza locale dell’attività.<br />

INTERVENTI PER<br />

PROGETTI<br />

INNOVATIVI<br />

1 EDUCATIVA DI STRADA<br />

Servizio finalizzato ad offrire appoggio nella vita quotidiana, favorendo lo<br />

sviluppo dell’autonomia personale e sociale e percorsi evolutivi positivi ai<br />

ragazzi tra i 14 e i 23 anni.<br />

2 PROGETTI DI ATTIVITÀ INNOVATIVE O SPERIMENTALI<br />

Attività innovative e sperimentali di particolare rilevanza per il tessuto sociale<br />

territoriale per la parte di competenza<br />

NOTA: dipendente dalla rilevanza locale dell’attività e già attivati al<br />

31.12.2010.<br />

3 NUCLEI TERRITORIALI per disabili<br />

Servizio residenziale sperimentale per l’accoglienza disabili psicofisici adulti.<br />

75


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

Area Minori e Famiglie<br />

AZIONI E PROGETTI DI PREVENZIONE E PROMOZIONE:<br />

PROGETTI IN<br />

ATTO<br />

Sistema Centri Aperti<br />

per minori<br />

Attivato da :<br />

Comunità di Valle e<br />

APSP Casa Mia<br />

Vedi scheda n. 1<br />

PROPOSTE DI INTEGRAZIONE<br />

PROGETTO DA PARTE DEL TAVOLO<br />

TERRITORIALE<br />

Estensione progetto anche ai comuni periferici non<br />

coperti.<br />

Con particolare riferimento a Nago – Torbole e<br />

Tenno.<br />

Sinergia forte e interconnessione progettuale con le<br />

agenzie educative(ist. comprensivi – scuole superiori<br />

e form. professionale).<br />

Diversificazione del progetto per minori e<br />

preadolescenti.<br />

Approccio ai centri con coinvolgimento delle famiglie<br />

a fini di supporto alla genitorialità – attivazione di<br />

percorsi specifici su temi educativi ed informativi.<br />

COSTO PROGETTO<br />

RIFERITO<br />

CONSUNTIVO 2010<br />

€ 600.000,00<br />

Sistema Centri Aperti<br />

Intensificazione<br />

progetto estivo<br />

Finalizzato a supportare<br />

la famiglie e politiche di<br />

conciliazione<br />

Vedi scheda n. 2<br />

Estensione del progetto estivo a più realtà territoriali ,<br />

con particolare attenzione ai minori portatori di<br />

handicap.<br />

€ 50.000,00<br />

A.Gio<br />

Centro di aggregazione<br />

Giovanile presso il<br />

Comune di Arco<br />

Attivato da Comune di<br />

Arco e Cooperativa<br />

Arcobaleno con supporto<br />

finanziario Comunità<br />

<strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

Vedi scheda n. 3<br />

<strong>Piano</strong> Giovani dei<br />

Comuni e della<br />

Connessione alle attività dei Centri aperti finalizzata ai<br />

preadolescenti<br />

Incremento proposte per preadolescenti e<br />

adolescenti.<br />

Presa visione sia dal punto di vista strutturale che di<br />

proposta ipotesi organizzativo operativa, del nuovo<br />

progetto del Centro Giovanile di Arco che dovrebbe<br />

riferirsi ad utenza sovra comunale.<br />

Il centro, attivo dall’ottobre 2000, è rivolto a ragazzi<br />

con età compresa tra 14-24 anni e prevede la<br />

costante presenza di due operatori educatori.<br />

L’approccio organizzativo adottato presso A.Gio è<br />

principalmente di tipo aggregativo e animativo, ma<br />

non manca l’aspetto educativo e di supporto. L’intento<br />

principale è favorire occasioni di prevenzione del<br />

disagio attraverso l’ascolto attivo, lo scambio di<br />

informazioni e l’espressione di bisogni particolari,<br />

nella consapevolezza di gestire le situazioni da un<br />

punto di vista privilegiato.<br />

Oltre alle libere attività ordinarie, il centro si attiva<br />

periodicamente nell’organizzazione d’iniziative<br />

estemporanee (corsi, laboratori artistici, redazione<br />

dell’inserto del notiziario comunale, conferenze,<br />

concerti, ecc.) al fine di favorire il protagonismo e la<br />

responsabilizzazione dei ragazzi.<br />

Interagire maggiormente con i Comuni e con le<br />

Agenzie educative oltre che con le risorse del privato<br />

€ 34.000,00<br />

€ 140.000,00<br />

76


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e<br />

<strong>Ledro</strong><br />

Vedi scheda n. 4<br />

(progetto da riferirsi ad<br />

utenza sia giovane sia<br />

adulta)<br />

sociale legate alla fascia giovanile al fine di attivare<br />

progetti sempre<br />

Non su finanziamento<br />

Settore Socio<br />

Assistenziale<br />

Area Adulti a Rischio di Emarginazione<br />

AZIONI E PROGETTI DI PREVENZIONE E PROMOZIONE:<br />

PROGETTI IN<br />

ATTO<br />

<strong>Piano</strong> Giovani dei<br />

Comuni e della<br />

Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e<br />

<strong>Ledro</strong><br />

Vedi scheda n. 4<br />

(progetto da riferirsi ad<br />

utenza sia giovane sia<br />

adulta)<br />

PROPOSTE DI INTEGRAZIONE<br />

PROGETTO DA PARTE DEL TAVOLO<br />

TERRITORIALE<br />

Interagire maggiormente<br />

con i Comuni e con le Agenzie educative oltre che<br />

con le risorse del privato sociale legate alla fascia<br />

giovanile al fine di attivare progetti sempre<br />

COSTO PROGETTO<br />

RIFERITO<br />

CONSUNTIVO 2010<br />

€ 140.000,00<br />

Progetti di<br />

accompagnamento alla<br />

occupabilità attraverso<br />

lavori socialmente utili<br />

(ex Azione 10 )<br />

Attivazione da parte<br />

della Comunità <strong>Alto</strong><br />

<strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

e dei Comuni afferenti al<br />

comunità di specifico<br />

progetto AdL L.P. n.<br />

19/83, di “ex Azione 10 “<br />

a supporto dei servizi<br />

alla persona”.<br />

Vedi scheda n. 5<br />

Estensione progetto e attivazione modalità<br />

sperimentali che superino la stagionalità.<br />

Vedi approfondimento allegato in<br />

Scheda n. 6<br />

€ 80.236,83<br />

77


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

Area Anziani e Non Autosufficienza<br />

AZIONI E PROGETTI DI PREVENZIONE E PROMOZIONE:<br />

PROGETTI IN ATTO<br />

Attività motoria<br />

Attivata su tutto il territorio<br />

della Comunità attraverso<br />

l’Associazione<br />

Coordinamento Anziani e<br />

Arcobaleno cooperativa<br />

sociale.<br />

Vedi scheda n. 6<br />

PROPOSTE DI INTEGRAZIONE<br />

PROGETTO DA PARTE DEL TAVOLO<br />

TERRITORIALE<br />

Estensione progetto con altra attività sempre<br />

finalizzate a supportare l’aggregazione e lo stile<br />

di vita sano attraverso il moto e la<br />

socializzazione.<br />

COSTO PROGETTO<br />

RIFERITO<br />

CONSUNTIVO 2010<br />

€ 31.200,00<br />

Progetto care givers<br />

Progetto di sensibilizzazione<br />

alle tematiche della non<br />

autosufficienza e a supporto<br />

dei care givers<br />

Vedi scheda n.7<br />

€ -<br />

Caldo estate<br />

Vedi scheda n.8<br />

€ -<br />

Area Diverse Abilità<br />

AZIONI E PROGETTI DI PREVENZIONE E PROMOZIONE:<br />

PROGETTI IN<br />

ATTO<br />

Spazio handicap<br />

c/o <strong>Garda</strong>scuola<br />

Vedi scheda n.9<br />

PROPOSTE DI INTEGRAZIONE<br />

PROGETTO DA PARTE DEL TAVOLO<br />

TERRITORIALE<br />

COSTO PROGETTO<br />

RIFERITO<br />

CONSUNTIVO 2010<br />

€ 3.847,62<br />

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<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

Schede Allegate relative progetti in atto<br />

Area Minori e Famiglie<br />

Allegato n.1<br />

Sistema Centri Aperti per Minori<br />

Il sistema centri aperti per minori , a regia della Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong>, in sinergia con Casa Mia<br />

A.P.S.P. nasce nel 2007 come progetto sperimentale di raccordo e progettazione integrata tra risorse<br />

preventive a carattere diurno, destinate ad accogliere minori di età compresa tra i cinque anni di vita e la<br />

preadolscenza.<br />

Sviluppa la propria azione sul territorio locale attraverso attività di carattere ludico-animativo ed<br />

educativo. Minori e famiglie, assumendo un ruolo di partecipazione e protagonismo, si relazionano tra loro e<br />

con altre agenzie educative locali per promuovere l’apporto partecipato in una visione di integrazione e<br />

reciprocità.<br />

La specificità dei centri consiste nel promuovere proposte che prevedono la compresenza di minori con<br />

condizioni personali e socio-culturali eterogenee; il monitoraggio, con il supporto del servizio sociale, di<br />

situazioni che potrebbero nascondere bisogni particolari o disagio latente, consentono ai centri di rivelarsi<br />

“risorse ponte” per orientare la famiglia verso servizi che prevedono prese in carico più complesse ed<br />

individualizzate.<br />

Centri Aperti come sistema<br />

La progettualità educativa dei centri aperti prevede una serie di azioni educative mirate, finalizzate:<br />

• alla promozione del benessere psico-fisico-sociale dei minori;<br />

• alla prevenzione primaria di forme di disagio personale e sociale;<br />

• a soddisfare, in raccordo e progettazione sinergica con la scuola, la famiglia e le altre agenzie<br />

educative del territorio, il bisogno di socializzazione naturalmente presente nei minori;<br />

• a favorire il senso di appartenenza al gruppo dei pari, il rispetto reciproco e la valorizzazione<br />

individuale;<br />

• a favorire, attraverso l’ascolto e la relazione educativa, lo sviluppo di nuove competenze relazionali;<br />

• a promuovere ed incrementare opportunità di lavoro in rete.<br />

Centri Aperti come identità<br />

I centri aperti presenti nella Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong> operano in sinergia tra loro, rispetto alla<br />

programmazione ed alla gestione delle attività, pur mantenendo una propria identità.<br />

Radicandosi profondamente nel territorio, l’identità di ogni singolo centro nasce e si costituisce a partire dalla<br />

risposta ai bisogni espressi dai minori e dalle famiglie ed, in particolare, dalla rete che gli operatori riescono<br />

a “tessere” nella comunità locale.<br />

Anche nell’ anno 2011, sono attivi nella Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong> i seguenti centri aperti:<br />

Centro aperto Aretè, a Riva del <strong>Garda</strong>: si rivolge a minori tra i 5 e i 10 anni, tutti i pomeriggi dal lunedì al<br />

venerdì;<br />

Centro Aperto Punto X: si rivolge a minori tra gli 11 e i 14 anni, tutti i pomeriggi dal lunedì al venerdì;<br />

Centro aperto Cà del Nemoler, a Dro: si rivolge a minori tra i 6 e i 14 anni, in pomeriggi differenziati;<br />

Centro aperto Pietra, a Pietramurata: si rivolge a minori tra i 6 e i 14 anni, in pomeriggi differenziati;<br />

Centri aperti Kaleidos, a <strong>Ledro</strong>, a Tiarno di Sotto e a Molina: si rivolgono a minori tra i 6 e i 14 anni.<br />

Centri aperti come sinergia<br />

I centri operano in sinergia tra loro pur mantenendo un’fidentità progettuale e in collegamento stretto con il<br />

territorio, la scuola , le agenzie educative in esso presenti, e i servizi sociali,.<br />

• La sinergia si sviluppa anche all’interno di ogni singolo centro tra operatori, minori e famiglie.<br />

• In ogni sede le attività si articolano considerando un’ampia fascia di età. Naturalmente tempi, spazi<br />

e proposte sono calibrate a partire dall’età dei protagonisti.<br />

79


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

ARETE’ un posto per giocare ...... 5/10 anni Riva del <strong>Garda</strong><br />

Un posto per giocare, divertirsi e conoscere nuovi amici<br />

Un tempo per rigenerarsi e liberare la fantasia<br />

Uno spazio dove il fare diventa scoperta e creatività<br />

a chi si rivolge<br />

a bambini che frequentano l’ultimo anno di scuola materna e la scuola elementare;<br />

cosa propone<br />

attività ludiche, laboratori manuali, espressivi e creativi, momenti di animazione e socializzazione, merenda<br />

insieme; progetti integrati con la scuola e con il servizio sociale.<br />

orari indicativi<br />

dal lunedì al venerdì dalle 14.00/15,30 alle 19.00; ciclicamente il sabato dalle 14.00 alle 18.00<br />

iscrizioni<br />

iscrizione annuale, compartecipazione di € 40,00 con la quale è possibile accedere alle diverse proposte in<br />

calendario, e di € 20,00 per la sola partecipazione alle attività estive.<br />

PUNTO X ... 11/14 anni Riva del <strong>Garda</strong><br />

Un punto per incontrare gli amici, studiare e divertirsi ...<br />

...... un tempo per crescere e arricchire la propria esperienza!<br />

a chi si rivolge<br />

a ragazzi che frequentano la scuola media.<br />

cosa propone<br />

pranzo; spazio studio organizzato; attività sportiva e ludico-ricreativa; percorsi di laboratorio manuale ed<br />

espressivo-motorio; gite ed uscite sul territorio. Progetti integrati con la scuola e in sinergia con il servizio<br />

sociale.<br />

orari indicativi<br />

dal lunedì al venerdì con possibilità di frequenza flessibile: dalle 13.00 alle 14.30 per pranzo e pausa di<br />

socializzazione; dalle 14.30 alle 18.00 per spazio studio, merenda e laboratori; dalle 13.00 alle 18.00 per<br />

pranzo, spazio studio, merenda e laboratori.<br />

iscrizioni<br />

iscrizione annuale, compartecipazione di € 40,00 con la quale è possibile accedere alle diverse proposte in<br />

calendario, e di € 20,00 per la sola partecipazione alle attività estive.<br />

CA’ DEL NEMOLER Dro<br />

Un posto dove trovarsi, fare amicizia ed esprimere la propria creatività<br />

a chi si rivolge<br />

a bambini che frequentano la scuola elementare e a ragazzi che frequentano la scuola media, in pomeriggi<br />

differenziati.<br />

cosa propone<br />

una golosa merenda, un tempo per giocare liberamente e stare bene insieme, uno spazio aperto alla<br />

scoperta e alla socializzazione. Un luogo dove il gioco e la sperimentazione diventano veicoli per la<br />

conoscenza e l’apprendimento.<br />

orari indicativi<br />

martedì per ragazzi: 14.30-18.00; sabato per ragazzi 14.00-18.00<br />

mercoledì, giovedì e venerdì per bambini: 14.00/16.00-18.30 a seconda delle attività programmate.<br />

iscrizioni<br />

iscrizione annuale, compartecipazione di € 40,00 con la quale è possibile accedere alle diverse proposte in<br />

calendario, e di € 20,00 per la sola partecipazione alle attività estive.<br />

PIETRA - Pietramurata<br />

Incontro, amicizia e creatività sono al centro!<br />

a chi si rivolge<br />

a bambini che frequentano la scuola elementare e a ragazzi che frequentano la scuola media, in pomeriggi<br />

differenziati.<br />

80


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

cosa propone<br />

una golosa merenda, un tempo per giocare liberamente e stare bene insieme, uno spazio aperto alla<br />

scoperta e alla socializzazione. Un luogo dove il gioco e la sperimentazione diventano veicoli per la<br />

conoscenza e l’apprendimento.<br />

orari indicativi<br />

martedì per ragazzi: 15.00-18.00<br />

lunedì, mercoledì e venerdì per bambini: 16.30-18.30 a seconda delle attività programmate.<br />

iscrizioni<br />

iscrizione annuale, compartecipazione di € 40,00 con la quale è possibile accedere alle diverse proposte in<br />

calendario, e di € 20,00 per la sola partecipazione alle attività estive.<br />

CENTRI Kaléidos <strong>Ledro</strong><br />

Un luogo per divertirsi, stare insieme, conoscere nuovi amici, acquisire nuove abilità e scoprire<br />

qualcosa di nuovo su sé stessi<br />

a chi si rivolge<br />

a ragazzi dalla prima alla terza media e a bambini delle elementari.<br />

cosa propone<br />

una golosa merenda, unfopportunità per crescere, consolidare ad aumentare l’autostima scoprendo le<br />

proprie potenzialità, uno spazio in cui diventare protagonisti del territorio.<br />

orari indicativi<br />

per ragazzi delle medie: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 14.30 alle 18.30 a Tiarno; mercoledì dalle 14.30<br />

alle 18.00 a Molina<br />

per bambini delle elementari: il martedì e il giovedì pomeriggio dalle 16.00 alle 18.00, a Molina.<br />

iscrizioni<br />

iscrizione annuale, compartecipazione di € 40,00 con la quale è possibile accedere alle diverse proposte in<br />

calendario, e di € 20,00 per la sola partecipazione alle attività estive.<br />

CENTRI APERTI COME SCUOLA<br />

Aree di intervento della anno scolastico 2010-2011:<br />

j) Centro a scuola-scuola al centro: laboratori ludico-espressivi e didattico-manuali.<br />

I progetti, che prevedono laboratori tenuti dagli educatori negli spazi dei centri in orario scolastico, vengono<br />

definiti e concordati con gli insegnanti e sono in linea con le finalità preventive dei centri aperti. Le attività<br />

sono programmate dall’equipe educativa e dalla coordinatrice pedagogica. Il percorso è condiviso con il<br />

Consiglio di classe e costantemente documentato.<br />

Per l’anno 2010/11 si prevedono, se strutturati, interventi in sinergia con:<br />

Istituto Comprensivo Riva 1; Istituto Comprensivo Pizzini (Riva 2); Istituto Comprensivo Dro, Istituto<br />

Comprensivo della Valle di <strong>Ledro</strong>. Indicativamente i centri coinvolti saranno Aretè, Cà del Nemoler ed<br />

i Centri Kaléidos.<br />

Progetto stranieri: percorsi educativi e di supporto all’ integrazione rivolti ad alunni stranieri, che<br />

necessitano di un accompagnamento particolare ed individualizzato, nella prima fase di inserimento<br />

scolastico (scuola primaria di primo e secondo grado).<br />

Gli interventi , attraverso educatori dedicati, sono finalizzati a favorire la socializzazione, le relazioni con il<br />

gruppo dei pari attraverso il raccordo con il circuito del Sistema dei centri Aperti, quale luogo di<br />

integrazione, attraverso stretta collaborazione con alcuni Istituti Comprensivi, a seconda delle effettive<br />

necessità, in relazione alle risorse disponibili .<br />

CENTRI APERTI COME FLESSIBILITA'<br />

Garantire la qualità nell’intervento educativo significa:<br />

• rispondere ai bisogni emergenti e reali che il territorio e le famiglie manifestano tenendo conto<br />

della peculiarità del servizio;<br />

81


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

• mantenere costante la qualità del servizio, a fronte della differenziazione e della flessibilità<br />

dell’offerta;<br />

• proporre innovazione e sperimentazione, a partire dalla riflessività operativa e dalla valutazione<br />

dei processi e degli esiti;<br />

• curare la qualità delle relazioni tra operatori, poiché si traduce in qualità del servizio,<br />

• alimentare il lavoro di rete, con particolare riferimento alle agenzie educative del territorio ed al<br />

servizio sociale.<br />

Allegato n. 2<br />

Sistema Centri Aperti - Intensificazione Progetto Estivo<br />

Centriapertiestate11<br />

Descrizione dell’attività<br />

Il progetto centri aperti estate, promosso dalla Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong> in collaborazione con Casa Mia,<br />

ha l’obiettivo di assicurare servizi e risorse che rispondano in maniera qualificata ai bisogni ludico-ricreativi di<br />

bambini e ragazzi e, al contempo, vengano incontro alle esigenze lavorative dei genitori durante il periodo<br />

estivo.<br />

In quest’ottica le iniziative sono state formulate garantendo ampia copertura temporale (da giugno a<br />

settembre), massima flessibilità nei moduli, negli orari e nella programmazione, rispettosa dei bisogni e degli<br />

interessi delle varie fasce d’età.<br />

Le diverse proposte, che si snodano in più sedi nella Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong>, danno continuità alla<br />

programmazione che si svolge durante l’anno nei centri aperti, sono gestite da personale educativo<br />

qualificato e coordinate da referenti pedagogici.<br />

I principi che orientano l’iniziativa e gli obiettivi che accompagnano la proposta sono:<br />

- mantenere la centralità di bambini e ragazzi nella programmazione delle attività e nella<br />

valorizzazione delle aree di interesse;<br />

- garantire la varietà delle attività che si alternano nell’arco della giornata e della settimana,<br />

stimolando attraverso il gioco abilità comunicative, espressive, manuali, motorie e di socializzazione;<br />

le attività si svolgono a piccoli gruppi e lasciano ampio spazio alla spontaneità e al gioco libero.<br />

- valorizzare la famiglia, quale interlocutore privilegiato: si favorisce la comunicazione e lo scambio<br />

rispetto alle attività svolte nell’arco della giornata dai propri figli, confrontandosi rispetto ad eventuali<br />

difficoltà o problematicità, e riservando ampio spazio al dialogo e all’ascolto;<br />

- intensificare il lavoro di rete territoriale, che costantemente caratterizza l’attività dei centri aperti:<br />

attraverso la collaborazione con Enti locali, tra cui quest’anno ci sarà anche il Comune di Nago-<br />

Torbole, associazioni, esperti, musei…. si definisce una programmazione congiunta e variegata di<br />

attività, laboratori, uscite sul territorio, iniziative;<br />

- garantire l’attenzione alle situazioni di disagio e disabilità, che ormai da qualche anno trovano riposte<br />

adeguate e personalizzate, attraverso il supporto di personale qualificato;<br />

- concretizzare l’attenzione alla famiglia anche attraverso una politica si supporto economico:<br />

limitando gli aumenti della quota di iscrizione settimanale, garantendo ai genitori che lavorano<br />

l’accesso all’erogazione dei Servizi di cura ed educazione acquisibili mediante i Buoni di Servizio del<br />

Fondo <strong>Sociale</strong> Europeo;<br />

- favorire una programmazione familiare personalizzata: è possibile offrire alle famiglie con largo<br />

anticipo il panorama completo delle iniziative estive, attraverso materiale informativo cartaceo ed<br />

informatico;<br />

82


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

orari e turni di svolgimento<br />

I centri aperti operano nella Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong> con l’obiettivo di promuovere ed incrementare sul<br />

territorio opportunità educative in rete finalizzate alla prevenzione di forme di disagio giovanile e alla<br />

promozione di nuove competenze in situazioni di difficoltà.<br />

Centro<br />

Aperto Aretè<br />

sede presso il<br />

centro, Viale<br />

Trento 26 Riva<br />

del <strong>Garda</strong><br />

Centro Aperto<br />

Aretè<br />

Presso la sede<br />

dell’ex colonia<br />

Sabbioni, via<br />

Reiner Maria<br />

Rilke, 4 Riva del<br />

<strong>Garda</strong><br />

Centro Aperto<br />

Punto Per…<br />

Presso la sede<br />

dell’ex colonia<br />

Sabbioni, via<br />

Reiner Maria<br />

Rilke, 4 Riva del<br />

<strong>Garda</strong><br />

Centro<br />

<strong>Garda</strong>Estate<br />

Presso<br />

<strong>Garda</strong>scuola<br />

via XXIV<br />

Maggio, 1<br />

38062 Arco (TN)<br />

Centri Aperti<br />

Kaleidos<br />

a)Presso la<br />

scuola Media di<br />

<strong>Ledro</strong><br />

(Bezzecca)<br />

b)presso il<br />

centro aperto di<br />

Molina<br />

Centro Aperto<br />

Cà del Nemoler<br />

presso il centro<br />

aperto<br />

Cà del Nemoler<br />

Nago Torbole<br />

Estate<br />

Presso le sale<br />

dell’oratorio di<br />

Nago, via S.<br />

Vigilio,8<br />

Nago Torbole<br />

periodo<br />

12 settimane<br />

13/06 -9/09<br />

aperto solo la<br />

mezza<br />

giornata dal<br />

13 al 17/06 e<br />

dal 15 al<br />

19/08;<br />

chiuso dal 22<br />

al 26/08<br />

3 settimane<br />

13/06 -01/07<br />

6 settimane<br />

04/07 – 29/07<br />

solo giornata<br />

intera<br />

29/08-9/09<br />

solo mezza<br />

giornata<br />

1 settimana<br />

15/08-21/08<br />

CAMP<br />

4 settimane<br />

11/07 al 5/08<br />

c)presso il centro<br />

aperto di Tiarno<br />

di sotto<br />

6 settimane<br />

a) 27/06-22/07<br />

b) 29/08–02/09<br />

solo mattina<br />

c) 5/09 – 9/09<br />

solo mattina<br />

4 settimane<br />

13/06 – 8/07<br />

6 settimane<br />

20/06 – 29/07<br />

orari<br />

Modulo<br />

settimanale<br />

Orario<br />

flessibile<br />

7.45-14.00<br />

7.45-17.30<br />

Modulo<br />

settimanale<br />

Orario flessibile<br />

7.45-14.00<br />

7.45-17.30<br />

Modulo<br />

settimanale<br />

orario unico<br />

9.00-17.00<br />

o 8.30-14.30<br />

accesso a<br />

giornate singole<br />

(uscite<br />

particolari)<br />

Modulo<br />

settimanale<br />

Orario flessibile<br />

7.45-14.00<br />

7.45-17.30<br />

a) Modulo sett.<br />

7.45-17.00<br />

b) Modulo sett.<br />

8.30-13.00<br />

c) Modulo sett.<br />

8.30-13.00<br />

Modulo<br />

settimanale<br />

7.45-14.00<br />

Modulo<br />

settimanale<br />

Orario<br />

flessibile<br />

7.45-14.00<br />

7.45-17.30<br />

Età<br />

5-11 anni<br />

dall’ultimo<br />

anno di scuola<br />

materna<br />

frequentata<br />

all’ultimo anno<br />

di scuola<br />

elementare<br />

5-11 anni<br />

dall’ultimo anno<br />

di scuola<br />

materna<br />

frequentata<br />

all’ultimo anno di<br />

scuola<br />

elementare<br />

Modulo<br />

settimanale con<br />

pernottamento<br />

10-14 anni<br />

dall’ultimo anno<br />

di scuola<br />

elementare alla<br />

terza media<br />

frequentata<br />

6-11 anni<br />

Dalla prima alla<br />

quinta<br />

elementare<br />

frequentata<br />

a) 6-11 anni<br />

dalla prima<br />

elementare alla<br />

quinta<br />

elementare<br />

frequentata<br />

b) 6-11 anni<br />

dalla prima<br />

elementare alla<br />

quinta<br />

elementare<br />

5-11 anni<br />

dall’ultimo anno<br />

di scuola<br />

materna<br />

frequentata<br />

all’ultimo anno di<br />

scuola<br />

elementare<br />

6-11 anni<br />

dalla prima<br />

elementare<br />

alla quinta<br />

elementare<br />

frequentata<br />

costo 95,00 €<br />

settimanali<br />

giornata intera<br />

95,00 €<br />

settimanali<br />

giornata intera<br />

95,00 €<br />

settimanali<br />

giornata intera<br />

95,00 €<br />

settimanali<br />

giornata intera<br />

c) 10-14 anni<br />

dalla prima alla<br />

terza media<br />

a) 95,00 €<br />

settimanali<br />

giornata intera<br />

65,00 €<br />

settimanali<br />

mezza giornata<br />

95,00 €<br />

settimanali<br />

giornata intera<br />

65,00 €<br />

settimanali<br />

mezza<br />

giornata<br />

65,00 €<br />

settimanali<br />

mezza giornata<br />

65,00 €<br />

settimanali<br />

mezza giornata<br />

200,00 € camp<br />

65,00 €<br />

settimanali<br />

mezza giornata<br />

b)50,00€<br />

settimanali<br />

mezza giornata<br />

c)50,00€<br />

settimanali<br />

mezza giornata<br />

65,00 €<br />

settimanali<br />

mezza<br />

giornata<br />

83


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

Le proposte dei centri<br />

Ai bambini della scuola elementare si propone quest’anno “UN’ ESTATE… DA FAVOLA”, tema che<br />

sarà sviluppato in forme diverse a seconda del centro dove saranno realizzate le attività: il tema della<br />

favola sarà il suggerimento da cui partire per ritrovare e scatenare le potenzialità racchiuse nella<br />

fantasia:<br />

CENTRO ARETE’ (5-11 anni, 1° e 2° polo)<br />

Giochi, laboratori espressivi e manuali, attività sportiva, piscina, mini corsi, musica e ballo ,<br />

lettura e narrazione, bike, cucina, uscite sul territorio, spazio compiti estivi.<br />

CA’ DEL NEMOLER (5-11 anni)<br />

Esplorazioni sul territorio, uscite in piscina, laboratori pratico-manuali ispirati al tema della favola,<br />

narrazione, musica, bike, attività sportiva, gioco e divertimento.<br />

CENTRO GARDAESTATE (6-11 anni)<br />

Giochi organizzati o liberi e spontanei, sperimentazione di discipline sportive, laboratori espressivi e<br />

manuali, lettura e narrazione, bike, musica e danza, piscina, , uscite sul territorio.<br />

CENTRI Kaleidos Val di <strong>Ledro</strong> (6-11 anni)<br />

Sport, Giochi di gruppo, cooperativi e di squadra, gioco libero e spontaneo; laboratori espressivi<br />

e creativi, lettura e narrazione, animazione.<br />

CENTRO NagoTorbole ESTATE ( 6-11 anni)<br />

Escursioni sul territorio, uscite in piscina, laboratori pratico-manuali dove il fare diventa ad un tempo<br />

frutto e motore della fantasia, narrazione, musica, bike, attività sportiva, gioco e divertimento.<br />

Ai preadolescenti si propone un’estate articolata in tre diversi momenti: quattro settimane di variegate attività in<br />

cui incontrare vecchi e nuovi amici per condividere nuove esperienze e tanto divertimento; una settimana di<br />

campeggio dove sperimentarsi lontano da casa; due settimane, in settembre, per riavvicinarsi alla scuola e<br />

godersi al contempo gli ultimi svaghi estivi.<br />

CENTRO PUNTO X<br />

(10-14 anni)<br />

proposte ludico ricreative, escursioni sul territorio, gite settimanali, attività sportive, tuffi in piscina…<br />

84


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

Allegato n. 3<br />

A.Gio – Arco Giovani<br />

Arco<br />

Centro Giovani Arco Centro di aggregazione giovanile<br />

Per la prevenzione del disagio giovanile finanziato dalla Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e<br />

<strong>Ledro</strong> e dal Comune di Arco , con la collaborazione per la gestione della<br />

Cooperativa <strong>Sociale</strong> Arcobaleno – Riva del <strong>Garda</strong>.<br />

L'acronimo A.Gio, Arco giovani, sintetizza la volontà di progettare e mettere in campo azioni positive per lo<br />

sviluppo del benessere e della qualità della vita dei ragazzi volte anche al miglioramento della fruizione<br />

dell'ambiente urbano e naturale, con iniziative a carattere preventivo e con particolare riferimento al<br />

contrasto dei comportamenti antisociali presenti tra gli adolescenti.<br />

A.Gio vuole offrire ai ragazzi risposte concrete ed efficaci per far fronte alle loro esigenze, nel tentativo di<br />

incidere, almeno parzialmente, sugli indicatori che testimoniano la presenza di situazioni di diffuso disagio e<br />

precarietà, nel presente e in prospettiva futura, per questa fascia della popolazione.<br />

L'approccio organizzativo adottato presso A.Gio è principalmente di tipo aggregativo e animativo, ma non<br />

manca l'aspetto educativo e di supporto, curato dai due operatori educatori (un maschio e una femmina)<br />

impiegati presso la struttura.<br />

L'intento principale è favorire occasioni di prevenzione del disagio attraverso l'ascolto attivo, lo scambio di<br />

informazioni e l'espressione di bisogni particolari, nella consapevolezza di gestire le situazioni da un punto di<br />

vista privilegiato.<br />

Oltre alle libere attività ordinarie, il centro si attiva periodicamente nell'organizzazione d'iniziative<br />

estemporanee (corsi, laboratori, conferenze, incontri, redazione dell'inserto del notiziario comunale, concerti,<br />

ecc.) al fine di favorire il protagonismo e la responsabilizzazione giovanile.<br />

Apertura giornaliera – varia a seconda del periodo dell’anno<br />

Mediamente il centro è frequentato da 25 - 30 ragazzi con punte di 45 – 50<br />

ORARIO N. UTENTI FASCE DI ETA'<br />

14:00-18:00 50 ragazzi 14-15 anni 20%<br />

16-20 anni 70%<br />

20 anni e oltre 5%<br />

18:00-22:00 40 ragazzi 14-15 anni 10%<br />

16-20 anni 80%<br />

20 anni e oltre 10%<br />

PROVENIENZA UTENTI A.GIO<br />

Arco 85%<br />

Riva del <strong>Garda</strong> 10%<br />

<strong>Ledro</strong> e paesi limitrofi 5%<br />

ATTIVITA' SVOLTE<br />

Laboratori artistici 64%<br />

Attività sportive 18%<br />

Attività culturali 18%<br />

85


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

TIPOLOGIA UTENTI<br />

Istituti professionali 80%<br />

Licei e Tecnici 10%<br />

Università 8%<br />

Lavoratori 2%<br />

Allegato n. 4<br />

<strong>Piano</strong> Giovani dei Comuni e della Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

PROGETTO PIANO GIOVANI DI ZONA<br />

dei Comuni e del Comprensorio <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong> - Anno 2010<br />

Tema : Noi Giovani, il futuro della nostra comunità.<br />

Idee, Innovazione, Impegno, Identità.<br />

Numero Progetti aggiudicati e approvati: 31<br />

Costo complessivo: € 140.000,00=<br />

Finanziate al 50%, in modo proporzionale dai Comuni partecipanti all’iniziativa e dal Comprensorio<br />

C9, e per il rimanente 50% dalla P.A.T. – Servizio Istruzione e Politiche Giovanili;<br />

Premessa Generale al Percorso per la costituzione del <strong>Piano</strong> Giovani di Zona dei Comuni e del<br />

Comprensorio <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong> “Le idee future sono già in giro”:<br />

I Sindaci dei Comuni del Comprensorio C.9 e il Comprensorio capofila, nell’autunno del 2005 hanno deciso<br />

di aderire al Progetto <strong>Piano</strong> Giovani proposto dall’Assessorato all’Istruzione e Politiche Giovanili della<br />

Provincia Autonoma di Trento (dal 2011 di competenza dell’Agenzia per la Famiglia, Politiche Giovanili e per<br />

la Natalità), nell’ottica di concertare una strategia sistemica e sinergica che veda coinvolti i Comuni del<br />

territorio in un processo finalizzato a favorire nei giovani la partecipazione e il coinvolgimento attivo nella vita<br />

della comunità.<br />

L’obiettivo condiviso è stimolare nella popolazione giovanile del C.9 l’impegno verso le comunità che<br />

dovranno in futuro amministrare.<br />

La logica metodologico-operativa che supporta tale iniziativa è definibile come processo partecipativo di<br />

cittadini appartenenti al C.9 che, a vario titolo, si impegnano nei vari settori del vivere civile, al fine di far<br />

evolvere un progetto di PIANO GIOVANI DI ZONA che implicherà anche l’adozione di varie iniziative-azioni<br />

coerenti fra loro e finalizzate comunque, come sopra detto, a favorire l’assunzione del principio di<br />

responsabilità e partecipazione alla cosa pubblica da parte dei giovani.<br />

L’ottica non è quella riparativa rispetto a una concezione della condizione giovanile legata al disagio, ma di<br />

supporto e promozione dei giovani verso una visione positiva del mondo - comunità e del loro esserne<br />

protagonisti anche sapendo affrontar aspetti di disagio e di esclusione sociale.<br />

Secondo le Indicazioni dell’Assessorato all’Istruzione e alle Politiche Giovanili, in specifico “le linee guida per<br />

i piani giovani di zona”, l’organizzazione che supporta il progetto globale del <strong>Piano</strong> Giovani si caratterizza<br />

nell’attivazione e individuazione dei seguenti organismi garanti della logica partecipativa del <strong>Piano</strong>:<br />

- Referente Politico<br />

- Referente Tecnico-Organizzativo<br />

- Tavolo del Confronto e della Proposta<br />

- Supervisore scientifico assegnato dall’Assessorato stesso.<br />

86


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

METODO DI LAVORO - ORGANIZZAZIONE E VALUTAZIONI DELLE LINEE PROGETTUALI DA<br />

INTRAPRENDERE PER IL PIANO GIOVANI DI ZONA DEI COMUNI E DEL COMPRENSORIO ALTO<br />

GARDA E LEDRO<br />

Le caratteristiche principali che contraddistinguono l’area territoriale pertinente al <strong>Piano</strong> dell’<strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong>-<br />

<strong>Ledro</strong> sono senza dubbio la vastità e la complessità socio-demografica, elementi che possono determinare<br />

debolezza o al contrario ricchezza, di risorse e di opportunità.<br />

Volendo sfruttare al massimo gli aspetti positivi di tali caratteristiche, il Tavolo del Confronto e della Proposta<br />

(Tavolo) ha deciso di organizzarsi in Sottotavoli di Lavoro (Sottotavoli) secondo i diversi riferimenti tematici:<br />

(sport, scuola, famiglia, ...), individuati dal Tavolo come strategici rispetto agli obiettivi previsti dal <strong>Piano</strong>. Tali<br />

sottotavoli sono formati a loro volta da chiunque in quel settore specifico abbia rappresentatività sul territorio<br />

e voglia di impegnarsi; in tal modo si pensa di ottenere la massima rappresentatività possibile e la massima<br />

penetrazione dello spirito e della filosofia che informano il <strong>Piano</strong>.<br />

Il referente facente parte dei rappresentanti della comunità del Tavolo del Confronto e della Proposta, è il<br />

referente facilitatore del suo Sottotavolo e ha la responsabilità della sua conduzione, curandosi di tenere il<br />

raccordo con il Tavolo stesso, nonché di assicurare che il Sottotavolo resti aperto a qualunque manifesta<br />

disponibilità di partecipazione al lavoro, avendo così il massimo possibile di rappresentatività del Sottotavolo<br />

sul territorio.<br />

I Sottotavoli sono flessibili nella composizione e per loro natura aperti anche a presenze temporanee e sono<br />

connessi al Tavolo del Confronto e della Proposta attraverso le figure del: Referente Tecnico (Gruppo dei<br />

Referenti Tecnici), un Rappresentante Istituzionale del Tavolo del Confronto e della Proposta, quando<br />

ritenuto opportuno.<br />

Ogni referente tecnico del tavolo, infatti, si prenderà il compito di seguire in particolare uno o due sottotavoli.<br />

Queste figure assicurano da un lato il passaggio degli intenti e delle linee tra il Tavolo e i Sottotavoli,<br />

dall’altro la connessione e la coerenza operativa tra il Tavolo e il lavoro che i Sottotavoli intendono<br />

sviluppare al loro interno.<br />

Nel periodo fra settembre e novembre , i sottotavoli elaborano una serie di progetti da presentare al tavolo<br />

perl’approvazione e per l’inoltro alla PAT.<br />

L’individuazione del tema informatore delle azioni, scaturisce dal confronto effettuato al Tavolo del<br />

Confronto e della proposta , ma anche dai momenti di incontro e di valutazione con i soggetti soprattutto<br />

giovani, titolari – protagonisti o beneficiari delle azioni attivate nel corso dell’anno precedete rispetto a quello<br />

di riferimento. .<br />

Le modalità con cui sollecitare un percorso di questo tipo possono essere diverse, gli approcci anche, e<br />

derivano dall’esperienza e dalla sensibilità delle persone che si sono impegnate nel costruire le proposte<br />

Quindi il tema informatore del piano 2010 ha l’obiettivo anche di permettere a un numero sempre maggiore<br />

di giovani di accedere a forme di protagonismo concepite per accrescere il loro senso di autonomia ma nel<br />

contempo di responsabilità verso se stessi, gli altri e la comunità.<br />

In questo senso il tema informatore del <strong>Piano</strong> 2010 :<br />

“Noi Giovani: Il futuro della nostra Comunità, Idee – Innovazione – Impegno - Identità” si è voluto<br />

che fosse un messaggio forte ai referenti le Azioni promosse , perché in questo senso svolgano i<br />

loro progetti.<br />

Finalità specifiche PGZ 2010<br />

Per il PGZ 2010, i soggetti attuatori delle singole azioni si sono impegnati a promuovere all’interno<br />

dei propri progetti comportamenti virtuosi, soprattutto riguardo:<br />

• la sensibilizzazione riguardo il benessere della persona e del territorio, tema scelto per il<br />

<strong>Piano</strong> Giovani dell’anno 2010;<br />

• processi di sensibilizzazione verso il non uso o l’assunzione moderata di sostanze alcoliche<br />

e l’assoluta non assunzione di alcol o altre sostanze alteranti la capacità di percezione della<br />

realtà, e quindi anche del pericolo per se e per gli altri, se alla guida di veicoli;<br />

• la pericolosità derivante dall’assunzione di sostanze che alterino lo stato di coscienza.<br />

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<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

Schede Allegate relative progetti in atto<br />

Area Adulti a rischio di emarginazione sociale<br />

Allegato n. 5<br />

Progetti di accompagnamento alla occupabilità attraverso<br />

lavori socialmente utili (ex Azione 10 )<br />

Aderendo alle direttive delineate dal piano degli “Interventi di politica del lavoro” redatto dall’Agenzia del<br />

Lavoro provinciale con riferito anche alla L.P. n. 19/83 oltre che alla normativa nazionale in materia di<br />

lavoro, le Amministrazioni Pubbliche, tra cui Comuni e Comprensorio, ora Comunità, da anni, si fanno carico<br />

della realizzazione di lavori di utilità collettiva denominati “Azione 10”, quale importante strumento di politica<br />

attiva del lavoro, di inclusione sociale, di qualificazione professionale, e di creazione di nuovi posti di lavoro<br />

e di nuova imprenditorialità. Gli obiettivi generali dei progetti Azione 10 mirano a:<br />

k) promuovere l’inclusione sociale ed occupazionale per lavoratrici/lavoratori appartenenti alle fasce<br />

deboli del mercato del lavoro;<br />

l) disincentivare il ricorso o la prolungata permanenza a carico dell’assistenza pubblica dei soggetti<br />

coinvolti;<br />

m) favorire il reinserimento dei disoccupati nel mondo del lavoro, attraverso esperienze di lavoro idonee<br />

a preservarne, se non a migliorarne, la professionalità, o quanto meno idonee a scongiurare il rischio<br />

della emarginazione stabile ed irreversibile dei soggetti più «marginali»;<br />

n) fronteggiare situazioni di acuta emergenza occupazionale, non risolvibili a breve termine;<br />

o) sopperire alla carenza strutturale della domanda di lavoro da parte delle imprese attraverso l’offerta<br />

di lavori «fuori mercato», ma tuttavia utili alla collettività.<br />

BENEFICIARI<br />

Disoccupati residenti da almeno tre anni in provincia di Trento alla data della domanda.<br />

Disabili con invalidità di tipo psichico/intellettivo pari o superiore all’80%, individuati dagli operatori di<br />

riferimento della Legge 68/99 dell’Agenzia del Lavoro.<br />

I soggetti, iscritti alle liste di cui al presente intervento approvate dalle competenti Commissioni per l’impiego,<br />

devono appartenere alle seguenti categorie:<br />

a) disoccupati da più di 12 mesi, con più di 35 anni;<br />

b) disoccupati da più di tre mesi, con più di 50 anni;<br />

c) disoccupati invalidi ai sensi della legge n. 68/99;<br />

d) disoccupati in difficoltà occupazionale in quanto soggetti a processi di emarginazione sociale o portatori di<br />

handicap fisici, psichici o sensoriali segnalati dai servizi sociali e/o sanitari attraverso apposita<br />

certificazione; disoccupati appartenenti ad un nucleo familiare che percepisce il reddito di garanzia,<br />

segnalati dai servizi sociali e/o sanitari attraverso apposita certificazione.<br />

Non sono ammessi disoccupati iscritti in lista di mobilità o beneficiari della relativa indennità, né<br />

destinatari che abbiano maturato i requisiti minimi per fruire della pensione di anzianità o di vecchiaia.<br />

Possono essere comunque ammessi i lavoratori destinatari appartenenti alle categorie di cui sopra<br />

beneficiari del reddito di garanzia o appartenenti ad un nucleo familiare che lo percepisce. Ferma<br />

restando l’applicazione della normativa in materia di decadenza dallo stato di disoccupazione e di<br />

perdita degli ammortizzatori sociali, il rifiuto da parte del lavoratore all’impiego nell’ambito della<br />

presente operazione, nonché la mancata partecipazione ai corsi di formazione, in assenza di<br />

giustificato motivo comportano la cancellazione del lavoratore dalle liste e l’esclusione dalla possibilità<br />

di iscrizione alle stesse per l’anno successivo.<br />

Si precisa che i servizi socio-sanitari titolati a segnalare tramite apposita certificazione i lavoratori<br />

appartenenti alla categoria di cui alla lettera d) sono:<br />

• il Servizio Socio-assistenziale;<br />

• il Servizio di Salute Mentale (U.O. Psichiatria/U.O. Psicologia);<br />

• il Ser.T (Servizio per le tossicodipendenze);<br />

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<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

• il Servizio di Alcologia;<br />

• l’Ufficio Esecuzione Penale Esterna (UEPE) del Ministero di Grazia e Giustizia;<br />

• altri Servizi titolati alla segnalazione individuati a norma di legge.<br />

L’Agenzia del Lavoro, in particolare l’Ufficio inserimento lavorativo soggetti svantaggiati, segnala i casi<br />

riferibili alla fattispecie “c”.<br />

Il Servizio segnalante dichiara altresì la disponibilità ad operare come referente sia nei confronti degli Enti<br />

(promotori dei progetti) che delle Cooperative (datori di lavoro), al fine di assicurare il perseguimento delle<br />

finalità indicate nel presente Documento, in particolare per garantire una positiva progettazione, gestione e<br />

valutazione dei percorsi lavorativi, anche al fine di delineare, ove possibile, alternative occupazionali.<br />

AFFIDATARI DEI PROGETTI<br />

L’attuazione dei progetti stilati dai vari Enti Locali o APSP deve essere affidata:<br />

tra le varie entità riconosciute, a Cooperative di produzione e Lavoro e/o Cooperative Sociali di cui alla L.R.<br />

n. 15/1993, che possiedano adeguata attrezzatura e siano sufficientemente strutturate a livello organizzativo<br />

sia per lo svolgimento dei lavori da assegnare che per l’assistenza ai soggetti deboli o svantaggiati impiegati<br />

nel progetto.<br />

L’assegnazione delle attività a Cooperative sociali, da parte dell’Ente titolare del progetto, può venire<br />

effettuata tramite affidamento diretto ai sensi della legge 381/91.<br />

I progetti approvati sono sostenuti con contributo del 70% del solo costo del lavoro (paga base + oneri<br />

previdenziali e assistenziali + IVA), prendendo a riferimento il salario definito nell’apposito contratto collettivo<br />

provinciale del lavoro.<br />

ELENCO DEI LAVORI AMMESSI<br />

1. Abbellimento urbano e rurale, ivi compresa la relativa manutenzione.<br />

2. Valorizzazione di beni culturali ed artistici anche mediante l’attività di salvaguardia, promozione,<br />

allestimento e custodia di mostre relative a prodotti, oggetti ed attrezzature del territorio nonché recupero e<br />

valorizzazione di testi e/o documenti di interesse storico o culturale.<br />

3. Riordino di archivi e/o recupero di lavori arretrati di tipo tecnico o amministrativo, non rientranti nelle<br />

attività di ordinaria amministrazione dell’ente.<br />

4. Servizi di custodia e vigilanza finalizzati alla migliore fruibilità degli impianti e attrezzature sportive, di<br />

centri sociali, educativi e/o culturali gestiti dalla Provincia e dagli Enti locali.<br />

5. Particolari servizi ausiliari di tipo sociale a carattere temporaneo, compatibili con il grado di debolezza o<br />

svantaggio del lavoratore, o particolari servizi necessari per il recupero del lavoratore (purché non in<br />

sostituzione di quanto già attuato sul territorio).<br />

DATI AGENZIA DEL LAVORO<br />

AZIONE 10<br />

Lavoratori occupati nel corso del 2010 183<br />

Totale domande presentate (lista principale e<br />

liste accessorie) 352<br />

DI CUI<br />

donne disoccupate ultra 32enni 120<br />

maschi ultra 32enni disoccupati da almeno 12<br />

18<br />

mesi<br />

maschi disoccupati ultra 45enni 49<br />

persone disoccupate ultra 25enni, riconosciute<br />

79<br />

invalide<br />

persone ultra 25enni segnalate dai servizi<br />

86<br />

sociali e/o sanitari territoriali<br />

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<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

TOTALE LAVORATORI OCCUPATI ANNO 2010 : n. 183<br />

Di cui:<br />

Arco 41<br />

Drena 2<br />

Dro 21<br />

<strong>Ledro</strong> 28<br />

Nago - Torbole 20<br />

Riva del <strong>Garda</strong> 49<br />

Tenno 10<br />

C9 12<br />

PROGETTO COMUNITA’ ALTO GARDA E LEDRO CON I COMUNI DEL TERRITORIO LEGATO<br />

SPECIFICATAMENTE A :<br />

Particolari servizi ausiliari di tipo sociale a carattere temporaneo, compatibili con il grado di<br />

debolezza o svantaggio del lavoratore o particolari servizi necessari per il recupero del lavoratore<br />

(purché non in sostituzione di quanti già attuati sul territorio).<br />

Con deliberazione Comprensoriale n. 13/2010 si è dato avvio alla collaborazione dei Comuni afferenti la<br />

Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong>, ed è stato costituito apposito Gruppo di Lavoro composto dai referenti dei vari<br />

Comuni e della Comunità per l’adozione di linee comuni per la definizione delle modalità progettualigestionali<br />

/ operative e di verifica comuni e condivise da tutte le Amministrazioni aderenti all’Azione 10 sullo<br />

specifico progetto legato a “Servizi Ausiliari– azione 10”.<br />

Tecnici e amministratori dei Comuni e del C9 hanno pertanto concordato che, nell’anno 2010, i progetti dei<br />

suddetti Comuni e del Comprensorio elaborati in campo sociale, dovessero avere gli stessi obiettivi e<br />

contenuti, pur mantenendo autonomia e diversità per:<br />

la durata,<br />

il numero degli operatori impiegati,<br />

l’autonomia finanziaria e contributiva.<br />

Con deliberazione della Giunta comprensoriale n. 13/2010 sono stati pertanto definiti e approvati criteri<br />

progettuali univoci, poi adottati dalle amministrazioni comunali di Arco, Riva del <strong>Garda</strong>, Dro e Nago<br />

Torbole per la programmazione e gestione dei progetti attivati nel proprio territorio. I criteri base prevedono:<br />

a. omogeneità delle premesse progettuali della fase “descrizione” dell’intervento servizio alla<br />

persona;<br />

b. univocità di raccolta delle informazioni sociali ed economiche delle persone iscritte alle<br />

liste approvate dal Centro per l’impiego, al fine dell’eventuale assunzione nell’ambito dell’az.<br />

10 settore sociale, tramite apposita scheda tecnica/informativa, somministrata dalle singole<br />

amministrazioni in fase di colloquio;<br />

c. univocità di un corso informativo/formativo rivolto al personale assunto nell’ambito<br />

dell’Azione 10 settore sociale svolto in collaborazione con il C9;<br />

d. elaborazione di un manuale operativo per omogeneizzare il modus operandi del personale<br />

assunto;<br />

e. elaborazione depliant informativo e descrittivo del servizio svolto nell’ambito del progetto<br />

Azione 10 settore sociale;<br />

f. univocità di criteri di accesso al servizio da parte degli utenti, tramite apposito modello di<br />

domanda distribuito e raccolto dalle singole amministrazioni;<br />

g. monitoraggio comune in itinere e conclusivo;<br />

h. onere di effettuare riunioni congiunte fra responsabili delle cooperative, i caposquadra ed il<br />

C9.<br />

I progetti dei singoli Comuni e del Comprensorio <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong> sono stati quindi sviluppati nel pieno<br />

rispetto e condivisione dei seguenti punti:<br />

gli interventi sono stati rivolti a cittadini - residenti nel singolo Comune -autosufficienti o parzialmente<br />

non autosufficienti, raccordandosi con il servizio socio-assistenziale del Comprensorio C9;<br />

90


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

i servizi attivati, riconducibili in spazi non coperti dalle normali prestazioni legate ai servizi domiciliari,<br />

come previsto dalla normativa di settore vigente, hanno avuto l’obiettivo di:<br />

1. potenziare il servizio di vicinanza e di “relazione interpersonale” presso il domicilio di<br />

persone anziane e/o in difficoltà tramite la promozione della domiciliarità come valore<br />

culturale;<br />

2. favorire processi di socializzazione allo scopo di contrastare situazioni di solitudine e di<br />

isolamento culturale;<br />

3. offrire alle famiglie quando esistenti, un supporto ed un concreto aiuto nella gestione e cura<br />

delle persone anziane e/o in stato di difficoltà/bisogno;<br />

4. mobilitare risorse per la realizzazione di un servizio che tenda ad offrire una migliore qualità<br />

di vita ai cittadini, favorendo risposte personalizzate ed efficaci.<br />

le mansioni del personale impiegato nell’ambito del progetto hanno previsto:<br />

il sostegno e compagnia alla persona sola/anziana/portatrice di handicap<br />

l’aiuto nei piccoli gesti quotidiani,<br />

l’accompagnamento in passeggiate all’aperto, in visite ad eventuali momenti di aggregazione e<br />

socializzazione (feste, manifestazioni culturali….),<br />

lo svolgimento di piccole commissioni (generi alimentari, ritiro referti medici, disbrigo di incombenze<br />

burocratiche, etc.).<br />

Tabella operatori:<br />

Arco<br />

Dro<br />

Nago<br />

Torbole<br />

Riva d/G C9 TOTALE<br />

Periodo in mesi 8 8 5 6 8<br />

N°. operatrici (caposquadra) 1 1 1 1 4<br />

N°. operatrici (operatori) 6 7 5 6 8 31<br />

Numero utenti per comune seguiti dal progetto nella sua globalità:<br />

Arco 43<br />

Drena 2<br />

Dro 28<br />

<strong>Ledro</strong> 14<br />

Nago – Torbole 25<br />

Riva del <strong>Garda</strong> 80<br />

Tenno 2<br />

COMUNITA’ ALTO GARDA E LEDRO<br />

PROGETTO “Particolari servizi ausiliari di tipo sociale a carattere temporaneo” con l’obiettivo di offrire un<br />

concreto sostegno verso la promozione della domiciliarità di persone anziane e/o in stato di<br />

difficoltà/bisogno, garantendo inoltre un supporto e un sollievo alle famiglie, se presenti, che si fanno carico<br />

di tali persone.<br />

DATI 2010<br />

Costo totale: € 80.236,83=<br />

Totale Entrate da Agenzia del Lavoro: € 53.953,27=<br />

Totale Spesa a carico dell’Ente: € 26.283,56=<br />

Durata mesi: 8<br />

Totale Fruitori: 10<br />

Di cui: 9 Femmine (8 part time e 1 full time)<br />

1 Maschio (part time) per progetto di riordino archivi.<br />

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<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

Schede Allegate relative progetti in atto<br />

Area anziani e non autosufficienza<br />

Allegato n. 6<br />

Attività Motoria per la popolazione anziana<br />

e di educazione alla salute e al benessere<br />

Contributo per attività da parte della Comunità <strong>Alto</strong> garda e <strong>Ledro</strong> ad Associazione<br />

Coordinamento Anziani<br />

Dati relativi attività prevista per Anno 2010-11 DA OTTOBRE A MAGGIO -<br />

corsi di n. 2 ore settimanali per 24 settimane.<br />

Numero iscritti<br />

446 (il 92% donne)<br />

Sotto i 65 anni 103<br />

Dai 65 ai 74 anni 250<br />

Dai 75 agli 84 anni 71<br />

Oltre gli 84 anni 22<br />

N. corsi 24<br />

N. insegnanti 10<br />

Costo in carico alla Comunità € 31.200,00<br />

Con delibera n. 117/ 2010 il Comprensorio C.9 ha attivato anche per l’anno 2010-2011, come iniziativa di<br />

prevenzione rivolta specificatamente alla popolazione adulta/anziana, un progetto di attività motoria che<br />

prevede l’attivazione di corsi specifici.<br />

Da anni tale iniziativa viene riproposta sul territorio del C.9 privilegiando l’accesso decentrato ai corsi che si<br />

sono svolti in tutti i comuni, per il tramite dell’Associazione Coordinamento Attività Anziani di Arco e la<br />

collaborazione e supporto logistico della Arcobaleno Società Cooperativa <strong>Sociale</strong> di Riva del <strong>Garda</strong>,<br />

secondo una metodologia finalizzata d uniformare con metodi omogenei la gestione dei corsi di attività<br />

motoria, che ha visto coinvolto a livello tecnico per un triennio il CebisM dell’Università di Trento.<br />

I Corsi attivati sono da ricondursi ad attività sportiva non competitiva e di educazione alla salute e al moto,<br />

per persone adulte ed anziane;<br />

Il comprensorio c9 ora Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong> ha sostenuto l’iniziativa attraverso specifico contributo.<br />

I comuni hanno messo a disposizione le palestre.<br />

L’attivazione pratica dei corsi di attività motoria sul territorio del C.9 rivolti ad adulti/anziani over 60 anni<br />

prevede una compartecipazione per la frequenza dei corsi non superiore a € 50,00 da parte dei partecipanti<br />

e un contributo da parte del C.9 pari a € 1.300,00 per ogni corso attivato e portato a termine, per un<br />

massimo di 23 corsi, che prevedono due incontri settimanali distribuiti su 24 settimane.<br />

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<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

46%<br />

54%<br />

meno di 70 anni<br />

più di 70 anni<br />

500<br />

450<br />

400<br />

350<br />

300<br />

250<br />

200<br />

150<br />

100<br />

50<br />

0<br />

465<br />

435<br />

446<br />

399 404<br />

20 19 21 26 23<br />

2006/2007 2007/2008 2008/2009 2009/2010 2010/2011<br />

n. corsi n. partecipanti<br />

Nel 2010-11 gli iscritti sono stati 446. Ben il 5% aveva più di 80 anni, il 46% più di 70.<br />

Molto significativa la composizione di genere: quasi il 92% delle partecipanti erano donne. Questo potrebbe<br />

testimoniare come le donne siano più attente alle attività di prevenzione, al dialogo e alla socialità e rivela la<br />

necessità di un maggior coinvolgimento della popolazione maschile.<br />

Come si può notare dal grafico sottostante il numero degli iscritti, a parte un lieve calo nell’ultimo anno, è<br />

sempre cresciuto.<br />

Allegato n. 7<br />

Progetto Care Givers - attività di promozione e prevenzione<br />

Il Comprensorio ora Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong> , nell’ambito dei Servizi Socio Assistenziali, dal 2004<br />

attiva una serie di iniziative legate al lavoro di cura che le famiglie affrontano e che le vede coinvolte<br />

ogni qualvolta qualcuno dei membri del nucleo familiare si ammala gravemente.<br />

Tali iniziative, denominate Progetto Care Givers, hanno lo scopo di informare e supportare le<br />

persone/famiglie coinvolte nell’Assistenza ai loro familiari, ma anche tutta la cittadinanza, rispetto<br />

alle tematiche legate all’invecchiamento – disabilità e alle reti informali e formali di cura che<br />

possono essere di supporto e di aiuto nell’affrontare le difficoltà che certe situazioni creano.<br />

Le iniziative sono dunque articolabili in:<br />

• promozionali – informative relativamente all’azione di cura; Tali iniziative ed incontri facenti parte del<br />

Progetto Care Givers sono attivati e proposti alla comunità , in forma di incontri pubblici dal Servizio<br />

<strong>Sociale</strong>, in sinergia, oltre che con altri servizi specialistici,APSS anche con associazioni di<br />

volontariato, privato sociale ed A.P.S.P., e, a seconda degli argomenti trattati e sviluppati, anche di<br />

esperti esterni.<br />

• formative specifiche “referenti assistenziali” per supporto ai familiari che svolgono il ruolo di care<br />

givers. attraverso interventi pratici di supporto all’assistenza effettuati tramite le operatrici del servizio<br />

di assistenza domiciliare.<br />

Allegato n. 8<br />

Progetto caldo estate<br />

EMERGENZA FASCE DEBOLI<br />

A partire dal 2004, il Servizio <strong>Sociale</strong> della Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong> (deliberazioni comprensoriali<br />

n. 31 del 04.03.2004 e n. 69 del 25.05.2004) effettua annualmente opportuni monitoraggi della popolazione<br />

anziana del territorio del C9, finalizzati ad attivare in sinergia con i Comuni, l’APSS, le IPAB, il Privato<br />

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<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

<strong>Sociale</strong> ed il Volontariato, una serie di azioni/interventi con valenza preventiva/promozionale e di<br />

erogazione rapida di servizi, miranti a tutelare tale fascia di popolazione, sia relativamente alle<br />

criticità legate al caldo estivo, che a garantire l’attivazione di iniziative finalizzate a migliorare il<br />

rapporto dei cittadini anziani e disabili con i servizi, riuscendo a condividere strategie finalizzate a<br />

diffondere il più possibile le informazioni relative alle modalità e alle tipologie di servizi attivabili ed<br />

erogabili, soprattutto a coloro che non usufruiscono di nessuna tipologia di intervento socioassistenziale.<br />

Le azioni previste dal Progetto Caldo Estate, che si rinnovano annualmente , sono:<br />

• Snellimento delle procedure per l’accesso a particolari servizi, tipo pasto a domicilio, accoglienza<br />

diurna presso APSP, ecc., in concomitanza con particolari punte di calore;<br />

• Sinergia con l’APSS di sensibilizzazione e di coinvolgimento dei medici di medicina generale<br />

affinché invitino i loro assistiti a rivolgersi ai servizi qualora ne ravvisino l’opportunità o segnalino<br />

direttamente eventuali situazioni critiche, e di ricerca di maggior sinergia con i reparti ospedalieri per<br />

raccordare le dimissioni con l’erogazione dei servizi domiciliari;<br />

• Impegno di tutti i Comuni ad attivare un maggior controllo sociale nel periodo estivo indicato,<br />

attraverso vigili urbani, ecc., segnalando ai servizi le situazioni più a rischio;<br />

• Sensibilizzazione del volontariato e del privato sociale che possono concorrere a sostenere le<br />

iniziative attivate per le fasce più a rischio della popolazione, sia anziana che disabile;<br />

• Raccordo con le iniziative attivabili presso le APSPdel territorio, per confermare la disponibilità ad<br />

estendere i servizi già attivi: Centri diurni e Centri servizi, in modo duttile a cittadini anziani residenti<br />

in stato di bisogno, soprattutto per quanto riguarda l’accesso agli spazi comuni a temperatura<br />

controllata, con garanzia di idonea idratazione e alimentazione;<br />

• Prioritario monitoraggio quotidiano già effettuato sugli utenti che beneficiano del servizio pasti a<br />

domicilio o dei servizi domiciliari, sia gestiti in forma diretta dal C9, che esternalizzata per il tramite<br />

della Arcobaleno Società Cooperativa <strong>Sociale</strong>, integrato con opportuni consigli che le operatrici<br />

impartiranno quotidianamente riguardo alle buone prassi da assumere in situazione di difficoltà<br />

dovute al caldo. Verrà data altresì maggiore attenzione ad una serie di indicatori legati a<br />

cambiamenti evidenti dello stato di salute e comportamentale dell’anziano rispetto al consueto;<br />

• Raccordo anche con le forze dell’ordine, aumentando l’impegno a rilevare, tramite l’attività di<br />

controllo del territorio, le situazioni più a rischio delle fasce deboli ed a segnalare ai Servizi Socio<br />

Sanitari e Sociali di competenza.<br />

• Pubblicazione di idoneo volantino con una serie di consigli utili per affrontare la situazione di “caldo –<br />

disagio” e di numeri utili per emergenza.<br />

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<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

Schede Allegate relative progetti in atto<br />

Area Diverse Abilità<br />

Allegato n. 9<br />

Spazio Handicap<br />

Attività di prevenzione-promozione sociale in collaborazione con ASSOCIAZIONE PRISMA<br />

DA SETTEMBRE A MAGGIO – DUE SABATI AL MESE<br />

Nel 2010 :<br />

Numero partecipanti 45<br />

Costo in carico alla Comunità € 3.847,62=<br />

Per quanto riguarda le persone diversamente abili, questo Ente organizza e gestisce, tramite il proprio<br />

Servizio Attività Socio-Assistenziale ed in collaborazione con organizzazioni del privato sociale e volontariato<br />

operanti nel settore,con particolare riferimento all’Associazione Prisma, con sede ad Arco, l’attività ludicoricreativa<br />

e di sensibilizzazione rivolta a soggetti disabili e familiari e volontari “SPAZIO HANDICAP”.<br />

Il servizio “SPAZIO HANDICAP” è finalizzato alla socializzazione delle persone portatrici di handicap<br />

fisico – psichico e sensoriale ed alla prevenzione dell’isolamento sociale loro e delle famiglie<br />

d’appartenenza, oltre che alla sensibilizzazione della cittadinanza sulle loro problematiche<br />

specifiche.<br />

Attività e loro progettazione<br />

La progettazione delle attività, ormai consolidata nel tempo, prevede momenti di confronto con il Servizio<br />

<strong>Sociale</strong> professionale e con il Servizio Domiciliarità, per valutare l’andamento dell’iniziativa e proporre in<br />

modo condiviso eventuali altre iniziative coerenti con le finalità del progetto.<br />

Possono essere organizzati anche momenti specifici rivolti a sensibilizzare la cittadinanza alle problematiche<br />

dell’handicap, e mirate a specifici ambiti e argomenti, da concertare con le associazioni di volontariato e<br />

privato sociale.<br />

Organizzazione dell’attività<br />

L’attività è organizzata al pomeriggio con momenti strutturati progettati in sinergia con i volontari, ed altri<br />

definiti nel quotidiano in base alle richieste dell’utenza (giochi di gruppo, ascolto musica, feste, ecc.).<br />

Destinatari<br />

I destinatari del servizio sono minori ed adulti disabili e loro familiari, residenti nell’ambito del territorio<br />

comprensoriale, volontari e cittadinanza interessata. Possono essere anche ammessi all’iniziativa previa<br />

specifica richiesta preventiva al C.9, Uffici Amministrativi, alcune persone diversamente abili o volontari<br />

provenienti dal territorio limitrofo.<br />

Modello abitativoL’iniziativa è attivata presso il compendio <strong>Garda</strong>scuola Società Cooperativa con sede ad<br />

Arco in Via XXIV Maggio, n. 1.<br />

Tempi di erogazione<br />

il Servizio "Spazio Handicap – anno 2010” è indicativamente attivato due pomeriggi al mese (solitamente il<br />

sabato) in accordo con le associazioni di volontariato, con sospensione nei mesi di luglio ed agosto, per<br />

complessive circa n. 20 giornate.<br />

L’orario del servizio varia nella fascia oraria indicativamente compresa tra le ore 13.00 e le 19.00, salvo<br />

particolari iniziative da concordarsi preventivamente. Possono essere attivate altre iniziative mirate alla<br />

sensibilizzazione alle tematiche sulla disabilità aperte alla popolazione in generale.<br />

Personale<br />

Il supporto diretto all'utenza è assicurato da un’operatrice socio assistenziale OSA in accordo con il<br />

Coordinatore dell’ufficio Domiciliarità.<br />

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<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

96


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

4.2<br />

INTERVENTI INTEGRATIVI E<br />

SOSTITUTIVI DI FUNZIONI<br />

PROPRIE DEL NUCLEO<br />

FAMIGLIARE<br />

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<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

Art. 34 L.P. n. 13/2007 “Interventi integrativi o sostitutivi di<br />

funzioni proprie del nucleo familiare”<br />

SINTESI PER PUNTI<br />

1. Gli interventi integrativi o sostitutivi di funzioni proprie del nucleo<br />

familiare sono finalizzati ad aiutare e sostenere la famiglia.<br />

2. Gli interventi integrativi o sostitutivi di funzioni proprie del nucleo<br />

familiare comprendono in particolare:<br />

a) interventi di assistenza domiciliare, rivolti al sostegno di persone<br />

non in grado di provvedere autonomamente alle esigenze della vita<br />

quotidiana e mirati al soddisfacimento di esigenze personali,<br />

domestiche, relazionali, educative e riabilitative;<br />

b) servizi a carattere semiresidenziale e residenziale, rivolti<br />

all'accoglienza di persone i cui bisogni di cura, tutela e educazione<br />

non possono trovare adeguata risposta, anche in via temporanea,<br />

nell'ambito familiare;<br />

c) mediazione familiare, volta a risolvere le conflittualità tra genitori e<br />

tra genitori e figli, a tutela in particolare dei minori;<br />

d) affidamento familiare di minori, volto ad assicurare risposte al<br />

bisogno affettivo, di mantenimento, di educazione e di istruzione dei<br />

minori privi di un ambiente familiare idoneo;<br />

e) interventi di accompagnamento all'adozione nazionale e<br />

internazionale;<br />

f) servizio di accoglienza di minori e adulti presso famiglie o singoli,<br />

volto a fornire una misura alternativa ai servizi residenziali se essi non<br />

possono essere adeguatamente assistiti nel proprio ambito familiare;<br />

g) interventi di pronta accoglienza di minori o adulti in situazioni di<br />

abbandono o di urgente bisogno di allontanamento dall'ambiente<br />

familiare, prestati in via temporanea attraverso singoli, famiglie e in<br />

subordine strutture residenziali;<br />

h) servizio di trasporto per persone con disabilità;<br />

i) interventi a favore dei nuclei familiari e degli assistenti familiari di<br />

accompagnamento all'instaurazione e allo svolgimento del relativo<br />

rapporto di lavoro;<br />

j) interventi di accompagnamento a favore delle persone che<br />

intendono attivare sistemi di protezione di soggetti deboli, con<br />

particolare riferimento agli strumenti previsti dalla legge 9 gennaio<br />

2004, n. 6 (Introduzione nel libro I, titolo XII, del codice civile del capo<br />

I, relativo all'istituzione dell'amministrazione di sostegno e modifica<br />

degli articoli 388, 414, 417, 418, 424, 426, 427 e 429 del codice civile<br />

in materia di interdizioni e di inabilitazione, nonché relative norme di<br />

attuazione, di coordinamento e finali), e dall'articolo 2645 ter del<br />

codice civile.<br />

2 bis. Per le attività indicate nel comma 2, lettere d), e), f) e g), ed<br />

effettivamente svolte alla data del 31 dicembre 2009 dall'equipe<br />

multidisciplinare, la Provincia stipula con l'Azienda provinciale per i<br />

servizi sanitari una convenzione per la messa a disposizione delle<br />

idonee professionalità di supporto e per la regolazione dei rapporti<br />

finanziari connessi. Fino alla data di stipulazione della convenzione<br />

sono rinnovati gli incarichi già affidati alla data del 31 dicembre 2010<br />

per lo svolgimento delle predette attività (11).<br />

a) assistenza domiciliare<br />

a) servizi a carattere<br />

semiresidenziale e residenziale<br />

b) mediazione familiare<br />

c) affidamento familiare di minori,<br />

d) accompagnamento adozione<br />

nazionale e internazionale<br />

e) accoglienza di minori e adulti<br />

presso famiglie o singoli<br />

f) interventi di pronta accoglienza<br />

di minori o adulti<br />

g) servizio di trasporto per<br />

persone con disabilità<br />

h) interventi a favore dei nuclei<br />

familiari e degli assistenti<br />

familiari<br />

i) interventi di accompagnamento<br />

a favore delle persone che<br />

intendono attivare sistemi di<br />

protezione di soggetti deboli<br />

98


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA<br />

LIVELLO LOCALE – Delibera 556/11 Allegato C3<br />

Legenda:<br />

MF: servizi in favore di minori e famiglie<br />

ADU: servizio in favore di adulti<br />

ANZ: servizio in favore di anziani<br />

DIS: servizio in favore di disabili<br />

SERVIZI INTEGRATIVI E SOSTITUTIVI DI FUNZIONI PROPRIE DEL NUCLEO FAMILIARE<br />

1<br />

MF<br />

ACCOGLIENZA DI MINORI PRESSO FAMIGLIE O SINGOLI<br />

Servizio a carattere preventivo e di sostegno al minore e alla sua famiglia attraverso l’accoglienza<br />

diurna e/o notturna, attivata su proposta del servizio sociale territoriale.<br />

2<br />

MF<br />

AFFIDAMENTO FAMILIARE DEI MINORI<br />

Servizio che consiste nel mettere a disposizione del minore una famiglia affidataria preferibilmente<br />

con figli minori o una persona singola, opportunamente individuati e preparati, in grado di assicurargli<br />

il mantenimento, l'educazione, l'istruzione e relazioni affettive di cui ha bisogno e,<br />

contemporaneamente, aiutare la famiglia d'origine a riacquistare le competenze necessarie per poter<br />

riaccogliere il figlio.<br />

NOTE: escluso quanto di competenza PAT, come esplicitato tabella C 2<br />

3<br />

ADU<br />

ACCOGLIENZA DI ADULTI PRESSO FAMIGLIE O SINGOLI<br />

Servizio di accoglienza, alternativo al ricovero in strutture semi-residenziali o residenziali, per adulti<br />

che non possono essere adeguatamente assistiti nell'ambito della propria famiglia.<br />

4<br />

MF<br />

MEDIAZIONE FAMILIARE<br />

Servizio volto a risolvere le conflittualità tra genitori e tra genitori e figli, a tutela in particolare dei<br />

minori.<br />

NOTE: escluso quanto di competenza PAT, come esplicitato tabella C 2<br />

5<br />

MF<br />

DIS<br />

INTERVENTO EDUCATIVO A DOMICILIO<br />

Intervento finalizzato a sostenere lo sviluppo del minore e dell'adolescente, anche disabile, e a<br />

favorire il recupero delle competenze educative del/dei genitori o delle figure parentali di riferimento.<br />

Gli interventi educativi possono essere estesi anche ai maggiorenni con disabilità fisica, psichica e<br />

sensoriale o a rischio di emarginazione all’interno di un progetto personalizzato che sostenga la<br />

famiglia nel suo ruolo educativo.<br />

6<br />

MF<br />

ADU<br />

SPAZIO NEUTRO<br />

Servizio finalizzato a favorire l'esercizio del diritto di visita e di relazione del minore con i propri<br />

familiari nel caso di separazione dei genitori, di affidamento familiare e di affido a servizio<br />

residenziale.<br />

7<br />

MF<br />

ADU<br />

DIS<br />

ANZ<br />

8<br />

ADU<br />

ASSISTENZA DOMICILIARE: AIUTO DOMICILIARE E SOSTEGNO<br />

RELAZIONALE ALLA PERSONA<br />

L'aiuto domiciliare si concretizza in tre aree di attività a loro volta articolate in un complesso di<br />

prestazioni che riguardano la cura e l'aiuto alla persona, il governo della casa, l'attività di sostegno<br />

relazionale alla persona e di aiuto nella gestione di compiti familiari.<br />

ASSISTENZA DOMICILIARE: SERVIZIO PASTI A DOMICILIO<br />

Servizio che prevede la consegna del pasto al domicilio della persona e nella somministrazione dello<br />

stesso, ove necessario, in presenza di incapacità dell’utente di prepararsi il pasto o di seguire<br />

99


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

ANZ<br />

DIS<br />

9<br />

ADU<br />

ANZ<br />

DIS<br />

un’alimentazione corretta.<br />

SERVIZIO PASTI PRESSO STRUTTURE<br />

Servizio che prevede la consumazione del pasto presso strutture centralizzate in presenza di<br />

incapacità dell’utente di prepararsi il pasto o di seguire un’alimentazione corretta. L'erogazione del<br />

servizio pasto presso la struttura ha quale obiettivo principale quello di favorire la socializzazione<br />

della persona assistita.<br />

10<br />

ADU<br />

ANZ<br />

DIS<br />

ASSISTENZA DOMICILIARE: TELESOCCORSO E TELECONTROLLO (TELEASSISTENZA)<br />

Telesoccorso è un servizio che risponde principalmente al bisogno di assicurare alle persone che<br />

hanno ridotta autonomia o sono a rischio di emarginazione un intervento tempestivo e mirato in caso<br />

di malore, infortunio o altra necessità. Il telecontrollo periodico assicura il monitoraggio della<br />

situazione personale dell'utente ed eventualmente attiva i familiari di riferimento ed i servizi sociosanitari<br />

competenti in caso di necessità. Il servizio è attuato attraverso il collegamento telefonico<br />

dell'utente ad una centrale operativa funzionante 24 ore su 24 per tutti i giorni dell'anno,<br />

immediatamente allertabile da un apparecchio in dotazione personale.<br />

NOTE: escluso quanto di competenza PAT, come esplicitato tabella C 2<br />

11<br />

MF<br />

ADU<br />

MISURE PER FAVORIRE L’INTEGRAZIONE DEI GRUPPI SINTI E ROM RESIDENTI IN<br />

PROVINCIA DI TRENTO<br />

NOTE: per la parte di competenza locale prevista relativa dalla l.p. 12/09<br />

SERVIZI A CARATTERE SEMIRESIDENZIALE<br />

1<br />

MF<br />

CENTRO DIURNO per minori<br />

Servizio semiresidenziale destinato a minori, segnalati dal servizio sociale, in situazione di disagio.<br />

L’attività è volta a contribuire al processo evolutivo dei ragazzi, all’apprendimento di competenze e<br />

abilità sociali, alla costruzione di un positivo rapporto con il mondo adulto sia attraverso un sostegno<br />

educativo e relazionale sia offrendo occasioni di aggregazione tra minori con difficoltà familiari<br />

relazionali.<br />

2<br />

MF<br />

CENTRO APERTO per minori<br />

Servizio semiresidenziale che sviluppa la sua azione lungo due direzioni integrate e complementari:<br />

attività di carattere animativo finalizzate all’integrazione di minori a rischio con gruppi di coetanei, con<br />

realtà associative locali, con altre espressioni del tessuto sociale; sviluppo di interventi di sostegno e<br />

accompagnamento nel tempo.<br />

L'accesso al servizio di norma non richiede la segnalazione del servizio sociale.<br />

3<br />

MF<br />

ADU<br />

CENTRO DI AGGREGAZIONE GIOVANILE<br />

Servizio semiresidenziale operante nell’ambito della prevenzione primaria. La funzione principale è<br />

ggregativi e socio-educativa, ponendosi come luogo privilegiato di incontro, per la generalità dei<br />

ragazzi, degli adolescenti e dei giovani di un determinato territorio, anche tramite il rapporto con<br />

figure adulte con ruolo di guida e di stimolo. Il servizio si qualifica anche come luogo e occasione di<br />

iniziative di avvicinamento alla pratica di alcune attività creative, ricreative, sportive e di animazione<br />

(feste, eventi comunitari, tornei, ecc.).<br />

4<br />

ADU<br />

CENTRO OCCUPAZIONALE per adulti<br />

Servizio semiresidenziale destinato ad ospitare adulti che, per cause oggettive e soggettive, non<br />

siano in grado di integrarsi positivamente sotto il profilo psicologico, culturale ed economico<br />

nell’ambiente in cui vivono. Si caratterizza attraverso l’offerta di attività finalizzate, sulla base di un<br />

progetto di aiuto individualizzato, all’acquisizione dell’autonomia personale e ad un graduale<br />

reinserimento sociale, attuati attraverso la vita di relazione, attività occupazionali, di formazione e di<br />

100


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

apprendimento professionale.<br />

5<br />

ADU<br />

LABORATORIO PER L’ACQUISIZIONE DEI PREREQUISITI LAVORATIVI per adulti<br />

Servizio semiresidenziale per lo svolgimento di attività lavorative finalizzato all’apprendimento dei<br />

prerequisiti lavorativi, all’acquisizione di abilità pratico manuali e allo sviluppo di un maggiore<br />

impegno e responsabilità in ambiente lavorativo in prospettiva di inserimento nel mercato del lavoro<br />

più o meno protetto.<br />

6<br />

ADU<br />

ANZ<br />

CENTRO DI SERVIZI per anziani<br />

Servizio semiresidenziale le cui attività concorrono con altri servizi, e in particolare con l’assistenza<br />

domiciliare, a favorire la permanenza della persona adulta e anziana nel proprio ambiente. Si<br />

caratterizza per la polifunzionalità delle sue prestazioni (prestazioni relative alla cura e all’igiene<br />

personale, attività varie di animazione e socializzazione, culturali, occupazionali, servizio mensa e<br />

lavanderia).<br />

7<br />

DIS<br />

CENTRO SOCIO-EDUCATIVO per disabili<br />

Servizio semiresidenziale che assicura un elevato grado di assistenza e protezione, nonché le<br />

necessarie prestazioni riabilitative. Le attività sono finalizzate, oltre che al sostegno e supporto delle<br />

famiglie, alla crescita evolutiva dei soggetti disabili accolti attraverso interventi mirati e personalizzati<br />

volti allo sviluppo dell’autonomia personale e sociale, l’acquisizione e/o il mantenimento di capacità<br />

comportamentali, cognitive ed affettivo-relazionali.<br />

8<br />

DIS<br />

CENTRO OCCUPAZIONALE per disabili<br />

Servizio semiresidenziale per lo svolgimento di attività di tipo occupazionale, finalizzata al<br />

potenziamento di abilità residue ed allo sviluppo di capacità praticomanuali, nonché al mantenimento<br />

e al consolidamento di competenze sociali.<br />

9<br />

DIS<br />

LABORATORIO PER L’ACQUISIZIONE DEI PREREQUISITI LAVORATIVI per disabili<br />

Servizio semiresidenziale per lo svolgimento di attività lavorative finalizzate all’apprendimento dei<br />

prerequisiti lavorativi, all’acquisizione di abilità pratico manuali nonché di idonei atteggiamenti,<br />

comportamenti e motivazioni che consentono di affrontare in modo adeguato l’inserimento o il<br />

reinserimento nel mercato del lavoro.<br />

SERVIZI A CARATTERE RESIDENZIALE<br />

1<br />

ADU<br />

APPARTAMENTI SEMIPROTETTI per adulti<br />

Servizio residenziale destinato ad ospitare, senza vincolo temporale, adulti con residue (o<br />

recuperate) capacità di vita autonoma, ma che necessitano di appoggio per vivere l’autonomia per<br />

loro possibile in un ambiente di tipo comunitario, offrendo sostegni adeguati ai loro bisogni.<br />

2<br />

ANZ<br />

ALLOGGI PROTETTI per anziani<br />

Unità abitative autonome, singole o plurime, collocate in una medesima struttura, finalizzate ad offrire<br />

il massimo di occasioni di vita autonoma possibile con il minimo di protezione a ciò necessaria. I<br />

destinatari sono persone anziane del tutto o in parte autosufficienti e persone esposte al rischio di<br />

emarginazione.<br />

3<br />

ANZ<br />

CASA DI SOGGIORNO per anziani<br />

Servizio residenziale volto ad assicurare condizioni abitative in un contesto protetto e comunitario,<br />

con la finalità di promuovere il recupero dell’autonomia dell’anziano, favorire la socializzazione e la<br />

vita di relazione, sia all’interno che all’esterno coinvolgendo i familiari ed il volontariato<br />

101


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

4<br />

DIS<br />

COMUNITÀ ALLOGGIO per disabili<br />

Servizio residenziale avente la tipologia edilizia della casa di civile abitazione caratterizzata da un<br />

clima di interrelazioni di tipo comunitario. È integrata nel contesto sociale circostante e raccordata<br />

alle strutture educative, formative e socioassistenziali. I soggetti accolti sono persone disabili.<br />

SERVIZI PER FAVORIRE LA MOBILITÀ’<br />

1<br />

ADU<br />

ANZ<br />

DIS<br />

SERVIZIO TRASPORTO PER L'ACCESSO ALLE STRUTTURE SOCIOASSISTENZIALI<br />

Servizio di trasporto rivolto agli utenti delle strutture socio-assistenziali residenziali e semiresidenziali<br />

102


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

RISORSE SOCIO ASSISTENZIALI<br />

CONVENZIONATE PRESENTI SUL<br />

TERRITORIO<br />

(L.P. 14/91 e L.P. 35/83)<br />

DATI CONSUNTIVO 2010<br />

TABELLA RIASSUNTIVA DELLA SPESA SUDDIVISA<br />

PER LE QUATTRO AREE:<br />

MINORI E FAMIGLIE € 1.173.298,15 13%<br />

ADULTI € 186.640,49 2%<br />

ANZIANI € 3.936.132,83 45%<br />

DISABILI € 3.451.203,55 39%<br />

TOTALE € 8.747.275,02 100,00%<br />

103


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

STRUTTURE PER MINORI E FAMIGLIE<br />

SERVIZI RESIDENZIALI presenti sul territorio<br />

Gruppo Appartamento<br />

Riva del <strong>Garda</strong><br />

CASA MIA A.P.S.P.<br />

Gruppo Appartamento Arco<br />

COOP. SOCIALE PROGETTO 92<br />

UTENTI 2010<br />

(in carico a Comunità<br />

<strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong>)<br />

SPESA CONSUNTIVO 2010<br />

13 € 452.714,92<br />

2 € 58.211,78<br />

SERVIZI SEMI-RESIDENZIALI<br />

Centro Diurno<br />

CASA MIA A.P.S.P.<br />

Centro Diurno Educativo<br />

Interculturale di Riva<br />

COOP. SOCIALE EPHEDRA<br />

UTENTI 2010<br />

(in carico a Comunità<br />

<strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong>)<br />

SPESA CONSUNTIVO 2010<br />

26 € 285.460,91<br />

22<br />

€ 171.852,52<br />

(in carico a PAT<br />

L.P. 35/83)<br />

Centro Diurno Educativo<br />

Interculturale di Arco<br />

COOP. SOCIALE EPHEDRA<br />

Casa Famiglia<br />

Riva del <strong>Garda</strong><br />

COMUNITA’ MURIALDO<br />

Centro Diurno Arco<br />

18<br />

€ 167.389,62<br />

(in carico a PAT<br />

L.P. 35/83)<br />

3 € 13.996,80<br />

COOP. SOCIALE PROGETTO 92 2 € 10.152,57<br />

Centro Freeway<br />

Riva del <strong>Garda</strong><br />

Fondazione FAMIGLIA MATERNA<br />

10 € 28.829,55<br />

SERVIZIO EDUCATIVA A DOMICILIO<br />

UTENTI 2010<br />

(in carico a Comunità<br />

<strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong>)<br />

SPESA CONSUNTIVO 2010<br />

COOP. SOCIALE EPHEDRA<br />

Riva del <strong>Garda</strong> - Arco 25 € 83.115,94<br />

104


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

SERVIZIO SPAZIO NEUTRO<br />

UTENTI 2010<br />

(in carico a Comunità<br />

<strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong>)<br />

SPESA CONSUNTIVO 2010<br />

CASA MIA A.P.S.P.<br />

Riva del <strong>Garda</strong> 4 € 8.079,91<br />

COOP. SOCIALE PROGETTO 92<br />

Riva del <strong>Garda</strong> 7 € 14.645, 80<br />

STRUTTURE RESIDENZIALI ESTERNE AL TERRITORIO DELLA COMUNITA’ CHE<br />

OFFRONO SERVIZI RESIDENZIALI AD UTENTI RESIDENTI IN COMUNITA’:<br />

UTENTI 2010<br />

(in carico a Comunità<br />

<strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong>)<br />

SPESA CONSUNTIVO 2010<br />

A.P.P.M. - ASS. PROV.LE PER I<br />

MINORI - TRENTO 2 € 100.440,00<br />

CENTRO PER L’INFANZIA –<br />

TRENTO 7 € 47.152,77<br />

ASS.NE SI MINORE ONLUS -<br />

TRENTO 2 € 49.322,00<br />

COMUNITA’ S.FRANCESCO<br />

ONLUS – MONSELICE (PD) 2 € 13.209,00<br />

OPERE RIUNITE BUON<br />

PASTORE – VENEZIA 1 € 5.116,20<br />

COMUNITA’ TERAPEUTICA<br />

S.GAETANO THIENE ONLUS (VI) 1 € 2.850,00<br />

TABELLA RIASSUNTIVA AREA MINORI E FAMIGLIE:<br />

SPESA IN CARICO COMUNITA’ CONSUNTIVO 2010<br />

SERVIZIO residenziale € 729.016,67<br />

SERVIZIO semi-residenziale € 338.439,83<br />

SERVIZIO educativa a domicilio € 83.115,94<br />

SERVIZIO spazio neutro € 22.725,71<br />

TOTALE € 1.173.298,15<br />

105


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

STRUTTURE PER ADULTI A RISCHIO DI EMARGINAZIONE<br />

SERVIZI RESIDENZIALI<br />

UTENTI 2010<br />

(in carico a Comunità<br />

<strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong>)<br />

SPESA CONSUNTIVO 2010<br />

GRUPPO APPARTAMENTO<br />

ADULTI – Bolognano<br />

COOP. SOCIALE<br />

ARCOBALENO<br />

4<br />

€ 152.057<br />

(in carico a PAT L.P.35/83)<br />

CASA ALLOGGIO a media<br />

protezione – Arco<br />

COOP. SOCIALE<br />

ARCOBALENO<br />

8<br />

€ 104.024<br />

(in carico a PAT L.P.35/83<br />

DOMICILIO AUTONOMO<br />

Riva del <strong>Garda</strong> (Varone)<br />

COOP. SOCIALE PROGETTO 92<br />

5<br />

€ 99.701,58<br />

GRUPPO APPARTAMENTO<br />

ADULTI<br />

Riva del <strong>Garda</strong><br />

3 € 71.536,31<br />

A.P.S.P. CASA MIA<br />

SERVIZI SEMI-RESIDENZIALI<br />

UTENTI 2010<br />

(residenti nella Comunità<br />

<strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong>)<br />

SPESA CONSUNTIVO 2010<br />

DOMICILIO AUTONOMO<br />

Riva del <strong>Garda</strong> (Varone)<br />

COOP. SOCIALE PROGETTO 92<br />

2 € 8.664,90<br />

ALTRE STRUTTURE NON APPARTENENTI AL TERRITORIO DELLA COMUNITA’<br />

CHE OSPITANO UTENTI RESIDENTI IN COMUNITA’:<br />

UTENTI 2010<br />

(in carico a Comunità<br />

<strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong>)<br />

SPESA CONSUNTIVO 2010<br />

Casa tridentina della giovane -<br />

Trento<br />

A.C.I.S.J.F.<br />

1 € 6.737,70<br />

106


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

TABELLA RIASSUNTIVA AREA ADULTI:<br />

SPESA IN CARICO COMUNITA’ CONSUNTIVO 2010<br />

SERVIZI residenziali € 177.975,59<br />

SERVIZI semi-residenziali € 8.664,90<br />

TOTALE € 186.640,49<br />

107


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

STRUTTURE PER ANZIANI<br />

SERVIZI RESIDENZIALI<br />

Residenza Sanitaria Assistenziale (R.S.A.)<br />

N. posti N. utenti 2010<br />

Costi sostenuti a<br />

consuntivo 2010<br />

A.P.S.P. Città di Riva – Riva del<br />

<strong>Garda</strong><br />

87<br />

( 83 a titolo definitivo<br />

+ 4 posti sollievo)<br />

149 € 4.204.648,00<br />

A.P.S.P. Fondazione Comunità di<br />

Arco - Arco<br />

132 192 € 5.579.771,00<br />

A.P.S.P. Giacomo Cis – <strong>Ledro</strong> 58 58 € 2.714.386,00<br />

A.P.S.P Residenza Molino – Dro 45 59 € 2.083.938,00<br />

TOTALE 322 458 € 14.582.743,00<br />

Alloggi Protetti e Case di Soggiorno<br />

N. posti<br />

N. utenti 2010<br />

(in carico a Comunità<br />

<strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong>)<br />

Costi sostenuti a<br />

consuntivo 2010<br />

A.P.S.P. Città di Riva<br />

Alloggi protetti<br />

CASA MIELLI<br />

A.P.S.P. Fondazione Comunità di<br />

Arco<br />

CASA DI SOGGIORNO<br />

per anziani autosufficienti<br />

A.P.S.P. Giacomo Cis – <strong>Ledro</strong><br />

CASA DI SOGGIORNO<br />

per anziani autosufficienti<br />

21 alloggi 25 € 117.907,00<br />

18 22 € 279.019,00<br />

3 3<br />

Il costo rientra nel<br />

quantum alla voce<br />

“RSA”<br />

TOTALE 42 50 /<br />

108


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

SERVIZI SEMIRESIDENZIALI<br />

Centro di Servizi<br />

SERVIZIO<br />

MENSA E PASTI<br />

A DOMICILIO e<br />

ACCOGLIENZA<br />

A.P.S.P. Città di<br />

Riva<br />

A.P.S.P.<br />

Fondazione<br />

Comunità di Arco<br />

A.P.S.P. Giacomo<br />

Cis – <strong>Ledro</strong><br />

A.P.S.P.<br />

Residenza Molino<br />

– Dro<br />

N. pasti a<br />

domicilio<br />

Media<br />

pasti<br />

giornalieri<br />

N. utenti<br />

transitati<br />

nel 2010 *<br />

N. pasti<br />

in<br />

mensa<br />

Media<br />

pasti<br />

giornalieri<br />

N. utenti<br />

transitati<br />

nel 2010<br />

*<br />

43.612 119 289 3.169 9 30<br />

Costi<br />

sostenuti a<br />

consuntivo<br />

2010<br />

€<br />

500.511,00<br />

30.976 85 208 1.805 5 21 € 352.768,00<br />

12.856 35 73 1.911 5 28<br />

13.333 37 80 1.057 3 9<br />

TOTALE 100.777 276 650 7.942 22 88<br />

€<br />

155.106,00<br />

€<br />

155.023,00<br />

€<br />

1.163.408,00<br />

SERVIZIO<br />

BAGNI PROTETTI<br />

N. bagni nel 2010 Costi sostenuti a consuntivo 2010<br />

A.P.S.P. Città di Riva 323 € 9.287,00<br />

A.P.S.P. Fondazione<br />

Comunità di Arco<br />

A.P.S.P. Giacomo Cis –<br />

<strong>Ledro</strong><br />

A.P.S.P. Residenza Molino –<br />

Dro<br />

180 € 5.807,00<br />

147 € 4.858,00<br />

177 € 5.801,00<br />

TOTALE 827 € 25.753,00<br />

Centro Diurno<br />

N. utenti<br />

frequentanti *<br />

N. tot. giornate<br />

di presenza<br />

Media degli<br />

utenti presenti<br />

Costi sostenuti<br />

consuntivo 2010<br />

A.P.S.P. Città di<br />

Riva<br />

A.P.S.P.<br />

Fondazione<br />

Comunità di Arco<br />

A.P.S.P. Giacomo<br />

Cis <strong>Ledro</strong><br />

19 5.103 14 € 294.671,00<br />

12 2.715 7 € 134.534,00<br />

8 1.650 5 € 89.545,00<br />

TOTALE 39 9.468 9 € 518.750,00<br />

* Utenti in carico a Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong>.<br />

109


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

SERVIZI DI ASSISTENZA DOMICILIARE<br />

N. utenti<br />

(in carico a<br />

Comunità <strong>Alto</strong><br />

<strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong>)<br />

N. tot. ore erogate<br />

Costi sostenuti consuntivo<br />

2010<br />

Gestione diretta della<br />

Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e<br />

<strong>Ledro</strong><br />

SAD in convenzione con<br />

Arcobaleno Cooperativa<br />

<strong>Sociale</strong><br />

558<br />

17.278 € 861.081,79<br />

52.814 € 1.367.140,00<br />

TOTALE 558 70.092 € 2.228.221,83<br />

TABELLA RIASSUNTIVA SERVIZI PER ANZIANI IN CARICO ALLA COMUNITA':<br />

SPESA IN CARICO A COMUNITA’ A CONSUNTIVO 2010<br />

Centro di servizi € 1.189.161,00<br />

Centro diurno € 518.750,00<br />

SAD € 2.228.221,83<br />

TOTALE € 3.936.132,83<br />

110


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

STRUTTURE PER DIVERSAMENTE ABILI<br />

SERVIZI RESIDENZIALI<br />

UTENTI 2010<br />

(in carico a Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong><br />

e <strong>Ledro</strong>)<br />

SPESA CONSUNTIVO 2010<br />

Comunità Alloggio<br />

Di Locca di Concei<br />

ANFFAS<br />

Appartamento semi protetto “Veliero”<br />

CASA MIA APSP<br />

Soggiorno estivo<br />

ANFFAS<br />

17 € 449.198,00<br />

4 € 133.612,00<br />

29 € 32.340,00<br />

SERVIZI SEMI-RESIDENZIALI<br />

UTENTI 2010<br />

(in carico a Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong><br />

e <strong>Ledro</strong>)<br />

SPESA CONSUNTIVO 2010<br />

CSE/CSO Centro socio educativo e<br />

occupazionale – Arco<br />

ANFFAS<br />

CENTRO FORMAZIONE<br />

PROFESSIONALE<br />

“Prog. PERLA” Arco<br />

ANFFAS<br />

CENTRO FORMAZIONE PRE-<br />

REQUISITI LAVORATIVI<br />

Riva del <strong>Garda</strong><br />

COOPERATIVA SOCIALE ELIODORO<br />

CSE Centro socio educativo<br />

“INTRECCIO”<br />

Riva del <strong>Garda</strong><br />

COOPERATIVA SOCIALE ELIODORO<br />

CSO Centro socio occupazionale -<br />

Arco<br />

COOPERATIVA SOCIALE<br />

LABORATORIO SOCIALE<br />

18 € 623.026,00<br />

4 € 65.923,00<br />

16 € 142.690,00<br />

11 € 169.993,00<br />

23 € 422.560,00<br />

111


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

INTERVENTI DI EDUCATIVA A DOMICILIO<br />

UTENTI 2010<br />

(in carico a Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong><br />

e <strong>Ledro</strong>)<br />

SPESA CONSUNTIVO 2010<br />

ANFFAS 3 € 4.048,00<br />

COOPERATIVA SOCIALE ELIODORO<br />

6 € 35.451,00<br />

COOPERATIVA SOCIALE EPHEDRA<br />

ONLUS<br />

5 € 13.024,00<br />

ALTRE STRUTTURE NON APPARTENENTI AL TERRITORIO DELLA COMUNITA’<br />

CHE OSPITANO UTENTI RESIDENTI IN COMUNITA’:<br />

RESIDENZIALI<br />

UTENTI 2010<br />

(in carico a Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> SPESA CONSUNTIVO 2010<br />

e <strong>Ledro</strong>)<br />

CASA SERENA – ANFFAS<br />

Trento 8 € 395.662,00<br />

CENTRO DON ZIGLIO APSP<br />

Levico<br />

CENTRO RES.LE<br />

COOP. SOCIALE VILLA MARIA<br />

Nomi<br />

COMUNITA’ ALLOGGIO<br />

COOP. SOCIALE VILLA MARIA<br />

Nomi<br />

COMUNITA’ ALLOGGIO<br />

ISTITUTO POVERETTE CASA DI<br />

NAZARETH<br />

Verona<br />

SOGGIORNO ESTIVO<br />

COOP. SOCIALE BUCANEVE<br />

Tione<br />

SOGGIORNO ESTIVO<br />

COOP. SOCIALE CS4<br />

Pergine<br />

SEMIRESIDENZIALI<br />

CSE “LE FOGLIE”<br />

COOP. SOCIALE VILLA MARIA<br />

Nomi<br />

COOP. SOCIALE BUCANEVE<br />

COOP. SOCIALE IL PONTE<br />

COOP. SOCIALE CS4<br />

8 € 459.898,00<br />

2 € 130.711,00<br />

2 € 109.606,00<br />

1 € 31.076,00<br />

5<br />

€ 2.470,00<br />

1 € 796,00<br />

UTENTI 2010<br />

(in carico a Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong><br />

e <strong>Ledro</strong>)<br />

SPESA CONSUNTIVO 2010<br />

2 € 68.111,00<br />

5 € 98.553,00<br />

2 € 48.560,00<br />

1<br />

€ 9.680,00<br />

112


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

PROGETTO SPECIALE<br />

UTENTI 2010<br />

(in carico a Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong><br />

e <strong>Ledro</strong>)<br />

SPESA CONSUNTIVO 2010<br />

SPAZIO LIBERO 2 € 3.331,00<br />

TABELLA RIASSUNTIVA AREA DISABILI:<br />

SPESA SOSTENUTA A CONSUNTIVO 2010<br />

SERVIZI Residenziali € 1.745.369,00<br />

SERVIZI Semi-residenziali € 1.653.312,00<br />

SERVIZI Ed. domiciliare € 52.523,00<br />

TOTALE € 3.451.204,00<br />

113


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

114


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

4.3<br />

INTERVENTI DI SOSTEGNO<br />

ECONOMICO<br />

115


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

INTERVENTI DI ASSISTENZA ECONOMICA<br />

EROGATI DAL SERVIZIO SOCIOASSISTENZIALE DELLA COMUNITA' ALTO GARDA E LEDRO<br />

Sono raccolti tutti gli<br />

interventi di carattere<br />

economico che vengono<br />

erogati a titolo di:<br />

sussidi<br />

rimborsi<br />

contributi<br />

altro<br />

MINORI E<br />

FAMIGLIE<br />

ADULTI<br />

ANZIANI<br />

DISABILI<br />

TOTALE<br />

EROGAZIONI<br />

2010<br />

PREVISIONE<br />

EROGAZIONI<br />

2011<br />

Contributi<br />

CONTRIBUTO PER<br />

SOGGIORNI PER CURE<br />

LP 14/91 CLIMATICHE E<br />

TERMALI<br />

LP 14/91<br />

LP 14/91<br />

CONTRIBUTO SPESE<br />

RISCALDAMENTO A<br />

FAVORE DEI<br />

SOGGETTI AFFETTI DA<br />

NEFROPATIA<br />

CRONICA<br />

PRESTITO<br />

SULL'ONORE<br />

Contributo economici per<br />

la copertura delle spese<br />

sostenute per soggiorni<br />

per cure climatiche e<br />

termali a favore di soggetti<br />

invalidi.<br />

Contributo concesso a<br />

titolo di concorso spese di<br />

riscaldamento<br />

Erogazione in denaro<br />

concessa senza interessi<br />

in relazione a determinate<br />

spese, a persone e a<br />

nuclei familiari che si<br />

trovano in situazioni<br />

temporanee di grave<br />

difficoltà<br />

█<br />

█ € 5.797,82 € 6.000,00<br />

█<br />

€ 11.867,59<br />

*<br />

**<br />

€<br />

-<br />

€ 10.500,00<br />

*<br />

**<br />

€<br />

-<br />

Rimborsi<br />

RIMBORSO SPESE<br />

FORFETTARIO PER<br />

DIALISI DOMICILIARE<br />

E PERITONEALE<br />

LP 14/91<br />

Rimborso forfettario delle<br />

spese relative ai consumi<br />

di acqua e luce per dialisi<br />

domiciliare e peritoneale<br />

concesso ai soggetti affetti<br />

da nefropatia cronica che<br />

effettuano la dialisi a<br />

domicilio.<br />

█ * *<br />

LP 14/91<br />

RIMBORSO TICKET<br />

SANITARI<br />

Rimborso ticket sanitari<br />

per la fruizione delle<br />

prestazioni rientranti nei<br />

livelli essenziali di<br />

assistenza a favore delle<br />

persone che hanno titolo<br />

all'integrazione del reddito<br />

con riferimento alla<br />

soddisfazione dei bisogni<br />

minimi vitali o per le quali<br />

è possibile dichiarare la<br />

sussistenza delle<br />

condizioni per l'accesso<br />

gratuito ai servizi.<br />

█ █ █ € 392,45 € 400,00<br />

116


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

LP 14/91<br />

LP 14/91<br />

RIMBORSO SPESE<br />

TRASPORTO PER<br />

SOGGETTI AFFETTI DA<br />

NEFROPATIE<br />

CRONICHE O<br />

SOTTOPOSTI A<br />

TRAPIANTO RENALE<br />

RIMBORSO SPESE<br />

FORFETTARIO PER<br />

SOGGETTI AFFETTI DA<br />

PARTICOLARI<br />

PATOLOGIA<br />

Intervento a sostegno<br />

delle persone affette da<br />

nefropatie croniche o<br />

sottoposte a trapianto<br />

renale, che prevede la<br />

copertura delle spese di<br />

viaggio sostenute per<br />

recarsi al centro di<br />

riferimento o di assistenza<br />

per il trattamento<br />

emodialitico, per visite di<br />

controllo, per esami o per<br />

ritiro di materiale per dialisi<br />

domiciliare.<br />

Rimborso forfettario delle<br />

spese che le persone<br />

affette da displasia<br />

ectodermica e da fibrosi<br />

cistica sostengono per la<br />

cura e permanenza a<br />

proprio domicilio<br />

█ ** **<br />

█ € 15.000,00 € 15.000,00<br />

Sussidi<br />

MINORI E<br />

FAMIGLIA<br />

ADULTI<br />

ANZIANI<br />

DISABILI<br />

TOTALE<br />

EROGAZIONI<br />

2010<br />

PREVISIONE<br />

EROGAZIONI<br />

2011<br />

LP 14/91<br />

LP 14/91<br />

LP 14/91<br />

INTERVENTO "UNA<br />

TANTUM"<br />

Sussidio economico “una<br />

tantum” che sopperisce a<br />

situazioni di emergenza<br />

individuale o familiare<br />

REDDITO DI GARANZIA Sussidio economico<br />

mensile concesso a fronte<br />

dell'insufficienza del<br />

reddito familiare in<br />

rapporto alle esigenze<br />

minime vitali<br />

SUSSIDIO ECONOMICO<br />

MENSILE PER<br />

L'ASSISTENZA E LA<br />

CURA A DOMICILIO DI<br />

PERSONE CHE, NON<br />

ESSENDO IN GRADO<br />

DI COMPIERE GLI ATTI<br />

QUOTIDIANI DELLA<br />

VITA, ABBISOGNANO<br />

DI UN'ASSISTENZA<br />

CONTINUA (assegno di<br />

cura)<br />

█ █ █ € 54.754,38 € 60.000,00<br />

█ █ █ € 107.924,00 € 300.000,00<br />

Sussidio mensile volto a<br />

sostenere l'assistenza e la<br />

cura a domicilio di persone<br />

che, non essendo in grado<br />

di compiere gli atti<br />

quotidiani della vita,<br />

abbisognano di<br />

un'assistenza continua. █ € 470.233,29 € 510.000,00<br />

L 448/98<br />

ASSEGNO PER<br />

NUCLEO FAMILIARE<br />

Sussidio rivolto a nuclei<br />

familiari composti da<br />

cittadini italiani o<br />

comunitari, con almeno tre<br />

figli di età inferiore ai 18<br />

anni.<br />

█ € 123.649,21 € 114.000,00<br />

117


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

LP<br />

448/98<br />

LP 14/91<br />

LP 6/98<br />

ASSEGNO PER<br />

MATERNITA'<br />

SUSSIDIO ECONOMICO<br />

MENSILE A FAVORE DI<br />

MINORI ZINGARI<br />

SERVIZI DI SOSTEGNO<br />

A FAVORE DI<br />

PERSONE CON<br />

HANDICAP GRAVE<br />

Sussidio a beneficio di<br />

madri italiane o<br />

comunitarie o<br />

extracomunitarie in<br />

possesso della carta di<br />

soggiorno che non<br />

beneficiano o beneficiano<br />

in misura ridotta del<br />

trattamento previdenziale<br />

dell’indennità di maternità.<br />

Sussidio economico<br />

mensile erogato per<br />

favorire la scolarizzazione,<br />

la formazione<br />

professionale e<br />

l’integrazione sociale di<br />

minori appartenenti a<br />

nuclei zingari residenti e<br />

stabilmente dimoranti nel<br />

territorio provinciale<br />

Interventi di sostegno, sia<br />

in termini di servizi che<br />

economici, a favore di<br />

soggetti disabili, adulti e<br />

anziani, che vivono soli,<br />

con handicap grave ma<br />

che opportunamente<br />

sostenuti possono<br />

condurre una vita<br />

autonoma, al fine di<br />

assicurare la permanenza<br />

nel loro ambiente di vita.<br />

█ € 91.533,05 € 90.000,00<br />

█ € 180,00 € -<br />

█ € 19.484,00 € 20.000,00<br />

Altro<br />

LP 14/91<br />

ANTICIPAZIONE<br />

DELL'ASSEGNO DI<br />

MANTENIMENTO A<br />

TUTELA DEI MINORI<br />

Erogazione di somme non<br />

corrisposte dal genitore<br />

tenuto al mantenimento, a<br />

condizione che il<br />

richiedente surroghi l'ente<br />

competente nei suoi diritti<br />

nei confronti dell'obbligato.<br />

█ € 51.671,95 € 81.000,00<br />

TOTALE € 940.620,15 € 1.196.400,00<br />

118


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

Focus su Reddito di garanzia<br />

Con deliberazione della Giunta provinciale n. 2216 di data 11 settembre 2009 è stata approvata la<br />

disciplina dell'intervento di sostegno economico previsto dall'articolo 35, comma 2 della legge<br />

provinciale 27 luglio 2007, n. 13, recante "Politiche sociali nella provincia di Trento". L'intervento si<br />

configura come "Reddito di garanzia" per soddisfare i bisogni generali della vita e consiste in un<br />

erogazione monetaria ad integrazione della condizione economica del nucleo familiare. Tale<br />

intervento è stato ridisciplinato a decorrere dal 1° luglio 2010 con deliberazione della Giunta<br />

provinciale n. 1524 di data 25 giugno 2010.<br />

REQUISITI E MODALITA' DI ACCESSO AL "REDDITO DI GARANZIA"<br />

REQUISITI GENERALI<br />

2. residenza in un comune della provincia di Trento da almeno tre anni al momento di<br />

presentazione della domanda con riferimento anche ad uno solo dei componenti ICEF<br />

inferiore a 0,13, determinato secondo le modalità previste (ICEF attualizzato)<br />

3. sottoscrizione di un impegno alla ricerca attiva di un lavoro e dichiarazione di disponibilità<br />

immediata all’accettazione di un impiego (per tutti i componenti che non lavorano, pur<br />

essendo in grado di farlo).<br />

ECCEZIONI ALLA RICERCA ATTIVA DI UN LAVORO<br />

4. soggetti (al massimo uno per nucleo) che hanno la cura diretta e continuativa di un<br />

componente del nucleo o affine o familiare entro il II grado e che ha bisogno di<br />

assistenza continuativa (con indennità di accompagnamento);<br />

5. studenti di scuola secondaria di secondo grado fino all'età di 21 anni ovvero, se di età<br />

superiore, nel corso legale di studi;<br />

6. studenti universitari titolari di borsa di studio e studenti frequentanti corsi postuniversitari;<br />

7. persone impegnate nel servizio civile volontario.<br />

In presenza dei requisiti generali si accede all'intervento secondo due diverse modalità a seconda<br />

di ulteriori condizioni presentate dal nucleo familiare:<br />

1. INTERVENTO A PRIMA EROGAZIONE AUTOMATICA<br />

2. INTERVENTO AD EROGAZIONE SUBORDINATA ALLA VALUTAZIONE PREVENTIVA DEI<br />

SERVIZI SOCIALI<br />

119


Statistiche erogazioni Reddito di Garanzia nel territorio della Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong> - Novembre 2009-Agosto 2011<br />

Clesius S.r.l.<br />

APAPI<br />

Agenzia per l'Assistenza e la<br />

Previdenza Integrativa PAT<br />

2009-10 2009-11 2009-12 2010-1 2010-2 2010-3 2010-4 2010-5 2010-6 2010-7 2010-8 2010-9<br />

presentate 91 145 95 68 117 156 119 76 114 90 67 100<br />

DI CUI<br />

idonee 79 135 89 65 114 147 112 71 113 80 61 94<br />

non idonee 12 10 6 3 3 9 7 5 1 10 6 6<br />

percentuale idonee 87% 93% 94% 96% 97% 94% 94% 93% 99% 89% 91% 94%<br />

contributo calcolato (in euro) 182.716 257.272 148.500 127.904 258.548 318.592 207.860 154.776 261.564 105.532 74.240 119.120<br />

media mensile a domanda idonea 578 476 417 492 567 542 464 545 579 330 304 317<br />

spesa di competenza 0 45.679 109.997 147.122 179.098 198.056 213.386 228.226 234.944 235.698 182.433 149.028<br />

prima domanda 79 135 89 65 46 37 22 13 21 16 16 32<br />

primo rinnovo 0 0 0 0 68 110 90 58 35 16 7 17<br />

secondo rinnovo 0 0 0 0 0 0 0 0 57 48 38 45<br />

terzo rinnovo 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0<br />

quarto rinnovo 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0<br />

SERVIZIO SOCIO-<br />

ASSISTENZIALE<br />

2009-10 2009-11 2009-12 2010-1 2010-2 2010-3 2010-4 2010-5 2010-6 2010-7 2010-8 2010-9<br />

presentate 2 1 5 3 6 2 2 1 5 6 7 6<br />

DI CUI<br />

idonee 2 1 5 3 6 2 2 1 5 6 7 5<br />

non idonee 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1<br />

percentuale idonee 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 83%<br />

contributo calcolato (in euro) 2.084 3.252 9.962 5.130 8.595 6.112 1.409 1.960 14.920 16.733 10.718 12.306<br />

spesa di competenza 1.042 1.584 3.168 4.367 7.066 8.052 6.264 3.500 5.686 8.549 11.364<br />

prima domanda 2 1 4 3 5 1 1 0 0 0 2 1<br />

TOTALE 2009-10 2009-11 2009-12 2010-1 2010-2 2010-3 2010-4 2010-5 2010-6 2010-7 2010-8 2010-9<br />

presentate 93 146 100 71 123 158 121 77 119 96 74 106<br />

DI CUI<br />

idonee 81 136 94 68 120 149 114 72 118 86 68 99<br />

non idonee 12 10 6 3 3 9 7 5 1 10 6 7<br />

percentuale idonee 87% 93% 94% 96% 98% 94% 94% 94% 99% 90% 92% 93%<br />

domande in carico 0 81 217 311 379 418 431 451 455 453 390 344<br />

contributo calcolato (in euro) 184.800 260.524 158.462 133.034 267.143 324.704 209.269 156.736 276.484 122.265 84.958 131.426<br />

spesa di compenza 0 46.721 111.581 150.290 183.465 205.122 221.438 234.490 238.444 241.384 190.982 160.392<br />

spesa media per domanda in carico 577 514 483 484 491 514 520 524 533 490 466<br />

prima domanda 81 136 93 68 51 38 23 13 21 16 18 33


APAPI<br />

Agenzia per l'Assistenza e la Previdenza 2010-10 2010-11 2010-12 2011-1 2011-2 2011-3 2011-4 2011-5 2011-6 2011-7 2011-8<br />

Integrativa PAT<br />

TOTALE mensile<br />

presentate 125 91 89 117 95 103 64 103 92 95 71 2.283 99<br />

idonee 101 85 79 109 83 89 58 91 80 79 63 2.077 90<br />

non idonee 24 6 10 8 12 14 6 12 12 16 8 206 9<br />

percentuale idonee 81% 93% 89% 93% 87% 86% 91% 88% 87% 83% 89% 91%<br />

contributo calcolato 167.892 128.056 109.716 169.540 125.096 151.620 93.508 150.944 135.068 125.272 87.584 3.660.920 159.170<br />

media mensile a domanda idonea 416 377 347 389 377 426 403 415 422 396 348 441<br />

spesa di competenza 140.114 116.696 122.327 131.196 143.801 133.102 138.993 134.941 130.292 132.785 126.198 3.374.112 153.369<br />

prima domanda 33 19 18 18 23 15 10 17 21 19 19 783 34<br />

primo rinnovo 13 20 14 24 30 22 18 18 16 11 10 597 31<br />

secondo rinnovo 24 12 15 27 15 19 11 16 19 21 20 387 26<br />

terzo rinnovo 31 34 32 39 12 20 12 21 16 15 7 239 16<br />

quarto rinnovo 0 0 0 0 9 23 7 23 8 15 8 93 8<br />

SERVIZIO SOCIO-<br />

ASSISTENZIALE<br />

2010-10 2010-11 2010-12 2011-1 2011-2 2011-3 2011-4 2011-5 2011-6 2011-7 2011-8<br />

TOTALE mensile<br />

presentate 15 8 11 6 11 16 8 12 16 13 11 173 8<br />

idonee 13 8 11 6 10 16 8 12 16 13 11 169 7<br />

non idonee 2 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 4 0<br />

percentuale idonee 87% 100% 100% 100% 91% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 98%<br />

contributo calcolato 29.378 20.875 22.242 15.086 17.578 31.547 20.094 23.754 33.320 25.156 16.654 348.865 15.168<br />

spesa di competenza 13.473 17.591 19.441 20.143 19.270 19.549 26.777 25.235 20.837 25.105 25.354 293.417 12.757<br />

prima domanda 4 1 3 1 1 1 1 1 0 0 3 36 2<br />

TOTALE 2010-10 2010-11 2010-12 2011-1 2011-2 2011-3 2011-4 2011-5 2011-6 2011-7 2011-8 TOTALE mensile<br />

presentate 140 99 100 123 106 119 72 115 108 108 82 2.456 107<br />

idonee 114 93 90 115 93 105 66 103 96 92 74 2.246 98<br />

non idonee 26 6 10 8 13 14 6 12 12 16 8 210 9<br />

percentuale idonee 81% 94% 90% 93% 88% 88% 92% 90% 89% 85% 90% 91%<br />

domande in carico 371 367 374 396 412 391 403 379 367 370 357 369<br />

contributo calcolato 197.270 148.931 131.958 184.626 142.674 183.167 113.602 174.698 168.388 150.428 104.238 4.009.785 174.338<br />

spesa di compenza 153.587 134.287 141.768 151.339 163.071 152.651 165.770 160.176 151.129 157.890 151.552 3.667.529 166.706<br />

spesa media per domanda in caric 414 366 379 382 396 390 411 423 412 427 425 455<br />

prima domanda 37 20 21 19 24 16 11 18 21 19 22 819 37


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

84% percentuale di primo rinnovo rispetto alla prima domanda (osservazione su 18 mesi)<br />

59% percentuale di secondo rinnovo rispetto alla prima domanda (osservazione su 14 mesi)<br />

44% percentuale di terzo rinnovo rispetto alla prima domanda (osservazione su 10 mesi)<br />

19% percentuale di quarto rinnovo rispetto alla prima domanda (osservazione su 6 mesi)<br />

VARIAZIONI SIGNIFICATIVE<br />

LAVORO APAPI Servizi Sociali Totale<br />

nessuna variazione 1.388 61% 148 86% 1.536 63%<br />

inizio attività lavorativa 41 2% 1 1% 42 2%<br />

cessazione lavoro 411 18% 20 12% 431 18%<br />

riduzione lavoro 443 19% 4 2% 447 18%<br />

Totale 2.283 173 2.456<br />

ANALISI NUCLEI FAMILIARI APAPI Servizi Sociali Totale<br />

domande trasmesse con minorenni 1.398 61% 69 40% 1.467 60%<br />

domande trasmesse con ultra 65 320 14% 12 7% 332 14%<br />

domande trasmesse con ultra 75 138 6% 3 2% 141 6%<br />

domande trasmesse soggetti disabili 251 11% 29 17% 280 11%<br />

domande trasmesse con richiedente<br />

extracomunitario 850 37% 33 19% 883 36%<br />

domande trasmesse con un solo<br />

componente 563 25% 92 53% 655 27%<br />

ANDAMENTO SPESA<br />

spesa novembre 2009 - agosto 2011 3.667.529<br />

spesa gennaio 2010 - dicembre 2010 2.255.649<br />

Cittadinanza richiedente (APAPI)<br />

Cittadinanza richiedente<br />

(Servizi Sociali)<br />

850; 37%<br />

ITA<br />

UE<br />

EXTRA<br />

33; 19% ITA<br />

UE<br />

EXTRA<br />

10; 6%<br />

1353; 59%<br />

80; 4%<br />

130; 75%<br />

120


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

5. BUDGET<br />

121


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

122


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

5.1 CONSUNTIVO 2010<br />

123


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

124


SCHEMA A<br />

COMPRENSORIO ALTO GARDA E LEDRO<br />

RENDICONTO ENTRATE ANNO 2010 - FUNZIONI SOCIO-ASSISTENZIALI DELEGATE<br />

OGGETTO DEL CAPITOLO/TIPOLOGIA DI<br />

ENTRATA<br />

Categoria 3 - Contributi e trasferimenti dalla Provincia Autonoma per funzioni delegate<br />

TOTALE ENTRATE DERIVANTI DA TRASFERIMENTI<br />

DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PER<br />

FUNZIONI SOCIO ASSISTENZIALI DELEGATE (LL.PP. 14/91,<br />

20/91, 6/98, L. 448/98)<br />

Categoria 1 - Proventi dei servizi pubblici<br />

Concorso degli utenti alla spesa derivante da:<br />

Gestione competenza<br />

Accertamenti Riscossioni Residui fine anno<br />

Anno prov.nza<br />

residui<br />

Residui attivi accertati<br />

Gestione residui<br />

Riscossioni<br />

Residui attivi da<br />

riportare<br />

Maggiori o minori<br />

entrate<br />

- - - -<br />

€ 10.176.325,13 € 5.646.901,87 € 4.529.423,26 2009 € 7.841.002,14 € 7.845.563,80<br />

-€ 4.561,66<br />

Assistenza a domicilio 190.397,63 951.454,43 246.538,62 2000 € 1.214,74 € 305,55<br />

€<br />

909,19<br />

Servizio pasti 781.521,85 - - 2001 € 3.316,73 € 2.246,76<br />

€ 1.069,97<br />

Servizio lavanderia 1.538,48 - - 2002 € 3.121,11 € 2.063,20<br />

€ 1.057,91<br />

Telesoccorso e telecontrollo 22.074,30 - 2003 € 4.395,87 € 2.238,47<br />

€ 2.157,40<br />

Centri servizi e/o centri diurni per anziani 189.097,86 - - 2004 € 5.739,00 € 1.790,03<br />

€ 3.948,97<br />

Altri servizi (specificare) bolli 8.664,47 - - 2005 € 10.679,80 € 1.509,07 € 651,75 € 8.518,98<br />

bagni protetti 4.661,54 - - 2006 € 11.446,59 € 1.752,74 € 1.843,71 € 7.850,14<br />

trasporto 36,92 - - 2007 € 9.671,46 € 507,27 € 1.544,37 € 7.619,82<br />

Recupero crediti anni precedenti - - - 2008 € 22.832,68 € 6.992,95 € 6.506,46 € 9.333,27<br />

2009 € 438.072,19 € 417.477,62 € 7.962,27 € 12.632,30<br />

vacanze e soggiorno 20.537,43 20.537,43 -<br />

Recupero da utenti per trasporto ai centri di dialisi 334,40 319,20 15,20 2009 45,60 45,60<br />

Recuperi e rimborsi da privati agli oneri sostenuti per interventi<br />

residenziali e semi-residenziali nel settore socio-assistenziale<br />

rivolti a minori<br />

Recuperi e rimborsi da privati agli oneri sostenuti per interventi<br />

residenziali e semi-residenziali nel settore socio-assistenziale<br />

rivolti a portatori di handicap<br />

€ - € - €<br />

-<br />

€ 288.643,40 €<br />

226.059,83<br />

€<br />

62.583,57<br />

2001 € 207,87<br />

€<br />

207,87<br />

2002 € 1.952,23<br />

€ 1.952,23<br />

2004 € 145,93<br />

€<br />

145,93<br />

2005 € 470,89<br />

€<br />

470,89<br />

2006 € 2.697,55<br />

€ 2.697,55<br />

2007 € 2.824,79 € 515,99 € 6,21 € 2.302,59<br />

2008 € 3.081,20 € 318,80 € 131,15 € 2.631,25<br />

2009 € 6.753,55 € 5.169,01<br />

€ 1.584,54<br />

2004 € 164,43 € - € -<br />

164,43<br />

2005 € 23,24 € - € - €<br />

23,24<br />

2007 € 2.210,80 € - € -<br />

2.210,80<br />

2008 € 4.278,92 € 1.386,69<br />

2.892,23<br />

2009 € 92.175,06 € 91.855,95 € 87,11<br />

232,00


Altri proventi (specificare):<br />

RIMBORSI VARI SERVIZI SOCIO ASSISTENZIALI € 32.141,64 € 31.915,98 € 225,66<br />

CENTRI APERTI PER MINORI € - € -<br />

€ -<br />

2004 € 1.217,79 €<br />

1.217,79<br />

2005 € 2.613,27<br />

€<br />

2.613,27<br />

2006 € 468,70 € 279,21 €<br />

189,49<br />

2007 € 5.055,48 € 800,00 €<br />

4.255,48<br />

2009 € 2.636,12 € 2.636,13<br />

-€<br />

0,01<br />

2001 € 64,92 € -<br />

€<br />

64,92<br />

2002 € 248,79 € -<br />

€<br />

248,79<br />

2003 € 353,98 € 87,96<br />

€<br />

266,02<br />

2004 € 610,95 € -<br />

€<br />

610,95<br />

2005 € 274,26 € -<br />

€<br />

274,26<br />

2006 € 1.360,64 € -<br />

€ 1.360,64<br />

2007 € 1.907,93<br />

€ 1.907,93<br />

2009 € 686,96 €<br />

686,96<br />

TOTALE PROVENTI DEI SERVIZI PUBBLICI 1.539.649,92 1.230.286,87 309.363,05 645.022,02 541.883,75 25.791,27 77.347,00<br />

Gestione competenza<br />

Gestione residui<br />

OGGETTO DEL CAPITOLO/TIPOLOGIA DI<br />

ENTRATA<br />

Accertamenti Riscossioni Residui fine anno<br />

Anno prov.nza<br />

residui<br />

Residui attivi accertati<br />

Riscossioni<br />

Residui attivi da<br />

riportare<br />

Maggiori o minori<br />

entrate<br />

Categoria 5 - Proventi diversi<br />

Recuperi e rimborsi da Comuni relativi agli oneri sostenuti per<br />

interventi residenziali nel settore socio-assistenziale rivolti a<br />

portatori di handicap<br />

Altri proventi (specificare):<br />

€ 72.578,67 € 48.511,02 € 24.067,65 2009 € 22.737,48 €<br />

22.737,48<br />

RIMBORSI DIVERSI PER MANUTENZ. CA' DEL NEMOLER € 5.962,74 € 2.385,10 € 3.577,64 2009 € 2.547,25 €<br />

2.547,25<br />

RIMBORSO COMUNI PER ATTIVITA' MOTORIA € -<br />

€ -<br />

2005 € 1.210,00 €<br />

1.210,00<br />

RIMBORSI VARI SU EMOLUMENTI AL PERSONALE € 1.448,29 € 996,24 €<br />

452,05<br />

RIMBORSO DA PARTE DI ENTI DELLE QUOTE DI<br />

INDENNITA' PREMIO DI FINE SERVIZIO<br />

€ 86.175,16 € - €<br />

86.175,16<br />

Concorso finanziario di Enti riferiti ai Servizi socio ass.li € 11.262,41 € - € 11.262,41 2009 € 10.399,03 €<br />

10.399,03<br />

TOTALE PROVENTI DIVERSI € 177.427,27 € 51.892,36 € 125.534,91<br />

€ 36.893,76 € 36.893,76 € - €<br />

-<br />

TOTALE COMPLESSIVO ENTRATE € 11.893.402,32 € 6.929.081,10 € 4.964.321,22<br />

€ 8.522.917,92 € 8.424.341,31 € 25.791,27 € 72.785,34<br />

-


RENDICONTO SPESA ANNO 2010 - FUNZIONI SOCIO-ASSISTENZIALI DELEGATE<br />

(SUDDIVISO PER TIPOLOGIA DI INTERVENTO)<br />

Gestione competenza<br />

Gestione residui<br />

Tipologia di intervento Impegni Pagamenti Residui fine anno<br />

Anno prov.nza<br />

residui<br />

Residui passivi accertati Pagamenti Residui da riportare<br />

Minori residui o<br />

economie<br />

Interventi di prevenzione e promozione sociale:<br />

(Precisare interventi) vedi allegato € 40.431,00 € 36.458,00 € 3.973,00 2009 € 51.840,75 € 44.578,00 € 2.262,75 € 5.000,00<br />

Interventi di aiuto e sostegno alla persona, al nucleo familiare e a gruppi:<br />

a) Sussidi economici mensili (minimo vitale adulti e<br />

minori) € - € - € - 2009 4.368,00 4.368,00 - -<br />

b) Interventi straordinari "una tantum" € 54.754,38 € 54.754,38 € - 2009 1.922,00 1.922,00 - -<br />

c) Interventi in favore di minori nomadi € 240,00 € 180,00 € 60,00<br />

- - - -<br />

d) Interventi economici per categorie di soggetti<br />

affetti da particolari patologie - di cui:<br />

- contributo Comprensorio <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong> € - € - € -<br />

0 - -<br />

- contributi per particolari patologie (fibrosi cistica) € 15.000,00 € 15.000,00 €<br />

-<br />

- Contributi soggiorni clim.ci e termali per inv.civili € 5.797,82 € 5.797,82 € -<br />

- - - -<br />

- Contributi a soggetti nefropatici € 11.867,59 € 6.064,92 € 5.802,67 2009 4.950,99 4.950,99 - -<br />

e) Rimborso ticket sanitari agli "indigenti" € 392,45 € 294,35 € 98,10 2009 21,35 21,35 - -<br />

f) Assegno al nucleo familiare (art. 65 L. 448/98) € 123.649,21 € 63.143,88 € 60.505,33<br />

- - - -<br />

g) Assegno mensile di maternità (art. 66 L. 448/98) € 91.533,05 € 63.518,75 € 28.014,30<br />

- - - -<br />

Anticipazione assegno di matenimetno a tutela dei<br />

minori € 51.671,95 € 46.356,32 € 5.315,63 2009 3.361,69 3.361,69 - -<br />

reddito di garanzia € 107.924,00 € 89.101,00 € 18.823,00 2009 € 2.105,00 € 2.105,00 € - €<br />

-<br />

prestito sull'onore € - € - € - € 2.009,00 € 660,98 € 240,20 € 398,18 €<br />

22,60<br />

h) Cure ortodontiche (art. 1 L.P. 20/91) € 8.707,20 € - €<br />

8.707,20<br />

i) Protesi dentarie (art. 1 L.P. 20/91) € - € - €<br />

-<br />

592.836,35 183.255,66 369.074,75<br />

40.505,94<br />

TOTALE € 511.968,65 € 380.669,42 € 131.299,23<br />

€ 662.067,11 € 244.802,89 € 371.735,68 € 45.528,54


Gestione competenza<br />

Gestione residui<br />

Tipologia di intervento Impegni Pagamenti Residui fine anno<br />

Interventi integrativi o sostitutivi di funzioni proprie del nucleo familiare:<br />

a) Assunzione oneri per l'affido a strutture<br />

educativo-assistenziali a carattere residenziale:<br />

Anno<br />

prov.nza<br />

residui<br />

Residui passivi accertati Pagamenti Residui da riportare<br />

Minori residui o<br />

economie<br />

- contributi a bilancio (1) -<br />

- rette<br />

b) Assunzione oneri per l'affido a strutture<br />

729.016,67 624.956,93 104.059,74 2009 154.495,04 154.495,04 - -<br />

educativo-assistenziali a carattere semi-residenziale:<br />

- contributi a bilancio (1)<br />

- rette<br />

a) Assunzione oneri per l'affido a strutture<br />

444.281,48 370.951,40 73.330,08 2009 63.240,33 63.240,33 - -<br />

educativo-assistenziali a carattere residenziale<br />

- contributi a bilancio (1)<br />

- rette<br />

b) Assunzione oneri per l'affido a strutture<br />

177.975,59 153.018,96 24.956,63 2009 31.598,41 31.598,41 - -<br />

educativo-assistenziali a carattere semi-residenziale<br />

- contributi a bilancio (1)<br />

- rette 8.664,90 8.664,90 - - - - -<br />

c) Assunzione rette affido minori a famiglie<br />

l) Contributi per l'accoglienza presso famiglie o<br />

72.130,10 66.132,20 5.997,90 2009 5.023,40 5.023,40 - -<br />

singoli di persone adulte 13.014,00 12.291,00 723,00 2009 1.446,00 1.446,00 - -<br />

m) Assunzione oneri e rette per la fruizione da<br />

parte di soggetti portatori di handicap di servizi a<br />

carattere residenziale:<br />

- contributi a bilancio (1) - - -<br />

- rette<br />

d) Assunzione oneri e rette per la fruizione da parte<br />

1.745.368,86 1.441.583,64 303.785,22 2009 268.537,36 268.537,36 - -<br />

di soggetti portatori di handicap di servizi a<br />

carattere semi-residenziale:<br />

- contributi a bilancio (1)<br />

- rette 1.705.834,69 1.394.824,18 311.010,51 2009 266.309,06 266.309,06 - -<br />

d) Assunzione oneri e rette per la fruizione da parte<br />

di anziani di servizi a carattere semi-residenziale<br />

(centri diurni):<br />

- contributi a bilancio (1)<br />

- rette 518.749,91 431.856,43 86.893,48 2009 47.727,47 47.727,47 - -


Gestione competenza<br />

Gestione residui<br />

Tipologia di intervento Impegni Pagamenti Residui fine anno<br />

Anno<br />

prov.nza<br />

residui<br />

Residui passivi accertati Pagamenti Residui da riportare<br />

Minori residui o<br />

economie<br />

f) Interventi di assistenza domiciliare<br />

di cui:<br />

Spesa per il personale dipendente:<br />

Operatori socio-assistenziali/sanitari 861.081,79 757.727,73 103.354,06 53.814,19 44.106,09 9.708,10 -<br />

Assistenti sociali 704.345,77 632.188,18 72.157,59 103.180,07 89.707,61 12.249,70 1.222,76<br />

Amministrativi 260.040,03 246.069,46 13.970,57 27.076,39 20.010,97 5.419,48 1.645,94<br />

Totale spesa personale dipendente 1.825.467,59 1.635.985,37 189.482,22 184.070,65 153.824,67 27.377,28 2.868,70<br />

Spesa convenzione cooperative assistenza<br />

domiciliare (2) 1.367.140,04 1.293.814,01 73.326,03 2009 72.149,40 72.149,40<br />

Spesa per acquisto di beni e servizi:<br />

spesa relativa ad acquisto prodotti per pulizia, ecc. 12.032,33 6.333,82 5.698,51 2009 38,02 38,02 - -<br />

confezione e trasporto pasti 1.199.116,71 1.010.707,57 188.409,14 2009 136.507,91 136.507,91 - -<br />

servizio di lavanderia 119,50 - 119,50 2009 105,00 105,00 - -<br />

telesoccorso e telecontrollo 22.188,20 11.178,90 11.009,30 2009 10.070,98 10.070,98 - -<br />

prestazioni erogate presso centri di servizio 25.752,63 22.156,68 3.595,95 2009 3.063,77 3.063,77 - -<br />

organizzazione di vacanze/soggiorno per anziani 60.533,22 60.533,22 - - -<br />

altre attività - specificare:<br />

Trasporto soggetti dializzati ai centro di dialisi 7.779,01 7.137,86 641,15 2009 1.864,50 1.864,50 - -<br />

ATTIVITA' MOTORIA 33.000,00 21.200,00 11.800,00 2009 12.600,00 12.600,00 - -


Gestione competenza<br />

Tipologia di intervento Impegni Pagamenti Residui fine anno<br />

Anno<br />

prov.nza<br />

residui<br />

Gestione residui<br />

Residui passivi accertati Pagamenti Residui da riportare<br />

Minori residui o<br />

economie<br />

Spese generali di funzionamento:<br />

Spese manutenzione 17.207,13 6.515,25 10.691,88 2009 5.728,70 4.048,70 1.680,00 -<br />

Riscaldamento, illuminazione, pulizia 36.476,19 21.333,86 15.142,33 2009 12.946,59 7.354,89 2.938,39 2.653,31<br />

Locazioni + spese condominiali +licenze software 11.839,38 2.164,38 9.675,00 2009 12.495,22 1.151,21 9.000,00 2.344,01<br />

Altre spese - specificare:<br />

Corsi e convegni per il personale + mensa personale 16.443,47 14.112,69 2.330,78 2009 1.451,56 1.297,70 - 153,86<br />

Prestazioni di servizi per personale L.P. 14/91 66.814,87 55.154,10 11.660,77 2009 12.821,60 12.171,60 630,00 20,00<br />

imposte e tasse 103.800,10 99.923,13 3.876,97 2009 20.159,89 11.405,89 - 8.754,00<br />

restituzione somme 298,33 - 298,33 2009 318,67 171,38 - 147,29<br />

servizio di trasporto:accompagnamento soggetti minori<br />

e adulti 196,00 196,00 - - - - -<br />

servizio assistenza programma telematico 7.196,08 3.980,08 3.216,00 2008 288,00 - - 288,00<br />

spese per contratti e fornitura lavoro temporaneo 11.144,38 11.144,38 - 2009 3.593,25 3.593,25 - -<br />

Altre prestazioni 2.271,28 2.271,28 - - - - -<br />

Assistenza consulenza e collaborazioni profess. 369,02 280,90 88,12 2009 2.450,60 450,60 - 2.000,00<br />

Assicurazioni 5.017,00 5.017,00 - - - - -<br />

Cancellaria, programmi(software), riviste, pubblicazioni 3.077,65 2.882,65 195,00 2009 2.805,84 2.805,84 - -<br />

Arredi attrezzatura materiale informatico 2.843,37 2.331,81 511,56 0 - - - -<br />

Acquisto beni per attività di promozione sociale 747,12 597,63 149,49 2009 183,44 183,44 - -<br />

spese carburante 3.696,44 3.356,98 339,46 2009 194,98 194,98 - -<br />

acquisto materiali di facile consumo 1.591,80 533,40 1.058,40 2009 1.140,00 354,00 360,00 426,00<br />

altri acquisti 1.132,02 133,62 998,40 2009 1.068,40 1.068,40 - -<br />

Spese per gestione Progetto "Centri Aperti" L.P.<br />

14/91(Valle di <strong>Ledro</strong>) 43.860,00 35.088,00 8.772,00 2009 14.300,00 14.300,00 - -<br />

Prestazione riferite ai Centri Aperti Cà del Nemoler,<br />

Miralago e Aretè<br />

196.864,71 169.885,31 26.979,40<br />

2009 57.419,56 56.165,79 -<br />

Spese per il personale addetto ai Centri aperti per<br />

minori (Miralago, Cà del Nemoler, Aretè) 222.228,45 182.023,98 40.204,47 2009 20.376,16 14.588,53 4.175,82 1.611,81<br />

Spese per Progetto Sperimentale collaborazione<br />

Centri Aperti e Istituti Comprensivi per integrazione<br />

minori stranieri 30.000,00 30.000,00 - 2009 33.250,00 9.400,00 - 23.850,00<br />

1.253,77<br />

Trasferimenti/rimborsi per interventi di promozione<br />

sociale<br />

Trasferimenti per gestione Centri Aperti<br />

58.166,67 9.500,00 48.666,67 2009 26.666,67 14.666,67 12.000,00 -<br />

104.300,00 83.436,00 20.864,00 2009 39.221,22 39.221,22 - -<br />

TOTALE 10.915.746,89 9.315.189,50 1.600.557,39 1.527.727,65 1.423.195,41 58.161,49 46.370,75


a) Sussidio economico per l'assistenza di persone non<br />

autosufficienti in ambito familiare - art. 8 l.p. 6/98 470.223,29 430.929,49 39.293,80 2009 39.184,64 39.184,64 - -<br />

b) Affidamento di compiti assistenziali a privati -<br />

art. 10 l.p. 6/98 - - - - - - -<br />

c) Progetti alternativi al ricovero a favore di persone<br />

non autosufficienti - art. 23 l.p. 6/98 19.848,00 19.848,00 - - - - -<br />

TOTALE 490.071,29 450.777,49 39.293,80 39.184,64 39.184,64 - -<br />

TOTALE GENERALE 11.917.786,83 10.146.636,41 1.771.150,42 2.228.979,40 1.707.182,94 429.897,17 91.899,29<br />

NOTE<br />

(1) - indicare denominazione cooperativa e/o associazione, tipologia servizio erogato e importo corrisposto<br />

(2) - indicare denominazione coopertiva, ore erogate dalla stesse, costo orario


SCHEMA B<br />

COMPRENSORIO ALTO GARDA E LEDRO<br />

RENDICONTO ENTRATE ANNO 2010 - FUNZIONI SOCIO-ASSISTENZIALI DELEGATE<br />

Gestione competenza<br />

Gestione residui<br />

OGGETTO DEL CAPITOLO/TIPOLOGIA DI ENTRATA Accertamenti Riscossioni Residui fine anno<br />

Anno prov.nza<br />

residui<br />

Residui attivi<br />

accertati<br />

Riscossioni<br />

Residui attivi da<br />

riportare<br />

Maggiori o minori<br />

entrate<br />

Categoria 3 - Contributi e trasferimenti dalla Provincia Autonoma per funzioni delegate<br />

TOTALE ENTRATE DERIVANTI DA TRASFERIMENTI DELLA<br />

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PER FUNZIONI SOCIO<br />

ASSISTENZIALI DELEGATE (LL.PP. 14/91, 20/91, 6/98, L. 448/98)<br />

Categoria 1 - Proventi dei servizi pubblici<br />

Concorso degli utenti alla spesa derivante da:<br />

€ 10.176.325,13 € 5.646.901,87 € 4.529.423,26 2009 € 7.841.002,14 € 7.845.563,80<br />

-€ 4.561,66<br />

Assistenza a domicilio € 190.397,63<br />

2000 € 1.214,74 € 305,55<br />

€ 909,19<br />

Servizio pasti € 781.521,85<br />

2001 € 3.316,73 € 2.246,76<br />

€ 1.069,97<br />

Servizio lavanderia € 1.538,48<br />

2002 € 3.121,11 € 2.063,20<br />

€ 1.057,91<br />

Telesoccorso e telecontrollo € 22.074,30<br />

2003 € 4.395,87 € 2.238,47<br />

€ 2.157,40<br />

Centri servizi e/o centri diurni per anziani € 189.097,86 € 951.454,43 € 246.538,62 2004 € 5.739,00 € 1.790,03<br />

€ 3.948,97<br />

Altri servizi (specificare) bolli € 8.664,47<br />

2005 € 10.679,80 € 1.509,07 € 651,75 € 8.518,98<br />

bagni protetti € 4.661,54<br />

2006 € 11.446,59 € 1.752,74 € 1.843,71 € 7.850,14<br />

trasporto € 36,92<br />

2007 € 9.671,46 € 507,27 € 1.544,37 € 7.619,82<br />

2008 € 22.832,68 € 6.992,95 € 6.506,46 € 9.333,27<br />

2009 € 438.072,19 € 417.477,62 € 7.962,27 € 12.632,30<br />

vacanze e soggiorno € 20.537,43 €<br />

20.537,43<br />

Recupero da utenti per trasporto ai centri di dialisi € 334,40 € 319,20 € 15,20 2009 € 45,60 €<br />

45,60<br />

2001 € 207,87<br />

€ 207,87<br />

2002 € 1.952,23<br />

€ 1.952,23<br />

Recuperi e rimborsi da privati agli oneri sostenuti per interventi<br />

residenziali e semi-residenziali nel settore socio-assistenziale rivolti<br />

a minori<br />

Recuperi e rimborsi da privati agli oneri sostenuti per interventi<br />

residenziali e semi-residenziali nel settore socio-assistenziale rivolti<br />

a portatori di handicap<br />

€ 24.384,51 € 16.289,78 €<br />

8.094,73<br />

€ 288.643,40 € 226.059,83 €<br />

62.583,57<br />

2004 € 145,93<br />

€ 145,93<br />

2005 € 470,89<br />

€ 470,89<br />

2006 € 2.697,55<br />

€ 2.697,55<br />

2007 € 2.824,79 € 515,99 € 6,21 € 2.302,59<br />

2008 € 3.081,20 € 318,80 € 131,15 € 2.631,25<br />

2009 € 6.753,55 € 5.169,01<br />

€ 1.584,54<br />

2004 € 164,43<br />

€ 164,43<br />

2005 € 23,24<br />

€<br />

23,24<br />

2007 € 2.210,80<br />

€ 2.210,80<br />

2008 € 4.278,92 € 1.386,69<br />

€ 2.892,23<br />

2009 € 92.175,06 € 91.855,95 € 87,11 € 232,00


Altri proventi (specificare):<br />

CENTRI APERTI PER MINORI € - € -<br />

CONCORSI E RIMBORSI VARI RELATIVI AI SERVIZI SOCIO-<br />

ASSISTENZIALI<br />

€ 32.141,64<br />

€ 31.915,98<br />

€ -<br />

€ 225,66<br />

2001 € 64,92<br />

€<br />

64,92<br />

2002 € 248,79<br />

€ 248,79<br />

2003 € 353,98 € 87,96<br />

€ 266,02<br />

2004 € 610,95<br />

€ 610,95<br />

2005 € 274,26<br />

€ 274,26<br />

2006 € 1.360,64<br />

€ 1.360,64<br />

2007 € 1.907,93<br />

€ 1.907,93<br />

2009 € 686,96 €<br />

686,96<br />

2004 € 1.217,79 €<br />

1.217,79<br />

2005 € 2.613,27<br />

€<br />

2.613,27<br />

2006 € 468,70 € 279,21 €<br />

189,49<br />

2007 € 5.055,48 € 800,00 €<br />

4.255,48<br />

2009 € 2.636,12 € 2.636,13<br />

-€<br />

0,01<br />

TOTALE PROVENTI DEI SERVIZI PUBBLICI € 1.564.034,43 € 1.246.576,65 € 317.457,78<br />

€ 645.022,02 € 541.883,75 € 25.791,27 € 77.347,00<br />

Gestione competenza<br />

Gestione residui<br />

OGGETTO DEL CAPITOLO/TIPOLOGIA DI ENTRATA Accertamenti Riscossioni Residui fine anno<br />

Anno prov.nza<br />

residui<br />

Residui attivi<br />

accertati<br />

Riscossioni<br />

Residui attivi da<br />

riportare<br />

Maggiori o minori<br />

entrate<br />

Categoria 5 - Proventi diversi<br />

Recuperi e rimborsi da Comuni relativi agli oneri sostenuti per<br />

interventi residenziali nel settore socio-assistenziale rivolti a<br />

portatori di handicap<br />

Altri proventi (specificare):<br />

€ 72.578,67 € 48.511,02 € 24.067,65 2009 € 22.737,48 € 22.737,48<br />

RIMBORSI DIVERSI PER MANUTENZ. CA' DEL NEMOLER € 5.962,74 € 2.385,10 € 3.577,64 2009 € 2.547,25 €<br />

2.547,25<br />

RIMBORSO COMUNI X ATTIVITA' MOTORIA € - € - € - 2005 € 1.210,00 €<br />

1.210,00<br />

RIMBORSI VARI SU EMOLUMENTI AL PERSONALE € 1.448,29 € 996,24 € 452,05 2009 € 478,24 €<br />

478,24<br />

RIMBORSO DA PARTE DI ENTI DELLE QUOTE DI INDENNITA'<br />

PREMIO DI FINE SERVIZIO<br />

€ 86.175,16 € - €<br />

86.175,16<br />

Concorso finanziario di Enti riferiti ai Servizi Socio Assistenziali € 11.262,41 € - € 11.262,41<br />

€ 10.399,03 € 10.399,03<br />

2009<br />

TOTALE PROVENTI DIVERSI € 177.427,27 € 51.892,36 € 125.534,91<br />

€ 37.372,00 € 37.372,00 €<br />

-<br />

TOTALE COMPLESSIVO ENTRATE € 11.917.786,83 € 6.945.370,88 € 4.972.415,95<br />

€ 8.523.396,16 € 8.424.819,55 € 25.791,27 € 72.785,34


RENDICONTO SPESA ANNO 2010 - FUNZIONI SOCIO-ASSISTENZIALI DELEGATE<br />

Gestione competenza<br />

OGGETTO DEL CAPITOLO/TIPOLOGIA DI SPESA Impegni Pagamenti Residui fine anno<br />

Intervento 1 - Personale<br />

Anno prov.nza<br />

residui<br />

Residui passivi<br />

accertati<br />

Gestione residui<br />

Pagamenti<br />

Residui passivi da<br />

riportare<br />

Minori residui o<br />

economie<br />

TOTALE SPESA PER IL PERSONALE € 2.046.523,97 € 1.817.195,13 € 229.328,84<br />

€ 203.442,09 € 168.264,41 € 31.553,10 € 3.624,58<br />

di cui<br />

Operatori socio-assistenziali e/o socio-sanitari €<br />

861.081,79 € 757.727,73<br />

€<br />

103.354,06<br />

2008 2.519,19 2.519,19<br />

2009 51.295,00 44.106,09 7.188,91<br />

Assistenti sociali<br />

€ 704.345,77 € 632.188,18<br />

€<br />

72.157,59<br />

2008 € 2.410,87 € 756,67 €<br />

1.654,20<br />

2009 € 100.769,20 € 88.950,94 € 10.595,50 € 1.222,76<br />

Amministrativi €<br />

260.040,03 € 246.069,46 €<br />

13.970,57<br />

Spesa per il personale dei centri aperti €<br />

221.056,38 € 181.209,76 €<br />

39.846,62<br />

Intervento 2 - Acquisto di beni di consumo e/o materie prime<br />

2007 € 1.065,14<br />

€<br />

1.065,14<br />

2008 € 1.325,45 € 483,42 € 375,45 € 466,58<br />

2009 € 24.685,80 € 19.527,55 € 3.978,89 € 1.179,36<br />

2007 € 547,68<br />

€<br />

547,68<br />

2008 € 1.195,71<br />

€ 725,71 € 470,00<br />

2009 € 17.628,05 € 14.439,74 € 2.902,43 € 285,88<br />

Cancelleria, programmi (software), riviste, pubblicazioni € 3.077,65 € 2.882,65 € 195,00 2009 € 2.805,84 €<br />

2.805,84<br />

Materiale di consumo per assistenza domiciliare (prodotti per<br />

pulizia e punti mensa anziani)<br />

€ 12.032,33 € 6.333,82 € 5.698,51 2009 € 38,02 €<br />

38,02<br />

Arredi attrezzatura materiale inform fino a 260 euro € 2.843,37 € 2.331,81 €<br />

511,56<br />

Acquisto beni per attività di promozione sociale € 747,12 € 597,63 € 149,49 2009 € 183,44 €<br />

183,44<br />

Acquisto materiali di facile consumo € 1.591,80 € 533,40 € 1.058,40 2009 € 1.140,00 € 354,00 € 360,00 € 426,00<br />

Altri acquisti € 1.132,02 € 133,62 € 998,40 2009 € 1.068,40 €<br />

1.068,40<br />

Acquisto di beni: spese carburante € 3.696,44 € 3.356,98 € 339,46 2009 € 194,98 €<br />

194,98<br />

Acquisto materiale per centri aperti €<br />

-<br />

TOTALE ACQUISTO BENI CONSUMO E MATERIE PRIME € 25.120,73 € 16.169,91 € 8.950,82<br />

€ 5.430,68 € 4.644,68 € 360,00 € 426,00<br />

Intervento 3 - Prestazioni di servizi<br />

Utenze, riscaldamento, pulizia, vigilanza € 36.476,19 € 21.333,86 € 15.142,33 2008 € 652,08<br />

€<br />

652,08<br />

2009 € 12.294,51<br />

7.354,89 € 2.286,31 € 2.653,31<br />

Corsi e convegni per personale + mensa personale € 16.443,47 € 14.112,69 € 2.330,78 2009 € 1.451,56 € 1.297,70<br />

€ 153,86<br />

Assistenza consulenze e collaboraz. professionali € 369,02 € 280,90 € 88,12 2009 € 2.450,60 € 450,60 € - € 2.000,00<br />

Manutenzione mobilio, attrezzatura, mezzi trasporto € 9.209,30 € 3.620,50 € 5.588,80 2009 € 3.128,30 € 2.648,30 €<br />

480,00<br />

Manutenzione ordinaria immobili € 7.997,83 € 2.894,75 € 5.103,08 2009 € 2.600,40 € 1.400,40 €<br />

1.200,00<br />

Assicurazioni € 5.017,00 € 5.017,00 €<br />

-<br />

Spesa convenzione cooperative assistenza domiciliare € 1.367.140,04 € 1.293.814,01 € 73.326,03 2009 € 72.149,40 € 72.149,40<br />

Confezione e trasporto pasti € 1.199.116,71 € 1.010.707,57 € 188.409,14 2009 € 136.507,91 € 136.507,91<br />

Lavanderia € 119,50 € - € 119,50 2009 € 105,00 €<br />

105,00<br />

Telesoccorso € 22.188,20 € 11.178,90 € 11.009,30 2009 € 10.070,98 € 10.070,98<br />

€<br />

-<br />

Centri di servizi/bagni protetti per anziani € 25.752,63 € 22.156,68 € 3.595,95 2009 € 3.063,77 €<br />

3.063,77<br />

Vacanze soggiorno e attività ricreative € 60.533,22 € 60.533,22 €<br />

-<br />

Trasporto soggetti dializzati ai centri di dialisi € 7.779,01 € 7.137,86 € 641,15 2009 € 1.864,50 €<br />

1.864,50


Gestione competenza<br />

Gestione residui<br />

OGGETTO DEL CAPITOLO/TIPOLOGIA DI SPESA Impegni Pagamenti Residui fine anno<br />

Anno prov.nza<br />

residui<br />

Residui passivi<br />

accertati<br />

Pagamenti<br />

Residui passivi da<br />

riportare<br />

Minori residui o<br />

economie<br />

Assunzione oneri per l'affido di minori a strutture educativoassistenziale<br />

a carattere residenziale - di cui:<br />

- rette € 729.016,67 € 624.956,93 € 104.059,74 2009 € 154.495,04 € 154.495,04<br />

- contributi a bilancio<br />

Assunzione oneri per l'affido di minori a strutture educativoassistenziale<br />

a carattere semi-residenziale - di cui:<br />

- rette € 444.281,48 € 370.951,40 € 73.330,08 2009 € 63.240,33 € 63.240,33<br />

- contributi a bilancio<br />

Assunzione oneri per l'affido a strutture educativo-assistenziale a<br />

carattere residenziale ADULTI - di cui:<br />

- rette € 177.975,59 € 153.018,96 € 24.956,63 2009 € 31.598,41 € 31.598,41<br />

- contributi a bilancio<br />

Assunzione oneri per l'affido a strutture educativo-assistenziale a<br />

carattere semi-residenziale ADULTI - di cui:<br />

- rette € 8.664,90 € 8.664,90 €<br />

-<br />

- contributi a bilancio<br />

Assunzione oneri e rette per la fruizione di soggetti portatori di<br />

handicap di servizi a carattere residenziale - di cui:<br />

- rette € 1.745.368,86 € 1.441.583,64 € 303.785,22 2009 € 268.537,36 € 268.537,36<br />

- contributi a bilancio<br />

Assunzione oneri e rette per la fruizione di soggetti portatori di<br />

handicap di servizi a carattere semi-residenziale - di cui:<br />

- rette € 1.705.834,69 € 1.394.824,18 € 311.010,51 2009 € 266.309,06 € 266.309,06<br />

- contributi a bilancio<br />

Assunzione oneri e rette per la fruizione di soggetti anziani di servizi<br />

a carattere semi-residenziale (centri diurni)<br />

- rette € 518.749,91 € 431.856,43 € 86.893,48 2009 € 47.727,47 € 47.727,47<br />

- contributi a bilancio<br />

Interventi di prevenzione e promozione sociale € 40.431,00 € 36.458,00 € 3.973,00 2009 € 51.840,75 € 44.578,00<br />

2.262,75 € 5.000,00<br />

Altre prestazioni di servizi (attivita' motoria) € 33.000,00 € 21.200,00 € 11.800,00 2009 € 12.600,00 € 12.600,00<br />

Servizi di trasporto: accompagnamento soggetti minori e adulti € 196,00 € 196,00 €<br />

-<br />

Prestazioni riferite ai centri aperti Cà del Nemoler, Miralago e Aretè € 196.864,71 € 169.885,31<br />

26.979,40<br />

€ 57.419,56 € 56.165,79<br />

€ 2009<br />

€<br />

1.253,77<br />

Serv. assistenza programma imp. Telematico Serv. Soc. € 7.196,08 € 3.980,08 € 3.216,00 2008 € 288,00 € -<br />

€ 288,00<br />

spese per contratti fornitura lavoro temporaneo € 11.144,38 € 11.144,38 € - 2009 € 3.593,25 €<br />

3.593,25<br />

altre prestazioni di servizi € 2.271,28 € 2.271,28 €<br />

-<br />

Spese per gestione Progetto "Centri Aperti" L.P. 14/91(Valle di<br />

<strong>Ledro</strong>) € 43.860,00 € 35.088,00 € 8.772,00 2009 € 14.300,00 € 14.300,00<br />

Prestazioni di servizi per personale centri aperti € 1.172,07 € 814,22 € 357,85 2009 € 1.004,72 € 148,79 € - € 855,93<br />

Prestazioni di servizi per personale L.P. 14/91 € 66.814,87 € 55.154,10 € 11.660,77 2009 € 12.821,60 € 12.171,60 € 630,00 €<br />

20,00<br />

Spese per progetto sperimentale collaborazione Centri Aperti e<br />

Istituti Comprensivi per integrazione minori stranieri € 30.000,00 € 30.000,00 € - 2009 € 33.250,00 € 9.400,00 € - € 23.850,00<br />

Spese condominiali CENTRO APERTO MIRALAGO € - € - € - 2009 € 3.270,22 € 926,21<br />

€ 2.344,01<br />

Locazione immobili e spese condominiali SEDI PERIFERICHE € 11.359,20 € 1.684,20 € 9.675,00 2009 € 9.225,00 € 225,00 €<br />

9.000,00<br />

TOTALE PRESTAZIONI DI SERVIZI € 8.532.343,81 € 7.246.519,95 € 1.285.823,86<br />

€ 1.277.859,78 € 1.222.929,76 € 16.511,14 € 38.418,88


Intervento 4 - Utilizzo di beni di terzi<br />

Spese per acquisto licenze software: CENTRI APERTI + SEDE € 480,18 € 480,18 €<br />

-<br />

TOTALE UTILIZZO BENI DI TERZI € 480,18 € 480,18 € -<br />

€ - € - € - €<br />

-<br />

Gestione competenza<br />

OGGETTO DEL CAPITOLO/TIPOLOGIA DI SPESA Impegni Pagamenti Residui fine anno<br />

Intervento 5 - Trasferimenti<br />

Anno prov.nza<br />

residui<br />

Residui passivi<br />

accertati<br />

Gestione residui<br />

Pagamenti<br />

Assunzione rette affido di minori a famiglie € 72.130,10 € 66.132,20 € 5.997,90 2009 € 5.023,40 €<br />

5.023,40<br />

Contributi per l'accoglienza di adulti presso famiglie o singoli di<br />

persone adulte € 13.014,00 € 12.291,00 € 723,00 2009 € 1.446,00 €<br />

1.446,00<br />

L.P. 6/98 - di cui:<br />

- art. 8 - sussidio economico per l'assistenza di persone non<br />

autosufficienti in ambito familiare € 470.223,29 € 430.929,49 € 39.293,80 2009 € 39.184,64 € 39.184,64<br />

- art. 10 - affidamento di compiti assistenziali a privati<br />

- art. 23 - progetti alternativi al ricovero a favore di persone non<br />

autosufficienti € 19.848,00 € 19.848,00 €<br />

-<br />

Sussidi economici mensili (minimo vitale) € - 2009 € 4.368,00 €<br />

4.368,00<br />

Interventi straordinari "una tantum" € 54.754,38 € 54.754,38 € - 2009 € 1.922,00 €<br />

1.922,00<br />

Interventi in favore di minori nomadi € 240,00 € 180,00 €<br />

60,00<br />

Rimborso ticket sanitari agli indigenti € 392,45 € 294,35 € 98,10 2009 € 21,35 €<br />

21,35<br />

Interventi economici per categorie di soggetti affetti da particolari<br />

patologie - di cui:<br />

- contributo Comprensorio <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong> €<br />

-<br />

- contributo per particolari patologie (fibrosi cistica) € 15.000,00 € 15.000,00 €<br />

-<br />

- contributi soggiorni climatici e termali per invalidi civili € 5.797,82 €<br />

5.797,82<br />

- contributi a soggetti nefropatici € 11.867,59 € 6.064,92 € 5.802,67 2009 € 4.950,99 €<br />

4.950,99<br />

Legge 448/98:<br />

Assegni per il nucleo familiare (art. 65) € 123.649,21 € 63.143,88 €<br />

60.505,33<br />

Assegni mensili di maternità (art. 66) € 91.533,05 € 63.518,75 €<br />

28.014,30<br />

Anticipazione assegno di mantenimento a tutela dei minori € 51.671,95 € 46.356,32 € 5.315,63 2009 € 3.361,69 €<br />

3.361,69<br />

reddito di garanzia € 107.924,00 € 89.101,00 € 18.823,00 2009 € 2.105,00 €<br />

2.105,00<br />

Residui passivi da<br />

riportare<br />

Minori residui o<br />

economie<br />

prestito sull'onore € - € - € - 2009 € 660,98 € 240,20 € 398,18 €<br />

22,60<br />

Contributi per cure ortodontiche e protesi dentarie € 8.707,20 € -<br />

€ 8.707,20<br />

1999 € 92,96<br />

92,96<br />

2000 € 1.208,44<br />

€<br />

1.208,44<br />

2001 € 7.313,03 € 3.622,20 € 2.937,33 € 753,50<br />

2002 € 6.359,25<br />

€<br />

6.359,25<br />

2003 € 15.449,80 € 1.949,76 € 13.171,40 € 328,64<br />

2004 € 40.746,40 € 16.104,87 € 14.134,80 € 10.506,73<br />

2005 € 57.219,60 € 8.964,00 € 48.255,60<br />

2006 € 133.111,47 € 49.544,80 € 75.128,27 € 8.438,40<br />

2007 € 171.152,43 € 84.606,83 € 70.356,80 € 16.188,80<br />

2008 € 152.681,37 € 17.743,20 € 130.648,30 € 4.289,87<br />

2009 € 7.501,60 € 720,00 €<br />

6.781,60<br />

trasferimenti per gestione Centri Aperti € 104.300,00 € 83.436,00 € 20.864,00 2009 € 39.221,22 € 39.221,22<br />

trasferimenti/rimborsi per interventi di promozione sociale € 58.166,67 € 9.500,00 € 48.666,67 2009 € 26.666,67 € 14.666,67 € 12.000,00<br />

TOTALE TRASFERIMENTI € 1.209.219,71 € 966.348,11 € 242.871,60<br />

€ 721.768,29 € 299.766,82 € 381.472,93 € 40.528,54


Intervento 6 - Imposte e tasse<br />

Imposte e tasse € 355,53 € 355,53 €<br />

-<br />

Spese per imposta di bollo € 10.572,21 € 8.932,35 €<br />

1.639,86<br />

IRAP su emolumenti personale L.P. 14/91 Servizio Socio<br />

Assistenziale - Amministrativi € 15.346,22 € 15.346,22 € - 2009 € 2.184,70 €<br />

2.184,70<br />

IRAP su emolumenti personale L.P. 14/91 Servizio Socio<br />

Assistenziale - Assistenti Sociali € 45.721,48 € 44.790,98 € 930,50 2009 € 7.100,75 €<br />

7.100,75<br />

IRAP su emolumenti personale Centri aperti € 11.829,90 € 11.773,29 € 56,61 2009 € 2.120,44 €<br />

2.120,44<br />

IRAP per assistenza domiciliare - attività commerciale € 19.974,76 € 18.724,76 € 1.250,00 2009 € 8.754,00 € - € - € 8.754,00<br />

IVA a debito su attività servizio socio assistenziale € - € - €<br />

-<br />

TOTALE IMPOSTE E TASSE € 103.800,10 € 99.923,13 € 3.876,97<br />

€ 20.159,89 € 11.405,89 € - € 8.754,00<br />

Intervento 8 - Oneri straordinari della gestione corrente<br />

restituzione somme € 298,33 € - € 298,33 2009 € 318,67<br />

171,38 0 147,29<br />

TOTALE ONERI STRAORDINARI € 298,33 € - € 298,33<br />

€ 318,67 € 171,38 € - € 147,29


SCHEMA C<br />

COMPRENSORIO ALTO GARDA E LEDRO<br />

SCHEMA RIASSUNTIVO RENDICONTO ANNO 2010<br />

GESTIONE COMPETENZA<br />

ACCERTAMENTI<br />

Assegnazioni PAT per funzioni delegate 10.176.325,13<br />

Entrate proprie 1.741.461,70<br />

TOTALE 11.917.786,83<br />

IMPEGNI<br />

Spesa gestione l.p. 14/91 11.203.826,08<br />

Spesa gestione l.p. 20/91 8.707,20<br />

Spesa gestione l.p. 6/98 490.071,29<br />

Spesa gestione L. 448/98 215.182,26<br />

TOTALE SPESA 11.917.786,83<br />

Differenza tra entrate e uscite di competenza -<br />

GESTIONE RESIDUI<br />

Minori entrate - 72.785,34<br />

Minori residui o economie 91.899,29<br />

Differenza 19.113,95<br />

TOTALE ASSEGNAZIONE PAT 10.328.521,94<br />

TOTALE AVANZO DI GESTIONE ANNO PRECEDENTE -<br />

ASSEGNAZIONE NON ACCERTATA IN COMPETENZA 152.196,81<br />

TOTALE "AVANZO" DA RIPORTARE ALL'ESERCIZIO SUCCESSIVO 171.310,76


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

5.2 ASSEGNAZIONE DEFINITIVA BUDGET 2011 SUDDIVISO SECONDO<br />

DELIBERAZIONE N.556/11 IN BUDGET LIVELLO SOCIO-SANITARIO,<br />

BUDGET LIVELLO PROVINCIALE, BUDGET LIVELLO LOCALE<br />

COMUNITA' ALTO GARDA E LEDRO - BUDGET 2011<br />

BUDGET PER SPESE DI LIVELLO SOCIO-SANITARIO<br />

Centro<br />

Centro diurno<br />

Centri<br />

residenziale socioriabilitiativ<br />

A.D.I. - C.P. diurni per<br />

per disabili<br />

anziani<br />

(ATSM) o per<br />

disabili<br />

Servizio<br />

trasporto<br />

soggetti<br />

nefropatici<br />

Contributo<br />

per<br />

nefropatici<br />

Soggiorni<br />

climatici<br />

particolari<br />

patologie<br />

(fibrosi<br />

cistica)<br />

TOTALE<br />

57.000,00<br />

485.000,0<br />

0 - 12.963,30 11.000,00 5.859,00 15.000,00 586.822,30<br />

BUDGET PER SPESE DI LIVELLO PROVINCIALE<br />

L. 448/98 Adozione<br />

Centro di<br />

socializzazion<br />

e al lavoro<br />

Case<br />

Famiglia e<br />

Gruppo<br />

Famiglia<br />

Gruppo<br />

appartamento<br />

per minori<br />

Domicilio<br />

autonomo<br />

per giovani<br />

Residenza<br />

assistita<br />

per minori<br />

Centro per<br />

l'Infanzia<br />

Progetti<br />

innovativi di<br />

mobilità<br />

indipendente<br />

Unità<br />

di<br />

strad<br />

a<br />

Progetto per<br />

l'inclusione<br />

sociale a<br />

favore di<br />

persone<br />

disabili<br />

Centro<br />

residenzi<br />

ale di<br />

sollievo<br />

Assegno di<br />

cura<br />

progetto di<br />

vita<br />

indipendente<br />

TOTALI<br />

204.614,37 648,00 577.249,74 210.494,64 34.722,45 512.954,37 21.920,00 1.562.603,57<br />

BUDGET PER SPESE DI LIVELLO LOCALE<br />

Spesa netta<br />

anno 2011<br />

Minor<br />

spesa per<br />

minimo<br />

vitale<br />

Budget livello<br />

socio-sanitario<br />

Quota di<br />

competenz<br />

a APSS<br />

per 3<br />

istituti<br />

disabili<br />

Budget livello<br />

provinciale<br />

Messa a<br />

regime<br />

Progetto<br />

Per.La<br />

Messa a<br />

regime<br />

attività<br />

avviate<br />

nel 2009<br />

Messa a<br />

regime<br />

attività<br />

avviate<br />

nel 2010<br />

Budget livello<br />

locale<br />

9.385.662,45 586.822,30 1.562.603,57 7.236.236,58<br />

125


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

126


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

5.3 BOZZA DI RELAZIONE SULLO STATO DI<br />

ATTUAZIONE DEI PROGRAMMI 2011<br />

Servizio Attività Socio Assistenziale<br />

127


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

Bozza della Relazione sullo stato di attuazione dei programmi 2011<br />

Servizio Attività Socio Assistenziale.<br />

Interventi di Politica <strong>Sociale</strong><br />

E’ opportuno evidenziare quanto la PAT rispetto alle attività socio assistenziali ha deliberato con<br />

specifici provvedimenti della Giunta Provinciale:<br />

• n. 556/2011 “ Atto di indirizzo e coordinamento a Comunità ed Enti Gestori avente per oggetto<br />

“Finanziamento, criteri e modalità per l’esercizio nell’anno 2011 delle funzioni socio-assistenziali<br />

di livello locale e delle funzioni delegate per l’anno 2011”.<br />

• n. 1791/2011” Criteri per la determinazione e utilizzo del fondo di riserva da destinare alle<br />

attività socio-assistenziali svolte dalle Comunità e dagli Enti Gestori sia in regime di delega che<br />

in titolarità, nonché individuazione del budget definitivi per l’anno 2011.<br />

Nello specifico sono stati anche individuati:<br />

• Livelli essenziali transitori delle prestazioni e dei servizi;<br />

• Le tre macro aree delle attività e dei servizi socio assistenziali e socio sanitarie per un budget<br />

complessivo riferito alla Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong>, pari a € 9.385.662,45, secondo la<br />

seguente ripartizione :<br />

Budget per attività di livello/area socio sanitario, stimate in : € 636.787,71<br />

Per attività dell’area socio sanitaria si intendono:<br />

• Prestazioni SAD per ADI e ADI-CP *<br />

• Centri Diurni per anziani *<br />

• Centro residenziale per disabili<br />

• Centro diurno socio riabilitativo per disabili<br />

• Servizio trasporto soggetti nefropatici*<br />

• Contributo per nefropatici*<br />

• Soggiorni climatici per disabili*<br />

• Particolari patologie (fibrosi cistica)*<br />

Budget per attività socio assistenziali di livello provinciale, stimate in €<br />

1.492.294,93<br />

Per attività dell’area socio –assistenziale a livello provinciale si intendono:<br />

• L. 448/98 Assegno di maternità e al nucleo familiare<br />

• Adozione<br />

• Centro di socializzazione al lavoro<br />

• Case famiglia<br />

• Gruppi appartamento per minori*<br />

• Domicilio autonomo per giovani*<br />

• Residenza assistita per minori<br />

• Centro per l’infanzia*<br />

• Unità di strada<br />

• Centro residenziale di sollievo<br />

• Assegno di cura L.P. n. 6/98 *<br />

• Progetti di vita indipendente *<br />

128


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

Budget per attività socio assistenziali di livello locale, stimate in € 7.191.319,02<br />

Per attività dell’area socio –assistenziale a livello locale si intendono tutti gli<br />

altri servizi previsti ed elencati nella deliberazione provinciale n. 556/2011,<br />

ad eccezione di quelli sopraelencati.<br />

* I servizi indicati con asterisco sono attivi nella Comunità nel 2011.<br />

Intervento n. 1 : Personale<br />

Le sopracitate deliberazioni hanno modificato i parametri relativi all’individuazione del personale<br />

delle Comunità riferiti sia al Servizio <strong>Sociale</strong> Professionale, definendo lo standard pari ad almeno<br />

n.1 assistente sociale ogni 3.750 abitanti, sia ai servizi di assistenza domiciliare, definendo lo<br />

standard pari ad almeno n. 1 assistente domiciliare ogni 1000 abitanti.<br />

Tale modifica ha evidenziato, per quanta riguarda la Comunità, un sovradimensionamento in<br />

entrambe le figure professionali rispetto ai livelli minimi, ma di fatto appena sufficiente a<br />

rispondere alla complessità di richieste da parte dell’utenza emergenti dal territorio di riferimento.<br />

Per quanto riguarda specificamente l’organizzazione del personale del Servizio <strong>Sociale</strong>, si è<br />

avviato, attraverso il supporto di consulenza esterna, un processo partecipato di analisi<br />

organizzativa (cap.3), la cui conclusione è prevista per il mese di dicembre c.a. , il cui punto<br />

d’arrivo sarà la definizione di una nuova organizzazione maggiormente funzionale e rispondente<br />

alle esigenze dell’utenza e conforme a quanto previsto dalla L.P. 13/2007 e 16/2010 in materia di<br />

politiche sociali e di integrazione socio sanitaria.<br />

A livello di formazione del personale del Servizio, le varie occasioni formative sono state attivate<br />

soprattutto tramite le offerte specifiche proposte dalla PAT – Servizio Politiche Sociali ed Abitative,<br />

legate all’attività del servizio e da altri soggetti del privato sociale, ed è stato coinvolto a vari livelli<br />

e per diversi argomenti tutto il personale del servizio.<br />

Il sistema informativo del Servizio <strong>Sociale</strong>, è attualmente caratterizzato da una serie di software<br />

che gestiscono le competenze sia del Servizio <strong>Sociale</strong> Professionale sia Gestionali-Amministrative.<br />

E’ stata implementata la Cartella <strong>Sociale</strong> Professionale in sinergia con il Servizio Politiche<br />

Sociali della PAT e il Comune di Trento. Come previsto dalla citata deliberazione Provinciale n.<br />

556/2011, si sta procedendo anche ad effettuare le opportune verifiche con il Comune di Trento<br />

per l’adozione del gestionale amministrativo già in uso presso il Servizio Socio Assistenziale<br />

Comunale.<br />

E’ comunque necessario interconnettere nel più breve tempo possibile i vari programmi, sia a fini<br />

gestionali che programmatori.<br />

Intervento n. 2 : Acquisto di beni di consumo e materie prime<br />

La spesa relativa all’acquisto di beni e materie prime legata alle specifiche attività del Servizio,<br />

con particolare riferimento alla domiciliarità, rimane estremamente contenuta confermando<br />

l’andamento del 2010.<br />

129


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

Intervento n. 3 : Prestazioni di servizi<br />

Area della Prevenzione e Promozione <strong>Sociale</strong>:<br />

riferita a bisogni legati a fasce di popolazione con la finalità di realizzare condizioni positive volte<br />

ad anticipare le situazioni di bisogno individuandone precocemente il loro insorgere.<br />

Per la fascia minori e famiglie sono proseguite le seguenti iniziative:<br />

• Sistema Centri Aperti per minori: attivo sul territorio della Comunità attraverso i centri<br />

Aretè e Punto X a Riva del <strong>Garda</strong>, Ca del Nemoler - Pietramurata a Dro, Molina di <strong>Ledro</strong><br />

e Tiarno di Sotto in Valle di <strong>Ledro</strong>. E’ in via di definizione l’ampliamento del servizio ai<br />

comuni di Nago-Torbole, e Tenno.<br />

A tale progetto si aggancia, in sinergia con gli Istituti Comprensivi, il Progetto minori<br />

stranieri, (in parte ridimensionato per l’anno scolastico 2010-2011 e riformulato per<br />

l’anno scolastico 2011-2012) finalizzato a supportare e favorire l’inserimento nel contesto<br />

territoriale specifico dei minori stranieri e delle loro famiglie. L’attività dei Centri rileva un<br />

forte incremento di presenze di minori nel 2011.<br />

• A.Gio: punto di aggregazione giovanile attivato ad Arco. Per tale servizio la Comunità<br />

eroga specifico contributo al Comune di Arco , quale attività di prevenzione e promozione<br />

mirata alla fascia adolescenziale.<br />

Per la fascia adulti anziani ed handicap sono proseguite le iniziative:<br />

• Progetto di educazione alla salute per popolazione anziana, attraverso l’attività motoria:<br />

svolto in collaborazione con l’Associazione Coordinamento Attività Anziani <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e<br />

<strong>Ledro</strong>, finalizzato a proporre l’attività motoria nell’ambito di un progetto più generale di<br />

educazione al benessere. I 25 corsi di attività motoria hanno coinvolto mediamente più<br />

di n.400 persone over 60 anni(corsi 2010-2011), e sono stati effettuati nei vari comuni del<br />

C9. Ne è prevista l’attivazione anche per il 2011/2012.<br />

• Spazio Handicap a <strong>Garda</strong>scuola per i portatori di handicap. Continua l’iniziativa che vede<br />

impegnati ogni 15 giorni il sabato pomeriggio, con il supporto di OSA del servizio<br />

domiciliare, i gruppi di volontariato per favorire uno spazio di incontro di tipo ludico<br />

ricreativo ai portatori di handicap della Comunità.<br />

Sono stai sospesi per l’anno 2011, per ragioni economiche:<br />

• Soggiorno Marino per Anziani: effettuato nelle prime settimane di giugno, con il supporto operativo<br />

della Cooperativa convenzionata per i servizi alla Domiciliarità SAD, ha evidenziato nel 2010 un<br />

leggero incremento dei partecipanti rispetto all’anno precedente,<br />

• Incontriamoci la Domenica: che ha visto nel 2010 ospitati tutte le domeniche circa n. 30 anziani<br />

presso <strong>Garda</strong>scuola ad Arco, con un servizio di trasporto – pranzo ed animazione, gestito in forma<br />

diretta dal Servizio attraverso il settore Domiciliarità, con la collaborazione del Associazione<br />

Coordinamento Attività Anziani.<br />

E’ in valutazione una riproposizione di entrambi i servizi seppur con caratteristiche diverse per il<br />

2012.<br />

130


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

Area degli interventi integrativi e sostitutivi delle funzioni proprie del nucleo familiare:<br />

previsti nei casi in cui la famiglia non sia in grado di provvedere autonomamente alla cura e<br />

all’assistenza di uno dei suoi membri, in quanto non autosufficiente e/o richiedenti interventi specifici<br />

in funzione del loro handicap, o per situazione multiproblematiche legate a minori.<br />

Si evidenzia quanto segue:<br />

Per la fascia minori e famiglie gli interventi si articolano in una possibile gradualità di<br />

prestazioni strettamente legate alle necessità più o meno rilevanti presentate dal minore e dal<br />

nucleo familiare di appartenenza e sempre attivate a seguito di presa in carico professionale e<br />

valutazione sociale :<br />

• Livello residenziale: prevede l’inserimento (a fronte di un progetto assistenziale specifico e<br />

in relazione anche a provvedimenti della Giustizia Minorile) di minori nelle varie strutture<br />

educativo - assistenziali a carattere residenziale, compresi servizi quali l’affido familiare e<br />

le case famiglia. Si evidenzia una contrazione di circa l’ 8% della spesa rispetto al 2010.<br />

• Livello semiresidenziale: prevede l’inserimento di minori (a fronte di un progetto<br />

assistenziale specifico in relazione anche a provvedimenti della Giustizia Minorile) nelle<br />

varie strutture educativo - assistenziali a carattere semiresidenziale. Nel 2011 si rileva un<br />

andamento della spesa simile al 2010 con un leggero aumento verso fine anno.<br />

Per la fascia portatori di handicap gli interventi si articolano in una possibile gradualità di<br />

prestazioni, a fronte di progetti assistenziali precisi e strettamente legate alle necessità più o<br />

meno rilevanti presentate:<br />

• Livello residenziale: prevede l’inserimento delle persone diversamente abili nelle varie<br />

strutture a carattere residenziale, secondo i vari livelli di bisogno. La casa alloggio attivata<br />

nel Comune di Concei, legata al progetto ANFFAS “Dopo di Noi”, è a regime.<br />

L’andamento della spesa conferma il dato 2010, con aumento però degli inserimenti<br />

temporanei di “sollievo” alle famiglie dei portatori di handicap. Anche i soggiorni marini<br />

devono essere inseriti nell’ottica del “sollievo” e pertanto rivalutati come servizio oltremodo<br />

utile.<br />

• Livello semiresidenziale: anche l’inserimento di disabili nelle varie risorse semiresidenziali<br />

ha confermato nel 2011 lo stesso andamento della spesa 2010. La risorsa “Intreccio” di<br />

Cooperativa Eliodoro rivolta a persone giovani con problematiche di tipo psichiatrico o<br />

misto, per le quali non è possibile attivare progetti finalizzati nel medio periodo<br />

all’inserimento lavorativo, sta dando ottimi risultati.<br />

Si è sempre in attesa della realizzazione nel Comune di Torbole da parte di ITEA della<br />

struttura che dovrà ospitare il progetto “dopo di noi” con l’attivazione di risorsa residenziale<br />

e semiresidenziale specifica.<br />

L’educativa a domicilio, finalizzata a supportare la persona e il nucleo familiare<br />

rafforzandone anche il ruolo educativo, è aumentata in modo rilevante nell’ultimo biennio.<br />

Dal punto di vista economico si è riusciti fino ad ora a rispettare i budget ipotizzati ad<br />

inizio anno.<br />

131


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

Per la fascia adulti, i problemi relativi alla presa in carico da parte dei servizi sociali e<br />

assistenziali sono molteplici: povertà, esclusione sociale, disagio relazionale, ecc. Sempre di<br />

più si evidenziano bisogni plurimi che di fatto richiedono interventi complessi ed integrati che i<br />

servizi sociali possono contribuire a porre in essere ed eseguire, ma che devono essere<br />

realizzati in collaborazione con altri soggetti istituzionali e non.<br />

• Livello residenziale: gli inserimenti in varie risorse gestite con finanziamenti legati alla<br />

L.P. n. 35/83, non incidono direttamente sul bilancio dell’Ente in quanto in capo alla PAT.<br />

Per quanto riguarda i progetti assistenziali che prevedono inserimenti in domicili<br />

autonomi o in risorse residenziali anche di minori che hanno raggiunto la maggiore età , la<br />

situazione è in leggera flessione rispetto al 2010.<br />

• Particolare attenzione è posta ai progetti di accompagnamento all’occupabilità per adulti a<br />

rischio di esclusione sociale (progetti di Azione 10) previsti dall’Agenzia del Lavoro, in<br />

sinergia anche con il Servizio <strong>Sociale</strong>, che dovrebbero gradualmente favorire il concreto<br />

passaggio dei lavoratori in difficoltà da una situazione anche lavorativa protetta ad una<br />

maggiore autonomia di gestione dei vari aspetti della loro vita.<br />

Per la fascia anziani : Si rivolgono a persone che pur presentando diminuita autosufficienza,<br />

mantengono comunque delle potenzialità residue che, adeguatamente stimolate e sostenute,<br />

consentono loro la permanenza nell’abitazione e nell’ambiente sociale di appartenenza.<br />

Riguardano soprattutto gli interventi posti in essere per persone in difficoltà a provvedere in<br />

forma autonoma alla cura della propria persona , degli effetti personali, della loro abitazione,<br />

della preparazione regolare ed adeguata dei pasti,. Negli ultimi anni si assiste infatti ad un<br />

progressivo costante aumento di tali richieste, in parte riconducibile al fisiologico allungamento<br />

dell’età media delle persone, che vede contemporaneamente ad un accrescimento delle<br />

situazioni invalidanti croniche che abbisognano dell’attivazione di una serie di servizi per<br />

permettere la permanenza a domicilio, una diminuzione delle reti di cura informali, famiglia<br />

ecc. per ragioni socio economiche note.<br />

• Livello residenziale: L’inserimento in R.S.A. (nel C.9 sono presenti n. 4 R.S.A. gestite<br />

tramite le n. 4 A.P.S.P. - Aziende per i Servizi alla Persona - di Arco, <strong>Ledro</strong>, Dro e Riva del<br />

<strong>Garda</strong>) avviene tramite le Unità di Valutazione Multidisciplinare a composizione mista<br />

sociale e sanitaria. Le richieste di inserimento nelle RSA nella Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

sono sempre superiori in modo sensibile alla disponibilità di posti. La lista di attesa non è<br />

stata inferiore per tutto l’arco del 2011 alle 80 persone. Gli appartamenti protetti di Casa<br />

Mielli, non saturano il bisogno neanche per la specifica tipologia di potenziale utenza<br />

accoglibile. Entrambe le citate risorse non sono a carico diretto del Servizio Socio<br />

assistenziale a livello economico.<br />

• Livello semiresidenziale: Tali interventi – servizi legati alla domiciliarità - si sostanziano nei<br />

servizi di assistenza domiciliare S.A.D., nei pasti a domicilio, servizio lavanderia, pasti<br />

presso mensa, telesoccorso e telecontrollo, trasporto e negli inserimenti nei centri Diurni<br />

attivati presso le APSP di Riva del <strong>Garda</strong>, Arco e <strong>Ledro</strong>. L’attivazione di tali servizi per le<br />

ragioni sopra evidenziate anche a supporto delle situazioni che non trovano risposta<br />

nell’inserimento residenziale in RSA, nel corso del 2011 è stato significativo, pur<br />

mantenendo un livello di spesa analogo al 2010. Va comunque rilevata la capacità del<br />

servizio sociale per il 2011, di rispondere in tempi medio brevi alle richieste di attivazione<br />

di questa tipologia di servizi, questo grazie ad una forte razionalizzazione degli interventi e<br />

all’attivazione delle opportune verifiche sugli interventi in atto. Per quanto riguarda<br />

specificamente il servizio di Centro Diurno, che la deliberazione PAT n. 556/2011 prevede<br />

in carico all’azienda Socio Sanitaria, non sono ancora chiare le modalità di passaggio,<br />

anche i servizi SAD relativi agli specifici interventi legati alle A.D.I. e A.D.I.–C.P. (assistenza<br />

domiciliare integrata e cure palliative) dovranno essere trasferiti entro il 2011 all’APSS. Nel<br />

132


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

2011 l’andamento di tali servizi rispecchia quello del 2010. In particolare, l’attivazione del<br />

servizio ADI e ADI-CP è immediata.<br />

Intervento n. 4 : Utilizzo di beni di terzi<br />

Per questo tipo di intervento legato all’acquisto di licenze software, si è confermato l’andamento<br />

della spesa.<br />

Intervento n. 5 : Trasferimenti<br />

Interventi di tipo economico :<br />

• L’istituto del Reddito di Garanzia introdotto negli ultimi mesi del 2009, da parte della PAT,<br />

come forte sostegno ai cittadini in situazione di bisogno, residenti in Provincia di Trento, in<br />

relazione alla crisi economica ha evidenziato un forte incremento sia nel 2010 sia nel 2011.<br />

Nel 2011 fino al mese di settembre sono stare presentate al servizio <strong>Sociale</strong> della Comunità<br />

n. 102 domande rispetto alle n. 68 del 2010. Dal punto di vista economico anche la spesa è<br />

aumentata del 43%.<br />

• Gli interventi una tantum per sopperire a situazioni di emergenza individuale e familiare,<br />

evidenziano una tendenza all’aumento, seppur calmierata dalla rigorosa valutazione sociale<br />

adottata per la loro erogazione anche in relazione alla restrizione del finanziamento;<br />

• Si evidenzia un leggero aumento del trend delle richieste di contributo legate all’Assegno di<br />

Cura, L.P. n. 6/98, così pure per gli altri contributi economici.<br />

• Per quanto riguarda gli altri interventi economici per assegno al nucleo familiare e maternità<br />

l’andamento rispecchia il 2010.<br />

• L’anticipo dell’Assegno di mantenimento ha evidenziato un aumento pari al 7%.<br />

Intervento n. 7 : Imposte e Tasse<br />

Per quanto riguarda le spese per imposte e tasse relative all’anno in corso, la spese più<br />

significative derivano dalla normativa vigente relativa all’IRAP e dall’Imposta di Bollo.<br />

Conto capitale<br />

Con riferimento alla spesa in conto capitale prevista e correlata al finanziamento resosi disponibile<br />

sulla L.P. 14/1991, le procedure sono state espletate nei limiti delle effettive necessità.<br />

Sono previsti e attuati interventi e acquisti:<br />

• lo spostamento, ritenuto oltremodo opportuno ed urgente della sede del Servizio <strong>Sociale</strong> da<br />

Villa Tappainer ad Arco ai locali ex Armanni – Palazzo Palme, per problemi oggettivi di<br />

spazio e per criticità legate a necessità di interventi strutturali inderogabili, non è ancora stata<br />

realizzato, nonostante i continui solleciti effettuati ai competenti Enti da parte del C.9.<br />

• Sono previsti comunque riadeguamenti dell’attrezzatura informatica per gli uffici del<br />

Servizio <strong>Sociale</strong>, conseguenti al normale processo di sostituzione di quanto obsoleto e in<br />

relazione all’ acquisto ed implementazione di sistemi operativi gestionali dei servizi legati alla<br />

Domiciliarità e Amministrativo e della Cartella <strong>Sociale</strong> Informatizzata.<br />

.<br />

133


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

Attività estive diurne per Minori “ Progetto estivo centri aperti”<br />

L’attività estiva per minori, effettuata da l’APSP - Casa Mia - servizi educativi per minori, con il<br />

supporto anche economico della Comunità e dei Comuni coinvolti, si è svolta:<br />

• nel Comune di <strong>Ledro</strong> presso Molina di <strong>Ledro</strong>, per n. 4 settimane,<br />

• a Riva del <strong>Garda</strong> presso il Centro Aretè per n. 12 settimane , e presso la ex Colonia<br />

Sabbioni per n.7 settimane,<br />

• a Dro presso Cà del Nemoler per n. 4 settimane,<br />

• ad Arco, presso <strong>Garda</strong>scuola per n. 4 settimane e a Nago Torbole per 6 settimane , oltre ad<br />

un soggiorno residenziale a S. Giovanni di Arco per n.1 settimana.<br />

I risultati sono stati ottimi, le soluzioni a moduli settimanali hanno permesso di rispondere a molte<br />

esigenze delle famiglie in modo duttile e flessibile. I minori iscritti sono stati complessivamente n.<br />

348 di n. 284 famiglie diverse, per una media di frequenza di 3,4 settimane per bambino.<br />

Hanno avuto accesso ai buoni di servizio n. 147 famiglie. Sono stati inseriti n. 12 minori<br />

diversamente abili seguiti individualmente, per una media di n. 3,6.settimane ciascuno.<br />

Azione 10 “Lavori di pubblica utilità” in sinergia con l’Agenzia del Lavoro<br />

Il progetto “Azione 10“ nell’ambito dei “particolari servizi ausiliari di tipo sociale” previsto con il<br />

concorso dell’Agenzia del Lavoro, ha visto coinvolta la Comunità nel progetto proprio e in un<br />

progetto articolato a livello sovra comunale proposto e realizzato dal settore domiciliarità, legato ad<br />

una condivisione con i comuni aderenti (Riva del <strong>Garda</strong>, Arco, Dro) della necessità di una raccordo<br />

sia dal punto di vista dei contenuti, della strutturazione dei progetti, dell’organizzazione del lavoro,<br />

sia della necessità di coordinamento con i servizi assistenziali erogati dalla Comunità. Pertanto<br />

nell’anno 2011 i progetti dei suddetti Comuni elaborati in campo sociale tuttora in corso hanno gli<br />

stessi contenuti. I progetti hanno autonomia e diversità invece per quanto riguarda: la durata, il<br />

numero degli operatori impiegati, l’autonomia finanziaria e contributiva.<br />

Lo specifico progetto attivato dalla Comunità vede coinvolte n. 11 lavoratori di cui n. 10 femmine e<br />

n. 1 maschio, per circa 8 mesi.<br />

<strong>Piano</strong> Giovani di Zona della Comunità<br />

Il <strong>Piano</strong> Giovani di Zona, attivato con il concorso di tutti i Comuni e della Comunità , é legato in<br />

parte al finanziamento dell’ Agenzia per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili della PAT, e in<br />

parte ai finanziamenti diretti dei Comuni e della Comunità.<br />

L’obiettivo del <strong>Piano</strong> è di aumentare nella popolazione giovanile del C9 la responsabilità verso la<br />

comunità di cui fanno parte, la loro partecipazione attiva alla promozione e salvaguardia del<br />

territorio in cui vivono e che saranno chiamati ad amministrare.<br />

Il <strong>Piano</strong> ha previsto per l’anno 2011 l’attivazione di n. 25 azioni specifiche, finalizzate appunto a<br />

coinvolgere i giovani nella gestione della comunità e legate al tema “I love my community“.<br />

Le azioni attivate dai vari soggetti (associazioni, cooperative ecc.) che hanno partecipato ai lavori<br />

del <strong>Piano</strong> sono in fase di conclusione, e i risultati raggiunti per ogni azione nelle verifiche finora<br />

attuate, hanno evidenziato una buona partecipazione da parte dei giovani coinvolti.<br />

La Comunità ha attivato in forma diretta n. 1 azione avente per tema “la maggiore età” che ha<br />

visto coinvolti più di 500 giovani diciottenni in una giornata di riflessione sui temi della<br />

responsabilità verso la Comunità e verso se stessi.<br />

134


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

6. SINTESI DEI LAVORI DEL<br />

TAVOLO TERRITORIALE E DEI<br />

TAVOLI TEMATICI<br />

135


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

136


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

L’analisi dei bisogni e delle priorità d’intervento<br />

I quattro Tavoli Tematici ed il Tavolo Territoriale hanno affrontato, da giugno a dicembre, l’analisi<br />

dei bisogni e delle problematiche del territorio e la conseguente analisi degli obiettivi e delle priorità<br />

d’intervento sia per quanto riguarda l’ambito della prevenzione e della promozione dell’agio, sia per<br />

quanto riguarda l’ambito dei servizi.<br />

I risultati di tali analisi sono riportati nelle tabelle seguenti e sono suddivisi per quattro aree:<br />

1. area minori e famiglie;<br />

2. area adulti a rischio di emarginazione;<br />

3. area anziani e non autosufficienza;<br />

4. area diverse abilità.<br />

137


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

MINORI E FAMIGLIE<br />

QUADRO GENERALE:<br />

Si osserva un generale assottigliamento ed indebolimento delle reti famigliari (incremento famiglie monoparentali e decremento famiglie numerose), un aumento<br />

delle famiglie multicomposte ed in generale di modelli diversi di famiglia. Si condivide la percezione di difficoltà ed impreparazione ai compiti genitoriali aggravata<br />

da disagi oggettivi di diversa natura spesso compresenti (abitativi, economici, occupazionali, conciliazione tempi lavoro-famiglia). Va anche rilevata in relazione<br />

alla famiglia e alla genitorialità la presenza di modelli culturali diversi legati all’immigrazione (si ricordi che la popolazione straniera rappresenta quasi il 10% della<br />

popolazione residente totale).<br />

INTEGRAZIONE TRA I SERVIZI (per fare rete):<br />

Anzitutto si intende assicurare la continuità, anche successivamente all’approvazione del <strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità, degli incontri dei Tavoli Territoriale e<br />

Tematici, con funzione di monitoraggio delle azioni e dei progetti in essere e preventivati, e di valutazione come previsto dalla LP13/07 e successivi regolamenti<br />

(vedi Linee Guida per la Costruzione dei Piani Sociali).<br />

Si ipotizza: l’attivazione di accordi di programma o altri strumenti di connessione con le Agenzie Educative ed i servizi che si occupano di minori; la creazione di<br />

network sociali a vari livelli tramite interazioni e comunicazioni fra gruppi, e compartecipazione plurima di istituzioni e attori sociali.<br />

Interventi di Prevenzione, Promozione e Inclusione <strong>Sociale</strong><br />

CATEGORIA DESCRIZIONE PROBLEMATICA / BISOGNO OBIETTIVO<br />

SOGGETTI<br />

INTERESSATI<br />

AZIONI<br />

(In colore rosso: Comunità - In colore blu: altri soggetti )<br />

REDDITO ED<br />

OCCUPAZIONE<br />

La crisi economica ha messo in difficoltà<br />

numerose famiglie soprattutto quelle<br />

monoreddito: non pochi lavoratori con<br />

famiglia a carico hanno perso, più o meno<br />

all'improvviso, il posto di lavoro e gli<br />

ammortizzatori sociali in atto possono non<br />

essere sufficienti a risolvere il disagio. La<br />

ristrettezza economica che la famiglia deve<br />

sopportare da un lato solleva<br />

problematiche oggettive come il pagamento<br />

dell'affitto e l'acquisto di beni di prima<br />

necessità, dall'altro scatena eventuali<br />

fragilità e debolezze latenti.<br />

POTENZIARE L’INFORMAZIONE<br />

SUI SOSTEGNI AL REDDITO E<br />

SULLE POLITICHE ATTIVE DEL<br />

LAVORO<br />

SSA Comunità <strong>Alto</strong><br />

<strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

Comuni<br />

APSS<br />

Agenzia del Lavoro<br />

Agenzie educative<br />

Privato sociale<br />

- PUBBLICAZIONE e PUBBLICIZZAZIONE PIANO<br />

SOCIALE DI COMUNITA’<br />

- RIORGANIZZAZIONE SERVIZIO SOCIO<br />

ASSISTENZIALE: FRONT OFFICE - SPORTELLO<br />

PER IL CITTADINO<br />

- ATTIVAZIONE STRUMENTI DI INFORMAZIONE<br />

SUGLI AIUTI AL REDDITO<br />

138


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

EDUCAZIONE AL<br />

CONSUMO<br />

Si evidenziano fenomeni di utilizzo<br />

indiscriminato e poco prudente del credito<br />

al consumo: si verificano acquisti al di<br />

sopra delle proprie possibilità o di beni<br />

costosi e superflui a discapito di beni di<br />

prima necessità. A ciò va collegato<br />

l'aumento dei casi di dipendenza da gioco<br />

e da alcol.<br />

PROMUOVERE L’EDUCAZIONE<br />

AL CONSUMO PER UN UTILIZZO<br />

OCULATO E PROGRAMMATO<br />

DEL DENARO<br />

SSA Comunità <strong>Alto</strong><br />

<strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

APSS<br />

Cassa Rurale<br />

Confcommercio<br />

Arcobaleno scs<br />

Agenzie educative<br />

Privato sociale<br />

Patronati<br />

- INCONTRI DI PROMOZIONE DEL CONSUMO<br />

RESPONSABILE (anche in collaborazione con Cassa<br />

Rurale, Confcommercio ed altri soggetti)<br />

- SPORTELLO FAMIGLIA - LP 1/2011 PRESSO FRONT<br />

OFFICE - SPORTELLO PER IL CITTADINO<br />

VITA DI COPPIA E<br />

GENITORIALITA'<br />

Aumentano fragilità di vario genere che<br />

spesso coinvolgono la relazione di coppia e<br />

le relazioni educative ed affettive con i figli.<br />

SOSTENERE IL BENESSERE<br />

FAMIGLIARE E LA<br />

GENITORIALITA’<br />

SSA Comunità <strong>Alto</strong><br />

<strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

Comuni<br />

APSS<br />

APSP Casa Mia<br />

Ephedra scs<br />

Fondazione Famiglia<br />

Materna<br />

Agenzie educative<br />

CedAS-Caritas<br />

Privato <strong>Sociale</strong><br />

- PIANO GIOVANI DI ZONA<br />

- CedAS: Spazio Ascolto Famiglia<br />

- Ephedra scs: Consulenza educativo/pedagogica,<br />

corsi a sostegno della genitorialità, counselling<br />

familiare, progetti di educativa domiciliare, progetto<br />

writing care.<br />

- Comune di Arco: progetto “Famiglie in Gioco”<br />

(annuale)<br />

- APSP Casa Mia: progetto "Time Out", consulenza<br />

educativa/pedagogica.<br />

- Fondazione Famiglia Materna: Progetto "Famiglia e<br />

capitale sociale" (Agenzia per la Famiglia)<br />

- POTENZIARE IL SISTEMA CENTRI APERTI<br />

PROGETTO ESTIVO PER FAVORIRE GLI<br />

INSERIMENTI E LA FREQUENZA DI MINORI<br />

(FLESSIBILITA' ORARI) con APSP Casa Mia<br />

CONCILIAZIONE<br />

TEMPI LAVORO-<br />

TEMPI FAMIGLIA<br />

Emergono difficoltà nella conciliazione dei<br />

tempi lavoro con i tempi famiglia (in<br />

particolare per le donne difficoltà ad<br />

ottenere part-time in caso di maternità e<br />

difficoltà di accesso ai nidi sia per il costo<br />

che per mancanza di posti nelle risorse). Le<br />

difficoltà aumentano nel periodo estivo<br />

vista l’economia turistica che caratterizza la<br />

zona.<br />

POTENZIARE I PROGETTI CHE<br />

SUPPORTANO LA<br />

CONCILIAZIONE FAMIGLIA-<br />

LAVORO E LA GENITORIALITA’<br />

SSA Comunità <strong>Alto</strong><br />

<strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

Comuni<br />

APSP Casa Mia<br />

Arcobaleno scs<br />

Ephedra scs<br />

Fondazione Famiglia<br />

Materna<br />

Privato sociale<br />

Agenzie Educative<br />

- ESTENDERE IL SISTEMA CENTRI APERTI PER<br />

MINORI SUL COMUNE DI NAGO-TORBOLE e TENNO<br />

- PIANO GIOVANI DI ZONA<br />

- Fondazione Famiglia Materna: progetto<br />

sperimentale "La stagione delle mamme" rivolto ai<br />

figli di lavoratrici stagionali aprile - ott.;<br />

- Centro Freeway <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong>: soluzioni flessibili e<br />

personalizzabili per minori 0-6 anni (aperto tutto<br />

l'anno);<br />

- Comune di Arco: Progetto "R…estate insieme " -<br />

colonia estiva;<br />

- Arcobaleno scs, Ephedra scs, I.C. <strong>Ledro</strong>, comune di<br />

<strong>Ledro</strong> e consigliera pari opportunità: progetto<br />

"Convivenza Lavoro e pari opportunità";<br />

- Arcobaleno scs: "Il paese dell'Arcobaleno": colonia<br />

estiva diurna per i figli delle socie.<br />

139


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

- SISTEMA CENTRI APERTI PER MINORI DELLA<br />

COMUNITA’ IN FORTE SINERGIA CON LE AGENZIE<br />

EDUCATIVE – ESTENSIONE A NAGO –TORBOLE E<br />

TENNO.<br />

MINORI, SCUOLA E<br />

FORMAZIONE<br />

Si osserva la presenza di molte fragilità nei<br />

minori sia a livello scolastico sia a livello di<br />

socializzazione. Tra le principali criticità si<br />

rilevano l'abbandono scolastico precoce,<br />

l'incremento dell’abuso di sostanze<br />

alcoliche e di condotte antisociali.<br />

SVILUPPARE PROGETTI DI<br />

PREVENZIONE E SOSTEGNO<br />

DELLE DIFFICOLTA' SIA<br />

SCOLASTICHE SIA RELAZIONALI<br />

PER MINORI E DI SUPPORTO<br />

ALLA GENITORIALITA' TRAMITE<br />

COLLABORAZIONI TRA TUTTI I<br />

SOGGETTI COINVOLTI E<br />

COINVOLGIBILI (IN PRIMO<br />

LUOGO LA SCUOLA)<br />

SSA Comunità <strong>Alto</strong><br />

<strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

Comuni<br />

Agenzie educative<br />

APSS<br />

Agenzia del Lavoro<br />

APSP Casa Mia<br />

Arcobaleno scs<br />

Ephedra scs<br />

Progetto 92 scs<br />

Comunità Murialdo<br />

Associazione Oplà<br />

Privato <strong>Sociale</strong><br />

- AGIO - CENTRO DI AGGREGAZIONE GIOVANILE AD<br />

ARCO- VALENZA SOVRACOMUNALE DELLA<br />

RISORSA ANCHE ALLA LUCE DEL TRASFERIMENTO<br />

NELLA NUOVA STRUTTRA - RICERCA MODALITA’<br />

GESTIONALI NUOVE CON IL COINVOLGIMENTO DI<br />

PIU ATTORI;<br />

- PIANO GIOVANI DI ZONA<br />

- COLLABORAZIONE TRA COMUNITA’ E APSS PER<br />

SENSIBILIZZAZIONE GIOVANI E FAMIGLIE SUL<br />

TEMA DELLE DIPENDENZE (raccordo con Centro di<br />

Alcologia: Progetto "Mi sento InFORMAto e Ballo<br />

senza Sballo”)<br />

- PERCORSI DI ORIENTAMENTO ED AVVIAMENTO<br />

AL LAVORO E PERCORSI DI TIROCINIO TRAMITE<br />

FSE IN COLLABORAZIONE CON AGENZIA DEL<br />

LAVORO<br />

- Ephedra scs: progetti di educativa scolastica,<br />

progetto di psicomotricità.<br />

- Associazione Oplà: Progetto Piedibus educazione al<br />

consumo critico e sostenibile/centri estivi-palestra<br />

creativa scuola/spazio educativo oplà/progetti per i<br />

giovani.<br />

- APSP Casa Mia: collaborazioni con gli istituti<br />

scolastici progetto "Scuola al Centro e centro a<br />

Scuola legato e vincolato all’attività dei Centri aperti<br />

di tutto il territorio della Comunità.<br />

GIOVANI<br />

Si manifesta una crescente difficoltà dei<br />

giovani di raggiungere la propria autonomia<br />

ed indipendenza, anzitutto a causa di un<br />

diffuso senso di sfiducia verso il futuro.<br />

Sembrano infatti essere venuti meno quei<br />

punti di riferimento fondamentali sui quali<br />

un giovane, fino ad oggi, poteva basare la<br />

propria realizzazione personale, divenire<br />

adulto e costruire una propria famiglia. La<br />

crisi che i giovani percepiscono non è solo<br />

economica ed occupazionale, ma anche<br />

culturale e valoriale.<br />

PROMUOVERE PROGETTI CHE<br />

FAVORISCANO PERCORSI DI<br />

AUTONOMIA,<br />

RESPONSABILIZZAZIONE E<br />

PROTAGONISMO DEI GIOVANI<br />

Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e<br />

<strong>Ledro</strong><br />

Comuni<br />

APSP Casa Mia<br />

Arcobaleno scs<br />

Ephedra scs<br />

Progetto 92<br />

Privato sociale<br />

- PIANO GIOVANI DI ZONA + INCONTRI NELLA<br />

COMUNITA' PER PROMOZIONE PGZ<br />

- Ephedra scs: progetti di orientamento-tirocinio e<br />

formazione con il FSE<br />

- Arcobaleno scs: progetto LEGALIZZIAMOCI con<br />

LIBERA - Terra del Fuoco di sensibilizzazione intorno<br />

ai temi della legalità, della partecipazione e<br />

democrazia rivolto ai giovani<br />

- APSP Casa Mia: “Io ci Sto” progetti a sostegno del<br />

volontariato e dell’impegno sociale.<br />

- Progetto 92 scs: Strumento di accoglienza<br />

residenziale e diurna per il raggiungimento o<br />

potenziamento dell'autonomia personale dei giovani.<br />

140


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

- CENTRI APERTI PER MINORI. COMUNITA’ALTO<br />

GARDA E LEDRO E APSP CASA MIA<br />

INTERCULTURALITA'<br />

Si rileva che molto spesso le famiglie<br />

straniere - soprattutto se appena giunte in<br />

loco - sono isolate ed incontrano difficoltà<br />

nell'espletamento delle basilari procedure<br />

burocratiche, nella fruizione dei servizi<br />

oltreché nella comprensione delle<br />

consuetudini locali e nell'inserimento nel<br />

tessuto sociale. I bambini, in particolare,<br />

evidenziano difficoltà di appartenenza alle<br />

due culture diverse e di conseguente<br />

integrazione.<br />

ATTIVARE MODALITA' DI<br />

INFORMAZIONE, SOSTEGNO E<br />

DI ACCOGLIENZA PER LE<br />

FAMIGLIE STRANIERE CON<br />

PARTICOLARE ATTENZIONE<br />

ALL'INTEGRAZIONE DEI PIU'<br />

PICCOLI<br />

SSA Comunità <strong>Alto</strong><br />

<strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

Cinformi<br />

Arcobaleno scs<br />

Ephedra scs<br />

Fondazione Famiglia<br />

Materna<br />

Progetto92 scs<br />

Comunità Murialdo<br />

- Comunità Murialdo: progetto "Alunni al centro!"<br />

Progetto sperimentale di sostegno all'integrazione<br />

scolastica e sociale per minori di famiglie migranti"<br />

- Arcobaleno scs: progetto/festival IL MONDO E' LA<br />

MIA CASA in collaborazione con il centro ASTALLI,<br />

Cinformi, Il Gioco degli Specchi, Ephedra, Comune di<br />

Arco.<br />

- Arcobaleno scs: corsi di lingua e cultura italiana per<br />

cittadini stranieri ad Arco e <strong>Ledro</strong>.<br />

- Ephedra scs: counselling interculturale per famiglie.<br />

- Ephedra scs: progetto di volontariato/formazione<br />

rivolto a minori stranieri in accoglienza in strutture.<br />

- Fondazione Famiglia Materna: Progetto "Bambini<br />

nel mondo" volontariato /attività di socializzazione<br />

stranieri con figli piccoli<br />

- Progetto 92 scs: Supporto individualizzato<br />

(scolastico e sociale) residenziale e diurno per<br />

minori.<br />

141


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

Interventi integrativi e sostitutivi delle funzioni proprie del nucleo famigliare<br />

CATEGORIA DESCRIZIONE PROBLEMATICA / BISOGNO OBIETTIVO<br />

RESIDENZIALITA'<br />

E<br />

SEMIRESIDENZIA<br />

LITA MINORI<br />

Posto che l’offerta di servizi per minori sia a<br />

carattere semi residenziale che residenziale<br />

sul territorio è buona, si osserva che più della<br />

metà delle accoglienze sono riservate agli<br />

inserimenti effettuati su decreto del Tribunale<br />

per i Minorenni, e riguarda minori con disagi<br />

già conclamati. Sono inoltre in crescita le<br />

richieste di inserimento di minori dai 15 ai 17<br />

anni con le conseguenti difficoltà legate alla<br />

fase adolescenziale. Si registra un aumento di<br />

minori stranieri non accompagnati (con<br />

difficoltà di varia natura oltre che linguistiche).<br />

Infine sono in crescita le situazioni al limite tra<br />

sanitario e sociale, ma sul territorio non<br />

esistono strutture residenziali in grado di<br />

rispondere a disagi "misti" complessi ovvero<br />

sia sociali sia sanitari.<br />

DIVERSIFICARE L’OFFERTA<br />

SEMIRESIDENZIALE E<br />

RESIDENZIALE (STRUTTURE E<br />

ASSET) PER MINORI SULLA<br />

BASE DELLE PRINCIPALI<br />

CRITICITA’ EMERGENTI<br />

PROGETTUALITA’ FLESSIBILE.<br />

SOGGETTI<br />

INTERESSATI<br />

SSA Comunità <strong>Alto</strong><br />

<strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

APSS - PUA<br />

APSP Casa Mia<br />

Ephedra scs<br />

Progetto 92<br />

Comunità Murialdo<br />

AZIONI<br />

(In colore rosso: Comunità - In colore blu: altri soggetti )<br />

- APSP CASA MIA . GRUPPI APPARTAMENTO -<br />

IMPLEMENTAZIONE NUOVO COMPENDIO DEL<br />

BRIONE (versatilità delle destinazioni d'uso)<br />

- PUA - ATTIVAZIONE VALUTAZIONE PER<br />

SITUAZIONI COMPLESSE DI TIPO SOCIO SANITARIO<br />

- Comunità Murialdo: Progetto Nadino. Servizio per il<br />

sostegno e l’accompagnamento di mamme in<br />

temporanea difficoltà socio/economica/relazionale,<br />

affiancate dall’esperienza e dalla professionalità<br />

della Casa Famiglia, quale luogo quotidiano di cura<br />

delle relazioni.<br />

- Comunità Murialdo: Progetto Arcobaleno.<br />

Accoglienza semiresidenziale in casa famiglia per un<br />

affiancamento educativo al minore in un ambiente<br />

familiare e per un sostegno alla genitorialità<br />

- Ephedra scs: progetti facenti riferimento ai centri<br />

diurni in sinergia con altri servizi volti alla<br />

diversificazione dell’offerta in base ai bisogni<br />

emergenti.<br />

FAMIGLIE<br />

ACCOGLIENTI ED<br />

AFFIDATARIE<br />

Si registra una riduzione di disponibilità da<br />

parte di famiglie accoglienti e di famiglie<br />

affidatarie che forse necessitano di maggiore<br />

supporto. Si sottolinea la difficoltà di dialogare<br />

con le famiglie d'origine al fine di condividere<br />

il progetto riguardante il figlio.<br />

FAVORIRE FORME DI<br />

ACCOGLIENZA, AFFIDO E<br />

VICINATO IN FAVORE DEL<br />

MINORE E DELLA FAMIGLIA<br />

D'ORIGINE<br />

SSA Comunità <strong>Alto</strong><br />

<strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

Comunità Murialdo<br />

- RIPROPOSIZIONE DI PROGETTI DI<br />

SENSIBILIZZAZIONE DELLE FAMIGLIE AL TEMA<br />

DELL’ACCOGLIENZA FAMILAIRE E DELL’AFFIDO<br />

- Comunità Murialdo: Promozione all'accoglienza fa<br />

miliare, Progetto Il Filo e il Nodo, Progetto Domino.<br />

VIOLENZA<br />

DOMESTICA<br />

Si rileva il problema delle violenze e<br />

maltrattamenti subiti dalle donne (ed<br />

indirettamente anche dai figli). Le situazioni<br />

sono molteplici e sfaccettate: spesso le donne<br />

riescono a parlarne ma hanno il timore di<br />

avviare un progetto.<br />

- ATTIVARE APPROFONDIMENTI<br />

ED EVENTUALE FORMAZIONE<br />

SPECIFICA PER FORNIRE UN<br />

SUPPORTO SPECIALIZZATO<br />

ALLE PERSONE VITTIMA DI<br />

MALTRATTAMENTI<br />

- CREARE UN SERVIZIO DI<br />

ACCOGLIENZA SIA SU<br />

URGENZA SIA SU PROGETTO<br />

PER DONNE E FIGLI VITTIME DI<br />

VIOLENZA<br />

SSA Comunità <strong>Alto</strong><br />

<strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

APSP Casa Mia<br />

Ephedra scs<br />

Fondazione Famiglia<br />

Materna<br />

- LP 6/10 "INTERVENTI PER LA PREVENZIONE<br />

DELLA VIOLENZA DI GENERE" - COLLEGAMENTO<br />

CON I SERVIZI SPECIALISTICI E DEL PRIVATO<br />

SOCIALE<br />

- Ephedra scs: progetti di educativa domiciliare,<br />

servizio di advocacy per minori vittime e/o testimoni<br />

di violenza domestica.<br />

- Fondazione Famiglia Materna: Progetto "AURORA"<br />

accoglienza in emergenza donne e minori vittime di<br />

violenza; programmi di trattamento / riabilitazione di<br />

uomini maltrattanti.<br />

- APSP Casa Mia.<br />

142


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

EMERGENZE<br />

ALLOGGIATIVE<br />

Si rilevano in modo marcato nella Comunità<br />

<strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong> numerosi sfratti esecutivi<br />

di famiglie con figli a carico. Dietro a certe<br />

tipologie di sfratti si scoprono spesso disagi<br />

profondi e povertà culturale. Le famiglie,<br />

infatti, hanno a cuore i figli ma risultano di<br />

fatto incapaci di gestire il denaro ( si osserva<br />

che l’ 80% di queste situazioni riguardano<br />

famiglie non italiane).<br />

ATTREZZARE PRESSO LE<br />

RISORSE ESISTENTI SUL<br />

TERRITORIO STRUTTURA DI<br />

PRONTA ACCOGLIENZA E DI<br />

ACCOGLIENZA TEMPORANEA<br />

(SIA SU URGENZA SIA SU<br />

PROGETTO) IN FUNZIONE<br />

DELLE ESIGENZE LAVORATIVE<br />

DELLA DONNA ED EDUCATIVE<br />

DEI FIGLI<br />

SSA Comunità <strong>Alto</strong><br />

<strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

APSP Casa Mia<br />

Fondazione Famiglia<br />

Materna<br />

- APSP CASA MIA - NUOVE POSSIBILITA'<br />

STRUTTURA BRIONE<br />

Fondazione Famiglia Materna: "Foresterie sociali" -<br />

alloggi per accoglienza temporanea di nuclei<br />

familiari con difficoltà sociali e alloggiative (donne<br />

con minori a carico, uomini separati, ecc.) con<br />

progetto di accompagnamento sociale "a bassa<br />

soglia".<br />

143


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

ADULTI A RISCHIO DI EMARGINAZIONE<br />

QUADRO GENERALE:<br />

In relazione alla situazione degli adulti a rischio di emarginazione si rileva la compresenza di disagi economici, abitativi, lavorativi, famigliari, sociali associati<br />

ad altre problematiche che vanno dall’uso di sostanze (alcol, fumo droghe ) agli stili di vita (alimentazione, attività fisica), dal disagio psichico ai disturbi<br />

emozionali relazionali, dalla violenza domestica e sociale al gioco d’azzardo. Alla luce di tali multiproblematicità e multidimensionalità si sta venendo a<br />

configurare anche un'utenza "di mezzo" con disagi derivanti in parte da una fragilità di fondo a livello personale ed in parte da difficoltà oggettive legate ad un<br />

contesto socio economico sfavorevole. Accanto a ciò dev'essere tenuto presente l'indebolimento delle reti sociali di supporto anche giustificato dal forte<br />

aumento dei nuclei monoparentali.<br />

INTEGRAZIONE TRA I SERVIZI (per fare rete):<br />

Anzitutto si intende assicurare la continuità, anche successivamente all’approvazione del <strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità, degli incontri dei Tavoli Territoriale e<br />

Tematici, con funzione di monitoraggio delle azioni e dei progetti in essere e preventivati, e di valutazione come previsto dalla LP13/07 e successivi regolamenti<br />

(vedi Linee Guida per la Costruzione dei Piani Sociali).<br />

Attivare un continuativo confronto tra i vari servizi, anzitutto attraverso regolari incontri del tavolo tematico adulti, e attivare un raccordo forte tra le realtà<br />

territoriali (rete formale e rete informale con pari dignità) mettendo in rete e coordinando le varie forme di risposta immediata alle emergenze con i servizi – in<br />

primis sociale e sanitario – al fine di:<br />

- analizzare la multidimensionalità del disagio presente sul territorio;<br />

- conoscere e valutare i possibili interventi finalizzati a dare risposte a situazioni di fragilità e di emarginazione riguardante l'adulto;<br />

- monitorare i progetti e le azioni in essere quali risposte ai bisogni rilevati secondo modalità di valutazione da individuare e da condividere;<br />

- mettere in collegamento il più possibile i vari progetti di prevenzione attivati dagli enti pubblici, dalle cooperative sociali e dalle risorse del volontariato attive<br />

sul territorio;<br />

- monitorare “l’utenza di mezzo” / “area grigia” al fine di identificare per tempo le situazioni a rischio, definire analisi e strategie condivise per interventi di<br />

sostegno integrati ed attivazione delle reti di aiuto;<br />

- aumentare la presa in carico integrata dei casi complessi / situazioni multiproblematiche;<br />

- segnalarsi reciprocamente le situazioni ed indirizzare la persona al servizio più adatto alle esigenze manifestate.<br />

144


Interventi di Prevenzione, Promozione e Inclusione <strong>Sociale</strong><br />

<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

CATEGORIA DESCRIZIONE PROBLEMATICA / BISOGNO OBIETTIVO<br />

OCCUPAZIONE /<br />

DISOCCUPAZIONE<br />

Si rileva un aumento dei disoccupati<br />

(soprattutto ultracinquantenni a bassa<br />

qualificazione, spesso con conseguenti<br />

problemi psicologici oltre che economici),<br />

una diminuzione delle<br />

opportunità/occasioni lavorative,<br />

soprattutto per il genere femminile e per la<br />

fascia extracomunitaria (vedi contrazione<br />

economica soprattutto a livello di<br />

industria, edilizia ecc. e minore richiesta di<br />

manodopera poco qualificata). Si osserva<br />

una crescente difficoltà delle persone<br />

rimaste senza lavoro a ricercare<br />

autonomamente una soluzione ed una<br />

scarsa disponibilità di determinate<br />

categorie di disoccupati a forme di<br />

riqualificazione e di impiego diverse<br />

rispetto alle competenze pre-esistenti.<br />

Vanno anche considerate le persone con<br />

problematiche penali che, pur avendone<br />

diritto, non possono usufruire di misure<br />

alternative alla detenzione per assenza di<br />

soluzioni occupazionali.<br />

ATTRAVERSO ADEGUATI<br />

STRUMENTI DI INFORMAZIONE<br />

E DI COMUNICAZIONE<br />

ACCRESCERE LA<br />

CONOSCENZA DEI CITTADINI<br />

DEGLI INTERVENTI DI<br />

SOSTEGNO ECONOMICO E<br />

DELLE OPPORTUNITA'<br />

FORMATIVE E LAVORATIVE<br />

DISPONIBILI<br />

SOGGETTI<br />

INTERESSATI<br />

SSA Comunità <strong>Alto</strong><br />

<strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

Agenzia del Lavoro<br />

Comuni<br />

Patronati<br />

Privato <strong>Sociale</strong><br />

AZIONI<br />

(In colore rosso: Comunità - In colore blu: altri soggetti )<br />

- PUBBLICAZIONE e PUBBLICIZZAZIONE PIANO<br />

SOCIALE DI COMUNITA’<br />

- FRONT OFFICE - SPORTELLO PER IL CITTADINO<br />

- INIZIATIVE DI INFORMAZIONE SUGLI AIUTI AL<br />

REDDITO<br />

145


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

INTERVENTO 19<br />

/ EX AZIONE 10<br />

Per quanto riguarda i progetti di<br />

accompagnamento all’occupabilità<br />

attraverso lavori socialmente utili (come<br />

ex Az.10 ) si rileva l'incremento della lista<br />

delle domande di inserimento, in<br />

particolare alla categoria "disoccupati". In<br />

rapporto all'ex Az.10 si segnalano i<br />

seguenti<br />

problemi:<br />

1. problema della sospensione nei mesi<br />

invernali che sono i più critici per le<br />

persone sole e a rischio emarginazione;<br />

2. poco ricambio all’interno delle squadre<br />

di<br />

lavoro;<br />

3. necessità di diversificare i progetti<br />

anche in base alla tipologia di soggetti<br />

prevista quali possibili utenti dei lavori<br />

socialmente utili, anche in termini di<br />

complessità dei lavori offerti in base ai<br />

progetti attivati dai comuni e dalle<br />

cooperative<br />

sociali;<br />

4. aumento di casi di persone che non<br />

sono più idonee ai contesti di lavoro nei<br />

quali sono inserite in quanto problemi<br />

fisici o mentali (ad esempio disagio<br />

psichico) impediscono di svolgere le<br />

mansioni in maniera adeguata;<br />

5. difficoltà a dare risposte occupazionali<br />

mirate per disabili che saturino il numero<br />

di richieste (Legge 68/99 “Norme per il<br />

diritto al lavoro dei disabili").<br />

POTENZIARE E DIVERSIFICARE<br />

GLI ATTUALI INTERVENTI ED<br />

OPPORTUNITA' DI RE-<br />

INSERIMENTO LAVORATIVO<br />

ANCHE IN DIPENDENZA DELLA<br />

TIPOLOGIA E DELLE<br />

COMPETENZE DEI RICHIEDENTI<br />

ATTRAVERSO UNA MAGGIORE<br />

COLLABORAZIONE TRA GLI<br />

ENTI PUBBLICI E PRIVATI<br />

INTERESSATI<br />

SSA Comunità <strong>Alto</strong><br />

<strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

Agenzia del Lavoro<br />

Comuni<br />

APSP<br />

Fenice scs<br />

Tandem scs<br />

Privato <strong>Sociale</strong><br />

- INTERVENTO 19 - LAVORI SOCIALMENTE UTILI:<br />

SQUADRA ATTIVITA’ DI MANUTENZIONE CRM,<br />

RIORDINO ARCHIVI IN CONVENZIONE CON COOP<br />

SOCIALE<br />

- INTERVENTO 19 - 20.2: PROGETTI PLURIENNALI<br />

NEI LAVORI SOCIALMENTE UTILI A SUPPORTO DEI<br />

SERVIZI ALLA PERSONA.<br />

- CONSOLIDAMENTO TAVOLO DI LAVORO TRA<br />

COMUNI, COMUNITA' E COOPERATIVE SOCIALI SU<br />

INTERVENTO 19<br />

- VALUTARE LA RICERCA DI POSSIBILI NICCHIE DI<br />

MERCATO PER ATTIVITA’ IMPRENDITORIALI IN<br />

FAVORE DI LAVORATORI SVANTAGGIATI CON LA<br />

COLLABORAZIONE DEL PRIVATO SOCIALE E<br />

DELL’AGENZIA DEL LAVORO<br />

- Tutti progetti di Intervento 18, 19, e 20.3 (ex Azione<br />

10, 9, 7) attivati dai comuni ed enti pubblici e gestiti<br />

dalla cooperative sociali anche di tipo B.<br />

AUTONOMIA<br />

PERSONALE<br />

Si registra una crescente perdita di<br />

autonomia da parte delle persone, un<br />

indebolimento delle risorse personali,<br />

un'incapacità a far fronte ai problemi legati<br />

alle difficoltà della quotidianità, soprattutto<br />

nei soggetti con fragilità latenti o situazioni<br />

famigliari instabili, una moltiplicazione di<br />

nuove fragilità e disagi che colpiscono le<br />

persone in età adulta. Il servizio di<br />

Psicologia registra un grande aumento<br />

della propria utenza, mentre il servizio di<br />

Psichiatria segnala esordi psicotici molto<br />

REALIZZARE TRAMITE<br />

SINERGIE CON I VARI ATTORI<br />

PROGETTI DI PROMOZIONE<br />

DELL’AUTONOMIA DELLA<br />

PERSONA CON DISAGIO (COME<br />

AIUTARE AD AIUTARSI)<br />

- ATTUARE PROGRAMMI DI<br />

PREVENZIONE DELLE<br />

DIPENDENZE<br />

SSA Comunità <strong>Alto</strong><br />

<strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

APSS<br />

APSP<br />

Fenice scs<br />

Tandem scs<br />

Arcobaleno scs<br />

Progetto 92 scs<br />

Privato sociale<br />

- ATTIVARE SISTEMI DI CONNESSIONE (accordi,<br />

protocolli…) E PROGETTI INTEGRATI TRA SERVIZI<br />

PER UN SUPPORTO MULTIDISCIPLINARE ALLA<br />

PERSONA ADULTA (anche in raccordo con UVM-<br />

PUA)<br />

- ORGANIZZARE INCONTRI SUL TEMA DELLE<br />

DIPENDENZE CON APSS, SU STILI DI VITA SANI E<br />

SOBRI, SULLO SVILUPPO DELLE CAPACITA' DI VITA<br />

CHE FAVORISCANO IL BENESSERE NELLA<br />

COMUNITA' E PREVENGANO DISAGI E VIOLENZA<br />

NELLA POPOLAZIONE (raccordo con progettualità<br />

dell'Alcologia, del Ser.T, della Psicologia Clinica e<br />

altri).<br />

146


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

precoci, sintomatologie anche severe<br />

dietro alle quali vi è la disoccupazione<br />

diffusa, come motivo di destabilizzazione,<br />

casi di giovani adulti che hanno bisogni<br />

intermedi tra quelli degli adolescenti e<br />

degli adulti. A ciò va aggiunta la<br />

manifestazione di condotte antisociali.<br />

- ATTIVAZIONE DI FORME DI EDUCATIVA<br />

INDIVIDUALIZZATA PER ADULTI PER ACQUISIZIONE<br />

E MANTENIMENTO CAPACITA' DI VITA<br />

INDIPENDENTE<br />

EDUCAZIONE AL<br />

CONSUMO<br />

Si evidenziano fenomeni di utilizzo<br />

indiscriminato e poco prudente del credito<br />

al consumo: si verificano acquisti al di<br />

sopra delle proprie possibilità o di beni<br />

costosi e superflui a discapito di beni di<br />

prima necessità. A ciò va collegato<br />

l'aumento dei casi di dipendenza da gioco<br />

e da alcol. Il sostegno alle situazioni di<br />

disagio tramite interventi economici -<br />

erogazioni di denaro, cibo… - corre<br />

spesso il rischio di diventare diseducativo<br />

e controproducente, soprattutto quando la<br />

persona non elabora e non individua le<br />

proprie responsabilità in rapporto<br />

all’emergenza nella quale si è trovato. Più<br />

di uno sono i casi di individui (ormai ben<br />

noti) che fanno “il giro delle elemosine”.<br />

REALIZZARE MODALITA’<br />

EDUCATIVE (BASATE SUL<br />

PRINCIPIO DELLO SCAMBIO) DI<br />

ELARGIZIONE DI BENI DI PRIMA<br />

NECESSITA’ E PROMUOVERE<br />

L’EDUCAZIONE AL CONSUMO<br />

PER UN UTILIZZO OCULATO E<br />

PROGRAMMATO DEL DENARO<br />

SSA Comunità <strong>Alto</strong><br />

<strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

APSS<br />

Arcobaleno scs<br />

Fenice scs<br />

Progetto 92 scs<br />

Cassa Rurale<br />

Confcommercio<br />

CedAS-Caritas<br />

Frati Cappuccini di San<br />

Martino<br />

Patronati<br />

Privato sociale<br />

- INCONTRI DI PROMOZIONE DEL CONSUMO<br />

RESPONSABILE (anche in collaborazione con Cassa<br />

Rurale e Confcommercio ed altri soggetti)<br />

- TAVOLO PERMANENTE PER IL MONITORAGGIO<br />

DEL FENOMENO DELLE POVERTA' (coordinamento<br />

dei vari attori e attivazione di modalità informali<br />

flessibili e rapide di risposta al bisogno / regolazione<br />

aiuti economici / ricorso alla mediazione del<br />

volontariato per educazione alla gestione del denaro<br />

e identificazione bisogni reali)<br />

Progetto 92 scs: Interventi educativi per giovani<br />

adulti per la gestione di risorse economiche personali<br />

o di aiuti economici esterni.<br />

CedAS: attività di ascolto, sostegno e solidarietà<br />

(risposta alle emergenze: sussidi, vestiario, aiuti<br />

alimentari ...)<br />

Frati Cappuccini di S.Martino: servizio di foresteria.<br />

INTERCULTURALITA'<br />

Si rilevano situazioni di disagio riguardanti<br />

stranieri e famiglie di stranieri dovute a<br />

isolamento, modelli culturali diversi,<br />

scarsa conoscenza della lingua cui si<br />

legano problemi nell'espletamento dei<br />

principali adempimenti burocratici, nella<br />

ricerca e nel mantenimento del lavoro, nel<br />

rispetto delle scadenze di pagamento.<br />

ATTIVARE UN PUNTO DI<br />

RIFERIMENTO, DI<br />

INFORMAZIONE E DI<br />

ACCOGLIENZA PER LE<br />

PERSONE STRANIERE<br />

SSA Comunità <strong>Alto</strong><br />

<strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

Cinformi<br />

Arcobaleno scs<br />

Privato sociale<br />

- ISTITUZIONE DI UNA CONSULTA DEGLI STRANIERI<br />

(in collaborazione con Cinformi)<br />

- PROMOZIONE DI CORSI PER FACILITARE<br />

L'INSERIMENTO NEL CONTESTO LOCALE<br />

- Arcobaleno scs: corsi di lingua e cultura italiana per<br />

cittadini stranieri ad Arco e <strong>Ledro</strong> (“Il mondo è la mia<br />

casa”, “Gli altri siamo noi”)<br />

147


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

Interventi integrativi e sostitutivi delle funzioni proprie del nucleo famigliare<br />

CATEGORIA DESCRIZIONE PROBLEMATICA / BISOGNO OBIETTIVO<br />

RESIDENZIALITA' E<br />

SEMIRESIDENZIALITA’<br />

ADULTA<br />

Si constata una generale scarsità di<br />

risorse dedicate all'utenza adulta per<br />

quanto riguarda la Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong>.<br />

Si rileva la mancanza di alloggi protetti<br />

per accoglienze di lungo periodo per<br />

adulti con disagio cronico e la mancanza<br />

di strutture di accoglienza per donne.<br />

RIVEDERE L’OFFERTA<br />

RESIDENZIALE E<br />

SEMIRESIDENZIALE PER<br />

ADULTI SULLA BASE DELLE<br />

CARATTERISTICHE<br />

DELL'UTENZA<br />

SOGGETTI<br />

INTERESSATI<br />

SSA Comunità <strong>Alto</strong><br />

<strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

APSS - PUA<br />

APSP<br />

Comuni<br />

Arcobaleno scs<br />

Progetto 92 scs<br />

AZIONI<br />

(In colore rosso: Comunità - In colore blu: altri soggetti )<br />

- PROGETTO CASA ALLOGGIO: AMPLIAMENTO O<br />

SPOSTAMENTO DELLA STRUTTURA ATTUALE<br />

(ipotesi Villa Bresciani)<br />

FAMIGLIE<br />

ACCOGLIENTI<br />

Si rileva una carenza di famiglie<br />

accoglienti per adulti (e a latere di minori<br />

e anziani) .<br />

- SUPPORTARE<br />

MAGGIORMENTE LE FAMIGLIE<br />

ACCOGLIENTI ATTUALMENTE<br />

DISPONIBILI PER MINORI<br />

- VERIFICARE LE POSSIBILITA’<br />

DI ATTIVAZIONE DI TALE<br />

TIPOLOGIA DI SERVIZIO PER<br />

SITUAZIONI COMPLESSE DI<br />

ADULTI E ANZIANI<br />

SSA Comunità <strong>Alto</strong><br />

<strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

APSS - PUA<br />

Privato sociale<br />

- IPOTESI DI SINERGIA TRA SERVIZI APSS E SSA<br />

PER EVENTUALE ATTIVAZIONE DI TALE<br />

TIPOLOGIA DI RISORSA<br />

EMERGENZE<br />

ALLOGGIATIVE<br />

SEMIRESIDENZIALITA'<br />

ADULTA<br />

Si registrano molteplici casi di persone<br />

senza casa (non solo senza fissa dimora<br />

e stranieri, ma anche genitori separati con<br />

nuove dipendenze, disoccupati) che sono<br />

costretti a ricorrere alle strutture di Trento<br />

e di Rovereto pur avendo lavoro nell’<strong>Alto</strong><br />

<strong>Garda</strong> e non avendo mezzi adatti ai<br />

necessari spostamenti.<br />

Si osserva che molti adulti si trovano in<br />

condizioni di isolamento, marginalità,<br />

dipendenza, disagio psichico soprattutto<br />

al di fuori dell'orario di lavoro (p.e. in<br />

Azione10) e spesso trovano rifugio in<br />

luoghi poco adatti/funzionali al processo<br />

in atto di recupero (bar, sale<br />

giochi/scommesse…). Si sottolinea la<br />

carenza di luoghi aggregativi e di<br />

socializzazione per adulti con disagio ed<br />

in particolare l'assenza di un centro diurno<br />

per utenza psichiatrica.<br />

REALIZZARE UNO STUDIO DI<br />

FATTIBILITA’ PER UN CENTRO<br />

DI PRONTA ACCOGLIENZA<br />

NOTTURNA<br />

OFFRIRE DEI LUOGHI E DEI<br />

MOMENTI DI AGGREGAZIONE E<br />

SOCIALIZZAZIONE<br />

ATTRAVERSO L'AMPLIAMENTO<br />

DELLE FUNZIONI DEI CENTRI DI<br />

SERVIZI ESISTENTI SUL<br />

TERRITORIO<br />

SSA Comunità <strong>Alto</strong><br />

<strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

Arcobaleno scs<br />

Progetto 92 scs<br />

Privato sociale<br />

SSA Comunità <strong>Alto</strong><br />

<strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

Comuni<br />

APSP<br />

Privato sociale<br />

- PROGETTO CONNESSO A CASA ALLOGGIO<br />

(ipotesi Villa Bresciani)<br />

- Progetto 92 scs: Accoglienza in emergenza di<br />

giovani adulti.<br />

- POTENZIAMENTO CENTRI DI SERVIZIO DI VIA<br />

CADUTI CEFALONIA AD ARCO E DI MOLINA.<br />

PROPOSTA DI APERTURA 7 GG SU 7 PER<br />

PERSONE A RISCHIO DI EMARGINAZIONE E CON<br />

DISAGIO RELAZIONALE E PSICHICO<br />

- POTENZIAMENTO DEI CENTRI SERVIZI PRESSO<br />

LE APSP LOCALI<br />

148


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

149


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

ANZIANI E NON AUTOSUFFICIENZA<br />

QUADRO GENERALE:<br />

Si osserva un notevole incremento della popolazione anziana in genere , soprattutto quella superiore agli 80/85 anni tendente alla non autosufficienza, cui si<br />

accompagna la richiesta sempre più frequente di interventi socio-sanitari differenziati, complessi e costosi. Dato che l’incremento della popolazione anziana ,<br />

sarà progressivo per i prossimi 20 anni, è necessario attivare programmazioni e pianificazioni di servizi a breve – medio e lungo termine. Per quanto<br />

riguarda la residenzialità, la necessità di dare risposte tramite i servizi esistenti alle situazioni più severe di non autosufficienza satura le RSA e i Centri<br />

Diurni, limitando di fatto la possibilità di dare risposte alla fascia intermedia del bisogno. si rileva difficoltà nel supporto di situazioni di anziani parzialmente<br />

non autosufficienti, la cui condizione viene resa più problematica a causa dell’assottigliamento delle reti familiari.<br />

INTEGRAZIONE TRA I SERVIZI (per fare rete):<br />

Anzitutto si intende assicurare la continuità, anche successivamente all’approvazione del <strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità, degli incontri dei Tavoli Territoriale e<br />

Tematici, con funzione di monitoraggio delle azioni e dei progetti in essere e preventivati, e di valutazione come previsto dalla LP13/07 e successivi<br />

regolamenti (vedi Linee Guida per la Costruzione dei Piani Sociali).<br />

Attivare collaborazioni finalizzate a fornire maggior informazione nei luoghi privilegiati attraverso il contattare, informare e coinvolgere gli operatori sanitari<br />

ai quali gli anziani si rivolgono più spesso e di preferenza: medici di base, farmacisti, guardia medica, pronto soccorso.<br />

Attivare collaborazioni tra Servizio <strong>Sociale</strong>, APSS, APSP, cooperative sociali e volontariato per offrire un maggiore supporto alla fascia intermedia degli<br />

anziani parzialmente autosufficienti attraverso l’aumento dei servizi domiciliari e le possibili articolazioni dei centri servizi, con possibilità di estensione degli<br />

orari di apertura e dei servizi erogati.<br />

Implementare l’integrazione socio-sanitaria sia in rapporto ai cambiamenti che avverranno per effetto della nuova normativa sia a livello operativo-pratico, a<br />

partire dalle relazioni e dalle collaborazioni tra gli operatori sociali e gli operatori sanitari in direzione di una presa in carico integrata delle persone e di una<br />

valorizzazione delle competenze di ciascun ambito.<br />

150


Interventi di Prevenzione, Promozione e Inclusione <strong>Sociale</strong><br />

<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

CATEGORIA DESCRIZIONE PROBLEMATICA / BISOGNO OBIETTIVO<br />

SOGGETTI<br />

INTERESSATI<br />

AZIONI<br />

(In colore rosso: Comunità - In colore blu: altri soggetti )<br />

INFORMAZIONE E<br />

STILI DI VITA<br />

Si osserva una parziale conoscenza o<br />

utilizzo da parte degli anziani e delle loro<br />

famiglie dei servizi presenti sul territorio,<br />

sociali e sanitari, e dei possibili benefici<br />

economici previsti dalle varie norme.<br />

Talvolta si scoprono situazioni di anziani<br />

bisognosi che avrebbero diritto di usufruire<br />

del reddito di garanzia ma che non ne<br />

hanno mai fatto richiesta o per<br />

disinformazione o perché hanno difficoltà<br />

a chiedere aiuto. Si rileva altresì una<br />

scarsa informazione e sensibilizzazione su<br />

determinate malattie ( es. demenza ) tanto<br />

che a volte la famiglia ignora che il proprio<br />

familiare sia affetto da una determinata<br />

patologia oppure lo scopre in ritardo,<br />

quando si trova già in difficoltà. Va infine<br />

rilevata la mancanza di una cultura che<br />

induca da una parte gli anziani ad investire<br />

sulla propria salute e dall’altra le<br />

generazioni più giovani ad affrontare il<br />

problema del proprio invecchiamento<br />

futuro.<br />

- POTENZIARE<br />

L’INFORMAZIONE SUI SERVIZI,<br />

INTERVENTI ECONOMICI E<br />

OPPORTUNITA' DI<br />

AGGREGAZIONE RIVOLTI AGLI<br />

ANZIANI E<br />

- COMUNICARE IN MODO<br />

EFFICACE LE OPPORTUNITA’ DI<br />

PROMOZIONE DELLA SALUTE<br />

ATTRAVERSO IL<br />

COORDINAMENTO DEGLI<br />

OPERATORI SANITARI E<br />

SOCIALI<br />

- PROMUOVERE LE ATTIVITA' DI<br />

PROMOZIONE DELLA SALUTE<br />

FISICA (ATTIVITA' MOTORIA),<br />

PSICHICA E CULTURALE<br />

- IN-FORMARE E<br />

SENSIBILIZZARE LA<br />

POPOLAZIONE E LE GIOVANI<br />

GENERAZIONI SUL TEMA<br />

DELL'INVECCHIAMENTO<br />

SSA Comunità <strong>Alto</strong><br />

<strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

APSS<br />

M.M.G.<br />

Farmacisti<br />

Comuni<br />

APSP<br />

Ass. Coordinamento<br />

Attività Anziani<br />

Arcobaleno scs<br />

Fenice scs<br />

Circoli anziani<br />

/pensionati<br />

Patronati<br />

Università del Tempo<br />

Disponibilie<br />

- PUBBLICAZIONE e PUBBLICIZZAZIONE PIANO<br />

SOCIALE DI COMUNITA’<br />

- FRONT OFFICE - SPORTELLO PER IL CITTADINO<br />

- INIZIATIVE DI INFORMAZIONE SUGLI AIUTI AL<br />

REDDITO , SUI SERVIZI E SULLE ATTIVITA’ RIVOLTE<br />

AGLI ANZIANI (guida informativa su tutti i servizi<br />

territoriali con supporto multimediale)<br />

- PROGETTO CALDO ESTATE (in collaborazione con<br />

APSS e APSP)<br />

- ATTIVITA' MOTORIA (in collaborazione con Ass.<br />

Coord. Attività Anziani e Arcobaleno scs)<br />

- ISTITUZIONE ACCORDO SPECIFICO TRA APSS E<br />

SSA PER PROMOZIONE DI FORME DI PREVENZIONE<br />

DELLA SALUTE, INFORMAZIONE ED EDUCAZIONE<br />

AI CARE GIVERS<br />

- APPROFONDIRE LA TEMATICA SUL FONDO<br />

INTEGRATIVO PER LA NON AUTOSUFFICIENZA<br />

(attraverso coinvolgimento decisori politici locali)<br />

- Ass. Coordinam. Attività Anziani: Corsi di computer,<br />

pittura, letteratura, musica, ballo, acquagym.<br />

- Fenice scs: programmazione annuale di incontri<br />

informativi in favore di anziani e famiglie ed in<br />

collaborazione con tutti gli enti interessati .<br />

- Università del Tempo Disponibile: corsi annuali.<br />

RETI FAMILIARI<br />

Le reti familiari - tendenzialmente di<br />

dimensioni più ridotte rispetto al passato -<br />

sono sempre meno in grado di sostenere<br />

l’anziano e di assicurare la continuità<br />

assistenziale (soprattutto nei contesti<br />

urbani).La persona non autosufficiente può<br />

perciò contare sempre meno sul supporto<br />

delle reti familiari e parentali che spesso<br />

"subiscono" in modo severo l'assistenza di<br />

lungo periodo dell'anziano. Va comunque<br />

MONITORARE LE EFFETTIVE<br />

ESIGENZE DELLE FAMIGLIE E<br />

QUINDI:<br />

- PROMUOVERE MOMENTI E<br />

STRUMENTI INFORMATIVI E<br />

FORMATIVI PER LE FAMIGLIE<br />

ED I CARE GIVERS<br />

- ATTIVARE INTERVENTI PER LA<br />

CONCILIAZIONE LAVORO-CURA<br />

SSA Comunità <strong>Alto</strong><br />

<strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

APSS<br />

APSP<br />

Arcobaleno scs<br />

Ass. Coordinamento<br />

Attività Anziani<br />

- PROGETTO INFORMAZIONE /FORMAZIONE CARE<br />

GIVERS ( in collaborazione con Arcobaleno scs e<br />

Ass. Coord. Attività Anziani)<br />

- PROGETTO DI AUTO MUTUO AIUTO PER<br />

FAMIGLIARI COINVOLTI NEL LAVORO DI CURA<br />

- POTENZIARE REFERENTE ASSISTENZIALE<br />

(operatore che forma e sostiene i care givers nelle<br />

mansioni di cura)<br />

151


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

ricordato che la famiglia continua a<br />

rappresentare la risorsa più importante<br />

nell'assistenza domiciliare. Non sempre i<br />

famigliari sono coscienti dell'impegno della<br />

cura in presenza di alcune patologie. La<br />

carenza di posti per inserimenti temporanei<br />

in RSA finalizzati ad offrire sollievo ai care<br />

givers mette a dura prova la resistenza<br />

della rete famigliare.<br />

RUOLO SOCIALE E<br />

INTER-<br />

GENERAZIONALITA'<br />

Si osserva una generale perdita di ruolo<br />

sociale dell'anziano, legata principalmente<br />

all’inattività, alla poca progettualità del<br />

quotidiano, alla rarità di momenti di<br />

incontro, di "collaborazione" e di<br />

integrazione con le generazioni più<br />

giovani.<br />

IDEARE PROGETTI DI<br />

PROMOZIONE<br />

DELL’INTERGENERAZIONALITA’<br />

PER RAFFORZARE IL RUOLO<br />

SOCIALE DELL'ANZIANO<br />

SSA Comunità <strong>Alto</strong><br />

<strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

Agenzie educative<br />

Arcobaleno scs<br />

Fenice scs<br />

Ass.ne Coordinamento<br />

Anziani<br />

Associazione Oplà<br />

Privato sociale<br />

- PROGETTO INTERGENERAZIONALITA' a CA' DEL<br />

NEMOLER – CENTRI APERTI PER MINORI E<br />

CIRCOLO ANZIANI.<br />

- Fenice scs: progetto in collaborazione con<br />

Mnemoteca del Basso Sarca per raccolta di memorie<br />

degli anziani sui lavori e sugli stili di vita di una volta<br />

da parte delle lavoratrici dell'Intervento19<br />

(appositamente formate), quindi pubblicazione ed<br />

incontri con le scuole.<br />

- Associazione Oplà: interventi per attivazione di reti<br />

per una maggior inclusione tra ruoli<br />

intergenerazionali e valorizzare la figura dell'anziano<br />

nella nostra comunità<br />

- APSP: vari progetti attivati.<br />

ASSISTENZA<br />

PRIVATA<br />

TRASPORTO<br />

Riconoscendo il "badantato" come una<br />

grande realtà e risorsa. si rileva la<br />

mancanza di monitoraggio delle varie<br />

forme di assistenza privata a domicilio<br />

emersa e sommersa che potrebbe offrire<br />

maggiori tutele sia per le lavoratrici sia per<br />

l'anziano.<br />

L'anziano molto spesso incontra grosse<br />

difficoltà per spostarsi da casa anche solo<br />

per fare la spesa o per recarsi alle visite<br />

mediche e quindi usufruire dei servizi.<br />

- INDIVIDUARE MODALITA’ DI<br />

MONITORAGGIO DELLA<br />

SITUAZIONE DELLE BADANTI<br />

NEL TERRIOTRIO DELLA<br />

COMUNITA’<br />

- FAR EMERGERE, SOSTENERE<br />

E VALORIZZARE IL LAVORO<br />

PRIVATO ATTRAVERSO LA<br />

FORMAZIONE E LA TUTELA<br />

DELLE BADANTI<br />

RIVEDERE I SISTEMI DI<br />

TRASPORTO AD OGGI<br />

DISPONIBILI PER FAVORIRE LA<br />

FRUIZIONE DEI SERVIZI<br />

SSA Comunità <strong>Alto</strong><br />

<strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

APSS<br />

Agenzia del Lavoro<br />

Arcobaleno scs<br />

Privato sociale<br />

Eventuali associazioni<br />

di badanti<br />

SSA Comunità <strong>Alto</strong><br />

<strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

Comuni<br />

APSP<br />

PAT<br />

Trasporto Amico<br />

Solidale<br />

Arcobaleno scs<br />

- PROGETTO DI FORMAZIONE DELLE BADANTI ED<br />

ACCOMPAGNAMENTO ATTRAVERSO I SERVIZI<br />

DOMICILIARI AI LAVORI DI CURA (in collaborazione<br />

con Arcobaleno scs e Promocare)<br />

- ATTIVARE SINERGIE CON I COMUNI PER<br />

FAVORIRE LA FREQUENZA DEGLI ANZIANI ALLE<br />

MENSE (coinvolgimento trasporto SAD).<br />

152


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

Interventi integrativi e sostitutivi delle funzioni proprie del nucleo famigliare<br />

CATEGORIA DESCRIZIONE PROBLEMATICA / BISOGNO OBIETTIVO SOGGETTI INTERESSATI<br />

AZIONI<br />

(In colore rosso: Comunità - In colore blu: altri soggetti )<br />

RESIDENZIALITA'<br />

ANZIANI NON<br />

AUTOSUFFICIENTI<br />

Si registra uno sfavorevole rapporto tra<br />

popolazione residente in comunità e<br />

posti letto (disponibili nelle RSA di<br />

pertinenza territoriale) tanto che si<br />

verificano inserimenti di cittadini residenti<br />

in questa Comunità in RSA<br />

extraterritoriali con difficoltà della rete<br />

familiare a mantenere continuative<br />

relazioni. Va sottolineato che la maggior<br />

parte degli anziani ultimamente inseriti<br />

versano in condizioni terminali e di grave<br />

autosufficienza. Alla saturazione dei posti<br />

e alla lunga lista per l'accesso in struttura<br />

va ad aggiungersi l'indisponibilità dei<br />

posti di pronta accoglienza e sollievo: in<br />

tutto il territorio vi sono solo 4 posti per i<br />

sollievi ed in una unica struttura.<br />

- AUMENTARE LA RECETTIVITA'<br />

DELLE RSA<br />

- ATTIVARE PRESSO LE RISORSE<br />

ESISTENTI DELLE APSP POSTI<br />

DEDICATI AGLI INSERIMENTI<br />

TEMPORANEI CON FINALITA’ DI<br />

SOLLIEVO PER LE FAMIGLIE<br />

- POTENZIAMENTO DEI POSTI IN<br />

CASA DI SOGGIORNO<br />

Presidente Comunità<br />

<strong>Alto</strong><br />

<strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

Consiglio della Salute<br />

Conferenza dei Sindaci<br />

SSA della comunità <strong>Alto</strong><br />

<strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

APSS<br />

APSP<br />

Comitato per<br />

l’integrazione sociosanitaria<br />

Tavolo Territoriale<br />

- SOLLECITARE ED ATTIVARE GLI ORGANISMI<br />

COMPETENTI RISPETTO ALLA PROBLEMATICA<br />

DELLA RESIDENZIALITA'<br />

BISOGNI COMPLESSI<br />

- U.V.M.<br />

Si assiste ad un considerevole<br />

aggravamento di salute (patologie<br />

cronico-degenerative) degli anziani con<br />

più di 80 anni con il conseguente<br />

aumento della spesa sanitaria e del<br />

carico assistenziale. L'UVM per questo<br />

motivo e per suoi limiti strutturali<br />

necessita di vedere aggiornati i propri<br />

strumenti operativi sia per valutare i<br />

bisogni rispetto alle caratteristiche sociosanitarie<br />

delle persone sia per trovare<br />

risposte esistente o nuove rispetto ai<br />

bisogni individuati.<br />

A FRONTE DI SITUAZIONI SOCIO-<br />

SANITARIE COMPLESSE<br />

IMPLEMENTARE I PUA ED<br />

AGGIORNARE STRUMENTI U.V.M.<br />

PER VALUTAZIONE FABBISOGNI<br />

RISPETTO A CARATTERISTICHE<br />

SPECIFICHE DEGLI ASSISTITI<br />

SSA Comunità <strong>Alto</strong><br />

<strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong>.<br />

APSS<br />

APSP<br />

- Integrazione Socio Sanitaria<br />

PUA E REVISIONE UVM<br />

CENTRI DIURNI<br />

A fronte di un ipotetico alto numero di<br />

anziani che per le loro condizioni<br />

gioverebbero della frequentazione dei<br />

centri diurni, per evitare stati di<br />

emarginazione, di inserimenti impropri in<br />

VALUTARE IL REALE<br />

FABBISOGNO, FAR EMERGERE<br />

LA DOMANDA E DIVERSIFICARE<br />

LE RISPOSTE DEI CENTRI DIURNI<br />

ESISTENTI IN RELAZIONE ALLE<br />

ESIGENZE SPECIFICHE<br />

SSA Comunità <strong>Alto</strong><br />

<strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

APSS<br />

APSP<br />

- Raccordarsi con la nuova modalità di gestione dei<br />

centri diurni ora in capo all'APSS instaurando uno<br />

stretta collaborazione tramite il PUA<br />

Deliberazione PAT n. 2617/2011<br />

153


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

struttura, di sollievo dei familiari ecc, si<br />

rileva come tali servizi siano ancora in<br />

determinate zone percepiti come non<br />

molto appetibili.<br />

DELL'UTENZA<br />

ANZIANI SOLI E<br />

PARZIALMENTE NON<br />

AUTOSUFFICIENTI<br />

Si rilevano problematiche legate alla<br />

fascia di anziani soli o con rete famigliare<br />

debole con alcune autonomie preservate<br />

a cui, si ritiene, basterebbero alcuni<br />

sostegni legati alla quotidianità - pasti,<br />

igiene, supporto relazionale - ma per un<br />

tempo superiore a quello erogabile dal<br />

servizio domiciliare. Si evidenziano anche<br />

le poche occasioni di socializzazione e<br />

luoghi di aggregazione specialmente per<br />

anziani parzialmente autosufficienti o con<br />

qualche lieve compromissione a livello<br />

cognitivo.<br />

Inoltre molti alloggi di anziani risultano<br />

poco attrezzati rispetto alla condizione di<br />

non completa autosufficienza: le difficoltà<br />

ed i rischi che ne derivano sono alti in<br />

quanto tanto gli incidenti quanto il poco<br />

movimento possono divenire causa di<br />

repentine perdite di autonomia<br />

dell'anziano (ad esempio, le cadute in<br />

ambiente domestico) accelerando quindi<br />

l'istituzionalizzazione dello stesso.<br />

Infine si rileva una generale scarsità di<br />

strutture dedicate alla parziale non<br />

autosufficienza.<br />

QUANTIFICARE E MONITORARE<br />

LA FASCIA IN OMBRA DEGLI<br />

ANZIANI PARZIALMENTE<br />

AUTOSUFFICIENTI AL FINE DI :<br />

- INDIVIDUARE MODALITA’<br />

LEGGERE DI SOSTEGNO E DI<br />

RELAZIONE<br />

- PROMUOVERE LUOGHI E<br />

MOMENTI D’INCONTRO E DI<br />

SOCIALIZZAZIONE<br />

- INTRODURRE TECNOLOGIE<br />

DOMOTICHE A SUPPORTO DELLA<br />

DOMICILIARITA'<br />

- INDIVIDUARE OPPORTUNITA'<br />

NELLE STRUTTURE ESISTENTI<br />

PER AMPLIARE L'OFFERTA DI<br />

ALLOGGI PROTETTI<br />

- SOSTENERE LE FORME DI CO-<br />

RESIDENZIALIATA'<br />

SSA Comunità <strong>Alto</strong><br />

<strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

Agenzia del Lavoro<br />

APSP<br />

ITEA<br />

Arcobaleno scs<br />

Fenice scs<br />

Privato sociale<br />

- POTENZIARE IL CENTRO SERVIZI DI ARCO E DI<br />

MOLINA PER REALIZZAZIONE DI UN CENTRO PER<br />

ANZIANI CON FUNZIONE AGGREGATIVA (flessibilità<br />

d’orari, servizio di trasporto, apertura sette giorni su<br />

sette)<br />

- PROGETTO SPERIMENTALE DI DOMOTICA<br />

ALL’INTERNO DEGLI ALLOGGI PROTETTI DELL’APSP<br />

(da esportare poi nelle abitazioni degli anziani in<br />

aggiunta al servizi esistenti di telesoccorso e<br />

telecontrollo).<br />

- SOSTENERE LA CO-RESIDENZIALITA’ (collegandosi<br />

alla normativa esistente L.P. n.16/90 e coinvolgendo i<br />

decisori politici competenti ed interessati(.<br />

- FORNIRE SUPPORTO OSS/OSA SULLE TRE<br />

STRUTTURE DI ARCO, MOLINA, E DRO CON RUOLO<br />

DI PROMOZIONE DELLA SOCIALIZZAZIONE<br />

- CONNESSIONE CON INTERVENTO19 E 20.2 -<br />

PROGETTO SERVIZI ALLA PERSONA<br />

- Fenice scs: programmazione di azioni di<br />

socializzazione per gli anziani seguiti all'interno<br />

dell'Intervento19 per favorire e facilitare il passaggio da<br />

un contesto individualizzato ad un contesto di gruppo.<br />

- Fenice scs: progetto di auto mutuo aiuto con<br />

supporto di una psicopedagogista per gruppo di<br />

persone anziane seguite all'interno dell'Intervento19 e<br />

finalizzato alla costituzione di una rete di sostegno<br />

reciproco.<br />

154


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

ASSISTENZA<br />

DOMICILIARE<br />

Si osserva un aumento, una<br />

diversificazione ed un generale<br />

aggravamento delle situazioni seguite dal<br />

Servizio di Assistenza Domiciliare.<br />

Sempre più si richiede una gestione di<br />

bisogni complessi a livello assistenziale<br />

e sanitario. Si rileva la mancanza di un<br />

monitoraggio degli anziani in aprte<br />

autosufficienti ma con difficoltà in alcune<br />

attività quotidiane, che vivono soli senz<br />

reti famigliari e che non usufruiscono dei<br />

servizi domiciliari.<br />

- AGGIORNARE L'IMPOSTAZIONE<br />

DEL SAD<br />

- MONITORARE LA SITUAZIONE<br />

DOMICILIARE DEGLI ANZIANI A<br />

LIVELLO DI QUARTIERE (OSS DI<br />

QUARTIERE)<br />

- VALUTARE CON VERIFICHE<br />

PROGRAMMATE IL BISOGNO DI<br />

ASSISTENZA DEL SINGOLO ED IL<br />

BISOGNO DI SUPPORTO DELLA<br />

RETE (SE ESISTENTE)<br />

SSA Comunità <strong>Alto</strong><br />

<strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

PAT<br />

APSS<br />

Arcobaleno scs<br />

Associazioni<br />

- SVILUPPO DI MAGGIORE SINERGIA ORGANIZZATIVA<br />

TRA SAD GESTITO IN FORMA DIRETTA E SAD<br />

CONVENZIONATO<br />

- IMPLEMENTAZIONE P.U.A. PER GESTIONE<br />

PRESTAZIONI DOMICILIARI COMPLESSE (ADI)...<br />

- FORMAZIONE OSS DI QUARTIERE<br />

- ATTIVAZIONE NUMERO UNICO ANZIANI – (Contatto<br />

con utenza 7 gg su 7 per gestione emergenze e per<br />

programmazione servizi)<br />

- PROGETTO PAT-APSS: PASSI D’ARGENTO<br />

155


DIVERSE ABILITA’<br />

<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

QUADRO GENERALE:<br />

Si osserva una certa frammentazione dei servizi nella presa in carico delle situazioni di disabilità ,che non agevola l’approccio integrato nel supporto all’'intero<br />

percorso di vita del disabile, che risulta segmentato in fasi tra le quali è difficoltoso evitare la soluzione di continuità: il passaggio dall'una all'altra può quindi<br />

risultare non graduale, non progettato, non supportato e monitorato. Si registra inoltre una grande richiesta di residenzialità per disabili in situazione di non<br />

autosufficienza per lo più sopravvenuta con l'invecchiamento cui può aggiungersi l'assenza o la senescenza dei genitori, e comunque la grossa difficoltà della rete<br />

familiare di assicurare un'assistenza continuativa (tema del "dopo di noi"). Le strutture residenziali esistenti sul territorio subiscono per tale motivo una forte<br />

pressione oltre a scoprirsi non sufficientemente attrezzate per alcune condizioni di disabilità di adulti legate ad aspetti socio sanitari complessi.<br />

INTEGRAZIONE TRA I SERVIZI (per fare rete):<br />

Anzitutto si intende assicurare la continuità, anche successivamente all’approvazione del <strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità, degli incontri dei Tavoli Territoriale e<br />

Tematici, con funzione di monitoraggio delle azioni e dei progetti in essere e preventivati, e di valutazione come previsto dalla LP13/07 e successivi regolamenti<br />

(vedi Linee Guida per la Costruzione dei Piani Sociali).<br />

Incentivare la collaborazione fra i vari soggetti per una progettazione integrata di servizi ed interventi per disabili con prospettiva su tutto il ciclo di vita con<br />

l’obiettivo della promozione della maggiore autonomia possibile.<br />

Attivare un forte e continuativo confronto tra i vari servizi al fine di conoscere e valutare i possibili interventi finalizzati a dare risposte anche di tipo preventivo ad<br />

ampio raggio ed il più possibile interconnesse.<br />

Attivare accordi di programma come quelli previsti dalla L.P. 104/92 con le varie realtà istituzionali e non che si occupano di disabilità.<br />

Individuare degli accordi tra i servizi sociali, sanitari, socio-sanitari e del terzo settore (cooperative, fondazioni e associazioni) per offrire il maggior sostegno<br />

possibile al disabile e alla famiglia nel suo ciclo di vita.<br />

156


Interventi di Prevenzione, Promozione e Inclusione <strong>Sociale</strong><br />

<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

CATEGORIA DESCRIZIONE PROBLEMATICA / BISOGNO OBIETTIVO<br />

INFORMAZIONE E<br />

SOSTEGNO PER<br />

LE FAMIGLIE<br />

Si evidenziano alcune difficoltà e fragilità<br />

delle famiglie con minori disabili a livello di<br />

accettazione della disabilità dei figli, di<br />

lettura degli effettivi bisogni, di delega<br />

fiduciaria ai servizi e alle risorse<br />

(soprattutto servizi domiciliari). In<br />

particolare, sia le coppie di genitori giovani<br />

sia di genitori anziani, anche a causa<br />

dell’indebolimento delle reti parentali, si<br />

trovano maggiormente isolate e con un<br />

grande bisogno di sollievo. A volte vi è<br />

scarsa conoscenza dei servizi disponibili,<br />

delle modalità per effettuare le certificazioni<br />

e per usufruire di determinati interventi<br />

economici di sostegno. Le famiglie non<br />

sempre sono sufficientemente supportate,<br />

soprattutto in termini di promozione di<br />

momenti di sollievo per la coppia e per<br />

l'accudimento degli altri figli.<br />

PROMUOVERE OCCASIONI DI<br />

SOSTEGNO, INFORMAZIONE E<br />

ACCOMPAGNAMENTO DELLE<br />

FAMIGLIE CON FIGLI<br />

DIVERSAMENTE ABILI<br />

SOGGETTI<br />

INTERESSATI<br />

SSA Comunità <strong>Alto</strong><br />

<strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

Eliodoro scs<br />

Ephedra scs<br />

Fenice scs<br />

Handicrea scs<br />

Ass. Prisma ONLUS<br />

Privato sociale<br />

AZIONI<br />

(In colore rosso: Comunità - In colore blu: altri soggetti )<br />

- PUBBLICAZIONE e PUBBLICIZZAZIONE PIANO<br />

SOCIALE DI COMUNITA’<br />

- FRONT OFFICE - SPORTELLO PER IL CITTADINO<br />

- Coop. HandiCrea: Sportello Handicao<br />

- Ephedra scs: Centri diurni, educativa scolastica,<br />

educativa domiciliare (minori certificati L.104)<br />

- Eliodoro scs: progetto “FORMAZIONE GENITORI E<br />

FAMIGLIARI”<br />

- Ass.ne Prisma Onlus: supporto legato a seminari<br />

formativi consulenza e gruppi di incontro, attività<br />

ricreative.<br />

- PROGETTO SPAZIO HANDICAP. Pomeriggi del<br />

sabato con Ass. Prisma Onlus presso l’Istituto Padre<br />

Monti di Arco.<br />

ATTIVITA' DI<br />

SOCIALIZZAZIONE,<br />

LUDICHE E<br />

SPORTIVE<br />

Le famiglie di minori disabili si trovano in<br />

particolare difficoltà nelle ore<br />

extrascolastiche o nel periodo estivo, con<br />

problemi di conciliazione assistenza –<br />

lavoro. Questo riguarda maggiormente le<br />

donne usualmente e soricamente deputate<br />

ed impegnate nell'accudimento e<br />

nell'assistenza dei figli. D'altro canto va<br />

potenziata l'offerta di occasioni ludiche, di<br />

socializzazione ed inclusione sociale per i<br />

minori disabili<br />

PROGETTARE FORME ED<br />

ATTIVITA’ STRUTTURATE PER<br />

L’ACCOGLIENZA DI RAGAZZI<br />

DIVERSAMENTE ABILI E AL<br />

CONTEMPO DI SOLLIEVO PER<br />

LA FAMIGLIE<br />

INSERIMENTO MINORI DISABII<br />

NEI PROGETTI ESTIVI EPR<br />

MINORI<br />

SSA Comunità <strong>Alto</strong><br />

garda e <strong>Ledro</strong><br />

APSP Casa Mia<br />

Eliodoro scs<br />

Ass. Prisma ONLUS<br />

- CENTRI APERTI ESTIVI – PROGETTI DI<br />

INSERIMENTO MINORI DISABILI CON COMUNITA’ -<br />

APSP CASA MIA - ELIODORO<br />

- Eliodoro scs: progetto C'entro anch'io. Attività di<br />

socializzazione e ludiche per il tempo extrascolastico<br />

e per il periodo estivo.<br />

- Eliodoro scs: progetto Baskin. Attività ludico<br />

sportive realmente inclusive.<br />

- Ass.ne Prisma Onlus: attività ricreative e di<br />

socializzazione: gite, organizzazione di iniziative<br />

diverse nel corso dell’anno, partecipazione ad attività<br />

ricreative presenti nel territorio; uscite ricreative e di<br />

socializzazione per giovani; terapie dolci, attività<br />

motoria, uscite in barca a vela con la Cooperativa<br />

Archè; prosecuzione incontri di preparazione all’uso<br />

del computer; prosecuzione corso di fotografia.<br />

157


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

INTERVENTI IN<br />

AMBITO<br />

SCOLASTICO/FORM<br />

ATIVO E<br />

INSERIMENTO<br />

LAVORATIVO DI<br />

DISABILI<br />

Si possono rilevare alcune criticità nel<br />

supporto dei minori disabili nel momento<br />

del passaggio dalla terza media alla scuola<br />

superiore o al mondo del lavoro. Inoltre<br />

difficile il passaggio da situazioni di lavoro<br />

protetto - acquisizione di prerequisiti<br />

lavorativi a lavori a regime di mercato. La<br />

collaborazione tra i soggetti coinvolti non è<br />

sufficientemente formalizzata per garantire<br />

una presa in carico solida e duratura di<br />

queste situazioni, inevitabilmente delicate e<br />

non facili. Vi è anche un problema di poca<br />

disponibilità di posti di lavoro per soggetti<br />

disabili, acuita con la situazione socio<br />

economica non facile;<br />

RIPROPORRE SISTEMI DI<br />

VALUTAZIONE INTEGRATA PER<br />

INSERIMENTI LAVORATIVI O<br />

ACQUISIZIONE PREREQUISITI<br />

LAVORATIVI E PER DARE<br />

CONTINUITA’ E GRADUALITA’<br />

AL PASSAGGIO DAL CANALE<br />

SCOLASTICO AL MONDO DEL<br />

LAVORO DEL RAGAZZO<br />

DISABILE<br />

SSA Comunità <strong>Alto</strong><br />

<strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

APSS<br />

Agenzie educative<br />

Agenzia del Lavoro<br />

ANFFAS<br />

Eliodoro scs<br />

Ephedra scs<br />

Fenice scs<br />

Tandem scs<br />

Associazioni di<br />

categoria<br />

- ISTITUZIONE GRUPPO VALUTAZIONE INTEGRATA<br />

PER PROGETTI DI AVVICINAMENTO AL LAVORO (in<br />

collaborazione con APSS e Privato sociale)<br />

- ATTIVAZIONE STRETTA COLLABORAZIONE CON<br />

AGENZIE EDUCATIVE PER MONITORAGGIO ALUNNI<br />

DISABILI E CON BISOGNI SPECIALI.<br />

- FORMULAZIONE DI PROGETTI PER<br />

L’ACQUISIZIONE DEI PREREQUISITI LAVORATIVI (in<br />

collaborazione con Privato sociale.)<br />

- ANFFAS: Progetto Perla<br />

- Eliodoro scs: accordo con Associazione Artigiani di<br />

Riva del <strong>Garda</strong> per favorire distacchi assistiti per<br />

persone fragili nelle aziende del territorio.<br />

- Eliodoro scs: progetto catena solidale “Buon<br />

Natale” in collaborazione con UPT e<br />

Assocommercianti di Arco per realizzazione di bocce<br />

in legno tagliate, levigate e dipinte dagli utenti della<br />

cooperativa e decorate dai ragazzi dell’UPT.<br />

- Ephedra scs: progetti di educativa scolastica.<br />

MOBILITA'<br />

Si riscontrano difficoltà negli spostamenti<br />

all’interno del territorio da parte delle<br />

persone disabili.<br />

FACILITARE LA MOBILITA’ DEI<br />

DISABILI ALL’INTERNO DEL<br />

TERRITORIO<br />

SSA Comunità <strong>Alto</strong><br />

<strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

- PROGETTO MUOVERSI<br />

- FACILITARE ALTRE FORME LOCALI DI SUPPORTO<br />

ALLA MOBILITA’ DEI DISABILI NELLE VARIE FASCE<br />

DI ETA’<br />

- MOBILITA' ALTERNATIVA CON SEGWAY<br />

Interventi integrativi e sostitutivi delle funzioni proprie del nucleo famigliare<br />

CATEGORIA DESCRIZIONE PROBLEMATICA / BISOGNO OBIETTIVO<br />

SOGGETTI<br />

INTERESSATI<br />

AZIONI<br />

(In colore rosso: Comunità - In colore blu: altri soggetti )<br />

RESIDENZIALITA'<br />

DISABILI ANZIANI<br />

Si registra una grande richiesta di<br />

residenzialità per disabili in situazione di non<br />

autosufficienza per lo più sopravvenuta con<br />

l'invecchiamento cui può aggiungersi<br />

l'assenza o la senescenza dei genitori,<br />

comunque la grossa difficoltà della rete<br />

familiare di assicurare un'assistenza<br />

continuativa. Le strutture residenziali<br />

esistenti sul territorio subiscono per tale<br />

motivo una forte pressione oltre a scoprirsi<br />

PROMUOVERE MODALITA'<br />

SOSTENIBILI DI<br />

RESIDENZIALITA' PER DISABILI<br />

ANZIANI<br />

SSA Comunità <strong>Alto</strong><br />

<strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

APSS<br />

APSP<br />

ANFFAS<br />

- PROGETTI DOPO DI NOI : COLLABORAZIONE TRA<br />

ANFFAS E APSP PER L’ACCOGLIMENTO IN RSA DI<br />

PERSONE DIVERSAMENTE ABILI<br />

(promuovere sperimentazioni in tal senso)<br />

158


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

non sufficientemente attrezzate per le<br />

condizioni di disabili adulti.<br />

INSERIMENTI<br />

TEMPORANEI PER<br />

SOLLIEVO ALLE<br />

FAMIGLIE<br />

RESIDENZIALITA'<br />

A BASSA<br />

PROTEZIONE<br />

Si rilevano poche possibilità di offrire<br />

inserimenti temporanei volti a dare una<br />

risposta alle emergenze, soprattutto per<br />

disabili tra i 30 e i 40 anni, e ad offrire<br />

opportunità di sollievo alle famiglie dei<br />

disabili (che spesso sottostimano il proprio<br />

bisogno di sollievo con rischio di born out).<br />

Scarsità di strutture residenziali o<br />

semiresidenziali in cui disabili dotati di una<br />

buona autonomia possano per quanto<br />

possibile autogestirsi.<br />

ATTIVARE PRESSO LE RISORSE<br />

ESISTENTI POSTI DEDICATI<br />

AGLI INSERIMENTI<br />

TEMPORANEI CON FINALITA’ DI<br />

SOLLIEVO PER LE FAMIGLIE<br />

APPROFONDIRE IL TEMA DELLE<br />

STRUTTURE E DEI SERVIZI PER<br />

IL “DURANTE DI NOI” COME<br />

APPARTAMENTI PROTETTI O<br />

SEMIPROTETTI IN<br />

SUPPORTO DELL’AUTONOMIA<br />

SSA Comunità <strong>Alto</strong><br />

<strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

APSP Casa Mia<br />

ANFFAS<br />

SSA Comunità <strong>Alto</strong><br />

<strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

ITEA<br />

Comuni<br />

APSS<br />

APSP<br />

APSP Casa Mia<br />

Privato sociale<br />

- AMPLIARE IN MODO FLESSIBILE LA<br />

PROGETTUALTA’ DI VELIERO CON APSP CASA MIA<br />

- APPROFONDIRE I RAGIONAMENTI A PARTIRE DA<br />

ALLOGGI PROTETTI COM ECASA MIELLI (che<br />

potrebbero essere estesi ad altre realtà , anche con il<br />

coinvolgimento di ITEA).<br />

- AVVIARE APPROFONDIMENTI PER EVENTUALI<br />

PROGETTI DI DOMOTICA<br />

MINORI CON<br />

HANDICAP GRAVE<br />

Si evidenzino grosse criticità legate alla<br />

fascia di disabili sotto i 14 anni con disabilità<br />

grave (molti casi). Il servizio di<br />

Neuropsichiatria Infantile incontra grosse<br />

difficoltà a garantire a tali utenti l’assistenza<br />

necessaria (solo un’ora di riabilitazione<br />

settimanale). Questi bambini inoltre non<br />

possono frequentare la scuola per la gravità<br />

della loro patologia.<br />

ATTIVAZIONE SAD ED<br />

EDUCATIVA A DOMICILIO PER<br />

SOSTEGNO DELLE FAMIGLIE<br />

CON FIGLI CON DISABILITA’<br />

GRAVE<br />

SSA Comunità <strong>Alto</strong><br />

<strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

APSS<br />

Comuni<br />

Ephedra scs<br />

ANFFAS<br />

- INSTAURARE FORTE RACCORDO E<br />

COLLABORAZIONE CON APSS (anzitutto con UO<br />

Neuropsichiatria) TRAMITE IL PUA<br />

AGGRAVAMENTO<br />

GIOVANI UTENTI<br />

CSE-CSO<br />

Si registra un tendenziale aggravamento dei<br />

casi di giovani utenti in entrata nel CSE che<br />

richiedono un intervento integrato sempre più<br />

specialistico sia a livello assistenziale,<br />

riabilitativo e sanitario e pedagogico.<br />

ATTIVARE PUA-UVM PER<br />

VALUTAZIONE INTEGRATA E<br />

COSTRUZIONE PERCORSI<br />

INDIVIDUALIZZATI<br />

SOPRATTUTTO PER DISABILITA’<br />

COMPLESSE<br />

SSA Comunità <strong>Alto</strong><br />

<strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

APSS<br />

ANFFAS<br />

Laboratorio sociale scs<br />

- INSTAURARE FORTE RACCORDO E<br />

COLLABORAZIONE CON APSS (anzitutto con UO<br />

Neuropsichiatria) TRAMITE IL PUA<br />

159


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

160


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

7. LINEE D’INTERVENTO E<br />

PROGRAMMAZIONE DELLE<br />

ATTIVITA’ PER L’ANNO 2012 DA<br />

PARTE DELLA COMUNITA’ ALTO<br />

GARDA E LEDRO<br />

161


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

162


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

Linee d'Intervento e Programmazione delle Attività per l’anno 2012 da<br />

parte della Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

In relazione alle proposte scaturite dai tavoli pare importante evidenziare una serie di azioni che<br />

prioritariamente possono trovare applicazione nella programmazione corrente 2012 delle attività<br />

del Servizio Socio Assistenziale della Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong> in quanto già attuabili, in attesa<br />

poi di dare completezza all'intero disegno programmatorio a seguito dei vari passaggi istituzionali<br />

che la normativa di merito e di settore individua e prevede.<br />

Organizzazione del Servizio Socio Assistenziale<br />

Analisi organizzativa: a partire dalla primavera 2012, l'assetto organizzativo del Servizio Socio<br />

Assistenziale verrà rivisto alla luce di quanto evidenziato nell'ipotesi parte integrante del <strong>Piano</strong><br />

con l’attivazione di una nuova modalità di accoglienza del cittadino e di formulazione del<br />

segretariato sociale “sportello per il cittadino” e di organizzazione generale del Servizio Socio-<br />

Assistenziale della Comunità, che possa gradualmente operare una sintesi efficace di vari punti ed<br />

approcci informativi che collegano diversi aspetti del ciclo di vita e dei bisogni della persona sia a<br />

livello individuale sia familiare. In tal modo vi sarà la possibilità, anche attraverso questa<br />

organizzazione, di dare significato e risposta operativa a quanto previsto anche da altre norme di<br />

settore, come ad esempio L.P. 1/2011 “Sistema integrato delle politiche strutturali per la<br />

promozione del benessere familiare e della natalità”, che necessitano di punti informativi a livello di<br />

Comunità.<br />

Alla luce di quanto previsto dalla L.P. n. 13/2007, si è valutato opportuno prevedere un<br />

assetto organizzativo diverso, come in dettaglio formulato al capitolo n. 3, che<br />

sperimentalmente verrà attivato entro il primo trimestre 2012, con una prima fase di<br />

implementazione prevista fino al giugno 2012, e successiva verifica entro settembre 2012<br />

e definitiva messa a regime.<br />

Va previsto uno specifico spazio per l’attivazione di questa tipologia organizzativa, che<br />

verrà individuata a breve inizialmente solo nella sede di Riva del <strong>Garda</strong>, e<br />

successivamente in modo graduale nella sede di Arco, e nei recapiti di Dro e <strong>Ledro</strong>.<br />

Dovranno essere anche monitorati una serie di parametri, tra cui:<br />

• valutazione della coerenza tra i risultati attesi e quelli conseguiti;<br />

• analisi delle criticità emerse;<br />

• rispetto dei tempi previsti;<br />

• all’affluenza di pubblico;<br />

• alla tipologia di richieste;<br />

• alla capacità di risposta;<br />

• ai tempi di risposta;<br />

• alla qualità della risposta;<br />

• alla soddisfazione percepita dall’utenza;<br />

• valutazione della coerenza tra le risorse umane impiegate nell’erogazione di<br />

questa tipologia di servizio e le effettive necessità emerse;<br />

• ecc.<br />

Per l’attivazione di questo progetto/azione verranno utilizzate risorse proprie dell’Ente e risorse già<br />

concesse in conto capitale per gli arredi.<br />

163


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

Integrazione socio sanitaria ai sensi L.P. n.13/ 2007 e L.P. n. 16/2010<br />

Attivazione P.U.A. - Punti Unici di Accesso - per una valutazione integrata dei bisogni e<br />

formulazione dei progetti assistenziali.<br />

Formulazione progetto di attivazione dei PUA al fine di poter dare risposte integrate ai bisogni<br />

complessi sia sociali che sanitari nelle fasce: materno infantile, anziani, disabilità, salute mentale,<br />

dipendenze.<br />

Anche in relazione all’attivazione graduale dei P.U.A. diventa oltremodo importante un<br />

collegamento con lo “sportello per il cittadino” quale luogo di possibili risposte integrate ed<br />

unitarie ad una serie di richieste a base complessa, sociale e sanitaria, con la previsione di<br />

un approccio che garantisca la continuità assistenziale e una presa in carico legata ad un<br />

referente preciso.<br />

Dovranno essere anche in questo caso valutati una serie di parametri anche di tipo quali<br />

quantitativo, relativi:<br />

• all’affluenza di pubblico<br />

• alla tipologia di richieste<br />

• alla capacità di risposta<br />

• ai tempi di risposta<br />

• alla qualità della risposta<br />

• alla soddisfazione dell’utenza.<br />

• valutazione della coerenza tra i risultati attesi e quelli conseguiti<br />

• analisi delle criticità emerse;<br />

• rispetto dei tempi previsti;<br />

• valutazione della coerenza tra le risorse umane impiegate nell’erogazione di questa<br />

tipologia di servizio e le effettive necessità emerse;<br />

• ecc.<br />

Sistema informativo<br />

Rafforzamento dell'uso della Cartella <strong>Sociale</strong> Informatizzata al fine di poter disporre di una banca<br />

dati aggiornata, strumento indispensabile sia per supportare i processi di programmazione e di<br />

valutazione degli interventi sia per rilevare la congruità dell'organizzazione rispetto alle effetive<br />

necessità sia interne che esterne.<br />

Rafforzamento e integrazione dei gestionali amministrativi allo scopo di affinare le modalità di<br />

controllo di gestione.<br />

Ampliamento del sistema operativo legato al monitoraggio delle prestazioni di assistenza<br />

domiciliare.<br />

A livello di sistemi informativi, peraltro già attivati presso il servizio socio assistenziale, e<br />

ritenuti indispensabile supporto per una verifica in tempo reale dei necessari indicatori sia<br />

di spesa che di conseguente gestione e organizzazione dei vari servizi, è altresì opportuno<br />

attivare i necessari collegamenti tra i vari sistemi operativi per una interoperabilità che<br />

permetta una maggiore efficacia del sistema in termine di risposta integrata alle necessità<br />

delle varie professionalità che operano all’interno del servizio e per gli indispensabili fini<br />

programmatori e di verifica dell’attività prevista e svolta. Infatti traguardo indispensabile è<br />

permettere che tutti i sistemi informativi siano in grado di scambiare informazioni.<br />

Oggi è impensabile dover tornare ad inserire più e più volte in programmi diversi (con tutti i<br />

rischi legati all'errore umano)varie tipologie di dati, quando con poche istruzioni è possibile<br />

164


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

far dialogare gli stessi. Non da ultimo, un sistema interconnesso permetterà di estrarre<br />

informazioni ed incrociare le stesse al fine di un maggior controllo, una più precisa verifica<br />

oppure a supporto di varie necessità programmatorie.<br />

Da attivarsi con risorse richieste in conto capitale oltre che con il supporto del Comune di Trento<br />

per la Cartella <strong>Sociale</strong> Informatizzata e sue integrazioni.<br />

Conto Capitale<br />

Oltre alla normale acquisizione di arredi e beni vari, finalizzati a supportare la gestione ordinaria<br />

della struttura/servizio socio assistenziale nelle sue varie articolazioni, nel 2012 dovrà essere<br />

attivato il nuovo spazio presso la sede della Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong> a Riva del <strong>Garda</strong><br />

dedicato allo sportello accoglienza del cittadino con l'allegato segretariato sociale (finanziamento<br />

fondi Comunità e conto capitale).<br />

Sarà poi trasferita a Palazzo Palme di Arco la sede del Servizio Socio-Assistenziale di Arco,<br />

attualmente ubicata a Villa Tappainer (arredi già richiesti in conto capitale).<br />

Dovrà essere verificata la necessità di ulteriore finanziamento per interventi di impiantistica,<br />

cablaggio rete, ecc.<br />

Pur non essendo interventi di competenza della Comunità è oltremodo importante , in un ottica di<br />

sistema, come quella che è necessario adottare in campo socio-assistenziale, specialmente in<br />

fase di pianificazione, programmazione e progettazione, citare i vari interventi che sono in via di<br />

attuazione sul territorio della Comunità:<br />

APSP Casa Mia Riva del <strong>Garda</strong> – Ristrutturazione della proprietà del Brione. La destinazione<br />

definitiva è da ricondursi ad una coerente programmazione territoriale rispetto ai bisogni<br />

espressi dalla Comunità (anche attraverso l'analisi partecipata attuata dai Tavoli Territoriale e<br />

Tematici) dando forte attenzione alla logica della duttilità e della flessibilità nella formulazione<br />

di proposta di servizi ritenuti utili a completare quanto già attivo nel terriorio della Comunità;<br />

AGIO – Nuova sede Centro Giovani di Arco. Da valutare la valenza sovracomunale di tale<br />

risorsa che necessità l'individuazione di modalità gestionali efficienti ed efficaci rispetto alla<br />

destinazione d'uso, fascia bambini / preadolescenti / adolescenti / giovani. Per questa specifica<br />

risorsa è oltremodo necessario un confronto oltre che con il Comune di Arco, anche con le<br />

risorse pubbliche e del privato sociale che operano in campo minorile nel territorio della<br />

Comunità, al fine di formulare un’ipotesi condivisa di gestione della risorsa, che tenga conto<br />

delle varie necessità evidenziate rispetto al settore minori e famiglie, alla luce anche di<br />

oggettivi limiti di spesa;<br />

APSP Città di Riva – Cittadella dell'Accoglienza. Valutazione delle modalità di attivazione di<br />

risposte utili e flessibili ai bisogni del territorio soprattutto riferiti al tema della non<br />

autosufficienza nella popolazione anziana e disabile, ma anche della prevenzione e del<br />

supporto della rete familiare coinvolta nel lavoro di cura ed assistenza di persone anziane o<br />

non autosufficienti. Confronti necessari anche con APSS e realtà istituzionali :comune di Riva<br />

del <strong>Garda</strong>, ecc. ;<br />

APSP Fondazione Comunità di Arco - Ampliamento dopo acquisizione Casa Enel e fondo<br />

Bruttagosto. Anche in questo caso confronto sui reali bisogni presenti ed evidenziati nella<br />

comunità per attivare risposte flessibili ed efficaci al bisogno, soprattutto riferito alla non<br />

autosufficienza. Confronti necessari anche con APSS e realtà istituzionali :comune di Arco,<br />

ecc. ;<br />

APSP Residenza Molino Dro – Costruzione nuova RSA. Confronto sui vari servizi<br />

implementabili oltre a RSA. Confronti necessari anche con APSS e realtà istituzionali :comune<br />

di Dro , ecc. ;<br />

Arcobaleno Cooperativa <strong>Sociale</strong>. Acquisizione Villa Bresciani ad Arco, in via di definizione.<br />

Possibile sede di risorse per l'accoglienza di adulti in stato di disagio e a rischio di<br />

emarginazione sociale e come risposta a bisogni alloggiativi particolari. Necessità di attivare<br />

165


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

confronti con il privato sociale, il volontariato e con le altre realtà istituzionali e non afferenti il<br />

territorio;<br />

<strong>Ledro</strong> – Bezzecca Cinema Don Bosco. Non ancora chiara la possibile utilizzazione della<br />

risorsa seppure in via di ristrutturazione da parte del Comune di <strong>Ledro</strong> con destinazione a<br />

risorsa di prevenzione al disagio giovanile. Necessario attivare confronti in merito con il<br />

Comune di <strong>Ledro</strong> e con le espressione del volontariato e del privato sociale presenti nel<br />

territorio.<br />

E’ necessario evidenziare che le proposte di attivazione o di ampliamento di servizi<br />

conseguenti agli interventi sopra indicati, al fine di rafforzare l’offerta che il territorio può<br />

esprimere, deve necessariamente essere coerente con le indicazioni della pianificazione<br />

territoriale locale e provinciale , e che l’apporto che i tavoli tematici e territoriali possono<br />

apportare nel prossimo triennio, nelle fasi di implementazione e attuazione di quanto<br />

proposto nel piano, è strumento prezioso ed indispensabile per sostenere un processo<br />

che non è pensabile esaurire nella sola fase di proposta pianificatoria. Infatti, è<br />

necessario avere ben presente la connessione tra progettazione e controllo, mantenendo<br />

vigile lo sguardo sui processi e sui risultati intermedi del piano pronti a correggere le azioni<br />

intraprese e gli obiettivi prefissati.<br />

Attività ed interventi di promozione, prevenzione e inclusione sociale<br />

Per quanto riguarda le attività di promozione e prevenzione che troveranno attivazione nel<br />

2012, oltre a quanto già attivo e consolidato sono previste:<br />

AREA MINORI E FAMIGLIE:<br />

Ampliamento Sistema Centri Aperti per minori ai Comuni di Nago-Torbole e Tenno;<br />

Incremento attività del progetto intensificazione estiva dei centri aperti per minori, con<br />

particolar attenzione verso i minori disabili, per favorire anche la conciliazione tempo lavoro -<br />

tempo famiglia;<br />

Attività di counselling familiare legata ai centri aperti.<br />

A livello di Ente Comprensorio e ora di Comunità, il tema della prevenzione di eventuali<br />

difficoltà specificatamente collegate all’area minori e famiglie, ha sempre rivestito e<br />

incontrato una grande attenzione da parte dei decisori politici, e si è concretizzata nell’<br />

implementazione del sistema Centri Aperti per minori, con le sue articolazioni e diffusione<br />

nel territorio della Comunità, e in stretto contatto con le Agenzie Educative, al fine di dare<br />

risposte concrete alle necessità che caratterizzano le famiglie e i minori in questo contesto<br />

storico e socio economico complesso.<br />

Tale approccio rafforzato e condiviso in sede di pianificazione, alla luce delle specificità del<br />

territorio dell’ <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong>, vuole diventare anche volano per le politiche familiari<br />

previste dalla Legge provinciale n. 1/2011, che ben si armonizzano ed integrano con<br />

quanto già attivato a livello di promozione e prevenzione in quest’ambito. L’obiettivo è<br />

l’integrazione dei tre possibili livelli di interventi e servizi attivabili a supporto del contesto<br />

famiglie e minori:<br />

1. progetti e servizi per l’agio, rivolti alla generalità del contesto familiare e<br />

minorile della Comunità, con particolare riferimento a quanto previsto dalla L.P.<br />

n.1/2011;<br />

166


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

2. progetti e servizi per la prevenzione del disagio e di supporto a fenomeni di<br />

possibile difficoltà ed emarginazione sociale nel contesto della Comunità, in<br />

riferimento alle previsioni della L.P. n. 13/2007;<br />

3. progetti e servizi a supporto di situazioni di disagio ed emarginazione sociale<br />

già conclamate che prevedono l’attivazione di servizi e interventi specifici anche<br />

in integrazione con altri servizi specialistici, con particolare riferimento ai servizi<br />

sanitari ed alle agenzie educative..(L.P. 13/2007 – L.P. 16/2010).<br />

Finanziamenti Budget <strong>Sociale</strong> Comunità – per attività di prevenzione.<br />

AREA ADULTI A RISCHIO DI EMARGINAZIONE SOCIALE:<br />

Attivazione Interventi 19 / 20.2 secondo il <strong>Piano</strong> di Politiche del Lavoro 2011-13 dell’Agenzia<br />

del Lavoro con l'attivazione di intervento di progetti di accompagnamento all'occupabilità<br />

attraverso lavori socialmente utili riferiti a supportare i servizi alla persona, a valenza<br />

sperimentale e di durata biennale. E' concessa alla Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong> la possibilità<br />

di sperimentare tale tipologia progettuale,con il coinvolgimento di 5 unità lavorative a tempo<br />

pieno e relativo capo –squadra;<br />

E' altresì opportuno attivare un secondo intervento sempre legato all'intervento 19 per<br />

qualificare i C.R.M .Centri di raccolta materiale, attraverso l'attivazione di specifico progetto<br />

che veda coinvolti almeno 5 unità lavorative a tempo pieno più relativo capo squadra, con<br />

compiti anche di supporto al cittadino in merito all'importanza della raccolta differenziata dei<br />

rifiuti. Una unità di supporto per lavoro di riordino archivi presso la sede comunità.<br />

<strong>Piano</strong> Giovani di Zona - attivazione progetti che significativamente si occupino di aggregare il<br />

più possibile i giovani e che siano esempi di impegno e di sensibilizzazione verso stili di vita<br />

sani.<br />

.<br />

Si è valutato opportuno incrementare da parte della Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

l’attivazione di progetti ex Azione 10 con l’Agenzia del Lavoro, ora intervento 19, anche in<br />

collaborazione con gli altri enti pubblici, comuni e APSP, perché sicuramente “il lavoro”<br />

accompagnato dagli opportuni supporti sia sociali che sanitari, può diventare una modalità<br />

oltremodo efficace di supportare fenomeni sia di emarginazione che di disagio e fragilità<br />

sociale di persone adulte, che si trovano per le ragioni più varie in difficoltà personali e<br />

familiari, che nell’attuale contesto socio economico spesso si acutizzano.<br />

I finanziamenti per questa tipologia di progetti<br />

Comunità.<br />

è legata a risorse proprie dell'Ente<br />

AREA ANZIANI E NON AUTOSUFFICIENZA:<br />

Progetto di ampliamento degli attuali due Centri Servizi per Anziani ed adulti a rischio di<br />

emarginazione : Arco – Via Caduti di Cefalonia e <strong>Ledro</strong> – Molina., con ipotesi di apertura 7<br />

giorni su sette per Arco e di diversificazione delle attività su <strong>Ledro</strong>, al fine di offrire un luogo di<br />

aggregazione sia per gli anziani che per gli adulti, anche prevedendo giorni od orari<br />

diversificati. Anche in collaborazione con i vari circoli anziani presenti a <strong>Ledro</strong> e per Arco con<br />

il Coordinamento Attività Anziani - supporto per l'apertura del centro Servizi di Arco e <strong>Ledro</strong> –<br />

di Operatori OSA/OSS dell'Ente se possibile;<br />

Cà del Nemoler - a Dro - facilitazioni rapporti intergenerazionali vista la compresenza nello<br />

stesso compendio del centro aperto per minori. Monitoraggio del compendio attraverso risorse<br />

OSA/OSS dell' Ente se possibile;<br />

167


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

Progetto care givers, con azione di informazione del territorio della Comunità relativamente ai<br />

servizi esistenti sia in campo sociale che sanitario;<br />

Accordo di programma con APSP anziani del territorio, attivazione sinergie per sprimentare<br />

modalità nuove di accoglienza nel centro servizi attivo e legato anche al servizio pasti ecc.<br />

La popolazione anziana in continuo aumento, in un contesto complesso, e spesso in<br />

presenza di reti familiari di supporto fragili, necessità di particolare attenzione da parte<br />

della Comunità , anche perchè di fatto orienterà molte scelte che dovranno essere oggetto<br />

di importanti valutazioni ed investimenti in un prossimo futuro. Forte attenzione deve<br />

essere data a iniziative di prevenzione e di promozione alla salute e al benessere e alla<br />

socializzazione. In quest’ottica sono orientate tutte le iniziative che la Comunità ha già in<br />

atto e che intende promuovere.<br />

Risorse economiche derivanti dal budget sociale di comunità e già previsti per il 2012. .<br />

AREA HANDICAP – DIVERSE ABILITA’<br />

Progetto estivo handicap presso centri aperti per minori<br />

progetti di informazione rispetto alle risorse attivabili in relazione a situazioni di disabilità;<br />

La necessità di supportare le famiglie dei portatori di disabilità è molto importante,<br />

specialmente per i minori, che al termine del periodo scolastico, spesso non trovano<br />

servizi di aggregazione e socializzazione sufficientemente attenti ed adatti alle effettive<br />

necessità sia dei minori che delle famiglie. Si è valutato quindi opportuno attivare e<br />

supportare interventi di inserimento nelle iniziative estive dei centri aperti per minori.<br />

Attivazione Risorse proprie Ente.<br />

168


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

Interventi integrativi e sostitutivi di funzioni proprie del nucleo familiare<br />

Da attivarsi previa garanzia di finanziamento da parte della PAT e legato alla<br />

pianificazione sociale territoriale in coerenza con la pianificazione provinciale<br />

AREA MINORI E FAMIGLIE:<br />

Possibilità di attivare un progetto di pronta accoglienza madre bimbo, data la non presenza di<br />

simili risorse sul territorio della comunità, da attivarsi in modo duttile e flessibile, con il supporto di<br />

risorse già esistenti vedi APSP Casa Mia, per facilitare anche l'attivazione di economie di scala;<br />

AREA ADULTI A RISCHIO DI EMARGINAZIONE SOCIALE :<br />

Possibilità di riorganizzazione della casa alloggio di Arco , gestita dalla cooperativa Arcobaleno<br />

se sarà operativa l'acquisizione da parte di Arcobaleno del compendio Villa Bresciani di Arco;<br />

Struttura annessa al compendio Villa Bresciani di pronta accoglienza adulti senza fissa<br />

dimora;<br />

AREA HANDICAP – DIVERSE ABILITA’ :<br />

Proposta di attivazione di un progetto di accoglienza di disabili anziani che spesso presentano<br />

bisogni misti socio-sanitari , presso APSP con la collaborazione di ANFFAS , al fine di dare<br />

attuazione al progetto “Dopo di Noi” per situazioni di disabili adulti con genitori ormai non in<br />

grado di accudirli. Tale tipologia progettuale potrebbe dare risposte qualificate e a minor costo<br />

rispetto alla tipologia classica di comunità alloggio, finora presente e sottodimensionata per i<br />

bisogni della Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong>, a Locca di Concei;<br />

Necessità di attivazione di un maggior numero di posti sollievo, che potrebbe realizzarsi con<br />

APSP Casa Mia, attraverso l'ampliamento del progetto veliero, già attivo per ragazze disabili e<br />

che potrebbe in modo duttile accogliere anche situazioni di sollievo temporanee.<br />

Ampliamento se possibili di progetti legati all'acquisizione di preabilità lavorative, come<br />

Eliodoro ecc. data la necessità di accompagnare i disabili in un percorso di autonomia<br />

personale – relazionale e di vita .<br />

Ricercare con le cooperative sociali modi di sperimentare inserimenti di lavoro per persone<br />

disabili , in modo da attivare un circuito virtuoso tra soggetti/risorse che supportano<br />

l’acquisizione dei contenuti legati alle preabilità lavorative e altri che ne facilitano forme di<br />

inserimento lavorativo a regime di mercato. Tali progetti sono possibili solo attivando una forte<br />

sinergia tra i vari soggetti pubblici e privati che operano nel territorio in un’ottica di economia<br />

solidale.<br />

AREA ANZIANI E NON AUTOSUFFICIENZA:<br />

Opportunità di attivare relativamente ai servizi di assistenza domiciliare SAD, nuove modalità<br />

di integrazione tra il SAD gestito in forma diretta dall'Ente Comunità e il SAD esternalizzato.<br />

Questo per rendere più semplice al cittadino utente l'accesso al servizio, attraverso l'istituzione<br />

di un unico numero verde che raccolga tutte le varie segnalazioni e richieste degli utenti con il<br />

Servizio di assistenza domiciliare attivo e per una maggior razinalizzazione delle risorse poste<br />

in essere per questa tipologia di servi;<br />

Maggiore attenzione alle attività di verifica e di passaggio delle informazioni rispetti alle<br />

necessità e all'evoluzione dei bisogni degli utenti con i servizi attivi;<br />

169


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

Attivazione di progetti sperimentali di controllo e sostegno a distanza delle persone anziane,<br />

attraverso sistemi domotici, si propone la sperimentazione presso gli appartamenti protetti<br />

APSP Riva del <strong>Garda</strong>;<br />

Ampliamento possibilità di accoglienza e di sollievo a termine all'interno della RSA per anziani,<br />

attraverso una programmazione attenta e attivata in sinergia con APSS, questo come<br />

strumento di sollievo per le famiglie che costantemente si occupano della funzione di cura<br />

rispetto a familiari gravemente disabili. .<br />

I progetti sopra delineati a livello di servizi integrativi e sostitutivi, implicano di fatto un<br />

aumento della spesa corrente, ma si è valutato opportuno proporre iniziative che<br />

permettano comunque, rispetto alle classiche tipologie di risorse finora attivate, di<br />

riservare una grande attenzione al contenimento della spesa.<br />

La quantificazione esatta della eventuale spesa, può essere effettuata in maniera<br />

puntuale solo successivamente alla approvazione di massima delle proposte contenute<br />

nella presente bozza di <strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità.<br />

Si ritiene opportuno comunque indicare che quali punti deboli e sensibili anche dal punto<br />

di vista dell' impatto economico, rimangono le progettualità di risorse legate alle disabilità e<br />

della non autosufficienza .<br />

Infatti a livello di anziani, l'incremento generalizzato delle aspettative di vita , e non della<br />

risoluzione dei problemi legati alle demenze di diversa origine, oltre che all’indebolimento<br />

della rete familiare di supporto, impegnerà i decisori per molti anni nella ricerca di<br />

equilibrio tra le istanze legittime dei portatori di bisogni specifici e il calo delle risorse<br />

economiche. Vale la pena introdurre qui il tema legato all’introduzione di normative<br />

specifiche che supportino la non autosufficienza, già esistenti in altri ambiti territoriali<br />

italiani.<br />

Anche a livello di handicap, il tema della presa in carico delle persone disabili rispetto al<br />

loro intero ciclo di vita e comunque dal momento dell'insorgenza dei bisogni speciali,<br />

evidenzia un grado di forte complessità , perchè interconnessa ad una serie di aspetti<br />

della vita che non possono essere letti come scissi , ma integrati e collegati a molti fattori<br />

che derivano anche dalle condizioni socio economiche del contesto specifico di<br />

riferimento.<br />

Si è voluto delineare e proporre con questo progetto di Pianificazione territoriale<br />

partecipata l’attivazione di un complesso sistema di interazioni tra i vari attori che operano<br />

a vari livelli nel territorio, a cui si è chiesto di collaborare nel delineare un iniziale<br />

progetto/proposta di pianificazione locale, ma il cui compito è appena iniziato, in quanto si<br />

ritiene che in un processo come quello che si è innescato , il ruolo propositivo dei Tavoli<br />

sia importante e fruttuoso, e debba continuare nelle prossime fasi che saranno di<br />

accompagnamento alla realizzazione degli interventi, di verifica e di valutazione.<br />

170


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

8. PIANO DI COMUNICAZIONE<br />

171


<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

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<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

Pubblicizzazione del <strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità<br />

Al termine dell’intero iter di approvazione a vari livelli del <strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità si rende<br />

indispensabile individuare una serie di strumenti informativi che raggiungano veramente i cittadini.<br />

<strong>Piano</strong> di Comunità significa di fatto dare attuazione al principio della sussidiarietà intesa come<br />

vicinanza al cittadino, ma nel contempo anche come punto di partenza verso un’ottica di<br />

prestazione ed erogazione di servizi di tipo inclusivo e partecipativo.<br />

Conseguentemente, le progettualità proposte nel <strong>Piano</strong> hanno bisogno, per diventare realtà<br />

operative, di essere condivise non solo in termini conoscitivi, ma anche di consenso e partecipativi,<br />

dalla popolazione a cui sono rivolte.<br />

Gli strumenti e le azioni da attivare per raggiungere tale obiettivo ritenuto da questa Comunità<br />

imprescindibile, sono:<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

redazione del <strong>Piano</strong> in forma semplice e leggibile;<br />

redazione abstract del <strong>Piano</strong> per presentazione in varie sedi;<br />

attivazione con la collaborazione dei Comuni di momenti specifici volti sia alla<br />

presentazione dei contenuti del <strong>Piano</strong> stesso sia al dialogo e al confronto con la<br />

cittadinanza;<br />

utilizzo di strumenti multimediali per la sua diffusione;<br />

convocazione di momenti informativi privilegiati per tecnici del settore.<br />

ulteriori forme e strumenti comunicativi per una conoscenza dei servizi disponibili e delle<br />

opportunità di partecipazione dei cittadini al sistema delle politiche sociali.<br />

Resta inteso che il lavoro di partecipazione attiva che ha visto coinvolti molti attori sul Tavolo<br />

Territoriale e sui Tavoli Tematici non può essere ritenuto concluso, ma deve proseguire nell’ottica<br />

del confronto rispetto ai vari step attuativi, che dovranno seguire all’approvazione del <strong>Piano</strong><br />

<strong>Sociale</strong> di Comunità.<br />

Va comunque ricordato che le azioni che potranno essere attivate, dovranno essere coerenti con<br />

l’intero impianto Provinciale di pianificazione sociale<br />

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<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

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<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

9. IL DISEGNO DI VALUTAZIONE<br />

del <strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità<br />

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<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

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<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

La legge provinciale n. 13 del 2007 dà molta rilevanza alla funzione di valutazione eteronoma<br />

intesa come giudizio di valore, in base a standard predefiniti, sui servizi e in generale sull’insieme<br />

delle politiche sociali dedicando a questo tema sette articoli (dal 24 al 30).<br />

In particolare l’art.27 come sotto riportato:<br />

Art. 27<br />

Linee guida e criteri della valutazione<br />

1. Ai fini della valutazione dell'attività svolta dai soggetti erogatori, gli enti locali e la Provincia, sentiti i<br />

rispettivi nuclei di valutazione, adottano linee guida in coerenza con i parametri e le metodologie previsti dal<br />

piano sociale provinciale e ne danno tempestiva comunicazione ai soggetti valutati.<br />

2.In particolare, i nuclei di valutazione:<br />

a) analizzano e verificano prioritariamente la qualità dei servizi erogati, anche in relazione all'impiego delle<br />

risorse disponibili;<br />

b) tengono conto delle peculiarità dei contesti in cui si svolge l'attività valutata;<br />

c) tengono conto della capacità dei soggetti erogatori di adeguare gli interventi all'evoluzione dei bisogni e<br />

delle relative modalità di risposta;<br />

d) tengono conto altresì del grado di coinvolgimento, nelle attività svolte dal soggetto erogatore, di altri<br />

soggetti pubblici e privati presenti sul territorio di riferimento;<br />

e) verificano l'impatto dei servizi socio-assistenziali erogati, ai sensi dell'articolo 24;<br />

f) tengono conto di eventuali certificati di valutazione della qualità dei servizi rilasciati, in base a standard<br />

internazionali, da società riconosciute;<br />

g) verificano il perseguimento dei fini di responsabilità sociale.<br />

3. I nuclei di valutazione raccolgono elementi necessari al processo valutativo:<br />

a) dai soggetti erogatori attraverso l'autovalutazione;<br />

b) dai soggetti pubblici e privati portatori d'interesse, in particolar modo i destinatari dei servizi;<br />

c) dagli enti locali e dalla Provincia, in relazione al rispettivo ambito di competenza.<br />

La legge prevede dunque l’istituzione di un nucleo di valutazione provinciale e di nuclei di<br />

valutazione territoriali funzionali ad effettuare valutazioni ex ante, in itinere ed ex post degli<br />

interventi prestati dai soggetti erogatori dei servizi sociali.<br />

In attesa della nomina del nucleo provinciale e della costituzione di quelli territoriali, è comunque<br />

importante attivare una serie di azioni che coinvolgano il Tavolo Territoriale in un’ottica di<br />

collaborazione e di continuità, rispetto al lavoro di analisi e proposta effettuato per l’elaborazione<br />

del piano sociale di comunità, al fine collegare gli aspetti programmatori a quelli gestionali e di<br />

attivare una serie di momenti valutativi rispetto alle varie fasi di attuazione di quanto previsto nel<br />

<strong>Piano</strong>.<br />

Poiché il <strong>Piano</strong> sociale di comunità dopo la legge provinciale n. 13 rappresenta lo strumento<br />

principe di programmazione delle politiche sociali territoriali e la sua realizzazione introduce<br />

cambiamenti significativi e, per certi versi, “storici” nella tradizionale prassi di pianificazione delle<br />

politiche sociali, è importante fin dalla fase sperimentale la sua verifica.<br />

Tale attività è utile al fine anche dei successivi step pianificatori (piano sociale provinciale, revisioni<br />

annuali dei piani di Comunità, seconda edizione dei piani stessi).<br />

In questa direzione risulta fondamentale mantenere dinamicità e flessibilità nelle azioni di analisi.<br />

Occorre avere ben presente la connessione tra progettazione e controllo, mantenendo vigile lo<br />

sguardo sui processi e sui risultati intermedi dei piani, pronti a correggere le azioni intraprese e gli<br />

obiettivi prefissati.<br />

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<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

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<strong>Piano</strong> <strong>Sociale</strong> di Comunità 2011-13 - Comunità <strong>Alto</strong> <strong>Garda</strong> e <strong>Ledro</strong><br />

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