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Carismi e l'arte di Jacqueline Joseph - Cassa di Risparmio di San ...

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|6| FEBBRAIO2011 |FOCUS ECONOMIA<br />

FOCUS ECONOMIA| FEBBRAIO2011 |7|<br />

Mercati finanziari: quarto trimestre<br />

del 2010 e prospettive per il 2011<br />

L’ultima parte del 2010 è stata caratterizzata<br />

da un rafforzamento generale dell’economia<br />

mon<strong>di</strong>ale, grazie al contributo della fase <strong>di</strong><br />

ricostituzione del ciclo delle scorte e da politiche<br />

monetarie/fiscali particolarmente espansive<br />

Stefano Costagli - Direzione<br />

Servizi Finanziari <strong>Carismi</strong><br />

quiCARISMI SOCI<br />

Sul fronte dei prezzi<br />

l’inflazione me<strong>di</strong>a<br />

della zona euro<br />

prosegue nel suo trend<br />

rialzista in atto<br />

da un anno e mezzo<br />

CITANDO I “GURU”<br />

Dopo il rallentamento<br />

nella parte centrale del<br />

2010, l’ultima parte dello<br />

scorso anno è stata<br />

caratterizzata da un rafforzamento<br />

generale dei livelli <strong>di</strong> crescita<br />

dell’economia mon<strong>di</strong>ale, grazie al<br />

contributo derivante dalla fase <strong>di</strong><br />

ricostituzione del ciclo delle scorte<br />

e da politiche monetarie/fiscali<br />

particolarmente espansive.<br />

Rimangono, tuttavia, ancora <strong>di</strong>fferenze<br />

significative, non solo tra<br />

l’andamento dei paesi emergenti<br />

e quelli sviluppati, ma anche all’interno<br />

<strong>di</strong> questi ultimi.<br />

Negli Stati Uniti, il peggioramento<br />

estivo <strong>di</strong> numerosi in<strong>di</strong>catori macroeconomici<br />

ha indotto prima la<br />

Federal Reserve e successivamente<br />

anche l’amministrazione Obama ad<br />

adottare manovre nuovamente<br />

espansive. All’inizio del mese <strong>di</strong><br />

novembre la Fed ha perciò deciso<br />

l’adozione <strong>di</strong> un secondo programma<br />

<strong>di</strong> stimolo quantitativo,<br />

me<strong>di</strong>ante un piano <strong>di</strong> acquisto<br />

<strong>di</strong> titoli <strong>di</strong> stato da 600 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

dollari da completare entro giugno<br />

“I derivati acquistati in modo<br />

speculativo sono armi finanziarie<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>struzione <strong>di</strong> massa”<br />

Warren Buffett<br />

"Most investors want to do<br />

today what they should have<br />

done yesterday" Larry Summers<br />

2011, con l’obiettivo <strong>di</strong> sostenere<br />

l’economia e favorire un ritorno<br />

dell’inflazione su livelli più coerenti.<br />

Lo stesso presidente Obama ha,<br />

infine, raggiunto un accordo con<br />

i repubblicani per la proroga dei<br />

tagli fiscali introdotti inizialmente<br />

dall’amministrazione Bush.<br />

Lo stato della congiuntura statunitense<br />

è gradualmente migliorato e<br />

gli ultimi dati hanno segnalato una<br />

ulteriore accelerazione della ripresa.<br />

Ad esempio la prima stima del<br />

PIL del quarto trimestre ha messo<br />

a segno una crescita del 3,2%, in<br />

aumento rispetto al 2,6% del trimestre<br />

precedente, grazie al buon<br />

andamento dei consumi, sostenuti<br />

dai trasferimenti statali e dalla riduzione<br />

del tasso <strong>di</strong> risparmio. Inoltre<br />

la fiducia delle imprese ha raggiunto<br />

nuovi massimi <strong>di</strong> periodo e quella<br />

dei consumatori ha iniziato nuovamente<br />

a migliorare. Tuttavia la<br />

crescita economica rimane ancora<br />

troppo debole per sostenere adeguatamente<br />

il mercato del lavoro.<br />

I nuovi occupati nel settore non<br />

agricolo, l’in<strong>di</strong>ce più seguito dalla<br />

"NON CERCARE<br />

DI CENTRARE<br />

I MASSIMI<br />

E I MINIMI, SOLO<br />

I BUGIARDI<br />

CI RIESCONO"<br />

Victor Sperandeo<br />

comunità finanziaria, sono cresciuti<br />

moderatamente nel corso degli<br />

ultimi mesi, intorno alle 100.000<br />

unità mentre rimane poco significativa<br />

la flessione degli ultimi due<br />

mesi registrata dal tasso <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione<br />

al 9%, probabilmente<br />

amplificata da fattori tecnici.<br />

In compenso, però, la crescita<br />

della spesa pubblica e, <strong>di</strong> conseguenza,<br />

del debito statunitense,<br />

in assenza <strong>di</strong> interventi strutturali,<br />

appaiono <strong>di</strong>fficilmente sostenibili.<br />

Le principali agenzie <strong>di</strong> rating hanno<br />

ripetuto che, senza adeguati<br />

interventi su previdenza e sanità,<br />

la probabilità <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fiche in senso<br />

negativo all’outlook del debito<br />

federale aumenterà significativamente<br />

nei prossimi due anni.<br />

Le principali economie europee, in<br />

autunno, hanno rallentato il passo<br />

rispetto ai ritmi <strong>di</strong> crescita registrati<br />

dei mesi precedenti, anche<br />

se continuano a mostrare, complessivamente,<br />

una buona tenuta.<br />

Alcuni in<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> fiducia del settore<br />

manifatturiero e dei servizi sono<br />

tornati nuovamente sui massimi <strong>di</strong><br />

periodo grazie, principalmente, al<br />

momento positivo dell’economia<br />

tedesca. Infatti, in Germania, oltre<br />

al contributo delle esportazioni, si<br />

sta aggiungendo anche il supporto<br />

della domanda interna grazie<br />

all’andamento del mercato del lavoro<br />

(il tasso <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione è<br />

ai minimi degli ultimi 18 anni). Le<br />

altre principali economie, come<br />

Francia e Italia, mostrano, invece,<br />

ritmi nettamente più modesti<br />

mentre alcuni paesi periferici (ad<br />

es. Grecia, Irlanda e Portogallo) si<br />

trovano in con<strong>di</strong>zioni molto più<br />

<strong>di</strong>fficili. Inoltre, la <strong>di</strong>soccupazione<br />

della zona euro rimane stabile al<br />

10%, con punte ad esempio del<br />

20% in Spagna, contribuendo a<br />

mantenere debole la domanda<br />

interna.<br />

L’argomento centrale dei mercati<br />

finanziari rimane, però, la crisi del<br />

debito sovrano e le sue inevitabili<br />

ripercussioni: le misure <strong>di</strong> austerità<br />

varate recentemente dai governi<br />

comporteranno, inevitabilmente,<br />

ulteriori rischi <strong>di</strong> rallentamento nel<br />

corso dei prossimi mesi.<br />

La crisi fiscale attraversata dalla<br />

Grecia e dall’Irlanda e le forti<br />

tensioni su tutti i titoli periferici<br />

hanno, infatti, rischiato <strong>di</strong> travolgere<br />

il progetto stesso dell’euro.<br />

A partire, però, da fine novembre,<br />

grazie al piano <strong>di</strong> aiuti all’Irlanda e<br />

soprattutto ai cospicui acquisti <strong>di</strong><br />

titoli operati da parte della BCE,<br />

le tensioni si sono parzialmente<br />

allentate e gli spread sui titoli <strong>di</strong><br />

stato sono tornati a scendere. Il<br />

ren<strong>di</strong>mento del decennale tedesco,<br />

forse il benchmark più utilizzato<br />

per misurare la propensione/<br />

avversione al rischio, ha iniziato<br />

nuovamente a risalire in modo significativo<br />

fino a portarsi al 3,25%,<br />

a testimonianza <strong>di</strong> un recupero<br />

generalizzato della fiducia.<br />

Nel contempo il ren<strong>di</strong>mento del<br />

BTP decennale, dopo una fase <strong>di</strong><br />

elevata volatilità, si è stabilizzato in<br />

area 4,60% . Il clima <strong>di</strong> maggiore <strong>di</strong>stensione,<br />

una stagione complessivamente<br />

positiva per le trimestrali<br />

societarie e numerose in<strong>di</strong>cazioni<br />

macroeconomiche migliori delle<br />

attese hanno sostenuto le principali<br />

borse mon<strong>di</strong>ali, con guadagni<br />

me<strong>di</strong> nel corso degli ultimi 3 mesi<br />

<strong>di</strong> poco inferiori al 10%.<br />

Inoltre, con l’inizio del 2011, dopo<br />

un lungo periodo <strong>di</strong> stallo, si è<br />

aperto un ampio <strong>di</strong>battito tra i<br />

principali leader europei per la ricerca<br />

<strong>di</strong> una soluzione più efficace<br />

che possa aumentare la capacità e<br />

la flessibilità <strong>di</strong> erogazione <strong>di</strong> prestiti<br />

da parte del fondo salva stati<br />

(c.d. EFSF). Qualsiasi soluzione,<br />

però, non potrà non prevedere anche<br />

una maggior armonizzazione<br />

fiscale ed un miglioramento dei<br />

meccanismi <strong>di</strong> sorveglianza.<br />

Sul fronte dei prezzi, l’inflazione<br />

me<strong>di</strong>a della zona euro prosegue<br />

nel suo trend rialzista in atto da un<br />

anno e mezzo e, a gennaio, ha superato<br />

per il secondo mese consecutivo<br />

il target BCE salendo al 2,4%<br />

a/a, il massimo da novembre del<br />

2008. L’incremento dei prezzi è dovuto<br />

principalmente all’aumento<br />

delle componenti più volatili come<br />

il petrolio e i prodotti alimentari,<br />

mentre l’inflazione “core” rimane su<br />

valori <strong>di</strong> poco superiori all’1%.<br />

Per quanto riguarda la politica<br />

monetaria della BCE, le prospettive<br />

per i prossimi mesi saranno<br />

focalizzate su due obiettivi, non<br />

necessariamente coincidenti: uno<br />

riferito alla gestione dei tassi <strong>di</strong><br />

interesse ed un altro invece in<strong>di</strong>rizzato<br />

alla gestione della liqui<strong>di</strong>tà<br />

complessiva nel sistema.<br />

All’ultima conferenza stampa la<br />

Banca Centrale, confermando un<br />

contesto <strong>di</strong> crescita moderata e<br />

un ritorno alla stabilità dei prezzi,<br />

ha lasciato intravedere, per i tassi<br />

ufficiali, uno scenario <strong>di</strong> maggiore<br />

regolarità nel corso dei prossimi<br />

mesi.<br />

Infine, i paesi emergenti, pur proseguendo<br />

nella loro fase <strong>di</strong> crescita<br />

vigorosa, sono stati interessati nella<br />

parte finale dell’anno dall’adozione<br />

<strong>di</strong> misure per frenare le spinte<br />

inflazionistiche. In alcuni casi si<br />

è anche reso necessario un rialzo<br />

dei tassi <strong>di</strong> riferimento e/o del tasso<br />

<strong>di</strong> riserva obbligatoria, e in altri<br />

casi misure finalizzate a <strong>di</strong>sincentivare<br />

l’afflusso eccessivo <strong>di</strong> capitali.<br />

quiCARISMI SOCI<br />

La Banca Centrale Europea

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