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Personaggi illustri di Morra De Sanctis - Morreseemigrato.ch

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mezzo busto lo zio materno, don Giuseppe Donatelli, e portava<br />

in basso, su quattro righe, la seguente scritta:<br />

“RVO D. Giuseppe Donatelli confessore et esaminatore<br />

sinodale <strong>di</strong> S. Angelo e Bisaccia / Confessore <strong>di</strong> Napoli e<br />

Diocesi, Rettore delle mona<strong>ch</strong>e della Ss. Trinità, Visitatore /<br />

dell’or<strong>di</strong>ne costantiniano e cavaliere dello Speron d’oro morto<br />

in Napoli a <strong>di</strong> 16 agosto/ 1813 <strong>di</strong> età 58”. Sul ritratto <strong>di</strong><br />

Pasquale le quattro righe in basso recitano invece:“ll P.D.<br />

Pasquale del Buono nato in <strong>Morra</strong> a 5 giugno 1781 /morto 5<br />

Ap.le 1841 e seppellito nelle casa dell’U<strong>di</strong>tore / in Palermo per<br />

or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> S.M. Fu indefesso nelle ardui / fati<strong>ch</strong>e, fu tre volte<br />

superiore, lasciando concetto <strong>di</strong> santa vita”.<br />

Il secondo ritratto cui facciamo riferimento raffigurava un frate<br />

probabilmente lo zio paterno Vincenzo, redentorista, morto nel<br />

gennai 1796, al quale erano molto affezionati tutti e nove i<br />

fratelli, visto <strong>ch</strong>e era stato il loro tutore alla morte del padre<br />

Giovancarlo. Il religioso fu immortalato con un libro in mano<br />

ed un angelo accanto; ma <strong>di</strong> questo esemplare non si riesce più<br />

a trovarne traccia se non in alcuni appunti risalenti al 1978 e<br />

nella memoria <strong>di</strong> qual<strong>ch</strong>e suo parente. Un terzo ritratto<br />

tramandava ai posteri le fattezze <strong>di</strong> una monaca, Agnese; ma<br />

an<strong>ch</strong>e questo quadro de<strong>di</strong>cato da Gaetano alla sorella è al<br />

momento irrintracciabile.<br />

Gli ere<strong>di</strong> conservano invece altri tre ritratti <strong>di</strong> famiglia, <strong>ch</strong>e<br />

definiremo per como<strong>di</strong>tà A, B e C, molto interessanti per la<br />

nostra ricerca per<strong>ch</strong>é rappresentano <strong>ch</strong>iaramente un pittore:<br />

reggono tutti nella destra un pennello, ed in più in C si<br />

riconosce sullo sfondo un quadro tratteggiante una Madonna,<br />

mentre in B l’uomo porta in mano un foglio da <strong>di</strong>segno su cui è<br />

abbozzato un oc<strong>ch</strong>io. I tre personaggi <strong>di</strong>mostrano un’età<br />

<strong>di</strong>versa <strong>ch</strong>e, in<strong>di</strong>cativamente, appare sui 25-30 anni nel quadro<br />

più antico (A), sui 40 in quello interme<strong>di</strong>o (B), sui 55 in quello<br />

più moderno (C). Chiariamo intanto <strong>ch</strong>e le tre tele sono<br />

presso<strong>ch</strong>é identi<strong>ch</strong>e per <strong>di</strong>mensione: misurano infatti cm.

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