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Cronistoria di Morra De Sanctis - Morreseemigrato.ch

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1942-43 Ogni sera dalla piazza <strong>di</strong> <strong>Morra</strong> la gente vede i bagliori deibombardamenti alla città i Napoli da parte degli Alleati. Stuoli <strong>di</strong> Fortezze Volantiamericani sorvolano il cielo <strong>di</strong> <strong>Morra</strong>, cari<strong>ch</strong>e <strong>di</strong> bombe <strong>ch</strong>e vanno a sganciare aNapoli. Assistiamo a scontri <strong>di</strong> caccia <strong>di</strong> scorta americani con caccia tedes<strong>ch</strong>i.La s<strong>ch</strong>ermaglia nel cielo con continue pic<strong>ch</strong>iate, falsi pennac<strong>ch</strong>i <strong>di</strong> fumo ecrepitio <strong>di</strong> mitraglia attira i bambini a vedere lo spettacolo, nonostante <strong>ch</strong>e inostri insegnanti ci avessero avvisati <strong>di</strong> rimanere in casa. Viene bombardata laferrovia, un treno pieno <strong>di</strong> refurtiva viene lasciato dai tedes<strong>ch</strong>i sui binari. Alcuniconta<strong>di</strong>ni morresi vanno a svaligiarlo. Vengono arrestati e condannati.1943 A <strong>Morra</strong> arrivano i tedes<strong>ch</strong>i e piazzano due cannoncini a ridosso delle crocidel Purgatorio, mas<strong>ch</strong>erati con rami d’albero. Gli americani, arrivati a Teora,sparano tre colpi <strong>di</strong> cannone, <strong>ch</strong>e sorvolano <strong>Morra</strong> e ammazzano un vitello inquel <strong>di</strong> Sant’Angelo; i tedes<strong>ch</strong>i battono in ritirata1943 II 18 novembre avviene una sommossa popolare, <strong>ch</strong>e culmina conl’incen<strong>di</strong>o del Municipio e <strong>di</strong> tutti i registri ivi contenuti. I libri del dazio vengonofatti consegnare dall’esattore e bruciati nell’illusione <strong>di</strong> non dover più pagare ildazio se non si era iscritti nei registri, si sac<strong>ch</strong>eggia an<strong>ch</strong>e l’ammasso. La rivoltaha per conseguenza un morto, un briga<strong>di</strong>ere dei Carabinieri (Criscuolo) feritoalla testa da una sassata, e decine <strong>di</strong> arresti. L’arciprete don Mi<strong>ch</strong>ele Gallucciviene accusato <strong>di</strong> aver fomentato la rivolta, incarcerato e poi rilasciato, vieneallontanato da <strong>Morra</strong>, finirà poi per spogliarsi dell’abito talare. L’unico risultatopratico è il <strong>di</strong>sagio causato ai citta<strong>di</strong>ni <strong>ch</strong>e per molti anni devono <strong>ch</strong>iedere i lorodocumenti ad Avellino per<strong>ch</strong>é a <strong>Morra</strong> sono stati tutti <strong>di</strong>strutti. Nella primaelezione libera del dopoguerra i partiti democratici si uniscono formando unasola lista col simbolo del bue, contro la lista borghese delle forbici. Vince astragrande maggioranza la lista del bue e la vittoria viene festeggiata nelpalazzo Molinari. Come primo Sindaco <strong>di</strong> <strong>Morra</strong> del dopoguerra viene eletto ilfabbro Amedeo Ricciar<strong>di</strong> della <strong>De</strong>mocrazia Cristiana. Uno dopo l’altro arrivano:l’acqua nel paese <strong>di</strong> <strong>Morra</strong>, la strada <strong>Morra</strong>-Teora, l’Ofantina, e lenumerosissime strade per la vasta campagna morrese.1944.18-19 marzo. Ultima eruzione del Vesuvio. Il cielo <strong>di</strong> <strong>Morra</strong> viene oscurato amezzogiorno del 18 dalla cenere del Vesuvio mista ai fioc<strong>ch</strong>i <strong>di</strong> neve. Tuttoilgiorno rimane buio come se fosse ancora notte. Le scuole rimangono <strong>ch</strong>iuse.LISTA DEI MORRESI CADUTI DURANTE LA GUERRA 1940 – 45Ambrosec<strong>ch</strong>ia Mi<strong>ch</strong>ele <strong>di</strong> Luigi e <strong>di</strong> Sarno Maria GiuseppaAmbrosec<strong>ch</strong>ia Nicola <strong>di</strong> Pasquale e <strong>di</strong> Lombar<strong>di</strong> FilomenaGerardo <strong>di</strong> Francesco e <strong>di</strong> Buscetto VittoriaCapozza Giovanni <strong>di</strong> Domenico e <strong>di</strong> Capozza Rosaria


Caputo Francesco <strong>di</strong> Carmine e <strong>di</strong> Grippo Maria Mi<strong>ch</strong>elaCaputo Rocco <strong>di</strong> Giuseppe e <strong>di</strong> Pennella IncoronataCaputo Rocco <strong>di</strong> Pasquale e <strong>di</strong> Strazza NicolinaCaputo Salvatore <strong>di</strong> Francesco e <strong>di</strong> Ciciriello Maria AngelaCarino Pietro <strong>di</strong> Giovanni e <strong>di</strong> <strong>De</strong>l Priore PasquaCovino Angelo <strong>di</strong> Giuseppe e <strong>di</strong> Pennella PasqualinaCovino Francesco <strong>di</strong> Rocco e <strong>di</strong> Consigliero Ra<strong>ch</strong>eleCovino Giuseppantonio <strong>di</strong> Domenico e <strong>di</strong> Di Pietro Rosa MariaCovino Vincenzo <strong>di</strong> Rocco e <strong>di</strong> Consigliero Ra<strong>ch</strong>eleDi Paola Gerardo <strong>di</strong> Nicola e <strong>di</strong> <strong>De</strong>l Priore CaterinaDi Pietro Giovanni <strong>di</strong> Giuseppe e <strong>di</strong> Strazza DonataDi Pietro Giuseppe <strong>di</strong> Francesco e <strong>di</strong> Rainone LuciaDi Pietro Lorenzo <strong>di</strong> Giuseppe e <strong>di</strong> Di Santo LuciaDi Pietro Rocco <strong>di</strong> Francesco e <strong>di</strong> Strazza Angela MariaDi Sapio Gerardo <strong>di</strong> Donato e <strong>di</strong> Pagnotta CarminaDragone Rocco <strong>di</strong> Mi<strong>ch</strong>ele e <strong>di</strong> Carino GiovanninaGrippo Antonio <strong>di</strong> Gerardo e <strong>di</strong> Pennella CarolinaLanzalotto Angelomaria <strong>di</strong> Andrea e <strong>di</strong> Mariano CaterinaLombar<strong>di</strong> Giovanni <strong>di</strong> Vito e <strong>di</strong> Pennella AngelaMaccia Francesco <strong>di</strong> Alessandro e <strong>di</strong> Faiullo AngelicaMariani Donato <strong>di</strong> Pietro e <strong>di</strong> Ariano ConcettaPennella Carmine <strong>di</strong> Angelomaria e <strong>di</strong> Di Pietro MariaPennella Gerardo <strong>di</strong> Angelo e <strong>di</strong> Ruberto RosariaPennella Mi<strong>ch</strong>elangelo <strong>di</strong> Pietro e <strong>di</strong> Silvestri MariaGiuseppa Pennella Vito <strong>di</strong> Nicola e <strong>di</strong> Pennella MariaAngela Rainone Angelo <strong>di</strong> Rocco e <strong>di</strong> Russo MariangelaRainone Giuseppe <strong>di</strong> Pietro e <strong>di</strong> Pennella LuciaRainone Nicola fu Nicola e <strong>di</strong> Consigliero RosaRicciar<strong>di</strong> Vincenzo Amato <strong>di</strong> Aniello e <strong>di</strong> Zuccar<strong>di</strong> GiuliaRuberto Angelo <strong>di</strong> Rocco e <strong>di</strong> Consigliero RosaSarni Gerardo <strong>di</strong> Rocco e <strong>di</strong> Roina ConcettaSarni Rocco <strong>di</strong> Rocco e <strong>di</strong> <strong>De</strong> Luca LuisaStrazza Salvatore <strong>di</strong> Rocco e <strong>di</strong> Gambaro MariaMi<strong>ch</strong>ela Valbonesi Alvaro <strong>di</strong> Emilio e <strong>di</strong> Morelli Caterina.Vitiello Nicola <strong>di</strong> Mi<strong>ch</strong>elangelo e <strong>di</strong> Buscetto Lucia1946 Referendum popolare, scelta tra Repubblica e Monar<strong>ch</strong>ia, <strong>Morra</strong> sceglieRepubblica. Prime elezioni per l’Amministrazione comunale, vince la listapopolare del bue, contro quella delle forbice presentata dai signori.1949 gli abitanti delle Contrade Castellari, Orcomone e Selvapiana fecero dellecollette e riuscirono così a costruire il primo ponte con pilastri, muratura e travi <strong>di</strong>ferro sull’lsca. Successivamente si costruirono altri ponti con la Cassa del


Mezzogiorno.1949 viene inviato come parroco <strong>di</strong> <strong>Morra</strong> don Raffaele Masi <strong>di</strong> Torella. Vi rimarràfino al 1989. Don Raffaele farà restaurare la Chiesa Madre e quella <strong>di</strong> SanRocco, pitturate ad olio dal pittore morrese Ernesto Avallone. Farà montare gliimpianti d’altoparlante nella Chiesa Madre e sul campanile per trasmettere laMessa an<strong>ch</strong>e nelle campagne <strong>di</strong> <strong>Morra</strong>. Durante questo periodo verrà costruitol’asilo infantile nella Villa F.Tedesco, e la Canonica utilizzando il luogo occupatodalla vec<strong>ch</strong>ia Chiesa dell’Annunziata ormai pericolante. Ancora un morrese, ilDr.Avvocato Giuseppe Gargani per ben due volte viene nominatosottosegretario al Governo.1962 un terremoto si fa sentire an<strong>ch</strong>e a <strong>Morra</strong>, ma causa solo po<strong>ch</strong>i danni.23 novembre 1980. <strong>Morra</strong> è colpita dal terribile terremoto <strong>ch</strong>e sconvolge an<strong>ch</strong>el’Irpinia. <strong>Morra</strong> viene <strong>di</strong>strutto al settanta per cento e ha 37 morti. Arrivano gliaiuti dei Maltesi, dei ragazzi svizzeri <strong>di</strong> EPICENTRO, <strong>ch</strong>e aiutano per lacampagna, e altri da tutta l’Italia. Vanno ricordati La Caritas <strong>di</strong> Bologna, il ra<strong>di</strong>oamatore Domenico Manca <strong>di</strong> Os<strong>ch</strong>iri, Sardegna, <strong>ch</strong>e sotto la tenda mantiene ilcollegamento tra i morresi e i loro congiunti emigrati <strong>ch</strong>e <strong>ch</strong>iedono notizie sullasorte dei loro cari. Gli operai <strong>di</strong> un quartiere <strong>di</strong> Napoli donano una <strong>ch</strong>iesettaprefabbricata <strong>ch</strong>e viene montata <strong>di</strong>etro all’asilo infantile. I Morresi Emigratifondano un’Associazione a Basilea per poter tenersi uniti e stare vicino ai lorocari a <strong>Morra</strong> durante la <strong>di</strong>fficile opera <strong>di</strong> ricostruzione. La cultura morrese sirisveglia, vengono scritti dei libri, importanti quello <strong>di</strong> Celestino Grassi “Stu<strong>di</strong> ericer<strong>ch</strong>e stori<strong>ch</strong>e su <strong>Morra</strong> nel settecento” dal quale sono state tratte quasi tuttele notizie stori<strong>ch</strong>e contenute in questo vocabolario, e Contributi per la Storia <strong>di</strong><strong>Morra</strong>, con <strong>di</strong>versi capitoli <strong>di</strong> storia morrese pubblicati su riviste specializzate esulla Gazzetta. È proprio grazie alla Gazzetta dei Morresi Emigrati <strong>ch</strong>e moltipoeti morresi possono <strong>di</strong>vulgare le loro poesie a <strong>Morra</strong> come all’estero. ABasilea l’Associazione Morresi Emigrati effettua una colletta per reperire i fon<strong>di</strong>necessari per costruire a <strong>Morra</strong> casette per anziani <strong>ch</strong>e sono soli, senzafamiliari. Per questo scopo si rivolge an<strong>ch</strong>e alla Catena della SolidarietàSvizzera <strong>ch</strong>e approva il progetto fatto dall’ar<strong>ch</strong>itetto Federico Romano <strong>di</strong> Milanoe promette una somma <strong>di</strong> 250000 fran<strong>ch</strong>i svizzeri. Per <strong>Morra</strong> canta an<strong>ch</strong>e ilgrande tenore Luciano Pavarotti, devolvendo l’incasso per il Comitato pro <strong>Morra</strong><strong>di</strong> San Francisco - Milano e Locarno <strong>ch</strong>e accetta an<strong>ch</strong>e il progetto case peranziani, ma poi non mantiene la parola data agli emigrati ed ai morresi, e lecasette non si fanno, con la scusa <strong>ch</strong>e a <strong>Morra</strong> non vi sono anziani soli e, senzaeffettuare una vera ricerca, costruisce un e<strong>di</strong>ficio polifunzionale in zona Serra,luogo scelto e consigliato dai Morresi Emigrati, facendo così perdere i 250000


fran<strong>ch</strong>i della Catena della Solidarietà Svizzera, <strong>ch</strong>e erano destinatiesclusivamente alla costruzione <strong>di</strong> casette per anziani. La Pro-Loco Francesco<strong>De</strong> <strong>Sanctis</strong> organizza le famose “Estate Morresi”, con concerti <strong>di</strong> musicaclassica, eseguiti da solisti <strong>di</strong> fama internazionale, come il flautista SeverinoGazzelloni ecc. La Pro-Loco Alfonso Gargani rispolvera anti<strong>ch</strong>e tra<strong>di</strong>zionimorresi ripresentando il dramma popolare <strong>di</strong> “Cecilia”, organizzando la “Sagradella Trippa” ecc. <strong>Morra</strong> si ricostruisce. <strong>Morra</strong> è <strong>di</strong>visa per partiti e la <strong>di</strong>visione trala popolazione si accentua sempre <strong>di</strong> più. I morresi emigrati intervengono dapacieri, ma non vengono ascoltati. 1983 nel mese <strong>di</strong> aprile viene fondata laGazzetta dei Morresi Emigrati. giornale mensile <strong>ch</strong>e porta la cultura e la storiamorrese in tutte le parti del mondo dove vi sono emigrati morresi e an<strong>ch</strong>e nelpaese stesso e per le sue campagne.LISTA DEI MORTI LA SERA DELTERREMOTO DEL 23 NOVEMBRE 1980La lista nella lapide apposta nell’apposito monumento davanti al cimitero non èesatta. In quella lista ci sono annoverate persone <strong>ch</strong>e sono mortesuccessivamente e non la sera del terremoto.Ambrosec<strong>ch</strong>ia FrancescaAmbrosec<strong>ch</strong>ia Vincenzo AraneoConcettina BracciaAngela Maria BracciaAngela Rosa BuscettoMaria Rosaria CapozzaRosaria CaputoMaria Giuseppa CarinoAgostino CovinoMaria Rosa Di Leo MariaDi Sapio RosariaFazza Felicita SentaGrippo AlessandraGrippo AlessandroGrippo MarioGrippo VitoGuarino Luigi GiovanniLanzalotto Donatangelo (5-12-16)Lanzalotto Donatangelo (17- 9- 74)Maccia AngiolinaMaccia Giuseppe AntonioMariani Angelo MariaMontemarano AngelicaNatale MariaPagnotta RosaPasquale CarmelaPavese CarminePennella AlessandroPennella LuciaPennella Maria DonataRicciar<strong>di</strong> Silvia OnorinaSarni LuciaSarni Maria GiuseppaStrazza IncoronataVitiello IncoronataZuccar<strong>di</strong> Rosa


1985. 23 luglio, grazie al grande interessamento del Parroco don Raffaele Masi,la guglia <strong>di</strong> San Rocco, <strong>ch</strong>e era stata danneggiata dal terremoto, è ricostruita. La<strong>di</strong>tta numerò le pietre una per una, e, dopo aver costruito l’anima del monumentoin cemento armato, le pietre furono rimesse al loro posto. La statua, <strong>ch</strong>e erastata collocata provvisoriamente nella bottega del falegname Frances<strong>ch</strong>ino DiPietro, viene pitturata è rimessa sulla guglia. Dopo poco tempo, però, incominciaad arrugginire, e si rende necessario pitturarla <strong>di</strong> nuovo.1989 l’ar<strong>ch</strong>itetto Mi<strong>ch</strong>ele Carluccio presenta il progetto per il monumento allevittime del terremoto nello spazio antistante il cimitero.Il 18 <strong>di</strong>cembre 1993 viene inaugurata a <strong>Morra</strong> la nuova <strong>ch</strong>iesetta S.S. Pietro ePaolo, costruita al posto della baracca <strong>di</strong> legno. I fon<strong>di</strong> necessari vengonoraccolti tra la popolazione. I Morresi Emigrati devolvono per la costruzione della<strong>ch</strong>iesa i 35 milioni <strong>di</strong> lire raccolti per le casette per anziani, <strong>ch</strong>e non sono statecostruite, così <strong>ch</strong>e, insieme a quelli raccolti da altri emigrati, il contributo deimorresi all’estero ammonta a circa 40 milioni <strong>di</strong> lire sui circa 120 milioni <strong>ch</strong>e ècostata la <strong>ch</strong>iesa. Alla cerimonia <strong>di</strong> inaugurazione partecipa il VescovoMonsignor Milani. Il Parroco, <strong>ch</strong>e ha voluto la costruzione della <strong>ch</strong>iesa, è donSiro Colombo <strong>di</strong> Milano.1997 mese <strong>di</strong> settembre, viene fondato a <strong>Morra</strong> il Centro Ricreativo CulturaleMorrese <strong>ch</strong>e ha come scopo la ricerca delle anti<strong>ch</strong>e tra<strong>di</strong>zioni. Questo Centro,formato solamente da giovani fino ai 30 anni <strong>di</strong> età, inizia subito con una serie <strong>di</strong>iniziative, rappresentando due comme<strong>di</strong>e <strong>di</strong>alettali scritte apposta per loro, e ilballo antico “la quadriglia” comandato in francese. Continuano le iniziativerispolverando la vec<strong>ch</strong>ia usanza della raccolta delle uova per la campagna ilSabato Santo e con il canto del Miserere nella notte tra il Giovedì e VenerdìSanto. Nello stesso tempo fu fondata un’altra Associazione Culturale <strong>ch</strong>e porta ilnome <strong>di</strong> Giovanni <strong>De</strong> Paula, me<strong>di</strong>co condotto e poeta morrese, decedutoqual<strong>ch</strong>e anno prima.3 maggio 1999 consegnata la <strong>ch</strong>iesa <strong>di</strong> San Rocco restaurata.1999 16 agosto. S. Ecc. l’arcivescovo Padre Salvatore Nunnari bene<strong>di</strong>ce la<strong>ch</strong>iesa <strong>di</strong> S. Rocco ricostruita Si festeggia per 8 giorni2004.1 maggio. l’Arcivescovo della nostra Diocesi Padre Salvatore Nunnari,bene<strong>di</strong>ce con una solenne cerimonia la <strong>ch</strong>iesa Madre dei SS. Pietro e Paolo,finalmente restaurata dopo 24 anni dal terremoto del 23 novembre 1980 <strong>ch</strong>el’aveva resa inagibile. I citta<strong>di</strong>ni morresi rispondono positivamente all’appello delmoderatore della Parroc<strong>ch</strong>ia <strong>di</strong> <strong>Morra</strong> don Antonio Cimmino e del SindacoRocco <strong>di</strong> Santo, offrendo i sol<strong>di</strong> per comprare nuovi ban<strong>ch</strong>i, candelieri, e tuttol’occorrente per la <strong>ch</strong>iesa.


L’Associazione Morresi Emigrati invia 12500 euro per la costruzione dell’altaredel SS. Sacramento, <strong>ch</strong>e verrà benedetto con un’altra solenne cerimonia ilgiorno 31 luglio 2004.

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