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Testo accompagnatorio - ZyXEL NSA210

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Attività BIC IV e<br />

Determinazione del contenuto totale di antocianosidi<br />

in alcune bacche di bosco<br />

Diapositiva 1 – Titolo<br />

Durante i quattro giorni fuori sede il nostro gruppo ha avuto modo di approfondire il tema degli<br />

antocianosidi.<br />

Diapositiva 2 + 3 – Introduzione: Gli antociani<br />

Gli antociani, o antocianine, sono una classe di pigmenti vegetali idrosolubili della famiglia dei<br />

flavonoidi. Sono presenti in fiori, frutti, foglie autunnali e ne determinano il colore, che varia da<br />

una tonalità rossa ad una più bluastra, a dipendenza del pH. Per questa loro caratteristica vengono<br />

utilizzati quali indicatori acido-base. Inoltre, per le loro proprietà benefiche e terapeutiche (tra<br />

cui ricordiamo la proprietà antiossidante) vengono ad esempio utilizzati in caso di disturbi<br />

vascolari, in quanto aumentano la resistenza dei vasi sanguigni. Sempre riguardo all’azione che gli<br />

antociani hanno nell’uomo va ricordata la loro influenza sul processo di visione e l’azione<br />

sull’attività vitaminica P. Per quanto riguarda l’azione nelle piante, gli antociani hanno una<br />

funzione di attrazione degli insetti impollinatori, fanno da filtro alle radiazioni nocive, e ci danno un<br />

segnale di sofferenza della pianta.<br />

Occorre dire che nelle cellule gli antociani sono presenti sotto forma di antocianosidi, legati a<br />

molecole di zuccheri tramite i gruppi –OH in posizione 3 e 5.<br />

Diapositiva 4 – Le bacche analizzate<br />

L’attività svolta ha come scopo la determinazione del contenuto totale di antocianosidi in alcuni<br />

frutti di bosco. Le bacche analizzate sono: lamponi, more, mirtilli e ribes rossi.<br />

Il lampone (Rubus idaeus) è utilizzato nel settore alimentare, farmaceutico e cosmetico. Contiene<br />

vari principi attivi, sia nelle foglie, sia nei frutti, che vengono utilizzati per le loro proprietà<br />

antidiarroiche, antinfiammatorie e antiossidanti.<br />

La mora (Rubus ulmifolius), come il lampone, è utilizzata nel settore alimentare, farmaceutico e<br />

cosmetico, per le sue caratteristiche dietetiche, disinfettanti, coadiuvanti nel trattamento delle<br />

emorroidi e correttive dei sapori.<br />

Il mirtillo (Vaccinium myrtillus) ha proprietà analoghe al lampone e alla mora. Apporta benefici<br />

alla visione notturna, è ipoglicemizzante, antimicotico e diuretico.<br />

Il ribes rosso (Ribes rubrum) viene utilizzato solo nel settore alimentare, e presenta proprietà<br />

aperitive, digestive, depurative, diuretiche e lassative; aiuta inoltre a combattere lo stress e la fatica<br />

fisica.<br />

Diapositiva 5 – Problematica e teoria<br />

Come abbiamo già detto, lo scopo dell’attività di laboratorio è quello di quantificare il contenuto in<br />

antociani in alcune bacche di bosco. A questo proposito si pongono tre quesiti, tre problematiche:<br />

1. Quali proprietà degli antociani si potrebbero sfruttare ai fini analitici<br />

2. Si tratta di un miscuglio di antocianine. Come procedere dunque<br />

3. Come esprimerne il contenuto<br />

Luca Gaggini, Camilla Margaroli, Rosa Lurati, Santhosh Mannamplackal 4F


Per rispondere alla prima domanda, abbiamo visto in classe che gli antociani sono solubili in<br />

soluzioni acquose. Inoltre assorbono nel visibile. Questa proprietà ci è utile per quantificarne il<br />

contenuto utilizzando la legge di Lambert – Beer: A(λ) = ε(λ) · l · c .<br />

Per risolvere il problema del miscuglio, vista la diversità di antocianine presenti, estraiamo i<br />

composti con una soluzione idroalcolica acidificata con acido cloridrico. In questo modo si riesce<br />

ad ottenere una buona percentuale di antocianine con la stessa struttura molecolare, dato che cambia<br />

anche in base al pH. Questi composti vengono poi quantificati per via colorimetrica ed espressi<br />

come malvina clorata (si fa una proporzione, sapendo che 1 g di malvina clorata in 10 mL di<br />

soluzione dà un’assorbanza di 0,559 a 535 nm).<br />

Nell’espressione del contenuto di antociani nelle nostre bacche di bosco dobbiamo tener conto che<br />

ogni misura porta con sé un’incertezza.<br />

Diapositiva 6 – Metodologia<br />

Innanzitutto prepariamo il bagnomaria ad una temperatura stabile tra i 50° e i 55° C. È importante<br />

non raggiungere una temperatura troppo elevata per non denaturare la struttura degli antocianosidi.<br />

Nel frattempo pesiamo il nostro campione direttamente nel pallone (circa 8 g) e con una spatolina<br />

rompiamo i frutti in modo da avere una maggiore superficie di scambio. Sotto cappa aggiungiamo<br />

la soluzione di estrazione (composta da metanolo, acqua e acido cloridrico) e tappiamo. Montiamo<br />

l’apparato di estrazione con il condensatore a reflusso. Trascorsi i 60 minuti di estrazione, lasciamo<br />

raffreddare l’estratto. Filtriamo il contenuto del pallone per eliminare i residui solidi delle bacche e<br />

diluiamo la soluzione ottenuta con la nostra soluzione di metanolo, acqua e HCl, portando a volume<br />

finale di 100 ml. Diluiamo ulteriormente l’estratto 1:10. Questa diluizione ha come scopo il<br />

raggiungimento di una densità ottica tale da poter essere misurata nello spettrofotometro a doppio<br />

raggio, con il quale, ad una lunghezza d’onda di 535 nm, misuriamo l’assorbanza della nostra<br />

soluzione.<br />

Diapositiva 7 – Risultati<br />

Prima di presentare i risultati ottenuti, vogliamo mostrare alcuni semplici calcoli per risalire alla<br />

concentrazione di antocianosidi nel nostro campione.<br />

La sostanza fresca può essere definita come acqua e sostanza secca. Dunque il totale, il 100% della<br />

sostanza fresca equivale alla percentuale di acqua più la percentuale di sostanza secca.<br />

SF = H 2 O + SS<br />

100 = % H 2 O + % SS<br />

Per trovare la percentuale di antocianosidi facciamo ricorso alla legge di Lambert – Beer e<br />

rapportiamo la concentrazione di antocianosidi nel nostro campione alla Malvina clorata, sapendo<br />

che una concentrazione di 0,1 mg/ml di malvina clorata danno un’assorbanza di 0,559 ad una<br />

lunghezza d’onda di 535 nm. Risolvendo la semplice proporzione troviamo la concentrazione di<br />

antocianosidi nel campione, che va però moltiplicata per 20 in quanto abbiamo diluito 20 volte, in<br />

totale, la soluzione. Troviamo in seguito la percentuale.<br />

0,1mg/ml<br />

0,559<br />

c<br />

(mg/ml)<br />

A(λ) = ε(λ) · l · c<br />

f<br />

= c0 cf<br />

⋅ 20<br />

Absmisurata<br />

= x (mg) = c0(mg / ml) ⋅ V(ml)<br />

x (g)<br />

x % = ⋅100<br />

m (g)<br />

fresca<br />

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Passiamo quindi alla sostanza secca; per ottenerla le bacche vengono fatte essiccare nel forno a<br />

102° C, in modo da far evaporare l’acqua contenuta.<br />

La massa secca è uguale alla massa iniziale meno la massa dell’acqua. Da notare che la percentuale<br />

d’acqua contenuta varia a seconda della bacca presa in campione.<br />

[Mora: 62.7 % / Mirtillo: 36.6 % / Lampone: 58.6 % / Ribes rosso: 59.4 %]<br />

m<br />

secca<br />

x (g)<br />

= mfresca<br />

− (%H<br />

2O<br />

⋅ mfresca<br />

)<br />

x % = ⋅100<br />

m (g)<br />

secca<br />

Diapositiva 8 – Discussioni<br />

Dai risultati ottenuti abbiamo potuto stilare una sorta di “classifica”, dalla quale risulta che è la<br />

mora a contenere una maggiore quantità di antocianosidi. Seguono il lampone, il mirtillo e il ribes<br />

rosso. Si nota inoltre che nella sostanza secca la concentrazione di antocianosidi è maggiore<br />

(rispetto alla sostanza fresca). La quantità di antocianosidi rimane invariata sia nella sostanza secca<br />

sia in quella fresca, ma varia invece la massa del campione, in quanto nella sostanza fresca è<br />

presente anche l’acqua. Le concentrazioni finali saranno quindi diverse.<br />

Diapositiva 9 – Conclusioni<br />

Per concludere si può ricordare la differenza di contenuto di antocianosidi tra la sostanza fresca e<br />

quella secca, sottolineando il fatto che i campioni esaminati non sono stati colti subito prima<br />

dell’analisi, ma che sono stati conservati e quindi il contenuto di antocianosidi può aver subito delle<br />

variazioni.<br />

Diapositiva 10 – Bibliografia<br />

- Dispense e protocolli attività Olivone<br />

- http://www.old.uni-bayreuth.de/ (11.09.2008)<br />

→ Blütenfarbstoffe<br />

- http://it.wikipedia.org/wiki/Antociano (11.09.2008)<br />

- Enciclopedia della chimica, a cura di Enzo Ferroni, Firenze, USES Edizioni scientifiche, 1972-<br />

1983 (vol. 2)<br />

Luca Gaggini, Camilla Margaroli, Rosa Lurati, Santhosh Mannamplackal 4F

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