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Verbale CC 29 marzo 2011 - Comune di Treviglio

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<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Treviglio</strong><br />

Consiglio Comunale del <strong>29</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2011</strong><br />

Apertura <strong>di</strong> seduta<br />

Presidente<br />

Buona sera a tutti. Iniziamo questo Consiglio Comunale con l’appello <strong>di</strong><br />

rito.<br />

Segretario Generale – Appello nominale<br />

Presidente<br />

È presente il numero legale, possiamo iniziare. Prima <strong>di</strong> porre mano<br />

all’or<strong>di</strong>ne del giorno, abbiamo qui tra noi il Sig. Carlo Bonacina che è<br />

qui presente e che era stato in<strong>di</strong>viduato dalla Commissione come<br />

assegnatario del Premio Madonna delle Lacrime per il <strong>2011</strong>. Però alla<br />

cerimonia tra<strong>di</strong>zionale del 28 febbraio era assente, perché era in<br />

Senegal, nella città <strong>di</strong> Joal Fa<strong>di</strong>out, dove segue la parrocchia là ed è<br />

impegnato a volte in servizio in quella zona. Ritornato, il Sindaco vuole<br />

riconoscerlo oggi e consegnarli detto riconoscimento.<br />

Sindaco<br />

Il premio l’aveva ritirato il cognato, però avevo detto appunto alla<br />

persona presente che al ritorno il Sig. Carlo Bonacina si mettesse in<br />

contatto con noi, perché ha avuto un premio dalla comunità e<br />

l’occasione che la comunità si riunisca <strong>di</strong> nuovo non c'è, ma almeno ci<br />

sarà appunto questo riconoscimento, fatto dal Consiglio Comunale.<br />

Quin<strong>di</strong> io leggo la motivazione e poi darò la parola al Sig. Bonacina.<br />

Carlo Bonacina il suo tempo libero è tutto de<strong>di</strong>cato alla Chiesa <strong>di</strong> San<br />

Rocco come Sagrestano volontario, animatore <strong>di</strong> numerose iniziative e<br />

attento a tutte le esigenze, sia della struttura che <strong>di</strong> numerosi ammalati<br />

che costantemente visita e segue. Non esiste un’Associazione della<br />

Chiesa <strong>di</strong> San Rocco, ma è come se esistesse. Grazie a Carlo<br />

Bonacina.<br />

Io farei un applauso e <strong>di</strong>rei che chi ce l'ha segnalato non ha segnalato<br />

l’opera <strong>di</strong> questo nostro concitta<strong>di</strong>no in Senegal. Adesso in poche<br />

parole me l'ha un pochino riassunta, io darei la parola al Sig. Bonacina<br />

che ci <strong>di</strong>ce anche <strong>di</strong> questa sua esperienza in Senegal, in questa città<br />

1


che è a 100 km. a sud <strong>di</strong> Dakar, brevemente e poi lo salutiamo e<br />

facciamo il Consiglio Comunale.<br />

Sig. Carlo Bonacina<br />

Innanzitutto vorrei porgere il saluto al Sig. Sindaco, al Consiglio<br />

Comunale e a quanti altri sono presenti, un saluto che in voi desidero<br />

allargare a tutta la comunità civile <strong>di</strong> <strong>Treviglio</strong>. Ho risposto volentieri<br />

all’invito del Sindaco ad essere presente stasera, perché mi sembra<br />

anche doveroso. Doveroso per quali sono state le parole <strong>di</strong> affetto e <strong>di</strong><br />

gratitu<strong>di</strong>ne, <strong>di</strong> considerazione che sono state fatte verso la mia umile<br />

persona e sinceramente non mi sarei mai aspettato <strong>di</strong> ricevere un<br />

giorno un premio simile, anche se non posso nascondere una grande<br />

sod<strong>di</strong>sfazione. Dico che non mi sarei mai aspettato, perché io penso <strong>di</strong><br />

non fare nulla <strong>di</strong> eccezionale. Io sono un povero mortale, uno come tutti<br />

voi, uno che cammina per strada ogni giorno e che non fa altro che<br />

rendersi un po' prossimo al prossimo, ascoltando un pochino quelle che<br />

sono le <strong>di</strong>verse vicissitu<strong>di</strong>ne della nostra misera esistenza e quello <strong>di</strong><br />

affiancare chi ha bisogno, <strong>di</strong> rispondere a chi ha bisogno <strong>di</strong> essere<br />

ascoltato, o <strong>di</strong> dare qualcosa a colui che scende dal treno e che ti si<br />

avvicina alla Chiesa <strong>di</strong> San Rocco, che può essere una colazione, ma<br />

tante volte può essere anche una parola amica. E <strong>di</strong> questo voglio<br />

ringraziare tutto quel quartiere, quella gente <strong>di</strong> <strong>Treviglio</strong> che opera in<br />

quella zona e che veramente è pronta a rispondere e a con<strong>di</strong>videre ad<br />

ogni momento <strong>di</strong> necessità e <strong>di</strong> richiesta, qualsiasi siano queste<br />

richieste.<br />

La grande sod<strong>di</strong>sfazione perché Perché vedo in questo premio un<br />

grande mezzo per me, non è poco. Come <strong>di</strong>ceva il Sig. Sindaco da <strong>di</strong>eci<br />

anni opero come volontario in terra senegalese, in questo villaggio, Joal<br />

Fa<strong>di</strong>out <strong>di</strong> 12.000 abitanti, a stretto contatto con la comunità cattolica<br />

locale in<strong>di</strong>gena. Al mattino mi trasferisco all’asilo, opero con le Suore,<br />

alla scuola elementare, al pomeriggio o spesso anche <strong>di</strong> mattina, a<br />

seconda delle necessità, opero nel settore sanitario, cercando <strong>di</strong><br />

rispondere anche a quali sono i miei limiti, le mie facoltà, aiutando la<br />

pe<strong>di</strong>atria o il <strong>di</strong>spensario. Sono <strong>di</strong> recente, come <strong>di</strong>ceva il Sig. Sindaco,<br />

da un viaggio in Senegal e 22 giorni li ho trascorsi interamente al<br />

servizio degli ammalati, ma con una grande sod<strong>di</strong>sfazione, che<br />

finalmente sono riuscito a trovare un me<strong>di</strong>cinale che aiuta a curare la<br />

malaria e veramente in <strong>di</strong>eci anni non ero mai stato in grado <strong>di</strong> reperire,<br />

se non solamente del chinino che voi tutti conoscete a cosa vale questo<br />

chinino. Ma quello che mi ha fatto specie è scoprire che per salvare la<br />

vita a un bambino basta un Euro e 20 e per salvare la vita a un adulto<br />

bastano 4,80 Euro.<br />

2


Quando mi sono avvicinato alla farmacia dal Carlo che conosco molto<br />

bene, è il me<strong>di</strong>co locale, mi fa ma Carlo guarda che sono molto costosi,<br />

va be’ non esitare, io ho con me qualche contributo, ve<strong>di</strong>amo fin dove<br />

posso arrivare e lui mi ha mostrato queste scatolette <strong>di</strong> compresse per<br />

bimbi e per adulti e mi ha detto: questo è tutto quanto abbiamo a<br />

<strong>di</strong>sposizione. Erano cinque scatole <strong>di</strong> compresse per adulti e 15 scatole<br />

per bambini e ho detto cosa posso fare su 12.000 abitanti Però è<br />

meglio <strong>di</strong> niente, al che ho detto non riusciresti a procurarmene delle<br />

altre Ero appena arrivato e rimanevo fino al 10 <strong>di</strong> <strong>marzo</strong>. Mi ha detto,<br />

Carlo, per avere questi farmaci tante volte bisogna attendere dei mesi,<br />

dei mesi, dei mesi… perché sappiate e purtroppo entriamo nella realtà<br />

dello stato senegalese, anche i farmaci vengono tassati e la nostra<br />

popolazione purtroppo non è in grado <strong>di</strong> sopperire all’acquisto <strong>di</strong> un<br />

collirio che da noi costa 50 centesimi. Se acquisto il collirio non posso<br />

più acquistare il pane. E allora ecco qui le malattie che abbiamo per<br />

quanto riguarda congiuntiviti acute e tutti gli annessi e connessi.<br />

Comunque <strong>di</strong>cevo che questa è una grande sod<strong>di</strong>sfazione, perché sono<br />

riuscito poi nel mese <strong>di</strong> <strong>marzo</strong> a reperirne altri kit per bambini e ahimè,<br />

purtroppo solo altri 5-6 kit per adulti. Vengono prodotti solo in Svizzera,<br />

non sono commercializzabili in Italia e vengono prodotti dalla Ditta<br />

Novartis. In questi giorni sono riuscito a mettermi in contatto e<br />

probabilmente tramite <strong>di</strong>verse persone che ho avuto modo <strong>di</strong> contattare<br />

sia a <strong>Treviglio</strong> che sul confine svizzero, potremo avere ulteriori quantità<br />

<strong>di</strong> questi me<strong>di</strong>cinali. Non nascondo però che a livello citta<strong>di</strong>no io devo<br />

ringraziare delle farmacie, dei me<strong>di</strong>ci, l’Ospedale <strong>di</strong> <strong>Treviglio</strong> che mi<br />

fornisce sempre <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cinali <strong>di</strong> base, me<strong>di</strong>cinali che servono, ripeto,<br />

innanzitutto per la cura dei bambini, parlo <strong>di</strong> latte in polvere, parlo <strong>di</strong><br />

me<strong>di</strong>cinali per malattie delle vie respiratorie, perché purtroppo siamo<br />

sommersi da… e parlo anche <strong>di</strong> malattie cutanee in modo particolare.<br />

Voi dovete capire che laggiù abbiamo una malattia che colpisce la<br />

sottocutanea, ed è un verme che si forma quando si bene dell’acqua,<br />

che purtroppo <strong>di</strong>cevo al Sig. Sindaco e a Zordan che io ho trascorso 2<br />

giorni in missione, su 22 giorni abbiamo avuto l’acqua tre ore, su 22<br />

giorni eh! Voi mi <strong>di</strong>te e gli altri con che cosa ci si abbeverava Allora<br />

abbiamo le donne che si alzano alle tre e alle quattro <strong>di</strong> notte, vanno<br />

verso la savana coi carretti, il primo posto che trovano pescano acqua<br />

da quel pozzo e vi potete immaginare che acqua è. E io stesso in<br />

missione non è che sia privilegiato, noi abbiamo delle tinozze <strong>di</strong> acqua<br />

che poi filtriamo o che facciamo bollire. Questa è la realtà.<br />

Però io amo portare un'altra realtà che per me è la vera Africa e il vero<br />

Senegal: è il sorriso dei bambini e questo è l’avvenire del Senegal, mi<br />

auguro.<br />

3


È la speranza, è la saggezza dell’anziano che nonostante tutto ti <strong>di</strong>ce<br />

grazie Carlo, perché a me basta la presenza <strong>di</strong> uno <strong>di</strong> voi che serva ad<br />

incoraggiare i nostri giovani a rimanere nel nostro Paese, perché in<br />

Europa non c'è tutto quello che abbaglia. Noi dobbiamo rialzare l’Africa,<br />

perché l’Africa deve alzarsi, rialzarsi e camminare da sola. E poi le<br />

donne. Voi sapete che in Africa la donna è protagonista in tutto e per<br />

tutto, non nella politica, non nel potere, ahimè, purtroppo, ma in quella<br />

che è la vita familiare, in quella che è la vita dei campi, in quella che è<br />

una vita dura. Iniziano all’alba e la notte ancora io mi incammino nel<br />

villaggio e vedo delle mamme coi loro bimbetti sulla schiena, cariche <strong>di</strong><br />

queste tinozze, o che rientrano dalla laguna. Premetto noi siamo su<br />

un’isola, è l’isola delle conchiglie. Dunque siamo circondati da acqua e<br />

quando c'è la bassa marea queste donne dal mattino finché è possibile,<br />

scavano con le proprie mani o con i propri pie<strong>di</strong> sotto la sabbia per<br />

raccogliere le conchiglie, aprono le conchiglie, tolgono il mollusco, che<br />

è la moule, vengono essiccate e poi portate al mercato per poter<br />

ricavare forse anche solo 1-2-3 Euro, ma per loro è molto.<br />

Ecco, io veramente sono molto entusiasta <strong>di</strong> questo premio che ho<br />

avuto, perché mi darà la possibilità a maggio quando io ripartirò<br />

nuovamente e avrò modo <strong>di</strong> concretizzare questo premio che mi è stato<br />

dato e voglio veramente ringraziare <strong>di</strong> cuore tutta la comunità <strong>di</strong><br />

<strong>Treviglio</strong>. Prima <strong>di</strong> tutto siatene orgogliosi, orgogliosi perché anche in<br />

questa minuscola parte del Senegal c'è modestamente una parte <strong>di</strong><br />

<strong>Treviglio</strong>. C'è qualcuno che cerca <strong>di</strong> portare il nome <strong>di</strong> questa Città nel<br />

meglio del suo essere, cioè che seppur nel poco, ma ripeto, è molto la<br />

presenza, ma oltre la presenza anche quello che riesco a fare e come<br />

ultimo progetto, oltre agli altri che abbiamo già realizzato e che non<br />

voglio nascondere, anche da solo ho realizzato, è stato l’anno scorso Il<br />

sorriso del Senegal. Questo è l’invito che vorrei porgere a voi tutti. Che<br />

cos’è questo sorriso del Senegal È la vacanza alternativa. Vacanza<br />

alternativa che consiste in questo, l’ultima cosa e poi vi lascio al vostro<br />

lavoro giustamente, i turisti che vogliono venire, vengono accolti in<br />

questi piccoli alberghetti che abbiamo in questo nostro villaggio.<br />

Con<strong>di</strong>videranno il pasto a mezzogiorno in Missione, ogni escursione<br />

verrà fatta con i nostri ragazzi della Missione, col pulmino nostro della<br />

Missione e ogni luogo che si andrà a visitare, il pranzo lo si con<strong>di</strong>viderà<br />

sempre presso una Missione.<br />

Questo cosa vuol <strong>di</strong>re Vuol <strong>di</strong>re che la ricchezza che noi an<strong>di</strong>amo a<br />

portare rimarrà sul posto, sul luogo. Quello che sarà il contributo che<br />

verrà dato liberamente alla Missione servirà a livello locale e per quanto<br />

riguarda le opere nostre della Caritas, per quanto riguarda l’aiuto ai<br />

malati, per quanto riguarda la scolarità, per quanto riguarda l’acquisto <strong>di</strong><br />

me<strong>di</strong>cinali, per quanto riguarda delle famiglie in <strong>di</strong>fficoltà. Il ragazzo che<br />

4


è guida turistica e che affianca i turisti, potrà guadagnare qualcosa<br />

attraverso le mance che gli si danno e a sua volta aiuterà la propria<br />

famiglia che ha alle spalle. Voi sappiate che un senegalese non ha solo<br />

una sua famiglia alle spalle, non esistono orfanotrofi da noi, perché la<br />

famiglia che vive non solo pensa e provvede a se stessa, ma aiuta<br />

anche il suo vicino, sapendo che è orfano, sapendo che è vedovo,<br />

sapendo che è vedova, sapendo che è malato.<br />

Io vi racconto solamente un fatto. Gli ultimi giorni che sono rimasto colà<br />

una sera ero stato invitato a cena, era una manciata <strong>di</strong> cous-cous e due<br />

pesci abbrustoliti, ma ero contentissimo e ad un certo punto ero uscito a<br />

prendere dell’acqua e ho visto che c’era una piccola famiglia, un padre<br />

e una madre e cinque figlie che mangiavano dallo stesso piatto e <strong>di</strong>cevo<br />

ma quello basterà a sfamare quella famiglia Eppure c’era il sorriso<br />

sulle loro labbra. Con i loro occhi ti guardavano con un certa<br />

contentezza, voi <strong>di</strong>te magari anche con rassegnazione. Ecco tutto<br />

questo comunque è una grande sod<strong>di</strong>sfazione. Sappiatelo allora che il<br />

Senegal sono le tre “s” io <strong>di</strong>co, il sole, la sabbia e il sorriso, ed è per<br />

quello che io ho voluto intitolare il mio progetto “Il sorriso del Senegal”.<br />

E allora io desidererei <strong>di</strong> essere accompagnato sempre dalla vostra<br />

solidarietà, solo nel pensiero, non chiedo dei mezzi. Se arriveranno<br />

anche quelli, ben vengano, la Divina Provvidenza finora mi ha assistito<br />

e io ci credo tanto e mi aiuterà ancora. Sappiate che modestamente in<br />

me c'è questo orgoglio trevigliese che da <strong>Treviglio</strong> parto, arrivo giù là e<br />

là pian piano nascerà una nuova isola che porterà il nostro aiuto e il<br />

nostro nome. Grazie ancora a tutti.<br />

Sindaco<br />

Per esprimerLe la nostra gratitu<strong>di</strong>ne e nel darLe l’informazione che noi<br />

in questi anni stiamo proprio insieme a Thies, che è una città del<br />

Senegal, tentando <strong>di</strong> fare un gemellaggio che per ora è relativo alla<br />

scuola agraria nostra e all’Università agraria <strong>di</strong> Thies e quin<strong>di</strong><br />

guar<strong>di</strong>amo anche noi al Senegal con occhio <strong>di</strong> riguardo non <strong>di</strong> privilegio,<br />

ma nel senso <strong>di</strong> metterci in contatto con queste realtà che possono<br />

insegnare tanto anche ai nostri ragazzi. Adesso credo che accoglieremo<br />

degli studenti senegalesi, i nostri sono già stati in Senegal. Io<br />

nell’esprimerLe la gratitu<strong>di</strong>ne e la riconoscenza della comunità<br />

trevigliese, quello che Lei <strong>di</strong>ce avere un cuore grande, perché le Sue<br />

parole <strong>di</strong> prima sono queste, Le offro un omaggio proprio solo per<br />

ricordare questa giornata. Grazie mille.<br />

Sig. Carlo Bonacina<br />

Grazie ancora e arrivederci. Buon lavoro.<br />

5


Presidente<br />

Bene. Dall’orizzonte ampio, ritorniamo all’orizzonte più ristretto del<br />

nostro borgo.<br />

6


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Treviglio</strong><br />

Consiglio Comunale del <strong>29</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2011</strong><br />

Punto n. 1)<br />

COMUNICAZIONE DEL SINDACO SU PROPOSTA DI DISCIPLINA<br />

PER LA SOSTENIBILITÀ ENERGETICA ED AMBIENTALE DEGLI<br />

EDIFICI -<br />

Presidente<br />

Primo argomento <strong>di</strong> questa sera “Comunicazione del Sindaco su<br />

proposta <strong>di</strong> <strong>di</strong>sciplina per la sostenibilità energetica ed ambientale degli<br />

e<strong>di</strong>fici”. La parola al Sindaco.<br />

Sindaco<br />

Ho già fatto questa comunicazione ai commissari della Seconda<br />

Commissione ieri sera. Avevamo intenzione e la volontà e anche il<br />

desiderio <strong>di</strong> approvare questo Regolamento <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia sostenibile, che<br />

accompagnasse, che fosse un documento complementare al Piano <strong>di</strong><br />

governo del territorio. Questo Piano che era già stato pre<strong>di</strong>sposto alcuni<br />

mesi fa e che poi per qualche tempo era stato un po' messo da parte<br />

per finire tutta la procedura del Piano <strong>di</strong> governo del territorio, l’abbiamo<br />

ripreso in mano, l’abbiamo minimamente assestato e credevamo <strong>di</strong><br />

poterlo approvare in questo Consiglio Comunale. Alcune osservazioni<br />

emerse in Commissione da parte del Segretario dei Commissari ci<br />

hanno fatto approfon<strong>di</strong>re l’argomento e abbiamo chiesto, oltre che al<br />

Segretario che ci ha detto che appunto questa procedura andrebbe<br />

accompagnata al Piano <strong>di</strong> governo del territorio e abbiamo sentito<br />

anche l’estensore del Piano, il quale ha mandato una nota che vi leggo,<br />

in modo tale che tutti sappiate la ragione per cui questo argomento<br />

all’or<strong>di</strong>ne del giorno va rivalutato e riportato in Consiglio. Dice l’Arch.<br />

Benevolo:<br />

1. Presa visione del Regolamento pre<strong>di</strong>sposto al fine <strong>di</strong> pervenire alla<br />

sua migliore applicazione, congiuntamente al P.G.T., si osserva<br />

quanto segue. Le <strong>di</strong>sposizioni in<strong>di</strong>viduano particolari requisiti<br />

impiantistici e non, <strong>di</strong> cui devono essere dotati gli e<strong>di</strong>fici in quasi tutti<br />

i casi <strong>di</strong> intervento e<strong>di</strong>lizio. La collocazione ideale <strong>di</strong> queste<br />

<strong>di</strong>sposizioni è appunto in un regolamento, in una sezione apposita<br />

all'interno dell’esistente regolamento e<strong>di</strong>lizio comunale – (noi<br />

volevamo in qualche modo sostituire il regolamento e<strong>di</strong>lizio con<br />

questo dell’e<strong>di</strong>lizia sostenibile) – oppure in regolamento a sé stante.<br />

7


2. Laddove il regolamento in<strong>di</strong>vidui incentivi per il raggiungimento dei<br />

particolari requisiti, tali <strong>di</strong>sposizioni andranno espunte, collocate<br />

ragionevolmente nel P.G.T., nelle <strong>di</strong>sposizioni comuni che già<br />

trattano tali materie. A titolo esemplificativo rientrano in questa<br />

specie l’ultimo capoverso dell’art. 2 e il primo capoverso dell’art. 11.<br />

E’ molto <strong>di</strong>fficile renderlo operativo da subito nell’attuale regime,<br />

applicando cioè sia le norme tecniche <strong>di</strong> attuazione del P.R.G. vigente<br />

che i vari <strong>di</strong>sposti normativi del P.G.T. attualmente in salvaguar<strong>di</strong>a, è<br />

più realistico pensare che tali <strong>di</strong>sposizioni, opportunamente organizzate<br />

come sopra in<strong>di</strong>cato dai punti 1 e 2, possano essere messe a punto<br />

congiuntamente al P.G.T. nella sua definitiva stesura tra qualche mese<br />

e <strong>di</strong>venire operative a quel punto.<br />

Quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>ce l’Arch. Benevolo e alcuni temi sono squisitamente<br />

urbanistici e vanno, soprattutto questi due punti nel P.G.T., gli altri temi<br />

sono più <strong>di</strong> carattere e<strong>di</strong>lizio e vanno in un regolamento e conclude<br />

<strong>di</strong>cendo che è <strong>di</strong>fficile farlo in fretta e furia, insomma ci vuole una<br />

precisa riflessione e valutazione. A detta del Segretario questo lavoro lo<br />

possiamo fare in sede <strong>di</strong> osservazione ad hoc, quin<strong>di</strong> nel momento in<br />

cui presenteremo le varie osservazioni del P.G.T. e andremo sia ad<br />

integrare il P.G.T. con alcuni articoli del regolamento dell’e<strong>di</strong>lizia<br />

sostenibile, sia a creare un regolamento dell’e<strong>di</strong>lizia sostenibile o<br />

regolamento e<strong>di</strong>lizio vero e proprio. Vi ringrazio.<br />

Presidente<br />

Bene, grazie.<br />

8


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Treviglio</strong><br />

Consiglio Comunale del <strong>29</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2011</strong><br />

Punto n. 2)<br />

PIANO DI LOTTIZZAZIONE IN VARIANTE AL P.R.G. VIGENTE<br />

DENOMINATO “LA CORTE” CHE SI TROVA IN FREGIO A VIA<br />

BERGAMO – PROPOSTO DALLA SOCIETÀ D.M.L. – S.R.L. AI SENSI<br />

DELL’ART. 25 – COMMA E 26 – COMMA 3 TER DELLA L.R.<br />

11.03.2005 N. 12 E SU<strong>CC</strong>ESSIVE MODIFICAZIONI ED AI SENSI<br />

DELL’ART. 2 COMMA 2 LETTERA “E” DELLA L.R. 23/97 E CON LE<br />

PROCEDURE DELL’ART. 3 DELLA STESSA L.R. 23/97.<br />

CONTRODEDUZIONI ALLE OSSERVAZIONI PRESENTATE E<br />

APPROVAZIONE DEFINITIVA -<br />

Presidente<br />

Proce<strong>di</strong>amo con il secondo punto all’or<strong>di</strong>ne del giorno come in oggetto.<br />

Quin<strong>di</strong> era un Piano <strong>di</strong> lottizzazione già adottato, pubblicato per le<br />

osservazioni ed ora riportato per l’approvazione definitiva. La parola<br />

all’Assessore Adobati.<br />

Assessore Adobati<br />

Grazie Presidente. È il Piano <strong>di</strong> lottizzazione La Corte, il passaggio <strong>di</strong><br />

approvazione. L’adozione è avvenuta in questo Consiglio Comunale nel<br />

settembre dello scorso anno. Va rimarcato il parere favorevole ASL con<br />

una specificazione riguardo alla permeabilità delle superfici. Per quello<br />

che riguarda le osservazioni ne è pervenuta una da parte degli operatori<br />

del programma integrato <strong>di</strong> intervento Bergamo Est <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia<br />

convenzionata, un’osservazione che riguarda le opere <strong>di</strong> urbanizzazione<br />

e i costi e le ripartizioni dei costi delle stesse. Ora prego l’Arch.<br />

Morabito <strong>di</strong> dar conto dei contenuti dell’osservazione e delle<br />

controdeduzioni che già abbiamo analizzato in modo compiuto in<br />

Seconda Commissione Consiliare.<br />

Arch. Morabito<br />

Grazie. L’osservazione è stata presentata nei termini dall’Impresa<br />

Civi<strong>di</strong>ni, dalla Cooperativa Valtesse e dalla Cooperativa Di Vittorio,<br />

dalla Cooperativa ACLI Casa e dalla Soc. Cooperative E<strong>di</strong>lizie e Case<br />

Operaie e Agricole <strong>di</strong> Bareggio che sono gli operatori del P.I.I. Bergamo<br />

Est. L’oggetto dell’osservazione in sintesi è una richiesta <strong>di</strong><br />

partecipazione alle spese da parte del lottizzante del Piano <strong>di</strong><br />

9


lottizzazione La Corte, delle opere <strong>di</strong> urbanizzazione che l’inse<strong>di</strong>amento<br />

andrebbe a usufruire, ma che vengono realizzate dal <strong>Comune</strong> con<br />

rimborso degli osservanti, in applicazione degli obblighi convenzionali<br />

previsti dallo stesso P.I.I. Bergamo Est.<br />

Gli osservanti fanno presente che il Piano <strong>di</strong> lottizzazione <strong>di</strong> cui<br />

parliamo questa sera usufruirebbe della viabilità, che è la rotatoria sulla<br />

Statale 42 e un pezzo della nuova viabilità <strong>di</strong> quartiere e delle reti e dei<br />

servizi previsti a carico del P.I.I. Bergamo Est, senza contribuire alla<br />

relativa realizzazione. Poi c'è stato ancora a titolo collaborativo che gli<br />

osservanti fanno presente, che nel computo degli spazi a standard da<br />

cedere, sono stati computati i marciapie<strong>di</strong> e la pista ciclabile che<br />

secondo gli osservanti sono da considerare con le opere <strong>di</strong><br />

urbanizzazione primaria e non standard.<br />

Una premessa. Insieme alle controdeduzioni bisogna far presente<br />

questo. Gli attuatori del Piano <strong>di</strong> lottizzazione La Corte, dopo l’avvenuta<br />

adozione del Piano <strong>di</strong> governo del territorio, hanno preso visione<br />

dell’osservazione, ma hanno fatto alcune riflessioni che sono state<br />

allegate, a una lettera <strong>di</strong> integrazione relativa a una mo<strong>di</strong>fica che<br />

richiedono loro stessi, degli aspetti planimetrici in osservanza alle<br />

previsioni del Piano <strong>di</strong> governo del territorio adottato. Questo perché il<br />

Piano <strong>di</strong> governo del territorio in<strong>di</strong>vidua in modo assoluto degli spazi<br />

relativi a parcheggi e a verde pubblico che i lottizzanti, che in questo<br />

caso fanno parte anche dell’ambito <strong>di</strong> trasformazione AT1-C, devono<br />

necessariamente reperire. È stata fatta anche una verifica sulle<br />

possibilità e<strong>di</strong>ficatorie del Piano <strong>di</strong> lottizzazione per verificare se le<br />

stesse sono congruenti al Piano <strong>di</strong> governo del territorio. Quin<strong>di</strong> prima<br />

<strong>di</strong> passare alla controdeduzione è necessario fare anche questa<br />

verifica.<br />

La verifica ha considerato che il Piano <strong>di</strong> lottizzazione è perfettamente<br />

conforme alle previsioni del Piano <strong>di</strong> governo del territorio per quanto<br />

riguarda la superficie utile <strong>di</strong> pavimento prevista dall’Ambito AT1-C. Non<br />

era conforme per quanto riguarda il reperimento <strong>di</strong> standard che<br />

secondo le norme del Piano <strong>di</strong> governo del territorio, del documento <strong>di</strong><br />

Piano precisamente, sono prescrittive per gli ambiti <strong>di</strong> trasformazione.<br />

Pertanto è stata fatta una mo<strong>di</strong>fica all’assetto planivolumetrico,<br />

reperendo più standard rispetto a quelli che avevano già in<strong>di</strong>viduato<br />

nella prima stesura.<br />

Con i nuovi elaborati che sono stati presentati, la verifica del Piano <strong>di</strong><br />

lottizzazione risulta perfettamente conforme alle previsioni dell’Ambito<br />

AT1-C. Vado molto velocemente a una spunta <strong>di</strong> queste previsioni.<br />

10


− Superficie territoriale prevista nel Piano <strong>di</strong> lottizzazione, 4.372,95 – il<br />

documento <strong>di</strong> piano prevede 4.400, quin<strong>di</strong> siamo all'interno della<br />

superficie territoriale;<br />

− Superficie utile <strong>di</strong> pavimento massima prevista nel Piano <strong>di</strong><br />

lottizzazione, 3.367,17 che risulta inferiore a 3.500 previsti<br />

dall’ambito <strong>di</strong> trasformazione, <strong>di</strong> cui per residenza 2.697,17 previste<br />

nel Piano <strong>di</strong> lottizzazione e 2.800 previste dall’ambito <strong>di</strong><br />

trasformazione;<br />

− La superficie utile <strong>di</strong> pavimento commerciale coincide in 530 mq. –<br />

− Superficie utile <strong>di</strong> pavimento a destinazione terziaria prevista nel<br />

Piano <strong>di</strong> lottizzazione, 140 – il massimo previsto dal documento <strong>di</strong><br />

Piano, del P.G.T., 170;<br />

− Numero <strong>di</strong> piani, 5, ed è conforme a tutte e due;<br />

− Il Piano <strong>di</strong> lottizzazione non prevede nessuna superficie aggiuntiva<br />

per <strong>di</strong>ritti e<strong>di</strong>ficatori da altre aree, mentre il documento <strong>di</strong> piano<br />

consente una maggiorazione del 5%;<br />

− Il Piano <strong>di</strong> lottizzazione non prevede nessuna superficie aggiuntiva<br />

per e<strong>di</strong>fici in classe energetica A, mentre nel documento <strong>di</strong> piano è<br />

possibile un aumento del 5%;<br />

− Il rapporto <strong>di</strong> permeabilità, il Piano <strong>di</strong> lottizzazione prevede il 31% e<br />

il documento <strong>di</strong> piano il 30%;<br />

− Standard minimo a verde reperito all'interno del P.L. sono 1.053,60,<br />

contro gli 820 previsti dal documento <strong>di</strong> piano;<br />

− Standard minimo a parcheggio previsto all'interno del Piano <strong>di</strong><br />

lottizzazione, 1.236,21 – previsti dall’ambito <strong>di</strong> trasformazione del<br />

P.G.T., 1.230.<br />

Di questi standard vengono ceduti gratuitamente 963,72 mq., gli altri<br />

vengono asserviti all’uso perpetuo, sono i parcheggi ed il verde.<br />

Per quanto riguarda l’utilizzo dei parcheggi abbiamo già visto<br />

nell’adozione che sono stati dati degli orari per l’utilizzo, anche se nel<br />

Piano <strong>di</strong> lottizzazione non sono previste recinzioni e cancelli e <strong>di</strong><br />

conseguenza sono accessibili in qualsiasi momento.<br />

In merito all’osservazione presentata la controdeduzione è questa.<br />

Vado in sintesi e poi se ci sono delle domande, sono pronto. Per quanto<br />

riguarda l’utilizzo delle opere <strong>di</strong> urbanizzazione che vengono realizzate<br />

dal <strong>Comune</strong> e con spese sostenute dal P.I.I. Bergamo Est, faccio<br />

presente e comunque l’avevamo già visto in sede <strong>di</strong> adozione, che l’art.<br />

5 dello schema <strong>di</strong> convenzione del Piano <strong>di</strong> lottizzazione La Corte,<br />

prevede già che qualora le opere <strong>di</strong> urbanizzazione fossero superiori, la<br />

realizzazione delle opere <strong>di</strong> urbanizzazione e il costo fosse superiore<br />

agli oneri <strong>di</strong> urbanizzazione, i lottizzanti del P.L. La Corte devono<br />

rimborsare al <strong>Comune</strong> la maggior somma. Per quanto invece riguarda la<br />

realizzazione e la cessione della pista ciclabile, la pista ciclabile è nella<br />

11


<strong>di</strong>sponibilità del Piano <strong>di</strong> lottizzazione La Corte, è al <strong>di</strong> fuori della zona<br />

perimetrata dal Piano <strong>di</strong> lottizzazione. È una cessione volontaria che è<br />

stata considerata, anche per evitare spese relative agli espropri,<br />

considerata all'interno dell’ambito. Quin<strong>di</strong> è stata considerata come uno<br />

standard aggiuntivo, perciò è stata considerata come uno standard<br />

reperito.<br />

Presidente<br />

Grazie. Considerazioni, domande, chiarimenti Non ci sono chiarimenti<br />

Ah sì, Consigliere Scarpellino.<br />

Consigliere Scarpellino<br />

Grazie Presidente. Arch. Morabito, riba<strong>di</strong>sco quanto chiesto in Seconda<br />

Commissione sulle osservazioni appunto delle Società a Bergamo Est.<br />

Io evidenzio che la natura <strong>di</strong>versa dal piano <strong>di</strong> Bergamo Est, che è<br />

finalizzato verso un’e<strong>di</strong>lizia socialmente utile, <strong>di</strong> cui ad<strong>di</strong>rittura il<br />

<strong>Comune</strong> è parte integrante con la destinazione finale <strong>di</strong> ben due lotti<br />

gestiti dal <strong>Comune</strong>, si è visto addebitare gli oneri <strong>di</strong> urbanizzazione,<br />

mentre questo piano adesso della Corte ne gode dei benefici. Per cui<br />

Le rifaccio la domanda in seconda, perché voglio che venga acquisita<br />

agli atti <strong>di</strong> questo Consiglio, quali problemi ci sarebbero ad accogliere le<br />

osservazioni appunto delle Società che costituiscono il Piano Bergamo<br />

Est, dal punto <strong>di</strong> vista strettamente economico per il <strong>Comune</strong><br />

Arch. Morabito<br />

Faccio una premessa. Il Piano <strong>di</strong> lottizzazione La Corte è arrivato in<br />

adozione dopo il P.I.I. Bergamo Est. Quando è stato presentato il P.I.I.<br />

Bergamo Est non era ancora stato adottato né approvato. È stato<br />

chiesto dall’Ufficio, soprattutto dall’Ufficio dei Lavori Pubblici, l’allaccio<br />

alla fognatura che verrà realizzata dal <strong>Comune</strong> con il contributo del<br />

P.I.I. Bergamo Est e l’accesso alla strada, perché in prima battuta,<br />

quando ancora non era stato approvato il programma integrato <strong>di</strong><br />

Bergamo Est, l’accesso avveniva <strong>di</strong>rettamente dalla via Fornaci e<br />

ancora oggi nel Piano <strong>di</strong> lottizzazione che stiamo guardando questa<br />

sera, gli altri servizi canalizzati non vengono realizzati dal lottizzante<br />

con allaccio sulle future opere del P.I.I. Bergamo Est. Quin<strong>di</strong> acqua,<br />

energia elettrica, gas, Telecom sono previsti in allacciamento alla via<br />

Bergamo, quin<strong>di</strong> non usufruiscono delle opere <strong>di</strong> urbanizzazione che<br />

sono da realizzarsi.<br />

La clausola che è stata inserita nella bozza <strong>di</strong> convenzione del Piano <strong>di</strong><br />

lottizzazione La Corte all’art. 5 prevede proprio che qualora a<br />

12


consuntivo il costo delle opere <strong>di</strong> urbanizzazione ecceda il valore degli<br />

oneri <strong>di</strong> urbanizzazione previsti dalle tabelle attualmente vigenti, il<br />

Piano <strong>di</strong> lottizzazione La Corte deve farsi carico <strong>di</strong> questa <strong>di</strong>fferenza.<br />

Farlo adesso in questo momento, risulta alquanto <strong>di</strong>fficile, <strong>di</strong>rei se non<br />

ad<strong>di</strong>rittura impossibile. Il programma integrato Bergamo Est ha avuto<br />

una sua storia, un suo piano economico che prevede la realizzazione <strong>di</strong><br />

questi e<strong>di</strong>fici che verranno convenzionati con il <strong>Comune</strong>, quin<strong>di</strong> già un<br />

risparmio sulla percentuale del costo <strong>di</strong> costruzione ce l’hanno, perché<br />

non lo versano convenzionandosi con l’Amministrazione Comunale.<br />

Poi vorrei <strong>di</strong>re che altri piani attuativi che prevede attualmente il Piano<br />

Regolatore, ma prevede anche il Piano <strong>di</strong> governo del territorio,<br />

prospettano su queste opere <strong>di</strong> urbanizzazione previste dal P.I.I.<br />

Bergamo Est, ma verranno valutate nel momento in cui verranno<br />

realizzati gli interventi, non possiamo con<strong>di</strong>zionare in questo momento<br />

una previsione <strong>di</strong> ripartizione spese che probabilmente se vanno avanti<br />

gli altri piani che prospettano, che confinano con il P.I.I. Bergamo Est,<br />

dovremmo continuamente andare a rivedere conteggi su conteggi, non<br />

avendo mai la certezza <strong>di</strong> quanto dovrebbero versare i futuri lottizzanti<br />

o i lottizzanti del Piano <strong>di</strong> lottizzazione de La Corte. È stato proprio per<br />

questo che è stata inserita e voluta dall’Ufficio questa clausola <strong>di</strong><br />

questo art. 5 della bozza <strong>di</strong> convenzione, cioè il maggior versamento <strong>di</strong><br />

oneri <strong>di</strong> urbanizzazione qualora le opere vadano a superare l’importo<br />

tabellare degli oneri <strong>di</strong> urbanizzazione dovuti dal Piano <strong>di</strong> lottizzazione<br />

La Corte, altrimenti sarebbe un continuo rincorrersi per quanto riguarda<br />

anche gli altri piani, piani attuativi, Piano <strong>di</strong> lottizzazione, comunque<br />

piani attuativi in genere che vanno a usufruire <strong>di</strong> queste opere.<br />

Vorrei ricordare però che anche il P.I.I. Bergamo Est, nel momento in<br />

cui verranno realizzati gli altri ambiti <strong>di</strong> trasformazione, andrà a<br />

usufruire <strong>di</strong> servizi che sono propri degli altri piani attuativi. Abbiamo già<br />

visto e abbiamo già in corso un programma integrato <strong>di</strong> intervento a<br />

nord, dove c'è la fabbrica <strong>di</strong>smessa, che prevede anche questo <strong>di</strong><br />

affacciarsi, <strong>di</strong> poter utilizzare queste opere, però viceversa anche il<br />

P.I.I. Bergamo Est potrà usufruire <strong>di</strong> strade e parcheggi che sono nel<br />

piano confinante. Dovremmo fare una gestione unica per stabilire<br />

quante sono le opere, chi ne usufruisce e come se ne usufruisce.<br />

Sembra un po' impossibile in questo momento <strong>di</strong>re quanto e quando si<br />

debbano fare i versamenti. L’abbiamo messo nella bozza <strong>di</strong><br />

convenzione, quin<strong>di</strong> una salvaguar<strong>di</strong>a l’abbiamo.<br />

Presidente<br />

Bene. Grazie. Altre richieste e altri quesiti Dichiarazioni <strong>di</strong> voto<br />

Quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>chiarazioni sull’osservazione. Ci sono altre <strong>di</strong>chiarazioni<br />

13


elative a questa osservazione Dichiarazioni <strong>di</strong> voto sull’osservazione<br />

proposta Allora il quesito da votare è se accogliere o meno<br />

l’osservazione proposta. Chi vota sì accoglie l’osservazione proposta,<br />

chi vota no respinge l’osservazione proposta.<br />

La proposta dell’Amministrazione è <strong>di</strong> respingere l’osservazione<br />

proposta e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> votare no. Allora chi è per accogliere l’osservazione<br />

proposta, alza la mano. Nessuno. Chi si astiene, alza la mano. Sei<br />

astenuti. Chi respinge l’osservazione proposta alza la mano.<br />

A questo punto mettiamo in votazione il Piano <strong>di</strong> lottizzazione nel suo<br />

complesso. Chi approva questo Piano <strong>di</strong> lottizzazione in via definitiva<br />

alza la mano. Chi vota contro questo Piano <strong>di</strong> lottizzazione Chi si<br />

astiene Due. Allora chi è favorevole al Piano <strong>di</strong> lottizzazione alza la<br />

mano. L’errore materiale viene cassato d’ufficio.<br />

Segretario Generale (fuori microfono)<br />

Sempre tutto il corpo deliberativo, è il primo punto del corpo<br />

deliberativo. Quin<strong>di</strong> il primo punto della deliberazione è il recepimento<br />

delle prescrizioni dell’ASL, poi l’approvazione definitiva del Piano ecc.,<br />

quin<strong>di</strong> non è stata configurata con una votazione.<br />

Presidente<br />

Due astenuti e nessuno contrario, è approvato all’unanimità.<br />

Imme<strong>di</strong>ata esecutività. Chi è d'accordo alza la mano. Quin<strong>di</strong> 16. Chi è<br />

contrario Chi si astiene Due.<br />

----------------------------------<br />

Verrà posto in opera qui nella sala consiliare a futura memoria, per il<br />

Consuntivo, il nuovo impianto <strong>di</strong> votazione e <strong>di</strong> ampliamento voce.<br />

14


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Treviglio</strong><br />

Consiglio Comunale del <strong>29</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2011</strong><br />

Punto n. 3)<br />

ADOZIONE PROGRAMMA INTEGRATO DI INTERVENTO IN<br />

VARIANTE AL P.R.G. VIGENTE DENOMINATO EX CINEMA NUOVO<br />

POSTO IN VICOLO MULAZZANI – PROPOSTO DAL SIG.<br />

GIANANTONIO SIGNORELLI, AI SENSI DELL’ART. 92 DELLA L.R.<br />

11.03.2005 N. 12 E CON LE PROCEDURE DELL’ART. 14 DELLA<br />

STESSA L.R. 12/2005.<br />

Presidente<br />

Punto 3: Adozione programma integrato <strong>di</strong> intervento in Variante al<br />

P.R.G. vigente denominato ex Cinema Nuovo posto in vicolo Mulazzani<br />

– proposto dal Sig. Gianantonio Signorelli, ai sensi dell’art. 92 della L.R.<br />

11.03.2005 n. 12 e con le procedure dell’art. 14 della stessa L.R.<br />

12/2005. La parola all’Assessore Adobati.<br />

Assessore Adobati<br />

Grazie. Il programma integrato <strong>di</strong> intervento riguarda l’e<strong>di</strong>ficio dell’ex<br />

cinema in vicolo Mulazzani. È un e<strong>di</strong>ficio <strong>di</strong>smesso che è nello stato che<br />

tutti constatiamo. È stato oggetto <strong>di</strong> istanze, prima <strong>di</strong> una proposta <strong>di</strong><br />

Piano <strong>di</strong> recupero, poi una proposta <strong>di</strong> un programma integrato <strong>di</strong><br />

intervento già nel 2007 e nel 2008. La strada del programma integrato<br />

<strong>di</strong> intervento, stante una situazione <strong>di</strong> vincoli normativi che poi an<strong>di</strong>amo<br />

via-via a spiegare, è quella che è stata scelta come più adeguata per<br />

dare strada a una proposta <strong>di</strong> trasformazione urbanistica <strong>di</strong> quest'area.<br />

Il progetto dell’ex cinema …<br />

CAMBIO CASSETTA<br />

… a lato della costruzione del cinema, <strong>di</strong> 6.500 mc. – Il volume fisico<br />

del cinema è però molto superiore, 10.700 mc. circa. Rispetto alla<br />

situazione urbanistica <strong>di</strong> quello stabile, c'è stato anche un parere<br />

regionale circa ciò che fosse recuperabile, un parere che dava come<br />

recuperabile la sola superficie <strong>di</strong> un e<strong>di</strong>ficio che è molto alto, ma<br />

sviluppa una superficie <strong>di</strong> 1.300 – 1.400 mq. – Rispetto alle <strong>di</strong>verse<br />

istanze qui essendo all'interno <strong>di</strong> un tessuto e<strong>di</strong>lizio storico e già molto<br />

configurato anche perché a lato del Leon d’Oro era andato<br />

configurandosi, approvato ed era in fase <strong>di</strong> definizione, si è operato col<br />

programma integrato <strong>di</strong> intervento per provare a inserire un progetto<br />

15


e<strong>di</strong>lizio che risultasse sod<strong>di</strong>sfacente dal punto <strong>di</strong> vista dell’inserimento<br />

nel contesto urbano. Quin<strong>di</strong> la continuità delle altezze rispetto al vicino<br />

e<strong>di</strong>ficio del Leon d’Oro, quin<strong>di</strong> riducendo le altezze proposte dal<br />

proponente a suo tempo, un avanzamento dell’e<strong>di</strong>ficio sul vicolo<br />

Mulazzani per riportarlo a quello che è il se<strong>di</strong>me della cortina e<strong>di</strong>lizia<br />

storica del vicolo, che è facilmente riconoscibile anche dalle mappe<br />

catastali e una <strong>di</strong>stribuzione dei volumi che pur riconfigurando quello<br />

che è il <strong>di</strong>segno del vicolo storico, fosse il meno possibile soffocante<br />

come impatto nel vicolo stesso che ha una sezione limitata, da vicolo<br />

appunto.<br />

Per cui la proposta e<strong>di</strong>lizia e avete gli stralci delle tavole nei materiali, è<br />

quella <strong>di</strong> recuperare il se<strong>di</strong>me storico, sul fronte <strong>di</strong> vicolo Mulazzani<br />

sviluppare due piani in altezza, poi arretrare e sviluppare gli altri due<br />

piani arretrati. Complessivamente ciò che viene configurandosi con<br />

questa sagoma è un e<strong>di</strong>ficio che ha al piano terra 7 unità immobiliari, 5<br />

destinate a negozi e due a spazi pubblici <strong>di</strong> carattere socio-culturale e<br />

poi specifichiamo qualcosa in questo senso. Il primo piano 5 alloggi e<br />

due uffici, al piano secondo e al piano terzo 5 alloggi.<br />

Rispetto agli spazi <strong>di</strong> carattere socio-culturale, questa previsione,<br />

questa cessione gratuita al <strong>Comune</strong> nel contesto del programma<br />

integrato <strong>di</strong> intervento, è funzionale a inserire all'interno <strong>di</strong> questo<br />

contesto, che è nel centro storico ma è in una situazione non<br />

visibilissima, un po' nascosta, uno spazio e in accordo con i Servizi<br />

Sociali si è pensato a uno spazio <strong>di</strong> carattere lu<strong>di</strong>co de<strong>di</strong>cato ai<br />

bambini, uno spazio giochi, che potesse essere un servizio importante<br />

per la Città, ma nel contempo anche l’occasione <strong>di</strong> vivificare una<br />

situazione <strong>di</strong> negozi che come quella vicina dell’altro intervento e<strong>di</strong>lizio<br />

richiede momenti <strong>di</strong> vitalizzazione e degli spazi <strong>di</strong> attrazione<br />

interessante, che vivificano quel contesto nell’obiettivo poi più generale<br />

<strong>di</strong> vivificare tutto il centro storico anche con le altre operazioni che ben<br />

conosciamo.<br />

Nello specifico ciò che viene ceduto sono due unità che sommano 183<br />

mq. più 77 mq. <strong>di</strong> cortile scoperto a uso esclusivo. Ci sono poi nel<br />

sottosuolo ricavati due piani interrati destinati a cantine e magazzini e<br />

autorimesse, con un accesso dalla piazza Garibal<strong>di</strong>, da via De’<br />

Capitani, insomma a fianco del palazzo ex sede degli Uffici comunali,<br />

proprio in corrispondenza del vicolo la rampa <strong>di</strong> accesso alle<br />

autorimesse. Il percorso <strong>di</strong> approvazione è stato abbastanza lungo per<br />

una serie <strong>di</strong> aggiustamenti che sono stati apportati innanzitutto sulle<br />

sagome, poi su alcuni elementi posti dalla Commissione Paesaggio e<br />

anche perché essendo programma integrato <strong>di</strong> intervento, è stato<br />

assoggettato alla procedura <strong>di</strong> esclusione della valutazione ambientale<br />

16


strategica e qui l’Ufficio ha prodotto una relazione che dà conto da un<br />

lato <strong>di</strong> quanto sia pertinente operare come programma integrato <strong>di</strong><br />

intervento, perché risponde a quelli che sono gli obiettivi regionali per i<br />

programmi integrati <strong>di</strong> intervento a seguito <strong>di</strong> una delibera regionale del<br />

2009 legata ai programmi integrati <strong>di</strong> intervento in fase <strong>di</strong> gestione del<br />

P.G.T. e dall’altro dà conto della coerenza <strong>di</strong> questo intervento con<br />

quello che è il documento <strong>di</strong> inquinamento dei programmi integrati <strong>di</strong><br />

intervento e un obiettivo più generale che ci si è dati con il centro<br />

storico e che collima anche con gli obiettivi del Distretto del commercio.<br />

Io pregherei l’Arch. Morabito <strong>di</strong> aggiungere alcune annotazioni tecniche<br />

o altre questioni, se ne avessi <strong>di</strong>menticata qualcuna, per poi lasciare<br />

spazio alle considerazioni e domande.<br />

Presidente<br />

Allora Arch. Morabito. Grazie.<br />

Arch. Morabito<br />

Aggiungo solamente due argomenti. Quello che ha detto l’Assessore<br />

che riguarda la delibera del 2009, una delibera regionale, per i<br />

programmi integrati <strong>di</strong> intervento non aventi rilevanza regionale.<br />

Bisogna fare delle verifiche <strong>di</strong> congruità del P.I.I. con l’art. 25 – comma<br />

7 della stessa L.R. introdotta in una delle sue tante varianti.<br />

Praticamente bisogna verificare la congruenza tra quanto <strong>di</strong>ce la<br />

delibera e l’effettiva realizzazione degli interventi. Quin<strong>di</strong> noi siamo<br />

andati a vedere che gli obiettivi del programma integrato <strong>di</strong> intervento<br />

presentato riguardano la riqualificazione e<strong>di</strong>lizia <strong>di</strong> un'area del tessuto<br />

urbano del centro storico, cosa che la delibera regionale presuppone<br />

quale congruenza, che il P.I.I. riguar<strong>di</strong> un'area degradata e <strong>di</strong>smessa, <strong>di</strong><br />

cui al comma 3/bis dell’art. 1 della L.R. 12, cioè è accertato che quella è<br />

un'area non <strong>di</strong>co degradata, però <strong>di</strong>smessa. Nel P.I.I. presentato sono<br />

previste infrastrutture da cedere all’Amministrazione Comunale per uso<br />

<strong>di</strong> servizi alla persona, l’educazione e l’assistenza. Quin<strong>di</strong> la congruità è<br />

verificata rispetto alla delibera regionale n. 9413 del 6 maggio 2009.<br />

Per quanto riguarda la verifica <strong>di</strong> assoggettabilità o meno alla V.A.S., è<br />

stata seguita la procedura prevista dalla Regione Lombar<strong>di</strong>a, quin<strong>di</strong> il<br />

programma, è stato redatto dall’Ufficio un rapporto preliminare che è<br />

stato messo a <strong>di</strong>sposizione del pubblico attraverso il sito del <strong>Comune</strong> e<br />

il sito SIVAS della Regione. È stato inviato agli enti, quin<strong>di</strong> Regione,<br />

Provincia, Ministero ecc. ecc., più la partecipazione del pubblico, è<br />

stata effettuata la Conferenza <strong>di</strong> verifica. A questa Conferenza <strong>di</strong><br />

verifica è seguito il Decreto dell’autorità competente, che è il nostro<br />

Ufficio Ambiente, che valutate le risultanze della Conferenza <strong>di</strong><br />

17


valutazione, valutati i pareri che sono giunti dall’ASL e dalla Provincia –<br />

Settore ha ritenuto non assoggettabile a V.A.S. il programma integrato<br />

<strong>di</strong> intervento, dando comunque alcune in<strong>di</strong>cazioni e suggerimenti.<br />

In<strong>di</strong>cazioni e suggerimenti che sono stati recepiti dall’attuatore e inseriti<br />

nello schema <strong>di</strong> convenzione.<br />

Poiché nel frattempo è stato adottato anche il Piano <strong>di</strong> governo del<br />

territorio, l’Ufficio con i Tecnici del proponente hanno effettuato la<br />

verifica tra il programma e le previsioni del Piano <strong>di</strong> governo del<br />

territorio e in questo caso il piano delle regole. Il piano delle regole<br />

assoggetta quest'area a un piano attuativo e così è, la superficie è<br />

2.166 per quanto riguarda il P.G.T. – siamo al <strong>di</strong> sotto con 2.165,20 per<br />

quanto riguarda il P.I.I. che viene presentato questa sera. Teniamo<br />

conto che per verificare la superficie utile <strong>di</strong> pavimento, abbiamo<br />

considerato anche le aree esterne, <strong>di</strong> balconi chiusi su tre lati e <strong>di</strong><br />

logge; non abbiamo considerato invece i balconi aperti su due lati e non<br />

abbiamo considerato i vani scala e gli ascensori, così come prescritto<br />

nelle <strong>di</strong>sposizioni comuni nel documento <strong>di</strong> Piano. Abbiamo verificato<br />

anche le altezze dei piani interrati che non superano i due metri e 40 e<br />

l’altezza del programma integrato <strong>di</strong> intervento è congruente con le<br />

<strong>di</strong>sposizioni delle piano delle regole.<br />

Per quanto riguarda gli standard, il programma integrato <strong>di</strong> intervento<br />

non prevede il reperimento <strong>di</strong> standard, vengono completamente<br />

monetizzati. Lo standard qualitativo che è dato dai due spazi che<br />

possono essere <strong>di</strong>sgiunti o uniti visto che sono a<strong>di</strong>acenti e da cedere<br />

all’Amministrazione, questi spazi vengono ceduti senza scomputo degli<br />

oneri, quin<strong>di</strong> così come vengono realizzati ed agibili quin<strong>di</strong>, dotati <strong>di</strong><br />

impianti, servizi igienici, pavimenti, pitturati ecc. eccetera.<br />

Risultano da monetizzare quin<strong>di</strong> un totale <strong>di</strong> 1.842 mq. <strong>di</strong> standard, non<br />

reperiti; lo schema <strong>di</strong> convenzione è carente <strong>di</strong> un articolo che riguarda<br />

le garanzie fidejussorie da prestare per la realizzazione del P.I.I. e gli<br />

obblighi convenzionali in esso contenuti, quin<strong>di</strong> si propone al Consiglio<br />

Comunale <strong>di</strong> inserire questo articolo e <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficare l’art. 10 in funzione<br />

degli standard reperiti, perché abbiamo fatto la comparazione tra quelli<br />

previsti dal Piano <strong>di</strong> governo del territorio e quelli previsti dal vigente<br />

Piano Regolatore e pertanto è da riformulare l’art. 10. L’attuatore aveva<br />

fatto le due ipotesi e noi le abbiamo raccolte in un unico conteggio. Poi<br />

quello che si propone è che il valore della polizza fidjussoria sia<br />

corrispondente all’incirca al valore venale commerciale degli spazi che<br />

vengono ceduti all’Amministrazione Comunale. Il valore previsto dal<br />

piano finanziario è <strong>di</strong> circa 550.000 Euro che è arrotondato a 500.000<br />

Euro.<br />

18


Presidente<br />

Grazie. Grande quantità <strong>di</strong> dati per rendersi conto <strong>di</strong> questo Piano<br />

Integrato <strong>di</strong> intervento. Ci sono richieste, considerazioni, quesiti Non ci<br />

sono quesiti e allora <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> voto sull’adozione del P.I.I. in<br />

Variante al P.R.G. vigente denominato “Ex cinema nuovo”. Dichiarazioni<br />

<strong>di</strong> voto Chi chiede la parola Nessuno. Poniamo in votazione allora.<br />

Chi vota a favore dell’adozione del P.I.I. denominato “Ex cinema nuovo”<br />

alza la mano. Chi vota contro Chi si astiene Nessuno. All’unanimità.<br />

Imme<strong>di</strong>ata esecutività. Chi è d'accordo per l’imme<strong>di</strong>ata esecutività<br />

Grazie.<br />

19


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Treviglio</strong><br />

Consiglio Comunale del <strong>29</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2011</strong><br />

Punto n. 4)<br />

PIANO DI RECUPERO CONFORME AL P.R.G. VIGENTE<br />

PRESENTATO DAL SIG. VALTULINI GIOVANNI AI SENSI DELL’ART.<br />

25 – COMMA 8 BIS DELLA L.R. 11.03.2005 N. 12 E SU<strong>CC</strong>ESSIVE<br />

MODIFICAZIONI ED AI SENSI DELL’ART. 3 DELLA L.R. 23/97.<br />

IMMOBILE POSTO IN VIA MILANO – CONTRODEDUZIONI ALLE<br />

OSSERVAZIONI PRESENTATE E APPROVAZIONE DEFINITIVA -<br />

Presidente<br />

Passiamo ora al punto n. 4 “Piano <strong>di</strong> recupero conforme al P.R.G.<br />

vigente presentato dal Sig. Valtulini Giovanni ai sensi dell’art. 25 –<br />

comma 8 bis della L.R. 11.03.2005 n. 12 e successive mo<strong>di</strong>ficazioni ed<br />

ai sensi dell’art. 3 della L.R. 23/97. Immobile posto in via Milano –<br />

controdeduzioni alle osservazioni presentate e approvazione definitiva”.<br />

La parola all’Assessore Adobati.<br />

Assessore Adobati<br />

Grazie Presidente. Si tratta del Piano <strong>di</strong> recupero che riguarda la<br />

Cascina Scarotti che è stato adottato il 21 <strong>di</strong>cembre scorso con delibera<br />

n. 95, quin<strong>di</strong> adottato prima dell’adozione del 23 <strong>di</strong>cembre del Piano <strong>di</strong><br />

governo del territorio. In sede <strong>di</strong> adozione <strong>di</strong> questo Piano <strong>di</strong> recupero si<br />

era detto che questa adozione era funzionale a consentirgli un<br />

proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> approvazione che non necessitasse <strong>di</strong> attendere<br />

l’approvazione definitiva del Piano <strong>di</strong> governo del territorio, quin<strong>di</strong><br />

l’anticipazione era funzionale a garantire dei tempi a questo Piano <strong>di</strong><br />

recupero, pur facendo soggiacere questo Piano <strong>di</strong> recupero a tutte le<br />

<strong>di</strong>sposizioni dell’adottando P.G.T. – Infatti recito dal testo <strong>di</strong> Seconda<br />

Commissione, della prescrizione della Seconda Commissione che poi è<br />

stato acquisito in delibera <strong>di</strong> adozione: La Commissione all’unanimità<br />

approva il passaggio in Consiglio Comunale raccomandando che nella<br />

fase progettuale venga posta maggiore attenzione alla consistenza<br />

volumetrica e alla sua <strong>di</strong>stribuzione in relazione al contesto ambientale<br />

e paesaggistico, recuperando le preesistenze con valenza storica, come<br />

da norme dell’adottando P.G.T. –<br />

Quin<strong>di</strong> le preoccupazioni espresse in Commissione erano circa l’impatto<br />

paesistico <strong>di</strong> questo intervento per la consistenza e la preoccupazione<br />

era che si assoggetti anch’esso alle <strong>di</strong>sposizione del P.G.T. e che non<br />

20


sfugga dalle stesse e una maggiore attenzione a quello che è l’assetto<br />

planivolumetrico. In particolare ricorderanno i Commissari, ma poi è<br />

emerso anche in Consiglio Comunale, preoccupazione rispetto a quello<br />

che era l’elaborato del planivolumetrico presentato, era per quella<br />

stecca lunga che concludeva tutto un lato del perimetro dell’intervento.<br />

L’Ufficio, a seguito dell’adozione del P.G.T., ha scritto ai proponenti il<br />

Piano, rappresentando il fatto che il piano nella sua adozione ha fatto<br />

emergere con chiarezza la necessità <strong>di</strong> adeguarsi al P.G.T. e ha chiesto<br />

che si presentasse una rivisitazione degli elaborati che adeguasse il<br />

piano al P.G.T. – Poi l’Arch. Morabito ne darà conto puntualmente, è<br />

stata presentata un’elaborazione integrativa che avete modo <strong>di</strong> vedere<br />

negli stralci, che ri<strong>di</strong>segna, per quanto questo è solo un’idea, è un<br />

progetto urbanistico e non è il progetto e<strong>di</strong>lizio, che ri<strong>di</strong>segna la<br />

<strong>di</strong>stribuzione dei volumi, andando all'interno degli elaborati che an<strong>di</strong>amo<br />

adesso a sottoporre ad approvazione, a rivedere le modalità <strong>di</strong> calcolo,<br />

quin<strong>di</strong> operandole come da P.G.T., quin<strong>di</strong> riducendone le misure che vi<br />

<strong>di</strong>rà l’Arch. Morabito, le possibilità e<strong>di</strong>ficatorie e a prendere dal P.G.T.<br />

quelle <strong>di</strong>sposizioni che il P.G.T. introduce nelle cascine, che sono<br />

quelle <strong>di</strong> salvaguardare gli e<strong>di</strong>fici storici e salvaguardarne anche la<br />

<strong>di</strong>sposizione, la giacitura laddove gli e<strong>di</strong>fici storici non fossero più<br />

risanabili laddove sono.<br />

Per cui l’elaborato planivolumetrico che vedete ha cambiato assetto a<br />

partire dal fatto che gli e<strong>di</strong>fici riconosciuti come storici esistenti,<br />

vengono confermati sul loro se<strong>di</strong>me. Non era così nella proposta <strong>di</strong><br />

planivolumetrico della delibera <strong>di</strong> adozione. Ora pregherei l’Arch.<br />

Morabito <strong>di</strong> dar conto anche delle osservazioni intervenute e del<br />

passaggio interme<strong>di</strong>o <strong>di</strong> riformulazione degli elaborati.<br />

Presidente<br />

La parola all’Arch. Morabito.<br />

Arch. Morabito<br />

Dopo aver scritto ai proponenti, è giunto un responso <strong>di</strong>rei positivo per<br />

quanto riguarda la rivisitazione del progetto, è giunto sotto forma <strong>di</strong><br />

osservazione. Quin<strong>di</strong> il Sig. Valtulini ha osservato, quin<strong>di</strong> ha presentato<br />

un’osservazione al proprio Piano <strong>di</strong> recupero chiedendo la mo<strong>di</strong>fica<br />

degli elaborati, quin<strong>di</strong> la sostituzione degli elaborati, rispetto a quelli<br />

presentati. Io comincerei con l’analizzare prima l’aspetto<br />

planivolumetrico per poi entrare nel merito dell’osservazione. Vi è stato<br />

fornito uno stralcio che mi pare sia la tavola 7 se non ricordo male, dove<br />

vedete il nuovo assetto planivolumetrico, anzi il nuovo assetto<br />

21


planimetrico – parliamo <strong>di</strong> assetto planimetrico. La cascina storica, il<br />

nucleo antico dell’ex complesso agricolo viene mantenuto tal quale<br />

nella sua conformazione planivolumetrica rilevata. Quin<strong>di</strong> se<strong>di</strong>me e<br />

volumi.<br />

Prima <strong>di</strong> giungere a questo il progettista ha verificato attraverso l’esame<br />

della documentazione per soglie storiche, quale fosse effettivamente<br />

l’e<strong>di</strong>ficio storico. Non è andato in<strong>di</strong>etro, perché se compare già nel<br />

catasto lombardo-veneto del 1855, vuol <strong>di</strong>re che già esisteva. Non<br />

esisteva il resto del complesso ex agricolo. La prima apparsa della<br />

stalla-fienile che è <strong>di</strong> fronte alla cascina storica, la ritroviamo nelle<br />

mappe del 1931. Dalle mappe del 1931 però, non so se qualcuno <strong>di</strong> voi<br />

conosce il Catasto, le mappe venivano utilizzate per parecchio tempo,<br />

quin<strong>di</strong> le mappe venivano utilizzate per inserire anche nuovi e<strong>di</strong>fici che<br />

sopraggiungevano dopo. Infatti nella mappa del 1931 compare il primo<br />

assetto dell’istituto <strong>di</strong> meccanizzazione agraria che è stata però<br />

costruita negli anni ’60. Quin<strong>di</strong> non siamo ancora proprio sicuri che nel<br />

1931 il cascinetto fosse presente.<br />

Io sono andato a vedere le planimetrie dell’istituto, le mappe dell’istituto<br />

geografico militare che avevamo acquistato durante la realizzazione del<br />

Piano <strong>di</strong> governo del territorio per le analisi storiche e nelle mappe<br />

dell’istituto geografico militare del 1931 la stalla-fienile ancora non c'è,<br />

però comunque la mappa che è depositata presso l’archivio <strong>di</strong> Stato del<br />

31 lo riporta, quin<strong>di</strong> è stato ritenuto che fosse più o meno <strong>di</strong><br />

quell’epoca. Quin<strong>di</strong> non un e<strong>di</strong>ficio storico come certo è il nucleo antico<br />

della Cascina Scarotti. Basandosi su queste indagini il progettista ha<br />

rivisitato la <strong>di</strong>stribuzione dei volumi, sfruttando quello che <strong>di</strong>spone l’art.<br />

4 se non ricordo male, comma 2.2 del piano delle regole, cioè gli e<strong>di</strong>fici<br />

moderni possono essere demoliti e ricostruiti con <strong>di</strong>verso se<strong>di</strong>me.<br />

Adesso entriamo nel merito dell’osservazione presentata dal Sig.<br />

Valtulini.<br />

L’osservazione presentata dal Sig. Valtulini è coerente con l’art. 4 –<br />

comma 2.2 del piano dei servizi, del Piano <strong>di</strong> governo del territorio<br />

laddove mantiene e recupera l’e<strong>di</strong>ficio storico. Per quanto riguarda<br />

invece il recupero degli altri volumi <strong>di</strong> epoca moderna, seppur è<br />

possibile e consentito dallo stesso articolo una <strong>di</strong>versa riproposizione<br />

anche planimetrica non rispettando il se<strong>di</strong>me, ha continuato a<br />

mantenere il calcolo del volume secondo il Piano Regolatore vigente.<br />

Mentre l’art. 4 del piano dei servizi consente il recupero dei volumi, cioè<br />

delle scatole nella sua completezza non con gli artifizi previsti<br />

dall’attuale Piano Regolatore, cioè il volume fisico <strong>di</strong>viso tre, da una<br />

certa superficie che poi moltiplicata per tre dà per forza il medesimo<br />

volume, ma un volume virtuale e non certo un volume fisico. Il volume<br />

22


fisico calcolato secondo il vigente Piano Regolatore, <strong>di</strong> sicuro nella<br />

parte progettuale definitiva è maggiore del volume fisico <strong>di</strong> partenza<br />

proprio per questa possibilità che dà il vigente Piano Regolatore. Per<br />

questo motivo l’osservazione del Sig. Valtulini è possibile accoglierla<br />

parzialmente. È possibile accoglierla parzialmente nella parte dove<br />

mantiene l’e<strong>di</strong>ficio storico, però dovrà adeguarsi alle norme del Piano <strong>di</strong><br />

governo del territorio e del piano dei servizi.<br />

Passo alla seconda osservazione e poi posso rispondere alle vostre<br />

domande, la seconda osservazione è stata presentata, sempre nei<br />

termini, da Legambiente – Circolo <strong>di</strong> <strong>Treviglio</strong>. Questa ve la sintetizzo. Il<br />

Presidente, il Sig. Arturo Giu<strong>di</strong>catti del Circolo della Bassa Bergamasca<br />

Legambiente <strong>di</strong> <strong>Treviglio</strong>, chiede <strong>di</strong> revocare il provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong><br />

adozione del Piano <strong>di</strong> recupero e <strong>di</strong> riassimilare lo stesso nell’ambito<br />

del nuovo Piano <strong>di</strong> governo del territorio in ottemperanza al<br />

Regolamento del PLIS in approvazione. In sintesi le ragioni della<br />

richiesta sono queste. Il progetto presenta una volumetria spropositata<br />

e delle tipologie che non si integrano nel contesto agricolo e con il<br />

concetto <strong>di</strong> recupero volumetrico tipologico. Il recupero in termini<br />

tipologici è necessario visto l’ambito <strong>di</strong> Parco del Roccolo e PLIS in cui<br />

si trova la cascina, salvaguar<strong>di</strong>a e valorizzazione. Se il progetto fosse<br />

stato inserito nel P.G.T. con le nuove regole, il volume si sarebbe<br />

ridotto <strong>di</strong> 3.000 mc. – La delibera <strong>di</strong> adozione riporta l’invito a una<br />

maggiore attenzione alla consistenza volumetrica e alla sua<br />

<strong>di</strong>stribuzione, in relazione al contesto ambientale e paesaggistico,<br />

recuperando le preesistenze con valenza storica.<br />

L’invito non ha valore impositivo, a piano approvato saranno sanciti i<br />

mc. realizzabili, 7.753,68, pari a una superficie residenziale<br />

complessiva <strong>di</strong> 2.584,56 e 21 unità immobiliari. Se questo progetto<br />

venisse approvato come tale, si evidenzierebbe l’iniquità <strong>di</strong> trattamento<br />

rispetto agli altri piani <strong>di</strong> recupero che dovessero essere approvati dopo<br />

l’entrata in vigore del P.G.T. – Il Circolo richiama altresì la L.R. 12, in<br />

particolare l’art. 36 il quale prescrive l’applicazione delle norme <strong>di</strong><br />

salvaguar<strong>di</strong>a solo per i permessi <strong>di</strong> costruire o denunce inizio attività,<br />

ma non per i piani <strong>di</strong> recupero e richiama inoltre l’art. 12 – comma 5 –<br />

sempre della legge 12 – che recita: Le previsioni contenute nei piani<br />

attuativi e loro varianti hanno carattere vincolante e producono effetti<br />

<strong>di</strong>retti sul regime giuri<strong>di</strong>co dei suoli. Quin<strong>di</strong> il Presidente del Circolo<br />

chiede la revoca del provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> adozione e il riesame del<br />

progetto nel nuovo P.G.T. –<br />

Controdeduzioni. Per quanto riguarda il progetto, questo è stato<br />

rivisitato in funzione <strong>di</strong> quanto deliberato dal Consiglio Comunale nella<br />

seduta del 21 <strong>di</strong>cembre, a seguito <strong>di</strong> richiesta del Servizio Urbanistica,<br />

23


è una nostra nota del 28 gennaio <strong>2011</strong> che è già stata peraltro<br />

richiamata anche dall’Assessore precedente e anche richiamata<br />

nell’osservazione n. 1. Gli elaborati pervenuti in allegato<br />

all’osservazione presentata dal Sig. Valtulini prevedono il mantenimento<br />

della cascina storica e la riproposizione dei volumi aggiunti in epoca<br />

successiva su <strong>di</strong>verso se<strong>di</strong>me e con <strong>di</strong>versa sagoma, eliminando la<br />

previsione delle villette a schiera. Tale nuova proposta è stata valutata<br />

positivamente dalla Commissione Paesaggio nella seduta del 15 <strong>marzo</strong><br />

<strong>2011</strong>, che non è entrata nel merito del calcolo della volumetria e come<br />

espresso in una nota interpretativa dell’estensore del P.G.T., che è<br />

allegata all’osservazione uno e che vi leggerò dopo.<br />

Il Piano <strong>di</strong> governo del territorio, art. 4 del Piano dei servizi comma 2.2,<br />

prevede il recupero degli e<strong>di</strong>fici storici e le possibilità <strong>di</strong> ristrutturare o <strong>di</strong><br />

demolire e ricostruire i fabbricati aggiunti in epoca moderna, con<br />

l’esclusione dei volumi tecnici, quale siano serbatoi o stalle <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>mensioni industriali eccetera, ivi inclusa la possibilità <strong>di</strong> demolire e<br />

ricostruire i volumi esistenti in continuità dell’e<strong>di</strong>ficio principale e su<br />

questo dopo vi darò conto della Nota dell’Arch. Benevolo che è stata<br />

inviata a seguito <strong>di</strong> una richiesta dell’Ufficio. Pertanto il volume<br />

geometrico OH() è recuperato, anche con interventi <strong>di</strong> demolizione e<br />

ricostruzione non potrà essere superiore a quello esistente. All'interno<br />

dei volumi recuperati, ristrutturati o demoliti e ricostruiti si potranno<br />

anche verificare aumenti <strong>di</strong> superficie e utili <strong>di</strong> pavimento rispetto<br />

all’esistente.<br />

Per quanto riguarda la citazione dell’art. 12 – comma 5 della Legge 12,<br />

si fa presente che tale prescrizione si riferisce ai soli piani attuativi<br />

relativi agli ambiti <strong>di</strong> trasformazione che attuano il documento <strong>di</strong> piano,<br />

che è l’art. 12 – comma 1. Infatti poiché il documento <strong>di</strong> piano non<br />

contiene previsioni che producono effetti <strong>di</strong>retti sul regime giuri<strong>di</strong>co dei<br />

suoli, ai sensi dell’art. 8 – comma 3 della stessa Legge 12, scaduto il<br />

termine <strong>di</strong> vali<strong>di</strong>tà quinquennale, quin<strong>di</strong> il documento <strong>di</strong> piano vi ricordo<br />

che ha una vali<strong>di</strong>tà quinquennale, il <strong>Comune</strong> deve provvedere<br />

all’approvazione <strong>di</strong> un nuovo documento <strong>di</strong> piano. In caso <strong>di</strong><br />

inadempienza si applicano le norme <strong>di</strong> cui all’art. 25 – comma 7, il quale<br />

prevede che in assenza del documento <strong>di</strong> piano, la presentazione dei<br />

programmi integrati <strong>di</strong> intervento previsti dalla stessa Legge 12 all’art.<br />

87, è subor<strong>di</strong>nata dall’approvazione da parte del Consiglio Comunale<br />

con apposita deliberazione <strong>di</strong> un documento <strong>di</strong> inquinamento redatto<br />

allo scopo <strong>di</strong> definire gli obiettivi generali e gli in<strong>di</strong>rizzi dell’azione<br />

amministrativa comunale nell’ambito della programmazione integrata <strong>di</strong><br />

intervento.<br />

24


Per quanto riguarda questi motivi il legislatore regionale ha dovuto per<br />

forza precisare all’art. 12 – comma 5, che l’attuazione del documento <strong>di</strong><br />

piano attraverso l’approvazione dei piani attuativi riguardanti gli ambiti<br />

<strong>di</strong> trasformazione, deve produrre effetti giuri<strong>di</strong>ci sul regime dei suoli,<br />

mentre l’in<strong>di</strong>cazione dei contenuti nel piano delle regole e nel piano dei<br />

servizi dove è in<strong>di</strong>viduato e identificato il complesso Scarotti, questi due<br />

piani producono effetti giuri<strong>di</strong>ci imme<strong>di</strong>ati sul regime dei suoli. Pertanto<br />

considerato quanto contenuto nell’osservazione presentata circa il<br />

rispetto dell’art. 4 – comma 2.2 delle norme del piano dei servizi,<br />

relativamente al recupero dei volumi esistenti, richiamata la Nota<br />

dell’estensore del Piano <strong>di</strong> governo del territorio, si può accogliere<br />

parzialmente l’osservazione presentata dal Circolo Legambiente perché<br />

rispetta le previsioni del Piano <strong>di</strong> governo del territorio.<br />

Vorrei aggiungere, anche se non è inserito nella controdeduzione, che<br />

noi dobbiamo basarci sulle norme che abbiamo, non sulle norme che<br />

dovranno venire che riguardano il PLIS. Se ci sono le norme le<br />

attuiamo, se non ci sono non possiamo respingere il piano adottato,<br />

quin<strong>di</strong> chiedere l’annullamento della delibera <strong>di</strong> adozione su una norma<br />

che ancora non esiste.<br />

Per quanto riguarda la Nota dell’Arch. Benevolo, prima <strong>di</strong> introdurre<br />

questa nota vi leggo cosa l’Ufficio ha chiesto all’Arch. Benevolo. È stato<br />

chiesto in particolare riferimento al Piano <strong>di</strong> recupero della Cascina<br />

Scarotti, però anche in generale, perché riguarda tutte le cascine del<br />

PLIS. La leggo integralmente, non è molto lunga, quin<strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzata allo<br />

Stu<strong>di</strong>o degli Architetti Benevolo. Va be’, la riassumo per sommi capi.<br />

Allora il Consiglio Comunale ha adottato il Piano con questa<br />

precisazione… (interruzione)<br />

Allora il quesito era, stante ciò che ha adottato il Consiglio Comunale,<br />

con le precisazioni che riguardano il rispetto dell’art. 4 – comma 2.2 che<br />

è stato adottato in data successiva, ci siamo posti il problema del<br />

recupero dei volumi moderni, stante che è ben preciso e ben chiaro che<br />

l’e<strong>di</strong>ficio storico può avere solamente interventi <strong>di</strong> carattere<br />

manutentivo, più o meno spinti, ma comunque <strong>di</strong> carattere manutentivo,<br />

per gli e<strong>di</strong>fici moderni l’articolo del piano dei servizi che ho citato prima,<br />

prevede il recupero dei volumi, con la possibilità <strong>di</strong> ricostruirli anche in<br />

continuità con l’e<strong>di</strong>ficio principale.<br />

Allora fatto l’excursus <strong>di</strong> quello che è successo e <strong>di</strong> quello che abbiamo<br />

chiesto al proponente, la domanda che è stata fatta allo Stu<strong>di</strong>o degli<br />

Architetti Benevolo, è la modalità <strong>di</strong> determinare il volume dei fabbricati<br />

<strong>di</strong> nuove costruzioni, quin<strong>di</strong> il concetto, il raffronto tra il concetto <strong>di</strong><br />

superficie residenziale complessiva, prevista dal Piano Regolatore e il<br />

concetto <strong>di</strong> superficie utile <strong>di</strong> pavimento contenuto nel P.G.T. – Il<br />

25


proponente ha ritenuto che doveva essere utilizzato il parametro più<br />

sfavorevole SRC per quanto riguarda i calcoli fatti da lui sulla proposta<br />

che è stata presentata. Mentre invece noi chie<strong>di</strong>amo, almeno lo<br />

scrivente Ufficio ritiene che dalla lettura del comma 2.2 dell’art. 4 delle<br />

norme del piano dei servizi del P.G.T. adottato, si evince che il concetto<br />

<strong>di</strong> superficie non sia applicabile alla fattispecie in esame, in quanto la<br />

norma specifica: Per gli e<strong>di</strong>fici rurali contenenti al loro interno porzioni<br />

<strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici storici appositamente in<strong>di</strong>viduati dalle tavole P-1, oltre alla<br />

funzione agricola è ammesso un intervento <strong>di</strong> recupero esteso all’intero<br />

complesso, volto a conseguire le destinazioni d’uso <strong>di</strong> cui al successivo<br />

comma 3, secondo la seguente <strong>di</strong>sciplina: Per le parti del complesso<br />

riconoscibili come aggiunte in epoca moderna, con l’esclusione dei<br />

volumi tecnici quale sia l’osservatorio ecc., è ammesso un intervento <strong>di</strong><br />

ristrutturazione e<strong>di</strong>lizia, ivi inclusa la possibilità <strong>di</strong> demolire e ricostruire<br />

i volumi esistenti in continuità dell’e<strong>di</strong>ficio principale. Sembra evidente<br />

dal testo riportato che l’unico parametro possibile da considerare nella<br />

ricostruzione siano i volumi esistenti e la loro ricostruzione nel caso <strong>di</strong><br />

e<strong>di</strong>fici non considerati storici, in continuità dell’e<strong>di</strong>ficio principale. Tra<br />

parentesi, non sembra opportuno in considerazione dell’integrità<br />

morfologica dell’e<strong>di</strong>ficio storico da mantenere. Si chiede un supporto<br />

interpretativo risolutivo in merito ai due punti sopra riportati<br />

all’estensore del Piano <strong>di</strong> governo del territorio, in quanto<br />

l’adeguamento in tal senso del P.R. ne comporterà un sostanziale<br />

ri<strong>di</strong>mensionamento e mo<strong>di</strong>fica.<br />

La risposta dell’Arch. Benevolo credo che vi sia stata fornita. La<br />

ve<strong>di</strong>amo insieme. La norma richiamata per tali chiarimenti in relazione<br />

alla proposta <strong>di</strong> Piano <strong>di</strong> recupero per la Cascina Scarotti assegna la<br />

possibilità <strong>di</strong> riconfigurare il complesso della cascina nel caso questa<br />

perda la sua originaria vocazione e venga recuperata per altri usi. Infatti<br />

le norme tecniche … (vi risparmio per la terza volta il <strong>di</strong>sposto del<br />

comma 2.2 e cosa <strong>di</strong>ce). L’interpretazione, la risposta più che<br />

l’interpretazione dell’Arch. Benevolo <strong>di</strong>ce:<br />

Tale <strong>di</strong>sposto significa:<br />

A. Che vanno demoliti senza possibilità <strong>di</strong> ricostruzione gli e<strong>di</strong>fici tecnici<br />

o propriamente industriali aggiunti in epoca recente e connessi alle<br />

attività produttive agricole;<br />

B. Che è possibile ristrutturare gli altri e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> origine moderna, dove<br />

sono, come sono, con le possibilità concesse dalla definizione<br />

stessa <strong>di</strong> ristrutturazione e<strong>di</strong>lizia;<br />

C. Che è possibile in alternativa al punto B demolirli e ricostruirli,<br />

mantenendone la consistenza volumetrica, non le superfici,<br />

ricollocandoli in una posizione più adatta alla riconfigurazione del<br />

complesso <strong>di</strong> cascina – dopo leggo la Nota 1 – tale ricollocazione<br />

26


può, non deve avvenire anche in a<strong>di</strong>acenze e in continuità con<br />

l’e<strong>di</strong>ficio principale, quello <strong>di</strong> origine storica.<br />

La Nota uno in calce alla lettera <strong>di</strong>ce: che in mancanza <strong>di</strong> una<br />

definizione <strong>di</strong> volume con unità <strong>di</strong> misura della capacità inse<strong>di</strong>ativa nelle<br />

<strong>di</strong>sposizioni comuni del documento <strong>di</strong> Piano, si deve qui intendere il<br />

volume geometrico delle costruzioni, ovvero il cosiddetto volume<br />

acqueo. Quello che si otterrebbe immergendo teoricamente tali<br />

costruzioni in un liquido e misurando il volume incrementato del liquido<br />

stesso.<br />

Per quanto riguarda la contiguità dell’e<strong>di</strong>ficio, la Nota 2 <strong>di</strong>ce: per<br />

continuità va inteso un corpo <strong>di</strong> fabbrica che continui l’e<strong>di</strong>ficio<br />

principale, sia in pianta con un corpo <strong>di</strong> fabbrica dello spessori <strong>di</strong> quello<br />

antico, sia innalzato avente la medesima altezza. (finite le note).<br />

Gli interventi <strong>di</strong> cui alle precedenti lettere B e C hanno come limite<br />

e<strong>di</strong>ficatorio il volume preesistente e quin<strong>di</strong> possono entrambe<br />

comportare aumenti <strong>di</strong> superficie <strong>di</strong> pavimento, sia nel caso in cui la<br />

ristrutturazione e<strong>di</strong>lizia non comporti demolizione integrale dell’e<strong>di</strong>ficio o<br />

degli e<strong>di</strong>fici e proponga <strong>di</strong> sud<strong>di</strong>videre in altezza locali alti, sia nel caso<br />

in cui la ristrutturazione e<strong>di</strong>lizia proponga una ricostruzione fedele,<br />

avente medesimo volume, sia ovviamente nel caso in cui l’intervento si<br />

configuri come una demolizione con ricostruzione su altro se<strong>di</strong>me e/o<br />

altra sagoma.<br />

Successivamente, al quarto capoverso del comma 2.2, la norma<br />

chiarisce quale deve essere l’intervento sull’e<strong>di</strong>ficio <strong>di</strong> origine storica, è<br />

sostanzialmente una definizione <strong>di</strong> risanamento conservativo. Per<br />

quanto riguarda le destinazioni d’uso, il successivo comma 3 al terzo<br />

capoverso, stabilisce che le destinazioni d’uso possono essere <strong>di</strong> tipo<br />

residenziale – R – per servizi e attrezzature pubbliche – S – e per<br />

attrezzature turistico-ricettive - PR - senza limitazioni percentuali. Va<br />

infine ricordato che la predetta norma per le cascine in ambito PLIS, si<br />

applica anche alle restanti cascine in<strong>di</strong>viduate questa volta dal piano<br />

delle regole. La norma resta più o meno la stessa, la variazione più<br />

significativa è quella che conferisce un bonus volumetrico del 15% oltre<br />

alle possibilità <strong>di</strong> ampliamento derivanti dal recupero volumetrico<br />

esistente, nel caso <strong>di</strong> intervento <strong>di</strong> ristrutturazione con fedele<br />

ricostruzione o <strong>di</strong> demolizione con ricostruzione degli e<strong>di</strong>fici moderni<br />

recuperabili.<br />

L’Arch. Benevolo non ha scritto quale fosse la norma, comunque è la<br />

norma del piano delle regole, l’art. 23 CAR – si chiama cascine rurali in<br />

ambito agricolo se non ricordo male.<br />

27


Basandoci allora su questa lettera dell’Arch. Benevolo che tutto<br />

sommato conferma quanto l’Ufficio ha chiesto, sono state pre<strong>di</strong>sposte le<br />

due controdeduzioni, che consistono nell’accogliere parzialmente,<br />

mantenendo la cascina storica nel punto dove essa si trova con la<br />

medesima configurazione planivolumetrica e la possibilità <strong>di</strong> recuperare<br />

i volumi, quin<strong>di</strong> il volume geometrico o il volume acqueo come lo chiama<br />

l’Arch. Benevolo, con altri e<strong>di</strong>fici la cui somma volumetrica, quin<strong>di</strong> della<br />

scatola compresa <strong>di</strong> tetto, <strong>di</strong>a la somma volumetrica degli e<strong>di</strong>fici<br />

esistenti.<br />

Presidente<br />

È abbastanza ponderosa, perché tra l'altro ha fatto tutti i passaggi logici<br />

che lui ha seguito in tutta la procedura. Per noi seguire tutti i particolari<br />

è abbastanza impegnativo, comunque in sostanza abbiamo questo<br />

Piano <strong>di</strong> recupero che è stato adottato, sono state fatte due<br />

osservazioni, le due osservazioni dopo ampi stu<strong>di</strong> ecc., c'è la proposta<br />

dell’Amministrazione che <strong>di</strong>ce le accogliamo parzialmente, con le<br />

in<strong>di</strong>cazioni che l’Ufficio Tecnico ha dato relativamente al volume della<br />

parte non storica <strong>di</strong>ciamo. Ci sono domande, quesiti, considerazioni da<br />

fare Consigliere Scarpellino.<br />

Consigliere Scarpellino<br />

Grazie Presidente. Devo esprimere la mia sod<strong>di</strong>sfazione perché i dubbi<br />

che erano stati espressi sia in Seconda Commissione che nel corso<br />

della seduta precedente, riguardante l’adozione <strong>di</strong> questo Piano, si<br />

sono <strong>di</strong>mostrati a tutti gli effetti vali<strong>di</strong> e prendo atto con piacere che la<br />

stessa proprietà ha <strong>di</strong> fatto mo<strong>di</strong>ficato sostanzialmente il progetto che<br />

ricordo presentava quella schiera <strong>di</strong> villette che nulla aveva a che fare<br />

con lo stile architettonico delle nostre cascine e questo devo <strong>di</strong>re fa un<br />

po' il paio con tutte le altre osservazioni che erano venute a questo<br />

riguardo anche in Seconda Commissione e mi riferisco al gattile, mi<br />

riferisco ad altri <strong>di</strong>scorsi che insistono in un territorio che a noi deve<br />

stare a cuore.<br />

Però rimane sempre un dubbio che vorrei che l’Arch. Morabito e<br />

l’Assessore Adobati mi sciogliessero. Si fa riferimento sempre al piano<br />

delle regole del P.G.T. e quin<strong>di</strong> in particolare delle cascine che<br />

insistono sul PLIS, che succede nel momento in cui queste, visto che<br />

abbiamo il P.G.T. è ancora da approvare, queste regole dovessero<br />

cambiare Secondo me se noi approviamo definitivamente questo<br />

piano, rimane così come è e quin<strong>di</strong> avremmo una <strong>di</strong>sparità <strong>di</strong><br />

esecutività dei progetti. Per cui io chiedo prima questo chiarimento e mi<br />

28


chiedo se non sia il caso <strong>di</strong> collegare anche questo caso a quelli che<br />

abbiamo precedentemente valutato sulla riperimetrazione del PLIS e<br />

sulla stessa <strong>di</strong>sciplina della sostenibilità energetica e quin<strong>di</strong> che non sia<br />

il caso <strong>di</strong> rinviare questa approvazione definitiva proprio per non<br />

vanificare lo sforzo fatto dall’Amministrazione, dagli Uffici Tecnici e<br />

dalla stessa proprietà, a dopo l’approvazione definitiva del P.G.T. –<br />

Grazie.<br />

Presidente<br />

Allora c'è un quesito e poi una proposta conseguente. Ci sono altri<br />

quesiti Consigliere Manenti.<br />

Consigliere Manenti<br />

Grazie Presidente. Mi riallaccio anch'io alla considerazioni del<br />

Consigliere Scarpellino, tentando <strong>di</strong> interpretare, perché secondo me <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>fficile lettura e comunque <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficile interpretazione, quanto l’Arch.<br />

Morabito ha scritto nella sua relazione. Allora nel punto che mi pare<br />

focale, cioè quello sottolineato dal Consigliere Scarpellino io leggo<br />

testualmente: che l’attuazione del documento <strong>di</strong> piano, attraverso<br />

l’approvazione dei piani attuativi, perciò questo, riguardanti gli ambiti <strong>di</strong><br />

trasformazione, produce effetti giuri<strong>di</strong>ci…<br />

CAMBIO CASSETTA<br />

… non c'è il nì, ok e questa è la risposta che si dà. Poi invece è la<br />

seconda parte che francamente c'è anche un del-del che perciò mi crea<br />

confusione, cioè c'è un errore <strong>di</strong> battitura anche, dove <strong>di</strong>ce: mentre le<br />

in<strong>di</strong>cazioni contenute, sarà e non contenuti, nel del – sarà nel e via il<br />

del, nel documento e qua non si capisce, scusate… mentre le<br />

in<strong>di</strong>cazioni contenute nel documento dovrebbe essere, è subito la riga<br />

dopo quella che spiega, ma crea confusione, non spiega niente.<br />

Secondo me ne manca un pezzo, è rimasta nella macchina, perché<br />

<strong>di</strong>ce: mentre le in<strong>di</strong>cazioni – io glielo leggo testuale – contenuti nel del<br />

piano delle regole e del piano dei servizi, producono effetti giuri<strong>di</strong>ci sul<br />

regime dei suoli.<br />

Allora c'è una contrad<strong>di</strong>zione a mio parere, a parte che va riscritto per<br />

essere leggibile e per essere comprensibile, però se l’approvazione del<br />

piano attuativo mi produce effetto giuri<strong>di</strong>co sul regime dei suoli e poi mi<br />

<strong>di</strong>te un mentre come dovrebbe essere all’opposto, perché il mentre si<br />

usa nella lettura continuata, non an<strong>di</strong>amo a capo e dovrebbe essere<br />

questa la lettura della norma e mi <strong>di</strong>ce: mentre le in<strong>di</strong>cazioni contenute<br />

nel piano delle regole e nel piano dei servizi, producono effetti giuri<strong>di</strong>ci<br />

<strong>29</strong>


del regime dei suoli. Allora qual è … ed è sul punto A che c'è la<br />

mo<strong>di</strong>fica del regime del suolo o sul punto B E qui capisco la sua<br />

interpretazione, cioè la manina che <strong>di</strong>ce bo’-bo’.<br />

Perciò la prima è questa e in parole povere, visto che tutti si sono<br />

<strong>di</strong>battuti tutti su questo, qua in questo Consiglio era stato detto molto<br />

chiaramente, noi anche se adottiamo il Piano <strong>di</strong> recupero Scarotti, se<br />

dopo il P.G.T. in approvazione definitiva, cioè non quello adottato, ma<br />

quello che potrebbe essere anche mo<strong>di</strong>ficato dalla futura Maggioranza,<br />

per modo <strong>di</strong> <strong>di</strong>re dovesse stabilire, dovesse normare che nel PLIS non<br />

si può mo<strong>di</strong>ficare più nulla, se io ho la cascina lì, me la ricostruisco lì,<br />

non sposto nulla <strong>di</strong> cubatura, è un’ipotesi, cioè io la cascina storica lì,<br />

se vuoi rifai la cascina storica. Tutte le superfetazioni che hai fatto nei<br />

successivi anni le pren<strong>di</strong> e le demolisci e mantengo la mia cascina<br />

originaria nel PLIS. È una norma legittima che potrebbe essere anche<br />

approvata dalla prossima Amministrazione.<br />

Allora la domanda, tanto per farla breve e non essere sempre con le<br />

mani così, se questa sarà la mo<strong>di</strong>fica definitiva, l’approvazione<br />

definitiva del P.G.T., secondo quanto chiede Legambiente, questo piano<br />

Scarotti prevale o non prevale Dalla Sua interpretazione e da quello<br />

che si <strong>di</strong>ce nell’interpretazione mi pare che prevalga. Allora avrebbe<br />

ragione Scarpellino <strong>di</strong>cendo a questo punto ci troveremmo con una<br />

situazione <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> serie A che hanno vissuto nel limbo fra<br />

l’adozione e l’approvazione, ma hanno vissuto in questo limbo perché la<br />

Maggioranza li tratti in inganno e in errore <strong>di</strong>cendogli no, guarda che poi<br />

prevale il P.G.T., perché l’hanno detto loro che prevaleva. Invece<br />

bisogna essere chiari, se prevarrà il P.G.T. bisogna <strong>di</strong>rlo ben chiaro,<br />

perché il P.G.T. se cambia la Maggioranza, verrà anche cambiato il<br />

P.G.T., non è approvato, perciò siamo in sede <strong>di</strong> approvazione. Quin<strong>di</strong><br />

su questo punto chiedo chiarezza, in modo da evitare altri duemila<br />

scambi <strong>di</strong> e-mail nella prossima settimana. Non le avrà scritte Lei<br />

Sindaco, ma noi che abbiamo seguito per Legambiente questa<br />

questione qua, ce le hanno scritte. Molto probabilmente Lei<br />

Legambiente non la considera più uno dei suoi.<br />

Allora la seconda considerazione invece altrettanto importante dal<br />

punto <strong>di</strong> vista giuri<strong>di</strong>co è rivolta al Segretario, che penso che sia stato<br />

un attimino tagliato fuori da questa interpretazione e da questa<br />

situazione. Allora noi ci troviamo in una situazione a mio modo <strong>di</strong><br />

vedere estremamente atipica, perché abbiamo un P.G.T. adottato e non<br />

approvato e in sede <strong>di</strong> adozione <strong>di</strong> P.G.T., cioè in sede <strong>di</strong> parziale<br />

applicazione del P.G.T., perché noi siamo in fase <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a, allora<br />

gli Uffici Tecnici chiedono un parere all’estensore del P.G.T., il quale<br />

risponde dando un’interpretazione cosiddetta “autentica”, metto le<br />

30


virgolette, nella delibera dove mi si <strong>di</strong>ce: interpretazione norma sul<br />

recupero delle cascine in ambito PLIS, che a mio modo <strong>di</strong> vedere è da<br />

interpretare, da capire, da valutare.<br />

Allora mi chiedo, perché non è mai capitato e penso che precedenti ce<br />

ne siano ben pochi, allora una norma non <strong>di</strong>venuta definitiva, ma solo<br />

adottata, prima <strong>di</strong> tutto è interpretabile, penso proprio <strong>di</strong> sì, ma<br />

l’interpretazione compete all’estensore o compete al Consiglio<br />

Comunale Nell’ipotesi in cui competesse al Consiglio Comunale, io<br />

presumo che si debba prima <strong>di</strong> tutto votare l’approvazione<br />

dell’interpretazione. In questo caso chiederei al Presidente della<br />

Seconda Commissione Consiliare <strong>di</strong> fissare con urgenza un incontro<br />

perché la richiesta <strong>di</strong> quello che gli ha chiesto l’Ufficio l’abbiamo avuta<br />

stasera perché non era allegata agli atti, ma magari è nostra mancanza<br />

non essere andati a prenderla e secondo me non mi pongo questo<br />

problema qua, però non è un semplice allegato, è un’interpretazione <strong>di</strong><br />

norma che, essendo interpretata dal Consiglio Comunale, <strong>di</strong>venta<br />

norma. E visto che a mio parere qui fa definizioni <strong>di</strong> cosa significa il<br />

volume geometrico e il volume acqueo, non l’avete capito niente, avete<br />

capito tanto, perché alla fine Benevolo gioca su questo, sennò non<br />

l’avrebbe scritto, per interpretare quattro righe, ben una pagina e<br />

mezza.<br />

A mio modo <strong>di</strong> vedere questo argomento dove mi si <strong>di</strong>ce che riguarda<br />

non solo la Cascina Scarotti e perciò tutte le cascine in ambito PLIS, ma<br />

ad<strong>di</strong>rittura estende, o per fortuna estende anche questa interpretazione<br />

a tutte le altre cascine in<strong>di</strong>viduate nel Piano delle regole, meriti<br />

un’approfon<strong>di</strong>ta <strong>di</strong>samina da parte del Consiglio Comunale e<br />

un’approvazione specifica <strong>di</strong> questa norma, che non può essere<br />

approvata incidentalmente in un piano, ma sicuramente deve avere una<br />

sua autonoma valenza, perché costituirebbe a mio modo <strong>di</strong> vedere,<br />

allegato sia al Piano delle regole che al Piano dei servizi del P.G.T. –<br />

Per riassumere allo stato dell’arte ritengo che sia molto ragionevole la<br />

proposta del Consigliere Scarpellino visto che siamo pienamente nei<br />

termini <strong>di</strong> prendere questo argomento, mettercelo lì da parte e <strong>di</strong>re ci<br />

pensi il Consiglio successivo. Grazie.<br />

Presidente<br />

Allora abbiamo una questione <strong>di</strong> procedura relativa all’interpretazione o<br />

meno e poi due questioni invece <strong>di</strong> applicazioni specifiche. Partiamo<br />

dalla questione <strong>di</strong> procedura Segretario.<br />

Segretario Generale<br />

31


Ovviamente Benevolo non può fare l’interpretazione autentica <strong>di</strong> un<br />

delibera del Consiglio Comunale, è solo il Consiglio Comunale che fa<br />

l’interpretazione autentica <strong>di</strong> se stesso. Quella <strong>di</strong> Benevolo è una<br />

posizione istruttoria autorevole in un contesto <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento<br />

massimo possibile, sviluppato dall’Ufficio. L’interpretazione autentica<br />

del Consiglio Comunale comunque non sorgerebbe ex abrupto dal nulla,<br />

sarebbe basata sicuramente su un parere tecnico e su un’istruttoria<br />

tecnica. Quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>ciamo che la posizione del progettista del Piano <strong>di</strong><br />

governo del territorio è una posizione istruttoria portata all’attenzione<br />

del Consiglio Comunale che prepara la decisione del Consiglio<br />

Comunale. Ovviamente l’interpretazione autentica che avviene con un<br />

parere <strong>di</strong> regolarità tecnica e sulla base <strong>di</strong> un’istruttoria, è da ricondurre<br />

alla votazione del Consiglio Comunale.<br />

Presidente<br />

E questo è il primo quesito, gli altri due.<br />

Arch. Morabito<br />

Il Consigliere Scarpellino mi pare che abbia chiesto cosa succede se<br />

non viene approvato il P.G.T. Se cambiano le regole del P.G.T., se il<br />

Piano viene approvato nella sua conformazione proposta questa sera,<br />

ha la sua valenza, segue questa proposizione… mentre per quanto<br />

riguarda quello che ha chiesto il Consigliere Manenti, una parte l'ho<br />

scritto, poi chiederò cortesemente per le parti che ometto <strong>di</strong><br />

ricordarmele. Allora art. 12 della Legge 12 norma i piani attuativi che<br />

riguardano gli ambiti <strong>di</strong> trasformazione. Forse non mi sono spiegato<br />

prima, non mi sono spiegato bene, però è una materia abbastanza<br />

nuova, anche se è dal 2005 che c'è la Legge 12, però ricor<strong>di</strong>amo che il<br />

Piano <strong>di</strong> governo del territorio si compone <strong>di</strong> tre documenti<br />

fondamentali: il documento <strong>di</strong> Piano che ha una vali<strong>di</strong>tà quinquennale e<br />

non produce nella sua vali<strong>di</strong>tà quinquennale effetti giuri<strong>di</strong>ci sul regime<br />

dei suoli. Il Piano delle regole e il Piano dei servizi hanno effetto<br />

imme<strong>di</strong>ato sul regime dei suoli.<br />

Il legislatore regionale ha dovuto per forza all’art. 12 <strong>di</strong>re che i piani<br />

attuativi che attuano il documento <strong>di</strong> Piano, quin<strong>di</strong> gli ambiti <strong>di</strong><br />

trasformazione, alla sua approvazione producono effetti giuri<strong>di</strong>ci sui<br />

suoli. Ve lo posso anche leggere, alla fine sono circa quattro righe, <strong>di</strong><br />

piani attuativi comunali, art. 12 della Legge 12: L’attuazione degli<br />

interventi <strong>di</strong> trasformazione e sviluppo in<strong>di</strong>cati nel documento <strong>di</strong> Piano,<br />

avviene attraverso i piani attuativi comunali, costituiti da tutti gli<br />

strumenti attuativi previsti dalla legislazione statale e regionale. Il<br />

documento <strong>di</strong> Piano, anche quello del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Treviglio</strong> prevede aree<br />

32


libere, come prevede aree già occupate, quin<strong>di</strong> può essere un Piano <strong>di</strong><br />

lottizzazione, può essere un programma integrato <strong>di</strong> intervento. Il<br />

documento <strong>di</strong> Piano connette <strong>di</strong>rettamente le azioni <strong>di</strong> sviluppo alla loro<br />

modalità <strong>di</strong> attuazione me<strong>di</strong>ante i vari tipi <strong>di</strong> piani attuativi comunali, con<br />

eventuale eccezione degli interventi pubblici e <strong>di</strong> quelli <strong>di</strong> interesse<br />

pubblico generale <strong>di</strong> cui all’art. 9 – comma 10.<br />

Nei piani attuativi vengono fissati in via definitiva e in coerenza con le<br />

in<strong>di</strong>cazioni contenute nel documento <strong>di</strong> Piani, gli in<strong>di</strong>ci urbanistici e<strong>di</strong>lizi<br />

necessari all’attuazione delle previsioni dello stesso. Per la<br />

presentazione del piano attuativo è sufficiente il concorso dei proprietari<br />

– questo qui lo salto perché <strong>di</strong>ce quanto deve essere la percentuale dei<br />

proprietari che la presentano ecc. ecc. – Le previsioni nei piani attuativi<br />

e loro varianti hanno carattere vincolante e producono effetti <strong>di</strong>retti sul<br />

regime giuri<strong>di</strong>co dei suoli. Quin<strong>di</strong> questo articolo riguarda i piani<br />

attuativi previsti dal documento <strong>di</strong> Piano, quin<strong>di</strong> gli ambiti <strong>di</strong><br />

trasformazione.<br />

Per gli altri piani attuativi noi dobbiamo fare riferimento all’art. 14, in cui<br />

<strong>di</strong>ce quali sono i meto<strong>di</strong> per l’approvazione dei piani attuativi e qualora<br />

questi piani attuativi possono… è la procedura da seguire qualora<br />

questi facciano varianti al documento <strong>di</strong> Piano, hanno una procedura<br />

particolare, perché il piano attuativo può fare anche varianti al<br />

documento Piano, ma segue la procedura <strong>di</strong> approvazione del<br />

documento <strong>di</strong> Piano. Quin<strong>di</strong> verificare la V.A.S., la pubblicazione, la<br />

messa a <strong>di</strong>sposizione ecc. ecc., fino a raggiungere le stesse procedure<br />

dell’approvazione del documento <strong>di</strong> Piano.<br />

Per questo <strong>di</strong>cevo prima al Consigliere Manenti sì e no, cioè l’art. 12<br />

riguarda un qualcosa <strong>di</strong> una parte del Piano <strong>di</strong> governo del territorio,<br />

quin<strong>di</strong> l’attuazione del documento <strong>di</strong> Piano, non dei piani attuativi<br />

previsti dal Piano delle regole, o con la possibilità che può dare anche il<br />

Piano dei servizi, perché anche nel Piano dei servizi abbiamo dei piani<br />

attuativi. Il Consigliere Manenti non mi ricordo che cosa aveva chiesto<br />

ancora. Mi <strong>di</strong>ce a che punto è cortesemente È l’osservazione n. 1 o n.<br />

2 L’osservazione 2. L’ultima parte<br />

Per questi motivi è stato necessario precisare nel successivo articolo …<br />

è questa parte Mentre le in<strong>di</strong>cazioni contenute nel Piano delle regole,<br />

il del non c’entra… sì, è stato un errore, scusatemi e nel Piano dei<br />

servizi producono effetti giuri<strong>di</strong>ci sul regime dei suoli. Questi sono<br />

imme<strong>di</strong>ati. Nella fattispecie il Piano <strong>di</strong> recupero dell’ex Cascina Scarotti<br />

è previsto dal Piano Regolatore, quin<strong>di</strong> per poter andare deve essere<br />

per forza attuato me<strong>di</strong>ante un Piano <strong>di</strong> recupero. Il Piano Regolatore<br />

consente anche interventi in assenza del Piano <strong>di</strong> recupero, ma sono<br />

33


interventi che consentono la manutenzione, la ristrutturazione degli<br />

e<strong>di</strong>fici, senza mo<strong>di</strong>ficare la destinazione d’uso. In questo caso, se<br />

vogliamo prendere il complesso Cascina Scarotti, noi applicando il<br />

Piano Regolatore avremmo che la Cascina storica può essere<br />

recuperata, era destinata a residenza e resta a residenza. L’e<strong>di</strong>ficio<br />

moderno attualmente utilizzato e che è stato utilizzato fino a poco<br />

tempo fa come residenza, può essere recuperato ancora come<br />

residenza e non cambia la sua destinazione d’uso, mentre il complesso<br />

ex rurale, stalla con fienile, stalletta ecc., in caso <strong>di</strong> intervento non<br />

possono subire mutamenti <strong>di</strong> destinazione d’uso se non attraverso il<br />

Piano <strong>di</strong> recupero.<br />

Il Piano dei servizi prevede il mantenimento dell’e<strong>di</strong>ficio storico e la<br />

possibilità <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficare l’assetto planimetrico e anche volumetrico degli<br />

e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> epoca moderna, purché non siano silos, stalle <strong>di</strong> tipo<br />

industriale ecc. ecc. – E’ su queste due previsioni che si è mosso il<br />

Piano <strong>di</strong> recupero nella sua rivisitazione finale, cioè il mantenimento<br />

dell’e<strong>di</strong>ficio storico e la possibilità <strong>di</strong> demolire e ricostruire gli e<strong>di</strong>fici<br />

esistenti moderni, ma non <strong>di</strong> carattere industriale, in <strong>di</strong>versa posizione e<br />

con <strong>di</strong>versa sagoma. Il risultato finale dovrà essere che il volume fisico,<br />

geometrico, acqueo preesistente corrisponda al progetto finale.<br />

Dai calcoli che ha fatto l’Ufficio, rispetto alla possibilità e<strong>di</strong>ficatoria,<br />

volume fisico fratto tre che mi dà la superficie residenziale complessiva<br />

in 2.587 mq., secondo i calcoli dell’Ufficio con la conformazione<br />

planimetrica che è stata presentata dal Sig. Valtulini, la possibilità<br />

all'interno del volume geometrico dovrebbe scendere all’incirca a 2.067<br />

mq. – quin<strong>di</strong> con una per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> superficie <strong>di</strong> calpestio <strong>di</strong> circa 500 mq.,<br />

se la volete rapportare al volume è 1.500 mc., quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>rei che il rispetto<br />

del Piano <strong>di</strong> governo del territorio nella parte Piano dei servizi, art. 4 –<br />

comma 2.2, sembra verificato.<br />

Presidente<br />

Assessore Adobati, prego.<br />

Assessore Adobati<br />

Solo per una annotazione, cioè per tornare al deliberato <strong>di</strong> adozione,<br />

con il quale questo Consiglio Comunale ha stabilito che il Piano era<br />

adottato con la prescrizione <strong>di</strong> migliorare l’assetto planimetrico,<br />

planivolumetrico per quanto sta in un progetto urbanistico, nella<br />

configurazione mi sembra <strong>di</strong> aver interpretato essere decisamente più<br />

sod<strong>di</strong>sfacente a partire dalla conferma dei manufatti storici e<br />

dall’eliminazione della stecca che il Consigliere Scarpellino prima<br />

34


icordava. Rispetto all’adeguamento in or<strong>di</strong>ne alla consistenza<br />

volumetrica, cambiando le modalità <strong>di</strong> calcolo dei volumi e dati alle<br />

superfici, si passa da una possibilità e<strong>di</strong>ficatoria <strong>di</strong> 2.586 mq. a una<br />

possibilità <strong>di</strong> circa 2.067 mq. –<br />

Pertanto quello che si va a sottoporre ad approvazione è quanto.<br />

Grazie.<br />

Presidente<br />

Altre domande, altri quesiti L’Arch. Morabito.<br />

Arch. Morabito<br />

Nell’osservazione n. 1 fatta dal Sig. Valtulini nella parte finale, qualora<br />

il Consiglio Comunale intenda accogliere parzialmente l’osservazione,<br />

andrà rivista sia la relazione, sia lo schema <strong>di</strong> convenzione, eliminando<br />

ogni riferimento alla SRC, in quanto non cogente. Nella documentazione<br />

che vi è stata fornita a colori sono segnate le mo<strong>di</strong>fiche che l’Ufficio<br />

ritiene che debbano essere effettuate dal proponente per adeguarsi<br />

all’accoglimento parziale dell’osservazione.<br />

Presidente<br />

Quesiti, chiarimenti Consigliera Carla Bonfichi.<br />

Consigliera Bonfichi<br />

Grazie. Un quesito all’Arch. Morabito. Io ho letto attentamente la lettera<br />

dell’Arch. Benevolo e visto che è una risposta mi sono permessa… cioè<br />

ho fatto quello che un Consigliere Comunale deve fare e sono andata a<br />

reperirmi la relativa domanda e me la sono letta altrettanto<br />

attentamente, anche perché ho partecipato alla riunione della<br />

Commissione e durante la Commissione si era eccepito nel merito della<br />

risposta dell’Arch. Benevolo con riferimento alla possibilità che si possa<br />

eventualmente intendere come un’interpretazione e del resto<br />

l’interpretazione invece è <strong>di</strong> competenza del Consiglio. Mi sono letta<br />

entrambi i documenti e personalmente ritengo che dall’analisi<br />

comparata <strong>di</strong> entrambi i documenti, ma chiedo conferma all’Architetto, il<br />

quesito posto dall’Ufficio non è una semplice domanda <strong>di</strong><br />

interpretazione, ma è un’analisi dettagliata della situazione, quasi a <strong>di</strong>re<br />

chiedo conferma che quello che abbiamo ipotizzato è quello che c'è<br />

scritto, che noi come Ufficio interpretiamo in questo modo, sia<br />

effettivamente quello. Per cui <strong>di</strong> fatto a mio avviso si configura come<br />

una posizione istruttoria nel merito.<br />

35


Per quanto riguarda invece le osservazioni, noi siamo favorevoli<br />

all’accoglimento parziale così come proposto dall’Ufficio <strong>di</strong> entrambe le<br />

osservazioni, perché riteniamo che questo Piano <strong>di</strong> recupero debba<br />

proseguire in ogni caso, una ulteriore domanda. Qualora il Consiglio<br />

Comunale decidesse <strong>di</strong> non proseguire, quali sono gli scenari possibili.<br />

Chiedo poi al Consigliere Scarpellino eventualmente <strong>di</strong> chiarire le<br />

motivazioni per cui lui chiederebbe il rinvio a dopo il P.G.T., visto che mi<br />

sembra <strong>di</strong> aver capito che la sua motivazione sia invece legata a una<br />

richiesta <strong>di</strong> rinvio non tanto a dopo l’approvazione del P.G.T., quanto a<br />

dopo l’approvazione, ma legata alla definizione del Regolamento del<br />

PLIS. Per cui sono due tempi praticamente molto <strong>di</strong>versi e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>rei in<br />

questo preciso momento, ma anche probabilmente imme<strong>di</strong>atamente<br />

dopo l’approvazione del PLIS, fra loro inconciliabili e il Regolamento del<br />

PLIS venisse pronto tre mesi dopo, noi non possiamo attendere tre mesi<br />

o il Consiglio Comunale che ci sarà non può attendere ulteriori tre – sei<br />

mesi o quello che sarà, per quanto attiene il Regolamento del PLIS e<br />

stare fermo sulle richieste dei citta<strong>di</strong>ni che verranno avanti e che<br />

saranno coerenti con il Piano <strong>di</strong> governo del territorio approvato in<br />

quell’epoca. Grazie.<br />

Presidente<br />

Bene. Ho detto se c'erano ancora interventi o richieste <strong>di</strong> chiarimento.<br />

C'è ancora qualche chiarimento. Paolo.<br />

Consigliere Gatti<br />

Una domanda sia all’Arch. Morabito, ma anche al Segretario comunale.<br />

La lettera, l’interpretazione dell’Arch. Benevolo riguarda esclusivamente<br />

fabbricati rurali posti nel PLIS o aveva una valenza anche su fabbricati<br />

<strong>di</strong>sposti su tutto il territorio comunale Perché nel qual caso qualche<br />

<strong>di</strong>fficoltà nella votazione potrei anche averla. Per cui vorrei che mi fosse<br />

inquadrato, onde evitare a posteriori cose spiacevoli.<br />

Presidente<br />

Intanto l’Arch. Morabito dà risposta al primo problema.<br />

Arch. Morabito<br />

Alla Consigliera Bonfichi. La lettera dell’Ufficio, come ha potuto<br />

constatare era una richiesta <strong>di</strong> conferma dell’interpretazione della<br />

norma così come l’abbiamo letta. L’Arch. Benevolo ha fatto delle<br />

aggiunte, però quello che pensavamo noi era quello del recupero dei<br />

36


volumi, i volumi nella loro consistenza fisica, geometrica. Poi l’Arch.<br />

Benevolo ha fatto alcune precisazioni aggiunte, ma non vanno a<br />

cambiare l’interpretazione che l’Ufficio aveva fatto sull’applicazione<br />

della norma.<br />

Poi per rispondere al Consigliere Gatti, la domanda è stata fatta<br />

specifica per il complesso Scarotti, ma naturalmente riguardava anche<br />

tutte le altre cascine del PLIS, anche quelle che in questo momento non<br />

sono interessate da previsioni <strong>di</strong> piani attuativi. Ce ne sono <strong>di</strong>verse nel<br />

PLIS, manteniamole nella zona Sud, perché nella parte intorno al<br />

Ceredo c'è un'altra <strong>di</strong>sposizione dello stesso articolo. Quin<strong>di</strong> le altre<br />

cascine in<strong>di</strong>viduate con il simbolo <strong>di</strong> cascina nel PLIS e quin<strong>di</strong> con<br />

presenza <strong>di</strong> cascina storica, in caso <strong>di</strong> richiesta <strong>di</strong> intervento, dovrà<br />

seguire quelle <strong>di</strong>sposizioni, quin<strong>di</strong> la possibilità <strong>di</strong> recuperare volumi.<br />

Se ci sono delle stalle, le stalle che si sono costruite fino a quando non<br />

è sopraggiunta l’e<strong>di</strong>lizia industrializzata, venivano costruite sempre nel<br />

medesimo modo: stalla al piano terra, solaio, soletta e poi spazio libero<br />

per il deposito del foraggio o della paglia.<br />

Quin<strong>di</strong> se l’attività agricola è <strong>di</strong>smessa e verificando sia le previsioni del<br />

Piano Regolatore sia le previsioni del Piano dei servizi, la possibilità <strong>di</strong><br />

recuperare il volume è quella data dalla nostra interpretazione,<br />

suffragata da quella dell’Arch. Benevolo. Quin<strong>di</strong> la possibilità anche <strong>di</strong><br />

inserire, laddove ci sono le altezze, <strong>di</strong> una ulteriore soletta. Poi l’Arch.<br />

Benevolo si è spinto oltre <strong>di</strong>cendo guardate che questo supporto che io<br />

vi do non riguarda solamente le cascine nel PLIS, ma la medesima<br />

norma, con un’aggiunta <strong>di</strong> possibilità e<strong>di</strong>ficatoria del 15%, è data anche<br />

nelle cascine che sono normate non più dal Piano dei servizi, ma la<br />

Piano delle regole – art. 23, quin<strong>di</strong> parla sempre <strong>di</strong> recupero dei volumi<br />

esistenti, non volumi teorici.<br />

Poi un'altra cosa che volevo aggiungere, scusatemi, me ne stavo<br />

<strong>di</strong>menticando, mi pare in risposta della Consigliera Bonfichi. Le norme o<br />

il regolamento del PLIS, che presumo dovrà essere anche vagliato da<br />

tutti gli altri Comuni che sono all'interno del perimetro del PLIS, non<br />

vanno a mo<strong>di</strong>ficare le previsioni del Piano <strong>di</strong> governo del territorio;<br />

detteranno altre regole, il recupero delle siepi campestri, il recupero<br />

delle strade campestri, strade poderali, come dovranno essere<br />

realizzate le recinzioni; se è possibile o non è possibile inserire le serre<br />

a tunnel, oppure mettere delle serre a struttura fissa. Probabilmente<br />

potranno anche entrare nel merito sul tipo <strong>di</strong> coltivazione che può<br />

essere effettuata negli ambiti agricoli del PLIS, però questo credo che<br />

debba essere fatto con un confronto con le associazioni dei coltivatori,<br />

non certo d’imperio tra i vari Comuni, quin<strong>di</strong> un raffronto anche con chi<br />

lavora, chi produce red<strong>di</strong>to e chi si mantiene nel territorio del PLIS.<br />

37


Quin<strong>di</strong> potrei anche essere d'accordo – mi espando, scusate – potrei<br />

essere d'accordo sul tipo <strong>di</strong> coltivazione all'interno della serra, non<br />

coltivarmi le palme che non c'entrano niente con il territorio nostro, ma<br />

se fai un vivaio <strong>di</strong> prodotti agricoli autoctoni, nessuno lo vieta.<br />

Presidente<br />

Non so se l’Assessore che ha partecipato alle riunioni con gli altri<br />

sindaci vuole aggiungere qualcosa.<br />

Assessore Adobati<br />

Grazie Presidente. Solo per un aspetto. Il parco locale <strong>di</strong> interesse<br />

sovracomunale, essendo un sodalizio volontario <strong>di</strong> Comuni, si dà delle<br />

regole comuni che stanno all'interno della manutenzione, della<br />

valorizzazione del paesaggio e dell’ambiente, della tutela insomma del<br />

territorio. Le norme urbanistiche sono quelle che poi sono inserite<br />

all'interno <strong>di</strong> ogni strumento urbanistico comunale, quin<strong>di</strong> la prospettiva<br />

possibile è quella che i Comuni concor<strong>di</strong> alcune norme e poi ognuno la<br />

recepisca all'interno del proprio strumento urbanistico, perché a<br />

<strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> altri parchi regionali o nazionali, il PLIS è un sodalizio<br />

volontario, ma il PLIS e i Comuni sono la stessa cosa.<br />

Presidente<br />

Il Segretario voleva precisare quanto richiesto.<br />

Segretario Generale<br />

Al <strong>di</strong> là del nominalismo <strong>di</strong> interpretazione, in questa sede non si sta<br />

interferendo su competenze generali e normative da P.G.T., si sta<br />

proseguendo uno specifico iter, si sta decidendo delle sorti <strong>di</strong> un piano<br />

attuativo, cercando <strong>di</strong> <strong>di</strong>mostrare la doppia conformità. Quin<strong>di</strong><br />

assolutamente dalla delibera <strong>di</strong> questa sera non potranno ritenersi<br />

assunte norme interpretative in tema <strong>di</strong> adozione del Piano <strong>di</strong> governo<br />

del territorio. Il professionista Benevolo ha ritenuto, per giustificare la<br />

sua posizione, <strong>di</strong> “dezoomare” – tra virgolette, dal particolare al<br />

generale. Ma questa sera è in gioco un approfon<strong>di</strong>mento istruttorio <strong>di</strong><br />

merito specifico, non – tra virgolette – l’introduzione <strong>di</strong> norme<br />

interpretative relative all’assetto del Piano <strong>di</strong> governo del territorio.<br />

Presidente<br />

Consigliere Ravasi, prego.<br />

38


Consigliere Ravasi<br />

È un caso che la volumetria geometrica complessiva e geometrica è<br />

stata messa dopo a mano, sia identica a quella che era in<strong>di</strong>cata prima o<br />

è un calcolo matematico, in rosso a pag. 3 della relazione illustrativa. È<br />

un caso e avete fatto una verifica in loco.<br />

Arch. Morabito<br />

Non ho capito la domanda. Mi sta chiedendo se il volume geometrico è<br />

effettivamente quello…<br />

Consigliere Ravasi<br />

È identico a quello che era in precedenza…<br />

Arch. Morabito<br />

Il volume geometrico è quello, il calcolo del volume fisico secondo il<br />

Piano Regolatore è quello che comporta la misurazione della scatola,<br />

quin<strong>di</strong> dal piano <strong>di</strong> campagna al colmo del tetto, con la sua<br />

configurazione geometrica nei vari volumi.<br />

Consigliere Ravasi<br />

Quin<strong>di</strong> questa misurazione l’avete fatta voi sul posto<br />

Arch. Morabito<br />

No, questa misurazione è stata fornita con un elaborato specifico dal<br />

professionista.<br />

Consigliere Ravasi<br />

Quin<strong>di</strong> è un caso che sia identica a quella che era in<strong>di</strong>cata prima, visto<br />

che avete fatto una correzione a biro. Cioè è così, va bene. Quin<strong>di</strong> non<br />

l’avete fatta voi. Grazie.<br />

Arch. Morabito<br />

No.<br />

Presidente<br />

39


Abbiamo terminato la fase delle richieste, chiarimenti Bene, passiamo<br />

agli interventi con <strong>di</strong>chiarazioni <strong>di</strong> voto.<br />

Consigliere Manenti<br />

No, intervento e poi eventuali <strong>di</strong>chiarazioni <strong>di</strong> voto.<br />

Presidente<br />

Va bene, allora interventi e poi <strong>di</strong>chiarazioni <strong>di</strong> voto.<br />

Consigliere Manenti<br />

I punti focali sono sempre quelli che ho già esaminato prima e pur<br />

concordando ovviamente con il Segretario che l’interpretazione<br />

normativa compete al Consiglio Comunale, assolutamente non<br />

concordo con il Segretario che la risposta data dall’Arch. Benevolo<br />

riguar<strong>di</strong> la Cascina Scarotti. Infatti basta leggere la domanda che gli ha<br />

fatto l’Amministrazione Comunale, che è <strong>di</strong> interpretazione <strong>di</strong> norma e la<br />

risposta data dall’Arch. Benevolo, traspare dalla stessa risposta che<br />

l’Arch. Benevolo non abbia neppure visto il Piano Scarotti, perché non<br />

era sua competenza vederlo, non gli è stato mandato e comunque non<br />

riguardava la domanda fatta.<br />

Allora a mio modo <strong>di</strong> vedere e farò esplicita richiesta poi con una<br />

richiesta <strong>di</strong> emendamento aggiuntivo, che venga prima <strong>di</strong> tutto votata<br />

l’interpretazione sulla norma relativa all’art. 4 del Piano dei servizi e<br />

tutta la successiva interpretazione dell’Arch. Benevolo per farla propria<br />

da parte del Consiglio Comunale, prima <strong>di</strong> <strong>di</strong>scutere ed eventualmente<br />

approvare o bocciare, come io spero, questo Piano Valtulini, le faccio<br />

delle considerazioni, perché qui parliamo <strong>di</strong> cose come se non<br />

esistessero e invece le cose esistono. Questo Piano dei servizi che<br />

sicuramente dovrà essere oggetto <strong>di</strong> attenta rivalutazione da parte della<br />

prossima Amministrazione Comunale, già alla prima sua<br />

interpretazione, perché si tratta della prima, ci ha dato modo non solo<br />

<strong>di</strong>… purtroppo non l’abbiamo criticato, perché era l’antivigilia <strong>di</strong> Natale e<br />

c'è stata tutta quella polemica sui tempi e mo<strong>di</strong> <strong>di</strong> approvazione del<br />

P.G.T. e poi per quanto mi riguarda ritengo che per alcuni piccoli terreni<br />

che ho in <strong>Treviglio</strong>, come il Consigliere Gatti e il Consigliere Scarpellino<br />

non potevo partecipare a un’approvazione <strong>di</strong> un P.G.T. come proposto,<br />

perché non ci hanno dato modo, come invece hanno fatto tutti gli altri<br />

Comuni d’Italia, <strong>di</strong> esplicitare quali fossero le nostre incompatibilità per<br />

poter partecipare alla votazione del P.G.T., per poi sui punti che ci<br />

avrebbero riguardato <strong>di</strong>rettamente o in<strong>di</strong>rettamente, astenerci<br />

dall’approvazione e invece poter partecipare alla <strong>di</strong>scussione<br />

40


complessiva del P.G.T. – Questa è stata una ulteriore mancanza del<br />

P.G.T. –<br />

Però venendo al caso <strong>di</strong> specie, già la prima sera che noi an<strong>di</strong>amo a<br />

interpretare una norma, ci ren<strong>di</strong>amo conto è scritta male; aveva bisogno<br />

<strong>di</strong> maggiori approfon<strong>di</strong>menti e comunque ci pone già in una situazione<br />

<strong>di</strong> dover chiedere interpretazioni. Mi si <strong>di</strong>ce che per motivi interpretativi<br />

non è l'unica pratica bloccata, ma ce ne sono molte altre davanti agli<br />

Uffici Tecnici. Questo denota un P.G.T. o comunque dei piani, delle<br />

normative che non sono chiare e sono <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficile interpretazione e che<br />

daranno a<strong>di</strong>to a infinite <strong>di</strong>scussioni e perciò è già un motivo per cui chi<br />

si inse<strong>di</strong>erà fra due mesi in questi Consiglio Comunale, <strong>di</strong> buona lena<br />

riprenda in mano interamente questo P.G.T. e veda <strong>di</strong> crearne uno<br />

leggibile e applicabile da parte dei citta<strong>di</strong>ni trevigliesi.<br />

Io partendo dalla considerazione proprio dell’interpretazione che<br />

giustamente gli Uffici hanno chiesto per l’art. 4 – comma 2.2., io<br />

sottolineo due punti, ma li sottolineo dando una lettura letterale e poi<br />

dando, come <strong>di</strong>ce la legge, <strong>di</strong> come vanno interpretate le norme. Le<br />

norme vanno interpretate nel loro insieme e poi nelle loro specifiche<br />

parole. Abbiamo già due punti <strong>di</strong> criticità, uno è il capire se è puramente<br />

filosofico, cosa significa l’aggiunta <strong>di</strong> un e<strong>di</strong>ficio <strong>di</strong> epoca moderna.<br />

Allora l’epoca moderna quando è iniziata È il dopoguerra, è oggi, sono<br />

15 giorni fa, sei mesi fa, 1930… allora normando non si possono usare<br />

terminologie così indecifrabili.<br />

L’epoca moderna. Per me l’epoca moderna è la post-avanguar<strong>di</strong>a e<br />

prima della post-avanguar<strong>di</strong>a avevamo, non lo so, l’epoca Decò,<br />

moderna, no, riteniamo che sia vecchia. Allora visto che noi abbiamo<br />

una utilizzazione <strong>di</strong> una norma che andrà negli anni, man mano se io<br />

attendo <strong>di</strong> <strong>di</strong>eci a costruire e a e<strong>di</strong>ficare, non sarà più moderno,<br />

<strong>di</strong>venterà vecchio per sua natura, perciò è una norma dettata dal<br />

trascorrere del tempo. Ciò che è moderno oggi sarà vecchio fra cinque<br />

anni, perciò una cosa da evitare assolutamente da mettere nelle norme<br />

e in particolare in e<strong>di</strong>lizia, in urbanistica dove essere chiara, percettibile<br />

a tutti e non lasciata alla <strong>di</strong>screzionalità <strong>di</strong> alcuno. Perciò sull’epoca<br />

moderna abbiamo detto, ma c'è un e<strong>di</strong>ficio che forse ha cento anni,<br />

l’altro forse è moderno, ma booh! e io con<strong>di</strong>vido gli Uffici che <strong>di</strong> fronte a<br />

una norma simile o ridono o si sparano e su questo lo stesso Benevolo<br />

non ha interpretato, perché non è interpretabile.<br />

Secondariamente abbiamo una norma che utilizza l’eccetera. Una<br />

pazzia, cioè utilizziamo l’eccetera in una norma e l’eccetera che cos’è<br />

Quello che <strong>di</strong>rà il Sindaco o l’interpretazione dell’eccetera, quello che<br />

<strong>di</strong>rà il Consiglio Comunale, quello che <strong>di</strong>rà il Dirigente o quello che <strong>di</strong>rà<br />

41


il ragazzino <strong>di</strong> quinta elementare che forse è più saggio <strong>di</strong> tutti noi<br />

Booh! Io rimango qua, c'è un eccetera e va be’, se troveremo il<br />

responsabile dell’Ufficio E<strong>di</strong>lizia che interpreterà nell’eccetera il tutto, o<br />

troveremo il responsabile che interpreterà invece e <strong>di</strong>rà a me<br />

dell’eccetera non me ne frega niente e questa è un’interpretazione che<br />

riterrei sostenibile davanti al giu<strong>di</strong>ce, ma mi limito nel ritenere che siano<br />

volumi tecnici i silos, i serbatoi, le stalle a <strong>di</strong>mensione industriale,<br />

punto. Dell’eccetera non me ne frega niente, perché non compete a me<br />

interpretare.<br />

Ma veniamo al punto focale della vicenda <strong>di</strong> questa bruttissima norma.<br />

L’unico punto dove questa norma è chiara, ce n’è solo uno, che<br />

Benevolo stravolge nella sua interpretazione, perciò mi crea dubbi ed è<br />

per quello che voglio, prima <strong>di</strong> poter votare in bene o in male questo<br />

piano, avere un’interpretazione. Su un punto è chiarissimo Benevolo,<br />

<strong>di</strong>ce: ricostruire i volumi esistenti in continuità dell’e<strong>di</strong>ficio principale.<br />

Signori, continuità e contiguità, vuol <strong>di</strong>re essere teccac in trevigliese,<br />

vuol <strong>di</strong>re essere attaccati. La contiguità non è altro che essere attaccati.<br />

Allora arriviamo all’interpretazione <strong>di</strong> Benevolo, che non è … continuità<br />

<strong>di</strong>ce, allora la norma <strong>di</strong>ce continuità – sfrutto anche quello <strong>di</strong> e anche il<br />

successivo – Parla <strong>di</strong> continuità …<br />

Presidente<br />

Mezzora! Visto che sfrutti mezzora vuoi parlare<br />

Consigliere Manenti<br />

No, sfrutto il suo.<br />

Presidente<br />

Dì la somma, <strong>di</strong>chiara un po', perché adesso… pur apprezzando la<br />

lezione <strong>di</strong> interpretazione delle norme <strong>di</strong> tecnica <strong>di</strong> costruzione, però<br />

abbi pazienza …<br />

Consigliere Manenti<br />

Allora volumi esistenti in continuità dell’e<strong>di</strong>ficio principale. Presidente, il<br />

Consigliere ---- ha detto continuità è unito. Eh no, noi abbiamo il Piano<br />

Scarotti che non sono uniti all’e<strong>di</strong>ficio principale. Allora questa è<br />

l’interpretazione, ma deve valere anche per me, deve valere per il<br />

Consigliere Gatti che è proprietario <strong>di</strong> cascina e deve valere per Lei e<br />

deve valere per il Sindaco se è o sarà proprietario <strong>di</strong> cascina. Mi <strong>di</strong>ce<br />

42


che non va interpretata così, mi <strong>di</strong>ce che è possibile nell’alternativa al<br />

punto 2, demolire e ricostruire mantenendo la … allora ricollocandoli in<br />

una posizione più adatta alla riconfigurazione del complesso della<br />

cascina. Allora io pretendo e chiedo <strong>di</strong> votare, chiederò <strong>di</strong> votare che<br />

l’interpretazione <strong>di</strong> continuità significhi riconfigurazione del complesso<br />

<strong>di</strong> cascina.<br />

Ai posteri il capire anche la seconda <strong>di</strong>zione del buon Arch. Benevolo.<br />

Grazie.<br />

Presidente<br />

Ci sono altri interventi Consigliere Brambilla.<br />

Consigliere Brambilla<br />

Grazie. Io faccio sempre la solita premessa che non sono né un<br />

architetto, né un avvocato. Alcune considerazioni molto veloci perché la<br />

cosa mi tocca abbastanza da vicino, in quanto ero stato fra i<br />

protagonisti <strong>di</strong> alcune osservazioni sia in sede <strong>di</strong> Commissione, sia<br />

nell’ultimo Consiglio Comunale. Per essere molto breve e molto pratico,<br />

mi metto, anche se non lo conosco, nei panni dell’operatore che ha fatto<br />

questa proposta <strong>di</strong> Piano <strong>di</strong> recupero e mi faccio questa domanda,<br />

perché poi alla fine credo che il Consiglio Comunale debba anche<br />

approva, prendere delle decisioni che vanno a favore poi <strong>di</strong> chi vuole<br />

operare nella società rispettando le regole.<br />

Allora questo signore chiede, prima dell’adozione del Piano <strong>di</strong> governo<br />

del territorio, <strong>di</strong> approvare questo Piano <strong>di</strong> recupero in base alle vecchie<br />

norme del Piano Regolatore. Però probabilmente pensando anche <strong>di</strong><br />

poter usufruire delle con<strong>di</strong>zioni che il vecchio Piano Regolatore<br />

proponeva. Giustamente noi ci siamo chiesti due cose. Primo, che cosa<br />

prevede il Piano <strong>di</strong> governo del territorio e perché viene fatta questa<br />

domanda prima e a domanda è stato risposto perché si volevano evitare<br />

le pastoie burocratiche della fase successiva ecc. ecc., però abbiamo<br />

visto che c’era un aspetto estetico che non ci garbava più <strong>di</strong> tanto,<br />

perché veniva posta una serie <strong>di</strong> palazzine lì <strong>di</strong> fronte, in una visione<br />

che esteticamente non era agevole e l’altro <strong>di</strong>scorso era ma come mai<br />

tutta questa volumetria. Questo era stato un po' il raggiungimento.<br />

Facciamo questa osservazione, l’operatore <strong>di</strong>ce avete ragione, allora vi<br />

<strong>di</strong>mostro che non è vero che io volevo fare il furbo, ma vi <strong>di</strong>mostro che<br />

io volevo soltanto evitare le pastoie e allora ripropongo il piano secondo<br />

quello che mi <strong>di</strong>te voi, cioè prima riconfiguro l’aspetto estetico in modo<br />

che la cosa vi piaccia <strong>di</strong> più. Secondo…<br />

43


CAMBIO CASSETTA<br />

… però tu devi aspettare ecc., perché allora non avrebbe fatto la<br />

domanda prima e quin<strong>di</strong> non ci sarebbe stato tutto questo<br />

ragionamento.<br />

Allora cari Signori io <strong>di</strong>co che tutto quello che verrà proposto per<br />

cercare <strong>di</strong> bloccare questo piano, io lo considero poco corretto. Per cui<br />

io sono d'accordo <strong>di</strong> approvare il piano e <strong>di</strong> respingere tutte quelle cose<br />

che verranno proposte per fare quella famosa… come si può <strong>di</strong>re,<br />

lavoro <strong>di</strong> defatigazione che in genere è una specializzazione degli<br />

avvocati. Grazie.<br />

Presidente<br />

Altri interventi Quin<strong>di</strong> allo stato attuale, dal punto <strong>di</strong> vista formale, noi<br />

dobbiamo prima decidere sull’accogliere o non accogliere le<br />

osservazioni proposte a questo Piano <strong>di</strong> recupero e poi votare il Piano<br />

<strong>di</strong> recupero.<br />

Intervento<br />

… e le regole.<br />

Presidente<br />

No, bisogna che ci sia una proposta formale. Come la volta precedente<br />

è stato fatto in un caso analogo, le cose erano state scritte. Egregi<br />

Signori, bisogna proporle. Qui allo stato attuale c'è questa … prima per<br />

favore proporre. C'è il Consigliere Scarpellino.<br />

Consigliere Scarpellino<br />

Grazie Presidente. Io volevo semplicemente replicare al collega<br />

Brambilla che il <strong>di</strong>scorso posto da me è proprio forse per un eccesso <strong>di</strong><br />

interpretazione delle regole, non è assolutamente da considerarsi un<br />

comportamento irregolare. Noi vogliamo evitare, almeno il mio <strong>di</strong>scorso<br />

è posto a evitare, legato al P.G.T., che si possano verificare situazioni<br />

<strong>di</strong>fferenti. È ben chiaro che se il P.G.T. rimane così come è, il piano<br />

andrà approvato così come è stato riproposto. Io volevo anche chiarire<br />

per la Consigliera Bonfichi che la mia proposta <strong>di</strong> rinvio era riferita alle<br />

regole del P.G.T. e non a quelle del PLIS. È chiaro che le regole del<br />

P.G.T. poi comprenderebbero anche quelle del PLIS. Però già<br />

l’approvazione definitiva del P.G.T., ci farebbe dormire sonni ben più<br />

tranquilli.<br />

44


Presidente<br />

Il Consigliere Guzzetti, prego.<br />

Consigliere Guzzetti<br />

Intervengo anch'io perché sinceramente le affermazioni del Consigliere<br />

Brambilla non le con<strong>di</strong>vido, perché <strong>di</strong>re qualsiasi tentativo <strong>di</strong> non votare<br />

a favore <strong>di</strong> questo Piano è da intendere poco corretto, scusami<br />

Brambilla, ma non concedo questa cosa qua, perché anche in Seconda<br />

Commissione io ho sollevato la questione che ha posto Pino<br />

Scarpellino, perché noi avevamo preso un impegno su questo piano<br />

della Cascina Scarotti e abbiamo detto che deve seguire la normativa<br />

del P.G.T., dovrà rispettare la normativa del P.G.T. – Ci sono delle<br />

osservazioni, quello che ha sollevato Pino Scarpellino con<strong>di</strong>vido<br />

pienamente, perché potrebbe variare il P.G.T. nella sua approvazione e<br />

pertanto anch'io avevo chiesto <strong>di</strong> rimandare la <strong>di</strong>scussione e<br />

l’approvazione <strong>di</strong> questo piano della Cascina Scarotti e non mi sembra<br />

<strong>di</strong> fare una cosa poco corretta. Volevo solo <strong>di</strong>re questo per non ripetere<br />

cose già dette, però io sono e lo <strong>di</strong>co in anteprima per rimandarlo per<br />

queste motivazioni che sono state citate e argomentate prima in<br />

Commissione e anche adesso.<br />

Presidente<br />

Volevo precisare che però formalizzare la proposta, perché è una<br />

proposta nuova questa. L’aveva in<strong>di</strong>cata prima il Consigliere Scarpellino<br />

e se intende proporla, formalizzatela. Ci sono intanto che aspettiamo<br />

altri interventi Non ci sono altri interventi, allora atten<strong>di</strong>amo un attimo<br />

la formalizzazione <strong>di</strong> queste due proposte. Prego Consigliere Fumagalli<br />

intanto che atten<strong>di</strong>amo la stesura della proposta.<br />

Consigliere Fumagalli<br />

Solo per capire bene. Stasera davvero tante parole, per fortuna. La<br />

domanda facile è: quin<strong>di</strong> la richiesta del Consigliere Manenti ha la<br />

logica <strong>di</strong> dare la possibilità a tutte le situazioni simili a questa <strong>di</strong> avere<br />

le stesse possibilità Quin<strong>di</strong> chiede una cosa democratica. È questa la<br />

richiesta che fa Manenti Se ben ho capito io<br />

Presidente<br />

Di chiedere un’interpretazione autentica …<br />

45


Consigliere Fumagalli<br />

… cioè <strong>di</strong> non relegare solo alla Cascina Scarotti questa<br />

interpretazione. Preferisco chiederlo, magari l’hanno capito tutti, però<br />

visto che lo devo votare…<br />

Presidente<br />

C'è un piccolo particolare e il particolare è questo. Qui abbiamo una<br />

questione specifica e deci<strong>di</strong>amo sulla questione specifica. L’adozione<br />

definitiva con tutte le possibili interpretazioni, osservazioni, verrà dopo.<br />

È chiaro che preso questo orientamento, dopo, che sarà la prossima<br />

Amministrazione a farlo, teoricamente dovrebbe adeguarsi a questa<br />

<strong>di</strong>sposizione. Quin<strong>di</strong> adesso adottando la proposta si fa un passo avanti<br />

in questa interpretazione, rinviandola si vedrà. Il problema relativo al<br />

P.G.T. non riguarda il prossimo Consiglio, riguarda questo; se adesso si<br />

prende una decisione, come è stata chiesta, certo sarà un’in<strong>di</strong>cazione<br />

per la prossima adozione definitiva del P.G.T. – Qui bisogna pensare al<br />

futuro o all’imme<strong>di</strong>ato C'è qualcuno che pensa subito, che qualcuno<br />

che pensa …<br />

Consigliere Brambilla<br />

Posso fare una domanda Che conseguenza ha la votazione <strong>di</strong> questa<br />

norma sulla possibilità o meno <strong>di</strong> approvare il Piano <strong>di</strong> recupero<br />

Segretario Generale<br />

Allora votare questa, sdoganerebbe il Piano <strong>di</strong> recupero, nel senso che<br />

il Piano <strong>di</strong> recupero entra nell’interpretazione generale, però il punto è<br />

che <strong>di</strong>ventando un’interpretazione generale e astratta ed essendoci<br />

anche un ecc., ma che l’eccetera ha un suo senso perché il<br />

professionista si stava spiegando sul caso concreto e alla fine è una<br />

<strong>di</strong>namica che è rimasta, per come la intendo io, interna alla posizione<br />

dell’Uffici, credo che sarebbero da valutare bene tutte le ripercussioni<br />

sullo strumento generale. Perché se poi <strong>di</strong>venta una norma <strong>di</strong><br />

interpretazione autentica, retro-agisce al momento <strong>di</strong> adozione del<br />

P.G.T., <strong>di</strong>venta una regola del P.G.T. adottato e sinceramente prima <strong>di</strong><br />

portare in votazione una norma <strong>di</strong> interpretazione autentica,<br />

bisognerebbe tentare <strong>di</strong> avere uno scenario preciso <strong>di</strong> tutti i corollari e<br />

le ripercussioni possibili.<br />

Presidente<br />

46


Atten<strong>di</strong>amo che facciano le copie anche della proposta Scarpellino. Il<br />

Sindaco voleva fare una precisazione intanto.<br />

Sindaco<br />

Farò il mio intervento poi, voglio solo precisare che <strong>di</strong>squisire come<br />

abbiamo fatto, fa sempre bene, perché ci arricchisce, però se ci<br />

facciamo la domanda, ma il richiedente se recupera come sono e dove<br />

sono i volumi e<strong>di</strong>lizi, lo può fare La risposta è sì come in tutto il mondo<br />

libero, senza sottoporsi a piani, adeguamenti e oneri connessi. Quin<strong>di</strong><br />

giu<strong>di</strong>cate che con questo intervento an<strong>di</strong>amo a <strong>di</strong>re che fa il volume che<br />

c’era nella parte storica e nella parte cosiddetta moderna, perché il<br />

proponente può farlo in<strong>di</strong>pendentemente dal nostro… e le nostre<br />

<strong>di</strong>squisizioni, ripeto, sono importanti, perché ci arricchiscono, ci fanno<br />

imparare tante cose, però il proponente può intervenire senza che noi<br />

<strong>di</strong>amo la nostra approvazione. Poi io aggiungo che le regole sono<br />

sempre lo strumento che ci garantisce <strong>di</strong> essere equi, cioè <strong>di</strong> dare<br />

equità e io credo che abbiamo dato equità nel momento in cui abbiamo<br />

portato in Consiglio Comunale tutti i piani che erano presentati da ics<br />

tempo e che avevano il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> vedersi ridotto il tempo. L’equità<br />

l’abbiamo avuta col cinema, con La Corte, con Litolatta ecc., che pure si<br />

sono adeguati al Piano <strong>di</strong> governo del territorio successivamente.<br />

Questo proponente, io credo che qualsiasi proponente, ma questo sta<br />

nel rispetto proprio delle legalità, abbia il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> fare la domanda <strong>di</strong><br />

valorizzazione <strong>di</strong> un suo patrimonio in un dato momento storico e <strong>di</strong><br />

vedersi applicate le regole <strong>di</strong> quel particolare momento storico. Anche<br />

perché io frequento il tavolo del PLIS, ma chissà quando arriverà il PLIS<br />

e poi io mi ricordo e credo che Zordan possa ammetterlo, che non si<br />

entrava nel PLIS prima della nostra Amministrazione, proprio perché si<br />

temeva che la troppa rigi<strong>di</strong>tà non consentisse lo sviluppo degli<br />

agricoltori che stanno nel PLIS. Qui stiamo <strong>di</strong>cendo e vi ricordo che le<br />

cascine nel primo perimetro del PLIS non erano comprese, quin<strong>di</strong> c’era<br />

libertà non assoluta, comunque c’era maggiore libertà <strong>di</strong> intervenire<br />

anche sulle cascine storiche. Con il P.G.T. le abbiamo portate nel PLIS.<br />

C'è una normativa che è questa, quella che abbiamo adesso illustrata,<br />

si mantiene il volume storico e si mantiene il volume e la superficie,<br />

tant'è vero che il Consiglio Comunale aveva chiesto queste cose e noi<br />

ci siamo adeguati al P.G.T., confermando gli e<strong>di</strong>fici storici, riducendo i<br />

volumi da 7.750 a 6.200 mq. e le superfici da 2.586 a 2.067 e gli<br />

abitanti da 62 a 51.<br />

Quin<strong>di</strong> abbiamo applicato una norma del P.G.T., io penso che le norme<br />

PLIS arriveranno a conclusione <strong>di</strong> tutti i P.G.T. e quin<strong>di</strong> che recepiranno<br />

quella che sarà una me<strong>di</strong>azione dei vari P.G.T., perché come <strong>di</strong>ceva<br />

47


Adobati, i P.G.T. sono lo strumento che governano anche questo patto<br />

tra i sindaci. Se le norme del PLIS saranno <strong>di</strong>verse e come mi pare <strong>di</strong><br />

capire, più rigide, ma se ci saremo noi sicuramente accoglieremo<br />

queste norme e faremo la mo<strong>di</strong>fica al Piano <strong>di</strong> governo del territorio,<br />

però non possiamo aspettare e <strong>di</strong>re ai proponenti, guardate siccome<br />

chissà quando arriveranno le norme del PLIS, chissà quando ci sarà<br />

l’approvazione del Piano <strong>di</strong> governo del territorio, perché può darsi che<br />

ci sia la stessa Amministrazione, ma può darsi che ce ne sia un'altra, io<br />

credo che non facciamo un servizio <strong>di</strong> equità alla Città.<br />

Presidente<br />

Bene. Allora abbiamo due questioni incidentali prima <strong>di</strong> arrivare a<br />

prendere eventualmente posizione sul quesito che l’Amministrazione ci<br />

ha posto. La prima presentata dai Consiglieri Ravasi e Manenti <strong>di</strong>ce: I<br />

sottoscritti Consiglieri Comunali chiedono che venga votata<br />

l’interpretazione della norma sul recupero delle cascine. Prot…<br />

eccetera, del 14.3 – questo è il primo quesito che adesso votiamo.<br />

L’altro invece, si chiede <strong>di</strong> rinviare il punto n. 4 all’or<strong>di</strong>ne del giorno<br />

relativo al Piano <strong>di</strong> recupero conforme al P.R.G. vigente, presentato dal<br />

Sig. Valtulini Giovanni, ai sensi… ecc. ecc., in quanto lo stesso Piano fa<br />

riferimento al Piano delle regole e al Piano dei servizi del P.G.T. non<br />

ancora definitivamente approvato, quin<strong>di</strong> ancora suscettibili <strong>di</strong><br />

mo<strong>di</strong>ficazioni ulteriori. Si chiede il rinvio <strong>di</strong> questo provve<strong>di</strong>mento dopo<br />

la definitiva approvazione del P.G.T. – Benissimo, <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> voto.<br />

Consigliere Manenti<br />

Allora sull’interpretazione il mio gruppo voterà contro all’interpretazione<br />

dell’Arch. Benevolo, perché palesemente erronea e contrastante con il<br />

contenuto della norma. In buone parole, come ho già detto, non può<br />

essere interpretata la norma dove si <strong>di</strong>ce in continuità dell’e<strong>di</strong>ficio<br />

principale, con un’interpretazione più adatta alla riconfigurazione del<br />

complesso <strong>di</strong> cascine. Sono due cose completamente <strong>di</strong>verse, pertanto<br />

secondo noi è una interpretazione erronea, da bocciare e<br />

conseguentemente da bocciare anche il Piano Scarotti, anzi non può<br />

nemmeno continuare, perché non è progettato in continuità all’e<strong>di</strong>ficio<br />

principale.<br />

Presidente<br />

Il Segretario voleva precisare una cosa.<br />

Segretario Generale<br />

48


Secondo me la configurazione <strong>di</strong> una votazione sull’interpretazione<br />

Benevolo, va configurata come votazione in un contesto <strong>di</strong> elevazione <strong>di</strong><br />

questo documento a interpretazione autentica del P.G.T. adottato. È in<br />

quel contesto, da quanto ho capito, che deve svilupparsi la votazione,<br />

altrimenti si avrebbe una votazione <strong>di</strong>sgiunta dalla delibera<br />

sull’istruttoria, mentre istruttoria e delibera formano un tutt’uno.<br />

Non so se sono riuscito a spiegarmi. Per andare per le vie pratiche,<br />

l’eventuale bocciatura dell’interpretazione Benevolo intesa come norma<br />

<strong>di</strong> interpretazione generale e astratta, non blocca la proce<strong>di</strong>bilità della<br />

delibera <strong>di</strong> merito, perché non si può votare l’istruttoria <strong>di</strong>sgiuntamente<br />

dal merito della proposta. La votazione a se stante è concepibile nel<br />

momento in cui la si eleva a norma <strong>di</strong> interpretazione autentica<br />

dell’intero P.G.T. –<br />

Consigliere Brambilla<br />

A me sembra che noi adesso dobbiamo decidere due cose, la prima<br />

cosa se accogliere la richiesta <strong>di</strong> votare, perché questa richiesta <strong>di</strong>ce: I<br />

sottoscritti Consiglieri Comunali chiedono che venga votata<br />

l’interpretazione. Quin<strong>di</strong> chiedono che venga votata e noi dobbiamo<br />

decidere se siamo d'accordo <strong>di</strong> votarla. Certo, questa è una richiesta al<br />

Consiglio Comunale … cioè i due sottoscrittori chiedono al Consiglio<br />

Comunale che venga votata l’interpretazione. Allora il Consiglio<br />

Comunale decide se votarla o non votarla, prima domanda. Seconda<br />

domanda, se decide <strong>di</strong> votarla allora dobbiamo decidere che cosa<br />

votare, perché io non ho mica capito cosa dobbiamo votare.<br />

Presidente<br />

Votiamo se si chiede o meno l’interpretazione, se questa<br />

interpretazione fatta è un’interpretazione…<br />

Consigliere Brambilla<br />

Non c'è mica scritto così caro Presidente! Allora io non so leggere<br />

l’italiano Loro chiedono se possiamo votare. Io <strong>di</strong>co votiamo se<br />

possiamo votare.<br />

Presidente<br />

Ve<strong>di</strong>amo <strong>di</strong> uscire da questa impasse. Consigliere Scarpellino.<br />

Consigliere Scarpellino<br />

49


Io mi trovo pienamente d'accordo con l’interpretazione del Segretario.<br />

Tra l'altro la norma sul recupero delle cascine è una norma <strong>di</strong> carattere<br />

generale, per cui francamente io la vedrei la <strong>di</strong>scussione in sede <strong>di</strong><br />

approvazione del P.G.T., perché riguarda un po' tutta la normativa. Io<br />

chiederei, se possibile, prima <strong>di</strong> votare la mia mozione <strong>di</strong> rinvio, che<br />

supererebbe anche questa, perché tra l'altro questa norma sul recupero<br />

delle cascine fa parte dell’istruttoria, ma non è un argomento all’or<strong>di</strong>ne<br />

del giorno.<br />

Presidente<br />

È vero che la proposta avanzata dal Consigliere Scarpellino è<br />

pregiu<strong>di</strong>ziale ed elimina il problema. Allora non ci sono obiezioni a porre<br />

in votazione la proposta del Consigliere Scarpellino Dichiarazione <strong>di</strong><br />

voto del Sindaco.<br />

Sindaco<br />

Personalmente ritengo che la politica deve decidere e non continuare a<br />

rinviare come questo Consiglio Comunale sta chiedendo ormai da<br />

tempo. Io sono perché questa Maggioranza si assuma e tutti coloro che<br />

ritengono che la politica sia questa cosa alta che risponde alle esigenze<br />

dei citta<strong>di</strong>ni, ritengo che si debba decidere, assumendo le responsabilità<br />

conseguenti alle decisioni che si prendono. È <strong>di</strong>fficile in campagna<br />

elettorale, va bene, è <strong>di</strong>fficile, noi questa responsabilità ce la<br />

assumiamo.<br />

Presidente<br />

Allora chi accoglie la proposta … <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> voto.<br />

Consigliere Ravasi<br />

È abbastanza singolare presenziare a un Consiglio Comunale ultimo<br />

con un or<strong>di</strong>ne del giorno, con 7-8-9 punti <strong>di</strong> cemento. Questo è un<br />

Consiglio Comunale che chiude questa Amministrazione col cemento.<br />

Questa è la mia semplice e ultima osservazione politica.<br />

Presidente<br />

Bene, grazie. Qualche altra <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> voto Consigliere<br />

Scarpellino.<br />

Consigliere Scarpellino<br />

50


Grazie Presidente. Questi continui richiami da parte del Sindaco in<br />

questa maniera non mi vedono d'accordo. Visto che siamo in chiusura<br />

<strong>di</strong> Consiglio Comunale devo rammentare che noi abbiamo una<br />

responsabilità <strong>di</strong>retta nei confronti dei citta<strong>di</strong>ni in qualità <strong>di</strong> Consiglieri.<br />

Ovviamente accogliamo tutte le responsabilità, anche nelle mozioni <strong>di</strong><br />

rinvio, perché anche queste possono essere espressioni <strong>di</strong><br />

responsabilità, proprio per cercare <strong>di</strong> approvare al meglio e <strong>di</strong> applicare<br />

in maniera equa il sistema delle regole. Per cui anticipo a nome del<br />

gruppo misto, ovviamente il voto favorevole alla mozione da me<br />

presentata insieme al Consigliere Guzzetti.<br />

Presidente<br />

Consigliera Carla Bonfichi.<br />

Consigliera Bonfichi<br />

Il nostro gruppo respingerà la proposta <strong>di</strong> rinvio al punto 4. Non siamo<br />

minimamente d'accordo sul <strong>di</strong>scorso fatto in merito alla<br />

cementificazioni, tant'è che questi progetti sono progetti che portano a<br />

termine un iter, essendo a cavallo <strong>di</strong> un altro iter <strong>di</strong> Piano Regolatore<br />

adeguano i volumi e si adeguano a quel nuovo Piano Regolatore che è<br />

il Piano <strong>di</strong> governo del territorio e riteniamo che il dovere<br />

dell’Amministrazione sia quello <strong>di</strong> dare risposte ai citta<strong>di</strong>ni, nei tempi e<br />

nei mo<strong>di</strong> dovuti. Sulla responsabilità soggettiva in passato abbiamo<br />

visto e magari anche <strong>di</strong> recente qualche pesante ricorso con richiesta <strong>di</strong><br />

rimborso che si trova agli atti dell’Amministrazione Comunale. Poi certo<br />

che si concluderà a termine, però poi ne abbiamo visto e abbiamo visto<br />

il ritardo con cui è stata pagata l’area delle scuole che ci ha portato a<br />

una ricerca <strong>di</strong> me<strong>di</strong>azione con la proprietà e ben venga e per fortuna<br />

che in quel caso c'è stata, però <strong>di</strong> fatto la responsabilità poi ricade sulle<br />

tasche dei singoli citta<strong>di</strong>ni, perché poi i rimborsi vengono pagati<br />

<strong>di</strong>rettamente dal <strong>Comune</strong> e non dalla soggettività del singolo<br />

Consigliere. Quin<strong>di</strong> convintamente respingeremo la richiesta <strong>di</strong> rinvio e<br />

voteremo a favore del Piano <strong>di</strong> recupero.<br />

Presidente<br />

Adesso la parola al Consigliere Guzzetti.<br />

Consigliere Guzzetti<br />

Grazie. Anch'io vorrei <strong>di</strong>re brevemente due parole su questa cosa. A me<br />

sul <strong>di</strong>scorso della responsabilità e il richiamo alla responsabilità, per me<br />

invece è un <strong>di</strong>scorso sensato quello <strong>di</strong> avere sottoscritto questa<br />

51


proposta <strong>di</strong> rinviare. È un <strong>di</strong>scorso <strong>di</strong> responsabilità questo per dare una<br />

risposta non solo alle aspettative del citta<strong>di</strong>no, ma anche alla<br />

citta<strong>di</strong>nanza e alla tutela del territorio, perché ci sarà un Piano delle<br />

regole e dei servizi che magari andrà ancora a essere mo<strong>di</strong>ficato.<br />

Pertanto molto semplicemente la mia responsabilità è in questa<br />

<strong>di</strong>rezione e mi sembra un atto responsabile il votare questo<br />

emendamento.<br />

Presidente<br />

Altre <strong>di</strong>chiarazioni <strong>di</strong> voto Il Consigliere Pirola.<br />

Consigliere Pirola<br />

Molto brevemente. Come Gruppo Consiliare siamo contrari al rinvio,<br />

perché siamo in campagna elettorale. E allora la vera motivazione del<br />

nuovo gruppo trasversale misto tra i misti che si è costituito, l'ha detta<br />

prima l’Avv. Manenti: è contrario a questo progetto e lo vuole bocciare.<br />

Allora tanto valeva <strong>di</strong>rlo, come si <strong>di</strong>ce nel gioco dell’oca, a casella zero;<br />

si metteva il privato con l’anima in pace, ti bocciamo a priori, finita lì.<br />

L’altra cosa, <strong>di</strong>spiace scoprire che quando si è in campagna elettorale si<br />

sbarella sempre un po'. Allora definire cemento anche il punto 6<br />

all’or<strong>di</strong>ne del giorno che parla <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia convenzionata e <strong>di</strong> housing<br />

sociale, va bene, ne pren<strong>di</strong>amo atto che l’e<strong>di</strong>lizia convenzionata e<br />

l’housing sociale per questo nuovo gruppo misto trasversale è cemento.<br />

Per questo motivo siamo contrari al rinvio.<br />

Presidente<br />

Altre <strong>di</strong>chiarazioni<br />

Consigliere Reduzzi<br />

Posso intervenire Sulla questione specifica da un lato io ho constatato<br />

che le preoccupazioni che erano state espresse in sede <strong>di</strong> adozione <strong>di</strong><br />

questo Piano, sono state ampiamente fugate. I timori che con questo<br />

Piano non si riuscisse a far valere la clausola <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

doppia conformità tra il vecchio Piano Regolatore e il nuovo P.G.T.<br />

adottato, si sono chiaramente <strong>di</strong>mostrati infondati. I miglioramenti<br />

rispetto al progetto iniziale sono stati ampiamente illustrati e che siano<br />

lì da vedere, ma la motivazione che mi spinge a votare contro questa<br />

richiesta, è <strong>di</strong> prospettiva. È molto banalmente una previsione su quello<br />

che potrebbe essere lo scenario politico-amministrativo <strong>di</strong> <strong>Treviglio</strong> con<br />

la nuova Maggioranza. Siccome io non sono can<strong>di</strong>dato in nessuna lista,<br />

pur organizzando la mia parte, non ho timori a esprimermi in questo<br />

52


senso. I casi sono due, o con <strong>di</strong>fficoltà vincerà questa Amministrazione<br />

e allora il Piano <strong>di</strong> governo del territorio seguirà la linea che questa<br />

Amministrazione ha impostato, in maniera flessibile, tenendo conto<br />

delle osservazioni ecc., però con un atteggiamento che lo stesso Avv.<br />

Manenti aveva a suo tempo apprezzato, per esempio sul recupero degli<br />

e<strong>di</strong>fici industriali <strong>di</strong>smessi ecc. ecc., ma anche delle cascine in un certo<br />

modo ecc. ecc. – Mi ricordo tutti gli apprezzamenti che in Commissione<br />

aveva fatto.<br />

Bene, io temo che se non sarà questa l’Amministrazione che andrà<br />

all’approvazione del P.G.T., l’impostazione sarà esattamente il<br />

contrario. Del resto sarà coerente con le posizioni liberiste <strong>di</strong> questa<br />

nuova Maggioranza e allora a quel punto la situazione sarà capovolta<br />

rispetto a quella <strong>di</strong> adesso. A questo punto preferisco, almeno in questo<br />

caso, far valere le nuove norme del P.G.T. come è stato ampiamente<br />

<strong>di</strong>mostrato dalle illustrazioni, piuttosto che correre il rischio <strong>di</strong> una<br />

revisione in senso <strong>di</strong> allargamento delle maglie, tanto per capirci su<br />

questa e su altre questioni, che certamente andrà in <strong>di</strong>rezione contraria<br />

all’impostazione che questa Maggioranza ha dato del P.G.T. – Penso <strong>di</strong><br />

essere facile profeta insomma. Se cambierà l’Amministrazione io sono<br />

<strong>di</strong>sposto a scommettere pizze con tutti voi, che l’impostazione sarà<br />

ra<strong>di</strong>calmente opposta a quella <strong>di</strong> questa Amministrazione. Se saremo<br />

noi continueremo nella <strong>di</strong>rezione iniziata. Quin<strong>di</strong> i problemi non ci<br />

saranno.<br />

Presidente<br />

Qualche altra <strong>di</strong>chiarazione<br />

Consigliere Brambilla<br />

Dichiarazione <strong>di</strong> voto, non la faccio perché mi è venuta in mente una<br />

cosa adesso che voglio <strong>di</strong>re, soprattutto per l’amico Scarpellino, perché<br />

ho letto proprio in questi giorni una mail che circolava <strong>di</strong> Legambiente,<br />

dove considerava questo Piano <strong>di</strong> recupero della Cascina Scarotti come<br />

una vittoria conseguita dopo una certa posizione che era stata presa.<br />

Per cui mi meraviglia questa istanza <strong>di</strong> rinvio dopo l’approvazione del<br />

P.G.T. – Comunque io, l'ho detto prima, sono contrario a qualsiasi<br />

rinvio. Grazie.<br />

Presidente<br />

Basta Tutti si sono espressi Bene. A parte l’in<strong>di</strong>cazione <strong>di</strong> quello che<br />

farà la prossima Amministrazione che ha dato il Consigliere Reduzzi…<br />

va be’ – senza avere aspettative elettorali – faccio anch'io la mia<br />

53


<strong>di</strong>chiarazione – che sarò contro questa proposta <strong>di</strong> rinvio<br />

dell’argomento, perché l’avevo già detto anche in Commissione<br />

Seconda, io sono a favore <strong>di</strong> questa realizzazione. È <strong>di</strong>chiarato.<br />

Allora, attenzione, chi è d'accordo <strong>di</strong> rinviare questo argomento alla<br />

prossima Amministrazione, cioè quando si sarà approvato il P.G.T., alzi<br />

la mano. Chi è contrario a questo rinvio, alzi la mano. Chi si astiene<br />

Nessuno. Allora proce<strong>di</strong>amo.<br />

L’altro punto era la richiesta che venga votata l’interpretazione norma<br />

sul recupero delle cascine, con tutte le elaborazioni, anche se io sono<br />

dell’idea che debba essere <strong>di</strong>scusso in ambito <strong>di</strong> P.G.T., però è stata<br />

proposta e la votiamo.<br />

Consigliere Gatti<br />

Era per <strong>di</strong>re che su questo argomento, visto che andrebbe ad<br />

estrapolarlo dalla pratica in oggetto, io mi astengo da qualsiasi tipo <strong>di</strong><br />

votazione. Visto che ho la parola, mi sia concesso spiegare l’atto <strong>di</strong><br />

coraggio <strong>di</strong> prima. Non è stato un atto <strong>di</strong> coraggio, la pratica Scarotti è<br />

cominciata nel 2006-2007-2008, quella del cinema ad<strong>di</strong>rittura nel 2005,<br />

forse l’atto <strong>di</strong> coraggio andava fatto un po' prima e non farlo arrivare<br />

nell’ultimo Consiglio Comunale per poi sentirci dare dei cementificatori.<br />

Per cui su questo punto specifico torno a <strong>di</strong>re che abbandono l’aula.<br />

Presidente<br />

Va bene, grazie. C'è qualche altra <strong>di</strong>chiarazione su questo punto<br />

Bruno Brambilla.<br />

Consigliere Brambilla<br />

La mia <strong>di</strong>chiarazione è più che altro una domanda e la domanda è la<br />

seguente: cosa devo votare io per non essere d'accordo su questa<br />

interpretazione.<br />

Presidente<br />

Deve votare contro.<br />

Consigliere Brambilla<br />

Quin<strong>di</strong> se voto no vuol <strong>di</strong>re che non viene votata<br />

Presidente<br />

54


Che non viene approvata, se ne <strong>di</strong>scuterà …<br />

Consigliere Brambilla<br />

Io non sono d'accordo su questa interpretazione però, perché per me<br />

prima dobbiamo votare se dobbiamo metterla in votazione, vista così.<br />

Però voto comunque no, punto e a capo. Grazie.<br />

Presidente<br />

Ha chiesto la parola il Consigliere Reduzzi.<br />

Consigliere Reduzzi<br />

Io insisto sul fatto che <strong>di</strong>ceva prima lui e cioè che se la formulazione<br />

fosse stata da parte del Consigliere Manenti, propongo o proponiamo se<br />

sono in due, che venga respinta l’interpretazione dell’Arch. Benevolo io<br />

sapevo che se votavo a favore, votavo perché venisse respinta, se<br />

votavo contro sapevo che… ma così formulata e cioè i Consiglieri<br />

chiedono che venga votata, logica vuole che prima il Consiglio decida<br />

se votarla o no. Se decide <strong>di</strong> votarla, poi ci sarà chi voterà a favore<br />

dell’interpretazione e chi voterà contro. Se l’italiano ha un senso, però<br />

se non ha un senso… No, tu chie<strong>di</strong> non <strong>di</strong> votare contro<br />

l’interpretazione…<br />

Presidente<br />

Per favore, c'è chi ha chiesto la parola. La parola per favore al<br />

Consigliere Pirola.<br />

Consigliere Pirola<br />

Poiché anch'io ho qualche dubbio sull’italiano che usano ultimamente<br />

gli avvocati, chiedo che venga chiarito se con l’espressione “che venga<br />

votata l’interpretazione”, si intende <strong>di</strong>re venga approvata<br />

l’interpretazione. Gra<strong>di</strong>rei che lo chiarisca in modo univoco.<br />

Presidente<br />

Propone che si cambi, allora cambiate sulla proposta che venga<br />

approvata l’interpretazione. Il Sindaco vuole intervenire.<br />

Sindaco<br />

55


Semplicemente per <strong>di</strong>re che non approverò e sicuramente ritengo che<br />

venga approfon<strong>di</strong>ta questa materia in sede <strong>di</strong> P.G.T., però vorrei<br />

precisare che non ci sta scritto che solo in continuità, perché la frase<br />

intera…<br />

Allora: per le parti del complesso riconoscibili come aggiunte in epoca<br />

moderna, inciso, è ammesso un intervento <strong>di</strong> ristrutturazione e<strong>di</strong>lizia. È<br />

ammesso, inclusa la possibilità <strong>di</strong> demolire e ricostruire i volumi<br />

esistenti in continuità. È sempre ammesso, ivi compresi i volumi che<br />

sono in continuità. Credo che stralciare le ultime due righe e non<br />

leggere la frase completa, non chiarisca le idee ai Suoi colleghi.<br />

Voglio <strong>di</strong>re, primo, che la Cascina Scarotti, la cascina, questo Piano che<br />

è presentato da tanto tempo, avrebbe potuto <strong>di</strong>ventare operativo a<br />

partire dal 2010, agosto-settembre 2010, perché la domanda poteva<br />

essere presentata dopo cinque dall’abbandono dell’attività agricola.<br />

Dopo<strong>di</strong>ché sulla cementificazione, ribadendo quello che ha detto Pirola<br />

e pensando anche al cinema Ariston, dove sono state fatte riduzioni<br />

consistenti e notevoli, la Cascina Scarotti costruisce quello che ha, per<br />

uno sviluppo già esistente. Quin<strong>di</strong> le cementificazioni credo che proprio<br />

non abbiano senso. Certo la cosa più strana è che si venga a <strong>di</strong>re che è<br />

una cementificazione… (resto incomprensibile)<br />

Consigliere Brambilla<br />

Chiedo scusa, perché io non voglio votare una cosa per la quale non<br />

capisco che cacchio voto. Allora per cortesia chiedo al Segretario cosa<br />

succede se io voto no a questa cosa qua. Per cortesia me lo <strong>di</strong>ca,<br />

perché voglio che risulti a verbale, perché a me questa cosa qua non mi<br />

convince.<br />

Segretario Generale<br />

Allora se la proposta viene respinta, non entra nel corpo normativo del<br />

Piano <strong>di</strong> governo del territorio adottato, questa linea interpretativa<br />

generale e astratta.<br />

Presidente<br />

Cioè se si vota no, si va avanti ed è come se non fosse proposta,<br />

perché viene bocciata, se si vota no. Se si vota sì, bisogna fare<br />

l’interpretazione.<br />

Segretario Generale<br />

56


Allora secondo me è bene chiarire questo aspetto, questa è la mia<br />

posizione e secondo me è bene chiarirlo in maniera netta. La votazione<br />

autonoma della posizione Benevolo ha senso solo se la si assurge a<br />

interpretazione autentica del Piano <strong>di</strong> governo del territorio. Viceversa<br />

non è votabile <strong>di</strong>sgiuntamente dal merito della proposta deliberativa,<br />

perché è corpo integrato del merito della proposta deliberativa. Quin<strong>di</strong><br />

la proposta del gruppo Insieme Alleanza per <strong>Treviglio</strong>, poi come l'ho<br />

intesa io i Consiglieri sono presenti qui in aula e chiariscono, è tesa a<br />

configurare, incorniciare la lettera <strong>di</strong> Benevolo, come proposta <strong>di</strong> norma<br />

generale astratta <strong>di</strong> interpretazione autentica del Piano <strong>di</strong> governo del<br />

territorio. Viceversa non sarebbe concepibile una votazione su un pezzo<br />

del parere tecnico dell’Arch. Morabito.<br />

(intervento fuori microfono)<br />

Allora se si approva, non blocca il punto, però ha delle ripercussioni<br />

molto più larghe del punto, vale per tutti, <strong>di</strong>venta… retro-agisce al 23 <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>cembre e <strong>di</strong>venta un criterio interpretativo. Ovviamente senza avere in<br />

questa fase credo, io non sono un urbanista, la piena cognizione <strong>di</strong> tutte<br />

le conseguenze.<br />

(interventi fuori microfono)<br />

Sindaco<br />

CAMBIO CASSETTA<br />

(registrazione mancante) … parla. Riteniamo che l’argomento sia così<br />

serio da dover essere approfon<strong>di</strong>to tenendo conto della casistica che si<br />

presenterà in sede <strong>di</strong> P.G.T., perché fare equità tra impari non mi pare il<br />

criterio esatto, che è quello poi che si utilizza spesso nella nostra<br />

società. Quin<strong>di</strong> la proposta è <strong>di</strong> votare contro.<br />

Presidente<br />

Allora, non ci sono altre richieste, possiamo votare Allora, chi vota a<br />

favore della proposta presentata dai Consiglieri Ravasi e Manenti, che<br />

chiede che venga approvata l’interpretazione norma sul recupero della -<br />

----- alza la mano, chi è d’accordo. Allora chi invece è contro questa<br />

proposta che venga approvata l’interpretazione della norma alza la<br />

mano. Va bene. Allora un astenuto.va bene.<br />

Un attimo, perché adesso mettiamo in votazione l’accoglimento parziale<br />

delle osservazioni fatte secondo l’in<strong>di</strong>cazione dell’Ufficio Tecnico<br />

Servizio Urbanistica. Voteremo su queste osservazioni. Poi voteremo il<br />

voto finale, conclusivo proposto sul Piano <strong>di</strong> recupero. Votiamo sulle<br />

osservazioni parzialmente accolte, con le in<strong>di</strong>cazioni che ha illustrato<br />

l’Ufficio Tecnico. La prima e la seconda e poi votiamo tutto assieme.<br />

57


Dovremo passare poi all’altro argomento impegnativo che richiederà un<br />

po’ <strong>di</strong> <strong>di</strong>battito che è il gattile. Come, non c’è più Allora dobbiamo<br />

riprendere…<br />

Allora l’Assessore Adobati chiede <strong>di</strong> fare un chiarimento.<br />

Assessore Adobati<br />

Per chiarire la proposta della Giunta in or<strong>di</strong>ne alle due osservazioni<br />

presentate, per entrambe è una proposta <strong>di</strong> parziale accoglimento<br />

secondo la riformulazione operata dall’Ufficio Tecnico comunale.<br />

Grazie.<br />

Presidente<br />

Bene, allora attenzione, chi vota a favore della prima osservazione, con<br />

le proposte <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fica fatte dall’Ufficio Tecnico alza la mano, chi è a<br />

favore. Chi è contrario Nessuno. Chi si astiene Astenuti 3.<br />

Passiamo all’altra osservazione, la seconda osservazione, quella fatta<br />

da Legambiente. Anche qui la proposta è <strong>di</strong> accoglierla parzialmente<br />

con le in<strong>di</strong>cazioni dell’Ufficio Tecnico spiegate prima, che non ripetiamo.<br />

Chi è d’accordo nell’accogliere quelle osservazioni con quelle<br />

precisazioni alza la mano. Grazie. Chi è contrario alza la mano, chi si<br />

astiene 1. Bene.<br />

Passiamo ora alla votazione complessiva del Piano <strong>di</strong> recupero.<br />

Benissimo votiamo l’osservazione integrale <strong>di</strong> Legambiente… scusate,<br />

ma avete problemi…<br />

Consigliere Scarpellino<br />

Presidente, se abbiamo votato per l’accoglimento parziale, non<br />

possiamo votare per quello totale… però non trasformiamo in un cinema<br />

questo Consiglio.<br />

Presidente<br />

Allora, il Consiglio Comunale mi pare che si sia espresso sul non<br />

accogliere questa proposta ----- Passiamo adesso invece alla votazione<br />

complessiva del provve<strong>di</strong>mento. Piano <strong>di</strong> recupero, conforme al P.R.G.<br />

vigente, presentato dal Sig. Valtulini Giovanni. I Consiglieri hanno<br />

chiesto <strong>di</strong> mettere agli atti che non viene votato… bene… proce<strong>di</strong>amo<br />

allora con la votazione complessiva del Piano <strong>di</strong> recupero -----. Chi è<br />

d’accordo <strong>di</strong> approvarlo alza la mano. Chi è contrario all’approvazione.<br />

Nessuno. Chi si astiene alza la mano. 3.<br />

58


Imme<strong>di</strong>ata esecutività. Chiedo allora la votazione sull’imme<strong>di</strong>ata<br />

esecutività del provve<strong>di</strong>mento. Chi è d’accordo alza la mano. Il<br />

Segretario chiede <strong>di</strong> ripetere la votazione… 14. Chi vota contro Chi si<br />

astiene 3. Il provve<strong>di</strong>mento è approvato.<br />

59


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Treviglio</strong><br />

Consiglio Comunale del <strong>29</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2011</strong><br />

Punto n. 5)<br />

REALIZZAZIONE DI EDIFICI ADIBITI AD USO COMMERCIALE E/O<br />

DIVERSO, COMPATIBILE CON LA RESIDENZA, ALL’INTERNO<br />

DELLE AREE COMPRESE NEI PIANI ATTUATIVI DELLA ZONA DI<br />

ESPANSIONE NORD EST/SAN ZENO, DENOMINATA “BOLLONE”, DI<br />

CUI AL PIANO DI COORDINAMENTO APPROVATO CON DELIBERA<br />

C.C. N. 47/2007 E S.M.I. LINEE DI INDIRIZZO -<br />

Presidente<br />

Passiamo all’altro argomento: Realizzazione <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici a<strong>di</strong>biti ad uso<br />

commerciale e/o <strong>di</strong>verso, compatibile con la residenza, all’interno delle<br />

aree comprese nei piani attuativi della zona <strong>di</strong> espansione Nord Est/San<br />

Zeno, denominata “Bollone”, <strong>di</strong> cui al Piano <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento approvato<br />

con delibera C.C. n. 47/2007 e s.m.i. Linee <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo. Relaziona<br />

l’Assessore Adobati.<br />

Assessore Adobati<br />

Grazie sì, si tratta del Piano <strong>di</strong> lottizzazione denominato Bollone, piano<br />

approvato nel 2005, <strong>di</strong> cui è stato approvato quell’atto <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento<br />

dei Piani <strong>di</strong> lottizzazione nel 2007. Nelle previsioni del Piano <strong>di</strong><br />

coor<strong>di</strong>namento sono state contemplate le destinazioni <strong>di</strong> tipo<br />

residenziale, non escludendo altre possibili destinazioni, ma non<br />

contemplandole. a fronte <strong>di</strong> un'istanza formale avvenuta da parte del<br />

Sig. Marone il 23.12.2010, ma in realtà anche a seguito <strong>di</strong> alcune<br />

istanze, sollecitazioni verbali e richieste già pervenute anche tempo<br />

ad<strong>di</strong>etro, si è attinto a quella che è la normativa del Piano Regolatore<br />

vigente per integrare quanto non specificato nella normativa del<br />

Bollone, assumendo dall’art. 19 delle norme tecniche <strong>di</strong> attuazione del<br />

Piano Regolatore vigente che le zone residenziali possano contenere,<br />

in una quota che poi ve<strong>di</strong>amo, anche attività cosiddette compatibili, che<br />

sono negozi e si intende qui commercio <strong>di</strong> vicinato, banche, uffici in<br />

genere, stu<strong>di</strong>, laboratori professionali, agenzie commerciali, alberghi,<br />

ristoranti, teatri, cinematografi, se<strong>di</strong> per il <strong>di</strong>vertimento e lo svago ad<br />

esclusione dei locali pubblici con <strong>di</strong>mensioni superiori ai 300 m².<br />

Considerato poi che esiste una piena compatibilità con la <strong>di</strong>sciplina del<br />

P.G.T., che sostanzialmente registra i Piani <strong>di</strong> lottizzazione che sono<br />

convenzionati operanti senza intervenire, si assume poi dalla normativa<br />

60


delle norme tecniche <strong>di</strong> attuazione del P.R.G. che la quota ammissibile<br />

nelle zone residenziali è del 35%, e ritenendo questo come<br />

impostazione <strong>di</strong> merito positivo che un ambito non rimanga<br />

monofunzionale residenziale ma che contenga più funzioni perché<br />

costituisca un pezzo <strong>di</strong> città vivo in tutte le ore del giorno, si ritiene che<br />

sia questa specificazione della normativa del Bollone vada a beneficio<br />

della qualità degli esiti urbani <strong>di</strong> quel comparto e quin<strong>di</strong> si propone che<br />

venga inserita come specificazione nella normativa del Bollone la<br />

possibilità <strong>di</strong> inserire nelle quote stabilite funzioni compatibili con la<br />

residenza.<br />

Presidente<br />

Grazie. Qualche allora richiesta <strong>di</strong> chiarimento Bene, allora<br />

<strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> voto su questo provve<strong>di</strong>mento Non ci sono<br />

<strong>di</strong>chiarazioni <strong>di</strong> voto, possiamo metterlo in votazione. Chi è d’accordo e<br />

allora approva questo provve<strong>di</strong>mento che <strong>di</strong>sciplina la realizzazione <strong>di</strong><br />

e<strong>di</strong>fici ad uso commerciale compatibili con la residenza all’interno<br />

dell’area del Bollone con la <strong>di</strong>sciplina che è stata ora illustrata, chi è<br />

d’accordo alza la mano. 13 favorevoli. Chi si astiene Chi vota contro I<br />

presenti all’unanimità hanno votato.<br />

Scusate un attimo, ripetiamo la votazione perché si possa contare con<br />

esattezza chi vota a favore. Ho detto la domanda: chi vota a favore <strong>di</strong><br />

questo provve<strong>di</strong>mento relativo al Bollone alza la mano. 15. Chi vota<br />

contro Chi si astiene Nessuno. All’unanimità.<br />

Anche qui l’imme<strong>di</strong>ata esecutività. Chi è d’accordo All’unanimità. Chi<br />

vota contro, nessuno, chi si astiene, nessuno.<br />

61


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Treviglio</strong><br />

Consiglio Comunale del <strong>29</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2011</strong><br />

Punto n. 6)<br />

INTERVENTO DI NEW SOCIAL HOUSING DA REALIZZARSI NEL<br />

PIANO DI LOTTIZZAZIONE SAN ZENO COMPARTO C LOTTO C3 DEL<br />

C.D. “BOLLONE”. APPROVAZIONE SCHEMA DI CONVENZIONE AI<br />

SENSI DEGLI ARTICOLI 17 E 18 DEL D.P.R. N. 380/2001 -<br />

Presidente<br />

Passiamo a: Intervento <strong>di</strong> new social housing da realizzarsi nel Piano <strong>di</strong><br />

lottizzazione San Zeno, comparto C, lotto C3 del C.D. “Bollone”.<br />

Approvazione schema <strong>di</strong> convenzione per questo intervento <strong>di</strong><br />

abitazione social housing. La parola all’Assessore Adobati.<br />

Assessore Adobati<br />

Sì grazie, si tratta <strong>di</strong> una porzione del comparto C, il lotto C3 del<br />

Bollone, che vede una possibilità e<strong>di</strong>ficatoria <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia libera per 1.046<br />

m² <strong>di</strong> superficie, <strong>di</strong> SRC e 954 m² <strong>di</strong> ERC in e<strong>di</strong>lizia convenzionata. La<br />

proposta dell’operatore è quella <strong>di</strong> assoggettare l’intera possibilità<br />

e<strong>di</strong>ficatoria a un’e<strong>di</strong>lizia in forma <strong>di</strong> housing sociale, secondo le<br />

modalità riportate in convenzione che l’Arch. Morabito andrà poi<br />

brevemente a descrivervi. Va rimarcato che all’interno delle possibilità<br />

e<strong>di</strong>ficatorie previste per il lotto, è prevista anche la realizzazione <strong>di</strong> una<br />

sala polivalente messa a <strong>di</strong>sposizione dalla B<strong>CC</strong> <strong>di</strong> <strong>Treviglio</strong> per le<br />

necessità del quartiere. Prego l’Arch. Morabito solo <strong>di</strong> dare conto della<br />

forma <strong>di</strong> housing sociale in maniera molto breve dati i tempi. Grazie.<br />

Arch. Morabito<br />

La società Ferri Nar<strong>di</strong> <strong>di</strong> Castel Rozzone ha presentato una proposta <strong>di</strong><br />

intervento <strong>di</strong> new social housing per la realizzazione <strong>di</strong> un e<strong>di</strong>ficio<br />

composto da 24 alloggi, <strong>di</strong> cui 12 da destinare alla base sociale della<br />

Banca <strong>di</strong> Cre<strong>di</strong>to Cooperativo Cassa Rurale <strong>di</strong> <strong>Treviglio</strong> e 12 a<br />

<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> tutti i citta<strong>di</strong>ni e <strong>di</strong> una sala polivalente con sportello<br />

bancomat. Parto dalla fine per <strong>di</strong>re che viene portato all’attenzione del<br />

Consiglio Comunale l’approvazione della bozza dello schema <strong>di</strong><br />

convenzione, perché per quanto riguarda l’autorizzazione, il permesso<br />

<strong>di</strong> costruire per l’intervento, questo qui seguirà la convenzione.<br />

62


Su questo punto, sull’ultimo punto, quello che comporta la realizzazione<br />

della sala polivalente con lo sportello bancomat, qualora l’operatore<br />

intendesse proseguire con questo schema, ripeto schema <strong>di</strong> progetto<br />

che vi è stato fornito, dovrà provvedere anche a richiesta <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fica, <strong>di</strong><br />

variante al Piano <strong>di</strong> lottizzazione approvato, perché questa sala<br />

polivalente si trova a confine con il parcheggio, al confine del lotto,<br />

quin<strong>di</strong> in prossimità con accesso <strong>di</strong>retto dal marciapiede del parcheggio<br />

pubblico che sta per essere realizzato dal <strong>Comune</strong>. Pertanto dovranno<br />

essere mo<strong>di</strong>ficati i termini per le <strong>di</strong>stanze attualmente previste dal Piano<br />

<strong>di</strong> lottizzazione, quin<strong>di</strong> è possibile comunque nei piani che prevedono la<br />

convenzione, stabilire <strong>di</strong>stanze <strong>di</strong>verse, però devono essere<br />

specificatamente previste nel Piano <strong>di</strong> lottizzazione; poiché il Piano <strong>di</strong><br />

lottizzazione comparto C non prevede questa possibilità, dovrà essere<br />

presentata una richiesta <strong>di</strong> variante al Piano <strong>di</strong> lottizzazione qualora si<br />

intenda proseguire su questo tipo <strong>di</strong> progettazione, oppure realizzare la<br />

sala polivalente a <strong>di</strong>stanza regolare dal parcheggio.<br />

Comunque tornando alla bozza <strong>di</strong> convenzione, si fa presente che<br />

l’operatore Ferri Nar<strong>di</strong> agisce in regime <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> superficie con la<br />

nuda proprietà che rimane <strong>di</strong> proprietà della Cassa Rurale. La Cassa<br />

Rurale ha acquisito il lotto e la possibilità volumetrica acquistandolo<br />

dalla Fondazione Mons. Portaluppi; il lotto in questione prevede<br />

attualmente, con il Piano <strong>di</strong> lottizzazione, una previsione <strong>di</strong> circa 1.400<br />

m³ <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia convenzionata e il resto <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia libera. Nulla vieta<br />

all’operatore <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sporre una richiesta <strong>di</strong> convenzionamento totale del<br />

volume concesso per la realizzazione sul lotto C3.<br />

Entro nella parte convenzionale, per quanto riguarda la possibilità <strong>di</strong><br />

accedere a questo intervento, dovranno essere formate delle<br />

graduatorie in base ai requisiti che sono previsti nella stessa<br />

convenzione. L’intervento è destinato a giovani coppie, famiglie con<br />

genitore e figli, famiglie con genitori ed anziani e famiglie <strong>di</strong> persone<br />

singole, monofamiliari. Il bando verrà pubblicato secondo le previsioni<br />

dello schema <strong>di</strong> convenzione, verrà pubblicato sul giornale locale, su<br />

tutti i Comuni dell’ambito interessato territorialmente tutte le se<strong>di</strong> della<br />

Banca. Per poter accedere al bando dovranno essere <strong>di</strong>mostrati i<br />

requisiti e verranno formate delle graduatorie con i punteggi, non ve li<br />

sto a elencare tutti, comunque sono previsti nello schema <strong>di</strong><br />

convenzione.<br />

Allora, la formula del social housing che viene proposta è quella<br />

dell’affitto-riscatto. L’assegnatario paga un affitto per 30 anni, che va a<br />

scalare il prezzo convenzionale dell’alloggio, mentre la nuda proprietà<br />

può essere riscatta a partire dal se<strong>di</strong>cesimo anno dalla data <strong>di</strong><br />

assegnazione del rogito, con delle rate che, se viene pagata dal<br />

63


se<strong>di</strong>cesimo anno, con delle rate che si aggiungono, oppure deve essere<br />

pagata tutta in una volta alla scadenza del trentesimo anno. Il prezzo<br />

me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> assegnazione dell’alloggio è fissato in 1.400 Euro/m² che potrà<br />

avere delle variazioni in più o in meno a seconda della localizzazione<br />

dell’alloggio, il piano, l’esposizione, oppure può avere ad<strong>di</strong>rittura un<br />

aumento del 10% qualora si tratti <strong>di</strong> alloggi <strong>di</strong> piccolo taglio con<br />

superficie inferiore a 60 m², quin<strong>di</strong> mono o bilocali.<br />

Poi per quanto riguarda l’adeguamento, è previsto che per vari motivi<br />

l’assegnatario possa cedere il proprio alloggio assegnato anche prima<br />

della scadenza e dovrà essere rivalutato il costo dell’alloggio in base<br />

all’adeguamento ISTAT; la convenzione in questo caso è generica,<br />

quin<strong>di</strong> si propone al Consiglio Comunale <strong>di</strong> integrare lo schema <strong>di</strong><br />

convenzione <strong>di</strong>cendo cosa si intende per in<strong>di</strong>ce ISTAT, cioè l’in<strong>di</strong>ce che<br />

riguarda… l’in<strong>di</strong>ce dei prezzi al consumo per le famiglie <strong>di</strong> operai e<br />

impiegati, il cosiddetto costo vita, in modo da essere chiari quale sia<br />

l’in<strong>di</strong>ce ISTAT che dovrà essere applicato.<br />

Poi per la determinazione del prezzo <strong>di</strong> assegnazione, i 1.400 Euro<br />

saranno applicati alla superficie convenzionale dell’alloggio, che è il<br />

100% della superficie lorda <strong>di</strong> piano dell’alloggio, più il 50% <strong>di</strong> balconi<br />

e terrazze, 50%, sempre <strong>di</strong> superficie, dei box, 25% delle cantine e più<br />

25% della quota delle parti comuni e qualora al piano terra, l’aggiunta<br />

del 10% per il giar<strong>di</strong>no privato. Se ci sono poi altre domande,<br />

sommariamente ho cercato <strong>di</strong> spiegarvi la convenzione, se volete<br />

possiamo entrare nel merito articolo per articolo.<br />

Presidente<br />

Avv. Manenti.<br />

Consigliere Manenti<br />

Sono favorevole <strong>di</strong> principio a questi tipi <strong>di</strong> interventi, perciò a<br />

prescindere dal fatto che non so se sono compatibile o no perché non<br />

so, essendo socio della Cassa Rurale e non essendo a conoscenza se<br />

miei parenti o affini entro il IV° grado parteciper anno al bando, però<br />

nella mia ignoranza assoluta sulla mia parentela e la possibilità <strong>di</strong><br />

partecipare al bando, ritengo comunque <strong>di</strong> essere legittimato a<br />

partecipare al voto <strong>di</strong> stasera. Io non parteciperò al bando, nemmeno le<br />

mie figlie e nemmeno penso mio fratello. Non lo so, i parenti che sono<br />

più vicini a me non partecipano.<br />

Ecco, quello che chiedo all’architetto è: ma noi approviamo questo in<br />

Consiglio Comunale, approviamo una convenzione che in pratica è fatta<br />

64


da terzi, ci siamo anche noi, però ho visto che la convenzione principale<br />

è stipulata fra la cassa rurale e l’impresa Ferri Nar<strong>di</strong> e mi pare anche <strong>di</strong><br />

capire dalla sua relazione che anche se noi non dovessimo approvare<br />

questa delibera, <strong>di</strong>ciamo la cubatura che hanno è questa, cioè non<br />

vengono chieste mo<strong>di</strong>fiche <strong>di</strong> cubatura o aumenti <strong>di</strong> cubatura, c’è solo<br />

uno scomputo degli oneri, parziale degli oneri. Giusto Mi pare <strong>di</strong><br />

capire.<br />

Arch. Morabito<br />

Sì, non è lo scomputo degli oneri <strong>di</strong> urbanizzazione, è la percentuale sul<br />

costo <strong>di</strong> costruzione che essendo in e<strong>di</strong>lizia convenzionata non viene<br />

riscossa dal <strong>Comune</strong>.<br />

Consigliere Manenti<br />

Ma questo anche se noi non l’approvassimo a livello <strong>di</strong> Consiglio<br />

Comunale. No, va sempre approvato in Consiglio Solo questa è la mia<br />

domanda.<br />

Arch. Morabito<br />

Deve essere approvata in Consiglio per questo motivo, perché allora il<br />

D.P.R. 380, artt. 17 e 18, prevedono che le regioni, in applicazione degli<br />

articoli, approvino delle convenzioni tipo per l’e<strong>di</strong>lizia convenzionata. La<br />

Regione Lombar<strong>di</strong>a non ha approvato una convenzione tipo, quin<strong>di</strong> noi<br />

siamo costretti in questo caso ad approvarla, c’è il Consiglio Comunale<br />

che deve approvare. Non è una convenzione tipo perché comunque la<br />

convenzione tipo per l’e<strong>di</strong>lizia convenzionata generica in questo caso<br />

andrebbe rivista perché è un intervento che riguarda una modalità <strong>di</strong><br />

acquisizione del bene casa che non è quella solita, <strong>di</strong>ciamo paghi il<br />

prezzo convenuto, o con i sol<strong>di</strong> tuoi o con l’intervento della banca per il<br />

mutuo, e poi la cosa è risolta. In questo caso c’è proprio una<br />

convenzione in cui è prevista una modalità <strong>di</strong> acquisto <strong>di</strong>versa, l’affitto<br />

riscatto. Quin<strong>di</strong> bisognerà dettare anche determinate con<strong>di</strong>zioni infatti<br />

nella convenzione vedete che ci sono delle tabelle per come calcolare<br />

anche le rate da versare nel periodo trentennale della convenzione, con<br />

la possibilità, a partire dal quin<strong>di</strong>cesimo anni in avanti, <strong>di</strong> riscattare<br />

anche tutto prima. Spero <strong>di</strong> essere stato chiaro.<br />

Presidente<br />

Consigliere Merisi.<br />

Consigliere Merisi<br />

65


Grazie Presidente. Arch. Morabito, due domande puramente tecniche.<br />

La prima, se la sala polivalente, siccome non ho afferrato bene il<br />

<strong>di</strong>scorso <strong>di</strong> convenzione, chiedo scusa ma è colpa mia, ma questa sala<br />

polivalente può essere anche utilizzata, <strong>di</strong>co a caso, come spazio tra<br />

virgolette <strong>di</strong> quartiere, quin<strong>di</strong> posso andare a farci una conferenza <strong>di</strong><br />

sport piuttosto che <strong>di</strong> alimentazione E la seconda domanda, se Lei ha<br />

presente, se Lei ha davanti la planimetria, sulla sala polivalente, questo<br />

spazio bancomat; l’ingresso allo spazio bancomat è dall’antibagno. Non<br />

è un <strong>di</strong>scorso <strong>di</strong> tipo igienico sanitario, per carità, non è questa la sede,<br />

ma volevo capire se l’accesso allo spazio bancomat è solo<br />

dall’antibagno, perché in questo caso si configurerebbe l’accesso solo<br />

passando attraverso la sala polivalente. Per cui per andare al bancomat<br />

io devo passare comunque dalla sala polivalente, quin<strong>di</strong> si porrebbe<br />

teoricamente un <strong>di</strong>scorso <strong>di</strong> tipo <strong>di</strong> sicurezza. Se mi corregge<br />

l’interpretazio9ne della tavola, grazie.<br />

Presidente<br />

Ve<strong>di</strong>amo un po’ se per caso ci sono altri interventi, così fa una risposta<br />

unica. Altre richieste <strong>di</strong> quesiti<br />

Consigliere Brambilla<br />

Velocissimo, solo una cosa come <strong>di</strong>ce Merisi, la proposta della Giunta<br />

sulla percentuale <strong>di</strong> aggiornamento che <strong>di</strong>ceva prima, <strong>di</strong> rivalutazione<br />

rispetto all’in<strong>di</strong>ce ISTAT. Grazie, solo quello.<br />

Arch. Morabito<br />

Rispondo al Consigliere Merisi se non ci sono altri interventi. Allora, la<br />

sala polivalente è a utilizzo del quartiere, quin<strong>di</strong> è già previsto che essa<br />

sia utilizzata quin<strong>di</strong> per riunioni… sportive, anche magari <strong>di</strong> condominio<br />

e <strong>di</strong> altri… e così via, comunque per usi relativi al quartiere, è ben<br />

specificato nella richiesta.<br />

Per quanto riguarda l’accesso al bancomat, sinceramente non mi sono<br />

posto il problema in questo momento perché è una in<strong>di</strong>cazione.<br />

Presumo, presumo, che l’accesso al bancomat non debba avvenire per<br />

forza dalla sala polivalente perché altrimenti si comporterebbe<br />

un’apertura continua del bancomat. Presumo che sia l’operatore che<br />

debba andare a caricare il bancomat per il prelievo. Quin<strong>di</strong> lo sportello<br />

bancomat sarà verso l’esterno, presumo, dopo si vedrà compiutamente<br />

nel progetto definitivo, non credo che chi ha bisogno <strong>di</strong> sol<strong>di</strong> debba<br />

chiedere a qualcuno che venga aperta la sala polivalente per poter fare<br />

66


il prelievo, quin<strong>di</strong> sarà un utilizzo presumibilmente legato all’operatore<br />

che dovrà provvedere a caricare il bancomat della cartamoneta per…<br />

Consigliere Merisi<br />

Il dubbio mi era venuto, scusi architetto, dal segno grafico della porta a<br />

scrigno.<br />

Arch. Morabito<br />

Sì, l’ho visto anche io, però è una in<strong>di</strong>cazione. Poi l’ipotesi progettuale<br />

andrà sviluppata in sede <strong>di</strong> richiesta <strong>di</strong> permesso <strong>di</strong> costruire.<br />

Sinceramente non ho capito la domanda del Consigliere Brambilla, mi<br />

scusi…<br />

Consigliere Brambilla<br />

Prima ha parlato <strong>di</strong> un in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> rivalutazione, volevo capire quale era la<br />

proposta della Giunta su questo in<strong>di</strong>ce, visto che ha detto che dobbiamo<br />

deciderlo noi come Consiglio Comunale, se non ho capito male.<br />

Arch. Morabito<br />

Sì, mi scusi, è <strong>di</strong> prendere come in<strong>di</strong>cazione l’in<strong>di</strong>ce dei prezzi al<br />

consumo per le famiglie <strong>di</strong> operai e impiegati, volgarmente chiamato<br />

costo vita, quello dell’ISTAT, sì.<br />

Presidente<br />

Altri chiarimenti allora Bene, <strong>di</strong>chiarazioni <strong>di</strong> voto Il Sindaco fa<br />

<strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> voto.<br />

Sindaco<br />

No, non voglio fare <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> voto, voglio solo che risulti<br />

registrato che l’Assessore Lingiar<strong>di</strong>, <strong>di</strong>pendente della Cassa Rurale,<br />

non è stato presente per ragioni <strong>di</strong> opportunità. Grazie.<br />

Presidente<br />

Consigliere Merisi, ha chiesto la parola<br />

Consigliere Merisi<br />

67


Sì, Presidente grazie. Era per esprimere parere favorevole del gruppo<br />

misto cui attualmente appartengo, con un plauso a questo tipo <strong>di</strong><br />

intervento <strong>di</strong> cui si parlava già da tempo. La Cassa Rurale non è nuova<br />

a queste “imprese” tra virgolette, e bene fa questa Giunta,<br />

modestamente, chiedo scusa se lo <strong>di</strong>co, a appoggiarla. La logica <strong>di</strong><br />

realizzare alloggi da cedere in <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> superficie con riscatto finale<br />

della nuda proprietà viene sicuramente, come linguaggio tecnico,<br />

superato dal valore intrinseco <strong>di</strong> questa realizzazione. Sono 24 alloggi e<br />

c’è una sala polivalente, si viene incontro a una necessità attuale che<br />

<strong>di</strong>venta davvero importante. Per <strong>di</strong> più in una zona nuova, con una<br />

densità prevista, se le previsioni vengono attuate, con una densità<br />

prevista <strong>di</strong> 800 persone. Grazie. Parere favorevole.<br />

Presidente<br />

Bene. Allora possiamo mettere in votazione questo provve<strong>di</strong>mento Chi<br />

approva l’intervento <strong>di</strong> new social housing da realizzarsi nel Piano <strong>di</strong><br />

San Zeno alza la mano. Chi vota contro Chi si astiene alza la mano.<br />

Nessuno, all’unanimità.<br />

Imme<strong>di</strong>ata esecutività. Chi è per l’imme<strong>di</strong>ata esecutività alza la mano.<br />

Bene, d’accordo, all’unanimità.<br />

68


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Treviglio</strong><br />

Consiglio Comunale del <strong>29</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2011</strong><br />

Punto n. 7)<br />

AUTORIZZAZIONE ALL’AVVIO DELLE PROCEDURE PIÙ IDONEE,<br />

PREVIO CONFERIMENTO DEL RAMO D’AZIENDA, UTILI<br />

ALL’ESPLETAMENTO DI UNA PROCEDURA AD EVIDENZA<br />

PUBBLICA PER LA CREAZIONE DI UNA SOCIETÀ GESTIONALE<br />

TERRITORIALE PER IL SERVIZIO PUBBLICO LOCALE DI IGIENE<br />

AMBIENTALE A CAPITALE MISTO PUBBLICO-PRIVATO AI SENSI<br />

DELL’ART. 23-BIS, COMMA 8, DELLA L.N. 133 DEL 2008 -<br />

Presidente<br />

Passiamo al punto 7: Autorizzazione all’avvio delle procedure più<br />

idonee, previo conferimento del ramo d’azienda, utili all’espletamento <strong>di</strong><br />

una procedura ad evidenza pubblica per la creazione <strong>di</strong> una società<br />

gestionale territoriale per il servizio pubblico locale <strong>di</strong> igiene ambientale<br />

a capitale misto pubblico-privato ai sensi dell’art. 23-bis, comma 8, della<br />

L.N. 133 del 2008. Quin<strong>di</strong> l’ampliamento della S.A.B.B., l’associazione<br />

della S.A.B.B. con altre società, in attuazione della norma. La parola<br />

per il chiarimento al Sindaco.<br />

Sindaco<br />

No. Semplicemente per chiedere al Sindaco Bugini, che è Presidente<br />

del Controllo analogo, quin<strong>di</strong> dell’Assemblea dei Sindaci, che vigila e dà<br />

gli in<strong>di</strong>rizzi alla S.A.B.B., <strong>di</strong> accomodarsi insieme al rappresentante del<br />

CDA che è il Sig. D’Acchioli. Abbiamo con noi anche il Sig. Opran<strong>di</strong>, che<br />

è il Presidente della Sepco e Livio Mazzola che è Presidente <strong>di</strong> Linea<br />

Servizi. Se riuscite a accomodarvi lì… Il Sig. Marco Opran<strong>di</strong> della<br />

Sepco, Livio Mazzola della Linea Servizi, Bugini Presidente del<br />

Controllo analogo.<br />

Presidente<br />

Bene, allora illustriamo, la parola all’Assessore Elena Stucchi.<br />

Assessore Stucchi<br />

Allora, brevemente perché lascio la parola ai nostri ospiti. Per attenerci<br />

al dettato normativo dell’art. 23-bis, l’Assemblea della S.A.B.B., quin<strong>di</strong><br />

tutti i soci della S.A.B.B. hanno dato mandato al Consiglio<br />

69


d'Amministrazione <strong>di</strong> portare avanti un’operazione <strong>di</strong> trovare una<br />

soluzione all’applicazione del dettato normativo del 23-bis. Il Consiglio<br />

d'Amministrazione si è adoperato per questo fine e ha portato avanti<br />

un’operazione che adesso propone a questo Consiglio Comunale.<br />

Lascerei la parola subito al Sindaco Bugini che è il Presidente del<br />

Controllo analogo, che è l’organo appunto che controlla il Consiglio<br />

d'Amministrazione e poi lasceremo la parola agli altri ospiti. Grazie.<br />

Sindaco Bugini – Presidente Controllo analogo<br />

Grazie, buona sera a tutti. La nostra società, e uso il termine nostra<br />

perché come <strong>di</strong>re sapete che S.A.B.B. è una S.p.A. che è la<br />

trasformazione del Consorzio per la raccolta e smaltimento dei rifiuti<br />

soli<strong>di</strong> urbani che esisteva a <strong>Treviglio</strong> da almeno 25 anni. Le normative si<br />

sono evolute e ci siamo trovati chiaramente per effetto della legge 133,<br />

dell’art. 23-bis precisamente, a fare i conti a cosa fare da gran<strong>di</strong> in<br />

termini <strong>di</strong> società. Cosa fare da gran<strong>di</strong> in quanto ovviamente venivamo<br />

messi <strong>di</strong> fronte al fatto e alla possibilità <strong>di</strong>, o alla necessità per norma <strong>di</strong><br />

legge, <strong>di</strong> dover privatizzare almeno il 40% della società. Chiaramente<br />

S.A.B.B. ha sempre vissuto nel ragionamento chiaramente del<br />

conferimento in house provi<strong>di</strong>ng del servizio <strong>di</strong> raccolta e smaltimento<br />

rifiuti. Ovviamente le norme <strong>di</strong> legge sono cambiate nel tempo e <strong>di</strong><br />

conseguenza qualche problema nel conferimento <strong>di</strong>retto da parte dei<br />

Comuni alla nostra società, alla società che gli stessi Comuni avevano<br />

creato, ovviamente ci sarebbe stato. E <strong>di</strong> conseguenza si è pensato<br />

ovviamente a che cosa fare, se rischiare <strong>di</strong> morire da soli, oppure<br />

andare a vivere con gli altri. Questo è un po’ il succo del ragionamento.<br />

Mi permetto <strong>di</strong> fare un parallelismo se volete, noi lo stiamo facendo<br />

oggi, ma qualcuno vicino a noi, mi riferisco alla A.S.M. Brescia e alla<br />

AEM <strong>di</strong> Milano, l’ha fatto prima <strong>di</strong> noi in tempi forse non sospetti o<br />

magari ragionando nella logica <strong>di</strong> quello che la legge voleva, perché la<br />

legge è del 2006 e <strong>di</strong> conseguenza la legge a cadenza <strong>di</strong> un certo<br />

periodo <strong>di</strong> tempo avrebbe imposto a tutti. Queste due società, come<br />

sapete bene, hanno creato la A2A, che è una società quotata in borsa e<br />

<strong>di</strong> fatto, sfruttando il fatto che AEM era già quotata in borsa, per cui<br />

aveva già il pubblico all’interno <strong>di</strong> una società <strong>di</strong>ciamo che era la<br />

municipalizzata, per cui società pubblica a livello <strong>di</strong> Milano, chiaramente<br />

fondendo e unendosi le due società <strong>di</strong> fatto ottemperavano chiaramente<br />

al <strong>di</strong>spositivo della norma e <strong>di</strong> conseguenza si sono portati avanti come<br />

purtroppo si sono portati avanti, per loro fortuna, in altre cose tempo fa.<br />

Cosa abbiamo fatto Abbiamo cercato <strong>di</strong> capire cosa fare e sulla scorta<br />

<strong>di</strong> un convegno che avevamo fatto il 10 <strong>di</strong> <strong>di</strong>cembre del 2009,<br />

chiaramente siamo andati a capire <strong>di</strong> fare massa critica perché la cosa<br />

70


più importante era quella <strong>di</strong> ragionare su vasta scala e porci sul mercato<br />

non come piccola entità, piccola relativamente perché comunque<br />

S.A.B.B. oggi serve circa 125.000 abitanti equivalenti, per cui non è<br />

piccola, è circa il 10-12% della Provincia <strong>di</strong> Bergamo, ma era evidente<br />

che dovendo giocare su più tavoli e dovendo giocare sulla<br />

privatizzazione del 40% della società, si è cercato <strong>di</strong> trovare la<br />

soluzione migliore per rendere appetibile e comunque non buttare via il<br />

bagaglio <strong>di</strong> esperienza che S.A.B.B. si è portata <strong>di</strong>etro in questi anni.<br />

Avete tutti in mano il prospetto che vi è stato <strong>di</strong>stribuito e mi permetto <strong>di</strong><br />

ricostruire brevemente il percorso <strong>di</strong> S.A.B.B. negli ultimi sei o sette<br />

anni, S.A.B.B. fatturava 3 milioni <strong>di</strong> Euro, oggi arriva a superare i 10<br />

milioni <strong>di</strong> Euro in termine <strong>di</strong> fatturato e <strong>di</strong> conseguenza negli ultimi anni,<br />

grazie al conferimento anche <strong>di</strong> <strong>Treviglio</strong> chiaramente del servizio, è<br />

evidente che è cresciuta e ha potuto fornire un certo tipo <strong>di</strong> servizio alla<br />

zona. Abbiamo cercato dei partner simili a noi, come massa critica,<br />

come entità, come conferimento <strong>di</strong> servizi e con la possibilità <strong>di</strong><br />

sviluppo. La ricerca si è poi chiusa perché da parte loro e qui ci sono<br />

appunto i Presidenti delle due società Sepco e Unica, si è chiusa a<br />

questi due partner che hanno accettato <strong>di</strong> buon grado l’obiettivo <strong>di</strong> fare<br />

un percorso che ci porta oggi a chiedere anche al Consiglio Comunale<br />

<strong>di</strong> <strong>Treviglio</strong> l’okay per andare avanti nel progetto e costituire questa<br />

massa critica che mettendo assieme le tre realtà, ma da notizie ricevute<br />

nei Consigli Comunali <strong>di</strong> altri paesi, <strong>di</strong> S.A.B.B. che non conferivano<br />

sinora il servizio a S.A.B.B. ma che lo conferivano ad altri, o meglio<br />

avevano fatta gara per conferirlo ad altri e per farlo fare ad altri, molto<br />

probabilmente potrebbe dai 210.000 abitanti equivalenti che oggi<br />

rappresentala massa critica delle tre entità, arrivare io mi auguro ai<br />

350.000, che è un po’ l’obiettivo finale, ma probabilmente ci fermeremo<br />

vicino ai 300.000 abitanti. Fatto salvo che la zona governata da Sepco è<br />

una zona anche turistica e che <strong>di</strong> conseguenza dai 59.000 abitanti<br />

equivalenti che oggi serve, perché la loro fortuna è stata quella <strong>di</strong><br />

inserire nell’atto costitutivo della società l’obbligo <strong>di</strong> conferimento da<br />

parte dei Comuni soci del servizio, può chiaramente fare lievitare<br />

questa massa critica per la logica che Clusone ovviamente, Catione<br />

della Presolana piuttosto che altri paesi d’estate si riempiono <strong>di</strong> turisti e<br />

<strong>di</strong> conseguenza fa lievitare questo numero.<br />

Ovviamente alcuni obiettivi erano quelli chiaramente del mantenimento<br />

in mano pubblica <strong>di</strong> questo importante servizio, la garanzia chiaramente<br />

del corretto svolgimento del servizio, il mantenimento del livello<br />

occupazionale, poi vedremo alcuni numeri per capire l’entità della<br />

questione, chiaramente la valorizzazione, cioè vivere il rifiuto non come<br />

problema, ma come risorsa e non più dover sopportare o supportare, mi<br />

ricordo nell’anno ’94-’95, quando avevamo anche noi qualche<br />

71


problemino <strong>di</strong> raccolta e <strong>di</strong> smaltimento del rifiuto. Il progetto<br />

aggregativo ovviamente prevede che le tre entità che oggi vi<br />

proponiamo…<br />

Cambio cassetta<br />

… azienda legata alla raccolta e allo smaltimento. È evidente che<br />

questo tipo <strong>di</strong> operazione come vi ho detto prima è nata da un convegno<br />

che abbiamo fatto il 10 <strong>di</strong> <strong>di</strong>cembre, è proseguita poi per una lettera che<br />

è stata fatta dal Controllo analogo al Presidente della Provincia <strong>di</strong><br />

Bergamo precisamente l’8 <strong>di</strong> gennaio del 2010; a questa lettera in tutta<br />

sincerità non è mai stato risposto, ma questo non significa che potesse<br />

essere un <strong>di</strong>niego, anzi è stata letta e anche ex post possiamo<br />

affermare che è stata letta positivamente, in quanto questo progetto ha<br />

un po’ ottenuto la bene<strong>di</strong>zione, mi permetto <strong>di</strong> <strong>di</strong>re trasversale, della<br />

Provincia, tant’è che parlando prima con il Presidente <strong>di</strong> Unica, mi<br />

risulta che tanti paesi, alcuni paesi che non conferivano il servizio a<br />

Unica nella zona dell’Isola, hanno deliberato questo nuovo conferimento<br />

a questa nuova società proprio perché evidentemente è stato capito il<br />

senso dell’aggregazione e del fare massa critica.<br />

Caravaggio non più tar<strong>di</strong> <strong>di</strong> venerdì, paese che non conferiva a S.A.B.B.<br />

il servizio, ha approvato la stessa Consigliera che vi viene chiesta<br />

questa sera <strong>di</strong> approvare; Romano <strong>di</strong> Lombar<strong>di</strong>a, salvo stravolgimenti<br />

dell’ultima ora, lo dovrebbe fare il 31 mi pare, o il 4, loro non hanno<br />

problemi <strong>di</strong> scadenza elettorale, <strong>di</strong> conseguenza possono andare<br />

lunghi. Mi risulta che, sia per parlare del nostro vicinato, sia Fara<br />

d’Adda, sia Ciserano, paesi che pur essendo soci <strong>di</strong> S.A.B.B. non<br />

conferivano il servizio, hanno approvato o stanno per approvare, il 31<br />

approveranno anche loro il conferimento, mentre Ciserano so che l’ha<br />

già approvato… il 4 anche lui.<br />

Nell’andare avanti nella spiegazione <strong>di</strong> questo progetto, al <strong>di</strong> là<br />

dell’avervi detto che sono tre entità <strong>di</strong>stinte, tre realtà geografiche<br />

<strong>di</strong>stinte, Sepco Val Seriana – Alta Val Seriana, Linea Servizi zona<br />

dell’Isola, S.A.B.B. Bassa Pianura Bergamasca, con tutti i paesi che<br />

come potete vedere se Sepco può annoverare l’en plein <strong>di</strong> chi<br />

materialmente già conferisce ma conferirà il servizio, non si può <strong>di</strong>re<br />

così per quanto riguarda Unica e per quanto riguarda S.A.B.B. A pag. 5<br />

del prospetto che avete in mano c’è una verifica <strong>di</strong> fattibilità economica<br />

del servizio aggregato. Ovviamente è stato costruito su dati previsionali<br />

dell’esercizio 2010 che comporterebbero la creazione <strong>di</strong> una nuova<br />

società che avrebbe, se fosse stata in essere nel 2010, un fatturato <strong>di</strong><br />

16.700.000 Euro. Ovviamente è stato fatto una sorta <strong>di</strong> piano industriale<br />

aggregato, ma non si può chiamare piano industriale perché il vero<br />

72


piano industriale verrà realizzato nel momento in cui sapremo<br />

materialmente per certo quanti abitanti dovremo andare a servire e <strong>di</strong><br />

conseguenza in quel caso verrà costruito il piano industriale che servirà<br />

anche per costruire la gara.<br />

Chiaramente il dato del risultato ante imposte non è quello che<br />

interessa, ma che ci interessa è la valenza del progetto, che è una<br />

valenza sovracomunale a livello provinciale, ma che questa volta<br />

anziché essere <strong>di</strong>gerita perché parte dall’alto e scende verso il basso,<br />

se volete come Uniacque, anche se poi alla fine il progetto è più che<br />

con<strong>di</strong>visibile, questa volta parte dal basso per andare un po’ più in alto.<br />

A pag. 6 vedete quello che potrebbe essere, ma questa volta sarebbe<br />

stato nella realtà la quantità dei rifiuti gestiti nell’anno 2009, si sta<br />

parlando <strong>di</strong> 100.000 tonnellate annue <strong>di</strong> rifiuto, chiaramente <strong>di</strong>viso come<br />

R.S.U., in<strong>di</strong>fferenziato, ingombrante, FORSU, ecc. ecc. ecc., la pag.<br />

successiva vi fa un po’ vedere quella che è la parte tecnica sia dal<br />

punto <strong>di</strong> vista operativo, per cui quelli che sono i mezzi messi a<br />

<strong>di</strong>sposizione dalle tre società e la parte del personale, che è un altro dei<br />

motivi per cui chiaramente ci siamo impegnati, tutte e tre le società, per<br />

costituire massa critica, garantire cioè a questi 121,5 persone la<br />

continuità lavorativa. È evidente che l’obiettivo potrebbe anche essere<br />

quello, una volta ottimizzato il servizio e raggiunte masse critiche più<br />

importanti, <strong>di</strong> incrementare se non razionalizzare il servizio.<br />

Ovviamente a pag. 9 vedete il confronto percentuale degli abitanti<br />

attualmente serviti, o meglio quello <strong>di</strong> cui in questo momento sia Sepco<br />

che S.A.B.B. che Linea Servizi possono portarsi come dote aggregata<br />

ante le delibere dei Consigli Comunali, vede chiaramente la nostra<br />

società fare la parte del leone dal punto <strong>di</strong> vista… come vedete poi a<br />

pag. 10 c’è in potenziale, cioè che Linea Servizi potrebbe aggregare<br />

oltre 33.000 abitanti che oggi già serve 79.000 abitanti; Sepco è<br />

un’isola felice a sé stante, mentre per quanto ci riguarda da 124<br />

potremmo passare quasi a 200.000 abitanti. Ovviamente il bacino in<br />

questione andrebbe a servire a pieno regime 360.000 abitanti, credo<br />

che è l’ambizione ovviamente, l’obiettivo finale, ma probabilmente ci<br />

fermeremo intorno ai 300.000 che già comunque vuole <strong>di</strong>re 90.000<br />

abitanti in più della situazione attuale, per cui un dato importante che ci<br />

porterebbe ad avere circa il 30%, 33% della massa critica a livello<br />

provinciale e questo potrebbe essere un dato importante anche per<br />

eventualmente future scelte dal punto <strong>di</strong> vista provinciale su questo<br />

<strong>di</strong>scorso.<br />

Entriamo adesso nel merito <strong>di</strong> che cosa viene chiesto a questo<br />

Consiglio Comunale, che cosa è stato chiesto ai Consigli Comunali<br />

degli altri Comuni: <strong>di</strong> approvare un progetto che prevede la costituzione<br />

73


<strong>di</strong> una nuova società, per cui <strong>di</strong> una nuova struttura, <strong>di</strong> una nuova<br />

entità, una S.r.l. nuova, nella quale verrà conferito il ramo d’affitto<br />

d’azienda delle tre società, S.A.B.B., Sepco e Linea Servizi, in modo<br />

che con una successiva gara a cosiddetto doppio oggetto, pag. 14,<br />

perché doppio oggetto Perché da una parte si prevede che ci sia una<br />

gara per stabilire echi in termini <strong>di</strong> aumento <strong>di</strong> capitale fornirà i mezzi<br />

necessari a questa nuova società per partire, fare da start up e partire<br />

con la gestione del servizio, per cui si prevede la privatizzazione del<br />

40% e fatto un milione <strong>di</strong> Euro il capitale sociale <strong>di</strong> questa nuova<br />

società in termini <strong>di</strong> conferimento <strong>di</strong> ramo d’affitto d’azienda, il partner<br />

nuovo dovrà metterci un ulteriore 40%, per cui mettere denaro per fare<br />

funzionare ovviamente il servizio, per fare funzionare la società. Anche<br />

perché se la società dovesse appunto partire il primo <strong>di</strong> gennaio del<br />

2012, è evidente che il 27 gennaio o il 10 <strong>di</strong> febbraio i primi stipen<strong>di</strong><br />

devono essere pagati e certamente i Comuni non hanno ancora pagato<br />

il servizio a questa nuova società, per cui servirà che questo partner<br />

porti in denaro il 40%. A doppio oggetto perché in fase successiva si<br />

metteranno a gara chiaramente i servizi specifici, in modo da poter<br />

avere i partner o lo stesso partner che materialmente il primo <strong>di</strong> gennaio<br />

del 2012 sarà in grado <strong>di</strong> portarci via i rifiuti dalle strade.<br />

(intervento fuori microfono)<br />

Scusa, probabilmente c’è un intercalare in più perché io ho lavorato<br />

sull’altro, hai ragione… una pagina più avanti, probabilmente sì.<br />

Comunque è specificato in una pagina successiva.<br />

Sostanzialmente il progetto prevede una prima situazione <strong>di</strong> governance<br />

ante ovviamente gara, con una fase successiva che prevede a pieno<br />

regime un Consiglio d'Amministrazione a 5 componenti, dove 3<br />

componenti saranno l’espressione del pubblico, 2 componenti saranno<br />

l’espressione del privato, il Presidente spetterà alla parte pubblica e alla<br />

parte privata spetterà l’Amministratore Delegato. Ovviamente il servizio<br />

sarà gestito dalla parte privata con il controllo della parte pubblica.<br />

Chiaramente se volete possiamo entrare nel merito anche <strong>di</strong> quello che<br />

deve fare il Consiglio Comunale, fatto salvo che per quanto riguarda il<br />

Consiglio Comunale <strong>di</strong> <strong>Treviglio</strong>, ma anche per altri Consigli Comunali<br />

che non hanno specificato all’interno della delibera ovviamente il<br />

servizio specifico da conferire, ci sarà poi una successiva delibera a<br />

livello <strong>di</strong> Giunta Comunale che prevederà materialmente poi il vero, o <strong>di</strong><br />

Consiglio a seconda poi delle eventuali deleghe o <strong>di</strong> quanto verrà<br />

stabilito, che prevederà poi quelli che sono i vari affidamenti dei servizi,<br />

che <strong>Comune</strong> per <strong>Comune</strong> andrà a fare a questa nuova società.<br />

Ovviamente tutti i Comuni che sono soci S.A.B.B. e che hanno conferito<br />

o che conferiranno, ciascuno ha costruito il proprio servizio sul proprio<br />

territorio ed è evidente che i costi <strong>di</strong> seconda per esempio se si faccia<br />

74


come per <strong>Treviglio</strong> la raccolta <strong>di</strong> sera piuttosto che al mio paese la<br />

raccolta il mattino, è evidente che sono costi <strong>di</strong>versi, la gestione della<br />

piattaforma ecologica non tutti i paesi l’hanno conferita, ciascun<br />

<strong>Comune</strong> ha un proprio modo <strong>di</strong> gestire il rifiuto, nel senso che si lavora<br />

ancora con le campane del vetro per quanto riguarda alcuni Comuni,<br />

altri Comuni invece fanno il porta a porta, questi saranno ragionamenti<br />

che poi il Consiglio d'Amministrazione <strong>di</strong> S.A.B.B. andrà materialmente<br />

a spiegare e a partecipare ad ogni Giunta Comunale o a ogni Consiglio<br />

per la formalizzazione definitiva.<br />

Io credo, per quanto riguarda il progetto, più o meno <strong>di</strong> avervi detto<br />

tutto, ovviamente avrete ricevuto dal Presidente del Consiglio Comunale<br />

chiaramente tutto quello che è il progetto, che prevede ovviamente una<br />

parte deliberativa che è quello <strong>di</strong> cui dobbiamo parlare questa sera,<br />

chiaramente avete ricevuto la bozza <strong>di</strong> Statuto <strong>di</strong> questa nuova società<br />

che deve essere costituita, nella quale verranno conferiti i rami d’affitto<br />

d’azienda, lo schema del patto parasociale tra le tre società proprio per<br />

fare massa critica e legarci dal punto <strong>di</strong> vista tecnico, ma anche politico,<br />

<strong>di</strong> scelta politica per quanto riguarda la nuova società, la bozza <strong>di</strong><br />

Statuto <strong>di</strong> gara, il patto <strong>di</strong> sindacato, che chiaramente le tre società<br />

dovranno ovviamente poi sottoscrivere per effetto <strong>di</strong> questa nuova<br />

società, ovviamente quello che vi ho spiegato io adesso e per quanto<br />

riguarda una sorta <strong>di</strong> contratto <strong>di</strong> servizio quadro, questo era un po’<br />

costruito un po’ per tutti i Comuni, senza entrare nello specifico, perché<br />

come vi ho detto prima è evidente che ciascun <strong>Comune</strong> ha una propria<br />

peculiarità e nessuno vuole stravolgere quelli che sono ragionamenti<br />

campanilistici, usiamo questo termine.<br />

Voi dovreste avere anche nell’ultimo pezzo della relazione anche una<br />

sorta <strong>di</strong> piano <strong>di</strong> investimenti parco mezzi piuttosto che investimenti per<br />

rinnovo, pag. 23, ci avete anche quella voi… perfetto, comunque come<br />

avete potuto vedere anche sulla pagina precedente, quella 15, quella<br />

inserita come intercalare, che prevede… pag. 16… che prevede il piano<br />

industriale, nei primi tre anni sono stati previsti incrementi <strong>di</strong> servizio e<br />

<strong>di</strong> fatturato, negli anni successivi invece c’è stata una sorta <strong>di</strong><br />

assestamento <strong>di</strong> questi numeri. Questo perché ovviamente il piano<br />

industriale è stato costruito sulla scorta del fatto che molte<br />

Amministrazioni, avendo già conferito il servizio a S.A.B.B., dal primo <strong>di</strong><br />

gennaio del 2012 passeranno materialmente a questa nuova società;<br />

altri Comuni, che magari hanno contratti in essere con privati, che<br />

scadranno magari al 31 <strong>di</strong>cembre del 2012 o del 2013, entreranno in<br />

ritardo <strong>di</strong> un anno o <strong>di</strong> due anni in questa nuova società, per cui andrà<br />

avanti il contratto con la vecchia società fino quando naturalmente non<br />

scadrà e <strong>di</strong> conseguenza, nell’ipotesi <strong>di</strong> Caravaggio, salvo che<br />

intervengano delibere <strong>di</strong> TAR che vanno ad annullare determinate cose,<br />

75


dovrebbe avrebbe il contratto che scade il 31.12.2013, per cui entrerà a<br />

partire dal 2014 per i successivi 10 anni, perché ovviamente la gara<br />

viene fatta e viene costruita sulla scorta <strong>di</strong> 12 anni <strong>di</strong> servizio.<br />

Io credo <strong>di</strong> avervi detto un po’ tutto quanto dovevo <strong>di</strong>rvi. Ovviamente<br />

<strong>Treviglio</strong> so che ha fatto già una gara del genere che riguarda Unigas,<br />

per cui ha già un percorso <strong>di</strong> questo tipo, tenete conto che mentre per<br />

Unigas si parla <strong>di</strong> gas, per cui <strong>di</strong> massa critica che produce utili, per<br />

quanto riguarda i rifiuti e essendo la società S.A.B.B. una società<br />

completamente pubblica, che ha sempre avuto la peculiarità <strong>di</strong><br />

mantenere costi più bassi possibile per fornire un servizio senza creare<br />

utili se non quelli per la gestione or<strong>di</strong>naria dell’Azienda, ovviamente non<br />

stiamo parlando <strong>di</strong> grasso che cola, ma stiamo comunque parlando <strong>di</strong><br />

rifiuti, per cui questo è un po’ il <strong>di</strong>scorso. Per cui, se avete qualche<br />

domanda, ben lieto…<br />

Presidente<br />

Ecco, per i Presidenti delle tre società se vogliono intervenire per<br />

qualche ulteriore precisazioni… o i rappresentanti delle tre società che<br />

vogliano intervenire per qualche delucidazione ulteriore. D’Acchioli<br />

chiede la parola.<br />

Dott. D’Acchioli – S.A.B.B.<br />

Velocemente. Il Sindaco Bugini ha già espresso quasi tutto, quali sono<br />

le intenzioni e il percorso. Però io credo che questo sia un passaggio<br />

obbligato, cioè è la legge stessa che impone o <strong>di</strong> trasformarsi e quin<strong>di</strong><br />

aderire a società miste con una gara ad evidenza pubblica a doppio<br />

getto, oppure l’Azienda deve concorrere a gare a livello nazionale, o<br />

oltre, però credo che la mission <strong>di</strong> S.A.B.B. non era questa <strong>di</strong><br />

partecipare a gare, ma era semplicemente quella <strong>di</strong> dare un servizio nel<br />

miglior modo possibile ai propri azionisti, ai propri soci, alle proprie<br />

Amministrazioni, cercando se possibile <strong>di</strong> introdurre anche delle novità,<br />

cioè non andando al <strong>di</strong>videndo degli utili che sono pochi, ma quegli utili<br />

iscriverli a riserve e parte <strong>di</strong> questi gestirli all’interno <strong>di</strong> un piano<br />

ambientale <strong>di</strong> territorio. Sono già quattro o cinque anni che noi stiamo<br />

facendo questi esperimenti, quest’anno S.A.B.B. toccherà circa 1.000<br />

alunni delle scuole elementari e me<strong>di</strong>e su tutto il territorio della Bassa<br />

Bergamasca e credo che questo aspetto sia da sottolineare in quanto i<br />

risultati <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenziazione del rifiuto stanno venendo e devono essere<br />

valorizzati secondo me; troppe volte con sufficienza noi archiviamo<br />

delle questioni.<br />

76


<strong>Treviglio</strong>, e io credo che sia un merito comunque dell’Amministrazione,<br />

che ha investito e dei citta<strong>di</strong>ni che hanno inteso operare sotto questo<br />

in<strong>di</strong>rizzo, <strong>Treviglio</strong> dal 2005 che era 46,5%, nel 2010 come <strong>di</strong>fferenziata<br />

61,2%. Non siamo ancora all’interno del raggiungimento degli obiettivi<br />

che prevede il decreto 152 del 65%, ma con un po’ <strong>di</strong> impegno io credo<br />

che si possano raggiungere questi obiettivi. E guardate, i nostri 130.000<br />

abitanti circa sul territorio comunque danno una percentuale che oscilla<br />

tra il 55 e il 57%; sono percentuali, come <strong>di</strong>ceva il Sindaco Bugini,<br />

anche all’interno <strong>di</strong> realtà che non fanno la <strong>di</strong>fferenziata spinta, chi ha le<br />

campane, chi non fa l’umido, sono verità che purtroppo vanno a<br />

con<strong>di</strong>zionare un risultato finale.<br />

Questa è un’occasione soprattutto per quei Comuni che spingono meno<br />

sulla <strong>di</strong>fferenziata, quei Comuni che oggi non conferiscono, <strong>di</strong> conferire<br />

con un obiettivo preciso. Quale è l’obiettivo che ci ha animato, perché<br />

già S.A.B.B. nel tempo aveva fatto un po’ <strong>di</strong> pellegrinaggio perché<br />

piccoli si è belli, ma non si conta sulla scena complessiva. Se ci si<br />

unisce, magari possiamo valorizzare meglio il rifiuto. Sembra strano:<br />

valorizzare il rifiuto. Oggi il rifiuto è comunque un valore. Noi non<br />

abbiamo impianti, non abbiamo niente, quin<strong>di</strong> a maggior ragione<br />

dobbiamo fare attenzione a questo rifiuto, quin<strong>di</strong> fare massa per tentare<br />

<strong>di</strong> mettere sul mercato un rifiuto che possa essere appetibile e quin<strong>di</strong><br />

dare un ritorno alle nostre Amministrazioni.<br />

Quin<strong>di</strong> io credo che è la legge stessa che ci impone questi passaggi.<br />

Noi abbiamo tentato <strong>di</strong> fare anche l’impossibile e spesso io <strong>di</strong>co ci<br />

siamo anche trovati soli nell’immaginare, nel pensare, nell’elaborare dei<br />

percorsi, però questo è il 16° Consiglio Comunale, poco fa ha approvato<br />

Fornovo, dovevamo essere a Fornovo e ci siamo un po’ <strong>di</strong>visi. Però<br />

durante questi Consigli ve<strong>di</strong>amo che c’è la crescita e io chiedo a tutti,<br />

date un voto positivo, perché dalla positività del voto c’è anche lo spirito<br />

in più che deve animare questi amministratori, o i futuri, nel dare delle<br />

risposte precise, altrimenti comunque saremo in balia <strong>di</strong> quello che il<br />

mercato ci impone. Io credo che in tre riusciremo a fare un viaggio<br />

migliore che da soli e se poi durante il percorso, perché le società<br />

pubbliche non sono solo queste tre, ce ne sono delle altre,<br />

evidentemente stanno aspettando cose <strong>di</strong>verse dal nostro<br />

ragionamento, però noi pensiamo sempre che c’è possibilità <strong>di</strong><br />

intercettarle, perché la nostra risposta non è avere la se<strong>di</strong>a per tre, ma<br />

tentare <strong>di</strong> mettere amministratori seri, sia pubblici, che privati, che<br />

possano dare risposte ai bisogni complessivi della Provincia.<br />

Presidente<br />

Grazie. Per caso volete integrare<br />

77


Sig. Mazzola – Linea Servizi<br />

No, semplicemente una cosa, chiarire… ogni tanto si sente Unica e<br />

Linea Servizi. Diciamo che Linea Servizi è una società strumentale <strong>di</strong><br />

Unica; Unica è la hol<strong>di</strong>ng dell’Isola che raggruppa tutta una serie <strong>di</strong><br />

società fra cui la stessa Linea Servizi che fa appunto la raccolta rifiuti<br />

nella zona. Semplicemente questo, poi vado solo a riba<strong>di</strong>re quanto…<br />

Linea Servizi è una società <strong>di</strong>ciamo che ha una quin<strong>di</strong>cina d’anni, è<br />

nata con tre Comuni inizialmente, che poi pian piano si è allargata<br />

offrendo servizi ad altri Comuni e poi entrando in Unica praticamente<br />

raggruppa un bacino <strong>di</strong> circa 130.000utenti a cui si offre vari servizi,<br />

dalla gestione calore alla raccolta rifiuti, alla gestione del gas e degli<br />

immobili in genere. Diciamo che ha un fatturato intorno a 5,5 milioni <strong>di</strong><br />

fatturato l’anno come società Linea Servizi, come Unica invece<br />

arriviamo intorno ai 20 milioni <strong>di</strong> Euro.<br />

La società <strong>di</strong>ciamo che non ha mai avuto problemi <strong>di</strong> Bilancio, è sempre<br />

andata abbastanza tranquilla, anche qui l’obiettivo dei soci era quello <strong>di</strong><br />

non gravare il peso sulle bollette, ma uscire con un utile che<br />

permettesse alla società <strong>di</strong> sopravvivere; è una società strutturata con<br />

relativi mezzi e personale, per cui svolge <strong>di</strong>rettamente il servizio. Noi<br />

abbiamo una raccolta molto spinta sulla <strong>di</strong>fferenziata, perché facciamo<br />

su quasi tutti i nostri Comuni raccolta porta a porta, con non più tassa<br />

ma tariffa, dove si vede che la raccolta <strong>di</strong>fferenziata è passata dal 50%<br />

al 70-73%, si vede la <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> impostazione dà subito il risultato<br />

<strong>di</strong>ciamo. Questo è un po’ quanto.<br />

Per il resto, abbiamo concordato anche noi <strong>di</strong> sposare il proverbio che<br />

l’unione fa la forza, anziché chi fa da sé fa per tre, oggi siamo all’unione<br />

fa la forza… obbligati. Ringrazio.<br />

Presidente<br />

Marco Opran<strong>di</strong> sulla Sepco della Val Seriana.<br />

Sig. Opran<strong>di</strong> – Sepco<br />

Innanzitutto buona sera a tutti, grazie per l’invito. È una società che<br />

presenta qualche caratteristica un po’ più peculiare rispetto alle altre, è<br />

già stato detto nella presentazione. Anche la nostra è una società che<br />

ha circa 14-15 anni, nata anche qui con pochi Comuni, precisamente<br />

sull’altopiano <strong>di</strong> Clusone, con una realtà <strong>di</strong> 7 Comuni; una delle<br />

caratteristiche però della Sepco è stata quella… la scelta è stata quella<br />

che ogni socio che avesse voluto entrare all’interno della società<br />

78


doveva per forza conferire i servizi. Infatti noi adesso abbiamo una<br />

realtà <strong>di</strong> 28 Comuni, e tutti i Comuni hanno conferito il servizio <strong>di</strong><br />

raccolta e smaltimento dei rifiuti.<br />

Ovviamente viviamo in una realtà un po’ più particolare, sono tanti i<br />

piccoli Comuni, infatti noi con 28 Comuni abbiamo circa 53.000 abitanti<br />

e come il Sindaco Bugini <strong>di</strong>ceva abbiamo però una realtà particolare da<br />

un punto <strong>di</strong> vista turistico, abbiamo un flusso turistico abbastanza<br />

significativo soprattutto sulla zona dell’alta Valle Seriana e l’altopiano <strong>di</strong><br />

Clusone, con un incremento degli abitanti equivalenti <strong>di</strong> circa,<br />

calcolabile attorno ai 15.000, perciò gestiamo una massa critica <strong>di</strong> rifiuti<br />

per circa 65.000-70.000 abitanti. Gestita un po’ come le altre società,<br />

sempre con molta attenzione al Bilancio, i costi dei servizi chiaramente<br />

vengono ribaltati pari pari sui Comuni, pertanto un incremento dei costi<br />

o degli utili comporterebbe un incremento dei costi per i citta<strong>di</strong>ni e per i<br />

Comuni, pertanto la filosofia scelta dall’Amministrazione è quella del<br />

massimo contenimento dei costi con utili poco significativi, utili<br />

soprattutto utilizzati per la gestione della società. Anche noi ci siamo<br />

trovati <strong>di</strong> fronte allo stesso problema delle altre società <strong>di</strong> fronte alle<br />

problematiche poste dal 23-bis prima e dalla legge che definiva poi<br />

come scadenza ultima il 31.12.<strong>2011</strong>, in<strong>di</strong>pendentemente dalle<br />

deliberazioni dei Comuni, la scadenza dei contratti, anche perché tutti i<br />

Comuni avevano affidato alla Sepco il servizio fino al 2021, era stata<br />

una scelta strategica per rendere chiaramente più forte la società.<br />

Una piccola analisi che forse non è stata approfon<strong>di</strong>ta da chi mi ha<br />

preceduto, io parlo un po’ delle nostre realtà, poi non so se equivale<br />

anche per i Comuni vostri che hanno <strong>di</strong>mensioni <strong>di</strong>verse, nelle nostre<br />

realtà il corso della T.A.R.S.U. è equamente <strong>di</strong>viso <strong>di</strong> circa al 50% sul<br />

servizio e 50% poi sullo smaltimento. Credo che tutti siate a<br />

conoscenza <strong>di</strong> quello che è successo a gennaio con la vicenda REA,<br />

dove unilateralmente la REA ha comunicato un aumento del 64% della<br />

tariffa che avrebbe avuto una ricaduta sui Comuni e poi <strong>di</strong> conseguenza<br />

sui citta<strong>di</strong>ni, del 33% circa sulla T.A.R.S.U. Questo perché Perché noi<br />

da una parte riusciamo a controllare i costi e i servizi sulla raccolta e il<br />

trasporto, siamo invece in balia un po’ <strong>di</strong> quelle che sono i capricci e le<br />

scelte strategiche degli smaltitori per quanto riguarda i costi sullo<br />

smaltimento. Questa operazione permetterà ai Comuni che aderiscono<br />

invece un controllo più puntuale sui costi nella proiezione in 12 anni del<br />

progetto, mettendo a gara anche il costo, pertanto con ipotesi <strong>di</strong>rei<br />

piuttosto interessanti anche da un punto <strong>di</strong> vista del contenimento dei<br />

costi per i prossimi 12 anni.<br />

Anche da questo punto <strong>di</strong> vista credo sia un progetto particolarmente<br />

importante significativo per i Comuni. Per quanto riguarda la nostra<br />

79


ealtà, credo che stasera deliberasse l’ultimo <strong>Comune</strong>, il 28° <strong>Comune</strong><br />

per l’adesione al progetto è stata un’adesione assolutamente totale,<br />

senza nessunissimo problema. Grazie ancora per l’invito e a<br />

<strong>di</strong>sposizione per eventuali chiarimenti.<br />

Presidente<br />

Bene grazie. Allora l’Assessore vuole tentare un po’ la sintesi <strong>di</strong> questa<br />

<strong>di</strong> questa presentazione.<br />

Assessore Stucchi<br />

No, hanno detto tutto quello che bisognava <strong>di</strong>re, volevo solo fare due<br />

precisazioni, che dal 2006 in poi, da quando si è inse<strong>di</strong>ata questa<br />

Amministrazione, a livello normativo non è più stato possibile passare<br />

da tassa rifiuti a tariffa, quin<strong>di</strong> da T.A.R.S.U. a TIA, anche adesso è<br />

tutto congelato e questa è la prima precisazione. La seconda è che nel<br />

corso <strong>di</strong> questi anni la quantità <strong>di</strong> rifiuti raccolti dalla S.A.B.B. è<br />

aumentata come chilogrammi <strong>di</strong> circa il 15% perché <strong>Treviglio</strong> ha fatto<br />

una politica sulle macroutenze, cioè tutte, la SAME, l’Eurogravure, il<br />

Pellicano, l’ospedale, che conferivano i loro rifiuti autonomamente a<br />

società private, sono state attraverso delle convenzioni… attualmente<br />

conferiscono alla S.A.B.B. per un importo complessivo <strong>di</strong> chilogrammi<br />

2.686.000 che rappresenta circa il 15% del totale dei chili che vengono<br />

conferiti alla S.A.B.B. Solo a livello <strong>di</strong> precisazione. Grazie.<br />

Presidente<br />

Bene grazie. Allora, richieste <strong>di</strong> chiarimento o precisazioni Consigliere<br />

Merisi.<br />

Consigliere Merisi<br />

Grazie Presidente. È una curiosità Sindaco Bugini, se non ho capito<br />

male Caravaggio ha in scadenza al 31.12.2013, per cui potrebbe… per<br />

cui rientra nel 2014… va in gara. Curiosità: Fara, Castel Rozzone e<br />

Brignano, che sono gli altri tre buchi bianchi… a parte che io sono<br />

juventino per cui bianco e nero va bene, ma volevo capire un attimo.<br />

Curiosità ripeto…<br />

Sindaco Bugini<br />

Allora, Castel Rozzone so che ha deliberato il 14 <strong>di</strong> <strong>marzo</strong>, per cui già<br />

rientra; Fara d’Adda andrà in Consiglio Comunale il 31, programmato…<br />

80


Dott. D’Acchioli<br />

Castel Rozzone già conferisce e Fara d’Adda no.<br />

Sindaco Bugini<br />

No, per cui sono abitanti in più che arrivano, così come Ciserano,<br />

Brignano…<br />

Dott. D’Acchioli<br />

Brignano ha detto che non aderisce…<br />

Sindaco Bugini<br />

Per ora… Ho parlato col Sindaco <strong>di</strong> Brignano settimana scorsa, quando<br />

ci siamo visti per una riunione alla Residenza sanitaria assistita <strong>di</strong><br />

Brignano, io ho una versione <strong>di</strong>versa da D’Acchioli, nel senso che ci<br />

pensa… Poi andremo alla carica ovviamente.<br />

Presidente<br />

Bene, altri chiarimenti Consigliere Scarpellino.<br />

Consigliere Scarpellino<br />

Volevo chiedere in questa operazione che fine fa la partecipazione nella<br />

società TE.AM.<br />

Sindaco Bugini<br />

Allora, come ho detto nella spiegazione precedente, le tre aziende,<br />

Sepco, Unica e S.A.B.B. manterranno la propria patrimonialità, per cui<br />

in questa operazione Ecolegno, Ecoinerti e TE.AM. che sono le tre<br />

società che fanno parte del gruppo S.A.B.B., o meglio le tre controllate<br />

da S.A.B.B., o partecipate da S.A.B.B., perché Ecoinerti non è<br />

controllata da S.A.B.B. ma è partecipata, così come TE.AM. è<br />

partecipata, mentre è controllata Ecolegno, rimarranno patrimonio<br />

staccato da tutto quello che stiamo facendo e sarà un ragionamento<br />

successivo, per cui è evidente che per ora noi stiamo parlando solo ed<br />

esclusivamente <strong>di</strong> raccolta e smaltimento dei rifiuti e basta.<br />

Presidente<br />

Bene, altri Bruno Brambilla.<br />

81


Consigliere Brambilla<br />

Sì, volevo chiedere una cosa velocissima e una considerazione<br />

altrettanto veloce. La prima era il <strong>di</strong>scorso della competenza territoriale<br />

della nuova società, se ha un obbligo riservato nella Provincia o se ha<br />

la possibilità <strong>di</strong> espandersi nei Comuni continui, visto una logica <strong>di</strong><br />

piano industriale per quanto riguarda economie <strong>di</strong> scala ecc.<br />

La considerazione invece sul <strong>di</strong>scorso del capitale minimo privato del<br />

40%, che potrebbe <strong>di</strong>ventare anche <strong>di</strong> più. E quin<strong>di</strong> parlando <strong>di</strong> rifiuti<br />

intesi come risorse, noi siamo in Lombar<strong>di</strong>a, anche se oggi, in questi<br />

giorni c’è un certo <strong>di</strong>scorso su un certo tipo <strong>di</strong> malavita che sta<br />

incominciando a prendere corpo sembra, invece in altre zone dell’Italia<br />

si parla <strong>di</strong> business. Quin<strong>di</strong> la raccomandazione è agli amministratori<br />

attuali e futuri <strong>di</strong> molta attenzione su questo aspetto, perché<br />

chiaramente il capitale privato, specialmente se nudo in quanto<br />

an<strong>di</strong>amo a chiedere capitale nudo, è un capitale che entra per<br />

sicuramente fare business. Ecc., questo è un <strong>di</strong>scorso che ha un<br />

risvolto secondo me un po’ preoccupante, che va comunque tenuto in<br />

considerazione, meno male e questo dovrà essere visto molto<br />

intensamente, il controllo del pubblico, perché questo <strong>di</strong>scorso vada<br />

avanti con gambe dritte, tanto per fare…<br />

Vi ringrazio comunque e vi faccio i complimenti per l’esposizione molto<br />

sintetica e molto chiara.<br />

Presidente<br />

Altri interventi Richieste <strong>di</strong> chiarimento Basta, passiamo a interventi e<br />

<strong>di</strong>chiarazioni <strong>di</strong> voto allora. Consigliere Guzzetti.<br />

Consigliere Guzzetti<br />

Sì grazie. Devo <strong>di</strong>re che personalmente sono contrario all’affidamento<br />

totale dei servizi pubblici al privato in questo caso qui e sono<br />

abbastanza anche <strong>di</strong>ffidente comunque all’entrata del privato del<br />

pubblico, però in questo caso qui stiamo parlando del 40% come<br />

minimo, mi auguro che si fermi al 40% e ci sia il controllo da parte<br />

della…<br />

Sindaco Bugini<br />

I latini <strong>di</strong>cevano obtorto collo in questo caso…<br />

82


Consigliere Guzzetti<br />

No, no, però è chiaro che il ragionamento penso sia abbastanza<br />

semplice, cioè un privato non entra in una società pubblica per fare il<br />

bene sociale, ma entra perché pensa comunque <strong>di</strong> avere un profitto e<br />

questo chiaramente potrebbe anche essere pericoloso per la possibilità<br />

<strong>di</strong> maggiori costi, una <strong>di</strong>minuzione della qualità del servizio, ecc. E’<br />

chiaro che qui la sfida in generale e in questo caso specifico è proprio<br />

quella <strong>di</strong> avere un privato che ottimizzi tutte le risorse, che con le<br />

economie <strong>di</strong> scala riesca anche a trovare un giusto profitto che<br />

sicuramente dovrà avere. Appunto l’importante è che non ci sia una<br />

incidenza negativa sulla qualità del servizio e sui costi dei citta<strong>di</strong>ni.<br />

L’altra cosa che volevo <strong>di</strong>re, come già in parte ho accennato in sede<br />

della Prima Commissione, e poi è stato anche ripreso prima da<br />

D’Acchioli che sicuramente ritengo importante evidenziare bene la<br />

mission della nuova società, perché voi avete presentato anche un buon<br />

piano industriale, con la previsione che riguarda tutta la Provincia, però<br />

la mission della nuova società deve essere bene evidenziata.<br />

Guardando un po’ lo Statuto così abbiamo un po’ sul generico, la<br />

mission orientata in maniera un po’ più chiara e trasparente sul<br />

valorizzare meglio i servizi alla citta<strong>di</strong>nanza e la qualità proprio della<br />

raccolta dei rifiuti, che fra l’altro se è fatta bene potrebbe anche<br />

<strong>di</strong>ventare forse una possibilità <strong>di</strong> profitto per il privato.<br />

Poi l’importanza dell’informazione, come prima citato, cioè non basta<br />

mai, bisogna lavorare fortemente su questo, a <strong>Treviglio</strong> abbiamo avuto<br />

dei buoni risultati, però ricordava prima l’Assessore che l’incremento dal<br />

45/50% fino al 61 è dovuto anche in parte al 15% sulle grosse aziende,<br />

non tanto a un miglioramento attivo del citta<strong>di</strong>no <strong>di</strong>retto. Comunque c’è<br />

indubbiamente, meno male e dovremo crescere sempre <strong>di</strong> più per<br />

arrivare a fare una raccolta <strong>di</strong> qualità e sempre maggiormente<br />

<strong>di</strong>fferenziata. Io anticipo comunque, visto che ho chiesto la parola, il<br />

voto favorevole e con l’augurio che questa società possa poi dare<br />

anche dei buoni risultati in tutti i sensi, soprattutto sul servizio e sul<br />

contenimento dei costi per i citta<strong>di</strong>ni. Grazie.<br />

Presidente<br />

Bene, ci sono altre richieste <strong>di</strong> intervento Carla Bonfichi.<br />

Carla Bonfichi<br />

Grazie Presidente. Ringrazio tutti per la chiarezza espositiva della<br />

relazione che avevo anche già sentito in Commissione, e per dettaglio<br />

83


delle informazioni date il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Treviglio</strong> non è nuovo a questo<br />

genere <strong>di</strong> cose, del resto le abbiamo sempre approvate <strong>di</strong>rei<br />

all’unanimità, qualche volta con qualche voto <strong>di</strong> astensione, però in<br />

generale all’unanimità perché creare delle economie <strong>di</strong> scala in questi<br />

settori non può che essere vantaggioso. Per quanto riguarda la<br />

riduzione della qualità del servizio, io tendenzialmente sono positiva<br />

nelle cose, per cui per quanto riguarda la riduzione della qualità del<br />

servizio secondo me l’eterogeneità della fusione <strong>di</strong> queste tre<br />

esperienze provinciali non può che portare a una sorta <strong>di</strong> know how<br />

con<strong>di</strong>viso e quin<strong>di</strong> certamente implementare da un lato portare a un<br />

miglioramento della <strong>di</strong>fferenziata e portare ad una <strong>di</strong>fferenziata spinta<br />

su <strong>Treviglio</strong> e migliorare invece quelle realtà che sono oggi delle sacche<br />

con una povertà <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenziata.<br />

Per quanto riguarda il controllo ritengo che la presidenza in capo al<br />

pubblico sia una grossa garanzia <strong>di</strong> tenuta del rapporto con le<br />

Amministrazioni Comunali partner e quin<strong>di</strong> in quanto tale <strong>di</strong> definizione<br />

nell’ambito dell’assemblea dei soci <strong>di</strong> una definizione con<strong>di</strong>visa <strong>di</strong> quelli<br />

che sono gli obiettivi da perseguire nell’arco dell’esercizio o ad<strong>di</strong>rittura<br />

degli obiettivi pluriennali <strong>di</strong> esercizio. Consentitemi una riflessione,<br />

Brambilla, chiamiamo col suo nome quello che ha citato, chiamiamole<br />

finalmente infiltrazioni mafiose. Se ne sta parlando oggi, ma è da tempo<br />

che Libera ne denuncia la presenza sul territorio lombardo. Grazie.<br />

Presidente<br />

Il Consigliere Federico Merisi.<br />

Consigliere Merisi<br />

Grazie Presidente. Alcune brevi considerazioni semplici semplici, come<br />

sono semplici gli obiettivi che leggo a pag. 2 <strong>di</strong> quanto ci avete<br />

consegnato, il mantenimento della presenza pubblica nella gestione del<br />

servizio, garanzia del corretto svolgimento del servizio, mantenimento<br />

del livello occupazionale e controllo delle <strong>di</strong>namiche, valorizzazione dei<br />

rifiuti ai fini energetici del riuso, raggiungimento delle economie <strong>di</strong><br />

scala. Credo che siano anche obiettivi ambiziosi per carità, però nella<br />

loro semplicità e nella loro linearità immagino che riflettano quello che<br />

effettivamente le tre società attualmente fanno e che hanno comunque<br />

intenzione <strong>di</strong> importare nella newco futura <strong>di</strong> questa sera costituzione.<br />

Credo che siano obiettivi alla portata <strong>di</strong> tutti, non voglio andare<br />

certamente sui numeri, mi ha già preceduto qualcuno con dovizia <strong>di</strong><br />

particolari, ma sono note davvero qualificanti a mio avviso, <strong>di</strong> un<br />

servizio che prende sempre più importanza nella vita nostra <strong>di</strong> tutti i<br />

giorni; che poi fatto la sera o fatto la mattina, come <strong>di</strong>ceva giustamente<br />

84


il Sindaco Bugini, sono dettagli che vedremo poi dopo, l’importante è il<br />

nocciolo… oggi non è proprio il termine giusto, comunque il nocciolo<br />

della questione sia quello <strong>di</strong> portare avanti questa fusione e anche<br />

questo è un altro brutto termine: tra nocciolo e fusione, scusate, io sono<br />

me<strong>di</strong>co nucleare, abbiate pazienza ma ce l’ho un po’ nel DNA.<br />

E un’altra considerazione sul numero <strong>di</strong> abitanti che questa nuova<br />

società andrà a raggruppare, 300.000 abitanti mi pare che l’abbia<br />

sottolineato giustamente il Sindaco Bugini anche in Commissione<br />

Prima, con 300.000 abitanti raggiungiamo circa un terzo della Provincia,<br />

per cui anche questo dà l’impressione <strong>di</strong> una società davvero forte e<br />

davvero bene strutturata. E l’ultima cosa prima <strong>di</strong> preannunciare il voto,<br />

ho sentito <strong>di</strong>re prima piccolo è bello, piccolo e bello Lionel Messi; Lionel<br />

Messi ci fa vincere le partite da solo, è vero però che messo nel<br />

Barcellona con tutto quello che c’è in giro, da Guar<strong>di</strong>ola a Xavi ad<br />

Alonso ecc., la squadra è tutta un’altra cosa. Il parere del nostro gruppo<br />

è parere favorevole, grazie.<br />

Presidente<br />

Consigliere Reduzzi.<br />

Consigliere Reduzzi<br />

Io faccio mie una serie <strong>di</strong> preoccupazioni che sono già state espresse<br />

dal Consigliere Guzzetti e dal Consigliere Brambilla, sulla questione<br />

dell’ingresso del privato all’interno <strong>di</strong> questa operazione. Non solo<br />

perché, come è stato detto, il privato ha una mission <strong>di</strong>versa, se la<br />

vogliamo chiamare così, rispetto al pubblico e giustamente dal suo<br />

punto <strong>di</strong> vista, una cosa è avere come mission il profitto e una cosa è<br />

avere come mission un servizio per le comunità dei citta<strong>di</strong>ni ecc. ecc. e<br />

questo mi preoccupa perché la strategia complessiva in cui si inserisce<br />

questo <strong>di</strong>scorso è quella della privatizzazione. Ora da un lato è vero<br />

che, come <strong>di</strong>ceva Bugini prima, noi dobbiamo recepire obtorto collo un<br />

<strong>di</strong>spositivo <strong>di</strong> legge se vogliamo mantenere il servizio in house ecc.<br />

ecc., quin<strong>di</strong> non è una scelta completamente tale, ma è<br />

un’ottemperanza, è la scelta del male minore tra le prospettive che<br />

veniva presentate dalla legge 23 e questo da un lato mi rassicura.<br />

Però io non capisco neanche, cioè io con<strong>di</strong>vido tutti i <strong>di</strong>scorsi delle<br />

economie <strong>di</strong> scala, dell’efficienza, ecc. ecc., ma mi rifiuto <strong>di</strong> pensare<br />

che il pubblico non sia in grado <strong>di</strong> farlo; fino adesso l’ha fatto, non<br />

capisco perché… voglio <strong>di</strong>re, non è l’ingresso del privato che mi<br />

garantisce queste cose qua, come se fosse la panacea <strong>di</strong> tutti i mali,<br />

della serie il pubblico è comunque sprecone, è sempre comunque un<br />

85


carrozzone. Non è vero, se il pubblico è gestito bene, se è controllato<br />

dai citta<strong>di</strong>ni ecc. ecc., può raggiungere quegli stessi obiettivi e quin<strong>di</strong><br />

non era in<strong>di</strong>spensabile il privato visto quello che è già stato realizzato.<br />

Si parla <strong>di</strong> presenza. Per adesso quella del privato è una presenza<br />

minoritaria, 40%, ma non mi sembra sia escluso che la presenza del<br />

privato aumenti fino a <strong>di</strong>ventare il 51%. A quel punto la situazione<br />

cambierebbe…<br />

Cambio cassetta<br />

… del 40% sia appunto solo un inizio, che sia il cavallo <strong>di</strong> Troia con cui<br />

poi passerà l’altro <strong>di</strong>scorso. Mi rendo conto <strong>di</strong> tutti i vincoli, tra l’altro,<br />

oltre al problema del <strong>di</strong>scorso riguardante la ricaduta sui Comuni e<br />

quin<strong>di</strong> sui citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> un eventuale ingresso della logica del profitto che<br />

poi si trasmette a cascata in termini <strong>di</strong> aumento dei costi per i Comuni e<br />

poi per i citta<strong>di</strong>ni ecc. ecc.; c’è un’altra cosa che mi preoccupa, il<br />

personale sarà trattato come veniva trattato con i contratti che aveva<br />

adesso oppure cambieranno i contratti in senso peggiorativo per il<br />

personale impiegato Perché il profitto si fa anche su quello insomma,<br />

cambiando le con<strong>di</strong>zioni salariali, <strong>di</strong> lavoro, ecc. ecc. e vorrei<br />

un’assicurazione in questo senso.<br />

Messe insieme tutte le considerazioni, il mio voto sarà <strong>di</strong> astensione.<br />

Timeo Danaos et dona ferentes.<br />

Presidente<br />

Storica citazione! Qualche altro Consigliere… il Consigliere Pirola.<br />

Consigliere Pirola<br />

Preannunciando il voto favorevole del gruppo consiliare, volevo solo<br />

fare un brevissimo commento, premesso che non conosco molto la<br />

legislazione e quin<strong>di</strong> guardo queste cose un po’ con l’occhio del privato.<br />

Mi sembra che, dato la <strong>di</strong>rezione che non poteva che essere questa,<br />

l’unica considerazione che noi si possa fare stasera è: è stata<br />

intrapresa bene o è stata intrapresa male E mi sembra che le carte<br />

<strong>di</strong>cono che si sia fatto un buon lavoro, almeno per partire. Poi la strada<br />

<strong>di</strong>rà quello che succederà, però mi sembra che da questo punto <strong>di</strong> vista<br />

insomma l’assetto dato, l’idea, il piano industriale ecc. <strong>di</strong>ano una certa<br />

tranquillità <strong>di</strong> prospettiva.<br />

La scommessa grossa è che non sarà solo del 60%, ma sarà anche del<br />

40%, perché il privato è vero che bisogna <strong>di</strong>ffidarne quando porta i doni,<br />

però per cominciare li porta e quin<strong>di</strong> insomma, poiché non è una<br />

86


ONLUS, allora la scommessa grossa sarà fare funzionare una macchina<br />

<strong>di</strong> queste <strong>di</strong>mensioni. Letta così, i colleghi sanno che taglio sempre in<br />

<strong>di</strong>agonale i numeri, ora le tre società sono società sostanzialmente che<br />

hanno degli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> efficacia e <strong>di</strong> efficienza molto simili tra <strong>di</strong> loro,<br />

molto prossimi, però, ma non prendetela come né una critica, come una<br />

nuvola nera sul futuro, però due in<strong>di</strong>catori, uno che è quello in termini<br />

percentuali del margine <strong>di</strong>retto dei servizi rispetto al valore della<br />

produzione, che in altri mon<strong>di</strong> chiameremmo il fatturato, e quello che in<br />

un altro mondo chiameremmo la red<strong>di</strong>tività pro-capite, <strong>di</strong>cono che delle<br />

tre società la più efficiente è la più piccola; poi quella me<strong>di</strong>a è quasi lì<br />

vicino e quella più grossa è meno efficiente <strong>di</strong>ciamo. Allora la grossa<br />

scommessa che ha questa newco è <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare ancora più grossa e <strong>di</strong><br />

mantenersi su livelli <strong>di</strong> efficienza che da una parte non vadano a<br />

<strong>di</strong>scapito del servizio erogato, ma dall’altra parte risultino comunque<br />

appeal per il privato che il capitale ce l’ha messo. Quin<strong>di</strong> da quel punto<br />

<strong>di</strong> vista noi quello che si può fare è fare un grosso in bocca al lupo a chi<br />

si troverà a traghettare l’operazione.<br />

Presidente<br />

Bene, grazie. Altri Qualche <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> voto ancora Va bene,<br />

allora Sindaco…<br />

Sindaco<br />

Per esprimere sod<strong>di</strong>sfazione per questo risultato che stasera abbiamo<br />

presentato in Consiglio Comunale; l’Amministrazione <strong>di</strong> <strong>Treviglio</strong> è dal<br />

2006 che chiede alla S.A.B.B. un piano industriale <strong>di</strong> sviluppo parlando<br />

anche apertamente <strong>di</strong> progetti come questo e noi siamo sod<strong>di</strong>sfatti,<br />

siamo anche sod<strong>di</strong>sfatti perché abbiamo sostenuto la S.A.B.B. in questi<br />

anni, nonostante alcune <strong>di</strong>fficoltà rispetto all’in house, però siamo giunti<br />

oggi, grazie alla collaborazione anche <strong>di</strong> due altre società i cui<br />

Presidenti sono qui presenti, a non avere più alcun dubbio sulla<br />

possibilità <strong>di</strong> conferire in house. Questo come <strong>di</strong>cevo ci dà parecchia<br />

sod<strong>di</strong>sfazione, siamo arrivati a fine <strong>di</strong> mandato, ci sono voluti 5 anni, ma<br />

siamo arrivati.<br />

Per quanto riguarda la TE.AM., quin<strong>di</strong> la <strong>di</strong>scarica <strong>di</strong> cemento amianto,<br />

noi abbiamo sempre anche all’interno <strong>di</strong> S.A.B.B., <strong>di</strong>co noi perché<br />

insieme a me ci sono i Sindaci <strong>di</strong> Calvenzano e <strong>di</strong> Casirate, detto<br />

chiaramente il nostro no a questa <strong>di</strong>scarica, continueremo a <strong>di</strong>rlo perché<br />

mi pare una posizione <strong>di</strong> tutto il Consiglio Comunale uscente. Quin<strong>di</strong><br />

concludendo ringrazio intanto il Sindaco Bugini perché è stato un po’<br />

l’artefice, come Presidente del Controllo analogo, <strong>di</strong> questa operazione<br />

e perché si è davvero impegnato credendoci fino in fondo e poi<br />

87


ovviamente tutti gli amministratori S.A.B.B. compresi i Sindaci, quin<strong>di</strong> il<br />

collegio dei Sindaci e gli amministratori delle altre società. Come ha<br />

detto il Consigliere Pirola, in bocca al lupo!<br />

Presidente<br />

Allora possiamo mettere in votazione… allora chi approva questo<br />

progetto, autorizzazione all’avvio delle procedure più idonee per la<br />

creazione <strong>di</strong> una società gestionale territoriale per il servizio pubblico<br />

locale <strong>di</strong> igiene ambientale a capitale misto pubblico-privato, alza la<br />

mano. Grazie. Chi vota contro Chi si astiene<br />

Imme<strong>di</strong>ata eseguibilità. Chi è d’accordo alza la mano. Chi è contro. Chi<br />

si astiene Va bene, grazie, vi ringraziamo e noi continuiamo con gli<br />

ultimi argomenti.<br />

88


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Treviglio</strong><br />

Consiglio Comunale del <strong>29</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2011</strong><br />

Punto n. 8)<br />

ADESIONE ALLA COSTITUENDA ASSOCIAZIONE “CENTRO PER<br />

L’INTEGRAZIONE DI TREVIGLIO” E APPROVAZIONE DELLO<br />

STATUTO RELATIVO -<br />

Presidente<br />

Abbiamo allora ancora due argomenti, adesione alla costituenda<br />

associazione Centro per l’integrazione <strong>di</strong> <strong>Treviglio</strong> e approvazione dello<br />

Statuto relativo. L’Assessore ai Servizi Sociali. Allora ripren<strong>di</strong>amo, per<br />

favore un attimo <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne… gli Assessori adesso rientrano. La parola<br />

all’Assessore Lingiar<strong>di</strong> per illustrare il provve<strong>di</strong>mento.<br />

Assessore Lingiar<strong>di</strong><br />

Due parole per appunto annunciare con la delibera <strong>di</strong> questa sera<br />

l’adesione alla costituenda associazione Centro per l’integrazione <strong>di</strong><br />

<strong>Treviglio</strong> e approvazione quin<strong>di</strong> del relativo Statuto. Per fare un po’ <strong>di</strong><br />

storia sulla questione appunto attività <strong>di</strong> integrazione rispetto alla<br />

popolazione immigrata, devo <strong>di</strong>re che il tutto è partito 12 anni fa, 13<br />

anni fa con lo sportello immigrazione che allora aveva un’attività, un<br />

servizio rispetto ai citta<strong>di</strong>ni nuovi <strong>di</strong> <strong>Treviglio</strong>; allora appunto<br />

incominciava a incrementarsi la fase <strong>di</strong> arrivo degli immigrati e questo<br />

sportello è andato avanti per 10 anni, aveva proprio il servizio <strong>di</strong> aiuto<br />

primario <strong>di</strong> conoscenza delle logiche appunto locali, quin<strong>di</strong> riguardava i<br />

<strong>di</strong>ritti e la conoscenza dei <strong>di</strong>ritti e doveri sull’immigrazione. Questo<br />

sportello due anni fa ha avuto un percorso <strong>di</strong>verso, è passato<br />

all’Ambito, all’Ufficio <strong>di</strong> Piano, a Risorsa Sociale Gera d’Adda che già<br />

gestiva due sportelli, lo sportello <strong>di</strong> Caravaggio e lo sportello <strong>di</strong> Arcene.<br />

Quin<strong>di</strong> i tre sportelli, <strong>Treviglio</strong>, Arcene e Caravaggio sono rientrati in un<br />

ambito complessivo <strong>di</strong> <strong>di</strong>stretto. Questo perché ormai anche lo sportello<br />

immigrati <strong>di</strong> <strong>Treviglio</strong> aveva un afflusso non più solo <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni<br />

trevigliesi immigrati, ma anche esterno.<br />

Due anni fa abbiamo quin<strong>di</strong> deciso <strong>di</strong> spostare lo sportello all’interno<br />

dell’Ambito, così facendo però si è sviluppato un percorso con le<br />

associazioni, un percorso <strong>di</strong> rete che ha portato a un primo progetto,<br />

quello della costruzione <strong>di</strong> una comunità trevigliese multiculturale che<br />

adesso confluisce appunto in questo Centro per l’integrazione <strong>di</strong><br />

<strong>Treviglio</strong> che è un soggetto terzo fatto da associazioni, a cui anche il<br />

89


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Treviglio</strong> aderisce e che porterà avanti il percorso appunto <strong>di</strong><br />

integrazione a livello <strong>di</strong> piena autonomia. Fino adesso il progetto <strong>di</strong><br />

costruzione <strong>di</strong> una comunità trevigliese multiculturale era un progetto<br />

dell’Amministrazione <strong>di</strong> <strong>Treviglio</strong>; con questo centro per l’integrazione e<br />

l’approvazione dello Statuto verranno a far parte appunto del Centro<br />

anche altre associazioni come i sindacati C.I.S.L., C.G.I.L. e U.I.L., la<br />

Banca <strong>di</strong> Cre<strong>di</strong>to Cooperativo <strong>di</strong> <strong>Treviglio</strong>, l’Agenzia per l’integrazione <strong>di</strong><br />

Bergamo e quin<strong>di</strong> questo è fatto un po’ sulla scorta dell’Agenzia<br />

dell’integrazione <strong>di</strong> Bergamo che lavora da 12 anni nell’ambito appunto<br />

provinciale e comunale rispetto a Bergamo, però ci ha dato una grossa<br />

mano per costruire questo percorso; ci sarà la Cooperativa sociale Dos<br />

Ancos, l’Associazione Hauser come soci fondatori, speriamo dovrebbe<br />

essere socio fondatore anche Risorsa Sociale Gera d’Adda, ci ha già<br />

detto che vorrebbe entrare; speriamo che entri anche l’ASL e mi sembra<br />

anche l’Azienda ospedaliera, per ora come sostenitori, ma poi speriamo<br />

che entrino anche come soci fondatori.<br />

Nel cartaceo che avete c’è un prospetto appunto dei soci fondatori e dei<br />

soci fondatori in corso <strong>di</strong> definizione, quelli or<strong>di</strong>nari e quelli sostenitori,<br />

e quin<strong>di</strong> li avete tutti lì. Io mi fermo qui, nel senso che volevo un po’<br />

in<strong>di</strong>viduare quale era la strategia che sottendeva al <strong>di</strong>scorso dello<br />

sportello 12 anni fa e adesso io credo bisogna ormai superare la logica<br />

del servizio dello sportello, anche perché se si parla <strong>di</strong> Servizi Sociali, si<br />

parla <strong>di</strong> Servizi Sociali a tutti i citta<strong>di</strong>ni; qui invece la logica è quella <strong>di</strong><br />

attivare delle politiche <strong>di</strong> integrazione con i soggetti che sul territorio<br />

vogliono partecipare a questa tipologia <strong>di</strong> <strong>di</strong>scorso. Lascio la parola alla<br />

Dott.ssa Monica Falchetti, anche perché lei stessa ha seguito tutto<br />

questo percorso in questi ultimi anni e darà appunto delle delucidazioni<br />

in più. Grazie.<br />

Presidente<br />

Bene, la parola allora alla Dott.ssa Falchetti.<br />

Dott.ssa Falchetti<br />

Grazie. Buona sera a tutti. La proposta che vi viene sottoposta questa<br />

sera <strong>di</strong> adesione a questa associazione, <strong>di</strong> approvazione dello Statuto,<br />

deve essere contestualizzata, come accennava l’Assessore Lingiar<strong>di</strong>,<br />

all’interno del progetto: “Costruzione <strong>di</strong> una comunità trevigliese<br />

multiculturale”, in quanto questa proposta rappresenta già un primo<br />

esito in cui è sfociato questo percorso progettuale. Il progetto, come<br />

giustamente ha già ricordato, ha avuto inizio proprio con il trasferimento<br />

della gestione dello sportello immigrazione <strong>di</strong> <strong>Treviglio</strong> all’Azienda<br />

speciale consortile Risorsa Sociale della Gera d’Adda, trasferimento<br />

90


che è avvenuto il primo gennaio del 2009 ed è avvenuto con la<br />

consapevolezza che l’utenza che vi afferisce proviene da tutto il<br />

territorio della Bassa Bergamasca e quin<strong>di</strong> dalla valutazione<br />

dell’opportunità <strong>di</strong> una compartecipazione alla spesa da parte <strong>di</strong> tutti i<br />

Comuni dell’Ambito.<br />

Tuttavia a fianco all’attività dello sportello immigrazione vi era la<br />

sussistenza <strong>di</strong> tutta una serie <strong>di</strong> azioni collaterali, servizi e politiche per<br />

l’integrazione, me<strong>di</strong>azione in situazioni critiche e quello che era stato<br />

definito progetto a rete tra le associazioni che operavano in materia <strong>di</strong><br />

immigrazione. Se lo sportello sod<strong>di</strong>sfaceva i bisogni <strong>di</strong> primo livello, <strong>di</strong><br />

prima accoglienza, <strong>di</strong> svolgimento <strong>di</strong> pratiche burocratiche per le<br />

persone straniere, le attività collaterali andavano a approfon<strong>di</strong>re bisogni<br />

<strong>di</strong> secondo livello rivolti ai citta<strong>di</strong>ni già stabili sul territorio, superata la<br />

prima fase critica <strong>di</strong> inserimento, <strong>di</strong> regolarizzazione. La scelta<br />

dell’Amministrazione Comunale è stata quella <strong>di</strong> proseguire in questa<br />

attività, impiegandovi in qualche modo il risparmio ottenuto dal<br />

trasferimento della gestione dello sportello e proprio sulla base <strong>di</strong><br />

questa scelta era stato elaborato agli inizi del 2009 un capitolato<br />

tecnico per la gestione <strong>di</strong> tali attività collaterali allo sportello.<br />

Questo capitolato aveva previsto sei aree <strong>di</strong> azione che andavano, ve le<br />

elenco velocemente, ma proprio perché ci riportano un po’ alle origini<br />

del <strong>di</strong>scorso, andavano ad intervenire sia sull’accesso ai servizi e la<br />

comunicazione, cioè in una logica <strong>di</strong> incidere anche sui servizi comunali<br />

affinché siano servizi capaci <strong>di</strong> rispondere a tutti i citta<strong>di</strong>ni<br />

in<strong>di</strong>pendentemente dalla loro provenienza e oltre a questo, questa come<br />

primaria <strong>di</strong> intervento, oltre a questo se volevano promuovere azioni<br />

nell’ambito <strong>di</strong> un empowerment dei citta<strong>di</strong>ni stranieri ovvero <strong>di</strong> crescita<br />

<strong>di</strong> consapevolezza, <strong>di</strong> capacità, <strong>di</strong> propositività, dall’altra parte<br />

sensibilizzazioni e azioni rivolte alla citta<strong>di</strong>nanza trevigliese, quin<strong>di</strong> si<br />

voleva agire su entrambi i fronti, sia sulla comunità migrante, sia sulla<br />

comunità trevigliese, in una logica proprio <strong>di</strong> integrazione, <strong>di</strong><br />

valorizzazione delle <strong>di</strong>fferenze; una quarta area <strong>di</strong> azione era la<br />

gestione <strong>di</strong> situazioni critiche che mano a mano si erano evidenziate sul<br />

territorio e la quinta area d’azione era la me<strong>di</strong>azione culturale in<br />

situazioni specifiche e in ultimo il coor<strong>di</strong>namento e la valorizzazione<br />

delle reti locali.<br />

Allora, questa proposta <strong>di</strong> capitolato e <strong>di</strong> gara, è risultata forse troppo<br />

ambiziosa, nel senso che la gara si è conclusa proprio con una mancata<br />

aggiu<strong>di</strong>cazione, proprio perché è stato forse ambiziosa e non vincente<br />

l’idea <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare un appaltatore esterno che gestisse tale attività nel<br />

nostro territorio. E questa esperienza, torno lì, perché ci ha consentito<br />

<strong>di</strong> comprendere fino a fondo e probabilmente agli inizi non l’avevamo<br />

91


chiaro, la vera natura dell’attività che si intendeva promuovere. Ovvero<br />

non si tratta soltanto <strong>di</strong> gestione <strong>di</strong> servizi o solamente <strong>di</strong> gestione <strong>di</strong><br />

servizi, ma si tratta <strong>di</strong> promozione <strong>di</strong> politiche sociali, <strong>di</strong> politiche rivolte<br />

all’integrazione. Quin<strong>di</strong> questa esperienza ci ha permesso <strong>di</strong><br />

comprendere il ruolo dell’ente in questo ambito, quin<strong>di</strong> non gestione <strong>di</strong><br />

servizi per, ma un ruolo <strong>di</strong> garanzia, un ruolo <strong>di</strong> promozione e quin<strong>di</strong> un<br />

ruolo <strong>di</strong> regia e <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento, <strong>di</strong> valorizzazione.<br />

Da qui allora nella logica se vogliamo <strong>di</strong> attuazione del principio<br />

costituzionale <strong>di</strong> sussi<strong>di</strong>arietà orizzontale e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> una responsabilità<br />

allargata alla società civile nelle sue <strong>di</strong>verse forme <strong>di</strong> organizzazione<br />

sociale. Questa <strong>di</strong>ciamo la prima motivazione, la prima ragione, la prima<br />

esperienza che ci ha portato alla nascita <strong>di</strong> questo percorso; dall’altra<br />

parte e non meno importante, la sollecitazione del territorio, le<br />

stimolazioni e le sollecitazioni della società civile per l’appunto, che<br />

richiedeva a forza a gran voce la ripresa <strong>di</strong> un coor<strong>di</strong>namento su questa<br />

materia. Quin<strong>di</strong> è stato un po’ ridefinito l’obiettivo in una sorta <strong>di</strong><br />

promozione virtuosa del capitale sociale che già esiste nel trevigliese,<br />

in quest’ambito, perché <strong>di</strong> capitale sociale si tratta ed è presente ed è<br />

titolato a svolgere appieno questa funzione. Da qui nell’agosto del 2009<br />

la Capogruppo ha deliberato il progetto, progetto denominato<br />

Costruzione <strong>di</strong> una comunità trevigliese multiculturale, un progetto<br />

triennale 2009-<strong>2011</strong> che ha visto la costituzione <strong>di</strong> una cabina <strong>di</strong> regia<br />

denominata Comitato tecnico scientifico composto dal Servizio Sociale<br />

comunale e dalla presenza <strong>di</strong> due partner importanti che ci hanno<br />

accompagnato nel percorso, l’Università degli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Bergamo, la<br />

Facoltà <strong>di</strong> scienza della formazione, e per la precisione il Centro <strong>di</strong><br />

ricerca inter<strong>di</strong>sciplinare Scienze umane e salute e malattia, e l’Agenzia<br />

per l’integrazione <strong>di</strong> Bergamo; capite bene due soggetti <strong>di</strong>fferenti, l’uno<br />

più cultore della materia in senso astratto, l’altro più operativo e capace<br />

<strong>di</strong> traduzioni operative dell’argomento in oggetto.<br />

Il senso <strong>di</strong> questa cabina <strong>di</strong> regia era quello <strong>di</strong> supervisionare e<br />

coor<strong>di</strong>nare le azioni specifiche attivate in capo ai tre soggetti in tema <strong>di</strong><br />

politica appunto per l’immigrazione, oltre che selezionare il me<strong>di</strong>atore<br />

culturale che poi è stato impegnato nel progetto. Il progetto si è<br />

articolato in 4 fasi sostanzialmente, una fase <strong>di</strong> ricercazione, una fase<br />

<strong>di</strong> formazione, la traduzione operativa del percorso formativo e una<br />

quarta fase <strong>di</strong> confronto e <strong>di</strong> riflessione tra i <strong>di</strong>versi attori locali che sono<br />

stati coinvolti. Va precisato che questa fasi non sono semplicemente<br />

sequenziali, ma si sono sviluppate a spirale dentro un processo che è<br />

iniziato nel 2009 e che sarà accompagnato per tutto il <strong>2011</strong>.<br />

Allora la prima fase della ricercazione, si è scelto questo strumento<br />

perché sulla base della considerazione nella ricercazione il processo<br />

92


conoscitivo è compiuto solo nel momento in cui lo stesso può essere<br />

tradotto in azione sociale, ovviamente con il coinvolgimento dei<br />

partecipanti a questo processo. E questa poteva essere una finalità che<br />

poteva essere sposata da questo progetto proprio perché non era una<br />

conoscenza fine a se stessa, ma finalizzata a una traduzione operativa.<br />

La ricerca si è svolta da ottobre 2009 a <strong>marzo</strong> 2010, ha previsto una<br />

consultazione capillare <strong>di</strong> tutti i luoghi e <strong>di</strong> tutti gli attori che nel<br />

trevigliese operano nell’ambito dell’immigrazione e dell’integrazione,<br />

con la finalità <strong>di</strong> mapparli e coinvolgerli nella fase successiva della<br />

formazione. Il report <strong>di</strong> ricerca è <strong>di</strong>sponibile sul sito per chi volesse<br />

approfon<strong>di</strong>re l’argomento.<br />

I principali aspetti che sono emersi da questa ricerca sono senz'altro la<br />

ricchezza del nostro territorio in quest’ambito, nel senso che esiste<br />

molto e molte realtà sono impegnate su questo fronte, ma al tempo<br />

stesso a fianco della ricchezza evidenziata è stata evidenziata una<br />

grande frammentazione, competizione, autoreferenzialità, purtroppo una<br />

scarsità <strong>di</strong> relazioni. Una sorta, è stata così definita, <strong>di</strong> comunicazione<br />

interrotta rispetto alla comunicazione che era stata attivata negli anni<br />

precedenti, forse proprio perché uni<strong>di</strong>rezionale e non reciproca e<br />

paritaria tra i <strong>di</strong>versi soggetti. Per <strong>di</strong>rlo in modo sintetico, per<br />

sintetizzare il fattore <strong>di</strong> ricerca può essere sintetizzato nell’espressione:<br />

no <strong>di</strong> forti, ma relazioni deboli. Da qui la conseguente necessità <strong>di</strong><br />

lavorare sulle relazioni anziché sui no<strong>di</strong> che abbiamo evidenziato<br />

esserci ed essere molti.<br />

La seconda fase è stata la fase della formazione, nel periodo maggionovembre<br />

2010 condotta dall’Università, rivolta a tutta una serie <strong>di</strong><br />

soggetti, quelli mappati nella precedente fase <strong>di</strong> ricerca, scuole, oratori,<br />

ASL, Azienda ospedaliera, banche, sindacati, associazioni <strong>di</strong> italiani e<br />

associazioni <strong>di</strong> stranieri. La finalità era quella <strong>di</strong> fornire strumenti teorici<br />

e metodologici utili al lavoro nell’ambito dell’integrazione e<br />

dell’immigrazione. Il metodo <strong>di</strong> lavoro sono state lezioni frontali ma con<br />

poi un lavoro <strong>di</strong> gruppo, su contenuti inter<strong>di</strong>sciplinari, dalla sociologia<br />

all’antropologia, all’economia, all’etnopsichiatria, alla pedagogia. Cioè ci<br />

si è soffermati sui temi relativi all’associazionismo, all’immigrante, al<br />

migrant banking, alla scuola interculturale, al rapporto tra le religioni;<br />

c’è stato in questo percorso, percorso faticoso, lungo, tuttavia un’ampia<br />

partecipazione, un ampio coinvolgimento, una costanza, un impegno da<br />

parte dei vari soggetti che vi hanno partecipato e questo percorso ha<br />

contribuito a costituire una rappresentazione comune del fenomeno<br />

migratorio, una conoscenza, una competenza e si è creata oserei <strong>di</strong>re<br />

una intenzionalità, una consapevolezza sul tema.<br />

93


In sostanza in questo percorso è successo qualcosa tra i soggetti che<br />

hanno partecipato e come potete immaginare ha poi sfociato, è stato<br />

poi canalizzato nella proposta o<strong>di</strong>erna. Prima <strong>di</strong> addentrarmi proprio<br />

nella proposta, va comunque detto che c’è stata contemporaneamente<br />

una traduzione operativa condotta dal Servizio Sociale con il me<strong>di</strong>atore,<br />

con l’Agenzia, negli interventi <strong>di</strong> scuola <strong>di</strong> lingua araba per minori<br />

stranieri, corso <strong>di</strong> italiano per donne straniere, interventi <strong>di</strong> me<strong>di</strong>azione<br />

culturale e interventi in situazioni critiche.<br />

Parallelamente è stata condotta un’attività <strong>di</strong> confronto tra gli attori del<br />

percorso formativo, coor<strong>di</strong>nata dall’Agenzia per l’integrazione e nelle<br />

sue fasi finali anche con la partecipazione dell’Università e del Servizio<br />

Sociale. Ed è proprio da questa attività <strong>di</strong> confronto, soprattutto<br />

nell’ambito associativo, che è nata la proposta <strong>di</strong> costituzione<br />

dell’associazione, cioè si è arrivati proprio a definire che cosa fare per il<br />

futuro. Questa proposta è stata presentata nel convegno del <strong>29</strong> gennaio<br />

scorso, e sinteticamente <strong>di</strong>ciamo rappresenta una sollecitazione e una<br />

scelta della società civile stessa e dei suoi attori, dei suoi enti e delle<br />

sue organizzazioni. È una <strong>di</strong>retta conseguenza <strong>di</strong> tutto quello che vi ho<br />

elencato, cioè l’esito <strong>di</strong> questo percorso <strong>di</strong> informazione, <strong>di</strong> formazione,<br />

<strong>di</strong> confronto, non è la somma degli attori in gioco ma è una nuova<br />

organizzazione che non vuole fare concorrenza ad altri soggetti, non<br />

invade, per capirci, il campo <strong>di</strong> azione degli altri, ma intende valorizzare<br />

il lavoro <strong>di</strong> tutti, per facilitare l’integrazione nel senso più esteso del<br />

termine, integrazione tra italiani ed immigrati, ma anche integrazione tra<br />

gli italiani stessi, integrazione tra gli immigrati stessi.<br />

La scelta nasce dall’intenzione <strong>di</strong> superare un modello leggero <strong>di</strong><br />

coor<strong>di</strong>namento che in passato si era già sperimentato, con la volontà <strong>di</strong><br />

costruire un organismo stabile, sostenuto da una prospettiva culturale e<br />

quin<strong>di</strong> sottolineo apolitica e apartitica. La forma giuri<strong>di</strong>ca è quella <strong>di</strong><br />

un’associazione senza scopo <strong>di</strong> lucro, i soci sono stati elencati prima e<br />

sono <strong>di</strong>stinti tra soci fondatori, soci or<strong>di</strong>nari, soci sostenitori; sono soci<br />

fondatori i sindacati, il <strong>Comune</strong>, la Banca <strong>di</strong> Cre<strong>di</strong>to Cooperativo <strong>di</strong><br />

<strong>Treviglio</strong>, l’Agenzia <strong>di</strong> ----- integrazione <strong>di</strong> Bergamo, l’Associazione<br />

Diversamente, Cooperativa Dos Ancos, Associazione Hauser e sono<br />

stati confermati quelli che voi trovate nell’elenco solo come altri<br />

potenziali soci che nel frattempo, dacché vi è stato <strong>di</strong>stribuito questo<br />

materiale, hanno deliberato la loro adesione e quin<strong>di</strong> l’Associazione<br />

amici dei popoli e soprattutto, e questo a mio avviso è un buonissimo<br />

risultato, le Associazione <strong>di</strong> migranti, quin<strong>di</strong> partecipano a questo ente<br />

l’Associazione AssoBi, l’Associazione Assalam e l’Associazione El<br />

Badere.<br />

94


L’iniziativa gode del sostegno dell’Università <strong>di</strong> Bergamo, come è stato<br />

detto prima dell’Azienda consortile e dell’Azienda ospedaliera, gode del<br />

sostegno e questi soggetti poi definiranno il loro ruolo attorno a questa<br />

esperienza. Si fonda sulla necessità <strong>di</strong> competenza, per lavorare in<br />

materia <strong>di</strong> immigrazione ed integrazione, per cui non è un’associazione<br />

<strong>di</strong> volontariato, è un’associazione ai sensi del Co<strong>di</strong>ce Civile che<br />

coniugherà lavoro benevolo a fianco <strong>di</strong> lavoro professionale<br />

competente, quin<strong>di</strong> è retribuito. Durante il <strong>2011</strong> il processo d’avvio sarà<br />

sostenuto dall’Agenzia per l’integrazione <strong>di</strong> Bergamo perché riteniamo<br />

<strong>di</strong> valorizzare le esperienze già esistenti sugli altri territori o ritenute <strong>di</strong><br />

valore, positive e funzionanti, per non ricominciare daccapo ogni volta.<br />

L’attività <strong>di</strong> avvio è assicurata dalla quota delle risorse economiche<br />

stesse che l’Amministrazione Comunale ha investito nel progetto, altre<br />

risorse saranno garantite dalle quote associative, dalla ricerca <strong>di</strong><br />

finanziamenti, dalla partecipazione a ban<strong>di</strong> <strong>di</strong> altri enti pubblici, privati o<br />

no profit.<br />

L’orientamento <strong>di</strong> lavoro è allegato e sintetizzato nel documento che vi<br />

è stato consegnato e è sintetizzabile in alcune parole chiave che<br />

sembrano generiche e ampie, ma che veramente costituiscono l’intento,<br />

la mission, la finalità <strong>di</strong> questo organismo, ovvero valorizzare,<br />

sostenere, promuovere e facilitare e ne trovate poi il dettaglio nel<br />

documento. Gli ambiti <strong>di</strong> lavoro sono tutti da costruire, sicuramente la<br />

promozione <strong>di</strong> progetti specifici, sicuramente la me<strong>di</strong>azione culturale<br />

valorizzando quando già esiste sul territorio, la formazione perché deve<br />

essere un filo conduttore e iniziative che verranno promosse dai soci<br />

piuttosto che commesse esterne, piuttosto che partecipazione a ban<strong>di</strong>.<br />

Il tutto è stato ideato partendo dalla convinzione che la tematica<br />

dell’integrazione attraverso la vita, la storia <strong>di</strong> tutti e <strong>di</strong> ciascuno, nei<br />

<strong>di</strong>versi tempi, luoghi, spazi e relazioni in cui la vita stessa si realizza.<br />

Per questa ragione il <strong>Comune</strong> ha scelto <strong>di</strong> non promuovere servizi<br />

de<strong>di</strong>cati per gli stranieri o de<strong>di</strong>cati agli italiani, ma ha scelto <strong>di</strong><br />

promuovere relazioni, <strong>di</strong> promuovere convivenza civile. È in questa<br />

linea quin<strong>di</strong> che si è promossa questa intenzionalità, questa<br />

competenza che il <strong>Comune</strong> ha voluto promuovere questo sul territorio,<br />

la comunità ha raccolto questo messaggio, l’ha scelto, l’ha costruito nel<br />

progetto che vi abbiamo presentato, ora viene chiesto al <strong>Comune</strong> <strong>di</strong><br />

sostenerlo nella logica appunto <strong>di</strong> responsabilità allargata nell’ambito<br />

appunto della costruzione <strong>di</strong> queste politiche per l’integrazione.<br />

Presidente<br />

Grazie. Due parole all’Assessore.<br />

95


Assessore Lingiar<strong>di</strong><br />

Sì, velocissimamente, a pag. 2 della delibera propongo <strong>di</strong> cancellare<br />

dove c’è evidenziato: una donazione modale, ma mettere un contributo.<br />

Dove c’è evidenziato, al terzo punto <strong>di</strong> evidenziato. Come nel punto<br />

sopra, quin<strong>di</strong> cancellare una donazione modale e inserire un contributo.<br />

Presidente<br />

Bene, grazie. Interventi Consigliere Scarpellino.<br />

Consigliere Scarpellino<br />

Grazie Presidente. Solo per notare che nello Statuto del Centro per<br />

l’integrazione all’art. 2, Finalità, è prevista la semplice definizione <strong>di</strong><br />

associazione apartitica; considerata la natura dell’associazione, io<br />

riterrei che sarebbe più che opportuno evidenziare che non ci siano<br />

<strong>di</strong>scriminazioni <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne razziale e <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne religioso. All’art. 6, Organi<br />

sociali, io aggiungerei un Segretario dell’associazione perché sono<br />

previsti comunque degli adempimenti e qui c’è solo Presidente e Vice<br />

Presidente, come si <strong>di</strong>ce dalle mie parti chi comanda non suda, ci vuole<br />

qualcuno che debba re<strong>di</strong>gere gli atti. E quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> conseguenza all’art. 12<br />

le semplici funzioni del Segretario, che debba re<strong>di</strong>gere gli atti<br />

conseguenti. Se l’Amministrazione ritiene <strong>di</strong> recepirlo.<br />

Presidente<br />

Ve<strong>di</strong>amo. Aveva chiesto la parola la Consigliera Carla Bonfichi.<br />

Consigliera Bonfichi<br />

Scusate, una raccomandazione solamente. Ringrazio innanzitutto<br />

Monica e le chiedo <strong>di</strong> portare il ringraziamento all’intero ufficio per il<br />

grosso lavoro che viene sempre svolto e che noi che parliamo sempre<br />

<strong>di</strong> questioni urbanistiche qua dentro non ve<strong>di</strong>amo quasi mai. Invece per<br />

l’Assessore una raccomandazione, nel sub 1 ci sono definiti ai soci<br />

sostenitori lo sportello scuola per l’intercultura, chiederei <strong>di</strong><br />

probabilmente verificare la correttezza della <strong>di</strong>citura perché non è<br />

dell’Istituto comprensivo, è una emanazione dell’Ufficio scolastico<br />

provinciale, opera a livello territoriale e opera su tutte le scuole<br />

materne, elementari, me<strong>di</strong>e e superiori della bassa bergamasca. Credo<br />

che l’ambito copra ad<strong>di</strong>rittura l’intero ambito scolastico provinciale che è<br />

l’Ambito 6.<br />

96


L’altra cosa che vi chiederei <strong>di</strong> verificare è che siccome sono soci<br />

sostenitori insieme al Centro per l’educazione degli adulti e nello<br />

Statuto i soci sostenitori debbono erogare contribuzioni volontarie<br />

straor<strong>di</strong>narie, essendo scuole sostanzialmente credo che i bilanci della<br />

scuola sia pressoché impossibile erogare contribuzioni volontarie<br />

straor<strong>di</strong>narie. Possono essere interessantissimi partner sia in fase <strong>di</strong><br />

progettazione che in fase <strong>di</strong> realizzazione <strong>di</strong> progetti finanziati anche da<br />

Regione Lombar<strong>di</strong>a e cose <strong>di</strong> questo genere; per esempio la mia scuola<br />

ha appena ottenuto un finanziamento, cioè si è piazzata ai primi posti<br />

per un finanziamento regionale, per un progetto interculturale che<br />

coinvolge in una settimana <strong>di</strong> lavoro intensivo un gruppo <strong>di</strong> misto <strong>di</strong><br />

alunni stranieri e italiani.<br />

Sono certamente due realtà importanti insieme al Centro per<br />

l’educazione degli adulti; il Centro per l’educazione degli adulti opera…<br />

tra l’altro quello <strong>di</strong> <strong>Treviglio</strong> è stato in<strong>di</strong>viduato dalla Prefettura <strong>di</strong><br />

Bergamo quale centro per rilasciare le certificazioni linguistiche<br />

necessarie ai fini dei permessi <strong>di</strong> soggiorno e c’è tutta una normativa<br />

molto recente al riguardo. Ma ad<strong>di</strong>rittura lo sportello scuola per<br />

l’intercultura ha <strong>di</strong> prima mano, cioè evitando poi all’Ufficio e<br />

all’Associazione <strong>di</strong> dover peregrinare fra le varie scuole, tutti i dati<br />

analitici aggregati, <strong>di</strong>saggregati, come si vuole, della popolazione<br />

scolastica straniera, ad<strong>di</strong>rittura comparati e comparabili sul livello<br />

provinciale perché poi vengono analizzati anche a livello provinciale,<br />

quin<strong>di</strong> potrebbe essere una risorsa interessante sia dal punto <strong>di</strong> vista<br />

analitico che dal punto <strong>di</strong> vista della valutazione dei bisogni. Grazie.<br />

Presidente<br />

Aveva chiesto la parola il Consigliere…<br />

Consigliere Guzzetti<br />

Io brevemente considerata l’ora, però il problema dell’immigrazione mi<br />

ha sempre un po’ coinvolto, ma voglio essere molto sintetico. È chiaro,<br />

è sotto gli occhi <strong>di</strong> tutti che siamo alla seconda generazione, quin<strong>di</strong> è un<br />

problema dell’immigrazione, della convivenza, richiede per forza <strong>di</strong> cose<br />

un patto civile <strong>di</strong> convivenza con il coinvolgimento <strong>di</strong>retto dei citta<strong>di</strong>ni<br />

immigrati. Ma noi qui abbiamo votato, nel nostro Statuto abbiamo<br />

messo, abbiamo fatto un primo passo, che è quello <strong>di</strong> con<strong>di</strong>videre il<br />

contenuto della Carta dei <strong>di</strong>ritti e dei doveri per una pacifica convivenza<br />

che era una Carta con<strong>di</strong>visa e sottoscritta da <strong>di</strong>versissime realtà <strong>di</strong><br />

<strong>Treviglio</strong>. Certo, questo è un secondo passo, quello <strong>di</strong> aderire a questa<br />

associazione e poi al <strong>di</strong> là <strong>di</strong> queste <strong>di</strong>chiarazioni poi molto<br />

probabilmente i passi più importanti saranno quelli da fare nella vita<br />

97


quoti<strong>di</strong>ana, nei rapporti con le persone, nelle scuole, nel lavoro ecc.<br />

ecc.<br />

Io chiaramente sono favorevole a questa adesione all’associazione, con<br />

tutto quello che comporta, volevo solo finire ricordando ancora una volta<br />

lo slogan che secondo me deve accompagnare sempre tutte le politiche<br />

<strong>di</strong> integrazione dell’ex Direttore del Centro europeo <strong>di</strong> agricoltura <strong>di</strong><br />

Bruxelles, Prof. Bruno Duccoli che <strong>di</strong>ceva appunto che le società del<br />

futuro sono quelle che sapranno unire senza confondere e <strong>di</strong>stinguere<br />

senza separare. Grazie.<br />

Presidente<br />

Consigliere Pirola.<br />

Consigliere Pirola<br />

Velocissimamente tre cose, sugli emendamenti proposti da Scarpellino<br />

se l’Amministrazione li fa propri bene, se non li fa propri non cambia<br />

niente, mi sembrano abbastanza così… quello sull’art. 2 è come fare<br />

scrivere in una associazione <strong>di</strong> cicloamatori che non ci si buca le<br />

gomme l’un l’altro, ecco. Due commenti invece, uno che in parte Monica<br />

aveva toccato, però mi piacerebbe che questa associazione.. la Monica<br />

è <strong>di</strong>stratta dal Presidente, l’Assessore è oscurato dal Presidente…<br />

<strong>di</strong>cevo, avevi accennato prima, Monica, però mi piacerebbe che il tema<br />

dell’oggi è l’integrazione italiani con migranti, il tema <strong>di</strong> domani è il tema<br />

del meticciato tra i migranti anche, quin<strong>di</strong> il problema dell’integrazione<br />

tra poco sarà anche il problema dell’integrazione trasversale tra le<br />

comunità <strong>di</strong> immigrati che tu hai toccato prima.<br />

E invece sul <strong>di</strong>scorso dei soci ecc., con tutto il rispetto per le agenzie<br />

qui rappresentate, mi piacerebbe, proprio perché non eroga servizi, ma<br />

fa politiche, che si trovasse un modo <strong>di</strong> coinvolgere anche dei portatori<br />

<strong>di</strong> interesse sul territorio molto forti da questo punto <strong>di</strong> vista, per<br />

esempio mi suggeriscono, però penso con la mia testa, per esempio<br />

tutto il segmento del sistema produttivo locale, che qui non trovo,<br />

perché se vogliamo ragionare <strong>di</strong> politiche, che è il ciclo citta<strong>di</strong>nanzalavoro-inserimento<br />

nella produzione fondamentale. Ho finito.<br />

Presidente<br />

Altri interventi Possiamo porre in votazione allora il provve<strong>di</strong>mento…<br />

Assessore Lingiar<strong>di</strong><br />

98


Do un attimo la risposta…<br />

Presidente<br />

Assessore, se vuole chiudere…<br />

Assessore Lingiar<strong>di</strong><br />

Sì velocemente. Allora faccio mie le raccomandazioni della Consigliera<br />

Bonfichi e anche quella del Consigliere Pirola sul <strong>di</strong>scorso dello<br />

strumento produttivo locale, che per la verità avevano anche coinvolto<br />

nel percorso <strong>di</strong> formazione, ma non aveva aderito uno del segmento<br />

produttivo locale, è la Banca <strong>di</strong> Cre<strong>di</strong>to Cooperativo <strong>di</strong> <strong>Treviglio</strong>, che è<br />

la banca che non ha aderito. Poi gli altri purtroppo non sono venuti, ma<br />

questo nella piena autonomia <strong>di</strong> questo Centro per l’integrazione, i<br />

sindacati sì oltretutto, nella piena autonomia farà anche questa azione<br />

<strong>di</strong> coinvolgimento. Speriamo che prosegua anche in questo percorso.<br />

Per quanto riguarda, adesso non c’è più qui il Consigliere Scarpellino,<br />

però io non cambierei assolutamente niente, anche perché è stato un<br />

percorso con<strong>di</strong>viso, con <strong>di</strong>verse riunioni, lo Statuto è stato fatto così, se<br />

io adesso cambio vuol <strong>di</strong>re che tutte le altre associazioni che hanno già<br />

aderito, hanno già <strong>di</strong>scusso lo Statuto devono andare a cambiare. È<br />

chiaro che questo è un modello con<strong>di</strong>viso e ognuno poi ha fatto il<br />

percorso all’interno delle proprie associazioni, quin<strong>di</strong> io non cambio<br />

assolutamente niente <strong>di</strong> quello che è scritto qui. Grazie.<br />

Presidente<br />

Allora… una precisazione.<br />

Dott.ssa Falchetti<br />

È rimasta una risposta alla Consigliera Bonfichi rispetto al contributo dei<br />

soci sostenitori. Questo contributo non è esclusivamente economico,<br />

ma è anche in termini <strong>di</strong> tempo, lavoro e partecipazione, nel senso non<br />

è necessariamente… sì… comunque saranno ammesse anche queste<br />

altre tipologie <strong>di</strong> contributo.<br />

Presidente<br />

Chi è favore… Sindaco vuole..<br />

Sindaco<br />

99


Solo per ringraziare sia l’Assessore ma soprattutto, scusami Lingiar<strong>di</strong>,<br />

la Dott.ssa Falchetti e i suoi collaboratori e La prego anche <strong>di</strong> portare i<br />

ringraziamenti all’Agenzia per l’integrazione e all’Università che ci ha<br />

seguito anche nella scuola araba con una consulenza… scuola <strong>di</strong> lingua<br />

araba con una consulenza pedagogica. Ringrazio tanto perché è un<br />

lavoro che definisce i risultati, gli esiti, il verso dove vogliamo andare<br />

con un background culturale e teorico che sostiene queste scelte in<br />

modo serio e scientificamente valido. Grazie mille.<br />

Presidente<br />

Hi approva questo provve<strong>di</strong>mento alza la mano. Chi vota contro Chi si<br />

astiene Nessuno. All’unanimità.<br />

Imme<strong>di</strong>atamente esecutivo. Chi è d’accordo alza la mano. All’unanimità.<br />

100


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Treviglio</strong><br />

Consiglio Comunale del <strong>29</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2011</strong><br />

Punto n. 9)<br />

ADESIONE ALLA “ASSOCIAZIONE DEL DISTRETTO DEL<br />

COMMERCIO DI TREVIGLIO” E CONSEGUENTE VARIAZIONE AL<br />

BILANCIO DI PREVISIONE ANNUALE <strong>2011</strong> E PLURIENNALE <strong>2011</strong>-<br />

2013 -<br />

Presidente<br />

Ultimo provve<strong>di</strong>mento della serata: Adesione all’Associazione del<br />

Distretto del commercio <strong>di</strong> <strong>Treviglio</strong> e conseguente variazione al<br />

Bilancio <strong>di</strong> previsione annuale <strong>2011</strong> e pluriennale <strong>2011</strong>-2013. Relaziona<br />

il funzionario Gigi Giuliani.<br />

Dott. Giuliani<br />

Sarò velocissimo nella presentazione anche perché <strong>di</strong> questa cosa ne<br />

abbiamo parlato anche in Commissione Consiliare e l’argomento<br />

Distretto del commercio è un argomento che più <strong>di</strong> una volta è passato<br />

anche in quest’aula. Non sto qui a ricordare la cronistoria pertanto, ma<br />

concluso il programma <strong>di</strong> intervento del Distretto del commercio che era<br />

legato al <strong>di</strong>scorso del bando regionale <strong>di</strong> cui abbiamo beneficiato <strong>di</strong> un<br />

contributo <strong>di</strong> 320.000 Euro, adesso l’argomento <strong>di</strong> questo organismo,<br />

Comitato <strong>di</strong> Distretto era quello <strong>di</strong> proseguire nell’azione del programma<br />

e quin<strong>di</strong> andare avanti nell’esperienza.<br />

È una domanda questa non solo del Distretto del commercio <strong>di</strong><br />

<strong>Treviglio</strong>, ma è una domanda con<strong>di</strong>visa un po’ dai 140 <strong>di</strong>stretti <strong>di</strong><br />

Regione Lombar<strong>di</strong>a…<br />

Cambio cassetta<br />

… i car<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> questa proposta stanno appunto nel rilanciare il<br />

partenariato che era presente nell’accordo <strong>di</strong> <strong>di</strong>stretto e quin<strong>di</strong> la parte<br />

pubblica rappresentata dal <strong>Comune</strong>, e la parte dell’associazionismo dei<br />

commercianti con in prima linea le associazioni provinciali ASCOM e<br />

Confesercenti. Proprio perché questo è un problema sentito, come vi<br />

<strong>di</strong>cevo prima, dalla maggior parte dei <strong>di</strong>stretti, la proposta <strong>di</strong><br />

costituzione <strong>di</strong> questa associazione sta andando per la maggiore in tutti<br />

i <strong>di</strong>stretti, <strong>Treviglio</strong> sta anticipando un po’ i tempi proprio perché per<br />

questa fine del mandato elettorale l’intento è proprio quello <strong>di</strong> non<br />

101


aspettare una nuova Amministrazione e quin<strong>di</strong> poter mettere a frutto<br />

questi mesi <strong>di</strong> primavera in una nuova programmazione nell’ambito<br />

delle iniziative che si intendono portare avanti. Questa è un po’ la<br />

finalità.<br />

Quin<strong>di</strong> questo organismo fungerà come unico riferimento per tutte le<br />

parti coinvolte e per i finanziatori <strong>di</strong> questa associazione, quin<strong>di</strong> un<br />

organismo che possa gestire un fondo <strong>di</strong> <strong>di</strong>stretto in cui fare confluire i<br />

finanziamenti da destinare alle attività del Distretto del commercio.<br />

Questa associazione sarà costituita come associazione <strong>di</strong> fatto, senza<br />

personalità giuri<strong>di</strong>ca, e quin<strong>di</strong> questa forma consente <strong>di</strong> evitare in<br />

pratica un po’ l’assoggettamento ai vincoli gestionali previsti per gli enti<br />

pubblici. Di contro l’assenza <strong>di</strong> personalità giuri<strong>di</strong>ca comporta che delle<br />

obbligazioni dell’associazione rispondono in solido tutti i soci. Tuttavia<br />

nello Statuto è stato previsto che l’associazione non può assumere<br />

impegni <strong>di</strong> spesa eccedenti i contributi accertati e gli altri ricavi<br />

fondatamente preve<strong>di</strong>bili, limitando così i rischi <strong>di</strong> spese eccessive<br />

rispetto alle <strong>di</strong>sponibilità.<br />

Poi all’interno della proposta che è stata <strong>di</strong>stribuita vedete anche come<br />

è la composizione <strong>di</strong> questa associazione, con le varie rappresentanze<br />

che provengono appunto dal partenariato pubblico che è il <strong>Comune</strong>, e<br />

dai soci costitutivi che erano parte anche del Distretto del commercio.<br />

Chiudo qui anche brevemente, poi se c’è bisogno <strong>di</strong> delucidazioni, per<br />

<strong>di</strong>re che rispetto al testo in vostre mani ci sono due correzioni, uno è<br />

proprio un refuso grafico, laddove vedete scritto Ente Fiera agricola<br />

<strong>Treviglio</strong> è chiaro che la denominazione esatta è Fiera agricola<br />

<strong>Treviglio</strong>, togliendo Ente, quin<strong>di</strong> questo è proprio un passaggio, un<br />

refuso che era stato messo. L’altra correzione, anche perché il Comitato<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>stretto si è riunito pur avendo <strong>di</strong>scusso in questi mesi parecchio su<br />

questa proposta, ma si è riunito poi formalmente per approvarla<br />

definitivamente lo scorso venerdì e quin<strong>di</strong> nelle more <strong>di</strong> questa ultima<br />

passata, laddove all’articolo dove si parla del Consiglio <strong>di</strong>rettivo,<br />

laddove è scritto: un rappresentante delle Botteghe del centro, i<br />

rappresentanti sono due. L’unica correzione al testo che avete in mano.<br />

Chiudo. Quin<strong>di</strong> abbiamo risolto anche il problema delle Botteghe del<br />

centro.<br />

Mi è stato detto dall’Assessore… l’altra cosa che insieme a questa<br />

delibera <strong>di</strong> adesione allo Statuto, è stata proposta anche una variazione<br />

al Bilancio proprio per consentire come <strong>Comune</strong> la quota <strong>di</strong><br />

partecipazione che è stata fissata in non più <strong>di</strong> 7.000t Euro all’anno.<br />

Presidente<br />

102


Bene, qualche chiarimento Federico Merisi, apprezziamo…<br />

Consigliere Merisi<br />

Grazie Presidente innanzitutto, forse per l’ultima volta grazie<br />

Presidente… a meno che non ci sia un’altra votazione, per par con<strong>di</strong>cio<br />

dovremmo stare qui fino alle 12.20 visto l’argomento <strong>di</strong> prima, ma non<br />

mi azzardo, come <strong>di</strong>ce l’Assessore, anche se mi piacerebbe tirare alle<br />

12.01 per i motivi che sappiamo tutti. Volevo solo ringraziare Gigi<br />

Giuliani per il lavoro fatto, ma accomunare nel ringraziamento e nella<br />

stima e nell’amicizia che corre tra <strong>di</strong> noi anche chi ha lavorato prima e<br />

che siede qui alla mia sinistra e chi ha contribuito allo sviluppo <strong>di</strong><br />

questo, che non è più… non perché è morto evidentemente, ma non è<br />

più far questi banchi.<br />

Mi sia consentita anche un’altra cosa, visto che è l’ultima votazione <strong>di</strong><br />

questo Consiglio Comunale, mi sia consentito <strong>di</strong> ringraziare per la<br />

presenza <strong>di</strong>screta, fattiva e comunque preziosa, l’agente <strong>di</strong> Polizia<br />

Municipale. La prego agente <strong>di</strong> accogliere i miei sentiti ringraziamenti<br />

per questi 5 anni, <strong>di</strong> estenderli al suo comandante e a tutti i suoi<br />

colleghi. Il voto del mio gruppo sarà favorevole. Grazie.<br />

Presidente<br />

Bene. Possiamo allora mettere in votazione Chi è… Sindaco vuole…<br />

Sindaco<br />

Solo perché poi si alzano tutti. Non posso che ringraziare, non è l’ultimo<br />

incontro, credo che ci sarà il consuntivo, per cui approfitterò <strong>di</strong> quel<br />

momento anche per ringraziare la Minoranza che stasera alla<br />

spicciolata se ne è andata. Ringrazio ovviamente il Segretario, tutti i<br />

presenti, gli Assessori, tutti coloro che hanno collaborato e ci ve<strong>di</strong>amo<br />

ancora per…<br />

Presidente<br />

Non abbiamo votato. Allora, chi è d’accordo sulla adesione alla…<br />

all’unanimità. Chi vota contro Chi si astiene Nessuno.<br />

Allora, imme<strong>di</strong>ata esecutività in accordo… benissimo, grazie.<br />

°°°<br />

103

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