Lawrence therapy nel trattamento della Fibromialgia ... - TC Group
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PBK <strong>nel</strong> <strong>trattamento</strong> <strong>della</strong> <strong>Fibromialgia</strong>: nostra esperienza<br />
Angeletti C., Palesse N.*, Guetti C., Noviello F., Ursini L., Piroli A., Marinangeli F., Ciccozzi A.,<br />
Varrassi G.<br />
Cattedra di Anestesia e Rianimazione, Università degli Studi di L’Aquila<br />
*U.O. Neurologia Ospedaliera, Ospedale San Salvatore di L’Aquila<br />
V.A.Do. – Volontariato per l’Assistenza Domiciliare – L’Aquila<br />
Introduzione: La fibromialgia (FM) è una malattia caratterizzata da dolori cronici (> 3 mesi)<br />
diffusi; parestesie e disestesie di mani e piedi; facile affaticabilità, anche dopo esercizio minimo;<br />
disturbi del sonno; dolore articolare alla mobilizzazione e al carico di alcune zone muscolo-tendinee<br />
(Tender Points, TPs, riportati in figura), in assenza di reperti neurologici e di laboratorio<br />
caratteristici. Il dolore ha localizzazione prevalentemente assiale (collo e schiena); tale condizione<br />
colpisce prevalentemente le donne.<br />
Metodi: la PBK (la terapia) è basata sull’uso del PBK-2C (lo strumento), il cui principio di azione<br />
consiste <strong>nel</strong>la neurostimolazione elettrica transcutanea, attraverso specifici programmi<br />
automatizzati. I principali effetti di questa terapia sarebbero: antiflogistico e antiedemigeno;<br />
decontratturante sulle strutture muscolari, tendinee, osteoarticolari; modulazione del segnale<br />
nervoso sia a livello centrale che periferico; attivazione del microcircolo.<br />
Sono di seguito riportati 4 casi clinici, relativi a pazienti, tutte di sesso femminile, seguite presso<br />
l’ambulatorio di Terapia del Dolore a Direzione Universitaria di L’Aquila. Tutte le pazienti<br />
avevano un’età superiore a 60 anni; riferivano un dolore, misurato con la scala VAS (Visual<br />
Analogic Scale, 0=nessun dolore; 10=massimo dolore) superiore a 5; ed avevano esami<br />
ematochimici e strumentali negativi per altre condizioni dolorose (reumatologiche e/o<br />
osteoartromuscolari). Si è osservata la positività di almeno 2 coppie di TPs, a livello dei quali si è<br />
ricercata l’efficacia del <strong>trattamento</strong>.<br />
Caso 1: paziente di 63 anni, affetta da circa 1 anno da dolori diffusi a livello lombare, con<br />
irradiazione ai glutei e agli arti inferiori bilateralmente; il dolore raggiungeva un’intensità pari a 7 la<br />
mattina al risveglio e diminuiva <strong>nel</strong> corso <strong>della</strong> giornata, con il movimento. La sintomatologia<br />
interferiva in maniera significativa con le attività quotidiane, senza, però, interrompere il riposo<br />
notturno. La paziente è stata indirizzata al <strong>trattamento</strong> con PBK-2C, per l’elettroanalgesia dei TPs<br />
maggiormente dolenti (quadrante supero-esterno del gluteo e grande trocantere), utilizzando i<br />
trattamenti decontratturante, antiflogistico e microcircolo. In aggiunta la paziente poteva assumere<br />
un’associazione di paracetamolo e codeina (500+30 mg) 2 volte/die. Dopo 4 settimane di<br />
<strong>trattamento</strong>, la paziente ha riferito miglioramento <strong>della</strong> sintomatologia algica (VAS=3),<br />
principalmente a livello dei TPs, con ripresa delle attività quotidiane.<br />
Caso 2: paziente di 61 anni, affetta da 10 anni da dolori diffusi a livello lombare, con irradiazione<br />
agli arti inferiori. La paziente attribuiva alla sintomatologia algica un valore pari a 8; il dolore aveva<br />
andamento ingravescente e inficiava significativamente la qualità di vita. La terapia farmacologica<br />
precedente aveva provocato importanti effetti indesiderati, tali da costringerne la sospensione. Sono<br />
stati, pertanto, prescritti 2 cicli di <strong>trattamento</strong> con PBK-2C, per l’elettroanalgesia dei TPs<br />
maggiormente dolenti (quadrante superoesterno del gluteo e grande trocantere), utilizzando i<br />
trattamenti decontratturante, antiflogistico e microcircolo. In aggiunta la paziente assumeva<br />
un’associazione di paracetamolo e codeina (500+30 mg) 2 volte/die. A distanza di 4 settimane, la<br />
paziente ha riferito miglioramento <strong>della</strong> sintomatologia algica (VAS=4), con possibilità di ripresa<br />
delle attività quotidiane.<br />
Caso 3: paziente di 67 anni, affetta da dolori diffusi, con principale estrinsecazione a livello <strong>della</strong><br />
regione cervicale e delle spalle, dove si localizzavano i TPs (inserzione dei muscoli suboccipitali e<br />
margine superiore del muscolo trapezio). La paziente attribuiva alla sintomatologia algica un VAS
Score di 6; il dolore, presente sia a riposo che al movimento, ostacolava le attività domestiche e<br />
lavorative. La paziente è stata trattata con 2 cicli di PBK-2C a livello dei TPs, utilizzando i<br />
trattamenti decontratturante, antiflogistico e microcircolo. In aggiunta la paziente assumeva<br />
un’associazione di paracetamolo e codeina (500+30 mg) 2 volte/die. A distanza di 4 settimane, la<br />
paziente riferiva netto miglioramento <strong>della</strong> sintomatologia algica (VAS=2), con ripresa delle<br />
normali attività.<br />
Caso 4: paziente di 68 anni, affetta da dolori cronici, con principale localizzazione a livello delle<br />
ginocchia (TPs); la paziente attribuiva al dolore un’intensità pari a 7, con esacerbazione al<br />
movimento (salire le scale); il dolore limitava le attività quotidiane. La paziente è stata trattata con 2<br />
cicli di PBK-2C a livello dei TPs, utilizzando i trattamenti decontratturante, antiflogistico e<br />
microcircolo. In aggiunta la paziente assumeva un’associazione di paracetamolo e codeina (500+30<br />
mg) 2 volte/die. A distanza di 4 settimane, la paziente ha riferito netto miglioramento <strong>della</strong><br />
sintomatologia algica (VAS=3), con ripresa delle normali attività.<br />
Risultati e conclusioni: l’efficacia del <strong>trattamento</strong> sarebbe da ricondurre, presumibilmente, alla<br />
riduzione <strong>della</strong> condizione ipossica, rilevabile superficialmente <strong>nel</strong>le zone iperestesiche e<br />
secondaria alla vasocostrizione, che sembrerebbe rappresentare la base fisiopatologica <strong>della</strong> FM. Il<br />
phyback ha dimostrato, in questo campione di pazienti, buona efficacia e tollerabilità, unita a buona<br />
compliance nei confronti del <strong>trattamento</strong>.