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Petite Messe Solennelle - Coro Luigi Gazzotti

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<strong>Petite</strong> <strong>Messe</strong> <strong>Solennelle</strong><br />

________________________________________________________________<br />

Versione originale per quattro soli, coro, due pianoforti e harmonium (1863)<br />

«Bon Dieu - La voilà terminée cette pauvre petite <strong>Messe</strong>.<br />

Est-ce bien de la musique Sacrée que je viens de faire ou bien de la Sacrée Musique<br />

J’etais né pour l’Opera Buffa, tu le sais bien! Peu de science, un peu de coeur tout est là.<br />

Sois donc beni, et accorde moi le Paradis»<br />

Gioachino Rossini, Passy, 1863<br />

Buon Dio, eccola terminata questa povera Messa.<br />

Ho fatto della musica sacra o della musica maledetta<br />

Io ero nato per l'opera buffa, lo sai bene! Poca scienza, un po' di cuore, tutto qui.<br />

Sia Tu dunque benedetto e concedimi il Paradiso


GIOACHINO ROSSINI<br />

(1792 – 1868)<br />

<strong>Petite</strong> <strong>Messe</strong> <strong>Solennelle</strong><br />

Versione originale, per soli, coro, due pianoforti e harmonium<br />

KYRIE (coro)<br />

GLORIA<br />

Gloria in excelsis Deo (coro)<br />

Et in terra pax (soli, coro)<br />

Gratias agimus tibi (contralto, tenore, basso)<br />

Domine Deus (tenore solo)<br />

Qui Tollis (soprano, contralto)<br />

Quoniam (basso solo)<br />

Cum Sancto Spiritu (coro)<br />

CREDO<br />

Credo (soli, coro)<br />

Crucifixus (soprano solo)<br />

Et resurrexit (soli, coro)<br />

Et vitam venturi (coro)<br />

OFFERTORIUM (Prélude religieux) (pianoforte solo)<br />

SANCTUS (coro)<br />

O SALUTARIS HOSTIA (soprano solo)<br />

AGNUS DEI (contralto solo, coro)


Composta a Parigi nel 1863, la PETITE MESSE SOLENNELLE è l’ultimo lavoro di<br />

Rossini. Gli aggettivi compresi nel titolo sono apparentemente contraddittori e<br />

paiono riflettere l’amore di Rossini per il paradosso. Occorre comunque tener<br />

presente che “solennelle” può essere inteso in senso liturgico quale termine<br />

indicante le parti fisse della messa. In ogni caso “petite” si riferisce al limitato<br />

organico vocale e strumentale che controbilancia così l’ambizione dell’Autore.<br />

Il lavoro è in effetti di ampie proporzioni e presenta un’architettura formale<br />

estremamente chiara. La Messa è simmetricamente strutturata in 14 numeri e<br />

in 2 parti, la prima delle quali termina con la fine del Gloria mentre la seconda<br />

inizia con il Credo.<br />

Chi ancora si attarda a considerare Rossini unicamente come l'arguto creatore di personaggi comici e di<br />

situazioni paradossali, tutto riso e gioia di vivere, potrà restare sorpreso al sapere che, nelle sue lettere,<br />

egli ha manifestato a più riprese un interesse preoccupato per le sorti della musica sacra, arrivando, per<br />

questo, a intrecciare rapporti niente meno che con Pio IX. Le uniche opere di grande respiro che Rossini ci<br />

ha lasciato dopo il ritiro dal teatro a soli 37 anni (una carriera fulminante, con 37 opere scritte in<br />

vent’anni, dal Demetrio e Polibio del 1808 al Guglielmo Tell del '29) sono, sintomaticamente, due grandi<br />

composizioni religiose: lo Stabat Mater scritto fra il '31 e il '42 e la PETITE MESSE SOLENNELLE del 1863. Si<br />

tratta di una Messa Solenne che mette in musica tutte le parti ordinarie della liturgia, compreso il Credo,<br />

con l'aggiunta di un Preludio religioso e di un’aria per soprano O salutaris Hostia inserita prima dell'Agnus<br />

Dei; ma anche di una Messa piccola, poiché Rossini la destina per la prima esecuzione a "Dodici cantori dei<br />

tre sessi, uomini, donne e castrati: otto per il coro, quattro per soli, totale dodici Cherubini", con il<br />

sostegno di due pianoforti e di un armonium: dunque, piccola e solenne al tempo stesso, non senza un<br />

estremo sorriso del vecchio Maestro che non rinuncia a ironizzare bonariamente sul suo lavoro. "Mio<br />

ultimo peccato mortale [...] musica sacra o musica dannata - si domanda Rossini nella dedica "Al Buon<br />

Dio" - io ero nato per l'opera buffa, tu lo sai bene! Un po' di scienza, un po' di cuore: ecco tutto. Sii<br />

Benedetto e accordami il Paradiso". L’organico strumentale pensato da Rossini corrisponde alla<br />

destinazione del lavoro, del tutto privata: la Messa fu eseguita infatti solo due volte (il 13 e il 14 marzo<br />

1863) a Palazzo Pillet - Will, alla presenza - è vero - del bel mondo parigino (c'erano Meyerbeer, Auber,<br />

Thomas, banchieri, nobili, finanzieri) e ripresa due anni dopo, nella stessa sede; ma non si parlò di stampa<br />

né di altre esecuzioni, vivente Rossini. Ci sarà, semmai, da notare la presenza di uno strumento come<br />

l'harmonium, piuttosto insolita: è evidente che esso soddisfa la necessità di un timbro "sacro", quale<br />

quello dell'organo e, al tempo stesso, è scelta più preziosa, che preferisce l'eco, il ricordo, allo strumento<br />

vero e proprio. Questo rimando all'organo è uno spiraglio per introdurci a comprendere uno degli aspetti<br />

più tipici e originali della Messa di Rossini: il gusto per l'arcaico. In mezzo all'infuriare del Romanticismo,<br />

nel suo volontario "esilio" parigino, Rossini non ha mai fatto mistero del suo rimpianto per l'età passata,<br />

per l'opera con le prime donne e i castrati, che non cantavano alla maniera del tenori moderni, come<br />

“galletti strangolati”. Scrivendo questo suo testamento artistico-spirituale, libero dal dover pagare<br />

pedaggio alcuno al pubblico dei teatri, Rossini compie delle scelte insolite, volte al recupero di forme e<br />

stili del passato. Ma Rossini non guardava solo a ciò che c'era stato dietro di lui: silenziosamente attento a<br />

tutto ciò che la musica del suo tempo andava producendo di nuovo (cenni del pianismo di Beethoven, di<br />

Chopin, di Schumann si ritrovano nei suoi Péchés, scritti senza apparente impegno, quasi come<br />

divertimenti, passatempi), anche la sua ultima opera sacra documenta questa profonda conoscenza,<br />

soprattutto per quanto riguarda la scrittura pianistica, che all'arcaismo di qualche modello bachiano<br />

unisce assai più sovente moduli di accompagnamento tipicamente romantici e movimenti ritmici che<br />

ammiccano alla danza ottocentesca per eccellenza, il valzer, come l’O salutaris hostia. Ed anche lo stile<br />

vocale ha abbandonato la florida scrittura belcantistica della sua opera seria: ai cantori non si richiedono<br />

prestazioni di virtuosismo straordinario; anzi, Rossini sembra puntare a un tipo di melodia pudica e quasi<br />

disadorna, delicata o al massimo patetica, sulla linea di tante "cantilene" - toccanti nella loro semplicità -<br />

che aveva saputo disseminare a piene mani in tante sue precedenti opere teatrali. Con il canto sommesso<br />

e struggente del contralto e del coro su Dona nobis pacem, l’opera si chiude senza alcun tono<br />

trionfalistico. La rinascita rossiniana del nostro tempo ha recuperato questo capolavoro come documento<br />

di una religiosità tormentata, genialmente personale, con un velo di sorriso e quasi di leggerezza, di cui<br />

tutti debbono avere la possibilità di acquistare conoscenza.


<strong>Coro</strong> <strong>Luigi</strong> <strong>Gazzotti</strong><br />

Nadia Engheben, soprano<br />

Daniela Pini, mezzosoprano<br />

Paolo Antognetti, tenore<br />

Marco Bussi, basso<br />

Francesco Frudua, pianoforte<br />

Olaf John Laneri, pianoforte<br />

Elena Della Casa, harmonium<br />

Giulia Manicardi, direttore


LOGISTICA<br />

Organico<br />

<strong>Coro</strong> (50) a 4 voci suddivise (S1S2 A1A2 T1T2 B1B2)<br />

4 soli vocali (SATB)<br />

3 strumentisti (Pianoforte1, Pianoforte2, Harmonium)<br />

Direttore<br />

Strumentazione<br />

2 Pianoforti a coda da concerto<br />

Harmonium<br />

Esigenze tecniche<br />

Il coro si dispone su 2 file composte di circa 25 elementi ciascuna.<br />

La seconda fila necessita di un rialzo 20 cm.<br />

Indispensabili le sedute per coro e solisti.<br />

Luci piazzate da concerto.<br />

Durata del concerto: 1h e 30m circa, senza intervallo.


CORO LUIGI GAZZOTTI<br />

L’ Associazione Corale <strong>Luigi</strong> <strong>Gazzotti</strong>, fondata nel 1923 e istituita dal 1956<br />

come Ente Morale dello Stato, è ancora oggi una delle più vivaci realtà<br />

culturali della città di Modena. Il coro dell’Associazione, distribuito in<br />

diversi organici, ha sempre mantenuto un’attività concertistica intensa e di<br />

qualità. Tra le partecipazioni degli ultimi anni: Glasgow 1990 su invito del<br />

Consolato Italiano, Die Ruinen von Athen di Beethoven per le stagioni<br />

ufficiali di Ferrara e Treviso (1994), stagione 1996 degli Amici della Musica<br />

di Modena, festeggiamenti per il 75° anniversario dalla propria fondazione<br />

(1998) , Festival Internazionale delle Bande Militari, IX centenario di<br />

fondazione del Duomo di Modena (1999), inaugurazione ciclo Arabesque<br />

(2003), Festival internazionale Cori a Palazzo – Mantova (2003), Giornate<br />

Europee della Cultura ebraica (2004, 2005, 2006, 2010), IX centenario della<br />

traslazione di San Geminiano (2006), Festival Imola in Musica (2008, 2010).<br />

Dal 1996 organizza con il Comune di Modena il festival internazionale I<br />

luoghi sacri del suono, che propone ai più alti livelli concerti di musica<br />

sacra nelle chiese cittadine. Alcuni titoli entrati nel repertorio del coro dal<br />

2000: Haydn Theresien-<strong>Messe</strong>, Nelson-<strong>Messe</strong> e Kleine Orgel<strong>Messe</strong>, Rossini Stabat Mater e <strong>Petite</strong><br />

<strong>Messe</strong> <strong>Solennelle</strong>, Saint-Saens Oratorio di Natale, Fauré Requiem, Dvorak Messa in Re e Te Deum,<br />

Britten Rejoice in the Lamb e A Ceremony of Carols, Purcell Funeral Sentences, Mozart Davide<br />

Penitente e Messa in Do minore, Handel Dixit Dominus e Laudate Pueri, Brahms Ein Deutsches<br />

Requiem, Vivaldi Gloria e Magnificat, Bernstein Chichester Psalms. Ha collaborato con Cappella<br />

Teatina di Bologna per produzioni barocche dirette da G. Paronuzzi, B. Manfredini e G.<br />

Manicardi, con Vratza Philharmonic Orchestra, Ensemble Guidantus, Orchestra Filarmonica<br />

Emiliana e più recentemente con Arte Resoluta Ensemble e Orchestra Alighieri di Ravenna. Tra i<br />

solisti William Matteuzzi, Angelo Manzotti, Sergio Foresti, Roberta Mameli, Daniela Pini. Nel<br />

febbraio 2009 ha concepito con la Banda Osiris un originale spettacolo-concerto denominato Fuori<br />

dal <strong>Coro</strong>, che ha debuttato al Teatro Storchi di Modena con grande riscontro di pubblico e critica.<br />

Sempre nel 2009 ha inaugurato il nuovo centro Europe Direct di Modena e nel dicembre dello<br />

stesso anno ha eseguito A Ceremony of Carols di Britten e i Chichester Psalms di Bernstein. Ha<br />

inaugurato l’edizione 2010 del Festival I Luoghi sacri del suono con un’applaudita esecuzione della<br />

<strong>Petite</strong> <strong>Messe</strong> <strong>Solennelle</strong> di Rossini, replicata per Imola in Musica 2010. Dal 2001 il <strong>Coro</strong> ha avviato<br />

con Giulia Manicardi un lungo percorso di crescita artistica e musicale.


GIULIA MANICARDI - direttore<br />

Giulia Manicardi, nata a Modena, si è diplomata in pianoforte presso il Conservatorio<br />

“A. Pedrollo” di Vicenza sotto la guida del M° F. Scala.<br />

Si è laureata con il massimo dei voti e la lode presso l’Istituto di Musicologia<br />

dell’Università di Parma.<br />

Ha conseguito il diploma accademico di II livello in Direzione d’Orchestra con il<br />

massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio “G. B Martini” di Bologna sotto la<br />

guida del M° L. Acocella.<br />

Ha frequentato i corsi di perfezionamento dell’Accademia Internazionale Pianistica<br />

“Incontri col Maestro” di Imola tenuti da Maestri quali: N. Magaloff, L. Berman, A.<br />

Lonquich, B. Petrushansky, J. Demus, S. Fiorentino. Ha inoltre studiato pianoforte con il<br />

M° M. T. Carunchio. Ha studiato composizione con i Maestri C. Giacomini, C. Landuzzi e<br />

tecnica vocale con il M° G. Visintin.Ha partecipato in formazione cameristica a numerosi concorsi<br />

nazionali ed internazionali, conseguendo significativi premi e riconoscimenti. In ambito<br />

concertistico, sia come solista che in formazioni cameristiche, ha al suo attivo numerose<br />

collaborazioni con cantanti in campo liederistico ed operistico.<br />

Ha tenuto corsi di alta formazione per attori presso ERT, Emilia Romagna Teatri, e collabora come<br />

consulente musicale con vari gruppi di teatro.<br />

Ha frequentato Corsi di Direzione d’Orchestra con i Maestri V. Tchiftchian (“Accademia di Sofia”),<br />

Dorel Pascu (“Accademia Nazionale di Bucarest”). Michael Beck(“Bergische Musikschule”). Ha<br />

ottenuto il diploma di merito ai corsi di perfezionamento dell’Istituto “A. Benvenuti” di Conegliano.<br />

Nel 2004 ha ottenuto il Diploma ai Wiener Meisterkurse di Vienna sotto la guida del M° S. Mas<br />

Conde Ha frequentato il corso di Direzione d’orchestra presso la Musikhochschule di Lucerna tenuto<br />

dal M° Bernard Haitink in collaborazione con Luzerner Sinfonierochester ( Lucerna 2007).<br />

Ha tenuto concerti con varie formazioni strumentali tra cui l’Orchestra Sinfonica Giovanile di<br />

Bucarest, l’Orchestra Sinfonica Festivale di Plovdiv (BG), l’Orchestra Sinfonica Veneziana, Ensemble<br />

Cappella Teatina di Bologna, l’Orchestra Filarmonica Emiliana, l’Ensemble Guidantus, AdM<br />

Ensemble, Vratza Philarmonic Orchestra (BG), Arte Resoluta, Orchestra Alighieri di Ravenna. Dal<br />

2001 è Direttore Musicale stabile del <strong>Coro</strong> e dell’Associazione “L. <strong>Gazzotti</strong>” di Modena con cui ha<br />

effettuato produzioni di musiche di G. Faurè (Requiem), A. Dvorak( Messa in Re e Te Deum), F.<br />

Poulenc (Mottetti), A. Vivaldi (Gloria), H. Purcell, B. Britten (Festival Te Deum), F. J. Haydn (Nelson<br />

<strong>Messe</strong>), A. Scarlatti ( Dixit Dominus), G. F. Handel ( Dixit Dominus, Laudate Pueri), W. A. Mozart (<br />

Davide Penitente, Grande Messa in do min. ), J. Brahms ( Ein Deutsches Requiem), G. Rossini ( <strong>Petite</strong><br />

<strong>Messe</strong> <strong>Solennelle</strong>).<br />

Dal 2010 è Direttore Musicale dell’Orchestra Arte Resoluta, progetto nato in collaborazione con la<br />

violinista Renata Spotti.<br />

Dal 2010 tiene laboratori sulla vocalità presso La Casa Encendida di Madrid.


NADIA ENGHEBEN - soprano<br />

Si è brillantemente diplomata presso il conservatorio "Luca Marenzio" di Brescia nel 1993.<br />

Ha debuttato nel ruolo di Corilla nell' opera Le convenienze e inconvenienze teatrali di G.<br />

Donizetti, allestita al teatro Franciscanum di Brescia. Nel 1995, in Finlandia, ha riscosso<br />

consensi di pubblico e critica nell'interpretazione dello Jefte di Carissimi. Una vasta attività<br />

concertistica la vede impegnata in Italia e all'estero, sia come solista sia come membro di<br />

gruppi corali ed ensemble vocali di fama internazionale. Canta ne "Il Concerto delle Dame"<br />

diretto dal M° Silvio Baracco, nella corale "Ars Nova" diretta dal M° Mario Tononi e<br />

"Athestis Chorus" diretto dal M° Filippo Maria Bressan, collaborando, con quest'ultimo,<br />

anche a produzioni con l'orchestra RAI di Torino, dirette da Maestri di chiara fama, quali J. Tate, E.<br />

Imbal. Nel repertorio solistico si evidenziano le esecuzioni dei Carmina Burana di Carl Orff, la <strong>Petite</strong><br />

<strong>Messe</strong> <strong>Solennelle</strong> di G. Rossini, e la Sinfonia n. 9 di L. van Beethoven, eseguita con l'Orchestra<br />

Toscanini dell'Emilia Romagna. Dal 1998, collabora con il <strong>Coro</strong> Filarmonico e con il <strong>Coro</strong> del Teatro<br />

alla Scala di Milano, con i quali ha eseguito opere e concerti sinfonici diretti da illustri Maestri, tra<br />

questi: Riccardo Muti, Valery Gergiev, Roberto Gabbiani, Salvatore Accardo.<br />

DANIELA PINI – mezzosoprano<br />

Laureata in lettere presso l’Università di Bologna con tesi di laurea in Storia della musica,<br />

ha studiato canto con il M° Angelo Bertacchi di Modena. Ha debuttato nel 1998 nel ruolo<br />

di Isabella ne L’Italiana in Algeri di G. Rossini e di Dorabella in Così fan tutte di W.A.<br />

Mozart. Nel 1999 ha cantato al Teatro Massimo di Palermo nella produzione Alahor in<br />

Granata di G. Donizetti. Oltre ad aver cantato in vari teatri nazionali alcune prime assolute<br />

tra cui Ser Marcantonio di S. Pavesi, La cabrera di G.E. Dupont e Une éducatione manquée<br />

di E. Chabrier, ha interpretato con grande successo il ruolo di Angelina ne La cenerentola<br />

di G. Rossini al Teatro Comunale di Bologna, e successivamente a Trieste, Francoforte e in molti altri<br />

teatri europei, e il ruolo di Rosina ne Il barbiere di Siviglia al Filarmonico di Verona e allo<br />

Stadttheater di Stoccarda.E’ stata interprete nel Tancredi di G. Rossini a Trieste, Osaka e Tokyo,<br />

riscuotendo un grandissimo successo. Ha cantato inoltre nella prima mondiale de Gli Amici di<br />

Salamanca di F. Schubert (Laura) al Teatro Comunale di Bologna e a Genova nel Candide di L.<br />

Bernstein. Ha lavorato con direttori quali R. Abbado, Y. Temirkanov, D. Oren, D. Renzetti, R. Frizza,<br />

P. Arrivabeni, K. Martin, J.C. Casadesus, C. Scimone, N. Luisotti, G. Grazioli, J.C. Spinosi, M. Mariotti,<br />

D. Callegari e con numerosi registi di fama internazionale tra cui: G. Vick, G. Lavia, D. Fo, L.<br />

Wertmuller, P.L. Pizzi, M. Gasparon, D. McVicar, L. Ronconi, H. De Ana. Del repertorio sacro ha già<br />

cantato lo Stabat Mater di G.B. Pergolesi e la <strong>Petite</strong> <strong>Messe</strong> Solemnelle e lo Stabat mater di G.<br />

Rossini, il Requiem di Mozart e la Missa solemnis in re maggiore di Beethoven eseguita con il <strong>Coro</strong><br />

Santa Cecilia di Roma. Ha avuto grande successo con La Pietra del Paragone al Teatro Regio di<br />

Parma (Baronessa Aspasia) e al Teatro Verdi di Sassari (Clarice), in Faust (Siebel) al Teatro Regio di<br />

Parma, in Madama Butterfly (Suzuky) a Tokyo e Nagoya, in Viaggio a Reims (Melibea) al Teatro<br />

Reale di Bruxelles, Ariodante (Polinesso) a Francoforte. Recentemente ha interpretato con grande<br />

consenso di pubblico e critica il ruolo di Isabella ne L’Italiana in Algeri al Teatro Comunale di<br />

Bologna, Cherubino in Nozze di Figaro alla Suntory Hall di Tokyo, Medoro in Orlando furioso a<br />

Edimburgo e Annio ne La Clemenza di Tito al Teatro Regio di Torino. I suoi prossimi impegni<br />

prevedono: Alcina a Francoforte, L’Italiana in Algeri a Trieste, Cenerentola a Seattle.


PAOLO ANTOGNETTI – tenore<br />

Ha studiato tromba presso il Conservatorio G. Puccini di La Spezia diplomandosi nel<br />

1992 con il massimo dei voti. Ha conseguito nel 2006 il compimento inferiore di canto<br />

con il massimo dei voti presso il Conservatorio di Riva del Garda. Ha collaborato con<br />

varie formazioni orchestrali fra le quali: Ottoni di Verona, Orchestra da camera<br />

“L’Offerta Musicale” di Venezia, Orchestra Giovanile di Pistoia, Accademia Bisentina,<br />

Orchestra “Festival Pucciniano”, Orchestra del Teatro di Como, Maggio Musicale<br />

Fiorentino. Ha vinto l’audizione presso il Teatro dell’Opera di Genova”Carlo Felice”, collaborandovi a<br />

contratto. Ha vinto il concorso presso Orchestra Sinfonica di Milano “Giuseppe Verdi”, con la quale<br />

ha collaborato per due anni. Ha inciso un CD di musiche di Alessandro Casella con l’Ochestra<br />

“Festival Di Villa Marigola”, direttore il maestro G. Garbarino. Ha iniziato gli studi di canto nel 1994<br />

sotto la guida della Sig. ra Giovanna Canetti, ha proseguito il perfezionamento con il maestro<br />

Giuliano Ciannella, il maestro William Matteuzzi, il maestro Sergio Bologna. Attualmente studia con<br />

la Sig.ra Fiorenza Marchiori. Ha vinto l’audizione per il <strong>Coro</strong> del Maggio Musicale Fiorentino<br />

lavorandovi per quattro anni (dal ’95 al 98). Nel 1999 ha vinto il concorso presso il <strong>Coro</strong> del Teatro<br />

Comunale di Bologna rimanendovi fino al 2003. Collabora dal 2006 con il <strong>Coro</strong> del Teatro alla Scala<br />

di Milano. Ha debuttato nei ruoli principali delle opere: L’elisir d’amore di G. Donizetti, Il Barbiere di<br />

Siviglia di G. Rossini, Don Giovanni di W.A. Mozart, I Capuleti e Montecchi di V. Bellini, Pagliacci di R.<br />

Leoncavallo (Arlecchino), Rigoletto di G. Verdi. Svolge un’intensa attività concertistica in Italia e<br />

all’estero. Ha eseguito lo Stabat Mater di G. Rossini con l’orchestra C. Coccia di Novara. Terzo<br />

classificato al concorso internazionale di canto lirico “Schio 2005” terza edizione. Vincitore del<br />

concorso “voci nuove per la lirica 2005” di Milano.<br />

MARCO BUSSI - basso<br />

Inizia giovanissimo lo studio del canto nella Scuola comunale di educazione musicale<br />

“Vassura Baroncini” e nel 2008 si diploma a pieni voti nel corso superiore di Canto lirico<br />

presso il Conservatorio Statale di Musica “G. Frescobaldi” di Ferrara. Perfeziona lo studio<br />

della tecnica vocale con Giuliano Ciannella, Paolo Coni e William Matteuzzi. Collabora a<br />

progetti con associazioni corali in Emilia Romagna nell’ambito della musica operistica e<br />

sacra, anche in qualità di solista: Nelson <strong>Messe</strong> e Missa Brevis S. Johannes de Deo di J. Haydn,<br />

Davidde Penitente e Grande messa in do minore di W. A. Mozart, Messa in re maggiore e Te Deum<br />

di A. Dvorak, Ein Deutsches Requiem di J. Brahms, Dixit Dominus e Laudate Pueri Dominum di G. F.<br />

Haendel, Chichester Psalms di L. Bernstein, <strong>Petite</strong> <strong>Messe</strong> <strong>Solennelle</strong> di G. Rossini. ). Nel febbraio<br />

2007 ha debuttato in giappone nel ruolo di Escamillo nella Carmen di G. Bizet (Nagoya Theatre e<br />

Toyota Theatre). Nel 2008 canta come protagonista nel Gianni Schicchi di G. Puccini a Nagoya e ne<br />

La Serva Padrona di G.B. Pergolesi al Teatro Comunale di Ferrara, Teatro Rasi di Ravenna, Teatro<br />

Comunale di Imola, “Imola in Musica”, “Festival Buffalago” e in varie località lombarde. Presso il<br />

Teatro Alighieri di Ravenna, nell’ambito della manifestazione “Giovani in Musica 2008”, si è esibito<br />

in concerti di musica da camera ed operistica di autori russi, cicli liederistici di A. Dvorak e J. Brahms<br />

e cantate di A. Vivaldi. Risulta vincitore del II° concorso “Nausica Opera International” di Parma con<br />

presidente di commissione il M° M. Pertusi. Nel 2009 debutta nel ruolo di Pimpinone nel Pimpinone<br />

di T. Albinoni al Teatro Comunale di Ferrara ed al festival “Buffalago 2009” nei comuni del Lago di<br />

Garda. Nel 2010 sarà impegnato in produzioni della Semele di G.F. Haendel a Berlino, della Dirindina<br />

di D. Scarlatti a Ferrara e di Orfeo di C. Monteverdi a Santander con l'ensemble “la Venexiana”.


FRANCESCO FRUDUA - pianoforte<br />

Si diplomato a pieni voti in pianoforte a Pesaro e in Musica Vocale da Camera a<br />

Parma. Dopo alcuni anni di attività come solista, si è poi dedicato principalmente<br />

alla musica da camera in duo con diversi strumenti (violoncello, flauto,<br />

sassofono), perfezionandosi col M° Bruno Canino al “Campus Internazionale di<br />

Musica” di Sermoneta e col M° Pier Narciso Masi al Corso triennale di Musica da<br />

Camera dell’Accademia “Incontri col Maestro” di Imola. Nel 1992 vince il 2°<br />

premio al Concorso Nazionale di Musica da Camera A.M.A. Calabria. Dal 1989 al 1995 ha<br />

organizzato ed eseguito una serie di concerti per il Comune di Imola con particolare interesse per la<br />

musica vocale (tra questi, nel 1993 la <strong>Petite</strong> <strong>Messe</strong> <strong>Solennelle</strong> di G. Rossini). Nel 1995 ha conseguito<br />

il Diploma per Maestro di Teatro presso l’Accademia ACIS di Milano col M° U. Finazzi del Teatro “G.<br />

Donizetti” di Bergamo, il Diploma di Maestro Sostituto al Corso Internazionale di Perfezionamento<br />

“Spazio Musica” di Orvieto col M° G. Pisani del Teatro alla Scala di Milano ed è stato selezionato<br />

come partecipante effettivo alla Masterclass del M° L. Magiera e del soprano R. Kabaiwanska a<br />

Bologna. Sempre nel 1995 ha collaborato con il soprano Adelisa Tabiadon al Corso di Tecnica ed<br />

Interpretazione Vocale presso l’Accademia di Torre Molina (Piacenza) e come Maestro<br />

Rammentatore col Teatro Mancinelli di Orvieto ne La Cambiale di Matrimonio di G. Rossini. Nel<br />

mese di febbraio 1997 ha tenuto due conferenze nell’ambito degli incontri “Fuori dal palcoscenico”<br />

della stagione di prosa 1996/97 del Teatro Comunale di Imola: “La strana voce”, lezione-concerto<br />

sulla tecnica vocale, e “Maria Callas e le sue epigone”. Nello stesso anno, in duo con il soprano<br />

Valentina Domenicali, è risultato vincitore all’XI Concorso Nazionale di Musica da Camera di S.<br />

Pietro in Vincoli (Ravenna) ed è stato selezionato come partecipante effettivo alla Masterclass sul<br />

Lied tenuta dal M° Irwin Gage a Firenze. Collabora con numerosi cantanti e strumentisti e svolge<br />

intensa attività concertistica sia in formazioni concertistiche che come accompagnatore. Dal 1997<br />

collabora con il Teatro Comunale “E. Stignani” di Imola nella programmazione di concerti e<br />

nell’allestimento di opere liriche al pianoforte. Dal 2000 è docente presso la Scuola Comunale di<br />

Musica “Vassura-Baroncini” di Imola.<br />

OLAF JOHN LANERI - pianoforte<br />

Termina brillantemente gli studi a Verona e quindi si perfeziona in Italia e all’estero per poi<br />

conseguire la qualifica di Master all’Accademia Pianistica di Imola. Dopo diverse vittorie in<br />

competizioni nazionali, nel 1998 vince la cinquantesima edizione del prestigioso concorso F.<br />

Busoni di Bolzano (II premio ‘con particolare distinzione’; I premio non assegnato); nel 2001<br />

ottiene il II premio al World Music Piano Master di Montecarlo. Delle sue Variazioni sopra un<br />

tema di Paganini di J. Brahms, unica esecuzione di un italiano inserita nel CD pubblicato per<br />

festeggiare il Cinquantesimo del concorso Busoni, A. Cohen scrive nell’International Piano :”la<br />

migliore esecuzione dal vivo che abbia mai sentita”. E’ presente in rinomate stagioni e festival in<br />

Italia e in Europa sia come solista che con orchestra e tiene numerosi concerti nei più prestigiosi<br />

teatri e per le più importanti istituzioni musicali. E’ stato invitato a suonare all’inaugurazione della<br />

Biblioteca Sala Borsa di Bologna e a Berlino per la chiusura della mostra dedicata ai disegni (per la<br />

prima volta riuniti) di Botticelli sulla Divina Commedia di Dante. Il suo repertorio comprende l’intero<br />

corpus delle 32 Sonate di Beethoven, alcune già incise per l’etichetta Blue Music. Dopo l’esecuzione<br />

di quindici sonate in quattro recital al Festival Musica in Villa di Santa Margherita Ligure per le<br />

celebrazioni beethoveniane, sta per completarne l’intero ciclo in otto concerti per il Circolo della<br />

Musica di Bologna. L’interpretazione del Concerto per pianoforte e orchestra n.2 di J. Brahms con i<br />

Berliner Symphoniker in Italia e alla Sala Grande della Philharmonie di Berlino, gli hanno procurato<br />

l’invito dell’orchestra e del suo direttore Lior Shambadal a tornare nel 2010 alla Philharmonie con il<br />

Concerto per pianoforte e orchestra n.1 di P.I. Tchaikovskij e una tournée in Sud America per il 2009.


ELENA DELLA CASA - harmonium<br />

Dopo aver ottenuto la maturità magistrale con votazione 58/60, ha conseguito il diploma di<br />

pianoforte nel 1987 presso il Conservatorio "G.B. Martini" di Bologna, sotto la guida del maestro M.<br />

Pezzi; successivamente ha continuato gli studi con il maestro Ettore Peretti e frequentato i corsi di<br />

perfezionamento dei maestri Mario Conter, F.J. Thiollier e Alexander Lonquich. Dopo avere vinto<br />

alcuni premi in concorsi pianistici nazionali (A.M.A. Calabria 1° Premio Ass., 2° Premio “Castello<br />

Normanno”, 4° Premio “Città di Messina”), ha iniziato la sua attività concertistica sia come solista<br />

(Austria) che in formazione da camera. Ha collaborato per alcuni anni con il <strong>Coro</strong> della Regina<br />

(Cattolica) come pianista accompagnatrice. In seguito, ha intrapreso lo studio del clavicembalo con<br />

la prof.ssa M.L. Pascoli, diplomandosi nel 1995 col massimo dei voti presso il Conservatorio “G.<br />

Rossini” di Pesaro. Nel 1995 ha ottenuto il 1° premio nell'ambito del 2° incontro tra scuole di<br />

clavicembalo, svoltosi a Pesaro con la partecipazione dei Conservatori di Venezia, Bologna e Pesaro.<br />

Sempre nel '95 ha partecipato al VII Concorso di Esecuzione Clavicembalistica organizzato<br />

dall'Associazione Clavicembalistica Bolognese ottenendo, come finalista, una menzione speciale da<br />

parte della giuria. Nel 1997 si è classificata 3° al 7° Concorso nazionale di esecuzione<br />

clavicembalistica organizzato dall'Associazione Clavicembalistica Bolognese. Ha seguito<br />

costantemente i corsi di perfezionamento di clavicembalo tenuti dal M° Gordon Murray a Ravenna e<br />

a Venezia presso la Fondazione Cini, e del M° Pierre Hantai a Cremona. Ha vinto una borsa di studio<br />

che le ha permesso, nel luglio 2001, di partecipare al corso di perfezionamento di clavicembalo e<br />

fortepiano presso la stessa Fondazione, sotto la guida del M° L.F. Tagliavini. Ha iniziato la sua attività<br />

concertistica collaborando con l’orchestra d’archi “I Musici della Città” di Savignano sul Rubicone,<br />

come solista clavicembalista e al basso continuo. Collabora costantemente come clavicembalista nel<br />

gruppo di musica antica “Aulos Consort - Charivari Ensemble”, che si dedica all'esecuzione con<br />

strumenti originali di autori italiani del Rinascimento e Barocco, con cui ha inciso un CD (luglio 2003)<br />

dedicato alle danze rinascimentali. Con tale gruppo suona in tournée nelle più importanti<br />

manifestazioni musicali italiane (Ravenna, Bologna, Parma, Macerata, Spoleto). Collabora con<br />

diverse orchestre, tra cui l’Orchestra “B. Maderna” di Forlì e la “Mahler Chamber Orchestra”. Svolge<br />

inoltre attività concertistica col gruppo “I Solisti Accademici” (C. Casadei, G. Salvatori, L. Franca)<br />

nelle maggiori città italiane (Roma, Spoleto, Pescara). Nel 1999 si è diplomata in Organo e<br />

Composizione Organistica al Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro, sotto la guida del M. Arlotti, con<br />

votazione di 10/10. Con il gruppo “Cantarnovo” ha inciso in qualità di organista continuista musiche<br />

inedite di G. Carissimi per l’etichetta Tactus di Bologna (ottobre 2004).<br />

Recapiti<br />

Associazione Corale LUIGI GAZZOTTI<br />

Ente Morale – Ministero della Pubblica Istruzione<br />

Via Marianini 81 – 41123 MODENA<br />

Internet www.coroluigigazzotti.it<br />

email info@coroluigigazzotti.it<br />

Materiale audio e info<br />

www.coroluigigazzotti.it/page_id=1973

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