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PIOVE 1/05 - Comune di Piove di Sacco

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<strong>PIOVE</strong> 1/<strong>05</strong> 8-07-20<strong>05</strong> 8:43 Pagina 22<br />

22<br />

<strong>Piove</strong> <strong>di</strong> <strong>Sacco</strong><br />

Le attività motorie<br />

nel periodo evolutivo<br />

*<strong>di</strong> Antonella Davide<br />

Nonostante i progressi attuali della<br />

teoria e metodologia dell’allenamento<br />

sportivo, non si può affermare<br />

che siano state de<strong>di</strong>cate ricerche e<br />

stu<strong>di</strong> così approfon<strong>di</strong>ti e numerosi per<br />

lo sport giovanile come invece per lo<br />

sport <strong>di</strong> alta qualificazione. Poiché<br />

l’attività fisica e sportiva, opportunamente<br />

esercitata, rappresenta un notevole<br />

mezzo per favorire lo sviluppo fisico<br />

dei ragazzi, la sua somministrazione<br />

deve essere precoce, quin<strong>di</strong> inserita<br />

già nei programmi della prima età<br />

scolare. Sarebbe infatti auspicabile che<br />

in un prossimo futuro, come avviene<br />

nella maggior parte dei paesi europei,<br />

l’attività motoria occupasse un posto<br />

<strong>di</strong> primaria importanza nell’ambito<br />

dell’intero processo formativo che la<br />

scuola è chiamata ad assolvere. Oltretutto<br />

i risultati <strong>di</strong> moltissime ricerche<br />

scientifiche concordano nel ritenere<br />

positiva l’influenza esercitata dall’attività<br />

motoria anche nei confronti del<br />

ren<strong>di</strong>mento scolastico globale.<br />

Prima <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sporre attività motorie<br />

per soggetti in età evolutiva, occorre<br />

tener presente le caratteristiche fisiologiche<br />

e psicologiche dell’organismo<br />

umano impegnato nella crescita. Ciò è<br />

determinante non solo per l’impostazione<br />

tecnica <strong>di</strong> programmi <strong>di</strong> attività<br />

motorie e sportive, che rappresentino<br />

effettivamente la dose giusta ed efficace<br />

per il miglioramento psico-fisico<br />

dei giovani, ma anche per stabilire criteri<br />

razionali <strong>di</strong> valutazione funzionale<br />

e <strong>di</strong> selezione attitu<strong>di</strong>naria..<br />

Lo sviluppo psico-fisico ha ritmi<br />

unici ed è influenzato da molti fattori: i<br />

caratteri ere<strong>di</strong>tari, il sistema endocrino,<br />

l’alimentazione e l’ambiente sociale.<br />

Il tempo necessario al completo manifestarsi<br />

<strong>di</strong> questi mutamenti prende il<br />

nome <strong>di</strong> periodo evolutivo. Di esso sono<br />

state fatte varie classificazioni, tra<br />

cui quella piuttosto semplicistica cui ci<br />

riferiremo <strong>di</strong>vide l’età evolutiva in 2<br />

parti: infanzia (prima e seconda) e adolescenza<br />

(pre-puberale, puberale, postpuberale).<br />

Dobbiamo quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>stinguere<br />

nettamente l’attività degli adulti da<br />

quella del:<br />

- Periodo <strong>di</strong> iniziazione (6-12 anni);<br />

- Periodo <strong>di</strong> perfezionamento (12-14<br />

anni);<br />

- Periodo della performance (15-18<br />

anni).<br />

E’ impensabile considerare il bambino<br />

come un adulto <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni ridotte<br />

e impartire forme <strong>di</strong> movimento praticate<br />

dagli adulti con il semplice accorgimento<br />

<strong>di</strong> ridurre l’entità e l’intensità<br />

degli sforzi richiesti.<br />

Bisogna considerare anche che alcuni<br />

ragazzi presentano un’età cronologica<br />

che non corrisponde a quella biologica.<br />

Non ci si deve allarmare se vi è<br />

un relativo ritardo, il problema può<br />

porsi se il ritardo supera i 3 anni.<br />

Bisogna comunque affrontare sempre<br />

l’aspetto psicologico per il confronto<br />

con gli altri.<br />

Qui prenderemo in considerazione<br />

la fascia d’età dai 6 ai 12 anni.<br />

PERIODO DI INIZIAZIONE<br />

La crescita è caratterizzata da due tipi<br />

<strong>di</strong> trasformazioni: una <strong>di</strong> aumento<br />

della massa corporea e sviluppo della<br />

muscolatura (Turgor) e una <strong>di</strong> allungamento<br />

staturale (Proceritas). Queste<br />

fasi <strong>di</strong> crescita seguono della leggi<br />

auxologiche della alternanza ben precise;<br />

alcuni autori definiscono geneticamente<br />

l’accrescimento in prevalenza<br />

osseo prima della pubertà e muscolare<br />

successivamente.<br />

Da i 6-7 anni - Il bambino è in periodo<br />

<strong>di</strong> proceritas. Questo allungamento<br />

soprattutto a vantaggio degli arti<br />

fa si che il bambino si presenti esili<br />

con scarsa muscolatura, con tono muscolare<br />

e posturale molto basso, con<br />

lassità legamentosa e articolare e torace<br />

cilindrico. Il torace cilindrico e la<br />

scarsa muscolatura fanno si che le scapole,<br />

ossa piatte, non possano aderire<br />

al dorso, presentandosi alate, ma ciò<br />

non deve essere considerato paramorfismo.<br />

Le ossa sono plastiche in quanto non<br />

ancora completamente ossificate e<br />

quin<strong>di</strong> in grado <strong>di</strong> assorbire meglio alcuni<br />

lavori ma dall’altra sono anche<br />

maggiormente soggette a deformazione.<br />

Avremo: ossa più elastiche a trazioni<br />

e pressioni (sostanza corticale più<br />

spessa ossa più larghe più resistenza<br />

del tessuto connettivo); tessuto legamenti<br />

e ten<strong>di</strong>ni non resistente alle trazioni;<br />

tessuto cartilagineo e lamine<br />

episarie compromesse da trazioni.<br />

Molta attenzione deve essere data al<br />

controllo posturale. La scarsa conoscenza<br />

del proprio corpo, le <strong>di</strong>fficoltà<br />

<strong>di</strong> orientamento, e <strong>di</strong> organizzazione<br />

spazio-temporale fanno si che l’attività<br />

motoria si manifesti con esuberanza <strong>di</strong><br />

impulsi risultando poco economica e<br />

armoniosa. Ciò è dovuto al fatto che il<br />

bambino pur avendo una sufficiente<br />

coor<strong>di</strong>nazione ed equilibrio statico-<strong>di</strong>namico<br />

non ha ancora sufficienti capacità<br />

<strong>di</strong> controllare e guidare il movimento<br />

con le percezioni sensoriali, ha<br />

poco ritmo.<br />

L’apparato car<strong>di</strong>o-circolatorio e respiratorio<br />

reagisce allo sforzo esclusivamente<br />

aumentando la frequenza e la<br />

respirazione è incapace <strong>di</strong> apportare<br />

gran<strong>di</strong> quantità <strong>di</strong> ossigeno perché la<br />

capacità vitale è ridotta dalle costole<br />

orizzontali che limitano la <strong>di</strong>latazione<br />

della gabbia toracica. Solo verso i 7-8<br />

anni le costole s’inclinano e aumenta la<br />

capacità vitale e l’efficienza respiratoria.<br />

L’attività motoria non deve sottoporre<br />

il bambino a sforzi d’impegno<br />

massimale e protratto, ma ad attività<br />

prolungate, moderate o attività elevate<br />

ma brevi.<br />

Dagli 8-11 anni - E’ l’età della ragione<br />

e l’età dell’oro della motricità.<br />

E’ un momento <strong>di</strong> pausa del processo<br />

evolutivo dove il bambino <strong>di</strong>venta padrone<br />

del suo corpo e delle sue facoltà<br />

intellettive.<br />

(I grossi cambiamenti seguiranno<br />

nel PERIODO PUBERALE dove possiamo<br />

raggiungere aumenti staturali<br />

anche <strong>di</strong> 8-9 cm con crescita prima<br />

della ossa lunghe e poi del tronco).<br />

E’ un momento delicato che va controllato<br />

in modo particolare per prevenire<br />

le varie alterazioni.<br />

La presa <strong>di</strong> coscienza <strong>di</strong> se, la quasi<br />

completa definizione dello schema<br />

corporeo l’aumento del grado <strong>di</strong> socialità<br />

(accettazione delle regole, del<br />

gruppo, fine dell’egocentrismo <strong>di</strong>sponibilità<br />

per le forme competitive) assieme<br />

al rallentamento del periodo staturale<br />

che favorisce il recupero muscolare<br />

da una buona proporzione somatica-strutturale<br />

al bambino. La migliorata<br />

funzionalità car<strong>di</strong>ocircolatoria e respiratoria<br />

danno al bambino la possibilità<br />

<strong>di</strong> migliorare la resistenza. Migliora<br />

la coor<strong>di</strong>nazione neuro-motoria la<br />

precisione nei movimenti. Tutto ciò<br />

permette <strong>di</strong> iniziare l’attività <strong>di</strong> avviamento<br />

sportivo.<br />

L’avviamento sportivo deve essere<br />

formativo, mezzo educativo e non certo<br />

un fine. Le continue stimolazioni<br />

procurate dall’attività <strong>di</strong> allenamento<br />

portano il bambino ad un’evoluzione e<br />

maturazione della propria motricità.<br />

*Antonella Davide, Istruttore <strong>di</strong>plomato<br />

ISEF, preparatore atletico e personal<br />

trainer presso il centro sportivo<br />

CRAZY BODY <strong>di</strong> <strong>Piove</strong> <strong>di</strong> <strong>Sacco</strong>.

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