PAUL MARCIANO Il successo di Guess, il più ... - Pambianconews

Spedizione in abbonamento postale 70% DCB Milano - In caso di mancato recapito inviare al CMP di Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi
Numero 17 - Anno III 1 Ottobre 2007 QUINDICINALE
BRUNELLO
CUCINELLI,
STRATEGIA DI
CASHMERE
V. WESTWOOD,
QUANDO
L’IRRIVERENZA SI
FA STILE
SPECIALE SFILATE DONNA
All’interno
Casa&Design
PAUL MARCIANO
Il successo di Guess,
il più europeo dei marchi americani
PRADA:
BRILLA LA
SEMESTRALE
2007

Spedizione in abbonamento postale 70% DCB Milano - In caso di mancato recapito inviare al CMP di Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi
PRIMO PIANO
3 Pambianco: semestrali 2007, continua la
crescita della moda quotata
PROTAGONISTI
6 Paul Marciano, ho un sogno firmato Guess
ITALIA
12 Prada si avvicina a Piazza Affari trainata
da una brillante semestrale
12 Caleffi, utile netto a +24% nel 1° semestre
2007
13 Pambianco: giovani maison al galoppo
(Mffashion)
14 Pambianco: ricavi in crescita del 6,2% per
le aziende della moda (Il Sole 24 Ore)
14 Piazza Italia continua a crescere anche
nel 2007
15 Paolo Gerani e la svolta di Iceberg (Il Sole
24 Ore)
16 L’allarme di Zegna, made in Italy a
rischio (CorrierEconomia)
16 Gucci, la griffe più citata sui giornali stranieri
(Il Sole 24 Ore)
17 Phard, con i fondi la Borsa è più vicina
18 Aeffe, supera i 140 milioni nel primo
semestre
18 Stroili Oro Group, il fatturato segna un
+35% nel semestre
19 Kiton, la tradizione affidata ai giovani (Il
Sole 24 Ore)
19 Antichi Pellettieri cresce del 18% nel
primo semestre
20 Norsa (Ferragamo): Pechino accelera nel
lusso (Il Sole 24 Ore)
21 Addio valigie di cartone, Baldinini Zar di
Russia (Finanza&Mercati)
22 Il Presidente Giorgio Napolitano inaugura
“Arti, Il Polo della Qualità”
MONDO
Numero 17 - Anno III 1 Ottobre 2007 QUINDICINALE
All’interno
Casa&Design
PAUL MARCIANO
Il successo di Guess,
il più europeo dei marchi americani
BRUNELLO PRADA:
V. WESTWOOD,
CUCINELLI, BRILLA LA
QUANDO
STRATEGIA DI SEMESTRALE
L’IRRIVERENZA SI
CASHMERE 2007
FA STILE
SPECIALE SFILATE DONNA
Copertina.indd 2 28/09/2007 14.32.22
SOMMARIO
26 L’American Living secondo Ralph Lauren
(Il Sole 24 Ore)
26 Casual di lusso per Hilfiger (Il Sole 24 Ore)
27 Escada, outlook al ribasso
In primo piano:
Paul Marciano
Sotto:
Brunello Cucinelli,
Patrizio Bertelli e
Vivienne Westwood
AZIENDA DEL MESE
28 Brunello Cucinelli: “La mia vita, il mio
stile, la mia impresa”
LICENZE
32 Benetton e Trent per lo sviluppo di Sisley
in India
32 Lamarthe e Kallisté insieme per gli
accessori
APERTURE MONOMARCA
33 Barbara Bui apre in Sant’Andrea
33 Agent Provocateur sbarca in Italia
34 Nuovo design concept store per
Moschino
34 Casadei, nuovo store a Milano in via S.
Andrea
GIRO POLTRONE
36 La creatività di Cacharel passa a Estrella
Archs
36 Giorgio Armani arruola Daniele Ballestrazzi
36 Lars Nilsson è il nuovo direttore creativo di
Ferrè
36 Ferragamo chiama Greco (Il Sole 24 Ore)
PROFILO
38 AnnaRitaN, power is chic or chic is
power!
SPECIALE MODA DONNA
40 Speciale sfilate Milano
45 Passiamo la parola ai Buyer...
47 I percorsi espositivi della nuova moda
48 Speciale sfilate New York
I CREATIVI
52 Vivienne Westwood, quando l’irriverenza
si fa stile
Casa&Design
55 Pambianco: Piazza Affari con poco design
(Il Corriere della Sera)
55 Artemide in Borsa entro fine anno (Il Sole
24 Ore)
36
Direttore Editoriale: David Pambianco
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22
26
55

3
Semestrali 2007: continua la crescita della moda quotata
1° semestre a +8,9% per le aziende italiane e a +6,2% per le aziende straniere
Le più importanti Aziende quotate della Moda e del
Lusso, sia italiane che straniere, hanno registrato un
brillante primo semestre e anche nel secondo semestre
del 2007 si può prevedere un consolidamento ulteriore
dei risultati ottenuti nella prima parte dell’anno.
Un risultato eccellente quindi, quello emerso dall’analisi
che Pambianco ha condotto su un campione formato
da 19 Aziende, di cui 14 italiane e 5 estere e che conferma
l’andamento positivo del settore iniziato nel 2004.
AZIENDE ITALIANE
Il fatturato aggregato delle aziende italiane nel primo
semestre è stato pari a 9.418 milioni di euro ed è cresciuto
dell’8,9% rispetto allo stesso periodo del 2006.
Campione per crescita è Geox, che con un fatturato
pari a 388 milioni di euro ha incrementato il proprio
giro d’affari del 27% rispetto all’anno precedente.
Segue, a pochissima distanza dalla capolista, Marcolin,
azienda che opera nel mercato dell’eyewear di lusso
Inc. %
LUXOTTICA 7,4
VALENTINO FG
GUCCI
ITALIA
TOP PER FATTURATO
(Valori in milioni di Euro)
1.027
1.017
BENETTON 10,2
990
PRADA (1)
11,0
3,9
SAFILO 10,3
BULGARI 8,9
GEOX
BURANI
18,0
IT HOLDING (2) -13,1
488
388
372
319
TOD’S 15,8 316
STEFANEL
PRIMO PIANO
27,1
2,9
6,1
AEFFE 12,7
MARCOLIN 25,7
149
142
104
668
812
2.627
(1) In questa analisi è stata considerata anche Prada nonostante non sia ancora quotata
(2) Nel primo semestre 2007 It Holding riporta un fatturato pari a 319,2 milioni di euro rispetto a
367,3 milioni di euro del primo semestre 2006 che includeva i ricavi derivanti dalla licenza D&G.
La crescita dei ricavi a perimetro omogeneo si attesta pertanto a +38,4%
Fonte: Pambianco Strategie di Impresa
1/10/2007
con un fatturato di 104 milioni di euro. La cresciuta è
stata del 26% grazie al buon andamento di tutte le linee
in portafoglio, in modo particolare dei brand Tom
Ford, Montblanc e Roberto Cavalli.
Il Direttore Generale di Marcolin Antonio Bortuzzo
ha così commentato la situazione: “Gli ottimi dati di
vendita confermano la capacità del Gruppo di consolidare
la propria presenza sul mercato; significativi sono
i progressi nel segmento del lusso a testimonianza dei
contenuti stilistici e qualitativi dei prodotti Marcolin.
Il management è determinato nella soluzione del problema
rappresentato dalla controllata Cébé, che negli
ultimi due esercizi ha penalizzato dei risultati altrimenti
del tutto positivi”.
Da rilevare infine la buona performance di Prada, unico
gruppo non quotato, almeno per ora (la quotazione
è prevista per il 2008), che con i marchi Prada, Miu
Miu, Car Shoe e Church’s, è cresciuta del 18% raggiungendo
un fatturato pari a 812 milioni di euro.
LEONARDO DEL VECCHIO - LUXOTTICA
BORSA GUCCI - PELLE GUCCISSIMA

CIRILLO MARCOLIN
“Questi risultati, ha affermato l’AD Patrizio Bertelli,
ci confortano sulla validità delle scelte strategiche
operate negli ultimi anni. La crescita di Prada su tutti i
maggiori mercati mondiali testimonia la straordinaria
forza e vitalità del marchio, mentre Miu Miu conferma
le ottime potenzialità di sviluppo”.
Andando ad analizzare la redditività, riferita alle sole
11 aziende che hanno fornito il dato, notiamo che
l’Ebitda è salito dal 17% al 18%.
Le Aziende che hanno registrato le performance migliori
sono Geox con un Ebitda pari 29% sul fatturato,
seguita da Tod’s con un Ebitda del 22% e dal gigante
Luxottica con un Ebitda del 20%.
I Top 3 per incremento percentuale dell’Ebitda sono,
invece, Marcolin con un eccellente incremento a tre
cifre (+155%), seguita da Aeffe con un +52% e da Prada
con un +40%.
Infine l’Utile netto, riferito sempre a 11 Aziende, migliora
leggermente passando dal 7,5% all’8%.
Nello specifico i migliori sono risultati Geox, con un
utile netto di ben il 18%, Bulgari del 12% e Tod’s
dell’11%.
Aeffe, con un ottimo +149%, risulta la migliore azienda
per incremento percentuale dell’Utile Netto.
“L’eccellente crescita delle vendite e della profittabilità
è il risultato di tutti gli investimenti effettuati
negli anni passati e posso oggi anticipare che gli obiet-
MASSIMO FERRETTI - AEFFE
PRIMO PIANO
1/10/2007
tivi prefissati per l’interno 2007 saranno sicuramente
raggiunti, sia in termini di crescita di fatturato che di
profittabilità”, ha detto Massimo Ferretti, presente
esecutivo di Aeffe.
AZIENDE STRANIERE
Esaminando il campione di Aziende straniere risulta
che il fatturato semestrale aggregato è stato pari a
10.190 milioni di euro ed è cresciuto del 6,2% rispetto
allo stesso periodo del 2006.
OROLOGIO HERMÈS
Al top nella classifica delle crescita troviamo la tedesca
Hugo Boss (controllata da Valentino FG) che
con un fatturato pari a 794 milioni di euro ha incrementato
il proprio giro d’affari dell’11,5% rispetto
all’anno scorso.
I brillanti risultati sono da imputare soprattutto alle
vendite della collezione donna pari a 100 milioni di
euro, in crescita del 38% e del comparto Shoes e Leather
Accessories, rispettivamente pari a 89 milioni,
in crescita del 20% e pari a 109 milioni, in crescita
del 27%.
Al secondo posto con una crescita del 6% si posiziona
Lvmh, colosso francese guidato da Bernanrd Arnault,
con un fatturato pari a 7.412 milioni di euro.
Il patron del colosso francese ha così commentato
l’andamento del gruppo: “la nostra performance del
primo semestre, ancora una volta, dimostra l’eccezionale
appeal dei nostri brand e la coerenza della
nostra strategia. Lvmh vedrà un rialzo significativo
dei risultati per fine anno a dispetto dell’impatto
negativo dei tassi di cambio, grazie al lancio di nuovi
prodotti, all’espansione geografica e al successo di
crescita nei mercati ad alto potenziale”. Segue, in
4

5
OROLOGIO
TIFFANY
terza posizione, il big statunitense
dei gioielli Tiffany, guidata
da Michael J. Kowalski,
che è cresciuta del 4,5%
raggiungendo quota 919
milioni di euro.
Dallo studio emerge inoltre
che l’utile netto, riferito alle
4 aziende del campione, è salito
di un punto percentuale,
dall’11% al 12% e risulta essere
di ben 4 punti percentuali superiore
rispetto al dato riferito alle aziende
di casa nostra.
Nello specifico le migliori Aziende
in valore assoluto sono risultate
Hermès, con un utile netto del 18%,
Lvmh del 13% e Tiffany del 7%.
Valutando, invece, l’incremento percentuale i primi
sono rispettivamente Lvmh, in crescita del 16,5% ed
Hermès, in crescita del 9%.
La migliore performance delle Aziende estere, soprattutto
francesi, è da attribuire alla forza di marchi
quali Hermès, Chanel, Dior che operando nel superlusso
riescono ad avere prezzi di vendita e margini
MICHAEL J.KOWALSKI - TIFFANY
PRIMO PIANO
1/10/2007
BERNARD ARNAULT - LVMH
molto elevati. Nel campione delle aziende straniere
non sono state considerate le catene del fast fashion
Zara e H&M poiché appartengono ad una fascia di
mercato completamente diversa (molto più bassa).
La loro crescita però è sempre a due cifre come pure
gli utili netti.
Zara passa da un fatturato di 3.476 ad un fatturato di
4.124 (+19%) e registra un utile netto del 9,5%. H&M
passa da un fatturato di 3.246 ad un fatturato di 3.719
(+15%) e registra un utile netto del 15,7%.
LVMH
TIFFANY
HUGO BOSS
ESTERO
TOP PER FATTURATO
(Valori in milioni di Euro)
919
794
HERMES 2,9 721
ESCADA
Inc. %
6,4
4,5
11,5
3,7
344
Fonte: Pambianco Strategie di Impresa
CHARM
LOUIS VUITTON
7.412

Paul Marciano,
Presidente di Guess

Paul Marciano - Presidente di Guess
Marciano: “ho un sogno
fi rmato Guess”
Si presenta “ciao, come stai”. E si sente che
non fi nge mentre aggiunge “nice to meet
you (è un piacere conoscerti, ndr)”. Ed è
lui che chiede scusa (“sorry”) per aver mancato
un precedente appuntamento, per cui adesso
non pone problemi se i tempi dell’intervista
sono dannatamente (e un po’ inopportunamente)
stretti per esigenze editoriali e giornalistiche.
Anzi, “no problem – dice - I will help you within
your deadline”. Eppure, chi parla è Mr. Paul Marciano.
O Monsieur Paul Marciano, poiché è di
Los Angeles, ma viene dalla Francia. Assieme al
fratello Maurice ha fondato e controlla Guess, un
marchio che oggi sembra potersi permettere di
tutto, di certo di cancellare il dubbioso punto di
domanda sulle potenzialità di successo, presente
nel logo originale (Guess?). Permettersi di tutto
signifi ca avere 25 pagine per il proprio 25esimo
compleanno su WWD, la principale rivista Usa
della moda, dello scorso 18 aprile. Ma permettersi
di tutto signifi ca anche chiudere il secondo trimestre
di questo anno fi scale (a fi ne giugno) con
vendite aumentate del 48% a 388,3 milioni di
dollari, con un utile balzato dell’82% a 37,5 milioni.
Signifi ca che per l’intero esercizio la società
punta a ottenere ricavi tra 1,79 e 1,84 miliardi
di dollari. Insomma, Mr Paul è l’amministratore
delegato di un impero. Non è mica uno scherzo,
in questo caso, dire che il tempo è denaro.
Eppure, appunto, Paul (è così che vuole essere
chiamato, da subito, nell’intervista) non nasconde
il piacere di una chiacchierata. Insomma, si
capisce che quest’uomo dalle camice bianche
sbottonate sotto la giacca, quando non preferisce
un semplice girocollo, non riserva il sorriso
1/10/2007
soltanto alle macchine fotografi che e si diverte
davvero. E non è solo perché “abbiamo ottenuto
il 16esimo trimestre consecutivo di crescita degli
utili e quest’anno batteremo ancora il nostro record”.
Certo, il business corre come una locomotiva.
Ma la radice dello spirito di quest’uomo dai
capelli bianchi e gli occhi luccicanti sta nell’origine:
“Siamo di Marsiglia, dunque non di Parigi,
dunque del sud, posti di sole e di bellezza”. E nel
carattere, quello per cui “non ha senso aprire una
sede in una città dove non stai confortable, e per
questo, perché amiamo il posto, la gente e il cibo,
abbiamo scelto Firenze come quartier generale in
Europa”. In ogni caso, lo spirito di Paul, arrivato
qualche manciata di anni dopo Maurice a Los
Angeles, dove fondò Guess? nell’82, emerge più
che da ogni altra cosa, da un paio di aspetti della
storia del gruppo: “Ho investito in campa
GUESS INC.
2006 2005 2004
Fatturato 1.185.184 936.092 729.262
Increm.% 26,6 28,4
G
I PROTAGONISTI
Ebitda 231.077 136.449 90.924
Ebitda % 19,5 14,6 12,5
Utile Netto 123.168 58.813 29.566
Utile Netto % 10,4 6,3 4,1
Fonte: Bilanci Aziendali
Valori in milioni di Dollari
7

8
G
I PROTAGONISTI
Viareggio Shanghai
gne pubblicitarie – racconta - molto prima di avere
un solo prodotto sul mercato; ho lanciato modelle
diventate star, quando ancora non le conosceva
nessuno”. E a guadare la lista delle Guess Girls, cioè delle
ragazze divenute grandi grazie a Marciano, c’è da star
male: da Claudia Shiffer a Eva Herzigova, da Laeticia
Casta a Carla Bruni. Oggi Paul guarda soprattutto alla
conquista dell’Europa: “Dopo l’Italia, apriremo in ogni
posto d’Europa, soprattutto verso Est”. I progetti per
spostare il baricentro del colosso Usa, e fi nanche le location
delle aperture, sono già pronti. Anche la segmentazione
dei prodotti è già studiata “con caratteristiche
che siano studiate per i clienti delle diverse aree”. E poi,
visto che “tutto è questione di dream, perché escludere
l’acquisizione di altri marchi”. Insomma, Paul spiega
tutto in una parola: “Exciting”.
Paul, cominciamo dalle origini. Tu e tuo fratello
Maurice siete di Marsiglia. Quanto conta per il successo
di Guess?
E’ assolutamente importante. Molto importante. Io ho
vissuto vent’anni nel sud della Francia. E dunque, non
signifi ca Parigi, tantomeno il Nord Europa. Signifi ca
essere cresciuti sul Mediterraneo, in una vita da spiaggia,
tra alba e tramonti sul mare. Questo signifi ca aver
sviluppato la mentalità più viva, quella del Sud Euro-
Da sinistra a destra i negozi di Budapest, Basilea, Milano, Parigi
1/10/2007
pa, ed essere davvero molto aperti e familiari con gli
europei. Un fattore che è stato determinante quando,
agli inizi degli anni Novanta, abbiamo affrontato lo
shock di sbarcare da questa parte dell’Oceano. Soprattutto
la distribuzione era molto diversa da quella americana,
in Europa i retailer indipendenti erano infatti
prevalenti rispetto ai department store.
Perchè il quartier generale in Italia è a Firenze?
Volevamo partire dall’Italia, perché questo era il test
più duro e dunque più decisivo, per lo sbarco in Europa.
Per quanto riguarda la città, in effetti dal punto di vista
logistico (si pensi ai servizi aerei) avrebbe avuto più
senso Milano. Ma per noi Milano non era confortable e
abbiamo scelto Firenze perché amiamo la città, il cibo,
le persone e la Toscana. Lì si, eravamo confortable. E ciò
che ha senso, nelle scelte, non è solo il business.
Tuttavia, oggi nei piani c’è uno spostamento del baricentro.
E l’Italia?
Abbiamo superato l’esame più duro. Dopo il successo
in Italia è arrivata l’Europa e oggi la quota dell’Italia sul
business europeo è scesa al 40% circa e scenderà ancora.
Ma non signifi ca che stiamo riducendo le attività italiane.
E’ il risultato del programma di espansione soprattutto
nel Nord e nell’Est Eurpoa, in Russia. Perciò

9
G
I PROTAGONISTI
avevamo bisogno di un centro logistico nuovo e abbiamo
creato il quartier generale europeo di Lugano.
Quali sono i numeri dello sviluppo in Europa?
In Europa abbiamo oggi 134
negozi monomarca, compresi
accessori, jeans e la linea
Guess by Marciano e i factory
Store (mentre 347 sono i
punti vendita in Nord America).
Solo alla fi ne del 2004
erano 32. E il prossimo anno abbiamo in programma
di aprirne altri 70, il che signifi ca una crescita di circa
il 50%. E sarà una crescita omogenea, nel senso che
apriremo everywhere.
Come spieghi questo successo in Europa?
Siamo il brand americano più forte in Europa grazie
a una strategy brand molto focalizzata sulla qualità in
ognuno dei segmenti in cui siamo presenti, con licenziatari
che sono partner più che fornitori. E il nostro
Siamo il brand americano
più forte in Europa grazie alla
nostra qualità...
1/10/2007
titolo in Borsa è decollato negli ultimi 2 anni, perché
il mercato ha recepito questo focus strategico, che si accompagna
a una segmentazione molto chiara e defi nita.
Non pretendiamo di essere il partner di tutti e ovunque.
Vogliamo adattarci alle diver-
se esigenze, ecco la necessità
di produzioni con caratteristiche
specifi che e differenti per
l’America, l’Asia e l’Europa.
Una strada diversa non esiste.
Siamo molto consistent in
questo e perciò abbiamo creato team eccellenti per ogni
area coperta.
La comunicazione ha avuto un ruolo fondamentale.
La vostra strategia ha sempre puntato su testimonial
che hanno segnato la storia della moda. Com’è successo,
e come si svilupperà in futuro?
Il successo della nostra comunicazione è nato da una
combinazione di destino, fortuna e passione. Non ho
mai ascoltato nessuno, nel pianifi care l’immagine di

10
G
I PROTAGONISTI
Guess. E non ho mai lavorato con un’agenzia di pubblicità.
Ho semplicemente sempre ricercato ciò che
credevo meglio per Guess e sono partito cercando
giovani modelle che non fossero nomi affermati. E’
una cosa che faccio ancora oggi: creare la modella e
nello stesso tempo creare il fotografo. E’ una cosa a cui
non saprei rinunciare. Questo ha aiutato e aiuta anche
Guess. Per esempio, non potrei prendere Kate Moss:
in quel caso, la sua immagine offuscherebbe quella del
brand. E, soprattutto, non sarebbe exciting.
Cosa c’è di Los Angeles, della California, in Guess?
Abbiamo cominciato nella downtown di Los Angeles
26 anni fa perché era confortable, sexy e trendy. Avevamo
trovato un posto che era città, country e aveva il
mare. Non avevamo certo dimenticato Marsiglia. Tutto
questo è rimasto in Guess.
Come è il rapporto con tuo fratello Maurice?
Domanda interessante. Rispondo con i fatti: andavamo
nella stessa scuola, facevamo i compiti assieme (really
bad). Poi, da teenager abbiamo lavorato nei bar di
Saint Tropez, quindi nelle discoteche. A 18 anno abbiamo
prodotto assieme le prime cravatte, quindi i primi
1/10/2007
blazer. E’ continuata così: oggi ogni giorno lavoro con
mio fratello, e ogni week end lo passo con lui, e così
le nostre famiglie si spostano assieme dalle Hawaii ad
Haiti a Saint Tropez. Non posso immaginare un solo
week end senza Maurice. E’ un legame assoluto.
Quando hai capito che Guess sarebbe diventato un
brand di livello mondiale?
Non l’ho capito. Lo sognavo da subito. E ci sono le
prove anche in Italia. Qui abbiamo cominciato a investire
in spazi pubblicitari su Vogue, ma anche su magazine
come Donna Moderna o Lei, già nel 1985-86.
Era una pazzia, e tutti mi chiedevano: perché buttate
questi soldi in pubblicità. Dal loro punto di vista avevano
ragione. Infatti, noi allora non vendevamo niente
da questa parte dell’Oceano. Non avevamo prodotti,
ma già creavamo il nostro nome.
Quali sono i marchi che apprezzate di più?
Nel mondo del lusso, in cima ai miei desideri, ci sono
Dolce & Gabbana. Amo i loro prodotti, e ammiro la loro
strategia che ha saputo combinare il fashion con un’immagine
forte e sexy. Per quanto riguarda il denim, apprezzo
molto Diesel. Ci assomigliamo, e trovo che Diesel

Paul e Maurice Marciano
abbia dimostrato una grande consistency nel mantenere
e portare avanti il binomio prodotto-immagine.
Con una grande e insostituibile disciplina.
Come vedi Guess tra 10 anni?
Avremo 2mila negozi. Avremo bisogno di restare disciplinati,
è questo che credo debba essere la nostra strada.
E in questa strada vedi anche una brand extension
in settori paralleli, come quello degli hotel?
No, abbiamo progetti da sviluppare a suffi cienza, anche
senza imbarcarci in tali avventure.
Una domanda su un fattore che dovrebbe aiutarvi
parecchio in questo esercizio: il record dell’euro verso
il dollaro.
Da sinistra a destra i negozi Guess di Budapest, Milano, Venezia e Apgujeong (Korea)
1/10/2007
G
I PROTAGONISTI
Realizziamo in Europa circa un terzo delle ricavi (il 45%
in America). Nel secondo trimestre (aprile-giugno) le vendite
europee sono aumentate del 121,2% a 107,9 milioni
di dollari. Cioè, sono più che raddoppiate. Ma non credo
che l’attuale livello dell’euro (oltre 1,4 dollari) possa essere
mantenuto: è una quota folle. Dunque, penso debba
tornare verso un rapporto di 1,2 dollari. In ogni caso, il
nostro 2007 sarà quanto meno excellent. Nel 2006 abbiamo
avuto il miglior anno di sempre. E in questo esercizio
dovremo aumentare almeno del 35-40 per cento.
Un’ultima domanda. I numeri dicono che Guess è
una macchina da business. E’ il momento buono per
acquisire altri marchi?
Tutto è possibile. Come ho spiegato, è solo una questione
di sogni.
11

12
Prada si avvicina a Piazza Affari trainata da una
brillante semestrale
PATRIZIO BERTELLI
Nell’attesa dello sbarco in Borsa previsto per il 2008
che potrebbe valere tra i 3 e i 4 miliardi di euro.
Prada ha chiuso il semestre con valori brillanti.
Prada, coi marchi Prada, Miu Miu, Car Shoe e
Church’s, ha registrato nei primi sei mesi del 2007
(dall’1 febbraio al 31 Luglio) ricavi totali per 811,5
milioni di euro, in aumento del 23% a cambi costanti
e del 18% a cambi effettivi. Il dato include il fatturato
pro-forma per i sei mesi di Church’s, acquisita
da Prada a giugno 2007, nonché il fatturato di
Azzedine Alaïa, parte del gruppo fino al 31 luglio.
Crescita a due cifre anche per la redditività con
un Ebitda (margine operativo lordo) pro-forma di
140 milioni, rispetto a circa 100 milioni di euro nel
primo semestre 2006 (+40%). Per l’intero 2007,
la casa di moda - si legge in una nota - prevede di
centrare l’obbiettivo del piano di un Ebitda a 280
milioni.
“Questi risultati ci confortano sulla validità delle scelte
strategiche operate negli ultimi anni. La crescita
di Prada su tutti i maggiori mercati mondiali testimonia
la straordinaria forza e vitalità del marchio,
mentre Miu Miu conferma le ottime potenzialità di
sviluppo”, cha commentato Patrizio Bertelli, amministratore
delegato di Prada. Tornando ai ricavi, nel
semestre il marchio Prada, con un fatturato di 635,75
milioni di euro, è salito del 20% a cambi costanti
(+15,5% a cambi effettivi), con crescite importanti in
Asia Pacifico (in forte sviluppo soprattutto le vendite
retail, +46,9% a cambi costanti), negli Stati Uniti e in
Europa (rispettivamente +34,4% e +17,8% a cambi
costanti per tutti i canali di vendita). Accelera poi
Miu Miu che, grazie a 100,26 milioni di fatturato,
realizza un incremento del 45,6% a cambi costanti
(+39,4% a cambi correnti), sostenuto in particolar
modo dalle vendite retail (+67% a livello mondiale
a cambi costanti). Particolarmente forte la crescita
in Asia (+108,3%), in Italia (+91,7%) e in Europa
(+93,7%).
Intanto il gruppo del lusso ha avviato colloqui per
la scelta degli advisor che saranno incaricati dell’Ipo
che potrebbe concretizzarsi già nella prima
metà del 2008.
L’azienda di moda, che negli ultimi anni ha rimandato
tre volte lo sbarco sul listino, potrebbe collocare
una quota tra il 30 e il 40 per cento.
L’Ipo consentirebbe al gruppo guidato da Patrizio
Bertelli e Miuccia Prada di ridurre l’indebitamento e
finanziare la crescita.
Caleffi, utile netto a +24% nel 1° semestre 2007
GUIDO FERRETTI
ITALIA
Caleffi, ha riportato nel primo
semestre del 2007 un utile netto
etto pari a 1,1 milioni di Euro, in
crescita del 24% rispetto al 2006.
I ricavi consolidati hanno raggiunto
quota 25,9 milioni di Euro
evidenziando una crescita del 5%
rispetto al primo semestre del
2006.
L’incremento delle vendite è
imputabile al combinato effetto
delle nuove collezioni (in
particolare la linea “Young”) e
della crescita sul mercato russo.
Il Margine Operativo Lordo di
1/10/2007
periodo è pari a 2,7 milioni di
Euro, in crescita del 5%. “Segnali
positivi provengono dall’estero,
in particolare dalla Russia dove
le nostre collezioni sono state
molto apprezzate. Proseguiamo
nella ricerca dell’efficienza,
nella creazione di valore per
i nostri azionisti e alla luce
anche dei consistenti ordini in
portafoglio, contiamo di chiudere
il 2007 con performance ancor
più significative.”, ha commentato
Guido Ferretti, Amministratore
Delegato di Caleffi.

13
Pambianco: giovani
maison al galoppo
Quali sono le fashion
house che si sono messe
in luce ultimamente per
le loro potenzialità di
crescita? Da un’inchiesta
sviluppata da MFF,
in collaborazione con
Pambianco Strategie di
Impresa, è emerso un
folto gruppo di aziende
che non soltanto ha
fatto apprezzare le sue
collezioni in pedana ma
che ha saputo tradurre
gli applausi in numeri
record. E che si candida
CONSUELO CASTIGLIONI
a diventare punto di
riferimento per la moda italiana nei prossimi anni. Tra
tutte le performance spicca quella di Marni, che ha
chiuso il 2006 con un fatturato di 85 milioni di euro
sfiorando il raddoppio rispetto all’anno precedente.
E per l’anno in corso è previsto un ulteriore balzo
fino a superare la quota di 120 milioni. «Dietro a
questi numeri», ha spiegato Carlo Pambianco, titolare
dell’omonimo studio di consulenza, «ci sono i coniugi
Gianni e Consuelo Castiglioni, artefici di un’attenta
politica aziendale di controllo diretto di tutte le attività
e di uno stile con molto appeal e molto riconoscibile».
La strategia di espansione ha portato la maison milanese
a mettere il suo nome su una sessantina di boutique
dirette sparse per il mondo e a varare una politica
di brand extension, che, dopo aver toccato le linee
da uomo, bambino, underwear e occhiali, punta ora
alle fragranze. Ha fatto leva sul prét-à-porter, invece,
il boom registrato da Costume National nel 2006,
archiviato in progresso del 50% a quota 75 milioni di
euro. Protagonisti di un exploit anche due designer
stranieri che hanno trovato l’America in Italia. Vale a
dire l’inglese John Richmond, con vendite in progresso
del 25% ogni anno e licenze per orologi e fragranze
all’orizzonte, e il belga Dirk Bikkembergs, che dopo
aver raddoppiato le vendite nel 2005, sta marciando
ora a un ritmo di crescita del 20%. Degna di nota anche
la spinta registrata dalla veneta Staff international,
satellite del gruppo Diesel, che ha terminato il 2006
con un turnover di 112 milioni di euro (+21%) grazie
al business generato dalle griffe di tendenza Dsquared,
Martin Margiela e Vivienne Westwood. Il 2006 sarà un
anno da ricordare inoltre per la Blufin, casa di moda che
controlla i marchi Blumarine, Blugirl e Anna Molinari
by Rossella Tarabini, che dopo aver sorpassato la fatidica
soglia dei 100 milioni di euro di fatturato si prepara ora
ad allungare le sue braccia retail su mercati chiave
come l’ex Unione sovietica e i paesi arabi. (MFFashion del
22/09/07. Estratto a cura di PW)
1/10/2007
ITALIA
Giuseppe Stefanel:
presto in passerella
Mentre faceva gli onori
di casa a Palazzo Reale,
la location scelta per
presentare la collezione
primavera-estate 2008,
Giuseppe Stefanel
pensava anche a ciò
che stava succedendo
a Shanghai, dove ieri
è stato inaugurato
un nuovo negozio
monomarca, dopo
quello di Shenzen,
nello scorso aprile. «La
joint-venture con High
GIUSEPPE STEFANEL
Fashion, un gruppo di
Hong Kong, prevede l’apertura di punti vendìta a
Pechino, Macao, Hong Kong e altre grandi città, spiega
Giuseppe Stefanel, presidente del gruppo veneto
di abbigliamento. Qui in Europa invece ci stiamo
concentrando sul riposizionamento del marchio: da
brand del casualwear vogliamo diventare una griffe
del lusso accessibile e vorremmo riuscirci entro il
2010». Il riposizionamento prevede collezioni sempre
più vicine al mondo e ai tempi del prét-à-porter:
«Non nascondo che il mio sogno sarebbe organizzare
un’autentica sfilata, come una vera griffe del prét-àporter.
Magari lo faremo, una delle prossime stagioni».
Nel 2006 il fatturato del marchio Stefanel è stato di
164,5 milioni di euro, in crescita del 9,6% rispetto
ai 150 del 2005, mentre al 30 giugno 2007 i ricavi
avevano raggiunto i 78,9 milioni (contro i 77,6 del
primo semestre 2006) e per la fine dell’anno si prevede
un ulteriore miglioramento. (Il Sole 24 Ore del 22/09/07.
Estratto a cura di PW)
It Holding pensa al
segmento Star senza
aumentare il capitale
It Holding, gruppo del
lusso che possiede nel
suo portafoglio marchi
come Gianfranco Ferrè,
Extè e Malo, ha deciso
di non procedere all’aumento
di capitale sociale
da 100 milioni di euro,
approvato dall’assemblea
straordinaria degli
azionisti il 19 dicembre
2005 per riequilibrare
la struttura finanziaria
della holding. Tale decisione
è stata presa in
quanto, come rivela la
stessa azienda “non corrisponde
ai piani attuali
del gruppo”.
Tuttavia It Holding, presieduta
da Tonino Perna,
ha dato mandato per
presentare la domanda
di ammissione del titolo
al segmento Star di
Borsa italiana.

14
Pambianco: ricavi in crescita del 6,2% per le
aziende della moda
Le principali aziende
quotate della
moda e del lusso
hanno archiviato
un ottimo primo
semestre e ora
guardano al secondo
con previsioni
di ulteriore crescita,
nonostante le incertezze
della congiuntura
mondiale
e il dollaro ai minimi
storici sull’euro.
È quanto emerge
da un’analisi condotta
da Pambianco
CARLO PAMBIANCO
Strategie di Impresa
su un campione
di 19 aziende, 14 italiane (Aeffe, Benetton, Bulgari,
Burani, Geox, Gucci, It Holding, Luxottica, Marcolin,
Safilo, Stefanel, Tod’s, Prada, unico gruppo, per ora, non
quotato del campione, e Valentino Fashion Group) e
cinque straniere (Tiffany, Hugo Boss, Escada, Lvmh ed
Hermès). Il fatturato semestrale delle aziende italiane è
aumentato dell’8,9% e i gruppi con la crescita maggiore
sono nell’ordine Geox (+27,1% a 388 milioni di euro),
Prada (+18% a 812 milioni) e Marcolin (+17,2% a 104
milioni). Significativo anche il dato sull’Ebitda, riferito
alle 11 aziende che hanno fornito il dato (restano
escluse Bulgari, Gucci e Valentino Fashion Group): nel
primo semestre sale dal 17,2% del fatturato al 18 per
cento. Le aziende con le performance migliori per quan-
ITALIA
to riguarda l’Ebitda sono Geox (28,9%), Tod’s (22,3%)
e Luxottica (19,7%), mentre i migliori per incremento
percentuale rispetto al primo semestre 2006 sono
Marcolin (+155%), Aeffe (+51,6%) e Prada (+40%).
Ma veniamo al campione di aziende straniere: in questo
caso il fatturato semestrale è salito del 6,2% , cioè il
2,7% in treno rispetto alle aziende italiane, e le aziende
che sono cresciute di più sono state Hugo Boss, marchio
del gruppo Valentino (+11,5%), Lvmh (+6,4%) e
Tiffany (+4,5%). A due cifre la crescita delle redditività:
l’utile netto è salito dall’11,2% del fatturato al 12,3%,
quasi quattro punti percentuali in più rispetto al dato
sui profitti delle aziende italiane.
«La conclusione che possiamo trarre è che continua,
sia per le aziende italiane sia per quelle straniere,
l’andamento positivo iniziato nel 2004, spiega Carlo
Pambianco. Ma è utile anche riflettere sulle differenze:
i brand italiani crescono di più rispetto ai concorrenti
stranieri (8,9% contro il6,2%),ma registrano utili percentuali
nettamente inferiori». Come si spiega questo
doppio binario di crescita dei dati di bilancio? «Prima
di tutto con le dimensioni: ci vogliono dieci delle nostre
aziende per fare una Lvmh ricorda Pambianco. I grandi
gruppi, in particolare sul mercato globale, hanno delle
efficienze complessive, grazie a economia di scala e
molte altre sinergie all’interno del portafoglio dei loro
marchi. Ma c’è anche una differenza di posizionamento:
in Francia ad esempio ci sono pochi giganti con ottima
redditività anche perché sono concentrati nella fascia
altissima del mercato, quella del vero lusso, come Lvmh
e Hermes. Inoltre questi marchi sono molto attivi negli
accessori, che ha margini superiori all’abbigliamento».(Il
Sole 24 Ore del 26/09/07. Estratto a cura di PW)
Piazza Italia continua a crescere anche nel 2007
Piazza Italia continua a crescere e punta a raggiungere i 100 punti vendita
in Italia nel 2007, con un fatturato passato da 2 a 150 milioni di euro in
pochi anni (dato di chiusura 2006) e un ebitda pari a circa il 9% (non
dello 0,0% come erroneamente segnalato sul numero 15/II nella tabella a
pagina 10).
Diversi fattori hanno contribuito a questa crescita. Innanzitutto il top
management, molto coeso, dinamico in fase decisionale, è impegnato in
prima persona nel core business dell’azienda. In secondo luogo i forti investimenti
dell’azienda sull’informatizzazione di tutto il sistema per avere
in tempi sempre più rapidi i dati aggiornati indispensabili per poter orientare
correttamente le scelte, sul controllo di gestione sia commerciale che
amministrativo.
Per il futuro l’azienda si concentrerà sullo sviluppo internazionale, che verrà
portato avanti sopratutto attraverso accordi di franchising per l’apertura di vari stores ad insegna Piazza Italia
sopratutto in medio oriente e nell’Europa dell’est.
1/10/2007

15
La griffe cambia canale.
Ora si vende su internet
MARK LEE
Solo fino a pochi mesi fa,
sembrava un’eresia. Ma
le vie della moda, come
più volte dimostrato sono
infinite. Così nelle ultime
settimane le griffes Made
in Italy si sono lasciate
«traviare» dalla tecnologia,
fino al punto di lanciarsi
nell’e-commerce.
L’ultimo dei grandi a
infrangere il tabù è stato
Gucci, che proprio pochi
giorni fa ha alzato la saracinesca
sulla prima boutique
on line italiana.
Cliccando su www.gucci.
com ed entrando nella
sezione Italia si possono
trovare tutti gli accessori
(per ora niente abbigliamento)
del negozio, allo
stesso prezzo, nella stessa
varietà e confezione. Ma
si compra stando comodamente
seduti sulla poltrona
di casa.
Unico inconveniente il
tempo di consegna, che
per quanto rapido (si
aggira sui tre giorni) non
dà la soddisfazione della
formula «scegli, paghi e
porti a casa». «Il negozio
on line deve rappresentare
un complemento al
negozio fisico, non deve
sostituirlo, ha commentato
Mark Lee,
ceo di Gucci. Siamo
confidenti che i nostri
clienti italiani apprezzeranno
fare acquisti
on-line, come già lo
stanno dimostrando
gli altri paesi dove il
servizio è disponibile.
Il sito permette di
acquistare prodotti
che vengono direttamenterecapitati
a casa se il nostro
cliente è impossibilitato
a venire in negozio.
L’esperienza di acquisto
on-line intende completare
quella del negozio
fisico, non sostituirla».
Altra storia per Armani,
che solo pochi giorni
prima di Gucci ha inaugurato
il primo Emporio
online, visitabile all’indirizzowww.emporioarmani.com.
Il servizio di
e-commerce, che per
ora è attivo solo negli
Stati Uniti, a differenza
di Gucci è stato affidato
a una società esterna,
la Y Services del Gruppo
Yoox.
Basta non abbassare il
livello del marchio e
riproporre le stesse collezioni
in vendita nelle
boutique. O addirittura
creare delle mini edizioni
limitate solo per il
web, come sta pensando
Versace per la sua Home
Collection, che sempre in
questi giorni ha presentato
il nuovo sito dedicato
all’arredamento.
Creato da un team interno
è già pronto a sbarcare
anche nell’e-commerce
con una linea ad hoc.
(Finanza&Mercati del 25/09/07.
Estratto a cura di PW)
1/10/2007
ITALIA
Paolo Gerani
e la svolta di Iceberg
“Abbiamo dato ingegneria
alla maglia. Un
mix tra tradizione e
futuro”. Paolo Gerani
sintetizza così il cammino
della Gilmar,
l’azienda di abbigliamento
di cui è amministratore
delegato, e
del suo marchio storico,
Iceberg. Oggi
Paolo ha in mano il
timone dell’azienda,
anche se i genitori,
Silvano e Giuliana,
sono ancora in prima
PAOLO GERANI
linea. E dall’anno
scorso ha impresso
una svolta: focalizzazione su pochi marchi, espansione
all’estero, valorizzazione dei brand, anche con una
politica mirata di licenze. Torneranno per esempio, i
profumi, dopo un anno di pausa: nei primi mesi del
2008 sarà lanciata una nuova fragranza donna e l’anno
dopo toccherà all’uomo. Il piano industriale, spiega
Fabio Giombini, direttore generale dell’azienda di
Rimini, prevede un salto di fatturato dai 90 milioni del
2006 ai 105 di quest’anno, ai 130 del 2009. Nel giro
di 12 mesi l’azienda ha cambiato pelle: l’anno scorso
sono state tagliate cinque collezioni (Ice J uomodonna,
History uomo-donna, Gerani donna) ed è stato
deciso di puntare su tre marchi propri (Iceberg, Ice
Iceberg e Gerani), più due in licenza: Frankie Morello e
Giambattista Valli. Oggi i marchi propri rappresentano
il 78% del fatturato, nel 2009 questa percentuale scenderà
al 70%. Quanto ai negozi, Iceberg ha sei negozi
diretti in Italia e 6 in franchising, che nel 2009 diventeranno
35 e verranno aperti soprattutto in Cina, Europa
dell’Est e Medio Oriente. A luglio di quest’anno è stato
acquisito il 70% della Danilo Dolci, azienda di pelletteria.
La percentuale di fatturato di questo segmento è il
5% del totale, nel 2009 salirà al 15 per cento.
Oggi il 45% del fatturato è in Italia, nel 2009 scenderà
al 38%, l’Europa passerà dal 22% attuale al 19%, mentre
l’Asia salirà dal 3 all’8%, gli Usa dal 2 al 10% ed il
Medio Oriente dal 6 all’8%. Ma c’è un altro aspetto
che Gerani sottolinea: l’organizzazione manageriale
che la Gilmar si è data con l’ingresso ai posti di comando
della seconda generazione. A lui è toccato il ruolo
di amministratore delegato; la sorella Patrizia è responsabile
stile del marchio Gerani e ha un occhio su tutta
la produzione. Da due anni è arrivato Giombini come
direttore generale e a luglio la squadra si è rafforzata
con un nuovo direttore marketing, Emilio Carbonera.
(Il Sole 24 Ore del 25/09/07. Estratto a cura di PW)

L’allarme di Zegna, made in Italy a rischio
PAOLO ZEGNA
Ancora oggi, quando parlano della completa liberalizzazione
del mercato della moda avvenuta il primo
gennaio del 2005 con la fine dell’accordo Multifibre,
la definiscono «lo tsunami». «Il settore era pronto a
maggiori importazioni, ma non a quel livello», ricorda
Mario Boselli, presidente della Camera nazionale della
moda. Maglioni, camicette, reggiseni, pantaloni, giacche
e lenzuola in aumento del cento, del duecento, del trecento
per cento. A prezzi sempre più bassi. Uno shock.
E oggi? Cosa succederà tra pochi mesi, quando cadran-
Il made in Italy piace all’estero, e Francia, Usa e
Germania sono i Paesi che concedono più visibilità
al settore moda. Ma non tutto brilla: per esempio
le settimane della moda a Milano, che i giornali
stranieri giudicano “noiose”. È uno degli elementi
emersi da una ricerca intitolata «Il made in Italy è
di moda ...ma fino a quando?» commissionata dal
Comitato Lombardia per la moda.
Lo studio presentato dal presidente del Comitato,
Giovanni Bozzetti, ha esaminato per un anno (fino
al 31 agosto scorso) 90 testate di giornali di 12 Paesi,
con l’obiettivo di valutare il grado di apprezzamento
dei prodotti italiani. Se in generale l’interesse per la
moda è superato da quello per lo sport, il cinema,
il turismo e le auto, considerando solo il comparto
produttivo in senso stretto in testa come numero di
articoli ci sono le aziende, seguite da moda, design,
enogastronomia e auto. Quanto ai marchi più citati,
la classifica vede al primo posto Gucci, poi Armani,
Valentino, Prada, Versace, Dolce&Gabbana, Bottega
Veneta, Fendi e Ferrè, Cavalli e Bulgari. Il tono della
no definitivamente le quote che erano state reintrodotte
temporaneamente per far fronte all’impennata
delle importazioni cinesi? Da mesi le organizzazioni
degli imprenditori premono sul governo e sull’Unione
europea perché le quote vengano prorogate di un anno.
Pur sapendo che era una battaglia difficilissima, sostanzialmente
persa in partenza. «Chiedere una proroga era
doveroso, dice Paolo Zegna, presidente di Smi-Ati (la
Confindustria del settore tessile e abbigliamento). Ciò
che, però, assolutamente non accettiamo è che non ci
sia neanche la volontà di continuare a fare i controlli.
C’è un atteggiamento di non chiarezza che disturba
molto le imprese».
Secondo Michele Tronconi, presidente di Euratex è
«possibile che si verifichi all’inizio del prossimo anno
ciò che accadde nel 2005 perché la Cina non è ancora
completamente in grado di correggere i propri problemi
di sovrapproduzione. Quest’anno ha ripreso fortemente
a investire nel tessile-abbigliamento: nei primi
otto mesi gli investimenti sono cresciuti del 28% e questo
dice che possibilità di rischio di offerta ci sia».
«Non farà bene, ma non sarà un dramma, sintetizza
Mario Boselli . Da una parte, la Cina è diventata meno
competitiva e ha un mercato interno che inizia a funzionare,
quindi non ha più bisogno di fare ciò che ha
fatto nel 2005. Dall’altra, è cambiata l’Italia: le aziende
si sono razionalizzate sul fronte dei costi e del posizionamento
del prodotto».
(CorrierEconomia del 17/09/07. Estratto a cura di PW)
Gucci, la griffe più citata sui giornali stranieri
1/10/2007
ITALIA
stampa estera, sostiene
la ricerca, è globalmente
positivo, in
particolare quando si
parla dell’espansione
nei nuovi mercati
delle griffe di moda,
dell’eccellenza dei
materiali e della produzione,
del turismo
legato allo shopping.
Ma non mancano le
criticità, che i gior-
GIOVANNI BOZZETTI
nali stranieri individuano
soprattutto nel trasferimento di parte della
filiera produttiva all’estero, nella contraffazione di
marchi italiani e nel fatto che l’Italia sia il terzo
produttore e primo consumatore di prodotti contraffatti.
E poi nel minore appeal degli eventi e delle
sfilate milanesi rispetto a quello di altre capitali della
moda. (Il Sole 24 Ore del 20/09/07. Estratto a cura di PW)
16

17
Phard, con i fondi la
Borsa è più vicina
ROBERTO ESPOSITO
I nuovi target del
piano industriale
triennale sono stati
fissati agli inizi di
settembre dai fratelli
Alessandro e Roberto
Esposito, fondatori
vent’anni fa della
Phard, azienda di
abbigliamento casual
per giovani che produce
capi anche con il
marchio Zu elements.
Il pre-consuntivo del
2007 segna 107 milioni
di ricavi (per un
totale di 4 milioni di
capi) in aumento del
10%.
Ma secondo il programma
di investimenti
in corso, le
vendite cresceranno a
ritmi superiori al 15 %
nel prossimo biennio.
L’obiettivo è arrivare
a quota 142 milioni di
vendite entro il 2009
l’anno che, secondo
i due imprenditori
napoletani, segnerà
il debutto a Piazza
Affari dell’azienda con
base a Nola (Napoli).
Il nuovo indirizzo
è stato deciso
con i fondi
Abacus, guidato
da Paolo
Vacchino, e
Mps venture,
che sei mesi fa
hanno acquistato
dalla famiglia
Esposito (rimasta
alla guida
di Phard con
il 65%) il 45%
del capitale
dell’azienda di
abbigliamento.
Il cardine dell’espansione
sarà lo sviluppo
dei negozi di
proprietà. I flagship
store oggi sono una
quindicina in Europa,
tra Parigi, Berlino,
Barcellona, Milano,
Roma, Bari, Napoli,
Salerno e Taranto.
Il piano prevede il
raddoppio del numero
di punti vendita
diretti e l’apertura
di altri 50 negozi in
franchising sulle piazze
a più alta aspettativa
di crescita come
Dubai, Cina, Russia e
Giappone, ma anche
in mercati più maturi
come Olanda, Spagna
e Gran Bretagna. Se
l’obiettivo sarà raggiunto,
l’incidenza
delle vendite all’estero
sul fatturato salirà
dall’attuale 25 % al
75 a fine 2010. Con
il sostegno dei soci
finanziari, l’azienda
investirà circa 30
milioni a sostegno del
piano.
(Il Mondo del 21/09/07.
Estratto a cura di PW)
1/10/2007
ITALIA
Gucci mette il turbo nella
gara con Arnault
Robert Polet, presidente
e amministratore
delegato del
Gruppo Gucci, è
approdato tre anni
fa, subissato da critiche
e scetticismo,
alla guida del gruppo
icona del lusso
mondiale portato
alla ribalta dalla
coppia Domenico
De Sole-Tom Ford.
Dalla sua Polet ha
oggi due anni di
ROBERT POLET
crescita a doppia
cifra dei ricavi (15,
9 e 18,1%) e un 2007 da incorniciare, con un «più 55
per cento di utile operativo» in sei mesi che Polet butta
lì con la nonchalance di chi si muove nel mondo del
lusso.
Con una squadra praticamente rinnovata nei ruoli chiave,
ha centrato il lungo elenco di compiti affidatogli da
Francois-Henri Pinault, presidente, oltre che azionista di
riferimento, della controllante Ppr.
Il risultato? Per la prima volta nella sua storia il marchio
Gucci, che Polet, ha affidato alla stilista Frida Giannini,
ha superato quota 1 miliardo di vendite nel primo
semestre 2007. E se Yves Saint Laurent resta la nota
dolente, anche se ha ridotto le perdite, altre griffe, da
Boucheron a Balenciaga, hanno raggiunto il pareggio
in anticipo, mentre Bottega Veneta corre verso i 300
milioni di fatturato e si afferma come sinonimo del
nuovo superlusso.
“L’energia che deriva dalla motivazione delle persone:
è questo l’ingrediente che rende la nostra benzina
diversa da quella di altri. Ciascuno si sente, e di fatto
è, padrone del brand su cui lavora, così dà il massimo.
La gestione di un brand è un lavoro serio, fatto
anche di numeri e strategie, ma nel settore del lusso
più che altrove le persone fanno la differenza, e quindi
è necessario un approccio più da allenatore che
da manager direttivo. Il mio sforzo è dare la linea e
creare l’ambiente giusto perché la creatività fiorisca,
in libertà”, ha rivelato Polet che parlando di crescita
continua:
“Negli ultimi tre anni il fatturato del gruppo è aumentato
a una media del 16 per cento, mentre avevamo come
obiettivo dichiarato il 10. Credo che alla fine la media
del 10 fino al 2011 sarà quella giusta, anche perché più
si diventa grandi più è difficile crescere a due cifre”.
Parlando di lusso Polet conclude: “Credo che il vero
lusso sia lo star bene, noi vendiamo emozioni, vendiamo
sogni”. (Panorama del 21/09/07. Estratto a cura di PW)

18
Aeffe, supera i 140 milioni
nel primo semestre
Il Gruppo Aeffe, che lo
scorso luglio si è quotato
alla Borsa di Milano, ha
archiviato il primo semestre
con un fatturato
pari a 141,6 milioni di
Euro con un incremento
del 12,7% rispetto ai
125,6 milioni del primo
semestre 2006.
Nel corso del semestre
si sono registrati trend
positivi per tutti i marchi
del Gruppo. I marchi
Alberta Ferretti e
Moschino sono cresciuti,
rispettivamente,
ALBERTA FERRETTI A/I 07 del 16,2% e 14,2% con
un’incidenza sul fatturato
rispettivamente del 21% e 48%. Pollini ha
registrato una crescita del 16,9% con un’incidenza
sul fatturato consolidato pari al 17%. Nei primi sei
mesi del 2007, le vendite in Italia sono cresciute
dell’11,8% a 55,1 milioni di Euro, pari al 39% del
fatturato consolidato. A livello internazionale il
Gruppo ha registrato una crescita significativa in
Europa, +20,8%, in Russia, +45,2% e negli Stati
Uniti che sono cresciuti del 9%.
Nel primo semestre 2007 l’EBITDA consolidato
è stato pari a 22,9 milioni di Euro in crescita del
51,6% rispetto al primo semestre 2006. “L’eccellente
crescita nelle vendite e nella profittabilità è il risultato
di tutti gli investimenti effettuati negli anni
passati. Sulla base della raccolta ordini per la stagione
Autunno/Inverno 2007, che è cresciuta del 12%,
posso oggi anticipare che gli obiettivi prefissati per
l’intero anno 2007 saranno sicuramente raggiunti,
sia in termini di crescita di fatturato che di profittabilità”,
ha commentato Massimo Ferretti Presidente
esecutivo di Aeffe SpA.
Vicenzaoro autumn supera le aspettative e chiude
positivamente con una crescita del 13,5% del
numero dei visitatori. Gli operatori italiani sono stati
10.544 (+8,14%) e gli stranieri 5.587.
Provenienti da 102 paesi questi ultimi hanno segnato
un incremento del 25,1% rispetto allo scorso
anno. Ai primi posti come affluenza gli operatori
di Spagna, Germania, Grecia, Belgio e Francia. Il
Presidente della Fiera Dino Menarin commenta
Stroili Oro Group, il
fatturato segna un +35%
nel semestre
Vicenzaoro autumn chiude a +13,5%
1/10/2007
ITALIA
Stroili Oro
Group, tra i
leader in Italia
nella vendita
retail di gioielli,
ha chiuso il
primo semestre
con ricavi pari
a 58 milioni di
Euro,segnando
un incremento
del 35% rispetto
allo stesso
CARLO GIANUZZI
periodo di un
anno fa.
In crescita anche la redditività della società
– partecipata al 65% da Investindustrial-
21 Investimenti, insieme a Banca Intesa e Wise
Venture, e dai fondi di private equity L Capital ed
Ergon Capital (35%) - con un Ebitda in aumento
del 30%.
“La nostra rete di negozi è sempre più solida e
raggiungerà entro l’anno 350 punti vendita diretti
in tutta Italia e 150 milioni di Euro di ricavi”, ha
detto l’Amministratore Delegato Carlo Gianuzzi.
Delle 50 nuove aperture in programma nel 2007,
20 sono state già realizzate nei primi sei mesi
dell’anno all’interno dei più importanti centri
commerciali italiani, dove si concentra il business
della società.
“I piani di sviluppo del Gruppo prevedono ulteriori
investimenti nella rete di negozi sia in Italia che
all’estero. In particolare nell’Europa dell’Est e
nel Medio ed Estremo Oriente dove entreremo
attraverso accordi di franchising con partner locali”,
ha proseguito Gianuzzi. Segnali positivi sono già
stati registrati in Arabia Saudita, dove Stroili Oro
Group è presente con una decina di punti vendita.
questi dati come “un segnale incoraggiante per il
nuovo corso della Fiera di Vicenza e uno stimolo per
migliorare sempre più la qualità dei nostri servizi e
della nostra proposta commerciale. In un risultato
così smagliante confluiscono i primi segnali di ripresa
del mercato che avevo già intuito e indicato da
qualche mese e le massicce iniziative promozionali
per accreditare il nostro posizionamento: mostre,
convegni, nuovi accessi elettronici, e così via.”

Kiton, la tradizione affidata ai giovani
ANTONIO DE MATTEIS
Antichi Pellettieri cresce
del 18% nel primo
semestre
Antichi Pellettieri S.p.A. ha registrato nel primo semestre
2006 ricavi consolidati in crescita del 18% (in crescita
del +21% a parità di licenze), raggiungendo, quota
133,9 milioni di euro. La crescita, totalmente organica,
dei ricavi è riconducibile all’ottima performance dei
marchi propri Baldinini, Francesco Biasia e Braccialini;
dei mercati emergenti del lusso che sono cresciuti del
33% nel primo semestre, trainati dalla crescita in Medio
Oriente (+ 136%), Europa dell’Est (+28%) e Russia
(+56%) e delle boutiques monomarca (+24%) che oggi
contano 42 DOS e 116 franchisees in tutto il mondo.
L’Ebitda si attesta a 19,5 milioni di euro rispetto ai
14,1 milioni del primo semestre 2006 con una crescita
del 38%. Il primo semestre dell’anno è stato particolarmente
dinamico con un ulteriore sviluppo dei marchi
propri del Gruppo, delle licenze e della rete distributiva
con l’inaugurazione di 12 boutiques.
WALTER E GIOVANNI BURANI
Kiton continua a macinare artigianalità
a 360 gradi applicata su tessuti esclusivi
italiani e inglesi, a dispetto delle difficoltà
di reperimento di manodopera qualificata.
“Ci crediamo talmente che la nostra
scuola di alta sartoria ha sfornato nei
primi tre corsi una sessantina di ragazzi
tra i 16 e i 21 anni, già immessi in produzione.
E si va avanti con i giovanissimi
in lista d’attesa. Non lo consideriamo
un costo, bensì un investimento, perché
la manodopera qualificata si stava rarefacendo
e serviva un ricambio generazionale.
Tra l’altro i negozi nostri clienti
possono ora far frequentare il corso a
propri addetti alla vendita per formarli
nel mestiere, ad esempio per prendere
le misure: i primi due arriveranno ai
1/10/2007
ITALIA
primi di ottobre, uno dagli Stati Uniti e
l’altro dalla Spagna”, dice il neo-amministratore
delegato Antonio De Matteis.
Sette anni fa l’azienda, fondata nel 1960
da Ciro Paone, ha deciso di ampliarsi al
segmento donna, che pesa per il 10%
sul totale delle vendite: quest’anno, la
stima dei ricavi supererà i 70 milioni
(rispetto ai 63 del 2006) con profitti
lordi che si manterranno come sempre
oltre il 10% del fatturato. De Matteis
ha appena preso il posto dello zio Ciro,
classe 1933, grande appassionato di cani
da competizione, che è stato nominato
presidente. Vicepresidente la figlia di
Ciro, Maria Giovanna, mentre un manager
da sette anni con Kiton, Maurizio
Maresca, è direttore generale. (Il Sole 24
Ore del 25/09/07. Estratto a cura di PW)
Flavio Briatore
vede l’ora con Buti
Fra una bottiglia di
Crystal e un casting
per aspiranti veline,
il Billionaire si conferma
come luogo
propizio agli affari.
Così Flavio Briatore,
socio del locale di
Porto Cervo insieme
a Lele Mora, e
Tommaso Buti, orologiaio
fiorentino
ospite fisso delle cronache
mondane della
TOMMASO BUTI
Costa Smeralda, si
sono messi in società nella Tb Buti International.
A cedere una quota del 30% al direttore della
scuderia Renault di Formula Uno è stata l’inglese
Arlington ventures di Buti, fondatore della
Tb nel giugno del 2003. Il veicolo societario
di Briatore, la Laridel participations, ha sede in
Belgio ed è controllata da due finanziarie delle
Isole Vergini Britanniche (Cardale overseas e
Taswell). L’acquisizione del 30% di Tb international
diversifica gli impegni italiani di Laridel
che, oltre alla partecipazione di minoranza nel
Billionaire, ha la maggioranza di un altro locale,
il Twiga di Forte dei Marmi. L’investimento nell’azienda
fiorentina, che ha ricavi per 3,3 milioni
e profitti per 0,6 milioni, è di poco inferiore
al mezzo milione di euro. (Il Mondo del 21/09/07.
Estratto a cura di PW)
19

20
Norsa (Ferragamo): Pechino accelera nel lusso
MICHELE NORSA
Una crescita del fatturato superiore al 12% e un
aumento della redditività più che proporzionale.
Così la Salvatore Ferragamo si appresta a chiudere
il 2007, in attesa del debutto in Borsa previsto per
l’anno prossimo. Azienda globale (gli Stati Uniti
sono il primo mercato, seguiti da Giappone, Cina
popolare, Corea e poi Italia), nel piano messo a
punto poco meno di un anno fa Cina e Stati Uniti
erano indicati come motore dello sviluppo.
Mipel: crescono i visitatori grazie ai
Paesi dell’Est
Grande soddisfazione
per
i 436 espositoripresenti
al Mipel, la
manifestazione
internazionale
della pelletteria
e accessori che
ha visto crescere
il numero dei buyers che ha raggiunto quota
19.097 (9.650 italiani e 9.447 esteri).
“Abbiamo segni positivi da tutti i Paesi, in particolare
da quelli dell’Est. I visitatori dalla Russia
sono cresciuti dell’84%, i visitatori dal Giappone
del 47%, confermando una ripresa per il Paese
nipponico. Per quanto riguarda l’Europa, da
segnalare le performance spagnole e francesi, con
rispettivamente +14% e +8,9% mentre gli Stati
Uniti registrano un +6%”, ha commentato il presidente
di Aimpes-Mipel Giorgio Cannara.
1/10/2007
ITALIA
Michele Norsa, 59 anni, amministratore delegato di
Ferragamo, reduce da un viaggio di quindici giorni in
Cina e di una settimana negli Usa, ha verificato sul
campo la situazione alla luce delle difficoltà economiche
emerse in estate con la crisi dei mutui in Usa.
“Da quello che ho visto”, commenta l’AD, “posso
dire che la Cina sta crescendo più velocemente di
quanto avevamo previsto.
Per noi quest’anno rappresenta l’11% del fatturato,
compresi Hong Kong e Macao. Il tasso di crescita,
nella sola Cina, è stato del 70% rispetto all’anno
scorso, del 40% a parità di perimetro. In una settimana
abbiamo aperto tre negozi (a Pechino, Nanjin
e Suzhou) e l’anno prossimo ne apriremo altri otto;
l’obiettivo era quello di arrivare a 35 punti vendita
nel 2010. Sul fronte statunitense il discorso è un po’
diverso.
“Al momento”, afferma Norsa, “non mi pare di vedere
un rallentamento nei consumi di lusso, ma devo
ammettere che qualche preoccupazione c’è. Le
grandi città vanno bene, ma il resto? Noi stiamo
completando il nostro gap nella distribuzione: avevamo
19 punti vendita, ne avremo 26 a fine anno.
Finora Ferragamo ha avuto una crescita straordinaria
soprattutto nell’uomo: siamo leader assoluti nelle
calzature premium maschili. Gli Usa oggi rappresentano
il 26% del nostro fatturato”. (Il Sole 24 Ore del
26/09/07. Estratto a cura di PW)
Micam da record: 46.313 i
visitatori (+5%)
Sono 46.313 gli
operatori del settore
che hanno visitato
MICAM ShoEvent
facendo stabilire
un nuovo record
alla manifestazione per la moda della calzatura
organizzata da ANCI, l’Associazione Nazionale
Calzaturifici Italiani, che ha aperto i battenti dal
20 al 23 settembre nel polo fieristico Milanese di
Rho.
Se l’incremento sul totale rispetto a settembre
2006 è del 4,8%, ancora più interessante è il dato
riguardante i buyer stranieri che salgono a 22.623
visitatori con una crescita del 5,1% nei confronti
di un anno fa.
Gli italiani, con 23.690 visitatori e un interessante
incremento del 4,6%, confermano il grande
interesse per la manifestazione che resta il primo
salone internazionale per il settore calzaturiero di
livello medio-alto e alto.

21
Addio valigie di cartone, Baldinini Zar di Russia
La NextArt Foundation,
comitato organizzatore
della Fashion Assembly
russa, lo ha voluto presidente
della giuria che
il prossimo 30 novembre
incoronerà i migliori
stilisti emergenti
della moda moscovita.
Più che un tributo,
un trionfo per Gimmi
Baldinini, pellettiere
marchigiano che sbarcato
a Mosca vent’anni
GIMMI BALDININI
fa con valigie di cartone
contenenti le sue prime scarpe , il prossimo
11 ottobre sfilerà nel teatro di Arte Moderna della
Quadrilatero della moda.
Fra un anno tutti a piedi
Un quadrilatero della moda pedonale, con i marciapiedi
allargati per il passaggio dello shopping, le
fioriere e le panchine, il parcheggio delle biciclette.
Uniche macchine autorizzate a passare in via
Montenapoleone e dintorni quelle dei residenti,
i taxi, i fornitori che devono scaricare merce solo
nelle ore previste. La nuova maxi isola pedonale
della città, più volte promessa dal Comune, oggi
diventata un progetto presentato per la prima volta
dall’assessore alla Mobilità Edoardo Croci, che dovrà
essere fatta entro l’anno prossimo. Diventeranno vie
tutte pedonali o Ztl, chiuse al traffico se non per il
passaggio dei residenti, Montenapoleone, Bagutta e
Baguttino, Sant’Andrea e Gesù, Verri e Bigli, Santo
Spirito e Borgospesso. Arrivarci non sarà né breve né
economico: per rifare tutto l’arredo urbano delle vie
interessate infatti ci vorrà un anno e svariati milioni
di euro. Per Croci “l’obiettivo è valorizzare un’area
che è una delle eccellenze di Milano”. (La Repubblica
del 21/09/07. Estratto a cura di PW)
1/10/2007
ITALIA
capitale russa. Per un evento dedicato al suo sempre
più articolato mondo che va dalle dall’abbigliamento
(realizzato da GFM) agli occhiali (in licenza con
Sover), dai gioielli (di Facco Corporation) al profumo
(creato con Schiapparelli) fino al Fashion Wine.
“Quando comunicai ai miei colleghi imprenditori che
avevo intenzione di investire in Russia mi diedero del
pazzo. Oggi la Russia rappresenta il 70% dell’intero
fatturato della griffe e ha ancora ampi margini di crescita.
Noi contiamo di registrare, quest’anno, in Russia
un aumento del fatturato del 40%”.
E sul fronte delle novità Baldinini non si risparmia.
“In attesa del lancio della lingerie, sta partendo in
questi giorni il progetto Baldinini Bar; i due punti
pilota saranno a Dubai e Mosca”, ha rivelato l’imprenditore.
(Finanza&Mercati del 27/09/07. Estratto a cura di
PW)
Roberto Botticelli:
scarpe “bestiali”,
business milionario
Scarpe tecniche in
edizione limitata che oltre
alle prestazioni uniscono
uno stile tutto italiano. È
nata con questa idea nella
mente di Roberto Botticelli
l’edizione Limited.
“Abbiamo presentato
una linea all’avanguardia
e vogliamo portare il
lusso nel mondo del golf,
partendo dalla scelta dei
materiali, puntiamo sulla
qualità e sull’eleganza”,
precisa Luca Botticelli.
ROBERTO BOTTICELLI “Rappresentiamo il
Made in Italy, è d’obbligo
puntare anche sul mercato nazionale, nonostante sia
poco sviluppato. Abbiamo inaugurato un nuovo store
in America e in Arizona, stato in cui il golf è uno sport
molto famoso, e stiamo lavorando per raggiungere
la Cina e l’India». Oggi l’azienda ha 29 negozi, ai
quali si affiancano i tre showroom a Milano, Madrid
ed Amsterdam. In pochi anni il fatturato aziendale
è cresciuto, “dal 2000 è stata registrata una crescita
annua del 78%”, dichiara Roberto Botticelli.” Il 2006
è stato chiuso con un fatturato pari a 26 milioni di
euro e per quest’anno le prospettive sono positive.
Prevediamo di terminare il 2007 con un totale di 30
milioni da fatturato equamente spartito tra Italia e
estero”, conclude Botticelli. (Economy del 21/09/07. Estratto
a cura di PW)

22
Il Presidente della Repubblica Giorgio
Napolitano inaugura “Arti, Il Polo della Qualità”
ANTONIO BASSOLINO, GIORGIO NAPOLITANO E GUGLIELMO APRILE
È stata la mano del Presidente della Repubblica Giorgio
Napolitano a scoprire la scultura che rappresenta il
nuovo marchio del Polo della Qualità: “Arti”.
La presenza del Capo dello Stato alla cerimonia di inaugurazione
della nuova Città della Moda di Marcianise,
tra Napoli e Caserta, è stata il momento clou di un
evento che il Polo della Qualità ha voluto organizzare
in grande: un nuovo brand, una performance teatrale,
ispirata alle arti e ai mestieri della tradizione artigianale
napoletana, diretta dallo scenografo Bruno Garofalo
e dal regista Gianfranco Di Vito, la presenza delle
massime autorità civili, militari e religiose, una scultura-regalo
opera di Lello Esposito, una mostra di divise
storiche delle Forze dell’Ordine. 5000 gli invitati, tra
cui i massimi esponenti delle eccellenze produttive
italiane e campane: sono questi gli ingredienti voluti
dal Presidente Guglielmo Aprile per l’inaugurazione
del Polo della Qualità, la città della Moda e dell’oreficeria,
partner della Camera Nazionale della Moda,
presente con la Signora Giovanna Ferragamo, nel segno
di un felice connubio tra tradizione e innovazione. La
presenza del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, è
l’importante riconoscimento di un progetto di rilevanza
nazionale, realizzato in un territorio notoriamente
difficile quale la Campania, grazie alla collaborazione di
tutti i livelli istituzionali, dal presidente della Regione
Campania Antonio Bassolino, al presidente della provincia
di Caserta Sandro De Franciscis al sindaco di
Marcianise Filippo Fecondo. Alla manifestazione hanno
partecipato autorità civili, religiose e militari, nonché
un nutrito gruppo di giornalisti della stampa nazionale.
L’evento è stato trasmesso in diretta regionale
sulle frequenze di Raitre, con il commento dei cronisti
1/10/2007
ITALIA
del Tgr Campania, e sul satellite su Class Cfn-Cnbc,
canale 505 di Sky. Lungo il percorso presidenziale,
performance live e video, curate dallo scenografo Bruno
Garofalo (scenografo di Eduardo de Filippo, Riccardo
Muti, espositore della Biennale di Venezia) e dal regista
Gianfranco Di Vito, hanno illustrato, attraverso mimi,
attori, suoni e immagini, l’arte orafa e sartoriale campana.
Un’esposizione delle divise storiche di Carabinieri,
Polizia, Esercito e Guardia di Finanza (che avranno presidi
stabili all’interno del Polo) sottolinea la rilevanza
istituzionale del progetto. Al Capo dello Stato è stata
donata un’opera di Lello Esposito, una scultura in bronzo
a cera persa ed alluminio raffigurante una mano che
regge un uovo, simbolo di creatività e di vita, a testimonianza
della fioritura di un nuovo progetto. Esposito è
presente al Polo con un’inedita esposizione delle sue
opere. “ARTI, il Polo della Qualità, è il primo esempio
in Italia di centro multifunzionale dedicato alla moda
e alla gioielleria “Made in Campania”. Oggi possiamo
gioire e possiamo dire: ce l’abbiamo fatta!”, così
ha commentato l’evento Guglielmo Aprile. “Questo
non è un traguardo, ha proseguito Aprile, ma l’insieme
delle fatiche, degli sforzi fatti da noi tutti, che ci
hanno portato con orgoglio alla linea di partenza di una
nuova cultura imprenditoriale, quella del “fare insieme”.
“Devo ringraziare chi per tre anni, e mi riferisco alle 80
imprese, ai 20 ingegneri, ai 15 architetti, ai 25 geometri
e ai 300 operai, ha lavorato giorno e notte sul cantiere,
i collaboratori tutti che hanno contribuito alla realizzazione,
in così poco tempo, della struttura”, ha concluso
Aprile. La nostra “Città della Moda” offrirà ai giovani
valide occasioni culturali, attraverso la partecipazione a
iniziative promosse dai nostri migliori artisti”.

23
Sinv, lo stile vicentino che
valorizza il brand
Dalla provincia di
Vicenza si può vestire
il mondo intero. Lo
dimostra l’esperienza
di Sinv, azienda che
produce e distribuisce
in licenza importanti
brand di moda giovane
fashion e active,
che ha chiuso l’esercizio
2006 con vendite
complessive pari
a 164 milioni di euro,
con un incremento
del 44,5% rispetto al
FRANCESCO DALLA ROVERE 2005. “Il nostro obiettivo
è quello di sviluppare una crescita organica di tutte
le divisioni, puntando per quanto riguarda l’activewear
a una maggiore promozione sui mercati internazionali
- dice il vicepresidente Francesco Dalla Rovere – e non
escludiamo l’allargamento del nostro portafoglio ad
altri marchi”. Sinv ha vissuto questo esercizio di grande
crescita grazie alle ottime performance di vendita dei
brand già presenti nel proprio portafoglio (Meschino
jeans, See by Chloè, R.e.d. Valentino, Krizia Jeans) e ai
risultati raggiunti dalle nuove licenze (Mcq Alexander
Mc Queen e Dimensione Danza), a cui recentemente
si è aggiunta la Coming Soon dello stilista giapponese
Yohji Yamamoto. Un’azienda di respiro internazionale
che, oltre ad una forte presenza sul mercato domestico,
esporta i propri prodotti in 93 paesi, per una percentuale
di export che raggiunge il 70% di fatturato dei
prodotti fashion.(Finanza&Mercati del 21/09/07. Estratto a cura
di PW)
Dalle scarpe alle borse,
il cuoio di lusso di Berluti
“Fare scarpe da donna? Mi piacerebbe, forse. Ma
siamo sicuri che esista una donna capace di aspettare
sei mesi prima di poter indossare le scarpe di
cui si è innamorata?”.
Olga Berluti spiega così la scelta di non allontanarsi
dal percorso iniziato dal suo bisnonno
Alessandro. «Ogni anno creiamo nuovi modelli
o inventiamo tecniche per trattare il cuoio, ma
senza scadenze fisse. A volte i clienti mi chiedono
quando sarà pronta la nuova collezione e io
rispondo che non lo so, spiega Olga Berluti. Per
passare da un’idea a un disegno a un prototipo
possono volerci settimane oppure mesi e solo
quando siamo tutti soddisfatti della nuova scarpa
la presentiamo ai clienti». (Il Sole 24 Ore del 27/09/07.
Estratto a cura di PW)
1/10/2007
ITALIA
Feyem: solo made in Italy,
costi quel che costi
MORENO FACCINCANI
Feyem nasce nel 1999 a Castelnuovo del Garda, Verona,
dall’intuizione di Moreno Faccincani. L’obiettivo era
creare un’azienda specializzata in capispalla, giacche
e piumini. Feyem intraprende una strada in contro
tendenza: ogni capo viene prodotto interamente ed
esclusivamente in Italia. All’inizio la qualità supera lo
stile ed il prodotto si identifica in un target medio/alto.
Poi, dal 2005, la svolta. “Le collezioni si sono arricchite
di dettagli raffinati, materiali sempre più esclusivi e
forme essenziali, ma caratterizzanti, e entrambi i marchi,
Feyem per la donna e Moorer per l’uomo, hanno
raggiunto un posizionamento di mercato alto e selettivo”,
afferma Moreno Faccincani, Amministratore Unico
della Feyem S.p.A.
“All’inizio ci credevo solo io a questo made in Italy
a tutti i costi e tanti a dirmi che, non essendo ancora
marchio, era meglio abbassare i prezzi e produrre
all’estero. Ma io sono molto testardo…e ho pensato che
l’eccellenza qualitativa di una produzione interamente
italiana fosse l’unico plus indispensabile per conquistare
il mercato”.
Oggi, con 70.000 capi venduti (2006) ed un fatturato
di 8 milioni di Euro con la previsione di chiudere il
2007 a 12 Milioni, il 30% circa in più rispetto all’anno
precedente.
Le Collezioni sono distribuite, ripartite nei diversi marchi,
in 800 punti vendita sul territorio nazionale ed in
oltre 800 all’estero, dove i mercati principali sono gli
Stati Uniti, il Canada, la Russia ed il Giappone. L’export
rappresenta il 40% con la previsione di crescere nel
prossimo anno. Il potenziale di sviluppo dell’azienda
è tale che, a luglio 2007, un fondo di investimenti
americano ha ufficialmente inoltrato un’offerta per
acquisire una quota di minoranza della Società. “Stiamo
valutando il progetto di partnership, consapevole che
l’accordo potrebbe fortemente velocizzare l’espansione
dell’azienda, ma penso che si possa riprendere in considerazione
il prossimo anno”, conclude Faccincani.

Lubiam apre
una catena in Cina
EDGARDO BIANCHI CARLO PIGNATELLI
Finora ne sono stati aperti otto. Ma entro fine anno
le insegne accese saranno una quindicina per arrivare
a 40 nel giro di pochi mesi: la Lubiam, uno
dei nomi storici delle confezioni maschili italiane,
ha scelto la Cina e un partner locale per aprire
la prima catena di negozi della sua lunga storia,
cominciata con una sartoria nel 1906 a Mantova.
La scelta è legata a un piano di espansione all’estero
che ha visto la griffe già affermata negli Stati
Uniti (20% del fatturato, di 40 milioni in tutto) e
nell’Europa continentale (un altro 20% dei ricavi)
e che ora punta a una estensione globale nel settore
dell’abbigliamento formale e da cerimonia oltre
che negli accessori. La scelta di Giuliano Bianchi,
il presidente, del figlio Edgardo, 33 anni, amministratore
delegato e responsabile amministrativo, e
del fratello Giovanni, 32 anni, che segue le attività
produttive (il cugino Andrea si occupa degli Usa),
è di non legarsi alla grande distribuzione e di essere
il primo referente per le boutique multimarca, che
stanno ritrovando, dopo un lungo periodo di assestamento,
uno spazio in crescita accanto all’ondata
di vetrine monomarca e in franchising. Si tratterà
di un rapporto del tutto nuovo, basato sul riassortimento
veloce delle scorte, la riduzione delle rimanenze,
la disponibilità in dieci giorni degli abiti su
misura e la realizzazione di ordini anche per pochi
capi. (Il Mondo del 21/09/07. Estratto a cura di PW)
Carlo Pignatelli punta
all’estero
Ancora una novità
per la griffe Carlo
Pignatelli che, dopo
aver sfilato per ben 4
stagioni a Barcellona
ha deciso di decide di
ritornare a Milano.
“Quattro anni fa
Barcellona è stato
il teatro ideale per
festeggiare i 10 anni di
presenza del marchio
su solo iberico”, ha
detto il designer Carlo Pignatelli. I piani di sviluppo
del brand saranno concentrati soprattutto all’estero, in
particolare nei mercati emergenti come Russia e Medio
Oriente che hanno dato segnali di forte interesse nel
prodotto, “senza dimenticare il consolidamento nei
paesi in cui siamo già presenti come Penisola Iberica,
Germania, Giappone che per l’esercizio 2006 hanno
riscontrato un incremento di circa il 20% del fatturato”,
sottolinea Pignatelli. E continua “è in previsione un
restyling e un riposizionamento di tutti i monomarca
già presenti e l’apertura di un nuovo monomarca a
Madrid dedicato alle linee cerimonia”. Tra le strategie
future non sono in programma acquisizioni di nuovi
marchi, ribadisce lo stilista. E per quanto riguarda le
licenze? “Tutte le licenze legate al mondo cerimonia
hanno dato ottimi riscontri in considerazione della
leadership che ha il brand in questo settore. Gli ultimi
in ordine di tempo sono stati quelli delle fedi, con
un fatturato stimato di circa un milione di Euro, e la
Home Collection con altrettanti positivi riscontri”,
sottolinea Pignatelli. Un volume d’affari, quello relativo
alla linea maschile, Carlo Pignatelli Cerimonia, in forte
e continua crescita, tanto da raggiungere nel solo 2005
un risultato netto del 165% rispetto all’esercizio precedente.
Nel 2006 la sola linea valeva il 70% del fatturato
globale (circa 35 milioni di euro), confermandosi core
business ed anima pulsante del brand torinese.
Alviero Martini 1° Classe, dove si vive è una scelta
1/10/2007
ITALIA
E’ stata inaugurata il 22 settembre la nuova sede
milanese di 1a Classe Alviero Martini, la griffe nota
per il disegno geometrico che da sempre caratterizza
borse e accessori. Una sede, quella di Via Argelati 1A
che è anche un modo di riaffermare il legame tra la
ocietà e la città, inserita in un contesto di case della
“vecchia Milano” nel cuore del quartiere Magolfa,
delimitato dal naviglio Grande e dal Naviglio Pavese.
“Un trasferimento, afferma la società, che suona come
un messaggio: dove si nasce è un caso, dove si vive è
una scelta”.
24

25
Artioli (Anci): alleiamoci con la moda
VITO ARTIOLI
Chiude la moda
a Milano
L’anno scorso erano state le organizzazioni
che rappresentano il tessile e
l’abbigliamento di tutte le gamme a
iniziare un discorso di collaborazione.
Adesso anche i calzaturieri potrebbero
muoversi in questa direzione. Questo,
almeno, è l’auspicio di Vito Artioli, il
presidente dell’Anci, l’associazione
delle imprese della calzatura, che è
intenzionato ad avviare sondaggi che
portino a un coordinamento interassociativo
formalizzato con il tessileabbigliamento.
«Sempre più dobbiamo
unirci, dice Artioli, non dividerci. Anzi,
La fashion week dedicata alle collezioni
Primavera/Estate 2008 ha riscosso ampi successi
presso gli oltre 15.000 operatori giunti in città
per assistere alla presentazione di 233 collezioni:
96 sfilate per 90 marchi, 95 presentazioni e 53
presentazioni su appuntamento.
Il Milano Fashion Center si conferma una scelta
vincente per la qualità delle sale sfilate e per gli
spazi accoglienti e funzionali ed è stato apprezzato
dai 2338 giornalisti accreditati alla manifestazione.
49 i marchi che hanno scelto il centro sfilate di
Via Gattamelata, per la presentazione delle loro
collezioni, da segnalare il ritorno di noti marchi
come Just Cavalli e Roberto Cavalli e la presenza
di nuove griffe, tra cui Dsquared2 e Argentovivo,
per la prima volta a Milano Moda Donna.
La concentrazione di più sfilate all’interno del
Milano Fashion Center ha permesso di creare
un ambiente dove la moda è protagonista, non
soltanto in passerella, dove gli operatori e i visitatori
possono incontrarsi e dove a livello organizzativo,
è possibile ottimizzare le tempistiche e
limitare i ritardi.
“La settimana della moda si chiude nel migliore
dei modi, commenta Mario Boselli Presidente
di C.N.M.I., il notevole successo riscosso presso
la stampa e gli addetti ai lavori, è confermato
ed amplificato dall’annuncio dato dal Sindaco
di Milano, Letizia Moratti, della creazione del
Fashion Institute of Milan e il rifinanziamento
del progetto “Incubatore della Moda” per le
prossime edizioni, a testimonianza del fatto che
Milano è e rimane la capitale mondiale del prêt
-à-porter alto”.
1/10/2007
ITALIA
Continua il piano di
espansione di Miss
Bikini che dopo aver
consolidato la sua
presenza sull’intero
territorio nazionale
con l’apertura del
primo monomarca a
Civitavecchia, pensa
ad America e Cina.
“Apriremo a Tianjin a
Palazzo Italia, a Pechino
invece apriremo all’interno
del China World
Trade Center, mentre
lo scorso 14 luglio,
sulle passerelle della
Mercedes benz Fashion
Week Miami Swim,
abbiamo presentato
un’anteprima delle col-
ormai dovremmo imparare a pensare
in termini di europei, non di italiani».
Intanto, il Micam, il salone della calzatura
che si è chiuso ieri a Milano, si
è appena alleato con Riva del Garda,
terzo salone della calzatura dopo lo stesso
Micam (al primo posto) e Dusseldorf
(al secondo). Per adesso è un’intesa di
collaborazione ma in futuro potrebbe
portare a uno scambio azionario. Non
invece a una fusione tra le due fiere che
hanno date e segmenti di mercato differenti.
(CorrierEconomia del 24/09/07. Estratto
a cura di PW)
Tante novità nel futuro
di Miss Bikini
lezioni Luxe e Cruise
2008 e una preview
della nuova linea di orologi
Miss Bikini Time.
Una vetrina internazionale
che ha avviato la
nuova partnership con
ROSATO Gioielli, griffe
leader del settore dell’oreficeria
con testimonial
d’eccezione come
l’attrice Demi Moore,”
ha detto Giorgia Jenca
Direttore Marketing e
Comunicazione di Miss
Bikini. “La strategia di
immagine e comunicazione
che punta sul
lifestyle Miss Bikini”,
afferma Giorgia Jenca,
Direttore Marketing
del brand, “ed ha raggiunto
l’obiettivo di
lanciare la nuova linea
Miss Bikini Luxe di
costumi, accessori e
coordinati beach-wear
di lusso, con una campagna
di forte impatto
e iniziative dedicate al
consumer curando nei
minimi dettagli anche il
packaging in viola assoluto
che ha caratterizzato
l’acquisto di questi
capi esclusivi” conclude
Giorgia Jenca.

26
Nuxe: cosmetici tutti
made in France
«Andiamo in giro in
tutto il mondo alla
ricerca di nuovi principi
attivi, dall’Amazzonia
all’India, passando
per l’Africa.
Ma tutti i nostri
prodotti sono fabbricati
in Francia. Ci
teniamo molto: questo
non cambierà».
Parola di Aliza Jabès,
alla guida di Nuxe,
impresa che rappresenta
una delle storie
di successo recenti
dell’industria
dei cosmetici
made in France
Fondata nel
1957, ha oggi
150 dipendenti
e prevede di
chiudere il 2007
con un fatturato
di 60 milioni di
euro.
«Da dieci anni
cresciamo in media
ogni anno del 25%,
continua, la nostra
sfida adesso è sui
mercati stranieri.
All’estero vendiamo
il 25% dei nostri prodotti,
tutti rigorosamente
fabbricati in
Francia. Da qui a tre
anni vorremmo arrivare
al 50%».
Lo scorso marzo
Nuxe ha aperto
anche una filiale in
Italia.
Casual di lusso per Hilfiger
TOMMY HILFIGER
MONDO
L’American Living secondo
Ralph Lauren
Da una parte la joint-venture
paritetica con il colosso del lusso
Richemont per lanciare gioielli
e orologi di altissima gamma
dall’autunno 2008. Dall’altra la
creazione della Global Brands
Concepts, un passe-par-tout per
sviluppare nuovi marchi di lifestyle
in partnership con grandi
magazzini e specialty store.
Non ha paura delle sfide Ralph
Lauren. La prima partirà nel
gennaio 2008: durante l’assemblea
annuale di inizio agosto,
Lauren ha infatti annunciato
RALPH LAUREN
di avere appena completato la
prima collezione sotto l’ombrello
di Gbc. «L’abbiamo battezzata American Living, ha spiegato
agli azionisti della public company, quotata a Wall Street, da
quest’anno inserita nell’indice Standard & Poor’s 500, e sarà
lanciata nei JcPenney: un lifestyle completo per donna, uomo e
bambino, inclusi intimo, accessori e segmento casa. Per noi Gbc
rappresenta un’opportunità unica di crescita, anche con altri
partner, e crediamo che garantirà un significativo contributo ai
ricavi nei prossimi anni». Ricavi che già viaggiano a gonfie vele:
4,3 miliardi di dollari di fatturato (+15%) con profitti operativi
di 653 milioni (+26%) e netti di 401 (+30%). Due terzi sono
l’uomo, un terzo la donna. Il 70% del giro d’affari è registrato
negli Usa. (Il Sole 24 Ore del 27/09/07. Estratto a cura di PW)
Tommy Hilfiger si definisce «stilista
non ortodosso», anche se è
il direttore creativo di un’azienda
che nell’ultimo anno fiscale
(chiuso il 31 marzo corso) ha
avuto ricavi per oltre 1,8 miliardi
di dollari ed è una delle più
importanti della moda americana,
insieme a Ralph Lauren e
Calvin Klein. «Siamo un brand
tipicamente americano, con una
fortissima connotazione sportiva,
però nel tempo siamo cambiati
e mi piace pensare che Tommy
Hilfiger oggi significhi casual
luxury» spiega lo stilista. Tommy
Hilfiger è da anni un brand globale:
lo sbarco in Europa è iniziato,
in modo molto graduale,
nel 1997 e oggi dai mercati
europei viene circa il 40% del
fatturato.«Puntiamo moltissimo
1/10/2007
sui Paesi emergenti, in India ad esempio
siamo presenti dal 2003, ma anche sull’Europa
e in particolare sull’Italia, dove
negli ultimi due anni abbiamo fatto
enormi investimenti”, spiega Hilfiger.
L’accelerazione negli investimenti ha
coinciso con la vendita dell’azienda ad
Apax Partners: nel maggio del 2006 il
fondo ha completato l’acquisizione di
Tommy Hilfiger Corporation per 1,6
miliardi di dollari e Michael Phillips,
partner di Apax Partners Worldwide
LLP, l’aveva precisato subito: «Tommy
Hilfiger grazie al nostro supporto avrà
la possibilità di crescere sia a livello
operativo che finanziario».
I rapporti dell’azienda con l’Italia toccano
anche le licenze internazionali:
per gli occhiali l’accordo è con De Rigo,
per le borse della linea più sportiva
con Mandarina Duck. (Il Sole 24 Ore del
15/09/07. Estratto a cura di PW)

27
Neiman Marcus
spegne 100 candeline
Neiman
Marcus,
catena
americana
del
lussom festeggia il suo centenario con una serie di
importanti eventi, a partire dalle due feste in programma
a Dallas per l’11 e il 12 ottobre. La prima
serata sarà “western”, come viene sottolineato anche
dall’invito a forma di stivale da cowboy e si terrà
all’interno del Cotton Bowl Stadium, nel contesto
della più importante manifestazione agricola del
Paese, la State Fair of Texas. Il giorno successivo,
invece, il gala esclusivo si terrà all’interno dello
store Neiman Marcus Down Town: “cocktail, buffet
& dancing” per guest molto selezionati, compresi i
più importanti designer del mondo, ovviamente in
“black tie”. Si tratta di una charity a favore “Dallas
Center for the Performing Arts”. Queste due giornate
rappresentano il momento clou dei festeggiamenti,
anche se sono tante le iniziative realizzate
per sottolineare questo importante traguardo.
Numerosi stilisti di tutto il mondo hanno infatti
disegnato mini collezioni in vendita solo da
Neiman Marcus, così come è stato prodotto un
documentario che descrive l’universo dell’insegna,
anche con testimonianze di importanti personaggi.
(Fashionmagazine.it del 21/09/07. Estratto a cura di PW)
Escada, outlook al ribasso
Nei nove mesi
archiviati il 31
luglio, la maison
Escada ha
più che raddoppiato
la perdita
netta, passata
da 1,5 a 4,1
milioni di euro.
“Un risultato su
cui hanno pesato
investimenti
straordinari”,
hanno sottolineato i responsabili della società.
In calo del 2%, tuttavia, i ricavi del brand Escada, che
ha sfiorato i 400 milioni di euro, penalizzato dall’andamento
in Usa e Asia. Ottima la performance della
unit Primera: +11,8% per un totale di 178,8 milioni
di euro, grazie soprattutto all’espansione del marchio
Biba. I portavoce della maison pronosticano di non
raggiungere nel 2007 il turnover 2006, che aveva
superato i 695 milioni di euro.
MONDO
1/10/2007
Le tre anime di Elie Tahari
“La cosa che apprezzo
di più di voi italiani è il
rispetto che dimostrate
per la vita: lo esprimete
attraverso la cura con cui
preparate il cibo o producete
il vino. E naturalmente
nella qualità dell’abbigliamento
e degli
accessori che disegnate
e producete». Elie Tahari
è uno dei più importan-
ELIE TAHARI
ti stilisti americani della
“nuova generazione”. In
Europa Tahari è ancora poco conosciuto, ma il suo
gruppo ha già raggiunto il mezzo miliardo di ricavi e
punta a diventare una “one billion company” nel giro di
pochi anni. Fino all’anno scorso il marchio si era concentrato
sull’abbigliamento da donna, da due stagioni
si è lanciato anche nell’uomo e ha potenziato la parte
accessori. Nella squadra di Tahari, che assomiglia a una
grande famiglia allargata, oltre alla moglie, direttore
creativo del marchio, ci sono altri italiani: il negozio di
East Hampton è stato disegnato dallo studio milanese
Lissoni e Associati. La storia di Tahari potrebbe essere
raccontata in un libro: «Il mondo della moda mi affascinava,
anche se negli anni ’70 era molto diverso da oggi.
Ma ci sono entrato quasi per caso: facevo l’elettricista
per la Nyborg Electrics, una società di servizi sulla quarantesima
strada, nel distretto della moda di New York,
e spesso venivo mandato a fare assistenza per le luci
negli showroom. I soldi però non bastavano mai, così
di sera facevo il commesso in una boutique di abbigliamento
del Greenwich Village, la Fig Leaf, che restava
aperta fino alle 2 del mattino. Cominciai a suggerire al
proprietario alcuni capi che secondo me, per l’idea che
mi ero fatto dei nostri clienti, avrebbero avuto successo,
ad esempio il top senza spalline, quello “a fascia”, che
in effetti diventò un best seller. Nel 1973 aprii il mio
primo negozio e da lì non mi sono più fermato». (Il Sole
24 Ore del 15/09/07. Estratto a cura di PW)
Tiffany
fa “colazione”
con i diamanti
Diversificazione fantasiosa per Tiffany & Co: la
società investirà ben 5 milioni di dollari in una
miniera di diamanti in Serra Leone.
Il big dei gioielli ha infatti sottoscritto un’obbligazione
subordinata della durata di un quinquennio,
in cambio del diritto a commercializzare diamanti
estratti dalla miniera, gestita da Target Resources,
società con sede legale a Londra, che a luglio ha
lanciato un’Ipo. (Finanza&Mercati del 18/09/07. Estratto a
cura di PW)

28
AZIENDA
DEL MESE
Brunello Cucinelli
1/10/2007
La mia vita,
il mio stile, la
mia impresa
INTERVISTA AL PRESIDENTE E
AMMINISTRATORE DELEGATO
BRUNELLO CUCINELLI
Incontriamo Brunello Cucinelli sabato 29 settembre, di mattina,
nel cortile della sua bellissima show-room di Milano. E’
sereno e molto soddisfatto dell’andamento della campagna
vendite, oramai quasi chiusa…..
Sarà una domanda scontata, ma quale è il vero lusso
secondo Brunello Cucinelli?
Io sono di estrazione francescana e benedettina. Soprattutto
San Francesco mi ha educato alla estrema semplicità.
Egli disse una cosa molto carina a Santa Chiara quando
la convinse ad andare in convento. Le disse: devi mettere
l’abito più bello che hai, per presentarti davanti a Dio. E
ancora, quando il Signore chiede a San Francesco di restaurare
la sua chiesa lui chiama il suo amico architetto
francese perché voleva un restauro davvero speciale. San
Francesco sostiene che il bello salverà l’umanità, ma dice
anche ai suoi discepoli che bisogna fare le cose semplici
per essere più vicini a Dio. Quindi il lusso per me è l’unione
di bellezza e semplicità.
Parliamo di numeri. L’azienda ha chiuso il 2006 con
un fatturato di € 91,2 milioni (+27% sul 2005) e prevede
di toccare i 120 milioni nel 2007. Quali sono le
ragioni di questo successo?
Sono stati tre anni un po’ speciali visto che siamo riusciti
a raddoppiare il fatturato. Soprattutto con la collezione
uomo siamo riusciti a trovare la strada dello sportivo chic
di lusso, che sembra essere quella giusta…
E i prossimi obiettivi?
Per quanto riguarda la distribuzione da una parte abbiamo
850 multibrand del lusso nel mondo con i quali
cerchiamo di stringere sempre più i rapporti non solo
commerciali ma soprattutto umani, questi costituiscono
l’85% del fatturato. Puntiamo soprattutto ad accrescere il
numero dei nostri store monomarca, che nel giro di due
anni dovrebbero passare da 20 a 35. E questi 15 nuovi
monobrand saranno in location importanti come Milano,
Londra, Cortina, Bruxelles…. Continueremo quindi a
portare avanti la nostra strategia di aperture nelle grandi

capitali o nei luoghi di villeggiatura più famosi.
E a livello di singoli mercati?
Come detto il mercato nel complesso sta andando bene.
Noi esportiamo il 65% del nostro fatturato all’estero. E’
chiaro che ci sono paesi come India, Russia e Cina che
stanno vivendo una grossa crescita e altri come gli Usa che
stanno un po’ soffrendo a causa della debolezza del cambio
dollaro/euro. Gli Stati Uniti restano comunque il nostro
mercato più importante, ci esportiamo infatti circa il 27%
del fatturato. Poi vi è tutto il Nord Europa specialmente
i paesi di lingua tedesca, dove, tornando da diverse fiere,
ho notato che si sta vivendo un momento molto positivo.
Come per molte altre aziende, in termini di crescita percentuale
i risultati più brillanti provengono da tutto il mercato
Russo (EX Unione Sovietica), dalla Cina e dall’India
che sono passati da una quota del 3 all’8% e prevedo che
nei prossimi due anni arriveranno a toccare il 10-11%.
Cosa vuol dire essere imprenditore oggi: quali sono le
sfide per un brand?
Penso che l’imprenditore oggi abbia le stesse problematiche
e tensioni di 40, 50 o 200 anni fa. Non credo sia
cambiato niente, c’è una sola cosa che l’uomo di oggi deve
avere in più rispetto all’uomo di ieri: la rapidità.
Sin dall’inizio volevo che il mio prodotto contenesse tre
cose: grande artigianalità, estrema qualità e una bella dose
di creatività. Perché solo unendo queste tre cose si può offrire
un prodotto contemporaneo. L’imprenditore di oggi
ha infatti il dovere di essere contemporaneo come doveva
essere trent’anni fa, ma, ripeto, deve essere fortemente rapido.
Nella nostra impresa abbiamo quattro punti cardine: il
coraggio, l’impegno, l’investire nelle umane risorse e la rapidità.
Quella rapidità che io ho preso da uno dei miei grandi
maestri del passato: Gengis Kan. Perché ho avuto pochissimi
maestri, ma di grande qualità. Grandi uomini come
Alessandro Magno, Socrate, San Benedetto, Sant’Agostino,
Palladio, Leon Battista Alberti, geni che progettavano il
mondo non pensando a tre anni o a cinque, ma 5, 10 secoli…secondo
me dobbiamo riscoprire una parte di questo e
avere una visione più lungimirante del futuro.
Lei ha sempre avuto a cuore anche il ruolo sociale dell’imprenditore.
Ci parli delle iniziative più importanti in
questo ambito. E cosa avete in programma per il futuro?
Il grande sogno della mia vita è di rendere il lavoro dell’uomo
un po’ più umano. E’ anche per questo che ho
impostato un’azienda in un paese
Con questo spirito ho cercato di restaurare questo paese
e dopo 25 anni sono terminati i lavori. L’anno prossimo
invece, inaugureremo questo foro delle arti, che è un
grande spazio dove al centro c’è un teatro di ispirazione
palladiana, un bosco sacro, un ippodromo di ispirazione
ateniese…. Ecco un luogo dove vorrei che si frequentassero
persone di tutti i ceti, nullafacenti, pensatori, architetti,
1/10/2007
sognatori, perchè credo che ci sia bisogno di luoghi dove
si possa parlare. Mi sono un po’ ispirato i principi tedeschi
dei primi dell’800, che quando gli veniva affidato un territorio
cercavano di farlo crescere di creare lavoro, cultura,
educazione e civiltà.
Brunello Cucinelli ha fatto della sua filosofia uno stile
di vita e questo si deduce anche dall’impostazione della
comunicazione e delle campagne pubblicitarie. Qual è la
differenza rispetto alle altre aziende?
Questo non lo so. Socrate mi ha educato a convincere del
mio pensiero e non a giudicare quello che fanno gli altri.
Ma volevo portare un messaggio che andasse al di là del
prodotto, che avesse un contenuto di vita, di spiritualità,
di misticità, di laboriosità, di fermezza, in questo caso
della mia amata Umbria, piuttosto che della mia stimata
Italia. Io sono sempre stato un sognatore e c’è un aneddoto
bellissimo di Alessandro Magno che guarda per ore
e assiduamente il mare e la mamma gli chiede che cosa
stesse guardando? E lui dice: io voglio conoscere i confini
del mondo. Pensate questo ragazzo di 17 anni che sogna
di conquistare il mondo…Ecco, io credo che se i giovani
ritornano a vedere nei loro padri uomini di grandi ideali e
di grandi valori non avranno più timore di niente, saranno
più tolleranti, più aperti, un po’ speciali.
Stare in un posto di lavoro bello e sereno (metà dei dipendenti
lavora nelle case in pietra di Solomeo) si riflette
sulla produttività?
Io ho l’impressione di sì. Perché lavorare in un bell’ambiente,
in un’atmosfera migliore, con una bella estetica
migliora la creatività, intesa a tutto tondo, non solo per chi
deve creare il prodotto. Io ho sempre avuto l’impressione
che ogni essere umano avesse una quantità di genio, sta a
me il compito, essendo io l’organizzatore del genio nella
mia impresa, di tirar fuori la parte migliore.
Come vede la sua azienda tra 10 anni, quale modello
ha in mente?
Questa è una bellissima domanda. Innanzitutto io applico
alla mia impresa quello che sempre i miei grandi maestri
mi hanno insegnato: lavorare ogni giorno come fosse
l’ultimo della vita e progettare come se dovessi vivere in
eterno. Io mi sento custode dei miei luoghi e della mia
impresa e vorrei rappresentare questo: essere un piccolo
custode che per un certo periodo è passato in una parte
del mondo. Mi auguro che l’azienda possa andare avanti e
trovare idee nuove perché l’unica cosa che ogni giorno mi
preoccupa un po’ di più è se siamo competitivi, moderni
e speciali. Per far questo ci vogliono gli uomini….
E per concludere vorrei fare un saluto come dice San Benedetto:
che Dio illumini il nostro cammino. Oggi come
allora, abbiamo bisogno di uomini illuminati, di essere
umani speciali…
29

30
FILOSOFIA DI VITA E D’IMPRESA
Due anime, come tutti, in lui specialmente quella dell’imprenditore
e quella del fi losofo, un imprenditore-fi losofo.
La vita di Brunello Cucinelli è l’esatto opposto di quello
che si immagina pensando al primo stilista di cashmere
al mondo. Nella prima metà, quella della formazione,
la sua scuola è stata il Bar. “E’ l’unica vera palestra dove
vengono simulati giocosamente quegli stessi schemi che
la vita poi ti ripropone”; questa osservazione di Brunello
restituisce alla prassi dell’azione quel ruolo che le scuole
istituzionali trascurano troppo spesso. Poi nasce, dall’incontro
con la moglie Federica, la passione per la moda,
che si rivela il catalizzatore della sua positività creativa e
della sua attività di imprenditore. Questo è l’uomo che,
inventa il Cashmere colorato e ne rivoluziona il tradizionale
mercato basato sulle tonalità dei beige e dei grigi.
La ricerca del Bello lo avvicina ai grandi uomini del passato,
come anche a quelli del presente, che riconosce non
di rado tra le persone di ogni giorno. La ricerca del Bello
lo porta, tra l’altro, verso la liberale iniziativa del restauro
del Borgo di Solomeo che prosegue da anni: Il Castello, il
vecchio Borgo, la Villa, il Teatro e il Foro delle Arti con i
suoi giardini, sullo sfondo del mistico paesaggio umbro.
Sono i momenti di un cammino che sembra predestinato
dall’idea di un nuovo secolo d’oro, sullo scenario
di un terzo millennio nuovamente ispirato dai valori
umani. Sulla collina, nel Borgo di Solomeo, costruito nel
XIV secolo e restaurato da Brunello Cucinelli in 23 anni
di appassionato lavoro, c’è il vero cuore dell’azienda. E
l’azienda di cui si dichiara “custode”, più che proprietario,
non è che un ampliamento della sua solida personalità,
un abito su misura che lui stesso ha disegnato, tagliato
e confezionato e che indossa con un misto di orgoglio,
1/10/2007
appagamento e disinvoltura.
Qui operano le 500 “anime pensanti”, come lui defi nisce
i suoi dipendenti, che concorrono a produrre quei
meravigliosi capi in cashmere che lo hanno reso famoso
in tutto il mondo. Unifi cati sotto l’egida della medesima
impresa umanistica voluta da Cucinelli, nascono i tre
marchi altamente specializzati, rappresentati dal trecen-

tesco stemma di Solomeo: Brunello Cucinelli Cashmere,
Rivamonti e Gunex. In seguito si sono aggiunte la collezione
uomo e le collezioni borse e piccola pelletteria
Brunello Cucinelli Cashmere. Qui la creatività di ogni
addetto ai laboratori è il bene prezioso di tutti, e non
lascia spazio ai cartellini da timbrare, ai certifi cati.
Brunello, un personaggio che con una semplicità disarmante
ci dice che “gli uomini devono lavorare in un ambiente
che dia serenità, che bisogna rifi utare i modelli
che non mettano al centro la dignità dell’uomo”.
Questi laboratori artigianali, come antichi cantieri medievali,
non hanno proprietari, ma solo ruoli e responsa-
bilità diverse: vere botteghe d’arte, sono fucine vitali delle
nuove proposte e delle nuove idee che, rinnovandosi di
anno in anno, si volgono ad ogni parte del mondo. Spiegazioni
che spesso mettono in crisi i moderni criteri della
managerialità e le certezze organizzative e ci riportano al
semplice, ma da tempo rimosso assioma, che “l’uomo è
la misura di tutte le cose”.
L’uomo come bene supremo dell’impresa, il profi tto non
come fi ne ma come mezzo per rendere l’azienda sempre
più forte e per consentire alle persone che ci lavorano di
vivere pienamente secondo natura e per “seguire virtute
e conoscenza”.
Se mai le pietre gridarono nei sogni dei grandi uomini,
ecco i loro monumenti ricordare la forza degli ideali di costoro, che furono eroi dell’anima e del pensiero.
Anni senza numero gocciano dalla storia per formare il diamante puro che ci hanno donato.
Ma non basta commemorarli, né volgerci a quello che fu. Questi uomini sono vivi, vivo il loro pensiero.
Con essi, venuta sera, possiamo, tutti e ciascuno, in solitudine, parlare.
Entriamo nelle antiche corti di costoro, perché saremo da loro amorevolmente ricevuti,
e non temiamo di domandare della ragione delle loro azioni, perché quelli, per la loro umanità,
ci risponderanno con semplicità, e vivifi candoci con la grandezza dei loro ideali,
saranno la guida di ogni nostra azione, grande o piccola che sia.
Da Niccolò Machiavelli
1/10/2007
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32
LICENZE
Benetton e Trent per lo
sviluppo di Sisley in India
ALESSANDRO BENETTON
Come già riportato sul numero 14/III di
Pambiancoweek, Benetton Group e Trent Ltd.,
società del Gruppo Tata, si sono alleati in una
partnership strategica per lo sviluppo commerciale
del marchio Sisley in India. Grazie alla nuova
partnership Benetton Group rafforzerà la presenza
nel mercato indiano, dove opera da più di 15 anni
e conta circa 140 punti vendita United Colors of
Benetton e che considera un mercato chiave per
l’intero continente asiatico.
“Collaborare con un partner così prestigioso, ci
permetterà di accelerare lo sviluppo e l’affermazione
di Sisley in India. Con Tata abbiamo trovato subito
una solida intesa, basata sull’obiettivo condiviso
di lanciare un brand di fascia alta e con un forte
potenziale di crescita come Sisley”, ha commentato
Alessandro Benetton.
Stuart Weitzman
investe sul rosa
Fiocco rosa per
Stuart Weitzman.
Il designer di
calzature amato
dalle dive di
Hollywood lancia
una collezione di
scarpe per bambina
in tandem con
Synclaire Brands,
società specializzata
nel settore che fra gli altri gestisce anche il marchio
Kors-Michael Kors e che sarà responsabile della
produzione e della vendita della collezione bimba.
(Affari&Finanza del 24/09/07. Estratto a cura di PW)
1/10/2007
Lamarthe e Kallisté
insieme per gli accessori
Un accordo proficuo che inizierà da questa stagione
è stato concluso tra Lamarthe e Kallisté, due marchi
storici del settore degli accessori. La collaborazione
prevede un contratto di licenza della durata di tre
anni, rinnovabile, per la produzione di borse Kallisté
da parte della maison Lamarthe.
Da un lato Lamarthe metterà a disposizione l’esperienza
e il know-how maturato in numerosi anni di
attività, dall’altro Kallisté continuerà a mantenere la
sua forte personalità e il suo stile glamour per una
donna affascinante e chic che vuole sentirsi femminile
in qualunque momento della giornata.
Safilo Group e
Liz Claiborne: la licenza
prosegue fino al 2012
Safilo Group e Liz Claiborne Inc. in seguito al
successo delle recenti collezioni, hanno rinnovato
l’attuale accordo di licenza fino alla fine del 2012
per lo sviluppo, la produzione e la distribuzione
nel mercato americano delle collezioni di occhiali
firmati Liz Claiborne e Claiborne.
L’accordo prevede anche la collaborazione per
altri marchi di proprietà di Liz Claiborne Inc.
prodotti da Safilo. “Siamo soddisfatti di continuare
questa partnership”, ha commentato Vittorio
Tabacchi Presidente di Safilo Group, che da
anni riscuote un successo sempre maggiore nel
mercato americano. Questo accordo, esteso fino
al 2012, rappresenta una meravigliosa occasione
per consolidare i celebri marchi di Liz Claiborne
nel mercato americano”.

33
APERTURE MONOMARCA
Barbara Bui apre
in Sant’Andrea
Una boutique a Milano, la seconda, dedicata
esclusivamente agli accessori. Nuovo concept
inaugurato per la prima volta a Parigi, in Rue de
Grenelle, questo indirizzo crea una sinergia con
la boutique di via Manzoni e rinforza l’immagine
della marca a Milano, vetrina indiscussa del lusso
mondiale. Un universo lussuoso di borse e scarpe,
espressione dello stile Barbara Bui, tra l’eleganza
e la libertà di osare. Uno spazio dal design contemporaneo,
dalle boiserie oscure, da giochi di
luce e da variazioni d’intensità.
Blumarine scommette
sulle capitali della moda
Blumarine presidia le capitali
della moda aprendo
due nuove boutique monomarca
una a Milano e l’altra
a Parigi il cui taglio del
nastro è programmato il 13
ottobre in concomitanza
con le due più importanti
kermesse del ready to wear
internazionale. «E’ nostra
intenzione sia consolidare i
mercati maturi con le aperture
di Milano e Parigi, che
GIANGUIDO TARABINI saranno seguita a novembre
dal taglio dei nastro del nuovo store di Miami a
Coral Gables, spiega Gianguido Tarabini, amministratore
unico di Blufiin, il gruppo che detiene i marchi
Blumarine, Blugirl e Anna Molinari, sia attrarre piazze
emergenti come Cina, India, Medio Oriente e Russia.
In particolare i due nuovi negozi sono posizionati in via
della Spiga 54 a Milano e al 56 di Avenue Montagne a
Parigi, due vie strategiche per lo shopping internazionale.
(Affari&Finanza del 24/09/07. Estratto a cura di PW)
1/10/2007
Pomellato sbarca ai Gum
di Mosca
La chiara luce
che piove dai soffitti
di vetro dei
Magazzini GUM
illumina un nuovo
protagonista di
questo tempio
mondiale dello
shopping. E’ la
nuova boutique
Pomellato, che con questo raffinato spazio continua la
sua storia d’amore, ricambiata, con Mosca.
L’apertura al Gum segue quella nell’elegante
Petrovsky Passage, primo punto vendita Pomellato
nella capitale, aperto nel 1999 insieme al partner
”Bosco dei ciliegi” nome autorevole nella distribuzione
dell’alta gamma italiana in Russia.
Nel nuovo spazio Pomellato si respira una certa,
lussuosa aria di famiglia. Molti dei materiali e colori
qui utilizzati sono infatti ripresi dal recentissimo flagstore
Pomellato di New York, così come lo stile di
riferimento, il sofisticato decennio anni ’30.
Agent Provocateur sbarca in Italia
Agent Provocateur apre la sua prima boutique in
Italia all’interno del prestigioso department store
“La Rinascente” in piazza Duomo a Milano.
Il marchio inglese di abbigliamento intimo, celebre
in tutto il mondo per aver superato una volta per
tutte il classico pudore britannico festeggia l’inaugurazione
della
nuova boutique
presso La
Rinascente,
con un evento
del tutto inedito:
le vetrine in
galleria saranno
animate
come tableaux
vivants. Con
scenografie
raffinate giocate
sul tema del
piacere legato
al cibo. Alla
maniera sensuale
di Agent
Provocateur.

Nuovo design concept
store per Moschino
Con la boutique
Moschino di via della
Spiga 30 a Milano, si
inaugura il nuovo design
concept studiato
dalla direzione artistica
Moschino in collaborazione
con lo
studio di architettura
Vudafieri&Partners.
I nuovi interni delle boutique
sviluppano le ispirazioni
surrealistiche del set
di una favola. Una maniglia
a forma di cuore, uno
dei simboli della Maison,
apre la porta su un
ambiente dai colori chiari
e luminosi che trasforma
gli arredi classici nei
personaggi protagonisti
di un racconto fantastico
ambientato in una foresta
incantata. I lampadari
trasformano le classiche
gocce di plexiglass
in cuori trasparenti che,
come in una magia, piovono
a terra per formare
decorazioni metalliche.
L’allestimento, studiato
solo per l’inaugurazione,
racconterà una favola i
cui protagonisti sono i
colori che, fuoriuscendo
dai loro giganteschi
tubi, si trasformano nelle
creazioni delle nuove
collezioni Moschino
CheapandChic.
Nuovo indirizzo Malloni a Milano
Questa apertura, in via Santo Spirito 18,
rappresenta la prima, significativa tappa di un
processo di riposizionamnto della distribuzione
retail del marchio, che interesserà entro il 2008
anche i negozi di Firenze e Bologna.
Lo spazio, di circa 100 metri quadrati, risulta
particolarmente luminoso grazie alle due vetrine
aperte su strada.
Si sviluppa in 3 ambienti raccolti e suggestivi,
dove predominano i colori nero, porpora e beige.
All’interno del negozio trovano collocazione la
collezione di prêt-à-porter Malloni, completa
di accessori, e la linea I-Malloni, dal tono più
sportivo e decontratto.
APERTURE MONOMARCA
1/10/2007
Paul & Shark arriva a Panama
Da luglio 2007 Paul & Shark è presente anche
a Panama, al secondo piano dell’elegante Mall
Multiplaza Pacific, shopping center punto di ritrovo
delle più prestigiose griffes internazionali.
Il flagship store Paul & Shark si sviluppa su una
superficie di 150 metri quadrati ed è caratterizzato
dall’inconfondibile layout in legno e smalto blu. Al
suo interno sono presenti sia la collezione uomo
sia la linea femminile del brand. Ponte tra le due
Americhe e riferimento per gli investitori di tutto
il mondo, Panama sta registrando negli ultimi anni
tassi di crescita esponenziali che si traducono in
una grande attenzione per l’eleganza e nella ricerca
di un life-style sempre più sofisticato.
Casadei, nuovo store a
Milano in via S. Andrea
Casadei inaugura il
nuovo monomarca in
via S.Andrea 1. La nuova
boutique, concepita nel
rispetto degli stilemi
delle collezioni Casadei,
punta sull’innovazione
nel design e sulla ricerca
dei materiali, affacciandosi
sulla via con ampie
vetrine dai profili neri
ultra-lucidi.
Due raffinati day-bed
in coccodrillo, posti su
un elegante tappeto in
legno di Afromosia ritagliato
nel pavimento di
Travertino Osso, costituiscono
il cuore dello
spazio.
34

35
Lumberjack, nuovo
showroom a Milano
Lumberjack, marchio della società calzaturiera 3A
Antonini ha inaugurato, in Viale Monte Nero 76 a
Milano il suo primo show-room. In uno spazio moderno
ed elegante, in una zona centrale della città, è stato
possibile visionare la nuova collezione. “Questa operazione
ci consente di aprire una vetrina nella città del
business e della moda per ora riservata a clienti e giornalisti,
ma non escludiamo di averne presto una anche
per il consumatore finale, un negozio monomarca da
aggiungere a quelli già esistenti in alcune città italiane”,
ha commentato il vice presidente Andrea Martini.
Damiani apre a Dubai
Damiani ha inaugurato la nuova boutique
monomarca a Dubai negli Emirati Arabi.
Il nuovo punto vendita rappresenta per il Gruppo
Damiani l’ingresso nel mercato mediorientale,
grazie anche al supporto del prestigioso partner e
distributore locale AlTayer. Il monomarca di Dubai,
è situato al secondo piano del BurJuman Center,
uno dei più prestigiosi centri dello shopping nel
cuore della città.
Openings in breve
ORIGINAL MARINES
APRE A ROMA E A
TREVISO
Original Marines prosegue il suo
piano di aperture con altri due
nuovi punti vendita, a Roma e a
Treviso. Lo store romano che si
affaccia, grazie a tre importanti
vetrine, sulla centralissima via del
Corso è il fiore all’occhiello di
numerosi negozi che il brand ha
già inaugurato a Roma.
Il family store di Treviso, si
estende su una superficie di
300 mq e gode di una splendida
posizione sulla importante piazza
Crispi con ben sei vetrine.
APERTURE MONOMARCA
TEZENIS SCEGLIE
OXFORD CIRCUS
Tezenis apre a Londra in
Oxford Circus. Il marchio di
intimo che tappa dopo tappa
sta conquistando la scena
internazionale con il suo stile
giovane e informale, apre il suo
primo store britannico: oltre 350
mq di moda contemporanea e
cosmopolita. Per l’inaugurazione
una flotta di jeep in giro per
uno dei quartieri più fashion
del mondo, con a bordo un
equipaggio di 30 modelle, che
sfoggeranno per l’occasione un
originale look Tezenis.
1/10/2007
Lee sbarca a Messina
Sarà proprio
il n° 21 di Via
Giordano Bruno
a diventare la
nuova Mecca
del denim dello
shopping messinese.
Inaugurato
recentemente, il
nuovo Lee store
è uno spazio di
oltre 100 mq
dedicati agli appassionati del denim.
Arredi minimal che richiamano il mondo industriale,
rock music e un archivio a scaffale dei modelli cult che
hanno fatto la storia di Lee uniti ai modelli della nuova
collezione, si fondono con la comunicazione internazionale
di Lee Make History, la nuova campagna europea
che coinvolge i giovani da tutto il mondo a raccontare
storie di vita vera attraverso immagini e parole.
E proprio in linea con la filosofia di Makehistory, il
negozio ha voluto festeggiare l’opening in un modo
inedito e controcorrente: invitando le giovani rock band
messinesi a sfidarsi in una performance live senza precedenti.
LO STORE DI DE BEERS
BRILLA A HUSTON
Il brand
di gioielleria De Beers ha aperto
il suo quarto store statunitense
a Huston, nel Galleria shopping
center. Lo spazio ha lo stesso
design delle boutique di New
York, Los Angeles e Las Vegas.
“Huston è una città dalla grande
energia che attrae molteplici
compratori”, ha commentato
Hamida Belkadi, coo di De
Beers.

36
La creatività di Cacharel
passa a Estrella Archs
ESTRELLA ARCHS
Cacharel ha affidato la direzione
creativa a Estrella
Archs, prima nelle mani di
Clements Ribeiro. “Sono
felice che Estrella faccia
parte del nostro team, la sua
energia e la sua sensibilità
daranno una marcia in più
a Cacharel”, ha detto Jean
Bousquet, chairman e ceo
di Cacharel.
Lars Nilsson è il nuovo
direttore creativo di Ferrè
Lars Nilsson è stato nominato
nuovo Direttore Creativo
di Gianfranco Ferré. Nilsson
sarà per la Maison, fondata
nel 1978, il primo Direttore
Creativo esterno, a seguito della
scomparsa nel giugno scorso
del suo fondatore Gianfranco
Ferré. Lo stilista ha lavorato in
LARS NILSSON
precedenza con John Galliano
da Dior, è stato design director
per la collezione Donna Polo Ralph Lauren e Direttore
Creativo di Nina Ricci dal 2003 al 2006.
Vittorio Tabacchi Presidente
di Anfao e Mido
Vittorio Tabacchi è stato eletto
nuovo Presidente di Anfao e di
Mido. Già Presidente di Anfao
nel corso del biennio 2001-
2003, ha accettato il duplice
incarico istituzionale spinto
dal grande entusiasmo che
VITTORIO TABACCHI
GIRO POLTRONE
da sempre lo lega al settore.
Presidente del Gruppo Safilo,
è noto a livello internazionale come uno dei maggiori
conoscitori ed esperti della grande tradizione dell’occhialeria
a livello mondiale.
Barbara Ferrante lascia
Benetton per Safilo
Barbara Ferrante, trevigiana, 34 anni, è director investor
relation del Gruppo Safilo. Con trascorsi nel gruppo
Benetton, Ferrante si occupa dei rapporti con la comunità
finanziaria.
1/10/2007
Giorgio Armani arruola
Daniele Ballestrazzi
Daniele Ballestrazzi entra nel management team di
Giorgio Armani, dove assumerà i compiti e le responsabilità
di Chief Operating Officer della Giorgio
Armani Corporation. “Sono felice di dare il benvenuto
a Daniele Ballestrazzi nella nostra azienda, la cui
presenza dimostra la volontà di continuare a costruire
uno dei team più competenti del settore”, ha
detto Giorgio Armani, Presidente e Chief Executive
Officer della Giorgio Armani S.p.A.
Yvan Benbanaste, nuovo
Fashion Coordinator di Forall
YVAN BENBANASTE
Stéphan Gréhan nuovo DC
di Valentino FG France
Stéphan Gréhan è entrato a far parte di Valentino
Fashion Group con l’incarico di Branch Manager e
Direttore Commerciale della Società V.F.G. France
S.A.S. Dopo aver maturato significative esperienze
in aziende del settore quali Polo Ralph Lauren e
Tommy Hilfiger, Stéphan Grèhan entra a far parte
del Gruppo con importanti obiettivi di sviluppo
dei marchi Marlboro Classics e M Missoni nel territorio
francese.
Ferragamo chiama Greco
Il progetto va avanti e Ferragamo
rafforza la struttura di vertice.
Dopo l’ingresso, nell’ottobre
2006, dell’amministratore delegato
Michele Norsa, la prossima
settimana arriverà Ernesto Greco,
57 anni, come direttore genera-
ERNESTO GRECO
Yvan Benbanaste è il nuovo
Fashion Coordinator del
Gruppo Forall dove seguirà
i marchi Pal Zileri e Lab. Pal
Zileri coordinando il lavoro dei
brand manager e del team stilistico
dell’azienda. Il nuovo
manager è francese con diverse
esperienze legate al mondo
della moda.
le, responsabile amministrazione,
finanza e controllo.
Greco non è nuovo del settore lusso: per 17 anni ha
lavorato da Bulgari, come direttore finanziario.

Alex Parolini nuovo
publisher di Glamour
Nuovo ingresso in Conde
Nast dove, come publisher
per il mensile Glamour, è
arrivata Alex Parolini. Ex
Mondadori, dove ha lavorato
ai diversi femminili del
gruppo, la Parolini ha ricoperto
come ultimo incarico
ALEX PAROLINI
la posizione di publisher
per Flair. A lei Conde nast affida quindi l’impegnativo
compito di sviluppare ulteriormente Glamour, una
delle testate leader in Italia nel segmento specifico.
Mark Carrasquillo global
makeup artist per CK
MARK CARRASQUILLO
LEONARDO PAGNI
In breve
VÉRONIQUE MORALI
LASCIA CHANEL
Véronique Morali, 48 anni,
nominata presidente di Chanel
Sas nel mese di marzo si è
dimessa dal suo incarico per
seguire “progetti personali”.
Il successore della manager, come
fanno sapere dalla fashion house
francese, non è ancora stato
nominato ma Chanel già pensa
alla sua futura organizzazione.
SELECTIVE BEAUTY
SCEGLIE ROBERTO
TEDESCHI
Roberto Tedeschi, 48 anni, è Ad
di Selective Beauty (profumi
e cosmetici). Ex 3m Italia,
Diesse, Dolma, Kraft Jacobs
Suchard e Coty, Tedeschi va
adesso ad affiancare Corrado
Brondi, fondatore e presidente di
Selective Beauty.
Calvin Klein, Inc., filiale
interamente controllata
dalla Phillips-Van Heusen
Corporation ha nominato il
famoso makeup artist Mark
Carrasquillo quale global
makeup artist per la linea ck
Calvin Klein beauty.
GIRO POLTRONE
GIRO POLTRONE
DA DIOR: BAXTER
SOSTITUISCE MALONE
La divisione statunitense di
Dior Couture ha effettuato un
secondo giro di poltrone ai vertici
aziendali nell’arco di 17 mesi.
Pamela Baxter, presidente di
LVMH Moët Hennessy, il
gruppo di profumi e cosmetici
di Louis Vuitton, ha ottenuto la
presidenza
della of
Christian
Dior Inc.,
sostituendo
Patricia
Malone.
La sua
attività sarà
effettiva a
partire dal 1
ottobre.
1/10/2007
Alberto Pasquarelli
nuovo DC di Exclu
Novità in Exclu, società attiva
nei servizi di personal concierge,
che ha affidato ad Alberto
Pasquarelli la direzione commerciale.
Ex l’Oréal Saipo,
Henkel, Damiani, Hermès e
Bibigi, Pasquarelli si occupe-
A. PASQUARELLI rà del segmento di mercato
occupato dai cosiddetti Hnwi, ovvero le persone
con grandi disponibilità economiche e tipo di vita
intensa alle quali serve qualcuno che risolva i piccoli
problemi personali.
Nuovo brand manager
europeo per Levi’s Footwear
and Accessories
VALERIO BAIARDO
Valerio Baiardo è entrato in Dc
Company per ricoprire il ruolo
di Brand Manager Europeo per
il marchio Levi’s Footwear and
selected Accessories. Durante gli
ultimi 5 ani anni ha lavorato con
famosi designers per progettare e
strutturare il rilancio della linea di
calzature femminili Bally.
JENS DEXHEIMER ENTRA
IN PROCTER & GAMBLE
Jens
Dexheimer
assume la
carica di
Direttore
Generale
Professional
Care Italia,
all’interno
del Gruppo
Procter &
Gamble.
Jens Dexheimer è da un anno
in Italia dove ha assunto
la responsabilità di Hub
Manager per Italia e Grecia. In
precedenza è stato Regional
Manager per l’Europa per
Clairol Professional, Londa
Professional e Country Manager
Professional Care in Brasile.
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PROFILO
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AnnaRitaN, power is chic
or chic is power!
INTERVISTA AD ANNA RITA NOVIELLO STILISTA DEL MARCHIO
ANNARITAN E TITOLARE DELLA BORG SPA
AnnaRitaN è un nome particolare, come nasce?
AnnaRitaN è semplicemente il mio nome con l’aggiunta
della prima lettera del mio cognome.
Questo marchio è l’avverarsi del mio sogno di bambina.
Fin da piccola, ho sempre avuto una passione per
gli abiti e sono diventata stilista attraverso studi specialistici
e tanto lavoro.
Le competenze acquisite nel tempo mi hanno poi permesso
di arrivare al traguardo di disegnare collezioni
che portano il mio nome.
Cosa pensa delle donne di oggi?
La donna oggi è capace di indossare con ironia e disinvoltura
capi romantici o severi. Ci sorprende con un
desiderio forte di una nuova femminilità, con un’allure
rinnovata, con un fascino bon-ton.
1/10/2007
La donna si lascia conquistare da variazioni di stile,
mantenendo la propria identità e decidendo di indossare
ciò che è in grado di offrirle emozioni.
Da cosa trae la sua ispirazione?
Prendo ispirazione dalla vita di tutti i giorni, dagli stimoli
che ricevo stando a contatto con le persone e cercando
sempre le novità...
Parliamo adesso del “business”. Avete chiuso il
2006 con un fatturato di €21 milioni, in crescita del
23% rispetto ai 17 milioni del 2005. Il 2007 come
chiuderà?
Siamo molto soddisfatti anche di quest’anno. Prevediamo
infatti di continuare il nostro trend di crescita e
di raggiungere un fatturato di 24 milioni di euro.

I segreti di questa crescita?
Lo stile del prodotto è il fattore su cui il brand Anna-
RitaN ha fatto leva per emergere nel mercato e ancora
oggi il suo principale fattore di forza.
Per le nostre collezioni investiamo moltissimo in ricerca
stilistica, cura dei dettagli, con rifi niture spesso fatte
a mano. Proprio a questo scopo realizziamo ben quattro
collezioni all’anno, con una scelta molto studiata
dei materiali, giochi di sovrapposizioni di tessuti.
Tutto quello che riguarda lo stile può essere realizzato
solo con una grande cura in ogni fase del processo
produttivo, come anche la creatività di una collezione
riconoscibile e di grande personalità.
Quali sono i vostri mercati principali?
L’Italia è ancora oggi il nostro mercato principale, in
quanto è quello su cui ci siamo concentrati, gioco forza,
all’inizio della nostra attività. Oggi però l’estero sta
crescendo tantissimo e nel 2007 dovrebbe costituire
la metà del fatturato. I nostri mercati più importanti,
sono la Cina e la Russia. Tra gli altri mercati esteri di
particolare rilevanza ci sono anche il Benelux, la Grecia
e la Spagna.
Store Bologna
1/10/2007
in collaborazione con
E i monomarca?
Attualmente, in Italia i brand-store AnnaRitaN sono
due, uno a Bologna e uno a Milano. All’estero siamo
già presenti a Mosca, Pechino e Shanghai.
Nei piani di espansione del marchio, comunque, sono
in previsione nuove aperture.
Torniamo a parlare di prodotto, come è la collezione
di quest’inverno?
La protagonista del prossimo inverno indosserà abiti
dai tagli rigorosi, creati con materiali lussuosi in
un’esplosione di creatività.
Variazioni di stile nelle silhouette: il punto vita si alza
inaspettatamente in gonne e pantaloni, per chi vuole
sentirsi liberamente cool.
Pantaloni rigorosamente a matita, simbolo di sofi sticata
grazia, si alternano a fogge ride style in aggressivi
cotoni oleati e trattati.
Le gonne si aprono graziosamente in forme a corolla
di lontana memoria fi fties, ruote e mezze ruote ondeggiano
su gambe fasciate di calze coprenti e calzettoni
preppy, il nuovo mood riscopre la linea kimono, che
traduce in un’infi nità di varianti.
Quartier Generale
39

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La sobria eleganza di
Bottega Veneta
La primavera inizia per
Bottega Veneta come
un’astrazione, un’esplorazione
delle forze contrapposte di
ordine e disordine, caos e
controllo. Il risultato, espresso
nella tangibilità di silhouette,
colore e tecnica, è un insieme
di fi nezza e sobrietà. Pieghe,
ruches e altri dettagli lavorati
a mano aggiungono volume
alle superfi ci piane e danno
forma al tessuto fl uente,
opere di ingegneria ricche
di dettagli estetici. “Questa
è una collezione che deve
essere guardata due volte,” ha
dichiarato il Direttore Creativo
Tomas Maier. “La prima volta
non vedi tutto quello che c’è”.
Milano p/e 2008
Speciale Sfilate by Pambiancoweek
IL SUD DI GIORGIO ARMANI
Nell’immagine del Sud di Giorgio Armani i pantaloni
si annodano al ginocchio, con quella apparente
casualità che i sandali piatti di cuoio sottolineano.
Le gonne ammiccano al pareo, scolpite come sono
da un gioco di pieghe. Scialli neri, a volte ironici a
volte drammatici, addolciscono la fi gura. Le giacche,
piccolissime, sembrano boleri, spencer, quasi gilet,
che non coprono del tutto le bluse leggermente
svasate. Abiti da sera sempre lunghi, variamente
scollati e ricoperti di ricami che mostrano la qualità
perfetta delle lavorazioni e delle rifi niture.
1/10/2007
Una nuova donna per Jil Sander
Un nuovo approccio alla
costruzione della silhouette
Jil Sander, ripensando
completamente il modus operandi
convenzionale. Per creare un
look attraverso la forma pura,
il colore deciso e le linee pulite
ma con abbinamenti inaspettati,
volumi contrastanti e fantasiose
sovrapposizioni di strati. Il colore
– impronta inconfondibile di Jil
Sander – appare più vivace e
più intenso che mai, e defi nisce
audacemente l’identità del capo.
Gradazioni e tonalità cromatiche
intensifi cate, quasi al punto di
un’ardente luminescenza. Rosa
shocking, rosa elettrico, rosa
chiaro, arancio fl uo, blu inchiostro,
blu ghiaccio, blu navy, tortora,
rosso cremisi, grigio fumo, bianco
e nero.
La donna guerriera di Burberry
Sfi lano sulla passerella di Burberry valchirie di gran
classe. Sono loro, le icone di Christopher Bailey che
per la maison del check britannico pensa a donne
forti e piene eleganza. Il punto vita è evidenziato da
cinture, costruzione a bustier, trench stringati, in tulle,
e decorati da medaglie. Strizzate in tubini plissettati
decorati da frange a cascata e da ruches disposte con
perizia per sottolineare le spalle dei trench tagliati ad
arte e ricchi di volant tagliati come eliche. Sono signore
dai colori accesi: fucsia, turchese, rubino, petrolio
intercalati dal corda, dal nero e dal grigio perla fi no
al color carne, beige pallido e bianco. I bijoux sono
grossi e pesanti: nero e nickel per bracciali e colane a
catena e bracciali rigidi in metallo ornati di borchie.

Forme e colori si mescolano da Missoni
GLI ANNI ‘50 IN
PASSERELLA DA
POLLINI
Pollini by Rifat Ozbek
trae dalle sue origini
l’ispirazione per
presentare la collezione
p/e 2008, ed ecco che
la Turchia nelle sue mille
sfaccettature si presenta
in passerella.
Capi completamente
immersi nei paesaggi
africani, forme, colori e
ricami caratteristici del
luogo. Un mix and match
di trasparenze, stampe
e tinte unite, pellami
e tessuti dove i ricami
“ikat” e le minuterie
metalliche o di perline
sono fi li conduttori
dell’intera collezione.
Applicazioni di dischi
e pastiglie metalliche
tintinnanti, ricami
“caviar”. Abiti e trench
full volume plissettati dal
taglio anni ’50, pantaloni
larghi, camicie ampie
e pantaloncini in “afro
plaid” dégradé.
Tra l’occhio che guarda
e la mente che vede c’è
tutto il miracolo cromatico
della trasformazione di
punti in segni, di segni
in fi gure, di fi gure in
associazioni di memoria.
Questo attimo sfuggente,
folgorante di luce e colore,
veloce, emozionale,
energetico è Missoni.
Miraggio, affabulazione,
rivelazione, caleidoscopio
di emozioni dove un Blow-
Up continuo di forme e
colore, allontana, rimanda
e avvicina fi ori, stampe,
fi ammati ipercromatici,
campiture piene, astratti
capricci, forme, materie,
proporzioni, bordi e decori.
1/10/2007
SPECIALE MODA DONNA
La nuova seduzione di Dolce & Gabbana
Niente aderenze né elementi supersexy per la
donna Dolce & Gabbana della prossima estate, che
punta su uno stile più ricercato con gonne a corolla
soprabiti in broccato veneziano velati da tulle. La
collezione dei due giovani stilisti è completamente
innovativa: gli abiti dipinti uno ad uno trasmettono
una nuova strategia di seduzione.
La donna in viaggio di Gianfranco Ferré
La donna di Gianfranco
Ferré non intende sottrarsi
mai all’impulso di viaggiare
e di scoprire. La silhouette
riporta il punto vita alla
sua naturale posizione,
sottolineandolo grazie alle
cinture alte ed importanti.
Le gonne raggiungono
con precisione millimetrica
il ginocchio, si svasano
al fondo ed oscillano al
ritmo del passo. Anche
i pantaloni sono più che
generosi nelle proporzioni,
mossi, confortevolmente
enfatizzati. Giacche e
blazer risultano invece
ravvicinati al busto pur
senza costringerlo, ben
strutturati sulle spalle,
costruiti con accuratezza.
Mentre bluse e T-shirt
si concedono ampiezze
singolari - spesso trattenute
da lacci e coulisse - e
superfi ci solcate da
plissettature fi tte, nervature
e impunture che generano
una sensazione di
movimento e di leggerezza.
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Alviero Martini,
colourful morning
La nuova collezione
“1° Classe Ibiza”
di Alviero Martini si
caratterizza per i colori
vivaci come il giallo
ginestra, il bluette
evidenziatore o bianco
ottico. Sopra volumi
ampi ma leggerissimi
per i parka, i blouson
e i caban. Sotto,
pezzi minimi come
gli shorts, le gonnine
e i bikini. Il tutto in
cotone stretch e nylon
impalpabile.
Look mini da Mariella Burani
Mariella Burani per l’estate 2008 ha smorzato i
toni troppo eleganti, vive di impulsi, di revival,
ridà importanza all’essenzialità, alla qualità,
alla struttura. Ritornano i parka quasi soprabiti
impermeabilizzati, gli abiti di jersey confortevoli
e attraenti, le camicie maschili e super femminili,
leggere ma corpose, morbide nella georgette,
scattanti nell’organza di cotone. Il look più hot
di stagione è fatto di abiti importanti ma portabili
stampati e uniti, mini giacche classiche rese attuali
dallo scollo e dalle ruches.
1/10/2007
Tornano di moda gli anni ‘50 da Gucci
Frida Giannini per la primavera/estate 2008 di Gucci,
pensa ad una collezione di ispirazione anni ‘50 ma
moderna e perfettamente in sintonia con il nuovo
millennio. Grande gioco di black & white anche su
stampe fl oreali, optical e un tocco di giallo e rosa.
Grande protagonista la cintura portata vita alta e a
bustino su abiti da gran sera.
Un giardino da sogno per Prada
La leggerezza
è il fi l
rouge della
collezione
Prada che ci
immerge in
un mondo di
sogno, come
un giardino
incatato. I
colori sono
forti e decisi:
il rosso, il
turchese, ma
anche il verde
giada che si
accoppiano e
si sommano
nelle esclusive
stampe check
di matrice
Seventies
come nei print
tapestry dalle
geometrie
vagamente optical. I pantaloni sono a zampa arricciati
sul ginocchio, gli scolli sono sagomati e le gonne sono
a cupola in organza plissettata o in nappa glassata
d’oro sopra scarpe policrome con i tacchi a rocchetto.

L’estate di Ferragamo
In passerella per Salvatore Ferragamo un
fi ume di abiti lunghi. La prossima primavera
sarà caratterizzata dai plissé e dalla linee
dritte dei lunghi abiti avvolgenti.
Le gonne soprattutto a tubino, talvolta, si
aprono in ampie ruote.
La palette dei colori va dall’azzurro del mare
all’arancione-beige della sabbia.
Jet-set chic da John Richmond
Per la primavera/estate 2008 John
Richmond porta in passerella grandi foulard
sulle tonalità del glicine e del verde che
richiamano i motivi degli abiti dai corpetti
strizzati e dalle gonne fascianti. Lunghe
giacche scendono morbide su pantaloni
affusolati stampati a stelle e tempestati di
paillettes luminose.
LE DEE DI ALBERTA
FERRETTI
Alberta Ferretti disegna una
collezione di rara eleganza
e bellezza per donne non
comuni che, come spiega la
stilista “sanno gestire il potere
del romanticismo”.
Le silhouette sono allungate,
avvolte in plissé, arricciature e
drappeggi. In passerella abitipeplo
plissettati, t-shirt che
diventano mini-abiti da dea
decorati da diamanti e corti
soprabiti in juta.
1/10/2007
SPECIALE MODA DONNA
LE BIONDE DI
VERSACE
Una ricerca sartoriale e
una semplicità elegante
quella di Donatella
Versace per la donna
primavera estate 2008
che porta abitini in
jersey e seta da giorno,
giacche camicia infi late
nei pantaloni e abiti tinta
unita in satin per la sera
nei colori giallo, arancio,
fucsia e bluette.
Donatella Versace ha
nuovamente colto
nel segno con una
collezione superba,
portabile, ricca di
charme affi data a un
casting di splendide
supertop tutte bellissime,
tutte e biondissime.
Sfi late Milano
I giochi romantici di
Roberto Musso
Elogio della geometria
sartoriale. Roberto Musso
inventa nuove, inedite
costruzioni stilistiche con
una varietà di tagli tali da
trasformare la classica
interpretazione del guardaroba
femminile.
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La donna sofi sticata di
Max Mara
Per la prossima
collezione Max Mara
porta in passerella
abiti meno classici
del solito, ma
sempre sofi sticati
con silhuettes che
giocano tra oversize
e proporzioni
striminzite,
altalenando tra ampi
e morbidi pantaloni e
gonne strizzate.
I completi in raso
lucido sembrano
quasi pigiama e nel
guardaroba non può
mancare il capo cult:
il trench in cellophane
rosa.
ATMOSFERA VERSAILLES
DA ROBERTO CAVALLI
Per la prossima stagione calda, Roberto
Cavalli fa sfi lare la sua donna avvolta in
abiti lunghi e corti, dal bianco all’oro e
ancora abiti con motivi fl oreali e con un
ritorno inaspettato del viola.
Un viola che ben si abbina al taglio di
pantaloni, giacche e camicie dagli evidenti
richiami agli anni ‘60 e agli hippie. Sulla
sua passerella si vedono frange, cotone
sangallo, stampe e fi ori
1/10/2007
Chic retrò da Moschino
Ironicamente chic la
collezione Moschino
per la prossima
primavera/estate.
Sfi lano giacche di tricot
di lamè e paillettes,
di chiffon annodate o
stampate trompe l’oeil.
Sahariane che si fanno
abiti, tute e miniabiti.
E la pelliccia è fi nta, di
seta nera o multicolor.
Blumarine porta in
passerella la Pop Art
Blumarine sceglie i colori
più audaci ed interpreta
il mito della Pop Art in
chiave contemporanea.
Sofi sticata, anticonformista,
moderna, osa con stile e
fantasia. Seduzione e ironia,
romanticismo ed easywear
per un’estate in libertà
nei colori di Saint Tropez.
Abiti e canotte lingerie nei
colori fl uo con fi niture in
pizzo beige si abbinano a
shorts e giacche dal taglio
sartoriale in gazar di seta e
giocano nel sottile contrasto
maschile e femminile. Tute
in cachemire e in ciniglia con
profi li in paillettes vengono
proposte con preziose
canotte ricamate o con polo
in cotone dai colori brillanti
per uno stile jogging di lusso.
Tessuti lucidi e brillanti,
leggeri e avvolgenti: gazar
di seta, shantung stretch,
raso di cotone stretch,
seta habotai, jersey di seta,
cachemire, cavallino e pelle.
Filati in cachemire, cotone
e spandex stampato nella
maglieria.

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Passiamo la parola ai Buyer...
Alle sfilate milanesi abbiamo raccolto il parere di alcuni autorevoli buyer, che hanno espresso, a caldo, la loro
opinione sulla manifestazione, sulle collezioni e le principali tendenze, e le loro previsioni sui pezzi che godranno
di maggiore successo commerciale.
BIFFI Milano
Rosi Biffi
La prossima stagione estiva rimarcherà il trionfo dell’abito,
soprattutto se lieve ed allungato, in chiffon
stampato, ma anche del pantalone nuovamente largo
in fondo o a vita decisamente alta, come già stiamo
vendendo ora.
Certo il corso della tendenza ai leggings strettissimi
non è sinora così lungo da essere spiazzato da un nuovo
ricorso, ma, oggettivamente, non sono in molte le
donne a cui donano, a parte alcune giovanissime. Alle
sfilate abbiamo visto un caleidoscopio di colori forti,
ma io credo che riscuoteranno più successo di vendita
i toni polverosi e cipriati.
Devo constatare, con sommo piacere, che le sfilate e le
fiere milanesi hanno riguadagnato un ruolo forte nello
scenario mondiale; quelle di Parigi ne sono il giusto
complemento: azzardi creativi oltralpe, la certezza del
bel prodotto in patria.
DELLA MARTIRA Modena
Mauro Sighinolfi
Lacunosa l’organizzazione delle sfilate milanese, anche
per quanto riguarda riguarda i cartelli indicatori all’interno
della nuova sede in fiera, che non sempre consentono
di individuare i giusti percorsi.
La tendenza più evidente è l’abbandono del nero a favore
del colore, deciso, vitaminico, a volte azzardato,
che credo si consoliderà anche il prossimo inverno. Il
ritorno delle linee in voga negli anni ’50, la vita strizzata
e la linea a ruota o a godet, esprime la volontà di recu-
MAURIZIO MORINI ALBERTO SERMONETA
1/10/2007
perare valori puri,
quali erano quelli
del decennio, nella
moda, come
nel sociale: voglia
di vivere, buoni
propositi, pulizia
morale, desiderio
di emergere e
questo mi sembra
più che positivo.
E’ ancora l’abito il
protagonista delle
passerelle milanesi,
lungo e leg- MAURO SIGHINOLFI
gero, insieme alle
stampe di ogni tipo, etniche, geometriche, floreali.
GUIDI CULT Cattolica
Tiberio Pellegrinelli buyer freelance
Forse eccessive le ripetizioni e le enfatizzazioni viste
sulle passerelle, anche se, nell’insieme, ho notato, ed
apprezzato il desiderio di una ritrovata sobrietà.
Tra le ispirazioni domina ancora il mood anni ’70, che
non è certo una novità, ma in una versione più chic
anche se grintosa, in contrapposizione al bon-ton
anni’50 che talvolta sconfina nella noia.
Il pantalone a zampa, di nuovo presente quasi ovunque,
si indosserà con bluse in chiffon, spesso asimmetriche,
con maniche molto ampie; il giacchino corto,
altro must di stagione, è strizzato in vita da un’alta

TIBERIO PELLEGRINELLI
cintura. Tra gli accessori, sembra che, in mezzo ad una
profusione di borse oversize, si faccia strada la pochette,
sottile e allungata, da portarsi sottobraccio.
MORINI Montecatini, Forte dei Marmi
Maurizio Morini
Quanti abiti lunghi sino ai piedi hanno calcato le passerelle
milanesi! Forse un po’ troppi, non mi sento di
scommettere sul loro successo commerciale…E poi,
un mood bucolico, evidenziato dagli chiffons, dai pizzi,
dai volants e lo spirito di Mondrian che sembra
aleggiare ovunque e si manifesta nelle superfici degli
abiti con diversi colori a scansione geometrica.
Il pantalone torna ad allargarsi sul fondo, fluido, molto
cool se in jersey, gli over hanno volumi grandi e fluidi.
I colori? Davvero tanti, tra cui spicca il viola, il giallo,
il rosa. Comunque le sfilate, così concepite e con il dispendio
di tempo che comportano, hanno ormai perso
il loro appeal; credo che dalla prossima stagione mi
concentrerò piuttosto sulle showroom e sulle fiere.
ELEONORA, Roma
Alberto Sermoneta
Le sfilate rappresentano ormai uno show fine a sé
stesso, visto che gli acquisti vengono effettuati prima
per circa l’80% del totale, per noi buyer, concentrati
al momento degli ordini in showroom, anche un momento
di evasione, con tutto il circo che portano con
sé, quindi, ben vengano!
E’ tutto un fiorire di stampe, grandi o piccole, evanescenti
o geometriche, ma spesso elaborazioni di motivi
floreali.
Le forme ammiccano ai 50, alla femminilità tondeggiante
del periodo, nelle gonne svasate o a palloncino,
nella vita strizzata. L’abito più nuovo, e per ora meno
inflazionato, mi sembra essere lo shirt dress, abbottonato
come una camicia, ampio, sino al ginocchio o ben
oltre. Tra gli accessori l’attenzione è tutta per le scarpe,
le cui alte zeppe si fanno terreno di ricerca anatomica
e materica.
1/10/2007
SPECIALE MODA DONNA
NATALIA BALAKINA
SAKS FIFTH AVENUE New York
Ronald Frasch
Le collezioni presentate a Milano sono le più belle fra
quelle viste nelle ultime stagioni; un encomio al sapiente
utilizzo dei tessuti e dei colori dal forte impatto.
Bellissimi gli stampati, di ogni foggia, e l’accostamento
di diversi colori su un unico capo, nei bordi e negli
inserti cromatici a contrasto, così come lo sviluppo di
nuove proporzioni, i giacchini corti, gli abiti lunghi, le
gonne abbondanti.
Stavolta i vestiti sono tornati ad avere la meglio sugli
accessori, a parte le cinture, alte, importanti, che si
fanno parte integrante dell’abito.
NEIMAN MARCUS Dallas
Ken Downing
Abbondano gli influssi da ogni parte del mondo nelle
nuove collezioni milanesi, dall’africa al mediterraneo,
dall’India al Giappone; è il un tripudio di colori caldi
e vividi, tra cui spiccano il turchese e il rosa corallo,
spesso usati in bande o porzioni a contrasto.
Un encomio alla costruzione delle giacche, corte, dai
dettagli safari ma con spalle evidenti, ammiccanti agli
anni ’40. I pezzi forti della prossima stagione, saranno
l’abito, leggero e accostato al corpo, e il trench, in tutte
le sue declinazioni.
BOSCO DEI CILIEGI Mosca
Natalia Balakina
Un’esplosione di colore e di leggerezza ha caratterizzato
le sfilate milanesi.
I pezzi forti della prossima estate? Sicuramente il
trench, dai dettagli rivisistati, femminilissimo o avantgarde,
ma anche il giacchino corto, dai volumi ampi
e strizzati e dal tratto couture, gli abiti, squadrati e
geometrici, di ispirazione anni ’60 e i tessuti stampati,
presenti ovunque. Tra gli accessori, le borse grandi e
coloratissime e le scarpe con alti plateau, che svelano
una grande ricerca di forme, pellami e colori e bandiscono
i decori.
46

SPECIALE MODA DONNA
47
White e Touch!: i percorsi espositivi
della nuova moda
Collezioni di gran ricerca hanno fatto mostra di sé negli
stand delle manifestazioni fieristiche della Zona Tortona:
Neozone con Touch! e Clounine, sotto l’egida di Pitti
Immagine, e White, nata sette anni fa da un’idea di Massimiliano
Bizzi. La sezione The Dreamers e Try Its dedicate
agli stilisti emergenti, e il padiglione tutto dedicato
a Second Live, con un viaggio virtuale attraverso le tribù
della moda, hanno completato il primo polo; due nuove
sezioni dedicate alla lingerie e all’ecocompatibilità per
White, oltre all’avanguardia concettuale del Basement, e
alle calzature più cool di Gallery e Art Point e il progetto
12 ore in cui 4 stilisti in ascesa nella scena internazionale
hanno presentato le loro collezioni per un’intera giornata.
Un anelito ad una sofisticata pacatezza, nelle linee
fluide, nei plissè che sembrano origami, nelle forature a
laser che paiono pizzi, nei toni cipriati e polverosi, nelle
nappe sottili come non si erano mai viste; ma anche una
tensione ad un’innovazione ben percepibile, tra rusticità
e tecnologia, negli arditi accostamenti materici e cromatici,
nelle proporzioni armonicamente sproporzionate, nei
tricot dai filati grossi ed inaspettati, nei materiali plastici
e metallici. Una grande perizia, di stile e di lavorazione,
traspare nelle proposte in pelle di .it, presenti a White,
lavabili in acqua, dove minuscoli tasselli in pelle ricoprono
il top in felpa, la pelle gauffrata si fa stretch e sembra
acquisire una terza dimensione. Non si scherza neanche
da Aviù, dove le scagliette in pelle puntinata si posano
sul tricot luminescente e le paillettes sul top sono così
minuscole da sembrare velluto cangiante (sono 56.000!).
Le lavorazioni a maglia daranno un tocco di eleganza
décontracté alla prossima estate; è tutto tricottato perfino
il cappottino bon ton di Diab’less, pur conservando
una modelleria sapiente e ben costruita. Le leggerissime
maglie di Christian Luppi sono invece tinte in capo, dai
colori sorprendenti e non facilmente definibili, e il lungo
cardigan ha l’allacciatura arricciata, a creare onde che si
Material by product Autopsie Vestimentarie
Nathu
1/10/2007
rincorrono. Folta la presenza di scarpe e borse a White;
sembrano uscite da un cartone animato le coloratissime
polacchine in vernice a taglio vivo che si possono indossare
anche con il tallone abbassato, come un divertente
sabot; i sandali di Giorgio Brato hanno l’alto plateau ricoperto
di festoni in pelle, come fosse un tessuto. Un
plauso all’elaborazione creativa del brand Lemuria: una
sorta di ingegnosa tunica in jersey di cotone, indossabile
in ben dieci modi diversi, che si trasforma in quattro
diversi abiti, gonne, pantaloni sarong. Tra gli stilisti avantgarde
di Basement, nelle vecchie cantine di Superstudio,
Alice Capelli, con la sua Autopsie Vestimentarie, ha realizzato
minuziosamente abiti dalla concezione scultorea,
talvolta modificabili, i cui ampi volumi sono ripresi da
placchette geometriche plasticate.
Tra le novità viste a Touch!, i piumini di Zhero Design
ammiccano a una couture dal tratto futurista, hanno
un’anima in ovatta, in felpa o in rete di lana, racchiusa
in uno strato di plastica trasparente atossica. Una couture
biologica è invece la caratteristica delle proposte di
Nathù, realizzate con concezione sartoriale ma solo con
cotoni e tinture biologiche certificate; a proposito di concezione
sartoriale, Alberto Zambelli, con il suo Archivio
Privato, ha cucito le maniche dei boleri, anche in leggerissima
nappa, con tale perizia che sembrano accartocciate
casualmente e creano un gran bell’effetto; le giacche di
Yoshi Funaboshi sono realizzate a lavorazione double, ma
in lino tinto in capo e delavato ad hoc. Le superfici dei
tessuti si fanno spesso oggetto di sperimentazioni creative,
come il brand Material By Product per cui le stiliste
hanno scannerizzato una tenda e poi l’hanno stampata,
colorata e dal tratto evanescente sul lungo abito in seta.
Sul fronte degli accessori, quelli di Jozica, dove il corno,
l’osso e le resine, anche finemente cesellate, danno vita
a collane e cinture che uniscono influssi etnici ad echi
pop art.

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LE GIOVANI DONNE
DI PHILOSOPHY
Per Philosophy, Alberta
Ferretti si è trasferita
defi nitivamente a New
York. La collezione risulta
essere molto City oriented,
garbata e femminile. Gli
abiti sono leggeri con
piccole ruche, arricciature
e pieghettature. La
collezione conferma la
tradizionale vocazione alla
ricerca di tessuti naturali
e asciutti, di ricami vistosi
e raffi nati, di tagli freschi
e moderni che, messi tutti
insieme, contribuiscono
a costruire l’anima della
griffe.
New York p/e 2008
Speciale Sfilate by Pambiancoweek
IL ROMANTICISMO DI VERA WANG
Vera Wang porta in passerella abiti che scendono
morbidi come tuniche, casacche che si annodano
sulle spalle, scamiciati rimborsati sotto il ginocchio,
bluse monomanica, strizzature morbide, arricciature
composte, colli pieghettati e sovrapposizioni sartoriali.
La palette di colori passa da bluette elettrici, neri lucidi,
lamé bronzati, ocra brillanti, fucsia a verdi marmorizzati
con la tecnica del tie-and dye. Jersey, chiffon, satin,
duchesse e impalpabile cashmere estivo per una
collezione davvero romantica.
1/10/2007
Gli anni settanta di Derek Lam
Gli anni Settanta
riempiono senza
invadenza la
passerella di Derek
Lam. L’animalier, con
le stampe maculate,
lo zebrato in versione
macro, le scaglie di
coccodrillo colorate.
Poi il fl oreale, con
gli jacquard seriali
all over. I colori sono
acidi, con il verde
psichedelico in
avanscoperta su una
palette cromatica ben
articolata anche sui
neutri e sui rosa.
Ralph Lauren, i miei primi 40 anni
Ralph Lauren festeggia il suo 40esimo compleanno con una
sfi lata a Central Park. La sua ultima collezione è un inno
alle dame fi n de siècle e al loro glamour romantico come
in “My fair lady”, fra Ascot e il bois de Boulogne. Passa in
rassegna i temi più cari allo stilista americano: la ricercatezza
dei dettagli, i richiami allo stile equestre, elementi dal mondo
maschile, sensuali balze, volant e accessori come guanti
e cappelli. Bianco e nero, ma anche colori vibranti delle
stampe fl oreali per gli abiti da sera in chiffon dalle pennellate
impressioniste a evocare Renoir, Boldini o Monet.

LE CHELSEA GIRLS DI MISS SIXTY
Sofi sticato, sensualmente femminile e di anguardia. Questa è
la collezione Miss Sixty, che trae ispirazione da “The Chelsea
Girls”, la pellicola cult art house realizzata nel 1966 da Andy
Warhol. Il punto vita è il focus della stagione, che propone
abiti, top e diversi modelli tagliati in modo da sottolineare
e mettere in evidenza le forme della silhouette. I capi a vita
alta rimangono dunque fondamentali, mentre i modelli a stile
impero riconducono ad un look sexy e glamorous. Pantaloni
dal taglio slim e super aderente sono seducenti sebbene
estremamente portabili, mentre le gonne sopra il ginocchio
risultano femminili e provocanti, specialmente quando sono
abbinate alle giacche dal taglio particolarmente ricercato.
Un tocco restro-chic per l’estate Diesel
La collezione Diesel gioca con colori, architetture, fogge e
risulta perfetta sia indossata in città che al mare.
Denim sbiaditi colore blu chiaro ricordano il cielo estivo.
Tessuti brillanti scoloriti dal sole donano un tocco retro-chic
a grigio e nero. Ampi top abbinati a corsetti in denim bianco
e nero creano un effetto velato: la fi gura è al tempo stesso
nascosta e rivelata. Forme e tessuti innovativi trasformano e
rinventano il casual.
1/10/2007
SPECIALE MODA DONNA
Tutti i colori di Custo Barcelona
Musica dal jukebox. Capelli pettinati all’indietro.
Poster alle pareti con immagini del surf. La nuova
collezione di Custo Barcelona si diverte a rivisitare
i grandi successi del decennio più creativo del
ventesimo secolo: gli anni sessanta con accenni
agli anni settanta nei tessuti e agli anni ottanta nelle
silhouette. L’estate 2008 è la prima stagione che
vede in passerella una ricca serie di abiti molto
sofi sticati, realizzati in lamé metallici e tempestati
di pailletes e glitter geometrici di grande impatto
visivo. E si arricchisce anche il beachwear con bikini
e hot-pants di ogni tipo. Da indossare naturalmente
con un classico di Custo Barcelona, la T-shirt.
Solo gonne da Proenza Shouler
Lazaro Hernandez e Jack McCollough portano
sulla passerella di Proenza Shouler solo abiti e
gonne, possibilmente ben sopra il ginocchio, con
orli remboursé, drappeggi gonfi , pieghettature
morbide, arricciature baby. Anche se l’impatto
iniziale è una sfi lata di soldatesse strette in
“divise” a base di gilet su gilet segnati da fi le di
bottoni metallizzati, la collezione prende poi la via
del bianco e nero perfetto, delle righe fi tte e degli
jacquard optical romboidali. Tutto fi nisce nella
sera, splendente di seta dorata.
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L’eleganza di
Donna Karan Collection
Donna Karan resta uno
dei pilastri dell’american
style. La collezione
fa sfi lare l’eleganza
coloniale di confi ni
di tuniche fl uide dal
collo incrociato e dalle
spalle scoperte, abiti
anni Cinquanta dalla
gonna aperta e mossa,
chemisier seriosi con i
revers affi lati e camicioni
estivi con le tasche
ad anfora. Mai senza:
l’alta cintura stretta in
vita e i sandali bondage
coloniali.
Lo stile coloniale di Michael Kors
Michael Kors porta in passerella una collezione
“colonial style” e un po’ bon ton. Il caftano nei
colori del sole coordinato con il costume intero,
le culotte di maglia e il minipull a righe, il tailleur
pantalone verticale e lo spolverino rigoroso, l’abito
da sera tie and dye e la cappa a balze sono i must
della sfi lata. Le linee sono fl uide e allungate e i
colori freschi dai toni pastello. Gli accessori sono
importantissimi, in particolare cappelli a falda larga,
cap con visiera e foulard, borsoni, tracolle, buste e
pochette.
1/10/2007
L’estate minimal di theory
Compatta e sexy, sportiva e giocosa, semplicemente
bella e femminile così si propone la collezione di
theory per la prossima primavera. I tessuti sono lisci,
scivolosi e compatti, spesso brillanti e luminosissimi.
L’enfasi viene raggiunta coi tessuti che si muovono
con il corpo. La pelle è tessuto di primaria importanza.
Il bianco ed il nero, insieme al grigio-zinco ed al blu
elettrico sono i colori piu’ importanti. Seguono l’azzurro
molto chiaro ed il melanzana.
Il casual chic di Tommy Hilfi ger
La collezione Tommy Hilfi ger
Primavera/Estate 2008 trova le
sue radici negli archetipi dello
stile classico Americano: il trench,
l’abito sottoveste, il blazer blunavy
e la romantica blouse. Questa
stagione si è cercato di conferire
agli abiti un tocco più moderno
attraverso tagli ben defi niti e
tessuti pregiati – seta, jersey, crepe
e chiffon. La palette di colori è
neutra: khaki, gradazioni di bianco
e tonalità color pesca. Il look è
sofi sticato ma non pretenzioso.
Un’espressione di vita lussuosa ma
senza eccessiva ostentazione.
La collezione donna è un tributo
all’eleganza casual con un tocco
capriccioso. Tra i pezzi chiave
troviamo un trench in tela robusta
da vela per un tocco di stile marino.
L’abito sottoveste icona degli anni
sessanta, si presenta adesso più
maturo e sexy, abbinato al giusto
decolté bicolore e alla sciarpa in seta.
Il blazer maschile da “country club”
, con bottoni in ottone, è rielaborato
in un taglio più aderente di gusto
europeo. Il ricordo va allo stile di
Lauren Hutton, maschile ma sexy.

Il minimalismo di Calvin Klein
Francisco Costa, designer della collezione
femminile di Calvin Klein, porta in passerella
uno stile puro e minimalista che per la
Primavera 2008 propone una collezione
neutra con una tavolozza che comprende
bianco, crema, sabbia, azzurro cielo e
salmone. Pantaloni con le pences, gonne
lunghe e abiti in raso dalle linee essenziali,
indossati da modelle diafane, esprimono
uno stile chic e contemporaneo.
Total glamour Luca Luca
Luca Orlandi ha portato sulla passerella di
Luca Luca una collezione ricca di glamour
e lusso. Per la primavera-estate sfi lano
gonne, top decorati ma anche abiti leggeri
dal taglio diritto. La palette di colori è
neutra e molto chiara e va dal bianco al
lavanda con punte di azzurro.
LA DONNA
METROPOLITANA DI
CAROLINA HERRERA
Carolina Herrera porta in
passerella una collezione
moderna e metropolitana. Fa
sfi lare ragazze della upper
class con gonne bianche e
twin set a righe, tailleur fuori
dagli schemi e tanti abiti, da
cocktail e da sera.
1/10/2007
SPECIALE MODA DONNA
LE VACANZE CHIC DI
OSCAR DE LA RENTA
Oscar de la Renta porta in
passerella un guardaroba
chic style, elegante,
raffi nato, e ricercato.
Tailleur safari, abiti
geometrici, maglie de luxe,
pantaloni over, casacche
composte, da indossare
con scarpe e borse in
coccodrillo, cappelli di
paglia, stampe in tema
tribal-jungle e applicazioni
e decorazioni etniche.
Oscar della Renta si
cimenta in un look
squisitamente elegante e
discreto che trova nella
First Lady dell’America
kennediana la sua
massima ispirazione.
Sfi late New York
La geisha posmoderna
di Malo
La collezione Malo è un
omaggio al glamour orientale
e a una geisha postmoderna
che ammalia con classe da
vendere questo repertorio di
giacche asciutte allacciate a
kimono, di pennellate Blu Cina
o notte. Le scarpe hanno il
tacco a pagoda, le maglie dalle
texture elaborate hanno fi lati
sinusoidali effetto corteccia.
Elegantissima la silhouette
scattante nelle tuniche
asimmetriche e appena
drappeggiate sui fi anchi.
51

52
Vivienne Westwood, quando
l’irriverenza si fa stile
E’ con una certa emozione che incontriamo Vivienne
Westwood, una vera e propria star della moda
internazionale, poliedrico personaggio che nella sua
lunga carriera è stato icona del movimento punk, fi ne
conoscitrice dei rigidi codici della sartoria inglese e
personaggio di costume della cultura inglese.
La sua mostra al Victoria &Albert Museum ha avuto
un successo strepitoso, tanto che è diventata itinerante
e ha toccato alcune tra le più importanti città a livello
internazionale come Tokio, Shanghai, Duesseldorf.... Ed
è approdata ora Milano, dove viene presentata a Palazzo
Reale, per la prima volta aperto ad un unico stilista, con
un’ampia retrospettiva delle sue creazioni, sin dai suoi
esordi. E’ anche l’unica stilista ad avere ricevuto l’onorifi
cenza di Dama dalla Regina Elisabetta II per il suo
prezioso contributo al mondo della moda. Una creatività
irriverente, la sua, capace di riunire, come pochi altri,
sovversione e sartorialità, tradizione ed ironia. E sicuramente
un’antesignana nel creare intorno ai suoi abiti,
una comunicazione effi cace legata ad uno stile di vita.
1/10/2007
Vivienne Westwood
Quali sono le ragioni del successo strepitoso di
questa mostra?
Sono la prima ad essere sbalordita da tanto successo!
Anche se, per forza di cose, quello che voi
vedete è solo una piccolissima parte di quello che
ho realizzato in tanti anni. Certo la mostra ha comportato
un lungo lavoro preparatorio, non tanto la
sala dedicata alle mie prime collezioni, che erano
più piccole, quanto le altre stanze, quelle degli anni
successivi. I vestiti erano conservati in un grande archivio
e non è stato così facile sceglierli; il criterio
dominante è stato quello di mostrare la continuità
del percorso stilistico tra le mie prime collezioni e
quelle degli ultimi anni. Gli ultimi pezzi sono della
primavera estate 2004.
Lei è stata un’icona del movimento punk, in seguito
le sue collezioni hanno evidenziato quella sartorialità
legata alla rigida tradizione inglese non proprio
in sintonia con le sovversioni giovanili. Rigore

On Liberty A/W 1994-95 Zeppe “blue mock - crock” 1993
e ribellione, dunque, rappresentano due lati del suo
stile o una sua evoluzione?
La trasgressione oggi è l’omologazione. Non è altro
che uno sviluppo creativo: rigore e ribellione si fondono
nella fi gura del corsaro che riceve lettera, si batte
nei mari e viene ricevuto dalla regina per merito.
Oggi sembra che le griffe più importanti, per inseguire
i profi tti, stiano pericolosamente massifi cando i
prodotti. Lei cosa ne pensa?
La gente non ha capito che la vera trasgressione oggi sta
nella ripetizione. Armani è un vero trasgressore, nella
sua anima commerciale. Quello che era recepito come
trasgressivo un tempo oggi è diventato omologazione.
La sua Azienda è un esempio più unico che raro
di capacità di conciliare business e creatività, quale
è il segreto?
La mia fortuna è quella di essere del tutto indipenden-
Cafè Sociey S/S 1994
1/10/2007
a
I CRE TIVI
te, dopo 34 anni di attività. Il mio marchio è di mia proprietà,
non faccio parte di uno di quei “Grandi gruppi”
e non ho dunque un imprenditore che mi dice cosa è
meglio che io faccia per fare business, a scapito della
mia creatività. Le mie motivazioni restano perlopiù
le stesse di quando ho cominciato, anche se, gli anni
trascorsi e il raggiungimento della fama mi portano a
creare collezioni sempre più ricche di contenuti perché
è quello che il mio pubblico si aspetta da me. Io credo
che per realizzare un prodotto vincente, oggi, occorra
mirare al raggiungimento di alti standard di qualità e di
gusto, con pezzi che tutti possano facilmente miscelare
ad altri, per crearsi un proprio stile. I miei vestiti sono
forse più anti-establishment oggi che in passato, se identifi
chiamo l’establishment con il grigiore.
Lei ha la parte produttiva della sue linee in Italia,
come è il rapporto con la nostra industria della moda?
Ho un buon rapporto con le imprese italiane, di cui
53

54
a
I CRE TIVI
Sfi lata Uomo P/E 2008
apprezzo la fl essibilità a l’artigianalità, resa possibile
dalle loro piccole e medie dimensioni; queste riescono
pertanto a seguirmi nella mia creatività assecondando
una logica “local global”.
Pensa che oggi ci sia ancora la possibilità, per un
giovane stilista, di emergere con la propria linea? Se
si esiste un paese più favorevole?
E’ diffi cile, molto diffi cile, i grandi gruppi hanno alzato
le barriere, ne sono esempi lampanti Dior e Galliano.
I costi sono aumentati di dieci volte ma non
i fatturati. Le infrastrutture oggi sono molto costose;
basta pensare, ad esempio, al costo di una pagina
pubblicitaria su Vogue America.
Lei talvolta è protagonista delle sue campagne pubblicitarie
e spesso sono apparse modelle che le somigliano.
Come defi nirebbe se stessa e come defi nirebbe
la donna che compra i suoi abiti?
Lo faccio per gioco, spinta dal mio team e a volte mi
piace anche. I miei clienti non sono facilmente omologabili,
e non sono poi così spinti dai messaggi massifi
cati del marketing, piuttosto dalla passione per i
vestiti e per la moda.
Qual è la collezione passata che meglio la rappresenta?
Le collezioni che più amo sono sempre le ultime, quelle
su cui lavoro ancora e che non sono ancor terminate.
E una cosa che non ha ancora disegnato ma che le
piacerebbe fare?
Le uniformi per andare sulla luna.
Lei ha anche insegnato all’Accademia delle Arti Applicate
di Vienna: cosa ripeteva più spesso ai suoi allievi?
Quando insegno io insisto nello spiegare ai miei stu-
1/10/2007
Sfi lata Donna A/I 2007
denti come erano mirabilmente costruiti gli abiti nella
storia. Ad esempio se si conosce bene la costruzione
del corsetto ottocentesco, non risulta diffi cile realizzarlo
in una versione tutta contemporanea. I miei corsetti
si ispirano agli abiti storici, ma hanno una concezione
modernissima: hanno una parte in tessuto elasticizzato
al posto delle stecche di balena, e una zip al posto
delle stringhe.
Di cosa si occupano ora i suoi fi gli? Che consigli ha
dato loro?
Io ho due fi gli: il primo, Benjamin, ora quarantaquattrenne,
si occupa di fotografi e erotiche, spesso oggetto
di mostre ed esposizioni che riscuotono gran successo.
Joseph, invece, di quattro anni più giovane, che mi ha
reso nonna, ha aperto il negozio “Agent Provocateur”;
lui si è sempre interessato di moda anche quando era
un punk. L’unica mia infl uenza sui fi gli è stata la mia
volontà di trasmettere loro sani valori morali, e cosi è;
per il resto ho sempre rispettato il loro punto di vista,
sia da quando erano poco più che bambini.
Provocazione, ironia, sartorialità, marketing: cosa
prevale ora nelle sue collezioni?
Il prodotto, il capo di abbigliamento. Da sempre chi ha
l’immagine vuole il prodotto e viceversa.
E vent’anni fa, cosa prevaleva?
Non avendo alle spalle l’industria, il mondo della moda
era più teorico che pratico; oggi è più indirizzato verso
certe logiche di business, dove la creatività deve sempre
comunque conservare il suo spazio.
Già che ci siamo, fra dieci anni? Non sembra che lei
abbia molta intenzione di invecchiare..
Il nostro è un lavoro di squadra, solo se la squadra viene
a mancare, allora si invecchia.

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Pambianco: Piazza Affari con poco design
Il «la» è arrivato da Poltrona Frau. Certo, erano altri
tempi, la crisi dei subprime era lontana e i listini
navigavano a gonfie vele quando a novembre dell’anno
scorso il gruppo controllato dal fondo Charme di
Luca di Montezemolo ha debuttato in Piazza Affari,
riscuotendo un successo che
non si vedeva dai tempi della
new economy, con un rialzo
vicino al 40% nel primo giorno
di quotazione. Adesso è
arrivato il turno di un altro
«campione» del design «made
in Italy». All’inizio di settembre
Ernesto Gismondi ha
rotto gli indugi presentando
in Consob e Borsa la domanda
di quotazione per Artemide.
Sarà Mediobanca a curare
l’Ipo. E così tra poco Poltrona
Frau sarà in buona compagnia.
Scorrendo i bilanci del settore, tuttavia, di aziende del
design con il pedigree e i numeri giusti per conquistare
gli investitori ce ne sarebbero diverse. La società
di consulenza Pambianco, specializzata in luxury e
design, ne ha contate almeno 25. Dai concorrenti di
Artemide, iGuzzini e Flos, a Molteni, Kartell, B&B.
Gruppi che in molti casi superano i 100 milioni di
fatturato e hanno tassi di crescita a due cifre. Ma si
tratta per lo più anche di aziende ancora in mano
ERNESTO GISMONDI
Casa&Design
ai soci fondatori che non è semplice convincere a
passare le mano e imbarcare nuovi soci aprendo il
capitale alla Borsa. Eppure qualcuno lo ha fatto.
Come B&B, 150 milioni di fatturato e 500 dipendenti,
entrata nel 2003 nel portafoglio del fondo Opera
che qualche tempo fa aveva
ipotizzato lo sbarco in Borsa
entro il 2008. Anche Unopiù,
altra azienda di arredamento
rilevata dal fondo creato
da Bulgari e oggi controllato
dal finanziere Michele Russo,
sembrava destinata al listino,
prima che venisse ceduta a
un cordata di private equity
formata da Synergo e Change
Capital. Visto che di solito il
destino naturale delle società
possedute dai fondi è la Borsa,
non è detto che il debutto sia
solo rimandato. Anche un altro gruppo dell’arredamento
di design, Poltronesofà, ha un fondo come
azionista: Tamburi Investment Partner. Quando l’anno
scorso Giovanni Tamburi ha deciso di entrare nel
capitale dell’azienda controllata dalla famiglia Ricci,
non aveva fatto mistero di guardare al listino. Ma non
subito. L’intenzione sarebbe quella di creare attorno a
Poltronesofà un polo del design e poi quotarlo.
(Il Corriere della Sera del 23/09/07. Estratto a cura di PW)
Artemide in Borsa entro fine anno
Artemide rompe gli indugi e dopo un lungo processo
di avvicinamento avvia l’iter di quotazione
Casa
1/10/2007 Design
a Piazza Affari. «Prevedo il listing entro fine anno,
spiega Ernesto Gismondi, fondatore del gruppo di
illuminazione di design, e con le risorse raccolte
puntiamo alla crescita organica senza escludere
possibili acquisizioni».
Il gruppo italiano, fondato nel 1961, ha presentato
a Consob e Borsa Italiana la domanda di ammissione
all’interno del segmento Star, attraverso un’offerta
pubblica di vendita e sottoscrizione che vede
Mediobanca nel ruolo di global coordinator e unico
bookrunner dell’offerta.
La società ha chiuso il primo semestre 2007 con
risultati in crescita, realizzando un fatturato in
aumento del 15% a 60 milioni di euro, in prevalenza
sui mercati esteri.
Forte in generale lo sviluppo internazionale mentre
è limitata al 5% la crescita delle vendite negli Stati
Uniti. (Il Sole 24 Ore del 19/09/07. Estratto a cura di PW)

Canasta by B&B, l’outdoor firmato Patricia Urquiola
Patricia Urquiola ha affrontato il mondo dell’outdoor
partendo dal tema dell’intreccio, rivisitandolo e personalizzandolo
con occhio attento alla tradizione,
conferendogli un’impronta decisamente contemporanea,
senza cadere in tentazioni nostalgiche.
La paglia di Vienna, con il suo andamento geometrico
e decorativo, è stato l’elemento ispiratore.
Dilatato il suo disegno, ingrandito in proporzioni
macro rispetto all’originale, è stato applicato a sedute
dalla forma avvolgente e dall’aspetto scenografico. Un
divano lineare nella doppia versione con schienale
alto e basso, una poltroncina con identiche varianti,
una poltrona circolare di grandi dimensioni e un lettino/chaise
longue, compongono la collezione Canasta,
tutti realizzati in vinile, materiale che garantisce
solidità, leggerezza e inalterabilità. Due le coloriture:
bianco e bronzo. A completare le sedute, la proposta
Pininfarina firma
ceramiche Made in China
Le ceramiche cinesi targate Pininfarina arriveranno
sul mercato europeo a partire da gennaio 2008. Il
design di alto profilo italiano avrà i costi contenuti
del made in China prodotto dalla DongPeng Europe,
joint-venture della Guandong DongPeng ceramics
company (40% del capitale) con la Mazzi di Verona
(60%). Con un fatturato di 200 milioni di dollari, tre
stabilimenti e oltre 6 mila dipendenti, DongPeng è il
principale player cinese di piastrelle.
La newco italo-cinese con la veronese Mazzi, 70
milioni di ricavi, è nata lo scorso maggio con l’idea di
sfatare un tabù: le piastrelle cinesi non sono solo convenienti,
sono anche di pregio. E per dimostrarlo ha
puntato su un accordo di co-branding worldwide e di
durata quinquennale con l’azienda di design torinese
Pininfarina per caratterizzare la produzione di linee
di prodotti di ceramica destinate alla fascia medio
alta dei mercati occidentali e orientali.
«Il nostro obiettivo è abbinare lo stile di una griffe
internazionale a un brand di grande qualità, per
distruggere lo stereotipo di una Cina considerata
semplice terzista del mercato mondiale accettando
la sfida nei confronti dei marchi italiani storicamente
leader nel mondo. DongPeng Europe punta infatti a
distribuire il suo marchio in tutta l’Europa partendo
con la ceramica per poi ampliare l’offerta a tutti i
prodotti per il bagno. Una strategia che ci porterà,
secondo le nostre stime, a raggiungere nell’anno di
start up 5 milioni di ricavi e un ebitda nell’ordine
del 17% dal terzo anno», spiega il direttore generale
di DongPeng Europe, Paolo Sammarone. (Il Mondo del
21/09/07. Estratto a cura di PW)
CASA & DESIGN
Casa
1/10/2007 Design
relativa ai tessuti dei cuscini, fissi e volanti, affianca
alle tinte unite e a quelle mélanges, fantasie a righe e
a fiori nei toni del beige, viola e marrone.
Adesso è l’India che colonizza
la Gran Bretagna
L’India è pronta a invadere il «campo» del
design domestico e non più soltanto con
oggetti smaccatamente etnici, ma con nuove
proposte che sposano modernità e tradizione.
Se ne è già accorta Conran, la catena inglese
di grandi magazzini per la casa, che nel suo
negozio londinese di Fulham Road ha messo in
piedi una vera e propria esposizione dedicata
ai nuovi design indiani. Nella nostra casa del
futuro, secondo Conran, troveranno così spazio
i tessuti dipinti a mano (ma con segni grafici
assai moderni) di Aditya Pandes, le coperte
in bianco e nero di Abraham & Thakore, i
tappeti «personalizzati» di Neeru Kumar
che «modernizzano» i finissimi ricami che
caratterizzano quei sari Kantha abitualmente
indossati dalle donne del Bangali (stesso
procedimento vale per gli abiti-kimono
realizzati da Rajesh Pratap Singh e Rohit Bal).
Non ci sono però soltanto tessuti nel futuro
della casa modello India. Praatek Jain e
Gautham Seth propongono infatti lampade di
vetro che si ispirano nella forma a tulipani e fiori
di loto mentre nella lavorazione rimandano ai
candelieri della più classica tradizione indiana.
E basta un breve soggiorno in uno degli alberghi
di lusso del gruppo Hyatt per scoprire le grandi
sfere in alluminio che Vibhor Sogani ha lavorato
con una serie di cerchi concentrici che ancora
una volta sposano passato e presente, tradizione
e modernità. Naturalmente, Made in India.
(CorrierEconomia del 17/09/07. Estratto a cura di PW)
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Giorgetti sbarca
a Londra
Giorgetti entra a far parte dei Grandi
Magazzini Harrods, è stato, infatti, da poco
inaugurato a Londra uno spazio espositivo
curato in ogni singolo dettaglio. Secondo lo
stile e il gusto elegante che caratterizza i pezzi
Giorgetti, lo spazio suggerisce al visitatore
l’idea di un design contemporaneo e raffinato.
“Il triangolo della
sedia di Udine, spiega
Roberto Snaidero,
presidente di
Federlegno-Arredo e
di Catas- riassume in
modo paradigmatico
le caratteristiche delle
sfide che hanno di
fronte tutti i distretti
italiani. Ovvero sfrut-
ROBERTO SNAIDERO
tare le proprie core
competences manifatturiere tradizionali e allargare
l’orizzonte verso tutte quelle funzioni immateriali
che sono oggi decisive, ma che stanno nelle reti
lunghe dei network internazionali”.
“Dalla sedia in legno la seduta del futuro: prego si
accomodi. Il distretto tra sapere locale e reti tra-
CASA & DESIGN
Rimini e Padova
fanno spazio ai mobili
Il nuovo Palacongressi di Rimini, progettato dallo
studio di architettura Gmp di Amburgo, sarà la più
grande struttura congressuale d’Italia e sorgerà su
un’area di 38 mila metri quadrati che potrà ospitare
9.300 persone, per un investimento di 100
milioni di euro. Rimini Fiera, dunque, si rinnova e
cresce. Ma consolida anche la strategia delle alleanze
tra poli fieristici che, solo nel 2007, ha prodotto
due importanti accordi. Dopo la joint-venture di
inizio anno con Roma per la gestione del salone
internazionale del turismo Globe, il gruppo presieduto
da Lorenzo Cagnoni ha siglato una nuova
intesa. Il partner questa volta è Padovafiere, unico
ente fieristico italiano a essere stato privatizzato
attraverso l’acquisto, nel 2005, da parte del gruppo
francese Gl events. L’obiettivo comune di Rimini e
Padova è quello di dare vita a un nuovo salone del
mobile. Il nome c’è già: Spazio. I soldi pure: le due
società investiranno circa 10 milioni di euro per il
triennio 2008-2010, più un milione per la campagna
pubblicitaria. Già stabiliti anche luogo e data
dell’evento: Rimini, dal 29 maggio al 1° giugno
2008, a distanza di un mese dall’evento principe
del settore, il Salone internazionale del mobile
di Milano (dal 16 al 21 aprile). «Sì, i due saloni
sono ravvicinati» ammette Cagnoni «ma sarebbe
sbagliato pensare che Rimini voglia fare la guerra
a Milano. Spazio sarà una cosa completamente
diversa, sarà la vetrina delle eccellenze italiane».
(Economy del 21/09/07. Estratto a cura di PW)
Il destino dei distretti italiani si legge seduti su una sedia
Casa
1/10/2007 Design
snazionali” è il titolo dell’incontro che Federlegno-
Arredo promuove in collaborazione con Catas che
si tiene a Udine e che ha come obiettivo esaminare
le potenzialità di valorizzazione della sedia in legno
come prodotto eccellente del sistema produttivo
territoriale e punto strategico nella competizione
internazionale.
La produzione di totale di sedie del distretto è di circa
44 milioni di unità annue, pari all’80% della produzione
italiana, e al 50% di quella europea. Il distretto
nasce nei comuni di Corno di Rosazzo, Manzano e
San Giovanni al Natisone, il cosiddetto “Triangolo
della sedia”, per arrivare oggi a 11 comuni. Nel 2006
nel distretto di Manzano erano presenti 842 aziende,
quasi 1.200 complessivamente, di queste circa 250 si
presentano sul mercato con prodotti finiti, impiegando
4.000 addetti su un totale di oltre 14.000 occupati.
(Finanza & Mercati del 27/09/07. Estratto a cura di PW)

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CAMPAGNE, EVENTI & PRODOTTI
Louis Vuitton, un set di valigie per Wes Anderson
Marc Jacobs, Direttore Artistico di Louis Vuitton,
ha realizzato per il nuovo film dell’acclamato regista
Wes Anderson, The Darjeeling Limited, una collezio-
In occasione dell’edizione 2007 di Monaco Yacht
Show, Cantieri di Pisa presenta i nuovi modelli di
Akhir che, a distanza di più di trent’anni dal primo
varo, continuano ad essere l’orgoglio del cantiere.
La presentazione al mercato di cinque nuovi modelli
di Yacht testimonia la volontà del Gruppo Camuzzi,
che nel 2005 ha acquisito Cantieri di Pisa, di portare
avanti la storica tradizione del cantiere facendone
proprio il dna: qualità, confort, eleganza e raffinatezza
del design.
L’operazione si dimostra quindi non meramente
finanziaria ma con una forte impostazione industriale
con grandi valenze sia dal punto di vista
economico che organizzativo. La forza produttiva
ne di valigie davvero speciale e unica al mondo. Otto
modelli nel caratteristico cuoio naturale Vuitton-
invecchiato prima che venisse girato il film in modo
da avere un aspetto vissuto- sono stati decorati con
un inedito motivo: una giraffa, un rinoceronte, un
ghepardo, un’antilope e una palma. Disegnati per
l’occasione dal fratello di Wes Anderson, Eric Chase
Anderson, sono stati stampati successivamente in
rilievo e serigrafati sul cuoio.
Tutti gli articoli sono rifiniti con i tradizionali dettagli
Louis Vuitton e foderati in velluto verde. Il regista ha
chiesto inoltre che sulle valigie fossero inoltre dipinte
le iniziali J.L.W. quelle del defunto padre nel film.
Alcune delle valigie create da Louis Vuitton per
The Darjeeling Limited saranno messe all’asta a
favore di un’associazione benefica scelta da Wes
Anderson, la Rawal Mallinathji Foundation (RMF),
che ha recentemente lanciato un servizio di trasporto
gratuito in ambulanza per permettere alle
persone più sfortunate dell’area del Rajasthan di
accedere a trattamenti medici vitali nell’ospedale
di Jodhpur.
Cantieri di Pisa presenta i nuovi modelli Akhir
1/10/2007
del cantiere è stata ulteriormente
rafforzata con
la recente acquisizione di
due cantieri tunisini specializzati
nella produzione
di componenti in materiali
compositi, elementi
peculiari degli Akhir. La
progettazione dei nuovi
Akhir è stata realizzata
dall’Architetto Carlo
Galeazzi che ha raccolto
il testimone dell’Architetto
Pierluigi Spadolini che
all’inizio degli anni ‘70
siglò l’inizio di una storia
di successi. La produzione odierna mantiene le alte
qualità marine e di confort.
L’utilizzo dei materiali compositi tradizionali, che
da sempre caratterizza lo scafo e le sovrastrutture,
si arricchisce di materiali innovativi. Dal punto di
vista del design i nuovi modelli sono assolutamente
degli Akhir con un “family feeling” fortemente
caratterizzato che li renderà immediatamente riconoscibili
e in cui i valori della tradizione si fondono
con soluzioni innovative.
La gamma si compone di 5 modelli: 86’ 108’ 118’
135’ 153’. Capostipite della gamma sarà l’Akhir
135’ che verrà varato nella prossima stagione.

Non lascia spazio a interpretazioni
la nuova campagna
“No Anoressia-
Nolita” realizzata da
Oliviero Toscani per il
fashion brand del gruppo
Flash&Partners di
Tombolo(PD) e supportata
dal Ministero della
Salute.
Il soggetto scelto per
accompagnare questo
messaggio, rivolto
soprattutto alle giovani
donne sensibili e attente
alle mode, è una ragazza
francese vittima della
malattia che, insieme alla
bulimia, vede coinvolte
oltre due milioni di persone
in Italia.
Toscani ha letteralmente
CAMPAGNE, EVENTI & PRODOTTI
Nolita dice no all’anoressia Francesco Biasia:
“Quello che le borse
raccontano”
spogliato il suo soggetto,
per mostrare a tutti
attraverso quel corpo
nudo la realtà di questa
malattia, nella maggior
parte dei casi causata
dagli stereotipi imposti
dal mondo della moda.
“Confesso che quando
ho visto la foto per
la prima volta, afferma
Luisa Bertoncello,
amministratore delegato
di Flash&Partners –sono
rimasta scioccata per la
crudezza e la verità che
comunica. Oggi però
l’intento aziendale è
proprio quello di usare
la pubblicità come strumento
di sensibilizzazione
ai mali sociali”.
Quello che le borse raccontano, è il titolo della Mostra
che, ospitata dalla Triennale di Milano, fino al 30 settembre
2007, rappresenta la sintesi del progetto culturale e
sociale fortemente voluto da Francesco Biasia, l’azienda
di accessori in pelle, per celebrare in modo speciale un
importante traguardo: il Trentesimo Anniversario.
La mostra, , rientra in un progetto più ampio che,
segnando l’inizio di un nuovo percorso intrapreso
dall’Azienda, vede anche la realizzazione della prima
Monografia Aziendale di Francesco Biasia.
Biasia ha scelto di utilizzare la fotografia come strumento
per sviluppare l’aspetto culturale del progetto:
un’indagine sulle culture, i costumi e le società di
alcuni Paesi condotta attraverso immagini che documentano
come l’accessorio-borsa viene utilizzato,
indossato e vissuto nel mondo. Le nazioni prescelte:
Italia, Colombia, Giappone, Iran e Namibia per studiare
cinque diverse, e contrastanti, aree geografiche.
Cinque fotografi dell’agenzia Contrasto Francesco
Cocco, Fabio Cuttica, Daniele Dainelli, Stefano De
Luigi, Riccardo Venturi, hanno raccontano le molteplici
valenze della borsa.
Patrizia Pepe lancia Antidepressing: i gioielli “terapeutici”
1/10/2007
Patrizia Pepe lancia il progetto Antidepressing ,
una mini collezione di bijoux ironica e accattivante,
studiata per rendere ancora più frizzante lo
spirito della donna Patrizia Pepe. Contenuta in un
packaging terapeutico: una vera e propria scatola
di medicinale con tanto di composizione e indicazioni
d’uso.
Proprio come “pillole antidepressing”: orecchini,
ciondoli, anelli, collane, bracciali e portachiavi
sono raccomandati per regolare gli sbalzi d’umore
della donna in cerca di stile.
La collezione è in vendita a partire da settembre
in tutti i punti vendita Patrizia Pepe e nei negozi
raccomandati, in Italia ed all’estero.
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Anche Giorgio Armani ha il suo Avatar su “Second Life”
Giorgio Armani inaugura il suo
primo negozio su “Second Life”,
il mondo virtuale in 3-D, di proprietà
dei suoi residenti che lo
Da Pinko impazza la
“Skelanimals” mania
Pinko sta per lanciare
in Italia un
nuovo progetto
ricco di “dark
humor”.
Sono loro, gli
Skelanimals: una
linea esclusiva di
capi e accessori
caratterizzati da
dolci animaletti
che sono “passati
a miglior vita” e
che adesso tornano,
alla ricerca di
amore.
ASIA ARGENTO
Ogni personaggio
ha una buffa
storia legata alla propria “uscita di scena”. Creati
dal disegnatore Mitchell Bernal e accompagnati dal
motto “Dead Animals Need Love Too”, questi personaggi
hanno spopolato in America, diventando un
vero e proprio “fenomeno di culto”.
Ecco perché un’artista di respiro internazionale
come Asia Argento, già precorritrice di gusti e tendenze,
si è trovata in piena sintonia con lo spirito
irriverente e glamour del progetto tanto da esserne
la testimonial.
CAMPAGNE, EVENTI & PRODOTTI
hanno anche interamente costruito.
Il nuovo negozio virtuale,
immagine speculare del suo concept
store Armani/Manzoni di
1/10/2007
Milano e realizzato in collaborazione
con Saatchi & Saatchi
Italia e con Virtual Italian Parks,
fornirà ai 9.688.168 residenti di
Second Life, originari da tutto
il mondo, l’occasione per vivere
l’esperienza del negozio come se
vi fossero realmente presenti.
La nuova isola di Second Life,
che comprende un negozio
Emporio Armani, un negozio
Armani Jeans, un Emporio
Armani Caffé, un corner Armani
Profumi e Cosmetici e una libreria
Armani/Libri, offrirà da subito
una destinazione ai residenti
che amano la moda e il lifestyle.
Proprio come Giorgio Armani
fa nella vita reale, il suo avatar
visiterà il negozio su Second Life
con una certa frequenza per
controllarne l’andamento.
Louis Vuitton lancia Mahina,
dalla luna una borsa XXL
Louis Vuitton
lancia la borsa
Mahina XXL,
la prima city
bag XXL della
Maison, una
borsa oversize,
leggera e completamente
destrutturata,
realizzata in
pelle di capretto
ultra soft.
Una borsa
femminile,
moderna ed
elegante, ispirata
alla magica e misteriosa sensualità dei bagliori
lunari
Il nome Mahina deriva, infatti, dalla lingua maori in
cui MA significa luce e HINA è il termine utilizzato
per indicare la luna.
Nella cultura polinesiana Mahina è inoltre un personaggio
mitico, ossia la prima donna ad aver esplorato
territori sconosciuti, la divinità che protegge gli
uomini nei loro viaggi. …una borsa talismano per
eleganti globe-trotter!

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Tommy Hilfiger e Thierry
Henry per Colette
Tommy Hilfiger, il calciatore
di fama internazionale
Thierry Henry
e la boutique d’alta
moda Colette hanno
deciso di collaborare
per il lancio di un
trench con un elegante
ritratto del goleador
francese. Il capo, prodotto
in edizione limitata
(solo 14 esemplari
in totale), sarà venduto
in esclusiva da Colette
in Rue St. Honoré a Parigi. Ognuno dei quattordici
elegantissimi trench in jersey grigio riprodurrà un
ritratto di Thierry Henry, fatto del celebre fotografo
Nathaniel Goldberg nella parte interna della fodera.
Il prezzo di listino del trench sarà di €1014. Il numero
quattordici non è certo casuale, dato che si riferisce
al numero di maglia di Henry, star del Barcellona,
oltre a ricordare (uno-quattro) la “The One 4 All
Foundation,” ente benefico ufficialmente sostenuto
da Thierry Henry e che si dedica alla promozione di
progetti contro il razzismo e le ingiustizie sociali. Il
ricavato della vendita di tutti gli esclusivi capi sarà
devoluto alla fondazione di Henry.
Nolita diventa De Luxe
CAMPAGNE, EVENTI & PRODOTTI
Nolita De Luxe è
il nome evocativo
scelto dalla Flash
& Partners per la
nuova linea di cui
verranno presentate
da Novembre,
cinque collezioni
all’anno, tutte
“fashion-oriented”
e di grande pregio,
con un prezzo di
mercato posizionato
in fascia medio/alta.
I tessuti vengono
scelti con rigore e i
tagli realizzati con
grande maestria.
Capi creati per
occasioni speciali, in
cui grande attenzione
è posta alla cura
dei dettagli.
1/10/2007
Bric’s, 55 anni di qualità
ed eleganza
Bric’s, fondata nel 1952
da Mario Briccola, celebra
quest’anno 55 anni di
vita e di successi. Ed ora
il team Bric’s vanta anche
nuovi ingressi quello di
Marc Gourmelen come
Art Director Bric’s. Dai
primi mesi del 2007 Marc
è infatti entrato a far parte
della “squadra Bric’s” per
sovrintendere e coordinare
il comparto stile dell’azienda.
La nuova linea
vuole essere la celebrazione
“fatta a prodotto” di
questo 55°Anniversario.
Una linea che si ispira al
viaggio e integra forme
classiche come la valigia
da portare a mano, leggera
ed elegante, con materiali
nuovi e accattivanti soluzioni
stilistiche.
Pochi e selezionati prodotti
per una Limited Edition
di spicco: una valigia a
mano, una 24 ore che può
essere usata anche come
borsa a mano, due bauletti
diligenza, due borsoni,
di cui uno con ruote,
ed una elegante borsa a
mano verticale.
Anche il logo Bric’s si
veste a festa e per l’occasione
subirà un restyling
e sarà presentato in una
nuova versione più accattivante
e celebrativa in
oro metallo, con la data
1952.
9.2 by Carlo Chionna,
tagli sartoriali e attenzione
al dettaglio
I tessuti sono i veri protagonisti della nuova collezione
A/I 07-08 “9.2 by Carlo Chionna” che per la donna
propone tutta la serie di pantaloni (il quattro tasche e il
pantalone classico), che nasce da un sapiente intreccio
di tessuti: il classico denim, rivisitato anche in nuove
varianti colore, il piquet, l’incontro del cotone e dell’alcantara,
per arrivare alla novità del cotone laminato. Per
l’uomo sportivo e dinamico, che non rinuncia alla classe,
9.2 by Carlo Chionna ha creato la collezione di pantaloni
classici, adattati ad una moltitudine di tessuti mentre
per l’uomo più esigente questa stagione offre l’evoluzione
del cult, reso ancora più particolare grazie all’insolito
connubio tra il raso e l’alcantara. Questo capo è l’unico
della collezione ad essere venduto “incompleto”: gli orli,
infatti, non sono cuciti.

Yamamay porta Jennifer
Lopez in Italia
A Gianluigi Cimmino,
l’uomo che ha ideato
e lanciato Yamamay
che alla fine del 2007,
dopo soli cinque anni,
conterà su una rete di
500 negozi di biancheria
monomarca, i
sogni piacciono.
A renderli realtà è
l’accordo firmato con
la Sweetface Fashion
Company, la casa
produttrice delle
linne di abbigliamento
della cantante
Jennifer Lopez, “J.lo
by Jennifer Lopez”.
Licenza triennale di
esclusiva mondiale,
stima di fatturato di
10 milioni di dollari,
della prima collezione
- che debutterà il
15 novembre - sono
stati prodotti 350 mila capi definiti idealmente couture.
“J.lo For Yamamay confermerà confermerà quell’attezione
per i celebrity fashion brand che è stata
proprio la Lopez a lanciare per prima”, ha commentato
Cimmino. (CorrierEconomia del 24/09/07. Estratto a
cura di PW)
CAMPAGNE, EVENTI & PRODOTTI
Montedoro
lancia la nuova campagna A/I 2007
Per la prima volta nella sua storia
Montedoro, storico marchio
dello sportswear di segmento alto
distribuito da Slowear, sceglie di
promuovere la propria immagine
attraverso una campagna stampa
e una creatività di impatto e forte
personalità.
Per comunicare l’unicità quale
valore primario di Montedoro,
protagonista della campagna è
il ritratto fotografico di un capo
dove l’impronta digitale sostitui-
1/10/2007
sce il viso del modello a rappresentare
simbolicamente e graficamente
l’unicità di chi sceglie e
indossa Montedoro.
Codice di identificazione immediato
eppure irripetibile, che gioca
con il contrasto tra il rigore tonale
della fotografia e una simbologia
dall’anima calda, l’impronta
rimanda alla storia personale che
ci portiamo addosso, è tracciato
di esperienze e memoria, segno di
appartenenza unico.
Nuova showroom
per Zagliani
In occasione della settimana della moda donna,
Zagliani, marchio storico nella pelletteria di
lusso, recentemente rilanciato dal designer Mauro
Orietti Carella, ha inaugurato ufficialmente la
sua nuova sede di Via Passo Pordoi a Milano.
Un divertentissimo e colorato allestimento, tra
centrifughe di verdura e frullati di frutta, ha
fatto da scenario alla presentazione delle nuove
varianti della Puffy bag, già oggetto del desiderio
di molte celebrities. Pellami pregiati resi morbidissimi
e al tempo stesso super resistenti grazie
ad una lavorazione particolarissima, che prevede
l’iniezione di una sostanza al silicone, miscelata
con la resina, e colori in grande tendenza sono
alla base del successo di quest’accessorio.
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Vivienne Westwood in mostra a Palazzo Reale
Giorgio Armani
e Samsung, il lusso
dell’elettronica
L’Assessorato alla Cultura del Comune
di Milano promuove la mostra
“Vivienne Westwood”, a Palazzo Reale,
dal 26 settembre 2007 al 20 gennaio
2008, con il contributo della Regione
Lombardia e il patrocinio della Camera
Nazionale della Moda. La mostra è
organizzata dal Victoria & Albert
Museum di Londra ed è e prodotta
da Palazzo Reale, Vivienne Westwood
Ltd. e Arthemisia. Un percorso organico,
guidato dall’amore per la cultura
ma anche da un infaticabile bisogno di
testare continuamente i limiti culturali
della nostra società. Così gli abiti-slogan
dell’epoca punk, molotov contro
i tabù culturali dell’Inghilterra post
hippy, siedono a proprio agio accanto
alle campagne contro l’omologazione e
la propaganda culturale che caratterizzano
alcune delle sue ultime collezioni.
Nelle parole di Claire Wilcox, curatri-
Giorgio Armani e Samsung Electronics hanno
annunciato un’alleanza strategica per lo sviluppo
di prodotti elettronici per la casa e per la persona,
nati dalla combinazione tra l’iconica estetica del
design di Giorgio Armani e la tecnologia all’avanguardia
di Samsung. Giorgio Armani creerà il design
dei prodotti e Samsung ne curerà la tecnologia
e le funzioni.
I prodotti per
uso personale
saranno
sviluppati sia
con per marchio
Giorgio
Armani sia
per il marchio
Emporio
Armani, mentre
i prodotti
elettronici per
la casa faranno
parte della
collezione di
complementi
d’arredo
Armani/Casa.
CAMPAGNE, EVENTI & PRODOTTI
1/10/2007
ce della mostra di Londra, “Vivienne
Westwood racchiude un particolare
tipo di “britishness”, che combina anticonformismo
e senso della tradizione”.
Un amore e rispetto profondo per il
passato e la tradizione che, anziché
imbrigliare l’ispirazione, ha dato vita ad
uno dei più (concettualmente) sovversivi
detonatori creativi mai conosciuti
nella storia della moda.
Accanto all’eccezionale antologia di
capi esposti, video ed estratti di alcune
delle più famose sfilate, proiettati lungo
il percorso espositivo, completano l’affascinante
percorso cronologico nella
carriera della stilista. E, per la innegabile
influenza che le sue intuizioni hanno
avuto nella storia del costume contemporaneo,
contribuiscono a fare di questa
mostra una celebrazione della caleidoscopica
creatività della nostra epoca.
(vedi intervista a pag. 76 )
Nuova immagine per
Lumberjack
Lumberjack torna
in comunicazione
con la nuova
collezione autunno-inverno
che
porta lo sguardo
del mondo
Lumberjack in
una nuova dimensione:
la città.
La nuova campagna
stampa
esprime questo
rinnovato spirito
di Lumberjack in
una multi-soggetto
dedicata all’uomo
e alla donna, ritratti in un grande parco metropolitano,
emblema di life-stile e relax anche nei ritmi
frenetici di una città caotica.
Il focus della comunicazione sarà Trilogic, la prima
Lumberjack che racchiude in un unico prodotto 3
grandi innovazioni: fodera al plasma con trattamento
antibatterico e asciugatura in 8 secondi, sottopiede
in Aerogel per un perfetto isolamento termico e
suola Vibram ultraleggera per un comfort davvero
rivoluzionario.

Agorárte insieme a Camuzzi S.p.A., Baglietto e Cantieri
di Pisa per “Poetari e Frottage”
Agorárte è una società operante
nel mercato dell’arte contemporanea,
controllata da Camuzzi S.p.A.,
che negli ultimi 5 anni ha inaugu-
Agatha Ruiz de la Prada,
spirito glam
E’ glam e anticonformista
la nuova collezione di
Agatha Ruiz de la Prada.
Giovane, fresca e poliedrica
si adatta al meglio
ai gusti delle donne più
diverse. Partendo da
forme semplici e allo stesso
tempo molto curate,
la stilista ha ottenuto una
collezione di forte impatto.
Morbidi pellami, vernici
e laminati stampati
sono le caratteristiche che
CAMPAGNE, EVENTI & PRODOTTI
rato una politica di selezionate
partecipazioni finanziarie e
importanti acquisizioni industriali
nei settori cantieristiconavale
(Baglietto e Cantieri di
Pisa), immobiliare, finanziario,
editoriale. Il gruppo Camuzzi
è il grande mecenate e garante
storico di Agorárte che dedica
da anni attenzione, supporto
e finanziamenti al mondo dell’arte
e all’attività degli artisti
più promettenti sostenendoli
concretamente nel loro percorso.
Con la Galleria di via del
Carmine 11, nel cuore di Brera,
a Milano, Agorárte offre agli
artisti uno spazio in cui esprimersi
e confrontarsi favorendo
l’incontro tra artisti e pubblico
in un luogo, una piazza ideale, in cui
il dialogo, la complicità di emozioni
e suggestioni contribuiscono a rafforzare
il valore dell’opera. Giovedi
contraddistinguono tutti i
modelli proposti per la P/
E 2008. Sandali bassi sono
realizzati con fasce laminate
o a infradito. Piccoli
tacchi a rocchetto le rendono
femminili e comode
al tempo stesso.
Tacchi alti, ma comodi,
e zeppe rivestite in pelle
colorata sono abbinati
invece ai sandali, ai sabot
e alle chanel più trendy e
divertenti.
1/10/2007
11 ottobre 2007 alla galleria di Via
del Carmine, Agorárte inaugura la
mostra personale di Giorgio Milani
a cura di Philippe Daverio e Simona
Vigo, dal titolo Poetari e Frottage.
La mostra è stata realizzata con la
collaborazione di Camuzzi S.p.A.,
Baglietto, Cantieri di Pisa, e rappresenta
un’anteprima esclusiva
di una più ampia antologica che
si svolgerà in Germania, a Bonn,
dal 21 novembre a gennaio 2008
presso la prestigiosa sede della DFG
(German Research Foundation) in
occasione dell’anno dedicato alle
Scienze Umane.
La mostra milanese presenta un
articolato percorso antologico del
lavoro di Giorgio Milani attraverso
l’esposizione di settanta opere di
piccole, medie e grandi dimensioni
tra cui Oriente Occidente, esposta
al pubblico per la prima volta con
alcuni frottage ad essa ispirati.
Mabrun, l’evoluzione porta con
sé tradizione e passione
La Mabrun Spa porta
con sé tutta la tradizione
e il gusto collinare
della Bassano in
cui è nata nel 1936.
Alla fine degli anni
‘30 si trattava di una
bottega artigianale
specializzata nella
lavorazione sia di capi
ed accessori in pelle
che di articoli sportivi.
L’evoluzione della
bottega nel tempo è
riuscita a cambiare mantenendo, però, sempre fede
all’immagine di sé.
Un occhio al passato e la mente al presente: la
Mabrun utilizza macchinari d’avanguardia che,
con la sapienza artigianale, formano un connubio
vincente. Mabrun oggi propone un abbigliamento
completo per uomo e per donna, oltre che sportswear
da città e per il tempo libero. La distribuzione
avviene grazie agli oltre mille punti vendita
situati in Italia e nel mondo.
64

65
Pomellato, 40 anni
preziosi
Un anniversario importante
e una storia
segnata dal successo
che Pomellato festeggia
a suo modo, celebrando
con una serie di anelli
couture la propria
creatività e sapienza
artigianale.
E’ la collezione POM
POM, 40 pezzi unici per i quali sono state
concepite nuove tecniche di lavorazione, capaci
di enfatizzare al massimo pietre di colori e
dimensioni fuori dal comune. I preziosissimi
anelli POM POM siano già un assoluto oggetto
del desiderio la cui visione è concessa a
poche fortunate in appuntamenti blindatissimi
tra New York, Parigi, Milano e Montecarlo.
L’unica possibilità di dare una sbirciatina a
questi anelli favolosi sarà la vetrina del negozio
Pomellato, in via San Pietro all’Orto a Milano,
dove saranno esposti due pezzi, ma solo per
pochi giorni.
In breve
BULGARI OMAGGIA
LE ROSE CON “ROSE
ESSENTIELLE”
L’Eau de
Toilette
Rosèe
e Rose
Essentielle
eau de
Parfum
rappresentano un tributo ad uno
degli accordi più prestigiosi in
profumeria: la rosa ottomana e la
rosa preludio. Le note sontuose
di Rose Essentielle si sciolgono
nella leggerezza degli accenti
fruttati e frizzanti dell’Eau de
Toilette Rosèe, dando vita ad
una fragranza leggera, armonia
di aromisofisticati e delicati. La
fragranza debutta con le note
vibranti del bergamotto unite a
quelle dell’arancio per poi passare
alle rose e concludersi con una
sfumatura di muschio.
CAMPAGNE, EVENTI & PRODOTTI
RECARLO:
ELEGANTEMENTE
UOMO
Recarlo si
rivolge ad
un uomo di
stile, classe
ed eleganza
attraverso sei
collezioni di
gioielli: Master.
Master.One.
Night&Day.
Gothic. Miami.
Double, tutte
firmate in oro a 750 carati. Oro
giallo, oro bianco, oro rosa si
accompagnano a diamanti neri e
bianchi, pietre dure di madreperla
e onice. In particolare la linea
Miami propone pendenti in oro
giallo, oro bianco e oro rosa con
croce latina che evocano insieme
il mondo della West Coast e lo
stile italiano.
1/10/2007
Alviero Martini e lo IED per
“Altrove dentro”
Altrove dentro è un progetto a scopo benefico, nato
ad ottobre 2006 grazie alla collaborazione dell’azienda
Alviero Martini Spa con l’Istituto Europeo di
Design.
A partire da un’analisi della storia e delle cifre stilistiche
proprie dell’azienda, gli studenti del Master in
Fashion Marketing di IED Moda Lab Milano hanno
proposto tre moodboard ispirativi, dai quali sono
emersi tre possibili letture del concetto di incontro
tra culture, ciascuna simboleggiata da una città:
Roma, che incarna l’idea di Europa come incontro
e sintesi positiva di identità diverse, Madrid, città
dell’incontro giocoso e infine Milano, la metropoli
contemporanea che rappresenta il métissage.
Gli studenti di IED Arti Visive di Madrid, capitalizzando
il lavoro dei loro colleghi della Sede di Milano,
hanno sperimentato nuove interpretazioni della
Carta Geografica, da sempre elemento distintivo del
Brand, realizzando nuove grafiche.
Infine gli studenti del corso triennale di Fashion
Design di IED Milano hanno ideato più di cento
collezioni di borse. La fase di progettazione ha impegnato
gli studenti fino a febbraio 2007 ed è stata
seguita da una fase di prototipazione dei progetti.
SEPHORA TRA MODA
E MUSICA
Ricerca ed innovazione da
sempre basi della filosofia
“avancer en beautè” firmata
Sephora, hanno spinto il colosso
della distribuzione cosmetica,
a promuovere un’ interessante
iniziativa volta al lancio dei
“linguaggi estetici contemporanei”.
Proprio in quest’ottica si pone la
decisione di Sephora di produrre
il primo video dell’elektro dark
band MADAME X, di cui lo
stilista Alessandro De Benedetti è
frontman e paroliere, per la regia
di Marianna Schivardi: “Rumore”.

66
LIFE STYLE
Ecommerce di lusso
Si chiama 20ltd (Twenty limited) ed è il sito di
ecommerce più esclusivo al mondo. L’idea è venuta
a due giovani manager inglesi, Jolyon Fenwick e
Marcus Husselby che, dopo due anni di esplorazioni
sul web, hanno notato un vuoto nella nicchia del
superlusso. Così è nato Twenty limited, il primo
negozio virtuale per ricchi, dove si possono trovare
solo 20 prodotti per volta, creati in pezzi unici o in
edizione limitata.
Quando uno dei pezzi viene esaurito, è eliminato
dallo «scaffale» e sostituito da un nuovo oggetto.
Realizzati in esclusiva per il sito, i prodotti in vendita
spaziano dall’arredamento di design ai gioielli, dalle
Il green arriva in città
I1 golf esce dalla riservatezza dei club e sbarca nel
pieno centro cittadino. Succede a Brescia, dove in
corso Palestro è stato aperto il Golf Italia store,
primo spa zio in Italia dedicato sia agli appassionati
che a coloro che per la prima volta si avvicinano
a questo sport. «Abbiamo voluto creare un
punto d’incontro per tutte le persone interessate
al mondo del golf», spiega Marco Steiner, uno dei
gestori, «anche per chi si accosta a questo sport
per la prima volta. Per questo abbiamo anche allestito
un campo da golf virtuale dove, con mazze
vere, due maestri possono far provare i primi colpi
agli aspiranti golfisti». Marco e Maurizio Steiner
sono i due fratelli milanesi soci di Kontract Group
srl, società che detiene il marchio Golf Italia store.
(Economy del 21/09/07. Estratto a cura di PW)
Milano Moda Donna:
vino in passerella e cucina
“Made in Sicily”
L’eccellenza siciliana ancora di scena a Milano.
L’assessorato agricoltura e foreste torna come sponsor
ufficiale di Milano Moda Donna e da quest’anno
sarà presente anche l’Istituto regionale della vite e
del vino. Durante la settimana di sfilate, all’interno
dello stand istituzionale della regione Sicilia “Sicilia
the Excel/Land” è stato possibile degustare alcune
delle produzioni vinicole d’eccellenza in abbinamento
ad alcune produzioni gastronomiche tipiche.
“Quest’anno avremo anche l’occasione di assistere
all’interpretazione dell’Isola da parte di alcuni giovani
chef che, attraverso la loro creatività, presenteranno
al pubblico un’immagine inedita della Sicilia”, ha
dichiarato l’assessore regionale per l’agricoltura e le
foreste Giovanni La Via.
1/10/2007
borse alle cinture, con un prezzo che parte dalle 190
sterline, ma che può arrivare anche al milione.
Aperto l’aprile scorso, il sito vanta oltre 70 collaborazioni
con famosi marchi, che per 20ltd hanno creato
miniserie ad hoc. Tra gli oggetti diventati un cult
e ormai esauriti, la carta da parati della Timorous
Beasties (100 esemplari a 666 sterline), gli occhiali
in corno di bufalo Onono (10 esemplari a 2.900
sterline) e la moto Confederate (20 modelli a 40
mila sterline).
Fra i clienti più fedeli a 20ltd figurano russi, arabi e
da poco si stanno affacciando anche i primi acquirenti
cinesi. (Economy del 28/09/07. Estratto a cura di PW)
Bialetti punta sul mercato
indiano
Bialetti Industrie ha sottoscritto una joint-venture
per la costituzione di una nuova società con sede a
Bombay, in India.
Lo scopo dell’operazione è la realizzazione di un
impianto per produrre in loco utensili da cucina.
L’amministratore delegato del gruppo Alberto
Piantoni ha reso noto come questo accordo rappresenti
«un importante passo per lo sviluppo internazionale
di Bialetti attraverso una produzione dedicata
al mercato indiano».
L’investimento iniziale previsto per avviare la
joint-venture è di 1,8 milioni di euro, di questi,
1,26 milioni verranno versati dal gruppo italiano,
mentre il capitale rimanente sarà fornito dal
partner locale. La società risultante, che prenderà
il nome di Triveni Bialetti Industries Private
Limited, sarà partecipata al 70% dalla stessa compagnia
italiana o da società da essa controllate, e
al 30% dalla famiglia Gangar, un partner locale
attivo nel settore. (Il Sole 24 Ore del 21/09/07. Estratto
a cura di PW)

67
La Home Fragrance
Collection di Marc Jacobs
L’attenzione
con cui Marc
Jacobs riceve
gli amici a
casa ha dato
lo spunto
nell’autunno
2006 per la
prima Jacobs
Waterford
Collection.
Ora Marc si
spinge verso
un altro ambito dell’home décor con il lancio di
Marc Jacobs Home Fragrance Collection.
Ispirandosi alle Marc Jacobs Splash, Marc Jacobs
Home è l’essenza della moderna semplicità. La Home
Fragrance Collection comprende una fragranza leggera
per ambienti, Room Fragrance Mist, un decanter
con bastoncini in legno, Scent Decanter with Sticks, e
una lozione idratante per le mani, Moisturizing Hand
Wash. La fragranza Marc Jacobs Home ha una delicata
profumazione: Accordo di Pioggia Tropicale, Fiore
della Passione e Faggio Ambrato.
Kiehl’s
presenta i
prodigi dello
yerba matè
Kiehl’s Since 1851, la marca
cosmetica newyorkese di
prodotti di alta qualità per la
pelle e i capelli, introduce tre
nuove formule contenenti un
estratto unico derivato dallo
Yerba Matè, una pianta botanica
nativa del Sud America
straordinariamente ricca delle
vitamine necessarie alla vita.
Kiehl’s ha individuato le
proprietà rivitalizzanti delle
sostanze contenute all’interno
di questa pianta e ha formulato
una linea completa di
prodotti che aiutino la pelle
a ritrovare e mantenere un
aspetto sano e luminoso utilizzando
i preziosi doni della
natura.
LIFE STYLE
1/10/2007
Daimond Nails, bellezza a
portata di mano La tendenza arriva
dagli Stati Uniti, dove
le Nail Spa, vere e
proprie beauty farm
per la cura e la bellezza
delle unghie di
mani e piedi, sono un
vero fenomeno da
anni. Grazie anche a
clienti vip che spesso
e volentieri vi si recano
per una mezz’ora
di relax e cura di sé.
L’ultima nata tra le
oasi per il benessere e
la bellezza di mani e piedi è Diamond Nails, situato in
via Borgospesso 21 a Milano. Aperta solo poche settimane
fa da Lia Vivenzio, Diamond Nails è uno spazio
esclusivo, dove nel tempo di una pausa pranzo ci si può
concedere french manicure, pedicure, ricostruzione
delle unghie in resina o in gel, e trattamenti da beauty
farm di lusso in un clima di totale relax. “Prendersi cura
delle mani e dei piedi significa, oltre che migliorare il
nostro aspetto fisico, regalarci un po’ di sicurezza in
più nei rapporti con gli altri”, dice Lia Vivenzio. Infatti,
la moda del momento vuole mani e piedi curatissimi,
spesso coordinati a sandali ed abito. Via quindi a french
manicure, colori choc, decori ed applicazioni di brillantini
e veri e propri gioielli. Musica launge e candele
profumate riempiono l’aria di essenze energizzanti e
rigeneranti, creando l’atmosfera ideale per abbandonarsi
e godersi appieno i trattamenti scelti grazie ai consigli
mirati del personale altamente qualificato.
Shalimar,
la scia vanigliata di Guerlain
Un profumo dal calore
conturbante in cui
il nettare della vaniglia
si unisce alla fava
tonka in un flacone
sfaccettato che riflette
un’enigmatica luce
azzurrata.
“La vaniglia è un noto
afrodisiaco e credo
che sia vero. Mio
nonno Jaques mi ha
insegnato ad amare la vaniglia perché aggiunge
qualcosa di meravigliosamente erotico al profumo.
Questo ha reso Shalimar un abito da sera pericolosamente
scollato”, così ha dichiarato Jean-Paul
Guerlain parlando della nuova essenza.

Morellato: hai mai
provato ad accendere
un gioiello mp3?
Lusso e musica, design e
tecnologia, uniti in un unico
gioiello: ecco la sorpresa che
Morellato, Gioielli da Vivere
presenta per il Natale 2007,
prima azienda di gioielleria
al mondo a concepire la
realizzazione del “Pendente
MP3”. Il gioiello, creato
in tre diverse varianti per
incontrare i gusti del pubblico
femminile e maschile:
acciaio lucido con applicazioni
di cristalli Swarowski
e diamante naturale, acciaio Pvd oro rosa con cristalli
Swarovski a forma di farfalla e diamante naturale, e
un’ultima versione minimal di colore nero e con un
unico grande diamante naturale. Tutti e tre i modelli
sono dotati di un auricolare che si nasconde dietro al
collo e hanno una capacità di un gigabite. Il pendente,
infatti, conserva tutte le caratteristiche dei tradizionali
mp3, ma le nasconde dietro all’immagine di un prezioso
gioiello, sprigionando un’allure unica.
Riaprono Savini e Taveggia
tradizioni “da valorizzare”
Il nuovo Savini si prepara al lancio dal trampolino
della prima della Scala, mentre già il mese prossimo
si rialzerà la saracinesca della pasticceria Taveggia.
Milano si riappropria così di due marchi storici, dopo
polverosi declini o conti che non tornavano più. Per
la riapertura del ristorante che ha contribuito a scrivere
la storia cittadina (chiuso per lavori dal mese
di luglio), l’assessore alle Attività Produttive Tiziana
Maiolo e il neoproprietario Sebastian Gatto stanno
organizzando un cocktail in grande stile. L’obiettivo è
di arrivare in tempo per l’appuntamento scaligero di
Sant’Ambrogio.
«Il mio Savini, ribadisce Sebastian Gatto, sarà diverso
da quello degli anni 30, 40 o 50». Con un punto irrinunciabile,
però: «mantenere gli standard qualitativi al
livello della sua fama».
E, a proposito di tradizione, è quasi pronto a riaprire
anche il bar Taveggia, con uno spazio rinnovato al
piano inferiore. «Anche in questo caso è stato recuperato
il marchio, sottolinea l’assessore Maiolo. La considero
la mia prima vittoria come assessore alle Attività
Produttive per il mantenimento e il rilancio dei locali
storici di Milano». (Il Corriere della Sera del 26/09/07. Estratto
a cura di PW)
LIFE STYLE
1/10/2007
Il lusso di volare
con il Real Madrid Stanco di affidarsi
a voli
di linea e di
organizzare
charter privati,
il Real Madrid
ha deciso di
attrezzarsi
con un velivolo
proprio.
Hanno scelto
un McDonnell Douglas, modello MD83 e l’hanno
fatto ridipingere con i colori e il simbolo del club,
rivoluzionando anche gli interni. La Saeta, così sarà
chiamato il velivolo, dispone di 137 posti a bordo di
cui 70 per lo staff e 67 messi a disposizione, o meglio
in vendita, al costo di 65.000 euro l’uno.
Un pacchetto chiamato “Palco aereo” comprende poi
tutti i voli per le trasferte della squadra da qui alla
fine della stagione, l’hotel nella città dove si gioca e i
biglietti delle partite, non solo delle gare in trasferta
ma anche di quelle al Bernabeu, con catering speciale
e trasferimento allo stadio. I posti disponibili
sembra siano rimasti soltanto 7, se ciò fosse vero il
club avrebbe già incassato 3.9 milioni di euro, ancor
prima di cominciare a volare. La Saeta è stato presentato
ufficialmente il primo di Ottobre al Barajas
Airport di Madrid.(La Gazzetta dello Sport del 25/09/07.
Estratto a cura di PW)
Tom Ford For Men,
virile e sensuale
Tom Ford for Men è la personale
interpretazione della
moderna virilità, vista da
Tom Ford. Questo elegante
profumo firmato miscela
con arte ingredienti rari
e preziosi nella forma più
pura, dando luogo a un
bouquet lussuoso e complesso.
“Ho voluto creare un profumo
maschile che fosse fresco
e classico, ma sviluppato
su una trama di profondità,
ha dichiarato Tom Ford.
Sono fiero di aver ottenuto
un aroma che definisco sensuale
e molto originale”.
68

CAMPAGNA ABBONAMENTI 2007
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