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ITL Spec Led-20:ITL Spec Led-19 - Welt Electronic

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<strong>ITL</strong> <strong>Spec</strong> <strong>Led</strong>-<strong>20</strong>:<strong>ITL</strong> <strong>Spec</strong> <strong>Led</strong>-<strong>19</strong> 11/01/10 09:58 Pagina CDXXXV<br />

CDXXXV


<strong>ITL</strong> <strong>Spec</strong> <strong>Led</strong>-<strong>20</strong>:<strong>ITL</strong> <strong>Spec</strong> <strong>Led</strong>-<strong>19</strong> 11/01/10 09:59 Pagina CDXLIV<br />

SPECIALE LED SPECIALE LE<br />

IL “THERMAL<br />

MANAGEMENT” DEL LED<br />

PER L’OTTIMIZZAZIONE<br />

DELLE PRESTAZIONI<br />

Ing. Stefano Sciolè<br />

Bergquist Product Manager<br />

- <strong>Welt</strong> <strong>Electronic</strong> Spa<br />

Con la loro alta densità di potenza,<br />

lunga durata e piccole dimensioni,<br />

i LED stanno diventando<br />

la sorgente luminosa preferita<br />

in una gamma sempre più<br />

vasta di applicazioni. Un appropriato<br />

“thermal management” è<br />

la chiave di volta per ottimizzare<br />

e migliorare la durata e l’efficienza<br />

del LED.<br />

I Diodi ad Emissione di Luce<br />

(LED) sono sul mercato da più di<br />

trent’anni e sono diventati componenti<br />

di uso comune in una<br />

vasta gamma di applicazioni<br />

“consumer” e da ufficio. Nella<br />

maggior parte di queste applicazioni,<br />

i cicli di utilizzo del prodotto<br />

finale sono tali che vi è un<br />

numero significativo di probabilità<br />

che il prodotto si guasti o<br />

raggiunga il termine del sua vita<br />

utile molto prima che il LED subisca<br />

una reale degradazione<br />

delle prestazioni. Per questo, il<br />

fatto di migliorare la vita del<br />

LED è stato fino ad oggi raramente<br />

considerato un criterio<br />

chiave di progetto. Adesso, comunque,<br />

la situazione sta cambiando<br />

grazie alle elevate prestazioni<br />

dei LED oltre che alla significativa<br />

crescita nel mercato<br />

dei componenti a montaggio superficiale<br />

quali i “powerLED”<br />

Un fattore chiave è che questi<br />

componenti, un tempo semplici<br />

indicatori di stato o componenti<br />

per retroilluminazione, stanno<br />

diventando sempre più una<br />

valida alternativa alla luce convenzionale<br />

ad incandescenza,<br />

fluorescenza, e, in certi casi, anche<br />

alle sorgenti alogene, in applicazioni<br />

che spaziano dalla segnaletica<br />

per il traffico all’automotive.<br />

L’utilizzo dei LED in<br />

questo tipo di applicazioni a<br />

“più lunga durata” pone l’esigenza<br />

di ottimizzare la durata e<br />

il ciclo di vita del LED stesso e<br />

ciò si traduce in definitiva nel<br />

fatto che la necessità di proteggere<br />

la sorgente luminosa da aumenti<br />

indesiderati di temperatura<br />

diventi molto più importante<br />

che in passato. Oggi, ad un costo<br />

relativamente contenuto, è<br />

possibile migliorare notevolmente<br />

la vita dei LED e mantenerne<br />

inalterata l’emissione luminosa<br />

per molto tempo. Tutto ciò, con<br />

un’estrema semplicità di montaggio<br />

e di industrializzazione.<br />

In questa sede verrà presa in<br />

esame la tecnologia I.M.S. (Insulated<br />

Metal Substrate) e alcune<br />

delle sue ultime applicazioni e<br />

potenzialità.<br />

Effetti della temperatura<br />

sui LED di potenza.<br />

Come nel caso di altri svariati<br />

componenti elettronici, il calore<br />

è il più grosso ostacolo al corretto<br />

e normale funzionamento di<br />

un LED. Anche se i più ritengono<br />

il LED un dispositivo “freddo”,<br />

in realtà questo componente<br />

produce una quantità di calore<br />

significativa in relazione alle<br />

sue dimensioni (Fig.2).<br />

Fig. 2: Schema di principio che<br />

illustra la dissipazione termica<br />

di un LED ad alta luminosità<br />

Questo calore non soltanto può<br />

essere causa di danni all’integrità<br />

elettrica del LED (eventualmente<br />

portando ad un guasto<br />

del componente), ma può anche<br />

interessare l’intensità luminosa e<br />

la variazione del colore della luce<br />

emessa nel tempo.<br />

Quest’ultima, di norma espressa<br />

in termini di lunghezza d’onda,<br />

può essere indicata in funzione<br />

della temperatura utilizzando la<br />

relazione seguente dove :<br />

= variazione della lunghezza<br />

d’onda dominante (nm)<br />

= variazione della temperatura<br />

della giunzione del die(°C)<br />

Fig. 3: Relazione lineare che lega<br />

l’andamento della lunghezza<br />

d’onda di un LED blu alla<br />

variazione di temperatura<br />

della sua giunzione.<br />

Per quel che riguarda gli effetti<br />

della temperatura sulla quantità<br />

di luce emessa, possiamo rappresentare<br />

nel grafico sotto,<br />

sempre per un led blu, la variazione<br />

di intensità luminosa relativa<br />

in funzione della temperatura<br />

della giunzione (Fig. 4):<br />

Fig. 4: Intensità luminosa in<br />

funzione della temperatura di<br />

giunzione.<br />

Come si può notare dal grafico,<br />

in questo caso la quantità di luce<br />

diminuisce all’aumentare della<br />

temperatura di giunzione. Oltre<br />

a ciò dobbiamo anche considerare<br />

che la densità di potenza<br />

è direttamente correlata alla<br />

quantità di luce emessa dal LED.<br />

In pratica, aumentando la corrente<br />

di alimentazione del LED a<br />

parità di temperatura della giunzione,<br />

si otterrà una maggiore<br />

emissione di luce. Il grafico seguente<br />

mostra la variazione<br />

Fig. 1:<br />

Star <strong>Led</strong> montato su dissipatore tramite biadesivo termoconduttivo.<br />

CDXLIV<br />

In pratica all’aumentare della<br />

temperatura della giunzione la<br />

lunghezza d’onda della luce<br />

emessa aumenta. Il tutto può essere<br />

rappresentato nel caso di un<br />

led blu ( = 470nm), nel grafico<br />

seguente (Fig. 3):<br />

Fig. 5: Emissione di luce in<br />

funzione della corrente di<br />

alimentazione del LED


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ED SPECIALE LED SPECIALE L<br />

dell’intensità luminosa in funzione<br />

della corrente con la quale il<br />

LED viene alimentato (Fig. 5).<br />

In conclusione, la temperatura<br />

di giunzione del die è responsabile<br />

della durata del LED ed un<br />

aumento di tale temperatura è<br />

correlato ad una minore efficienza<br />

del dispositivo che converte<br />

energia in calore invece<br />

che in luce (Fig. 6).<br />

Fig. 6: Emissione % di luce in<br />

funzione della temperatura di<br />

giunzione del die<br />

Thermal Clad Bergquist e<br />

tecnologia I.M.S.<br />

Una delle chiavi per mantenere<br />

costante l’emissione di un LED<br />

ad alta intensità per un ampio<br />

periodo di tempo, è quella di<br />

usare appropriati materiali per il<br />

“thermal management” che possano<br />

efficientemente dissipare il<br />

calore generato dalla giunzione<br />

del LED. Per questo motivo, i<br />

progettisti hanno rivolto la loro<br />

attenzione a materiali particolari<br />

a substrato metallico isolato<br />

(I.M.S.). Un valido esempio riferito<br />

a questa classe di materiali è<br />

rappresentato dalle soluzioni<br />

I.M.S. che prevedono il Thermal<br />

Clad progettato e prodotto da<br />

Bergquist Company.<br />

Progettato originariamente per<br />

fornire soluzioni di “thermal management”<br />

in applicazioni a<br />

montaggio superficiale ad alta<br />

densità di potenza dove le dimensioni<br />

della giunzione fossero<br />

ridotte e la dissipazione termica<br />

fosse il problema più difficile<br />

da risolvere, il Thermal Clad<br />

è davvero adatto alle nuove applicazioni<br />

a LED la cui durata<br />

deve essere maggiore ed in cui<br />

la dissipazione del calore è uno<br />

dei più importanti criteri di progetto.<br />

In particolare il T-Clad minimizza<br />

l’impedenza termica e<br />

permette un migliore e più efficiente<br />

flusso del calore rispetto<br />

ai materiali tradizionali utilizzati<br />

Fig. 7: Struttura del Thermal Clad<br />

nei circuiti stampati, come ad<br />

esempio l’ FR-4 garantendo temperature<br />

operative più basse che<br />

comportano un funzionamento<br />

del LED più duraturo e costante<br />

nelle prestazioni, ed in ultima<br />

analisi, una maggior durata del<br />

prodotto finale.<br />

I circuiti stampati basati sui materiali<br />

in Thermal Clad a substrato<br />

metallico isolato sono costituiti<br />

da uno strato di rame su cui<br />

viene realizzato il circuito elettrico,<br />

uno strato dielettrico caricato<br />

con materiali termicamente<br />

conduttivi, e uno strato metallico<br />

di supporto (Fig. 7).<br />

Lo strato di dielettrico caricato<br />

(che è omologato UL, così da<br />

semplificare eventuali richieste<br />

di omologazione sul prodotto<br />

finito) unisce le caratteristiche<br />

di isolamento elettrico ad un’alta<br />

performance nel trasferimento<br />

di calore dal Circuit al Base<br />

Layer, oltre a garantire un legame<br />

e un’adesione perfetta tra<br />

strato metallico di supporto e<br />

circuito elettrico. Inoltre, il dielettrico<br />

garantisce una migliore<br />

performance termica, se paragonato<br />

ad altri dielettrici fabbricati<br />

utilizzando la più comune<br />

fibra di vetro , o rispetto a materiali<br />

biadesivi funzione della<br />

pressione applicate (PSA’s), anch’essi<br />

disponibili in Bergquist<br />

(BOND PLY materials). Oltre a<br />

ciò i substrati in T-Clad risultano<br />

essere anche meccanicamente<br />

più robusti rispetto alle<br />

ceramiche a film spesso utilizzate<br />

comunemente e ai dispositivi<br />

come la DBC (Direct Bond<br />

Copper). L’ampia gamma di materiali<br />

I.M.S. Thermal Clad Bergquist<br />

attualmente disponibile<br />

sul mercato, con un’ampia varietà<br />

di performances termiche<br />

legate ai diversi spessori e tipologie<br />

di dielettrico, soddisfa<br />

quasi la totalità dei requisiti di<br />

dissipazione termica e di potenza<br />

di oggi e di domani. Lo strato<br />

su cui viene realizzato il circuito<br />

elettrico (Circuit Layer) può<br />

essere fornito in spessori standard<br />

di rame che vanno da 35 a<br />

350 µ mentre lo spessore dello<br />

strato metallico di supporto (Base<br />

Layer), normalmente in alluminio,<br />

può variare da 1 a 3,2<br />

mm. Nel settore Lighting normalmente<br />

il materiale standard<br />

ha una configurazione che prevede<br />

uno spessore di Base Layer<br />

di 1,6 mm e un rame circuitale<br />

di 35 o 70 µ. In applicazioni<br />

speciali ad alte prestazioni, si<br />

utilizza solitamente il rame per<br />

lo strato di base, in spessori<br />

che, dato il peso specifico elevato<br />

di questo metallo, non superano<br />

di norma i 2 mm.<br />

CDXLV

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