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l'azulejo della sipsi: pietre miliari di un percorso - Doppio Sogno

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FLASHBACK<br />

Rubrica <strong>della</strong> SIPSI a cura <strong>di</strong> Valentina Nesci<br />

L’AZULEJO DELLA SIPSI:<br />

PIETRE MILIARI DI UN PERCORSO.<br />

Il 25 Aprile 2006, anniversario <strong>della</strong> Liberazione, è stato messo in opera, su <strong>un</strong>o dei muri del<br />

giar<strong>di</strong>no <strong>della</strong> nostra Scuola, <strong>un</strong> azulejo <strong>di</strong> Siviglia. I muratori d’eccezione (si fa per <strong>di</strong>re… ) erano<br />

il Dr. Carlo Piscicelli, figlio del famoso Professor Umberto Piscicelli, il Dr. Nesci, e le rispettive<br />

mogli (le Dottoresse Annamaria Bargagli e Simonetta Averna). L’idea era quella <strong>di</strong> aggi<strong>un</strong>gere<br />

qualcosa <strong>di</strong> tangibile come segno <strong>di</strong> <strong>un</strong> importante “rito <strong>di</strong> passaggio” <strong>della</strong> Scuola: la consegna dei<br />

primi <strong>di</strong>plomi <strong>di</strong> specializzazione in psicoterapia (fig. 1).<br />

Fig. 1<br />

Da sinistra a destra: in pie<strong>di</strong>, la Signora Kartika, Segretaria dell’I.I.P.R.T.H.P., Ente Gestore <strong>della</strong> Scuola, la Dr.ssa Sonia Lorenzi, la<br />

Dr.ssa Marcella Br<strong>un</strong>elli, la Dr.ssa Sara Serrao, il Dr. Domenico A. Nesci, la Dr.ssa Marinella Linardos, il Dr. Tommaso A. Poliseno,<br />

la Dr.ssa Antonella Antonetti, la Dr.ssa Mariarosaria Squillacioti; seduti, la Dr.ssa Monica Madeo, la Dr.ssa Aida Francomacaro, il<br />

Dr. Marco Bonanno, la Dr.ssa Clau<strong>di</strong>a Pia Palermo, la Dr.ssa Rosalia Giammetta.<br />

Rivista internazionale <strong>di</strong> psicoterapia e istituzioni – numero 2 – copyright©2006


La foto rende visibili, oltre ai primi <strong>di</strong>plomati, <strong>un</strong>a parte dell’aula multime<strong>di</strong>ale “Maria Augusta<br />

Foti” che dopo essere stata la cornice delle lezioni e delle videoconferenze dei Professori Salomon<br />

Resnik (Parigi) e Dominique Scarfone (Montreal) è stata anche il teatro degli esami finali.<br />

Naturalmente l’occhio fotografico, in quel fati<strong>di</strong>co giorno in cui sono nati i primi psicoterapeuti<br />

S.I.P.S.I., non ha inquadrato il giar<strong>di</strong>no dell’appartamento in cui ha sede la Scuola e che è stato<br />

recentemente attrezzato con <strong>un</strong> grande ombrellone e, ancor più recentemente, con <strong>un</strong> tavolo<br />

smontabile intorno a cui si potranno tenere le lezioni nella stagione estiva. E’ qui che ci spostiamo<br />

ora per rivedere i momenti <strong>della</strong> più “rilassante” operazione <strong>di</strong> messa in opera dell’azulejo. Non è<br />

stata impresa facile… Come potete vedere dalle foto seguenti questo non è stato <strong>un</strong> semplice<br />

lavoretto per migliorare il giari<strong>di</strong>no, ma <strong>un</strong> impegno concreto in cui la nostra instancabile equipe ha<br />

<strong>un</strong>ito braccia e “testa” per riuscire ad applicare l’azulejo!<br />

Fig. 2<br />

Da sinistra a destra: la Dr.ssa Anna Maria Piscicelli, la Dr.ssa Simonetta Averna, il Dr. Carlo Piscicelli ed il Dr. Nesci.<br />

Forse il nostro cemento “a presa rapida” era invece sintonizzato con i tempi l<strong>un</strong>ghi <strong>della</strong><br />

psicoterapia… Fort<strong>un</strong>atamente però siamo riusciti a completare questa <strong>di</strong>fficoltosa ma gratificante<br />

impresa. Questo anche grazie alla costanza delle mogli (fig. 3) che si è rivelata <strong>di</strong> vitale importanza!<br />

Rivista internazionale <strong>di</strong> psicoterapia e istituzioni – numero 2 – copyright©2006


Fig. 3<br />

Da sinistra a destra: la Dr.ssa Anna Maria Piscicelli e la Dr.ssa Simonetta Averna.<br />

Intervista al Dr. Marco Bonanno<br />

Ho parlato dell’azulejo con il Dr. Marco Bonanno, primo <strong>di</strong>plomato <strong>della</strong> Scuola, e con il Dr. Nesci,<br />

Tutor del tirocinio degli Allievi S.I.P.S.I. al Policlinico Universitario “Agostino Gemelli” in <strong>un</strong>a<br />

breve intervista che si è svolta in <strong>un</strong>a stanza del Servizio <strong>di</strong> Consultazione Psichiatrica<br />

(Responsabile il Prof. Pietro Bria, psicoanalista <strong>della</strong> SPI e dell’IPA), dove il giovane<br />

psicoterapeuta collabora con l’Associazione Genitori Oncologia Pe<strong>di</strong>atrica (A.G.O.P.).<br />

Domanda: Come è nata questa idea <strong>di</strong> <strong>un</strong> azulejo nel giar<strong>di</strong>no <strong>della</strong> Scuola<br />

Risposta: “Sono stato in Portagallo, a Lisbona, nel 2002… Era l’anno <strong>di</strong> apertura <strong>della</strong> Scuola… ed<br />

era la prima volta che andavo a Lisbona… Mi colpirono queste mattonelle perché, innanzitutto,<br />

erano ov<strong>un</strong>que, e mi piacque moltissimo il gioco del colore blu che veniva proposto in tutte le sue<br />

gradazioni. Essendo la nostra <strong>un</strong>a Scuola in continua evoluzione, anche per quanto riguarda le<br />

Rivista internazionale <strong>di</strong> psicoterapia e istituzioni – numero 2 – copyright©2006


soluzioni architettoniche, mi sembrò naturale, nel momento in cui si parlava <strong>di</strong> come migliorare il<br />

giar<strong>di</strong>no, suggerire al Dr. Nesci <strong>di</strong> mettere anche <strong>un</strong> azulejo.<br />

Domanda: Perché <strong>un</strong> azulejo, e non <strong>un</strong> altro tipo <strong>di</strong> maiolica italiana, come ad esempio quelle<br />

<strong>di</strong> Amalfi<br />

Risposta: Mi ispirarono i colori <strong>della</strong> scuola, dove il blu, insieme all’arancione, che è il colore <strong>della</strong><br />

vita, è la tinta dominante. Il blu, secondo Luscher, è <strong>un</strong> colore accogliente, materno, sedativo.<br />

Mettere <strong>un</strong> azulejo <strong>di</strong> questo colore all’entrata <strong>della</strong> scuola è come dare <strong>un</strong> abbraccio <strong>di</strong> benvenuto<br />

agli studenti e ai docenti che vengono a lavorare con noi in <strong>un</strong> clima <strong>di</strong>steso, associativo, <strong>di</strong><br />

sospensione del giu<strong>di</strong>zio, come ama <strong>di</strong>re il Dr. Poliseno. Del resto, anche l’ingresso e l’aula grande,<br />

dove si svolgono le videoconferenze, hanno <strong>un</strong>a particolarissima moquette sui toni del blu (fig. 1).<br />

Forse <strong>un</strong> altro motivo che potrebbe avermi con<strong>di</strong>zionato nella proprosta dell’azulejo è il fatto che a<br />

Lisbona ogni palazzo era subito riconoscibile proprio per il suo azulejo: erano tutti <strong>di</strong>versi.<br />

Domanda: Quin<strong>di</strong>, mi corregga se sbaglio, mettere <strong>un</strong> azulejo è come esprimere, attraverso <strong>un</strong><br />

rivestimento, l’identità <strong>della</strong> scuola, che si <strong>di</strong>versifica da tutte le altre.<br />

Risposta: Certamente, anzi mi viene in mente che il rendere visibile imme<strong>di</strong>atamente, dall’esterno,<br />

l’identità <strong>della</strong> scuola, è anche <strong>un</strong> modo per com<strong>un</strong>icare <strong>un</strong>a nostra posizione psicoterapeutica...<br />

Domanda: Si spieghi meglio...<br />

Risposta: Beh, gli antichi psicoanalisti cercavano <strong>di</strong> non cambiare assolutamente nulla nella stanza<br />

d’analisi. A Londra si favoleggia ancora <strong>di</strong> <strong>un</strong> famoso Didatta, ormai scomparso, che ad<strong>di</strong>rittura<br />

aveva comprato tanti vestiti e tante scarpe uguali per indossarli in seduta e non alterare la costanza<br />

del setting quando lavorava con i suoi pazienti. Oggi invece si parla ad<strong>di</strong>rittura del self-<strong>di</strong>sclosure, e<br />

cioè del fatto che l’analista lascia vedere o com<strong>un</strong>ica <strong>di</strong>rettamente al paziente cose che lo<br />

riguardano e che parlano <strong>della</strong> sua identità reale. Come il Dr. Nesci ha inventato <strong>un</strong> lettino<br />

psicoanalitico trasparente e l’ha messo dentro l’aula delle videoconferenze per affermare la<br />

trsparenza dell’operazione psicoanalitica, così a me è venuto in mente che l’azueljo poteva<br />

com<strong>un</strong>icare, a livello inconscio, l’importanza <strong>della</strong> visibilità dell’identità <strong>della</strong> Scuola e degli<br />

psicoterapeuti che si formano in essa anche all’esterno, sul muro <strong>di</strong> <strong>un</strong> “giar<strong>di</strong>no” metaforico.<br />

Domanda: Il giar<strong>di</strong>no sarebbe allora <strong>un</strong>a specie <strong>di</strong> “Terra <strong>di</strong> Mezzo”… tra il fuori e il dentro<br />

del luogo <strong>della</strong> formazione… Ma cosa rappresenta l’azulejo <strong>della</strong> Scuola<br />

Risposta: Tre vedute <strong>della</strong> città <strong>di</strong> Siviglia. Io non l’ho ancora visto ma ho chiesto al Dr. Nesci <strong>di</strong><br />

descrivermelo e <strong>di</strong> spiegarmi il significato <strong>di</strong> questa sua scelta in modo che arrivassi più preparato a<br />

questa intervista. Tuo padre mi ha raccontato che è stato lì in vacanza con la tua famiglia e con la<br />

famiglia Piscicelli... Mi ha detto che ti sei <strong>di</strong>vertita molto e che parli lo Spagnolo quasi bene come<br />

l’inglese…<br />

Domanda: Magari! Per parlare bene <strong>un</strong>a lingua straniera ci vuole molto tempo e molta<br />

pratica… è <strong>un</strong> po’ come la psicoterapia… bisogna entrarci dentro… essere e <strong>di</strong>ventare<br />

pazienti… Ma che legame c’è tra la Scuola e i Piscicelli<br />

Risposta: Il Professor Umberto Piscicelli era il nostro Docente <strong>di</strong> Psicosomatica ma si è ammalato<br />

ed è morto prima <strong>di</strong> poterci fare lezione. La sua fama resta legata agli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Psicoprofilassi<br />

Ostetrica. Il figlio Carlo è ginecologo, amico e collega <strong>di</strong> tua madre, la Dr.ssa Averna, ginecologa<br />

ecografista, nostra Docente <strong>di</strong> Psicologia <strong>della</strong> Gravidanza e <strong>della</strong> Vita Prenatale insieme alla Dr.ssa<br />

Rivista internazionale <strong>di</strong> psicoterapia e istituzioni – numero 2 – copyright©2006


Sciré ed alla Dr.ssa Linardos. Ci ha fatto vedere <strong>un</strong> filmato molto bello <strong>di</strong> <strong>un</strong>’ecografia a colori,<br />

tutta in blu, <strong>di</strong> <strong>un</strong> feto che si muoveva nel liquido amniotico, nel giar<strong>di</strong>no/para<strong>di</strong>so <strong>della</strong> vita<br />

prenatale… L’acquisto dell’azulejo è stato fatto insieme, dal Dr. Nesci e dal Dr. Piscicelli che ha<br />

voluto donarne <strong>un</strong>a parte alla Scuola, come a rappresentare, inconsciamente, l’amicizia profonda<br />

che legava suo padre ai sui Allievi <strong>di</strong> Psicosomatica (sia il Dr. Nesci che la Dr.ssa Averna sono<br />

stati allievi del Professore, durante i loro anni <strong>di</strong> specializzazione alla Cattolica). Non a caso quin<strong>di</strong><br />

sono stati questi improvvisati muratori a mettere in opera, insieme, l’azulejo sul muro del giar<strong>di</strong>no<br />

<strong>della</strong> nostra Scuola, che è molto attenta allo stu<strong>di</strong>o <strong>della</strong> gravidanza e <strong>della</strong> vita prenatale. Ma c’è <strong>di</strong><br />

più… <strong>un</strong> gesto rituale, infatti, è sempre, come <strong>un</strong> sogno, “sovradeterminato”. Siviglia è la città che<br />

ha fatto da centro <strong>di</strong> scambio tra il Nuovo Mondo e l’Europa, grazie al fatto che il Guadalquivir era<br />

navigabile in epoca rinascimentale. Inoltre in essa riuscirono a convivere tre civiltà che sono<br />

rappresentate nei tre pannelli dell’azulejo: ebraica (<strong>un</strong>o scorcio del quartiere ebraico) cristiana (la<br />

cattedrale) ed islamica (la Torre dell’Oro). Nel rivestimento <strong>di</strong> <strong>un</strong> tratto del muro del giar<strong>di</strong>no<br />

(metafora concreta <strong>di</strong> <strong>un</strong>a parte dell’Io-pelle <strong>della</strong> nostra Scuola) accogliendo il mio<br />

suggerimento/desiderio <strong>di</strong> mettere <strong>un</strong> azulejo si è dato spazio al desiderio dello scambio tra il nuovo<br />

e l’antico, dell’integrazione tra culture e prospettive <strong>di</strong>verse, <strong>della</strong> continuità nella <strong>di</strong>scontinuità tra<br />

le generazioni degli Allievi e dei Maestri.<br />

Valentina Nesci: La ringrazio molto, Dr. Bonanno… Ed auguro a Lei ed a tutti i primi<br />

Diplomati <strong>della</strong> Scuola <strong>un</strong> futuro in cui si possano realizzare i Vostri sogni!<br />

Rivista internazionale <strong>di</strong> psicoterapia e istituzioni – numero 2 – copyright©2006

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