lontane, ma di- stinte come tre obeli- schi, si ergono le Drei Zinnen ...

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periodi di minore sfruttamento (soprattutto per ragioni climatiche).
Fino ad arrivare ai giorni nostri, o quasi...
Oltre all’aspetto culturale, va preso in considerazione
l’aspetto naturalistico legato alla presenza dei pascoli, sia
d’alta quota che al di sotto del limite della vegetazione arborea:
si tratta infatti di un particolarissimo tipo di ambiente
che racchiude in sé un alto grado di biodiversità, a livello di
ricchezza specifica, di cenosi (comunità) e di patrimonio genetico.
È quindi fondamentale una corretta ed oculata gestione:
se da un lato un utilizzo adeguato, sia nel tempo che
nello spazio, garantisce la presenza di un numero elevato di
specie, limitando il potere competitivo di alcune a scapito
di altre, d’altra parte un sovrasfruttamento rischia di compromettere
la sopravvivenza di piante più sensibili e meno
competitive, diminuendo drasticamente la biodiversità. Ma
che cosa sono esattamente i pascoli In realtà, sotto questo
termine viene riunita una moltitudine di ambienti e comunità
vegetali ben diversificate, sia per quanto riguarda la
composizione floristica, che per la loro origine e durata.
Parlando di pascoli in senso stretto, ovvero di pascoli naturali
o primari, ci si riferisce agli habitat prativi d’alta
quota, oltre il limite del bosco, dove la vegetazione arborea
non riesce a sopravvivere e si sviluppano pochi arbusti contorti
e suffrutici (via via meno abbondanti man mano che si