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procedimento di richiesta di referendum popolare ex articolo 138 ...

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CONSIGLIO REGIONALE DELLA LIGURIA<br />

SETTORE ASSEMBLEA E LEGISLATIVO<br />

DOSSIER DI STUDIO N. 14<br />

PROCEDIMENTO DI RICHIESTA DI REFERENDUM<br />

POPOLARE EX ARTICOLO <strong>138</strong>, SECONDO COMMA,<br />

DELLA COSTITUZIONE<br />

VIII LEGISLATURA<br />

Dicembre 2005 – Febbraio 2006


Il dossier è stato pre<strong>di</strong>sposto al fine <strong>di</strong> concorrere al migliore svolgimento delle<br />

funzioni dei Consiglieri regionali con un documento che assicuri la conoscenza dei<br />

<strong>di</strong>versi aspetti giuri<strong>di</strong>ci e normativi relativi al <strong>proce<strong>di</strong>mento</strong> <strong>di</strong> <strong>richiesta</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>referendum</strong> <strong>popolare</strong> <strong>ex</strong> <strong>articolo</strong> <strong>138</strong>, secondo comma, della Costituzione<br />

I dossier del Settore Assemblea e Legislativo del Consiglio regionale sono destinati<br />

alle esigenze <strong>di</strong> documentazione interna per l’attività degli organi consiliari e dei<br />

Consiglieri regionali.<br />

Il Consiglio regionale declina ogni responsabilità per la loro eventuale utilizzazione o<br />

riproduzione per fini non consentiti dalla legge.


CONSIGLIO REGIONALE DELLA LIGURIA<br />

Il presente dossier è a cura <strong>di</strong>:<br />

Dott. Mirko Patentini<br />

SETTORE ASSEMBLEA E LEGISLATIVO<br />

Dirigente Franco Rizzo


PROCEDIMENTO DI RICHIESTA DI REFERENDUM POPOLARE EX<br />

ARTICOLO <strong>138</strong>, SECONDO COMMA, DELLA COSTITUZIONE<br />

ABSTRACT:<br />

Il <strong>proce<strong>di</strong>mento</strong> <strong>di</strong> <strong>richiesta</strong> <strong>di</strong> <strong>referendum</strong> da parte dei Consigli regionali, previsto<br />

dall’<strong>articolo</strong> <strong>138</strong>, secondo comma, della Costituzione a mente del quale almeno<br />

cinque consigli regionali possono richiedere che vengano sottoposte a <strong>referendum</strong> le<br />

leggi <strong>di</strong> revisione costituzionale e le leggi costituzionali non approvate in seconda<br />

lettura con la maggioranza dei due terzi, è attualmente <strong>di</strong>sciplinato dalla legge 25<br />

maggio 1970, n. 352.<br />

L’iter <strong>di</strong> <strong>richiesta</strong> si snoda nelle seguenti fasi:<br />

a) deliberazione consiliare a maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati, ad<br />

opera del Consiglio che assume l’iniziativa, <strong>di</strong> <strong>richiesta</strong> della sottoposizione a<br />

<strong>referendum</strong> della legge costituzionale o <strong>di</strong> revisione costituzionale debitamente<br />

identificata nelle forme prescritte dalla legge;<br />

b) deliberazione consiliare, a maggioranza semplice, imme<strong>di</strong>atamente successiva <strong>di</strong><br />

un delegato effettivo e <strong>di</strong> uno supplente del Consiglio;<br />

c) comunicazione, ad opera della Segreteria del Consiglio, delle due deliberazioni a<br />

tutti i Consigli regionali della Repubblica, contenente l’invito ad adottare identica<br />

deliberazione a designare i propri delegati e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> comunicarli al Consiglio<br />

promotore;<br />

d) comunicazione al consiglio proponente <strong>di</strong> almeno altre quattro deliberazioni <strong>di</strong><br />

<strong>richiesta</strong> identiche e relative designazioni;<br />

e) deposito personale in cancelleria della Cassazione <strong>di</strong> <strong>richiesta</strong> redatta e<br />

sottoscritta da tutti i delegati, unitamente a copie autentiche conformi deliberazioni<br />

consiliari <strong>di</strong> <strong>richiesta</strong> e <strong>di</strong> designazione delegati;<br />

f) or<strong>di</strong>nanza <strong>di</strong> legittimità del <strong>referendum</strong> ad opera dell’Ufficio per i <strong>referendum</strong> presso<br />

la cassazione entro trenta giorni dal deposito;<br />

g) comunicazione imme<strong>di</strong>ata dell’or<strong>di</strong>nanza a massime autorità statali (Presidente<br />

della Repubblica, Presidenti delle Camere, Presidente del Consiglio dei Ministri ed al<br />

Presidente della Corte Costituzionale);<br />

h) notificazione dell’or<strong>di</strong>nanza a mezzo <strong>di</strong> ufficiale giu<strong>di</strong>ziario ai cinque delegati dei<br />

Consigli regionali;<br />

i) in<strong>di</strong>zione <strong>referendum</strong> con d.P.R. su deliberazione Consiglio dei ministri entro<br />

sessanta giorni dalla comunicazione sub h);


l) svolgimento consultazione referendaria;<br />

m) proclamazione risultati;<br />

n) pubblicazione esito (se favorevole all’approvazione si configura promulgazione<br />

legge costituzionale o <strong>di</strong> revisione costituzione) ( se sfavorevole all’approvazione il<br />

Ministro <strong>di</strong> Grazia e Giustizia ricevuta la relativa comunicazione pubblica esito sulla<br />

Gazzetta Ufficiale.<br />

L’<strong>articolo</strong> <strong>138</strong>, secondo comma, Costituzione in materia <strong>di</strong> revisione della Costituzione e<br />

Leggi costituzionali, stabilisce che le leggi <strong>di</strong> revisione della Costituzione e le leggi<br />

costituzionali possono essere sottoposte a <strong>referendum</strong> <strong>popolare</strong> quando ne facciano domanda<br />

tra l’altro cinque consigli regionali.<br />

Art. <strong>138</strong>.<br />

1. Le leggi <strong>di</strong> revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali sono<br />

adottate da ciascuna Camera con due successive deliberazioni ad intervallo<br />

non minore <strong>di</strong> tre mesi, e sono approvate a maggioranza assoluta dei<br />

componenti <strong>di</strong> ciascuna Camera nella seconda votazione.<br />

2. Le leggi stesse sono sottoposte a <strong>referendum</strong> <strong>popolare</strong> quando, entro<br />

tre mesi dalla loro pubblicazione, ne facciano domanda un quinto dei<br />

membri <strong>di</strong> una Camera o cinquecentomila elettori o cinque Consigli<br />

regionali. La legge sottoposta a <strong>referendum</strong> non è promulgata, se non è<br />

approvata dalla maggioranza dei voti vali<strong>di</strong>.<br />

3. Non si fa luogo a <strong>referendum</strong> se la legge è stata approvata nella seconda<br />

votazione da ciascuna delle Camere a maggioranza <strong>di</strong> due terzi dei suoi<br />

componenti.<br />

Attualmente il <strong>proce<strong>di</strong>mento</strong> referendario de quo è <strong>di</strong>sciplinato dal titolo I della legge 25<br />

maggio 1970, n. 352 (Norme sui <strong>referendum</strong> previsti dalla Costituzione e sulla iniziativa<br />

legislativa del popolo) [cfr. artt. 1 – 26].<br />

Nella fase dell’iniziativa, che deve scaturire come visto da almeno cinque consigli regionali,<br />

vengono in considerazione gli articoli 4, 10 e 11.<br />

Considerazione preliminare:<br />

L’intera fase dell’iniziativa referendaria si deve concludere a mente dell’<strong>articolo</strong> <strong>138</strong><br />

Cost. e 4, secondo comma, l. 352/1970 entro tre mesi dalla pubblicazione della legge<br />

costituzionale. Quin<strong>di</strong> è in<strong>di</strong>spensabile, a pena <strong>di</strong> inammissibilità della <strong>richiesta</strong>, che<br />

l’atto stesso <strong>di</strong> <strong>richiesta</strong>, redatto e sottoscritto dai delegati <strong>di</strong> non meno <strong>di</strong> cinque<br />

Consiglieri regionali, sia presentato personalmente dagli stessi alla cancelleria della


Corte <strong>di</strong> Cassazione, unitamente alle copie autentiche delle deliberazioni <strong>di</strong> <strong>richiesta</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>referendum</strong> e <strong>di</strong> nomina <strong>di</strong> delegati approvate da ciascun Consiglio regionale.<br />

Art. 4<br />

2. La predetta <strong>richiesta</strong> deve pervenire alla cancelleria della Corte <strong>di</strong> cassazione entro tre<br />

mesi dalla pubblicazione effettuata a norma dell'<strong>articolo</strong> 3.<br />

L’<strong>articolo</strong> 4, primo comma:<br />

sintetizzabile:<br />

il contenuto necessario e sufficiente della <strong>richiesta</strong> così<br />

1. in<strong>di</strong>cazione della legge <strong>di</strong> revisione della Costituzione o della legge<br />

costituzionale che si intende sottoporre alla votazione <strong>popolare</strong>;<br />

2. data <strong>di</strong> approvazione finale da parte delle Camere (seconda lettura);<br />

3. la data e il numero della Gazzetta Ufficiale nella quale la legge è stata<br />

promulgata; [secondo la formula tipizzata dall’<strong>articolo</strong> 2 della medesima legge]<br />

Art. 4<br />

1. La <strong>richiesta</strong> <strong>di</strong> <strong>referendum</strong> <strong>di</strong> cui all'<strong>articolo</strong> <strong>138</strong> della Costituzione deve contenere<br />

l'in<strong>di</strong>cazione della legge <strong>di</strong> revisione della Costituzione o della legge costituzionale che si<br />

intende sottoporre alla votazione <strong>popolare</strong>, e deve altresì citare la data della sua<br />

approvazione finale da parte delle Camere, la data e il numero della Gazzetta Ufficiale nella<br />

quale è stata pubblicata.<br />

Ve<strong>di</strong>amo adesso come si svolge l’intera procedura, scan<strong>di</strong>ta dagli articoli 10 e 11 [per<br />

quanto riguarda la <strong>richiesta</strong> dei Consigli regionali], 12 – 14 [per quanto riguarda il vaglio <strong>di</strong><br />

conformità della <strong>richiesta</strong> all’<strong>articolo</strong> <strong>138</strong>] , 15 – 23 [per quanto riguarda lo svolgimento<br />

della consultazione referendaria] 24 [proclamazione dei risultati], 25 e 26 [per quanto<br />

riguarda la pubblicazione].<br />

Ai nostri fini interessano gli articoli 10 e 11.<br />

a) iniziativa all’interno del Consiglio promotore:<br />

1. Il primo comma dell’<strong>articolo</strong> 10 stabilisce che al fine <strong>di</strong> promuovere la<br />

<strong>richiesta</strong> <strong>di</strong> <strong>referendum</strong> il Consiglio che intende assumere l’iniziativa<br />

deve adottare apposita deliberazione.<br />

Quin<strong>di</strong> la <strong>richiesta</strong> del singolo Consiglio assuma la consueta forma <strong>di</strong> una<br />

proposta <strong>di</strong> deliberazione, che però si ba<strong>di</strong> bene, deve avere il contenuto<br />

prescritto dall’<strong>articolo</strong> 4. Quin<strong>di</strong> segue il suo normale iter scan<strong>di</strong>to dal<br />

Regolamento interno: presentazione, assegnazione alla Commissione<br />

competente ratione materiae, votazione in aula.


2. Atto logicamente consequenziale, ma non cronologicamente separabile, è<br />

la deliberazione <strong>di</strong> nomina del delegato effettivo e <strong>di</strong> quello supplente,<br />

che infatti va effettuata dal Consiglio subito dopo. Quin<strong>di</strong> anche questo<br />

atto segue il normale iter <strong>di</strong> approvazione.<br />

N.B.: sebbene i due provve<strong>di</strong>menti (<strong>richiesta</strong> e nomina) siano considerati dalla<br />

legge come due provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong>stinti è <strong>di</strong> intuitiva evidenza che il loro esame è<br />

contestuale.<br />

Art. 10<br />

1. Al fine <strong>di</strong> promuovere la <strong>richiesta</strong> <strong>di</strong> cui all'<strong>articolo</strong> 4 da parte <strong>di</strong> cinque consigli<br />

regionali, il consiglio regionale che intende assumere l'iniziativa deve adottare apposita<br />

deliberazione.<br />

b) votazione:<br />

1. La legge statale richiede un quorum qualificato poiché la deliberazione<br />

<strong>di</strong> <strong>richiesta</strong> del <strong>referendum</strong> deve essere approvata “con la maggioranza<br />

dei consiglieri assegnati alla regione e deve contenere l’in<strong>di</strong>cazione della<br />

legge costituzionale nei confronti della quale si vuole promuovere il<br />

<strong>referendum</strong>, con gli elementi <strong>di</strong> identificazione stabiliti nell’<strong>articolo</strong> 4”<br />

2. Giova osservare che la legge de qua non si occupa affatto del<br />

provve<strong>di</strong>mento imme<strong>di</strong>atamente successivo <strong>di</strong> designazione del delegato<br />

effettivo e supplente, dovendosi quin<strong>di</strong> applicare le norme previste dal<br />

regolamento interno per la votazione <strong>di</strong> una qualsiasi proposta <strong>di</strong><br />

deliberazione.<br />

Art. 10<br />

2. La deliberazione <strong>di</strong> richiedere <strong>referendum</strong> deve essere approvata dal consiglio regionale<br />

con il voto della maggioranza dei consiglieri assegnati alla regione, e deve contenere<br />

l'in<strong>di</strong>cazione della legge costituzionale nei confronti della quale si vuole promuovere il<br />

<strong>referendum</strong>, con gli elementi <strong>di</strong> identificazione stabiliti nell'<strong>articolo</strong> 4.<br />

c) comunicazione:<br />

1. Una volta approvate le deliberazioni <strong>di</strong> <strong>richiesta</strong> del <strong>referendum</strong> e <strong>di</strong><br />

designazione del delegato effettivo e supplente, queste vanno<br />

tempestivamente comunicate, a cura della Segreteria del Consiglio che<br />

per primo le ha approvate, ai Consigli regionali <strong>di</strong> tutte le altre regioni


della Repubblica (anche speciali), con l’invito ove adottino uguale<br />

deliberazione a darne notizia al Consiglio che ha preso l’iniziativa perché<br />

vi <strong>di</strong>a seguito.<br />

Art. 10<br />

4. Tali deliberazioni sono comunicate, a cura della segreteria del consiglio che per primo le<br />

ha approvate, ai consigli regionali <strong>di</strong> tutte le altre regioni della Repubblica, con l'invito, ove<br />

adottino uguale deliberazione, a darne notizia al consiglio che ha preso l'iniziativa, perché<br />

vi <strong>di</strong>a seguito.<br />

2. Ove i Consigli regionali adottino identica deliberazione <strong>di</strong> <strong>richiesta</strong> e <strong>di</strong><br />

designazione dei delegati ne danno imme<strong>di</strong>atamente comunicazione alla<br />

segreteria del Consiglio che ha preso l’iniziativa perché vi sia dato<br />

seguito. ( è come se fungesse da responsabile della procedura <strong>di</strong> impulso<br />

referendario)<br />

d) <strong>richiesta</strong> congiunta dei delegati:<br />

Una volta che almeno cinque consigli regionali abbiano assunto identica<br />

deliberazione, i rispettivi delegati fanno le seguenti operazioni:<br />

1. redazione e sottoscrizione atto (comune) <strong>di</strong> <strong>richiesta</strong>;<br />

2. allegazione alla <strong>richiesta</strong> delle copie autentiche delle deliberazioni <strong>di</strong><br />

<strong>richiesta</strong> dei <strong>referendum</strong> e <strong>di</strong> nomina dei delegati <strong>di</strong> ciascun Consiglio<br />

regionale (non separabili perché la legge <strong>di</strong>ce che vanno presentati<br />

unitamente);<br />

3. presentazione personale della <strong>richiesta</strong> (comune) <strong>di</strong> <strong>referendum</strong><br />

unitamente alle deliberazioni consiliari e <strong>di</strong> nomina delegati ala<br />

cancelleria della Corte <strong>di</strong> Cassazione entro tre mesi dalla<br />

pubblicazione della legge costituzionale o <strong>di</strong> revisione della<br />

Costituzione.<br />

Art. 11<br />

I delegati <strong>di</strong> non meno <strong>di</strong> cinque consigli regionali, che abbiano approvato identica<br />

deliberazione, re<strong>di</strong>gono o sottoscrivono l'atto <strong>di</strong> <strong>richiesta</strong>, e lo presentano personalmente,<br />

entro tre mesi dalla pubblicazione <strong>di</strong> cui all'<strong>articolo</strong> 3, alla cancelleria della Corte <strong>di</strong><br />

cassazione, unitamente alle copie autentiche delle deliberazioni <strong>di</strong> <strong>richiesta</strong> <strong>di</strong> <strong>referendum</strong> e<br />

<strong>di</strong> nomina <strong>di</strong> delegati approvate da ciascun consiglio regionale.


Del deposito si dà atto in processo verbale con le modalità stabilite dal terzo e dal quarto<br />

comma dell'<strong>articolo</strong> 6. Esso viene redatto in sei o più originali, in modo che un originale<br />

possa essere consegnato al delegato <strong>di</strong> ciascun consiglio regionale.<br />

Successivi passaggi procedurali in breve:<br />

a) L’Ufficio centrale per il <strong>referendum</strong> si pronuncia con or<strong>di</strong>nanza sulla legittimità della<br />

<strong>richiesta</strong> entro 30 giorni dalla presentazione salvo che vengano contestate nello stesso<br />

termine irregolarità nel qual caso si apre un ulteriore sub<strong>proce<strong>di</strong>mento</strong>;<br />

b) L’or<strong>di</strong>nanza dell’Ufficio centrale che decide sulla legittimità deve essere notificata a<br />

mezzo <strong>di</strong> ufficiale giu<strong>di</strong>ziario, entro cinque giorni, ai delegati dei cinque consigli<br />

regionali.<br />

c) Il <strong>referendum</strong> viene quin<strong>di</strong> indetto con decreto del Presidente della Repubblica su<br />

deliberazione del Consiglio dei Ministri, entro sessanta giorni dalla comunicazione<br />

dell’or<strong>di</strong>nanza (al Presidente del Consiglio dei Ministri) che l’ha ammessa.

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