09/12/2010 Il Segreto di Fatima Documento - Casa di Avraham

In questa seconda parte, lo spirito sta annunciando la guerra che sta per arrivare, ma questa guerra
non è solo la guerra combattuta sui campi di battaglia con le armi; se così fosse si dovrebbe
ammettere che la visione non dice il vero, poiché Pio XI è morto prima dell’inizio della seconda
guerra mondiale. Qui la guerra che si sviluppa durante il pontificato di Pio XI è una guerra occulta
fra la luce e le tenebre con decreti che scendono sul mondo (qui è il caso di accennare soltanto ciò
che è stato ricevuto senza entrare nel dettaglio della spiegazione, cioè che il pontificato di Pio XI è
stato un “decreto di deicidio”). Infatti, ogni qualvolta i mali dell’umanità riempiono il calice dell’ira
Divina, scendono sul mondo i decreti di purificazione dell’umanità tramite non solo la guerra ma
anche la fame, la pestilenza, la persecuzione e così via.
È pur vero che questa guerra è a livello mondiale e coinvolge diverse nazioni, popoli e credi
religiosi, ma questa visione si rivolge al mondo cristiano, cattolico nello specifico, ed è questo
messaggio ben indirizzato che andiamo ad esaminare. C’è l’avviso di una luce, più in dettaglio, una
“luce sconosciuta” nel buio della notte. Qui è da intendersi il discorso accennato prima riguardo
all’illuminazione della quarta generazione. La notte è quella dello sviluppo dei mali della quarta
generazione odiata e che alla fine, con l’avvento di questa “luce sconosciuta”, lascerà il posto al
Cristianesimo Illuminato della Quarta Generazione. Questa illuminazione avviene tramite una “luce
sconosciuta” perché si manifesta in un una forma e con spiegazioni che non hanno precedenti. A
livello profetico lo riscontriamo sia con il Profeta Gioele, che avverte della modalità di ricevimento
della Redenzione per tutta l’umanità tramite principalmente sogni e visioni, ma soprattutto con il
Profeta Isaia quando troviamo scritto (Isaia 48 6, 9): “L’hai udito, considera tutto, e voi non lo
direte? Ti ho fatto udire cose nuove ora, cose occulte che non conoscevi. Ora sono avvenute e non
da tempo antico, e prima di oggi non le hai udite perché tu non dica: “ecco, io le conoscevo”. Tu
non le hai né udite, né conosciute, né da tempo sono pervenute al tuo orecchio, perché sapevo che tu
avresti ingannato, e peccatore sin dalla nascita sei stato chiamato”.
Nelle tenebre del cristianesimo odiato della quarta generazione, questo della “luce sconosciuta”
diventa anche il segno del Giudizio vero e proprio ad ogni livello, sia materiale che spirituale che
dottrinale. Questo significa che, nel momento in cui si arriva al periodo del Giudizio Finale, viene
dato il modo, la strada per comprendere i propri sbagli e farne ammenda, illuminandosi in quella
luce di verità. La visione attesta chiaramente che per ottenere questo ci sono due richieste
specifiche: la devozione al “Mio Cuore Immacolato” e la “Comunione riparatrice nei primi sabati”.
Nello spiegare il significato del termine “Mio Cuore Immacolato”, anche l’attuale Papa Benedetto
XVI, allora Cardinale Ratzinger, non ha inteso un crudo atto di idolatria nei confronti della
madonna, ma ha chiarito che qui la devozione va intesa all’atteggiamento di chi segue il Signore
con cuore puro, seguendo gli insegnamenti di Cristo e le buone opere dei meritevoli del campo
cristiano. Oggi, grazie alla illuminazione della Luce della Terza Redenzione Finale, possiamo
affermare che questo si traduce semplicemente nella devozione al cuore e alla santità della Legge di
Mosè nostro Maestro. Il campo cristiano si trova in difficoltà nell’ammettere questo errore dei padri
della chiesa nel non aver voluto seguire la Legge di Mosè, ma per comprendere questa verità viene
data una strada: la “comunione riparatrice”. Il punto è di estrema importanza per il campo cristiano.
Qui si ha la chiara indicazione di ricercare la comunione fra tutti coloro che si richiamano agli
insegnamenti di Gesù di Nazareth e l’elemento da cui si deve partire per comprendere lo sviluppo
attraverso cui questo sarà possibile è “i primi sabati”. Non si può infatti pretendere – e del resto ciò
non è accaduto – che il mondo cristiano ortodosso si converta al cattolicesimo o viceversa.
L’indicazione qui è di ricercare in comunione, cioè mettendosi insieme in umiltà e con spirito
fraterno, la verità evangelica, partendo dallo studio delle prime comunità ebraico-cristiane. Queste
infatti seguivano più da vicino gli insegnamenti e le prassi di Gesù di Nazareth e facevano il Sabato
(lo Shabbath ebraico), rispettando la Legge di Mosè perché ebrei nella stragrande maggioranza e
certi di continuare ad esserlo. Questa condizione posta dallo spirito, ma non compresa finora dal
cattolicesimo e dal cristianesimo in genere, avrebbe avuto il potere di convertire l’ateismo russo alla
fede pura nella verità evangelica; ma non è questa la ragione essenziale per cui la visione parla della
Russia. Dalla tradizione Orale Segreta a livello redenzionale questo segno del dialogo vero fra