inComune - Comune di Calco

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Lavatoio comunale della Fornace La vita di un paese è fatta anche di luoghi “simbolo”, che non vanno persi, ma valorizzati per conservare la propria memoria storica. E l’acqua, con tutte le sue implicazioni, è l’elemento simbolo per eccellenza: richiama immediatamente la vita, ma anche il sostegno indispensabile al duro lavoro, alla fatica, all’impegno quotidiano dell’uomo. Per tutti questi motivi, l’Amministrazione Comunale ha voluto ripristinare il lavatoio pubblico della Fornace, la cui funzionalità negli anni passati (le lavatrici non erano così diffuse!) costituiva una preziosa risorse per numerose famiglie di Calco. veniva incontro alle esigenze delle “donne di casa”, che per lavare i panni erano costrette ad utilizzare le ripide e scoscese sponde della roggia Bebrà. Successivamente, per questioni legate all’allargamento della statale 36, il lavatoio si trovò interrato in una specie di grotta, al quale si accedeva attraverso una scalinata, trasformata successivamente nell’attuale strada che scende alla frazione Molinetto. L’intervento di ripristino,con la sua adeguata sistemazione lo ha riportato alla vita, facilitandone altresì l’accesso e l’utilizzo. All’ingresso sarà posato un cartello con una breve descrizione storica del manufatto. Così, dopo la fontana di Gaeta, un altro luogo legato alla vita di Calco riprenderà il suo originario e carettistico aspetto. Fatto costruire dall’Amministrazione Comunale fra l’Ottobre del 1955 e il Marzo del 1956, il lavatoio era la risposta concreta alle richieste degli abitanti delle frazioni, sparse nella parte bassa del paese: Fornace, Molinetto, Boffalora, Piano e altre località della cosiddetta “Valle di Giuda”. Importante per la disponibilità d’acqua, proveniente dal lago di Sartirana, la struttura 10 inComune - Settembre 2010 Si ringrazia l'associazione culturale DON CARLO BORGHI per aver messo a disposizione della redazione le fotografie dei primi classificati alla mostra fotografica FERMATI...E...SCATTA. In copertina potete ammirare un particolare della splendida immagine catturata dal giovane talento Stefano Andreotti, che gli ha consentito di vincere il primo premio. Come miniatura le altre altre vincitrici: Splash di Roberto Marini e la presceta dalla giuria popolare di Ilaria Formenti
Giornata Medievale Dame e cavalieri, nobili e porporati, ma anche fabbri e maniscalchi, scudieri e garzoni: così anche quest’anno, la medioevale chiesa di Arlate ha potuto rivivere e respirare quell’atmosfera in cui era immersa mille anni fa. Il concerto di personaggi, di armature, di strumenti di duro lavoro, gli accampamenti, gli animali, insieme allo sfavillare di stendardi e coccarde, hanno plasticamente raffigurato la vita di quegli anni, hanno riportato i numerosi visitatori indietro nel tempo, ad un’epoca in cui la chiesa di Arlate, allora monastero benedettino, si stagliava nel panorama locale per la sua importanza, anche economica, ma soprattutto religiosa e spirituale. Le numerose tende, erette nel campo di calcio, hanno messo in mostra le diverse occupazioni e le particolari abilità artigianali del tempo: le tecniche lavorative ed i relativi prodotti finiti hanno fatto bella mostra di sé, mettendo in risalto il modo in cui gli uomini di quel tempo davano risposta ai loro bisogni. E’ stato così facile e seducente provare ad immaginare come si svolgesse allora la vita. Il corteo di personaggi storici, nei loro raffinati ed evocativi abbigliamenti d’epoca, ha riproposto visivamente tutto il fascino di un mondo che, proprio con quei personaggi, prendeva vita e si animava dentro ed attorno al monastero di Arlate. Anche il torneo cavalleresco, fatto di sfide autentiche fra cavalieri autentici ha catturato l’attenzione e l’interesse del pubblico. Le gare di giostre ed i duelli hanno tenuto tutti col fiato sospeso! Non poteva mancare il brivido finale, il grave pericolo incombente su Arlate e la sua comunità: la minacciata invasione dei terribili conquistatori saraceni. L’invicibile comandante straniero con le sue feroci truppe era già pronto ad abbandonarsi alle consuete razzie. Non aveva però previsto che, sulla sua strada, oltre agli altri cavalieri cristiani, avrebbe incontrato Francesco da Arlate.... Continua la valorizzazione, promossa dall’Amministrazione Comunale della chiesa di S.S. Gottardo e Colombano: ogni terza domenica del mese il Prof. Claudio Ponzoni vi accompagnerà alla scoperta dei segreti del nostro sito cluniacense inComune - Settembre 2010 11
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