SVILUPPO SOSTENIBILE SULLA QUALITA' DELLA VITA ... - Falcri
SVILUPPO SOSTENIBILE SULLA QUALITA' DELLA VITA ... - Falcri
SVILUPPO SOSTENIBILE SULLA QUALITA' DELLA VITA ... - Falcri
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
1<br />
<strong>SVILUPPO</strong> <strong>SOSTENIBILE</strong> <strong>SULLA</strong><br />
QUALITA’ <strong>DELLA</strong> <strong>VITA</strong> NEL MONDO<br />
DEL LAVORO<br />
C.T.A. DANIELE GULLA’<br />
R.S.A. FALCRICARIPARMA AREA BOLOGNA<br />
NO<strong>VITA</strong>’ DEL TESTO UNICO IN<br />
MATERIA DI SALUTE E<br />
SICUREZZA SUL LAVORO<br />
IL DECRETO LEGISLATIVO 81/08<br />
PRINCIPALI ADEGUAMENTI E OBBLIGHI PER IL DATORE DI LAVORO;<br />
1) PREMESSA SUL DECRETO IN OGGETTO E NORMATIVA IN<br />
RIFERIMENTO ALLO STRESS DA LAVORO CORRELATO<br />
2) DOVE E PERCHE’ E’ IMPORTANTE PREVENIRE<br />
3) LA COMMISSIONE DI CONTROLLO E LE SANZIONI PREVISTE;<br />
OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO<br />
4) LE MISURE ADOTTABILI PER LIMITARE E/O ELIMINARE IL RISCHIO<br />
DELL’INSORGERE <strong>DELLA</strong> MALATTIA<br />
5) ELEMENTI INNOVATIVI PER MIGLIORARE L’AZIONE PREVENTIVA<br />
6) SITUAZIONE FILIALI DI BOLOGNA E CONCLUSIONI<br />
7) ALLEGATI TECNICI (fascicolo a parte)<br />
Daniele Gullà R.S.A. <strong>Falcri</strong>Cariparma – Area Bologna<br />
Email: DanieleGulla@Cariparma.it
2<br />
1. PREMESSA SUL DECRETO IN OGGETTO (D. Lgs. 81/08) E<br />
NORMATIVA DI RIFERIMENTO<br />
Il 1° Gennaio 2009 i documenti di valutazione dei rischi devono essere integrati<br />
anche con la Valutazione dei rischi stress lavoro correlato, come previsto<br />
dall’articolo 28 comma 1 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 “Attuazione<br />
dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e<br />
della sicurezza nei luoghi di lavoro” 1 .<br />
I diversi motivi del continuo aumento delle persone colpite da problemi di stress sul<br />
luogo di lavoro, si possono annoverare:<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
le innovazioni apportate alla progettazione, all’organizzazione e alla<br />
gestione del lavoro;<br />
la precarietà del lavoro;<br />
la razionalizzazione del personale;<br />
l’aumento del carico di lavoro e del ritmo di lavoro;<br />
le elevate pressioni emotive esercitate sui lavoratori;<br />
i rischi psicologici derivanti da rapine;<br />
la violenza e le molestie di natura psicologica;<br />
lo scarso equilibrio tra lavoro e vita privata.<br />
L’Agenzia Europea per la Salute e la Sicurezza (European Agency for Safety and<br />
Health at Work) da tempo si occupa di tale problematica; segnaliamo la<br />
pubblicazione “Prevention of work-related stress in the education sector” 2 .<br />
1 Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei<br />
luoghi di lavoro :<br />
“La valutazione di cui all’articolo 17, comma 1, lettera a), anche nella scelta delle attrezzature di lavoro e delle sostanze<br />
o dei preparati chimici impiegati, nonché nella sistemazione dei luoghi di lavoro, deve riguardare tutti i rischi per la<br />
sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari,<br />
tra cui anche quelli collegati allo stress lavoro-correlato, secondo i contenuti dell’accordo europeo dell’8 ottobre<br />
2004, e quelli riguardanti le lavoratrici in stato di gravidanza, secondo quanto previsto dal decreto legislativo 26 marzo<br />
2001, n. 151, nonché quelli connessi alle differenze di genere, all’età, alla provenienza da altri Paesi.”<br />
2 Notizie rintracciabili ai seguenti indirizzi: http://www.sicurweb.it/ e al http://www.acca.it/biblusnet/,<br />
e soprattutto http://osha.europa.eu/topics/stress.<br />
Daniele Gullà R.S.A. <strong>Falcri</strong>Cariparma – Area Bologna<br />
Email: DanieleGulla@Cariparma.it
3<br />
ACCORDO EUROPEO SULLO STRESS SUL LAVORO (8/10/2004)<br />
(Accordo siglato da CES - sindacato Europeo; UNICE-“confindustria europea”;<br />
UEAPME -<br />
associazione europea artigianato e PMI; CEEP - associazione europea delle imprese<br />
partecipate dal pubblico e di interesse economico generale)<br />
Di seguito si riporta uno specchio esplicativo che riassume le caratteristiche<br />
scatenanti lo stress da lavoro correlato e i rischi sulla salute che gravano sul<br />
lavoratore dipendente.<br />
Daniele Gullà R.S.A. <strong>Falcri</strong>Cariparma – Area Bologna<br />
Email: DanieleGulla@Cariparma.it
4<br />
Accordo interconfederale dell’aprile 2008<br />
“L’individuazione di un eventuale problema di stress lavoro-correlato può implicare<br />
un’analisi su fattori quali l’eventuale inadeguatezza nella gestione<br />
dell’organizzazione e dei processi di lavoro (disciplina dell’orario di lavoro, grado di<br />
autonomia, corrispondenza tra le competenze dei lavoratori ed i requisiti professionali<br />
richiesti, carichi di lavoro, etc.), condizioni di lavoro e ambientali (esposizione a<br />
comportamenti illeciti, rumore, calore, illuminazione, campi elettromagnetici,<br />
polveri, sostanze pericolose, etc.), comunicazione (incertezza in ordine alle<br />
prestazioni richieste, alle prospettive di impiego o ai possibili cambiamenti, etc.) e<br />
fattori soggettivi (tensioni emotive e sociali, sensazione di non poter far fronte alla<br />
situazione, percezione di mancanza di attenzione nei propri confronti, etc.).<br />
Qualora si individui un problema di stress lavoro-correlato, occorre adottare misure<br />
per prevenirlo, eliminarlo o ridurlo. Il compito di stabilire le misure appropriate<br />
Daniele Gullà R.S.A. <strong>Falcri</strong>Cariparma – Area Bologna<br />
Email: DanieleGulla@Cariparma.it
5<br />
spetta al datore di lavoro. Queste misure saranno adottate con la partecipazione e la<br />
collaborazione dei lavoratori e/o dei loro rappresentanti.”<br />
il D. Lgs. 81/2008 prevede una serie di obblighi per i datori di lavoro ma prevede dei<br />
tempi per l'attuazione Mi spiego facendo un esempio: una nuova impresa inizia la<br />
sua attività il 10 gennaio. L'11 gennaio viene ispezionata dalla ASL, la quale riscontra<br />
una serie di inadempienze, sia documentali che strutturali. Il datore di lavoro<br />
giustifica le inadempienze col fatto che l'attività è in fase di start up e che gli<br />
interventi sono stati programmati, esibendo un verbale di sopralluogo da parte di un<br />
consulente in cui sono elencati gli interventi necessari per la messa a norma della<br />
struttura e dell'organizzazione aziendale. In effetti, però, tutto quel che è<br />
programmato, ovviamente non è stato ancora attuato. La legge prevede dei tempi di<br />
adeguamento Il datore di lavoro ha l'obbligo di effettuazione di tutti gli adempimenti<br />
"preventivamente" rispetto all'inizio dell'attività o può contare su un "periodo<br />
finestra" durante il quale effettuare gli interventi necessari<br />
Risposta<br />
Il D. Lgs. 19 settembre 1994 n. 626, così come modificato dal D. Lgs. 19/3/1996 n.<br />
242, disponeva con l’art. 96 bis, fra le norme transitorie e finali, che “ Il datore di<br />
lavoro che intraprende un'attività lavorativa di cui all'articolo 1 è tenuto a elaborare<br />
il documento di cui all'articolo 4 comma 2 del presente decreto entro tre mesi<br />
dall'effettivo inizio dell'attività”. Il documento a cui faceva riferimento tale articolo<br />
era il DVR e cioè il documento che il datore di lavoro era tenuto ad elaborare dopo<br />
aver fatto la valutazione dei rischi e che doveva contenere:<br />
a) una relazione sulla valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute durante il<br />
lavoro, nella quale dovevano essere specificati i criteri adottati per la valutazione<br />
stessa;<br />
Daniele Gullà R.S.A. <strong>Falcri</strong>Cariparma – Area Bologna<br />
Email: DanieleGulla@Cariparma.it
6<br />
b) l'individuazione delle misure di prevenzione e di protezione e dei dispositivi di<br />
protezione individuale, conseguente alla valutazione sopraindicata;<br />
c) il programma delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel<br />
tempo dei livelli di sicurezza.<br />
“La disposizione contenuta nell’art. 96 bis del D. Lgs. n. 626/1994 è stata da<br />
molti interpretata scorrettamente nel senso che si è pensato che il legislatore<br />
avesse voluto concedere ai datori di lavoro il tempo fino a tre mesi dall’inizio<br />
effettivo della attività per fare la valutazione dei rischi presenti nel proprio<br />
ambiente di lavoro e non anche che tale termine si riferisse invece alla data entro<br />
la quale il datore di lavoro doveva elaborare il documento di valutazione dei<br />
rischi.”<br />
Ora con il D. Lgs. 9/4/2008 n. 81, contenente il Testo Unico in materia di salute e di<br />
sicurezza sul lavoro, la corrispondente disposizione transitoria non è stata<br />
ripetuta per cui tutti gli obblighi contenuti nel decreto legislativo stesso devono<br />
intendersi da applicarsi prima dell’inizio effettivo dell’attività lavorativa a meno<br />
che il legislatore non fornisca espressamente diverse indicazioni. In altri termini tutte<br />
le misure finalizzate a tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori dipendenti o ad<br />
essi equiparati e mirati alla prevenzione degli infortuni o delle malattie professionali<br />
devono essere attuate nella fase di organizzazione dell’azienda e comunque prima che<br />
il personale venga adibito alla attività lavorativa ed allo svolgimento delle mansioni<br />
allo stesso affidate. Del resto non poteva essere diversamente nella logica della<br />
prevenzione nei luoghi e negli ambienti di lavoro né avrebbe avuto comunque senso<br />
concedere al datore di lavoro un “periodo finestra” per poter effettuare degli<br />
interventi preventivi ritenuti necessari a rimuovere delle condizioni di rischio alle<br />
quali potessero essere esposti i lavoratori dipendenti.<br />
Daniele Gullà R.S.A. <strong>Falcri</strong>Cariparma – Area Bologna<br />
Email: DanieleGulla@Cariparma.it
7<br />
Così, ad esempio, il datore di lavoro prima di adibire dei locali ad attività lavorativa<br />
si assicura che gli stessi siano rispondenti alle norme di sicurezza sul lavoro e siano<br />
forniti dei presidi obbligatori di primo soccorso ed antincendio, oppure prima di far<br />
utilizzare ad un lavoratore una macchina o una attrezzatura deve valutare la sicurezza<br />
della stessa ed adottare quelle misure di sicurezza che dovessero emergere dalla<br />
valutazione dei rischi, oppure prima di mettere in esercizio un impianto elettrico o un<br />
apparecchio tecnologico deve provvedere a farne verificare la regolarità ed idoneità<br />
tecnica, o prima di adibire un lavoratore dipendente all’attività di videoterminalista<br />
deve far verificare la regolarità del suo posto di lavoro, o ancora prima di adibire i<br />
lavoratori ad attività che comportino una esposizione ad agenti fisici, chimici,<br />
biologici, cancerogeni o comunque pericolosi e che richiedano a giudizio del<br />
valutatore dei rischi il ricorso ai dispositivi di protezione individuali deve fornisce i<br />
DPI appropriati, o ancora prima di adibire i lavoratori ad una mansione che richiede<br />
una sorveglianza dovrà farli sottoporre ad una visita medica preventiva periodica e<br />
così via.<br />
Slitta a maggio la valutazione rischi da stress lavoro-correlato<br />
Già in vigore dal 1° Gennaio 2009 l’obbligo di redigere il Documento Unico di<br />
Valutazione dei Rischi.<br />
09/01/2009 - È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 304 del 31 dicembre 2008<br />
il DL n. 207 del 30 dicembre 2008, il cosiddetto Milleproroghe che, tra le altre cose,<br />
differisce alcuni termini previsti dal Dlgs 81/2008 (Testo Unico della sicurezza sul<br />
lavoro).<br />
In particolare, l’art. 32 del DL 207/2008 proroga al 16 maggio 2009 gli adempimenti<br />
relativi a:<br />
- comunicazione all’Inail o all’Ipsema degli infortuni che comportano assenza dal<br />
lavoro superiore ad un giorno (art. 18, comma 1, lett. r);<br />
- divieto delle visite preassuntive (art. 41, comma 3, lett. a);<br />
- valutazione dei rischi concernenti lo stress lavoro-correlato e apposizione della data<br />
certa sul documento di valutazione dei rischi, insieme con le relative sanzioni (art.<br />
306, comma 2 e articolo 28, commi 1 e 2).<br />
Daniele Gullà R.S.A. <strong>Falcri</strong>Cariparma – Area Bologna<br />
Email: DanieleGulla@Cariparma.it
8<br />
Non è stato invece confermato il rinvio al 30 giugno 2009 – annunciato nei giorni<br />
precedenti alla pubblicazione del Milleproroghe – dell’obbligo per i datori di lavoro<br />
di predisporre entro il 1° gennaio 2009 il Documento Unico di Valutazione dei<br />
Rischi (DUVR), previsto dall’art. 28 del Dlgs 81/2008, e il Documento Unico di<br />
Valutazione dei Rischi da Interferenze (DUVRI) anche per gli appalti stipulati<br />
prima del 25 agosto 2007 e ancora in corso.<br />
È inoltre in vigore dal 1° gennaio 2009 l’obbligo della valutazione di tutti i rischi<br />
per la sicurezza e la salute dei lavoratori, compresi quelli riguardanti gruppi di<br />
lavoratori esposti a rischi particolari, quelli riguardanti le lavoratrici in stato di<br />
gravidanza e quelli connessi alle differenze di genere, all’età e alla provenienza da<br />
altri Paesi.<br />
Principi ergonomici legati al carico di lavoro mentale: contributi delle norme<br />
ISO<br />
Possiamo affermare che le norme di buona tecnica hanno cominciato ad occuparsi del<br />
“mentale” con ISO 6385 del 1981che tratta “l’applicazione dei principi ergonomici<br />
nella progettazione dei sistemi di lavoro”. Contestualmente alle variabili fisiche<br />
riguardanti :antropometria, biomeccanica e ambiente in questo Standard si sottolinea<br />
l’esigenza che segnali, display e disposizioni di controllo siano “compatibili con il<br />
sistema percettivo” e che la progettazione del processo di lavoro tenga conto<br />
nell’assegnazione dei compiti dei “limiti superiori ed inferiori del range operativo<br />
(funzioni fisiologiche e psicologiche)” e delle differenze individuali. Nelle successive<br />
proposte di revisione (1993 e 1996) questo Standard esprime un crescente interesse<br />
per la soggettività e per il carico di lavoro mentale quando, oltre alla corretta<br />
progettazione, attribuisce importanza prioritaria alla validazione, implementazione e<br />
valutazione dei sistemi di lavoro. Nelle revisioni della ISO 6385 si avverte l’esigenza<br />
di approfondire il concetto di benessere inteso come sintesi complessa di eventi che<br />
chiamano in causa la soggettività.<br />
La valutazione del carico di lavoro mentale non può prescindere dai differenti livelli<br />
di coinvolgimento illustrati nella prossima slide; il diagramma mostra che il progetto<br />
di un sistema di lavoro attraversa vari stadi che contribuiscono a definirne la<br />
complessità.<br />
Il livello più esterno si riferisce ai fattori sociali, culturali ed etnici che possono<br />
influenzare e condizionare il processo di carico mentale, sicurezza e performance. Il<br />
livello successivo comprende variabili riguardanti l’organizzazione del processo di<br />
lavoro. Il modello generale delle relazioni fra lavoratore e sistema di lavoro richiede<br />
attenzione per quanto riguarda l’ambiente di lavoro, lo spazio di lavoro e<br />
l’attribuzione della mansione.<br />
Daniele Gullà R.S.A. <strong>Falcri</strong>Cariparma – Area Bologna<br />
Email: DanieleGulla@Cariparma.it
9<br />
Modello generale delle relazioni fra lavoratore e sistema di lavoro (traduzione da ISO<br />
6385, rev.1993)<br />
Lavoratori<br />
Macchine/Attrezzature<br />
Organi<br />
Sensoriali<br />
Processo<br />
Elaborazione<br />
operativo<br />
Organi<br />
Effettori<br />
Informazioni<br />
(compito lavorativo)<br />
Azione<br />
Display<br />
-visivi<br />
-uditivi<br />
-tattili<br />
Dispositivi<br />
di controllo<br />
Spazio di lavoro<br />
Ambiente di lavoro<br />
Sistema di lavoro<br />
Organizzazione del lavoro<br />
Ambiente socio-culturale<br />
Daniele Gullà R.S.A. <strong>Falcri</strong>Cariparma – Area Bologna<br />
Email: DanieleGulla@Cariparma.it
10<br />
Nelle ultime revisioni del 1996 lo Standard annuncia la necessità di valutale il<br />
sistema di lavoro attraverso i parametri di salute e benessere, sicurezza e<br />
performance, riferendosi a tre categorie di valutazione:<br />
Salute e benessere Sicurezza Performance<br />
- Medico/Fisiologici - Affidabilità - Qualità<br />
- Soggettivi - Errori - Quantità<br />
- Psicologici - Comportamenti<br />
a rischio<br />
- Successi parziali<br />
- Incidenti<br />
Le norme ISO 10075 sono più specifiche, trattano di “Principi ergonomici correlati<br />
al carico di lavoro mentale”; la prima parte del 1991 3 focalizza l’attenzione su<br />
“termini generali e definizioni” con l’intento di uniformare il linguaggio fra addetti ai<br />
lavori, soprattutto per quanto riguarda stress – strain – fatica mentale e stati che ne<br />
derivano, preoccupandosi di uniformare i termini e le definizioni sul “mentale”<br />
riferiti a processi cognitivi, emozionali e di comunicazione.<br />
In questo Standard lo stress mentale viene definito come “la somma di tutte le<br />
influenze valutabili che provengono da fonti esterne e interferiscono con un essere<br />
umano fino a condizionarlo mentalmente”.<br />
Lo strain mentale è “l’effetto immediato dello stress mentale vissuto dall’individuo<br />
che risente di precondizioni stabili o del momento, inclusi gli stili di coping<br />
individuali”.<br />
Lo Standard pone la fatica mentale come “riduzione temporanea di efficienza<br />
funzionale (fisica e mentale) che dipende dall’intensità, durata ed evoluzione nel<br />
tempo del precedente strain mentale. Di solito la fatica mentale si vince ristabilendo<br />
l’equilibrio psicofisico piuttosto che ricorrere a cambiamenti di attività”.<br />
Il rapporto fra stress e strain nel carico di lavoro mentale; l’ambiente di lavoro viene<br />
considerato come possibile causa di stress mentale attraverso le diverse variabili<br />
situazionali che possono determinarlo. Anche la persona viene indicata come<br />
variabile determinante nell’influenzare la relazione stress-strain, per cui occorre<br />
valutare le caratteristiche individuali che condizionano i comportamenti nella vita e,<br />
in modo particolare, sul lavoro. Questa interazione fra variabili ambientali e<br />
caratteristiche individuali possono determinare il calo precoce di efficienza<br />
funzionale, il rapporto non equilibrato fra performance e sforzi prodotti (minor<br />
efficienza) e il tipo e la frequenza degli errori commessi.<br />
3 La proposta di revisione ISO 10075-1 del 1996 ha lasciato sostanzialmente invariato questo Standard.<br />
Daniele Gullà R.S.A. <strong>Falcri</strong>Cariparma – Area Bologna<br />
Email: DanieleGulla@Cariparma.it
11<br />
La seconda parte: “Principi di progettazione” è trattata nel draft finale di ISO 10075-<br />
2 del 1996 con lo scopo di enfatizzare il contributo dell’ergonomia per evitare o<br />
ridurre il carico di lavoro mentale sia attraverso un controllo qualitativo del compito,<br />
dell’attrezzatura, dell’ambiente e dell’organizzazione, sia regolando la durata<br />
dell’esposizione. Si parla, quindi, di principi ergonomicamente corretti da applicare<br />
nelle differenti fasi del processo e soluzione progettuale, per influenzare:<br />
a) l’intensità del carico di lavoro correlato a:<br />
qualità del compito e/o dell’attività<br />
qualità dell’attrezzatura tecnica<br />
qualità dell’ambiente di lavoro<br />
qualità dell’organizzazione<br />
b) la durata dell’esposizione temporale del lavoro rispetto:<br />
al livello dell’organizzazione temporale del lavoro.<br />
ISO 10075-2 propone, inoltre, delle linee guida per valutare la situazione a rischio di<br />
fatica mentale ed indica le azioni necessarie per prevenirla e ridurla.<br />
ISO 10075-1 ha sottolineato che la monotonia lavorativa insorge soprattutto quando<br />
una mansione, protratta nel tempo, presuppone un campo d’azione ristretto, un<br />
impiego cognitivo medio - alto, ripetitività e condizioni ambientali troppo uniformi.<br />
Compiti ben progettati sin dall’inizio non dovrebbero presentare queste caratteristiche<br />
ma, se il problema va risolto strada facendo, le linee guida contenute in ISO 10075-2<br />
propongono l’automatizzazione delle funzioni più ripetitive ed elencano una serie di<br />
condizioni da rispettare. Nel caso in cui non sia possibile svolgere mansioni<br />
diversificate l’operatore dovrà essere messo nelle condizioni di percepire il progresso<br />
raggiunto dal sistema anche attraverso il contributo della sua prestazione.<br />
ISO 10075-3 è una bozza di International Standard proposta dai Giapponesi nel 1995.<br />
Viene ancora considerata un’estensione di ISO 6385/1981, in quanto l’applicazione<br />
dei principi ergonomici nella progettazione dei sistemi di lavoro si riferiscono a tutte<br />
le variabili d’interesse, ed un’integrazione di ISO 10075-1 e ISO 10075-2 che hanno<br />
trattato nello specifico il problema del carico di lavoro mentale. Lo scopo è quello di<br />
fornire una guida alla scelta delle misure più appropriate per valutare questa variabile<br />
sia attraverso lo studio di comportamenti e reazioni indotti in laboratorio, sia in<br />
situazioni lavorative reali.<br />
L’idea di fondo è quella di utilizzare:<br />
‣ l’analisi del compito per valutare l’eventuale stress mentale;<br />
‣ le misure soggettive, comportamentali, fisiologiche e biochimiche<br />
per avere indicazioni sul grado di strain mentale.<br />
Daniele Gullà R.S.A. <strong>Falcri</strong>Cariparma – Area Bologna<br />
Email: DanieleGulla@Cariparma.it
12<br />
La valutazione dello strain deve essere integrata dalla valutazione dello stress perché<br />
lo strain non è necessariamente una peculiarità dello stress. Va considerato che la<br />
misura dello strain mentale non significa sempre valutazione degli effetti negativi.<br />
La bozza ISO 10075-3 non è esaustiva e sono già state apportate delle integrazioni a<br />
proposito delle misure suggerite dallo Standard. Poiché il “mentale” ha stretti rapporti<br />
di parentela con l’usabilità del prodotto software, vanno considerate le norme ISO<br />
9000 sulla qualità e la garanzia di qualità: in particolare il progetto di norme ISO<br />
9241 che trattano, fra l’altro, di usabilità ed ergonomia cognitiva da applicare<br />
all’elaborazione dell’infor-mazione da parte dell’uomo, al fine di rispettare la<br />
necessaria analogia fra processi mentali e processi meccanici.<br />
Daniele Gullà R.S.A. <strong>Falcri</strong>Cariparma – Area Bologna<br />
Email: DanieleGulla@Cariparma.it
13<br />
2. DOVE E PERCHE’ E’ IMPORTANTE PREVENIRE<br />
Dove intervenire risulta chiaro da una lettura appropriata del Decreto in oggetto in<br />
tema di rischio stress da lavoro correlato, praticamente ovunque vi siano lavoratori.<br />
PRINCIPALI NO<strong>VITA</strong>' IN TEMA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI<br />
Cosa dice l'Accordo europeo in tema di stress da lavoro correlato <br />
....Lo stress da lavoro correlato può essere causato da vari fattori quali il contenuto e<br />
l’organizzazione del lavoro, l’ambiente di lavoro, una comunicazione “povera”, ecc.,<br />
....un alto assenteismo o un’elevata rotazione del personale, conflitti interpersonali o<br />
lamentele frequenti da parte dei lavoratori sono alcuni dei sintomi che possono<br />
rivelare la presenza di stress da lavoro,<br />
…secondo l’accordo europeo in tema da stress da lavoro correlato l’individuazione di<br />
un problema di stress da lavoro può avvenire attraverso un’analisi di fattori quali<br />
l’organizzazione e i processi di lavoro (pianificazione dell’orario di lavoro, grado di<br />
autonomia, grado di coincidenza tra esigenze imposte dal lavoro e<br />
capacità/conoscenze dei lavoratori, carico di lavoro, ecc.), le condizioni e l’ambiente<br />
di lavoro (esposizione ad un comportamento illecito, illuminazione insufficiente,<br />
elettrosmog, al rumore, al calore, a sostanze pericolose come le polveri sottili, ecc.),<br />
la comunicazione (incertezza circa le aspettative riguardo al lavoro, prospettive di<br />
occupazione, un futuro cambiamento, ecc.) e i fattori soggettivi ( pressioni emotive e<br />
sociali, sensazione di non poter far fronte alla situazione, percezione di una mancanza<br />
di aiuto, ecc.).<br />
Il documento di VALUTAZIONE DEI RISCHI deve contenere anche l'indicazione<br />
delle persone (figure aziendali) incaricate di attuare le procedure che portano a<br />
rimuovere i rischi elencati nel DVR entro il 29 luglio 2008 (rinviato al 1° gennaio<br />
2009).<br />
Daniele Gullà R.S.A. <strong>Falcri</strong>Cariparma – Area Bologna<br />
Email: DanieleGulla@Cariparma.it
14<br />
PERCHE’ E’ IMPORTANTE <br />
E’ importante prevenire non solo per salvaguardare la salute del lavoratore ma per<br />
migliorare l’efficienza di quest’ultimo in azienda. Anche le aziende hanno tutto da<br />
guadagnarci se il lavoratore non è stressato ma, al contrario, è sereno e motivato. Lo<br />
stress nuoce, oltre che al dipendente, alle aziende in misura del 50/60 % sul prodotto<br />
del lavoro efficace.<br />
Di seguito si riporta un “fac-simile” degli indici di valutazione di rischio che le<br />
aziende dovrebbero calcolare.<br />
Valutazione complessiva stress lavoro correlato<br />
Distribuzione fonti di rischio presso i lavoratori dell'azienda<br />
% Fonti di rischio stress lavoro correlato<br />
5% Mancata considerazione come partner<br />
5% Carente organizzazione del lavoro con frequenti interruzioni<br />
5% Basse garanzie del posto di lavoro<br />
5% Insufficiente qualificazione professionale<br />
5% Mancato coinvolgimento nelle decisioni relative alle proprie mansioni<br />
5% Ridotte prospettive di promozione<br />
10% Mancata disponibilità di attrezzi e documenti in quantità sufficiente e al tempo<br />
giusto<br />
8% Mobbing verticale o orizzontale (conflitti tra colleghi)<br />
5% Rumorosità ambiente di lavoro<br />
11% Insoddisfazione della propria situazione di lavoro<br />
8% Impossibilità a parlare apertamente degli esistenti conflitti<br />
6% Mancato riconoscimento delle esigenze familiari<br />
10% Impossibilità a influenzare il ritmo di lavoro<br />
16% Mansioni inadatte alle capacità del lavoratore<br />
16% Impossibilità di fare proposte o criticare i superiori senza subire conseguenze<br />
16% Variazioni microclimatiche ambiente di lavoro (Temp. Polveri, etc.)<br />
16% Insufficiente tempo per pianificare e organizzare convenientemente il lavoro<br />
10% Vibrazioni ambiente di lavoro<br />
11% Campi elettromagnetici (ronzii a 50 Hz, collegamenti volanti e fili scoperti)<br />
Daniele Gullà R.S.A. <strong>Falcri</strong>Cariparma – Area Bologna<br />
Email: DanieleGulla@Cariparma.it
15<br />
La mancata messa in opera di tale documento conoscitivo e soprattutto la mancata<br />
adozione di misure contrastanti per prevenire o limitare lo stress correlato possono far<br />
emergere con il tempo diversi rischi patologici soprattutto di carattere psicosomatico,<br />
tra i quali i principali elencati nel documento unico sono i seguenti:<br />
- Disturbi dell’alimentazione (anoressia, bulimia)<br />
- Disturbi gastroenterici (ulcera e colite)<br />
- Disturbi cardiocircolatori (ipertensione, ischemia)<br />
- Disturbi respiratori (asma bronchiale)<br />
- Disturbi allergici (insorgere di intolleranze alimentari)<br />
- Disturbi urogenitali (alterazioni mestruali, incontinenza)<br />
- Disturbi sessuali (impotenza)<br />
- Disturbi locomotori (dolori lombari, reumatismo psicogeno, cefalee da<br />
contrazione muscolare)<br />
- Disturbi dermatologici (sudore, pallore, arrossamento, herpes, psoriasi, ecc.)<br />
- Disturbi del sonno (insonnia, incubi)<br />
- Disturbi comportamentali (isolamento, “tic” nervosi, balbuzie, tabagismo,<br />
alcolismo, consumo di droghe e stupefacenti, dipendenza da farmaci,<br />
insoddisfazione, riduzione livelli di aspirazione, irritabilità, tensione, ansia,<br />
apatia, ecc…)<br />
….E QUESTI SONO SOLO I PRINCIPALI!!!<br />
QUALI SONO I RISCHI PRINCIPALI PER L’AZIENDA <br />
- Assenteismo<br />
- Scarsa collaborazione<br />
- Conflittualità<br />
- Bassa qualità<br />
- Scarso rendimento<br />
- Non raggiungimento degli obiettivi aziendali<br />
- Trasmettere l’insoddisfazione alla clientela<br />
- Contribuisce a diffondere una cattiva immagine esterna dell’azienda<br />
(pubblicità negativa)<br />
- Aumentano Contenziosi e Cause Legali<br />
Daniele Gullà R.S.A. <strong>Falcri</strong>Cariparma – Area Bologna<br />
Email: DanieleGulla@Cariparma.it
16<br />
3. LA COMMISSIONE DI CONTROLLO E LE SANZIONI PREVISTE;<br />
OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO<br />
I fattori di rischio stress da lavoro correlato relativamente alle condizioni psicosociali<br />
e del microclima ambientale prevedono in sintesi che il Datore di Lavoro esegua i<br />
seguenti step primari:<br />
STRESS: GESTIONE DEL RISCHIO<br />
● Predisposizione e attuazione di ragionevoli e praticabili<br />
strategie di gestione dello stress, che devono<br />
riguardare sia l’organizzazione del lavoro sia le<br />
modalità operative e comportamentali degli operatori<br />
(prevenzione primaria)<br />
● Attenta sorveglianza sanitaria ed interventi di supporto<br />
(prevenzione secondaria)<br />
● Interventi di compensazione, terapia e riabilitazione<br />
(prevenzione terziaria)<br />
● Monitoraggio e valutazione degli interventi effettuati con<br />
periodico riesame di tutto il processo<br />
s<br />
SORVEGLIANZA SANITARIA<br />
Daniele Gullà R.S.A. <strong>Falcri</strong>Cariparma – Area Bologna<br />
Email: DanieleGulla@Cariparma.it
17<br />
“La responsabilità di attuare misure di prevenzione, finalizzate all’eliminazione<br />
o riduzione dei rischi da stress da lavoro, ricade sul Datore di Lavoro; il<br />
mancato adempimento è sanzionato penalmente con l’arresto da 2 a 4 mesi o<br />
l’ammenda da 500 a 2.500 euro.”<br />
La Costituzione italiana tutela la salute come diritto fondamentale dell’individuo che<br />
deve essere salvaguardato nel modo più completo (art.32), e per questo la<br />
Costituzione sancisce una generale tutela del lavoro (art.35) e fissa i limiti ai diritti di<br />
iniziativa economica (art. 41).<br />
Il Codice Civile, con gli artt. 2043, 2050, 2087, riveste un ruolo fondamentale e<br />
centrale imponendo al datore di lavoro di “adottare nell’esercizio dell’impresa le<br />
misure che, secondo la particolarità del lavoro, l’espressione e la tecnica, sono<br />
necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro”.<br />
Il Codice Penale, con gli artt. 32bis, 32ter, 162bis, 582, 589, 590, inerenti a “lesioni<br />
personali e omicidio colposo”.<br />
Lo Statuto dei diritti dei lavoratori (L.300/70) conferisce (art. 9) ai lavoratori il<br />
diritto di controllare l’applicazione delle norme di prevenzione su infortuni e malattie<br />
professionali e di promuovere le misure idonee alla tutela della salute. Impiegando<br />
direttamente i lavoratori nei compiti di prevenzione, lo statuto ha ampliato il<br />
contenuto dell’art. 2087 del codice civile, che limita la tutela all’ambito del solo<br />
rapporto individuale, considerando l’imprenditore come unico agente della politica di<br />
prevenzione e, in questo senso, precorrendo l’impostazione del Decreto legislativo n.<br />
626/1994.<br />
Esistono, inoltre, una serie di leggi che regolano la materia in generale:<br />
i Dpr n. 547/1955 e 302/1956, per quanto riguarda la prevenzione degli infortuni; i<br />
Dpr n. 303/1956 e n. 1124/1965 per quanto riguarda l’igiene del lavoro; la legge n.<br />
833/1978, che ha attribuito alle Unità sanitarie locali (allora, ora Aziende sanitarie<br />
locali) i compiti di prevenzione, igiene e controllo sullo stato di salute dei lavoratori<br />
(già di competenza degli ispettorati del lavoro); il Decreto legislativo n.758 del<br />
19.12.1994 (disciplina sanzionatoria in materia di lavoro); oltre ad altre leggi che<br />
regolamentano materie, settori o ipotesi specifiche.<br />
Con la Legge n. 142 del febbraio del 1992, comunemente conosciuta come<br />
Comunitaria ’91, il Parlamento ha delegato il Governo al recepimento della<br />
Direttiva quadro 89/391 e delle prime sette direttive particolari. C’è da precisare che<br />
la prima esperienza di recepimento di direttive europee sulla salute e sicurezza nel<br />
nostro ordinamento ha sortito un impatto traumatico, sia rispetto alla concezione di<br />
prevenzione esistente tra gli addetti ai lavori (giuristi, operatori dei servizi pubblici di<br />
prevenzione, magistrati e anche sindacalisti) sia sull’insieme del mondo delle<br />
imprese.<br />
Daniele Gullà R.S.A. <strong>Falcri</strong>Cariparma – Area Bologna<br />
Email: DanieleGulla@Cariparma.it
18<br />
IN SINTESI :<br />
Il Datore di Lavoro deve provvedere, tramite l’ufficio delegato SPP (Servizio<br />
Prevenzione e Protezione) e un Medico Competente scelto dal medesimo Datore<br />
di Lavoro, congiuntamente al Rappresentante Sindacale d’Area R.L.S. alla<br />
messa in opera di tutte le misure cautelative elencate dal D.Lgs 81/08 già<br />
attuativo dal 3/8/2007 e obbligatorio dal 01/01/09.<br />
Tra le varie materie che riguardano il Decreto in oggetto inerenti il monitoraggio<br />
ambientale nei luoghi di lavoro, si riporta di seguito, quello relativo al problema<br />
dell’elettrosmog D. Lgs 257 (argomento trattato più specificamente nell’allegato) che<br />
dice espressamente:<br />
Decreto Legislativo 19 novembre 2007, n. 257 (parte)<br />
"Attuazione della direttiva 2004/40/CE sulle prescrizioni minime di sicurezza e<br />
di<br />
salute relative all'esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici<br />
(campi elettromagnetici) "<br />
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 9 dell' 11 gennaio 2008<br />
IL PRESIDENTE <strong>DELLA</strong> REPUBBLICA<br />
Visti gli articoli 76 e 87 della Costituzione;<br />
Vista la legge 25 gennaio 2006, n. 29, recante «Disposizioni per l'adempimento di<br />
obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee - Legge<br />
comunitaria 2005», ed in particolare l'articolo 1 e l'Allegato B;<br />
Vista la direttiva 2004/40/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile<br />
2004,<br />
sulle prescrizioni minime di sicurezza e salute relative all'esposizione dei lavoratori ai<br />
rischi derivanti dagli agenti fisici (campi elettromagnetici);<br />
Visto il decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, attuazione della direttiva<br />
89/391/CEE, della direttiva 89/654/CEE, della direttiva 89/655/CEE, della direttiva<br />
89/656/CEE, della direttiva 90/269/CEE, della direttiva 90/270/CEE, della direttiva<br />
90/394/CEE, della direttiva 90/679/CEE, della direttiva 93/88/CEE, della direttiva<br />
95/63/CE, della direttiva 97/42/CE, della direttiva 98/24/CE, della direttiva 99/38/CE,<br />
della direttiva 2001/45/CE e della direttiva 99/92/CE, della direttiva 2003/10/CE e<br />
della<br />
direttiva 2003/18/CE riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei<br />
lavoratori durante il lavoro e successive modificazioni;<br />
Vista la legge 22 febbraio 2001, n. 36, recante legge quadro sulla protezione delle<br />
esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici; ecc....<br />
Daniele Gullà R.S.A. <strong>Falcri</strong>Cariparma – Area Bologna<br />
Email: DanieleGulla@Cariparma.it
19<br />
PROTEZIONE DA AGENTI FISICI: CAMPI ELETTROMAGNETICI<br />
Capo I<br />
DISPOSIZIONI GENERALI<br />
Art. 49-terdecies Campo di applicazione<br />
1. Il presente titolo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro<br />
i<br />
rischi per la salute e la sicurezza derivanti dall'esposizione ai campi elettromagnetici<br />
(da 0 Hz a 300 Ghz), ecc.<br />
Visto che la corrente di casa è a 50 Hz, ed è una frequenza che molti studi indicano<br />
come<br />
pericolosa se vi si è esposti per un tempo sufficiente, visto che è all’interno delle<br />
frequenze<br />
che lo stato Italiano e la comunità Europea obbliga con una legge i datori di<br />
lavoro di<br />
verificare che negli ambienti di lavoro l’elettrosmog non superi certi livelli.<br />
Riteniamo<br />
intelligente se c’è un obbligo per il datore di lavoro fare una verifica del livello di<br />
elettrosmog anche negli ambienti in cui viviamo normalmente nella nostra abitazione,<br />
come la camera da letto dei grandi ma soprattutto dei bambini, cucina sale ecc.<br />
Se c’è una legge decisa dal Governo Europeo e dal Governo Italiano, è inutile<br />
nasconderlo, il problema elettrosmog è reale.<br />
ATTENZIONE il Decreto Legge è per tutte le aziende, piccole attività, uffici,<br />
negozi, bar ecc., che non hanno macchinari elettrici particolarmente grandi.<br />
Potrebbero avere dei computer, come spesso troviamo in molte case, dei<br />
monitor come a casa quello dei televisori o delle attrezzature come fotocopiatrici,<br />
stampanti, che assorbono bassa quantità di energia che potremmo paragonare<br />
ad una lavatrice, ad una lavastoviglie ha un ferro da stiro, a un frullatore, un<br />
Phone, ecc. E non come si potrebbe pensare solo per mega industrie che<br />
potenzialmente posso inquinare moltissimo, ragione di più per verificare anche a<br />
casa nostra, gli ambienti dove spesso sostiamo ancora più a lungo che sul<br />
lavoro. La prevenzione in questo è soprattutto capire se gli ambienti in cui<br />
viviamo e facciamo vivere i nostri figli, le persone a noi care, sono potenzialmente<br />
pericolosi o meno a livello di elettrosmog.<br />
Daniele Gullà R.S.A. <strong>Falcri</strong>Cariparma – Area Bologna<br />
Email: DanieleGulla@Cariparma.it
20<br />
4. LE MISURE ADOTTABILI PER LIMITARE E/O ELIMINARE IL<br />
RISCHIO DELL’INSORGERE <strong>DELLA</strong> MALATTIA<br />
La promozione della salute sul luogo di lavoro si basa sulla cooperazione<br />
multisettoriale e multidisciplinare e può essere attuata con successo soltanto a<br />
condizione che tutti i principali protagonisti si impegnino in essa; soltanto così la<br />
promozione della salute sul luogo di lavoro può conseguire la propria finalità<br />
di"persone sane in organizzazioni sane". La parola chiave per cui è: PROMUOVERE!<br />
La Commissione europea (1997b) ha inoltre pubblicato un Libro verde che esamina<br />
le possibilità di aumentare l'occupazione e la competitività attraverso una migliore<br />
organizzazione del lavoro a partire dal luogo di lavoro, basata sulla competenza, la<br />
fiducia e la qualità. Essa comporta da parte della direzione aziendale e dei lavoratori<br />
la volontà e capacità di prendere iniziative, migliorare la qualità dei beni e dei servizi,<br />
introdurre innovazioni e sviluppare il processo di produzione e le relazioni con la<br />
clientela.<br />
Secondo il Libro verde non esiste un solo modello per una tale "azienda flessibile"<br />
ma un'infinita varietà di modelli, che vengono costantemente adeguati alle condizioni<br />
delle singole aziende e dei relativi lavoratori. Scopo di questi modelli è migliorare la<br />
competitività delle aziende europee, la qualità della vita lavorativa e la capacità di<br />
inserimento professionale della forza lavoro.<br />
Il Libro verde ha saputo stimolare in tutta l'Unione europea un vivace dibattito tra<br />
datori di lavoro e sindacati, autorità pubbliche e altre parti interessate. Sono state<br />
organizzate diverse conferenze a cui hanno partecipato migliaia di persone.<br />
La discussione relativa al Libro verde ha spinto la Commissione a chiedere alle parti<br />
sociali di assumere, a tutti i livelli, un ruolo guida nello sviluppo di una nuova<br />
impostazione dell'organizzazione del lavoro. Pertanto con questa Comunicazione si<br />
tenta di identificare la migliore strategia per tutti gli attori a seconda dei livelli<br />
d'intervento, in modo da affrontare i problemi chiave e impostare in modo positivo il<br />
cambiamento, cercando di conciliare le esigenze di flessibilità delle imprese e le<br />
esigenze di sicurezza dei lavoratori in una fase di cambiamento.<br />
Le strategie della Commissione per una nuova organizzazione del lavoro sono<br />
indirizzate al raggiungimento dell’obiettivo di arrivare al concetto di “azienda<br />
flessibile” che preveda anche l’essere “un’azienda sana”, e per il raggiungimento di<br />
tale obiettivo fornisce le indicazioni che reputa prioritarie:<br />
‣ Assicurare una formazione adeguata che mette in campo il concetto di<br />
formazione permanente per adeguare le competenze dei lavoratori alle esigenze<br />
aziendali promuovendo tanto la capacità di inserimento professionale per tutta la<br />
vita quanto la competitività dell'azienda e tenendo conto altresì della necessità di<br />
prevenire lo stress connesso al lavoro e di promuovere la produttività.<br />
‣ Introdurre nuovi pacchetti di orari di lavoro in un contesto globale. In questo<br />
caso si tratta di coniugare la flessibilità con la sicurezza, la salute sul posto di<br />
lavoro con la produttività, il miglioramento della capacità di inserimento<br />
Daniele Gullà R.S.A. <strong>Falcri</strong>Cariparma – Area Bologna<br />
Email: DanieleGulla@Cariparma.it
21<br />
professionale con il raggiungimento di un equilibrio ottimale fra lavoro e vita<br />
familiare, in un'ottica di prevenzione dello stress connesso al lavoro e di<br />
promozione di luoghi di lavoro sani e competitivi.<br />
‣ Favorire la diversificazione dei rapporti di lavoro e nuove forme di lavoro. Nel<br />
contesto attuale ciò significa consentire nuove forme di rapporto contrattuale e di<br />
percorsi di carriera, fornendo al tempo stesso sicurezza ai lavoratori, ad esempio<br />
per ciò che riguarda la continuità dell'impiego, la copertura previdenziale e le<br />
opportunità di formazione; anche in questo caso i principi guida devono essere<br />
quelli della prevenzione dello stress e della promozione della salute, accanto alla<br />
produttività.<br />
‣ Assicurare condizioni ottimali per l'introduzione e adozione di nuove<br />
tecnologie. I suddetti programmi devono assicurare che la prevenzione dello<br />
stress e la promozione della salute siano integrate nell'introduzione delle nuove<br />
tecnologie.<br />
‣ Promuovere la motivazione e capacità di adattamento dei lavoratori attraverso<br />
una più ampia partecipazione. Anche in questo caso si tratta di attuare tali azioni<br />
tenendo pienamente conto della salute e del benessere della forza lavoro,<br />
favorendo fra l'altro un'adeguata partecipazione dei lavoratori alla<br />
programmazione e attuazione delle misure.<br />
‣ Promuovere la parità di opportunità. Occorre tenere conto della prospettiva di<br />
genere al fine di promuovere la parità di trattamento fra uomini e donne,<br />
consentendo fra l'altro alle donne l'accesso e il rientro nel mondo del lavoro,<br />
offrendo la possibilità di conciliare le responsabilità familiari con quelle<br />
professionali e garantendo "l'elevato livello di protezione della salute umana"<br />
richiesto dal Trattato di Amsterdam.<br />
‣ Istruzione e formazione. Per raggiungere gli obiettivi summenzionati, è<br />
urgentemente necessario riformare i programmi di formazione professionale in<br />
vari ambiti, promuovendo in maniera integrata sia la modernizzazione del lavoro<br />
organizzativo che la prevenzione dello stress connesso al lavoro. Ciò implica<br />
l'adeguamento di numerosi programmi di studio attualmente adottati nei<br />
politecnici, nelle facoltà universitarie di economia e commercio, medicina e<br />
scienze sociali.<br />
L’opportunità delle iniziative esposte trova riscontro anche nella risoluzione del<br />
Parlamento europeo A4-0050/99 (del 25 febbraio 1999). Nella menzionata<br />
risoluzione il Parlamento europeo ribadisce, fra l’altro, che il lavoro debba essere<br />
adattato alle capacità e ai bisogni delle persone e non viceversa, evitando uno<br />
scollamento tra le esigenze del mondo del lavoro e le capacità dei lavoratori facendo<br />
sì che questi continuino a lavorare fino all’età della pensione, anche tramite l’utilizzo<br />
delle nuove tecnologie.<br />
Lo stesso Parlamento europeo esorta la Commissione ad analizzare le nuove<br />
problematiche che non sono coperte dalla legislazione attuale relativamente allo<br />
stress, il logoramento, le aggressioni e le molestie sul luogo di lavoro; inoltre rileva<br />
Daniele Gullà R.S.A. <strong>Falcri</strong>Cariparma – Area Bologna<br />
Email: DanieleGulla@Cariparma.it
22<br />
che le patologie osteomuscolari e i fattori psicosociali costituiscono oggigiorno la<br />
maggiore minaccia per la salute dei lavoratori. Invita a prestare attenzione<br />
all’importanza dell’ergonomia ai fini del miglioramento delle condizioni di salute e<br />
sicurezza sul luogo di lavoro.<br />
Del resto, il quadro che emerge attualmente nel mondo del lavoro come già<br />
evidenziato da studi precedenti prodotti anche dalla CGIL in passato, conferma<br />
quanto segue:<br />
‣ evasione dilagante degli obblighi di legge in materia di sicurezza<br />
del lavoro;<br />
‣ tassi elevati di personale che presenta sintomatologie da stress<br />
correlato;<br />
‣ mancato addestramento e formazione delle figure professionali;<br />
‣ scarsa presenza ed incisività dell’azione sindacale;<br />
‣ scarso controllo e potere contrattuale del sindacato sulle<br />
condizioni di lavoro.<br />
In questo ambito il ruolo di tutte le Organizzazioni Sindacali potrebbe essere quello<br />
di svolgere un’azione coattiva di controllo con l’azienda che sortirebbe riflessi più<br />
incisivi sull’operato dell’attività sindacale stessa, più di quello che non sia stato<br />
sicuramente nell’ultimo decennio di vertenze e di lotte per la tutela dei diritti dei<br />
lavoratori.<br />
Daniele Gullà R.S.A. <strong>Falcri</strong>Cariparma – Area Bologna<br />
Email: DanieleGulla@Cariparma.it
23<br />
5. ELEMENTI INNOVATIVI PER MIGLIORARE L’AZIONE PREVENTIVA<br />
Gli strumenti innovativi e propositivi che si potrebbero proporre in virtù<br />
dell’auspicabile miglioramento della qualità della vita nell’habitat lavorativo sono ad<br />
esempio:<br />
‣ Promuovere informando con apposite campagne interne i<br />
propri collaboratori sugli atteggiamenti da adottare per<br />
prevenire il rischio da stress correlato;<br />
‣ Avvalersi di studiosi esterni per il monitoraggio ambientale;<br />
alcune aziende di settore offrono gratuitamente la possibilità di<br />
condurre un monitoraggio ambientale “pilota” in cambio della<br />
divulgazione esterna come “Azienda Testimone” (promuovere<br />
all’esterno significa pubblicizzare l’innovazione e la tutela dei<br />
propri lavoratori con il vantaggio per l’azienda di un ritorno<br />
della propria buona immagine);<br />
‣ Promuovere l’utilizzo di nuove tecnologie biocompatibili<br />
nell’arredamento e soprattutto nell’utilizzo dell’illuminazione<br />
come ad esempio, adottare sistemi di illuminazione basati sul<br />
principio dello “Spettro Solare” che garantiscono una qualità<br />
della luce molto simile a quella naturale e i cui effetti possono<br />
ripercuotersi positivamente sia sull’attività quotidiana del<br />
personale che sulla clientela;<br />
‣ Promuovere l’utilizzo di nuove tecnologie per risanare<br />
l’individuo all’interno dell’habitat lavorativo, come i generatori<br />
di frequenze biocompatibili a metodologia YgreneOib che hanno<br />
la funzione di mitigare gli effetti nefasti dell’elettrosmog<br />
ristabilendo il giusto equilibrio vibrazionale e rotazionale delle<br />
nostre cellule innalzando il livello delle difese immunitarie.<br />
‣ Divulgare e promuovere studi e interventi di settore<br />
coinvolgendo il personale dimostrando un’effettiva attenzione e<br />
sensibilità dell’azienda nei confronti della salute del lavoratore;<br />
quest’azione non può che migliorare il rapporto<br />
lavoratore/datore di lavoro.<br />
Daniele Gullà R.S.A. <strong>Falcri</strong>Cariparma – Area Bologna<br />
Email: DanieleGulla@Cariparma.it
24<br />
6. SITUAZIONE FILIALI DI BOLOGNA E CONCLUSIONI<br />
Come FALCRICARIPARMA riteniamo che nulla di cui sopra sia stato messo in<br />
atto dall’azienda che, contrariamente alle regole, sta adottando con il personale<br />
una “politica di confronto” che verte nella direzione esattamente opposta, con<br />
pressioni commerciali e psicologiche, rotazione del personale, ritmi e carichi di<br />
lavoro che non migliorano la qualità della vita in ambito lavorativo, come è<br />
previsto dal Decreto 81/08, ma esasperano quelle condizioni precarie che<br />
sussistono dalla migrazione delle filiali ex BancaIntesa in Cariparma.<br />
L’INTERVENTO DEVE COINVOLGERE TUTTE LE FILIALI E I<br />
DIPENDENTI CHE IN ESSE LAVORANO METTENDO IN EVIDENZA LE<br />
SINGOLE CRITICITA’ E ATTUANDO TUTTE LE MISURE NECESSARIE<br />
PER RISOLVERLE RISPETTANDO IL DECRETO IN OGGETTO!<br />
C’è da riflettere dopo quello che è emerso da una prima lettura, se pur parziale, sugli<br />
adempimenti che l’Azienda doveva già avere messo in atto dall’anno scorso ed in<br />
particolare sugli atteggiamenti obbligatori del rispetto del D.Lgs 81/08 attuativo<br />
operativamente dal 1° Gennaio 2009. Cosa ha fatto l’azienda Nulla per ora!!!<br />
Come si presenta la situazione dell’Area Bologna “fotografata” al 01/01/09 <br />
Risposta: inadeguata!<br />
In pratica tutte le Filiali visitate, ivi comprese quelle di nuova apertura, presentano<br />
più di una criticità tra quelle elencate in precedenza. In capo a tutte, la vecchia<br />
Sede di Bologna, che dovrebbe essere il “fiore all’occhiello” della città! Elencarle<br />
tutte singolarmente occorrerebbero diverse pagine, tuttavia verranno riportate le<br />
principali criticità ambientali presenti nelle singole agenzie a cui occorre porvi<br />
rimedio in quanto inaccettabili ed in contrasto con la nuova normativa vigente. E’<br />
sufficiente descrivere che in linea generale, tutti i problemi riscontrati, sono come di<br />
seguito ascrivibili a:<br />
Gestione ed Organizzazione del personale,<br />
Pressioni commerciali e psicologiche (già in essere patologie da stress 4 ),<br />
Mobbing verticale/orizzontale,<br />
Sostituzioni e scarsità di personale mediamente presente in filiale,<br />
Stress correlato a spostamenti di personale poco razionali e con conseguente<br />
disagio logistico per il lavoratore (ci sono casi di colleghi stressati),<br />
Carichi di responsabilità e competenze inadeguate,<br />
Ruoli e Competenze non supportate da un adeguata formazione,<br />
Ritmi e carichi di lavoro,<br />
Scarsa e confusa normativa di riferimento,<br />
Sistemi informativi obsoleti e macchinosi,<br />
Impianti elettrici di illuminazione e climatizzazione inadeguati, e non efficienti,<br />
4 Alcuni colleghi presentano sintomatologie dovute a stress correlato con ricadute fisiologiche quali, eruzioni allergiche,<br />
psoriasi, svenimenti, crisi nervose.<br />
Daniele Gullà R.S.A. <strong>Falcri</strong>Cariparma – Area Bologna<br />
Email: DanieleGulla@Cariparma.it
25<br />
<br />
<br />
Problemi strutturali,<br />
Sistemi di sicurezza e di controllo poco efficienti e/o efficaci.<br />
STATO ATTUALE DELLE FILIALI DI BOLOGNA<br />
Sede di Bologna<br />
La Sede di Bologna presenta diverse problematiche che vanno dai ritmi e carico di<br />
lavoro (alcuni colleghi sono impegnati in straordinario quasi tutti i giorni),<br />
all’organizzazione dello stesso. Carenze strutturali ed igieniche, scarsa illuminazione<br />
in alcuni locali fino a qualche mese fa occupati dal centro imprese (locali scarsamente<br />
illuminati e con aerazione insufficiente e quindi non utilizzabili come postazioni di<br />
lavoro), inefficienze degli impianti di areazione, impianto elettrico obsoleto e non a<br />
norma (l’elettricista ha parlato in via informale di “rischio incendio”), postazioni di<br />
lavoro con cavi volanti, sistemi di sicurezza, bussole e casseforti di scarsa efficienza e<br />
a rischio per i lavoratori. L’apertura porte e l’inibizione metal detector è demandata<br />
ai cassieri. La posizione di alcune telecamere sarebbe da rivedere; in particolare<br />
quella centrale del salone che guarda verso le casse. Manca una telecamera visibile<br />
dall’interno sull’ingresso principale, i colleghi devono alzarsi per andare a vedere chi<br />
suona a banca chiusa. Estintori obsoleti e cambiati solo dopo solleciti che ho fatto<br />
personalmente. Non sono state fatte da tempo prove di evacuazione reali.<br />
Strutturalmente non si presenta bene e sarebbero necessari interventi di<br />
ristrutturazione a pavimentazione e pareti. Filiale ispezionata in più occasioni dove<br />
sono state riscontrate inoltre numerose anomalie operative. La direzione è<br />
scarsamente collaborativa e disattenta alla sicurezza.<br />
Agenzia di via dei Mille<br />
Agenzia che presenta anomalie per l’impianto di condizionamento/riscaldamento, con<br />
un termostato inesistente in filiale. L’unica valvola di controllo si trova a oltre due<br />
metri di altezza tra fili spenzolanti e il collega deve avventurarsi in acrobazie per<br />
effettuarne il controllo. Filiale che presenta, come innumerevoli volte segnalato dal<br />
direttore, problematiche relative alla tenuta dei controsoffitti quando piove. In pratica<br />
con piogge abbondanti, l’acqua (vedi foto) inonda anche nel salone antecedente le<br />
casse, dove c’è la clientela, rischiando di colare nelle intersezioni della<br />
pavimentazione dove scorrono cavi elettrici! Il problema è presente dal 1995 in banca<br />
Cariplo. A distanza di tre fusioni ancora non è stato risolto! E’ proprio di questi<br />
ultimi giorni il manifestarsi di un altro evento di natura sempre strutturale. Parte<br />
dell’intonaco del soffitto sovrastante la scrivania di un collega (per fortuna assente), è<br />
caduto sbriciolandosi tra la scrivania e la pavimentazione sottostante (vedi foto).<br />
Evento già verificatosi in passato nel 2005; nella fattispecie una parte consistente<br />
dell’intonaco si distaccò nell’area adibita a cassette di sicurezza. Questo dato,<br />
Daniele Gullà R.S.A. <strong>Falcri</strong>Cariparma – Area Bologna<br />
Email: DanieleGulla@Cariparma.it
26<br />
unitamente al fenomeno dell’acqua, conferma la necessità urgente di un intervento<br />
risolutivo!<br />
Sopra: calcinacci provenienti dal soffitto sovrastante precipitati su una postazione di<br />
lavoro, al momento non occupata, nella filiale di Via dei Mille a Bologna il<br />
16/02/2009. Rilievo fotografico eseguito nello stesso giorno.<br />
A fianco: piove in banca !!! (28/03/2009)<br />
Daniele Gullà R.S.A. <strong>Falcri</strong>Cariparma – Area Bologna<br />
Email: DanieleGulla@Cariparma.it
27<br />
Agenzia di via San Felice angolo Marconi<br />
Agenzia che presenta problematiche di riscaldamento notevoli (i colleghi hanno<br />
dovuto lavorare con i cappotti quest’inverno) e del quale, nonostante le diverse<br />
segnalazioni (in filiale è presente anche un R.L.S.) sono stati risolti con il semplice<br />
ausilio di due stufette per due colleghe donne, una delle quali presa a prestito dalla<br />
filiale di via Marconi. Si auspica che la Banca trovi una soluzione con il Condominio<br />
locale per porvi rimedio in tempi utili. Problemi con l’apertura delle porte e con la<br />
cartellonistica, già segnalate dalla direzione da oltre 15 giorni per e-mail e del quale<br />
ancora si attende risposta e soprattutto un intervento risolutivo.<br />
Agenzia di via Montegrappa angolo Ghirlanda<br />
Problemi di aerazione e di riscaldamento (la filiale presenta dei blocchi nei cambi<br />
stagione) dovuti essenzialmente ad un intasamento delle grate che danno sull’esterno<br />
della banca nelle quali si trovano elementi di perturbazione e di fastidio…tra cui<br />
siringhe, escrementi e quant’altro viene buttato dall’esterno. L’odore, in particolari<br />
periodi dell’anno (soprattutto in estate) è a dir poco nauseabondo! I bagni necessitano<br />
di manutenzione, in particolare i portasciugamani non funzionanti da parecchio<br />
tempo. La cassetta medicinali và aggiornata periodicamente con sostituzione degli<br />
stessi.<br />
Agenzia di viale Pepoli angolo via Andrea Costa<br />
Filiale che per mancanza di personale è stata chiusa nei periodi natalizi. Non sono<br />
mai state fatte prove di evacuazione e ci sono dubbi sui collegamenti di allarme che<br />
fino a poco tempo fa erano ancora collegati alla rete Intesa-SanPaolo. Ci sono<br />
problemi evidenti di fuoriuscita di particolato sottile dalle grate di aerazione; i filtri<br />
sostituiti sono in un scantinato insieme a quelli puliti che vengono lasciati alla<br />
polvere (vedi documentazione fotografica seguente). Occorrerebbe valutare il<br />
rischio di assorbimento del PM sottile da parte dei lavoratori.<br />
Daniele Gullà R.S.A. <strong>Falcri</strong>Cariparma – Area Bologna<br />
Email: DanieleGulla@Cariparma.it
28<br />
Si noti l’assorbimento della carta divenuta nera e le perdite laterali di polveri respirate<br />
poi dai colleghi della filiale. Rilievo fotografico eseguito il 10/02/2009 nella filiale di<br />
viale Pepoli a Bologna.<br />
Daniele Gullà R.S.A. <strong>Falcri</strong>Cariparma – Area Bologna<br />
Email: DanieleGulla@Cariparma.it
29<br />
I filtri sostituiti in quanto sporchi e lasciati abbandonati nello scantinato. Rilievo<br />
fotografico eseguito il 10/02/2009 nella filiale di viale Pepoli a Bologna.<br />
Daniele Gullà R.S.A. <strong>Falcri</strong>Cariparma – Area Bologna<br />
Email: DanieleGulla@Cariparma.it
30<br />
I filtri puliti esposti alla polvere e sporcizia sempre nel medesimo scantinato. Rilievo<br />
fotografico eseguito il 10/02/2009 nella filiale di viale Pepoli a Bologna.<br />
Daniele Gullà R.S.A. <strong>Falcri</strong>Cariparma – Area Bologna<br />
Email: DanieleGulla@Cariparma.it
31<br />
Agenzia di Casalecchio<br />
Filiale storica come la sede di Bologna. Anomalie nelle porte di ingresso, è talaltro<br />
presente un circuito di ingresso a rilevazione biometrica non utilizzato, in cui<br />
l’apertura avviene manualmente dagli operatori di sportello. E’ presente un bancomat<br />
nell’ufficio di un gestore che presenta forti problematiche sia per l’apertura di<br />
inverno con la conseguente entrata d’aria fredda e soprattutto per una ventola ad alto<br />
inquinamento acustico per i colleghi e per la clientela. Sistemi di protezione<br />
casseforti poco efficienti, disposizione logistica e condizioni igieniche non ottimali.<br />
Agenzia di via Vittoria<br />
Problemi di sicurezza e di apertura porte. L’agenzia è stata rapinata più volte e<br />
finalmente si riscontra che, con la presenza costante della guardia giurata, gli eventi<br />
delittuosi sono radicalmente scomparsi. Problemi riscontrabili invece nell’aerazione<br />
dei locali con scarso ricambio d’aria e sensazioni quasi di soffocamento per alcuni<br />
dipendenti. D’inverno o d’estate spesso fa poco caldo o troppo freddo, e<br />
frequentemente l’impianto di condizionamento, vecchio di decenni, va in blocco. Si<br />
riscontra anche una scarsa pulizia dei filtri d’aria che spesso lasciano precipitare<br />
polveri sugli armadi e sui vestiti sottostanti. Anche in questo caso gli interventi<br />
pregressi non hanno risolto mai i problemi. Di recente, tra fine febbraio e inizio di<br />
aprile gli organi competenti per la manutenzione sono stati avvisati con e-mail<br />
perentorie dal R.L.S. di zona, sulle criticità dell’impianto di aerazione, paventando di<br />
fare intervenire la A.U.S.L. locale se non venivano presi dei provvedimenti. A un<br />
mese di distanza, e senza nessun intervento, i colleghi in data 08/04/2009 ci<br />
segnalano il perdurare della situazione con aggravamento dovuto all’aumento della<br />
temperatura interna ed esterna. Fanno notare che è difficile lavorare perché dentro si<br />
“muore” dal caldo e anche la clientela si lamenta; inoltre, non è possibile aprire<br />
finestre per fare circolare meglio l’aria in quanto sembrano sigillate…insomma si fa<br />
la sauna!!!<br />
In data 09/04/2009 alle ore 15.00, lo scrivente R.S.A. <strong>Falcri</strong>cariparma – Area<br />
Bologna, compie un sopralluogo per verificare tali criticità predisponendo un sistema<br />
di rilevazione radiometrico certificato S.I.T. (fotocamera per termogrammi) della<br />
temperatura sulle postazioni di lavoro e nell’ambiente in generale. Di seguito si<br />
mostrano gli esiti di tali rilevazioni che si commentano da sé! Temperature medie<br />
interne tra i 30°C e i 32°C a fronte di temperature esterne di 21°C / 22°C !!!<br />
Daniele Gullà R.S.A. <strong>Falcri</strong>Cariparma – Area Bologna<br />
Email: DanieleGulla@Cariparma.it
32<br />
Vista del salone con postazioni di gestori, back office e casse riprese il 09/04/09 alle<br />
ore 15.00 nell’agenzia di Via Vittoria. Nell’immagine che seguono si mostrano le<br />
temperature corrispondenti riprese con immagini termiche nelle varie postazioni di<br />
lavoro.<br />
Daniele Gullà R.S.A. <strong>Falcri</strong>Cariparma – Area Bologna<br />
Email: DanieleGulla@Cariparma.it
33<br />
REPORT: 94090006.IRI<br />
TVS Information<br />
System<br />
TVS600<br />
Date 09.04.2009<br />
Time 15:09:18<br />
Emissivity 0.96<br />
Ambient Temp. 27.80<br />
Max Scale Temp. 34.49<br />
Min Scale Temp. 21.79<br />
Sensitivity. 0.04<br />
Points<br />
A<br />
B<br />
C<br />
D<br />
E<br />
F<br />
G<br />
H<br />
I<br />
J<br />
K<br />
L<br />
M<br />
N<br />
O<br />
P<br />
Q<br />
R<br />
S<br />
T<br />
U<br />
30.41°C<br />
31.10°C<br />
30.76°C<br />
31.27°C<br />
30.24°C<br />
30.93°C<br />
30.07°C<br />
31.62°C<br />
31.10°C<br />
30.76°C<br />
30.07°C<br />
29.55°C<br />
30.24°C<br />
31.10°C<br />
30.59°C<br />
31.10°C<br />
31.10°C<br />
31.96°C<br />
29.02°C<br />
28.85°C<br />
30.24°C<br />
La temperatura ambientale media nel salone è di 30 °C e di 31°C in corrispondenza<br />
delle casse alle ore 15.09.<br />
Daniele Gullà R.S.A. <strong>Falcri</strong>Cariparma – Area Bologna<br />
Email: DanieleGulla@Cariparma.it
34<br />
REPORT: 94090001.IRI<br />
TVS Information<br />
System<br />
TVS600<br />
Date 09.04.2009<br />
Time 15:00:36<br />
Emissivity 0.96<br />
Ambient Temp. 25.30<br />
Max Scale Temp. 34.42<br />
Min Scale Temp. 21.71<br />
Sensitivity. 0.04<br />
Points<br />
A<br />
B<br />
C<br />
D<br />
E<br />
F<br />
G<br />
H<br />
I<br />
J<br />
K<br />
L<br />
M<br />
N<br />
O<br />
P<br />
Q<br />
R<br />
S<br />
T<br />
U<br />
28.07°C<br />
28.42°C<br />
30.51°C<br />
31.37°C<br />
31.54°C<br />
31.37°C<br />
30.69°C<br />
30.69°C<br />
30.69°C<br />
31.03°C<br />
30.86°C<br />
30.86°C<br />
29.99°C<br />
30.17°C<br />
30.51°C<br />
30.69°C<br />
30.69°C<br />
29.30°C<br />
32.06°C<br />
33.07°C<br />
36.24°C<br />
In postazione di lavoro delle casse la temperatura media oscilla tra 30°C e 32°C.<br />
Daniele Gullà R.S.A. <strong>Falcri</strong>Cariparma – Area Bologna<br />
Email: DanieleGulla@Cariparma.it
35<br />
REPORT: 94090003.IRI<br />
TVS Information<br />
System<br />
TVS600<br />
Date 09.04.2009<br />
Time 15:03:26<br />
Emissivity 0.96<br />
Ambient Temp. 26.30<br />
Max Scale Temp. 36.36<br />
Min Scale Temp. 23.71<br />
Sensitivity. 0.04<br />
Points<br />
A<br />
B<br />
C<br />
D<br />
E<br />
F<br />
G<br />
H<br />
I<br />
J<br />
K<br />
L<br />
M<br />
N<br />
O<br />
P<br />
Q<br />
R<br />
S<br />
T<br />
U<br />
33.04°C<br />
32.87°C<br />
34.21°C<br />
29.26°C<br />
28.73°C<br />
32.02°C<br />
32.02°C<br />
31.16°C<br />
31.68°C<br />
31.68°C<br />
32.02°C<br />
30.99°C<br />
31.85°C<br />
30.82°C<br />
30.30°C<br />
30.65°C<br />
32.19°C<br />
32.53°C<br />
33.88°C<br />
35.71°C<br />
31.68°C<br />
Nell’ufficio del Direttore si hanno temperature medie tra 31°C e 32°C.<br />
Daniele Gullà R.S.A. <strong>Falcri</strong>Cariparma – Area Bologna<br />
Email: DanieleGulla@Cariparma.it
36<br />
REPORT: 94090002.IRI<br />
TVS Information<br />
System<br />
TVS600<br />
Date 09.04.2009<br />
Time 15:02:22<br />
Emissivity 0.96<br />
Ambient Temp. 25.90<br />
Max Scale Temp. 36.38<br />
Min Scale Temp. 23.72<br />
Sensitivity. 0.04<br />
Points<br />
A<br />
B<br />
C<br />
D<br />
E<br />
F<br />
G<br />
H<br />
I<br />
J<br />
K<br />
L<br />
M<br />
N<br />
O<br />
P<br />
Q<br />
R<br />
S<br />
T<br />
U<br />
V<br />
W<br />
X<br />
29.10°C<br />
30.66°C<br />
30.66°C<br />
29.97°C<br />
30.83°C<br />
30.83°C<br />
32.03°C<br />
31.01°C<br />
31.69°C<br />
30.49°C<br />
31.01°C<br />
31.18°C<br />
31.35°C<br />
30.83°C<br />
31.52°C<br />
34.39°C<br />
34.39°C<br />
36.54°C<br />
32.54°C<br />
34.23°C<br />
30.49°C<br />
30.49°C<br />
32.20°C<br />
30.32°C<br />
La temperatura media della postazione di back office dietro le casse è mediamente di<br />
circa 31°C.<br />
Daniele Gullà R.S.A. <strong>Falcri</strong>Cariparma – Area Bologna<br />
Email: DanieleGulla@Cariparma.it
37<br />
REPORT: 94090004.IRI<br />
TVS Information<br />
System<br />
TVS600<br />
Date 09.04.2009<br />
Time 15:04:51<br />
Emissivity 0.96<br />
Ambient Temp. 26.70<br />
Max Scale Temp. 35.53<br />
Min Scale Temp. 22.77<br />
Sensitivity. 0.04<br />
Points<br />
A<br />
B<br />
C<br />
D<br />
E<br />
F<br />
G<br />
H<br />
I<br />
J<br />
K<br />
L<br />
M<br />
N<br />
O<br />
P<br />
Q<br />
29.94°C<br />
30.63°C<br />
29.94°C<br />
30.46°C<br />
30.46°C<br />
30.63°C<br />
30.97°C<br />
31.15°C<br />
32.17°C<br />
32.17°C<br />
30.80°C<br />
30.97°C<br />
30.97°C<br />
29.59°C<br />
37.17°C<br />
36.51°C<br />
31.32°C<br />
La temperatura misurata nel primo box da gestore dopo l’ingresso è mediamente<br />
compresa tra 31°C e 32°C.<br />
Daniele Gullà R.S.A. <strong>Falcri</strong>Cariparma – Area Bologna<br />
Email: DanieleGulla@Cariparma.it
38<br />
REPORT: 94090005.IRI<br />
TVS Information<br />
System<br />
TVS600<br />
Date 09.04.2009<br />
Time 15:07:11<br />
Emissivity 0.96<br />
Ambient Temp. 27.20<br />
Max Scale Temp. 36.49<br />
Min Scale Temp. 23.67<br />
Sensitivity. 0.04<br />
Points<br />
A<br />
B<br />
C<br />
D<br />
E<br />
F<br />
G<br />
H<br />
I<br />
J<br />
K<br />
L<br />
M<br />
N<br />
O<br />
P<br />
Q<br />
30.78°C<br />
31.47°C<br />
30.78°C<br />
29.92°C<br />
30.95°C<br />
31.64°C<br />
31.30°C<br />
33.17°C<br />
30.95°C<br />
29.74°C<br />
32.15°C<br />
31.64°C<br />
29.92°C<br />
31.64°C<br />
32.15°C<br />
31.47°C<br />
29.40°C<br />
Altro box di gestore con temperatura media nell’ambiente compresa tra i 31°C e<br />
32°C.<br />
Daniele Gullà R.S.A. <strong>Falcri</strong>Cariparma – Area Bologna<br />
Email: DanieleGulla@Cariparma.it
39<br />
REPORT: 94090008.IRI<br />
TVS Information<br />
System<br />
TVS600<br />
Date 09.04.2009<br />
Time 15:14:03<br />
Emissivity 0.96<br />
Ambient Temp. 29.00<br />
Max Scale Temp. 36.42<br />
Min Scale Temp. 23.77<br />
Sensitivity. 0.04<br />
Points<br />
A<br />
B<br />
C<br />
D<br />
E<br />
F<br />
G<br />
H<br />
I<br />
J<br />
K<br />
L<br />
M<br />
N<br />
O<br />
P<br />
Q<br />
R<br />
32.59°C<br />
32.08°C<br />
28.80°C<br />
36.75°C<br />
31.40°C<br />
30.71°C<br />
30.71°C<br />
30.71°C<br />
31.22°C<br />
31.57°C<br />
31.74°C<br />
32.42°C<br />
32.42°C<br />
33.60°C<br />
33.27°C<br />
33.27°C<br />
32.25°C<br />
31.57°C<br />
Box di gestore con temperatura media ambientale compresa tra 31°C e 33°C !!!<br />
Daniele Gullà R.S.A. <strong>Falcri</strong>Cariparma – Area Bologna<br />
Email: DanieleGulla@Cariparma.it
40<br />
REPORT: 94090010.IRI<br />
TVS Information<br />
System<br />
TVS600<br />
Date 09.04.2009<br />
Time 15:38:45<br />
Emissivity 0.98<br />
Ambient Temp. 28.40<br />
Max Scale Temp. 28.81<br />
Min Scale Temp. 15.28<br />
Sensitivity. 0.04<br />
Points<br />
A<br />
B<br />
C<br />
D<br />
E<br />
F<br />
G<br />
H<br />
I<br />
J<br />
K<br />
L<br />
M<br />
N<br />
O<br />
P<br />
Q<br />
R<br />
S<br />
T<br />
U<br />
V<br />
W<br />
20.61°C<br />
21.53°C<br />
20.24°C<br />
21.53°C<br />
22.63°C<br />
23.17°C<br />
23.36°C<br />
26.38°C<br />
21.17°C<br />
22.45°C<br />
21.35°C<br />
22.63°C<br />
20.80°C<br />
20.61°C<br />
19.87°C<br />
18.55°C<br />
20.42°C<br />
22.45°C<br />
21.90°C<br />
24.79°C<br />
20.98°C<br />
18.74°C<br />
22.45°C<br />
La temperatura esterna media misurata alle 15.38 sulla facciata della filiale che da sul<br />
lato di Via Vittoria (non esposta al sole) è tra i 21°C e i 22°C. Tra l’esterno e<br />
l’interno c’è una variazione di ben 10°C !!!<br />
Daniele Gullà R.S.A. <strong>Falcri</strong>Cariparma – Area Bologna<br />
Email: DanieleGulla@Cariparma.it
41<br />
Agenzia di via Toscana<br />
Problemi strutturali di alcune pareti al quale ha posto rimedio solo il direttore<br />
personalmente. Problemi di gestione apertura porte. E’ consigliabile lo spostamento<br />
dei congegni di omissione metaldetector dalla postazione dei cassieri ad altro<br />
soggetto per ridimensionare il rischio al quale inconsciamente si è esposti. Problemi<br />
di interferenza da inquinamento acustico dovuto ad un bancomat posto in ufficio di<br />
un gestore. Nei periodi estivi quando entrano in funzione tutte le ventole del<br />
bancomat per il raffreddamento dei circuiti interni, il rumore diventa per il collega<br />
fastidioso e insopportabile, causa di emicranie molto frequenti.<br />
Agenzia di Molino Parisio<br />
Agenzia scarsamente illuminata in posizione angusta, necessita di un controllo della<br />
qualità dell’aria all’interno dei locali e dei livelli di Radon, essendo i locali sotto il<br />
piano stradale.<br />
Agenzia di via Emilia Levante<br />
La bussola della filiale nonostante decine di richieste interventi non è sicura e a volte<br />
non chiude, il metal detector è disattivato.<br />
L'impianto di riscaldamento (fornito parzialmente dall'impianto di condizionamento e<br />
parzialmente dai termosifoni di condominio) è scarsamente regolabile dai colleghi e<br />
sia nel caldo che nel freddo bisogna sempre attendere l'assistenza e sperare in una<br />
giusta taratura. Condizionatore eccessivamente rumoroso.<br />
La stanza "tecnologica" necessita di una sistemazione (fili scoperti) e della rimozione<br />
delle macchine ormai non più in funzione.<br />
Le postazioni computer mostrano verso l'esterno grovigli di cavi che le rendono assai<br />
poco belle ed hanno poche prese a muro, costringendo i colleghi all'uso di "ciabatte"<br />
che tanto sicure non sono.<br />
Agenzia di Via Massarenti<br />
L’agenzia ha uno scarso ricambio d’aria e quando si entra pervade l’odore di chiuso.<br />
Impianto di condizionamento eccessivamente rumoroso. L’accesso ai bagni, al piano<br />
sottostante, non è predisposto come previsto dalla legge nei luoghi pubblici, dei<br />
dispositivi per gli invalidi.<br />
Agenzia di San Lazzaro<br />
L’agenzia di nuovo Lay-Out presenta forti perplessità in materia di sicurezza degli<br />
operatori. La particolare operatività della filiale (versamenti contanti di aziende o<br />
centro imprese) necessita di una macchina conta soldi, non fornita perché non<br />
prevista. Possibile tanta rigidità procedurale La porta di ingresso dà direttamente sul<br />
collega che si trova esposto a variazioni climatiche, in particolare nei periodi<br />
Daniele Gullà R.S.A. <strong>Falcri</strong>Cariparma – Area Bologna<br />
Email: DanieleGulla@Cariparma.it
42<br />
invernali, inoltre non vi sono metal detector che possano impedire l’accesso a mal<br />
intenzionati.<br />
Agenzia di San Pietro in Casale<br />
L’agenzia di nuovo Lay-Out presenta forti perplessità in materia di sicurezza degli<br />
operatori. L’agenzia è disposta su due piani e nonostante l'ascensore che li collega sia<br />
pronto e funzionante già da maggio 2008 i colleghi non ne possono usufruire. Il<br />
problema è stato segnalato in vari modi, ultimo dei quali con un modulo elettronico.<br />
Oltre la scomodità l'utilizzo della scala condominiale pone un rischio di sicurezza, sia<br />
per i dipendenti che per i clienti. La scala non è a norma: cosa succederebbe se un<br />
cliente cadesse e ci facesse causa<br />
Daniele Gullà R.S.A. <strong>Falcri</strong>Cariparma – Area Bologna<br />
Email: DanieleGulla@Cariparma.it
43<br />
Cosa significa tutto questo<br />
Significa che, allo stato attuale, l’Azienda è inadempiente e latitante rispetto alle<br />
norme legislative.<br />
Questo comporta per i lavoratori l’esposizione a rischi e danni valutabili caso per<br />
caso.<br />
E’ compito e dovere per chi li rappresenta, e cioè il Sindacato, rilevare e denunciare<br />
agli Organi Istituzionali queste inadempienze ed intraprendere tutte le azioni<br />
consentite per tutelare i lavoratori.<br />
Pertanto è con spirito costruttivo che invitiamo l’Azienda ad attivarsi<br />
immediatamente per affrontare e risolvere con tutta la nostra collaborazione le<br />
criticità esistenti.<br />
Daniele Gullà – R.S.A. <strong>Falcri</strong>Cariparma Area Bologna<br />
Daniele Gullà R.S.A. <strong>Falcri</strong>Cariparma – Area Bologna<br />
Email: DanieleGulla@Cariparma.it