Antociani - ZyXEL NSA210
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TECNICHE DI ESTRAZIONE<br />
SELETTIVA DI ANTOCIANI<br />
DALLE BUCCE D’UVA DI TIPO<br />
MERLOT<br />
A cura di<br />
Andrea Rabufetti 4H e Marco Servalli 4G<br />
Lavoro di maturità in chimica<br />
Anno scolastico 2004-2005<br />
2005<br />
Liceo Cantonale di Lugano 2, Savosa
L’IDEA<br />
Nell’ultimo ventennio<br />
sono state esaltate le<br />
proprietà salutari<br />
legate ad un consumo<br />
regolare e moderato<br />
di vino soprattutto<br />
rosso.<br />
L’esigenza dei<br />
produttori di vino<br />
merlot del Ticino di<br />
origine controllata<br />
(Marchio Viti), di<br />
ottenere per<br />
quest’ultimo ultimo un colore<br />
più intenso.
Le proprietà salutari<br />
derivano dai pigmenti<br />
delle bucce d’uva: gli<br />
antociani.<br />
La colorazione del<br />
vino è data dagli<br />
stessi antociani<br />
durante il processo di<br />
vinificazione.<br />
Dopo il processo di vinificazione, le bucce<br />
rimangono ancora molto colorate e contengono<br />
perciò ancora numerosi antociani.<br />
Estraendo i pigmenti dalle bucce<br />
provenienti dalla vinificazione si<br />
potrebbe poi reinserirli nel vino.
DUPLICE VANTAGGIO<br />
Proprietà antiossidanti del vino<br />
incrementate<br />
Colorazione del vino incrementata
PROBLEMATICA<br />
Estrarre in modo selettivo i pigmenti dalle bucce d’uva;<br />
Per legge i pigmenti estratti possono essere inseriti solo<br />
nel vino proveniente dallo stesso lotto delle bucce dalle<br />
quali è avvenuta l’estrazione;<br />
Non bisogna alterare le caratteristiche del vino dopo<br />
l’inserimento dell’estratto;<br />
Una pratica del genere non è stata finora mai applicata;<br />
Per cui deve essere conforme alla Ordinanza sulle<br />
derrate alimentari;
OBIETTIVI DELLA RICERCA<br />
1. Trovare una tecnica adeguata di estrazione<br />
selettiva e possibilmente totale degli antociani<br />
rimasti nelle bucce d’uva.<br />
2. Tutto questo evitando di compromettere la<br />
naturalezza dell’estratto.<br />
3. Rendere utilizzabili l’estratto, a livello<br />
artigianale e industriale, per migliorare il colore<br />
e le proprietà salutari del vino rosso ottenuto<br />
dalla stessa materia prima che ha generato le<br />
bucce residue.
VINO E SALUTE<br />
Le proprietà salutari del vino derivano dall’uva con<br />
cui viene prodotto<br />
Le sostanze più salutari contenute nell’uva e quindi nel vino<br />
sono i polifenoli, della cui categoria fanno parte i flavonoidi,<br />
che si suddividono in:<br />
-<strong>Antociani</strong><br />
-<strong>Antociani</strong>ne<br />
-<strong>Antociani</strong>dine<br />
-Proantocianidine<br />
-Tannini
VINO E SALUTE<br />
I polifenoli sono sostanze antiossidanti:<br />
captano e neutralizzano sostanze ossidanti e radicali<br />
liberi (OH°, O2-, H2O2)<br />
Prevengono o per lo meno riducono il rischio di<br />
malattie cardiovascolari e possono contenere<br />
l’incidenza di malattie croniche, quali il cancro,<br />
l’arteriosclerosi, il diabete, l’invecchiamento, le<br />
degenerazioni articolari e del tessuto connettivo.
VINO E SALUTE<br />
Per questo si consiglia un consumo moderato e<br />
regolare di vino durante i pasti (2-3 bicchieri), in<br />
quanto efficiente veicolo di antiossidanti,<br />
L’abuso di alcol genera per contro uno<br />
stress ossidativo con elevata produzione di<br />
radicali, per questo non sempre il vino viene<br />
visto di buon occhio: ci sono altri alimenti<br />
come il tè e le cipolle che contengono<br />
quantità di polifenoli molto maggiori.
POLIFENOLI NEL VINO<br />
COLORE<br />
nei vini rossi<br />
- antociani 200 – 500 mg/l ed in parte tannini<br />
nei vini bianchi<br />
- leucoantociani e tannini 15 – 20 mg/l<br />
- a volte clorofilla<br />
GUSTO<br />
astringenza (tanninI)<br />
- nei vini rossi 1- 3 g<br />
- nei vini bianchi 20 – 50 mg<br />
Per quanto riguarda gli antociani:<br />
-il vino rosso ne contiene una quantità 20 volte superiore al vino bianco;<br />
-non possiedono né gusto né profumo, agiscono quindi esclusivamente sul colore!
CHIMICA DEGLI ANTOCIANI<br />
<strong>Antociani</strong><br />
Pigmenti azzurri, rossi o violetti che si<br />
trovano nei fiori e nelle bucce d’uva (dal<br />
greco antos = fiore e cianos = azzurro).<br />
Sono chimicamente legati a zuccheri e<br />
hanno la caratteristica di cambiare<br />
colore e struttura molecolare secondo il<br />
pH i cui sono immersi. Possiedono<br />
proprietà antiossidanti e sono<br />
fondamentali per l’alimentazione<br />
umana.<br />
HO<br />
OH<br />
O +<br />
R' 3<br />
OH<br />
R' 5<br />
O<br />
PG<br />
Formula di struttura di un antociano
STATO DELL’ARTE<br />
L’estrazione massiccia e selettiva di antociani (enocianina), avviene tuttora a<br />
livello industriale con l’ausilio di anidride solforosa: si può schematizzare un<br />
procedimento di estrazione dell’enocianina nelle seguenti fasi:<br />
Macerazione delle vinacce in SO2;<br />
Riposo e defecazione;<br />
Concentrazione con recupero o meno dell’alcole.<br />
Secondo questo metodo un’estrazione con resa soddisfacente è<br />
possibile solo da uve che sono particolarmente ricche di enocianina e<br />
altri antociani, da considerarsi però estranee alle uve Merlot.<br />
La legislazione svizzera non permette l’aggiunta e l’utilizzo di<br />
estratti da uve estranee.<br />
Un’estrazione industriale richiede quantità di uva elevate,<br />
che sicuramente i piccoli produttori di vino non avrebbero a<br />
disposizione.
METODO DI LAVORO<br />
L’importanza della ricerca in letteratura<br />
Risparmio di tempo e possibilità di avere basi<br />
e spunti per il lavoro<br />
Il metodo scientifico<br />
-Ipotesi<br />
-Verifica in modo sperimentale<br />
-Risultati<br />
-Conclusioni<br />
Il lavoro segue una logica consequenziale e<br />
lineare, basandosi su dati sperimentali
SVILUPPO DEL LAVORO<br />
Step<br />
1. Indagine preliminare sulla<br />
solubilizzazione degli<br />
antociani<br />
2. Verifica della estraibilità<br />
mediante metanolo<br />
3. Prova di estrazione<br />
mediante bagno a<br />
ultrasuoni<br />
4. Prove di estrazione con<br />
CO 2 supercritica e<br />
aggiunta di SO 2<br />
Obiettivo<br />
Ottenere informazioni<br />
sulla solubilità degli<br />
antociani in vari solventi<br />
Verificare la capacità di<br />
estrazione del metanolo<br />
Verificare se gli ultrasuoni<br />
possiedono proprietà<br />
ausiliario-estrattive<br />
Verificare il potere estrattivo<br />
della SO 2 in fase<br />
supercritica
1. INDAGINE PRELIMINARE SULLA<br />
SOLUBILIZZAZIONE DEGLI<br />
ANTOCIANI<br />
L’importanza della fermentazione<br />
Le bucce d’uva prima di essere sottoposte<br />
ad estrazione, vanno fermentate!<br />
Zuccheri liberi<br />
Alcol etilico<br />
Gli zuccheri liberi ostacolano le estrazioni !
LA POLARITÀ<br />
ATOMO<br />
Nucleo + Elettroni<br />
Idrogeno<br />
Ossigeno<br />
TRA DUE ATOMI<br />
ABBASTANZA VICINI<br />
- -<br />
Gli elettroni si spostano<br />
parzialmente verso l’atomo<br />
più elettronegativo<br />
+ +<br />
SI FORMA UN LEGAME<br />
Acqua (H2O)<br />
La carica negativa non è<br />
uniforme sulla molecola !
SOLUBILITÀ<br />
IL SIMILE SCIOGLIE IL SIMILE<br />
POLARE con POLARE, APOLARE con APOLARE<br />
PROCEDIMENTO<br />
Campioni di bucce fermentate vengono messi a contatto<br />
con solventi a polarità diversa.<br />
RISULTATI E CONCLUSIONI<br />
Gli antociani sono molecole piuttosto polari:<br />
Il metanolo (alcol metilico) si è rivelato il solvente migliore:<br />
anche se è tossico si può eliminare facilmente con una<br />
distillazione.
2. VERIFICA DELL’ESTRAIBILITÀ<br />
MEDIANTE METANOLO<br />
Estrazione Soxhlet<br />
PROCEDIMENTO<br />
Bucce fermentate vengono sottoposte ad<br />
estrazione Soxhlet con metanolo.<br />
RISULTATI<br />
Le bucce sono poco decolorate, in<br />
compenso l’estratto ha tonalità molto<br />
intense.
Concentrazione dell’estratto<br />
PROCEDIMENTO<br />
L’estratto del Soxhlet viene sottoposto a<br />
distillazione per far evaporare tutto il<br />
metanolo.<br />
Degustazione<br />
RISULTATI<br />
Si ottiene un concentrato solido di natura pastosa e<br />
colorazione marrone scura (tipico degli antociani).<br />
Tuttavia la consistente massa ottenuta non convince.<br />
PROCEDIMENTO<br />
Un campione di estratto concentrato viene degustato.<br />
RISULTATI<br />
Il campione presenta un gusto amaro e astringente tipico dei<br />
tannini.
Analisi cromatografica<br />
PROCEDIMENTO<br />
Un campione di estratto viene sciolto in metanolo e poi<br />
depositato sulla piastra cromatografica che viene immersa<br />
nell’eluente. In seguito si analizza sotto raggi UV.<br />
RISULTATI<br />
L’analisi cromatografica rileva una debolissima<br />
concentrazione di antociani nell’estratto rispetto a<br />
quanto mostrato nel protocollo in letteratura.<br />
Risultati ottenuti e protocollo a confronto
Prove di solubilità e colorazione in vino<br />
PROCEDIMENTO<br />
L’estratto viene sciolto in una soluzione di etanolo al 10% a pH3<br />
e in seguito in vino ottenuto dalla fermentazione delle bucce<br />
d’uva. Si osserva poi la colorazione di quest’ultimo.<br />
RISULTATI<br />
L’estratto presenta una pessima solubilità nella<br />
soluzione di etanolo al 10% a pH, inoltre la<br />
colorazione è pessima: verde marcio.<br />
La solubilità in vino sembra migliorare.<br />
Comunque la colorazione prodotta è<br />
deludente: dopo aver allungato con 20<br />
ml di acqua la miscela vino-estratto<br />
(provetta centrale), si nota che questa<br />
risulta più chiara rispetto al vino stesso<br />
(provetta di destra).
CONCLUSIONI<br />
Il metanolo non si è dimostrato per niente selettivo ed efficace.<br />
Durante l’estrazione porta con sé numerose sostanze<br />
estranee come i tannini, antiossidanti che deturpano però il<br />
gusto del vino.<br />
OCCORRE CAMBIARE TECNICA DI<br />
ESTRAZIONE !!!
3. PROVA DI ESTRAZIONE<br />
MEDIANTE BAGNO A ULTRASUONI<br />
È appurato che gli ultrasuoni abbiano<br />
proprietà ausiliario-estrattive.<br />
Agiscono sulla membrana delle cellule (in questo<br />
caso delle bucce d’uva) rompendola.<br />
I pigmenti riescono ad uscire più facilmente dalla cellula!
Il bagno ad ultrasuoni<br />
PROCEDIMENTO<br />
Un campione di uva fermentata viene<br />
fatto macerare in metanolo in un bagno<br />
ad ultrasuoni; altri due campioni vengono<br />
invece fatti macerare semplicemente in<br />
acqua e metanolo. Alla fine del processo<br />
vengono confrontate le soluzioni ottenute<br />
e la colorazione delle bucce d’uva.<br />
RISULTATI<br />
Il risultato dell’acqua (bicchiere a sinistra) è deludente e<br />
conferma le sue scarse proprietà estrattive verso gli antociani.<br />
Non si nota alcuna differenza tra la<br />
macerazione in metanolo semplice e<br />
la macerazione in metanolo con<br />
ultrasuoni (centrale e destro).
CONCLUSIONI<br />
Gli ultrasuoni non hanno dimostrato proprietà ausiliarioestrattive<br />
sulle bucce d’uva.<br />
Non ci sono differenze tra una macerazione semplice ed una<br />
macerazione supportata da un bagno ad ultrasuoni.<br />
OCCORRE CAMBIARE TECNICA DI<br />
ESTRAZIONE !!!
4. PROVE DI ESTRAZIONE CON CO 2<br />
SUPERCRITICA E AGGIUNTA DI SO 2<br />
Verifica dell’azione decolorante e solvente dell’SO 2<br />
PROCEDIMENTO<br />
Campioni di uva fermentata vengono fatti macerare in acido<br />
solforoso H 2 SO 3 (soluzione di SO 2 al 6%).<br />
RISULTATI<br />
Strepitoso: l’anidride solforosa ha un effetto decolorante e<br />
estrattivo notevole verso gli antociani. Un’analisi dell’estratto<br />
(cromatografia, prova di solubilità, di degustazione e di colore)<br />
conferma ulteriormente i risultati. L’estratto contiene di sicuro<br />
<strong>Antociani</strong> e in discreta quantità.
L’azione dell’acido solforoso (ultimo bicchiere), rispetto alle<br />
precedenti estrazioni: acqua (primo), metanolo (secondo) e<br />
metanolo con ultrasuoni (terzo).<br />
Le bucce presentano un’ottima decolorazione.<br />
La soluzione risulta chiara per l’effetto<br />
candeggiante dell’SO 2 . In seguito a<br />
concentrazione, l’estratto (a destra)<br />
si scurisce.
FLUIDI SUPERCRITICI<br />
Se un vapore viene tenuto ad una pressione sufficientemente<br />
elevata, esso passa allo stato liquido (liquefazione). Questo è<br />
possibile se esso si trova sotto la sua temperatura critica.<br />
Si crea una situazione di equilibrio tra la fase liquida e la fase<br />
aeriforme (es. gas accendini).<br />
Se la pressione viene aumentata oltre la pressione critica e la<br />
temperatura oltre la temperatura critica si passa ad una<br />
situazione in cui non esiste più né la fase liquida né quella di<br />
vapore, ma una sola fase densa.<br />
Questa fase fluida possiede una densità simile a quella del<br />
liquido e una viscosità simile a quella del gas.
Un gas denso è in grado di:<br />
-diffondere come un gas per la sua bassissima<br />
viscosità<br />
-fungere da solvente come un liquido per la<br />
sua elevata densità
NUOVA TECNICA<br />
Combinando i risultati dell’anidride solforosa…<br />
con quelli della CO 2 supercritica descritti in<br />
letteratura<br />
ESTRAZIONE MEDIANTE CO 2 E SO 2 SUPERCRITICA<br />
UNA TECNICA INNOVATIVA E MAI PROVATA PRIMA!!!
L’IMPIANTO SEPAREX-SFE500<br />
SFE500
PRINCIPIO<br />
CO 2<br />
Bucce d’uva con<br />
acido solforoso<br />
CO 2<br />
supercritica<br />
Gli antociani sono<br />
raccolti in un contenitore
PROCEDIMENTO<br />
Campioni di bucce d’uva fermentate vengono messi nella<br />
camera d’estrazione. Viene fatta passare CO 2 supercritica<br />
mischiata ad SO 2 supercritica, che assieme estraggono gli<br />
antociani che vengono raccolti nel contenitore.<br />
RISULTATI<br />
Le bucce rimangono molto scolorate ma dopo pochi giorni<br />
riprendono un po’ di colorazione.<br />
L’estratto è di buona qualità, colorazione e gusto.
PROBLEMA<br />
L’effetto dell’anidride solforosa è<br />
temporaneo e parziale!<br />
Probabilmente la decolorazione delle<br />
bucce è dovuta ad una variazione di pH e<br />
di struttura degli antociani!<br />
HO<br />
O<br />
OH<br />
OH<br />
OH<br />
Gli antociani a pH 4-5 (incolori)<br />
sono più polari !!!<br />
OH<br />
OR
SOLUZIONE<br />
Mettendo le bucce scolorate in una soluzione abbastanza<br />
polare come l’alcol etilico, dovrebbero estrarsi ulteriori<br />
antociani!<br />
RISULTATI<br />
Stupefacenti: le bucce d’uva rimangono permanentemente<br />
decolorate e l’estratto è di ottima qualità secondo le<br />
analisi!<br />
Si tratta di risultati molto<br />
promettenti! Nessuno prima d’ora<br />
ha potuto constatare una<br />
decolorazione così forte sulle<br />
bucce d’uva Merlot!
CONCLUSIONI FINALI<br />
La tecnica di estrazione è ottima ma va ancora affinata, per<br />
esempio mettendo direttamente in circolo l’ H 2 SO 3<br />
supercritico assieme alla CO 2 .<br />
Oppure usando SO 2 pura allo stato gassoso!<br />
O ancora modificando l’impianto SEPAREX SFE-500!<br />
Camera di<br />
estrazione<br />
Cosolvent<br />
e CO 2 +<br />
Cosolvente<br />
CO 2<br />
supercritica<br />
Punto di<br />
miscelazione<br />
CO 2 + cosolvente
CURIOSITÀ<br />
Acido<br />
Basico<br />
pH 1 3 9 10 13<br />
Il colore degli antociani dipende dal pH.<br />
Quando sono incolori sono più solubili in acqua (polare)!<br />
Se ci si macchia con degli antociani (uva, mirtilli, ecc…)<br />
occorre trattare il capo alternando soluzioni basiche (lisciva)<br />
e acide (succo di limone) fino a raggiungere la forma<br />
incolore.<br />
In seguito si passa al trattamento con acqua!
RINGRAZIAMENTI<br />
Ringraziamo tutte le persone che ci hanno aiutato in questo lavoro<br />
di ricerca: dalla preparazione, allo svolgimento e alla redazione<br />
finale.<br />
In particolare i nostri più sentiti ringraziamenti sono rivolti a:<br />
l’enologo e presidente ORPI Bruno Botta<br />
il presidente della Commissione culturale Federviti (Federazione<br />
Viticoltori della Svizzera Italiana) Gabriele A. Losa<br />
i professori di chimica del LiLu2 ed in particolare il professor<br />
Devittori<br />
il professor Ivo Maroni per averci fatto conoscere e apprezzare la<br />
chimica.
BIBLIOGRAFIA<br />
• Losa, Gabriele, “Salutari questi polifenoli”, in Ticino vino, la rivista di chi ama i sapori<br />
della tavola, n. 4, dicembre 2003<br />
• Losa, Gabriele, “Action antioxydante et modulation de l’apoptose par le resvératrol<br />
dans les cellules humaines immunocompétentes mononucléaires du sang”, in Bulletin<br />
de l’O.I.V. Revue internationale, vol. 46-871-872, settembre-ottobre 2003<br />
• Ribéreau-Gayon P., Glories Y, Maujean A., Dubourdieu D., ‘’Trattato di enologia II’’, Ed<br />
agricole, Bologna 2003, pag. 144<br />
•Consiglio federale svizzero, “Ordinanza sulle derrate alimentari”, UFCL, Distribuzione<br />
pubblicazioni, Berna, 1° luglio 2004<br />
• Dott. Paronetto Lamberto., Dott. Dal Cin Gildo, “I prodotti chimici nella tecnica<br />
enologica”, Scuola d’arte tipografica Don Bosco, Verona, 1954<br />
• Bottinelli Dario, “Estrazione selettiva di antociani dalle bucce d’uva mediante tecnologie<br />
innovative”, lavoro di maturità in chimica, LiLu2 Savosa, 2003<br />
• Steinegger, Hänsel, “Pharmakognosie”, 5. Auflage, Sprinter-Lehrbuch, Berlin, 1992,<br />
pag. 402<br />
• Ribéreau-Gayon P., Dubourdieu D., Donèche B., Lonvaud A. ‘’Trattato di enologia I’’,<br />
Ed agricole, Bologna, 2004<br />
• E.Reverchon, A.Schiraldi, P.Fantozzi; “Fluidi Supercritici: applicazioni agroalimentari”,<br />
Raisa, Milano, 1993, pag.38<br />
• Jork, Funk et al, “Dünnschicht-Chromatographie: Reagenzien und<br />
Nachweismethoden”, Band 1a, VHC, 1990, pag. 62