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BILANCIO AIC-INT OK.indd - Associazione Italiana Celiachia

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2. <strong>AIC</strong> <strong>Associazione</strong> <strong>Italiana</strong> <strong>Celiachia</strong><br />

la Federazione nazionale


<strong>AIC</strong> <strong>Associazione</strong> <strong>Italiana</strong> <strong>Celiachia</strong><br />

2la Federazione nazionale<br />

2.1 Chi è <strong>AIC</strong><br />

<strong>AIC</strong> - <strong>Associazione</strong> <strong>Italiana</strong> <strong>Celiachia</strong> è la Federazione nazionale che raccoglie e rappresenta<br />

le Associazioni regionali. Nata nel 1979 è oggi una associazione iscritta al Registro<br />

nazionale delle Associazioni di Promozione Sociale e possiede la qualifica di ONLUS -<br />

Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale.<br />

Come indicato nell’articolo 5 dello Statuto, sono soci o associati della Federazione le<br />

Associazioni regionali e delle province autonome di Trento e di Bolzano aventi finalità<br />

analoghe a quelle della Federazione, nei modi e con i requisiti stabiliti nello Statuto e nel<br />

Regolamento.<br />

Ogni <strong>Associazione</strong> socia è rappresentata dal Presidente o da persona delegata ed ha<br />

diritto ad un voto.<br />

Potrà fare parte della Federazione una sola <strong>Associazione</strong> per regione e per ogni provincia<br />

autonoma di Trento e Bolzano. L’ammissione del socio è deliberata dal CDN- Consiglio<br />

Direttivo Nazionale. I soci sono obbligati all’osservanza dell’Atto costitutivo, del Regolamento<br />

interno e delle deliberazioni eventualmente adottate dai competenti organi<br />

sociali in conformità alle norme statutarie.<br />

Le associazioni socie conservano la loro autonomia decisionale, operativa e patrimoniale<br />

secondo i loro statuti e delegano gli interventi per le attività sovraregionali alla Federazione<br />

nazionale, concordandone i modi nelle sedi associative opportune. Le Associazioni<br />

socie conformano i propri statuti e regolamenti allo Statuto ed al Regolamento<br />

nazionale. Alle Assemblee elettive delle Associazioni socie è invitato a partecipare, senza<br />

diritto di voto, un rappresentante del CDN, individuato e delegato dallo stesso CDN<br />

della Federazione.<br />

Assetto istituzionale<br />

Gli organi della Federazione sono:<br />

1) l’Assemblea dei Soci (AN);<br />

2) il Presidente della Federazione;<br />

3) il Consiglio Direttivo (CDN);<br />

4) il Collegio dei Revisori dei Conti;<br />

5) il Collegio dei Probiviri.<br />

Le persone che ricoprono cariche associative, ad eccezione dei membri del Collegio<br />

dei Revisori, non ricevono alcuna retribuzione per alcuna attività, istituzionale, di<br />

consulenza o di volontariato, nemmeno dai beneficiari di dette attività; possono<br />

ricevere soltanto rimborsi delle spese effettivamente sostenute e nei limiti stabiliti dagli<br />

organi della Federazione.<br />

23


<strong>AIC</strong> <strong>Associazione</strong> <strong>Italiana</strong> <strong>Celiachia</strong>: la Federazione nazionale<br />

I poteri degli organi associativi (Fonte: Statuto <strong>AIC</strong>)<br />

ASSEMBLEA<br />

NAZIONALE<br />

L’Assemblea ordinaria:<br />

1) elegge il Presidente della Federazione tra i candidati delle Associazioni socie;<br />

2) delibera sulla eventuale alienazione del patrimonio immobiliare;<br />

3) elegge i membri del CDN tra i candidati delle Associazioni Socie;<br />

4) delibera sul programma di attività e sui regolamenti della Federazione;<br />

5) approva, sentito il parere del Collegio dei Revisori dei Conti, il rendiconto consuntivo;<br />

6) elegge i componenti del Collegio dei Probiviri e del Collegio dei Revisori dei conti;<br />

7) stabilisce l’importo annuale della quota associativa;<br />

8) delibera su ogni altro argomento sottopostole dal CDN, che non rientri nella<br />

competenza dell’Assemblea straordinaria.<br />

L’Assemblea straordinaria delibera sulle modificazioni statutarie, sullo scioglimento e<br />

sulla conseguente devoluzione del patrimonio sociale.<br />

CONSIGLIO<br />

DIRETTIVO<br />

NAZIONALE<br />

Il CDN ha tutte le facoltà e i poteri necessari per il conseguimento dei fini della Federazione<br />

e per la gestione ordinaria e straordinaria della Federazione stessa, che non siano dalla<br />

legge o dallo statuto espressamente riservati all’Assemblea dei soci.<br />

Il CDN può delegare alcune specifiche funzioni o incarichi al Presidente, ai consiglieri, agli<br />

iscritti alle Associazioni socie o anche a terzi, determinando i limiti di tale delega.<br />

Le norme interne e le loro eventuali modificazioni, adottate dal CDN, devono essere<br />

comunicate ai soci entro 60 (sessanta) giorni dall’entrata in vigore delle stesse e, in presenza<br />

di contestazione, devono essere messe all’ordine del giorno della prima assemblea utile.<br />

Il CDN, in tempo utile per convocare l’assemblea ordinaria, deve esaminare il rendiconto<br />

da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea corredandolo di apposita relazione<br />

sull’attività svolta durante l’esercizio.<br />

presidente<br />

Il Presidente ha il potere di rappresentare la Federazione davanti a terzi ed in giudizio,<br />

nonché quello di firmare nel nome della Federazione. Il Presidente è il rappresentante<br />

nella Federazione europea (AOECS); egli può delegare a tale funzione persona di sua<br />

fiducia, comunicando la decisione al CDN e alle Associazioni socie. Egli convoca e<br />

presiede, fissandone l’ordine del giorno, le riunioni dell’Assemblea e del CDN. In caso di<br />

sua assenza nel CDN, lo sostituisce il Vicepresidente più anziano o, in assenza anche di<br />

quest’ultimo, l’altro Vicepresidente.<br />

L’incarico di presidente ha la durata di tre anni e può essere rieletto consecutivamente<br />

una sola volta.<br />

Gli statuti o i regolamenti delle Associazioni socie fissano analoghi vincoli alla rieleggibilità<br />

del proprio Presidente.<br />

24


Organigramma istituzionale (al 30.09.2011)<br />

COMITATO SCIENTIFICO<br />

NAZIONALE<br />

Presidente Onorario: E. CARDI<br />

Presidente: A. VOLTA<br />

Vicepresidente: G.GUARISIO<br />

Consiglieri: G. GUARISIO<br />

P. LIONETTI<br />

A. CALABRO’<br />

M. T. BARDELLA<br />

I. DE VITIS<br />

G. IACONO<br />

B. MALAMISURA<br />

Segr. scientifica: E. FABIANI<br />

Consulente Rel. Istituzionali:<br />

M. SILANO<br />

ASSEMBLEA NAZIONALE<br />

<strong>AIC</strong> Abruzzo<br />

<strong>AIC</strong> Alto Adige<br />

<strong>AIC</strong> Basilicata<br />

<strong>AIC</strong> Calabria<br />

<strong>AIC</strong> Campania<br />

<strong>AIC</strong> Liguria<br />

<strong>AIC</strong> Lombardia<br />

<strong>AIC</strong> Marche<br />

<strong>AIC</strong> Sicilia<br />

<strong>AIC</strong> Toscana<br />

<strong>AIC</strong> Emilia Romagna<br />

<strong>AIC</strong> Friuli Venezia Giulia<br />

<strong>AIC</strong> Lazio<br />

<strong>AIC</strong> piemonte Val d’Aosta<br />

<strong>AIC</strong> puglia<br />

<strong>AIC</strong> Sardegna<br />

<strong>AIC</strong> Trentino<br />

<strong>AIC</strong> Umbria<br />

<strong>AIC</strong> Veneto<br />

COLLEGIO<br />

REVISORI dei CONTI<br />

Presidente:<br />

A. MICCINI<br />

Consiglieri:<br />

F. TESIO<br />

G. CAROLA<br />

COLLEGIO<br />

pROBIVIRI<br />

Presidente:<br />

G. SFORZA<br />

Consiglieri:<br />

L. MOSER<br />

R. PERNA<br />

STAFF AL CDN<br />

C. PILO<br />

R. VALMARANA<br />

CONSIGLIO DIRETTIVO NAZIONALE<br />

VicePresidente: E. TOSI<br />

VicePresidente: E. ANGELINO<br />

VicePresidente: G. PECORELLA<br />

Consigliere: C. CORPOSANTO<br />

Consigliere: A. MANCINI<br />

pRESIDENTE ONORARIO<br />

D. BOSSARI<br />

Per seguire particolari attività e progetti possono essere costituiti specifici gruppi. Attualmente<br />

sono attivi il gruppo AOECS e Saharawi: le attività svolte sono descritte rispettivamente<br />

nel paragrafo relativo ai progetti e in quello relativo alla rappresentanza<br />

istituzionale.<br />

Assetto operativo<br />

L’organigramma della struttura operativa della Federazione risente dell’organizzazione<br />

complessiva del gruppo <strong>AIC</strong>, in particolare rispetto alle posizioni operative ricoperte da<br />

dipendenti e collaboratori di SBS – Spiga Barrata Service. L’impresa sociale è stata infatti<br />

costituita per svolgere le attività di natura prettamente economica che in precedenza<br />

erano svolte dalla Federazione e pertanto si è fatta carico anche di gran parte del personale<br />

coinvolto nelle stesse. I ruoli attualmente ricoperti da personale SBS sono indicati<br />

da una stellina.<br />

25


<strong>AIC</strong> AssoCIAzIone ItAlIAnA CelIAChIA: lA FederAzIone nAzIonAle<br />

DIREZIONE GENERALE<br />

Segreteria Nazionale<br />

Amministrazione<br />

Area Food<br />

Area Non Food<br />

comunicazioni e relazioni<br />

interne esterne<br />

Marchio prontuario Alimentazione FC<br />

Formazione e<br />

progetti<br />

Educazione<br />

alimentare<br />

rapporti gerarchici<br />

rapporti funzionali<br />

Il personale della Federazione (al 30.09.2011)<br />

Nominativo Ruolo Contratto Tempo<br />

Lorusso Paola Responsabile AFC Tempo indeterminato Full-Time<br />

Rotunno Filomena Segreteria AFC Tempo indeterminato Full-Time<br />

Cardarelli Fabiana Collaboratore AFC Prestazione occasionale -<br />

2.2 Cosa fa <strong>AIC</strong><br />

La Federazione realizza la sua mission sia rivolgendo servizi e attività in modo diretto<br />

– benché in collaborazione con le Associazioni regionali – alla persona celiaca e alla<br />

persona portatrice di dermatite erpetiforme sia agendo in modo indiretto attraverso le<br />

leve dell’informazione e del supporto alle Associazioni regionali.<br />

2.2.1. Le attività dirette<br />

Servizi<br />

AFC – Alimentazione Fuori Casa<br />

L’Alimentazione Fuori Casa <strong>AIC</strong> (AFC), nasce come progetto con l’obiettivo di creare<br />

una catena di esercizi di ristorazione, intesi nell’accezione più ampia, informati sulla celiachia<br />

che potessero offrire un servizio idoneo alle esigenze alimentari dei celiaci.<br />

Il progetto è nato nel 2000 come “Progetto Ristorazione” ed ha, nel tempo, avuto diverse<br />

evoluzioni. Attualmente con la definizione “Progetto Alimentazione Fuori Casa” si<br />

intendono inclusi:<br />

26<br />

progetto Ristorazione, rivolto a Ristoranti, Pizzerie, Trattorie, Osterie, Alberghi, Hotel,<br />

Summer Camp, Case vacanze, Bar/Tavola Calda, Paninoteche, Pub, Creperie, Enoteche,<br />

Catering, Sale Ricevimenti


progetto Gelaterie<br />

progetto Colazione, rivolto ai bar<br />

progetto B&B<br />

progetto Barca a Vela<br />

progetti Speciali (Alimentazione in Viaggio, Crociere, Grom Gelaterie, Vending).<br />

Il progetto AFC è oggi una vera e propria attività, una procedura consolidata e attuata<br />

da quasi dieci anni, che produce una Guida ai locali che possono offrire menù senza<br />

glutine. Il percorso nasce dalla volontà dell’esercente di entrare nel Network di <strong>AIC</strong> e<br />

si completa con il suo ingresso effettivo nella guida. Le tappe necessarie per essere un<br />

esercizio aderente al network AFC sono le seguenti:<br />

• corso base sulla celiachia e sull’alimentazione senza glutine corredato dal rilascio<br />

di materiale didattico. Il corso comprende una parte teorica, durante la quale si<br />

acquisiscono conoscenze sull’aspetto medico della celiachia, su come riconoscere<br />

gli alimenti “permessi”, “vietati” e “a rischio” e sulle procedure per la preparazione<br />

di un prodotto idoneo al celiaco, ed una parte pratica, che illustra le caratteristiche<br />

tecnologiche dei prodotti base senza glutine, come farine e pasta;<br />

• completamento formativo che avviene tramite successivi incontri presso l’esercizio,<br />

dove l’<strong>AIC</strong> consolida le informazioni trasmesse durante il corso base, supporta<br />

l’esercizio con la propria consulenza, (ad es. definizione del menù, delle modalità di<br />

stoccaggio e delle aree dove preparare i pasti gluten free);<br />

• protocollo d’intesa a firma di <strong>AIC</strong> e dell’esercizio è sottoscritto a conclusione dell’iter<br />

formativo e di verifica finale. Esso suggella l’ingresso nel network <strong>AIC</strong>, quindi con<br />

la conseguente pubblicazione sulla Guida per l’Alimentazione Fuori Casa, sul sito<br />

www.celiachia.it e la comunicazione alle società collaboratrici di <strong>AIC</strong>, quali buoni<br />

pasto (Buon chef, Day Ristoservice, Pellegrini, Qui ticket, Ticket Restaurant) e altri<br />

organi di diffusione dell’informazione (Pagine Gialle e 892424);<br />

• monitoraggi periodici da parte di <strong>AIC</strong> tramite personale qualificato e un’apposita<br />

check-list, fino all’eventuale termine della collaborazione.<br />

L’attività sul territorio è seguita e gestita dalle Associazioni regionali, con i loro Team<br />

AFC, composto quasi sempre da un responsabile AFC, uno o più professionisti nel<br />

settore dell’alimentazione e da molteplici volontari, formati nel ruolo di tutor AFC. È<br />

impegno della federazione stilare, aggiornare e ampliare le linee guida, curare il materiale<br />

didattico ed illustrativo, sia informatico che cartaceo, per la formazione degli esercenti e<br />

tutor affinché vi sia omogeneità su tutto il territorio. Inoltre la federazione coordina tutta<br />

l’attività nazionale coltivando rapporti con le istituzioni ed enti nazionali riconosciuti<br />

esperti nel settore dell’alimentazione. Compito della Federazione è anche il supporto e<br />

la consulenza alle Associazioni territoriali sull’AFC, con particolare riferimento alle sempre<br />

crescenti azioni sinergiche con la salute pubblica locale e le istituzioni in genere,<br />

sensibilizzate all’attenzione ed alla tutela del celiaco e chiamate alla garanzia dei diritti<br />

riconosciuti dalla legge in tema di ristorazione pubblica e formazione degli operatori del<br />

settore (artt. 4 e 5 della L. 123/05).<br />

Obiettivo che <strong>AIC</strong> si propone nella sua promozione è quello di sensibilizzare i diversi<br />

partner sociali ed aziendali, con l’esclusiva finalità di dare la possibilità, ai soggetti celiaci,<br />

di condurre uno stile di vita pienamente “normale” dentro e fuori casa senza alcuna<br />

restrizione rispetto ai propri bisogni alimentari. La vita di un uomo non è solo legata<br />

alle sue funzioni biologiche, ma anche a quelle del vivere in società, come un essere in<br />

relazione. La condivisione rende membri della stessa comunità, non a caso il cibo è occasione<br />

di festa. La società è pregna del binomio cibo e socialità, espresso infatti anche<br />

nel linguaggio comune. Si fa riferimento a parole come “convivio” e “compagnia”, ad<br />

esempio l’origine etimologica della prima rende esplicito il significato più intrinseco del<br />

binomio “cum – vivere” vivere assieme o meglio ancora “nel modo più semplice e immediato<br />

la parola propone un’identità fra l’atto del mangiare e quello del vivere” (Massimo<br />

Montanari – Convivio, ’89), e nell’opera di Dante “Convivio” il termine era inteso come<br />

“banchetto di sapienza”; sorprendente è anche l’origine della parola compagnia (compagno)<br />

dal latino “cum – panis”, chi mangia lo stesso pane.<br />

Tutte queste ragioni hanno motivato l’attivazione del Progetto Alimentazione Fuori<br />

Casa, con le progressive variazioni ed il continuo confronto con le istituzioni per la necessaria<br />

sensibilizzazione sul tema. Un impegno tutt’altro che facile che <strong>AIC</strong> persegue<br />

27


<strong>AIC</strong> <strong>Associazione</strong> <strong>Italiana</strong> <strong>Celiachia</strong>: la Federazione nazionale<br />

da diversi anni. È in questa visione che si può guardare alla <strong>Celiachia</strong>, una intolleranza<br />

alimentare la cui sintomatologia si risolve con una adeguata ed attenta alimentazione<br />

senza glutine, come a una diversità che smette di dividere e può iniziare ad accomunare.<br />

Significativa è l’evoluzione del progetto nei suoi dieci anni di vita. Coloro che hanno dato<br />

vita al progetto ricordano ancora come fosse difficile reperire i ristoratori disponibili a<br />

creare e a far parte del network di locali informati <strong>AIC</strong>, sia perché ancora poco si sentiva<br />

parlare di celiachia, sia perché non avevano ancora incontrato clienti celiaci e forse<br />

anche un po’ diffidenti di un progetto in fasce; infatti le prime strutture a far parte di<br />

questo progetto sono state sensibilizzate direttamente da loro amici, parenti, conoscenti<br />

e clienti assidui celiaci. Molto lontana è oggi la modalità di reperimento delle strutture<br />

che contattano direttamente la federazione o le singole Associazioni regionali informandosi<br />

sulle modalità per entrare nel network <strong>AIC</strong>. Tutta l’attività finora svolta da <strong>AIC</strong> è a<br />

titolo gratuito per gli esercenti, a cui in alcuni casi è chiesta l’iscrizione all’associazione<br />

regionale o una cifra simbolica di quasi pari importo.<br />

Al termine dell’anno 2000 si potevano contare, su tutto il territorio italiano 120 strutture<br />

tra ristoranti, pizzerie, hotel, mentre dopo dieci anni a dicembre 2010 si possono contare<br />

in totale di 2.535 esercizi pronti a ricevere un cliente celiaco. La crescita è diventata<br />

esponenziale negli ultimi tre anni, si può riscontrare infatti un incremento tra il 2008 e il<br />

2009 pari al 16%, e tra il 2009 e il 2010 del 26% quindi con una differenza di dieci punti<br />

percentuali in soli tre anni. Molteplici possono essere i fattori di tale incremento ma<br />

sicuramente quello più determinante è l’inserimento nello staff AFC regionale di figure<br />

professioniste nel settore della ristorazione, quali dietisti, tecnologi, biologi ecc., grazie ai<br />

fondi 5xmille ricevuti negli anni dai contribuenti.<br />

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010<br />

RISTORANTI/PIZZERIE/HOTEL 120 286 360 389 446 619 670 916 1193 1410 2012<br />

GELATERIE 29 181 218 224 264 319 349<br />

B&B 16 27 53 84 107 137<br />

BAR/CAFFETTERIE 13 30 37<br />

totali 1554 1866 2535<br />

28


La dimensione economica:<br />

I progetti<br />

In Fuga dal Glutine<br />

L’attuale attività di divulgazione che <strong>AIC</strong> svolge nelle scuole, ha radice nel primo progetto<br />

a carattere nazionale, “Azioni per ridurre il disagio dei celiaci nella scuola nel lavoro<br />

e nella società”, durante l’anno scolastico 2005-2006. Il progetto è stato finanziato dal<br />

Ministero del Welfare ai sensi dell’art.12 lettera f) della legge n.383/00, bando aperto alle<br />

associazioni di promozione sociale. L’attività svolta da <strong>AIC</strong> è stata destinata alle classi 4°<br />

e 5° della scuola primaria, le classi 4° degli I.P.S.S.A.R. e I.T.A.S. di sei regioni pilota: Calabria,<br />

Liguria, Puglia, Toscana, Trentino ed Umbria. Il Progetto è nato dalla consapevolezza del<br />

disagio e delle difficoltà che vivono quotidianamente i celiaci. Si è focalizzata l’attenzione<br />

sui minori e sui giovani diagnosticati, che, affacciandosi in un nuovo contesto sociale,<br />

diverso da quello spesso protettivo della famiglia, come la scuola, il lavoro e la società,<br />

sperimentano l’impatto che l’intolleranza alimentare ha su compagni, colleghi ed amici,<br />

modificando la stessa percezione che finora hanno avuto di sé e della propria condizione<br />

di celiaci.<br />

Il progetto e’ l’occasione di divulgare corrette informazioni sulla celiachia ad un interlocutore<br />

tra i più importanti: la scuola. L’attività condotta nelle scuole coinvolte, ha abbinato<br />

gli interventi formativi, rivolti ai docenti e dirigenti, alla partecipazione, degli studenti<br />

ad un concorso, che ha prodotto numerosi elaborati. Tra questi è stato scelto un Gioco<br />

dell’Oca, ideato da una scuola ligure, con domande e grafica coerenti con il progetto e<br />

le sue finalità divulgative. Il materiale, è stato poi opportunamente rielaborato e riprodotto,<br />

mantenendo la forma del gioco dell’oca, denominato poi “In fuga dal Glutine”.<br />

Anno scolastico 2005 – 2006<br />

progetti<br />

“Azioni per ridurre il disagio dei celiaci nella scuola, nel lavoro, nella società”<br />

Progetto finanziato Ministero Welfare<br />

N° scuole 72<br />

Il passaggio dal progetto finanziato dal Ministero all’implementazione di un’attività autofinanziata<br />

da <strong>AIC</strong>, consentendo il proseguimento dell’attività divulgativa nelle scuole,<br />

è stato previsto sin dagli obiettivi del Progetto stesso.<br />

29


<strong>AIC</strong> <strong>Associazione</strong> <strong>Italiana</strong> <strong>Celiachia</strong>: la Federazione nazionale<br />

Nell’anno scolastico 2007-2008 è stato avviato il progetto “In fuga dal glutine”, il cui<br />

nome deriva dal gioco dell’oca premiato. Restano confermate le finalità del progetto<br />

“progenitore”, rafforzate dalla consapevolezza che a seguito della diagnosi di celiachia vi<br />

possono essere frequenti ripercussioni psicologiche difficilmente superabili, che spesso<br />

inducono il bambino e l’adolescente a trasgredire la dieta. L’aspettativa è che questo Progetto<br />

rappresenti un’ulteriore occasione per informare della tematica celiachia dirigenti<br />

scolastici, docenti e studenti, per garantire nel prossimo futuro una sempre maggiore<br />

apertura verso l’integrazione dei celiaci nella comunità scolastica, in una fase della formazione<br />

individuale di così rilevante importanza.<br />

L’attività cosi come è stata proposta fino all’anno scolastico 2010-2011 è implementata<br />

dalle <strong>AIC</strong> regionali alle classi 4° e 5° delle Direzioni Didattiche Italiane interessate.<br />

L’attività è realizzata attraverso varie fasi:<br />

1. un incontro con i docenti per presentare la celiachia, le attività dell’<strong>Associazione</strong>, le<br />

motivazioni e l’utilità della divulgazione. L’incontro può essere replicato a richiesta dei<br />

docenti.<br />

2. presentazione e consegna alla scuola del materiale didattico <strong>AIC</strong>:<br />

- dispensa docenti <strong>AIC</strong><br />

- gioco dell’Oca “In fuga dal Glutine”, formato da tavolo<br />

- eventuale materiale informativo messo a disposizione dell’<strong>Associazione</strong> Regionale <strong>AIC</strong><br />

del territorio.<br />

3. a seguito dell’intervento formativo, sulla celiachia, del corpo docente agli alunni della<br />

propria classe, l’<strong>AIC</strong> Regionale può organizzare un’ulteriore attività divulgativa, nelle<br />

scuole, col supporto del Gioco dell’Oca nel formato gigante; un’attività, non più rivolta<br />

agli insegnanti ma agli alunni, che coinvolge più classi contemporaneamente e caratterizza<br />

la conclusione del percorso divulgativo<br />

Per la realizzazione di tutte le fasi sopra descritte le Associazioni regionali sono state<br />

dotate dalla Federazione di:<br />

1. Maxi-giochi “In fuga dal glutine”, adatti all’attività su grandi numeri<br />

2. giochi da tavolo da distribuire nelle scuole<br />

3. dispensa destinata ai docenti<br />

Attività scolastiche Anno 2007-2008<br />

Regioni <strong>AIC</strong>*<br />

Campania<br />

Liguria<br />

Lombardia<br />

Piemonte+V.A<br />

Toscana<br />

TOTALI<br />

Scuole<br />

10 scuole<br />

4 scuole<br />

10 scuole e 24 classi<br />

corsi centralizz. per insegnanti + 5 scuole<br />

63 scuole e 177 classi<br />

92 scuole + insegnanti<br />

* Le prime 5 Associazioni regionali che hanno attivato il progetto<br />

Attività scolastiche Anno 2008-2009<br />

Regione scuole classi giochi persone coinvolte<br />

Campania 20 oltre 100 4 referenti provinciali<br />

Emilia Romagna * - - - -<br />

Friuli V.G. 3 8 3 volontari +1 professionista esterno<br />

Lazio * 3 - - 5 volontari<br />

Lombardia 31 56 79<br />

professionisti interni +<br />

6 professionisti esterni<br />

30<br />

Piemonte+V.A 6 9 11 1 volontario<br />

Sardegna * 2 - - -<br />

Sicilia 20 80 0 18 volontari<br />

Toscana 34 105 125 20 volontari<br />

Trentino 3 4 4 7 volontari<br />

Veneto 12 30 15 6 volontari<br />

Totali 134 292 237 63 volontari + 7 professionisti<br />

* Attività propedeutiche al progetto In Fuga dal Glutine


Attività scolastiche 2009-2010<br />

Regione<br />

Comuni<br />

coinvolti<br />

Scuole<br />

coinvolte<br />

Classi<br />

coinvolte<br />

Giochi<br />

distribuiti<br />

Operatori<br />

coinvolti<br />

(volontari)<br />

personale<br />

retribuito<br />

Basilicata 1 1 2 2 2 1<br />

Campania 5 5 9 10 1 0<br />

Emilia R.* n.p. n.p. n.p. n.p. n.p. n.p.<br />

Lazio 13 13<br />

Riunioni<br />

collettive<br />

0 12 0<br />

Lombardia 32 33 61 67 0 8<br />

Piemonte 4 6 13 15 1 4<br />

Sardegna* n.p. n.p. n.p. n.p. n.p. n.p.<br />

Toscana 28 35 139 125 18<br />

Trentino 3 3 4 4 7 1<br />

TOTALI 86 96 228 223 41 14<br />

* Attività propedeutiche al progetto In Fuga dal Glutine<br />

L’attività di <strong>AIC</strong> nelle scuole è completamente gratuita per gli istituti scolastici, ed è<br />

attuato annualmente anche grazie al contributo di una parte dei fondi 5xmille raccolto<br />

da <strong>AIC</strong>. Per l’anno scolastico 2009-2010 sono state investite , tra risorse di <strong>AIC</strong> regionali<br />

e Nazionale, circa 23.000,00 €<br />

progetto Saharawi<br />

Nell’ambito delle attività di cooperazione sostenute dal tavolo di Coordinamento regionale<br />

della Toscana, l’<strong>AIC</strong> dal 2006 è divenuta una dei partner del Programma Integrato a<br />

favore della popolazione Saharawi (PIR la Toscana per il Saharawi). La Regione Toscana<br />

ha stanziato negli anni fondi così ripartiti: 65.000,00 € nel 2006, 45.000,00 € nel 2007 e<br />

35.000,00 € nel 2008. All’impegno economico assunto dalla Regione Toscana si aggiungono<br />

gli aiuti dei soci <strong>AIC</strong> e delle altre Regioni della Federazione versati a sostegno della<br />

popolazione e del progetto Saharawi. Il dettaglio degli importi di Regioni e privati sono<br />

indicati nella tabella riportata in fondo a cui vanno aggiunti per ogni anno 46.000,00 €<br />

di sostegni a distanza e 23.000,00 € per il partenariato. Dal 2007, in accordo con le autorità<br />

locali, si è deciso che il sostegno economico del singolo socio <strong>AIC</strong> venga impiegato<br />

interamente nell’acquisto di prodotti alimentari privi di glutine. Il paniere di beni offerto<br />

segue un programma qualitativo e quantitativo concordato con il Ministero della Salute<br />

ed elaborato da nutrizionisti esperti. Per abbattere i costi di trasporto e sdoganamento<br />

si è anche deciso per alcuni prodotti, quali la farina senza glutine, di acquistarli direttamente<br />

in Algeria. La farina di gofio, previamente sottoposta ad analisi in Italia, ne è un<br />

esempio.<br />

Anno 2007 nasce il: “Progetto <strong>Celiachia</strong> di Cooperazione Sanitaria”<br />

Nel corso della missione ai campi saharawi del mese di Novembre 2007 si dà vita al<br />

nuovo progetto di cooperazione, che modula gli interventi secondo criteri istituzionali<br />

definiti in accordo con le Autorità locali.<br />

Il nuovo progetto dal nome PROYECTO CELIAQUIA DE COOPERACION SANITARIA<br />

“LA TOSCANA PER I SAHARAWI” ha come sottoscriventi l’Istituzione Centro Nord-Sud<br />

(anche in rappresentanza di Enti Locali e di Associazioni regionali Toscane), la <strong>Associazione</strong><br />

<strong>Italiana</strong> <strong>Celiachia</strong> (<strong>AIC</strong>), la <strong>Associazione</strong> Livornese di Solidarietà Popolo Saharawi<br />

e il Ministero della Salute Pubblica della Repubblica Araba Saharawi Democratica- di<br />

seguito RASD- mentre partners sono la Direzione della Cooperazione del Ministero<br />

della Salute Pubblica della RASD, il Ministero della Cooperazione Saharawi, la Mezza<br />

Luna Rossa Saharawi. All’interno di questo nuovo progetto si prevede:<br />

• il riconoscimento ufficiale del Dipartimento di celiachia (con sede presso il centro<br />

<strong>AIC</strong> per la diagnosi e la cura della celiachia dei campi saharawi);<br />

31


<strong>AIC</strong> <strong>Associazione</strong> <strong>Italiana</strong> <strong>Celiachia</strong>: la Federazione nazionale<br />

• l’affidamento all’<strong>AIC</strong> dei controlli clinici regolari dei pazienti celiaci noti e la valutazione<br />

dei nuovi casi sospetti di celiachia;<br />

• l’istituzione di un apposito registro dei celiaci Saharawi gestito dal Centro di Diagnosi<br />

e Cura di <strong>Celiachia</strong> istituito da <strong>AIC</strong>, che lo trasmetterà con regolarità al centro di<br />

coordinamento italiano <strong>AIC</strong>;<br />

• l’affidamento alla Mezza Luna Rossa Saharawi dell’approvvigionamento in loco e<br />

della regolare distribuzione degli alimenti senza glutine.<br />

Oltre all’introduzione di procedure organizzative e gestionali orientate alla massima<br />

trasparenza e al controllo documentato in loco di ogni azione prevista dal progetto, il<br />

nuovo accordo porta con sé un elemento inedito: la conversione del sostegno a distanza<br />

dei celiaci in alimenti senza glutine ad integrazione della dieta. <strong>AIC</strong>, pertanto, con i soci<br />

sostenitori del progetto provvede, secondo scadenze regolari e per tramite della Mezza<br />

Luna Rossa Saharawi, all’approvvigionamento d’alimenti privi di glutine, favorendo l’utilizzo<br />

di prodotti locali quali riso, verdure e carne.<br />

Nei tre anni di svolgimento del progetto, <strong>AIC</strong> ha collaborato con il Ministero della Salute<br />

Saharawi per:<br />

• la formazione di personale medico e paramedico, nutrizionisti, tecnici di laboratorio<br />

per la diagnosi di celiachia<br />

• l’acquisto di KIT per la diagnosi di celiachia<br />

• la realizzazione del registro per il censimento delle diagnosi e follow up sulla celiachia<br />

• la formazione alle famiglie sulla dieta senza glutine<br />

• la realizzazione e diffusione di numerosi materiali informativi e di comunicazione,<br />

tra cui: una brochure rivolta ai medici locali; una brochure per le famiglie con consigli<br />

sulla dieta senza glutine<br />

• la dotazione di strumenti informatici per facilitare la comunicazione tra l’Italia e i<br />

campi degli addetti al progetto<br />

• l’acquisto dei prodotti senza glutine necessari alla dieta e di un mezzo di trasporto<br />

idoneo agli spostamenti negli ospedali delle varie wilaya (villaggi Saharawi).<br />

La popolazione cui il progetto si rivolge è pari a 170 mila persone, le diagnosi di celiachia<br />

ad oggi ammontano a 720 e sono costantemente in crescita.<br />

Dal 2009, hanno preso avvio i lavori del nuovo progetto PIR “Miglioramento delle<br />

condizioni di salute dei bambini celiaci saharawi nei campi profughi in Algeria”,<br />

che ha avuto inizio ufficiale nel Giugno 2010.<br />

Quali sono i nuovi attori e quali i loro ruoli:<br />

• l’Azienda Ospedaliero-Universitaria (AOU) Meyer è il soggetto proponente;<br />

• <strong>AIC</strong> Onlus è il referente scientifico;<br />

• l’Istituzione Centro Nord Sud è il referente tecnico e punto di riferimento del partenariato<br />

per la collaborazione alla realizzazione delle attività;<br />

• il Dipartimento di cooperazione del Ministero della Salute Pubblica Saharawi è il<br />

coordinatore partner locali;<br />

• il Dipartimento <strong>Celiachia</strong> del Ministero della Salute della RASD è il responsabile attività<br />

locali<br />

Come nel passato, anche ora, l’impegno di tutti i partner non è solo quello formativo e<br />

di sostegno, ma anche di ricerca dei fondi, per supportare tutti gli interventi e garantire<br />

la copertura dei generi alimentari di sopravvivenza.<br />

Il budget di spesa per ogni anno di progetto ammonta a 104.000,00 € a cui vanno ad<br />

aggiungersi le spese di acquisto e spedizione di 16 quintali di prodotti senza glutine.<br />

Parte di questo importo, 86.500 €, è stato ottenuto grazie ai finanziamenti stanziati da<br />

alcuni partner:<br />

• AOU Meyer e Regione Toscana con 50.000 €<br />

• <strong>AIC</strong> Onlus con 30.000 €<br />

• Istituzione Centro Nord Sud della Provincia di Pisa con 3.000 €<br />

• Associaciò Celiacs Catalunya Spagna € 3.000,00<br />

• Pubblica Assistenza di Cascina € 500,00<br />

32


L’attività del progetto viene seguita in <strong>AIC</strong> da un apposito gruppo di lavoro:<br />

Gruppo di lavoro Saharawi in <strong>AIC</strong><br />

Coordinatore<br />

Consigliere<br />

Consigliere<br />

Coordinatori Scientifici<br />

Tesoriere<br />

M. Battello<br />

R. Castellani<br />

M. J. C. Roig<br />

G. Iacono - C. Botti<br />

U. Finardi<br />

Attività svolta nel 2010<br />

Tramite la formazione di tecnici di laboratorio, personale medico e con la collaborazione<br />

di personale qualificato italiano, biologo e medico, gastroenterologo e del personale <strong>AIC</strong><br />

per i rapporti con le autorità Saharawi, è stato raggiunto un ottimo livello di competenza.<br />

E’ ragionevole pensare che fra 2 anni i Saharawi saranno in grado di essere autonomi per<br />

la diagnosi e la cura della celiachia. Anche per queste ragioni, <strong>AIC</strong> ha deciso di finanziare<br />

direttamente anche le attività previste per il 2012 e il 2013 permettendo così di completare<br />

la formazione del personale medico e paramedico locale e di indirizzare verso l’acquisto di<br />

materie prime senza glutine idonee e facilmente reperibili: in sintesi tracciare il sentiero verso<br />

l’autonomia di gestione della celiachia.<br />

A chiusura 2010, i fondi per il progetto saharawi sono così definiti:<br />

Fondo Spese future progetto Saharawi Importo<br />

Fondo spese future progetto Saharawi 142.739<br />

Incrementi F.do per Entrate conseguite da Adozioni e Contributi 50.492<br />

Decremento F.do per spese sostenute -125.392<br />

Totale 67.839,00<br />

2.2.2. Le attività strumentali<br />

Informazione e comunicazione<br />

Come evidenziato nella mission, l’informazione è sicuramente una delle attività fondamentali<br />

per migliorare la qualità della vita delle persone con celiachia o dermatite erpetiforme:<br />

grazie ad una migliore conoscenza è possibile, da un lato, avere un migliore<br />

accesso alle risorse disponibili e, dall’altro, a diffondere nella società una maggiore attenzione<br />

e consapevolezza rispetto alla malattia.<br />

Non tutte le attività di informazione si esauriscono in quelle descritte in questo capitolo<br />

dal momento che anche altri strumenti e prodotti che sono descritti nel capitolo dedicato<br />

alle attività affidate a SBS, quali il prontuario e lo stesso marchio, rispondono alla<br />

finalità di favorire la conoscenza diffusa della celiachia.<br />

CN - <strong>Celiachia</strong> Notizie<br />

<strong>Celiachia</strong> Notizie è un quadrimestrale, fondato da <strong>AIC</strong> nel 1981, che nel corso del tempo<br />

è cresciuto notevolmente sotto molti punti di vista: per le qualità e la quantità delle<br />

informazioni offerte, per la grafica, per il numero delle pagine. Attualmente è suddiviso<br />

in due fascicoli: il primo, più corposo, contiene articoli sulle attività istituzionali e le varie<br />

iniziative portate avanti da <strong>AIC</strong> a livello nazionale, articoli medico-scientifici e nutrizionali,<br />

varie rubriche che riguardano a 360 gradi la vita del celiaco; il secondo fascicolo<br />

riporta le attività organizzate da ogni singola Regione.<br />

La realizzazione di <strong>Celiachia</strong> Notizie è affidata ad una redazione “mista” di volontari e<br />

professionisti:un direttore editoriale e un direttore responsabile, espressione entrambi di<br />

<strong>AIC</strong>, una segretaria di redazione, un coordinatore di redazione ed un’ agenzia addetta<br />

alla gestione della pubblicità. Ogni <strong>Associazione</strong> regionale ha un suo referente per il<br />

giornale. Le pagine scientifiche sono, infine, affidate ad un Comitato Scientifico di Redazione<br />

(CSR) con un suo coordinatore.<br />

33


<strong>AIC</strong> <strong>Associazione</strong> <strong>Italiana</strong> <strong>Celiachia</strong>: la Federazione nazionale<br />

Il giornale viene prevalentemente distribuito ai soci di <strong>AIC</strong>.<br />

CN, come viene chiamato all’interno dell’associazione, è nato quando <strong>AIC</strong> aveva meno<br />

di due anni di vita, ed era presente solo in una parte d’Italia: “avevamo pochi soldi e<br />

pochi sponsor - ricorda l’allora presidente di <strong>AIC</strong> e primo direttore del giornale, Adriano<br />

Zagato - anche perché allora i produttori di alimenti senza glutine erano pochi ed<br />

avevano un numero di prodotti limitato. Tuttavia sentivamo l’esigenza di trovare uno<br />

strumento di divulgazione delle informazioni, di cercare (medici, famiglie e celiaci) un<br />

terreno comune di confronto e di scambio di idee e di progetti”.<br />

Il primo numero era di solo 8 pagine, che sarebbero diventate 12 solo due anni dopo,<br />

per poi diventare 16 e così via crescendo, fino ad arrivare alle circa 160 attuali, a cui si<br />

aggiunge il fascicolo <strong>Celiachia</strong> Regioni, dedicato alle attività realizzate a livello regionale.<br />

Nel 1998 diventa direttore di CN Franco Lucchesi, che aveva in passato ricoperto anche<br />

la carica di presidente nazionale: fino alla prematura scomparsa, avvenuta nel 2004, è<br />

stato una figura centrale per <strong>AIC</strong> e la vera anima del giornale. Si deve a lui il rilancio della<br />

testata, la formazione di una vera e propria redazione, in un primo tempo e per molti<br />

anni formata da soli volontari.<br />

<strong>Celiachia</strong> Notizie ha sempre fiancheggiato l’attività di <strong>AIC</strong>, portando avanti e a volte anticipando<br />

le grandi battaglie dell’associazione, come il primo importantissimo obiettivo:<br />

quello della gratuità dei prodotti senza glutine, conquistata definitivamente il 4 settembre<br />

1982 con la pubblicazione del relativo decreto sulla Gazzetta Ufficiale. Gli obiettivi<br />

che <strong>AIC</strong> intende da sempre perseguire grazie a CN sono la diffusione di una corretta<br />

informazione sulla celiachia e sull’importanza della dieta.<br />

Nel corso del 2010 - sotto la nuova direzione editoriale di Elda Angelino, direttore responsabile<br />

Letizia Coppetti, vicedirettore e grafico Giusy Cappellotto, segretaria di redazione<br />

Maria Rosaria Penna, coordinatore del CSR Carlo Catassi, oltre agli altri abituali<br />

collaboratori - il giornale ha iniziato un periodo di evoluzione e cambiamenti, per rendere<br />

il prodotto più in sintonia con i tempi, le esigenze dei celiaci e il loro numero sempre<br />

maggiore. Sono state affrontate varie tematiche, da quelle più prettamente istituzionali<br />

(5xmille, campagna di comunicazione per i 30 anni dell’associazione, crescita di diagnosi<br />

e di soci, Spiga Barrata europea, prontuario...) agli aggiornamenti medico-scientifici<br />

(linee guida per la diagnosi e il follow-up della dermatite erpetiforme, gestione clinica<br />

dell’associazione tra diabete e celiachia, nuove prospettive terapeutiche, aspetti psicologici...),<br />

e nutrizionali (possibilità di introdurre l’avena nella dieta del celiaco, correlazione<br />

tra celiachia e obesità, necessità di seguire una dieta varia ed equilibrata...). Inoltre in<br />

ogni numero vengono pubblicate rubriche che riguardano i viaggi all’estero (“Appunti<br />

di Viaggio”), interviste ai presidenti regionali, agli iscritti al Forum <strong>Celiachia</strong>, lettere degli<br />

associati, un approfondimento su varie tematiche, ricette, oltre alle tabelle contenenti i<br />

prodotti dietetici e Spiga barrata.<br />

Attualmente vengono distribuite circa 70.000 copie di ciascun numero <strong>Celiachia</strong> Notizie<br />

con uscite previste a marzo, luglio e novembre.<br />

34


di Franco Lucchesi<br />

Per definizione house organ è lo strumento ufficiale di comunicazione<br />

di un organismo o ente di qualsiasi origine, sia<br />

essa politica, commerciale, amministrativa e (come nel nostro<br />

caso), associativa. Come tale riporta le linee politiche delle<br />

strutture dirigenziali di detti organismi, è strumento<br />

d'informazione delle varie attività nazionali e locali e riporta<br />

le informazioni e le novità riguardanti la materia di cui si occupa<br />

l'organismo in questione.<br />

Venendo al nostro caso in particolare, nel momento in cui<br />

è stata fatta l'iscrizione al Tribunale dove ha sede legale<br />

l'<strong>Associazione</strong>, andava indicato:<br />

il titolo e la periodicità d'uscita del notiziario, 2) la proprietà<br />

della testata, 3) la sede della Redazione, 4) l'Editore, 5)<br />

il Direttore Responsabile, 6) la tipografia<br />

di riferimento.<br />

Così risulta che il proprietario (2) e<br />

l'editore (4) di <strong>Celiachia</strong> Notizie è l'<strong>AIC</strong><br />

nella persona del Presidente protempore<br />

il quale non risponde dei contenuti<br />

del giornale perché la legge in<br />

materia d'editoria presuppone che la<br />

competenza sia affidata ad un tecnico<br />

iscritto all'Albo dei Giornalisti<br />

nell'elenco speciale dei Direttori Responsabili.<br />

Questo chiarimento, per quanto tecnicistico,<br />

è doveroso per far capire il<br />

meccanismo su cui poggia le basi l'editoria.<br />

Dopo le dimissioni di Zagato nel<br />

1998 fui incaricato dall'allora Presidente<br />

Pardi di trovare un successore per la guida del giornale e di<br />

formare, se possibile, una Redazione coinvolgendo tutte le associazioni<br />

regionali. Al mio invito risposero alcune regioni (Toscana,<br />

Lazio, Veneto e Calabria) e così si formò il primo gruppo<br />

che mi volle Direttore e dette vita al nuovo corso di C.N.<br />

Nella grande e media editoria il Direttore Responsabile,<br />

specialmente in passato, era designato dall'editore ed era una<br />

figura paravento ben pagata, ma di contro, si prendeva tutte<br />

le responsabilità relative a querele dovute alla pubblicazione<br />

di notizie calunniose su fatti o persone. La direzione vera e<br />

propria della testata era (ed è) curata da un Direttore editoriale,<br />

vero artefice dell'impostazione tecnica e dei contenuti<br />

del notiziario.<br />

Così non è nel nostro caso, ed a conferma di ciò, nello Statuto<br />

<strong>AIC</strong> oltre a comparire <strong>Celiachia</strong> Notizie all'art.7 come organo<br />

dell'associazione, all'art.10 si prevede la nomina diretta,<br />

da parte dell'Assemblea Nazionale, del Direttore Responsabi-<br />

L'house organ<br />

di una<br />

grande<br />

associazione<br />

le dell'house organ ed all'art.11 se ne stabilisce<br />

l'appartenenza al CD, proprio perché si è ritenuto che detto<br />

incarico è strettamente legato al lavoro del CD stesso.<br />

Oltre a ciò i compiti ed i limiti del Direttore Responsabile<br />

di <strong>Celiachia</strong> Notizie, anche se non codificati, fino ad ora<br />

sono stati i seguenti:<br />

1.Essere collante e stimolo per i componenti della Redazione,<br />

avere la capacità nel distribuire gli incarichi e responsabilizzare<br />

i componenti nel loro lavoro.<br />

2.Fare in modo che la Redazione sia aperta a nuovi componenti.<br />

Ricordo che dai primi 6 componenti del 1998 attualmente<br />

contiamo una redazione di 14 persone, tutte qualificate<br />

e perfettamente in sintonia con i loro ruoli.<br />

3.Dare spazio alle Associazioni Regionali,<br />

tramite i corrispondenti, affinché<br />

C.N. sia un vero organo di collegamento<br />

e di informazione fra gli associati.<br />

4.Proporre innovazione, per quanto<br />

possibile, negli argomenti trattati ed<br />

avere la capacità di suscitare discussione<br />

nel lettore.<br />

5.Visto l'interesse che suscita il notiziario<br />

fra gli operatori economici legati<br />

al mondo della celiachia, mantenere le<br />

entrate pubblicitarie a buoni livelli affinché<br />

possano contribuire alla vita di<br />

<strong>AIC</strong>.<br />

6.Intrattenere rapporti di collaborazione<br />

con il mondo scientifico, tramite i<br />

consulenti interni alla Redazione, per fare in modo che le<br />

opinioni espresse sul notiziario non si appiattiscano su posizioni<br />

uniformi, ma possano contribuire ad un dialogo che<br />

può nascere anche da visioni scientifiche distanti.<br />

7.Essere in sintonia con gli organismi dirigenti <strong>AIC</strong> sulle linee<br />

politiche essenziali stabilite senza per questo sottostare<br />

ad organismi di controllo e supervisione sul lavoro della Redazione.<br />

Questi sono, a parer mio, i requisiti essenziali affinché<br />

uno strumento d'informazione possa funzionare decentemente<br />

ed avere un'indispensabile autonomia creativa senza<br />

dover apparire una noiosa e statica “Gazzetta Ufficiale”. Ricordiamoci,<br />

che il lettore va stimolato se vogliamo che le pagine<br />

di una rivista siano lette e contemporaneamente<br />

l'inserzionista deve essere invogliato ad investire in un prodotto<br />

che riceva consensi e sia largamente diffuso.<br />

98<br />

<strong>Celiachia</strong> notizie 1-2004<br />

35


<strong>AIC</strong> <strong>Associazione</strong> <strong>Italiana</strong> <strong>Celiachia</strong>: la Federazione nazionale<br />

Sito<br />

Risalgono alla metà degli anni ‘90 i primi passi di <strong>AIC</strong> nel mondo di internet, con la realizzazione<br />

del primo sito.<br />

Nel 1998 fu implementata la prima mailing list nazionale e di li a poco sarebbe stato<br />

registrato il dominio attuale www.celiachia.it. Da allora l’espansione di Internet è stata un<br />

crescendo continuo e sono sotto gli occhi di tutti i progressi fatti anche Italia. L’utilizzo di<br />

un nuovo server offrì la possibilità di utilizzare l’ASP (Active Server Pages), una tecnologia<br />

appropriata che permette di realizzare siti dinamici con pagine generate al momento<br />

della richiesta, attingendo dati da un database. Si iniziò allora a studiare l’ASP ma le tante<br />

le cose da pubblicare resero necessario accelerare l’implementazione delle pagine in ASP<br />

che avrebbero infatti permesso la collaborazione di più persone, anche inesperte nel<br />

campo dell’informatica, alla gestione del sito.<br />

L’utilizzo di pagine ASP iniziò con la sezione delle ricette, un database che conteneva ricette<br />

suggerite dagli stessi utenti, aggiornato direttamente via web, tramite accesso riservato,<br />

da una dietista. Dopo un po’ venne il turno, nello stessa direzione, della sezione dei<br />

ristoranti data in gestione a un’altra volontaria, che ci lavora ancora oggi con precisione,<br />

poi quello delle gelaterie e poi tutta l’area riguardante l’AFC (Alimentazione Fuori Casa).<br />

Fu poi la volta della sezione dei Link dove poter trovare un elenco di siti attinenti la celiachia<br />

ricchi di utili informazioni e, subito dopo, con l’aggiunta dei dati delle associazioni<br />

nel mondo e dei dati delle segreterie regionali affidati alla indimenticabile e infaticabile<br />

Anna Maria Vallesi. Poi, ancora, fu la volta della sezione delle FAQ e successivamente il<br />

turno del Prontuario Online.<br />

Si fece strada poi la sezione dedicata ai POI (Point Of Interest), file da scaricare e utilizzare<br />

con un navigatore satellitare in modo da avere a disposizione sulle mappe tutti i locali<br />

per mangiare fuori casa del nostro network, e la sezione dedicata a <strong>Celiachia</strong> Notizie,<br />

con i sommari di tutti i numeri e la selezione di articoli di maggiore interesse generale.<br />

Il sito è stato, ma in parte lo è tuttora, un cantiere aperto. Il sito ha avuto diverse recensioni<br />

positive tra cui anche dal settimanale “Salute” de “La Repubblica” ed è diventato<br />

un punto di riferimento per vecchi e nuovi celiaci. Volutamente, fino ad ora, si è cercato<br />

di evitare soluzioni che pur essendo molto più belle fossero però un ostacolo alla consultazione<br />

e all’utilizzo pratico del sito stesso puntando soprattutto alla semplicità e alla<br />

chiarezza.<br />

Negli anni descritti, da una persona, lo staff di www.celiachia.it è passato a contare più di<br />

dieci persone che costantemente, in modo autonomo, tengono aggiornate le varie sezioni<br />

del sito. Dalla fase dei primi anni in cui la presenza nel web era avvertita soprattutto<br />

come una esigenza di adeguarsi a una tendenza, siamo ora a quella in cui tale presenza è<br />

diventata un agile e concreto strumento di comunicazione. Un impegno fondamentale<br />

da parte dell’<strong>Associazione</strong> è quello di migliorare nel tempo, da tutti i punti di vista, tale<br />

strumento utile sia alla comunicazione esterna che a quella interna. La gestione del sito<br />

è stata fin dall’inizio basata sul volontariato, situazione che ha avuto i suoi pregi e i suoi<br />

difetti. Con la crescita dell’organizzazione associativa, il sito si è arricchito anche della<br />

collaborazione di personale non volontario che concretamente ha migliorato i contenuti<br />

e gli interventi.<br />

Nel gennaio 2003, con il nuovo sito definitivo a regime, il numero medio di visite mensili<br />

si aggirava sui 21-22 mila che sale costantemente e che nel 2006 si triplica raggiungendo<br />

73-74 mila, arrivando oggi a una media mensile che sfiora le 115 mila visite. Il Forum nello<br />

stesso periodo passa da 250 iscritti a circa 1260. Oggi il forum conta 1860 iscritti ma<br />

si deve tener conto che questo è di libera consultazione, deve registrarsi solo chi vuole<br />

partecipare in modo attivo, inviare quindi propri messaggi e non solo leggere.<br />

Risultano iscritti all’area riservata del Prontuario Online circa 36.500 utenti da quando<br />

l’area è stata implementata nel 2005. I numeri evidenziano l’importanza che il sito ha<br />

acquisito nell’area della comunicazione dell’<strong>AIC</strong>. È ormai uno strumento indispensabile<br />

sia per l’<strong>Associazione</strong> che per tutti quelli che gravitano in qualche maniera intorno alla<br />

celiachia. Se si utilizza un motore di ricerca, alle parole legate alla celiachia corrispondono<br />

sempre, tra i primi risultati, delle pagine del nostro sito.<br />

36


Facebook<br />

A partire dal 2009, <strong>AIC</strong> ha mosso i primi passi su Facebook. La pagina <strong>AIC</strong> rappresenta<br />

un contenitore di informazioni che possono essere commentate in ogni momento dagli<br />

utenti. Rispetto ad una classica pagina web, è proprio l’interattività la sua caratteristica<br />

essenziale: ciascuno può esprimere il suo parere e stabilire un filo diretto con i volontari<br />

di <strong>AIC</strong> e con tutti i celiaci, italiani e non, che seguono costantemente ciò che succede<br />

sulla pagina on line. Sulla bacheca virtuale è possibile reperire informazioni generali sulla<br />

celiachia; informazioni sulla storia e la struttura di <strong>AIC</strong>; notizie sui dati epidemiologici<br />

sulla celiachia in Italia; materiale multimediale come foto e video e sintesi di documenti<br />

associativi.<br />

La Bacheca: http://it-it.facebook.com/<strong>AIC</strong>.<strong>Associazione</strong>.<strong>Italiana</strong>.<strong>Celiachia</strong>sk=wall<br />

2011: <strong>AIC</strong> sbarca su Twitter<br />

Dall’inizio del 2011 <strong>AIC</strong> è anche su Twitter. Twitter è un social<br />

network che si caratterizza per avere una struttura molto<br />

snella e una grande rapidità di trasmissione. È un microblog,<br />

il cui successo passa per la pubblicazione e lo scambio di<br />

brevi messaggi che possono descrivere un sentimento, un’azione<br />

compiuta o un pensiero. Tali messaggi brevi vengono chiamati “Tweet” e si<br />

possono ricevere ed inviare ai propri “Follower”, non solo da internet, ma anche direttamente<br />

dal cellulare. <strong>AIC</strong> ha scelto di essere su Twitter perché interessata ad essere<br />

sempre più vicina ai propri soci, soprattutto a quelli più giovani.<br />

Campagne di comunicazione<br />

Nel 2009, in occasione dei trent’anni dell’<strong>Associazione</strong>, <strong>AIC</strong> ha promosso una grande<br />

campagna di comunicazione sulla carta stampata e sui media televisivi caratterizzata<br />

dallo slogan “Se lo riconosci, puoi invitarlo fuori a cena”.<br />

La campagna <strong>AIC</strong>, che è stata visibile anche nel corso del 2010, presentava la celiachia<br />

sotto tre nuove vesti, con un messaggio rivolto soprattutto a chi ancora non la conosce<br />

e che non saprebbe perciò neanche “riconoscerla”. Impostata sull’immagine di un personaggio<br />

famoso, sottolineata da una head che ne mette in dubbio la riconoscibilità, la<br />

campagna si avvale della presenza di tre volti noti per parlare di questa intolleranza che,<br />

come sappiamo, è più diffusa di quanto si sappia ma non altrettanto “nota”. Per far questo,<br />

il concept è rimasto centrato su un luogo comune invece molto diffuso sulla celiachia:<br />

che si debbano evitare i pasti fuori casa e quindi tutte le occasioni di convivialità. Si<br />

è partiti dunque dal dato più conosciuto della celiachia per sviluppare un meccanismo<br />

di gioco e svelamento del gioco stesso.<br />

Testimonial dell’iniziativa sono stati Pierluigi Collina e la famiglia, Gaia De Laurentis con<br />

il figlio Sebastiano e il presidente onorario di <strong>AIC</strong> Daniele Bossari.<br />

37


<strong>AIC</strong> <strong>Associazione</strong> <strong>Italiana</strong> <strong>Celiachia</strong>: la Federazione nazionale<br />

Le inserzioni su carta stampata hanno coperto tutto il territorio nazionale, intervenendo<br />

sulle principali testate quotidiane, nazionali e regionali, e su vari periodici nazionali. In<br />

molte regioni la campagna è stata integrata dalla Associazioni locali che hanno sostenuto<br />

i costi per uscite su pubblicazioni a carattere locale, affissioni, cartellonistica fissa e su<br />

autobus. Ampia diffusione hanno avuto anche le locandine appositamente realizzate.<br />

La campagna ha vinto il premio Special Star per il Copy, nella sezione Stampa, all’interno<br />

del concorso Mediastar che da 15 anni assegna il premio tecnico della pubblicità<br />

italiana. Il premio è stato assegnato a Matitegiovanotte, le ideatrici della campagna, e ha<br />

riguardato il testo dell’annuncio stampa ritraente Daniele Bossari composto dallo slogan<br />

che deve catturare l’attenzione e dal testo che lo spiega e completa.<br />

Lo spot televisivo è andato in onda sui canali della RAI e di Mediaset. Lo spot è stato selezionato,<br />

insieme ad altri cinque di altre campagne di comunicazione, per concorrere al<br />

Premio Social Award organizzato da Grand Prix Pubblicità Italia e Fondazione Pubblicità<br />

Progresso. Il Galà si è svolto il 17 maggio 2010 al Teatro Nazionale di Milano, per <strong>AIC</strong> vi<br />

hanno partecipato – tra gli altri – il presidente onorario Daniele Bossari, la presidente Elisabetta<br />

Tosi, il direttore generale Caterina Pilo, il presidente della Fondazione <strong>Celiachia</strong>, la<br />

presidente di <strong>AIC</strong> Lombardia Rossella Valmarana e Ivana Losa, delegata AOECS. Lo spot<br />

vincitore è stato quello della UN-FAO sul tema dell’investire in agricoltura per salvare un<br />

miliardo di vite nel mondo.<br />

Leggi il QR code con il tuo Smartphone e guarda il video dello spot<br />

Per valutare l’efficacia della campagna <strong>AIC</strong> ha voluto chiedere il parere anche ai lettori di<br />

<strong>Celiachia</strong> Notizie attraverso un breve questionario, diffuso anche attraverso il sito nazionali<br />

e quelli delle Associazioni regionali. Quest’anno sono stati pubblicati i risultati (vedi<br />

CN 2/2011) derivanti dalla rielaborazione dei 392 questionari restituiti.<br />

In sintesi emerge che la campagna è stata molto apprezzata (73%) e che i canali di comunicazione<br />

che ne hanno favorito la conoscenza sono la rivista <strong>Celiachia</strong> Notizie e il<br />

sito istituzionale (67%), la TV con lo spot (46,4%) e la stampa nazionale (26,8%).<br />

Vademecum<br />

38<br />

Nel 2008 è stata pubblicata la nuova edizione del Vademecum, la precedente era del<br />

2002, una pubblicazione che fino ad oggi ha risposto all’obiettivo di informare i soci <strong>AIC</strong><br />

su tutto il pianeta celiachia.<br />

Il testo è stato progettato con l’obiettivo di fornire un’informazione completa delle varie<br />

aree di intervento di <strong>AIC</strong>, dal settore medico/scientifico all’alimentazione, dall’attività<br />

istituzionale nazionale ed internazionale alla legislazione a favore dei celiaci che, in particolare<br />

negli ultimi tempi, si è arricchita di importanti capitoli: dalla legge 123/05 al recepimento<br />

e pubblicazione sulla G.U. del 7 Febbraio 2008 delle linee guida per la diagnosi<br />

e il follow up della celiachia, linee guida che il nostro<br />

Comitato Scientifico Nazionale (CSN) ha elaborato con impegno ed alta professionalità.<br />

Contiene una spiegazione nel dettaglio di tutta la struttura e di tutte le attività di <strong>AIC</strong> in<br />

Italia e nella Federazione europea dei celiaci (AOECS), dove siamo fortemente impegnati


per favorire la nascita e lo sviluppo dei tanti progetti già avviati o realizzati in Italia, specie<br />

nei settori dell’alimentazione e della ricerca scientifica, che rappresentano ancora oggi i<br />

temi di maggiore interesse.<br />

Il testo contiene importanti interventi sugli organismi internazionali competenti per l’alimentazione<br />

(Codex, EFSA, ecc.), che tanto ruolo hanno nella definizione delle regole e<br />

dei parametri che possono influire sulla salute delle popolazioni, oltre che la sintesi della<br />

normativa internazionale in materia di etichettatura degli alimenti.<br />

Per l’alimentazione, dentro e fuori casa, sono state trattate tutte le attività e i risultati<br />

conseguiti negli ultimi anni, quali: l’uso dei farmaci, la Comunione con ostia a basso<br />

contenuto di glutine, la quantità max di glutine ammessa nei prodotti dietoterapeutici<br />

in funzione della sua tossicità e delle abitudini alimentari delle popolazioni coinvolte<br />

dall’intolleranza, il Prontuario degli Alimenti del libero commercio, la Guida per l’Alimentazione<br />

Fuori Casa, la concessione del logo Spiga Barrata- Il vademecum presenta inoltre<br />

il quadro completo della celiachia sotto l’aspetto medico/scientifico<br />

e della ricerca in Italia e nel mondo.<br />

pubblicazioni divulgative medico scientifiche recenti<br />

Linee guida sulla valutazione della biopsia intestinale Le linee guida (2008)<br />

La biopsia intestinale è a tutt’oggi giustamente considerata il “gold standard” per la diagnosi<br />

di celiachia. La valutazione del patologo rimane l’elemento di primaria importanza<br />

che poi consentirà, unitamente alla sierologia, di formulare una diagnosi corretta. Nella<br />

pratica quotidiana degli ambulatori per la malattia celiaca è sempre più frequente imbattersi<br />

pazienti con diagnosi sbagliate o tutt’altro che certe di celiachia proprio a causa<br />

di errori di interpretazione biopsia intestinale. Le linee guida sono state realizzate dal Dr.<br />

Vincenzo Villanacci con lo scopo di fornire ai medici un termine di confronto che favorisca<br />

una uniformità di comportamento metodologico e di diagnostica morfologica.<br />

Linee guida per la diagnosi ed il monitoraggio della celiachia e relative patologie associate<br />

e complicanze (2008).<br />

La pubblicazione del documento di inquadramento per la diagnosi ed il monitoraggio<br />

della malattia celiaca e relative complicanze sul supplemento ordinario della Gazzetta<br />

Ufficiale del 7 febbraio 2008 rappresenta una tappa di fondamentale importanza per<br />

far emergere “l’icerberg della celiachia” attraverso la identificazione di quella moltitudine<br />

di celiaci non ancora diagnosticati (si calcola che in Italia siano ancora almeno 400.000).<br />

Una volta identificati, i celiaci, grazie all’applicazione di questo protocollo, potranno giovarsi<br />

di un programma di esami di controllo nell’ambito di un follow-up ben definito,<br />

soprattutto rivolto alla prevenzione delle complicanze della celiachia. Attraverso l’applicazione<br />

di queste linee guida da parte dei medici di medicina generale e dei pediatri di<br />

libera scelta è auspicabile il raggiungimento non solo dell’incremento del numero delle<br />

diagnosi, ma anche della verifica della correttezza diagnostica, obiettivo fondamentale<br />

alla luce del numero crescente di diagnosi sbagliate, formulate sulla base di criteri del<br />

tutto aspecifici.<br />

Il Comitato Scientifico Nazionale dell’<strong>Associazione</strong> <strong>Italiana</strong> <strong>Celiachia</strong> (CSN-<strong>AIC</strong>) ha avuto<br />

un ruolo di primo piano nella predisposizione di questo documento, che è stato poi<br />

validato, con qualche piccola modifica, da una commissione di esperti della malattia celiaca<br />

e di rappresentanti del Ministero prima di essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.<br />

Linee Guida per la Diagnosi e il Follow up della dermatite erpetiforme (2009)<br />

Nel dicembre 2007 stata istituita la task force di specialisti a supporto del Comitato<br />

Scientifico Nazionale <strong>AIC</strong> con l’intento di creare una rete di competenze specialistiche in<br />

grado di offrire un contributo scientifico per meglio affrontare vari aspetti multidisciplinari<br />

della malattia celiaca. Questa collaborazione fra Comitato Scientifico Nazionale <strong>AIC</strong><br />

e specialisti di varie branche della medicina ha portato in passato importanti risultati<br />

quali la pubblicazione delle linee guida per l’interpretazione della biopsia duodenale e<br />

del test HLA. Proseguendo su questa linea è stato attivato il gruppo di studio “<strong>Celiachia</strong><br />

e cute” che ha elaborato le linee guida per la diagnosi e il follow-up della dermatite erpetiforme.<br />

Il documento è stato presentato nel corso dell’ultima riunione del Comitato<br />

Scientifico Nazionale <strong>AIC</strong> tenutosi a Napoli 6 novembre 2009. Lo sforzo combinato di<br />

39


<strong>AIC</strong> <strong>Associazione</strong> <strong>Italiana</strong> <strong>Celiachia</strong>: la Federazione nazionale<br />

dermatologi e gastroenterologi ha portato la condivisione di un documento che fissa in<br />

modo chiaro ed ineccepibile i principali aspetti diagnostici della dermatite erpetiforme,<br />

garantendo a coloro che ne sono affetti una maggiore accuratezza diagnostica e definendo<br />

le modalità di follow-up una volta effettuata diagnosi.<br />

La malattia celiaca in medicina generale (2009)<br />

Un progetto importante di informazione ed aggiornamento medico scientifico ha suggellato<br />

la collaborazione tra <strong>AIC</strong> e SIMG, Società <strong>Italiana</strong> di Medicina Generale, organizzazione<br />

scientifica che riunisce 30 mila dei 47 mila medici di medicina generale operanti in Italia.<br />

La pubblicazione “La malattia celiaca in medicina generale” è stata distribuita a tutti i<br />

medici aderenti attraverso la rivista della società e presentata all´ultimo congresso della<br />

SIMG nel 2009.<br />

10 mila copie della pubblicazione sono state distribuite alle <strong>AIC</strong> regionali per la diffusione<br />

nel territorio, in particolare verso farmacisti e medici ASL.<br />

Formazione<br />

La Federazione ha promosso la nascita di una piattaforma FAD (formazione a distanza<br />

con ECM ) dal titolo “La celiachia: un approccio condiviso”, con la partecipazione di un<br />

gruppo di esperti del settore coordinati dal dottor Paolo Michetti, Presidente del Comitato<br />

Scientifico regionale di <strong>AIC</strong> Liguria, e destinato a specializzandi e medici di medicina generale,<br />

pediatri, specialisti gastroenterologi, nutrizionisti e dietisti. Il corso, cofinanziato da <strong>AIC</strong><br />

Liguria e <strong>AIC</strong> Nazionale, è considerato un progetto pilota destinato, dopo un anno dalla<br />

nascita, ad una applicazione nazionale. Il corso, disponibile all’indirizzo http://fad.forumservice.net,<br />

consente di ottenere quattro crediti ECM ed è disponibile, nella versione attuale,<br />

fino al 29 febbraio 2012. Lo scopo principale di questo corso è quello di aggiornare i medici,<br />

al fine di assicurare al paziente celiaco o presunto tale un percorso diagnostico-terapeutico<br />

aggiornato, condiviso, uniforme e di alta qualità. Attraverso l’ausilio di modalità multimediali,<br />

il corso si compone di 10 moduli, in modo da tener sempre presente le implicazioni<br />

nella pratica clinica e la multidisciplinarietà delle figure professionali interessate e si propone<br />

di fornire vari percorsi diagnostico-terapeutici con relativi aggiornamenti sulla celiachia.<br />

Eventi<br />

Convegno del Ministero della Salute “<strong>Celiachia</strong>: scienza ed epidemiologia, nuovi approcci”<br />

Il 9 giugno 2010, <strong>AIC</strong> ha partecipato al convegno “<strong>Celiachia</strong>: scienza ed epidemiologia,<br />

nuovi approcci “ organizzato dal Ministero della Salute, che ha posto l’attenzione sugli<br />

aspetti medici della celiachia e sulla vita quotidiana dei celiaci. Grazie alla partecipazione<br />

di alcuni dei più illustri esponenti della comunità scientifica nazionale e internazionale,<br />

sono stati affrontati temi importanti e attuali, quali le novità sul fronte della diagnosi, la<br />

formazione degli operatori sanitari, le attività di <strong>AIC</strong>.<br />

Convegno “Il celiaco e l’alimentazione fuori casa”<br />

Il 1° luglio 2010, a Firenze, si è tenuto il Convegno “Il celiaco e l’alimentazione fuori casa”.<br />

L’iniziativa, promossa dal Servizio Sanitario della Regione Toscana, in collaborazione con<br />

<strong>AIC</strong>, ha avuto lo scopo, nel più ampio progetto ministeriale “Guadagnare salute”, di dare<br />

un aggiornamento sulle tematiche afferenti il fuori casa ed i laboratori artigianali senza<br />

glutine. Coinvolte le amministrazioni regionali che hanno partecipato al GdL che per<br />

la realizzazione delle Linee Guide per la produzione, la somministrazione e la vendita<br />

diretta dei prodotti senza glutine non confezionati, oggi all’attenzione della Conferenza<br />

Stato - Regioni. Come si evince dal programma, saranno presenti rappresentanze delle<br />

regioni Piemonte, Emilia Romagna, Piemonte e la regione ospite, la Toscana, che hanno<br />

portato esperienze e buone pratiche da condividere. Si ringrazia <strong>AIC</strong> Toscana per avere<br />

messo a disposizione la segreteria per l’organizzazione dell’evento.<br />

40<br />

Salone internazionale SANA 2010<br />

Dal 9 al 12 settembre <strong>AIC</strong> è stata presente a SANA il 22° Salone Internazionale dedicato<br />

al mondo del naturale, con uno stand diretto al pubblico partecipante. <strong>AIC</strong> ha offerto<br />

la sua consulenza a coloro che chiedono informazioni sulla celiachia (diagnosi, sintoma-


tologia, dieta, ecc.) e ha fatto conoscere alle aziende produttrici e ai ristoratori, i progetti<br />

dell’area Food che cura da diversi anni: Prontuario, Marchio Spiga Barrata e AFC. La presenza<br />

è stata possibile grazie alla collaborazione con <strong>AIC</strong> Emilia Romagna.<br />

VII edizione campionato di calcio amatoriale<br />

Dal 31 maggio al 2 giugno 2010 ha avuto luogo la settima edizione del campionato di calcio<br />

amatoriale che ha visto protagoniste 9 squadre regionali di <strong>AIC</strong>: Basilicata, Calabria, Campania,<br />

Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Piemonte-Valle d’Aosta, Sicilia, Toscana. Oltre<br />

alla partecipazione di un vasto pubblico e ad una forte eco mediatica, su radio, giornali e<br />

televisione. Il campionato si è svolto presso il Complesso sportivo Giulio Onesti in Roma<br />

di proprietà del CONI ed è stato vinto dalla squadra del Lazio. Seconda classificata la<br />

Lombardia, terza la Toscana. La squadra della Basilicata si è aggiudicata il premio Fair Play.<br />

Il primo premio è stato consegnato da Elisabetta Tosi, Presidente della Federazione<br />

<strong>AIC</strong>, mentre il secondo e il terzo premio sono stati consegnati da una rappresentanza<br />

della Nazionale <strong>Italiana</strong> Scrittori: Francesco Trento, (scrittore Einaudi), Carlo D’Amicis<br />

(selezione premio Strega 2008 e conduttore trasmissione Fahrenheit).<br />

patrocini<br />

Premiazione Foto di Gruppo a Palazzo della Cancelleria La squadra vincitrice<br />

VI Up-date in Gastroenterologia - corso avanzato sulla celiachia<br />

Si tiene ad Udine il 4 ottobre 2010 il corso avanzato sulla celiachia, giunto alla sua quarta<br />

edizione, presso il Palazzo della Regione, in Via Sabbadini, 31 .<br />

L’evento ha ottenuto il patrocinio di vari organismi, fra i quali, l’<strong>Associazione</strong> <strong>Italiana</strong><br />

<strong>Celiachia</strong>. L’evento è in fase di accreditamento per gli ECM per i medici specialisti in Gatroenterlogia,<br />

Patologia Clinica, Medicina Interna, pediatri, Anatomia Patologica, MMG,<br />

Biologi, Dietisti, Personali Infermieristico, Tecnici di Laboratorio.<br />

Rappresentanza istituzionale<br />

Negli ultimi dieci anni <strong>AIC</strong> ha dedicato molta attenzione ed impegno ai rapporti istituzionali,<br />

con l’obbiettivo di sensibilizzare il potere legislativo rispetto alla celiachia e di consolidare<br />

il ruolo dell’associazione pazienti come interlocutore del Ministero della Salute<br />

rispetto alla valutazione dell’impatto dell’applicazione dei provvedimenti a tutela della<br />

comunità dei celiaci, gruppo vulnerabile della popolazione.<br />

Possiamo sintetizzare l’attività, ripercorrendo alcune fondamentali tappe del ruolo istituzionale<br />

di <strong>AIC</strong>.<br />

Il percorso normativo fino alla L.123/05: l’intervento normativo a tutela dei celiaci<br />

inizia, in termini di sensibilizzazione e contatti istituzionali, alcuni anni prima dell’approvazione<br />

della L.123/05. Il primo provvedimento normativo cui <strong>AIC</strong> contribuisce, ha come<br />

oggetto l’etichettatura dei prodotti senza glutine, ancora insufficiente. <strong>AIC</strong> incontra le<br />

commissioni parlamentari (Salute, Industria, Affari Sociali) interessate al percorso normativo.<br />

L’iter normativo si interrompe quando l’Europa emana la normativa sull’etichettatura,<br />

rendendo la normativa nazionale in contrasto , in termini di competenza, con la normativa<br />

europea. I contenuti della norma a tutela dei celiaci, quindi, si modificano, ampliando i<br />

settori regolamentati. Quella che diventerà la L. 123/05 inizia a profilarsi come legge quadro<br />

sulla celiachia, che si occupa della prevenzione, della formazione medica, del diritto al<br />

pasto senza glutine e dell’aggiornamento degli operatori della ristorazione. <strong>AIC</strong> partecipa<br />

al “Gruppo <strong>Celiachia</strong>” istituito presso il Ministero della Salute, composto da esponenti del<br />

Ministero stesso, dell’Istituto Superiore di Sanità, della comunità scientifica e dei pazienti,<br />

che, in applicazione della neonata norma, elabora il protocollo di diagnosi e follow up della<br />

celiachia, pubblicato in G.U. nel febbraio del 2008.<br />

41


<strong>AIC</strong> <strong>Associazione</strong> <strong>Italiana</strong> <strong>Celiachia</strong>: la Federazione nazionale<br />

I tavoli di lavoro ministeriali: negli ultimi anni la collaborazione con le autorità sanitarie<br />

nazionali e locali è cresciuta, si è consolidata ed è diventata continuativa. Su specifici<br />

temi (dalla revisione del Registro degli Alimenti, alla diffusione di norme esplicative sulle<br />

norme nazionali ed europee) <strong>AIC</strong> siede ai tavoli tecnici ministeriali, che comprendono<br />

anche le aziende del senza glutine, con l’obiettivo, quindi, di valutare, discutere ed affrontare<br />

specifiche problematiche tenendo conto del parere, della competenza e dell’esperienza<br />

delle parti sociali coinvolte.<br />

La sanità pubblica dimostra una crescente sensibilità ed attenzione alle istanze dei<br />

pazienti che noi rappresentiamo. <strong>AIC</strong> è stata capace di ottenere il riconoscimento<br />

della competenza, dell’autorevolezza, della rappresentanza, adempiendo così al ruolo<br />

di interprete dei bisogni e dei diritti delle famiglie, intercettando i provvedimenti nella<br />

fase di definizione e consentendo così che possano tenere conto del punto di vista<br />

dei pazienti.<br />

La Conferenza Stato Regioni (CSR): le amministrazioni locali hanno contatti prevalenti<br />

con le nostre Associazioni regionali ma nell’ambito della CSR i problemi del territorio<br />

possono essere valutati e definiti in modo omogeneo e consentire così uniformità<br />

anche nei settori demandati, per via della devolution regionale, alle amministraizoni<br />

sanitarie locali. La struttura federale ha nell’obiettivo dell’omogeneità del trattamento<br />

dei celiaci, dalla diagnosi (stessa competenza della classe medica, stessa tutela dei diritti<br />

del paziente, stesso trattamento assistenziale) alla cura (stessa procedura di accesso alla<br />

dieta senza glutine, stessa applicazione della norma nazionale). Nell’ambito della salute,<br />

non solo quindi per la celiachia, la devolution può essere fonte di trattamenti difformi<br />

da regione a regione, che creano condizioni di diseguaglianza, trattando in modo<br />

differente condizioni uguali. In CSR <strong>AIC</strong> ha discusso le linee guida per la produzione<br />

artigianale dei prodotti senza glutine e per la somministrazione dei pasti (ristorazione).<br />

Se tale documento sarà siglato dal Ministero della Salute nella forma condivisa dalle<br />

regioni in commissione sicurezza alimentare, le amministrazioni regionali recepiranno<br />

una procedura uniforme, che potrà essere integrata, ma non stravolta, a garanzia della<br />

tutela della salute dei celiaci, al nord come a sud. La produzione artigianale degli alimenti,<br />

così come l’alimentazione fuori casa, caratterizzata dalla prevalenza di operatori/aziende<br />

medio / piccole è, allo stesso tempo, una forte esigenza dei celiaci, ma anche un settore<br />

a forte rischio per i celiaci. La regolamentazione dell’accesso a tali attività, degli obblighi<br />

di produzione, di formazione per il personale e di controllo dei prodotti è una necessità<br />

urgente ed imprescindibile.<br />

42<br />

Collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità (ISS): un accordo quadro regola<br />

potenziali rapporti tra <strong>AIC</strong> e lSS, per lo svolgimento di attività di ricerca, sviluppo, sperimentazione<br />

e innovazione tecnologica e per i servizi di consulenza tecnico – scientifica<br />

in campo medico sanitario all’<strong>Associazione</strong> <strong>Italiana</strong> <strong>Celiachia</strong>.<br />

L’ISS, fondato nel 1934 come istituto di ricerca di eccellenza destinata alla salute e al bene<br />

dei cittadini, è il principale centro di ricerca, controllo e consulenza tecnico-scientifica<br />

in materia di sanità pubblica in Italia ed è concentrato sulla più avanzata frontiera della<br />

biomedicina, con studi sulle cellule staminali, la messa a punto di vaccini, la ricerca di farmaci<br />

basati sui profili genetici individuali e lo sviluppo di nuove strategie di terapie cellulari<br />

e molecolari. Per la natura istituzionale dell’ente di ricerca, autonomo, con missioni<br />

finalizzate alla promozione della salute pubblica, per uno spirito della ricerca orientato<br />

non alla pura produzione di conoscenze di base ma alla generazione di risultati concreti<br />

riconducibili allo sviluppo di nuove tecniche diagnostiche e di nuove terapie, l’ISS è reputato<br />

organismo di massima autorevolezza. Pertanto, <strong>AIC</strong> ha ritenuto l’accordo fonte<br />

di concrete prospettive e opportunità di sviluppare proficue iniziative di collaborazione<br />

nel campo della cura della salute, con particolare riguardo l’avanzamento delle conoscenze<br />

scientifiche finalizzate alla protezione della salute dei soggetti affetti da celiachia<br />

e da dermatite erpetiforme.<br />

Le principali aree di interesse comuni sin da ora individuabili nei dipartimenti specifici<br />

dell’lSS, nelle Università, nelle aziende e nelle organizzazioni di ricerca regionali, senza<br />

pregiudizio alcuno su ulteriori aree di collaborazione, sono le seguenti:<br />

• qualità degli alimenti e rischi alimentari legati ai prodotti dietoterapici privi di glutine,<br />

di cui al Registro del Ministero Salute e alla dieta priva di glutine


• medicina molecolare<br />

• genetica e genomica<br />

• sviluppo preclinico e clinico di nuove terapie alternative alla dieta aglutinata<br />

• sperimentazioni cliniche (con particolare riferimento agli studi di fase 1)<br />

• Registro delle Complicanze della Malattia <strong>Celiachia</strong><br />

• definizione di modelli in vitro per lo studio della malattia celiaca.<br />

Diverse sono le forme di collaborazione previste:<br />

• conduzione da parte dell’lSS di iniziative e/o progetti commissionate dall’<strong>AIC</strong> e finalizzate<br />

alla realizzazione di ricerche, studi di fattibilità, sistemi, prodotti e servizi a<br />

carattere innovativo, attraverso la fornitura di consulenza e di assistenza tecnicospecialistica<br />

alle organizzazioni pubbliche e private individuate dall’<strong>AIC</strong>;<br />

• partecipazione congiunta ai programmi di ricerca della Unione Europea e del Ministero<br />

della Salute, attraverso i meccanismi di collaborazione fra istituzioni di ricerca<br />

nazionali ed estere a tal fine previsti in ambito europeo;<br />

• istituzione e coordinamento di gruppi di lavoro, su base volontaria, finalizzati all’analisi<br />

e all’approfondimento di temi specifici afferenti alle aree di interesse in precedenza<br />

individuate;<br />

• organizzazione di eventi a carattere tecnico-scientifico, di iniziative di sensibilizzazione<br />

e divulgazione nel campo della cura della salute e di programmi di valorizzazione<br />

della ricerca (congressi, seminari, focus group, scouting e trasferimento di<br />

tecnologie,…), anche rivolti ai soggetti in situazione di svantaggio, in questo caso i<br />

celiaci.<br />

• attività di referraggio relativa ai bandi di sostegno alla ricerca o ai progetti specifici<br />

definiti da <strong>AIC</strong> e / o da organizzazioni ad essa correlate.<br />

Le collaborazioni previste vengono disciplinate da appositi ‘accordi esecutivi’ tra l’<strong>AIC</strong><br />

e l’ISS, come quello in corso riferito alle micotossine ed alla valutazione del rischio dei<br />

celiaci rispetto a queste sostanze, contenute nel mais e anche nel riso, cereali sostitutivi<br />

del frumento ampiamente utilizzati dai celiaci.<br />

Rapporti internazionali: AOECS e CYE<br />

L’AOECS (Association of European Coeliac Societies). è stata fondata a Roma nel 1988<br />

da un piccolo gruppo di associazioni celiache europee con l’obiettivo principale di aumentare<br />

le conoscenze della condizione celiaca e di fare lobbying per ottenere migliori<br />

standard per I cibi senza glutine. Da questo inizio è cresciuta negli anni fino alla sua<br />

forma attuale. Oggi l’AOECS è una organizzazione di tipo federativo ed è composta da<br />

35 associazioni di 33 paesi europei con oltre 270.000 membri in tutto: Belgio, Bosnia<br />

e Herzegovina, Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia,<br />

Germania, Grecia, Ungheria, Irlanda, Austria, Lussemburgo, Malta, Olanda, Norvegia,<br />

Svezia, Polonia, Portogallo, Romania, Russia, Serbia, Montenegro, Slovenia, Slovacchia,<br />

Spagna, Svizzera, Regno Unito, Polonia, Ucraina e tante sono le associazioni che ancora<br />

ambiscono ad entrare a far parte dell’AOECS. Le associazioni membro sono indipendenti<br />

e senza scopo di lucro.<br />

L’AOECS si occupa prevalentemente di problematiche di importanza europea ed internazionale.<br />

Coordina attività di comune interesse e promuove lo scambio d’informazioni<br />

tra gli associati. Per realizzare i suoi obiettivi, l’AOECS:<br />

• lavora a livello europeo (anche attraverso il Codex Alimentarius) per ottenere normative<br />

riguardanti i prodotti dietetici senza glutine;<br />

• lavora a livello europeo per avere leggi e regolamenti anche per quello che concerne<br />

l’etichettatura dei prodotti del libero mercato. Ad esempio, l’AOECS è stata attiva<br />

nell’ottenere la dicitura in etichetta della presenza di glutine nei prodotti alimentari<br />

a livello europeo;<br />

• lavora per l’incremento della circolazione dei prodotti senza glutine in ambito europeo;<br />

• coordina lo scambio di informazioni riguardanti la condizione dei celiaci e di soggetti<br />

con dermatite erpetiforme;<br />

43


<strong>AIC</strong> <strong>Associazione</strong> <strong>Italiana</strong> <strong>Celiachia</strong>: la Federazione nazionale<br />

• mette a disposizione delle associazioni europee la propria esperienza per la costituzione<br />

di nuove associazioni nazionali nei paesi dell’Europa dove attualmente non<br />

esistono associazioni per celiaci.<br />

La struttura dell’AOECS è composta da:<br />

• General Assembly (Assemblea Generale) composta da un delegato per ciascuna<br />

associazione membro dell’AOECS, che è l’autorità suprema dell’AOECS e che ne decide<br />

la strategia e le attività;<br />

• Board of Directors (Consiglio di Amministrazione), composto da cinque membri<br />

eletti dall’Assemblea Generale che esegue gli obiettivi dell’Assemblea.<br />

• Working Groups (Gruppi di Lavoro), nominati dall’Assemblea Generale e/o dal Board<br />

of Directors ed istituiti per questioni specifiche. I membri dei Gruppi di Lavoro<br />

sono i delegati dell’Assemblea Generale. Il compito dei Working Groups è di esaminare<br />

la questione in base alle loro competenze specifiche in merito e di proporre<br />

delle soluzioni alla Assemblea Generale. L’Assemblea Generale si riunisce una volta<br />

all’anno, ospitata da uno dei paesi membro.<br />

Nel 2010 la conferenza internazionale sulla malattia celiaca è stata a Valencia, in Spagna.<br />

Ha avuto luogo dal 16 al 19 settembre ed era articolata in quattro parti: nuovi<br />

aspetti clinici della celiachia; integrazione sociale e diritti delle persone affette da celiachia;<br />

prevenzione e cura della patologia; e infine, sicurezza alimentare (i prodotti<br />

senza glutine). Particolarmente interessante è stata l’attenzione dedicata agli aspetti<br />

sociali e legali connessi alla celiachia, come esposto da diversi esponenti del governo<br />

regionale e nazionale. La conferenza ha ospitato anche la XXIV Assemblea Generale<br />

di AOECS.<br />

Attualmente l’AOECS si autofinanzia attraverso le quote associative che ogni paese<br />

membro versa annualmente in base al numero di associati in ciascuna nazione. Anche il<br />

voto di ciascuna associazione membro va di pari passo con il numero di associati.<br />

Il ruolo di <strong>AIC</strong> in AOECS<br />

<strong>AIC</strong> ricopre da sempre un ruolo determinante all’interno dell’AOECS. <strong>AIC</strong> è infatti tra i<br />

membri fondatori dell’AOECS stessa e sin dal principio ha portato a livello europeo la<br />

propria esperienza e il suo know-how. In particolare negli ultimi anni il contributo alle<br />

attività di AOECS in termini di esperienza e risorse umane è incrementato considerevolmente.<br />

Nello specifico l’<strong>AIC</strong>, grazie al suo staff, ha collaborato fattivamente sin dal principio<br />

alla definizione del sistema di etichettature europeo (European Lycencing System).<br />

Dal 2009 il Board of Directors comprende un membro italiano di <strong>AIC</strong> e dal 2005 il Direttivo<br />

del CYE (come Project Manager e/o General Coordinator) comprende un membro<br />

di <strong>AIC</strong> al suo interno. Le attività AOECS vengono seguite in <strong>AIC</strong> da un apposito gruppo<br />

di lavoro.<br />

Gruppo di lavoro AOECS in <strong>AIC</strong><br />

Delegato <strong>AIC</strong><br />

Delegato <strong>AIC</strong> CE<br />

Membro <strong>AIC</strong> Board AOECS<br />

GdL<br />

GdL<br />

I. Losa<br />

F. Valitutti<br />

S. Phillips<br />

S. Pecorella<br />

E. Di Tommaso<br />

Per saperne di più: www.aoecs.org.<br />

44


The Coeliac Youth of Europe (CYE)<br />

CYE è un organismo internazionale formato dai Gruppi Giovani Europei e opera<br />

all’interno dell’AOECS. I rappresentanti dei Gruppi Giovani di tutta Europa si incontrano<br />

annualmente in occasione della conferenza AOECS per scambiarsi informazioni<br />

e avviare progetti su cui lavorare al fine di migliorare le condizioni di vita dei celiaci,<br />

giovani e non.<br />

CYE è stato fondato in Danimarca nel 1995. Al meeting di Malta del 2001, il primo<br />

statuto è stato definito. Da allora un direttivo (Youth Committee) è eletto ogni due<br />

anni per rappresentare CYE. Lo Youth Committee prevede tre cariche: un General<br />

Coordinator, un Project Manager ed un Financial Manager. Per il biennio 2010-2012 il<br />

direttivo è così composto: Hanna Koponen (Finlandia), General Coordinator; Alexander<br />

Schmidt (Svezia), Financial Manager; Francesco Valitutti (Italia), Project Manager.<br />

CYE è il forum internazionale dei giovani celiaci che ha per scopo quello di aumentare<br />

la conoscenza della condizione celiaca e condividere esperienze ed informazioni<br />

a livello internazionale. CYE si occupa di redigere e attuare programmi ed iniziative,<br />

come ad esempio: campi internazionali per celaci, una rete d’informazioni per chi<br />

viaggia all’estero, una guida per sapere dove e come trovare prodotti senza glutine<br />

fuori dall’Italia, sito web per i giovani europei, cooperazioni con altre organizzazioni<br />

di volontariato giovanile, un programma di raccolta fondi per aiutare anche le più<br />

piccole associazioni giovanili europee di modo che possano unirsi al CYE, realizzazione,<br />

insieme ad AOECS, della giornata internazionale della celiachia (ICD: International<br />

Coeliac Day) . L’ambizioso progetto per il biennio 2010-2012 prevede la sensibilizzazione<br />

delle grandi compagnie di fast food nei confronti del celiaco, attraverso la<br />

creazione di una survey sul potenziale mercato del fast food senza glutine e di una<br />

petizione online per richiedere maggiori attenzioni del settore nei confronti dei celiaci.<br />

In futuro, l’obiettivo resta quello di migliorare le condizioni di vita dei celiaci,<br />

giovani e non, continuando ad intessere relazioni transnazionali tra i giovani attivi<br />

nelle associazioni di celiaci, con uno sguardo sempre più al di là dei confini europei<br />

Maggiori informazioni su CYE e le sue attività sono disponibili sul sito:<br />

www.cyeweb.eu<br />

Il costo di AOECS nel bilancio di <strong>AIC</strong><br />

Quote associative AOECS 3.600,00<br />

Rimborsi spese 3.474,00<br />

Consulenze legali 2.078,00<br />

TOTALE COSTI AOECS NELL’ANNO 2010 9.152,00<br />

Quote associative AOECS 3.300,00<br />

Rimborsi spese 5.762,00<br />

TOTALE COSTI AOECS NELL’ANNO 2009 9.062,00<br />

Quote associative 3.300,00<br />

Ufficio stampa 11.852,40<br />

Rimborso note spese 1.961,25<br />

Spese varie(traduz.quote iscr convegni ecc) 1.670,42<br />

TOTALE COSTI AOECS NELL’ANNO 2008 18.784,07<br />

45


<strong>AIC</strong> <strong>Associazione</strong> <strong>Italiana</strong> <strong>Celiachia</strong>: la Federazione nazionale<br />

2.2.3. Le attività di promozione e sviluppo del sistema <strong>AIC</strong><br />

Coordinamento<br />

L’attività istituzionale rappresenta la dimensione formale e sostanziale del fermento democratico<br />

di una associazione: consigli direttivi e assemblee sono luoghi fondamentali<br />

dove vengono prese decisioni e condivise strategie, luoghi dove si esercita il meccanismo<br />

della rappresentanza e della partecipazione. La Federazione si occupa di convocare<br />

le riunioni, di inviare i documenti da discutere e/o deliberare di nonché gestire i singoli<br />

eventi dal punto di vista logistico.<br />

Nel corso del 2010 il consiglio direttivo di <strong>AIC</strong> si è riunito 9 volte mente le assemblee<br />

sono state:<br />

Luogo Data Associate regionali partecipanti<br />

Venezia 17/18 aprile 2010 18 su 19<br />

Roma 12 giugno 2010 16 su 19<br />

Roma 6/7 novembre 2010 18 su 19<br />

Alle assemblee partecipano anche i consigli di amministrazione di Fondazione <strong>Celiachia</strong><br />

e di Spiga Barrata Service. A fianco degli organi deliberativo ed esecutivo opera con continuità<br />

il comitato scientifico che nel 2010 si è riunito in febbraio, luglio e novembre con<br />

una media di 12 partecipanti.<br />

Per il corretto svolgimento dell’attività istituzionale risulta preziosa l’azione della segreteria<br />

nazionale che, a solo titolo esemplificato, nel 2010 ha inviato 100 comunicazioni<br />

ufficiali di cui il 23% per richiesta dati; il 5% per comunicazioni amministrative;<br />

il 44% come informative su eventi, progetti e notizie a rilevanza nazionale; il 28% per<br />

la funzionalità degli organi associativi (convocazioni, verbali, logistica, trasmissione<br />

documenti).<br />

Ruolo di garanzia: monitoraggio e verifica<br />

Annualmente la Federazione invia alla Associazioni regionali un questionario di indagine<br />

per la raccolta di informazioni riguardanti l’assetto istituzionale e le attività svolte. Vengono<br />

richieste anche informazioni relative all’applicazione delle normative riguardanti la<br />

celiachia nelle singole regioni (legge 123 del 2005 e decreto sulle malattie rare). In particolare,<br />

oltre all’applicazione generale, vengono monitorate le collaborazioni, l’utilizzo dei<br />

buoni, gli esami diagnostici e il follow up.<br />

Il questionario inviato è stato usato come base per la definizione del questionario di<br />

raccolta dei dati per il bilancio sociale: a partire quindi dal 2011 la Federazione richiederà<br />

anche informazioni specifiche e più dettagliate utili a conoscere meglio le proprie associate,<br />

i loro bisogni e le loro attività.<br />

Osservatorio <strong>AIC</strong> sulla celiachia<br />

Anche grazie al 5 per mille e alla competenza professionale volontaria, nel 2010 nasce<br />

uno spazio fisico, che raccoglie, elabora ed analizza i dati sulla celiachia ed il comportamento<br />

dei celiaci: l’Osservatorio <strong>AIC</strong> sulla celiachia.<br />

46<br />

Da sempre <strong>AIC</strong> è stata il naturale punto di incontro di informazioni e dati sulla celiachia,<br />

i celiaci, le loro famiglie ed i loro comportamenti. Anche disordinatamente, tutte queste<br />

informazioni negli anni si sono trasformate in conoscenza del fenomeno celiachia,<br />

ispirando le azioni dell’organizzazione, rendendola di fatto l’osservatorio privilegiato di<br />

questa galassia.<br />

Almeno due condizioni hanno favorito l’inizio di una attività strutturata di raccolta e<br />

analisi.<br />

La prima condizione è da ricercare nelle risorse del 5 per mille, che hanno consentito<br />

di destinare un budget a questa attività, senza sottrarre risorse ad altro. La seconda, ma<br />

non ultima, la presenza nell’attuale Consiglio Direttivo di <strong>AIC</strong> del Prof. Cleto Corposanto,<br />

Docente di Sociologia presso l’Ateneo della Magna Grecia di Catanzaro, padre di Sara,<br />

giovane celiaca, che riceve dalla Presidente Tosi l’incarico di costituire l’Osservatorio,<br />

con la finalità di raccogliere in forma scientifica e fruibile i dati del fenomeno celiachia,


secondo specifici indicatori di interesse. Gli obiettivi che ci siamo posti per questo start<br />

up di attività muovono su due fronti:<br />

• costruire un archivio con serie storica sulle informazioni di base relative alla celiachia<br />

in Italia;<br />

• produrre dati su specifici aspetti di interesse del pianeta celiachia.<br />

Rispetto al primo obiettivo, è in corso l’elaborazione dei dati già disponibili e loro aggiornamento<br />

con la raccolta periodica delle informazioni del territorio fornite dalle <strong>AIC</strong><br />

regionali, alleate preziose per il monitoraggio puntuale del fenomeno celiachia, spesso<br />

fortemente disomogeneo, anche rispetto all’applicazione delle leggi nazionali. I dati forniranno<br />

una fotografia dinamica della crescita, quantitativa e qualitativa, del fenomeno<br />

celiachia in Italia, letto anche attraverso la crescita della nostra organizzazione. Quindi,<br />

non solo numeri, ma bisogni che si modificano, aspettative che cambiano e che incidono<br />

sui comportamenti e sulle percezioni.<br />

Per venire agli aspetti specifici citati nel secondo punto, <strong>AIC</strong> ha individuato alcuni punti<br />

critici di interesse da indagare con metodo scientifico. Quindi <strong>AIC</strong> non raccoglie i dati<br />

esistenti ma produce delle informazioni utili a capire fenomeni specifici. Alcuni, a dire il<br />

vero, sono stati già ricercati e letti, altri sono in corso, ma il grosso del lavoro resta ancora<br />

da affrontare.<br />

E’ già archivio dell’Osservatorio l’indagine sul marchio spiga barrata e quella sull’andamento<br />

del progetto speciale AFC “crociere”.<br />

Per il prossimo e immediato futuro, l’Osservatorio è impegnato nell’ambizioso progetto<br />

di indagare i prezzi dei prodotti senza glutine: il percorso di ricerca sulla formazione dei<br />

prezzi dei prodotti gf, la raccolta di dati relativi al costo di una specie di “paniere” formato<br />

da alcuni prodotti acquistabili sull’intero territorio nazionale, la verifica del costo della<br />

distribuzione e il comportamento del consumatore celiaco rispetto al prezzo, variabile<br />

della domanda. Il tema dei prezzi è strategico per esaminare almeno due argomenti affini,<br />

di pari importanza: la valutazione dei tetti di spesa, in un periodo di compressione<br />

della spesa pubblica, e l’educazione alimentare del celiaco.<br />

Altro argomento di grande interesse è la compliance alla dieta. Dibattendo sul tema delle<br />

contaminazioni da glutine nella dieta del celiaco, sono stati raccolti dati derivati da studi<br />

scientifici disponibili sugli alti tassi di volontari rifiuti della dieta senza glutine. <strong>AIC</strong> può<br />

utilizzare una imponente fonte potenziale di dati, non solo relativa agli associati, ma anche<br />

alla popolazione celiaca, che ha la sua diagnosi nei centri di riferimento del territorio, per<br />

cercare di capire cosa sta alla base dei comportamenti che inducono a questa scelta e valutare,<br />

quindi, le azioni più opportune per arginare questo pericoloso fenomeno.<br />

La lettura scientifica dei dati fornisce una fotografia dei fenomeni oggetto di studio,<br />

tanto più nitida quanto più rappresentativo è il campione studiato e professionale e<br />

competente la lettura che possiamo darne. Da qui attinge il “mercato” di quel fenomeno,<br />

che non è solo la produzione e distribuzione di beni e servizi a scopo di profitto, ma<br />

anche l’agire di chi, come <strong>AIC</strong>, vuole dare risposte congrue, coerenti con le aspettative,<br />

ai bisogni crescenti e mutevoli.<br />

Supporto:<br />

Formazione<br />

La formazione rappresenta una leva importante per la crescita associativa, soprattutto<br />

se integrata con i processi di cambiamento e le attività di accompagnamento. Nel 2010<br />

è iniziata l’ideazione del progetto di empowerment associativo “Cresce l’<strong>AIC</strong>, cresciamo<br />

noi!”. Il progetto risponde all’esigenza di avviare un percorso stabile di crescita associativa<br />

per l’acquisizione e il rafforzamento di consapevolezze, competenze e capacità da<br />

parte delle figure dirigenziali e operative (sia volontarie che remunerate) impegnate nella<br />

gestione della Federazione Nazionale, delle strutture del gruppo (Fondazione e impresa<br />

Sociale) e delle Associazioni Regionali. Il primo evento realizzato nell’ambito del progetto<br />

è stata la convention di 3 giorni a Bentivoglio (BO), dal 16 al 18 settembre 2011,<br />

nel corso della quale sono stati realizzati momenti di confronto e momenti formativi.<br />

47


<strong>AIC</strong> <strong>Associazione</strong> <strong>Italiana</strong> <strong>Celiachia</strong>: la Federazione nazionale<br />

Foto di gruppo Convention di Bologna<br />

Hanno partecipato oltre 160 volontari, dipendenti e collaboratori di <strong>AIC</strong>. La descrizione<br />

dell’evento e i risultati prodotti sarà inserita nel bilancio sociale 2011.<br />

Servizi di consulenza e accompagnamento<br />

La Federazione ha un ruolo di service nei confronti delle Associazioni regionali, rispondendo<br />

a loro specifici bisogni legati allo sviluppo delle attività e alla crescita del sistema<br />

associativo.<br />

I servizi possono essere sinteticamente descritti nel modo seguente:<br />

1) Coordinamento delle attività AFC delle <strong>AIC</strong> Regionali (consulenza e supporto<br />

nell’applicazione dell’attività). Modalità: e-mail, telefonate, produzione di documenti,<br />

materiale didattico/informativo, incontri nazionali AFC. Contenuti: aiuto nella risoluzione<br />

di criticità emergenti dall’applicazione dell’attività sul territorio; aggiornamento<br />

su procedure, normative, ecc..<br />

2) Coordinamento progetto di professionalizzazione dell’AFC:<br />

2.1) produzione strumenti operativi (scheda valutazione candidati, scheda regionale,<br />

scheda monitoraggio delle attività del professionista regionale, modello<br />

progetto per rendicontazione utilizzo dei fondi 5xmille), consulenza e supporto<br />

nell’utilizzo degli strumenti operativi, nella raccolta dati, nella gestione personale<br />

(redazione contratti di lavoro)<br />

2.2) formazione e aggiornamento dei Professionisti Regionali AFC: organizzazione<br />

incontri, definizione argomenti e metodologie, preparazione materiali didattici,<br />

prenotazioni servizi (pernotti, pasti, sale convegni) programmazione arrivi dei<br />

professionisti.<br />

3) Supporto/ consulenza alle <strong>AIC</strong> Regionali nel contatto con le istituzioni regionali<br />

(consulenza e supporto nella proposta di norme regionali su celiachia e dieta senza<br />

glutine). Modalità: e-mail, telefonate, partecipazione a incontri.<br />

4) Servizio consulenza su dieta senza glutine e quesiti su aspetti specifici alimenti “permessi<br />

– a rischio – vietati”. Modalità: e-mail, telefonate.<br />

5) Partecipazione alle Assemblee Regionali: interventi come relatori.<br />

6) Attività della Segreteria Nazionale .<br />

48<br />

Comunicazione istituzionale<br />

Oltre a fare informazione riguardo alla celiachia, la Federazione produce e diffonde anche<br />

materiale informativo su se stessa e sulle proprie attività Viene prodotto un depliant<br />

istituzionale e il materiale per la campagna del 5xmille. Sito, pagina Facebook e la stessa<br />

rivista <strong>Celiachia</strong> Notizie sono ulteriori canali attraverso i quali far conoscere meglio gli<br />

scopi dell’<strong>Associazione</strong>, le sue attività e le modalità organizzative.


2.3 Il bilancio di <strong>AIC</strong><br />

Aic utilizza il modello di rendicontazione economico finanziaria previsto dall’adozione<br />

dei principi contabili indicati nel Codice Civile agli articoli 2423 bis, 2425, 2426. Al fine<br />

di adattare le previsioni civilistiche alla specifica realtà di un Ente non Profit sono state<br />

inoltre applicate le “Linee Guida per la redazione dei Bilanci degli Enti Non Profit” redatte<br />

dall’Agenzia per le Onlus nell’anno 2009. In questa sede si fa riferimento al Bilancio di<br />

Esercizio dell’anno 2010, approvato dall’Assemblea Nazionale ad aprile 2011. Di seguito<br />

si riportano lo Stato Patrimoniale e il Conto Economico. Per garantire una maggiore<br />

comprensibilità dei dati proposti, lo Stato Patrimoniale ed il Conto Economico Civilistico<br />

sono stati riclassificati secondo lo schema previsto dall’Agenzia per le Onlus.<br />

ATTIVO € pASSIVO €<br />

A) Crediti verso associati<br />

- A) pATRIMONIO NETTO<br />

per versamento quote<br />

B) Immobilizzazioni I Patrimonio libero<br />

I - Immobilizzazioni immateriali 256.290,00 1) Risultato gestionale esercizio in corso 12.153,00<br />

Valore lordo 424.462,00 2)Risultati gestionali portati a nuovo 153.835,00<br />

3) Contributi in conto capitale liberamente<br />

Fondo ammortamento 168.172,00<br />

543.368,00<br />

utilizzabili<br />

II - Immobilizzazioni materiali 119.630,00 TOTALE pATRIMONIO NETTO ( A ) 709.356,00<br />

Valore lordo 143.987,00 B) Fondi per rischi ed oneri<br />

Fondo ammortamento 24.357,00 Fondo vincolato donazioni 5 per Mille 3.147.585,00<br />

III - Immobilizzazioni finanziarie 155.350,00 Fondo vincolato donazioni Saharawi 67.839,00<br />

1)Partecipazioni in altre imprese 4.350,00 TOTALE FONDI RISCHI E ONERI ( B ) 3.215.424,00<br />

2)Crediti 151.000,00 C) TRATTAMENTO DI FINE RAppORTO 6.911,00<br />

TOTALE IMMOBILIZZAZIONI ( B ) 531.270,00 D) Debiti<br />

C) Attivo circolante 6) Debiti verso fornitori 260.859,00<br />

I - Rimanenze - 7) Debiti tributari 17.208,00<br />

II - Crediti 1.965.778,00 8) Debiti v/istituti previdenziali-assicurativi 4.247,00<br />

1) Verso clienti 55.273,00 9) Debiti per rimb. spese 2.299,00<br />

2) Crediti relativi al 5 per mille 2009 1.597.244,00 12) Altri debiti 466.918,00<br />

3) Verso Associati 216.923,00 TOTALE DEBITI ( D ) 751.531,00<br />

4)Verso Altri 96.338,00 E) RATEI E RISCONTI 8.416,00<br />

III - Attività finanziarie -<br />

IV - Disponibilità liquide 2.194.590,00<br />

1)Depositi bancari e postali 2.194.442,00<br />

3) Denaro in cassa<br />

148,00<br />

TOTALE ATTIVO CIRCOLANTE ( C ) -<br />

D) Ratei e risconti -<br />

TOTALE ATTIVO 4.691.638,00 TOTALE pASSIVO 4.691.638,00<br />

49


<strong>AIC</strong> <strong>Associazione</strong> <strong>Italiana</strong> <strong>Celiachia</strong>: la Federazione nazionale<br />

RENDICONTO DELLA GESTIONE<br />

1- ONERI DA ATTIVITA’ TIPICHE 1.764.617,00 1- PROVENTI DA ATTIVITA’ TIPICHE 1.965.581,00<br />

1.2 Servizi 167.373,00 1.3 Proventi ricevuti da soci 360.741,00<br />

1.4 Personale - 1.4 Proventi ricevuti non da soci 1.603.817,00<br />

1.6 Oneri diversi di gestione - 1.5 Altri proventi 1.023,00<br />

1.7 Accantonamento spese future 5 per Mille 1.597.244,00 3- PROVENTI DA ATTIVITA’ ACCESSORIE 39.639,00<br />

2- ONERI PROMOZIONALI 4.800,00 3.5 Altri proventi 39.639,00<br />

2.4 Attività ordinaria di promozione 4.800,00 4- PROVENTI FINANZIARI E PATRIMONIALI 2.230,00<br />

3- ONERI DA ATTIVITA’ ACCESSORIE 12.027,00 4.1 Da depositi bancari 2.230,00<br />

3,2 Servizi 8.427,00<br />

3.6 Oneri diversi di gestione 3.600,00<br />

4- ONERI FINANZIARI E PATRIMONIALI 1.089,00<br />

4.1 Verso banche 1.089,00<br />

6- ONERI DI SUPPORTO GENERALE 211.476,00<br />

6.2 Servizi 152.291,00<br />

6.5 Ammortamenti 7.503,00<br />

6.6 Oneri diversi di gestione 51.682,00<br />

ALTRI ONERI 6.088,00<br />

Imposte 6.088,00<br />

TOTALE ONERI 1.995.297,00 TOTALE PROVENTI 2.007.450,00<br />

AVANZO D’ESERCIZIO 12.153,00<br />

TOTALE A PAREGGIO 2.007.450,00 TOTALE A PAREGGIO 2.007.450,00<br />

50<br />

La maggior parte dei proventi di Aic deriva da quote associative regionali (€ 24.700),<br />

contributi straordinari ricevuti dalle Associazioni Regionali (€ 336.041) e proventi derivanti<br />

dalle scelte espresse attraverso il 5xmille.<br />

Tra i proventi da non soci sono compresi, nel bilancio di esercizio 2010, quelli derivanti<br />

dal 5xmille 2009, pari a € 1.597.244, già stanziati nel corso del 2010 ma che verranno<br />

presumibilmente liquidati nel 2011.<br />

Le prime due tipologie di proventi sono liberamente disponibili dall’<strong>Associazione</strong>, che li<br />

utilizza per gestire la propria attività. L’avanzo di gestione, quale differenza tra i proventi<br />

e gli oneri di competenza, andrà poi ad incrementare il cosiddetto “Patrimonio Libero” e<br />

potrà essere utilizzato negli anni successivi.<br />

Viceversa le somme derivanti dal 5xmille sono vincolate, sia dal punto di vista normativo,<br />

che dal punto di vista dell’organizzazione interna, a specifiche scelte prefissate e a<br />

progetti predeterminati.<br />

Al fine di rappresentare correttamente questa dicotomia, lo stanziamento del 5xmille<br />

viene totalmente accantonato in un apposito Fondo 5xmille, allocato nelle passività<br />

dello Stato Patrimoniale.<br />

Il Fondo verrà successivamente diminuito esclusivamente degli oneri sostenuti grazie al<br />

cinque per mille.<br />

La differenza tra l’ammontare del 5xmille stanziato dall’Agenzia delle Entrate nell’anno<br />

e l’ammontare utilizzato a copertura dei costi rimarrà nel Fondo 5xmille e potrà essere<br />

utilizzato negli anni successivi .<br />

Come si evince dai grafici seguenti, l’ottanta per cento dei proventi deriva dalle somme<br />

relative al 5xmille che vengono accantonate. L’accantonamento al Fondo 5xmille rappresenta,<br />

specularmente, l’80% dei costi sostenuti dall’<strong>Associazione</strong>.<br />

Tra gli Oneri da attività tipiche sono inoltre compresi i costi di spedizione di “<strong>Celiachia</strong><br />

Notizie” ( € 167.373) .


PROVENTI<br />

ONERI<br />

L’accantonamento al Fondo 5xmille, inoltre, si rivela utile a rappresentare la situazione<br />

attuale, per la quale il 5xmille stanziato in un determinato esercizio non potrà essere<br />

utilizzato nello stesso anno.<br />

La somma ricevuta grazie alle preferenze espresse, infatti, non è subito disponibile all’<strong>Associazione</strong>.<br />

Nel bilancio dell’esercizio 2010, per esempio, è stato possibile inserire l’importo<br />

relativo al 5xmille 2009 poiché l’ammontare è già noto nonostante questo non<br />

sia stato ancora erogato. L’accantonamento al Fondo permette quindi di rendicontare<br />

l’andamento della gestione mantenendo il principio della competenza economica e favorendo<br />

una corretta rappresentazione dei fatti gestionali.<br />

Nel corso degli anni, analizzando i dati finora disponibili, le somme ricevute grazie al<br />

5xmille sono via via aumentate, sia in termini di importo erogato che in termini di numero<br />

delle preferenze. Questo ha permesso, anche nell’anno 2010, di proseguire ed ampliare<br />

i progetti in corso.<br />

LA CRESCITA DEL<br />

5 PER MILLE<br />

51


<strong>AIC</strong> <strong>Associazione</strong> <strong>Italiana</strong> <strong>Celiachia</strong>: la Federazione nazionale<br />

Spese<br />

Importo<br />

Costi sostenuti per il progetto AFC 384.503<br />

Costi sostenuti per il progetto “DSPP” 568<br />

Spese sito internet 3744<br />

Costi sostenuti per il progetto “In Fuga dal Glutine” 4.061<br />

Spese di segreteria 11.550<br />

Spese per conferenze stampa ed eventi 15.863<br />

Spese comitato scientifico nazionale 6.096<br />

Costi sostenuti per campagna informativa 100.949<br />

Materiale grafico 5.153<br />

Totale 472.079<br />

RIPARTIZIONE DEI COSTI<br />

Oltre ai costi evidenziati sopra, ogni anno una parte del 5xmille ricevuto deve essere<br />

destinato a Fondazione <strong>Celiachia</strong> a supporto di specifici progetti. La tabella seguente<br />

evidenzia la quota destinata per ciascuna annualità ricevuta fino ad oggi.<br />

Anno di riferimento 5 per Mille<br />

Importo destinato a Fondazione <strong>Celiachia</strong><br />

Anno 2006 601.936,75<br />

Anno 2007 600.458,04<br />

Anno 2008 628.553,21<br />

52

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