RIVISTA 20 (dicembre 2011) - Santuario di Puianello

partito islamico fa la parte
del leone, si parla già di introdurre
il diritto coranico
e quant’altro.
Le donne che manifestavano
vivacemente in piazza,
saranno ancora liberissime
di farlo, ma col velo e
accompagnate dai mariti o
dai padri o dai fratelli che
diranno loro cosa gridare:
questa è la vera libertà conquistata.
E l’Egitto che ha cacciato
il terribile Mubarak, va alle
urne: i Fratelli musulmani
stravincono con il 40% dei
suffragi a cui si aggiunge il
20 % dei salafiti, lo zoccolo
duro dell’estremismo islamico.
Ai cristiani copti, già sottoposti
a dure discriminazioni,
non resta che l’emigrazione
già cominciata in
massa.
Aspettiamo le “libere” elezioni
di Libia e ci accorgeremo
che il quadro non
cambierà: vittoria su tutta
la linea dei partiti islamisti
e dei fondamentalisti musulmani.
Dove è finita la libertà della
primavera araba: nella retrograda
e disumana osservanza
della legge islamica imposta
a tutti senza rispetto
delle minoranze e della tolleranza.
I giornalisti che si erano
lanciati nelle rosee previsioni
di fiori primaverili, ora
tacciono: è arrivato l’inverno
e gli intelligenti pennivendoli
non se ne sono accorti.
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