L'Arte degli Orefici - Camera di Commercio di Cremona
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Uno dei doni offerti alle varie effigi della Madonna nella Cattedrale <strong>di</strong> <strong>Cremona</strong>,<br />
secc. XVIII - XIX,Archivio Storico Diocesano <strong>di</strong> <strong>Cremona</strong><br />
35<br />
Una curiosa coincidenza: in quell’anno 1787, quando la <strong>Camera</strong> Mercantile, per incarico dell’imperatore<br />
Giuseppe II, metteva mano al primo vero censimento delle <strong>di</strong>tte, in città si iniziava l’abbattimento <strong>di</strong> una<br />
parte delle sue antiche mura per realizzare la grande innovazione del ‘Pubblico Passeggio’ dalla Porta<br />
S. Luca alla Porta Ognissanti (oggi Porta Venezia).<br />
Università, Arte, Paratico e poi… Collegio: ad un certo momento gli orefici cremonesi iniziarono a definire<br />
la propria organizzazione mercantile con la più prestigiosa denominazione <strong>di</strong> “Collegio”, in genere<br />
riservata alle professioni. Lo riscontriamo dai <strong>di</strong>versi documenti conservati in Archivio senza che<br />
però dagli stessi risulti il momento in cui si verificò questo passaggio che, <strong>di</strong> norma (come avvenne<br />
ad esempio per gli speziali), era sancito da un atto ufficiale emanato dall’autorità.<br />
Dalla documentazione d’archivio possiamo <strong>di</strong>re che i nostri orefici presero a qualificarsi costantemente<br />
come Collegio negli scritti databili, più o meno, attorno alla metà del Settecento.