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Autor<strong>it</strong>à, Signore, Signori,<br />

1.- Adempio anche quest’anno al grad<strong>it</strong>o dovere, in<br />

occasione della cerimonia di apertura dell’anno giudiziario<br />

presso la Sede di Palermo del Tribunale<br />

amministrativo regionale della Sicilia, di presentare<br />

la relazione sull’attiv<strong>it</strong>à svolta e sull’andamento della<br />

Giustizia amministrativa in questa circoscrizione<br />

giudiziaria nel decorso anno 2004.<br />

E’ questa ormai una consuetudine che, per<br />

determinazione del Consiglio di Presidenza della<br />

Giustizia amministrativa, si inserisce a pieno t<strong>it</strong>olo<br />

nel contesto delle analoghe iniziative da più tempo<br />

praticate presso altre Magistrature, al condivisibile<br />

fine di fornire, oltre che agli addetti ai lavori anche<br />

all’opinione pubblica, la più ampia informazione<br />

sull’andamento e sulle prospettive di questo settore<br />

della giustizia, divenuto sempre più fenomeno di<br />

massa, così nel Paese come nella nostra realtà terr<strong>it</strong>oriale.<br />

L’anno che si è appena concluso è quello che


2<br />

ha visto compiersi il trentesimo annuale dell’entrata<br />

in funzione dei Tribunali amministrativi regionali.<br />

L’evento è stato ricordato con la celebrazione<br />

di un Convegno nazionale che ha avuto luogo a Napoli<br />

nello scorso mese di novembre e che ha visto<br />

una ampia partecipazione di studiosi ed operatori del<br />

dir<strong>it</strong>to.<br />

Nell’occasione, ho avuto affidato dal Consiglio<br />

di Presidenza della Giustizia amministrativa<br />

l’incarico di rievocare i (primi) trent’anni di v<strong>it</strong>a e<br />

di attiv<strong>it</strong>à del Tribunale amministrativo regionale<br />

della Sicilia che, come è ben noto, è chiamato ad o-<br />

perare in una Regione, retta da uno Statuto speciale<br />

avente natura di legge cost<strong>it</strong>uzionale, caratterizzata<br />

da un peculiare assetto ordinamentale e da ampie<br />

competenze, che ne hanno fatto un “unicum” nel panorama<br />

cost<strong>it</strong>uzionale del nostro Paese.<br />

Per informazione “storica” – se così si può<br />

dire – sulle “vicende” del T.A.R. della Sicilia dalle<br />

origini ad oggi ho r<strong>it</strong>enuto opportuno inserire, nel


3<br />

tradizionale volumetto dedicato all’apertura<br />

dell’anno giudiziario, anche la relazione svolta al<br />

Convegno di Napoli.<br />

Desidero innanzi tutto rivolgere un deferente<br />

saluto al Signor Presidente della Repubblica, Carlo<br />

Azeglio Ciampi, che impersona l’un<strong>it</strong>à nazionale ed<br />

assolve con grande e<strong>qui</strong>librio ed autorevolezza<br />

all’altissimo ruolo di garante della Cost<strong>it</strong>uzione e<br />

degli assetti ordinamentali in questa consacrati.<br />

Un particolare saluto a S.Em. Rev.ma il Sig.<br />

Cardinale Salvatore De Giorgi, Arcivescovo Metropol<strong>it</strong>a<br />

di Palermo, che manifesta sempre una grande<br />

attenzione per la nostra attiv<strong>it</strong>à.<br />

Un caloroso saluto e un sent<strong>it</strong>o ringraziamento,<br />

anche a nome dell’Ufficio, a tutti gli intervenuti<br />

– rappresentanti dei vari settori delle Ist<strong>it</strong>uzioni, delle<br />

Magistrature, del Foro, dell’Univers<strong>it</strong>à, della Dottrina<br />

giuridica e dell’Informazione – che, con la loro<br />

presenza, dimostrano l’attenzione e l’interesse con<br />

cui le componenti della Società – e non soltanto gli


4<br />

(strettamente) addetti ai lavori – seguono l’attiv<strong>it</strong>à<br />

della Giustizia amministrativa.<br />

Un particolare saluto al Presidente del Consiglio<br />

di Stato, Alberto de Roberto, cui mi legano antichi<br />

sentimenti di stima ed amicizia, che con grande<br />

prestigio e competenza onora la carica di vertice della<br />

Giustizia Amministrativa <strong>it</strong>aliana.<br />

Un cordiale saluto anche al nostro Organo di<br />

autogoverno, il Consiglio di Presidenza della Giustizia<br />

amministrativa, presente alla odierna cerimonia<br />

con una autorevole rappresentanza.<br />

Un particolare saluto al Foro di Palermo e<br />

della Sicilia occidentale tutta – in questa espressione<br />

ricomprendo anche l’Avvocatura dello Stato e le<br />

Avvocature degli enti pubblici – <strong>qui</strong> largamente presente,<br />

che vanta una lunga brillante tradizione anche<br />

nel settore amministrativo e che ha sempre contribu<strong>it</strong>o<br />

in modo determinante all’evoluzione giurisprudenziale.


5<br />

Un cordiale saluto ai Colleghi tutti, del Consiglio<br />

di Stato, del Consiglio di Giustizia amministrativa<br />

per la Regione Siciliana e dei Tribunali amministrativi<br />

regionali, ed alle rispettive Associazioni;<br />

un particolare saluto e ringraziamento al Personale<br />

di segreteria ed amministrativo della Giustizia<br />

amministrativa, che condivide con encomiabile spir<strong>it</strong>o<br />

di servizio il nostro quotidiano impegno, ed ai<br />

rappresentanti sindacali, che sempre hanno dimostrato<br />

grande e<strong>qui</strong>librio e collaborazione.<br />

Un pensiero affettuoso e riconoscente verso i<br />

Presidenti che mi hanno preceduto: in particolare,<br />

fra i più antichi, il Presidente emer<strong>it</strong>o del Consiglio<br />

di Stato Giorgio Crisci ed il Presidente emer<strong>it</strong>o della<br />

Corte Cost<strong>it</strong>uzionale Riccardo Chieppa, che ho avuto<br />

la fortuna di avere come maestri nei primi anni della<br />

mia attiv<strong>it</strong>à; fra i più recenti, i Presidenti Guglielmo<br />

Serio e Giovanni Castiglione.<br />

Un commosso ricordo per quanti, al servizio<br />

della Repubblica nelle sue varie articolazioni, hanno<br />

sacrificato la v<strong>it</strong>a nell’adempimento del dovere per


6<br />

la difesa della legge e delle ist<strong>it</strong>uzioni, della civile<br />

convivenza e della sicurezza dei c<strong>it</strong>tadini.<br />

Un pensiero riconoscente ai nostri connazionali,<br />

mil<strong>it</strong>ari e civili, impegnati in varie parti del<br />

mondo in missioni di pace e di sostegno uman<strong>it</strong>ario<br />

in favore delle popolazioni meno fortunate: missioni<br />

connotate sovente da rischi elevati, affrontati con<br />

coraggio e determinazione, come dimostrano le recenti<br />

dolorose vicende dei Caduti in Irak, ultimo in<br />

ordine di tempo un giovane Sottufficiale della Aviazione<br />

Leggera dell’Eserc<strong>it</strong>o, cui rivolgiamo un<br />

commosso ricordo.<br />

Mi sia consent<strong>it</strong>o di rivolgere un accorato<br />

pensiero anche alle v<strong>it</strong>time della recente catastrofe<br />

naturale abbattutasi sul Sud-Est asiatico, che ha devastato<br />

intere regioni, causando distruzioni immani e<br />

gran numero di morti anche fra nostri connazionali.<br />

Con profondo affetto e rimpianto desidero ricordare<br />

un insigne Maestro del dir<strong>it</strong>to amministrativo<br />

scomparso recentemente: il Prof. Pietro Virga, di


7<br />

cui molti dei presenti – io fra questi – siamo stati discepoli.<br />

Il Suo rigore scientifico, la limpida chiarezza<br />

della Sua parola e dei Suoi scr<strong>it</strong>ti hanno contribu<strong>it</strong>o,<br />

nell’arco di oltre mezzo secolo, a formare<br />

numerose generazioni di giuristi ed operatori del dir<strong>it</strong>to,<br />

che ne conserveranno sempre il ricordo come<br />

insost<strong>it</strong>uibile punto di riferimento.<br />

2. - Nella relazione di inaugurazione dello scorso<br />

anno giudiziario era stata segnalata la completa entrata a<br />

regime delle innovazioni introdotte nel settore della Giustizia<br />

amministrativa con la legge 21 luglio 2000, n. 205,<br />

legge che, com’è noto, ha ampiamente modificato il campo<br />

d’azione assegnato alla giurisdizione amministrativa:<br />

la quale, già privata di taluni settori di contenzioso concernente<br />

il c.d. pubblico impiego (precisamente quello riguardante<br />

le categorie di personale contrattualizzate, epperò<br />

non più dipendenti pubblici nel senso tradizionale<br />

del termine, ma piuttosto dipendenti della pubblica amministrazione<br />

con rapporto disciplinato da ist<strong>it</strong>uti di dir<strong>it</strong>to<br />

privato del lavoro), si era vista attribuire nuovi e più rilevanti<br />

ed impegnativi spazi di intervento, attraverso il<br />

superamento del tradizionale riparto di giurisdizione fondato<br />

sulla secolare dicotomia “dir<strong>it</strong>ti soggettivi” – “interessi<br />

leg<strong>it</strong>timi”, integrato dall’attribuzione di competenza


8<br />

per materie o per “blocchi di materie” nei rilevanti settori<br />

dei servizi pubblici e dell’urbanistica ed edilizia.<br />

L’anno che si è appena concluso ha, invece, dovuto registrare<br />

una inversione di tendenza nell’assestamento e consolidamento<br />

– sia giurisprudenziale che dottrinario – di tali<br />

innovazioni in conseguenza della sentenza della Corte Cost<strong>it</strong>uzionale<br />

n. 204 del 6 luglio 2004, alla quale ha fatto segu<strong>it</strong>o<br />

la pronunzia n. 281 del 28 luglio 2004 relativa ai contenziosi<br />

instaurati nella vigenza dell’originario art. 34 del D.Lgs. n.<br />

80/1998, ed ancora dallo stesso disciplinati per quanto attiene<br />

ai profili di giurisdizione.<br />

La ricordata sentenza n. 204/2004 ha dichiarato la parziale<br />

incost<strong>it</strong>uzional<strong>it</strong>à degli artt. 33 e 34 del D.Lgs. n. 80 del<br />

1998, come sost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>i dall’art. 7 della l. n. 205 del 2000, r<strong>it</strong>enendo<br />

cost<strong>it</strong>uzionalmente illeg<strong>it</strong>tima l’attribuzione al giudice<br />

amministrativo, nelle materie dei servizi pubblici e<br />

dell’urbanistica ed edilizia, di giurisdizione anche sui dir<strong>it</strong>ti<br />

soggettivi in amb<strong>it</strong>i nei quali non venga in rilievo il concreto<br />

esercizio di pubbliche potestà; la sentenza n. 281/2004 ha,<br />

poi, dichiarato la parziale incost<strong>it</strong>uzional<strong>it</strong>à dell’originario<br />

art. 34 del D.Lgs. n. 80/1998 per la parte in cui, eccedendo<br />

dai lim<strong>it</strong>i della delega, non si è lim<strong>it</strong>ato ad estendere la giurisdizione<br />

amministrativa ai dir<strong>it</strong>ti patrimoniali conseguenziali,


9<br />

ivi compreso quello al risarcimento del danno. L’effetto,<br />

combinato, di entrambe le pronunzie cost<strong>it</strong>uzionali è stato<br />

quello di provocare un rilevante ridimensionamento degli<br />

amb<strong>it</strong>i di giurisdizione esclusiva attribu<strong>it</strong>i al giudice amministrativo<br />

nelle materie dei servizi pubblici e dell’urbanistica<br />

ed edilizia, quali sino a quel momento erano venuti a delinearsi.<br />

Indipendentemente da qualsiasi valutazione, in particolare,<br />

della sentenza della Corte Cost<strong>it</strong>uzionale n. 204/2004 –<br />

sia per quanto riguarda la tecnica di intervento “ortopedico”<br />

sul testo normativo all’esame, sostanzialmente “riscr<strong>it</strong>to” dalla<br />

Corte, che per quanto riguarda i presupposti storicogiuridici<br />

dai quali essa muove e la individuazione esatta dei<br />

suoi stessi effetti – in questa sede non può non rilevarsi come<br />

essa cost<strong>it</strong>uisca un nuovo elemento di incertezza in un amb<strong>it</strong>o<br />

– quello dell’accesso dei c<strong>it</strong>tadini alla tutela giurisdizionale –<br />

di rilievo cost<strong>it</strong>uzionale e di sicuro impatto nei confronti della<br />

percezione comune dei rapporti tra le ist<strong>it</strong>uzioni ed i c<strong>it</strong>tadini<br />

stessi.<br />

Non può, infatti, ignorarsi come i dubbi e le incertezze<br />

nella individuazione del giudice competente, e le connesse<br />

pronunzie declinatorie del giudice erroneamente ad<strong>it</strong>o, possano<br />

cost<strong>it</strong>uire un ulteriore fattore di allungamento dei tempi


10<br />

della giustizia e, <strong>qui</strong>ndi, una ulteriore remora alla concreta<br />

realizzazione del principio cost<strong>it</strong>uzionale della effettiv<strong>it</strong>à della<br />

tutela giurisdizionale, con evidenti riflessi negativi sulla<br />

già compromessa immagine del servizio giustizia presso i c<strong>it</strong>tadini<br />

direttamente interessati e, più in generale, presso tutta<br />

l’opinione pubblica.<br />

Ed invero, come era già accaduto nell’immediatezza<br />

dell’entrata in vigore delle riforme di cui al D. Lgs. n.<br />

80/1998 e della l. n. 205/2000, il panorama giurisprudenziale<br />

degli ultimi mesi dell’anno 2004 è stato caratterizzato da<br />

numerose pronunzie di rivis<strong>it</strong>azione, alla luce della c<strong>it</strong>ata<br />

sentenza cost<strong>it</strong>uzionale n. 204 del 2005, degli approdi ai quali<br />

la stessa giurisprudenza era pervenuta successivamente ai<br />

c<strong>it</strong>ati interventi di riforma.<br />

E ciò anche con riguardo ai giudizi pendenti, per effetto<br />

di una consolidato orientamento giurisprudenziale della<br />

Corte di Cassazione secondo il quale le pronunzie della Corte<br />

Cost<strong>it</strong>uzionale producono effetti retroattivi sui giudizi pendenti<br />

anche ai fini della determinazione della giurisdizione<br />

competente (da ultimo, SS.UU. , 6 maggio 2002, n. 6487).<br />

3. - Pur nella consapevolezza della attuale assoluta<br />

fluid<strong>it</strong>à della materia - ed a mero t<strong>it</strong>olo esemplificativo del-


11<br />

la molteplic<strong>it</strong>à dei profili di dubbio ed incertezza, con riferimento<br />

ad ipotesi ricorrenti - può sin d’ora darsi atto che, per<br />

effetto della sostanziale riscr<strong>it</strong>tura dell’art. 33 del D.Lgs. n.<br />

80/1998, sembrano essere state sottratte alla giurisdizione del<br />

giudice amministrativo le controversie relative ai dir<strong>it</strong>ti meramente<br />

patrimoniali vantati nei confronti del Servizio San<strong>it</strong>ario<br />

Nazionale dai soggetti accred<strong>it</strong>ati per l’erogazione delle<br />

prestazioni san<strong>it</strong>arie e farmaceutiche ai c<strong>it</strong>tadini, mentre<br />

sembrano permanere nell’amb<strong>it</strong>o della giurisdizione amministrativa<br />

le controversie relative agli atti con i quali le amministrazioni<br />

preposte indirettamente incidano su tali dir<strong>it</strong>ti patrimoniali<br />

attraverso la determinazione autor<strong>it</strong>ativa della<br />

“quant<strong>it</strong>à” di prestazioni san<strong>it</strong>arie concretamente erogabili da<br />

ciascun soggetto accred<strong>it</strong>ato (mi riferisco ai provvedimenti di<br />

determinazione dei c.d. budgets annuali delle strutture accred<strong>it</strong>ate<br />

con il S.S.N.).<br />

Sul punto, l’uso del condizionale è consigliato da una<br />

doverosa prudenza discendente dalla consapevolezza della<br />

necess<strong>it</strong>à di attendere il consolidamento degli orientamenti<br />

giurisprudenziali attraverso, anche, le pronunzie del giudice<br />

d’appello ed eventualmente della Corte di Cassazione, quale<br />

giudice della giurisdizione; questo Tribunale, comunque, si è<br />

già orientato nei sensi sopra delineati, con sentenza n. 1543<br />

del 16 luglio 2004, in tema di controversie relative ai dir<strong>it</strong>ti


12<br />

meramente patrimoniali dei soggetti accred<strong>it</strong>ati, e con sentenze<br />

nn. 2128 e seguenti del 30 settembre 2004, in tema di<br />

determinazione dei budgets annuali.<br />

Egualmente, può rilevarsi che, per effetto della eliminazione<br />

del termine “comportamenti” dal testo dell’art. 34<br />

del D.Lgs. n. 80/1998, la giurisprudenza ha già dovuto sottoporre<br />

a revisione gli approdi ai quali era pervenuta a propos<strong>it</strong>o<br />

delle controversie relative ai fenomeni di c.d. “accessione<br />

invert<strong>it</strong>a” (genericamente intesi quali ipotesi di realizzazione<br />

di un’opera pubblica su area privata non leg<strong>it</strong>timamente ac<strong>qui</strong>s<strong>it</strong>a<br />

attraverso un regolare procedimento espropriativo),<br />

nella duplice caratterizzazione dell’occupazione ac<strong>qui</strong>s<strong>it</strong>iva<br />

(connotata dalla esistenza di una valida dichiarazione di pubblica<br />

util<strong>it</strong>à) e della occupazione usurpativa (connotata, invece,<br />

dall’assenza o dall’intervenuto annullamento della dichiarazione<br />

di pubblica util<strong>it</strong>à).<br />

Sul punto il giudice amministrativo aveva abbastanza<br />

pacificamente, e rapidamente, riconosciuto la sussistenza della<br />

propria giurisdizione a conoscere le domande risarc<strong>it</strong>orie<br />

discendenti da ipotesi di occupazione ac<strong>qui</strong>s<strong>it</strong>iva, mentre<br />

qualche margine di incertezza residuava per le ipotesi di occupazione<br />

usurpativa, nelle quali questo Tribunale aveva affermato<br />

la sussistenza della giurisdizione amministrativa in


13<br />

consapevole, e motivato, dissenso dagli orientamenti del<br />

Consiglio di Stato e della Corte di Cassazione (sentenza n.<br />

829 del 14 maggio 2004, in una fattispecie relativa ad opere<br />

di urbanizzazione realizzate in dichiarata assenza di qualsivoglia<br />

procedura espropriativa).<br />

Successivamente alla c<strong>it</strong>ata pronunzia di incost<strong>it</strong>uzional<strong>it</strong>à<br />

n. 204/2004, mentre appaiono essere venute meno le<br />

considerazioni logico-giuridiche che supportavano<br />

l’orientamento “dissenziente” a propos<strong>it</strong>o della occupazione<br />

“usurpativa” (sul punto T.A.R. Emilia Romagna- Parma, n.<br />

330/2004), questo Tribunale ha avuto modo di pronunziarsi<br />

nel senso di denegare la giurisdizione in una ipotesi di occupazione<br />

ac<strong>qui</strong>s<strong>it</strong>iva (sentenza n. 2422 del 29 ottobre 2004), a<br />

fronte di qualche pronunzia di altro Tribunale di segno opposto<br />

(T.A.R. Puglia, Bari n. 4181/2004) e di una pronunzia<br />

del Consiglio di Stato (sez. IV, n. 6329/2004) che declina la<br />

giurisdizione in una fattispecie che sembra avere tutte le caratteristiche<br />

della occupazione ac<strong>qui</strong>s<strong>it</strong>iva, ma che viene invece<br />

qualificata come usurpativa.<br />

Ad aiutare l’interprete a trovare un qualche punto fermo<br />

a propos<strong>it</strong>o dell’art. 34 del D.Lgs. n. 80/1998 è, fortunatamente,<br />

già intervenuta la Corte di Cassazione, la quale mostra<br />

di r<strong>it</strong>enere nuovamente ricomprese nella giurisdizione


14<br />

dell’Autor<strong>it</strong>à Giudiziaria Ordinaria le controversie relative<br />

ad azioni possessorie proposte nei confronti della Pubblica<br />

Amministrazione (SS.UU., ord. n. 21099 del 4 novembre<br />

2004), nonché quelle relative alle ipotesi di c.d. “accessione<br />

invert<strong>it</strong>a” (SS.UU., ordd. n. 21944 del 22 novembre 2004 e n.<br />

22892 del 7 dicembre 2004).<br />

4. - Se quelli in precedenza esposti sono gli “incerti”<br />

profili di ridimensionamento, ma non di soppressione, della<br />

nuova giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo, discendenti<br />

dalle sentenze nn. 204 e 281 del 2004 della Corte<br />

Cost<strong>it</strong>uzionale, non deve sottacersi come tali pronunzie abbiano<br />

anche una sensibile rilevanza “in pos<strong>it</strong>ivo” per la giurisdizione<br />

amministrativa, laddove riconoscono in linea di<br />

principio la leg<strong>it</strong>tim<strong>it</strong>à cost<strong>it</strong>uzionale di nuove attribuzioni di<br />

giurisdizione esclusiva, estesa ai dir<strong>it</strong>ti soggettivi, con l’unico<br />

lim<strong>it</strong>e della necessaria sussistenza dell’esercizio di pubbliche<br />

potestà nella materia, ed affermano esplic<strong>it</strong>amente – e <strong>qui</strong>ndi<br />

sostanzialmente consolidano - la leg<strong>it</strong>tim<strong>it</strong>à cost<strong>it</strong>uzionale<br />

dell’attribuzione al giudice amministrativo di un generale potere<br />

risarc<strong>it</strong>orio, operata dall’art. 35 del D.Lgs. n. 80/1998,<br />

come sost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o dall’art. 7 della l. n. 205/2000.<br />

Con riferimento al primo profilo, la sentenza n.<br />

204/2004 ha, infatti, espressamente fatto salva la facoltà del


15<br />

legislatore ordinario di estendere gli amb<strong>it</strong>i di giurisdizione<br />

esclusiva ad eventuali nuove materie, senza alcun lim<strong>it</strong>e di<br />

ordine “quant<strong>it</strong>ativo”, a condizione della sussistenza<br />

dell’esercizio di pubbliche potestà incidenti anche su posizioni<br />

di dir<strong>it</strong>to soggettivo; con riferimento al secondo profilo,<br />

la medesima sentenza n. 204 – così come, sia pur più lim<strong>it</strong>atamente,<br />

anche la successiva n. 281 - ha espressamente fatto<br />

salvo il potere del giudice amministrativo di disporre il risarcimento<br />

del danno conseguente all’annullamento degli atti<br />

amministrativi, quale forma di tutela, ulteriore rispetto a<br />

quella demol<strong>it</strong>oria, da utilizzare per rendere pienamente giustizia<br />

al c<strong>it</strong>tadino nei confronti della pubblica amministrazione.<br />

E ciò in esplic<strong>it</strong>o riconoscimento della piena dign<strong>it</strong>à di<br />

“giudice” riconosciuta dalla Cost<strong>it</strong>uzione al Giudice amministrativo<br />

ed in attuazione del principio di effettiv<strong>it</strong>à della tutela<br />

giurisdizionale, anche amministrativa, affermato dall’art.<br />

24 della Cost<strong>it</strong>uzione.<br />

Di tali profili mostra già di avere piena consapevolezza<br />

la stessa Corte di Cassazione (SS.UU. ord. 17 novembre<br />

2004, n. 21710, in specifica applicazione dell'art. 34 del<br />

D.Lgs. n. 80 del 1998, nel testo risultante dalla sentenza della<br />

Corte cost<strong>it</strong>uzionale n. 281 del 2004), che attribuisce alla


16<br />

competenza del giudice amministrativo una azione con la<br />

quale si deducevano vizi del procedimento amministrativo,<br />

così facendo valere posizioni d'interesse leg<strong>it</strong>timo tutelabili<br />

dinanzi al giudice amministrativo, e contestualmente si introducevano<br />

pretese di risarcimento in forma specifica, o per<br />

e<strong>qui</strong>valente, conseguenziali alla denunciata illeg<strong>it</strong>tim<strong>it</strong>à degli<br />

atti amministrativi.<br />

Si conferma così la concentrazione nell’unica sede<br />

della giurisdizione amministrativa sia del giudizio di leg<strong>it</strong>tim<strong>it</strong>à<br />

che di quello sul risarcimento dei danni conseguenti,<br />

venendo così meno defin<strong>it</strong>ivamente la necess<strong>it</strong>à,<br />

propria del precedente sistema, di dovere instaurare due<br />

diversi giudizi, l’uno giustapposto all’altro, per potere<br />

conseguire lo stesso risultato.<br />

Elemento caratterizzante di tale tipo di contenzioso<br />

è il riconoscimento della risarcibil<strong>it</strong>à del danno derivante<br />

dalla lesione, oltre che dei dir<strong>it</strong>ti soggettivi, anche degli<br />

interessi leg<strong>it</strong>timi, laddove questi ultimi non riescano ad<br />

ottenere una tutela, per così dire, “fisiologica”, attraverso<br />

l’annullamento dell’atto illeg<strong>it</strong>timo.<br />

Se tale principio risulta ormai ac<strong>qui</strong>s<strong>it</strong>o, fin dalla


17<br />

fondamentale svolta segnata, in giurisprudenza, dalla<br />

sent. 500/1999 delle SS.UU. della Corte di Cassazione,<br />

era sorta un’ampia e articolata problematica per quanto<br />

attiene alla concreta attuazione della tutela risarc<strong>it</strong>oria<br />

demandata alla giurisdizione amministrativa, diretta conseguenza<br />

dell’espandersi di quest’ultima ad un campo di<br />

intervento del tutto nuovo rispetto a quelli tradizionali.<br />

In questo contesto, segnato nella fase iniziale da<br />

non poche incertezze, si va consolidando un orientamento<br />

che trae le mosse dalla fondamentale decisione<br />

dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato n. 4 del 26<br />

marzo 2003 (cui la questione era stata rimessa dal Consiglio<br />

di giustizia amministrativa per la Regione Siciliana,<br />

in sede di esame dell’appello avverso una sentenza di<br />

questo Tribunale, Sede di Palermo), che, confermando la<br />

pronuncia appellata, ha affermato il principio della necess<strong>it</strong>à<br />

di una previa declaratoria di illeg<strong>it</strong>tim<strong>it</strong>à di un atto<br />

della Pubblica Amministrazione – e <strong>qui</strong>ndi,<br />

dell’impugnazione di tale atto – perché possa introdursi<br />

un’azione risarc<strong>it</strong>oria nei confronti dell’Amministrazione<br />

medesima.


18<br />

5.- In occasione delle inaugurazioni degli ultimi<br />

due anni giudiziari era stata segnalata una norma<br />

processuale, nel filone di quelle della legge<br />

205/2000 volte a preordinare corsie “preferenziali”<br />

per la trattazione e la definizione di determinate tipologie<br />

di controversie: precisamente, l’art. 14 del<br />

D.Lvo 20 agosto 2002, n. 190, recante norme di attuazione<br />

della legge n. 443/2001, per la realizzazione<br />

delle infrastrutture e degli insediamenti produttivi<br />

strategici e di interesse nazionale.<br />

Nei confronti della previsione, contenuta nel<br />

2° c. di detto articolo e concernente l’esclusione, dagli<br />

effetti dell’applicazione della medesima, della<br />

reintegrazione in forma specifica, sost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a esclusivamente<br />

dal risarcimento per e<strong>qui</strong>valente, erano state<br />

formulate riserve, per l’ipotizzabile sorgere di fenomeni<br />

distorsivi, con imprevedibili ricadute ( di segno<br />

negativo) sulla finanza pubblica.<br />

Deve tuttavia confermarsi quanto già rilevato<br />

lo scorso anno, e cioè che tale norma, in pochi casi<br />

applicata presso questa Sede lim<strong>it</strong>atamente al ver-


19<br />

sante processuale (fissazione d’ufficio dell’udienza,<br />

termini abbreviati), non ha finora avuto occasione di<br />

concreta applicazione sul versante risarc<strong>it</strong>orio.<br />

6. – Vanno altresì riproposte le riserve già formulate<br />

nei confronti del decreto legge 19 agosto<br />

2003, n. 220, convert<strong>it</strong>o con legge 17 ottobre 2003,<br />

n. 280 “Disposizioni urgenti in materia di giustizia<br />

sportiva” - c.d. decreto “salva calcio” -, che per un<br />

verso ha delim<strong>it</strong>ato (in buona sostanza, significativamente<br />

ridotto) l’amb<strong>it</strong>o di intervento in tale materia<br />

degli organi della giurisdizione statale rispetto a<br />

quelli dell’ordinamento sportivo, fondamentalmente<br />

con il riconoscimento dell’autonomia di<br />

quest’ultimo e con la riserva ad esso delle questioni<br />

concernenti l’osservanza e l’applicazione delle proprie<br />

norme regolamentari, organizzative e statutarie<br />

nonché l’applicazione delle sanzioni disciplinari<br />

(art. 2), e con l’attribuzione alla giurisdizione esclusiva<br />

del giudice amministrativo (per vero, ormai residuale)<br />

delle controversie aventi ad oggetto atti del<br />

C.O.N.I. e delle Federazioni sportive esulanti da<br />

quelle sopra menzionate (art. 3, primo comma); e per


20<br />

altro verso, incidendo rilevantemente sulla materia<br />

processuale, ha concentrato nel solo T.A.R. del Lazio,<br />

sede di Roma, “in via esclusiva”, la competenza<br />

in primo grado a decidere le controversie concernenti<br />

la leg<strong>it</strong>tim<strong>it</strong>à di atti degli organismi operanti nel<br />

contesto dell’ordinamento sportivo nazionale: in certo<br />

senso “blindando” tale riserva di competenza mediante<br />

la previsione della rilevabil<strong>it</strong>à d’ufficio della<br />

carenza di potere decisorio dei T.A.R. periferici (in<br />

deroga al principio generale, sanc<strong>it</strong>o dalla legge sui<br />

T.A.R. e confermato dalla legge 205/2000, per cui la<br />

incompetenza terr<strong>it</strong>oriale del giudice amministrativo<br />

di primo grado non può essere rilevata d’ufficio dal<br />

giudice ad<strong>it</strong>o ma va proposta con eccezione di parte,<br />

nei lim<strong>it</strong>i temporali e con le modal<strong>it</strong>à decisorie nella<br />

stessa legge previste).<br />

Di tale normativa, si r<strong>it</strong>iene di dover ancora<br />

una volta rilevare come la stessa comporti<br />

un’ulteriore deroga al principio della competenza<br />

terr<strong>it</strong>oriale dei T.A.R. periferici, in tutti i casi in cui<br />

non vengano in questione atti di organi centrali<br />

dell’ordinamento sportivo: ciò che potrebbe far sor-


21<br />

gere qualche dubbio circa la conform<strong>it</strong>à al dettato<br />

dell’art. 125 della Cost<strong>it</strong>uzione, che prevede<br />

l’ist<strong>it</strong>uzione di organi di giustizia amministrativa di<br />

primo grado in amb<strong>it</strong>o regionale: col che potrebbe<br />

realizzarsi un “ vulnus ” della scelta del Cost<strong>it</strong>uente<br />

di decentrare sul piano terr<strong>it</strong>oriale la giurisdizione<br />

amministrativa di primo grado, per renderne più a-<br />

gevole l’accesso al c<strong>it</strong>tadino. “ Vulnus ” peraltro già<br />

più volte verificatosi, con l’attribuzione di competenze<br />

funzionali inderogabili al T.A.R. del Lazio –<br />

Sede di Roma – in determinate materie: ricordo i<br />

provvedimenti del Consiglio Superiore della Magistratura<br />

in tema di “ status “ dei magistrati ordinari; i<br />

provvedimenti delle Autor<strong>it</strong>à indipendenti, ed altre<br />

ipotesi di minore rilievo.<br />

Continuare a praticare siffatte scelte<br />

normative finirebbe con il concentrare<br />

nell’unica sede di Roma il primo ed il secondo<br />

grado di giudizio su talune materie ad esclusiva<br />

discrezione del legislatore ordinario, probabilmente<br />

in violazione, avuto riguardo alla<br />

norma cost<strong>it</strong>uzionale poc’anzi c<strong>it</strong>ata, anche del


22<br />

principio del “ giudice naturale “. Senza dire<br />

che tale tendenza sembra porsi in contrasto con<br />

le opzioni federaliste ripetutamente enunciate<br />

dalla maggior parte degli schieramenti pol<strong>it</strong>ici.<br />

7. – Va a questo punto fatto cenno altresì, per la<br />

potenziale incidenza sull’amb<strong>it</strong>o della giurisdizione<br />

amministrativa in rapporto a quella del giudice ordinario,<br />

dei più recenti orientamenti della giurisprudenza<br />

della Suprema Corte di Cassazione in tema di<br />

concorsi interni nell’amb<strong>it</strong>o della Pubblica amministrazione.<br />

L’art. 63, quarto comma, del D.Lvo<br />

165/2001, recante le norme generali<br />

sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle<br />

pubbliche amministrazioni, e che ha recep<strong>it</strong>o le disposizioni<br />

contenute nel D.Lvo 29/1993 e successive<br />

modificazioni, nel devolvere al giudice ordinario tutte<br />

le controversie relative ai rapporti di lavoro contrattualizzato<br />

alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni,<br />

ha fatto salva la cognizione del giudice<br />

amministrativo sulle controversie “in materia di pro-


23<br />

cedure concorsuali per l’assunzione dei dipendenti<br />

delle pubbliche amministrazioni”. La norma era stata<br />

dapprima interpretata dalla Corte di Cassazione nel<br />

senso che la riserva residuale al giudice amministrativo<br />

in materia di procedure concorsuali concernesse<br />

esclusivamente quelle strumentali alla cost<strong>it</strong>uzione<br />

del rapporto di lavoro e non riguardasse i casi in cui<br />

il concorso fosse diretto non già ad assumere, ma a<br />

promuovere personale già in servizio, o comunque a<br />

modificarne lo “ status ”. Senonchè, tale orientamento<br />

è stato ora rivisto dalla Corte di Cassazione, con<br />

sentenza delle Sezioni Un<strong>it</strong>e n. 15403 del 15 ottobre<br />

2003, successivamente precisata con sentenza delle<br />

stesse SS.UU. n.18886 del 10 dicembre 2003, secondo<br />

cui la riserva al giudice amministrativo in materia<br />

di procedure concorsuali, prevista dall’art. 63,<br />

quarto comma, del D.Lvo 165/2001, deve r<strong>it</strong>enersi<br />

comprensiva anche di talune tipologie di controversie<br />

concernenti le prove selettive dirette a permettere<br />

l’accesso del personale già assunto ad una fascia o<br />

area superiore: in altre parole, i concorsi interni.<br />

Tale orientamento innovativo della giuri-


24<br />

sprudenza della Cassazione, ulteriormente confermato<br />

dalle medesime SS.UU. con ord. 26 maggio<br />

2004, n.10183, risulta oggi recep<strong>it</strong>o anche dal giudice<br />

amministrativo (da ultimo, Consiglio di Stato,<br />

Sez. IV n.6942/2004, Sez.V n. 6560/2004) ed ha determinato<br />

il “r<strong>it</strong>orno” al giudice amministrativo di<br />

un non irrilevante numero di controversie che negli<br />

anni precedenti sembrava destinato ad essere deciso<br />

dal giudice ordinario: il che comporterà un ampliamento,<br />

ancorché allo stato non esattamente quantificabile,<br />

sicuramente significativo dell’amb<strong>it</strong>o della<br />

giurisdizione del giudice amministrativo in materia<br />

di procedure concorsuali, attesa anche la tendenza<br />

delle Amministrazioni, specie quelle degli enti locali,<br />

ad un’applicazione estensiva delle norme che<br />

consentono il ricorso a procedure di concorso interno<br />

per la copertura dei posti vacanti.<br />

8. - Passando agli aspetti concreti<br />

dell’attuale stato complessivo della giustizia amministrativa<br />

non può non segnalarsi ancora una volta<br />

come questo rimanga caratterizzato, a tutt’oggi,<br />

da un notevole arretrato, anche se, finalmente, con


25<br />

una leggera tendenza alla riduzione: tendenza, questa,<br />

determinata non tanto da un decremento del<br />

complessivo tasso di l<strong>it</strong>igios<strong>it</strong>à amministrativa – che,<br />

anzi, negli ultimi anni, dopo un “trend” leggermente<br />

in discesa, ha ripreso a puntare verso l’alto (si rinvia,<br />

per i dettagli, all’ultima “ Analisi della attiv<strong>it</strong>à<br />

della Giustizia amministrativa nel 2003”, curata da<br />

Carlo e Silvia Talice, in Rass. Cons. Stato 2004, II,<br />

1845 segg.) – quanto da un complessivo incremento<br />

della produttiv<strong>it</strong>à, in termini decisori, del sistema di<br />

Giustizia amministrativa.<br />

Risultano in atto pendenti più di 850.000 ricorsi<br />

presso i vari TT.AA.RR. e circa 27.000 ricorsi<br />

presso il Consiglio di Stato (compreso in questo dato<br />

anche il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la<br />

Regione Siciliana): il che non rappresenta certo una<br />

s<strong>it</strong>uazione confortante.<br />

Le cause del fenomeno – che si proietta ovviamente,<br />

anche sulla nostra sede, – sono molteplici,<br />

e basterà solo accennarvi: la inadeguata considerazione,<br />

all’atto della ist<strong>it</strong>uzione de TT.AA.RR., nel


26<br />

1971, dell’effetto espansivo che, sull’andamento generale<br />

del contenzioso, avrebbe determinato il più<br />

agevole accesso alla tutela giurisdizionale, in conseguenza<br />

della diffusione sul terr<strong>it</strong>orio del giudice<br />

amministrativo di primo grado; la progressivamente<br />

più ampia sfera di intervento dei poteri pubblici nella<br />

v<strong>it</strong>a sociale, che ha comportato sempre più numerose<br />

occasioni di incontro (o, peggio, di “scontro”)<br />

fra c<strong>it</strong>tadini ed organi amministrativi, incrementando<br />

la confl<strong>it</strong>tual<strong>it</strong>à, che oggi vede in primo piano, accanto<br />

alla categoria tradizionale degli “interessi oppos<strong>it</strong>ivi”,<br />

quella, sempre crescente, dei c.d. “interessi<br />

pretensivi”, di chi, cioè, mira a conseguire, anche<br />

attraverso una pronuncia giurisdizionale, un qualche<br />

ampliamento della propria sfera giuridica.<br />

Purtroppo a ciò ha contribu<strong>it</strong>o – e continua a<br />

contribuire – il proliferare di normative ( primarie e<br />

secondarie, nazionali, regionali e locali) sempre più<br />

frammentarie, imprecise quanto a formulazione tecnica,<br />

oscure sotto il profilo linguistico, spesso farraginose<br />

e contradd<strong>it</strong>torie nei contenuti: con buona<br />

pace degli intenti semplificatori e chiarificatori ripe-


27<br />

tutamente enunciati nelle più autorevoli sedi, rimasti<br />

puntualmente senza riscontro nella realtà.<br />

Ancora, non può farsi a meno di rilevare,<br />

quale concausa dell’accrescimento del contenzioso,<br />

il progressivo deterioramento della “qual<strong>it</strong>à”<br />

dell’azione amministrativa conseguente al diffondersi<br />

di fenomeni non certamente di segno pos<strong>it</strong>ivo (reclutamento<br />

di personale senza adeguata selezione,<br />

ampliamento del “precariato” e della conseguente<br />

insicurezza e demotivazione dei lavoratori della<br />

Pubblica Amministrazione, generalizzato decentramento<br />

di funzioni verso enti e strutture, spesso di incerta<br />

natura giuridica, non adeguatamente attrezzati,<br />

anche sul piano culturale, per svolgerle al meglio).<br />

Aggiungasi, altresì, che non sempre le amministrazioni<br />

pubbliche, specialmente quelle di minori<br />

dimensioni, informano la loro attiv<strong>it</strong>à all’esigenza di<br />

prevenire, in quanto possibile, la confl<strong>it</strong>tual<strong>it</strong>à con<br />

gli amministrati, ad esempio con una adeguata utilizzazione<br />

degli strumenti partecipativi che pure<br />

l’ordinamento oggi appresta a tal fine, preferendo di


28<br />

fatto – forse per malintese esigenze di cautela (“ a<br />

scanso di responsabil<strong>it</strong>à”, come suol dirsi) –<br />

l’instaurazione di contenziosi giurisdizionali (nei<br />

quali spesso trascurano anche di essere presenti, non<br />

cost<strong>it</strong>uendosi in giudizio e venendo meno sovente<br />

all’obbligo di collaborazione istruttoria con il giudice<br />

amministrativo, costretto non infrequentemente<br />

ad applicare, ai fini probatori, l’art. 116, 2° c.,<br />

C.P.C.), onde conseguire una pronuncia giurisdizionale<br />

purchessia dietro la quale “trincerarsi”.<br />

Il fenomeno è particolarmente vistoso – in<br />

questa Regione – per taluni settori dell’attiv<strong>it</strong>à pubblica,<br />

quali l’urbanistica, l’edilizia, la tutela ambientale,<br />

la spesa san<strong>it</strong>aria.<br />

A tutto questo si aggiunge, e ne cost<strong>it</strong>uisce<br />

certo una delle cause principali, l’insufficienza di<br />

strutture che ha caratterizzato il settore della Giustizia<br />

amministrativa, segnato da croniche e tutt’ora vistose<br />

carenze di organico di personale, sia di magistratura<br />

che di segreteria e collaborazione.


29<br />

Detto tutto questo, bisogna doverosamente<br />

evidenziare anche taluni elementi pos<strong>it</strong>ivi che, già<br />

manifestatisi negli ultimi due anni, si sono consolidati<br />

nel decorso anno 2004.<br />

La favorevole inversione di tendenza per<br />

quanto attiene alle dotazioni di supporto, già segnalata<br />

nelle precedenti relazioni, è prosegu<strong>it</strong>a nel 2004,<br />

attraverso la progressiva attivazione ed utilizzazione<br />

di strumenti informatici sia collettivi che individuali.<br />

Si è ormai realizzata la rete INTRANET della<br />

Giustizia amministrativa, grazie alla quale i magistrati<br />

amministrativi sono posti in grado, tra l’altro,<br />

di accedere direttamente ad una serie di banche dati<br />

costantemente aggiornate, oltre che di interconnettersi<br />

fra di loro e con gli uffici della propria giurisdizione<br />

nell’intero terr<strong>it</strong>orio nazionale.<br />

Quanto al sistema informativo nazionale collegato<br />

ad INTERNET (nel s<strong>it</strong>o accessibile<br />

www.giustizia-amministrativa.<strong>it</strong> ) - che consente di<br />

avere notizia, in tempo reale contestualmente alla


30<br />

pubblicazione, delle pronunce del Giudice amministrativo,<br />

nonché dei dati pubblici concernenti i singoli<br />

ricorsi, dei calendari delle adunanze, dei collegi<br />

etc., deve purtroppo segnalarsi un momento di “stasi”<br />

che questo servizio attraversa. Infatti, in applicazione<br />

di una recente norma del Codice della<br />

“privacy”, entrata in vigore all’inizio di quest’anno<br />

– in base alla quale gli atti dei processi possono essere<br />

accessibili in rete solo da chi vi abbia un reale<br />

interesse -, l’utilizzo generale del sistema è stato<br />

temporaneamente sospeso, in attesa di una soluzione<br />

tecnica che filtri gli accessi o – perché no – di<br />

una modifica della norma.<br />

E’ auspicabile che il problema possa venire<br />

risolto in tempi brevi, in quanto l’operativ<strong>it</strong>à del sistema<br />

ha comportato una notevole riduzione dei<br />

tempi che, in precedenza, sia gli operatori (avvocati,<br />

pubbliche amministrazioni) che le segreterie dei vari<br />

Uffici giurisdizionali erano costretti a dedicare<br />

all’informazione sullo stato e sull’andamento dei ricorsi.


31<br />

Andrebbero ev<strong>it</strong>ati, <strong>qui</strong>ndi, r<strong>it</strong>ardi nella realizzazione<br />

di quel sistema integrato che, come previsto,<br />

consentirà di trasmettere e ricevere documenti<br />

“on line”, approntando veri e propri fascicoli “virtuali”,<br />

nella prospettiva di un futuro processo telematico.<br />

Non può tuttavia sottacersi come l’ulteriore<br />

sviluppo del sistema “ Giustizia amministrativa “<br />

continui ad essere fortemente condizionato – in negativo<br />

– dalla cronica e perdurante penuria di<br />

mezzi finanziari a disposizione.<br />

Il momento presente è, purtroppo, ancora caratterizzato<br />

da una s<strong>it</strong>uazione finanziaria tutt’altro<br />

che pos<strong>it</strong>iva per il settore della giustizia amministrativa.<br />

Ed invero, rispetto alla spesa globale dello<br />

Stato, quella per la giustizia amministrativa (Consiglio<br />

di Stato e TT.AA.RR.) si attestava, nel decorso<br />

esercizio finanziario, intorno allo 0,023%<br />

(151.048.475 euro, con un incremento, rispetto<br />

all’esercizio precedente, del 3,26% - sullo 0,023% -<br />

significativamente inferiore rispetto all’aumento del<br />

7,42% della spesa globale dello Stato): (cfr. C.e S.


32<br />

Talice “Analisi del’attiv<strong>it</strong>à della G.A., c<strong>it</strong>., 1860<br />

segg.) : un’ent<strong>it</strong>à insignificante nel contesto del bilancio<br />

dello Stato, peraltro ampiamente compensata<br />

dalle entrate tributarie riferibili al settore (gett<strong>it</strong>o del<br />

contributo unificato di iscrizione a ruolo delle cause;<br />

imposte pagate dal personale in servizio ed in<br />

<strong>qui</strong>escenza, dai professionisti e loro collaboratori<br />

e dagli operatori dell’indotto).<br />

La s<strong>it</strong>uazione finanziaria si è ulteriormente<br />

deteriorata negli ultimi tempi: la c.d. “manovrina” di<br />

inizio estate 2004 ha infatti tagliato 6.200.000 euro<br />

dal già magro bilancio della giustizia amministrativa<br />

relativo all’esercizio 2004, con ricadute negative<br />

sulla spesa per l’ordinario funzionamento dei servizi<br />

e con l’effetto di r<strong>it</strong>ardare l’assunzione di trenta<br />

nuovi magistrati vinc<strong>it</strong>ori di concorso, essenziali per<br />

tamponare i vuoti di organico.<br />

Siffatta insufficienza di disponibil<strong>it</strong>à finanziarie<br />

porrà ancora più in crisi l’intero sistema della<br />

Giustizia amministrativa, con evidenti riflessi negativi,<br />

quanto meno in termini temporali, sul proseguimento<br />

dei programmi di potenziamento strutturale<br />

ed operativo.


33<br />

Con riferimento all’aspetto delle risorse finanziarie<br />

non può tuttavia non ricordarsi come sia di<br />

questi giorni la diffusione, da parte dei maggiori<br />

mezzi di informazione, del contenuto del primo rapporto<br />

sui sistemi giudiziari redatto dal Consiglio<br />

d’Europa e rifer<strong>it</strong>o ai dati del 2002, relativi, sembra,<br />

alla giurisdizione ordinaria. Il nostro Paese, che secondo<br />

tale studio avrebbe il non invidiabile primato<br />

della l<strong>it</strong>igios<strong>it</strong>à fra i principali Paesi europei, dedicherebbe,<br />

quanto a spesa pubblica per la giustizia,<br />

46 euro a persona, a fronte dei 28 della Francia, dei<br />

23 della Spagna, dei quasi 17 del Regno Un<strong>it</strong>o e dei<br />

53 della Germania.<br />

Non conosco, ovviamente,gli elementi sulla<br />

cui base il rapporto giunge a così confortanti risultati<br />

sul versante finanziario: per la quotidiana esperienza<br />

e sulla scorta dei dati poc’anzi c<strong>it</strong>ati non posso<br />

nascondere qualche perpless<strong>it</strong>à, rifer<strong>it</strong>a in particolare<br />

al settore della giustizia amministrativa. Certo<br />

che se le cifre esposte fossero esatte potrebbero porsi<br />

interrogativi sull’utilizzo delle risorse destinate al<br />

sistema giustizia, avuto riguardo ai risultati in termi-


34<br />

ni di efficienza e tempestiv<strong>it</strong>à del servizio.<br />

9. - Passando ad esporre brevemente la s<strong>it</strong>uazione<br />

esistente presso questo Tribunale amministrativo,<br />

devo innanz<strong>it</strong>utto segnalare che il complessivo<br />

carico di lavoro del T.A.R. – Sicilia (sede<br />

di Palermo e sezione staccata di Catania), risultante<br />

di n. 11.743 nuovi ricorsi depos<strong>it</strong>ati nell’anno 2004<br />

(pari al 14,62% dell’intero carico di lavoro di tutti i<br />

TT.AA.RR. della Repubblica: vedi tabella allegata<br />

A/1-2-3-) pone il T.A.R.–Sicilia al 3° posto della<br />

graduatoria nazionale, dopo il T.A.R.–Campania e il<br />

T.A.R.–Lazio, con un decremento del<br />

9,66% stimato rispetto all’anno precedente (ed un<br />

incremento del 22,21 % nel <strong>qui</strong>nquennio 2000/04).<br />

Si sintetizza la specifica s<strong>it</strong>uazione esistente<br />

al 31 dicembre 2004 presso questa Sede di Palermo,<br />

fino a tale data ordinata su due Sezioni interne.<br />

Mi lim<strong>it</strong>erò a segnalare gli aspetti più significativi,<br />

lasciando a chi desideri farlo un più appro-


35<br />

fond<strong>it</strong>o esame della esposizione anal<strong>it</strong>ica dei dati<br />

contenuti nelle tabelle allegate alla relazione.<br />

Risultano iscr<strong>it</strong>ti a ruolo, nel 2004, n. 5488<br />

procedimenti, che, rispetto ai 7393 iscr<strong>it</strong>ti a ruolo<br />

nell’anno precedente, registrano un decremento delle<br />

sopravvenienze pari al 25,77% (cfr. tab. B.-1).<br />

Tuttavia, in relazione anche al numero di procedimenti<br />

esaur<strong>it</strong>i nel corso dell’anno 2004, (4940 esaur<strong>it</strong>i<br />

contro 5488 sopravvenuti – cfr. tab. D), si registra,<br />

alla fine del periodo considerato, un incremento<br />

netto, rispetto all’anno precedente, del numero complessivo<br />

dei ricorsi pendenti di 278 un<strong>it</strong>à (quantificabile<br />

in termini percentuali nel dato complessivo<br />

del + 0,73% rispetto alla pendenza dell’anno precedente).<br />

Va anche segnalato che dei 5.488 procedimenti<br />

iscr<strong>it</strong>ti a ruolo nell’anno 2004, ben 2673<br />

concernono procedimenti per ingiunzione.<br />

Il totale dei procedimenti pendenti, al 1°<br />

gennaio 2005, risulta essere di 38.478 un<strong>it</strong>à.


36<br />

Nello specifico si rileva un incremento di ricorsi<br />

in materia:<br />

-) di “Agricoltura, foreste, caccia e pesca”<br />

(+ 126,67%),<br />

-) di “Attiv<strong>it</strong>à della pubblica amministrazione”<br />

(+8,42%),<br />

-) di “Ottemperanza al giudicato” (+175,86%)<br />

Decremento, invece per i ricorsi in materia<br />

-) di “Edilizia e urbanistica” (– 30,84%),<br />

-) di “Lavori pubblici” (– 2,35%),<br />

-) di “ Industria, commercio ed artigianato”<br />

(– 47,69%),<br />

- ) di “Igiene, san<strong>it</strong>à ed ecologia” (-38,88%),<br />

- ) di “Trasporti” (-72,41%)<br />

-) di “Pubblico Impiego” (– 2,92%),<br />

-) di “Elezioni” (– 69,23%),<br />

-) di “Istruzione, antich<strong>it</strong>à, etc.” (– 27,16%).<br />

Nelle materie rimanenti il numero di ricorsi<br />

non si discosta significativamente da quello<br />

dell’anno precedente.


37<br />

Da segnalare è il vistoso incremento del numero<br />

dei ricorsi per ottemperanza al giudicato - passati<br />

dai 116 del 2003 ai 320 del 2004 (+175,86 %) –<br />

che evidenzia la preoccupante tendenza delle Amministrazioni<br />

a sottrarsi quanto più possibile, almeno<br />

in termini temporali, al “dictum” giudiziario, con<br />

ulteriore aggravio per i c<strong>it</strong>tadini e, in defin<strong>it</strong>iva, per<br />

le stesse Amministrazioni esposte a condanne alle<br />

spese e commissariamenti.<br />

Per cercare di contrastare il fenomeno questo<br />

Ufficio, di intesa con la Procura Regionale della<br />

Corte dei Conti, trasmette periodicamente al Pubblico<br />

ministero contabile, per le eventuali iniziative di<br />

competenza sul versante delle responsabil<strong>it</strong>à, le pronuncie<br />

di accoglimento di ricorsi per ottemperanza.<br />

Sono state tenute nel corso dell’anno 2004<br />

52 udienze pubbliche e 194 adunanze camerali,<br />

per un totale di 1.720 procedimenti trattati in udienza<br />

pubblica e 3.787 in adunanze camerali (di cui


38<br />

3.399 concernenti misure cautelari).<br />

Sono stati conclusi con sentenza defin<strong>it</strong>iva<br />

1.938 procedimenti, con 1.836 sentenze, delle quali<br />

232 emesse, nella forma di sentenze c.d. “brevi”, in<br />

sede di esame, in camera di consiglio, di istanze di<br />

misure cautelari.<br />

Giova evidenziare che l’utilizzo di tale nuovo<br />

strumento processuale introdotto dalla legge<br />

205/2000 ha consent<strong>it</strong>o, presso questa Sede, di portare<br />

a rapida definizione (mediamente, dal depos<strong>it</strong>o<br />

del ricorso alla pubblicazione della sentenza, non più<br />

di 60 – 90 giorni) il<br />

nuovo impianto.<br />

12,64 % del contenzioso di<br />

Va segnalato che, nel corso dell’anno di riferimento<br />

(2004), sono state gravate di appello 167<br />

sentenze (pari al 9,10 % del totale).<br />

Sono stati trattati complessivamente 3.538<br />

procedimenti riconducibili alle tipologie previste<br />

dagli artt. 3, 8, 9, della L. 205/2000 (cfr. tabella B,


39<br />

quadri 11- 12 - 13), tutti defin<strong>it</strong>i con pronuncia in<br />

forma di decreto monocratico.<br />

In particolare, sono stati emessi 2.277 decreti<br />

ingiuntivi, dei quali opposti soltanto 435, pari al<br />

19,10 % del totale.<br />

Nelle relazioni concernenti gli anni precedenti<br />

era stata segnalata l’ imponenza, presso questa<br />

Sede, del fenomeno dei decreti ingiuntivi, che nel<br />

2002 e nel 2003, è stato caratterizzato da un elevato<br />

numero di richieste, in progressivo aumento specie<br />

nel settore della san<strong>it</strong>à (caratterizzato, in questa Regione,<br />

da cronici r<strong>it</strong>ardi nella li<strong>qui</strong>dazione, da parte<br />

delle competenti A.U.S.L., dei cred<strong>it</strong>i per spese farmaceutiche,<br />

centri clinici convenzionati con il<br />

S.S.N. e quant’altro).<br />

Anche nell’anno 2004, sino alla pubblicazione<br />

nel mese di luglio della sentenza n. 204/2004 della<br />

Corte Cost<strong>it</strong>uzionale, già ricordata, si è manifestato<br />

un andamento analogo a quello degli anni precedenti<br />

nella proposizione di ricorsi per decreto in-


40<br />

giuntivo e ricorsi ordinari con richiesta di misura di<br />

provvisionale per cred<strong>it</strong>i nei confronti del S.S.N. da<br />

parte di soggetti erogatori di prestazioni san<strong>it</strong>arie e<br />

farmaceutiche.<br />

L’andamento del fenomeno dei decreti ingiuntivi<br />

è esposto nella tabella “C”.<br />

A partire dalla già c<strong>it</strong>ata sentenza n.1543 del<br />

16 luglio 2004 questo Tribunale ha declinato la<br />

giurisdizione in materia e ciò ha determinato la sostanziale<br />

cessazione del fenomeno.<br />

Un dato che r<strong>it</strong>engo vada, per l’ultima volta,<br />

stante il mutamento di giurisdizione, particolarmente<br />

evidenziato anche per il primo semestre dello scorso<br />

anno 2004 è quello dell’incidenza delle spese legali<br />

che, per le fasce di importo “sorte – cap<strong>it</strong>ale” meno<br />

elevate, spesso si avvicina al 50% della sorte medesima,<br />

determinando a carico della finanza pubblica<br />

(e cioè del c<strong>it</strong>tadino contribuente) un onere aggiuntivo<br />

che potrebbe forse eliminarsi o, comunque, contenersi<br />

sensibilmente, ove, ad esempio, pur in pre-


41<br />

senza di disponibil<strong>it</strong>à finanziarie lim<strong>it</strong>ate in termini<br />

di cassa, si provvedesse, da parte della Amministrazioni<br />

cui fa carico la spesa, a li<strong>qui</strong>dare con precedenza<br />

i cred<strong>it</strong>i di minore ammontare, ev<strong>it</strong>ando, con<br />

ciò, gli oneri aggiuntivi conseguenti all’esperimento<br />

del procedimento ingiuntivo.<br />

E’ un tema che mi permetto (anche questo<br />

per l’ ultima volta) di sottoporre ancora, nello spir<strong>it</strong>o<br />

di collaborazione che deve sempre caratterizzare<br />

l’operato delle Ist<strong>it</strong>uzioni, all’attenzione delle Autor<strong>it</strong>à<br />

amministrative responsabili del settore della<br />

spesa san<strong>it</strong>aria.<br />

La s<strong>it</strong>uazione di estrema pesantezza del settore,<br />

ripetutamente segnalata negli anni passati, non<br />

sembra avere sub<strong>it</strong>o modificazioni sostanziali, sotto<br />

il profilo <strong>qui</strong> considerato, come è dato rilevare dalla<br />

crescente richiesta, per tutto il primo semestre 2004,<br />

di decreti ingiuntivi nei confronti delle Aziende san<strong>it</strong>arie<br />

locali: sicché il problema rimane di concreta<br />

attual<strong>it</strong>à ed è auspicabile possa venire affrontato con<br />

strumenti adeguati, onde avviarlo a soluzione.


42<br />

Né questo è tutto. Perché, sempre con riguardo<br />

alla spesa san<strong>it</strong>aria, è cresciuto anche, nel periodo<br />

considerato, il numero dei ricorsi ordinari contenenti<br />

istanza di pagamento di provvisionali, proposti<br />

per la massima parte nei confronti delle Aziende<br />

san<strong>it</strong>arie locali da farmacie, professionisti e centri<br />

accred<strong>it</strong>ati che lamentano il mancato pagamento, alle<br />

scadenze previste dagli accordi di settore, degli importi<br />

per le prestazioni patrimoniali rese in favore<br />

del Servizio san<strong>it</strong>ario nazionale.<br />

Nel corso del primo semestre 2004 sono state<br />

trattate 888 istanze di provvisionale, per la più gran<br />

parte, come s’è detto, proposte nei confronti delle<br />

AUSL. E si tratta di importi nel complesso rilevanti,<br />

che vanno ad aggiungersi a quelli dei decreti ingiuntivi.<br />

Non è certo confortante dovere rilevare come<br />

le segnalate disfunzioni siano particolarmente vistose<br />

nelle Regioni centro –meridionali, mentre sono<br />

registrate in misura molto minore, se non inesistente,


43<br />

nelle altre Regioni <strong>it</strong>aliane.<br />

In materia san<strong>it</strong>aria, infine, è da ricordare che<br />

questo Tribunale amministrativo, anche successivamente<br />

alla nota sentenza cost<strong>it</strong>uzionale n. 204 del 6<br />

luglio 2004, ha r<strong>it</strong>enuto la propria giurisdizione in<br />

tema di determinazione dei “budgets” annuali (sentt.<br />

n.2128 e segg. del 30 settembre 2004) riconoscendo<br />

il carattere autor<strong>it</strong>ativo dei provvedimenti di fissazione<br />

dei tetti di spesa delle strutture san<strong>it</strong>arie, avuto<br />

anche riguardo ai particolari vincoli finanziari ed<br />

amministrativi che circoscrivono l’astratta fase di<br />

negoziazione normativamente prevista.<br />

Altra materia che anche nell’anno decorso ha<br />

particolarmente impegnato l’attiv<strong>it</strong>à di questa Sede è<br />

quella delle controversie relative a procedure di appalto<br />

di opere pubbliche e di servizi, per la compless<strong>it</strong>à<br />

delle questioni – sia processuali che di mer<strong>it</strong>o –<br />

sollevate, riflesso anche della difficile normativa in<br />

materia, che vede il sovrapporsi di direttive europee<br />

e di leggi e regolamenti statali e regionali.


44<br />

Particolare attenzione è stata dedicata anche<br />

alla individuazione dei ricorsi ultradecennali, agli<br />

effetti di cui al comma 2 dell’art. 9 della L.<br />

205/2000.<br />

Utilizzando lo strumento della contrattazione<br />

decentrata, progetti finalizzati di interesse locale, già<br />

portati a definizione, hanno consent<strong>it</strong>o l’emissione<br />

nel 2004 di 1.055 decreti di perenzione, nel contesto<br />

di un totale di 1.155 decreti decisori (dei quali ad<br />

oggi opposti soltanto 3).<br />

Sono stati adottati 247 provvedimenti istruttori<br />

collegiali (nella forma di sentenze od ordinanze)<br />

e 145 ordinanze istruttorie presidenziali, oltre ad<br />

ulteriori 320 decreti presidenziali di vario contenuto<br />

processuale.<br />

Si è mantenuta sostanzialmente sui livelli<br />

dell’anno precedente l’utilizzazione del mezzo i-<br />

struttorio della consulenza tecnica d’ufficio (la cui<br />

ammissibil<strong>it</strong>à nel processo amministrativo è stata<br />

generalizzata dalla legge 205/2000), con il relativo


45<br />

aggravio di adempimenti sia a carico dei magistrati<br />

delegati che delle Segreterie giurisdizionali.<br />

I dati concernenti il numero degli affari assegnati<br />

complessivamente ai magistrati ed il numero<br />

dei provvedimenti dagli stessi depos<strong>it</strong>ati sono<br />

anal<strong>it</strong>icamente descr<strong>it</strong>ti nei quadri 18 e 19<br />

dell’allegata tabella B.<br />

Va evidenziato, al riguardo, come tutti i magistrati<br />

abbiano continuato a dimostrare la più ampia<br />

disponibil<strong>it</strong>à a superare i lim<strong>it</strong>i di carico di lavoro<br />

previsti, dando prova di elevato spir<strong>it</strong>o di servizio<br />

e di grande senso dello Stato.<br />

Analogo riconoscimento è dovuto a tutto il<br />

personale di segreteria e collaborazione che, pur in<br />

numero assai sparuto, ha sempre fronteggiato le esigenze<br />

dell’Ufficio con grande dedizione ed efficienza.<br />

10 - La s<strong>it</strong>uazione degli organici presso questa<br />

Sede continua ad essere defic<strong>it</strong>aria.


46<br />

Per quanto concerne il personale di Magistratura,<br />

a fronte di un organico “virtuale” di 15 u-<br />

n<strong>it</strong>à ( D.P.C.M. 29 gennaio 1999), mai peraltro coperto<br />

interamente – tant’è che non si era potuta finora<br />

attivare la 3^ Sez. interna, pur prevista “ sulla<br />

carta”, dovendosi disporre a tal fine di almeno 5 magistrati<br />

per ciascuna sezione – erano in servizio, fino<br />

al 30 novembre 2004, 13 un<strong>it</strong>à (compreso il Presidente),<br />

- ordinate su due Sezioni interne .<br />

Va segnalato che il Consiglio di Presidenza<br />

della Giustizia Amministrativa, con deliberazione<br />

del 18 luglio 2002, nel ripartire fra i vari Tribunali<br />

amministrativi i 60 nuovi posti di magistrato ist<strong>it</strong>u<strong>it</strong>i<br />

con la L. 21 luglio 2000, n. 205 (art.14), ne ha assegnato<br />

tre a questa Sede, sicchè la nuova pianta organica<br />

del personale di magistratura potrà contare, a<br />

Palermo, su complessive 18 un<strong>it</strong>à, oltre il Presidente<br />

t<strong>it</strong>olare.<br />

L’effettiva copertura dell’organico si profila<br />

tuttavia di non rapida realizzazione, attesi i tempi


47<br />

medi delle procedure concorsuali e l’es<strong>it</strong>o delle medesime,<br />

che finora ha frequentemente registrato un<br />

numero di vinc<strong>it</strong>ori inferiore ai posti messi a concorso.<br />

E’ doveroso rimarcare, tuttavia, come un segnale<br />

incoraggiante sia cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o dal fatto che, in<br />

occasione dell’ultimo movimento di personale di<br />

Magistratura, a fronte di tre magistrati trasfer<strong>it</strong>i ad<br />

altra sede con effetto dal 1° gennaio 2005, ne sono<br />

stati assegnati a questa Sede, dal 1° dicembre 2004,<br />

cinque di nuova nomina, portando l’organico di fatto<br />

a 15 un<strong>it</strong>à. Ciò ha reso possibile al Consiglio di<br />

Presidenza della Giustizia Amministrativa di deliberare<br />

l’attivazione della terza sezione interna, che inizierà<br />

a funzionare il prossimo 1° aprile, dovendosi<br />

preliminarmente provvedere alla attribuzione delle<br />

funzioni di Presidente della Sezione, che vengono<br />

confer<strong>it</strong>e dallo stesso Consiglio di Presidenza a segu<strong>it</strong>o<br />

dell’espletamento di una procedura c.d. di “interpello”<br />

– una sorta di concorso interno fra i magistrati<br />

aspiranti all’incarico -, nonché<br />

all’organizzazione della struttura di segreteria della


48<br />

nuova Sezione.<br />

Devo, innanzi tutto, esprimere il più vivo<br />

compiacimento, mio e dell’Ufficio, per la recente<br />

deliberazione del Consiglio di Previdenza della Giustizia<br />

amministrativa, adottata nella seduta del 28<br />

gennaio scorso, con cui le funzioni di Presidente della<br />

neo-ist<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a Sezione presso questa Sede sono state<br />

confer<strong>it</strong>e al Consigliere Nicolò Monteleone, che in<br />

atto e da circa tre anni eserc<strong>it</strong>a analoghe funzioni<br />

presso il T.A.R. della Campania, Sede di Napoli, ove<br />

presiede la quarta Sezione interna.<br />

Il Collega Monteleone è <strong>qui</strong> ben conosciuto<br />

ed unanimamente stimato avendo operato per parecchi<br />

anni come magistrato presso questo Ufficio in<br />

entrambe le Sezioni.<br />

Sono certo, <strong>qui</strong>ndi, che anche nelle nuove<br />

funzioni darà un prezioso contributo all’attiv<strong>it</strong>à del<br />

Tribunale, e desidero, nell’occasione, rivolgergli un<br />

caloroso “bentornato” ed un cordiale augurio di<br />

buon lavoro.<br />

Qunato alla struttura di segreteria della nuova<br />

Sezione, mi corre l’obbligo di sottolineare che la


49<br />

perdurante carenza di personale amministrativo e di<br />

collaborazione – ne accennerò fra poco – pone seri<br />

problemi al riguardo, dovendosi inev<strong>it</strong>abilente sottrarrre<br />

operatori alle due preesistenti strutture di segreteria<br />

giurisdizionale per realizzarne una terza, a<br />

supporto, appunto, della nuova Sezione: con prevedibili<br />

ricadute negative sulla complessiva efficienza<br />

dei servizi.<br />

Potrebbero porsi, in conseguenza, seri problemi<br />

di mantenimento dello “standard” di rendimento<br />

dell’Ufficio: che, al momento, ha raggiunto, a<br />

prezzo di uno sforzo non comune di tutti gli operatori<br />

(magistrati e personale di segreteria) risultati elevatissimi,<br />

non a lungo ulteriormente perseguibili con<br />

le risorse attuali.<br />

Ed invero la s<strong>it</strong>uazione, per quanto concerne<br />

il personale di Segreteria e collaborazione, è<br />

tutt’altro che confortante, ove si consideri che, su<br />

scala nazionale, il rapporto attuale tra tale categoria<br />

di personale e quello di magistratura è di appena<br />

1,5/1,9 addetti per magistrato: ben al di sotto di<br />

quello esistente presso le altre magistrature e, co-


50<br />

munque, lontano dal rapporto minimo di cinque un<strong>it</strong>à<br />

di collaborazione per ogni un<strong>it</strong>à di magistratura,<br />

r<strong>it</strong>enuto accettabile dalle più recenti analisi di efficienza<br />

del settore.<br />

Questa Sede non fa eccezione alla regola generale,<br />

dal momento che la pianta organica attualmente<br />

in vigore prevede appena 33 un<strong>it</strong>à suddivise<br />

fra le varie aree professionali (la s<strong>it</strong>uazione del personale<br />

addetto ai Servizi giurisdizionali risulta dal<br />

quadro 17 dell’allegata tabella B).<br />

Siffatta dotazione organica, già di per se inadeguata<br />

alle attuali necess<strong>it</strong>à siccome determinata in<br />

epoca non recente, è stata nel tempo incisa negativamente<br />

dalla mancata sost<strong>it</strong>uzione di varie un<strong>it</strong>à di<br />

personale collocate a riposo o cessate dal servizio<br />

negli ultimi anni, nonché da ulteriori recenti depauperamenti<br />

conseguenti al trasferimento ad altri uffici<br />

per mobil<strong>it</strong>à interna al settore.<br />

Inadeguata si appalesa anche l’ipotesi di revisione<br />

già formulata dal Segretariato Generale del-


51<br />

la Giustizia Amministrativa – peraltro ancora in<br />

<strong>it</strong>inere – che appare caratterizzata da notevole sottostima<br />

delle effettive esigenze.<br />

Più volte questa Presidenza ha posto con forza<br />

il problema all’attenzione degli Organi di vertice<br />

della Giustizia amministrativa, da ultimo con la relazione<br />

(e relativa documentazione a corredo) depos<strong>it</strong>ata<br />

nel dicembre scorso, in occasione dell’esame,<br />

da parte del Consiglio di Presidenza della Giustizia<br />

Amministrativa, delle problematiche connesse<br />

all’ist<strong>it</strong>uzione di nuove Sezioni interne: purtroppo<br />

fino ad oggi senza successo.<br />

Non resta <strong>qui</strong>ndi che sollec<strong>it</strong>are ulteriormente<br />

un rapido adeguamento della dotazione organica della<br />

Sede di Palermo che, rispetto alla previsione in atto,<br />

andrebbe incrementata, a giudizio di questa Presidenza,<br />

di non meno del 50%, da ripartire proporzionalmente<br />

nelle varie posizioni funzionali.<br />

Non mi nascondo, tuttavia, con realismo,<br />

come, alla stregua delle più recenti misure sul bloc-


52<br />

co del “turn over” e delle sottese teorizzazioni sulla<br />

riduzione generalizzata del personale del comparto<br />

pubblico, una tale aspettativa attinga ai vertici<br />

dell’utopico!<br />

Nella relazione concernente l’anno precedente<br />

con riferimento al problema della dotazione di<br />

personale di segreteria e collaborazione si era colto<br />

un segnale pos<strong>it</strong>ivo. La legge finanziaria per il 2004<br />

(L. 24 dicembre 2003, n. 350), all’art. 3, c. 71, aveva<br />

previsto infatti che, per sopperire a straordinarie e-<br />

sigenze di supporto amministrativo, il Consiglio di<br />

Stato, i Tribunali Amministrativi Regionali, la Corte<br />

dei Conti e l’Avvocatura dello Stato potessero avvalersi,<br />

su base volontaria, nel lim<strong>it</strong>e complessivo di<br />

300 un<strong>it</strong>à, del personale del CONI, e di altri enti<br />

pubblici interessati da procedure di li<strong>qui</strong>dazione o<br />

soppressione, nonché del personale dell’Agenzia del<br />

demanio che ha eserc<strong>it</strong>ato l’opzione per il passaggio<br />

ad altra Amministrazione.<br />

Un aspetto particolarmente pos<strong>it</strong>ivo della disposizione<br />

era che l’assegnazione del personale in


53<br />

questione agli organi della Giustizia Amministrativa,<br />

della Corte dei Conti e dell’Avvocatura dello Stato<br />

avrebbe potuto essere disposta “anche in soprannumero<br />

ed in deroga alle vigenti disposizioni legislative<br />

e contrattuali in materia di mobil<strong>it</strong>à”, in tal modo<br />

consentendo, tra l’altro, di superare i lim<strong>it</strong>i discendenti<br />

delle piante organiche in atto vigenti, finora<br />

opposti come ostacolo insormontabile, da parte<br />

dell’Amministrazione centrale, ad ogni richiesta di<br />

ampliamento.<br />

Purtroppo, a distanza di più di un anno, nel<br />

settore della Giustizia amministrativa la norma in<br />

parola è rimasta inspiegabilmente inattuata, per difficoltà<br />

burocratiche diverse, di volta in volta opposte<br />

alle ripetute richieste di chiarimenti rivolte alle<br />

strutture centrali, cui sono state in più occasioni segnalate<br />

le esigenze di questa Sede di una più congrua<br />

dotazione di personale di collaborazione.<br />

11. - In conclusione, il carico di lavoro cui bisogna<br />

far fronte presso questa Sede rimane imponente<br />

a fronte di un ancora inadeguato organico di perso-


54<br />

nale in servizio, sia di Magistratura che di Segreteria.<br />

In tale s<strong>it</strong>uazione, è tutt’altro che agevole cercare<br />

di contemperare l’esigenza di venire in qualche<br />

modo incontro alle pressanti richieste delle parti volte<br />

ad una sollec<strong>it</strong>a trattazione degli affari per i quali<br />

esistono obiettive ragioni di urgenza, con quella di<br />

osservare i cr<strong>it</strong>eri sui carichi di lavoro dei Magistrati<br />

fissati nelle deliberazioni adottate al riguardo dal<br />

Consiglio di Presidenza della Giustizia Amministrativa<br />

(da ultimo, in data 18 dicembre 2003), e con<br />

quella, non meno pressante, di osservare i ristretti<br />

termini temporali introdotti per una serie di ipotesi<br />

contenziose previste dalla l. 205/2000 e successive<br />

integrazioni.<br />

Il protrarsi di queste condizioni non agevolerà<br />

certamente la riduzione del carico dei ricorsi pendenti<br />

in attesa di giudizio, con grave nocumento per<br />

l’ordinato esercizio della giurisdizione amministrativa<br />

ed ulteriori esposizioni a censure e sanzioni presso<br />

le competenti sedi, sia europee che nazionali, a<br />

causa dell’ eccessiva durata dei processi.


55<br />

Non ci si può esimere, peraltro, dal sottolineare<br />

ancora una volta come l’area terr<strong>it</strong>oriale nella<br />

quale opera questo Tribunale, caratterizzata, come è<br />

ben noto, da elevati indici di criminal<strong>it</strong>à mafiosa,<br />

che tende ad estendere i propri “interessi” verso settori<br />

dell’attiv<strong>it</strong>à amministrativa di notevole rilevanza<br />

economica (quali le opere pubbliche, le pubbliche<br />

forn<strong>it</strong>ure, gli interventi sul terr<strong>it</strong>orio, segnatamente<br />

quelli in materia ecologica ed ambientale, etc.),<br />

comporta la necess<strong>it</strong>à di “standars” di efficienza aggiuntiva<br />

rispetto a quelli normalmente r<strong>it</strong>enuti sufficienti<br />

in aree terr<strong>it</strong>oriali meno esposte al rischio del<br />

crimine organizzato.<br />

Si vuol dire, in buona sostanza, che la risposta<br />

dello Stato in questo terr<strong>it</strong>orio, anche attraverso i<br />

propri organi di giurisdizione amministrativa nei settori<br />

di competenza, deve essere rapida e qual<strong>it</strong>ativamente<br />

e quant<strong>it</strong>ativamente adeguata, onde contribuire<br />

ad alimentare la fiducia dei c<strong>it</strong>tadini e degli operatori<br />

economici nella efficienza della giustizia ( non<br />

soltanto quella repressiva penale ma anche quella, in<br />

qualche misura preventiva, amministrativa) epperò a


56<br />

contenere ed auspicabilmente eliminare spazi alternativi<br />

che una poco efficace risposta giudiziaria può<br />

oggettivamente dischiudere a poteri illegali.<br />

Non può che formularsi ancora una volta<br />

l’auspicio, che è anche una pressante richiesta, affinché<br />

gli Organi Legislativi e di Governo rivolgano<br />

una maggiore attenzione ai problemi di questo settore<br />

della giustizia, onde far si che possa concretamente<br />

realizzarsi anche nel processo amministrativo il<br />

principio, ora espressamente enunciato in Cost<strong>it</strong>uzione<br />

(art. 111), della “ragionevole durata”, nella<br />

consapevolezza che r<strong>it</strong>ardare giustizia e<strong>qui</strong>vale, sovente,<br />

a denegarla.


TABELLA "A 1"<br />

Dati relativi al numero di ricorsi iscr<strong>it</strong>ti a ruolo per ciascun T.A.R.<br />

Tribunali<br />

Amministrativi<br />

Regionali 2000 % 2000 2001 % 2001 2002 % 2002 2003 % 2003 2004 % 2004<br />

Lazio 24.015 23,91 17.015 21,56 15.532 20,92 14.976 18,70 14.311 17,82<br />

Piemonte 3.483 3,47 2.145 2,72 1.708 2,30 1.969 2,46 1.856 2,31<br />

Valle d'Aosta 198 0,20 102 0,13 110 0,15 119 0,15 123 0,15<br />

Lombardia 6.825 6,79 5.704 7,23 5.343 7,20 5.645 7,05 7.572 9,43<br />

Trento 535 0,53 392 0,50 426 0,57 353 0,44 368 0,46<br />

Bolzano 446 0,44 378 0,48 365 0,49 395 0,49 341 0,42<br />

Veneto 3.801 3,78 2.936 3,72 2.844 3,83 3.322 4,15 3.630 4,52<br />

Friuli-Venezia Giulia 839 0,84 714 0,90 631 0,85 666 0,83 764 0,95<br />

Liguria 2.371 2,36 1.771 2,24 1.696 2,28 1.727 2,16 1.754 2,18<br />

Emilia-Romagna 2.662 2,65 2.414 3,06 1.969 2,65 2.292 2,86 2.442 3,04<br />

Toscana 3.192 3,18 2.833 3,59 2.634 3,55 2.416 3,02 2.596 3,23<br />

Umbria 1.307 1,30 590 0,75 635 0,86 572 0,71 809 1,01<br />

Marche 1.480 1,47 1.031 1,31 1.087 1,46 1.111 1,39 1.296 1,61<br />

Abruzzi 1.752 1,74 1.434 1,82 1.419 1,91 1.588 1,98 1.650 2,05<br />

Molise 816 0,81 526 0,67 536 0,72 629 0,79 651 0,81<br />

Campania 17.679 17,60 16.771 21,25 16.448 22,16 18.007 22,48 17.483 21,77<br />

Puglia 8.705 8,67 6.156 7,80 5.431 7,32 4.663 5,82 5.319 6,62<br />

Basilicata 812 0,81 589 0,75 594 0,80 608 0,76 644 0,80<br />

Calabria 6.511 6,48 3.717 4,71 3.681 4,96 4.325 5,40 3.611 4,50<br />

Sicilia 10.637 10,59 10.053 12,74 9.583 12,91 12.999 16,23 11.743 14,62<br />

Sardegna 2.391 2,38 1.644 2,08 1.566 2,11 1.714 2,14 1.356 1,69<br />

TOTALI 100.457 100,00 78.915 100,00 74.238 100,00 80.096 100,00 80.319 100,00


TABELLA "A 2"<br />

Sardegna<br />

Sicilia<br />

Calabria<br />

Basilicata<br />

Puglia<br />

Campania<br />

Molise<br />

Abruzzi<br />

Marche<br />

Umbria<br />

Toscana<br />

2000<br />

2001<br />

2002<br />

Emilia-Romagna<br />

Liguria<br />

Friuli-Venezia Giulia<br />

Veneto<br />

Bolzano<br />

Trento<br />

Lombardia<br />

Valle d'Aosta<br />

Piemonte<br />

Lazio<br />

25.000<br />

22.500<br />

20.000<br />

17.500<br />

15.000<br />

12.500<br />

10.000<br />

7.500<br />

5.000<br />

2.500<br />

0<br />

2003<br />

2004


TABELLA "A 3"<br />

Sardegna<br />

Sicilia<br />

Calabria<br />

Basilicata<br />

Puglia<br />

Campania<br />

Molise<br />

Abruzzi<br />

Marche<br />

Umbria<br />

Toscana<br />

Emilia-Romagna<br />

Liguria<br />

Friuli-Venezia Giulia<br />

Veneto<br />

Bolzano<br />

Trento<br />

Lombardia<br />

Valle d'Aosta<br />

Piemonte<br />

Lazio<br />

25,00<br />

22,50<br />

20,00<br />

17,50<br />

15,00<br />

12,50<br />

10,00<br />

7,50<br />

5,00<br />

2,50<br />

0,00<br />

% 2000<br />

% 2001<br />

% 2002<br />

% 2003<br />

% 2004


Tribunale Amministrativo Regionale della Sicilia – Sede di Palermo Tabella “B” – Dati statistici anno 2004<br />

1. Numero di ricorsi iscr<strong>it</strong>ti a ruolo nel 2004 5.488 (*)<br />

Pendenti al 1.1.2004 38.200<br />

Pendenti al 1.1.2005 38.478<br />

Incremento netto nel 2004 + 278<br />

( * ) così suddivisi:<br />

• n. 2.043 ordinari<br />

• n. 2.673 per ingiunzione<br />

• n. 7 elettorali<br />

• n. 314 per ottemperanza<br />

• n. 363 ex art. 4 L. 205/2000<br />

• n. 53 ex art. 2 L. 205/2000<br />

• n. 31 diniego accesso ai documenti ex art. 25 L. 241/1990<br />

• n. 4 con richiesta ex D.P.R. 30/05/2002, n.115, art.126, c. 3<br />

2. Numero delle adunanze tenute nel 2004<br />

- udienze pubbliche (ruolo ordinario) 52<br />

- udienze pubbliche (ruolo straordinario) ==<br />

- adunanze camerali (sospensive, esecuzioni di<br />

giudicato, etc.) 194<br />

3. Numero di ricorsi trattati in udienza pubblica<br />

a - ruolo ordinario 1.720<br />

b - ruolo straordinario ==<br />

4. Numero procedimenti (UP e CC) conclusi con sentenza defin<strong>it</strong>iva<br />

a - numero ricorsi 1.938<br />

b - numero sentenze 1.836<br />

Di cui sentenze “brevi” ( * ) 232<br />

I - Mer<strong>it</strong>o 1.185<br />

II - Processuali 651<br />

c - sentenze gravate di appello (al C.G.A.) 167<br />

(*) Adottate direttamente in sede camerale


Tribunale Amministrativo Regionale della Sicilia – Sede di Palermo segue Tabella “B” – Dati statistici anno 2004<br />

5. Numero procedimenti con sentenza interlocutoria o parziale, od ordinanza collegiale<br />

a - numero ricorsi 247<br />

b - numero sentenze parziali 9<br />

c - numero sentenze interlocutorie 50<br />

d - numero ordinanze collegiali istruttorie 188<br />

e - sospensione del giudizio ==<br />

6. Procedimenti rimessi alla Corte Cost<strong>it</strong>uzionale (mediante ordinanza)<br />

a - numero ricorsi 2<br />

b - ordinanze di remissione 2<br />

7. Numero procedimenti cautelari trattati nel 2004<br />

a - numero ricorsi 3.399<br />

b - numero provvedimenti adottati<br />

I – interlocutori 188<br />

II – sostanziali<br />

II.a - accoglimento 978<br />

II.b – rigetto 1.206<br />

II.c – revoca ordinanze 1<br />

II.d – altro 49<br />

8. Procedimenti di ottemperanza trattati nel 2004<br />

a - numero ricorsi 260<br />

b - numero pronunce 207<br />

I - sentenze interlocutorie 28<br />

II - sentenze defin<strong>it</strong>ive 157<br />

III - altro 22<br />

2


Tribunale Amministrativo Regionale della Sicilia – Sede di Palermo segue Tabella “B” – Dati statistici anno 2004<br />

9. Procedimenti ex art. 25 L. 241/90 trattati nel 2004 (c.d. “accesso agli atti”)<br />

a - numero ricorsi 60<br />

b - numero pronunce 48<br />

I - interlocutorie 1<br />

II - defin<strong>it</strong>ive 47<br />

10. Procedimenti ex art. 2 L. 205/00 trattati nel 2004 (c.d. “silenzio”)<br />

a - numero ricorsi 68<br />

b - numero pronunce 58<br />

11. Procedimenti ex art. 3 L. 205/00 trattati nel 2004 (c.d. “provvedimenti cautelari provvisori”)<br />

a - numero ricorsi 106<br />

b - numero pronunce in forma di decreto 106<br />

12. Procedimenti ex art. 8 L. 205/00 trattati nel 2004 (c.d. “decreti ingiuntivi”)<br />

a - numero ricorsi 2.277<br />

b - numero pronunce in forma di decreto 2.277<br />

c – decreti ingiuntivi opposti 435<br />

13. Procedimenti ex art. 9 L. 205/00 trattati nel 2004 (varie tipologie di estinzione del giudizio)<br />

a - numero ricorsi 1.155<br />

b - numero pronunce in forma di decreto<br />

1.155<br />

di cui perenzione ricorsi ultradecennali<br />

1.055<br />

c – decreti decisori opposti 3<br />

14. Numero di O.P.I. adottate fuori dall’udienza<br />

a - numero ricorsi 145<br />

b - numero O.P.I. 145<br />

3


Tribunale Amministrativo Regionale della Sicilia – Sede di Palermo segue Tabella “B” – Dati statistici anno 2004<br />

15. Numero decreti presidenziali<br />

a - numero ricorsi 320<br />

b - numero D.P. (abbr.termini, fissaz.ric.elettorali,<br />

trasmissione atti ad altri uffici, autorizz. notifica<br />

320<br />

per p.p., regol.compet.)<br />

16. Magistrati addetti alle sezioni<br />

Sezione I<br />

- Presidente 1<br />

- Consiglieri 2<br />

- Primi Referendari 1 (*)<br />

- Referendari 5 (**)<br />

Sezione II<br />

- Consigliere con funzioni di Presidente di sezione 1<br />

- Consiglieri 2<br />

- Referendari 6 (***)<br />

( * ) In servizio fino al 31/12/2004; trasfer<strong>it</strong>o ad altro TAR dal 1/1/2005<br />

( ** ) Di cui tre un<strong>it</strong>à in servizio dal 1/12/2004<br />

( *** ) Di cui due un<strong>it</strong>à in servizio fino al 31/12/2004, trasfer<strong>it</strong>e ad altro TAR dal 1/1/2005; altre due un<strong>it</strong>à in servizio<br />

dal 1/12/2004.<br />

Si segnala che è in via di attivazione la terza sezione interna che entrerà in funzione il prossimo 1° aprile<br />

2005.La procedura si è iniziata con l’assegnazione del personale di magistratura; l’affidamento delle funzioni<br />

di Presidente è in <strong>it</strong>inere. Il personale che sarà destinato alla Segreteria giurisdizionale della neo-ist<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a<br />

sezione, dovrà necessariamente essere sottratto alla Segreteria generale ed alle Segreterie delle due Sezioni<br />

già funzionanti.<br />

17. Personale addetto ai servizi giurisdizionali<br />

Ufficio unico ricevimento ricorsi ed atti<br />

- Funzionario (area C - pos. ec. 2) 1<br />

- Operatori esperti (area B - pos. ec. 2) 2<br />

4


Tribunale Amministrativo Regionale della Sicilia – Sede di Palermo segue Tabella “B” – Dati statistici anno 2004<br />

(segue § 17 - Personale addetto ai servizi giurisdizionali)<br />

Sezione I<br />

- Funzionario (area C - pos. ec. 2) con funzioni di<br />

direttore della segreteria di sezione 1<br />

- Funzionario (area C - pos. ec. 1) 1 (*)<br />

- Assistenti (area B - pos. ec. 3) 1<br />

- Operatori esperti (area B - pos. ec. 2) 3<br />

- Personale in posizione di comando (PP TT) (liv. V) 1<br />

- Operatori (area B - pos. ec. 1) 2<br />

- Personale distaccato Regione Siciliana (liv IV) 1<br />

Sezione II<br />

- Funzionario (area C - pos. ec. 2) con funzioni di<br />

direttore della segreteria di sezione 1<br />

- Assistenti (area B - pos. ec. 3) 1<br />

- Operatori esperti (area B - pos. ec. 2) 6<br />

- Personale in posizione di comando (PP TT) (liv. V) 1<br />

- Personale distaccato (Ministero Finanze-Monopoli) (liv. IV) 1<br />

- Personale in posizione di comando (Min. P.I. – area A – pos. 1) 1<br />

Nel corso del 2004 si sono verificati i seguenti movimenti:<br />

( * ) - In servizio fino al 31/07/2004; dal 01/08/2004 trasfer<strong>it</strong>o al CGA.<br />

N.B.:<br />

Vi è inoltre da segnalare, nel corso dell’anno 2004, la presenza presso questo Tribunale, di n. 8 obiettori di<br />

coscienza assegnati ai vari uffici per i periodi appresso specificati:<br />

N.3 presso la Segreteria Generale:<br />

- n.2 in servizio fino al 29/05/04;<br />

- n. 1 in servizio dal 30/07/04 (data fine servizio 29/05/05).<br />

N. 3 presso la Sezione prima:<br />

- n. 1 in servizio fino al 03/04/04;<br />

- n. 1 in servizio fino al 20/09/04;<br />

- n. 1 in servizio dal 27/09/04 (data fine servizio 27/07/05).<br />

N. 2 presso la Sezione seconda:<br />

- n. 1 in servizio fino al 28/07/04;<br />

- n. 1 in servizio dal 30/07/04 (data fine servizio 29/05/05).<br />

18. Numero affari assegnati complessivamente nel 2004 ai magistrati (relatori)<br />

mer<strong>it</strong>o sospensive altro totale<br />

1.449 3.701 375 5.525<br />

19. Numero provvedimenti collegiali depos<strong>it</strong>ati nel 2004 dai magistrati (relatori)<br />

sentenze defin<strong>it</strong>ive sentenze<br />

interlocutorie<br />

ordinanze<br />

Totale<br />

1.836 59 2.611 4.506<br />

5


Tabella “C”<br />

TABELLA DI RAFFRONTO DEI RICORSI PER DECRETO INGIUNTIVO<br />

in materia di assistenza e san<strong>it</strong>à<br />

anni 2001-2004<br />

Anno di riferimento Ricorsi pervenuti Decreti emessi<br />

Decreti rilasciati con<br />

formula esecutiva<br />

2001<br />

1.835 1.524 861<br />

2002<br />

2.227 2.002 676<br />

2003<br />

4.451 3.909 853<br />

2004 (*) 2.673 2.277 1.513<br />

(*) La proposizione di ricorsi per decreto ingiuntivo è sostanzialmente cessata dalla data di pubblicazione della sentenza di questo T.A.R. n. 1543<br />

(16 luglio 2004), applicativa in materia della sentenza della Corte cost<strong>it</strong>uzionale n. 204/2000.


Tabella "D"<br />

TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DELLA SICILIA - SEDE DI PALERMO<br />

PROSPETTO RIEPILOGATIVO ANNO 2004<br />

RILEVAZIONE DEL CONTENZIOSO AMMINISTRATIVO<br />

- MOVIMENTO DEI PROCEDIMENTI<br />

1. Procedimenti Pendenti all'inizio dell'anno Sopravvenuti Esaur<strong>it</strong>i Pendenti alla fine dell'anno<br />

A - Ricorsi in materia di:<br />

sezione I sezione II totale sezione I sezione II totale sezione I sezione II totale sezione I sezione II totale<br />

1.1 Agricoltura, foreste caccia e pesca 25 71 96 11 23 34 2 4 6 34 90 124<br />

1.2 Industria, commercio ed artigianato 36 442 478 12 22 34 5 41 46 43 423 466<br />

1.3 Cred<strong>it</strong>o ed assicurazioni 4 9 13 1 0 1 1 0 1 4 9 13<br />

1.4 Edilizia ed urbanistica 6.315 9.821 16.136 473 45 518 186 395 581 6.602 9.471 16.073<br />

1.5 Lavori pubblici 887 396 1.283 38 128 166 60 79 139 865 445 1.310<br />

1.6 Igiene,san<strong>it</strong>à ed ecologia 759 1.719 2.478 92 2.664 2.756 186 1.873 2.059 665 2.510 3.175<br />

1.7<br />

Istruzione, antich<strong>it</strong>à, belle arti ed altre attiv<strong>it</strong>à pubbliche volte<br />

allo sviluppo del benessere spir<strong>it</strong>uale 621 403 1.024 7 52 59 18 36 54 610 419 1.029<br />

1.8 Pubblico impiego 4.092 5.664 9.756 367 231 598 415 601 1.016 4.044 5.294 9.338<br />

1.9 Attiv<strong>it</strong>à della Pubblica Amministrazione 1.512 2.918 4.430 311 487 798 166 308 474 1.657 3.097 4.754<br />

1.10 Trasporti 44 46 90 8 0 8 13 6 19 39 40 79<br />

1.11 Elezioni 5 33 38 1 7 8 0 16 16 6 24 30<br />

1.12 Altre (in materia di P.S., di leva, tributaria, ecc.) 1.305 729 2.034 188 0 188 311 55 366 1.182 674 1.856<br />

TOTALE GENERALE (da 1.1 a 1.12) 15.605 22.251 37.856 1.509 3.659 5.168 1.363 3.414 4.777 15.751 22.496 38.247<br />

B - Ricorsi in ottemperanza al giudicato 85 13 98 204 116 320 146 17 163 143 112 255<br />

C - Ricorsi in revocazione 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0<br />

D - TOTALE GENERALE (A+B+C) 15.690 22.264 37.954 1.713 3.775 5.488 1.509 3.431 4.940 15.894 22.608 38.502


segue tabella "D"<br />

- NOTIZIE SULLE ORDINANZE EMESSE<br />

2. Ordinanze emesse sezione I sezione II totale<br />

2.1 Sospensioni dell'esecuzione dei provvedimenti impugnati 886 1.342 2.228<br />

2.2 Istruttorie collegiali 122 66 188<br />

2.3 Istruttorie presidenziali 52 93 145<br />

2.4 Rinvii (ad altro organo di giustizia amministrativa, alla Corte Cost<strong>it</strong>uzionale, ecc.) 58 8 66<br />

2.5 Altre 133 287 420<br />

TOTALE 1.251 1.796 3.047<br />

- PROVVEDIMENTI MONOCRATICI<br />

2.1.1 Decreti cautelari provvisori (ex art. 3 L. 205/00) sezione I sezione II totale<br />

2.1.1 .1 Accolti 28 18 46<br />

2.1.1 .2 Respinti 27 25 52<br />

2.1.1 .3 Altri es<strong>it</strong>i 0 7 7<br />

TOTALE 55 50 105<br />

2.1.2 Decreti decisori (ex art. 9 L. 205/00) sezione I sezione II totale<br />

2.1.2 .1 Estinti 22 20 42<br />

2.1.2 .2 Estinti per cessata materia del contendere 12 7 19<br />

2.1.2 .3 Estinti per rinuncia 14 21 35<br />

2.1.2 .4 Interruzione del giudizio 1 3 4<br />

2.1.2 .5 Perenti 296 759 1.055<br />

TOTALE 345 810 1.155


segue tabella "D"<br />

- NOTIZIE SULLE DECISIONI PUBBLICATE<br />

3. Decisioni pubblicate sezione I sezione II totale<br />

3.1 Interlocutorie 53 6 59<br />

3.2 Dichiarative:<br />

____ 3.2.1 Difetto di giurisdizione 0 0 0<br />

____ 3.2.2 Incompetenza 0 0 0<br />

____ 3.2.3 Irricevibil<strong>it</strong>à 15 2 17<br />

____ 3.2.4 Inammissibil<strong>it</strong>à 334 112 446<br />

____ 3.2.5 Cessazione della materia del contendere 22 24 46<br />

____ 3.2.6 Improcedibil<strong>it</strong>à 36 79 115<br />

____ 3.2.7 Rinunzia al giudizio 0 4 4<br />

____ 3.2.8 Perenzione 296 759 1.055<br />

____ 3.2.9 Decadenza 0 0 0<br />

____ 3.2.10 Null<strong>it</strong>à 0 0 0<br />

____ 3.2.11 Interruzione 0 0 0<br />

____ 3.2.12 Estinzione 1 2 3<br />

____ 3.2.13 Altre 7 14 21<br />

TOTALE (da 3.2.1 a 3.2.13) 711 996 1.707<br />

3.3 Sul mer<strong>it</strong>o:<br />

____ 3.3.1 Accoglimento 375 313 688<br />

____ 3.3.2 Rigetto 287 210 497<br />

TOTALE (3.3.1 + 3.3.2) 662 523 1.185<br />

3.4 Decreti ingiuntivi<br />

____ 3.4.1 Accoglimento 23 2.236 2.259<br />

____ 3.4.2 Rigetto 11 4 15<br />

____ 3.4.3 Altro 1 2 3<br />

TOTALE (3.4.1 + 3.4.2) 35 2.242 2.277<br />

A CURA DEL CENTRO DI ELABORAZIONE DATI (C.E.D) DEL T.A.R. DELLA SICILIA - SEDE DI PALERMO


Tabella "E"<br />

RAFFRONTO ANNI 2003/2004<br />

TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DELLA SICILIA - PALERMO<br />

ANDAMENTO DEI RICORSI PER MATERIA<br />

1. Procedimenti<br />

Pervenuti<br />

nel corso<br />

dell'anno 2003<br />

Pervenuti<br />

nel corso<br />

dell'anno 2004<br />

Differenza<br />

Variazione<br />

percentuale<br />

A - Ricorsi in materia di:<br />

1.1 Agricoltura, foreste caccia e pesca 15 34 19 126,67%<br />

1.2 Industria, commercio ed artigianato 65 34 -31 -47,69%<br />

1.3 Cred<strong>it</strong>o ed assicurazioni 0 1 1 ==<br />

1.4 Edilizia ed urbanistica 749 518 -231 -30,84%<br />

1.5 Lavori pubblici 170 166 -4 -2,35%<br />

1.6 Igiene,san<strong>it</strong>à ed ecologia 4.509 2.756 -1.753 -38,88%<br />

1.7<br />

Istruzione, antich<strong>it</strong>à, belle arti ed altre attiv<strong>it</strong>à pubbliche<br />

volte allo sviluppo del benessere spir<strong>it</strong>uale<br />

81 59 -22 -27,16%<br />

1.8 Pubblico impiego 616 598 -18 -2,92%<br />

1.9 Attiv<strong>it</strong>à della Pubblica Amministrazione 736 798 62 8,42%<br />

1.10 Trasporti 29 8 -21 -72,41%<br />

1.11 Elezioni 26 8 -18 -69,23%<br />

1.12 Altre (in materia di P.S., di leva, tributaria, ecc.) 281 188 -93 -33,10%<br />

TOTALE GENERALE (da 1.1 a 1.12) 7.277 5.168 -2.109 -28,98%<br />

B - Ricorsi in ottemperanza al giudicato 116 320 204 175,86%<br />

C - Ricorsi in revocazione 0 0 0 0<br />

D - TOTALE GENERALE (A+B+C) 7.393 5.488 -1.905 -25,77%


Tribunale Amministrativo Regionale della Sicilia – Sede di Palermo 17<br />

21. Prospetto generale (sede di Palermo e Sezione staccata di Catania) TABELLA "F"<br />

SENTENZE E DECISIONI PUBBLICATE<br />

PROSPETTO<br />

RIEPILOGATIVO<br />

ANNO 2004<br />

RICORSI<br />

PROPOSTI<br />

SENTENZE E<br />

DECISIONI PUBBLICATE<br />

DECRETI<br />

INGIUNTIVI<br />

ricorsi decisi<br />

RICORSI<br />

PENDENTI AL<br />

31.12.2004<br />

ISTANZE DI<br />

SOSPENSIONE<br />

mer<strong>it</strong>o interlocutorie dichiarative<br />

decreti<br />

decisori<br />

esaminate<br />

ordinanze<br />

emesse<br />

SEDE DI<br />

PALERMO<br />

SEZIONE PRIMA 1.713 662 53 414 345 35 1.371 914<br />

SEZIONE SECONDA 3.775 523 6 237 810 2.242 2.028 1.360<br />

TOTALE 5.488 1.185 59 651 1.155 2.277 38.478 3.399 2.274<br />

SEZIONE<br />

STACCATA DI<br />

CATANIA<br />

SEZIONE PRIMA 1.542 804 0 19 1.062 23 709 608<br />

SEZIONE SECONDA 3.317 492 2 15 322 2.075 999 895<br />

SEZIONE TERZA 1.396 634 2 11 764 73 942 681<br />

TOTALE 6.255 1.930 4 45 2.148 2.171 65.092 2.650 2.184<br />

TOTALE<br />

GENERALE 11.743 3.115 63 696 3.303 4.448 103.570 6.049 4.458<br />

A CURA DEL CENTRO DI ELABORAZIONE DATI (C.E.D.) DEL TRIBUNALE REGIONALE DELLA SICILIA - SEDE DI PALERMO


Tribunale Amministrativo Regionale della Sicilia – Sede di Palermo<br />

TABELLA "G"<br />

ANNO<br />

ANDAMENTO DELL'ATTIVITA' GIURISDIZIONALE NEL PERIODO 1984-2004<br />

RICORSI<br />

DEPOSITATI<br />

SENTENZE<br />

PUBBLICATE<br />

DECISIONI<br />

INTERLOCUTORIE<br />

ORDINANZE DI<br />

SOSPENSIONE<br />

1984 2.251 2.654 209 539<br />

1985 2.421 2.200 144 620<br />

1986 2.238 1.769 184 631<br />

1987 2.814 1.668 184 980<br />

1988 2.814 1.857 196 931<br />

1989 3.320 1.874 162 1.634<br />

1990 2.880 1.920 190 1.096<br />

1991 3.408 1.499 177 1.290<br />

1992 4.540 1.924 162 1.893<br />

1993 5.905 2.660 167 2.917<br />

1994 6.318 2.263 162 3.758<br />

1995 5.212 1.596 240 3.044<br />

1996 5.091 1.667 216 3.007<br />

1997 4.710 2.074 99 2.726<br />

1998 3.950 2.732 134 2.219<br />

1999 3.673 2.259 127 2.008<br />

2000 4.336 2.159 100 2.157<br />

2001 5.115 1.595 53 1.915<br />

2002 5.111 6.561 88 1.614<br />

2003 7.393 8.539 67 2.239<br />

2004 5.488 5.268 59 2.235<br />

RICORSI<br />

DEPOSITATI<br />

9.000<br />

8.000<br />

SENTENZE PUBBLICATE<br />

DECISIONI INTERLOCUTORIE<br />

ORDINANZE DI SOSPENSIONE<br />

7.000<br />

6.000<br />

5.000<br />

4.000<br />

3.000<br />

2.000<br />

1.000<br />

0<br />

1984<br />

1985<br />

1986<br />

1987<br />

1988<br />

1989<br />

1990<br />

1991<br />

1992<br />

1993<br />

1994<br />

1995<br />

1996<br />

1997<br />

1998<br />

1999<br />

2000<br />

2001<br />

2002<br />

2003<br />

2004<br />

A CURA DEL CENTRO DI ELABORAZIONE DATI (C.E.D.) DEL T.A.R. DELLA SICILIA - SEDE DI PALERMO

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