PLUS 21 anno 2010 - Aggiornamento - Sociale - Provincia di Cagliari
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Schede <strong>di</strong> sintesi dei principali risultati<br />
Tavolo Tematico: Dipendenze e Famiglia<br />
Quartucciu <strong>21</strong>.05.2009<br />
Totale partecipanti: 17<br />
Sottogruppo 1 Tema affrontato: tempo libero e consumo ( n° 8 partecipanti)<br />
Principali criticità del settore (bisogni problemi e cause dei problemi)<br />
1. Parcellizzazione degli interventi;<br />
2. mancanza <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o delle nuove forme <strong>di</strong> aggregazione;<br />
3. mancanza <strong>di</strong> una mappatura <strong>di</strong> tutte le iniziative progettuali attuate su questo tema e delle quali non<br />
c’è un ritorno (attuate dalle Istituzioni e dal privato sociale);<br />
4. mancanza <strong>di</strong> una vera progettazione integrata anche con i Plus e i Por ;<br />
5. <strong>di</strong>scontinuità dei progetti.<br />
Proposte in or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> priorità<br />
1. Garantire la continuità dei tavoli tematici ;<br />
2. migliorare lo scambio sistematico delle informazioni ;<br />
3. mirare a definire progettualità partecipate e garanti <strong>di</strong> efficacia sociale.<br />
Sottogruppo 2 Tema affrontato: <strong>di</strong>pendenze e reinserimento esecuzione penale adulti( n° 5<br />
partecipanti)<br />
Principali criticità del settore (bisogni problemi e cause dei problemi)<br />
1. Presenza <strong>di</strong> una “riserva mentale” nei confronti dei percorsi <strong>di</strong> inserimento sostenuta dal<br />
pregiu<strong>di</strong>zio;<br />
2. assenza <strong>di</strong> una presa in carico della famiglia;<br />
3. ridotta <strong>di</strong>sponibilità delle aziende;<br />
4. scarsità dei finanziamenti;<br />
5. <strong>di</strong>fficoltà ulteriori nell’inserimento <strong>di</strong> donne;<br />
6. mancanza <strong>di</strong> qualificazione professionale.<br />
Proposte in or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> priorità<br />
1. Realizzazione <strong>di</strong> percorsi <strong>di</strong> inserimento lavorativo che tengano conto <strong>di</strong> tutti gli aspetti del<br />
processo: dal miglioramento della rete dei servizi, alla sensibilizzazione e informazione rivolta al<br />
contesto locale, al rafforzamento della rete delle imprese, con un loro coinvolgimento fattivo e<br />
operativo fin dalle prime fasi del processo. Sarebbe importante realizzare inserimenti lavorativi a<br />
<strong>di</strong>versi livelli <strong>di</strong> complessità, con la elaborazione <strong>di</strong> programmi <strong>di</strong> lavoro che tengano conto delle<br />
<strong>di</strong>fferenze in<strong>di</strong>viduali fra le persone e delle <strong>di</strong>fferenze nei loro percorsi terapeutici che incidono nel<br />
processo <strong>di</strong> inserimento lavorativo;<br />
2. necessità <strong>di</strong> creare un raccordo più stabile con il mondo della cooperazione sociale per elaborare<br />
programmi con un livello maggiore <strong>di</strong> integrazione;<br />
3. potenziamento dei servizi <strong>di</strong> tutoraggio .<br />
Sottogruppo 3 Tema affrontato: alcol e famiglia ( n° 4 partecipanti)<br />
Principali criticità del settore (bisogni problemi e cause dei problemi)<br />
1. Stili <strong>di</strong> vita socialmente accettati e non messi in <strong>di</strong>scussione;<br />
2. informazione con<strong>di</strong>zionata da interessi economici e commerciali ;<br />
3. normative orientate sul versante repressivo e non preventivo;<br />
4. s’ inizia a bere in famiglia, bere alcolici è un comportamento accettato e non viene messo in<br />
<strong>di</strong>scussione se non quando <strong>di</strong>venta problematico.<br />
Proposte in or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> priorità<br />
1. favorire l’approccio famigliare per un cambiamento degli stili <strong>di</strong> vita. Fornire punti <strong>di</strong> riferimento<br />
accessibili e non stigmatizzanti nel territorio;<br />
2. sostenere le iniziative delle istituzioni preposte alla tutela della salute nei confronti dell’alcool<br />
(SERD) integrandole con iniziative <strong>di</strong> enti del privato sociale (AA, -CAT- ACAT e altre) e con i<br />
servizi che offrono prestazioni alle famiglie;<br />
3. favorire l’apertura <strong>di</strong> nuovi CAT chiedendo ai comuni <strong>di</strong> mettere a <strong>di</strong>sposizione degli spazi,<br />
ampliando il numero <strong>di</strong> ore durante le quali le se<strong>di</strong> possono essere utilizzate .<br />
Gruppo tecnico <strong>di</strong> Piano – <strong>PLUS</strong> <strong>21</strong> - 10 -