Presentazione - Comune di Bormio
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Dal 1645 al 1715<br />
Ancora fra il 1645 e il 1650 i processi furono eseguiti ma solo un rogo si accese<br />
nel 1645. Dopo tale data si assistette all’intervento del Vescovo che tentò <strong>di</strong><br />
frenare il fenomeno, stabilendo un atteggiamento contrario a quanto era accaduto<br />
fino ad allora.<br />
Tra il 1672 e il1676 però altre 37 persone furono giustiziate e su <strong>di</strong> esse venne<br />
cercato il “bollo del <strong>di</strong>avolo”, corrispondente ad un neo, una cicatrice, una macchia<br />
scura o quant’altro, che potesse confermare l’appartenenza della donna, o<br />
dell’uomo, al <strong>di</strong>avolo.<br />
I Gesuiti istituirono il confortatorio, ovvero un locale sito presso Palazzo Pretorio,<br />
dove i predestinati a morte potevano ottenere conforto la sera precedente<br />
all’esecuzione.<br />
L’ultima strega condannata a morte nel Bormiese fu, nel 1715, Elisabetta Rocca <strong>di</strong><br />
Oga.