Storia del giornalismo e della comunicazione Prof. Giovanni Gozzini ...

Storia del giornalismo e della comunicazione
Prof. Giovanni Gozzini (Università di Siena)
1.
Marco Travaglio, Montanelli e il cavaliere. Storia di un grande e di un piccolo uomo
Garzanti, Milano 2004, pp. 494.
Come in altri suoi libri, l’Autore da storico del tempo presente svolge un prezioso lavoro di messa a
giorno di fatti (e soprattutto misfatti) relativi a un trentennio di storia italiana, prevalentemente ma
non esclusivamente del giornalismo. Il punto di partenza è il 1977, quando Montanelli ricevé da
Berlusconi l’offerta di aiutare il Giornale, in cattive acque; la ricostruzione giunge fino alla rottura
tra il finanziere divenuto proprietario della testata a il giornalista, il quale tentò, poi, la difficile
avventura di un nuovo quotidiano, La Voce, che visse un solo anno. Dalla minuziosa ricostruzione
di Travaglio, risulta che Montanelli capì che la strategia di Berlusconi, una volta al potere, si
sarebbe incentrata sulla padronanza e sul controllo della radiotelevisione. Scritto con taglio
vivacemente giornalistico, ma documentato come una ricerca storica, il libro è un repertorio di
personaggi che ruotano dentro e intorno al mondo dell’informazione, nel quale emerge, anche per
l’omaggio che tangibilmente l’Autore gli tributa, il “grande uomo” Montanelli, un principe del
giornalismo italiano del Novecento.
2.
Mauro Forno, La stampa del Ventennio. Strutture e trasformazioni nello stato totalitario
Soveria Mannelli, Rubbettino, 2005, pp. 304.
Nel libro si ripercorrono le vicende del giornalismo italiano nell’epoca del regime fascista facendo
il punto della situazione in una letteratura sul tema che da un paio di decenni almeno non offre nulla
di nuovo sul piano della ricostruzione complessiva.
L’approccio che l’Autore segue è soprattutto tematico, individuando i caratteri principali della
politica del fascismo nei confronti dell’informazione di massa.
La ricostruzione è puntuale, ricca di informazioni, malgrado il numero di pagine non sia eccessivo
(ciò evidenzia una grande capacità di sintesi).
L’Autore ha sicuramente il merito di aver indagato a fondo il tema, sia sul piano politico, sia
culturale e legislativo, utilizzando bene gli studi finora apparsi, rispetto ai quali, se si prescinde dal
lontano, pionieristico lavoro del compianto Ph. V. Cannistraro, Forno fa un più ampio ricorso a
fonti archivistiche, ancorché, ormai, in prevalenza edite.
3.
Rossella Martina, Croce giornalista. Dal “biennio rosso” all’antifascismo, [Prefazione di E.
Giammattei], Editoriale Scientifica, Napoli 2005, pp. XVIII-390.
Il saggio di Martina ricostruisce l'attività giornalistica di Benedetto Croce fino alle leggi
fascistissime del dicembre 1925. Si chiarisce così una dimensione della sua biografia che Croce
stesso definisce come "politica", intendendo con essa una dimensione corrente di impegno
quotidiano di intervento nel dibattito civile, distinta ma non subordinata rispetto alla elaborazione
filosofica. Scritti nel contesto drammatico della guerra e del dopoguerra, gli articoli di Croce
restituiscono il senso di una lenta e travagliata evoluzione tra liberalismo, fascismo e antifascismo.

4.
Roberto Reale, Ultime notizie. Indagine sulla crisi dell’informazione in Occidente. I rischi per la
democrazia, Nutrimenti, Roma 2005, pp. 379.
Un libro di storia del tempo presente, scritto quasi in tempo reale, con taglio militante, come avverte
l’Autore stesso correttamente in esordio, che tuttavia si impegna, e generalmente ci riesce, a
“muoversi senza pregiudizi”, a “non accontentarsi di rispose scontate e prevedibili”. La ricerca di
Reale è soprattutto volta a smontare i meccanismi dell’informazione e della disinformazione
nell’America di G. W. Bush, ma anche nella Gran Bretagna di Tony Blair, Paesi nei quali dove
proprio una politica volta all’asservimento, diretto o indiretto, dei media sembra mettere in seria
situazione di deficit, o addirittura di pericolo, non soltanto una corretta informazione, ma la
democrazia stessa. Il lavoro, una serie di vicende esemplari, messe le une accanto alle altre, si fonda
su una ricca documentazione, spesso inedita, reperita anche attraverso la rete di “Informazione
senza frontiere”.