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Alberto Meschiari, Nietzsche e la morte di Dio

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<strong>Alberto</strong> <strong>Meschiari</strong><br />

<strong>Nietzsche</strong> e <strong>la</strong> <strong>morte</strong> <strong>di</strong> <strong>Dio</strong><br />

Lunedì 19 marzo 2012 alle ore 18<br />

presso il Cinema Astra<br />

p.le Volta 3 – Parma<br />

Moderatore: Chiara Tortora<br />

Da FRIEDRICH NIETZSCHE, La gaia scienza (1882), Picco<strong>la</strong> Biblioteca Adelphi,<br />

Mi<strong>la</strong>no 1977 (fa parte delle Opere <strong>di</strong> Friedrich <strong>Nietzsche</strong>, e<strong>di</strong>zione critica a cura<br />

<strong>di</strong> Giorgio Colli e Mazzino Montinari); Libro quinto (aggiunto nel<strong>la</strong> seconda<br />

e<strong>di</strong>zione del 1887):<br />

- (pp. 204-205, aforisma 343). Quel che significa per <strong>la</strong> nostra serenità.<br />

Il maggiore degli avvenimenti più recenti – che «<strong>Dio</strong> è morto», che <strong>la</strong> fede nel<br />

<strong>Dio</strong> cristiano è <strong>di</strong>venuta inaccettabile – comincia già a gettare le sue prime<br />

ombre sull’Europa. Almeno a quei pochi, lo sguardo, <strong>la</strong> <strong>di</strong>ffidenza <strong>di</strong> sguardo dei<br />

quali è abbastanza forte e sottile per questo spettacolo, pare appunto che un<br />

qualche sole sia tramontato, che una qualche antica, profonda fiducia si sia<br />

capovolta in dubbio: a costoro il nostro vecchio mondo dovrà sembrare ogni<br />

giorno più crepusco<strong>la</strong>re, più sfiduciato [...] Ma in sostanza si può <strong>di</strong>re, che<br />

l’avvenimento stesso è fin troppo [...] alieno dal<strong>la</strong> capacità <strong>di</strong> comprensione del<br />

maggior numero perché [...] molti già si rendano conto <strong>di</strong> quel che propriamente<br />

è accaduto con questo avvenimento – e <strong>di</strong> tutto quello che ormai, essendo<br />

sepolta questa fede, deve crol<strong>la</strong>re, perché su <strong>di</strong> essa era stato costruito, e in essa<br />

aveva trovato il suo appoggio e dentro <strong>di</strong> essa era cresciuto: per esempio tutta <strong>la</strong><br />

nostra morale europea. [...]<br />

In realtà, noi filosofi e “spiriti liberi”, al<strong>la</strong> notizia che il vecchio <strong>Dio</strong> è morto, ci<br />

sentiamo come illuminati dai raggi <strong>di</strong> una nuova aurora [...] finalmente<br />

l’orizzonte torna ad apparirci libero, anche ammettendo che non è sereno, –<br />

finalmente possiamo <strong>di</strong> nuovo scioglier le vele alle nostre navi, muovere<br />

incontro a ogni pericolo; ogni rischio dell’uomo del<strong>la</strong> conoscenza è <strong>di</strong> nuovo<br />

permesso; il mare, il nostro mare, ci sta ancora aperto <strong>di</strong>nnanzi, forse non vi è<br />

ancora mai stato un mare così “aperto”.<br />

- (p. 166, af. 289). Via sulle navi! C’è ancora un altro mondo da scoprire: e più<br />

d’uno! Via, sulle navi, filosofi!


ALBERTO MESCHIARI è ricercatore <strong>di</strong> Filosofia morale presso <strong>la</strong> Scuo<strong>la</strong> Normale<br />

Superiore <strong>di</strong> Pisa. Al suo attivo ha ventidue volumi pubblicati, fra cui testi <strong>di</strong> filosofia:<br />

da Psicologia delle forme simboliche (1999), al<strong>la</strong> cura <strong>di</strong> scritti <strong>di</strong> Heymann Steinthal sul<br />

linguaggio (1998), e <strong>di</strong> Moritz Lazarus, Psicologia dei popoli come scienza e filosofia<br />

del<strong>la</strong> cultura (2008); <strong>di</strong> storia del<strong>la</strong> scienza: con <strong>la</strong> cura, in partico<strong>la</strong>re, dell’E<strong>di</strong>zione<br />

Nazionale delle Opere e del<strong>la</strong> Corrispondenza <strong>di</strong> Giovanni Battista Amici (2006 sgg.); e<br />

<strong>di</strong> narrativa: fra cui Una giornata fiorentina <strong>di</strong> Friedrich <strong>Nietzsche</strong> (2006); Un posto<br />

dove abitare (2009); e Racconti d’amore (2011). Per quanto riguarda l’ambito principale<br />

dei suoi interessi, <strong>la</strong> Filosofia morale, negli ultimi anni ha e<strong>la</strong>borato una propria etica del<br />

reincanto come punto <strong>di</strong> equilibrio fra gli estremi <strong>di</strong> una razionalità assoluta da un <strong>la</strong>to e<br />

l’ingenuo abbandono all’ignoranza delle cause e all’animismo dall’altro (Riprendersi <strong>la</strong><br />

vita. Per un’etica del reincanto, Firenze 2010).

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