Il modello climatico: studiamo l'ambiente per ... - Ranieri Editore
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Q UALITÀ E AMBIENTE<br />
<strong>Il</strong> <strong>modello</strong> <strong>climatico</strong>: <strong>studiamo</strong><br />
l’ambiente <strong>per</strong> rispettarlo.<br />
Luca Talamona<br />
L’AMBIENTE 3/05<br />
52<br />
ABSTRACT<br />
The climatic model: how to study the environment<br />
in order to respect it<br />
A precise knowledge of geographical and climatic information<br />
about the location which needs to be analyzed is fundamental in<br />
order to project a building system.<br />
This building system will be able to tap, preserve and use the<br />
energy coming from the external thermal stresses.<br />
In this article I would like to describe the first step of the survey<br />
that aims at identifying those prescribing, legislative and manual<br />
sources which offer the agreed climatic data. These data could<br />
be useful in order to project both a building cover and a plant<br />
engineering component.<br />
The data which will be presented can be divided into three<br />
categories:<br />
1. hourly average climatic data <strong>per</strong> day;<br />
2. daily average climatic data <strong>per</strong> month;<br />
3. project data.<br />
Thanks to the first ones, it will be easier to obtain a distribution of:<br />
• the average hourly values of the external air tem<strong>per</strong>ature;<br />
• the related humidity;<br />
• the winds condition;<br />
• the rainwater concentrations.<br />
The previously data will make certain planning strategies<br />
easier.<br />
The second data concern both the calculation of the energetic<br />
requirements and the hydrometric examinations.<br />
The last data concern the verification of the minimum and<br />
maximum values’ exceeding of specific quantities and the<br />
measurement ( concerning the thermal power) of the heating or<br />
cooling systems.<br />
Per la progettazione di un organismo edilizio energeticamente<br />
consapevole, dotato quindi di sistemi capaci di captare,<br />
conservare ed utilizzare l’energia proveniente dalle<br />
sollecitazioni termiche esterne, occorre avere una conoscenza<br />
completa e strutturata dei dati di natura geografica<br />
e climatica caratterizzanti il sito in cui si vuole intervenire.<br />
Questa prima fase di indagine mira all’individuazione di<br />
quelle fonti normative e legislative o manualistiche che offrono<br />
i dati climatici convenzionali utili <strong>per</strong> la progettazione<br />
dell’involucro edilizio e della componente impiantistica.<br />
I dati che saranno presentati possono essere raggruppati<br />
in tre categorie:<br />
• dati climatici orari medi giornalieri;<br />
• dati climatici giornalieri medi mensili;<br />
• dati di progetto.<br />
I primi <strong>per</strong>mettono di ottenere sia una distribuzione dei<br />
valori medi orari della tem<strong>per</strong>atura dell’aria esterna e dell’umidità<br />
relativa, sia lo stato dei venti e le concentrazioni di<br />
Località<br />
Altezza sul livello<br />
del mare (m)<br />
Tabella 1 - Caratteristiche geografiche.<br />
Latitudine<br />
Longitudine<br />
Pieve Emanuele (MI) 97 45° 20’ 30’’ 09° 11’ 43’’<br />
Milano 122 45° 28’ 38’’ 09° 10’ 53’’<br />
acqua piovana cadute, <strong>per</strong>mettendo la scelta di opportune<br />
strategie progettuali.<br />
I secondi riguardano il calcolo dei fabbisogni energetici e le<br />
verifiche idrometriche ed infine, i terzi, la verifica del su<strong>per</strong>amento<br />
di valori massimi o minimi di specifiche grandezze<br />
e il dimensionamento, nei termini della potenza termica, dei<br />
sistemi di riscaldamento o raffreddamento.<br />
Dati generali relativi al sito e al clima<br />
Si procede con l’individuazione delle caratteristiche geografiche<br />
del sito in funzione del comune di appartenenza<br />
(www.comuni-italiani.it). Si presentano anche i dati relativi<br />
al capoluogo di provincia più vicino al comune in esame,<br />
poiché saranno utili nella determinazione di alcune grandezze.<br />
Consideriamo, ad esempio, il Comune di Pieve<br />
Emanuele, in provincia di Milano (Tabella 1).<br />
Dati climatici orari medi giornalieri<br />
Questo tipo di dati è preso dal volume pubblicato dal CNR<br />
“Dati climatici <strong>per</strong> la progettazione edile ed impiantistica”<br />
in relazione alla stazione meteorologica più vicina al sito in<br />
esame e nasce come media statistica dei rilevamenti o<strong>per</strong>ati<br />
in un arco temporale di venti anni.<br />
Queste informazioni mostrano come si distribuiscano le<br />
Figura 1 - Diagramma di Olgyay, dati orari annuali.<br />
QUALITÀ E AMBIENTE
Figura 2 - Diagramma di Olgyay, giorni medi mensili.<br />
Figura 3 - Frequenza e direzione di provenienza predominante su base annua.<br />
singole combinazioni orarie di tem<strong>per</strong>atura dell’aria esterna<br />
ed umidità relativa in relazione alle condizioni di comfort<br />
termoigrometrico stabilite tramite il metodo di Fanger.<br />
La rappresentazione avviene attraverso il diagramma detto<br />
di Olgyay (Figura 1).<br />
aprile e tra agosto ed ottobre (Figura 4).<br />
Per concludere il quadro <strong>climatico</strong> viene presentato l’andamento<br />
delle precipitazioni medie mensili (Figura 5).<br />
Questi dati si riferiscono alla<br />
stazione meteorologica di Milano<br />
Linate. Si nota come il clima<br />
locale è tem<strong>per</strong>ato, compreso tra<br />
un minimo di 10 °C sotto zero e<br />
un massimo di 34°C. Tuttavia, la<br />
distribuzione delle combinazioni<br />
di valori tende ad addensarsi in<br />
prossimità di alti valori di umidità<br />
relativa.<br />
In particolare, se si elaborano<br />
i dati di partenza in modo da<br />
avere una distribuzione relativa<br />
ai giorni medi mensili, si possono<br />
ottenere delle informazioni aggiuntive<br />
(Figura 2).<br />
In sostanza si nota, definita la<br />
zona di comfort in un dominio<br />
di tem<strong>per</strong>ature compreso tra<br />
18 e 22 °C e di umidità relativa<br />
tra il 30 e 65%, che nel mese di<br />
maggio le condizioni climatiche<br />
esterne sono tendenti a quelle<br />
ritenute di comfort.<br />
Risulta utile conoscere qual è il<br />
comportamento dei venti dominanti<br />
in funzione della direzione<br />
predominante, della frequenza e<br />
della velocità.<br />
Da un’analisi su base annua si<br />
evince che le direzioni predominanti<br />
sono sud-ovest ed est<br />
(Figura 3).<br />
Più nello specifico, guardando i<br />
dati mensili, si vede come sudovest<br />
sia predominante tra novembre<br />
e febbraio e tra maggio<br />
e luglio, mentre est in marzo ed<br />
Figura 4 - Frequenza e direzione di provenienza predominante su base mensile.<br />
L’AMBIENTE 3/05<br />
53<br />
QUALITÀ E AMBIENTE
Q UALITÀ E AMBIENTE<br />
Figura 5 - Andamento delle precipitazioni medie mensili.<br />
Località Gradi giorno (GG) Zona climatica<br />
(-)<br />
Tabella 2 - Caratteristiche climatiche.<br />
Periodo annuale di<br />
riscaldamento<br />
Dati climatici giornalieri medi orari<br />
<strong>Il</strong> primo passo è quello di individuare alcuni parametri che<br />
<strong>per</strong>mettono di ricavare i dati climatici giornalieri medi orari<br />
secondo la UNI 10349. A tal fine si ricorre al DPR 26-8-1993<br />
n. 412 “Regolamento recante norme <strong>per</strong> la progettazione,<br />
l’installazione, l’esercizio e la manutenzione degli impianti<br />
termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di<br />
energia, in attuazione dell’art. 4, comma 4, della L. 9 gennaio<br />
1991, n. 10”. Questo decreto fornisce, <strong>per</strong> ogni località,<br />
il valore dei gradi giorno (definito come: la somma, estesa<br />
a tutti i giorni di un <strong>per</strong>iodo annuale convenzionale di riscaldamento,<br />
delle sole differenze positive giornaliere tra la<br />
tem<strong>per</strong>atura dell’ambiente, convenzionalmente fissata a 20<br />
gradi centigradi e la tem<strong>per</strong>atura media esterna giornaliera;<br />
l’unità di misura utilizzata è il grado giorno 1 ) e conseguentemente<br />
la zona climatica (Tabella 2).<br />
In funzione della destinazione d’uso degli edifici componenti<br />
il complesso della “corte solidale”<br />
Durata giornaliera<br />
di attivazione<br />
Pieve Emanuele (MI) 2.404 E 15-ott/15-apr 14h<br />
Milano 2.404 E 15-ott/15-apr 14h<br />
si ricavano le categorie prevalenti<br />
che sono: E.1(1)/E.1(2); E.4(1)-<br />
E.7; E.8.<br />
A questo punto si può passare alla<br />
UNI 10349 che fornisce, come già<br />
detto, i dati climatici convenzionali<br />
necessari al calcolo dei fabbisogni energetici e alle verifiche<br />
idrometriche relativi al comune scelto, ottenuti da un’interpolazione<br />
dei dati relativi al capoluogo di riferimento.<br />
Questi dati vengono presentati insieme all’elaborazione dei<br />
dati orari precedentemente individuati, in modo da offrire la<br />
possibilità di un confronto diretto tra le due fonti.<br />
Figura 6 - Tem<strong>per</strong>ature medie mensili dell’aria esterna.<br />
Figura 8 - Irradiazione solare giornaliera media mensile totale.<br />
L’AMBIENTE 3/05<br />
54<br />
Figura 7 - Umidità relativa media mensile dell’aria esterna.<br />
Questo dato <strong>per</strong>mette di valutare qual è la quantità d’acqua<br />
piovana media attesa nel corso dell’anno.<br />
La conoscenza di queste caratteristiche climatiche su base<br />
mensile, mediate con le informazioni offerte dalla norma UNI<br />
10349, <strong>per</strong>mette di definire opportune strategie progettuali.<br />
Figura 9 - Irradiazione solare giornaliera media mensile diretta.<br />
QUALITÀ E AMBIENTE
Q UALITÀ E AMBIENTE<br />
L’analisi dei dati climatici deve orientare verso l’applicazione<br />
di una logica progettuale rispetto ad un’altra ed un metodo<br />
semplice che <strong>per</strong>mette di individuare le strategie <strong>per</strong>seguibili<br />
<strong>per</strong> la specifica zona climatica è il diagramma bio<strong>climatico</strong><br />
di Milne-Givoni. Si fa notare che le logiche progettuali<br />
consigliate durante la stagione invernale ed in quella estiva<br />
generalmente sottendono soluzioni contrastanti. Per poter<br />
coniugare i due aspetti è importante che l’edificio sia concepito<br />
come un sistema in grado di regolare i flussi energetici<br />
in modo dinamico, nel corso del giorno e dell’anno.<br />
Sul diagramma in figura 12 si riportano <strong>per</strong> ogni mese la<br />
tem<strong>per</strong>atura media, minima e massima e l’umidità relativa<br />
media mensile dell’aria esterna, considerata costante <strong>per</strong> le<br />
tre tem<strong>per</strong>ature.<br />
Figura 10 - Irradiazione solare giornaliera media mensile diffusa.<br />
Le prime informazioni che si presentano riguardano l’andamento<br />
della tem<strong>per</strong>atura dell’aria esterna (Figura 6).<br />
Come si vede, i valori ottenuti usando il metodo proposto<br />
dalla norma sono più alti <strong>per</strong> tutti i mesi dell’anno, presentando<br />
una differenza massima in corrispondenza dei mesi<br />
estivi.<br />
Viene anche analizzato il grafico<br />
(figura 7) riguardante l’umidità<br />
relativa media mensile.<br />
Si riporta di seguito un prospetto in cui si presentano i dati di<br />
input del diagramma e l’indicazione delle zone corrispondenti.<br />
Località<br />
Tabella 3 - Dati di progetto.<br />
(°C) (°C) (w/m 2 )<br />
Milano -5,0 6,8 68 183<br />
(-)<br />
Si passa ora ai dati relativi all’irradiazione<br />
solare giornaliera media<br />
mensile, prima presentando<br />
i valori totali poi le due componenti<br />
diretta e diffusa (Figure 8,<br />
9, 10 e 11)<br />
Dati di progetto<br />
I dati di progetto <strong>per</strong>mettono il dimensionamento<br />
degli impianti di<br />
riscaldamento o raffrescamento.<br />
In particolare essi sono riportati<br />
dalla normativa UNI. Dalla UNI<br />
5364 si ricava la tem<strong>per</strong>atura<br />
minima di progetto e<br />
dalla UNI 10379 il valore medio<br />
stagionale della tem<strong>per</strong>atura<br />
dell’aria esterna , il valore<br />
medio stagionale dell’irradianza<br />
sul piano orizzontale calcolato<br />
nei mesi interamente compresi<br />
nella stagione di riscaldamento<br />
e il numero dei giorni della<br />
stagione di riscaldamento<br />
(Tabella 3).<br />
<strong>Il</strong> diagramma<br />
bio<strong>climatico</strong> e le<br />
strategie progettuali<br />
<strong>Il</strong> processo progettuale, quindi,<br />
non è più indipendente dalle<br />
condizioni contestuali, ma ne è<br />
fortemente influenzato.<br />
Figura 11 - Irradiazione solare giornaliera media mensile su su<strong>per</strong>fici verticali.<br />
L’AMBIENTE 3/05<br />
55<br />
QUALITÀ E AMBIENTE
Q UALITÀ E AMBIENTE<br />
Figura 12 - Diagramma bio<strong>climatico</strong> di Milne-Givoni <strong>per</strong> la località in esame.<br />
Per una scelta oculata della soluzione progettuale si pensa<br />
che sia opportuno indicare la direzione del vento prevalente<br />
mensile <strong>per</strong> poter schermare maggiormente alcune facce<br />
dell’edificio o predisporre alcuni dispositivi atti a favorire la<br />
ventilazione naturale degli ambienti interni (Tabella 4).<br />
ai dis<strong>per</strong>dimenti energetici <strong>per</strong> ventilazione e conduzione<br />
hanno un peso rilevante sul fabbisogno energetico. Si deve<br />
prestare attenzione ai venti da E e da SW.<br />
Aprile - Ottobre<br />
E’ importante l’approccio captativo e lo sfruttamento dei<br />
sistemi solari passivi. <strong>Il</strong> guadagno diretto, indiretto, combinato<br />
e un’opportuna attenzione ai dis<strong>per</strong>dimenti energetici<br />
<strong>per</strong> ventilazione e conduzione hanno un peso rilevante sul<br />
fabbisogno energetico che può essere completamente soddisfatto<br />
dai guadagni interni.<br />
Maggio<br />
Le condizioni climatiche tendono a quelle di comfort <strong>per</strong><br />
cui, se l’edificio è correttamente coibentato, sono sufficienti<br />
i guadagni diretti, indiretti e gli apporti interni <strong>per</strong> supplire ai<br />
dis<strong>per</strong>dimenti energetici.<br />
Giugno<br />
I valori medi sono contenuti nella zona di comfort <strong>per</strong> cui<br />
non è necessaria nessuna strategia strutturata, eccetto il<br />
prevenire il surriscaldamento attraverso opportuni sistemi<br />
di oscuramento e <strong>per</strong>mettere la ventilazione degli ambienti,<br />
tenendo conto che la direzione predominante del vento è<br />
ancora SW.<br />
Mese Tmin Tmedia Tmax U.R.<br />
media<br />
Tabella 4 - Strategie progettuali.<br />
Area<br />
Strategia<br />
progettuale<br />
Gennaio -7,2 1,7 5,8 89,9 A riduzione delle dis<strong>per</strong>sioni, riscaldamento convenzionale SW<br />
Febbraio -2,1 4,2 9,4 84,8 (A)-B riduzione delle dis<strong>per</strong>sioni, sistemi solari attivi, collettori solari SW<br />
Marzo 0,7 9,2 14,3 84,7 (B)-C riduzione delle dis<strong>per</strong>sioni, sistemi solari passivi, captazione E<br />
Aprile 6,3 14,0 18,7 78,9 (C)-D sistemi solari passivi, captazione, guadagni interni E<br />
Maggio 11,2 17,9 21,2 70,0 D sistemi solari passivi, captazione, guadagni interni SW<br />
Giugno 13,7 22,5 26,2 79,4 Zona comfort ventilazione, controllo dell’insolazione diretta SW<br />
Luglio 16,5 25,1 27,1 62,1 (E) ventilazione, controllo dell’insolazione diretta SW<br />
Agosto 14,4 24,1 27,3 76,9 E ventilazione, controllo dell’insolazione diretta E<br />
Settembre 12,7 20,4 23,2 86,9 H ventilazione, massa termica E<br />
Ottobre 5,9 14,0 18,2 92,7 C-(D) riduzioe dell dis<strong>per</strong>sioni, sistemi solari passivi, captazione E<br />
Novembre 0,5 7,9 14,6 89,6 (D)-C-(B) riduzione delle dis<strong>per</strong>sioni, sistemi solari attivi, collettori solari SW<br />
Dicembre -3,3 3,1 10,0 89,1 (A)-B riduzione delle dis<strong>per</strong>sioni, riscaldamento convenzionale SW<br />
Venti<br />
dominanti<br />
L’AMBIENTE 3/05<br />
56<br />
Descrizione delle strategie<br />
Gennaio<br />
Si segue un approccio di tipo prettamente conservativo. E’<br />
necessario utilizzare un sistema di riscaldamento convenzionale.<br />
Si possono proteggere gli edifici con vegetazione<br />
sempreverde dai venti di direzione SW e sarebbe buona<br />
cosa aumentare la capacità coibente delle facciate esposte<br />
a questi venti.<br />
Febbraio - Dicembre<br />
E’ importante l’approccio conservativo e l’uso di sistemi<br />
solari attivi. <strong>Il</strong> sistema di riscaldamento convenzionale deve<br />
essere supportato da collettori solari che possono coprire<br />
una buona fetta del fabbisogno energetico. Si possono proteggere<br />
gli edifici con vegetazione sempreverde dai venti di<br />
direzione SW e sarebbe buona cosa aumentare la capacità<br />
coibente delle facciate esposte a questi venti.<br />
Marzo - Novembre<br />
Comincia a diventare importante l’approccio captativo e risulta<br />
utile lo sfruttamento dei sistemi solari passivi. <strong>Il</strong> guadagno<br />
diretto, indiretto, combinato e un’opportuna attenzione<br />
Luglio<br />
Le condizioni di tem<strong>per</strong>atura e di umidità relativa sono<br />
elevate <strong>per</strong> cui è possibile ottenere condizioni di comfort<br />
attraverso un’opportuna ventilazione e un efficace controllo<br />
degli apporti solari attraverso opportuni sistemi di<br />
oscuramento,tenendo conto che la direzione predominante<br />
del vento è ancora SW.<br />
Agosto<br />
Le condizioni di tem<strong>per</strong>atura e di umidità relativa<br />
sono elevate <strong>per</strong> cui è possibile ottenere condizioni<br />
di comfort attraverso un’opportuna ventilazione e un<br />
efficace controllo degli apporti solari attraverso opportuni<br />
sistemi di oscuramento. La direzione predominante<br />
del vento è E.<br />
Settembre<br />
Si necessita di un involucro dotato di una sufficiente<br />
massa termica in grado di sforzare e sfasare opportunamente<br />
l’onda termica incidente. E’ poi consigliata la<br />
ventilazione notturna degli ambienti interni. La direzione<br />
predominante del vento è ancora E. □<br />
QUALITÀ E AMBIENTE