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lettera inviata al Questore - Africa Insieme di Pisa

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La rassegna stampa, che abbiamo raccolto nei mesi che vanno da Gennaio <strong>al</strong>le prime<br />

settimane <strong>di</strong> Aprile del corrente anno nelle cronache loc<strong>al</strong>i dei quoti<strong>di</strong>ani «Il Tirreno» e «la<br />

Nazione», relativamente <strong>al</strong>l’operato della Questura nell’ambito del controllo e repressione<br />

della microcrimin<strong>al</strong>ità, ci restituisce con sorpresa l’immagine <strong>di</strong> una città piena <strong>di</strong> paure e<br />

insicurezza. La situazione descritta nelle cronache loc<strong>al</strong>i, che rappresentano <strong>Pisa</strong> come una<br />

città quoti<strong>di</strong>anamente appesantita da gravi problemi <strong>di</strong> crimin<strong>al</strong>ità e or<strong>di</strong>ne pubblico, ci ha<br />

spinti, in quanto citta<strong>di</strong>ni e operatori <strong>di</strong> re<strong>al</strong>tà che operano da lungo tempo a stretto<br />

contatto con il territorio, a riflettere e a ricercare. Il fatto che la re<strong>al</strong>tà da noi vissuta e quella<br />

descritta dai giorn<strong>al</strong>i loc<strong>al</strong>i non combaciasse, ci ha spinti innanzi tutto a ricercare le fonti<br />

uffici<strong>al</strong>i che ci permettessero <strong>di</strong> capire la situazione re<strong>al</strong>e. A Marzo abbiamo, quin<strong>di</strong>,<br />

inoltrato ai Vostri Uffici competenti la richiesta dei dati relativi ai reati denunciati<br />

nell’ultimo anno sul territorio.<br />

I dati pervenutici riportavano una situazione <strong>di</strong>scordante con l’immagine della città che<br />

viene quoti<strong>di</strong>anamente offerta ai lettori dei giorn<strong>al</strong>i. I dati uffici<strong>al</strong>i della Questura, relativi<br />

<strong>al</strong> 2006, sono più che rassicuranti per quel che riguarda la situazione <strong>di</strong> sicurezza e or<strong>di</strong>ne<br />

pubblico; citiamo, a proposito, <strong>al</strong>cuni passaggi dell’an<strong>al</strong>isi che commenta le cifre uffici<strong>al</strong>i:<br />

«Maggiori controlli sono stati <strong>di</strong>sposti in zona stazione a partire d<strong>al</strong> 2006, in modo<br />

pressante e continuo in seguito a numerosi esposti dei citta<strong>di</strong>ni. I reati contro la persona<br />

denunciati a tutte le Forze <strong>di</strong> Polizia in zona Stazione sono effettivamente pochi».<br />

Eccone l’elenco: 6 denunce per danneggiamento, 1 per lesione, 0 per risse, percosse o<br />

strupro, 5 per detenzione o spaccio <strong>di</strong> stupefacenti.<br />

Queste sono le cifre dei reati denunciati nella zona tra la Stazione ferroviaria e le strade<br />

limitrofe, che come noto, è considerata tra i luoghi più insicuri e m<strong>al</strong>frequentati della città<br />

e dove, <strong>di</strong> conseguenza, la presenza delle Forze <strong>di</strong> Polizia è stata maggiormente<br />

intensificata.<br />

Ci colpisce che, <strong>al</strong>la luce dei dati precedentemente esposti, si possa <strong>di</strong>chiarare <strong>di</strong> vivere<br />

in una città insicura e in cui l’or<strong>di</strong>ne pubblico e la sicurezza sono costantemente<br />

minacciati.<br />

Non avendo <strong>al</strong>la mano i dati uffici<strong>al</strong>i dei reati commessi negli ultimi mesi, e facendo solo<br />

riferimento <strong>al</strong>le cifre riportate dai giorn<strong>al</strong>i, ci doman<strong>di</strong>amo, dunque, come sia possibile che<br />

il livello <strong>di</strong> crimin<strong>al</strong>ità <strong>di</strong> una città possa s<strong>al</strong>ire così tanto in così breve tempo.<br />

In attesa <strong>di</strong> una risposta <strong>al</strong> quesito, non le neghiamo che tutte le nostre preoccupazioni<br />

sono rivolte <strong>al</strong>le conseguenze che una t<strong>al</strong>e informazione può creare nella vita quoti<strong>di</strong>ana<br />

del singolo citta<strong>di</strong>no, it<strong>al</strong>iano o straniero.<br />

A rafforzare la nostra preoccupazione si aggiungono le frequenti testimonianze <strong>di</strong><br />

citta<strong>di</strong>ni immigrati che si rivolgono a noi riferendoci <strong>di</strong> una crescente sensazione <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>sagio e incertezza per la loro con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> stranieri. Molti raccontano, per esempio, <strong>di</strong><br />

mod<strong>al</strong>ità <strong>di</strong> controllo ed identificazione che appaiono comunque sproporzionate rispetto<br />

<strong>al</strong>l’esigenza, più volte citata nei comunicati stampa, <strong>di</strong> una “intensificazione dei controlli<br />

per prevenire e reprimere i reati legati <strong>al</strong>la microcrimin<strong>al</strong>ità”. Le stesse persone, pur se<br />

regolari, vengono ripetutamente fermate, anche più volte in una stessa giornata,<br />

generando una percezione <strong>di</strong> particolare accanimento nei confronti <strong>di</strong> <strong>al</strong>cune nazion<strong>al</strong>ità.<br />

Se da un lato questo avviene sul fronte dell’or<strong>di</strong>ne pubblico, il trend degli ultimi mesi,<br />

con l’intensificazione dei controlli dettagliatamente resi pubblici d<strong>al</strong>la stampa loc<strong>al</strong>e, ha

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