PERIODICO DI VITA BALNEARE

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LIGNANO (Cocai) 4 - LATISANA (Folaghe) 3
I protagonisti dell’incontro con i rispettivi “allenatori”
(E.F.) L’humor tra gli amministratori pubblici a Lignano non manca, ed ecco in una “tranquilla”, ma calda e
afosa giornata d’agosto, dare vita ad una competizione sportiva (calcio a 5) sulla spiaggia di Sabbiadoro.
Campo da gioco il “beach soccer” situato nelle vicinanze del settimo ufficio spiaggia. Promotori dell’iniziativa
Vico Meroi (amministratore comunale di opposizione) e Giovanni Iermano (vicesindaco di Lignano).
Un incontro... tutto speciale, anche il sopranome dato alle squadre farà storia: Lignano (cocai - ovvero
gabbiani) - Latisana (foleghe - altro uccello marino). Tutto si è svolto nella massima serietà e nel pieno
rispetto delle regole che vanno applicate per questa disciplina sportiva. Seppur con uno scarto effimero alla
fine è prevalsa la squadra di casa per 4 a 3, che ha messo in ginocchio gli storici rivali. Subito dopo il fischio
d’inizio gli ospiti passano in vantaggio, ma la loro euforia è durata poco. Ben presto una rete di Brini porta le
compagini in parità. A questo punto è cominciato un vero e proprio combattimento per contendersi la palma
della vittoria finale, tanto che alla fine del terzo tempo le squadre erano in parità 3 a 3. Le regole di questo
gioco però impongono che una delle due squadre doveva uscire vittoriosa, non sono ammessi i pareggi,
ecco quindi passare ai rigori che sono stati per gli ospiti una vera e propria doccia fredda. Pallone sul dischetto
trasformato da Domenico Poggi, a discapito dall’errore, sempre dal dischetto, di Francesco Ambrosio
(assessore LLPP di Latisana) che spediva sopra la traversa con un maldestro tentativo di fare il classico
cucchiaino al ragno verde dei cocai, al secolo l’assessore Graziano Bosello. Nei cocaj hanno saputo mettersi
in luce le marcature degli uomini dell’opposizione comunale: Brini, Trabalza e Sciuto (quest’ultimo primo dei
non eletti in consiglio). Tra le fila della compagine ospite invece erano presenti diverse giovani leve che non
proprio tutte siedono in consiglio comunale, per questo il consigliere lignanese Luca Fanotto, neo avvocato,
ha aperto un’inchiesta e depositato virtualmente un esposto alla procura sportiva. La rivincita è fissata per
fine mese, nel contempo però è stata lanciata una sfida al comune di San Michele al Tiljment.
FAVOLETTE LIGNANESI
a cura di Aladino
Sabbia a go-go
L
a chiamiamo genericamente spiaggia,
ma quella come a Lignano è un insieme
di stramiliardi di granelli di sabbia
d’ogni sostanza: minerale, vegetale, animale,
che il perpetuo moto del mare, dei fiumi, delle
correnti atmosferiche continua a modellare,
ammassare, trasferire. Se la sabbia mette la
gobba si chiama duna, se esagera diventa
deserto, se si dà arie salutistiche, sabbiatura.
Per i bimbi e per quanti non si rassegnano a
non esserlo più, la sabbia significa far buche
d’ogni profondità, tracciare piste per i giochi
con le biglie, impastare con l’acqua palle con
cui improvvisare allegre battaglie, costruire
castelli che - ahimè - alla prima marea
collasseranno disastrosamente.
Pensate cosa avrebbero fatto senza sabbia
le nostre bisnonne che con essa tiravano a
lucido le pentole. Dove si nasconderebbero
i granchiolini per non essere calpestati?
Come avrebbero saputo l’ora gli antichi
che al posto dell’orologio avevano la clessidra?
Con che cosa riempiremmo i sacchetti che
servono a costruire barriere quando i fiumi
esondano? Con strumenti adatti e la pazienza
d’un super Giobbe si potrebbero estrarre dalla
sabbia corpuscoli d’oro e dimostrare che quel
Sabbiadoro di Lignano è una realtà.
E - visto che con i venti - la sabbia gira per
il mondo ci si potrebbe trovare un cin-cin di
Sahara, un bruscolo di pagoda giapponese,
una scheggina della statua della libertà, una
festuca di corteccia di quercia nordica, un
minuzzolo di zanna d’elefante e - magari -
un frammentino di silicio proveniente da altri
mondi. Perché non bisogna dimenticare che la
morale sostiene: “quando un granellino vola via
- basta usare la propria fantasia”.