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ASSOCIAZIONE CULTURALE PROGETTO CELIO - eur.roma.it

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<strong>ASSOCIAZIONE</strong> <strong>CULTURALE</strong> <strong>PROGETTO</strong> <strong>CELIO</strong><br />

Cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a con atto notarile del 01-07-1994<br />

Sede legale: Via Claudia 24 00184 Roma e-mail: progettocelio@libero.<strong>it</strong><br />

Com<strong>it</strong>ato Direttivo: Paolo Gelsomini (Presidente), Anna Cochetti, Pina Crisarà, Adriano Di<br />

Giacomo, Francesca Faccioli, Luciana Fioriello, Mario Fusacchia, Paolo Murgia, Giorgio<br />

Piacentino, Giovanni Rocca<br />

Anno 4<br />

Numero 73<br />

15 settembre 2011<br />

Quindicinale di cultura urbana: fatti, problemi, proposte, idee dell’Associazione“Progetto Celio”<br />

Il chiosco cinema-bar al Parco della Pace di Piazza Celimontana:<br />

un tocco di grazia e di gentilezza in mezzo a molti esempi di volgar<strong>it</strong>à<br />

commerciale, un esempio di rispetto per il giardino e per i residenti<br />

Dall’inizio di agosto l’Associazione “Celiamoci” gestisce uno spazio ristoro al Parco della<br />

Pace di Piazza Celimontana, pulisce l’area ed innaffia il prato. Il chiosco in legno può<br />

anche non piacere, così come a qualche esigente ab<strong>it</strong>ante del Rione che scrive a<br />

“Progetto Celio” non sono piaciute le sedie ed i tavoli di plastica e la recinzione dell’area<br />

un po’ spartana. Ma sono difetti che si rimediano.<br />

Di importante c’è il fatto che queste ragazze e ragazzi hanno offerto al Rione uno spazio<br />

aperto tranquillo dove la gente parla ma non urla, beve ma non si ubriaca, si r<strong>it</strong>rova<br />

gradevolmente con amici o trova lì vecchie o nuove conoscenze, pasteggia con un buon<br />

rosso o con una birra di qual<strong>it</strong>à e, dopo cena, si gusta nello spazio cinema un film di quelli<br />

da non perdere. Ma soprattutto hanno rispettato l’impegno che volontariamente avevano<br />

assunto, senza che nessuno glielo avesse chiesto, quando il Gabinetto del Sindaco<br />

accordò loro il permesso di gestire questa piacevole attiv<strong>it</strong>à nei giardini del Parco della<br />

Pace. E così hanno pul<strong>it</strong>o regolarmente i prati ed innaffiato piante ed erba ed i prati hanno<br />

ricominciato a verdeggiare. Gli stessi ab<strong>it</strong>anti del Parco, affezionati per così dire alla<br />

bottiglia e poco rispettosi della pubblica pulizia e del decoro dei luoghi frequentati dai<br />

bambini e dalle loro famiglie, si sono resi conto che dovevano convivere con una social<strong>it</strong>à<br />

che non li escludeva ma che chiedeva loro di non sporcare, di usare i cestini dei rifiuti, di<br />

non danneggiare le attrezzature giochi, le panchine, le fontanelle, le piante.<br />

E così è andata questa bella esperienza, e così andrà fino alla fine di settembre tempo<br />

permettendo.<br />

1


Infine una riflessione. Si parla tanto di valorizzazione degli spazi pubblici, degli edifici<br />

pubblici, dei giardini, delle caserme, degli ex depos<strong>it</strong>i dell’ATAC e, quando si dice<br />

“valorizzazione” si pensa a grossi affari per grandi o medi imprend<strong>it</strong>ori dell’edilizia, della<br />

finanza, del commercio. Si pensa tanto ai soldi e poco al valore sociale e culturale del<br />

concorso del privato. Ebbene, questa esperienza dell’Associazione “Celiamoci” ci ha fatto<br />

capire una cosa: le risorse per le iniziative e le opere per far ripartire questa c<strong>it</strong>tà possono<br />

essere generate dall’inventiva, dalle capac<strong>it</strong>à e dalle professional<strong>it</strong>à di cui è ricca la<br />

società civile, quella società civile che per produrre idee e lavoro rifiuta padrini pol<strong>it</strong>ici,<br />

raccomandazioni, prestazioni particolari a Palazzo Grazioli e dintorni. Dire basta a questo<br />

schifo di pol<strong>it</strong>ica vuol dire anche mettere in campo piccole azioni come quella dei ragazzi<br />

di “Celiamoci”. Ed infine un ringraziamento a chi, senza chiedere nulla in cambio, ha reso<br />

possibile questa pos<strong>it</strong>iva iniziativa giudicandola degna di attenzione e di promozione.<br />

Da quasi tre anni si discute del destino di questo Parco della Pace inaugurato dal Sindaco<br />

Veltroni il 23 febbraio 2003, giardini sorti dove un tempo c'era un'area degradata lasciata<br />

dalla demolizione di alcuni palazzi. La manutenzione non spetterebbe al Servizio Giardini<br />

del Comune di Roma, in quanto l'area è di proprietà dell'Ater (l'ist<strong>it</strong>uto regionale che<br />

gestisce le case popolari), anche se talvolta si vedono operatori comunali o cooperative di<br />

pulizia. Ora la proprietà dovrebbe finalmente passare al Comune. L’Associazione Progetto<br />

Celio che tanto si battè nel 2003 per il riscatto dell’area che era un ricettacolo di abusivi,<br />

oggi si batte ancora per il salvataggio del Parco della Pace. Questa piccola e perfettibile<br />

esperienza dei ragazzi di “Celiamoci” ha mostrato che è possibile.<br />

Volontari dell’Associazione “Celiamoci” al lavoro<br />

di pulizia al Parco della Pace<br />

IL PUNTO ●●● sulla Metro C<br />

Ma se la linea della tratta T3 si sposta di 50 metri sotto via S.Erasmo dove passerà il<br />

nuovo tracciato della metro C al Celio? (vedi disegno percorso nel n. 72 di Progetto<br />

Celio)<br />

Nel numero precedente avevamo scr<strong>it</strong>to che gli ab<strong>it</strong>anti di via S.Erasmo 8, dopo<br />

un’indagine geologica e strutturale sotto il loro edificio, avevano chiesto ed ottenuto un<br />

incontro con i tecnici di Roma Metropol<strong>it</strong>ane. Vista la serietà della s<strong>it</strong>uazione statica delle<br />

fondazioni di quell’edificio, tra le varie soluzioni possibili, si prevede, così come<br />

2


ufficiosamente ci è stato rifer<strong>it</strong>o, un allontanamento di circa 50 metri della linea della<br />

metropol<strong>it</strong>ana prevista proprio sotto lo stabile al civico 8 di via S.Erasmo. E’ chiaro che non<br />

si può andare avanti con soluzioni tampone anche perché un discostamento di 50 della<br />

galleria implica una riprogettazione dell’intero percorso in quanto una metro pesante come<br />

quella che sciaguratamente stanno facendo ha bisogno di curve molto ampie per<br />

riprendere il tracciato orginario, oppure disegnerà un nuovo tracciato parallelo a quello<br />

attuale o comunque diverso. In tutti i casi occorreranno nuovi sondaggi ed un nuovo<br />

progetto. Visto che dopo San Giovanni ancora dobbiamo cominciare e già ci sono<br />

problemi di questa natura, la soluzione più ragionevole sarebbe quella di rivedere il<br />

progetto ma non per spostare di cinquanta metri la linea, ma per proporre un’altra<br />

tecnologia o un altro percorso. Continuiamo a dire che dopo San Giovanni la metro C deve<br />

puntare verso il Circo Massimo e non verso il Colosseo e lì scambiare con la metro B.<br />

Arrivati sul Lungotevere i passeggeri diretti verso il Centro Storico, Trastevere e la zona<br />

nord di Roma potrebbero essere serv<strong>it</strong>i da una linea di trasporto pubblico di superficie su<br />

sede propria ad alta frequenza di passaggi e con una portata di passeggeri che sarebbe<br />

più che sufficiente rispetto ai flussi previsti una volta scaricata la linea dopo gli scambi con<br />

la metro A (San Giovanni) e con la metro B (Circo Massimo). Nel percorso di Lungotevere<br />

la linea di superficie scambierebbe a sua volta con i bus elettrici di penetrazione verso<br />

l’ansa barocca e rinascimentale e con il tram n. 8 che va a Trastevere da una parte ed<br />

andrà a Piazza Venezia dall’altra.<br />

Le azioni legali dei c<strong>it</strong>tadini di Celio contro l’insensato progetto della tratta T3 San<br />

Giovanni-Colosseo della metro C (vedi disegno percorso nel n. 72 di Progetto Celio)<br />

L’Associazione “Progetto Celio” ha inoltrato un esposto alla Corte dei Conti fondato<br />

sulla considerazione del rapporto costi-benefici della tratta T3 San Giovanni-Colosseo<br />

finanziata per 790 milioni a fronte di un ridimensionamento generalizzato di obiettivi<br />

programmatici che di fatto ridimensionano anche i benefici del progetto.<br />

Inoltre l’Associazione “Progetto Celio” ha chiesto anche la verifica, da parte<br />

dell’Autor<strong>it</strong>à per la Vigilanza sui Pubblici Contratti di Servizi, della congru<strong>it</strong>à ed<br />

economic<strong>it</strong>à dell’esecuzione dei contratti relativi alla progettazione e realizzazione della<br />

tratta T3 e l’accertamento che da quei contratti non derivi pregiudizio per l’erario.<br />

L’azione del Testimoniale di Stato è stata portata avanti dal Com<strong>it</strong>ato Tutela Celio<br />

assist<strong>it</strong>a da uno studio legale e da un ingegnere strutturista docente univers<strong>it</strong>ario di<br />

scienza delle costruzioni.<br />

Il Testimoniale di Stato è una richiesta di contradd<strong>it</strong>torio a Roma Metropol<strong>it</strong>ane sullo<br />

stato di efficienza statica degli edifici e di accertamento dello stato attuale alla presenza di<br />

tecnici di parte dei singoli appartamenti e di Roma Metropol<strong>it</strong>ane. In segu<strong>it</strong>o a tale<br />

testimonianza si può richiedere una riclassificazione dell’indice di vulnerabil<strong>it</strong>à<br />

dell’edificio che, come si sa, fu attribu<strong>it</strong>o su ipotesi a campione con un metodo che si può<br />

usare solo in zone dove gli edifici presentano caratteristiche strutturali e di ristrutturazioni<br />

omogenee.<br />

Infine, quattro Condomini di Celio di via Ostilia, via Santi Quattro, via Celimontana e via<br />

S.Erasmo hanno segu<strong>it</strong>o la strada del ricorso al TAR contro vizi di forma.<br />

Il Ricorso al TAR ha come oggetto vizi formali e sostanziali della Delibera CIPE del 22<br />

luglio 2010, pubblicata sulla G.U. n. 52 del 4 marzo 2011, che ha approvato e finanziato il<br />

progetto defin<strong>it</strong>ivo della tratta T3 Colosseo-San Giovanni della Metro C.<br />

Questa azione è portata avanti da alcuni Condomini assist<strong>it</strong>i dai rispettivi amministratori<br />

e dall’avv. Carlo Luppino.<br />

3


Brevi dalla nostra Associazione<br />

Cronaca di un incontro tra il Presidente del 1° Municipio Orlando Corsetti ed il<br />

Coordinamento Residenti C<strong>it</strong>tà Storica nella quale c’è anche Progetto Celio<br />

Il portavoce del Coordinamento Residenti C<strong>it</strong>tà Storica, Roberto Tomassi ci invia questo resoconto<br />

di un pos<strong>it</strong>ivo incontro svolto presso gli Uffici di Presidenza del Primo Municipio tra il Presidente<br />

Corsetti ed alcuni rappresentanti del CRCS tra cui Paolo Gelsomini di Progetto Celio.<br />

1. Contrasto all'abusivismo in tema di OSP (Occupazione Suolo Pubblico)<br />

L’iniziativa delle pattuglie congiunte vigili-municipio non si è concretizzata perché non si<br />

sono trovati i soldi per gli straordinari; abbiamo fatto presente che i controlli si possono<br />

fare anche di giorno essendo pieno il centro di OSP abusive. Abbiamo preso atto che i<br />

vigili già elevano un congruo numero di verbali per abusi OSP ma che i tempi di<br />

trasmissione e lavoro dei verbali sono troppo lunghi (così che non si riesce mai ad<br />

arrivare a 3 verbali in un anno per chiudere il locale). Corsetti ha proposto la creazione di<br />

un gruppo di lavoro cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o dal tecnico Fabi, i vigili e l'ufficio commercio per accelerare<br />

al massimo le procedure e dare la giusta prior<strong>it</strong>à al lavoro. Già la prossima settimana<br />

dovremmo avere notizie se e come si sarà organizzato questo gruppo di lavoro.<br />

2. Tutela del decoro<br />

Il tecnico Fabi ci ha spiegato che le esposizioni di merce fuori dei negozi sono<br />

tecnicamente "ampliamento della superficie espos<strong>it</strong>iva” e non rientrano quindi nelle OSP.<br />

Corsetti ha proposto una direttiva che indicasse ai vigili alcune strade su cui intensificare i<br />

controlli per riportare la s<strong>it</strong>uazione alla normal<strong>it</strong>à.<br />

3. Formalizzazione rapporti associazioni-Municipio<br />

Partendo dalla proposta di incontrarci periodicamente, abbiamo chiesto a Corsetti di attuare<br />

la delibera comunale sulla partecipazione ist<strong>it</strong>uendo la Casa del Municipio. La proposta è<br />

stata accettata in toto: il luogo individuato come Casa del Municipio dovrebbe essere la<br />

stanza al 4° piano dove ci riunivamo, che i vigili stanno lasciando. Corsetti vuole<br />

formalizzare la cosa con una delibera da passare in Consiglio Municipale. Alla Casa del<br />

Municipio saranno sped<strong>it</strong>i tutti gli atti pubblici del Municipio. Naturalmente questa iniziativa<br />

non sarà riservata solo al Coordinamento ma vi potranno aderire tutte le altre associazioni.<br />

Riguardo gli incontri periodici, abbiamo deciso di incontrarci ogni due settimane su un odg<br />

che comunicheremo noi prima. La prima riunione è fissata per mercoledì 28.<br />

4. Piani di Massima Occupabil<strong>it</strong>à (P.M.O.)<br />

Abbiamo detto a Corsetti che non vediamo ancora dei numeri che dimostrino una reale<br />

intenzione del Municipio di fare i PMO. Dei sei rimandati a luglio si sono praticamente perse<br />

le tracce. Corsetti ha detto che prima dell'estate hanno fatto una riunione di maggioranza in<br />

cui tutte le forze, UDC compresa, hanno confermato l'intenzione di fare i PMO. Corsetti ci<br />

ha anche informato che il 20 settembre il TAR entrerà nel mer<strong>it</strong>o del ricorso presentato<br />

dalle associazioni del commercio sulla delibera municipale ist<strong>it</strong>utiva dei PMO.<br />

Ricordiamo che sono stati approvati dal Consiglio del Primo Municipio altri 10 Piani<br />

di Massima Occupabil<strong>it</strong>à che si aggiungono ad altri 9. Ne mancano ancora 116.<br />

Il Consiglio del Municipio Roma Centro Storico ha approvato il 3 agosto scorso la Delibera relativa<br />

a 10 nuovi Piani di Massima Occupabil<strong>it</strong>à di arredi esterni di bar e ristoranti nelle seguenti strade:<br />

Vicolo del Leopardo, Vicolo del Fico, Piazza Benedetto Cairoli, Piazza De’ Renzi, Via del<br />

Mattonato, Via Giulia, Piazza San Giovanni della Malva, via di Santa Dorotea, via della Lungara,<br />

Vicolo del Bologna. La Delibera è stata votata da tutta la maggioranza, con un voto contrario e una<br />

astensione del PDL e l’assenza di tutti gli altri membri dell’opposizione.<br />

4


Questi 10 PMO si aggiungono ai 9 approvati lo scorso 31 gennaio:<br />

Corso V<strong>it</strong>torio Emanuele, via Santa Maria dell’Anima, piazza delle Coppelle, piazza dei Caprettari,<br />

piazza di Santa Rufina, via dei Salumi, via dei Vascellari, via del Moro, via della Pelliccia.<br />

Ma siamo in r<strong>it</strong>ardo: ne restano da approvare ancora 116 perché nella delibera 6/2010 erano state<br />

individuate 135 strade tra cui quelle di Monti e Celio che sono le seguenti:<br />

<strong>CELIO</strong>: Via Capo d’Africa, Via Celimontana, Piazza del Colosseo, Via San Giovanni in Laterano,<br />

Via Ostilia, via dei Santi Quattro.<br />

MONTI:Via del Boschetto, Via del Buonconsiglio, Via Cavour, Via Frangipane, Via Leonina, Via<br />

della Madonna dei Monti, Via del Monte Oppio, Piazza San Martino ai Monti, Via Merulana, Via<br />

Palermo, Via Panisperna, Via Salvi, Via dei Serpenti, Via Urbana.<br />

Fino al 23 settembre sono in visione altri 12 PMO per le osservazioni dei c<strong>it</strong>tadini<br />

Sono state convocate le commissioni municipali per visionare tutti i giorni di questa settimana dalle<br />

h 11,00 presso la sede del Primo Municipio in via della Greca 5 le nuove proposte di Piani di<br />

Massima Occupabil<strong>it</strong>à a segu<strong>it</strong>o delle quali fare pervenire le vostre osservazioni.<br />

I Piani sono i seguenti:<br />

-(Rione Monti )Via del Boschetto,Via dei Serpenti, Via Panisperna, Via Leonina, Via Frangipane<br />

- (Celio) Piazza del Colosseo<br />

-(Ansa Barocca) Piazza del Fico,Vicolo della Cancelleria, Corso del Rinascimento, Piazza Sforza<br />

Cesarini, Via del Banco di Santo Spir<strong>it</strong>o<br />

- (Trevi) Via dei Crociferi.<br />

Inoltre sono pronti ma rimangono in sospeso i seguenti Piani visionati prima dell'estate :<br />

-(Trastevere) Via Natale del Grande, Piazza Mastai, Vicolo del Cinque, che contengono OSP in più<br />

rispetto a quelle presenti e per le quali non sono state accolte le osservazioni di non prevedere<br />

altre OSP oltre a quelle già esistenti, Via della Lungaretta e via della Luce in cui sono state accolte<br />

le predette osservazioni dalla C.T.<br />

-(Ansa Barocca) Piazza dei Librai nel quale sono state accolte le osservazioni dalla Commissione<br />

Tecnica.<br />

Il Consiglio del Primo Municipio approva una risoluzione della verde Naim sulla<br />

modifica della Del.36 contro l’apertura nelle strade più pregiate e più sature del<br />

centro storico di nuovi laboratori artigianali alimentari (paninoteche, pizza a taglio,<br />

gelaterie……)<br />

Giovedì 15 settembre il Consiglio del primo Municipio ha approvato una Risoluzione presentata<br />

dalla consigliera verde Nathalie Naim che chiedeva di prendere urgenti provvedimenti affinché<br />

venisse colmato un vuoto normativo, nato a causa dell’impugnazione di una parte della delibera n.<br />

36 del 2006 (Disciplina di tutela e riqualificazione delle attiv<strong>it</strong>à commerciali ed artigianali nella C<strong>it</strong>tà<br />

Storica), che “ sta consentendo l’apertura di numerosi locali e la diffusione di nuove bancarelle<br />

nelle vie più pregiate e sature del centro storico e che, se non affrontato, potrebbe dare luogo a<br />

breve all’annullamento di tutta la delibera con conseguenze disastrose per il terr<strong>it</strong>orio”. L’atto<br />

chiede che il Comune la modifichi urgentemente, colmando le lacune indicate dai giudici che<br />

hanno accolto i ricorsi, per rendere nuovamente operanti le lim<strong>it</strong>azioni e per renderla inattaccabile<br />

da altri ricorsi.<br />

L’apertura in Centro Storico di nuovi laboratori artigianali alimentari (paninoteche, kebab, piazza al<br />

taglio, gelaterie ecc. attiv<strong>it</strong>à appetibili perchè possono rimanere aperte anche sino alle 5 del<br />

mattino vendendo oltre ai propri prodotti bevande alcoliche) e quella del commercio su strada<br />

<strong>it</strong>inerante, era stata inib<strong>it</strong>a dalla delibera di Consiglio Comunale n 36 del 2006 non solo per tutelare<br />

la vivibil<strong>it</strong>à e il decoro del terr<strong>it</strong>orio, ma anche per preservare preziose attiv<strong>it</strong>à sane ma fragili, come<br />

5


negozi di vicinato, artigiani, servizi. Attiv<strong>it</strong>à che spariscono fagoc<strong>it</strong>ate da queste altre attiv<strong>it</strong>à<br />

predatrici.<br />

La Risoluzione è stata approvata solo grazie al voto del centrodestra e in particolare al sostegno<br />

di Stefano Tozzi e Marco Veloccia, mentre i Consiglieri di maggioranza (PD e API), che la scorsa<br />

settimana avevano chiesto il r<strong>it</strong>iro dell’atto sono usc<strong>it</strong>i dall’aula compreso lo stesso Presidente<br />

Corsetti.<br />

L’Associazione “Progetto Celio” valuterà in un prossimo Direttivo questo nuovo pericolo, ma è<br />

certo che i consiglieri proponenti avrebbero dovuto essere più precisi (“gelaterie” da solo non<br />

basta, occorre specificare se sono attiv<strong>it</strong>à produttrici di gelato come Fassi o semplici rivend<strong>it</strong>rici<br />

come ce ne sono tante), ed i consiglieri della maggioranza che sono usc<strong>it</strong>i dall’Aula avrebbero<br />

dovuto studiare meglio la delibera 36 ed accogliere la risoluzione della Naim con la precisazione<br />

che attiv<strong>it</strong>à escluse dalla tutela sono solo le gelaterie rivend<strong>it</strong>rici di gelato e non tutte le gelaterie,<br />

come pure occorreva precisare che i forni produttori di pane sono attiv<strong>it</strong>à tutelate. Le esclusioni di<br />

tutela, per non incorrere nei fulmini del TAR, vanno motivate, per esempio, con la eccessiva<br />

concentrazione di negozi di somministrazione di alimenti e bevande in centro storico.<br />

SSOSSTENETE IIL LAVORO DELL’ ’ASSSSOCIIAZIIONE CON IIL VOSSTRO CONTRIIBUTO<br />

Se pensate che l’Associazione <strong>PROGETTO</strong> <strong>CELIO</strong> stia svolgendo un buon lavoro iscrivetevi !<br />

E’ ’PPOSSSSIIBIILE IISSCRIIVERSSII ALL’ ’ASSSSOCIIAZIIONE P<strong>PROGETTO</strong> CELIIO E RIITIIRARE LA<br />

TESSSSERA DEL 22001111 PPRESSSSO LA MERCERIIA DII GIIORGIIO E VIITTORIIA<br />

IIN VIIA CELIIMONTANA 44<br />

Il n.74 di “Progetto Celio” sarà on line il 1 ottobre<br />

Scrivete a progettocelio@libero.<strong>it</strong> o inviate lettere al fax 06.70.45.51.70.<br />

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