5 2012 TASSA STRANIERI PER PERMESSO DI ... - Setam.it

Periodico informativo n. 5/2012
Tassa a carico degli stranieri per il permesso di soggiorno
Gentile Cliente,
con la stesura del presente documento informativo intendiamo metterLa a
conoscenza che, a decorrere dal 30 gennaio 2012, gli stranieri che intendono
chiedere il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno, sono chiamati a versare
un tributo variabile in base alla durata del permesso.
Premessa
Il 31 dicembre 2011 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 304 il Decreto del
Ministero dell’Economia e delle Finanze del 6 ottobre 2011, che obbliga gli stranieri a
corrispondere una tassa per il rilascio/rinnovo del permesso di soggiorno.
Il contributo
La misura del contributo a carico dello straniero è la seguente:
80 euro se è compresa tra tre mesi e un anno (rientrano in questa casistica i
permessi per il lavoro stagionale);
100 euro se è superiore a un anno e inferiore a due anni (ad esempio lavoro
autonomo, contratto di lavoro a tempo determinato);
200 euro se è superiore a due anni (soggiornanti di lungo periodo), cioè il
titolo di soggiorno senza scadenza.
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Inoltre, il tributo dovrà essere versato ogni qualvolta lo straniero chiede o rinnova il
permesso di soggiorno.
Altre spese
Lo straniero è soggetto anche ad altre spese minori, quali:
marca da bollo da 14,62 euro;
spese postali a 30 euro;
il costo di produzione del permesso di soggiorno elettronico di 27,50 euro.
I soggetti esclusi
La norma esclude dal pagamento del tributo:
i permessi per i figli minori;
gli stranieri che rientrano in Italia per sottoporsi a cure mediche;
i richiedenti di asilo politico, protezione o motivi umanitari.
Restano altresì esclusi dalla nuova tassa coloro i quali chiedano l’aggiornamento o
la conversione del permesso di soggiorno valido.
Inoltre, in caso di richiesta di duplicato del documento, si dovrà nuovamente
corrispondere la somma intera dovuta per il rilascio/rinnovo del permesso di soggiorno.
Destinazione degli introiti
Secondo gli intenti del Governo, gli introiti della nuova tassa saranno così ripartiti:
il 50% andrà a finanziarie lo speciale “Fondo rimpatri” finalizzato a coprire le
spese connesse al “rimpatrio dei cittadini stranieri rintracciati in posizione irregolari
sul territorio nazionale verso il paese di origine, ovvero di provenienza”;
il restante 50% finirà nelle casse del ministero dell’Interno e sarà così suddiviso:
il 40% per le spese di “ordine pubblico e sicurezza”;
il 30% per gli “Sportelli unici”;
la restante parte sarà destinata per l’attuazione dell’Accordo di
integrazione previsto dal T.U. sull’immigrazione del ’98.
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Rimpatrio volontario ed assistito
Sempre nella G.U. n. 304, è stato pubblicato il D.M. del Viminale, con le linee guida
per l’attuazione dei programmi di rimpatrio volontario e assistito. Il provvedimento fissa i
criteri per l’ammissione degli stranieri irregolari, ai programmi di rimpatrio volontario e
assistito, individuando le organizzazioni, gli enti e le associazioni, utili all’implementazione
del progetto.
L’adesione al sistema permetterà ai migranti, di avere un aiuto logistico e
finanziario, per il rientro volontario e spontaneo nel proprio Paese d'origine.
Tra i punti salienti del programma vi sono vari aspetti da considerare, quali:
la segnalazione e la valutazione del caso;
l'elaborazione di un progetto individuale di reinserimento socio-lavorativo nel Paese
d'origine, che tenga conto delle capacità e delle aspettative del migrante;
il sostegno alla realizzazione del piano nel Paese di origine.
Ravenna, 05 gennaio 2012
p. Se.t.am.
Flavia Valmorra - Roberto Garavini
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