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La 1 a Legge di Ohm<br />
Scopo: Verificare la I legge di Ohm (proporzionalità diretta tra Intensità di Corrente<br />
[I] e la differenza di potenziale [V])<br />
Materiale: 1 filo elettrico (rosso)<br />
2 fili elettrici (neri)<br />
1 reostato<br />
1 resistenza (K 6)<br />
1 derivazione multi - polare (per collegare la resistenza ai cavi)<br />
1 trasformatore (6 V; C.C.)<br />
Strumenti: 1 Tester (utilizzato come amperometro) (portata 0,5 A – A/div 0,01)<br />
1 Tester (utilizzato come voltmetro) (portata 10 V – V/div 0,2)<br />
Disegno:<br />
Metodologia: dopo aver montato il circuito come illustrato in figura ed alimentando<br />
con il trasformatore il circuito con una corrente continua di 6 V, si procede nel<br />
seguente modo:<br />
• si sposta il cursore del reostato fino a che il voltmetro non segnerà 5 divisioni (1<br />
V);<br />
• si osserva l’amperometro e si trascrive su di una tabella il numero di divisioni<br />
riportate;<br />
• si sposta il cursore del reostato in modo che il voltometro segni 10 divisioni (2 V);<br />
• Si osserva di nuovo l’amperometro e si riporta su di una tabella il numero di<br />
divisioni riportate;<br />
• si continua l’esperimento spostando il cursore in modo che il voltmetro segni: 15<br />
div., 20 div., 25 div., 30 div., 35 div.. (i Volt saranno quindi: 3 V, 4 V, 5 V, 6 V, 7 V.)<br />
e segnando sulla tabella, ad ogni spostamento conosciuto del cursore, i relativi<br />
Ampere.
Dati:<br />
N Pv Kv N° Volt Ea Er E% Pa Ka N I Ea Er E Res. Ea Rm<br />
°<br />
%<br />
/ V V/div / V V / / A A/div / A A / / Ω Ω Ω<br />
1 10 0,2 5 1 0,2 0,0<strong>45</strong> 4,5 0,5 0,01 1 0,01 0,01 0,220 22 100 26,33 99,38<br />
2 10 2 2 0,02 100<br />
3 15 3 3 0,03 100<br />
4 20 4 4 0,04 100<br />
5 25 5 5 0,05 100<br />
6 30 6 6 0,06 100<br />
7 35 7 7 0,07 100<br />
8 38 7,6 8 0,08 95<br />
Formule:<br />
Ea = (ErV + ErI)* Rm<br />
Er = Ea/Vm<br />
K = P/50<br />
R = V/I<br />
Calcoli:<br />
Ea = 26,33 = (0,0<strong>45</strong> + 0,220)* 99,38<br />
Er V = 0,0<strong>45</strong> = 0,2/4,<strong>45</strong><br />
K A = 0,01 = 0,5/50<br />
Res. = 100 = 2/0,02<br />
Definizioni:<br />
Pv = portata voltmetro<br />
Kv = valore di una div. del voltmetro<br />
Ea = errore assoluto<br />
Er = errore relativo<br />
E% = errore percentuale<br />
Pa = portata amperometro<br />
Ka = valore di una div. del amperometro<br />
Rm = resistenza media
Grafico:<br />
¢¡¤£¦¥ §¨¥ ©¦¨¡¡¥¨<br />
I [A]<br />
0,10<br />
0,09<br />
0,08<br />
0,07<br />
0,06<br />
0,05<br />
0,04<br />
0,03<br />
0,02<br />
0,01<br />
0,00<br />
0,00 1,00 2,00 3,00 4,00 5,00 6,00 7,00 8,00 9,00<br />
V [V]<br />
Conclusioni: osservando i dati possiamo subito notare che, se noi aumentiamo il<br />
valore della differenza di potenziale, aumenta anche l’intensità della corrente.<br />
Nei dati, possiamo notare come l’errore percentuale relativo alle misurazioni della<br />
differenza di potenziale è risultato abbastanza piccolo (nel grafico infatti si può<br />
notare come le barrette di errore sono abbastanza corte), l’errore percentuale relativo<br />
alle misurazioni dell’intensità di corrente è invece risultato elevato a causa del fondo<br />
scala strumentale non propriamente adeguato alle misure da svolgere (nel grafico<br />
infatti le barrette relative all’asse Y sono più lunghe).<br />
Osservando il grafico si può notare che la differenza di potenziale e l’intensità di<br />
corrente sono legati da una proporzionalità diretta (al raddoppiare di uno, raddoppia<br />
anche l’altro) e si può notare infine che in questo esperimento non si sono fatti grossi<br />
errori poiché la linea di tendenza non si discosta dai punti di riferimento.