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Marina Gulin: Modelli della mente in Freud, Klein ... - grupporacker.org

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MARINA GULIN<br />

MODELLI DELLA MENTE IN FREUD KLEIN E BION<br />

FREUD (ridurre la tensione)<br />

<strong>Freud</strong> voleva creare una scienza esplicativa che provasse le cose. Parte dalla medic<strong>in</strong>a e dai disturbi<br />

neurologici, isterici.<br />

Il suo primo modello è un modello idraulico, che studia come si distribuisce la libido, la tecnica che ne<br />

consegue è la tecnica catartica che evita l’<strong>in</strong>g<strong>org</strong>o di energia. Il secondo modello freudiano è quello genetico,<br />

archeologico che parte dall’evoluzione e crescita del bamb<strong>in</strong>o il quale acquisisce nuovi apprendimenti <strong>in</strong><br />

rapporto al proprio corpo, la tecnica è quella <strong>della</strong> ricostruzione storica, la teoria del trauma. Terzo modello<br />

freudiano relativo alla seconda topica è la teoria strutturale dell’Es, Io e Super-io, dove l’Io è servo di due<br />

padroni; qui la <strong>mente</strong> acquisisce un’immag<strong>in</strong>e più umana e sociale anche se <strong>Freud</strong> non parla ancora<br />

esplicita<strong>mente</strong> di mondo <strong>in</strong>terno.<br />

<strong>Freud</strong> considerava il cervello e la <strong>mente</strong> identici fenomenologica<strong>mente</strong>, dunque un modello neurofisiologico,<br />

darw<strong>in</strong>iano. La vita <strong>della</strong> <strong>mente</strong> era considerata stretta<strong>mente</strong> legata al corpo e ai suoi bisogni, ed era<br />

costante<strong>mente</strong> impegnata a trovare i mezzi per soddisfare i bisogni senza confrontarsi con l’ambiente. In più<br />

trovò che esiste un’altra forza con cui confrontarsi il Super-io. L’Io servo di tre padroni, è <strong>in</strong> cont<strong>in</strong>ua ricerca<br />

di un equilibrio.<br />

La scoperta più importante è il transfert visto come una ripetizione del passato, non come un vivere nel<br />

passato, ma tormentati da esperienze dolorose non assimilate.<br />

I sogni sono una cosa diversa dalla vita onirica, sono delle attività cerebrali con una funzione di supporto del<br />

processo neurofisiologico del sonno, anche se <strong>Freud</strong> li considerava una fonte di <strong>in</strong>formazioni per la<br />

personalità.<br />

Anche se <strong>Freud</strong> a proposito del Super-Io parlò di <strong>in</strong>teriorizzazione non sviluppò il concetto di mondo <strong>in</strong>terno,<br />

nonostante ciò fosse stato evidente nel caso Schreber e nel suo delirio di distruzione del mondo. Questo non<br />

gli permise di avvic<strong>in</strong>arsi al problema <strong>della</strong> salute mentale <strong>in</strong> quanto il suo modello analizzava sola<strong>mente</strong> la<br />

malattia mentale e non la struttura di personalità. <strong>Freud</strong> pensava la <strong>mente</strong> come un elemento unitario ed ebbe<br />

difficoltà a pensare l’emotività come la sostanza <strong>della</strong> vita mentale.<br />

Per <strong>Freud</strong> che partiva da un’idea evoluzionista, l’emotività rappresentava le vestigia delle forme primitive di<br />

comunicazione. Confuse l’esperienza dell’emozione con la comunicazione dell’emozione, dove l’emozione<br />

era un <strong>in</strong>dicatore <strong>della</strong> funzione mentale e non una funzione <strong>in</strong> sé.<br />

Una massa <strong>in</strong>differenziata di energia psichica, che può essere creativa o distruttiva, trova la sua<br />

manifestazione nelle rappresentazioni mentali dell’Es; l’Io, che ha sviluppato la coscienza, cioè l’apparato<br />

per la percezione delle qualità psichiche, cerca di tradurre queste rappresentazioni <strong>in</strong> azioni nel mondo con lo<br />

scopo di ridurre la tensione.<br />

Compito è servire o eludere le richieste <strong>della</strong> realtà e del Super-Io, pertanto l’Io ricorre a degli espedienti:<br />

<strong>in</strong>terpone il pensiero tra desiderio e azione, compie azioni per modificare la realtà, usa la soddisfazione<br />

alluc<strong>in</strong>atoria del desiderio, usa i meccanismi di difesa per modificare l’angoscia come segnale (conseguente<br />

al conflitto).<br />

L’Io ha uno sviluppo psicosessuale <strong>in</strong> stadi che sono determ<strong>in</strong>ati <strong>in</strong> parte dalla maturazione dell’<strong>org</strong>anismo<br />

fisico, <strong>in</strong> parte dalle richieste dell’ambiente, progredendo dal narcisismo primario alla genitalità.<br />

La pratica psicoanalitica si occupa dei disturbi aldilà degli stadi narcisistici. Il metodo è quello delle libere<br />

associazioni,l’analisi delle resistenze, l’<strong>in</strong>terpretazione dei sogni, la ricostruzione dell’evoluzione del


disturbo, elim<strong>in</strong>ando le rimozioni, dim<strong>in</strong>uendo perversioni e consentendo e promuovendo la crescita e lo<br />

sviluppo psicosessuale. I meccanismi di difesa sono quelli del lavoro onirico e vengono abbandonati una<br />

volta resi coscienti. I meccanismi di difesa si manifestano come: rimozione, proiezione, <strong>in</strong>troiezione,<br />

d<strong>in</strong>iego, negazione, isolamento e scissione dell’Io.<br />

E’ un modello di un sistema meccanico causale che vuol spiegare le deviazioni dallo sviluppo normale e vuol<br />

essere una base per una terapia. Non è un sistema di descrizione del funzionamento mentale.<br />

KLEIN (generare significato)<br />

E’ un modello esplicita<strong>mente</strong> freudiano, ma implicita<strong>mente</strong> diverso. Non è un modello di un sistema causale,<br />

ma è una descrizione <strong>della</strong> geografia <strong>della</strong> vita fantastica.<br />

La Kle<strong>in</strong> ascoltò i bamb<strong>in</strong>i parlare dell’<strong>in</strong>terno del proprio corpo e di quello <strong>della</strong> madre, scoprendo che<br />

viviamo non <strong>in</strong> uno ma <strong>in</strong> due mondi, cioè oltre che <strong>in</strong> quello esterno anche <strong>in</strong> un mondo <strong>in</strong>terno altrettanto<br />

reale. Scopre l’<strong>in</strong>terno <strong>della</strong> <strong>mente</strong>, come teatro che genera il significato: le forme esterne si impregnano di<br />

significatività emotiva.<br />

Il concetto di fantasia <strong>in</strong>conscia acquista un’importanza fondamentale e si sviluppa e caratterizza nel mondo<br />

<strong>in</strong>terno. I sogni acquistano un nuovo significato, non hanno più la funzione di protettori del sonno, ma sono<br />

quadri <strong>della</strong> vita onirica che procede senza <strong>in</strong>terruzioni da svegli o da addormentati: sogni durante il sonno e<br />

fantasia <strong>in</strong>conscia durante la veglia.<br />

Dunque il mondo <strong>in</strong>terno è un luogo, uno spazio di vita, luogo di generazione di significato. Il Super-Io di<br />

<strong>Freud</strong> si trasforma nel concetto di oggetto <strong>in</strong>terno. La realtà psichica come luogo di relazione e di<br />

generazione di significato che poi si dispiega nel mondo esterno.<br />

La Kle<strong>in</strong> trasforma la scienza baconiana che vuol spiegare <strong>in</strong> base ad un modello causale e che vuol def<strong>in</strong>ire<br />

leggi assolute, <strong>in</strong> scienza descrittiva che osserva e descrive i fenomeni (<strong>in</strong>f<strong>in</strong>iti) <strong>in</strong> quanto fenomeni <strong>della</strong><br />

fantasia e non eventi f<strong>in</strong>iti come l’elim<strong>in</strong>azione freudiana dell’energia mentale del cervello. Si tratta di un<br />

punto di vista geografico del modello <strong>della</strong> <strong>mente</strong> che considera i fenomeni mentali, che provengono da un<br />

livello diverso da quello del cervello, anche se dipendenti dal funzionamento del livello cervello-corpo.<br />

Si può parlare di un aspetto teologico <strong>della</strong> personalità dove ogni persona deve avere una ‘religione’, dove<br />

gli oggetti <strong>in</strong>terni hanno una funzione di dei che attuano nella <strong>mente</strong>.<br />

Trasforma il ‘narcisismo’, <strong>della</strong> teoria <strong>della</strong> libido e del suo attaccamento per il corpo, <strong>in</strong> un concetto più<br />

sociale e <strong>org</strong>anizzativo. I fenomeni narcisistici si orig<strong>in</strong>ano dai rapporti <strong>in</strong>fantili <strong>della</strong> personalità all’<strong>in</strong>terno<br />

<strong>della</strong> realtà psichica, nella misura <strong>in</strong> cui sono <strong>in</strong> competizione con figure parentali che attuano le funzioni<br />

div<strong>in</strong>e.<br />

Questa visione geografica di una nuova metapsicologia ampliata richiede una modifica del concetto di<br />

transfert che riguarda così i fenomeni visti come esteriorizzazioni del presente immediato <strong>della</strong> situazione<br />

<strong>in</strong>terna da studiare <strong>in</strong> quanto realtà psichica.<br />

Nevrotico non è colui che soffre di ricordi ma colui che vive nel passato con le qualità del suo mondo<br />

<strong>in</strong>terno: l’<strong>org</strong>anizzazione narcisistica sta <strong>in</strong> opposizione alle relazioni oggettuali come l’ateismo sta <strong>in</strong><br />

opposizione al teismo. Ciò significa che se non si ha fiducia negli ‘oggetti <strong>in</strong>terni’ si vive <strong>in</strong> uno stato di<br />

‘disperazione’. Se non c’è fiducia nelle funzioni degli dei <strong>in</strong>terni è il Sé che deve svolgere queste funzioni e<br />

pertanto è costretto a riscontrare la sua <strong>in</strong>adeguatezza. Per la Kle<strong>in</strong> questa collocazione appare nella<br />

posizione Schizo-paranoide, di auto<strong>in</strong>teresse, diversa dalla posizione depressiva il cui valore centrale è<br />

l’<strong>in</strong>teresse per l’altro. Introduce così il concetto di valore nella visione psicoanalitica <strong>della</strong> <strong>mente</strong>, valori che<br />

<strong>Freud</strong> aveva escluso a causa <strong>della</strong> sua costante preoccupazione di mantenere una prospettiva rigorosa<strong>mente</strong><br />

scientifica.<br />

La Kle<strong>in</strong> descrive una <strong>mente</strong> che si occupa del significato, dei valori, che oscilla nei rapporti tra il narcisismo<br />

e i rapporti con gli oggetti, che vive <strong>in</strong> due mondi, <strong>in</strong>terno ed esterno.


Nel ’46 descrive due meccanismi: la scissione e l’identificazione proiettiva. Questi meccanismi<br />

rappresentano i modi con cui la <strong>mente</strong> distrugge l’unità orig<strong>in</strong>aria. In questo modo la Kle<strong>in</strong> amplia la<br />

descrizione di <strong>Freud</strong> dello sc<strong>in</strong>dersi dell’Io. L’<strong>in</strong>tegrarsi delle scissioni è un processo arduo e doloroso che<br />

porta alla trasformazione dei valori da quelli <strong>della</strong> posizione schizo-paranoide a quelli <strong>della</strong> posizione<br />

depressiva.<br />

Il concetto di identificazione proiettiva moltiplica i mondi <strong>in</strong> cui le parti <strong>della</strong> <strong>mente</strong> possono vivere: vivere<br />

<strong>in</strong> un altro oggetto è vivere <strong>in</strong> un altro mondo.<br />

La Kle<strong>in</strong> dunque mette al centro il concetto di valore, di fantasie <strong>in</strong>consce <strong>in</strong> quanto processo del pensare da<br />

dove si genera il significato, l’emotività diviene il nocciolo <strong>della</strong> questione del significato.<br />

La personalità è qualcosa divisa <strong>in</strong> parti, ognuna delle quali possiede un <strong>in</strong>sieme di funzioni mentali<br />

completo; la Kle<strong>in</strong> poteva <strong>in</strong>vestigare le relazioni tra le parti separate del Sé tra loro e con gli oggetti <strong>in</strong>terni<br />

ed esterni.<br />

La terapia ha come scopo la riesperienza del processo evolutivo con il transfert, attraverso l’<strong>in</strong>terpretazione.<br />

Si tratta di un’esperienza evolutivo-corretiva, con la re<strong>in</strong>tegrazione delle parti scisse del Sé e degli oggetti e<br />

il raggiungimento <strong>della</strong> posizione depressiva. E’ possibile modificare l’ist<strong>in</strong>to di morte e l’atteggiamento<br />

<strong>in</strong>vidioso. Si tratta di un modello che consente di <strong>in</strong>vestigare le relazioni oggetuali e le <strong>org</strong>anizzazioni<br />

narcisistiche.<br />

I meccanismi di difesa non sono più, come per <strong>Freud</strong>, a base neurofisiologica, ma si tratta di fantasie<br />

<strong>in</strong>consce effettuate attraverso l’onnipotenza: meccanismi schizoidi, scissione e identificazione proiettiva;<br />

meccanismi maniacali, d<strong>in</strong>iego <strong>della</strong> realtà psichica; meccanismi ossessivi, controllo onnipotente e<br />

separazione oggettuale.<br />

La Kle<strong>in</strong> non descrive l’uomo pensante tra <strong>in</strong>dividui pensanti, descrive le relazioni <strong>in</strong>time ma non le relazioni<br />

casuali, contrattuali. Mette al centro la relazione fondamentale per lo sviluppo e per la crescita, che non è più<br />

solo un processo <strong>in</strong>nato ed evolutiva<strong>mente</strong> determ<strong>in</strong>ato. La <strong>mente</strong> è un dischiudersi grazie all’accudimento e<br />

protezione.<br />

BION (ricerca <strong>della</strong> verità assoluta)<br />

Come <strong>Freud</strong>, Bion vede la <strong>mente</strong> <strong>in</strong> isolamento, ma che lotta per liberarsi del livello proto-mentale <strong>della</strong> vita<br />

di gruppo ad assunto di base, e che ha bisogno del gruppo perché le scoperte vengano perpetuate. Come per<br />

la Kle<strong>in</strong> la <strong>mente</strong> si sviluppa nella relazione madre-bamb<strong>in</strong>o dove l’essenza è la comprensione e non la<br />

gratificazione, come lo era per la Kle<strong>in</strong>, e la mancata comprensione anziché la frustrazione.<br />

Per Bion la crescita <strong>della</strong> <strong>mente</strong> è lo sviluppo <strong>della</strong> capacità di pensare sulle esperienze emotive che<br />

permettono l’apprendimento e il cambiamento con capacità nuove. Ostacoli sono il passato e il futuro.<br />

Il modello bioniano si occupa <strong>della</strong> <strong>mente</strong> come apparato per pensare e apprendere, <strong>della</strong> comprensione delle<br />

esperienze emotive che la colpiscono mentre le osserva attraverso la capacità di attenzione selettiva<br />

(coscienza). La <strong>mente</strong> trasforma le esperienze emotive <strong>in</strong> pensieri usati per pensare per aumentare il livello di<br />

astrazione e raff<strong>in</strong>atezza, grazie alla funzione alfa. Funzione <strong>in</strong>troiettata nell’<strong>in</strong>fanzia come un seno che<br />

riceve le identificazioni proiettive (angoscia caotica) che mette ord<strong>in</strong>e nel caos <strong>in</strong> una forma equivalente<br />

all’avere fantasie e sogni.<br />

Se la <strong>mente</strong> può contenere una nuova idea senza comprimerla e distruggerla ne consegue un orientamento<br />

depressivo verso la nuova idea che, con il fatto selezionato, la <strong>org</strong>anizza con quelle vecchie. La verità se<br />

amata viene digerita e nutre la <strong>mente</strong>, se è odiata o l’angoscia viene elusa, produce bugie, veleno per la<br />

<strong>mente</strong>.


Bion osserva pazienti schizofrenici, e studia le funzioni che vengono turbate (difficoltà a pensare). Per Bion<br />

la scissione e l’identificazione proiettiva non riguardano solo le strutture di personalità, ma anche le funzioni<br />

dell’Io, cioè il pensare, l’attenzione, la verbalizzazione, l’azione, il giudizio. Pensa che la <strong>mente</strong> può<br />

aggredire se stessa. Osserva lo sc<strong>in</strong>dersi di funzioni mentali particolari, cioè le proiezioni di oggetti, di parti<br />

<strong>della</strong> personalità che contengono le funzioni isolate, proiezione che rende il Sé <strong>in</strong>capace di usare quelle<br />

funzioni.<br />

Nella sua teoria del pensiero Bion <strong>in</strong>nanzitutto separa il concetto di pensieri da quello del pensare. Inoltre<br />

modifica l’idea di relazione madre-bamb<strong>in</strong>o, dove la madre svolge la funzione di modulare il dolore mentale<br />

del bamb<strong>in</strong>o e lo fa crescere. Qu<strong>in</strong>di lo sviluppo <strong>della</strong> <strong>mente</strong> non è un fatto biologico (<strong>Freud</strong>), non è un<br />

dischiudersi (Kle<strong>in</strong>), ma è un fatto autonomo nel senso che si autocostruisce digerendo le esperienze.<br />

La madre attraverso la reverie, restituisce le esperienze dolorose, positive e negative, del bamb<strong>in</strong>o, <strong>in</strong> uno<br />

stato che permette l’<strong>in</strong>s<strong>org</strong>ere del pensare e del sognare. Il periodo di dipendenza del bamb<strong>in</strong>o è molto lungo<br />

per permettere l’<strong>in</strong>troiezione <strong>della</strong> madre <strong>in</strong> quanto oggetto pensante, non <strong>in</strong> quanto oggetto che serve.<br />

Bion nell’elaborare la griglia <strong>in</strong>globa i concetti frudiani e quelli kle<strong>in</strong>iani, e descrive i diversi livelli di<br />

complessità dei pensieri nella loro astrazione.<br />

Accanto elabora l’ipotesi di una griglia negativa, o antipensiero, che rappresenta qualcosa che si oppone alla<br />

scoperta <strong>della</strong> verità, un sistema per generare menzogne (parte satanica del Sé). Le bugie possono essere<br />

esperienze non trasformate (elementi beta), pensieri degradati (<strong>in</strong>versione <strong>della</strong> funzione alfa), sistemi<br />

deliranti e alluc<strong>in</strong>osi.<br />

Le parti <strong>della</strong> personalità che sono legate <strong>in</strong> un rapporto di dipendenza, di amore con l’oggetto buono,<br />

vengono costante<strong>mente</strong> trasc<strong>in</strong>ate via dalle menzogne <strong>in</strong> modo da abbandonare il rapporto con la verità,<br />

rappresentando la fonte primaria di malattia mentale, o morte <strong>della</strong> <strong>mente</strong>.<br />

Parlare di verità e menzogne porta lo studio per il significato ad un livello estetico, aiuta a discrim<strong>in</strong>are tra<br />

diversi livelli di rapporto: rapporti <strong>in</strong>timi, che portano allo sviluppo <strong>della</strong> <strong>mente</strong>, rapporti contrattuali e<br />

rapporti casuali.<br />

La modifica del modello <strong>della</strong> <strong>mente</strong> di Bion consiste nel dare all’emozione la sua collocazione: le passioni<br />

sono il significato dei rapporti <strong>in</strong>timi, mentre i rapporti contrattuali e casuali non contribuiscono alla crescita<br />

e allo sviluppo.<br />

Compito dell’analista è condividere l’esperienza emotiva, favorendo la crescita di nuove idee con la proprie<br />

astrazioni.I meccanismi di difesa sono rappresentati da varie forme di bugie, dal fallimento dell’apparato per<br />

pensare, non si tratta solo di difesa dall’angoscia, ma di veri disturbi <strong>della</strong> capacità di pensare, ossia attacchi<br />

alla capacità di pensiero o antipensiero.Bion apre una nuova area di osservazione. l’area dell’assenza di<br />

attività <strong>della</strong> <strong>mente</strong> (come ad esempio l’autismo) permettendo di descrivere nuovi fenomeni oltre alla<br />

nevrosi e alla perversione, def<strong>in</strong>endo cioè un metodo scientifico di <strong>in</strong>vestigazione e di descrizione.<br />

Bibliografia: D.Meltzer ‘Lo sviluppo kle<strong>in</strong>iano’ ed.Borla, 1982.<br />

D.Meltzer ‘La vita onirica’ ed Borla, 1989.<br />

Gorizia, 14 settembre 2007.<br />

<strong>Mar<strong>in</strong>a</strong> <strong>Gul<strong>in</strong></strong>.

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