Il volto e la maschera
Una mostra allestita alla Galleria Baroni di Milano che ha indagato il difficile e intrigante rapporto tra le identità svelate o rivelate e quelle più sfumate o nascoste attraverso sculture, dipinti e disegni del Novecento italiano.
Una mostra allestita alla Galleria Baroni di Milano che ha indagato il difficile e intrigante rapporto tra le identità svelate o rivelate e quelle più sfumate o nascoste attraverso sculture, dipinti e disegni del Novecento italiano.
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Pietro Me<strong>la</strong>ndri (Faenza 1885 - Faenza 1976),<br />
La Malinconia, <strong>maschera</strong> in ceramica smaltata, 1932.<br />
"Si tratta di una rara opera autografa di Pietro Me<strong>la</strong>ndri<br />
risalente al 1932, nota come "La malinconia" e pubblicata<br />
sul<strong>la</strong> rivista "Domus" nel maggio 1933. <strong>Il</strong> modello potrebbe<br />
richiamare alcune creazioni di Carlo Lorenzetti, scultore<br />
veneziano di cui Me<strong>la</strong>ndri utilizzò diverse p<strong>la</strong>stiche<br />
("Diana", "Cupido"), ma direi piuttosto che possiamo<br />
annoverare l'opera fra le creazioni originali dello stesso<br />
Me<strong>la</strong>ndri, al pari del<strong>la</strong> "Maschera del vento", del<strong>la</strong> "Testa di<br />
Medusa" e di diverse altre - riferibili allo stesso periodo. "<br />
Emanuele Gaudenzi, critico d'arte.<br />
Nel<strong>la</strong> pagina accanto: Domenico Matterucci (Faenza<br />
1914-1991), <strong>maschera</strong> funeraria di Barbara Manfredi in<br />
ceramica, modello tratto dal famoso monumento sepolcrale.<br />
Anni 60.