Assemblaggio Maggio-Giugno 2015

LINEA DIRETTA Un anno di attività associativa raccontata da chi è protagonista.
ISSN 1973-7254
DCOOS2922
NAZ/039/2008
INCONTRI Un nuovo impulso alla manifattura italiana viene dalla Fabbrica Intelligente.
APPLICAZIONI Robot scara al servizio dell’assemblaggio nell’industria cosmetica.
PubliTec Via Passo Pordoi 10 20139 Milano
Soluzioni di
& meccatronica
Maggio-Giugno 2015 110
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SOMMARIO
110
ISSN 1973-7254
Maggio-Giugno 2015
AIDAM NEWS
Vi racconto un anno di attività
associativa
Let Me Tell You About a Whole Year
of Association Activity
di Fabrizio Garnero pag. 20
CRONACA
Efficienza e innovazione:
la strategia è vincente
Efficiency and Innovation:
the Successful Strategy
di Vittoria Ascari pag. 37
CRONACA
Nuove soluzioni alla fiera
del packaging
New Solutions at the Packaging Trade Fair
di Vittoria Ascari pag. 44
CRONACA
Gamma rinnovata per il mondo
del packaging
A New Range of Products for
the Packaging World
di Noemi Sala pag. 29
Cavi per la trasmissione
dati nella robotica
Data Cables for Robotics
di Massimo Brozan pag. 33
Soluzioni a prova di Industry 4.0
Industry 4.0 Proof Solutions
di Ginevra Leonardi pag. 41
APPLICAZIONI
Robot scara per l’assemblaggio
nell’industria cosmetica
Scara Robots for Assembly
in the Cosmetics Industry
di Ginevra Leonardi pag. 56
PubliTec
MAY-JUNE 2015 3

SOMMARIO
PROFILO
Meccatronica e Innovazione
“made in Puglia”
“Made in Puglia” Mechatronics and Innovation
di Fabrizio Cavaliere pag. 60
INCONTRI
Verso la fabbrica in rete del futuro
Toward the Networked Factory of the Future
di Noemi Sala pag. 72
SOLUZIONI
Il robot è diventato un gentleman
The Robot Became a Gentleman
di Massimo Brozan pag. 82
Un gruppo dinamico per
combattere la crisi
A Dynamic Group to Fight the Crisis
di Noemi Sala pag. 64
INCONTRI
Nuovo impulso alla manifattura
italiana
New Impetus to Italian Manufacturing
di Noemi Sala pag. 68
Inaugurato il nuovo Application
Centre a Torino
The New Application Centre
in Turin Was Inaugurated
di Fabrizio Garnero pag. 76
Come rendere automatica
l’automazione
Making Automation Automated
di Ginevra Leonardi
pag.86
Il robot lavorerà ancora
più vicino all’uomo
The Robot will Work Even Closer to Humans
di Fabrizio Garnero
pag.90
AIdAM NEWS pag. 17
RIBALTA pag. 48
4 MAGGIO-GIUGNO 2015 & meccatronica 110

Parola d’ordine: Innovazione
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ISSN 1973-7254
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I N
COPERTINA
110
Maggio-Giugno 2015
Soluzioni di Assemblaggio & meccatronica
Anno Diciassettesimo
Numero 110 Maggio-Giugno 2015
Pubblicazione iscritta al numero 684 del registro
di cancelleria del Tribunale di Milano, in data
19 ottobre 1998.
Direttore responsabile: Fernanda Vicenzi.
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Comunicazione al numero 2181 (28 settembre 2001).
PubliTec Via Passo Pordoi 10 20139 Milano
LINEA DIRETTA Un anno di attività associativa raccontata da chi è protagonista.
INCONTRI Un nuovo impulso alla manifattura italiana viene dalla Fabbrica Intelligente.
APPLICAZIONI Robot scara al servizio dell’assemblaggio nell’industria cosmetica.
Soluzioni di
& meccatronica
Maggio-Giugno 2015 110
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La natura non smette mai di sorprenderci per i suoi straordinari esempi di bellezza e
funzionalità.
Quindi non c’è da meravigliarsi che le creature che troviamo in natura siano fonte
di ispirazione per il Bionic Learning Network Festo. Uno degli ultimi progetti è il
BionicKangaroo, che incarna le più evolute tecniche di produzione, come l’uso
efficiente delle risorse e il recupero di energia, l’integrazione di funzioni e l’interazione
uomo-macchina. Il BionicKangaroo riproduce la caratteristica distintiva dei canguri veri:
la capacità di recuperare e accumulare l’energia, per rilasciarla nel salto successivo.
Il Condition Monitoring e una moderna tecnica di controllo, assicurano la stabilità
per il salto e l’atterraggio. Il canguro raggiunge la potenza di salto con l’aiuto della
pneumatica. Nei punti in cui è richiesta la massima precisione di posizionamento
vengono impiegati motori elettrici, per esempio per regolare la coda e i fianchi. Festo
dimostra così come sia possibile combinare la tecnologia pneumatica e quella elettrica
per ottenere un sistema altamente dinamico.
Nature doesn’t cease to amaze as for its extraordinary examples of beauty and
functionality. It comes as no surprise that natural creatures are a source of inspiration
for Festo Bionic Learning Network. One of the latest projects is named BionicKangaroo.
It embodies the most advanced manufacturing techniques, such as the efficient use
of resources and energy recycling, or the integration of functions and human-machine
interaction. The BionicKangaroo reproduces the distinctive feature of real kangaroos:
their ability to recover and store energy, just to release it in the following jump. Condition
Monitoring and a modern control technique ensure stability of either jumping or landing.
Kangaroos reach their jumping power with the help of pneumatics. Wherever the highest
positioning precision is needed, some electrical motors are used, for instance to adjust
both tail and hips. Therefore, Festo shows that it is possible to combine pneumatic and
electric technology in order to obtain a highly dynamic system.
Questa rivista le è stata inviata tramite abbonamento. Le
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Agenti di vendita
Marino Barozzi, Patrizia Bulian,
Enrico Di Amario, Marina Gallotti,
Gianpietro Scanagatti
Comitato Tecnico
Fabio Greco
Sergio Paganelli
Franco Perico
Massimo Vacchini
Stampa
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ABL Automazione........................................... 9
Adept Technology............................................49
Advanced Technologies...............................14
AIdAM................................................ 17, 20, 36
Alfamatic........................................................40
Alta Brillanza .................................................67
APULIAMECH.................................................60
Automationware...................................... 49,53
Balluff Automation .......................................59
Bosch Rexroth Group.............................16, 41
Brevetti Stendalto .........................................54
Camozzi............................................................1
Cosberg...........................................................68
CTA ................................................................43
Datalogic Automation......................................52
DELO .............................................................17
Desoutter Italiana............................................52
EFD.............................................................7, 48
EMO 2015.......................................................71
EXPOlaser .....................................................89
Fanuc Italia ......................................................5
Festo................................................. 1ª cop., 72
Fraunhofer IPA.................................................82
Gimatic ..........................................................52
Idm Automation...............................................56
igus.......................................................33 50,51
Image S...........................................................35
Iscra dielectrics .................................... 4ª cop.
ISRA Vision......................................................86
8 MAGGIO-GIUGNO 2015
& meccatronica 110

CONTENUTI
Kabelschlepp Italia .......................................15
Kistler Italia..............................................37, 55
K.L.A.IN.robotics.....................................28, 64
Kuka Roboter Italia..........................................76
Lenze Italia......................................................53
Linearteck .....................................................63
Mitsubishi Electric Europe............. 2ª cop., 56
Mondial ..........................................................47
Motek – Bondexpo 2015...............................95
NSK Italia........................................................50
Omnicos Group...............................................56
OTS Assembly .............................................32
Panasonic Electric Works................................51
Pneumax ....................................................... 11
Procma............................................................60
Rollon..............................................................29
Rulmeca Holding.............................................44
Schneider Electric...........................................54
Schunk Intec.................................... 3ª cop., 82
Sinta ...............................................................39
SMC Italia...................................................... 19
TCM Group......................................................64
Tiesse Robot...................................................55
TMP Engineering ..........................................81
Vision .............................................................31
Vuototecnica................................................... 2
WEISS Italia....................................................48
Zimmer Group Italia......................................12
10 MAGGIO-GIUGNO 2015
& meccatronica 110

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Associazione
Italiana di
Automazione
Meccatronica
Progettazione e simulazione: l’integrazione ottimale
Una volta un prodotto doveva rispondere alle sole leggi della meccanica; oggi anche l’elettronica,
l’automazione e il software giocano un ruolo altrettanto fondamentale. La progettazione, la
simulazione e i dati di prodotto generati nelle diverse discipline devono essere integrati, altrimenti
il prodotto finale potrebbe non avere le caratteristiche per diventare un successo di mercato
e/o garantire gli opportuni margini. Le soluzioni ci sono, anche se sull’integrazione il margine di
miglioramento rimane ampio.
Prodotti buoni già dalla prima realizzazione fisica
In un contesto in cui l’integrazione dei dati e delle informazioni gioca un ruolo fondamentale,
permangono situazioni in uno stato embrionale che non consentono l’ottimizzazione di funzionalità,
tempi e costi delle diverse fasi dello sviluppo prodotto. Tuttavia, la progettazione (CAD) è un’attività
che da tempo va di pari passo con quella della simulazione (CAE). O meglio, la simulazione,
per i prodotti innovativi, è diventata una parte integrante del processo di progettazione. I due
acronimi sono rimasti distinti perché individuano due tipologie di applicazioni che hanno finalità e
funzionalità diverse. Due tecnologie software che si sono presentate al mercato con l’obiettivo di
soddisfare due figure professionali distinte e contigue: il progettista e lo strutturista (il simulatore).
Il processo era seriale: il progettista realizzava e mandava il progetto allo strutturista, il quale
simulava e dava una sua certificazione sul rispetto delle regole della fisica, delle normative e/o
delle regole aziendali. Oggi i programmi applicativi e la conoscenza dei progettisti si sono evoluti:
le applicazioni software sono sempre più performanti e adeguate alle crescenti esigenze di
sviluppare prodotti buoni fin dalla prima realizzazione fisica.
Un tipico processo CAE per la parte meccanica si articola in più fasi: pre-processing, soluzione
e postprocessing. Nella fase di pre-processing si modellano la geometria e le proprietà fisiche
del prodotto, oltre alle condizioni ambientali, sotto forma di carichi applicati e vincoli. Il modello
viene poi risolto utilizzando una formulazione matematica adeguata e infine, nella fase di post-processing,
i risultati vengono visualizzati per la revisione. Gli applicativi CAE supportano un’ampia
gamma di attività e fenomeni, fra cui: analisi delle sollecitazioni e analisi dinamica su componenti
e assiemi mediante analisi a elementi finiti; analisi fluido-termica mediante fluidodinamica computazionale;
analisi del rumore; analisi cinematica e dinamica dei meccanismi; simulazione di eventi
meccanici; analisi dei sistemi di controllo; simulazione del sottosistema elettrico e simulazione
dell’automazione e dell’interazione meccatronica.
I numerosi benefici del CAE
La risposta ad alcuni problemi complessi può richiedere la simulazione di diversi fenomeni per
poter riprodurre la fisica sottostante e, quindi, fornire una giusta risposta. Il miglior risultato si ottiene
quando è possibile simulare gli effetti generati dalle diverse fisiche analizzate in un sistema
integrato e non solo singolarmente. Una delle aree che a oggi ha generato risposte autocentranti
è quella della simulazione rivolta all’automazione e all’integrazione tra meccanica, elettronica e,
non ultimo, il software che sovraintende al sistema. Diverse le soluzioni che operano secondo
una logica di verticalizzazione: simulazione, funzionamento elettrico, automatismi; pochi e timidi i
tentativi di colloquiare e interagire con l’immenso patrimonio di simulazione meccanica presente
sul mercato. Anche perché le risorse tecniche rimangono distinte, in alcuni casi gli esperti
dell’automazione e del software operano all’esterno dell’azienda. Una altà operativa in cui diventa
complicato cogliere tutte le opportunità e i vantaggi dell’integrazione. Il CAE offre vantaggi quali la
riduzione dei costi e del tempi di sviluppo dei prodotti, e un miglioramento della qualità e della
resistenza dei prodotti stessi. Le scelte di progetto possono essere compiute in base all’impatto
di ogni decisione sulle prestazioni. I progetti possono essere valutati e perfezionati mediante
simulazioni a computer, ma anche tramite collaudi su prototipi virtuali sostanzialmente identici a
quelli fisici risparmiando tempo e denaro.
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Vita dell´attuatore: > 1 miliardo di cicli
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MAY-JUNE 2015 17

Associazione
Italiana di
Automazione
Meccatronica
Design and Simulation: the Optimal Integration
At a previous time a product only
had to respect the laws of mechanics;
today also electronics,
automation and software play a
similar key role. Design, simulation
and product data generated in the
different disciplines need to be integrated,
otherwise the final product
might not have the features to
become a market success and/or
guarantee the appropriate profit
margins. Solutions exist, even if
there is still room for improvement
as for integration.
Developing successful
products since the very
first physical realization
In a context where data and information
integration plays a key role,
while remaining just in the field of
the so-called technical computer
science, there are still situations at
an embryonic stage that stop the
optimization of functionalities, time
and costs of the different stages in
the product development process.
However, design (CAD) is an activity
that has long gone hand in
hand with simulation (CAE). That
is to say, successful and profitable
simulation for innovative products
has become a full part of the design
process. The two acronyms
are still distinct as they identify two
types of applications with different
aims and functionalities. Two software
technologies that historically
introduced themselves to the market
with the aim of satisfying two
different and adjacent professionals:
the designer and the structural
engineer (simulator).
The process was serial: the designer
created and sent the project
to the structural engineer, who
simulated and provided a certification
stating if the laws of physics,
legislations (if existing) and/
or corporate rules were respected.
Nowadays application programs
and designers’ knowledge have
evolved hand in hand: software
applications are increasingly performing
and suitable for the growing
need to develop successful
products since the very first physical
realization.
CAE applications
support multiple
activities
A typical CAE process for the
mechanical part is articulated in
different stages: pre-processing,
solution and post-processing. In
the pre-processing stage the geometry
and physical features of
the product to be manufactured
are shaped, in addition to shaping
environmental conditions, in the
form of applied loads and constraints.
Then the model is solved
by using a suitable mathematical
formulation and, in the end, in the
post-processing stage, results
are visualized for revision. CAE
applications now support a wide
range of activities and phenomena,
among which are: stress and
dynamic analysis on components
and assemblies by means of finite
element analysis (FEA); thermal-fluid
analysis via computational
fluid dynamics (CFD); noise
analysis; kinematic and dynamic
analysis of mechanisms; simulation
of mechanical events; analysis
of control systems; simulation
of electrical subsystem and simulation
of mechatronic automation
and interaction.
The several benefits
of CAE
The answer to some complex problems
may require the simulation of
different phenomena to recreate the
underlying physics and, therefore,
give the right answer.
In such a case, the best result is
achieved whenever it is possible to
simulate the effects generated by
the different physics analyzed within
an integrated system and not
just individually. One of the areas
that today is generating self-centring
answers is the one of simulation
addressed to automation and
integration between mechanics,
electronics, and, not least, software
that supervises the system.
Several solutions work according to
a verticalization logic: simulation,
electrical operation, automatisms;
attempts to communicate and interact
with the immense capital of mechanical
simulation (or similar) on
the market are instead few and shy.
This is also because technical resources
are still distinct, sometimes
automation and software experts
work outside the company. An operational
reality in which taking all
the opportunity and benefits of integration
is complicated. CAE offers
advantages such as the reduction
of product development costs and
time, as well as the improvement of
product quality and strength.
Design choices can be taken according
to the impact of each decision
on performances. Designs
can be assessed and refined using
computer simulations, as well as
through tests on virtual prototypes
that are basically identical to the
physical ones, thus saving time and
money.
18 MAGGIO-GIUGNO 2015 & meccatronica 110

www.smcitalia.it

Associazione
Italiana di
Automazione
Meccatronica
Vi racconto un anno
di attività associativa
di Fabrizio Garnero
Lo scorso 20 aprile, l’annuale assemblea dell’AIdAM, svoltasi nel
prestigioso e innovativo contesto dell’Istituto di BioRobotica,
Scuola Superiore Sant’Anna, presso il Polo Sant’Anna Valdera,
ha dato l’opportunità di incontrare Alessandro Torsoli,
Presidente dell’Associazione Italiana di Automazione
e Meccatronica per fare, con lui, il punto sull’attuale contesto di
mercato in cui operano le aziende del comparto e stilare un
resoconto di tutta l’attività associativa svolta nel corso dell’anno,
e proprio da qui siamo partiti con l’intervista.
P
residente Torsoli, il 2014, che anno è
stato per l’Associazione?
Lo definirei di transizione e cambiamento perché
abbiamo profondamente rinnovato gli organi di indirizzo
e controllo dell’Associazione, sostituendo figure storiche
che erano con noi fin dalla nostra fondazione. È stato fatto
un buon lavoro, anzi approfitto dell’occasione per ringraziare
pubblicamente sia il Comitato di Presidenza sia
il Consiglio Direttivo per il tempo e l’impegno dedicato,
con un ringraziamento particolare e doveroso a Milena
Longoni di Image S che ha portato, oltre alla competenza
professionale, un tocco di classe e di eleganza nei nostri
Comitati di Presidenza.
Nel 2014 abbiamo portato avanti anche il passaggio
amministrativo con l’attribuzione all’Associazione della
Partita Iva, il passaggio alla contabilità industriale (per
competenza e non più mista cassa-competenza come
era in passato) e alla gestione amministrativa con commercialista.
Il 2015 sarà ancora un anno di passaggio tra
la vecchia gestione e la nuova gestione e gli associati dovranno
avere un po’ di pazienza e lavorare su due formati
diversi per la lettura dei bilanci: dal 2016 avremo però
l’intera documentazione sia di bilancio preventivo che di
bilancio consuntivo espressa con la nuova modalità.
A livello di mercato, in quale scenario si sono
mosse le aziende associate? Possiamo finalmente
considerarci fuori dalla palude?
Se mi consente, vorrei partire da una sorta di “spaccato”
della situazione economica italiana per poi concentrare
l’attenzione sul contesto di mercato in cui abbiamo operato
e capire se siamo finalmente usciti dalla crisi. Purtroppo
le mie considerazioni partono da alcuni dati sconcertanti.
Nel corso del 2014 sono, infatti, fallite ancora
14.000 aziende portando il totale, dall’inizio della crisi nel
2008, a oltre 82.000 imprese. Sono stati persi più di 1 milione
di posti di lavoro e il Pil italiano è diminuito del 9,1%
20 MAGGIO-GIUGNO 2015 & meccatronica 110

ispetto al picco pre-crisi toccato nel 2007. Molti studi indicano
che metà di questa riduzione non sarà recuperata
prima del 2019 e per l’altra metà la perdita sarà ancora
più persistente. La disoccupazione generale è vicina al
13% e quella giovanile è prossima al 43%.
Il calo del mercato interno è stato poco meno del 20%,
solo in parte compensato dall’incremento dell’export
che, fortunatamente, dimostra quanto sia ancora vivo il
nostro tessuto imprenditoriale. La doppia, profonda e lunga
recessione, ha intaccato nettamente il potenziale di
crescita del Paese, abbassandolo dall’1,1% precedente,
a meno di mezzo punto percentuale nel medio termine.
Rispetto quindi alle traiettorie, già modeste, del decennio
1997-2007, oggi il livello del Pil potenziale è più basso
del 12,6%: in altre parole sono andati bruciati oltre 200
miliardi di euro di Pil. Sono dati che tutti conosciamo, impressionanti,
ma che rendono l’idea di cosa abbia attraversato
il nostro sistema produttivo.
Nonostante tutto io penso positivo, facendo il verso a una
celebre canzone poiché, forse, siamo vicini al punto di
svolta, anche se non si può certo dire per merito della
politica nazionale. Il QE della BCE, il calo dell’Euro e del
prezzo del petrolio, potrebbero darci la spinta per uscire
in maniera definitiva dalla più lunga e difficile crisi economica
del nostro Paese. Non sarà veloce, e la prudenza
è d’obbligo, vista anche la situazione internazionale, ma
l’importante è riuscire ad avviare quella ripresa che stia-
mo attendendo da troppi anni.
Un dato positivo è il ricordo del gennaio 2013 quando
in occasione della conferenza internazionale di Davos
gli esperti prospettavano l’inizio della ripresa nel 2015,
e così è stato, lenta ma sentita, e che dovrebbe durare
almeno 10 anni: speriamo!
Certamente, in questo panorama molto complesso, possiamo
dire che la situazione del nostro comparto è migliore.
In assenza di statistiche specifiche di comparto, e
questo è un tasto dolente su cui vorrei tornare in seguito,
utilizzerò i dati UCIMU che possono comunque fornire
uno spaccato abbastanza congruo con quanto avvenuto
alle nostre aziende.
Nel quarto trimestre del 2014, l’indice degli ordini di macchine
utensili, ha registrato un incremento del 19,1% rispetto
allo stesso periodo dell’anno precedente, per un
valore assoluto pari a 138,4 (base 2010=100).
Il risultato complessivo è stato determinato dai positivi
riscontri ottenuti dai costruttori sia in Italia che oltre confine.
L’indice degli ordini raccolti all’estero è cresciuto
del 19,3% rispetto al periodo ottobre-dicembre
2013.
L’indice degli ordini interni ha registrato un
nuovo incremento, pari al 18,8% rispetto allo
stesso periodo dell’anno precedente. Su
base annua l’indice ha registrato un incremento
medio, rispetto al 2013, del 14,7%.
Alessandro Torsoli,
Presidente AIdAM.
Alessandro Torsoli,
President of AIdAM.
Let Me Tell You About a Whole Year
of Association Activity
Last 20th April we met Alessandro Torsoli, President of the Italian Association of Automation
and Mechatronics, at the annual AIdAM assembly, held at the prestigious and innovative
background of BioRobotics Institute, Scuola Superiore Sant’Anna, at Polo Sant’Anna Valdera.
We had indeed the opportunity to discuss about the current market of this sector and
to report about the whole activity performed by the trade association during the year.
Actually, this was the starting point of our interview.the interview. by Fabrizio Garnero
President Torsoli, what can you tell us about the
year 2014 of your association?
I would say the year 2014 was featured by transition and
change, as we have deeply renewed some of the association
offices, thus replacing some well-established people who had
been with use since the foundation of the association itself. We
think we did quite a good job, and I would like to thank publicly
either the Board of Directors or the Executive Board for both time
and commitment dedicated to the association. Quite a special
thanks goes to Milena Longoni from Image S who brought a
touch of class and elegance
into our Boards of Directors,
in addition to her professional
expertise.
In 2014 we also performed
quite an important administrative
step, as we provided
the association with a VAT
number, in addition to the
shift to cost accounting with
PubliTec
MAY-JUNE 2015 21

Associazione
Italiana di
Automazione
Meccatronica
Un momento
dell’assemblea
annuale degli
associati AIdAM
svoltasi presso
l’Istituto di
BioRobotica,
Scuola Superiore
Sant’Anna, presso
il Polo Sant’Anna
Valdera.
Il risultato è stato determinato sia dal positivo andamento
delle performance dei costruttori sul mercato estero
(+10,1%) sia dai buoni riscontri raccolti sul mercato interno
(+37,2%) che è tornato a investire in beni strumentali,
sostenuto dall’introduzione della Nuova Legge Sabatini.
Con quest’ultima rilevazione sono quindi cinque i trimestri
consecutivi di crescita registrati; questo fa certamente
ben sperare per il prossimo futuro, considerato che la
raccolta ordini si concretizzerà in produzione nei prossimi
sei - otto mesi.
Tornando alle nostre considerazioni, anche per quanto riguarda
le aziende associate, dalle interviste fatte al nostro
Consiglio Direttivo, risulta un mercato interno in ripresa,
soprattutto per i costruttori di macchine che nei trimestri
passati, invece, segnalavano continue difficoltà, mentre
per i fornitori di componenti e sottosistemi il momento si
mantiene positivo. Sono segnali importanti che indicano
quanto le speranze stiano lentamente diventando realtà.
In conclusione parlerei quindi di una situazione generale
che presenta ancora segnali di preoccupazione ma con
altrettanti segnali di risveglio: forse siamo veramente vicini
al punto di svolta e dovremo impegnarci ulteriormente
per agganciare questo importante momento.
Tocchiamo il tasto dolente, cosa voleva dire
in merito alle statistiche specifiche del comparto…
Questo è un argomento che sento molto anche perché
strettamente legato all’attribuzione di un codice ATECO
specifico per il nostro comparto per il quale, purtroppo,
nonostante gli sforzi fatti, dovremo comunque aspettare il
2018 quando la commissione codice ATECO, che si trova
negli Stati Uniti, si riunirà per valutare le varie richieste
di codice e delibare di conseguenza. Come nota di contorno
le segnalo che la commissione non si riunisce più
dal 2008; si parla tanto della burocrazia italiana ma anche
quella mondiale non scherza. Comunque non cediamo e
seguiamo la questione con attenzione come testimonia il
passaggio dall’ISTAT, obbligatorio ma già fatto, che porterà
ad assegnare un codice provvisorio che poi verrà
ratificato dalla Commissione Mondiale quando si riunirà.
In attesa del nostro codice ATECO è però importante
e fondamentale sapere, e far sapere, chi siamo e cosa
facciamo: abbiamo quindi definito una struttura operativa
A frame of the
annual AIdAM
assembly, held at the
BioRobotics Institute,
Scuola Superiore
Sant’Anna, at Polo
Sant’Anna Valdera.
a different regime compared to the past and the administrative
management with an accountant. The year 2015 will also be a
transition year between the old and the new management. The
member companies are supposed to be still a little patient and
work on two different forms as for balance sheet analysis. Since
the year 2016 we will be able to have the papers related either to
budget plan or to final balance with the new method.
As for the market, which scenario has featured the
activity of the member companies? Can we say that
we are at least out of the swamp?
I would rather start by drawing a sort of “picture” of the current
Italian economic situation and by focusing my attention on the
market in order to understand whether or not we managed to
get out of the crisis. Unfortunately, my considerations have to
deal with some quite worrying data. In fact, during the year 2014,
around 14,000 companies closed down. Since the beginning
of the crisis, back in 2008, more than 82,000 companies have
closed down indeed. More than 1 million jobs have been lost
and the Italian GNP had a 9.1% decrease compared to the peak
reached just before the crisis, back in 2007. According to several
studies, half of this reduction won’t be recovered until the year
2019. The remaining half will have to face even a long-lasting
loss. The overall unemployment rate is close to 13% and the juvenile
unemployment rate is close to 43%.
The reduction of domestic market has been slight lower than
20%, only partly balanced by the increase of the export rate that,
luckily, proves indeed that our industrial fabric is still lively. The
double, deep and long recession has significantly affected the
growth potential of our country, thus lowering it from the former
1.1%, less than 0.5% in the middle term. Compared to the quite
modest results of the former decade (1997-2007), currently the
potential GNP is lower than 12.6%, that is to say that a share of
more than 200 billion euro of the GNP has been lost. We all know
these quite impressive data, however they show clearly the recent
trend of the Italian manufacturing system.
Despite all this, I have quite positive feelings, as I can say that
I see the turning point, even though we have not been helped
22 MAGGIO-GIUGNO 2015 & meccatronica 110

che si occuperà della prossima Ricerca Statistica del settore
Automazione Meccatronica che partirà quest’anno e
i cui risultati saranno diffusi nel mese di Settembre 2015.
La compilazione sarà totalmente elettronica con accesso
di compilazione dal sito dell’Associazione tramite nome
utente e password, con verifiche automatiche. Abbiamo
inoltre ritenuto opportuno avere a disposizione una persona
che si occupasse di incentivare le aziende associate
a partecipare a questa iniziativa, e che si preoccuperà
quindi di questa attività ,dalla quale ci attendiamo importanti
dati per raffrontare l’andamento del settore anno con
anno. Tramite le pagine della rivista invito quindi tutti a
partecipare perché la mancanza di dati statistici penalizza
sicuramente la visibilità del nostro comparto e costituisce
un ostacolo all’attribuzione del suddetto codice
ATECO.
Molto, dell’attività associativa, è gravitato attorno
alla parola export; è corretto?
Diciamo che l’anno appena trascorso è ruotato attorno
ad alcune attività che avevamo già indicato negli esercizi
annuali precedenti e che, nonostante le difficoltà, abbiamo
portato avanti con impegno. Molte di queste erano,
come giustamente detto, finalizzate ad aprire le porte
all’export per le nostre aziende, e mi riferisco soprattutto
a quelle più piccole.
Nel corso dell’anno, oltre alla Conferenza in Serbia e alla
chiusura dell’accordo per la nascita dell’Italian Serbian
Cooperation Platform e alla presenza a Le Cat 2014 -
Carrefour d’Affaires et de Technologies in Tunisia, abbiamo
organizzato missioni esplorative in Marocco e Albania,
avviato contatti più stretti con l’ITA-ICE (Italian Trade
Agency) e con la Farnesina in modo da avere maggiore
supporto sui mercati esteri. In questo modo, abbiamo
proseguito nella nostra politica di creare collegamenti utili
per i nostri associati anche a livello Comunitario: il nostro
intento rimane quello di creare una rete di conoscenze
a livello dei mercati potenzialmente aggredibili (tramite
ICE-ITA e Farnesina appunto) e contemporaneamente
una rete di comunicazione a livello europeo (Bruxelles).
Certo le informazioni non sono sufficienti, servono le persone,
ed è per questo che ci siamo mossi presso gli uffici
di Roma per avviare e gestire i contatti diretti.
Professor
Petrovic ,titolare
della cattedra
di Ingegneria
Meccanica presso
l’Università di
Belgrado nel corso
del suo intervento
all’Assemblea.
at all by the national politics. The QE by the European Central
Bank, the decrease of euro and oil price could give us a push
to get out of the longest and most challenging economic crisis
that Italy has ever faced. It won’t be fast, and we must be quite
prudent, also considering the international situation, however it
would be important to manage to start a recovery that has been
quite long awaited.
A positive sign is the memory of the International Davos Conference,
back in 2013, when the experts said that the recovery
would begin in 2015. It was quite true indeed: we are experiencing
a slight however favourable recovery that should last at least
10 years: let’s hope so!
Of course, in such a complex situation, we can say that the situation
of our sector is quite good. Unfortunately we don’t have any
specific data about our sector, and this is something I would like
to talk about later. I will refer to the data by UCIMU, which can
give us quite a reliable picture of the situation of our companies.
In the fourth quarter of 2014, the index of machine tool orders
had a 19.1% increase compared to the same period of the
previous year. The absolute value was equal to 138.4 (base:
2010=100). The overall result was due to the positive feedbacks
from the manufacturers, either in Italy or abroad.
The index of orders from abroad had a 19.3% increase compared
to the months from October to December, 2013. The index
of domestic orders still had an 18.8% increase compared
to the same period in the previous year. On an annual basis, the
index had a 14.7% average increase compared to 2013.
Such a result was due to either the positive trend of manufacturers’
performance in the foreign market (+10.1%) or the good
feedbacks coming from the domestic market (+37.2%). In the
latter, we have experienced a pulse on investments in assets, relying
on the support of the new “Sabatini” Law. Including the latest
survey, a growth trend has been recorded along five straight
quarters; this can be certainly considered as a positive sign for
the next future, as the orders are supposed to turn into manufacturing
activity in the next six/eight months.
Back to our considerations, the interviews released to our Executive
Board by our member companies show that the domestic
market seems to recover, mainly as for machine manufacturers,
Prof. Petrovic,
Professor of
Mechanical
Engineering at
the University of
Belgrade gives
a speech at the
assembly.
PubliTec
MAY-JUNE 2015 23

Associazione
Italiana di
Automazione
Meccatronica
L’Onorevole
Professoressa
Maria Chiara
Carrozza nel suo
intervento di
benvenuto.
Su tutto, però, merita spendere qualche parola
su quanto fatto per la collaborazione tra
Italia e Serbia …
Senza dubbio. Il prossimo 13 aprile verrà siglato un accordo
di cooperazione, denominato Italian Serbian Cooperation
Platform (ISCP), tra le delegazioni ad alto livello
di Italia e Serbia, che costituirà la base per futuri sviluppi
sul tema della Fabbrica Intelligente. Nella stessa giornata
inaugureremo la prima sede all’estero di AIDAM la cui
responsabilità verrà affidata al Professor Petrovic ,titolare
della cattedra di Ingegneria Meccanica presso l’Università
di Belgrado, che si occuperà, non solo degli aspetti
tecnico istituzionali dell’ISCP, ma assicurerà anche un
punto di riferimento per le nostre aziende sul territorio
serbo e in futuro per l’intera area balcanica.
Questa iniziativa che, non abbiamo dubbi, darà i suoi
frutti in futuro, verrà replicata anche negli altri Paesi dove
stiamo avendo contatti ad alto livello da più tempo. In particolare
vorrei segnalare che quest’anno organizzeremo
delle collettive associative in Tunisia a giugno e in Marocco
a dicembre.
Parlando di Fabbrica Intelligente viene in mente
un tema caro all’AIdAM, quello della formazione
e della conoscenza: cosa è stato fatto?
Proprio con l’intento di formare figure professionali adatte
alle nostre aziende abbiamo portato avanti i contatti con
l’ITCS Erasmo da Rotterdam per la formazione intermedia
di personale meccatronico, mentre per le figure di
alto management stiamo patrocinando il Master in Meccatronica
dell’Università LIUC di Castellanza.
Ci siamo inoltre iscritti sia all’AFIL (Fabbrica Intelligente
Lombardia), sia al cluster Fabbrica Intelligente Nazionale,
perché riteniamo sia importante avere un canale di comunicazione
aperto verso questo mondo, del quale siamo
una parte rilevante. Ci siamo inoltre accreditati presso
il Club della Meccatronica di Modena, e iscritti all’AIS3 di
Belgrado e a Confindustria Serbia.
Professor Maria
Chiara Carrozza
in her welcoming
speech.
which complained about long-lasting difficulties in the former
quarters. On the other hand, as for components or subsystems
suppliers the trend keeps on being quite positive. These are indeed
important signs that show that our hopes are slowly turning
into an actual reality. Finally, I would like to talk about a general
trend that seems to be quite worrying indeed, however featured
by signs of recovery: perhaps we are close to the turning point
and we need to put a lot of commitment in order to take advantage
from the current positive trend.
Let’s hit the nerve now: what did you mean when
you talked about the specific data of your sector?
Actually, this issue means a lot to me, as it is closely connected
to the assignment of a specific ATECO code for our sector. Unfortunately,
despite the efforts that we put on it, we will have to
wait until 2018, when ATECO commission, located in the United
States, is supposed to evaluate the several requests for codes
and take a decision. I can add that this commission hasn’t met
since 2008: I consider this as a proof that even foreign red tape
is not perfect sometimes. Despite all this, we don’t give up and
carefully follow this issue, as proven by our communication to
ISTAT, the Italian National Institute for Statistics, which is compulsory
and will allow us to obtain a temporary code that is supposed
to be later approved by the World Commission.
While waiting for our ATECO code, we can say that it is very important
to know, and let people know, who we are and what we
actually do: therefore, we have created a department that will be
in charge of the next statistical research in the field of Automation
and Mechatronics. It is supposed to start this year and its results
will be released in the month of September, 2015. The research
will be performed and filled online, by means of the website of
the associations, through the attribution of usernames and passwords
and relying on some automatic checks. Besides, we have
decided to put one of our employees in charge of inviting the
member companies to take part to this research, as we have
quite a lot of expectations in terms of data collection. These will
allow us to compare the trend of the field year by year. I would
also like to invite the readers of this magazine to take part to the
research, as the lack of significant statistics certainly disadvantages
the visibility of our trend, besides being an obstacle for the
assignment of the already mentioned ATECO code.
A significant part of the association activity deals
with the word “export”. Is it true?
We can say that last year was featured by some of the activities
that we had mentioned in the former annual financial cycles.
Despite all the difficulties, we managed to bring forward these
activities by putting a lot of commitment. As already mentioned,
24 MAGGIO-GIUGNO 2015 & meccatronica 110

Temi quali Industria 4.0, Internet of Things, la manifattura
additiva, il digital manufacturing, insieme a tutti gli altri
aspetti della Fabbrica del Futuro, fanno parte del nostro
lavoro quotidiano, e compito della nostra Associazione è
cercare di spingere le aziende a tenersi aggiornate, fare
squadra e proporre nuove soluzioni ai propri clienti, convinti
come siamo che oggi la competizione si giochi più
sul piano della conoscenza che su quello economico.
Occorre inoltre dire che tutta la struttura dei fondi destinati
agli investimenti in innovazione (sia italiani che europei),
passeranno attraverso i cluster, ed è importante che le
aziende ne facciano parte, non solo come iscrizione, ma
anche partecipando in maniera attiva ai vari tavoli tecnici.
Sarà quindi fondamentale che gli associati si iscrivano
all’Associazione regionale relativa alla propria sede, partecipino
alle riunioni che verranno organizzate e si mantengano
in contatto con la nostra Direzione che potrà
svolgere una efficace azione di regia a livello nazionale.
Internazionalizzazione, formazione e non poteva
certo mancare il tema aggregazioni…
Come Associazione cerchiamo di dare il buon esempio
mantenendo contatti aperti in varie direzioni e nel corso
del 2014 (ma stiamo proseguendo anche nel 2015) i rapporti,
in particolare con UCIMA, sono stati continui per
valutare le potenziali sinergie a vantaggio degli Associati,
mentre con Assofluid e AIPI continua la collaborazione
avviata oramai da tempo.
Certo, non dobbiamo nasconderci che l’intero sistema
associativo italiano, a partire dal sistema confindustriale,
è in una fase di cambiamento epocale e, a oggi, non
riusciamo a vederne bene i contorni futuri ne tanto meno
poterne valutare le conseguenze.
È soprattutto per questa ragione che stiamo aspettando
per capire quale sarà l’evoluzione e cosa accadrà in futuro:
AIdAM non ha problemi, non ha necessità impellenti
di “convergere” con altre associazione e siamo nelle condizioni
di poter valutare con calma soprattutto nell’interesse
delle nostre aziende.
Il senso di appartenenza, la rappresentatività e l’autonomia
gestionale rimangono aspetti che, come Associazione,
riteniamo centrali e non discutibili. Ma siamo
comunque certi che, così come spingiamo le aziende
many of these activities were addressed to promote exports for
our companies, mainly the smallest ones. During the year, in addition
to the Conference in Serbia, the sign of the agreement for
the creation of the Italian Serbian Cooperation Platform and the
participation to Le Cat 2014 - Carrefour d’Affaires et de Technologies
in Tunisia, we have also organized some business tours
to Morocco and Albania, promoted some close relationships
with the ITA (Italian Trade Agency) and with the Ministry of Foreign
Affairs, in order to get a better support in the international
market. Therefore, we have brought forward our policy aimed at
promoting some useful connections for our member companies
also within the EU: our goal is still to create a network within the
markets that are potentially interesting (through the ITA and the
Ministry of Foreign Affairs, of course) and, at the same time, an
European communication network (Brussels). Certainly, only the
information is not enough: people are important and for this reason
we have turned to Rome in order to promote and manage
direct relationships.
I think it’s important to say something more about
the Italian Serbian cooperation...
Of course. On the 13th of April a cooperation agreement, named
Italian Serbian Cooperation Platform (ISCP), was signed between
high-level Italian and Serbian delegations. It will be the
base for the future developments of Smart Factory. On the same
day, the very first AIdAM headquarters abroad was inaugurated.
Prof. Petrovic, Professor of Mechanical Engineering at the University
of Belgrade, will manage it not only by taking care of the
technical and institutional aspects of ISCP, but also by acting as
a reference for our companies that work in the Serbian territory
and, in the future, in the whole Balkan area. We really think that
this initiative will be fruitful in the future and will be repeated also
in those countries where we have been building high-level relationships
for quite a long time. In particular, I would like to mention
that some more group exhibitions are scheduled in Tunisia
next June and in Morocco next December.
Talking about Smart Factory, I recall a hot issue for
AIdAM, that deals with education and knowledge:
what has been done as for this issue?
With the aim to provide training for professionals who are suitable
for our companies, we have promoted relationships with
ITCS “Erasmo da Rotterdam” as for intermediate training of
mechatronic workers. On the other hand, we are currently supporting
the Post-Graduate Degree in Mechatronics at the LIUC
University in Castellanza as for high-level management.
Besides, we have signed up to either AFIL (Lombardy Smart
Factory) or national Smart Factory, as we believe that relying on
PubliTec
MAY-JUNE 2015 25

Associazione
Italiana di
Automazione
Meccatronica
ad aggregarsi, altrettanto dovremo fare come Associazione,
sempre nell’interesse delle aziende associate,
cercando di fornire strumenti sempre più efficaci per
affrontare la competizione che, a nostro giudizio, sarà
sempre più internazionale e quindi sempre più complessa.
Su questo tema, sappiamo che alcune aziende associate
stanno tentando di creare un aggregazione per il
mercato nord-americano: come sempre stiamo dando
tutto il nostro supporto a questa iniziativa e nel caso vi
fosse qualcuno interessato a questo mercato può segnalarcelo.
È comunque nostra intenzione affrontare il tema aggregazioni
attraverso un Convegno o una tavola rotonda,
utile soprattutto per aggredire i mercati internazionali:
in pratica cercheremo di realizzare un incontro sulle
“best practices” di settore e chiederemo il supporto
delle aziende, associate e non, che hanno già affrontato
questo passaggio.
Non ci dimentichiamo certo dei nostri territori, e quindi
abbiamo di recente avviato contatti di collaborazione
con Euroimprese, agenzia di sviluppo del territorio e
incubatore di start-up operante nell’area nord Lombardia,
accreditata presso la Comunità Economica Europea,
sempre con l’intento di creare contatti potenzialmente
utili per le nostre imprese.
Stiamo inoltre cercando di dare supporto ad alcune
start-up nel settore della manifattura additiva perché
riteniamo che in questo comparto potrebbero esserci
sviluppi imporatanti per le nostre aziende.
Spenderei, infine, qualche parola in merito
alla nostra fiera di riferimento, Mechatronika:
quando si farà?
Nel corso dello scorso non era prevista; ciò nonostante,
anno abbiamo realizzato uno spazio espositivo in
BIMU con buona soddisfazione delle aziende partecipanti.
Ma è proprio sul tema della fiera che abbiamo
una grossa novità: a fronte degli incontri e delle valuta-
a communication channel towards this world is quite an important
thing and we aim to play a relevant role on it. We have also
enrolled at Modena Mechatronics Club and signed up to AIS3
in Belgrade and the Serbian Industrial Federation. Issues such
as Industry 4.0, the Internet of Things, additive manufacturing,
digital manugacturing, along with all the other aspects related to
the Factory of the Future, have to be part of our daily activity. One
of the tasks of our association is to persuade our member companies
to be always up-to-date, promote networking and offer
new solutions to their customers, as we strongly believe that the
competition currently deals with knowledge more than simply
economy. In addition, we have to say that the funds addressed
to investments on innovation (either Italian or European funds)
will be supplied through the clusters. For this reason, it is important
for companies to be part of them, not only by signing up,
but also by actively participating to the several workshops. The
member companies should then sign up to the regional association
closer to their headquarters and take part to the meetings
that are organized. They should also keep in contact with our
management, which is supposed to act as an overview structure
on a global scale.
Internationalization, training and, last but not least,
networking...
As an association, we try to set an example by keeping business
relationships in several directions. In 2014 (however we are trying
to continue also in the current year) we have promoted continuous
relationships with UCIMA, the Italian Packaging Machinery
Manufacturers Association, in order to evaluate any potential
synergy on behalf of our member companies. On the other
hand, the long-lasting collaboration with Assoluid and AIPI goes
on. Of course, we have to consider that the Italian association
system as a whole, starting from the Italian Industrial Association,
is facing a huge change. Nowadays, it is not easy to predict
the future of the field or evaluate the effects of such a change.
This is the main reason why we are still trying understand both
its evolution and what will happen in the future. AIdAM doesn’t
have any problem or need to merge with other associations: we
can patiently evaluate all the option on behalf of our member
companies. Group identity, representativeness and managerial
independence are indeed key aspects for our association. However
we do believe that, just like we push networking among
our companies, we will have to do the same as an association,
always on behalf of our member companies, thus trying to supply
tools that are more and more effective in order to face the
current market competition. In fact, we believe that the latter will
deal more and more with the global market, thus getting more
and more difficult.
On this issue, we know that some of our member companies
are trying to create a network for entering the North American
market: as usual, we are ensuring them our support and, in case
some more companies are interested in entering this market,
26 MAGGIO-GIUGNO 2015 & meccatronica 110

zioni effettuate con Fiera Milano e la Fiera di Hannover,
la prossima edizione di Mechatronika avrà una sponsorizzazione
a livello internazionale e vedrà la partecipazione
massiccia di aziende dall’estero, proprio grazie
al supporto commerciale dell’Hannover Messe. Non
solo, ma l’evento farà convergere a Mechatronika più
settori merceologici, in passato appartenenti ad altre
manifestazioni, e costituirà uno spaccato importante
dei costruttori di Automazione e Meccatronica in Italia.
Per costruire un evento del genere abbiamo però bisogno
di tempo e realizzarlo nel 2015, a ridosso della
EMO e con l’EXPO in conclusione, era troppo rischioso.
Inoltre, per evitare la concorrenza con altre fiere
importanti, penso principalmente ad Automatica nel
2016, si è ritenuto opportuno portare la prossima edizione
al 2017.
La data è lontana ma nel frattempo verranno organizzati
eventi a supporto: se ne è già verificato uno ad
Hannover con l’aperitivo per le aziende italiane espositrici
intitolato a Mechatronika e altri ne seguiranno per
mantenere alta l’attenzione su questo evento.
Non vi nascondo che attendere cosi tanto tempo sia
elemento di preoccupazione, ma l’intenzione è quella
di costruire finalmente un evento di portata internazionale
e per farlo serve un accordo, appunto internazionale,
che ore abbiamo. L’obiettivo è, non solo quello di
portare i potenziali clienti esteri a visitare questa fiera,
ma anche ricordare che rimaniamo un paese a forte
vocazione manifatturiera e che per i visitatori italiani la
nuova Mechatronika costituirà un evento importante al
quale non mancare. Invito quindi, fin d’ora, soprattutto
i costruttori di macchine, a mettere a calendario, e preventivare,
la partecipazione all’evento in modo tale che
anche la “meccatronica made in Italy” abbia finalmente
la sua vetrina qualificata.
n
Volete esprimere la vostra opinione su questo tema?
Scrivete a: filodiretto@publitec.it
please tell us. Therefore, we aim to face the issue of networking
by promoting a conference or a round table, useful above all to
tackle the international markets. Indeed, we will try to promote
a meeting that deals with sector best practices. We will also try
to be supported by either member companies or non-member
companies that have already had this experience.
Of course, we don’t want to forget about our territories, so that
we have recently promoted business relationships with Euroimprese,
an agency working in the North of Lombardy and qualified
by the EEC, which takes care of developing the territory and
favouring the creation of start-ups. The aim is once more to promote
relationships that may be potentially useful for our member
companies. We are also trying to support some start-ups in the
field of additive manufacturing, as we believe that some important
developments for our member companies might involve this
sector.
Finally, I would like to say something about our reference
trade fair, Mechatronika: when is it scheduled?
It was not scheduled last year; nevertheless, we have created an
exhibition space within the BIMU with a good feedback from the
companies that took part to the event. However we have quite a
great news about the trade fair: following the meetings and the
evaluations made with Fiera Milano and Hannover Messe, the
next edition of Mechatronika will have an international sponsorship
and will be featured by a huge participation by foreign companies,
thanks to the commercial support of Hannover Messe. In
addition, the event will allow Mechatronika to rely on several sectors
that belonged to other exhibitions in the past. It will be a very
important event for the Italian manufacturers of automation and
mechatronics. In order to give life to such an important event,
we do need time and we thought it would be too risky to set a
2015 edition, too close to both EMO and the end of the EXPO
in Milan. Besides, in order to avoid the competition with other
trade fairs - I am talking about Automatica in 2016 - we decided
to set the next edition in 2017. It seems quite far away indeed.
In the meantime, some more supporting events are scheduled.
One of these already happened in Hannover, the aperitif with the
Italian exhibitors in the name of Mechatronika, and some more
event will follow with the aim to keep the attention on the event
quite high.
Honestly, the fact that we have to wait for such a long time is quite
worrying, but we want to create an actual international event. In
order to do that, we needed an international agreement, and
now we have it. Our goal is not only to make potential foreign
customers visit the fair, but also to remind the strong manufacturing
identity of our country. Indeed, as for Italian visitors the new
Machatronika will be a very important event: they cannot miss it.
Therefore, I would like to invite mainly machine manufacturers
to schedule their participation to the event, as “made in Italy”
mechatronics may have at least its qualified showcase. n
PubliTec
MAY-JUNE 2015 27

voxart.it
La storia
è scritta dalle
avanguardie.
La linea morbida e tagliente
dell’innovazione traccia, incisiva,
il sentiero del domani.
Umberto Boccioni
“Forme uniche della continuità nello spazio”
1913
Sede Operativa: Via Cacciamali, 67
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CRONACA
Gamma rinnovata per
il mondo del packaging
Grazie all’acquisizione di Tecno Center,
Rollon presenta alla fiera Ipack Ima
di Milano una gamma completamente
rinnovata di soluzioni per il settore
del packaging. In mostra la famiglia
di prodotti SYS e Modline Z, che vanno
a rafforzare la gamma Rollon in numerosi
settori industriali.
di Noemi Sala
Quest’anno il Gruppo Rollon, specialista a livello
mondiale in sistemi e soluzioni per la movimentazione
lineare, compie quarant’anni, un
traguardo importante contrassegnato dall’acquisizione,
a gennaio, della torinese Tecno Center. Rollon
entra quindi in una nuova fase, più matura e ambiziosa,
sia in termini di espansione internazionale che di
esplorazione di nuovi settori e ambiti applicativi. La
Tecno Center, infatti, ha portato in azienda nuovi prodotti
ad alto contenuto tecnologico e all’avanguardia
e complementari alla tradizionale gamma di attuatori
Rollon, posizionando il Gruppo fra i primi posti in Europa
per ampiezza dell’offerta nel linear-motion.
Rollon si presenta così alla fiera internazionale
Ipack-Ima, in programma a maggio a FieraMilano,
con nuovi prodotti e soluzioni che rivoluzionano l’offerta
per il settore del packaging. Tra i prodotti di
punta, i sistemi SYS (declinati in SYS1 e SYS2) e il
modello ZMC della famiglia Modline Z.
I benefici di un attuatore e di una
guida lineare in un unico prodotto
A cavallo tra una guida lineare e un attuatore, il modello
SYS, nelle sue due versioni, offre i vantaggi di
entrambe le soluzioni uniti a una grande versatilità di
impiego. Il profilo in alluminio e il carro a cuscinetti
che compongono questo prodotto vengono azionati
in genere mediante un sistema a pignone e cremagliera,
dando vita a un asse lineare dagli ingombri
ridotti con ottime performance anche su corse particolarmente
lunghe.
Tuttavia, è possibile prevedere un’interpretazione
differente di questo versatile sistema. Grazie al profilo
in alluminio, nella versione senza azionamento e
con carro folle, SYS può essere impiegato con successo
come una guida lineare a tutti gli effetti, ma
con un grosso vantaggio: si tratta infatti di un sistema
autoportante, che non richiede di essere montato
su alcuna struttura ulteriore, e può essere utilizzato
efficacemente in applicazioni di pick&place o
asservimento, con vantaggi in termini di semplicità
di progettazione delle macchine, lavorazione delle
superfici e montaggio. Questi benefici si riflettono in
un diretto abbattimento dei costi di produzione delle
macchine a fronte di una soluzione estremamente
performante, ideale per un settore come il packaging
in cui semplicità, velocità e leggerezza sono fondamentali,
molto più della gestione di capacità di carico
elevate o precisioni estreme.
Il modello SYS1, con cursore esterno, è disponibile
in quattro sezioni da 50, 100, 130 e 180 mm; il SYS2
con cursore interno, nella sezione da 200 mm. Il mo-
I sistemi SYS
disponibili
nei modelli SYS1
e SYS2.
The SYS model,
of which two
versions are
available (SYS1
and SYS2).
PubliTec
MAY-JUNE 2015 29

CRONACA
dello SYS consente accelerazioni fino a 25 m/s 2 e
una ripetibilità massima di ±0,05 mm.
Attuatore che consente la riduzione
del consumo di energia e ingombri ridotti
Punta di diamante della nuova famiglia di prodotti
Modline Z, ZMC è un attuatore per impieghi verticali
con azionamento a cinghia dentata e guide a
ricircolo di sfere. Caratterizzata dalla presenza di
un sistema di contrappeso gestito da un cilindro
pneumatico, questa soluzione brevettata, collocata
all’interno del profilo dell’attuatore stesso, permette
la movimentazione più agevole di carichi elevati
e l’utilizzo di motori più piccoli, con conseguente
minor consumo di energia e ingombri ridotti. La collocazione
interna e vicina all’asse del sistema non
genera momenti interni potenzialmente gravosi.
L’asse lineare ZMC trova impiego nei sistemi di pallettizzazione
e di pick&place, ed è disponibile in
un’unica sezione da 105 mm. Consente accelerazioni
fino a 25 m/s 2 e ripetibilità massima pari a ±
0,05 mm. n
n NEWS ARTICLE
A New Range of Products for the Packaging World
With the acquisition of Tecno Center, Rollon offers at the Ipack-Ima international fair in Milan a completely renewed
range of solutions for the packaging field. On show, the SYS product family and Modline Z, that strengthen Rollon’s
range in many fields.
by Noemi Sala
T
his year the Rollon Group, a global specialist in linear motion
systems and solutions, celebrates it’s 40th year of operation.
It’s an important milestone, marked by the acquisition,
in January, of Techno Center. Rollon therefore enters a new
phase, more mature and ambitious, both in terms of international
expansion and exploration of new fields and areas of application.
Techno Center, in fact, has contributed to the company
its new, high technological products which are advanced,
complementary to Rollon’s traditional range of actuators, placing
the group among the first places in Europe for the breadth
of its linear-motion portfolio.
So, with new products and solutions, such as to revolutionize
the range offered for the packaging industry, Rollon exhibits
at the Ipack-Ima international fair in Milan from May 19 to 23.
Among the most important products, there are the SYS systems
- with the SYS1 and SYS2 type - and the ZMC model of
the Modline Z family.
The benefits of an actuator and
a guide are combined in one product
Something between a linear guide and an actuator, the SYS
model, of which two versions are available, offers the advantages
of both solutions combined with a great versatility of use.
Its aluminum profile and carriage with bearings that characterize
this product are usually operated by a rack and pinion
system, creating a compact linear axis device, with excellent
performance even on very long strokes.
However there can also be a different interpretation of this versatile
system. Thanks to its aluminum profile, the SYS version
without drive and with free carriage can be used effectively as
a linear guide in all respects, but with a big advantage: it is
in fact a self-supporting system, which does not need to be
mounted on any additional structure and can be used effectively
in pick&place applications or automation, with advantages
in terms of simplicity of design of the machines, surface
preparation and installation. And that directly reduces production
costs for the machines it is used in while providing a
high-performance solution, ideal for a field such as packaging
where simplicity, speed and lightness are fundamental, much
more than the capability of handling great loads or offering extreme
precision.
The SYS1 model, with external slider, is available in four rail
sections: 50, 100, 130 and 180 mm; the SYS2 model with internal
slider, in the 200 mm rail section. The SYS model supports
accelerations up to 25 m/s 2 and a repeatability of ± 0.05 mm.
Actuator which allows the reduction of
consumption and more compact units
The top solution of the new Modline Z family of products, ZMC
is an actuator for use with vertical toothed belt drive and ball
bearing guides. It is characterized by a counterbalance system
controlled by a pneumatic cylinder. This patented solution,
placed inside the rail section of the actuator, eases the handling
of heavy loads and makes it possible to use smaller motors,
resulting in consumption and more compact units. Since
it is located inside and near the axis of the system, it does not
produce potentially burdensome internal torque/moments of
force.
The ZMC linear axis is used in palletizing and pick and place
systems and is available in a single 105 mm rail section. It supports
accelerations up to 25 m/s 2 and a maximum repeatability
of ± 0.05 mm.
n
L’attuarore
ZMC, per impieghi
verticali con
azionamento
a cinghia dentata
e guide a ricircolo
di sfera.
ZMC is an actuator
for use with vertical
toothed belt drive
and ball bearing
guides.
30 MAGGIO-GIUGNO 2015 & meccatronica 110

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CRONACA
Cavi per la trasmissione
dati nella robotica
La presenza indispensabile dei robot nella produzione industriale ha fatto aumentare
la domanda di cavi Ethernet capaci di garantire il trasferimento di dati da macchina
a macchina, anche con movimenti multi-dimensionali. Durante i test di laboratorio, il cavo
chainflex CFROBOT8.045 di igus ha sostenuto oltre 22 milioni di movimenti torsionali.
by Massimo Brozan
Nel settore dei sistemi di produzione intelligenti,
l’automazione si fa sempre più spazio: circa tre
milioni di robot industriali controllano e monitorano
i processi produttivi, ragione per cui cresce la
necessità di una comunicazione autonoma macchina-macchina,
e di cavi per trasmissione dati in grado
di sostenere movimenti multi-dimensionali. Dal momento
che i cavi per la robotica devono essere in grado
di effettuare senza problemi tali manovre, devono
essere realizzati con materiali, design e processi produttivi
appositi. L’elemento decisivo è rappresentato
tuttavia dai test finali in laboratorio, poiché solo una
lunga serie di prove può rivelare concretamente quali
siano i materiali e le strutture capaci di sopportare i
pesanti requisiti del settore. igus, specializzata nella
produzione di cavi e sistemi di alimentazione, produce
da un decennio cavi Ethernet in rame per movimenti
continuativi in catene portacavi.
I test di laboratorio permettono
di prevedere la durata dei cavi
Fin dall’inizio igus ha capito che una comunicazione
sicura tra macchine può avvenire solo se i segnali
Ethernet più sensibili vengono trasmessi senza interferenze
o elementi di disturbo, anche in presenza di
forti stress meccanici. L’azienda ha sviluppato i propri
standard per collaudare la torsione dei cavi, e gestisce
un laboratorio in cui testa i propri prodotti e quelli
di numerose altre aziende. I cavi sono montati per la
robotica fissandoli su entrambi i lati a una distanza di 1
m, poi li si torce di ±180° con la catena portacavi triflex
R, appositamente progettata per la torsione. Durante
questo processo, il cavo chainflex
CFROBOT8.045 ha sostenuto e
superato 22 milioni di torsioni. Tutti
i risultati dei test sono archiviati
nel database igus e sono disponibili
online gratuitamente, per consentire
agli utenti di calcolare la durata utile del
cavo scelto. igus può così calcolare in modo
trasparente ed efficace la durata di tutti i cavi
per la robotica sottoposti a torsione.
Elementi di compensazione
e rivestimenti speciali
I conduttori, la struttura delle cordature,
le schermature e i materiali dei
rivestimenti esterni sono sottoposti
costantemente a elevati carichi a
causa della torsione. Per mantenere
stabili i cavi e garantire la sicurezza
dei dati, igus si affida a una combinazione
di film estremamente scorrevoli e stabili e a
particolari elementi di riempimento
che hanno una funzione simile
a quella degli ammortizzatori
nelle auto, assorbendo sistematicamente
le forze. Le differenti
modalità di schermatura dipendono dai
requisiti elettrici da soddisfare, e per i cavi
chainflex CFROBOT Ethernet la schermatura
a treccia delle coppie twistate con rivestimenti
speciali si è dimostrata quella più
adatta durante i test.
n
PubliTec
MAY-JUNE 2015 33

CRONACA
n NEWS ARTICLE
Data Cables for Robotics
Robots have already become an indispensable element in industrial production. Because of them, the demand
is steadily increasing for Ethernet cables that secure data transfer from machine to machine, even with
multi-dimensional movements. Belonging to the igus robotic cable range, the chainflex CFROBOT8.045
cable has withstood more than 22 million torsional motions in the igus standard test. by Massimo Brozan
Gli speciali test
a cui sono stati
sottoposti i cavi
ne garantiscono
la durata anche
dopo moltissime
torsioni.
Special tests
guarantee a reliable
statement about
the service life
even in torsionable
cables.
carry out multidimensional movements, special materials,
design and manufacturing processes are necessary.
But the main decisive factor consists of the final tests, because
only a long series of tests reveal in practice what
materials and which structures really withstand the high demands
of the robot. The cable and energy supply specialist,
igus has been constructing copper-based Ethernet cables
for permanently moving energy chains for the industry for a
decade.
Service life of robotic cables
predictable through tests
From the beginning it was clear to igus that a secure communication
of the machines can only take place if the most
sensitive Ethernet signals are transmitted smoothly without
disturbances even in the presence of high mechanical
stress. The company has developed its own test standards
for torsion and operates its own test facility for the standardised
test series, in addition to carrying out tests on robots of
various manufacturers in its own test laboratory. igus mounts
the robotic cables on both sides with a rotary and fixed-point
distance of 1m, and twist them at an angle of ±180° in our
triflex R e-chain series that are particularly designed for the
torsion. In the process, the chainflex cable CFROBOT8.045
withstood 22 million torsional motions. All test results are
stored in a database and made freely available online for the
calculation of service life. Thus, igus can conduct a transparent
and reliable calculation of the service life of torsionable
robotic cables.
In the intelligent production system, automation continues
to rise. About three million industrial robots control
and monitor the manufacturing processes, whereby the
autonomous machine-to-machine communication and
with it the need for special torsionable data cables also
increase. Since these robotic cables must successfully
Compensating elements and special liners
Cores, stranded structures, shields and jacket materials are
constantly exposed to highly fluctuating loads with torsions.
In order to keep the cables stable and ensure data safety,
igus relies on a combination of very glidable and simultaneously
highly stable films and special filler elements that
function like shock absorbers in cars and thus systematically
absorb the occurring forces. Different shielding concepts
are followed depending on the electrical requirements, and
thus for the chainflex CFROBOT Ethernet cable, the concept
with shields braided in pairs and special liners has proven to
be the best in the test series.
n
34 MAGGIO-GIUGNO 2015 & meccatronica 110

Associazione
Italiana di
Automazione
Meccatronica
SP AUTOMATION
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CRONACA
Efficienza e innovazione:
la strategia è vincente
Il Gruppo Kistler ha raggiunto i 319 milioni di Franchi svizzeri di vendite nel 2014, il che corrisponde a una crescita
di circa il 12% rispetto all’anno precedente. Il valore totale degli ordini di 322 milioni è stato anche leggermente al
di sopra di questo importo record. 103 nuovi posti di lavoro sono stati creati nel Gruppo intero, 21 dei quali nella
sede svizzera. Attualmente si contano 1.350 impiegati a tempo pieno in tutto il mondo.
di Vittoria Ascari
gliare posti di lavoro oppure a
rivedere l’orario lavorativo.
Il fatturato di 319 milioni di Franchi svizzeri registrato
dal Gruppo Kistler ha chiaramente superato
le aspettative. Le vendite sono aumentate
praticamente in tutti i settori. Da quando il volume
degli ordini è cresciuto più del fatturato delle vendite,
il Gruppo ha potuto iniziare il nuovo anno con
un rassicurante livello di ordini in mano.
Nella sede di Winterthur, sono stati creati nuovi posti
di lavoro e, allo stesso tempo, sono stati investiti
circa 7 milioni di franchi svizzeri.
Grazie agli investimenti in automazione e al relativo
aumento dell’efficienza, Kistler dovrebbe essere in
grado di gestire gli effetti della brusca rivalutazione
del Franco svizzero, senza essere costretta ta-
Le prospettive per il 2015
sono generalmente positive
Il CEO Rolf Sonderegger è convinto
che il Gruppo Kistler abbia
scelto la strategia giusta
negli ultimi anni, e afferma: “Ci
siamo focalizzati su efficienza e
innovazione e abbiamo spostato
alcune sottounità in location
meno costose (per esempio, lo
sviluppo software è stato trasferito
a Bratislava). Contemporaneamente,
stiamo migliorando
la nostra competitività realizzando
le cosiddette “postazioni
di lavoro lean” in tutti i centri di
produzione del Gruppo Kistler.
Soprattutto a Winterthur, è importante
poter compensare l’alto
livello dei prezzi con una maggiore efficienza”.
La decisione della Banca nazionale svizzera di
abbandonare il cambio minimo ha portato un’ulteriore
pressione per Kistler, specialmente per quanto
riguarda le attività a Winterthur. Le prospettive
per l’anno in corso sono generalmente positive. In
particolare l’industria automobilistica continua a
fare innovazione in modo significativo. Le influenze
geopolitiche sulla domanda comunque sono, e
continuano a essere, imprevedibili. Anche in questo
caso, secondo Sonderegger, la chiave sta nel
“prendere le giuste misure preventive, così da poter
rispondere velocemente e in modo specifico a
un inaspettato calo della domanda”.
n
Rolf Sonderegger,
CEO del Gruppo
Kistler.
Rolf Sonderegger,
CEO of the
Kistler Group.
PubliTec
MAY-JUNE 2015 37

CRONACA
n NEWS ARTICLE
Efficiency and Innovation:
the Successful Strategy
The Kistler Group achieved sales of 319 million CHF in 2014, which corresponds to a growth of about 12 percent
compared to the prior year. The total order value of 322 million CHF was even slightly above this record amount.
103 new jobs were created across the entire group, 21 of which at its Swiss location. The Kistler Group currently
employs over 1 300 employees (full time equivalent) worldwide.
by Vittoria Ascari
Una stazione
di lavoro lean
presso Kistler
Instrumente
a Winterthur,
in Svizzera.
Lean work station at
Kistler Instrumente
AG in Winterthur,
Switzerland.
T
he sales revenue of 319 million CHF clearly surpassed
expectations. Sales increased in virtually all
markets. Since order volumes are higher than sales revenues,
the Kistler Group was able to start the new year
with a comfortable level of orders on hand.
At the Winterthur location, new jobs were created and,
at the same time, about 7 million CHF in investments
were made. Thanks to investments in automation and the
associated rise in efficiency, Kistler should be able to
handle the effects of the abrupt revaluation of the Swiss
franc without having to cut jobs or trim back hours.
The prospects for the current
year look generally positive
CEO Rolf Sonderegger is convinced that the Kistler
Group has chosen the right strategy in recent years. ‘We
have focused on efficiency and innovation and shifted
certain sub-units to less expensive locations – for example,
software development has been relocat-ed to
Bratislava. At the same time, we are improving our competitiveness
by setting up so-called ‘lean work stations’
at all of the Kistler Group Production Centers. Especially
in Winterthur, it is important that we can offset the high
price level with increased efficiency.’ The decision of the
Swiss National Bank to abandon the minimum exchange
rate has put additional pressure on Kistler, especially
in regards to jobs in Winterthur. The prospects for the
current year look generally positive. In particular the
automotive industry continues to innovate significantly.
Geopolitical influences on demand, however, are, and
continue to be, unpredictable. Here too, according to
Sonderegger, ‘taking the right precautionary measures
so that we can respond quickly and specifically to an
unex-pected drop in demand’, is key.
n
38 MAGGIO-GIUGNO 2015 & meccatronica 110

“Una Grande Spinta alla Qualità”
Presse ed Unità elettriche
Serie SA
• 4 modelli con forza da 10 a 100kN
I cilindri della Serie SA sono strumenti
ideali quando si voglia eseguire e
controllare con precisione il processo
di pressatura.
Sono disponibili come attuatore singolo
o come pressa completa e certificata.
Vite con tecnologia a rulli satelliti.
Precisione ed affidabilità anche
nelle condizioni più gravose.
• controllo costante
della velocita della forza
e della posizione
• arresto preciso a valore di forza
o di corsa raggiunto
• utilizzabili in trazione e
in spinta
La qualità è garantita dai sistemi
di controllo Alfamatic.
Alcuni esempi applicativi:
ASSEMBLARE PRESSARE CLINCIARE RADDRIZZARE CALIBRARE CLASSIFICARE VALORI VALORI
DI ROTTURA DI FLESSIONE
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CRONACA
Soluzioni a prova
di Industry 4.0
Con soluzioni all’insegna di Industry 4.0, l’integrazione orizzontale e verticale fra tutte le apparecchiature
di produzione e la rete informatica aziendale sta prendendo forma. In occasione di Hannover Messe 2015,
Rexroth ha lanciato soluzioni integrabili per sistemi idraulici, unità di controllo saldatura e i suoi servizi
online scalabili per la manutenzione preventiva degli impianti.
by Ginevra Leonardi
In occasione dell’ultima edizione di Hannover Messe
tenutasi lo scorso aprile, Rexroth ha lanciato
sul mercato i suoi prodotti di ultima generazione
in linea con i dettami di Industry 4.0, la quarta rivoluzione
industriale ormai alle porte e protagonista
della fiera tedesca.
Iniziamo presentando la nuova serie di unità ABPAC,
che imprime un grande passo in avanti verso Industry
4.0: permette di configurare online unità idrauliche
basate su componenti standard e di monitorare
costantemente il circuito idraulico, abbinando
intelligenza decentralizzata e sensoristica integrata.
La gamma supporta tutti i protocolli Ethernet comunemente
utilizzati, e si inserisce facilmente nelle
più diverse architetture di sistema. La tecnologia
d’interfaccia di Open Core Engineering offre inoltre
maggiore libertà nell’integrazione fra idraulica e applicazioni
informatiche: tramite smartphone o tablet,
gli operatori possono accedere a tutti i dati d’esercizio
e a tutti i parametri delle unità, a prescindere
dal sistema operativo.
L’intelligenza decentralizzata del nodo sensori senza
quadro elettrico rileva costantemente tutti gli stati
di sistema del caso e tutti i parametri di azionamento
dell’unità; i dati non elaborati e i messaggi
di stato da essi desunti potranno poi essere letti dal
controllo macchina oppure da uno smartphone o un
tablet con connessione wireless.
Unità di controllo saldatura
per un maggiore range di esigenze
Soprattutto nell’industria automotive, gli utenti cercano
soluzioni di saldatura sostenibili in grado di
inserirsi facilmente in ambienti orientati a Industry
4.0, e gestire le combinazioni di metalli del futuro.
Rexroth ha così ideato la nuova unità di controllo
saldatura PRC
7300. Grazie alla
maggiore potenza
di calcolo,
copre un range
più ampio di
esigenze per la
comunicazione
e la regolazione
di processo. Il
software di comando
PRI7000 riduce
i tempi di risposta
e attesa, garantendo
un esercizio efficiente
e una messa
in servizio più
rapida. Il web-server
interno all’unità
di controllo supporta le
funzioni di diagnostica e comando
anche tramite smartphone e tablet; inoltre,
la moderna elettronica di potenza riduce il consumo
energetico fino al 30% in fase di saldatura e addirittura
fino all’80% in stato non operativo. Funzionalità
ottimizzate di programmazione, regolazione e monitoraggio
consentono la massima qualità dei punti di
saldatura, creando i presupposti per poter saldare
complesse combinazioni di lamiere.
Il data mining per effettuare
una manutenzione preventiva
L’integrazione delle macchine all’insegna di Industry
4.0 consente di rilevare e analizzare grandi
quantità di dati; questo a sua volta permette ai
gestori di impianti di individuare fin da subito i fu-
La serie di unità
ABPAC permette
di configurare online
unità idrauliche
basate su componenti
standard e monitorare
costantemente
il circuito idraulico.
The power unit
product line ABPAC
allows the online
configuration of
hydraulic power
units from standard
components and
continuous monitoring
of the hydraulic circuit.
PubliTec
MAY-JUNE 2015 41

CRONACA
n NEWS ARTICLE
Industry 4.0 Proof Solutions
L’unità di controllo
saldatura PRC
7300.
The welding control
PRC 7300.
Opportunities for horizontal and vertical integration of all production facilities with the company IT to Industry
4.0 solutions are taking shape. At the Hannover Messe 2015, Rexroth presented integrated solutions for
hydraulic systems and welding controls. In addition, the company introduced scalable online service packages
for anticipating maintenance of facilities.
by Ginevra Leonardi
During the last edition of Hannover Messe, that took place
on April, Rexroth launched on the market its latest products
in line with the principles from Industry 4.0, the fourth
industrial revolution which is already at the door and was the
protagonist of the German trade fair.
Let’s start with the new power unit product line ABPAC, which
is pushing the Industry 4.0 capability of hydraulics massively
forward: it allows the online configuration of hydraulic power
units from standard components and continuous monitoring of
the hydraulic circuit, with a combination of decentralized intelligence
and integrated sensor technology. ABPAC supports all
common Ethernet protocols and fits into any system architecture.
The Open Core Engineering interface technology opens
up additional degrees of freedom to link hydraulics with IT applications:
using smartphones or tablets, users can access all
operating data and parameters of the power units regardless
of the operating system.
The decentralized intelligence of the cabinet free sensor
node continuously detects all relevant system states and operating
data of the power unit. Raw data and status messages
derived from them can be read via the machine control or
wireless via a smartphone or a tablet.
Welding control to achieves higher band width
Users in the automotive industry in particular are looking for
sustainable welding solutions which fit into Industry 4.0 environments,
and also handle future material combinations. Rexroth
meets these requirements with the new welding control
PRC 7300. With increased computing power it achieves higher
band width for communication and process regulation. The
PRI7000 operating software reduces response and wait times
for efficient operations with significantly faster start-up. The
internal web server supports diagnosis and handling also via
smartphones and tablets; using cutting-edge power electronics
reduces energy consumption in welding by up to 30%,
while idling even up to 80%.
Optimized programming, control and monitoring functions
allow for highest quality weld points and form the basis for
welding difficult sheet combinations.
Data mining technologies
for anticipating maintenance
Large data amounts can be collected and analyzed by integrating
machines with Industry 4.0; plant operators are
now able to detect future wear conditions in advance. Rexroth
offers with ODiN a secure cloud-based service which
significantly increases the availability of hydraulic systems in
machines by processing large volumes of data. Data mining
identifies changes of critical components to their defaults.
This allows to reliably detect wear before it causes unplanned
machine downtime.
Combined with maintenance contracts, Rexroth offers a complete
package for plant operators. They receive regular status
reports with recommended actions and performance of
required maintenance work by Rexroth service. This service
offer is suitable in particular for plants with high downtime
cost, for instance in the marine & offshore sector, mining&material
handling, metallurg y, pulp&paper industry and sugar
production.
n
42 MAGGIO-GIUGNO 2015 & meccatronica 110

ODiN è un servizio sicuro basato su cloud che migliora la
disponibilità dei sistemi idraulici all’interno delle macchine.
ODiN is a secure cloud-based service which significantly increases
the availability of hydraulic systems in machines.
turi stati di usura. A tale scopo, Rexroth offre con
ODiN un servizio sicuro basato su cloud che, grazie
all’elaborazione di grandi quantità di dati, migliora
la disponibilità dei sistemi idraulici all’interno delle
macchine. Il data mining identifica le variazioni in
componenti critici rispetto allo stato d’origine, consentendo
di rilevare con una certa affidabilità l’usura
prima che causi un fermo imprevisto dell’impianto.
In abbinamento ai contratti di manutenzione,
Rexroth offre un pacchetto completo ai gestori di
impianti, che potranno così ottenere regolari relazioni
di stato corredate da indicazioni operative; inoltre
gli interventi di manutenzione necessari verranno
svolti dal Customer Care Rexroth. Questa offerta di
servizi è concepita in particolare per gli impianti dai
costi di fermo elevati, ad esempio nei settori marine
& offshore, mining & material handling, metallurgia,
pulp&paper e produzione dello zucchero. n
PubliTec
MAY-JUNE 2015 43

CRONACA
Nuove soluzioni alla
fiera del packaging
Il motorullo
Rulmeca della serie
RDR BL-2 offre
la soluzione ideale
nella progettazione
di sistemi
automatizzati
con prestazioni e
affidabilità elevate.
The new driveroller
series RDR BL-2
by Rulmeca it’s the
ideal solution in the
design of automated
systems with higher
performances
and reliability.
In occasione della fiera Ipack-Ima 2015 di maggio, Rulmeca introduce sul mercato
le sue soluzioni di ultima generazione: i rulli folli e comandati per il trasporto pallets,
i motorulli per la movimentazione dei colli e i mototamburi per la motorizzazione
dei trasportatori a nastro.
di Vittoria Ascari
Rulmeca è un gruppo internazionale che si
dedica alla produzione di rulli, mototamburi,
motorulli per la movimentazione di colli, otre
alla fornitura di soluzioni per lo stoccaggio dinamico
dei colli. In occasione della fiera Ipack-Ima
2015, in programma a fieramilano dal 19 al 23
maggio, presenta importanti evoluzioni della propria
gamma di prodotti.
Tra le soluzioni di punta di Rulmeca ci sono i nuovi
rulli folli e comandati per il trasporto pallets serie
119 e 139. Partiamo dalla prima gamma: si tratta
di rulli molto scorrevoli in rapporto ai carichi am-
messi, che si combinano perfettamente con i rulli
comandati della serie 139. I cuscinetti, alloggiati in
sedi di poliammide color nero, sono del tipo radiale
rigido serie 6205-2Z a lubrificazione permanente,
protetti da coperchietti in polipropilene di color
giallo. Il tubo D.80-89 in acciaio è bombato all’estremità,
garantendo un perfetto accoppiamento
con le sedi dei cuscinetti. L’asse d.20 standard è
forato e filettato per fissaggio con viti per un facile
montaggio, e assicurare l’irrigidimento della
struttura. La particolare forma delle testate, l’accuratezza
degli accoppiamenti e il tipo di cuscinetti
44 MAGGIO-GIUGNO 2015 & meccatronica 110

impiegati rendono questi rulli funzionali anche per
trasportatori a nastro ad alte velocità.
Passando invece ai rulli comandati della serie
139, vantano le stesse caratteristiche generali
dei rulli folli serie 119. Il tubo D.80-89 è in acciaio
saldato al pignone e bombato all’estremità
folle su sede cuscinetto in poliammide color
nero. Sono previsti in versione P1C per catena
tangenziale semplice, e P2C per anelli di catena.
Inserendo nella gamma questi rulli, Rulmeca ha
rafforzato ulteriormente la sua offerta di prodotti
per la movimentazione di pallet.
ponenti collaudati e tecnologicamente avanzati,
rappresenta la soluzione ideale nella progettazione
di sistemi automatizzati con prestazioni e affidabilità
elevate.
Il motorullo Rulmeca, ovvero un rullo con motorizzazione
integrata, è in grado di assicurare silenziosità,
efficienza e lunga durata lavorativa, offrendo
notevoli vantaggi sia in termini progettuali che applicativi.
Il motore integrato nel rullo è brushless,
con alimentazione 24 Vdc, direttamente connesso
La soluzione intelligente
per la movimentazione dei colli
A Ipack-Ima 2015 Rulmeca lancia anche il nuovo
motorullo della serie RDR BL-2: costruito con com-
I rulli folli
e comandati per
il trasporto pallets
serie 119 e 139.
n NEWS ARTICLE
by Vittoria Ascari
New Solutions at the
Packaging Trade Fair
The new idle and
driven rollers for
pallet handling
series 119 and 139
At the exhibition Ipack-ima 2015 in May, Rulmeca
introduces it’s latest generations products: the new idle
and driven rollers for pallet handling, driverollers for unit
handling and motorized pulleys for belt conveyors.
Rulmeca, an international group active in the production
of rollers, motorized pulleys and driverollers for
unit handling as well as in the supply of solutions for flow
storage, introduces important developments in its product
range at the exhibition Ipack-Ima 2015, Rho Milan,
19 th – 23 rd of May.
Among the core solutions by Rulmeca, the new idle and
driven rollers for pallet handling series 119 and 139 stand
out. Let’s start from the first one: these very smooth running
rollers in relation to the load capacity are suited to
be combined with the driven series 139. The permanently
lubricated precision ball bearings 6205-2Z are seated
in black Polyamide end caps and protected by yellow
Polypropylene covers. The swaged steel tube D.80-89
guarantees a perfect assembly with the end caps. The
standard shaft d.20 is internally threaded for screw fixing
and makes easy assembly more rigid and strong.
The particular shape of the end-caps, the accuracy of
the assembly and the type of bearings employed make
these rollers also suitable for high speed driven and belt
conveyor applications in industrial systems.
We now come to the driven rollers series 139, whose
general characteristics are the same as the idle rollers
119 series. The steel tube D.80-89 is welded to the pinion
sprocket and swaged at the idle end on to the black
polyamide bearing housing. The transmission systems
are planned with simple tangential chain version P1C or
with chain loops version P2C. With the inclusion of roller
series 139, Rulmeca strengthens its already wide range
of products on offer for pallet handling.
The smart solution for unit handling
At Ipack-Ima 2015 Rulmeca introduces also the new
driveroller series RDR BL-2: manufactured with proven
and technologically advanced components, it’s the ideal
solution in the design of automated systems with higher
performances and reliability.
The Rulmeca DriveRoller, with integrated motor, is able
to offer quietness, efficiency and long-term use, providing
significant benefits both for planning and application.
The motor integrated inside the roller is a brushless
type with tension 24 VDC, directly connected to the planetary
gear box with steel gears. The drive electronics
and the totally integrated handling grants safe and re-
PubliTec
MAY-JUNE 2015 45

CRONACA
al riduttore di tipo planetario con ingranaggi in acciaio
sinterizzato. L’elettronica di comando e gestione
totalmente integrata nella cartuccia motore
garantisce il controllo in sicurezza del motorullo,
senza richiedere l’utilizzo di schede elettroniche
esterne. Grazie alla facilità di cablaggio, unita alle
possibilità di comando semplice o di interfacciamento
diretto a sistemi elettronici (PLC, reti BUS),
il motorullo RDR BL-2 è l’ideale strumento per realizzare
sistemi e convogliatori compatti e dal design
vincente. È configurabile a piacere, con svariati
tipi di tubo, trattamenti e sistemi di trasmissione
del moto ad altri rulli condotti. Le prestazioni e la
flessibilità di configurazione rendono il motorullo
BL-2 facile da collocare in molteplici ambiti applicativi,
che possono essere caratterizzati da: movimentazioni
con frequenti cicli di start/stop, velocità
da mantenere costanti al variare del carico, accuratezza
della movimentazione dei colli. Infine, grazie
al basso consumo energetico è particolarmente
indicato nella costruzione di sistemi con alti fattori
di efficienza.
Il sistema ideale per la motorizzazione
dei trasportatori a nastro
Dal design compatto, costituiti da un tamburo con
motore, cuscinetti e riduttore racchiusi ermeticamente
all’interno del mantello, a bagno d’olio, i mototamburi
occupano minor spazio e garantiscono
maggiore sicurezza rispetto a sistemi tradizionali
di motorizzazione. Sono più efficienti, oltre che più
veloci e facili da montare, con una sensibile riduzione
dei costi nella progettazione, nel montaggio
e nella gestione del trasportatore.
L’alta qualità dei componenti utilizzati e la precisione
di realizzazione rendono il mototamburo Rulmeca
perfettamente operativo anche nelle condizioni
più critiche, trovando utilizzo in applicazioni
come ad esempio logistica e imballaggio, pesatura
dinamica e grande distribuzione.
Inoltre, Rulmeca presenta a IpackIma la rinnovata
gamma LS con ingranaggi interamente in acciaio,
disponibile anche nelle versioni in acciaio inox che
garantiscono alti livelli di igienicità nelle applicazioni
in ambienti umidi, con lavaggi frequenti e con
getti ad alta pressione (versioni IP66).
n
DriveRoller series BL-2 is the ideal solution in the production
of systems with high efficiency factors.
Da molti anni Rulmeca è attiva nella progettazione e produzione di mototamburi.
Rulmeca is active over many years in the design and production of motorized pulleys.
liable control of the driveroller, without the need of external
electronic cards. The cable facility together with
the possibility of simple command or of direct interface
with electronic systems (PLS, BUS) make the RDR BL-2
DriveRoller the ideal solution to build compact systems
and conveyors with a leading design.
It is freely configurable, with different tubes, treatments
and motion transmission systems to other slave
rollers. Thanks to the performance and the configuration
flexibility, the DriveRoller BL-2 can be easily
applied to a wide variety of tasks, such as those defined
with: frequent start/stop operations, constant
speed variable load and accurate product placement.
Finally, thanks to the low power needed the Rulmeca
The ideal drive for belt conveyors
Compact in design, built with motor, bearings and gearbox
hermetically sealed inside the shell, motorised pulleys
provide a space saving solution that’s easier to install
compared to conventional drives. The high output
efficiency, fewer installation parts and ease of installation
result in significant reductions in design and handling
costs.
The high quality of the components used and the precision
in manufacturing make the Rulmeca motorized pulley
perfectly suited to the most critical conditions and
applications such as inlogistics and packaging, dynamic
weighing, large scale distribution, heavy duty bulk
handling.
Furthermore, Rulmeca introduces the renewed LS range
at Ipack-Ima: the Light Industrial Steel Geared (LS) range
of Motorized Pulleys is available in mild steel or stainless
steel finishes. The various food quality options granting
high levels of hygiene in wet environments, with frequent
and high pressure wash-down, in high risk areas. n
46 MAGGIO-GIUGNO 2015 & meccatronica 110

SIAMO PRESENTI:
pad. 13 stand C62
SIAMO PRESENTI:
pad. 14
stand C23-D20
Una gamma di cuscinetti per ogni esigenza
Mondial distribuisce cuscinetti e accessori di importanti marchi
internazionali come KOYO, NTN-SNR, TIMKEN. Produce inoltre,
attraverso UNITEC consociata del gruppo Mondial, cuscinetti su
misura per macchine utensili e a disegno per la siderurgia e
l’industria in generale. Tutte soluzioni realizzate ad hoc e ottimali
anche per le più critiche condizioni di impiego.
• Cuscinetti speciali UNITEC per macchine utensili
• Cuscinetti speciali UNITEC per l’industria
• Cuscinetti a rullini e a sfere
• Cuscinetti a rulli e a rulli incrociati
• Cuscinetti in due metà con supporto
MONDIAL S.p.A. Via G. Keplero, 18 • 20124 Milano • Tel. 02 66810.1 - Fax 02 66810.264 • e-mail: mkt@mondial.it
Filiali: Bologna - Firenze
www.mondial.it

RIBALTA
Sistema per applicare fluidi senza contatto
Grazie alla sua peculiarità di non entrare in contatto con il
substrato, il sistema PICO di Nordson EFD, con tecnologia
piezoelettrica, permette di applicare quantità controllate di
fluido in punti di difficile accesso, su superfici irregolari,
oppure dove non è possibile utilizzare un ago di dosatura
convenzionale, fino a una velocità di 150 punti al secondo.
Il sistema consente il dosaggio di file di gocce con dimensioni
a partire da 0,002 µl (2 nl) con una velocità compresa
tra i 150 Hz (cicli al secondo)
fino a 500 Hz in continuo. Combina
elevata velocità di dosatura
e ottimo controllo di processo, e
può essere impiegato con fluidi
di vari tipi, da bassa ad alta
viscosità. Ideale per l’impiego
su superfici irregolari o aree di
difficile accesso, ed è adatto
per una vasta gamma di applicazioni:
elettronica (incollaggio
di componenti di cellulari
con adesivo a polimerizzazione
UV), medicale (incollaggio di
aghi a siringhe), meccanica di
precisione (spruzzatura senza
contatto di lubrificante all’interno
di microingranaggi), fotovoltaico
(applicazione di flussante
nell’assemblaggio delle celle
solari). La nuova versione PICO xMOD offre una tecnologia
modulare interscambiabile, che consente di adattare il
sistema di volta in volta all’applicazione specifica, grazie a
una vasta scelta di parti sostituibili.
System for non-contact fluid application
Because the valve nozzle does not contact the substrate, the PICO
system - with piezoelectric technology - allows the application of
controlled amounts of fluid must on uneven surfaces or hard to
access areas, and in all those cases when a traditional dispensing
nozzle cannot be used - up to a speed of 150 dots per second.
The system can apply consistent shots as small as 0.002 µl (2
nl) at speeds ranging from 150 Hz (cycles per second) up to an
industry-leading continuous 500 Hz. It combines high production
speed with exceptional accuracy and process control, and it dispenses
a wide range of low to high viscosity fluids. It is ideal for
use on uneven substrates or hard-to-access areas, and the range
of possible applications is huge: sample uses include electronics
(bonding cell phone speakers with UV-cure adhesives), life
sciences (attaching needles to medical syringes), and precision
mechanical applications (jetting small amounts of grease on micro
gears), photovoltaic (jetting flux on solar cells). The new model
PICO xMOD features a modular version with interchangeable components
to accommodate particular fluids and applications.
Pick&place veloce, sottile e preciso
Veloce, sottile e preciso: con oltre 100 cicli/min, il pick&place HP70
di Weiss, specialista nella produzione di componenti per la tecnologia
di automazione, raggiunge una precisione di ripetibilità di
0,01 mm. Inoltre, grazie al suo design compatto con una larghezza
di soli 60 mm, consente di risparmiare spazio e di raddoppiare il
numero di postazioni di lavoro dell’impianto. Gli assi a motore lineare
liberamente programmabile con corsa verticale di 70 mm e fino
a 325 mm di corsa orizzontale offrono all’utente grande flessibilità.
Inoltre, HP70 soddisfa l’esigenza di una posizione di montaggio
flessibile, aprendo la strada a una ricca gamma di opzioni di progettazione.
Capovolto, laterale, verticale o in posizione tradizionale,
questo pick&place funziona in qualsiasi posizione.
Quando viene appeso alla parete, offre una corsa verticale lunga
e un breve tratto orizzontale, una posizione ideale per l’esecuzione
di manipolazioni su presse a iniezione o per parti allungate. Il freno
di stazionamento montato previene eventuali crash, anche in caso
di assenza di alimentazione.
Se l’unità viene posizionata capovolta, gli assi lineari sono situati
vicino al pavimento; questa posizione è conveniente ad esempio
se la distanza tra la piastra di presa e il piano del tavolo è molto piccola.
Quando previsto, il braccio della pinza del HP70 può gestire
piccoli pallet e molto altro ancora.
The Pick&Place is fast, slim and precise
Fast, slim and precise: with over 100 cycles per minute, the HP70
Pick&Place from Weiss - specialised in developing and manufacturing
components for automation technology - breaks all speed records in its
discipline and achieves a repeat accuracy of 0.01 mm. Moreover, thanks
to its compact design with a width of only 60 mm, it saves space and
allows the number of workstations in the installation to be doubled. Its freely-programmable
linear motor axes with 70 mm vertical stroke and up to
325 mm horizontal stroke offer the user an enormous degree of flexibility.
What’s more, the HP70 also fulfils customer demand for a flexible fitting
location, thus opening up an amazing range of design options for the
application in hand. Upside down, overhead, suspended or laid flat, this
Pick&Place works in any position.
When hung on the wall, it offers a long vertical stroke and a short horizontal
stroke, a perfect position for performing handling on injection moulding
machines or for elongated parts. The fitted holding brake prevents crashes,
even when there is no power supply.
If the unit is positioned upside down, the linear axes are located closer
to the floor; this position
is convenient if the
distance between the
gripper plate and the
table top is very small,
for example. When laid
down, the gripper arm
of the HP70 can handle
small pallets and much
more.
48 MAGGIO-GIUGNO 2015 & meccatronica 110

Robot mobili aumentano
l’efficienza produttiva
I robot mobili della serie Lynx proposti da Adept Technology
lavorano in sicurezza e in completa autonomia, senza che siano
necessarie modifiche o aggiunte all’ambiente in cui operano.
Grazie all’intelligenza a bordo, possono ricostruirsi la mappa
dell’ambiente e utilizzarla per la navigazione autonoma. Il veicolo
può essere chiamato dall’operatore tramite un pulsante
di chiamata e indirizzato alla corretta destinazione con il touchscreen
integrato. Grazie al software Enterprise Manager,
che può dialogare con il WMS, è possibile gestire flotte fino a
cento veicoli. I vantaggi che si possono ottenere con l’utilizzo
dei robot mobili sono molteplici: tempi di trasporto e consegna
calcolabili con precisione, puntualità, miglioramento dei
processi logistici, maggiore flessibilità e disponibilità della
manodopera. Dietro al nome Adept Acuity si
nasconde un sistema completamente nuovo
e innovativo che permette l’utilizzo dei veicoli
Lynx anche in ambienti dinamicamente
mutevoli. Afferma Marco Mina, sales manager
Italia di Adept Technology. “Grazie ad
Acuity i nostri robot sono in grado
di muoversi agevolmente e
autonomamente in ambienti che
cambiano drasticamente. Questo è
particolarmente importante in quei
magazzini in cui c’è un continuo
movimento di persone e mezzi
o un continuo spostamento del
materiale accatastato, tipico, per
esempio, della realtà dell’ e-commerce”.
Mobile robots increase production efficiency
The Lynx series mobile robots offered by Adept Technology work safely
and completely autonomously, with no need of changes or additions
to the environment where they work. Thanks to their on-board intelligence,
these robots can recreate the environment map and use it for
autonomous navigation. The vehicle can be called by the operator by
means of a call button and directed to the right destination by using
the integrated touch screen. Thanks to the Enterprise Manager software,
which can dialogue with the WMS, it is possible to manage up
to a hundred vehicles. Many advantages come from the use of mobile
robots: precise calculation of shipping and delivery times, punctuality,
improvement of logistics processes, greater flexibility and manpower
availability.
Adept Acuity is the name of a completely new and innovative system
that enables the use of Lynx vehicles also in dynamically changing
environments. Marco Mina, sales manager Italia at Adept Technology,
says: “Thanks to Acuity our robots are able to move easily and autonomously
in environments that change drastically. This is particularly
important in those warehouses in which there is a constant flow of people
and vehicles or a constant displacement of piled material, which is
typical, for instance, of the e-commerce world”.
PubliTec

the-chain
semplicemente
RIBALTA
energia in movimento
veloci e silenziose
Catene portacavi complete di cavi e connettori.
Veloci, leggere, silenziose, senza vibrazioni, per
movimenti fluidi di lunga durata. Indicate per
movimenti in corsa breve, lunga, verticali, ecc.
Guide lineari
Le nuove guide lineari NH e NS di NSK che sostituiscono le serie
LH e LS ne mantengono le dimensioni, ma ne migliorano le caratteristiche
chiave. Con le nuove gamme, il carico dinamico nominale
di base è stato aumentato del 30%, grazie a piste di rotolamento
delle sfere geometricamente ottimizzate. Il nuovo progetto assicura
una distribuzione più uniforme delle forze fra le sfere e le piste.
Le pressioni sulle superfici di contatto sono così molto inferiori rispetto
a prima, se sottoposti a carichi paragonabili, cosa che permette
una revisione dei carichi dinamici nominali di base secondo
le corrispondenti norme ISO. Anche la resistenza alla fatica risulta
più che raddoppiata; allo stesso tempo, il rumore è stato ridotto
mediamente di 3 dB(A). Inoltre, l’elevata capacità di autoallineamento
dei pattini a sfere sui binari è stata mantenuta, attraverso
la disposizione a “X” dei corpi volventi. Ciò si traduce in carichi
interni relativamente bassi rispetto a una disposizione a “O”. La
guida lineare, quindi, ha una maggiore tolleranza per gli errori di
montaggio, senza soffrire di una riduzione significativa della durata.
I nuovi prodotti possono anche essere utilizzati opzionalmente
con unità di lubrificazione provate e testate (NSK K1). Pertanto,
non solo è semplice passare alla nuova serie, ma è anche possibile
utilizzare componenti di entrambe le generazioni nella stessa
macchina o nello stesso sistema.
Un altro beneficio chiave della
nuova generazione è la possibilità
di impiego a velocità molto più elevate,
anche senza alcuna modifica
progettuale.
Linear guides
The brand new NH and NS linear guides
by NSK, which replace LH and LS
series, keep the same dimensions however improving the key features.
The new ranges allow a 30% increase of the basic nominal load, thanks
to geometrically optimized balls rolling tracks. The new project ensures
a more uniform force distribution between the balls and the tracks. Therefore,
the pressures over contact surfaces are significantly reduced
compared to the past when subjected to comparable loads. This allows
to make dynamic basic nominal loads compliant with ISO requirements.
Also the resistance to fatigue is more than doubled; at the same time,
noise emission has been reduced on average by 3 dB(A). Moreover,
the high self alignment capacity of ball-bearings slides on the tracks has
been maintained through the “X” disposition of rolling elements. This
results in quite lowered internal loads compared to an “O” disposition.
Therefore, the linear guide is featured by a higher tolerance to assembly
errors, without resulting in a significant duration reduction. The brand
new products can also be used as an option with tested lubrication units
(NSK K1). As a matter of fact, shifting to the new series is not only simple,
but it is also possible to use components belonging to both generations
within the same machine or the same system.Another hey benefit of the
new generation of products is the possibility to use them with very high
speeds, even without any design change.
igus ® Italia, via delle Rovedine, 4
®
23899 - Robbiate (LC)
Tel. 50 039 59 MAGGIO-GIUGNO 06 1 2015 & meccatronica 110
Semplicemente energia in movimento

Sensore laser
Panasonic presenta HG-C, un nuovo prodotto che soddisfa le esigenze
del mercato sia in termini tecnico-applicativi che di costo.
Grazie alle dimensioni di una fotocellula mini (20 x 44 x 25 mm in
35 g), questo sensore, semplifica innanzitutto la sua integrazione
all’interno di macchine dalla ridotte dimensioni, come ad esempio
nel settore dell’assemblaggio.
La precisioni che si ottengono da HG-C sono dell’ordine del centesimo
di mm, e permettono di soddisfare molte delle esigenze di
controllo dimensionale e di posizionamento preciso, tipiche della lavorazione
metalli a opera di macchine utensili, anche in ambito automotive.
Controllore e display sono integrati e rendono così HG-C subito
pronto all’uso. È disponibile in tre range di lavoro (30±5, 50±15
e 100±35 mm) ed è costruito con un telaio in alluminio con grado
di protezione IP67, requisito necessario per l’ambiente industriale.
Dispone infine di funzioni incorporate come isteresi e timer, oltre che
di un segnale di input configurabile: azzeramento, apprendimento,
trigger o spegnimento del laser.
HG-C prosegue e sviluppa l’esperienza Panasonic dei sensori con
tecnologia a triangolazione, che consente la massima precisione e
stabilità di misura, nondimeno l’insensibilità al colore del target da
interrogare. Non meno interessante è l’attenzione di questo prodotto
al budget di macchina. Pur raggiungendo le prestazioni di alto
livello, HG-C permette di abbattere i costi di almeno il 20% rispetto a
prodotti di pari prestazioni.
Laser sensor
Panasonic presents HG-C, a brand new product that meets market requirements
as for either technical and application possibilities or costs.
Thanks to the very reduced dimensions of a photocell (20 x 44 x 25 mm;
weight: 35 g), this sensor makes its integration into small-sized machines
quite simpler, such as in the assembly field.
HG-C allows to obtain precisions by a hundredth of a millimetre and enables
to meet most of the requirements in terms of dimensional control
or precise positioning. These are typically needed in metal working performed
by machine tools, also in the automotive field. Both controller and
display are integrated, thus making the HG-C ready to be used. It is available
in three work ranges (30±5, 50±15 and 100±35 mm) and is build with
an aluminium frame with IP67 protection degree, a necessary requirement
in the industrial environment. Finally, it is equipped with some standard
functions such as hysteresis and timer, in addition to an input signal to be
set up: laser resetting, teaching, triggering or switching off.
HG-C continues and develops Panasonic experience in triangulation
technology sensors, which allows the
highest precision and measurement
stability, without affecting the insensitivity
to colour of the target to be
consulted. Another important product
feature is its attention to machine
budget. Though reaching high-level
performances, the HG-C allows to reduce
costs by at least 20% compared
to products with similar performances.
Parte di una
gamma completa
Guide lineari drylin ®
Madreviti drylin ®
drylin ® SD
drylin ® T
drylin ® SLW
drylin ® R
drylin ®
ZLW
drylin ® Q
per corse lunghe
universali
per robot
drylin ® W
drylin ® N
drylin ® SHT
catene portacavi chiuse
Spedizione anche in 24 ore
Possibilità di ordini online
Meno costi, più durata
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RIBALTA
Marcatore laser a fibra
Datalogic presenta oggi il nuovo marcatore laser a fibra UniQ, il
primo “ALL-IN-ONE” che definisce un nuovo standard nel settore.
Verrà presentato in Italia nel corso di SPS Ipc Drives Italia, manifestazione
di riferimento dell’automazione industriale per il panorama
nostrano, in programma a Parma dal 12 al 14 maggio. UniQ rappresenta
un approccio innovativo alla marcatura laser a fibra: design
compatto e “ALL-IN-ONE” con unità di controllo e alimentatore
incorporati; nessun vincolo di posizionamento grazie alla totale assenza
di fibra ottica; design meccanico robusto e di alta qualità garantisce
un livello di protezione IP54 adatto ad ambienti difficili
e applicazioni industriali. L’involucro integra perfettamente la
sorgente del laser a fibra con l’alimentatore e il controller. Il marcatore
UniQ è stato pensato appositamente per le industrie
manifatturiere, dove facilità d’uso, dimensioni ridotte, affidabilità
e rapporto prezzo/potenza sono i driver principali nella scelta
dei prodotti. Equipaggiato con il software di marcatura laser Lighter,
UniQ offre la massima semplicità di utilizzo per l’utente
e grandissima flessibilità di integrazione con i sistemi esistenti.
Fibre laser marker
Datalogic presents today the new UniQ fibre laser marker, the first “ALL-
IN-ONE” that sets a new standard in the sector. The marker will be presented
in Italy during the SPS Ipc Drives Italia exhibition, a benchmark for
the Italian industrial automation scenario, which will take place in Parma
from the 12th to the 14th of May. UniQ represents an innovative approach
to fibre laser marking: compact and “ALL-IN-ONE” design with
built-in control unit and power supplier; no delivery constraints thanks to
the absence of optical fibre; a strong and high-quality mechanical design
that ensures an IP54 protection level suitable for heavy environments and
industrial applications. The housing integrates perfectly
the fibre laser source with the supplier and the controller.
The UniQ marker was specifically designed
for manufacturing industries, where ease of use, small
dimensions, reliability and price/power ratio are the
main drivers in the selection of products. Equipped
with the Lighter laser marking software, UniQ offers
the highest ease of use and extreme flexibility of integration
with the available systems.
Un partner affidabile per il mondo degli elettrodomestici
La collaborazione tra Electrolux e Desoutter risale al 1980, rafforzandosi poi nel corso degli anni. Fra i leader mondiali nel campo degli elettrodomestici
per uso professionale, Electrolux vanta una vendita di oltre 40 milioni di prodotti ogni anno a clienti in 150 Paesi.
L’impianto di Porcia si è sempre focalizzato sul continuo miglioramento, e Desoutter ha sempre proposto soluzioni in grado di migliorare sia
la qualità di avvitatura che l’ergonomia. Secondo Emanuele Quarin, Plant Manager di Porcia, l’azienda ha trovato in Desoutter un partner che
accetta le sfide, e che garantisce sempre le soluzioni più adatte alle singole esigenze. Un chiaro esempio risale al 2010, con la transizione
dagli utensili pneumatici a quelli elettrici per soddisfare più alti standard qualitativi e garantire maggiore risparmio energetico. Desoutter ha
sviluppato tecniche di produzione Eco-Friendly, adattando la produzione a standard ambientali e riducendo
il consumo energetico. Inoltre, per contribuire
a diminuire le emissioni di CO 2 , per
ogni soluzione installata ha potuto calcolare
il payback e il risparmio energetico di
Electrolux.
ASETTICHE,
CERTIFICATE,
ELETTRICHE
MPPM1606 - MPTM1606
MRE16180
WWW.GIMATIC.COM
A reliable partner for the white
goods sector
The partnership between Electrolux and Desoutter
dates back to 1980, and has been
strengthened over the years. As one of the
world leaders in the sector of white goods for
professional use, Electrolux sells over 40 million products every year to customers in
150 countries. The Porcia plant has always been focused on continuous improvement,
and Desoutter has always offered solutions able to improve both screwing
quality and ergonomics. According to Emanuele Quarin, Plant Manager at Porcia,
the company has found in Desoutter a partner able to take up challenges, always
providing the most suited solutions to every single need. A clear example dates
back to 2010, with the transition from air tools to electrical tools to meet the highest
quality standards and ensure a greater energy saving. Desoutter has developed
Eco-Friendly production techniques, adjusting production to environmental standards
and reducing energy consumption. Moreover, to help decrease CO 2 emissions,
Desoutter was able to calculate Electrolux payback and energy saving for
each installed solution.
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& meccatronica 110

Moduli tecnologici per il settore robotica
Presentato alla fiera SPS IPC Drives di Norimberga lo scorso novembre
e atteso in anteprima per l’Italia il prossimo maggio a Parma, Lenze
ha arricchito il proprio software applicativo FAST con i moduli di
robotica completi e pronti per l’uso. Questi moduli facilitano notevolmente
l’applicazione dei robot in un sistema completo di automazione,
e il controllo in modo appropriato durante il funzionamento della
macchina. L’azienda fornisce moduli tecnologici ad esempio per
applicazioni pick&place e il tool software utile alla definizione delle
coordinate per differenti tipi di cinematica. Un potente core di robotica
che offre sei gradi di libertà è già integrato in ogni modulo; garantisce
la massima libertà nel percorso di progettazione, attraverso PLCopen
Part4 e, allo stesso tempo, consente l’esecuzione di movimenti
pick&place semplicemente mediante la parametrizzazione e senza
alcuna conoscenza approfondita di robotica da parte dell’utilizzatore;
Lenze infatti ha combinato perfettamente la sua robotica e il suo motion
nei moduli di robotica FAST. Sistemi proprietari e programmazione
di un’interfaccia complessa non sono più necessari. Lenze divide
la robotica in cinematica e flussi di istruzioni. Il calcolo geometrico del
robot, insieme al modello cinematico, è stato integrato con un metodo
universale di trasformazione (il tutto sviluppato in collaborazione con
le università). L’impresa offre moduli cinematici precostituiti idonei al
controllo di Robot Delta2, Delta3, robot articolati e robot SCARA, nonché
per diversi tipi di robot a portale. Oltre ad avere fino a sei assi
principali, possono essere programmati assi ausiliari, il tutto con un
completo coordinamento delle velocità.
Technological modules for the robotics sector
Launched at the SPS IPC Drives fair in Nuremberg last November and
premiered soon in Italy next May in Parma, Lenze has enriched its FAST
application software with ready-to-use complete robotics modules. These
modules remarkably facilitate the use of robots in a complete automation
system, as well as an appropriate control while the machine is working. The
company provides technological modules, for instance, for pick&place applications,
and the tool software useful to define the coordinates of different
types of kinematics. A powerful robotics core that offers six degrees of freedom
is already integrated in each module; it ensures the highest freedom
in the design process, by means of PLCopen Part4 and, at the same time,
allows to perform pick&place movements simply by parameterization and
with no need for the user to have any robotics thorough knowledge; Lenze
has in fact perfectly combined its robotics to its motion in the FAST robotics
modules. Proprietary systems and complex interface programming are
no longer necessary. Lenze divides robotics in kinematics and instruction
streams. The robot geometric calculation, together with the kinematic model,
is integrated using a universal transformation
method (all this developed in partnership with
universities). The company offers pre-established
kinematic models suitable for the control
of Delta 2 and Delta 3 robots, articulated robots
and SCARA robots, as well as different types
of portal robots. In addition to having up to six
main axles, auxiliary axles can be programmed,
all this with a complete speed coordination.
PubliTec
MAY-JUNE 2015 53

REALIZZATA PER DURARE
La Nuova serie H, grazie all’innovativo design, rappresenta il nuovo
punto d’arrivo per le catene portacavi in impiego gravoso. La struttura
della nuova serie è stata studiata per rendere la catena più
robusta e performante nelle varie tipologie di utilizzo: corse laterali,
autoportanti, sliding e verticali con curva verso l’alto.
QR-Code: inquadra e guarda il nostro video
BREVETTI STENDALTO Spa
V.le Giovanni Battista Stucchi 66/8
20900 Monza - Italy
Tel. +39 039.204901 - Fax. +39 039.834250
info@brevettistendalto.it
Moduli di segnalazione
per le colonne luminose
Schneider Electric, lo specialista globale nella gestione dell’energia,
presenta nuovi moduli per le colonne luminose Harmony
XVU: un modulo sound/voce e uno a LED con luce
gialla. L’ampliamento della gamma mette a disposizione un
maggior numero di opzioni di personalizzazione, consentendo
agli utenti di costruire le colonne luminose più adatte alle loro
esigenze applicative.
Per quanto riguarda il modulo sound/voce, la modalità operativa
può essere scelta usando Playlist Builder, un software
di configurazione gratuito, attraverso una card SD o un PC. Il
modulo LED a luce gialla invece offre una fonte di luminosità
extra, in linea con le caratteristiche delle altre unità a LED, per
adeguarsi agli standard più evoluti.
I nuovi moduli Harmony XVU si integrano in modo fluido con gli
altri elementi della gamma, accomunati
da un fattore di forma e da un design
di qualità superiore, facilità di installazione,
semplicità dell’interfaccia utente
e solidità delle prestazioni; il tutto in
una soluzione flessibile e facilmente
personalizzabile.
Elenchiamo brevemente le caratteristiche
principali delle colonne luminose
Harmony XVU: sei colori, quattro modalità
di illuminazione, moduli sonori
(voce e buzzer); modulo LED multicolore;
diametro 60 mm; IP65 per le unità
luminose; certificati CE, UL e CSA.
Super bright modular tower lights
Schneider Electric, the global specialist of energy
management, presents the brand new
Harmony XVU super bright modular tower
lights: a sound/voice module and a LED one
with yellow light. The range was indeed enhanced and now offers more
customization options, thus allowing the users to build tower lights more
suitable for their application needs.
As for the sound/voice module, the operational pattern can be chosen by
using Playlist Builder, a free set-up software, through an SD-card or rather
a PC. The yellow light LED module offers instead an extra lightning source,
in line with the features of the other LED units, in order to be compliant with
the most advanced standards.
The brand new Harmony XVU modules integrate perfectly with the other
elements of the range. They share indeed higher quality shape factor as
well as design; they are also easy to install and have a user-friendly interface,
as well as solid performances. All this in a flexible and highly customizable
solution. Let’s list briefly the main features of Harmony XVU tower
lights: six colours, four light patterns, sound modules (voice and buzzer);
multicolour LED unit; 60 mm diameter; IP65 for lighting units; CE, UL and
CSA certificates.
WWW.BREVETTISTENDALTO.COM
54 MAGGIO-GIUGNO 2015 & meccatronica 110

RIBALTA
Robot per saldatura a punti e ad arco
La saldatura è un settore “storico” di Tiesse Robot, specializzata nell’automazione robotizzata e partner da oltre vent’anni di Kawasaki Robot.
Naturalmente è fondamentale la sinergia col colosso giapponese, che recentemente ha presentato le proprie soluzioni per la saldatura a punti
e ad arco. Per quanto riguarda la saldatura a punti, è stata completata la gamma dei robot BX a polso cavo, che ora consta di più di sei modelli
con sbracci da 2.200 a 3.000 mm e portate da 100 a 300 kg, sia in configurazione per montaggio a terra, sia in configurazione shelf. Questi
robot sono progettati per un concetto di space saving e vantano un software ottimizzato per le operazioni di puntatura, che richiedono un’elevata
dinamica su piccoli spostamenti. L’ultimo nato della famiglia è il modello BT200L tipo shelf-mount. I robot hanno opzioni mirate alle applicazioni
della saldatura a punti, come la gestione di servo pinze e collegamenti, tramite bus di campo, a tutti gli accessori richiesti nella realizzazione delle
isole di pertinenza. Accanto a questi robot, è stato sviluppato anche il robot per la saldatura ad arco modello BA06N da 6 kg di portata e 1.450
mm di sbraccio di lavoro dotato di polso cavo, che permetterà, dati i suoi volumi ridotti, di utilizzare con facilità il robot anche per la saldatura di
pezzi complessi con difficoltà di accesso torcia. Il passo decisamente ridotto tra il centro del quinto asse e la flangia del sesto fa
sì che questo modello non sia penalizzato nelle operazioni di interpolazione, come succede in altri modelli reperibili sul mercato.
Robots for spot and arc welding
Welding is indeed a “traditional” sector for Tiesse Robot, a company specialized in robotized automation that has been a partner of Kawasaki
Robot for more than 20 years. Certainly, a very important factor is the synergy with the Japanese big company, which has lately
presented its own solutions for spot and arc welding. As for spot welding, the range of BX hollow wrist robots has been completed and
now relies on more than six models with reaches ranging from 2,200 to 3,000 mm and loads ranging from 100 to 300 kg, available either
to be mounted on the ground or with a shelf configuration. These robots are designed according to space saving principles and boast a
software optimized for fixing operations, which require high dynamics on reduced movements. The newest born of the family is the model named BT200L,
shelf mount type. The robots are featured by options addressed to spot welding applications, such as the handling of servo pincers and connections,
through field buses, to all the accessories required in the manufacturing of islands. Along with these robots, also arc welding hollow wrist robot named
BA06N, with 6 kg load and 1,450 mm reach, has been developed. It will allow to easily use the robot also for welding challenging workpieces with difficult
torch access. The highly reduced pace between the middle of the fifth axis and the flange of the sixth axis allows this model not to be disadvantaged in
interpolation operations, unlike several other models available on the market.

A PPLICAZIONI
Robot scara
per l’assemblaggio
nell’industria cosmetica
di Ginevra Leonardi
Per realizzare una linea di assemblaggio
per ombretti, un contoterzista
nell’ambito della cosmesi si è rivolto
a Idm Automation, che a sua volta
ha coinvolto Mitsubishi Electric come
partner per le soluzioni di robotica
e automazione a bordo linea.
Il risultato è una catena produttiva
che rispetta i più alti standard
di modularità, velocità, precisione
di presa e sincronizzazione.
Il settore della cosmetica è soggetto a continui
cambiamenti e, di conseguenza, la produzione è
altamente stagionale, segue mode e mood, e deve
adeguarsi in toto alle campagne marketing dei produttori
finali. In questo settore i prodotti hanno una
vita media che varia dai 6 e ai 24 mesi, mentre gli
impianti devono soddisfare particolari requisiti in
termini di delicatezza nella presa e ritmi produttivi
abbastanza elevati.
Omnicos Group è un contoterzista nell’ambito della
cosmesi con sede principale a Romanengo, in provincia
di Cremona, un’area dove si concentra l’80%
dei contoterzisti europei del settore.
Il gruppo produce quasi tutti i prodotti per la cosmetica,
e le sue linee produttive effettuano anche
l’assemblaggio dei contenitori e il confezionamento.
Omnicos punta molto quindi sull’innovazione non
56 MAGGIO-GIUGNO 2015 & meccatronica 110

solo di prodotto ma anche di processo, alla ricerca
di nuove soluzioni di automazione e robotica per risolvere
criticità e complessità applicative sulle linee.
Linea di assemblaggio per ombretti
lunga 18 m totalmente automatica
Uno dei progetti più recenti è quello relativo all’assemblaggio
di contenitori (trousse) per ombretti per
conto di un cliente finale monomarca nazionale. Per
realizzare la linea di assemblaggio, Omnicos si è
rivolta a Idm Automation, costruttore di macchinari
per il riempimento dei cosmetici, che a sua volta ha
coinvolto Mitsubishi Electric come partner per le soluzioni
di robotica e automazione a bordo linea.
Dopo un’attenta analisi di fattibilità, Idm Automation
e Mitsubishi Electric hanno studiato, progettato e
realizzato una linea di assemblaggio contenitori per
ombretti a due piste lunga 18 m.
In funzione nei reparti Omnicos
dall’inizio di maggio 2013, la linea
è in grado di assemblare in contemporanea
su due piste 4.000
pezzi/ora con un ritmo di 66 battute/min.
Afferma Ivan Riboni di Idm Automation,
responsabile della progettazione
meccanica della linea di
assemblaggio per Omnicos: “Con
il supporto di Mitsubishi Electric,
abbiamo messo a disposizione
del cliente tutto il nostro know-how
nella progettazione, nella costruzione
meccanica e nella programmazione
software degli impianti,
perché aveva necessità di realizzare
in tempi rapidissimi una linea
di assemblaggio per ombretti
completamente automatica e caratterizzata
da alta produttività”.
Robot scara standalone a bordo linea
garantiscono la massima versatilità
I sei robot a bordo della linea di assemblaggio, tutte
unità standalone, sono di Mitsubishi Electric (quattro
scara modello RH-6FH5520 e due scara modello
RH-6SDH5520) così come il pannello operatore
GT16, i servomotori MR-J3B gestiti direttamente dai
robot e gli inverter FR-D720SC.
Tramite connessione Ethernet, il pannello GT16 controlla
direttamente i servomotori, i sistemi di visione
e i sei robot. Questi ultimi, a loro volta, sono direttamente
connessi ad alcuni assi aggiuntivi MR-J3B e,
tramite I/O digitali, agli inverter, gestendone diretta-
n APPLICATIONS
Scara Robots for Assembly
in the Cosmetics Industry
In order to create an eyeshadow assembly line,
a supplier in the cosmetics sector turned to Idm
Automation, which in turn involved Mitsubishi
Electric as a partner for on-line robotics and
automation solutions. The result is a production
chain compliant with the highest standards
in terms of modularity, speed, gripping precision
and synchronization.
by Ginevra Leonardi
T
he cosmetics sector is subject to constant changes
and, as a consequence, its production is highly seasonal,
following trends and moods and completely adjusting
itself to the final maker marketing campaigns. In this
sector the average life of products ranges from 6 months
to 24 months, while plants have to meet particular requirements
in terms of gentle gripping and rather high production
rates.
Omnicos Group is a supplier in the cosmetics sector headquartered
in Romanengo, in the province of Cremona, in
an area that gathers 80% of the European suppliers in this
sector. The group manufactures almost every cosmetic
product, and its production lines also perform container
assembly and packaging.
I sei robot a
bordo della linea
di assemblaggio
sono di Mitsubishi
Electric così
come il pannello
operatore GT16,
i servomotori
MR-J3B e gli
inverter
FR-D720SC.
The six robots on the
assembly line are by
Mitsubishi Electric,
as well as the GT16
operator panel, MR-J3B
servomotors and
FR-D720SC inverters.
PubliTec
MAY-JUNE 2015 57

A PPLICAZIONI
Alcune funzioni dei
robot scara sono
state determinanti,
come la fibra ottica
integrata per
la gestione
di assi aggiuntivi
e la comunicazione
diretta con i
pannelli e i sistemi
di visione.
Some of the scara
robot functions
were decisive,
such as integrated
optical fibre for
additional axis
control and direct
communication
with panels and
vision systems.
Therefore Omnicos is really focused on
innovation, of both product and process,
searching for new automation and
robotics solutions to solve application
problems and complexities on the lines.
Fully automatic 18 m-long
eyeshadow assembly line
One of the most recent projects concerns
the assembly of eyeshadow containers
(trousse) on behalf of a national
single-brand final customer. In order
to create the assembly line, Omnicos
turned to Idm Automation, a manufacturer
of cosmetics filling machines, which
in turn involved Mitsubishi Electric as a
partner for on-line robotics and automation
solutions. After a careful feasibility
study, Idm Automation and Mitsubishi
Electric studied, designed and created
a two-conveyors 18 m-long assembly
line for eyeshadow containers. Operative
in the Omnicos divisions since May
2013, the line can assemble 4,000 pieces/hour on two conveyors
at the same time with a rate of 66 beats/min. Ivan
Riboni from Idm Automation, in charge of mechanical design
for the Omnicos assembly line, says: “The support of
Mistubishi Electric allowed us to provide the customer with
all our know-how about design, mechanical manufacturing
and plant software programming, as they needed to create
a fully automatic and highly productive assembly line for
eyeshadows in a very short time”.
On-line standalone scara robots
ensure maximum versatility
The six robots on the assembly line, all standalone units,
are by Mitsubishi Electric (four RH-6FH5520 scaras and
two RH-6SDH5520 scaras), as well as the GT16 operator
panel, MR-J3B servomotors directly controlled by the robots
and FR-D720SC inverters. Via an Ethernet connection,
the GT16 panel directly controls the servomotors, vision
systems and six robots. The latter are in turn connected to
some additional MR-J3B axis and, by means of digital I/O,
to the inverters, thus directly controlling line feeding.
All these solutions enabled Omincos to get a production
chain in compliance with the highest standards in terms
of modularity, speed, gripping precision and synchronization
between the different automation platform components.
The six standalone scara robots ensured the highest
versatility and the possibility to make the robots work
in a totally independent way. This solution, complete and
well-integrated, is fully controlled by a single HMI panel,
named GT16.
The whole line can be controlled
using a single operator panel
Thanks to the solutions provided by Mitsubishi Eletric, Omnicos
can control the whole 18 m-line and the six on-line
scara robots by using just a single HMI GT16 panel and,
from a single operator point, adjust heights, rates, points
or call back cycles, with no need for plcs or other additional
control devices. With GT16, production progress,
line feeding and robot movements, as well as downtimes
and alarms, are perfectly under control; moreover, the production
progress can be altered in real time. Production
data can be also exported on an Excel tab, with an always
detailed history log which can be attributed to a specific
batch (operator activity, results, alarms, camera management)
The Omnicos team really appreciated the possibility
to perform these operations directly with a tablet, also of
commercial type, remoting the HMI on it, in addition to being
able to use films to support the operator and program
a wireless network directly on the machine. Finally, some
Mitsubishi Electric scara robot functions were also decisive
in the Idm project for Omnicos, starting from the most traditional
ones, such as integrated optical fibre for additional
axis control (up to a max of eight) and direct communication
with panels and vision systems. The more advanced
functions of the F Series should be added to these, such
as the fully closed IP65 cover protection and cables routed
inside the robot, strength, high picking and placing speed
(0.29 sec per standard cycle), one hundredth of a millimetre
repeatability on the point and conveyor tracking function
integrated within the robot control unit.
n
58 MAGGIO-GIUGNO 2015 & meccatronica 110

mente l’avanzamento in linea. Tutte queste soluzioni
hanno permesso a Omnicos di avere una catena
produttiva che rispettasse i più alti standard di modularità,
velocità, precisione di presa e sincronizzazione
tra i diversi componenti della piattaforma
di automazione. I sei robot scara standalone, hanno
garantito la massima versatilità e la possibilità
di far lavorare i robot anche in modo completamente
indipendente. Questa soluzione, completa e ben
integrata, è controllata interamente da un unico
pannello HMI, il GT16.
È possibile gestire l’intera linea
con un unico pannello operatore
Grazie alle soluzioni fornite da Mitsubishi Electric,
Omnicos può gestire l’intera linea di 18 m e tutti i
sei robot scara a bordo linea con un solo pannello
HMI GT16 e, da un unico punto operatore, correggere
quote, velocità, punti o richiamare cicli, senza
ricorrere a plc o ad altri dispositivi di controllo
aggiuntivi. Con GT16 si può tenere perfettamente
sotto controllo l’andamento della produzione, l’avanzamento
di linea e i movimenti dei robot, gli
eventuali fermi e gli allarmi; inoltre l’andamento
della produzione può essere modificato in tempo
reale. I dati di produzione sono esportabili anche
su tabella Excel, con uno storico sempre dettagliato
e riconducibile a un lotto preciso (attività operatore,
risultati, allarmi e gestione telecamere).
Il team di Omnicos ha apprezzato molto la possibilità
di svolgere queste operazioni direttamente da
un tablet anche di tipo commerciale remotizzando
su di esso l’HMI, oltre al fatto di poter utilizzare filmati
a supporto dell’operatore e di configurare una
rete wireless direttamente a bordo macchina.
Infine, sono state determinanti nel progetto Idm per
Omnicos anche alcune funzioni dei robot scara Mitsubishi
Electric, a partire da quelle più tradizionali
come la fibra ottica integrata per la gestione di assi
aggiuntivi (fino a un massimo di otto) e la comunicazione
diretta con i pannelli e i sistemi di visione.
A queste vanno aggiunte quelle più avanzate
della nuova Serie F, come la protezione IP65 della
cover completamente chiusa e il passaggio cavi
interno al robot, la robustezza, l’elevata velocità di
prelievo e deposito (0,29 s per ciclo standard), la
ripetibilità sul punto di un centesimo di millimetro e
la funzione di conveyor tracking integrata nell’unità
di controllo del robot.
n
Volete esprimere la vostra opinione su questo tema?
Scrivete a: filodiretto@publitec.it
PubliTec

PROFILO
Meccatronica
e Innovazione
“made in Puglia”
Linea di assemblaggio tergilunotto
posteriore realizzata da Procma.
Rear windscreen wiper assembly
line created by Procma.
Procma, specializzata in impianti per l’assemblaggio industriale
destinati alla componentistica per auto si è fatta portavoce
e ha contribuito come capofila alla costituzione del consorzio
Apuliamech, un’aggregazione di PMI pugliesi del settore della
Meccatronica, tra loro complementari nella realizzazione
di sofisticati impianti automatizzati. Creare un distretto di
produzioni innovative e tecnologicamente avanzate all’interno
dell’area pugliese con una visione di riferimento internazionale
è la mission principale dell’attività consortile. di Fabrizio Cavaliere
Da tempo, si sente tanto parlare della necessità
di fare sistema da parte delle aziende produttrici
di mezzi e sistemi di produzione complementari
fra loro con l’obiettivo di porsi e imporsi sul mercato
internazionale in modo più incisivo e strategico. È evidente
che fare massa critica aiuta e serve a coprire
meglio il mercato e consente all’una o all’altra azienda
di competere proponendosi come interlocutore unico
in grado di fornire una soluzione produttiva completa
che possa soddisfare le aspettative dell’acquirente facendo
anche leva sulle competente e sui know-how
specifici dei partner. E mentre si fa un gran parlare di
questo tipo esigenza a livello associativo in qualsiasi
settore, c’è chi è passato dalle parole ai fatti creando
a un’alleanza strategica che ha già portato i suoi primi
frutti.
Aggregare le risorse scientifiche
e il know-how delle aziende pugliesi
Procma Srl azienda pugliese costituita nel 2001, da
sempre impegnata nella progettazione e costruzione
di evoluti sistemi di automazione per l’assemblaggio
industriale nel settore automotive e della componentistica
auto, costituisce oggi una solida realtà regionale
in grado di proporre soluzioni produttive personalizzate
innovative, volte all’ottimizzazione delle risorse. L’azienda
ha la sua sede legale e operativa nel sud Italia,
nel vasto comprensorio industriale barese, in uno stabile
di 2.500 mq., dove si concentrano le attività di-
60 MAGGIO-GIUGNO 2015 & meccatronica 110

ezionali e le attività di progettazione e realizzazione
impianti. Affidabilità ed efficienza è l’impegno costante
che ci contraddistingue nel soddisfare gli alti standard
qualitativi richiesti dai nostri clienti” afferma Raffaele
Barile, Presidente di Procma S.r.l. che ci accoglie in
azienda.
“Nella progettazione e realizzazione degli impianti,
ci ispiriamo quindi ai principi del World Class Manufacturing
(WCM) sposando sempre più la logica della
produzione snella e garantendo, così, riduzione sistematica
degli sprechi e massimizzazione della qualità
del prodotto”.
Da diversi anni Procma SRL è fortemente orientata al
tema dell’internazionalizzazione, sempre più consapevole
delle proprie potenzialità all’interno dei mercati
emergenti e della necessità di ampliare la propria offerta
in aree geografiche extra-europee. Ed è proprio con
questa prospettiva che Procma ha contribuito come
capofila alla costituzione del consorzio Apuliamech,
un’aggregazione di PMI pugliesi del settore della Meccatronica,
tra loro complementari nella realizzazione di
sofisticati impianti automatizzati per alcune importanti
realtà multinazionali dei comparti automotive e aerospazio
e rivolte alla ricerca di nuove opportunità promozionali
e commerciali oltre i confini italiani.
“Il Consorzio ha il compito di aggregare le risorse
scientifiche e il know-how tecnologico delle
aziende pugliesi, affinché
il sistema economico regionale sia
accompagnato sullo scenario internazionale
da aziende di eccellenza nell’ambito delle tecnologie
meccatroniche” spiega ancora l’ingegner Barile che
ha fortemente voluto e contribuito a far nascere Apuliamech.
“La Regione Puglia, per radicata cultura industriale, si
presta altresì ad affrontare obiettivi di alto valore aggiunto
nel settore della MECCATRONICA, attraverso la
presenza sul territorio di università, centri ricerca, imprese
specializzate e manodopera qualificata. Il Consorzio
promuove, di conseguenza, anche progetti di
R&S sia in Italia che all’estero, nonché la sperimentazione
interdisciplinare di piattaforme tecnologiche e la
realizzazione di prototipi e dimostratori per applicazioni
innovative infrasettoriali di interesse dei consorziati”.
Gli obiettivi del Consorzio
Creare un distretto di produzioni innovative e tecnologicamente
avanzate all’interno dell’area pugliese con
Linea
automatica
per il montaggio
del collettore
benzina/GPL/metano.
Automatic line for
gasoline/LPG/CNG
connector assembly.
n PROFILE
“Made in Puglia” Mechatronics and Innovation
Procma, a company specialized in industrial assembly
plants addressed to automotive components
stood up and was the leader in the creation of the
Apuliamech consortium, an aggregation of SMEs from
Puglia belonging to the mechatronics sector. These
companies are complementary in the manufacturing
of sophisticated automated plants. Creating a district of
innovative and technologically advanced productions with
an international vision within the Puglia area is indeed
the main mission of this consortium. by Fabrizio Cavaliere
T
here has long been a lot of talk of how manufacturing
companies of complementary production devices and
systems need to create a system with the aim to arise and
impose themselves on the international market in a more incisive
and strategic way. It is clear that creating a critical
mass is helpful. It is also necessary to cover the market better,
as well as to enable companies to compete stepping
forward as single point of contact able to provide a complete
production solution that may satisfy the purchaser’s expectations,
relying also on the partners’ specific competence
and know-how. And while there’s a lot of talk of this associational
need in every sector, there’s who turned words into
actions, thus creating a strategic alliance that has already
brought its first results.
Joining the scientific resources and
know-how of Puglia companies
Procma Srl is a company from Puglia founded in 2001. Procma
has always been committed to the design and manufacturing
of advanced automation systems for industrial assembly in the
automotive and automotive components sector. Nowadays, it
is a solid regional company able to offer innovative custom-cut
production solutions addressed to resources optimization. The
company’s registered and operative headquarters are in the
south of Italy, in the vast industrial area of Bari, in a 2,500 square
meters building where the directional, design and manufacturing
activities are assembled.
“Reliability and efficiency is the constant commitment that identifies
us in satisfying the high quality standards required by our
customers” says Raffaele Barile, President of Procma Srl, who
welcomes us in the company.
PubliTec
MAY-JUNE 2015 61

PROFILO
Isola robotizzata di
saldatura longherone
per auto.
Robotized metal
strut welding island
for automobiles.
una visione di riferimento internazionale è la mission
principale dell’attività consortile di Apuliamech, per
esempio, assistendo le imprese consorziate nei rapporti
con l’estero per lo sviluppo delle esportazioni o
semplicemente informandole sulla situazione economica
e sulle prospettive di sviluppo delle varie aree
di mercato estero. Fornire prestazioni di consulenza
aziendale, legale, bancaria, di internazionalizzazione
e di marketing e/o organizzazione oltre che, svolgere
azioni pubblicitarie a favore dell’esportazione sono altre
delle attività e finalità svolte dal Consorzio.
“Sono stati, per esempio, realizzati marchi collettivi di
qualità volti a distinguere e a qualificare all’estero la
produzione delle aziende consorziate” racconta ancora
Barile che poi prosegue: “Tra gli obiettivi condivisi
dalle consorziate Apuliamech, di cui Procma è portavoce
autorevole, vi è la partecipazione al progetto di
promozione internazionale denominato “InWest”, che
rappresenta un valido strumento di penetrazione dei
nuovi mercati esteri, attraverso iniziative strutturate di
promozione internazionale. Tra queste ultime, l’evento
Win Automation di Istanbul che, svoltosi nel marzo
scorso quale forum esclusivo per il settore automazione
industriale nella regione euro-asiatica, si è rivelata
una vera e propria possibilità di conoscenza e individuazione
di nuove opportunità di business in un paese
emergente come la Turchia.
Emergente fino a un certo punto in quanto già alla fine
del 2013 era il maggiore produttore di veicoli leggeri in
Europa. Ecco, ritengo che questo sia l’esempio lampante
di ciò che un Consorzio come Apuliamech possa
potenzialmente fare: andare a estrapolare in maniera
più convinta e strategica, nuove possibilità anche
in quelle aree che magari, finora, non hanno ancora
espresso un reale interesse perché difficilmente per-
La partecipazione
di Apuliamech alla
Win Automation di
Istanbul si è rivelata
una vera e propria
opportunità.
The participation of Apuliamech
to the Win Automation event
in Istanbul was indeed a great
opportunity.
“Therefore in the design and manufacturing of plants we take
inspiration from the World Class Manufacturing (WCM), increasingly
shifting the logic of lean production, thus ensuring
a systematic reduction of wastes and maximization of product
quality”. Procma Srl has been strongly oriented toward the internalization
issue for a long time, as it is more and more aware
of both its potential in the emerging markets and the need to
extend its offering in regions outside Europe. In this perspective,
Procma leaded the creation of the Apuliamech consortium,
an aggregation of Puglia SMEs from the mechatronics sector.
These companies are complementary in the manufacturing of
sophisticated automated plants for some major multinational
companies belonging to the automotive and aerospace sectors
and want to search for new promotional and commercial opportunities
beyond the Italian borders.
“The consortium aims to aggregate the scientific resources and
technological know-how of Puglia companies so that the regional
economic system is accompanied within the international scenario
by some leading companies in the mechatronic technology
sector” adds Mr Barile, who strongly wanted and contributed
to the creation of Apuliamech. “Because of its rooted industrial
culture, the region of Puglia is also suited to deal with high added
value goals in the mechatronics sector, through the presence
of local universities, research centres, specialized companies
and qualified workforce. As a consequence, the consortium promotes
also R&D projects both in Italy and abroad, as well as the
interdisciplinary experimentation of technological platforms and
the creation of prototypes and demonstrators for intersegment
innovative applications which are interesting for the companies
that belong to the consortium.
The Consortium’s goals
Creating a district of innovative and technologically advanced
productions with an international view in the Puglia area is
Apuliamech’s main mission. For instance, by supporting companies
that belong to the consortium in their foreign relations to
develop exports or simply by informing them about the economic
situation and development prospects of the different foreign
62 MAGGIO-GIUGNO 2015 & meccatronica 110

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corribili e raggiungibili dalle singole PMI. Concluderei
quindi dicendo che aggregarsi conviene: viva l’aggregazione
quindi!!!”
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Volete esprimere la vostra opinione su questo tema?
Scrivete a: filodiretto@publitec.it
market areas. Providing business, legal, banking, internationalization
and marketing and/or organizational counselling, in addition
to carrying out advisement activities to promote exportation
are some more activities and goals of the Consortium.
“For instance, we have created collective quality brands aimed to
distinguish and qualify the production of our companies abroad”
continues Mr Barile. “One of the shared goals of Apuliamech’s
companies, of which Procma is the authoritative spokesman,
is the participation to the international project named “InWest”,
which is a valid tool in order to penetrate new foreign markets
by means of international promotion structured activities. One of
these is the Win Automation event in Istanbul, which took place
last March as an exclusive forum for the industrial automation
sector in the Eurasian region and proved itself as a very important
possibility to getting to know and identify new business
opportunities in an emerging country such as Turkey. However,
Turkey was already the main manufacturer of lightweight vehicles
in Europe at the end of 2013. I think that this is the perfect
example of what a Consortium like Apuliamech can do: extrapolating
new possibilities in a more confident and strategic way,
also in those areas that so far maybe have not yet showed a
real interest as they can be hardly achieved by the single SMEs.
In conclusion, I would say that banding together is worthwhile:
hooray for aggregation then!!!”.
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vite a ricircolo di sfere
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PROFILO
Un gruppo dinamico
per combattere la crisi
by Noemi Sala
Composto da tre aziende, TCM Group è nato dal dinamismo dei due soci fondatori
che, in tempo di crisi, hanno reagito investendo in nuovi macchinari e in personale
specializzato. Realtà ormai consolidata nel settore dell’automazione industriale e della
robotica, TCM Group si pone come partner affidabile sul mercato della subfornitura.
qualitativi, garantissero il pieno rispetto delle
consegne e sapessero rappresentare una certezza
nel panorama delle subforniture.
Il monitoraggio continuo dei tempi preventivati e
di quelli residui di lavorazione, con criterio “just
in time”, permette di avere costantemente chiaro
il quadro dello stato di avanzamento dei lavori, e
il monte ore disponibile da impegnare per nuove
commesse. Una simile concezione del controllo
di gestione consente di prendere impegni
sostenibili con la propria clientela. Chiara anche
la “mission” del Gruppo: è attribuita primaria importanza
alle richieste dei Clienti con lo scopo
di fornire prodotti, servizi e supporto tecnico che
soddisfino o superino le loro aspettative grazie
alla creazione di una struttura che unisca flessibilità,
equilibrio e autonomia del personale in
modo da ottenere risultati a breve termine.
TCM Group rappresenta un’importante realtà nel settore
dell’automazione industriale e della robotica. Situata
nel polo industriale di San Salvo, in provincia di
Chieti, offre molteplici servizi: studio di fattibilità, progettazione
meccanica, fluidica e automazione; meccanica di
precisione con macchine CNC; carpenteria di precisione;
gruppi meccanici completi; macchine automatiche di assemblaggio;
impianti di produzione e linee robotizzate;
banchi di prove e collaudo; tooling automotive; quadri
elettrici, automazione, impianti fluidici, impianti BM e BL;
manutenzione industriale, installazioni e training.
TCM Group è una realtà flessibile e dinamica in grado di
offrire un prodotto “chiavi in mano”. Il gruppo si compone
di tre società: TCM srl Engineering e Meccanica, TCS Srl
Automazione e Robotica, IMS Srl Manutenzione e Montaggio.
TCM e TCS si sono sempre rivolte ad aziende in
cerca di partner affidabili che, insieme a elevati standard
Tre aziende nate dall’esperienza
pluriennale in automazione e robotica
Ma facciamo qualche passo indietro e vediamo quali
sono state le tappe fondamentali nella storia di TCM
Group. In breve questa è la storia dell’azienda, ovvero la
storia di due giovani che inseguono i loro sogni: la famiglia
e il lavoro, e insieme li realizzano entrambi, tanto che oggi
hanno due figli e tre società. Stiamo parlando di Beniamino
Tambelli e Antonella Tascone.
Nel lontano settembre del 2000, la giovane coppia, con
una forte ambizione, costituisce nel polo industriale di San
Salvo, in provincia di Chieti, TCS srl, che progetta e realizza
impianti per l’automazione industriale. Un binomio, che
nonostante l’età ancora “verde” dei due soci, acquisisce
in breve tempo una qualificata clientela.
Solo quattro anni più tardi, con grande entusiasmo e
sempre mossi dalla voglia di migliorarsi e crescere pro-
64 MAGGIO-GIUGNO 2015 & meccatronica 110

n PROFILE
A Dynamic Group to Fight the Crisis
fessionalmente, costituiscono TCM srl per progettare e
costruire macchine industriali. Continuando con passione
e dedizione a proiettarsi nel futuro per la crescita della
propria azienda, nel 2009 acquistano il capannone da
dove è iniziata la loro attività insieme al relativo terreno
circostante, e iniziano i lavori per l’ampliamento del nuovo
opificio industriale, che diventerà in seguito la sede di
TCM Group, arrivando così a 2.500 m 2 di officina e 300 m 2
di uffici tecnici, amministrativi e commerciali.
Infine, nel 2011 viene raccolta una grande sfida lanciata
da alcuni clienti e viene costituita una nuova società con
denominazione IMS Srl Manutenzione e Montaggio, nata
con il preciso compito di offrire un servizio specializzato
nella manutenzione industriale meccanica, elettrica e fluidica
andando ad ampliare lo spettro di attività svolto da
TCM e TCS. Gestisce quindi la manutenzione industriale,
le installazioni all’estero e la manutenzione industriale conto
terzi (anche retrofitting). La squadra di manutenzione è
formata da diciotto persone fisse che intervengono tutti i
giorni per supportare i clienti in zona.
Investire per poter accogliere
e gestire commesse importanti
TCM Group considera la gestione della qualità un elemento
fondamentale del proprio lavoro, come testimonia
il fatto che operi in linea con gli standard UNI EN ISO
9001:2000 (ISO 9001:2000).
Le tre società contano un organico di 52 persone, oltre ad
avvalersi dell’aiuto di officine qualificate esterne di meccanica
di precisione, artigiani per la parte elettrica e studi
di ingegneria per la progettazione.
È stata istituita una divisione di dodici persone che si occupa
unicamente di automazione industriale: un’applicazione
tipica è l’isola robotizzata con due robot Scara Denso
destinata all’assemblaggio di componenti della nuova
Jeep Renegade (montaggio pin su codolini); i settori a cui
Consisting of three companies, TCM Group arose from the dynamism
of its two founders who, in times of crisis, reacted by investing in new
machinery and specialized staff. As a well-established reality in the
industrial automation and robotics sector, TCM Group puts itself
as a reliable partner on the subcontracting market. by Noemi Sala
TCM Group is an important reality in the industrial automation
and robotics sector. Placed in the San Salvo industrial
area, in the province of Chieti, the group offers many services:
feasibility study, mechanical design, fluidics and automation;
precision engineering with CNC machines; precision carpentry;
complete mechanical groups; automatic assembly
machines; production plants and robotized lines; testing and
trial benches; tooling automotive; switchboards, automation,
fluidic plants, BM and BL plants; industrial maintenance, installations
and training.
TCM Group is a flexible and dynamic reality able to offer a
“turnkey” product. The group consists of three companies:
TCM srl Engineering and Mechanics, TCS Srl Automation and
Robotics, IMS Srl Maintenance and Assembly. TCM and TCS
have always turned to companies looking for reliable partners
that, together with high quality standards, would ensure
prompt delivery times and were a guarantee in the subcontracting
scenario.
The continuous monitoring of estimated time and processing
residual time, according to the “just-in-time” principle, enables
the group to have a constantly clear picture of work progressing,
as well as the number of hours available for new orders.
This idea of management control allows to make sustainable
commitments with one’s customers.
The group’s mission is also clear: customers’ requests have
the priority and the aim is to provide products, services and
technical support that meet and exceed customers’ expectations
thanks to the creation of a structure that combines flexibility,
balance and staff autonomy so to achieve results in a
short time.
Three companies arisen from
years of experience in automation and robotics
Let’s step back for a moment and see the milestones in TCM
Group’s history. This is the short story of the company, that is
the story of two youngsters following their dreams: family and
work, and together they fulfil both of these dreams, so much
so that today they have two children and three companies. We
are talking about Beniamino Tambelli and Antonella Tascone.
Way back in September 2000 the strongly ambitious young
couple founds TCS srl in the industrial area of San Salvo, in the
province of Chieti. The company designs and manufactures
TCM Group è una
realtà flessibile e
dinamica in grado di
offrire un prodotto
“chiavi in mano”.
TCM Group is a
flexible and dynamic
reality able to offer
a “turnkey” product.
PubliTec
MAY-JUNE 2015 65

PROFILO
Un’applicazione
tipica è l’isola
robotizzata con
due robot Scara
Denso (distribuito
in Italia da K.L.A.IN.
robotics) destinata
all’assemblaggio
di componenti
della nuova
Jeep Renegade
(montaggio pin su
codolini).
A typical application
is the robotized
island with two
Denso Scara robots
(distributed in Italy
by K.L.A.IN robotics)
addressed to the
assembly of the
new Jeep Renegade
components
(pin assembly on
end plugs).
plants for industrial automation. This duo, despite the young
age of the two partners, obtains qualified customers in a short
time.
Only four years later, with great enthusiasm and always
pushed by the will to professionally improve and grow, the
couple founded TCM srl to design and manufacture industrial
machines. Keeping with passion and dedication on planning
the future for the growth of their company, in 2009 the couple
purchases the warehouse where their activity started, They
also bought the surrounding land and started the expansion
of the new industrial factory, which will next become the headquarters
of TCM Group, thus reaching a 2,500 square meters
workshop and 300 square meters of technical, administrative
and commercial offices.
Finally, in 2011, the group takes up the challenge posed by
some of its customers and founds a third company, with the
name of IMS Srl Maintenance and Assembly. This company
was founded with the clear aim of providing a specialized
service for mechanical, electrical and fluidic industrial maintenance,
thus expanding the range of activities carried out by
TCM and TCS. Therefore IMS handles industrial maintenance,
abroad installations and third-party industrial maintenance
(also retrofitting). The maintenance team consists of eighteen
employees who work every day for customer support.
Investing to collect and
manage important orders
TCM Group considers quality management as a key factor of
its work, as proven by the fact that the group works according
to the UNI EN ISO 9001:2000 (ISO 9001:2000) standards. The
three companies rely on a staff of 52 employees, in addition
to the help of qualified external precision engineering workshops,
artisans for the electrical part and engineering studios
for design.
The group has also created a twelve-people division fully focused
on industrial automation: a typical application is the
robotized island with two Denso Scara robots addressed to
the assembly of the new Jeep Renegade components (pin
assembly on end plugs). The main sectors addressed by
TCM Group are in fact automotive, designing and manufacturing
automatic lines and machines for glass, tooling for glass
bending, power train, body welding, plastic components for
the inside and the outside of the car, and partially the diapers
and food sectors.
The decision to expand the group by founding new companies
was taken in a delicate moment of global economic crisis; answering
the question about how this transformation was faced
and managed, Beniamino Tambelli said: “We confess that we
decided to expand the company despite the times of crisis in
order to widen our customer base and collect and manage
some important orders; by purchasing new machines it was
also possible to diversify the sectors, moving from the single
sector of automotive to other fields”.
n
si rivolge principalmente il Gruppo TCM infatti sono automotive,
progettando e costruendo linee e macchine automatiche
per vetro, tooling per curvatura vetro, power train,
body welding, componentistica in plastica per l’interno e
l’esterno della vettura e in parte il settore dei pannolini e
quello alimentare.
La decisione di espandersi fondando nuove aziende è
stata presa quindi in un delicato momento di crisi economica
globale; alla domanda di come sia stata affrontata
e gestita questa trasformazione, Beniamino Tambelli ha
risposto: “Confessiamo che abbiamo deciso di ampliare
l’azienda seppur in tempo di crisi, per ampliare il parco
clienti e accogliere e gestire commesse importanti; attraverso
l’acquisto di nuovi macchinari è stato anche possibile
diversificare i settori, passando dal mono settore automotive
ad altri ambiti”.
n
Volete esprimere la vostra opinione su questo tema?
Scrivete a: filodiretto@publitec.it
66 MAGGIO-GIUGNO 2015 & meccatronica 110

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INCONTRI
Nuovo impulso alla
manifattura italiana
Il Cluster Tecnologico Nazionale Fabbrica Intelligente rilancia la sua strategia di crescita
per il manifatturiero, basata sulla ricerca e sull’innovazione, con l’elezione del nuovo
Presidente e la costituzione del Comitato Tecnico-Scientifico.
Le sinergie tra il mondo della ricerca applicata e quello della ricerca industriale trovano
ulteriore impulso anche grazie al recente accordo di programma multiregionale
sottoscritto tra MIUR e le Regioni presenti nel Cluster.
di Massimo Brozan
Il Cluster Fabbrica Intelligente (CFI) ha ora un
nuovo Presidente: Gianluigi Viscardi, Vicepresidente
Piccola Industria di Confindustria e CEO di
Cosberg SpA, che succede a Tullio Tolio, direttore
di ITIA-CNR e primo Presidente del Cluster. La recente
nomina, avvenuta lo scorso febbraio durante
l’ultima riunione dell’Organo di Coordinamento e
Gestione (OCG) del Cluster, rappresenta un importante
segnale di continuità nell’azione strategica
del CFI, che punta a consolidare e incrementare i
vantaggi competitivi nazionali e, al tempo stesso,
a indirizzare la trasformazione del settore manifatturiero
italiano, in linea con le agende strategiche
dell’UE per la ricerca industriale e l’innovazione
tecnologica.
Il Presidente uscente, dopo aver tratteggiato i passaggi
salienti della nascita e dell’evoluzione del
cluster Fabbrica intelligente (che includono tra
gli altri la costituzione dell’associazione, la firma
dell’accordo di programma, il completamento della
roadmap strategica e la sua presentazione ai Ministeri
in occasione dell’Assemblea Generale del
Cluster) ha evidenziato l’importanza per il futuro di
una forte presenza industriale anche nei ruoli chiave
dell’associazione CFI, proponendo la candidatura
a Presidente di Gianluigi Viscardi, in seguito
eletto all’unanimità dall’OCG.
Nel ringraziare i componenti dell’OCG per la sua
elezione, il Presidente Viscardi ha affermato: “Sono
convinto che il Cluster possa offrire grosse opportunità
per le piccole e medie imprese perché viene
data loro la concreta possibilità di confrontarsi,
strategicamente e operativamente, con altre imprese,
università ed enti di ricerca per tracciare
68 MAGGIO-GIUGNO 2015 & meccatronica 110

insieme il futuro del manifatturiero italiano. Il mio
impegno principale sarà quello di portare in modo
ancora più incisivo il Cluster all’interno delle aziende,
per favorire un loro maggiore coinvolgimento
negli specifici progetti di ricerca e innovazione che
verranno lanciati. Un primo segnale che va in questa
direzione è la mia proposta di organizzare le
prossime riunioni dell’OCG presso le aziende”.
Gianluigi Viscardi,
nuovo Presidente
di Cluster Fabbrica
Intelligente (CFI).
Gianluigi Viscardi,
new President of
the Smart Factory
Cluster.
Sviluppare una visione strategica
in sinergia con imprese e università
Parallelamente alla nomina del nuovo Presidente,
l’OCG ha costituito il Comitato Tecnico-Scientifico
(CTS), in questo modo viene enidenziata ancora
di più la volontà di proseguire con lo sviluppo di
una visione strategica in continua evoluzione che
si avvalga delle visioni del mondo delle aziende,
delle università e degli enti di ricerca, e sappia coniugare
le linee europee e internazionali con quelle
nazionali e regionali.
La presidenza del nuovo Comitato Tecnico-Scientifico
di CFI è stata assegnata a Tullio Tolio, Direttore
di ITIA-CNR, insieme a cui opereranno Sauro
Longhi, rettore dell’Università Politecnica delle
Marche, Marco Taisch del Politecnico di Milano,
Giuseppe Fogliazza di MCM e Giuseppe Lucisano
di SCM Group.
Le Regioni investono nel settore
manifatturiero del proprio territorio
Il Cluster Fabbrica Intelligente è, dunque, più che
mai attivo e impegnato nell’ambizioso obiettivo di
dare nuovo impulso alla manifattura italiana, settore
nel quale l’Italia è il secondo Paese europeo in
n EVENTS
New Impetus to Italian Manufacturing
by Massimo Brozan
The Smart Factory National Technological Cluster relaunches its growth strategy for the
manufacturing sector, based on research and innovation, with the election of the new President and
the creation of the Technical-Scientific Committee. The synergies between the applied research and
industrial research worlds are boosted also by the recent multiregional program agreement signed by
MIUR (Ministry of Education, University and Research) and the Regions that are part of the Cluster.
The Smart Factory Cluster now has a new President: Gianluigi
Viscardi, Vicepresident of Confidustria’s Small
Enterprises and CEO at Cosberg SpA. Mr Viscardi succeeds
Tullio Tolio, Director of ITIA-CNR and first President
of the Cluster.
This recent appointment, which occurred last February during
the last meeting of the Cluster’s Coordination and Management
Agency (Organo di Coordinamento e Gestione,
OCG), maintains continuity in the Cluster’s strategic action,
aims at consolidating and increasing the national competitive
advantages and, at the same time, address the transformation
of the Italian manufacturing sector, in line with EU’s
strategic agendas for industrial research and technological
innovation.
The outgoing President, after outlining the most relevant
moments of the Smart Factory Cluster’s foundation and
evolution (which include, among others, the creation of
the association, the signing of the program agreement,
the completion of the strategic roadmap and its presentation
to the Ministries during the Cluster’s General
Assembly), highlighted the importance for the future of a
strong industrial presence also in the Cluster’s key roles,
appointing Gianluigi Viscardi as President, who was later
unanimously elected by the OCG.
PubliTec
MAY-JUNE 2015 69

INCONTRI
La sede
di Cosberg, di cui
Gianluigi Viscardi
è CEO.
termini di PIL e il sesto a livello internazionale per
valore aggiunto.
Un contributo significativo all’azione del CFI arriverà
a seguito del citato accordo di programma
multiregionale recentemente sottoscritto tra il
MIUR e le regioni Emilia Romagna, Liguria, Lombardia,
Marche, Piemonte, Puglia e Veneto; sono le
Regioni che hanno sostenuto il Cluster Fabbrica Intelligente
fin dalla sua costituzione, e che prevedono
di investire in azioni a supporto dell’innovazione
nel settore manifatturiero del proprio territorio.
Nella fattispecie, l’accordo riguarda attività congiunte
e coordinate Stato-Regioni per il sostegno
al Cluster e alle tematiche che promuove e, come
tale, rappresenta un importante sforzo nella direzione
della complementarietà delle risorse e della
focalizzazione degli interventi.
Inoltre, l’accordo prevede la messa a punto di soluzioni
organizzative per consentire al CFI di operare
come supporto tecnico al Ministero e alle Regioni,
attraverso le proprie aggregazioni regionali
di riferimento, sulle tematiche di competenza. n
Volete esprimere la vostra opinione su questo tema?
Scrivete a: filodiretto@publitec.it
The headquarters
of Cosberg,
the company
at which Gianluigi
Viscardi is CEO.
In thanking the OCG members for his election, President
Viscardi said: “I am certain that the Cluster can offer
great opportunities to the small and medium enterprises
as they are given the real possibility to strategically and
operatively confront with other companies, universities
and research institutions to draw together the future of
the Italian manufacturing sector. My main goal will be to
bring the Cluster inside the companies in a more incisive
way to promote a greater involvement of companies into
the specific research and innovation projects that will be
launched. A first signal in this direction is my suggestion
to arrange the next OCG meetings at the companies’
headquarters”.
Developing a strategic vision in synergy
with enterprises and universities
Concurrently with the appointment of the new President,
the OCG created the Technical-Scientific Committee,
thus highlighting even more its will to continue the development
of a constantly evolving strategic vision that
avail itself of the worldviews of companies, universities
and research institutions, and is able to combine the European
and international guidelines with the national and
regional ones. The presidency of the Cluster’s new Technical-Scientific
Committee was assigned to Tullio Tolio,
Director of ITIA-CNR. His collaborators will be Sauro
Longhi, Rector of the Marche Polytechnic University,
Marco Taisch from the Polytechnic University of Milan,
Giuseppe Fogliazza from MCM and Giuseppe Lucisano
from SCM Group.
Regions invests in the manufacturing
sector of their territories
Therefore, the Smart Factory Cluster is more than ever
active and committed to the ambitious goal of giving new
impetus to Italian manufacturing, a sector in which Italy
is the second European country in terms of GNP and the
sixth in the world as for added value.
The already mentioned multiregional program agreement,
recently signed by MIUR and the regions of Emilia
Romagna, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia
and Veneto, will give an important contribution to the
Cluster’s action.
These Regions are the ones that have been supporting
the Smart Factory Cluster since its foundation, and that
plan to invest in actions to support innovation in the manufacturing
sector of their territories.
In this case, the agreement concerns joint and coordinated
State-Regions activities to support the Cluster and the
issues promoted by it, and, as such, it is a major effort in
the direction of resource complementarity and intervention
focalization. Moreover, the agreement includes the
development of organizational solutions to enable the
Cluster to work as a technical support for both the Ministry
and the Regions, through its regional aggregations,
on the issues of expertise.
n
70 MAGGIO-GIUGNO 2015 & meccatronica
110

INCONTRI
Durante la conferenza stampa online
tenutasi poco prima della fiera di Hannover
Messe 2015, oltre ai nuovi progetti della
bionica e ai Future Concepts, Festo ha
introdotto le novità in primo piano di
questa edizione, e ha messo in evidenza
l’India come Paese partner fondamentale
per l’industria.
Anche il settore didattico affronta gli aspetti
della formazione tecnica, e come questi
siano in linea con le esigenze di Industry 4.0.
Verso la fabbrica in
rete del futuro
di Claudia Dagrada
Con le
eMotionButterflies,
Festo combina le
costruzione ultra
leggera degli insetti
artificiali con il
comportamento
coordinato di volo
collettivo.
With the
eMotionButterflies,
Festo now combines
the ultra-lightweight
construction of
artificial insects with
coordinated flying
behaviour
in a collective.
A
fine marzo, alla vigilia della fiera di Hannover, Festo
ha organizzato una conferenza stampa online
per discutere dei temi più attuali che riguardano
la produzione del prossimo futuro. Il crescente volume
della rete a livello tecnologico e organizzativo infatti svolgerà
un ruolo fondamentale per realizzare catene di valore
aggiunto e cicli di produzione più efficienti nei futuri
modelli aziendali. Lo slogan di Hannover Messe 2015
era proprio “Integrated Industry – Join the Network!” dimostrando
l’importanza della fabbrica in rete del futuro.
Festo studia l’evoluzione che sta affrontando la produzione
da diverse prospettive, presentate in occasione
della conferenza stampa online. L’azienda ha introdotto
anche le novità in primo piano di questa edizione 2015
di Hannover Messe, tra cui i nuovi progetti della bionica
e i Future Concepts, e ha messo in evidenza il ruolo essenziale
che l’India, Paese partner di questa edizione,
gioca nell’industria.
Un partner affidabile per l’industria indiana
Il primo intervento della conferenza stampa online è stato
proprio quello di Rashmikant Joshi, General Manager
di Festo India: da circa cinquant’anni, Festo rappresen-
ta un partner affidabile per l’industria indiana, che registra
crescenti investimenti in automazione ed è una
delle economie mondiali a più rapida crescita. Il Global
Production Centre Bangalore (GPC) produce circa
2.000 prodotti e componenti diversi, e oltre il 80% della
produzione è destinato al mercato interno. Attualmente
ci sono quattordici uffici vendita.
Festo ha riconosciuto le potenzialità dell’India fin dai primi
tempi, come testimonia il fatto che è rappresentata
nel Paese asiatico dal 1963, mentre da 25 anni c’è una
filiale diretta. Nel corso del tempo ha investito molto in
persone e infrastrutture per essere il più vicino possibile
ai clienti in tutta la nazione. I settori industriali di
provenienza delle aziende sono i più disparati, come
automotive, tessile, packaging, printing&paper, food&-
beverage e packaging.
L’importanza della formazione
per essere in linea con Industry 4.0
Da sempre impegnata nello studio delle tendenze e di
nuove soluzioni, Festo investe molto nel settore didattico
e affronta gli aspetti della formazione tecnica e come
questi siano in linea con le esigenze di Industry 4.0.
72 MAGGIO-GIUGNO 2015 & meccatronica 110

Come ha sottolineato Daniel Boese, della Direzione
Festo Didactic, per Paesi con un’elevata presenza di
industria manifatturiera la quarta rivoluzione industriale
costituisce sia un potenziale Game Changer che
una grande sfida. La formazione sull’uso delle nuove
tecnologie e lo sviluppo di reti intelligenti nei settori
della produzione, della vendita e in altre aree saranno
determinanti per le aziende di queste nazioni.
Festo Didactic è uno specialista mondiale per la formazione
tecnica, e offre soluzioni complete per la formazione
e la qualificazione per Industry 4.0 sia alle imprese
che alle università.
Moduli di automazione
per movimenti sospesi
Durante la conferenza stampa online, Festo ha introdotto
anche le novità in serbo per Hannover Messe
2015, a partire dai superconduttori. Si tratta di materiali
che, raffreddati a determinate temperature, possono
“congelare” il campo di un magnete permanente collocato
nelle vicinanze, e tenere il magnete sospeso.
Festo ha studiato questi potenziali e ha presentato tre
nuovi modelli di applicazioni, illustrati da Georg Berner,
a capo dello Strategic Corporate Development in Festo:
lo stoccaggio e il trasporto di un oggetto su rulli sospesi,
un albero trasportatore rotante sospeso con principio
di azionamento elettrico senza contatto, e il trasferimento
controllato di un porta-pezzi magnetico sospeso da
un modulo di automazione a superconduttori a quello
successivo.
La natura come ispirazione
per la comunicazione in rete
Infine, ultimi ma non certo per la loro attrattiva, sono stati
presentati i progetti del Bionic Learning Networks di
Festo, piattaforme di sviluppo che combinano diverse
tecnologie e componenti, dai sistemi di produzione ai
prodotti, dai software alla tecnica di regolazione e comando.
I tre progetti di quest’anno illustrano come la comunicazione
in rete di singoli sistemi possa confluire in un
unico sistema generale intelligente. A presentare i progetti
c’era Heinrich Frontzek, a capo della Corporate
Communication di Festo. Si tratta di tre progetti che
seguono quindi il motto della fiera, cioè “Integrated Industry
– Join the Network!”, focalizzato quindi sulla connessione
tra produzione, vendita e aziende mediante la
comunicazione. Festo ha cercato di trasportare questo
concetto nei suoi progetti della bionica, che traggono
ispirazione dalla natura. Il primo si focalizza sulla cooperazione,
il secondo sulla flessibilità e il terzo sulla
collaborazione.
Il primo progetto vede lo sviluppo di una formica bio-
n EVENTS
Toward the Networked
Factory of the Future
During the online Press Conference just before Hannover
Messe 2015, together with the current projects from
the Bionic Learning Network and the Future Concepts,
Festo already gave a foretaste of the highlights awaiting
visitors to the fair, also underlining the significance of the
partner country India. The focus of attention is also on
technical education, and how it meets the requirements
of Industry 4.0.
by Claudia Dagrada
At the end of March, on the eve of Hannover Messe trade
fair, Festo planned an Online Press Conference to discuss
about the most important topics which deals with production
of the future. The increasing volume of rapid networking
at the technological and organisational levels will be
decisive when it comes to realising more efficient value-added
chains and product life cycles in future business models.
“Integrated Industry – Join the Network!” is the motto of this
year’s Hannover Messe trade fair, and it underlines the importance
of the networked factory of the future.
Festo is viewing production from various perspectives, and
introduced them at the Online Press Conference. The company
gave a foretaste of the highlights awaiting visitors to
the Hannover Messe 2015, such as the Bionic Learning Network
and the Future Concepts, and it underlines the significance
of the partner country India at this 2015 edition of the
trade fair.
An affordable partner of Indian Industry
Rashmikant Joshi, Managing Director of Festo India, gave
the first speech: for around 50 years Festo has been a partner
of Indian industry, which is relying to an increasing extent
on automation technology and now numbers among the
Festo rappresenta
un partner
affidabile per
l’industria indiana,
una delle economie
mondiali a più
rapida crescita.
Festo has been a
partner of Indian
industry, which is
among the world’s
most strongly
expanding national
economies.
PubliTec
MAY-JUNE 2015 73

INCONTRI
Festo Didactic
offre soluzioni
complete per la
formazione e la
qualificazione per
industry 4.0 sia
alle imprese che
alle università.
Festo Didactic
offers integral
solutions in
education and
training for Industry
4.0 to enterprises
and universities
Sistemi individuali altamente integrati per risolvere compiti comuni: un atteggiamento
cooperativo che fornisce un approccio interessante alla fabbrica del futuro.
world’s most strongly expanding national economies. The
Global Production Centre Bangalore manufactures around
2,000 different products and components, and some 80% of
the products are destined for the regional market. Nowadays
there are fourteen sales offices.
Festo has recognised the importance of India since the beginning,
as proven by the fact that the company has been
represented in the Asian country since 1963, and a direct
subsidiary office was created 25 years ago. Over time, the
company invested a lot in staff and infrastructures to get
closer to its customers across the nation. They come from
many different sectors, such as automotive, textile, packaging,
printing&paper, food&beverage and packaging.
India is thus an important factor not only for Festo, but also
for the global economy; in 2015 it is the partner country of the
Hannover Messe trade fair.
The importance of education
to be in line with Industry 4.0
Always attentive to new trends and solutions, Festo invests
a lot in technical education, and studies how it meets the
requirements of Industry 4.0.
Daniel Boese, Director of Festo Didactic, underlined that
for countries with a high proportion of productive industry,
the fourth phase of industrialisation is both a potential
game-changer and an immense challenge. Education and
training for dealing with the new technologies and the development
of digital networks in production, sales and further
areas will be a decisive factor for the enterprises of these
countries over the coming years. Festo Didactic is the world
market leader in technical education, and offers integral
solutions in education and training for Industry 4.0 to enterprises
and universities throughout the world.
Highly integrated
individual systems
for solving a
common task:
this cooperative
behaviour provides
interesting
approaches for the
factory of tomorrow.
nica, che dalle sue “sorelle naturali” adotta la divisione
dei ruoli sociali e il comportamento collaborativo.
Le formiche sanno gestire compiti complessi in modo
autonomo ma al tempo stesso all’interno di un gruppo.
Formano una vera e propria comunità con le proprie regole,
e sono in grado di comunicare tra loro, coordinare
le azione e i movimenti, il tutto in modo indipendente ma
sempre subordinato a un obiettivo comune. Con la formica
bionica Festo ha mostrato come un singolo soggetto
possa reagire autonomamente di fronte a diverse
situazioni, ma in modo coordinato con gli altri membri
della comunità e agendo come un unico sistema.
Il secondo progetto dedicato alla flessibilità, esigenza
Automation modules for suspended movements
During the online Press Conference, Festo also introduced
its novelties for Hannover Messe 2015, starting from superconductors.
These materials, cooled at certain temperatures,
can “freeze” the field of a permanent magnet placed
nearby, and keep the magnet suspended.
Festo studied these potentials and launched three new models
of applications, displayed by Goerg Berner, head of Strategic
Corporate Development at Festo: storage and transport
of an object on suspended rollers, suspended rotating
conveyor shaft with contactless electric drive principle, and
controlled transfer of a magnetic workpiece holder suspended
between a superconductor automation module and the
following one.
Nature as an inspiration
for network communication
At last - certainly not because of their attractiveness - Festo
Bionic Learning Networks were presented. These are devel-
74 MAGGIO-GIUGNO 2015 & meccatronica 110

opment platforms that combine different technologies and
components, from production systems to products, from
software to adjustment and control technique.
This year three projects show how network communication of
individual systems can merge in a single general intelligent
system. The projects were presented by Heinrich Frontzek,
at the head of Festo Corporate Communication. These three
projects are in line with the trade fair motto: “Integrated Industry
– Join the Network!”, as they are focused on the connection
between production, sales and companies through
communication. Festo has tried to bring this idea into its bionics
projects, which are inspired by nature. The first project
is focused on cooperation, the second on flexibility and the
third on collaboration.
The first project sees the development of a bionic ant, which
adopts the division of labour and collaborative behaviour of
its “natural siblings”. Ants know how to handle complex tasks
autonomously but also as part of a group at the same time.
They are a real community with its own rules, and they can
communicate with each other, coordinate action and movements.
All this in an independent, but always subordinate
to a common goal, way. With the bionic ant Festo showed
how a single object can react autonomously facing different
situations, but still in coordination with the other community
members and acting as a single system.
The second project is dedicated to flexibility, a growing need
in the industrial world; it is focused on the working principle
of a chameleon tongue. The project is called FlexShapeGripper,
and it was developed in partnership with the University
of Oslo. Chameleons have a special hunting strategy: they
use their tongue as a rubber band, capturing preys of any
shape. Thus, Festo created a model of gripper based on
this mechanism, designing a silicone head that envelopes
the object in a flexible and adjustable way. All this allows to
lift any type of products with no need to change gripper, a
very important factor in handling activities. In this way Festo
proved that a natural flexible and adaptive gripping mechanism
could offer possible application potential.
Finally, the third project deals with the collaboration and is
called eMotionButterflies. It is inspired by butterflies, turned
into ultralight flying objects that recreate the collective behaviour
of butterflies. In particular, the project covers matters
such as miniaturization, lightweight constructions and functional
integration, enabling these bionic butterflies to fly without
crashes in a three-dimensional space. All this was made
possible by an on-board integrated electronics. Also in this
case communication plays a key role: it occurs thanks to a
GPS, a system made of cameras and a computer that calculates
how the butterfly should fly in order to avoid crashes
with the other butterflies. Speaking of concrete application
examples, this study will enable operators to perform fully
safe interventions in a production line equipped with robots
and other machineries.
n
sempre più sentita nel mondo industriale, vede protagonista
il principio di funzionamento della lingua dei camaleonti.
Il progetto è denominato FlexShapeGripper, ed è
stato svolto in collaborazione con l’Università di Oslo. I
camaleonti hanno una speciale strategia di caccia: impiegando
la propria lingua come fosse un elastico, catturano
prede di ogni forma. Festo ha così realizzato un
modello di gripper sulla base di questo meccanismo,
progettando una testa in silicone che avvolge l’oggetto
in modo flessibile e adattabile alle forme. Tutto ciò permette
di sollevare prodotti di qualsiasi tipo senza dover
cambiare il gripper, aspetto molto importante nelle attività
di movimentazione. Festo ha così mostrato come un
meccanismo di presa flessibile e adattivo presente in
natura possa offrire possibili potenziali di applicazione.
Infine, il terzo progetto riguarda la collaborazione: denominato
eMotionButterflies, prende spunto dalle farfalle,
trasformate in oggetti volanti ultraleggeri che ne
riproducono il comportamento collettivo. Il progetto ha
toccato in particolare aspetti come la miniaturizzazione,
le costruzioni leggere e l’integrazione funzionale,
permettendo a queste farfalle bioniche di volare senza
collisioni nello spazio tridimensionale. Tutto ciò è stato
reso possibile tramite un’elettronica integrata on board.
Anche in questo caso la comunicazione svolge un ruolo
fondamentale: essa avviene grazie a un GPS, un sistema
che consiste di telecamere e un computer che
calcola come la farfalla debba volare per non scontrarsi
con le altre farfalle. Parlando di esempi applicativi concreti,
questo studio permetterà agli addetti di intervenire
in totale sicurezza all’interno di una linea di produzione
con robot e altre apparecchiature.
n
Volete esprimere la vostra opinione su questo tema?
Scrivete a: filodiretto@publitec.it
Un gripper morbido
per svariati compiti:
FlexShapeGripper
può prelevare,
raccogliere e
riposizionare svariati
oggetti con la più varia
tipologia di forme in
una procedura.
The FlexShapeGripper
can pick up, gather
and set back down
several objects
with the widest
range of shapes
in one procedure.
PubliTec MAY-JUNE 2015 75

INCONTRI
Inaugurato il nuovo
Centre
Lo scorso Febbraio KUKA Roboter Italia Spa ha inaugurato il nuovo Application
Centre, un’area nuova con cui essere ancora più vicina ai reali bisogni del mercato
della robotica attraverso una struttura pensata e voluta per affiancare il cliente
in ogni sua necessità applicativa legata all’uso dei robot KUKA. Nell’occasione,
nello show room permanente sono state presentate diverse celle robotizzate,
che rimarranno a disposizione dei clienti per attività di formazione, informazione
e approfondimento tecnologico. Protagonista assoluto l’innovativo robot
“collaborativo” LBR iiwa.
di Fabrizio Garnero
L’apertura di un Application Centre ha un significato
ben chiaro e preciso: essere ancora più presenti
sul mercato e vicini alle reali problematiche
ed esigenze dei clienti/integratori e, perché no, degli
utenti finali. È con questo spirito che KUKA Roboter
Italia SpA ha di recente inaugurato il suo innovativo
Application Centre, un’area nuova, a fianco all’attuale
sede, in cui saranno presentate diverse celle robotizzate,
che rimarranno a disposizione dei clienti per attività
di formazione, informazione e approfondimento
tecnologico.
“L’idea nasce dalla volontà di creare un’area applica-
76 MAGGIO-GIUGNO 2015 & meccatronica 110

Application
a Torino
tiva con celle demo costantemente installate che ci
permettano di mostrare al mercato lo stato dell’arte
e le innovazioni tecnologiche via via sviluppate da
KUKA” ha affermato Alberto Pellero, Business Development
Manager di KUKA Roboter Italia SpA.
“Allo stesso tempo, una Conference Room assolutamente
innovativa dal punto di vista dei supporti
tecnologici presenti sarà lo strumento ottimale per
permetterci di organizzare workshop tecnici di approfondimento
sulle principali tematiche tecniche e di
processo, oltre che meetings e presentazioni prodotto
con clienti e integratori. Le celle installate nello show
room permanente permetteranno poi di far toccare
con mano i reali vantaggi e le prestazioni delle soluzioni
robotizzate targate KUKA”.
Il robot si gestisce dalla macchina
In occasione dell’inaugurazione dell’Application Centre,
le celle “demo” visibili abbracciavano applicazioni
trasversali, dalla robotica collaborativa alle applicazioni
nel mondo della Consumer Industry, dall’asservimento
macchine alla programmazione tramite controllo
numerico Siemens Sinumerik, dal KUKA Motion
Control per cinematiche non antropomorfe alla saldatura
robotizzata.
Ma vediamole brevemente nel dettaglio iniziando dal-
n EVENTS
The New Application Centre
in Turin Was Inaugurated
KUKA Roboter Italia Spa inaugurated the new Application Centre last
February. It is a new area with which the company wants to be closer to
the real needs of the robotics market, by means of a structure designed and
wanted to support the customer in any application need connected to the
use of KUKA robots. On this occasion, several robotized cells were presented
in the permanent showroom. These will be available to customers for training,
information and technological in-depth analysis activities. The protagonist was
the innovative “collaborative” LBR iiwa robot.
The opening of an Application Centre has a clear and precise
meaning: being even more present on the market and
close to the real issues and needs of customers/integrators and,
why not?, final users. This is the mood with which KUKA Roboter
Italia Spa recently inaugurated its innovative Application
Centre, a new area, close to the current headquarters, where
several robotized cells will be presented. These will be available
to customers for training, information and technological in-depth
analysis activities.
“The idea arises from the will to create an application area with
permanently installed demo cells that enable us to show the
state of the art and the technological innovations developed by
KUKA over time” said Alberto Pellero, Business Development
Manager at KUKA Roboter Italia SpA. “At the same time a Conference
Room that is totally innovative in terms of technological
devices will be the perfect tool to organize technical workshops
for an in-depth analysis of the main technical and process issues,
in addition to meetings and product presentations with
customers and integrators. The cells installed in the permanent
showroom then will allow to see with one’s own eyes the real
advantages and performances of KUKA robotized solutions”.
The robot is controlled from the machine
The “demo” cells on display at the opening of the Application
Centre covered different applications, from collaborative robotics
to Consumer Industry applications, from machine tending
to programming via Siemens Sinumerik numerical control, from
KUKA Motion Control for non-anthropomorphic kinematics to
robotized welding. Let’s see them briefly in detail starting from
the mxAutomation demo cell in which an AGILUS Waterproof
robot performs object manipulations, simulating, for instance,
the loading/unloading of a machine tool. This robot is the leader
of its category in terms of precision and speed, in addition to its
ability to work close to liquids. Here-hence the simulation of the
loading/unloading of a machine tool in which the presence of
cutting fluid is one of the main issues to consider in a robotized
cell. However, the distinctive feature of this cell is mainly tied to
the programming of the robot cycle, which is performed directly
from the Siemens 840d numerical control, thanks to the RunMyby
Fabrizio Garnero
Lo scorso febbraio
KUKA Roboter
Italia Spa ha
inaugura il nuovo
Application Centre.
KUKA Roboter Spa
inaugurated the new
Application Centre
last February.
PubliTec
MAY-JUNE 2015 77

INCONTRI
I riflettori
erano per lo più
puntati sul robot
“collaborativo”
LBR iiwa.
The spotlight was
mainly on LBR iiwa
“collaborative” robot.
Nel corso dell’evento
inaugurale, sono state
presentate diverse
celle robotizzate
che rimarranno a
disposizione dei
clienti per attività
di formazione,
informazione e
approfondimento
tecnologico.
During the opening
event several robotized
cells were presented.
These will be available
to customers for
training, information and
technological in-depth
analysis activities.
la demo cell mxAutomation in cui un robot AGILUS
Waterproof compie delle manipolazioni di oggetti, simulando
ad esempio il carico/scarico di una macchina
utensile.
Questo robot è leader nella sua categoria per precisione
e velocità oltre che per la capacità di poter lavorare
a contatto con liquidi.
DA qui la simulazione del carico/scarico di una macchina
utensile in cui la presenta di lubrorefrigerante
costituisce una delle maggiori problematiche da prendere
in considerazione in una cella robotizzata.
Ma la caratteristica distintiva di questa cella è per lo
più legata alla programmazione del ciclo del robot fatta
direttamente dal controllo numerico Siemens 840d,
grazie all’opzione RunMyRobot che, con semplici comandi,
da all’operatore stesso della macchina utensile
la possibilità di programmare il robot, anche senza
conoscere l’HMI KUKA e il relativo linguaggio di programmazione.
La cella è sicura, anche se
senza barriere perimetrali
Proseguendo il cammino virtuale all’interno dello show
room la seconda isola robotizzata installata coinvolge
il sistema SafeOperation sviluppato da KUKA per la
messa in sicurezza di celle robotizzate prive di recinzioni
perimetrali. In questa cella, infatti, un robot KR
90 R3100 EXTRA, appartenente alla grande famiglia
Quantec, che conta oltre 20 modelli tra i 90 ed i 300
kg di portata al polso, mostrava
le potenzialità dell’opzione Safe-
Operation che, in combinazione
a un sistema 3D safe laser scanner
SICK, permette di certificare
in sicurezza (Categoria 3) le celle
robotizzate aperte, dimostrando
vari livelli di Safety impostabili
in funzione della vicinanza
dell’operatore. Man mano che
la vicinanza tra operatore e area
di manovra del robot aumenta, il
sistema SafeOperation tramite lo
scanner laser rileva la posizione
dell’uomo diminuendo, di conseguenza,
la velocità di movimentazione
del robot fino a fermarlo
in presenza di rischio di urto e
contatto tra uomo e macchina.
78 MAGGIO-GIUGNO 2015 & meccatronica 110

Robot option that, with simple controls, gives the machine tool
operator itself the possibility to program the robot also without
knowing neither the KUKA HMI nor the corresponding programming
language.
The cell is safe, even without perimeter barriers
Continuing our virtual journey inside the showroom, the second
robotized island involves the SafeOperation system developed
by KUKA for the securing of robotized cells without perimeter
barriers. In this cell a KR 90 R3100 EXTRA robot, belonging to
the big Quantec family, which includes over 20 models with a
wrist payload between 90 and 300 kg, showed the potential of
the SafeOperation option that, combined with a 3D SICK safe
laser scanner, enables a safe certification (Category 3) of open
robotized cells, showing various safety levels, which can be set
according to the proximity of the operator. As the proximity between
the operator and the robot work area increases, the Safe-
Operation system, by means of the laser scanner, detects the
human’s position, thus decreasing the robot motion speed up to
stop it in case of a possible impact and contact between human
and machine.
Pick&place and palletization are served
The third cell was dedicated to KUKA Motion Control. “In this cell
– explains again Mr Pellero – we show how the KRC2 controller
of a KUKA robot can even control different kinematics, such as a
manipulation and palletization portal, which in the present case
was supplied by Güdel, a partner company of the Application
Centre. Our customers have the possibility to standardize the
controller and the robotic HMI, which thus can be used either
on our anthropomorphic mechanics or to move any external
kinematics. In the adjacent cell we instead wanted to collect
products that are more specific for the consumer goods sector.
These require high-performance robots for pick&place and
palletization applications, coordinated by high-speed conveyors
and vision systems able to localize and control the products. A
KR 40 PA robot, a small 4-axles super-performing palletizer, is
synchronized with the conveyor thanks to the ConveyorTech option,
and it is equipped with a built-in KUKA VisionTech vision
system, whose display is shown directly on the HMI of the Smart-
Pad and/or simply on an external monitor”.
Pick&place e palletizzazione sono servite
La terza cella era invece dedicata al KUKA Motion
Control. “In questa cella - spiega ancora Pellero - si
dimostra come il controller KRC2 di un robot KUKA
possa anche comandare cinematiche differenti, quali
per esempio un portale per manipolazione e palletizzazione,
nella fattispecie fornito dalla Güdel, partener
dell’Application Centre. I nostri clienti hanno, infatti,
la possibilità di standardizzare il controller e l’HMI robotica,
utilizzabile quindi sia sulle nostre meccaniche
antropomorfe, sia per muovere cinematiche esterne
qualsiasi.
Nella cella accanto si sono invece voluti concentrare
i prodotti più orientati al settore dei beni di consumo,
che richiedono robot ad alte prestazioni, per applicazioni
di pick&place e palletizzazione, coordinati con
conveyor ad alta velocità e sistemi di visione che siano
in grado di localizzare e controllare i prodotti. Un robot
KR 40 PA, palletizzatore 4 assi di piccole dimensioni
super performante, è sincronizzato al conveyor grazie
all’opzione ConveyorTech, e ha integrato il sistema di
Visione KUKA VisionTech, la cui visualizzazione viene
mostrata direttamente sulla HMI dello SmartPad e/o
semplicemente su monitor esterno”.
Un robot collaborativo per
le applicazioni più avanzate
Protagonista assoluto dell’evento inaugurale dell’Application
Centre e di gran parte dell’attività KUKA
dell’ultimo anno è stato il robot “collaborativo” LBR
Alberto Pellero,
Business
Development
Manager di
KUKA Roboter
Italia SpA.
“L’idea nasce
dalla volontà di
creare un’area
applicativa con
celle demo
costantemente
installate che
ci permettano
di mostrare
al mercato lo
stato dell’arte
e le innovazioni
tecnologiche
via via sviluppate
da KUKA”.
A collaborative robot for cutting-edge applications
The protagonist of the Application Centre opening and of the
last year KUKA’s activity was the “collaborative” LBR iiwa robot,
where LBR is the acronym of lightweight robot (the German full
name is “Leichtbauroboter iiwa”), while “iiwa” means “intelligent
industrial work assistant” and entails a new concept, the idea
of an intelligent assistant in the industrial work. In a demo cell,
created by Egican Srl, another partner company of the Application
Centre, LBR iiwa performed assemblies, both of metal and
plastic materials, with strength feedback, showing its “adaptive”
features due to the sensors built in its arms. Moreover, the cell
Alberto Pellero, Business Development
Manager at KUKA Roboter Italia SpA.
“The idea arises from the will to create an
application area with permanently installed
demo cells. These enable us to show the state
of the art and the technological innovations
developed by KUKA over time”.
PubliTec MAY-JUNE 2015 79

INCONTRI
Cella demo integrante
i prodotti più orientati
al settore dei beni
di consumo, che
richiedono robot
ad alte prestazioni,
per applicazioni
di pick&place e
palletizzazione,
coordinati con
conveyor ad alta
velocità e sistemi di
visione che siano in
grado di localizzare e
controllare i prodotti.
A demo cell that
ingrates products that
are more specific for
the consumer goods
sector. These require
high-performance
robots for pick&place
and palletization
applications,
coordinated by highspeed
conveyors and
vision systems able to
localize and control
products.
showed how a safe interaction between human and robot sharing
the same workspace is possible, thus pointing out the extremely
high sensitivity of the robot to collisions.
“For the first time - says a proud Alberto Pellero - humans and
robots can work side-by-side to accomplish extremely complex
tasks, there are no more protection barriers, new work areas
arise and automation can be used where it was impossible before:
the technological level that until recently, with the so called
conventional robotics, has been a final goal, today, with LRB iiwas,
becomes a starting point”.
Designed to work with humans and not only for humans, LBR
iiwa is already successfully used in flexible assembly systems
and human-machine cooperation systems.
“For the first time a new and unconventional robotics is created
not by research centres or small specialized companies but
by a global robot and automation solution manufacturer” says
again Mr Pellero. “Kuka brings the stability and firmness of an
industrial product in fields that have been absolutely distant so
far, in those special and advanced applications that up until very
recently could be faced only with experimental products and ad
hoc prototypes”.
n
Cella demo dedicata al KUKA Motion Control.
A demo cell dedicated to KUKA Motion Control.
Il sistema SafeOperation sviluppato da KUKA permette di certificare in sicurezza le
celle robotizzate aperte.
The Safe Operation system developed by KUKA enables a safe certification of open
robotized cells.
iiwa, dove LBR è l’acronimo di robot leggero (il
nome completo dui orgine tedesca è “Leichtbauroboter
iiwa” e che significa “lightweight robot”, ovvero
robot leggero), mentre “iiwa” significa “intelligent
industrial work assistant” e porta con sé un
concetto nuovo, l’idea di un assistente intelligente
nel lavoro industriale.
In una cella demo, realizzata dalla ditta Egican
Srl, anch’essa partner dell’Application Centre, LBR
iiwa compieva degli assemblaggi, sia di materiali
metallici che plastici, con feedback di forza, dimostrando
le sue caratteristiche “adattive” grazie alla
sensoristica integrata nel braccio.
Inoltre la cella dimostrava come sia possibile un’interazione
sicura tra operatore e robot, che condividono
lo stesso spazio di lavoro, evidenziando l’elevatissima
sensibilità del robot a eventuali collisioni.
80 MAGGIO-GIUGNO 2015 & meccatronica 110

plessi, le barriere protettive vengono meno, nascono
nuove aree di lavoro e l’automazione trova spazi
dove prima era impossibile: il livello tecnologico
che fino a ieri, con la robotica cosiddetta convenzionale,
era un punto d’arrivo oggi con LBR iiwa
diventa un punto di partenza”.
Progettato per lavorare con l’uomo e non solo per
l’uomo, LBR iiwa è già utilizzato con successo nei
sistemi di assemblaggio flessibili e di cooperazione
uomo-macchina.
“Per la prima volta, una robotica nuova e non-convenzionale
viene realizzata non da centri di ricerca
o piccole aziende specializzate ma da un produttore
a livello mondiale di robot e soluzioni per l’automazione”
prosegue Pellero.
“KUKA porta la stabilità e la robustezza di un prodotto
industriale in campi finora assolutamente
lontani, in quelle applicazioni speciali e avanzate
che fino a pochissimo tempo fa potevano essere
affrontate solo con prodotti sperimentali e prototipi
realizzati ad hoc”.
n
LBR iiwa eseguiva
degli assemblaggi,
sia di materiali
metallici che
plastici, con
feedback di forza,
dimostrando le
sue caratteristiche
“adattive” grazie
alla sensoristica
integrata nel
braccio.
LBR iiwa performed
assemblies both of
metal and plastic
materials, with
strength feedback,
showing its
“adaptive” features
due to the sensors
built in its arm.
“Per la prima volta - afferma inorgoglito Alberto
pellero - uomini e robot possono lavorare fianco a
fianco nella risoluzione di compiti altamente com-
Volete esprimere la vostra opinione su questo tema?
Scrivete a: filodiretto@publitec.it
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SOLUZIONI
Il robot è diventato
un gentleman
Le articolazioni del braccio così come la mano di presa di Care-O-bot ® 4, il robot
mobile di servizio creato dal Fraunhofer IPA, provengono dal programma modulare
standardizzato per sistemi di presa mobili Schunk. Attraverso una superficie
d’interazione facilmente accessibile collocata sulla testa, può essere comandato in
modo molto intuitivo sia da seduti che in posizione eretta.
di Massimo Brozan
Fonte foto: Rainer Bez
Photo source: Rainer Bez
Il maggiordomo del futuro si chiama Care-O-bot ® 4,
è stato creato dal Fraunhofer IPA di Stoccarda, e
in occasione degli Schunk Expert Days di febbraio
ha debuttato a livello internazionale: con la sua
struttura modulare, questo robot mobile di servizio
consente di realizzare le più svariate configurazioni
e innumerevoli scenari d’impiego.
Sia le articolazioni del braccio che la mano di presa
provengono dal programma modulare standardizzato
per sistemi di presa mobili Schunk.
Poiché in genere le soluzioni della robotica di servizio
sono destinate a un impiego mobile, i componenti
devono essere leggeri, compatti ed energeticamente
efficienti.
82 MAGGIO-GIUGNO 2015 & meccatronica 110

n SOLUTIONS
The Robot Became
a Gentleman
Both the arm joints and the 1-finger hand of
the Care-O-bot ® 4, the mobile service robot
developed by the Frauenhofer IPA, are taken
from Schunk’s standardized modules for mobile
gripping systems. An easily accessible interaction
area on the head allows intuitive operation, and
can be used in either sitting or standing position.
I sistemi di presa mobili Schunk sono pensati proprio
per questo utilizzo.
I componenti possono essere utilizzati sia in applicazioni
industriali che di misurazione e controllo,
così come in sistemi di assistenza che affiancano
l’uomo nelle sue attività quotidiane.
Mentre per i precursori di Care-O-bot ® 4 le caratteristiche
principali erano il riconoscimento degli oggetti
o la navigazione sicura, con questa versione si
è compiuto un passo importante verso la commercializzazione.
La quarta generazione di Care-O-bot ® non solo è più
agile, versatile ed elegante dei predecessori, ma si
contraddistingue anche per principi costruttivi focalizzati
sull’economicità. Gran parte della struttura interna
è formata da elementi in lamiera piegata, che
possono essere prodotti in modo conveniente anche
in quantità ridotte.
Grazie alla struttura modulare
si assicurano soluzioni vantaggiose
La modularità del robot consente svariate configurazioni.
Ad esempio è possibile fare a meno di un
by Massimo Brozan
The butler of the future – called Care-O-bot ® 4 – was developed
by the Frauenhofer IPA in Stuttgart, and celebrated
its world premiere at the Schunk Expert Days on
Service Robotics: the modular design of this mobile service
robot allows diverse configurations and application
scenarios. Both the arm joints and the 1-finger hand are
taken from Schunk’s standardized modules for mobile gripping
systems. Since service robot solutions are generally
used in mobile applications, the components have to be
lightweight and energy-efficient. Mobile gripping systems
from Schunk are designed exactly for such scenarios. The
components can be used both in industrial applications
and in measuring and testing applications, as well as in
assistance systems that support people in everyday life.
While the predecessors of the Care-O-bot ® 4 focused on
object detection or safe navigation, an important step has
now been taken in the direction of commercialization. The
fourth Care-O-bot ® generation is not only more agile, more
flexible and more charming than its predecessors, but also
features more affordable construction principles. The majority
of the interior consists of folded sheet metal constructions,
which can be manufactured cost-effectively even in
small quantities.
Thanks to the modular structure,
convenient solutions are guaranteed
The modular concept allows diverse configurations. It is
possible, for example, to eliminate one or both arms. Standardized
Schunk Powerball ERB modules with a compact
spherical form that facilitates integration are used as arm
joints. The entire electronic control and regulation circuitry
of these components are integrated in the joint drives. Position,
speed, and torque can be flexibly regulated. Since the
supply lines for the gripper and tools are completely within
the arms, there are no interfering cables on the peripheral
devices. Integrated intelligence, universal communication interfaces,
and cable technology for data transfer and power
La struttura modulare
del Care-O-bot ® 4
permette la realizzazione
di una piattaforma
robotica individuale per
diverse applicazioni.
The modular design
of Care-O-bot ® 4
allows the set-up
of an individual robot
platform for various
applications.
PubliTec
MAY-JUNE 2015 83

SOLUZIONI
La nuova mano
di presa si
caratterizza per
la sua semplicità,
l’eleganza e i sensori
integrati.
The newly developed
one-finger hand is
characterized by
simplicity, elegance, and
integrated sensors.
Il Schunk Powerball
Lightweight Arm
standardizzato,
insieme alla mano
di presa, consente
svariate operazioni
di presa.
The standardized Schunk
Powerball Lightweight
Arm allows combined
with the one-finger
hand allows various
gripper operations.
braccio o rinunciare a entrambi. I moduli Schunk
Powerball ERB standardizzati vengono utilizzati
come articolazioni perfettamente integrabili grazie
alla loro forma sferica compatta.
Con questi componenti, tutta l’elettronica di comando
e regolazione è già integrata negli azionamenti
delle articolazioni.
Posizione, velocità e coppia di serraggio sono flessibili.
Dal momento che i cavi di alimentazione
per le pinze e gli utensili scorrono all’interno
delle braccia, non ci sono cavi fastidiosi
facilmente rovinabili.
Grazie al sistema intelligente integrato, alle
interfacce di comunicazione universali e
alla tecnologia di cablaggio per la trasmissione
dei dati e l’alimentazione di tensione,
possono essere utilizzati come singoli moduli
oppure completamente preconfigurati
come Schunk Powerball Lightweight
Arm, ed essere integrati in modo rapido
e semplice in unità di livello superiore,
come Care-O-bot ® 4.
Unica in questo contesto è anche
l’alimentazione 24 V DC, che
consente di far funzionare i moduli
con batteria ricaricabile,
in completa autonomia dalla
rete elettrica, in svariati luoghi
e anche in mobile.
L’uso coerente di strutture leggere
e motori a presa diretta consente
un ridotto consumo energetico,
abbassandone i costi, garantendo durate
maggiori in caso di funzionamento
supply allow their use as single modules or as completely
pre-configured Schunk Powerball lightweight arms for easy
integration in higher level units, such as Care-O-bot ® 4. For
portable use, the modules operate by a 24 V DC power supply
or even rechargeable batteries for complete mobility.
The consistent lightweight construction and torque motors
ensure low energy consumption; that lowers energy costs,
provides for longer work periods when using rechargeable
batteries and also allows the use of small-format batteries.
Interactions with the robot by means
of words or gestures is also possible
The costly ball joints of the Care-O-bot ® 4 in the neck and
hips, as well as many sensors, are optional. If the application
only requires the serving of beverages, it would be possible
to replace one hand with a tray or to only use the mobile base
as a serving and transport cart. Individual adaptation to specific
tasks creates economical solutions. One of the primary
concerns of the development engineers was user-friendly
handling, because most people are intimidated by robots,
especially if they are hard to uses and program.
An easily accessible interaction area on the head allows intuitive
operation of the Care-O-bot ® 4 and can be used in
either sitting or standing position. Of course, interaction with
the robot by means of words or gestures is also possible
through the means of cameras and microphones for recognition
of specific people through by their speech and
gestures. The robot responds with gestures
such as nodding or shaking of the head to
signal whether it has understood. Light effects
and a laser pointer in the hand of the
Care-O-bot ® 4 also enable the exchange
of information.
A robot with human “inner values”
“With its streamlined design, the two arms
and head help make the robot resemble
a human being. An overly human
appearance was not desired, however,
because that would give the
user false expectations” according
to Ulrich Reiser, team leader at the
Fraunhofer IPA. Only the “inner values”
are human: it always maintains
a discreet distance, clearly indicates
what it has understood and what it is
about to do, has a command of simple
gestures, and can even show
emotions. Social behaviour, as has
been demonstrated in studies, is indispensable
for acceptance by future
users. While Care-O-bot ® 3 was a butler,
its successor is a gentleman. n
84 MAGGIO-GIUGNO 2015 & meccatronica 110

a batteria ricaricabile, e offrendo la possibilità di utilizzare
batterie di formato ridotto.
È possibile interagire con il robot
anche attraverso parole e gesti
Anche le complesse articolazioni sferiche presenti
nel collo e nelle anche di Care-O-bot ® 4, così come
molti sensori, sono optional. Quando si tratta solo
di servire bevande, si potrebbe persino pensare di
sostituire una mano con un vassoio oppure di utilizzare
solo la base mobile come carrello di servizio e
trasporto. L’adeguamento mirato ai vari compiti crea
soluzioni convenienti. Gli sviluppatori hanno attribuito
notevole importanza alla semplicità di movimentazione;
gli utenti infatti sono disposti a farsi aiutare da
un robot solo se non incontrano problemi.
Attraverso una superficie d’interazione facilmente
accessibile collocata sulla testa, il Care-O-bot ® 4
può essere comandato in modo molto intuitivo sia
da seduti che in posizione eretta. Risulta naturale
interagire con il robot anche con parole e gesti: varie
fotocamere e microfoni servono per il riconoscimento
di persone specifiche attraverso le loro parole e i
loro gesti. Attraverso gesti come annuire o scuotere
la testa, il robot fa chiaramente capire se ha ricevuto
il messaggio. Per lo scambio di informazioni, servono
anche gli effetti luminosi e un puntatore laser presente
nella mano del robot.
Un robot con “valori interni” umani
“Con la sua figura snella, le due braccia laterali e
una specie di testa, il robot assomiglia all’essere
umano. Non eravamo tuttavia alla ricerca di un
aspetto troppo umano, che avrebbe destato nell’utente
false aspettative”, ha dichiarato Ulrich Reiser,
capogruppo al Fraunhofer IPA. Umani sono solo i
suoi “valori interni”: mantiene sempre una distanza
discreta, fa intendere chiaramente ciò che ha capito
e ciò che intende fare, si esprime con gesti semplici
e può persino manifestare dei sentimenti. Vari
studi hanno dimostrato che le maniere sociali sono
indispensabili per generare accettazione tra i futuri
utenti. Mentre il Care-O-bot ® 3 era un maggiordomo,
il suo successore è diventato un gentleman.
Grazie alla struttura modulare del Care-O-bot ® 4, è
possibile realizzare una piattaforma robotica individuale
per diverse applicazioni, riducendo notevolmente
i costi per lo sviluppo di nuove soluzioni della
robotica di servizio.
n
Le realtà industriali potenzialmente interessate all’uso del laser
sono decine di migliaia, ma molte non sanno che questa affascinante
tecnologia può essere la risposta alle loro problematiche
produttive. Per sciogliere il nodo della disinformazione
APPLICAZIONI LASER si propone come la più autorevole guida
specializzata per imparare a conoscere le reali potenzialità “dell’utensile
luminoso”. Vogliamo quindi contribuire a far crescere
una “cultura laser”, parlando sì, di laser dal punto di vista tecnologico
e scientifico, ma soprattutto parlando di applicazioni reali
in modo semplice e concreto. Ogni lettore può così toccare con
mano le potenzialità dei differenti processi laser per verificarne
l’applicabilità nel proprio contesto di attività.
Volete esprimere la vostra opinione su questo tema?
Scrivete a: filodiretto@publitec.it
PubliTec
PubliTec MAY-JUNE 2015 85

SOLUZIONI
di Ginevra Leonardi
Come rendere
automatica l’automazione
Con la sua linea di prodotti Plug & Automate, ISRA VISION sta semplificando più che mai
l’integrazione di sistemi di visione tridimensionale nelle linee di produzione. La famiglia
standardizzata di prodotti di sensoristica 3D offre un’ampia gamma di applicazioni senza
alcun bisogno di conoscenze specifiche. Gli utenti hanno tutto il necessario
per automatizzare la loro produzione in modo più veloce, semplice e autonomo.
di flessibilità. A differenza della produzione in serie,
l’automazione di processo è estremamente difficile
da realizzare per serie piccole e altamente customizzate,
poiché ha bisogno di una grande quantità
di tempo e impegno. I produttori sono quindi alla ricerca
di nuove soluzioni che, nonostante il cambiamento
delle condizioni, possano garantire massima
efficienza e flessibilità nel processo di automazione.
La gamma di prodotti
Plug & Automate consta
di sensoristica 3D basata
sulla tecnologia GigE
e su software
di visione artificiale.
The new Plug & Automate
product line consists of 3D
sensor solutions built on GigE
technology and the latest 3D
machine vision software.
Nell’economia attuale, la globalizzazione e i
mercati in forte espansione presentano un
numero di sfide sempre maggiore per le
aziende che realizzano i loro prodotti per clienti internazionali.
Queste imprese devono far fronte a un
aumento della domanda di lotti più piccoli, e sempre
più frequentemente viene richiesta una forte
personalizzazione. La capacità di gestire i prodotti
secondo le specifiche necessità dei clienti porta a
fronteggiare molteplici requisiti durante la pianificazione
della produzione. Le esigenze sono particolarmente
elevate quando richiedono un certo grado
Non è richiesta alcuna conoscenza
specifica nella visione artificiale
L’approccio di ISRA, con la sua linea di prodotti
Plug & Automate, è basato su una premessa di
flessibilità, offrendo tempi di allestimento estremamente
corti e al tempo stesso un’installazione molto
semplice. Gli utilizzatori non devono avere alcuna
esperienza pregressa o conoscenza specifica nel
campo della visione artificiale. Possono semplicemente
installare da sé le applicazioni necessarie
per le loro singole necessità in modo facile e veloce.
I prodotti liberano l’automazione dalle sue rigide
restrizioni: mentre in passato gli esperti avevano bisogno
di un’enorme quantità di tempo e di energie
per integrare i nuovi sistemi, le aziende ora possono
eseguire queste procedure per conto proprio con il
personale che hanno a disposizione e nel più breve
tempo possibile. Di conseguenza, il principio del
“fai da te” sta velocemente diventando una norma
altamente efficace nell’automazione professionale.
ISRA sta facendo della “parametrizzazione invece
della programmazione” il suo principio guida verso i
progetti di automazione altamente efficienti del futuro.
I suoi pacchetti perfettamente sincronizzati non
includono solo sensori con illuminazione integrata,
ma anche una tecnologia software che renda il più
86 MAGGIO-GIUGNO 2015 & meccatronica 110

n SOLUTIONS
Making Automation
Automated
by Ginevra Leonardi
With its Plug & Automate product line, ISRA VISION is
now making it easier than ever to integrate industrial
three dimensional machine vision into production lines.
The standardized family of 3D sensor products offers
a wide range of applications, and no expert knowledge
is needed. Users now have what they need to automate
production faster and easier on their own.
In today’s economy, globalization and fast-growing markets
present an increasing number of challenges to companies that
manufacture products for an international customer base. Companies
have to deal with an increased demand for smaller batch
sizes and more often are asked to supply customized products.
The ability to line up products based on highly specific customer
needs results in a host of different requirements in production
planning. The demands are especially higher when flexibility is
required. As opposed to series production, process automation
is extremely difficult to realize for highly customized small series
runs and requires a great deal of time and effort. Manufacturers
are on the lookout for new solutions, which despite the change in
circumstances still guarantees the highest level of efficiency and
flexibility in the automation process.
Users do not need any experience
in the field of machine vision
ISRA’s approach with its Plug & Automate line of products is
based on the premise of flexibility by offering extremely short
tooling times and easy setup at the same time. Users do not
need any previous experience or specialist knowledge in the
field of machine vision. They simply set up the applications that
they need for their individual requirements quickly and easily
themselves. The products liberate automation from their rigid
restraints: where in the past experts required a huge amount of
time and effort to integrate new systems, companies are now
able to do this on their own with the staff they have on hand
and within the shortest amount of time. So, the “do-it-yourself”
principle is quickly becoming the highly effective norm in professional
automation. ISRA is making “parametrization instead
of programming” the guiding principle to highly efficient automation
projects of the future. Perfectly synchronized packages
not only include sensors with integrated illumination, but also
software technology that make handling, installation and initial
set-up as well as integration into existing systems and processes
easier than ever. In this form, the Plug & Automate concept
represents a quantum leap in technology: quality assurance and
automation simply automate themselves.
semplice possibile la manipolazione, l’installazione
e il set-up iniziale, così come l’integrazione in sistemi
e processi già esistenti. In questo modo, il concetto
Plug & Automate rappresenta un importante
passo avanti nella tecnologia: la garanzia di qualità
e l’automazione si automatizzano da sole.
Il prelievo dei pezzi è diventato
totalmente automatico
Applicazioni all’avanguardia, come il posizionamento
tridimensionale degli oggetti con una sola
telecamera e algoritmi speciali, o il prelievo intelligente
dei pezzi, permettono ai robot di rimuovere
facilmente e con grande flessibilità anche i pezzi
depositati in modo indifferenziato. Per molti anni,
questo è stato un compito che l’industria ha potuto
eseguire solo in modo molto limitato. Il prelievo dei
pezzi totalmente automatico è ora il migliore esempio
della natura “pronta all’uso” dei prodotti di sensoristica,
che aiutano a creare un’applicazione finita
in pochi passi e nel giro di poche ore.
Le soluzioni per la guida robot e per operazioni di
misurazione possono essere impiegate ovunque,
dall’industria automobilistica a quella elettrica, fino
a piccole operazioni di forgiatura, dove porteranno
un significativo aumento della flessibilità e dell’efficienza,
diminuendo contemporaneamente i tempi di
produzione. Questo determina anche un incredibile
risparmio a livello economico.
Aumentate al massimo
efficienza e produttività
Il concetto Plug & Automate equivale ad alti profitti.
Questa serie rende la produzione altamente flessibile,
aumentando al massimo non solo l’efficienza
ma anche la produttività. In quanto modulo di una
produzione lean, le operazioni di fabbricazione e
assemblaggio consentono un notevole risparmio
sui costi ottimizzando al tempo stesso i processi di
produzione, e possono farlo in pochi step di installazione
nel minor spazio possibile.
Dalla nuvola
di punti 3D fino
all’oggetto
in pochi secondi:
un prelievo dei
pezzi affidabile
anche per le parti
più complesse,
grazie all’uso di
SHAPESCAN3D.
From the 3D dot
cloud to the object
in few seconds:
reliable bin picking
even for the most
complex parts using
SHAPESCAN3D.
PubliTec
MAY-JUNE 2015 87

SOLUZIONI
Configurare
i parametri usando
un’interfaccia utente
grafica intuitiva
permette di iniziare
la produzione
velocemente senza il
supporto di ingegneri
e tecnici.
Configuring parameters
using a clearly arranged
graphic user interface
makes it possible to
start production quickly
without requiring support
of engineers
and technicians.
Fully automated bin picking
Leading edge applications such as
three-dimensional object positioning with
a single camera and special algorithms,
as well as intelligent bin picking, make it
possible for robots to easily remove parts
that are delivered unsorted and yet in a
highly flexible manner. For many years,
this was one task that the industry was
only able to perform to a very limited extent.
Fully automated bin picking is now
the prime example for the “ready-to-use”
nature of sensor products, which help
to create a finished application in just a
matter of a few steps and within just a few
short hours.
The solutions for demanding robot guidance and gauging tasks
can be employed anywhere from the automotive industry to the
electrical industry and even in smaller forging operations, where
they will bring about a significant increase in flexibility and efficiency
while decreasing production times. This adds up to incredible
financial savings as well.
Increasing efficiency and productivity to the extreme
The Plug & Automate concept equates to high profits. The
product series makes production highly flexible, increasing not
only efficiency, but also productivity to the extreme. As a lean
production module, production and assembly operations can
save a significant amount of costs while optimizing their production
processes at the same time - and they do so in just a
few simple installation steps with the least amount of required
space. Typically, the cost of the investment is made up within
just a few short months. Shorter tooling times, more flexible
production and smaller batch sizes are important arguments for
installing Plug & Automate. In addition, the products also contribute
immensely to sustainability, because they ensure a much
more efficient utilization of materials, energy and resources. Not
one ISRA system was designed for the purpose of replacing or
downsizing personnel. All solutions were developed with a view
towards sustainability and social responsibility and are designed
to make production tasks easier. For example, the bin picking
application was designed to do away with the stresses of heavy
and repetitive manual labour. In addition to eliminating needless
mechanical shaking units used to separate parts, dirt and noise
pollution also disappear from the workshop.
The Plug & Automate concept is the next logical step evolving
from ISRA’s expertise in 3D machine vision collected over the
past thirty years. As an innovation company, has already a high
degree of expertise in the fields of 3D robot guidance, 3D in-line
gauging technology and 3D shape measurement. The next step
in the technical evolution was to improve the systems’ ease-ofuse.
The result is the Plug & Automate sensor products, which
not only operate intuitively.
n
Di solito, il costo dell’investimento viene ripagato nel
giro di pochi mesi.
I tempi di allestimento minori, la produzione più flessibile
e i lotti più piccoli sono elementi importanti per
installare Plug & Automate. Inoltre, i prodotti contribuiscono
notevolmente anche alla sostenibilità, perché
garantiscono un utilizzo molto più efficiente dei
materiali, dell’energia e delle risorse.
Nessun sistema ISRA è stato progettato allo scopo
di sostituire o ridurre il personale.
Tutte le soluzioni sono state sviluppate nell’ottica
della sostenibilità e della responsabilità sociale,
e ideate in modo da rendere più facili i compiti di
produzione. Ad esempio, l’applicazione per il prelievo
dei pezzi è stata progettata per eliminare lo
stress del lavoro manuale pesante e ripetitivo. Oltre
a eliminare le inutili unità di scuotimento meccanico
usate per separare i pezzi, grazie a quest’applicazione
scompaiono dall’officina anche sporcizia e inquinamento
acustico.
Il concetto Plug & Automate rappresenta il passo
successivo più logico nato dall’esperienza di ISRA
nella visione artificiale 3D negli ultimi trent’anni. Essendo
un’azienda innovativa, aveva già un alto livello
di competenza nei campi della guida robot 3D,
della tecnologia di misura 3D in-line e della misurazione
delle forme 3D.
Lo step successivo nella sua evoluzione tecnica è
stato quindi quello di migliorare la facilità di utilizzo
dei suoi sistemi. Il risultato finale sono i prodotti di
sensoristica Plug & Automate che non solo lavorano
in modo intuitivo, ma sono anche messi in funzione
automaticamente.
n
Volete esprimere la vostra opinione su questo tema?
Scrivete a: filodiretto@publitec.it
88 MAGGIO-GIUGNO 2015 & meccatronica 110

10 a edizione
Appuntamento internazionale
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SOLUZIONI
Il robot lavorerà ancora
più vicino all’uomo
ABB ha annunciato l’acquisizione di Gomtec GmbH, società
con cui intende dare forte sviluppo alla creazione di una
nuova generazione di robot collaborativi. ABB sta, infatti,
puntando verso una crescita profittevole, spostando il suo
centro di gravità verso nuovi mercati e ambiti ad alta crescita,
migliorando la competitività e riducendo il rischio nei modelli
di business. ABB offrirà quindi soluzioni innovative nel campo
dell’automazione collaborativa, dove, per altro, è già presente
con YuMi, robot industriale a due bracci autenticamente
collaborativo, e IRB 1200, robot di piccole dimensioni ma
dalle grandi potenzialità.
di Fabrizio Garnero
Il futuro dell’automazione e della robotica dipende dalla
collaborazione tra uomo e robot. È un argomento su
cui si dibatte parecchio e di estrema attualità vista la
vivacità dei principali produttori di robot attorno a questo
tipo di macchine: robot collaborativi in grado di nobilitare
il lavoro delle persone, che possono così dedicarsi ad attività
più concettuali e fisicamente meno gravose. La collaborazione
fra uomini e robot si traduce quindi in livelli
di precisione e velocità superiori a quelli raggiungibili dai
soli esseri umani, e quindi prodotti di qualità superiore e
meno sprechi. Inoltre, con il cambiamento demografico
e il progressivo miglioramento degli standard di vita in
tutto il mondo, sempre più persone cercheranno lavori
più gratificanti dal punto di vista intellettuale. Per far
fronte a questa svolta, i robot collaborativi possono, al
tempo stesso, rendere più attraenti i luoghi di lavoro e
offrire capacità in ambiti produttivi e mansioni destinati
a scomparire. Non c’è dunque da stupirsi che un nome
del calibro di ABB, leader nelle tecnologie per l’energia e
l’automazione, abbia compiuto un altro passo importante
in questa direzione acquisendo Gomtec GmbH, con il
preciso intento di ampliare il proprio portafoglio prodotti.
Insieme per un futuro
automatizzato e collaborativo
La notizia è fresca ed è di quelle destinate a fare “rumore”
poiché la piattaforma tecnologica di Gomtec darà
ad ABB ancor più slancio nello sviluppo di una nuova
generazione di robot, concepiti secondo il concetto di
“safe-by-design”, che possono essere utilizzati all’esterno
dei tradizionali canoni di protezione, ampliando così
le opportunità di utilizzo in nuove applicazioni e garantire
ad ABB una posizione di privilegio nella robotica collaborativa.
“Stiamo assistendo a un trend crescente di innovazione
nell’automazione dove umani e robot lavorano fianco a
fianco in modi che prima non erano possibili. L’aggiunta
di Gomtec alla nostra offerta di robotica contribuirà
ad accelerare l’espansione di ABB in nuovi mercati e la
penetrazione nelle industrie tradizionali dove i produttori
perseguono nuovi modi per aumentare la flessibilità,
l’agilità e la competitività” ha affermato Leonardo Leani,
LPG Manager Robots & Applications in ABB Italy.
“La passione condivisa per l’innovazione e la robotica
90 MAGGIO-GIUGNO 2015 & meccatronica 110

porterà alla creazione di nuove tecnologie e macchine
innovative che sfideranno il modo in cui l’industria guarda
alla collaborazione uomo-robot”.
Giocare un ruolo da protagonista
Facendo leva sulla sua ampia base di robot installati nel
mondo (circa 250.000 unità), ABB offrirà soluzioni innovative
in questo mercato dell’automazione collaborativa,
dove, per altro, è già presente in modo importante
e riveste un ruolo da protagonista. Ricordiamo, infatti, i
recentissimi lanci di YuMi, robot industriale a due bracci
autenticamente collaborativo, progettato per ampliare
l’automazione dell’assemblaggio di piccole parti, oppure,
ancora dell’IRB 1200, robot di piccole dimensioni ma
dalle grandi potenzialità destinato allo stesso segmento
di mercato. Non a caso, sia YuMi che IRB 1200 sono gli
“attori” impegnati nell’isola robotizzata di ABB all’interno
del Supermercato del Futuro in EXPO Milano 2015 di cui
l’azienda è sponsor ufficiale per l’automazione e la robotica.
In attesa di ciò che verrà, vale quindi la pena soffermarsi
su queste due macchine così innovative e sottolineare
come, con il lancio di YuMi, ABB Robotics abbia, di fatto,
alzato l’asticella dell’automazione robotizzata, mostrando
come questa tecnologia stia radicalmente cambiando
i paradigmi dei processi industriali che possono essere
automatizzati con i robot.
YuMi, il robot
ABB a due bracci
autenticamente
collaborativo.
YuMi, the ABB truly
collaborative
dual-arm robot.
Opera con la sicurezza di un uomo
e i benefici dell’automazione
Il nome YuMi è una sorta di acronimo dell’espressione
“you and me”, “tu e io”; robot e uomo lavorano fianco a
fianco svolgendo le stesse mansioni in piena sicurezza.
YuMi è stato progettato per le esigenze di flessibilità e
agilità dell’industria moderna e può essere impiegato
in qualsiasi processo di assemblaggio di piccoli componenti,
grazie ai due bracci, alle “mani” flessibili, al
sistema universale per l’alimentazione dei componenti,
alla telecamera per il riconoscimento dei pezzi, alla pron
SOLUTIONS
The Robot will Work Even Closer to Humans
ABB announced the purchase of Gomtec GmbH, a company with which ABB wants to boost the creation of
a new generation of collaborative robots. ABB is in fact heading for a profitable growth, moving its centre of
gravity towards new high-growth markets and sectors, improving competitiveness and reducing risk in business
models. Therefore, ABB will offer innovative solutions in the collaborative automation sector where, moreover,
the company is already present with YuMi, a truly collaborative dual-arm industrial robot, and IRB 1200, a
robot with small dimensions but great potential.
by Fabrizio Garnero
The future of automation and robotics relies on the collaboration
between humans and robots. It is an extremely
topical matter, considering the liveliness of the main robot
manufacturers around this type of machines: collaborative
robots able to ennoble people’s work, so that humans can
undertake more conceptual and physically less heavy activities.
Therefore, the collaboration between human beings
and robots results in even higher precision and speed levels
compared to those achievable by humans alone, and then
in better quality products and less wasting. Moreover, due
to the current demographic changes and the gradual improvement
of living standards worldwide, more and more
people will look for more intellectually satisfying jobs. In or-
der to deal with this change, collaborative robots can, at the
same time, make workplaces more attractive and offer skills
in production areas and jobs that are going to disappear.
Then it’s no wonder that a brand like ABB, leader in the energy
technology and automation sectors, made another major step in
this direction by acquiring Gomtec GmbH, with the clear aim of
expanding its product portfolio.
Together for an automated and collaborative future
The news are fresh and sensational, as the Gomtec technological
platform will give ABB a further boost in the development of a
new generation of robots. These are designed according to the
“safe-by-design” principle, and can be used outside the tradi-
PubliTec
MAY-JUNE 2015 2015 91

SOLUZIONI
IRB 1200 è il robot
di ABB
di piccole
dimensioni ma
dalle grandi
potenzialità e
prestazioni.
IRB 1200 is the
ABB robot with
small dimensions
but high potential
and performance.
grammazione lead-through e al controllo
di movimento avanzato ad alta
precisione.
“A prima vista, può sembrare
relativamente semplice
automatizzare i processi
sulle linee di assemblaggio
manuali, ma in realtà non è
così facile replicare le capacità
dell’uomo: siamo macchine
straordinarie!” afferma nuovamente
Leonardo Leani. “Abbiamo
capacità tattili e motorie che ci consentono
di maneggiare oggetti delicati
con destrezza e precisione, valutando
quanta forza applicare a un determinato
componente per non romperlo o
danneggiarlo. Possiamo vedere dove
si trova un oggetto, raccoglierlo e
manipolare una grandissima varietà
di pezzi senza sosta. Percepiamo
anche lo spazio intorno a
noi, cosicché possiamo interagire
a stretto contatto e in armonia con
i nostri colleghi”.
“Per YuMi, la sfida era capire come
replicare tutte queste doti umane a
costi accessibili, essenzialmente riproducendo il numero
minimo di sensi e capacità necessario per operare
con la stessa sicurezza di una persona, ma fornendo i
benefici concreti dell’automazione” continua Leani. “Con
un progetto mirato che è molto più di un semplice robot,
abbiamo creato un sistema di componenti a sicurezza
intrinseca che offre la precisione, la facilità d’uso, la
velocità, la flessibilità e il ritorno sull’investimento richiesto
in prospettiva futura per l’assemblaggio di piccoli
componenti”. La sicurezza fa parte del DNA di YuMi.
Come l’uomo ha un braccio costituito da ossa ricoperte
di muscoli e tessuti morbidi, così YuMi ha uno scheletro
di magnesio leggero ma estremamente rigido, avvolto in
un involucro di plastica con imbottiture. Questa struttura
ammortizza in larghissima misura la forza d’urto in caso
di collisioni impreviste. E come il braccio umano, YuMi
non ha punti di aggancio, in modo che nessun oggetto
o parte sensibile possa restare schiacciato quando gli
assi del robot si aprono e si chiudono. Quando YuMi si
imbatte in un ostacolo imprevisto, per esempio il contatto
con un addetto, si arresta nel giro di pochi millisecondi
e l’imbottitura esterna garantisce la massima sicurezza
per gli addetti.
Addestrare il robot in pochi minuti
YuMi è compatto, con dimensioni simili a un uomo, e le
due braccia con sette assi di movimento gli conferiscono
tional protection standards, thus expanding their possibilities of
use in new applications and ensuring ABB a privileged position
within collaborative robotics.
“We are experiencing an increasing trend of automation innovation
where humans and robots work side-by-side in ways that
weren’t possible before. The addition of Gomtec to our robotics
offering will help accelerate ABB’s expansion into new markets
as well as our penetration of traditional industries where manufacturers
pursue new ways in order to increase flexibility, agility
and competitiveness” said Leonardo Leani, LPG Manager Robots
& Applications at ABB Italy.
“The shared passion for innovation and robotics will drive the
creation of new innovative technologies and machines that will
challenge the way in which industry looks at human-robot collaboration”.
Playing a starring role
Appealing to its wide base of worldwide installed robots (about
250,000 units), ABB will offer innovative solutions in the collaborative
automation market, where, moreover, the company is
already an important presence and plays a starring role. Let us
recall the recent launches of YuMi, a truly collaborative dual-arm
industrial robot, designed to expand small parts assembly automation,
and IRB 1200, a robot with small dimensions but great
potential addressed to the same market branch. It’s no coincidence
that both YuMi and IRB 1200 are the “actors” involved in
the ABB robotized island at the inside of the Supermarket of the
Future at EXPO Milano 2015, of which the company is official
sponsor for automation and robotics.
Looking forward to what will be, it is worth to dwell on these two
quite innovative machines and point out how, with the launch
of YuMi, ABB Robotics has in fact raised the bar of robotized
automation, showing how this technology is radically changing
the paradigms of industrial processes that can be automated
by robots.
Working with the confidence of a human
and the advantages of automation
The name YuMi is a sort of acronym of the expression “you and
me”; robot and human work side-by-side on the same tasks
completely safely.
YuMi was designed to meet the need for flexibility and agility
in the modern industry and can be used in any small parts assembly
process, thanks to its two arms, the flexible “hands”,
the universal system for part feeding, the cameras for part detection,
the lead-through programming and the high-precision
advanced motion control.
“At first sight automating processes on manual assembly lines
92 MAGGIO-GIUGNO 2015 & meccatronica 110

grande destrezza e precisione in uno spazio di lavoro
commisurato a quello di un essere umano. In soli 38 kg
di peso, sono integrati l’unità di controllo, cablaggi interni
per svariati comandi in entrata e in uscita come per esempio
impianti pneumatici e comandi digitali; il peso ridotto,
unito al fatto che può essere alimentato dalla rete elettrica
domestica disponibile in tutto il mondo (220Vac), lo rende
completamente trasportabile e riutilizzabile ovunque. Pur
con le caratteristiche di sicurezza intrinseca, YuMi è incredibilmente
preciso e veloce: può tornare più e più volte
nella stessa posizione con una ripetibilità di 0,02 mm
e si può muovere fino a una velocità massima di 1.500
mm/s. Per gestire tutta la gamma di componenti che si
trovano oggi nei reparti di assemblaggio, YuMi è dotato
di “mani” integrate estremamente flessibili che possono
essere fornite in diverse configurazioni, con servo-pinze,
doppie ventose e sistemi di visione integrati. Nelle diverse
varianti, le mani di YuMi consentono di personalizzare
al meglio il robot per svolgere una grande quantità di
manipolazioni, dall’assemblaggio al testing, trasversalmente
a una grande quantità di mercati molti dei quali
ancora da scoprire e automatizzare. “Per programmare
YuMi con la stessa facilità con cui si impartiscono istruzioni
a una persona, abbiamo creato un’interfaccia utilizzabile
da chiunque, tanto che esitiamo persino a usare
il termine “programmazione” racconta Michele Pedretti,
Business Development Manager di ABB Robotics che
poi prosegue: È un processo più simile all’insegnamento,
una cosa che tutti sanno fare istintivamente. Basta afferrare
e guidare le braccia e le mani di YuMi, facendo
compiere loro una serie di movimenti e registrando alcuni
punti di riferimento (waypoint) e i movimenti delle pinze
tramite un tablet sul quale è installata l’app di YuMi”.
Questa modalità di programmazione, detta “lead-through”,
riduce molte ore di noiosa programmazione a pochi
minuti di facile lavoro. Per attività più complesse, l’operatore
può comunque ricorrere in qualsiasi momento alla
tradizionale programmazione con il linguaggio RAPID
di ABB, quando si ritiene opportuno, ma la possibilità di
interagire con il robot mostrandogli come muoversi consente
di addestrare la macchina in pochi minuti invece
che ore.
YuMi è dotato
di “mani”
integrate
flessibili che
possono
essere fornite
in diverse
configurazioni,
con servo-pinze,
doppie ventose
e sistemi
di visione
integrati.
may seem relatively simple, but replicating a human’s ability is
actually not so easy: we are incredible machines!” says again
Mr Leonardo Leani. “We have tactile and motor skills that enable
us to handle delicate objects deftly and precisely, deciding
how much strength to apply on a specific component to avoid
breaking or damaging it. We can see where an object is, collect
it and tirelessly manipulate an enormous variety of parts. We also
perceive space around us, so that we can interact closely and
harmoniously with our colleagues”.
“For YuMi the challenge was to understand how to replicate all
these human skills at affordable costs, basically reproducing the
minimum number of senses and skills necessary to work with
the same confidence of a person, while providing the concrete
advantages of automation” says again Mr Leani. “With a focused
project that is much more than a simple robot we created a systems
of components with built-in safety that offers precision,
ease of use, velocity, flexibility and return on investment required
for small parts assembly”.
Safety is part of YuMi’s DNA. Just like humans have an arm
made of bones covered by muscles and soft tissues, YuMi has a
lightweight but extremely stiff magnesium skeleton, wrapped in
a plastic case with padding. This structure largely dampens the
impact force in case of unexpected collisions. And just like the
human arm, YuMi has no attachment points, so that no objects
or sensible parts can be crushed when the robot axles close and
open. When YuMi encounters an unexpected obstacle, such as
the contact with an operator, it stops within a few milliseconds
and the outer padding ensures the highest safety for operators.
Training the robot in a few minutes
YuMi is compact and featured by a human-like size; its two arms
with seven motion axles give the robot great deftness and precision
in a workspace commensurate with the one of a human
being. The control unit and the internal wiring for several incoming
and outgoing controls, such as air plants and digital controls,
are integrated in a weight of just 38 kg; such a light weight,
combined with the fact that the robot can be powered by the
domestic electricity grid available worldwide (220Vac), allows to
transport and use the robot everywhere. Even with built-it safety
features, YuMi is incredibly precise and fast: it can return again
and again in the same position with a repeatability of 0.02 mm
and can move up to a max speed of 1,500 mm/s.
YuMi is equipped
with flexible
integrated
“hands” available
in different
configurations, with
servo-grippers,
double suction cups
and integrated
vision systems.
PubliTec
MAY-JUNE 2015 93

SOLUZIONI
YuMi è compatto e le due
braccia con sette assi
di movimento gli
conferiscono grande
destrezza e precisione in uno
spazio di lavoro commisurato
a quello di un essere umano.
Lavorare molto vicino al pezzo,
con prestazioni inimmaginabili
E se YuMi può definirsi tranquillamente rivoluzionario,
non da meno è anche l’altro grande protagonista di casa
ABB. Parliamo della famiglia di robot dalle piccole dimensioni
ma dalle grandi performance IRB1200 anch’essa
destinata alle moderne applicazioni di assemblaggio in-
dustriale e per la movimentazione di materiali. Una soluzione
flessibile, risultato di approfondite analisi di mercato
e di un processo di sviluppo che ha portato a un prodotto
antropomorfo compatto che consente di massimizzare
l’area di lavoro utile e di lavorare molto vicino al pezzo
da manipolare. Ogni dettaglio di questa famiglia di robot
è stato studiato con attenzione partendo dalle forme del
robot stesso che non costituiscono un semplice miglioramento
estetico. Il nuovo design contribuisce a ridurre,
per esempio, del 15% le dimensioni delle celle con tempi
di ciclo ridotti del 10%. Le superfici lisce ne agevolano,
poi, la pulizia e la manutenzione in ambienti anche legati
all’industria alimentare. Un secondo esempio sono i
cablaggi elettrici e pneumatici tutti passanti all’interno del
robot dalla base fino alla prossimità della flangia. Sempre
con lo scopo di garantire la massima pulizia e semplicità
di integrazione i robot IRB1200 sono disponibili anche
nell’innovativa versione con connessioni sotto la base per
rendere l’isola estremamente pulita in mercati importanti
come il farmaceutico, l’alimentare e il cosmetico.
“La famiglia di robot IRB 1200 è disponibile in due varianti
principali per poter gestire una vasta gamma di applicazioni
garantendo un ottimo rapporto costo/efficacia”
descrive ancora Pedretti.
“La versione con sbraccio da 700 mm ha una capacità di
carico di 7 kg, mentre la variante con sbraccio più lungo
da 900 mm ha una capacità di carico di 5 kg. Entrambe
YuMi is compact and its
two arms with seven motion
axles give it great deftness
and precision
in a workspace
commensurate with the one
of a human being.
In order to manage the whole range of components that today
are found in the assembly divisions, YuMi is equipped with extremely
flexible integrated “hands”, which can be supplied in
different configurations, with servo-grippers, double suction
cups, and integrated vision systems. In the different models,
YuMi’s hands allow the best robot customization to perform a
large number of manipulations, from assembly to testing, across
a large number of markets, many of which are still to be found
and automated.
“In order to make YuMi’s programming as easy as instructing a
person, we created an interface which can be used by anyone,
so much so that we even hesitate to use the word ‘programming’”,
says Michele Pedretti, Business Development Manager
at ABB Robotics, who continues: “This process is more similar to
teaching, something that anyone can do instinctively. It is sufficient
to grasp and guide YuMi’s arms and hands, making them
perform a series of movements and recording some waypoints
and the gripper movements using a tablet where the YuMi app
is installed”.
This programming modality, called “lead-through”, reduces
many hours of boring programming to few minutes of easy work.
For more complex activities the operator can however turn to
the traditional programming at any time using the ABB’s RAPID
language, when you deem it appropriate, but the possibility to
interact with the robot showing it how to move allows to train the
machine in only a few minutes instead of some hours.
Working very close to the part
with unimaginable performances
If YuMi can easily be defined as revolutionary, the other ABB
great protagonist is no less. We are talking about the small sized
but highly performing IRB 1200 robot family, which is also addressed
to the modern industrial assembly applications and to
materials handling. It is a flexible solution, the result of in-depth
market analysis and of a development process that led to a compact
anthropomorphic product that allows to maximize the useful
work area and to work very close to the part to manipulate.
Every detail of this robot family was carefully studied starting from
the shapes of the robot itself, which are not a simple aesthetic
enhancement. The new design helps, for instance, reducing by
15% cells dimension, with a 10% cycle time reduction. Then, its
smooth surfaces make it easy to keep clean and maintain also
in environments connected to the food industry. A second example
are the electric and air connections, which are all routed
inside the robot, from the foot up to the proximity of the flange.
Always with the purpose of ensuring the utmost cleanliness and
simplicity of integration, the IRB 1200 robots are also available
in the innovative version with underline connections to make the
94 MAGGIO-GIUGNO 2015 & meccatronica 110

le versioni sono disponibili in diverse classi di protezioni
e con numerose opzioni per adattarsi al meglio a ogni
impiego, dalla più semplice manipolazione alle più complesse
applicazioni anche in ambienti gravosi. Questo
antropomorfo è stato concepito senza disallineamento
dell’asse 2 per semplificare il posizionamento del robot
molto vicino al pezzo in lavorazione, soprattutto quando
montato a soffitto all’interno di una piccola cella, come
per esempio nelle applicazioni di asservimento, lavorazioni
meccaniche o di lucidatura. Sempre il design snello
e i pesi contenuti garantiscono tempi ciclo estremamente
ridotti (ciclo standard in 0,42s)”.
“Come ogni altra grande rivoluzione nella storia dell’industrializzazione,
l’automatizzazione di un numero sempre
maggiore di impieghi si tradurrà in un forte incremento
di lavori nuovi e migliori, alcuni non ancora immaginabili.
ABB è impegnata a rendere il mondo un luogo migliore
e questi nuovi robot daranno un grande contributo in
questo senso” afferma nuovamente Leonardo Leani che
poi conclude: YuMi e IRB 1200 stanno già scrivendo
pagine molto importanti nella storia dello sviluppo
tecnologico”.
n
Volete esprimere la vostra opinione
su questo tema?
Scrivete a: filodiretto@publitec.it
IRB 1200, nella
variante con sbraccio
più lungo da 900 mm,
ha una capacità
di carico di 5 kg.
34. Motek
Fiera Internazionale
per l‘Automazione
di Produzione e
Assemblaggio
Tecnologia di montaggio
Tecnologia di manipolazione
island extremely clean in major markets such as the pharmaceutical,
food and cosmetic ones. “The IRB 1200 robot family
comes in two main variants which can handle a wide range
of applications while ensuring a great cost/effectiveness ratio”
says again Mr Pedretti. “The 700 mm reach variant can carry
a payload of up to 7 kg, while the longer reach 900 mm variant
can carry up to 5 kg. Both variants are available with different
protection classes and several options to better adjust to every
use, from the simplest manipulation to the most complex application
also in heavy environments. This anthropomorphic robot
was designed without misalignment of axle 2 to make the positioning
of the robot very close to the workpiece easier, especially
when the robot is mounted on the ceiling inside a small cell, such
as in tending applications, mechanical machining or polishing
applications. Its compact design and light weight ensure a very
reduced cycle time (standard cycle in 0.42 s)”.
“Just like any other major revolution in the history of industrialization,
the automation of an increasingly large number of uses will
result in a strong increase of new and better jobs, some of which
are still hard to imagine. ABB is committed to making the world a
better place and these new robots will give a great contribution
in this direction” says again Mr Leonardo Leani, who then says
in conclusion: YuMi and IRB 1200 are already writing very important
pages in the history of technological development”. n
IRB 1200, in the longer
reach 900 mm variant,
carries a 5 kg payload.
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