VILLANOVA - norme di attuazione vigenti - Comune di Villanova D'Asti
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N.B.: le mo<strong>di</strong>fiche introdotte dalla Variante Parziale n. 6 al PRGC Variante 1/94, approvato con<br />
Deliberazione della Giunta Regionale n° 21-24165 del 16 marzo 1998, e sue successive mo<strong>di</strong>fiche e<br />
Varianti Parziali, sono evidenziate come segue: le parti stralciate sono scritte in barrato; le parti<br />
inserite ex novo sono scritte in grassetto.
PARTE PRIMA<br />
TITOLO I - DISPOSIZIONI GENERALI<br />
CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI<br />
Art. 1 - Applicazione del P.R.G.<br />
Le previsioni inse<strong>di</strong>ative del P.R.G. del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Villanova</strong> d'Asti sono riferite ad un arco temporale<br />
decennale ai sensi del I comma dell'art. 17 L.R. 56/77 e s.m.i.<br />
Ai sensi della Legge 17 Agosto 1942 n° 1150 e successive mo<strong>di</strong>fiche ed integrazioni e della Legge<br />
Regionale n° 56/77 e s.m.i., la <strong>di</strong>sciplina urbanistica dell'intero territorio del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Villanova</strong> d'Asti è<br />
regolata dalle <strong>norme</strong> e dalle prescrizioni contenute negli elaborati costituenti il Piano Regolatore Generale<br />
(P.R.G.): ogni attività comportante trasformazione urbanistica ed e<strong>di</strong>lizia del territorio comunale, o comunque<br />
subor<strong>di</strong>nata al conseguimento <strong>di</strong> concessione o <strong>di</strong> autorizzazione a norma del titolo VI della predetta Legge<br />
Regionale, deve essere compatibile con le <strong>norme</strong> e prescrizioni.<br />
A tal fine, per attività <strong>di</strong> trasformazione urbanistica ed e<strong>di</strong>lizia sono da intendersi la esecuzione <strong>di</strong> opere<br />
e<strong>di</strong>lizie, il mutamento delle destinazioni d'uso <strong>di</strong> aree ed e<strong>di</strong>fici, l'utilizzazione delle risorse naturali e la<br />
alterazione delle caratteristiche dei luoghi, salvo le mo<strong>di</strong>ficazioni delle colture agricole in atto.<br />
Norme e prescrizioni esprimono efficacia nei confronti <strong>di</strong> chiunque fino alla approvazione <strong>di</strong> un nuovo P.R.G.<br />
fatta salva l'applicazione delle misure <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> cui all'art. 58 della Legge Regionale n° 56/77 s.m.i.<br />
Art. 2 - Sistemazione urbanistica<br />
L'istanza <strong>di</strong> concessione per opere <strong>di</strong> trasformazione urbanistica ed e<strong>di</strong>lizia deve in ogni caso avere per<br />
oggetto la sistemazione urbanistica dell'intera area asservita all'e<strong>di</strong>ficio e al manufatto interessato dalle<br />
opere e<strong>di</strong>lizie o comunque all'intervento della concessione, in ottemperanza alle <strong>norme</strong> e prescrizioni del<br />
P.R.G.<br />
Il rilascio della concessione è subor<strong>di</strong>nato all'impegno da parte degli aventi titolo alla cessazione <strong>di</strong> ogni<br />
attività in contrasto con le prescrizioni del P.R.G. sul fondo interessato.<br />
Ai fini dell'applicazione del <strong>di</strong>sposto del precedente comma non sono considerate attività in contrasto con<br />
prescrizioni del P.R.G. quelle connesse alla coltivazione ed all'allevamento familiare <strong>di</strong> piccoli animali da<br />
cortile, fatti salvi eventuali provve<strong>di</strong>menti amministrativi assunti ai sensi <strong>di</strong> leggi <strong>di</strong> tutela della incolumità e<br />
della salute pubblica e dell'igiene dell'abitato.<br />
La concessione per l'utilizzazione delle risorse naturali, ove richieda la alterazione delle caratteristiche dei<br />
luoghi, è subor<strong>di</strong>nata all'impegno da parte del richiedente alla sistemazione dei luoghi allo scadere della<br />
concessione stessa, nel rispetto delle leggi <strong>di</strong> settore.<br />
Art. 3 - Attività in corso e autorizzazioni temporanee<br />
E' fatto obbligo <strong>di</strong> cessazione <strong>di</strong> ogni attività <strong>di</strong> trasformazione urbanistica ed e<strong>di</strong>lizia subor<strong>di</strong>nata al rilascio<br />
della concessione ai sensi della legge 28/1/1977 n° 10 e dei <strong>di</strong>sposti del successivo titolo fino al<br />
conseguimento della concessione medesima nei mo<strong>di</strong> e forme <strong>di</strong> legge.<br />
Il <strong>di</strong>sposto del precedente comma si applica agli interventi che non abbiano conseguito regolare licenza o<br />
concessione, o per le quali la licenza o concessione siano scadute o annullate.<br />
2
Le autorizzazioni e licenze e<strong>di</strong>lizie già rilasciate o da rilasciare con efficacia a tempo determinato (precari)<br />
non possono essere prorogate alla loro scadenza, se non previo conseguimento della concessione o<br />
dell'autorizzazione a norma delle leggi nazionali in vigore; la scadenza è fissata dal Sindaco e comunicata<br />
all'interessato assieme al termine per la rimozione delle opere e manufatti.<br />
Art. 4 - Elaborati costituenti il progetto <strong>di</strong> P.R.G.<br />
A) Documenti tecnici e tavole <strong>di</strong> progetto originario e successiva variante 1/88<br />
Stato <strong>di</strong> fatto<br />
- Relazione geologica (prof. Grasso)<br />
- Carta geologico tecnica - Foglio 1 Settore nord (prof. Grasso) scala 1:10.000<br />
- Carta geologico tecnica - Foglio 2 Settore nord (prof. Grasso) scala 1:10.000<br />
- All. C - Indagine sul centro storico (var. 1/88)<br />
- Tav. 1 - Centro storico - Destinazione d'uso degli e<strong>di</strong>fici e loro pertinenze scala 1:500<br />
- Tav. 2 - Centro storico - Valori storici e ambientali e stato <strong>di</strong> conservazione degli e<strong>di</strong>fici<br />
scala 1:500<br />
- Tav. 3 - Centro storico - Materiali costruttivi scala 1:500<br />
B) Allegati geologico-tecnici a supporto della variante al PRG adottati con D.C. n° 15 in data 11/4/96 su<br />
richiesta del Settore Prevenzione del Rischio geologico metereologico e sismico della Regione Piemonte<br />
con nota n° 5430/GEO in data 9/10/95.<br />
C) Documenti tecnici e tavole in variante (P.R.G. Variante 1/94)<br />
RELAZIONE ILLUSTRATIVA con tabelle e allegati tecnici (1)<br />
RELAZIONI E CARTE GEOLOGICHE<br />
- Relazione geologico-tecnica sulle aree <strong>di</strong> nuovo impianto e <strong>di</strong> completamento con <strong>norme</strong> tecniche per<br />
l'<strong>attuazione</strong> del Piano (Dott. Marcello Alasia - Geologo).<br />
- Carte dei <strong>di</strong>ssesti idrogeologici - Intero territorio (Tav. 1) scala 1:10.000 e relativa relazione a commento<br />
(Dott. Marcello Alasia - Geologo).<br />
TAVOLE DI PIANO<br />
Stato <strong>di</strong> fatto<br />
TAV. 4 Stato <strong>di</strong> fatto: Acquedotto Fognatura scala 1:10.000<br />
TAV. 5 Stato <strong>di</strong> fatto: Elettrodotti, Metanodotto - Aree boscate scala 1:10.000 (1)<br />
TAV. 6 Stato <strong>di</strong> fatto: Territorio sud - Terreni agricoli vincolati<br />
art. 25 L.R. 56/77 e s.m.i. scala 1:5.000<br />
TAV. 7 Stato <strong>di</strong> fatto: Territorio nord - Terreni agricoli vincolati<br />
art. 25 L.R. 56/77 e s.m.i. scala 1:5.000<br />
Progetto<br />
TAV. 8 Progetto: Intero territorio comunale - Vincoli -<br />
Previsioni dei comuni contermini scala 1:10.000 (1)<br />
TAV. 9 Progetto: Territorio comunale sud scala 1:5.000 (1)<br />
TAV. 10 Progetto: Territorio comunale nord scala 1:5.000 (1)<br />
TAV. 11 Progetto: Concentrico scala 1:2.000 (1)<br />
ex<br />
ex<br />
3
TAV. 12 Progetto: Stazione - Savi scala 1:2.000 (1)<br />
TAV. 13 Progetto: Centro Storico scala 1:500 (1)<br />
TAV. 14 Progetto: Aree produttive Dettagli scala 1:2000 (2)<br />
TAV. 15 Progetto: Aree produttive Dettagli scala 1:2000 (2)<br />
TAV. 16 Progetto: Discarica <strong>di</strong> 1° categoria scala 1:2000 (2)<br />
NORME DI ATTUAZIONE (1)<br />
ALL. 1 CENTRO STORICO: DATI NORMATIVI DEI PIANI DI RECUPERO (1)<br />
ALL. 2 BORGHI AGRICOLI E CASCINE NORMATIVA PER IL RIUSO (2)<br />
(1) Rielaborazione parziale a seguito del parere Assessorato Urbanistica del 24/7/96<br />
(2) Nuovo elaborato a seguito del parere Assessorato Urbanistica del 24/7/96<br />
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TITOLO II - ATTUAZIONE DEL P.R.G.<br />
CAPO I - STRUMENTI URBANISTICI E AMMINISTRATIVI<br />
Art. 5 - Strumenti urbanistici ed amministrativi per l'<strong>attuazione</strong> del Piano Regolatore<br />
Generale<br />
Il Piano Regolatore Generale viene attuato:<br />
a) con intervento <strong>di</strong>retto me<strong>di</strong>ante semplice conseguimento della concessione o dell'autorizzazione;<br />
b) con strumenti urbanistici esecutivi la cui approvazione è preliminare al rilascio della concessione.<br />
Gli strumenti urbanistici esecutivi sono esclusivamente quelli previsti agli articoli 38 - 39 - 40 - 41 - 41 bis -<br />
42 - 43 - 44 - 45 della L.R. 56/77 e s.m.i.:<br />
1) i piani particolareggiati <strong>di</strong> cui agli artt. 38, 39 e 40 della L.R. citata;<br />
2) i piani per l'e<strong>di</strong>lizia economica e popolare <strong>di</strong> cui alla L. 18.4.1962 n°167 e successive mo<strong>di</strong>ficazioni e art.<br />
41 della L.R. citata;<br />
3) i piani esecutivi <strong>di</strong> iniziativa privata convenzionata <strong>di</strong> cui agli artt. 43, 44 e 45 della L.R. citata;<br />
4) i piani <strong>di</strong> recupero del patrimonio e<strong>di</strong>lizio esistente a norma dell'art. 28 della L. 457/78 e art. 41 bis della<br />
L.R. citata;<br />
5) i piani delle aree da destinare a inse<strong>di</strong>amenti produttivi <strong>di</strong> cui all'art. 42 della L.R. citata.<br />
Le porzioni <strong>di</strong> territorio da assoggettare alla preventiva formazione <strong>di</strong> strumenti urbanistici esecutivi sono<br />
delimitate dal P.R.G.C.<br />
Al fine <strong>di</strong> permettere l'<strong>attuazione</strong> per comparti degli strumenti urbanistici esecutivi sopracitati, sarà possibile<br />
frazionare lo strumento urbanistico esecutivo originale in<strong>di</strong>viduato in cartografia in più S.U.E. <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni<br />
inferiori, solamente a con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> prevedere aree a servizi pubblici e opere <strong>di</strong> urbanizzazione unitarie o<br />
comunque coor<strong>di</strong>nate in un unico progetto. La proposta <strong>di</strong> SUE deve essere presentata da proprietari <strong>di</strong><br />
aree rappresentanti, in base all’imponibile catastale, almeno 3/4 del valore dei terreni in analogia con quanto<br />
previsto dal 1° comma dell’art. 30 della Legge 457/78.<br />
Per gli strumenti urbanistici esecutivi o per singole concessioni che comprendano immobili <strong>di</strong> valore storico<br />
ambientale inclusi nel centro storico come in<strong>di</strong>viduati nella Tav. 13 scala 1:500 in aree e e<strong>di</strong>fici, anche al <strong>di</strong><br />
fuori del C.S. in<strong>di</strong>viduati come <strong>di</strong> valore storico artistico, ambientale o paesaggistico, sulla Tav. 11 in scala<br />
1:2000 dovrà essere richiesto preventivamente il parere della Commissione Regionale per la tutela e la<br />
valorizzazione dei beni culturali e ambientali <strong>di</strong> cui all'art. 91 bis della predetta Legge Regionale, ai sensi<br />
degli artt. 40, 41 bis e 49 della legge stessa.<br />
Non costituisce variante al P.R.G. tutto quanto contenuto nel 8° comma dell'art. 17 della L.R. 56/77 e s.m.i.,<br />
previa <strong>attuazione</strong> delle procedure <strong>di</strong> cui al 9° comma dello stesso articolo.<br />
In sede <strong>di</strong> <strong>attuazione</strong> del Piano Regolatore e dei relativi strumenti urbanistici esecutivi il <strong>Comune</strong> può<br />
procedere con propria deliberazione alla delimitazione <strong>di</strong> comparti costituenti unità <strong>di</strong> intervento e <strong>di</strong><br />
ristrutturazione urbanistica ed e<strong>di</strong>lizia, comprendenti immobili da trasformare ed eventuali aree libere da<br />
utilizzare secondo le prescrizioni dei piani <strong>vigenti</strong> anche al fine <strong>di</strong> un equo riparto <strong>di</strong> oneri e benefici tra i<br />
proprietari e interessati.<br />
Le procedure <strong>di</strong> formazione dei comparti <strong>di</strong> cui al precedente comma sono definite dall'art. 46 della L.R. n°<br />
56/77 e successive mo<strong>di</strong>fiche ed integrazioni.<br />
5
Art. 6 - Il Programma <strong>di</strong> Attuazione<br />
Ai sensi dell'art. 36 della L.R. 56/77 e s.m.i. il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Villanova</strong> non è obbligato alla formazione del<br />
P.P.A.<br />
Art. 7 - Concessione e autorizzazione<br />
A norma dell'art. 1 della Legge n° 10/77 e dell'art. 48 della L.R. 56/77 e s.m.i., il proprietario o l'avente titolo<br />
deve chiedere al Sindaco la concessione o l'autorizzazione per l'esecuzione <strong>di</strong> qualsiasi attività comportante<br />
trasformazione urbanistica ed e<strong>di</strong>lizia del territorio comunale; per i mutamenti <strong>di</strong> destinazione d'uso degli<br />
immobili, salvo quelli relativi ad unità immobiliari non superiori a 700 mc, purché compatibili con le<br />
destinazioni stabilite al titolo III delle presenti <strong>norme</strong>; per la utilizzazione delle risorse naturali, salvo le<br />
mo<strong>di</strong>ficazioni delle colture agricole in atto, e per la manutenzione degli immobili, con le esclusioni <strong>di</strong> cui al<br />
successivo 4° comma.<br />
In particolare sono soggette a concessione le seguenti opere:<br />
a) nuova costruzione e ampliamento, sopraelevazione <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici;<br />
b) ristrutturazione <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici, restauro e risanamento conservativo <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici non residenziali;<br />
c) variazione della destinazione d'uso delle costruzioni salvo quella relativa ad unità immobiliari non<br />
superiori a 700 mc e compatibili con le presenti Norme <strong>di</strong> Attuazione;<br />
d) demolizioni parziali e totali <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici e manufatti preor<strong>di</strong>nati alla successiva attività costruttiva;<br />
e) collocamento, mo<strong>di</strong>ficazione, costruzione e rimozione <strong>di</strong> fontane, monumenti, tombe, chioschi,<br />
e<strong>di</strong>cole, stazioni <strong>di</strong> servizio, recinzioni e altri manufatti, non costituenti pertinenze ai sensi dell'art. 56<br />
punto g) della L.R. 56/77 e successive mo<strong>di</strong>fiche e integrazioni;<br />
f) scavi e movimenti <strong>di</strong> terra a carattere permanente, <strong>di</strong>scariche e reinterri;<br />
g) sistemazione permanente <strong>di</strong> aree aperte al pubblico per la realizzazione <strong>di</strong> parchi, giar<strong>di</strong>ni, impianti<br />
sportivi ed altre attrezzature all'aperto;<br />
h) apertura <strong>di</strong> strade, costruzione <strong>di</strong> manufatti stradali, costruzione <strong>di</strong> ponti ed accessi pedonali e<br />
carrabili, ed esecuzione <strong>di</strong> opere <strong>di</strong> urbanizzazione <strong>di</strong> sopra e sottosuolo, <strong>di</strong> punto e <strong>di</strong> rete;<br />
i) costruzione <strong>di</strong> vani nel sottosuolo;<br />
l) collocamento, mo<strong>di</strong>ficazione o rimozione <strong>di</strong> apparecchiature e <strong>di</strong> impianti non al servizio <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici<br />
esistenti;<br />
m) apertura ed ampliamento <strong>di</strong> cave e torbiere; sfruttamento <strong>di</strong> falde acquifere minerali e termali;<br />
n) costruzioni prefabbricate, ancorché a carattere provvisorio, <strong>di</strong>verse da quelle <strong>di</strong> cui alla lettera a) del<br />
comma seguente;<br />
o) costruzioni temporanee e campeggi;<br />
p) ogni altra opera e interventi non richiamati ai seguenti commi.<br />
Sono soggette ad autorizzazione del Sindaco:<br />
a) l'occupazione temporanea <strong>di</strong> suolo pubblico o privato, con depositi, serre, accumuli <strong>di</strong> rifiuti, relitti e<br />
rottami, attrezzature mobili, esposizioni a cielo libero <strong>di</strong> veicoli e merci in genere, coperture<br />
pressostatiche, baracche e tettoie destinate ad usi <strong>di</strong>versi dall'abitazione;<br />
b) le tinteggiature esterne degli e<strong>di</strong>fici, la formazione e la sostituzione <strong>di</strong> intonaci e rivestimenti esterni,<br />
per immobili ricadenti in zone <strong>di</strong> recupero urbanistico ed e<strong>di</strong>lizio;<br />
c) il taglio dei boschi, l'abbattimento e l'indebolimento <strong>di</strong> alberi che abbiano particolare valore<br />
naturalistico ed ambientale secondo i <strong>di</strong>sposti della L.R. n° 57 del 4.9.1978 e successive mo<strong>di</strong>fiche ed<br />
integrazioni;<br />
6
d) la trivellazione <strong>di</strong> pozzi per lo sfruttamento <strong>di</strong> falde acquifere, l'autorizzazione per l'apertura <strong>di</strong> pozzi<br />
per usi domestici e agricoli può essere con<strong>di</strong>zionata ad uno stu<strong>di</strong>o idrogeologico generale del territorio<br />
comunale, ai sensi dei commi 6 e 7 art. 56 L.R. 56/77 e successive mo<strong>di</strong>fiche ed integrazioni;<br />
e) la sosta continuativa e non <strong>di</strong> case mobili, <strong>di</strong> veicoli e rimorchi attrezzati per il pernottamento, e<br />
l'attendamento in aree non destinate a campeggio;<br />
f) il collocamento, la mo<strong>di</strong>ficazione o la rimozione <strong>di</strong> stemmi, insegne, targhe, decorazioni, addobbi<br />
esterni, cartelli, materiali;<br />
g) manutenzione straor<strong>di</strong>naria, restauro e risanamento conservativo degli e<strong>di</strong>fici residenziali senza<br />
mutamento <strong>di</strong> destinazione d'uso ivi compresa la realizzazione e integrazione dei servizi igienicosanitari<br />
e tecnologici nei limiti <strong>di</strong> cui al successivo art. 37 e dell'art. 13 L.R. n° 56 e successive<br />
mo<strong>di</strong>fiche ed integrazioni.<br />
Sono altresì soggetti ad autorizzazione purché non relativi ad immobili sottoposti ai vincoli previsti dalle<br />
Leggi 1089/39 e 1497/39 i seguenti interventi:<br />
h) impianti tecnici al servizio <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici esistenti;<br />
i) le opere costituenti pertinenza, intendendosi per tali quelle costituenti a catasto servizio<br />
complementare e che siano funzionalmente connesse e <strong>di</strong> servizio esclusivo nell'uso all'e<strong>di</strong>ficio<br />
principale e alle unità immobiliari <strong>di</strong> cui è costituito, e che comunque non comportino aggravio nelle<br />
opere <strong>di</strong> urbanizzazione primaria e secondaria <strong>di</strong> cui all'art. 51 della citata L.R.;<br />
l) le opere <strong>di</strong> demolizione, i reinterri e gli scavi che non siano funzionali ad una successiva attività<br />
costruttiva.<br />
Non sono soggetti né a concessione né ad autorizzazione i seguenti interventi:<br />
a) opere interne alle costruzioni, che non siano in contrasto con le presenti N.d.A. e non comportino<br />
mo<strong>di</strong>fiche della sagoma, della costruzione, dei prospetti, aumento delle superfici utili e del numero <strong>di</strong><br />
unità immobiliari, che non mo<strong>di</strong>fichino la destinazione d'uso e non pregiu<strong>di</strong>chino la statica<br />
dell'immobile; nel caso <strong>di</strong> immobili compresi nel perimetro del Centro Storico, tali opere devono<br />
rispettare le originarie caratteristiche costruttive.<br />
Dovranno in ogni caso essere applicati i <strong>di</strong>sposti del 2° comma art. 26 L. 28.2.85 n° 47;<br />
b) mutamenti <strong>di</strong> destinazione d'uso degli immobili relativi ad una unità non superiore a mc 700,<br />
sempreché esse siano compatibili con le presenti Norme <strong>di</strong> Attuazione;<br />
c) impianto, scelta o mo<strong>di</strong>ficazioni delle colture agricole;<br />
d) interventi <strong>di</strong> manutenzione or<strong>di</strong>naria;<br />
e) interventi <strong>di</strong> assoluta urgenza o necessità or<strong>di</strong>nate dal Sindaco per la tutela della pubblica incolumità,<br />
fatto salvo ogni successivo adempimento necessario;<br />
f) la costruzione <strong>di</strong> baracche nell'area <strong>di</strong> cantiere nel corso <strong>di</strong> costruzione degli e<strong>di</strong>fici.<br />
Si richiamano i <strong>di</strong>sposti dell'art. 56 (interventi soggetti ad autorizzazione) dell'art. 49 (caratteristiche e vali<strong>di</strong>tà<br />
della concessione) e degli artt. 54 (concessioni per costruzioni temporanee e campeggi), 55 (concessioni<br />
per <strong>di</strong>scariche, reinterri, per attività estrattive) della L.R. 56/77 e s.m.i. che si intendono integralmente<br />
riportati, nonché i <strong>di</strong>sposti dei successivi artt. delle presenti <strong>norme</strong>: art. 44 (autorizzazione all'inse<strong>di</strong>amento<br />
industriale e commerciale), 45 (opere in aree attigue a strade provinciali e statali), 47, 48 (vincolo ai sensi<br />
della L. 1089/1939 e 1497/1939).<br />
Ai sensi degli artt. 48 bis e 91 sexies della L.R. 56/77 e s.m.i., l'avente titolo alla concessione o<br />
all'autorizzazione può richiedere al Sindaco il rilascio del Certificato urbanistico relativo all'area o<br />
all'immobile interessato, contenente le prescrizioni urbanistiche, e<strong>di</strong>lizie ed amministrative circa l'e<strong>di</strong>ficabilità<br />
e l'uso dell'oggetto della concessione o dell'autorizzazione.<br />
Art. 8 - Con<strong>di</strong>zioni per il rilascio <strong>di</strong> concessione o <strong>di</strong> autorizzazione<br />
Fatti salvi i casi <strong>di</strong> gratuità previsti dall'art. 9 della Legge n° 10/77 la concessione è subor<strong>di</strong>nata alla<br />
corresponsione <strong>di</strong> un contributo commisurato alla incidenza delle spese <strong>di</strong> urbanizzazione primaria e<br />
secondaria, nonché al costo <strong>di</strong> costruzione.<br />
7
L'entità dei contributi <strong>di</strong> cui al precedente comma e le modalità della loro applicazione sono stabiliti con<br />
deliberazione del Consiglio Comunale a norma <strong>di</strong> atti amministrativi del Consiglio Regionale assunti in<br />
<strong>attuazione</strong> ai <strong>di</strong>sposti degli artt. 5, 6, 10 della L. 28.1.1977 n. 10.<br />
In ogni caso il contributo da versare in corrispettivo monetario per le opere <strong>di</strong> urbanizzazione primaria non<br />
può comunque essere inferiore al costo reale delle opere necessarie per allacciare il nuovo intervento ai<br />
pubblici servizi o per le opere <strong>di</strong> cui all'art. 10 della Legge 28.1.1977 n. 10, e può essere ridotto in<br />
proporzione alle opere che il concessionario si impegna ad eseguire <strong>di</strong>rettamente.<br />
Le opere <strong>di</strong> urbanizzazione eseguite dai concessionari sono gratuitamente cedute al <strong>Comune</strong> a semplice<br />
richiesta e non danno titolo ad indennizzi, riconoscimenti o prelazioni <strong>di</strong> alcun tipo: gli oneri per la loro<br />
esecuzione sono conteggiati a norma del precedente 3° comma, ai fini della riduzione del corrispettivo della<br />
incidenza delle opere <strong>di</strong> urbanizzazione.<br />
Nelle aree destinate ad usi extraagricoli, o ad essi assimilabili, la concessione per interventi <strong>di</strong> nuova<br />
costruzione per cui è richiesta l'autorizzazione all'abitabilità o alla usabilità, può essere rilasciata solo su<br />
aree urbanizzate o subor<strong>di</strong>natamente all'impegno del concessionario <strong>di</strong> provvedere alle urbanizzazioni<br />
contestualmente alle opere oggetto della concessione.<br />
La corresponsione del contributo <strong>di</strong> cui al 1° comma non ha titolo sostitutivo della esistenza delle<br />
urbanizzazioni.<br />
Ai fini dell'applicazione del precedente comma, si definiscono aree urbanizzate quelle dotate almeno delle<br />
seguenti opere:<br />
a) sistema viario pedonale e/o veicolare, per il collegamento e l'accesso agli e<strong>di</strong>fici; spazi <strong>di</strong> sosta e <strong>di</strong><br />
parcheggio;<br />
b) impianto municipale <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione idrica a caratteristiche idonee a smaltire i carichi indotti<br />
dall'inse<strong>di</strong>amento;<br />
c) impianto <strong>di</strong> illuminazione pubblica per il sistema viario.<br />
Nelle aree urbanizzate gli immobili, oggetto <strong>di</strong> concessione <strong>di</strong> nuova costruzione, dovranno in ogni caso<br />
avere accesso <strong>di</strong>retto al sistema viario, <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> spazi <strong>di</strong> sosta e parcheggio nella misura stabilita al<br />
seguente art. 43, essere allacciabili agli impianti <strong>di</strong> cui alle lettere b) e c) esistenti o in progetto, e non <strong>di</strong>stare<br />
dalle reti, esistenti o in progetto, più <strong>di</strong> ml 40, misurati dal confine più vicino.<br />
Valgono in ogni caso i <strong>di</strong>sposti dell'art. 49 della L.R. 56/77 e s.m.i.<br />
Con<strong>di</strong>zione per il rilascio <strong>di</strong> autorizzazione per i soli interventi <strong>di</strong> a) manutenzione straor<strong>di</strong>naria e b) restauro<br />
e risanamento conservativo è l'impegno alla conservazione della destinazione d'uso in atto.<br />
8
CAPO II - PARAMETRI URBANISTICI ED EDILIZI<br />
Art. 9 - Parametri urbanistici<br />
a) Superficie territoriale - S.T.:<br />
E' la somma della superficie fon<strong>di</strong>aria e delle aree destinate dal P.R.G. alla viabilità pedonale e veicolare,<br />
e a servizi pubblici.<br />
Ai fini della formazione <strong>di</strong> strumenti urbanistici esecutivi, la superficie territoriale è delimitata dal P.R.G.<br />
b) Superficie fon<strong>di</strong>aria - S.F.:<br />
E' la superficie <strong>di</strong> pertinenza delle costruzioni misurata al netto delle aree destinate dal P.R.G. alla<br />
viabilità pedonale e veicolare e <strong>di</strong> quelle destinate a servizi pubblici.<br />
La superficie fon<strong>di</strong>aria viene delimitata in sede <strong>di</strong> definizione dei piani esecutivi o dei progetti degli<br />
interventi nel caso i piani esecutivi non siano obbligatori.<br />
c) In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> densità e<strong>di</strong>lizia territoriale - I.T.:<br />
Esprime il volume massimo e<strong>di</strong>ficabile per ogni mq <strong>di</strong> superficie territoriale.<br />
d) In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> densità e<strong>di</strong>lizia fon<strong>di</strong>aria - I.F.:<br />
Esprime il volume massimo e<strong>di</strong>ficabile per ogni mq <strong>di</strong> superficie fon<strong>di</strong>aria. Il volume complessivamente<br />
e<strong>di</strong>ficabile sulla superficie fon<strong>di</strong>aria non può comunque essere superiore a quello che si ottiene<br />
applicando I.T. alla S.T.<br />
e) In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> utilizzazione territoriale - U.T.:<br />
Esprime la massima superficie utile e<strong>di</strong>ficabile per ogni mq <strong>di</strong> superficie territoriale.<br />
f) In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> utilizzazione fon<strong>di</strong>aria - U.F.:<br />
Esprime la massima superficie e<strong>di</strong>ficabile per ogni mq <strong>di</strong> superficie fon<strong>di</strong>aria.<br />
La superficie utile complessivamente e<strong>di</strong>ficabile sulla superficie fon<strong>di</strong>aria non può comunque essere<br />
superiore a quella che si ottiene applicando la U.T. alla S.T.<br />
Art. 10 - Parametri e<strong>di</strong>lizi<br />
a) Superficie coperta - S.C.:<br />
E' data dalla proiezione sul terreno del massimo perimetro esterno delle costruzioni.<br />
Dal computo della superficie proiettata sono esclusi i balconi, i cornicioni, le logge aperte non coperte.<br />
b) Rapporto <strong>di</strong> copertura - R.C.:<br />
E' dato dal rapporto tra la superficie coperta e la superficie fon<strong>di</strong>aria, in caso <strong>di</strong> intervento <strong>di</strong>retto; e dal<br />
rapporto tra superficie coperta e superficie territoriale, in caso <strong>di</strong> intervento con strumento urbanistico<br />
esecutivo.<br />
c) Superficie utile - S.U.:<br />
E' data dalla somma <strong>di</strong> tutte le superfici <strong>di</strong> calpestio dei piani fuori terra, misurate:<br />
- al lordo delle murature e tramezzature e della proiezione orizzontale su ogni piano degli elementi<br />
<strong>di</strong>stributivi o funzionali verticali (vani degli impianti, degli ascensori, delle scale ecc.)<br />
- al netto delle logge e dei balconi, dei porticati, delle tettoie, pensiline e strutture aperte, delle<br />
sovrastrutture tecniche e altresì:<br />
1. per e<strong>di</strong>fici o porzioni <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici a destinazione residenziale, al netto delle superfici, ove esistano,<br />
destinate ad autorimesse, a deposito e a impianti nelle seguenti misure massime:<br />
1.1. nella tipologia e<strong>di</strong>lizia plurifamiliare: mq 20 ogni unità alloggio;<br />
9
1.2. nella tipologia e<strong>di</strong>lizia uni-bifamiliare o schiera: mq 25 per destinazioni accessorie, per unità<br />
alloggio;<br />
2. per costruzioni al servizio dell'attività agricola: al netto delle costruzioni accessorie alla conduzione dei<br />
fon<strong>di</strong> ed all'allevamento, oltreché delle superfici <strong>di</strong> cui al precedente punto 1, ove ricorra il caso.<br />
d) Volume - V.:<br />
Il volume si calcola moltiplicando l'altezza me<strong>di</strong>a dell'e<strong>di</strong>ficio per la superficie utile convenzionale ove:<br />
- per altezza me<strong>di</strong>a si intende la misura lineare calcolata <strong>di</strong>videndo la somma della superficie perimetrale<br />
esterna dell'e<strong>di</strong>ficio, computata fino all'intradosso dell'ultimo solaio <strong>di</strong> copertura <strong>di</strong> vani abitabili per il<br />
perimetro esterno dell'e<strong>di</strong>ficio;<br />
Dal computo della superficie perimetrale esterna dell'e<strong>di</strong>ficio è esclusa la sola porzione <strong>di</strong> superficie<br />
antistante le rampe <strong>di</strong> accesso alle autorimesse, se interrate, compresa entro una larghezza massima <strong>di</strong><br />
mt. 6.<br />
- per superficie utile convenzionale si intende la superficie in<strong>di</strong>viduata dal perimetro esterno dell'e<strong>di</strong>ficio.<br />
Nel caso <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficio a piani sfalsati o a sporti continui, o comunque abitabili il computo del volume va<br />
eseguito per singoli piani.<br />
Il volume è riferito al solido emergente dal terreno, a sistemazione avvenuta, tenendo conto degli<br />
eventuali sbancamenti e riporti che dovranno risultare esattamente dal progetto ed essere con questo<br />
approvati.<br />
Nel calcolo del volume sono da conteggiare i corpi scala, anche aperti, se compresi anche in parte<br />
all'interno del volume dell'e<strong>di</strong>ficio e le eventuali porzioni <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficio interrate a seguito <strong>di</strong> riporti <strong>di</strong> terreno,<br />
<strong>di</strong> nuova formazione, raccordati con il piano del se<strong>di</strong>me stradale e/o delle banchine pedonali o, in<br />
assenza, con i terreni limitrofi, con pendenze superiori al 15%; nel calcolo devono altresì essere<br />
compresi gli sporti continui o comunque abitabili ed esclusi i porticati, i pilotis, le logge aperte, le<br />
sovrastrutture tecniche.<br />
I bassi fabbricati emergenti dal piano <strong>di</strong> campagna a sistemazione del terreno avvenuta, in misura<br />
superiore a ml 1,00 sono da computarsi nel volume qualunque sia la loro destinazione.<br />
I vani sottotetto, nel caso presentino una altezza me<strong>di</strong>a utile interna superiore a m 2,40 e siano illuminati<br />
e aerati, rientrano nella cubatura.<br />
e) Piani fuori terra - P.F.T.:<br />
Si considerano piani fuori terra quelli il cui solaio <strong>di</strong> calpestio è anche solo in parte fuori terra. I piani<br />
pilotis rientrano nel computo del numero dei piani.<br />
f) Altezza - H.:<br />
E' data dalla lunghezza verticale misurata dal punto <strong>di</strong> quota più basso della linea <strong>di</strong> spiccato della parete<br />
all'intradosso del punto più alto dell'ultimo solaio <strong>di</strong> copertura <strong>di</strong> vani abitabili o alla linea <strong>di</strong> gronda del<br />
tetto se a quota più elevata.<br />
L'altezza massima <strong>di</strong> un e<strong>di</strong>ficio non può superare i limiti fissati dal P.R.G., ad eccezione dei soli volumi<br />
tecnici (torretta ascensore, vano scala, serbatoi acqua) e delle costruzioni speciali (silos per l'agricoltura,<br />
cabine e tralicci elettrodotti, e simili), purché siano contenuti nei limiti strettamente in<strong>di</strong>spensabili.<br />
g) Distanza:<br />
La <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> un e<strong>di</strong>ficio da altri e<strong>di</strong>fici, da confini, da se<strong>di</strong>mi viari ed in ogni caso in cui il P.R.G. vi faccia<br />
riferimento, è misurata nei confronti del perimetro della massima proiezione delle superfici e<strong>di</strong>ficate fuori<br />
terra, raccordato sugli angoli, compresi cornicioni, logge e balconi se aggettanti più <strong>di</strong> ml 1,20 dalla<br />
parete.<br />
h) I porticati esistenti e accorpati a e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> costruzione antecedente il 28.1.1977 (Legge n. 10) a originaria<br />
destinazione agricola possono essere considerati, negli interventi e<strong>di</strong>lizi ammessi per le singole aree per fini<br />
residenziali, come volumi acquisiti e quin<strong>di</strong> esistenti. La loro utilizzazione pertanto non è da considerarsi<br />
come aumento della volumetria attuale.<br />
10
Art. 11 - Osservanza dei valori parametrici ed applicazione degli in<strong>di</strong>ci<br />
Negli interventi <strong>di</strong> trasformazione urbanistica ed e<strong>di</strong>lizia devono essere osservati tutti i valori stabiliti per i<br />
parametri <strong>di</strong> cui ai precedenti articoli, nelle allegate tabelle relative alle singole zone in<strong>di</strong>cate nelle tavole <strong>di</strong><br />
P.R.G., ove in<strong>di</strong>cati.<br />
Ai fini della determinazione delle quantità e<strong>di</strong>ficabili, gli in<strong>di</strong>ci sono riferiti:<br />
a) alla superficie fon<strong>di</strong>aria se gli interventi sono attuati con intervento <strong>di</strong>retto;<br />
b) alla superficie territoriale se gli interventi sono attuati con S.U.E.<br />
Gli interventi attuabili sono i seguenti:<br />
A) Interventi <strong>di</strong> nuova costruzione, <strong>di</strong> ampliamento, <strong>di</strong> variazione <strong>di</strong> destinazione d'uso, in aree <strong>di</strong><br />
completamento (1D e 1F) o <strong>di</strong> nuovo impianto (1PE) a destinazione residenziale.<br />
A1) - con intervento <strong>di</strong>retto: la capacità e<strong>di</strong>ficatoria, è data dal prodotto dell'in<strong>di</strong>ce fon<strong>di</strong>ario per la<br />
superficie fon<strong>di</strong>aria oggetto dell'intervento;<br />
A2) - con strumento urbanistico esecutivo: la capacità e<strong>di</strong>ficatoria, è data dal prodotto degli in<strong>di</strong>ci<br />
territoriali per la superficie territoriale.<br />
In tal caso gli in<strong>di</strong>ci fon<strong>di</strong>ari determinano le quantità massime e<strong>di</strong>ficabili sulla superficie fon<strong>di</strong>aria prevista<br />
dallo strumento urbanistico.<br />
C) Interventi <strong>di</strong> ampliamento, <strong>di</strong> variazione <strong>di</strong> destinazione d'uso in aree <strong>di</strong>verse da quelle <strong>di</strong> cui alla<br />
precedente lettera A): fatte salve <strong>di</strong>verse <strong>di</strong>sposizioni fissate nelle seguenti <strong>norme</strong> gli interventi sono<br />
<strong>di</strong>sciplinati unicamente da parametri e<strong>di</strong>lizi, applicati secondo quanto <strong>di</strong>sposto al precedente 2° comma,<br />
punti a), b).<br />
D) Interventi <strong>di</strong> restauro, risanamento e ristrutturazione: <strong>di</strong>sciplinati unicamente dalle <strong>norme</strong> relative agli<br />
interventi stessi.<br />
E) Interventi <strong>di</strong> nuova costruzione in aree a destinazione produttiva: la quantità <strong>di</strong> superficie copribile è data<br />
dall’applicazione del rapporto <strong>di</strong> copertura secondo quanto <strong>di</strong>sposto dal precedente 2° comma, punti a),<br />
b).<br />
F) Interventi in aree destinate ad attività agricole: le quantità e<strong>di</strong>ficabili, ivi compresa la mo<strong>di</strong>fica <strong>di</strong><br />
destinazione d'uso, per residenza al servizio delle attività agricole sono date dal prodotto degli in<strong>di</strong>ci <strong>di</strong><br />
densità e<strong>di</strong>lizia fon<strong>di</strong>aria per la superficie fon<strong>di</strong>aria <strong>di</strong> riferimento.<br />
G) Interventi su e<strong>di</strong>fici in aree agricole improprie: fatte salve <strong>di</strong>verse prescrizioni fissate dalle seguenti<br />
<strong>norme</strong>, gli interventi sono <strong>di</strong>sciplinati unicamente da parametri e<strong>di</strong>lizi.<br />
Nei casi in cui vengono prescritti sia gli in<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> densità e<strong>di</strong>lizia che <strong>di</strong> utilizzazione, va sempre applicato<br />
quello dei due che risulti più restrittivo.<br />
L'utilizzazione degli in<strong>di</strong>ci corrispondenti ad una determinata superficie (S.F. o S.T.) esclude ogni richiesta<br />
successiva <strong>di</strong> altre concessioni <strong>di</strong> nuova costruzione, salvo il caso <strong>di</strong> ricostruzione, in<strong>di</strong>pendentemente da<br />
qualsiasi frazionamento o passaggio <strong>di</strong> proprietà; tale vincolo va trascritto nei registri immobiliari nei mo<strong>di</strong> e<br />
forme <strong>di</strong> legge.<br />
11
TITOLO III - CLASSI DI DESTINAZIONE E DI INTERVENTO<br />
CAPO I - DEFINIZIONI<br />
Art. 12 - Classi e sottoclassi <strong>di</strong> destinazione d'uso del suolo<br />
Le principali classi <strong>di</strong> destinazione d'uso del suolo comunale fissate dal P.R.G. sono le seguenti:<br />
1 - aree destinate alla residenza (1)<br />
2 - aree destinate ad impianti industriali, artigianali e commerciali (2)<br />
3 - aree destinate alle attività agricole (3)<br />
4 - aree per attrezzature e servizi <strong>di</strong> interesse locale (4)<br />
6 - aree a destinazione speciale (6)<br />
7 - aree destinate alla viabilità ed accessibilità<br />
8 - aree <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a ambientale<br />
9 - aree <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssesto<br />
Ciascuna classe <strong>di</strong> destinazione, o sottoclasse, a norma dei successivi articoli, comprende usi propri del<br />
suolo e usi ammessi.<br />
La destinazione d'uso degli e<strong>di</strong>fici, esistenti o in progetto, deve essere compatibile con la destinazione d'uso<br />
del suolo su cui insistono, ed ogni attività comportante la trasformazione urbanistica ed e<strong>di</strong>lizia del territorio<br />
comunale deve concorrere alla <strong>attuazione</strong> delle destinazioni d'uso previste dal P.R.G.<br />
12
CAPO II - DEFINIZIONI<br />
Art. 13 - Classi <strong>di</strong> intervento<br />
Ai fini dell'ammissibilità degli interventi <strong>di</strong> trasformazione urbanistica ed e<strong>di</strong>lizia, e dei relativi requisiti, il<br />
territorio comunale è classificato come segue, in riferimento alla destinazione d'uso prevalente, con<br />
particolari specificazioni sugli interventi medesimi previsti:<br />
1. AREE DESTINATE ALLA RESIDENZA<br />
1.A. Aree <strong>di</strong> recupero: aree <strong>di</strong> interesse ambientale globale da salvaguardare integralmente<br />
1.B. Aree <strong>di</strong> recupero: aree <strong>di</strong> interesse documentario specifico, con immobili da recuperare con interventi <strong>di</strong><br />
ristrutturazione e<strong>di</strong>lizia<br />
1.C. Aree <strong>di</strong> recupero: aree comprese nel tessuto urbano preesistente, ma prive <strong>di</strong> interesse ambientale con<br />
immobili da mantenere e da integrare tra loro per il recupero tramite interventi <strong>di</strong> ristrutturazione e<strong>di</strong>lizia ove<br />
occorra<br />
1.D. Aree libere e<strong>di</strong>ficabili <strong>di</strong> completamento<br />
1.E. Aree a capacità inse<strong>di</strong>ativa completamente esaurita, già strutturate, per interventi <strong>di</strong> rior<strong>di</strong>no<br />
1.F. Aree <strong>di</strong> nuovo impianto, così come definite nella prima stesura del P.R.G. e dalla successiva variante<br />
1/88, riconfermate<br />
1.G. Aree compromesse da interventi improprii<br />
1.H. Area per servizi <strong>di</strong> interesse pubblico (casa <strong>di</strong> riposo)<br />
1.PE Aree <strong>di</strong> nuovo impianto in<strong>di</strong>viduate dalla presente variante.<br />
2. AREE DESTINATE AD IMPIANTI INDUSTRIALI, ARTIGIANALI, COMMERCIALI<br />
2.A. Aree per impianti industriali : aree da attrezzare, a completamento<br />
2.B. Aree per impianti artigianali esistenti: aree da attrezzare, a completamento<br />
2.D. Aree per impianti commerciali<br />
2.E. Aree per impianti produttivi esistenti ubicati in sede impropria<br />
3. AREE DESTINATE ALLE ATTIVITA' AGRICOLE<br />
3.A. Aree produttive agricole<br />
3.B. Annucleamenti rurali<br />
3.C. Aree agricole improprie<br />
4. AREE PER ATTREZZATURE DI INTERESSE LOCALE<br />
4.A. Aree per l'istruzione al servizio <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amenti residenziali<br />
4.B. Aree per attività <strong>di</strong> interesse comune al servizio <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amenti residenziali<br />
4.C. Aree <strong>di</strong> verde attrezzato al servizio <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amenti residenziali<br />
4.D. Aree per parcheggi pubblici al servizio <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amenti residenziali<br />
4.E. Aree per servizi e infrastrutture tecniche al servizio <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amenti produttivi<br />
4.F. Aree per attrezzature e servizi in inse<strong>di</strong>amenti commerciali e turistico ricettive<br />
4.G. Area destinata a realizzazione del nuovo peso pubblico<br />
13
6. AREE A DESTINAZIONE SPECIALE<br />
6.A. Aree a parco privato<br />
6.B. Aree per strutture turistico-ricettive<br />
6.C. Area per impianti sportivi privati<br />
7. AREE DESTINATE ALLA VIABILITA' ED ACCESSIBILITA'<br />
8. AREE DI SALVAGUARDIA AMBIENTALE<br />
Art. 13* - Normativa transitoria<br />
In ottemperanza al parere vincolante del Settore Prevenzione del Rischio geologico metereologico e sismico<br />
della Regione Piemonte espresso in data 26/6/96 Prot. 4197/GEO si riportano le seguenti <strong>norme</strong> transitorie,<br />
limitatamente alla fascia delle limitazioni d’uso del territorio <strong>di</strong> cui alle Tavv. 11 e 12 degli allegati geologico -<br />
tecnici dello Stu<strong>di</strong>o idrogeologico. 1<br />
1) AREE PRODUTTIVE<br />
2A8 - 2E16<br />
Non si procederà ad alcuno sviluppo e<strong>di</strong>ficatorio prima della realizzazione dello scolmatore previsto e della<br />
verifica idraulica finale.<br />
2A22<br />
Non si procederà ad alcuno sviluppo e<strong>di</strong>ficatorio in ampliamento nella parte meri<strong>di</strong>onale (all’interno della<br />
fascia citata), prima della realizzazione delle opere previste dagli allegati geologico - tecnici e in particolare<br />
degli adeguamenti degli attraversamenti e della verifica idraulica finale.<br />
2A1<br />
Non si procederà ad alcuno sviluppo e<strong>di</strong>ficatorio in ampliamento nella fascia citata, prima della realizzazione<br />
delle opere <strong>di</strong> regimazione del rio Banna previste (in particolare l’adeguamento degli attraversamenti) e della<br />
verifica idraulica finale.<br />
2A9<br />
Non si procederà ad alcuno sviluppo e<strong>di</strong>ficatorio, in ampliamento nella fascia citata prima del rifacimento<br />
dell’attraversamento in<strong>di</strong>cato con la sigla SE3 nell’allegato geologico - tecnico 10.3 redatto dal <strong>Comune</strong> <strong>di</strong><br />
<strong>Villanova</strong> e della verifica idraulica finale.<br />
2A12 - 2A13<br />
Non si procederà ad alcuno sviluppo e<strong>di</strong>ficatorio prima della realizzazione delle opere <strong>di</strong> sistemazione del rio<br />
Banna e della verifica idraulica finale.<br />
2A20<br />
Non si procederà ad alcuno sviluppo e<strong>di</strong>ficatorio in ampliamento nella fascia citata prima della realizzazione<br />
delle opere <strong>di</strong> regimazione previste sul rio Fossalone e della verifica idraulica finale.<br />
2A26<br />
1 Nota: Tale fascia è stata anche riportata sulle tavole <strong>di</strong> progetto <strong>di</strong> PRG in scala 1:10.000 - 1:5000 e 1:2000. In<br />
considerazione del fatto che la carta <strong>di</strong> base in scala 1:10.000 è l’aerofotogrammetrico regionale mentre le carte <strong>di</strong> base<br />
del progetto <strong>di</strong> PRG sono i catastali aggiornati e che le due carte citate non sono perfettamente coincidenti in alcuni<br />
punti, si fa comunque riferimento in questi casi alla carta in scala maggiore (1:10.000).<br />
14
Non si procederà ad alcuno sviluppo e<strong>di</strong>ficatorio in ampliamento su tale area fino al rifacimento<br />
dell’adeguamento dell’attraversamento in<strong>di</strong>cato con la sigla V16 negli allegati geologico - tecnici redatti dal<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Villanova</strong>, alle opere <strong>di</strong> regimazione idraulica del fosso e verifica idraulica finale.<br />
2) CONCENTRICO (RIO FOSSALONE)<br />
Per il tratto a monte del concentrico e per parte dell’abitato stesso, in<strong>di</strong>cati nelle tavole allegate al parere del<br />
Settore Regionale Prevenzione Rischi Geologici (prot. 4197/GEO del 26/06/1996) è prescritto l'obbligo:<br />
A) In caso <strong>di</strong> nuova costruzione, ammessa solo dopo la realizzazione degli interventi previsti nello<br />
stu<strong>di</strong>o idraulico allegato al piano <strong>di</strong> cui al punto B dell'art. 4 delle presenti Norme: innalzamento della<br />
prima soletta al piano terra <strong>di</strong> almeno mt 0,50 rispetto al piano strada e il <strong>di</strong>vieto alla realizzazione <strong>di</strong><br />
piani cantinati, interrati o seminterrati secondo quanto riportato al punto 11.3.1 della relazione dello<br />
stu<strong>di</strong>o citato.<br />
B) Relativamente ai fabbricati esistenti:<br />
a) manutenzione or<strong>di</strong>naria;<br />
b) manutenzione straor<strong>di</strong>naria;<br />
c) restauro e risanamento conservativo;<br />
d) ristrutturazione e<strong>di</strong>lizia <strong>di</strong> tipo A e B, escludendo, ai piani terra, la chiusura <strong>di</strong> spazi coperti delimitati<br />
da muri o pilastri, onde non aumentare il rischio <strong>di</strong> vulnerabilità, quando questi costituiscono ostacolo al<br />
naturale deflusso delle acque.<br />
Per ogni intervento sono preferibilmente da escludere la ricostruzione in locali interrati o a piano terra <strong>di</strong><br />
impianti tecnologici quali ad esempio <strong>di</strong> riscaldamento e con<strong>di</strong>zionamento.<br />
3) TUTTO IL RESTANTE TERRITORIO COMUNALE<br />
A) Per l’area a monte della barriera <strong>di</strong> pedaggio autostradale (fascia in<strong>di</strong>viduata in cartografia) è vietato<br />
qualsiasi nuovo intervento e<strong>di</strong>ficatorio sia privato sia pubblico, come riportato al punto 11.3.1 della relazione<br />
dello stu<strong>di</strong>o citato.<br />
B) Per le aree agricole ricadenti nelle fasce <strong>di</strong> rispetto in<strong>di</strong>viduate in cartografia è vietato qualsiasi nuovo<br />
intervento e<strong>di</strong>ficatorio, mentre sugli e<strong>di</strong>fici esistenti sono consentiti i soli interventi <strong>di</strong> cui all’art. 23, 19°<br />
comma.<br />
C) Sono comunque consentite:<br />
- Opere infrastrutturali primarie ed impianti tecnici <strong>di</strong> interesse comunale e sovracomunale <strong>di</strong> competenza<br />
degli Organi Statali, Regionali o <strong>di</strong> altri Enti Territoriali, a con<strong>di</strong>zione che non mo<strong>di</strong>fichino i fenomeni idraulici<br />
naturali che possono manifestarsi all’interno delle aree delimitate, costituendo ostacoli al deflusso naturale<br />
delle acque e che non limitino le capacità <strong>di</strong> invaso delle aree stesse. Dovrà essere allegato lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong><br />
compatibilità documentante l’assenza delle interferenze sopraddette.<br />
- La trivellazione dei pozzi per lo sfruttamento <strong>di</strong> falde acquifere.<br />
- Le opere <strong>di</strong> demolizione e i reinterri che non siano funzionali ad una successiva attività costruttiva.<br />
Le limitazioni transitorie decadranno a seguito della realizzazione e del favorevole collaudo delle opere<br />
idrauliche in<strong>di</strong>viduate dallo stu<strong>di</strong>o idrogeologico al capitolo 10 della relazione.<br />
Per le fasce <strong>di</strong> rispetto transitorie e definitive vale comunque quanto prescritto all’art. 50 punto F delle<br />
presenti N.TA.<br />
15
CAPO III - AREE DESTINATE ALLA RESIDENZA<br />
Art. 14 - Aree destinate ad usi residenziali<br />
Nelle aree a destinazione residenziale gli e<strong>di</strong>fici sono a<strong>di</strong>biti all'abitazione ed ad usi ad essa sussi<strong>di</strong>ari, ed<br />
alle attività compatibili con la destinazione abitativa quali attività professionali ed artigianali <strong>di</strong> servizio non<br />
nocive e non moleste, e terziarie in genere; ai fini della ammissibilità <strong>di</strong> attività commerciali <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione, il<br />
piano <strong>di</strong> adeguamento e sviluppo della rete <strong>di</strong>stributiva formato ai sensi della L. 426/71, definisce la<br />
superficie massima <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta della rete per le <strong>di</strong>verse specializzazioni merceologiche, in riferimento alle<br />
<strong>di</strong>verse aree comunali. In ogni caso nel Capoluogo, nelle aree a destinazione residenziale non definite <strong>di</strong><br />
interesse ambientale, la superficie utile destinata all'esercizio <strong>di</strong> attività commerciali al minuto non potrà<br />
essere inferiore, ove prevista, a mq 80 per ogni intervento e non potrà essere superiore al 20% della<br />
superficie utile complessivamente ammessa.<br />
Le aree <strong>di</strong> pertinenza degli e<strong>di</strong>fici vanno sistemate a giar<strong>di</strong>no, a orto, o lastricate, in esse non è comunque<br />
consentito l'accumulo <strong>di</strong> materiali e rottami a cielo aperto.<br />
Il P.R.G. in<strong>di</strong>vidua, a norma dell'art. 27 della L. 457/78, l'area <strong>di</strong> recupero ove, per le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> degrado<br />
del patrimonio e<strong>di</strong>lizio ed urbanistico esistente, si rendono opportuni interventi rivolti alla migliore e più<br />
organica utilizzazione del patrimonio abitativo e alla conservazione, al risanamento e ricostruzione del<br />
patrimonio e<strong>di</strong>lizio ed urbanistico compromesso.<br />
Art. 15 - Aree <strong>di</strong> recupero<br />
Nell'area <strong>di</strong> recupero sono compresi immobili <strong>di</strong> interesse ambientale e immobili privi <strong>di</strong> interesse<br />
ambientale:<br />
- area <strong>di</strong> interesse ambientale globale da salvaguardare integralmente (1.A.) Centro Storico.<br />
- aree <strong>di</strong> interesse documentario specifico, con immobili da recuperare ristrutturando (1.B.)<br />
- aree comprese nel tessuto urbano preesistente, ma prive <strong>di</strong> interesse ambientale, con immobili da<br />
mantenere e da integrare tra loro per il recupero tramite interventi <strong>di</strong> ristrutturazione e<strong>di</strong>lizia ove occorra<br />
(1.C.)<br />
1.A. - Aree <strong>di</strong> interesse ambientale (v. Tav. 13 scala 1:500 - Centro storico)<br />
Sono le parti del territorio comunale coincidenti con il centro storico <strong>di</strong> interesse ambientale o documentario.<br />
Gli interventi possono essere attuati con:<br />
a) autorizzazione<br />
b) concessione singola<br />
c) concessione subor<strong>di</strong>nata alla formazione <strong>di</strong> Piano <strong>di</strong> Recupero.<br />
Gli interventi ammissibili con autorizzazione o concessione singola sono i seguenti:<br />
a) manutenzione straor<strong>di</strong>naria<br />
b) restauro e risanamento conservativo<br />
c) ristrutturazione e<strong>di</strong>lizia <strong>di</strong> tipo A<br />
d) ristrutturazione e<strong>di</strong>lizia <strong>di</strong> tipo B con la possibilità <strong>di</strong> innalzamento massimo della quota <strong>di</strong> imposta della<br />
copertura <strong>di</strong> mt 1, per adeguamento delle altezze libere interne alla normativa igienico sanitaria esistente e<br />
non al fine <strong>di</strong> ricavare ulteriori unità abitative in<strong>di</strong>pendenti, e senza aumento del numero dei piani esistenti o<br />
previsti così come specificati nella Circolare del Presidente della Giunta Regionale n° 5/SG/URB del<br />
27.4.1984. Sono comunque consentiti interventi <strong>di</strong> manutenzione or<strong>di</strong>naria, così come definiti dalla citata<br />
circolare, per i quali non è richiesto il rilascio né <strong>di</strong> autorizzazione né <strong>di</strong> concessione.<br />
Essi sono in<strong>di</strong>viduati e<strong>di</strong>ficio per e<strong>di</strong>ficio sulla tav. n. 13 "Centro Storico: Progetto".<br />
16
Sulla stessa tav. n° 13 sono altresì in<strong>di</strong>cati i manufatti (portali, scalinate, ecc.) da sottoporre a restauro<br />
conservativo e le "sequenze <strong>di</strong> facciate <strong>di</strong> valore ambientale".<br />
Per gli e<strong>di</strong>fici ricadenti in tale sequenza sono ammessi gli interventi definiti sulla suddetta tavola, mentre per<br />
le facciate degli stessi non è ammessa l'alterazione del ritmo e delle <strong>di</strong>mensioni originarie delle aperture, la<br />
demolizione <strong>di</strong> elementi architettonici e decorativi <strong>di</strong> pregio.<br />
Qualora non sia possibile restaurare parti degradate, è ammessa la loro sostituzione con l'impiego <strong>di</strong><br />
tecniche e materiali congruenti con i caratteri dell'e<strong>di</strong>ficio.<br />
Sulla tav. n° 13 sono altresì in<strong>di</strong>viduati gli ambiti <strong>di</strong> intervento da assoggettare a Piano <strong>di</strong> Recupero ai sensi<br />
dell'art. 28 della Legge n° 457/1978.<br />
Gli ambiti in<strong>di</strong>viduati costituiscono unità minime <strong>di</strong> intervento del Piano <strong>di</strong> Recupero.<br />
Gli interventi e<strong>di</strong>lizi ammissibili con concessione subor<strong>di</strong>nata a Piano <strong>di</strong> Recupero sono, oltre a quelli previsti<br />
con autorizzazione e/o concessione singola, quelli <strong>di</strong>:<br />
- demolizione<br />
- demolizione e nuova costruzione.<br />
Per ogni Piano <strong>di</strong> Recupero sono specificate nelle tabelle che seguono i principali parametri relativi alla<br />
situazione esistente e prevista:<br />
- superficie fon<strong>di</strong>aria<br />
- superficie coperta<br />
- volumetria residenziale<br />
- numero dei piani<br />
- volumetria non residenziale<br />
- rapporto <strong>di</strong> copertura<br />
- in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> cubatura<br />
- volumetria totale<br />
- destinazioni d'uso ammesse<br />
- allineamenti<br />
Ai fini della determinazione delle volumetrie e delle superfici coperte consentite, in sede <strong>di</strong> rilascio <strong>di</strong><br />
concessione valgono i valori in<strong>di</strong>cati alla voce: "totale consentita" della relativa tabella, mentre quelle<br />
in<strong>di</strong>cate alle voci "esistente stimata" e "aggiuntiva" non sono prescrittive essendo suscettibili <strong>di</strong> variazioni<br />
nella verifica delle quantità reali in sede <strong>di</strong> progetto.<br />
Gli e<strong>di</strong>fici in<strong>di</strong>viduati sulla tav. 13 come "<strong>di</strong> valore ambientale" sono soggetti esclusivamente ad interventi <strong>di</strong><br />
manutenzione straor<strong>di</strong>naria, restauro e risanamento conservativo, anche se inclusi in Piani <strong>di</strong> Recupero.<br />
Analogamente valgono le prescrizioni per le "sequenze <strong>di</strong> facciate e manufatti <strong>di</strong> valore ambientale" ricadenti<br />
in ambiti <strong>di</strong> P.d.R.<br />
Nelle aree <strong>di</strong> pertinenza degli e<strong>di</strong>fici in<strong>di</strong>cati sulla tav. n. 13 come “verde privato” dovranno essere<br />
conservate le alberature d'alto fusto esistenti e dovrà essere mantenuto o ampliato il se<strong>di</strong>me verde attuale.<br />
E' consentita la realizzazione <strong>di</strong> parcheggi scoperti in ottemperanza alle esigenze <strong>di</strong> parcheggio Privato <strong>di</strong><br />
Lotto purchè la localizzazione <strong>di</strong> posti auto sia compatibile con i valori storici esistenti, con le alberature ed il<br />
verde esistente <strong>di</strong> pregio e sia realizzata su superfici permeabili.<br />
Le destinazioni d'uso in atto degli e<strong>di</strong>fici sono <strong>di</strong> norma confermate, salvo che le attività in essi ospitate siano<br />
oggetto <strong>di</strong> provve<strong>di</strong>menti per la tutela dell'igiene e della salute pubblica.<br />
Negli interventi attuati con concessione singola sono ammessi mutamenti <strong>di</strong> destinazione d'uso connessi<br />
con la ristrutturazione e<strong>di</strong>lizia.<br />
Negli interventi attuati con Piani <strong>di</strong> Recupero sono consentiti i cambi <strong>di</strong> destinazioni ammesse per ogni area<br />
e nel rispetto delle quote <strong>di</strong> volumetria residenziale e non residenziale riportate nelle tabelle.<br />
17
Fatte salve le <strong>di</strong>sposizioni generali <strong>di</strong> cui al titolo IV delle Norme <strong>di</strong> Attuazione, si specificano le seguenti<br />
prescrizioni particolari:<br />
a) Esecuzione <strong>di</strong> intonaci civili in calce o cemento lisci e tinteggiature in colori terrosi da campionare in sede<br />
<strong>di</strong> progetto per il rilascio della concessione.<br />
b) Eventuale zoccolatura in pietra <strong>di</strong> altezza non superiore a cm 50.<br />
c) Serramenti verniciati con colori coprenti, non metallizzati, da campionare in sede <strong>di</strong> progetto per il rilascio<br />
<strong>di</strong> concessione.<br />
d) Persiane e scuri verniciati con colori coprenti, anche essi da campionare come ai precedenti punti b) e c);<br />
sono escluse le serrande avvolgibili salvo nei casi <strong>di</strong> chiusura <strong>di</strong> vetrine e locali commerciali.<br />
e) Manti <strong>di</strong> copertura in coppi.<br />
f) In generale materiali tra<strong>di</strong>zionali e particolari costruttivi uguali a quelli presenti negli e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> vecchia<br />
costruzione.<br />
g) Sistemazione delle aree libere: contestualmente agli interventi ammessi dal P.R.G., si dovrà provvedere,<br />
nell'area <strong>di</strong> pertinenza dell'intervento, allo smantellamento delle pavimentazioni eseguite con manti<br />
bituminosi o cappe cementizie, ed al ripristino delle pavimentazioni originarie o alla sistemazione a verde<br />
per giar<strong>di</strong>ni, orti o prati.<br />
Le nuove pavimentazioni e quelle da ripristinare saranno realizzate, sia in suolo pubblico che privato, con<br />
ciottoli, lastre <strong>di</strong> pietra o altri materiali litoi<strong>di</strong>.<br />
h) Decoro dell'ambiente - per gli e<strong>di</strong>fici che non presentino le necessarie con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> decoro, <strong>di</strong> sicurezza e<br />
<strong>di</strong> rispetto dei valori ambientali, il Sindaco potrà imporre al proprietario l'esecuzione delle opere che<br />
risultino in<strong>di</strong>spensabili per eliminare gli inconvenienti suddetti, quali rifacimento <strong>di</strong> intonaci, rivestimenti,<br />
cornici, balconi, coperture, infissi, tinteggiature.<br />
i) Conservazione degli archi e delle logge; queste ultime potranno essere chiuse con pareti arretrate <strong>di</strong><br />
almeno m 1,50 rispetto al filo interno degli archi.<br />
1.B. - Aree <strong>di</strong> interesse documentario specifico (in<strong>di</strong>cate con la sigla 1B sulla Tav. 11 in scala 1:2000)<br />
Comprendono porzioni <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amento urbano, <strong>di</strong> vecchio impianto, attigue al nucleo centrale considerato<br />
"<strong>di</strong> interesse ambientale", per lo più altamente degradate o compromesse, con densità e<strong>di</strong>lizie me<strong>di</strong>o-basse,<br />
che richiedono interventi <strong>di</strong> ristrutturazione e<strong>di</strong>lizia.<br />
Gli interventi ammessi e non subor<strong>di</strong>nati alla formazione <strong>di</strong> strumenti urbanistici esecutivi sono quelli <strong>di</strong> cui al<br />
punto 1A, 3° comma del presente articolo, lettere a), b), c), d), salvo gli e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> cui al comma seguente.<br />
In particolare si precisa che per gli e<strong>di</strong>fici in<strong>di</strong>viduati come <strong>di</strong> valore ambientale, nella tavola <strong>di</strong> piano n° 11 in<br />
scala 1:2.000 sono ammessi esclusivamente interventi <strong>di</strong> manutenzione, restauro e risanamento<br />
conservativo, ristrutturazione e<strong>di</strong>lizia <strong>di</strong> tipo A.<br />
Sono ammessi altresì, previa pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> strumenti urbanistici esecutivi (la cui estensione minima<br />
deve comprendere l'intera proprietà fon<strong>di</strong>aria su cui insistono gli immobili oggetto <strong>di</strong> intervento) interventi che<br />
comportino demolizione e ricostruzione <strong>di</strong> parti non da salvaguardare.<br />
In tal caso la volumetria risultante non dovrà essere superiore a quella preesistente.<br />
L'altezza <strong>di</strong> parti nuove <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici non dovrà superare quelle preesistenti e dovrà genericamente essere<br />
conservato l'impianto tipologico della zona.<br />
1.C. - Aree prive <strong>di</strong> interesse ambientale (in<strong>di</strong>cate con la sigla 1C sulla Tav. 11 in scala 1:2000)<br />
Riguardano porzioni <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amento urbano comprese nel tessuto preesistente che per la propria<br />
localizzazione e/o perché e<strong>di</strong>ficate recentemente sono prive <strong>di</strong> interesse ambientale o documentario.<br />
Spesso in esse è presente una densità e<strong>di</strong>lizia piuttosto alta e, comunque, gli inse<strong>di</strong>amenti esistenti non<br />
consentono ulteriori aumenti del carico urbanistico.<br />
Gli interventi ammessi sono quelli <strong>di</strong> cui al punto precedente (1B).<br />
18
1.H. - Aree per servizi <strong>di</strong> interesse pubblico<br />
L'area su cui sorge la casa <strong>di</strong> riposo esistente in via Tommaso Villa è stata in<strong>di</strong>viduata come "area per<br />
servizi <strong>di</strong> interesse pubblico" 1H1.<br />
E' ammessa la destinazione d'uso assistenziale e socio-sanitaria.<br />
Sono consentiti interventi <strong>di</strong>:<br />
a) manutenzione or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria<br />
b) restauro e risanamento conservativo<br />
c) ristrutturazione e<strong>di</strong>lizia <strong>di</strong> tipo A e B<br />
d) demolizione e nuova costruzione<br />
Gli interventi <strong>di</strong> cui ai punti c) d) sono attuabili con Piano Esecutivo esteso all'intera area.<br />
Gli in<strong>di</strong>ci ammessi sono i seguenti:<br />
- R.C. 2/3 della superficie fon<strong>di</strong>aria<br />
- H massima: al livello della gronda dell'e<strong>di</strong>ficio esistente<br />
La superficie libera dovrà essere sistemata nella misura del 60% a giar<strong>di</strong>no, con lato minimo m 10,00.<br />
L’area sita in via San Giovanni Bosco a nord del Santuario Beata Vergine delle Grazie e denominata 1H2 è<br />
destinata alla realizzazione <strong>di</strong> complesso <strong>di</strong> locali e servizi religiosi, sociali, ricreativi, sportivi collegati alle<br />
attività del Santuario stesso e destinati a:<br />
accoglienza, assistenza e ristoro dei pellegrini del Santuario<br />
ricettività temporanea<br />
soggiorno e pernottamento <strong>di</strong> gruppi<br />
sale riunioni per attività formative e culturali<br />
sala polivalente<br />
attrezzature sportive in genere<br />
abitazione per il custode e gli addetti del Santuario<br />
L’e<strong>di</strong>ficazione dovrà avvenire nel rispetto dei seguenti parametri:<br />
In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> utilizzazione territoriale: mq/mq 0,70<br />
Rapporto <strong>di</strong> copertura: 2/3 della superficie fon<strong>di</strong>aria.<br />
Altezza massima e<strong>di</strong>fici: mt 10,00<br />
Modalità <strong>di</strong> intervento: concessione convenzionata. La proposta <strong>di</strong> convenzionamento dovrà essere<br />
presentata contestualmente alla richiesta <strong>di</strong> concessione e<strong>di</strong>lizia..<br />
Dovrà essere reperita un’idonea area destinata a parcheggi, nella misura minima <strong>di</strong> mq 0,3 ogni mq <strong>di</strong><br />
superficie utile.<br />
Art. 16 - Aree già strutturate per interventi <strong>di</strong> completamento e/o rior<strong>di</strong>no (1D - 1E) -<br />
della tav. 11 in scala 1:2000<br />
Si tratta <strong>di</strong> aree e<strong>di</strong>ficate o comunque compromesse da interventi e<strong>di</strong>ficatori più o meno recenti con<br />
preesistenze frequenti <strong>di</strong> strutture <strong>di</strong> tipo agricolo, la cui capacità inse<strong>di</strong>ativa può essere o no considerata<br />
completamente esaurita, ma che comunque rappresentano un tessuto urbano oramai consolidato su cui è<br />
prioritario definire un quadro <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> rior<strong>di</strong>no.<br />
19
Per quanto riguarda il Concentrico, si tratta delle aree <strong>di</strong> più recente e<strong>di</strong>ficazione, all'esterno del vecchio<br />
nucleo definito dalla "circonvallazione". In esse riscontriamo aree già sfruttate appieno (densità fon<strong>di</strong>aria<br />
me<strong>di</strong>a superiore a 1 mc/mq che vengono definite "a capacità inse<strong>di</strong>ativa completamente esaurita", e alcune<br />
da definirsi “aree libere e<strong>di</strong>ficabili <strong>di</strong> completamento”).<br />
1.D. - Aree libere e<strong>di</strong>ficabili <strong>di</strong> completamento<br />
Si tratta <strong>di</strong> aree totalmente o per gran parte urbanizzate prevalentemente libere all’interno del tessuto<br />
e<strong>di</strong>ficato esistente per le quali la presente variante prevede l’utilizzo e<strong>di</strong>ficatorio con destinazione<br />
residenziale e ad essa accessoria.<br />
Gli interventi saranno attuati con piano esecutivo convenzionato (art. 43 L.R. 56/77 e s.m.i.) o con<br />
concessione singola o convenzionata (art. 49 L.R. 56/77 e s.m.i.) a seconda del grado <strong>di</strong> urbanizzazione<br />
delle singole aree.<br />
Nella tabella che segue sono in<strong>di</strong>cati:<br />
A Le modalità <strong>di</strong> intervento (C.S.= concessione singola; C.C. = concessione convenzionata; P.E. =<br />
Piano esecutivo)<br />
ST La superficie territoriale dell’area<br />
IT L’in<strong>di</strong>ce territoriale<br />
S Le aree in cessione gratuita per servizi ex art. 21 L.R. 56/77 e s.m.i., tutte da utilizzare per<br />
parcheggio pubblico<br />
V Il volume e<strong>di</strong>ficabile (in<strong>di</strong>cativo, al solo fine del calcolo della capacità inse<strong>di</strong>ativa).<br />
Il volume realmente e<strong>di</strong>ficabile sarà dato dal prodotto della ST x IT.<br />
Area<br />
S.T.<br />
Superficie<br />
territoriale<br />
IT - In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong><br />
densità<br />
territoriale<br />
V –<br />
Volumetria<br />
massima<br />
e<strong>di</strong>ficabile<br />
S – Aree in<br />
cessione<br />
gratuita 12,5<br />
mq/ab<br />
A<br />
Modalità<br />
intervento<br />
1D1 3617 0,70 2532 350 P.E.C. o P.d.C.C.<br />
1D2 1862 0.40 745 100 P.d.C.C.<br />
1D3 1373 0.40 549 / P.d.C.<br />
1D4 1172 0.40 469 65 P.d.C.C.<br />
1D4bis 2171 0.40 868 121 P.d.C.C.<br />
1D5 1288 0.40 515 / P.d.C.<br />
1D6 2990 0.40 1196 4D10 - 491 (1) PEC o P.d.C.C.<br />
1D7 2446 0.40 978 137 P.d.C.C.<br />
1D8 2413 0.40 965 137 P.d.C.C.<br />
1D9 722 0.70 505 / P.d.C.<br />
1D10 487 0.70 341 / P.d.C.<br />
1D11 1039 0.70 727 / P.d.C.<br />
1D13 571 0.70 400 / P.d.C.<br />
1D14 2.109 0.40 844 117 P.d.C.C.<br />
TOTALE 23.899 / 10.405 1.518 /<br />
<strong>di</strong><br />
(1) L’area a servizi ha una superficie superiore al <strong>di</strong>mensionamento previsto <strong>di</strong> 12,50 mq/ab.<br />
20
1.E. - Aree a capacità inse<strong>di</strong>ativa completamente esaurita<br />
Comprendono aree e<strong>di</strong>ficate in epoca recente in cui non si richiedono interventi <strong>di</strong> sostituzione o <strong>di</strong><br />
ristrutturazione in profon<strong>di</strong>tà, oltre che aree <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficazione meno recente il cui impianto urbanistico si intende<br />
mantenere senza sostanziali incrementi o ulteriori interventi e<strong>di</strong>lizi.<br />
In tali aree il P.R.G. propone il recupero dell'impianto urbanistico ad una più elevata qualità dell'ambiente<br />
attraverso il miglioramento della mobilità veicolare pubblica, la eliminazione <strong>di</strong> barriere che limitano la<br />
accessibilità e la percorribilità del tessuto urbano, e la conseguente formazione <strong>di</strong> vie pedonali, ed attraverso<br />
la in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> aree ver<strong>di</strong> <strong>di</strong> isolato e <strong>di</strong> arredo urbano o <strong>di</strong> parcheggio pubblico.<br />
L'<strong>attuazione</strong> delle proposte del P.R.G. e, in generale, la esecuzione <strong>di</strong> interventi tesi al miglioramento del<br />
livello delle urbanizzazioni tecniche e sociali avvengono per intervento <strong>di</strong>retto da parte del <strong>Comune</strong>, o previa<br />
formazione <strong>di</strong> comparti <strong>di</strong> sistemazione urbanistica ed e<strong>di</strong>lizia.<br />
Sugli e<strong>di</strong>fici esistenti a destinazione residenziale, e nelle aree ad essi asservite, sono ammessi i seguenti<br />
interventi:<br />
a) allacciamento ai pubblici servizi<br />
b) sistemazione del suolo, ivi comprese recinzioni<br />
c) or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria manutenzione<br />
d) restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione interna che non comportino aumento delle superfici<br />
<strong>di</strong> calpestio, nonché mo<strong>di</strong>fiche interne necessarie per migliorare le con<strong>di</strong>zioni igieniche o statiche delle<br />
abitazioni<br />
e) realizzazione <strong>di</strong> volumi che si rendano in<strong>di</strong>spensabili a seguito della installazione <strong>di</strong> impianti tecnologici<br />
necessari per le esigenze delle abitazioni<br />
f) ampliamenti e sopraelevazioni, una-tantum, <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici esistenti uni-bifamiliari che non comportino aumento<br />
del volume esistente superiore al 20% per un massimo <strong>di</strong> 200 mc, 100 mc sono comunque consentiti; tali<br />
ampliamenti sono consentiti negli e<strong>di</strong>fici uni-bifamiliari che alla data <strong>di</strong> adozione del progetto preliminare<br />
della presente variante (Novembre 94) non abbiano ancora conseguito concessione e<strong>di</strong>lizia o che la<br />
abbiano conseguita anteriormente alla data <strong>di</strong> approvazione della Variante al PRG 1/88 (Anno 1991) o<br />
che non abbiano esaurito la quota del 20% del volume originario.<br />
Il <strong>Comune</strong> dovrà tenere un registro sul quale riportare le concessioni rilasciate e la volumetria oggetto della<br />
concessione, per ogni e<strong>di</strong>ficio.<br />
g) variazioni <strong>di</strong> destinazione d'uso che non comportino mo<strong>di</strong>fiche alla sagoma esterna degli e<strong>di</strong>fici<br />
h) modesti ampliamenti delle abitazioni limitatamente ai volumi necessari al miglioramento degli impianti<br />
igienico-sanitari. Tali ampliamenti sono consentiti entro i limiti e non in aggiunta a quelli previsti al<br />
precedente punto f).<br />
L'adeguamento e l'integrazione delle urbanizzazioni avviene <strong>di</strong> norma secondo le modalità stabilite per le<br />
aree <strong>di</strong> recupero urbanistico ed e<strong>di</strong>lizio.<br />
In queste aree, come nel caso delle aree 1B - 1C, sono ammessi interventi <strong>di</strong> demolizione-ricostruzione,<br />
previa pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> piani urbanistici esecutivi e con le limitazioni già precisate ai punti precedenti.<br />
Art. 17 - Aree già <strong>di</strong> nuovo impianto confermate (1.F.)<br />
Tale classificazione comprende le aree <strong>di</strong> nuovo impianto in<strong>di</strong>viduate nella prima stesura del P.R.G.C., in<br />
alcune delle quali l'intervento e<strong>di</strong>ficatorio è già stato attuato, in tutto o in parte, e che nella presente variante<br />
vengono riconfermate. L'utilizzo e<strong>di</strong>ficatorio è subor<strong>di</strong>nato alla realizzazione o al completamento <strong>di</strong> un<br />
impianto infrastrutturale in <strong>attuazione</strong> delle previsioni topograficamente definite dal P.R.G. e/o <strong>di</strong> strumenti<br />
urbanistici esecutivi <strong>di</strong> iniziativa pubblica o privata.<br />
L'utilizzo e<strong>di</strong>ficatorio è subor<strong>di</strong>nato alla formazione <strong>di</strong> strumenti urbanistici esecutivi.<br />
Fino all'entrata in vigore degli strumenti urbanistici esecutivi <strong>di</strong> cui al precedente comma, nelle aree da essi<br />
delimitate non sono ammesse nuove costruzioni né manufatti la cui esecuzione possa comportare maggiori<br />
oneri <strong>di</strong> trasformazione o <strong>di</strong> nuovo impianto, e sugli e<strong>di</strong>fici esistenti sono ammessi unicamente interventi <strong>di</strong><br />
or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria manutenzione e restauro-risanamento conservativo.<br />
21
Le previsioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>segno <strong>di</strong> dettaglio operate dal P.R.G. in merito alla localizzazione e forma delle aree per<br />
l'accessibilità interna, veicolare e pedonale, per le aree in cessione ex art. 21 L.R. 56/77 e s.m.i. e per<br />
l'arredo urbano può subire variazioni in sede <strong>di</strong> formazione <strong>di</strong> strumenti urbanistici esecutivi che propongono<br />
organiche soluzioni alternative, in coerenza con l'impianto urbanistico complessivo.<br />
Le caratteristiche tipologiche e quantitative degli interventi ammessi sono fissate nelle allegate tabelle.<br />
Le opere <strong>di</strong> urbanizzazione primaria sono eseguite <strong>di</strong>rettamente dai concessionari o dal <strong>Comune</strong>, in tal caso<br />
il contributo <strong>di</strong> concessione per la esecuzione delle opere <strong>di</strong> urbanizzazione primaria è analiticamente<br />
determinato, fermi restando gli oneri <strong>di</strong> urbanizzazione secondaria e indotta.<br />
Le aree definite 1F, così come sono in<strong>di</strong>viduate e delimitate dal P.R.G. vengono, in sede <strong>di</strong> piano esecutivo<br />
urbanistico (P.E.C. o P.E.E.P.) considerate superfici territoriali.<br />
I Piani esecutivi definiranno, all'interno <strong>di</strong> esse, le aree <strong>di</strong> pertinenza degli inse<strong>di</strong>amenti residenziali<br />
(superficie fon<strong>di</strong>aria) e le aree accessorie per viabilità minore, arredo urbano, servizi pubblici e <strong>di</strong> parcheggio<br />
eventualmente in aggiunta a quanto risulta dalle aree <strong>di</strong> cui al successivo art. 26.<br />
I parametri <strong>di</strong> utilizzazione ad esse applicabili per gli interventi <strong>di</strong> cui al precedente 2° comma del presente<br />
art. sono i seguenti:<br />
- per le aree 1F1, 1F2, 1F3, 1F4, 1F5, 1F6, 1F7, 1F8, 1F9, 1F12:<br />
I.T. max : 1.5 mc/mq<br />
I.F. max : 2.0 mc/mq<br />
R.C. : 1/3<br />
H : 10.50 m.<br />
- per le aree 1F10, 1F11:<br />
I.T. : 1.00 mc/mq<br />
I.F. max : 1.5 mc/mq<br />
R.C. : 1/4<br />
H : 8.00 m.<br />
Queste aree saranno e<strong>di</strong>ficate esclusivamente tramite P.E.C. e P.E.E.P.<br />
Globalmente, il rapporto da rispettare per tale tipo <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficazione in queste aree, deve rispettare per i<br />
P.E.E.P., in volumetria, il 45%.<br />
In sede <strong>di</strong> formazione <strong>di</strong> nuovi PEC in area 1F verrà in<strong>di</strong>viduata l'area destinata ad interventi <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia<br />
convenzionata, sempre nel rispetto del suddetto rapporto.<br />
Dovranno inoltre essere effettuate indagini geologiche puntuali <strong>di</strong> profon<strong>di</strong>tà finalizzate <strong>di</strong> volta in volta ad<br />
in<strong>di</strong>care le più idonee profon<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> impianto delle opere <strong>di</strong> fondazione ai manufatti, nonché i valori delle<br />
tensioni <strong>di</strong> impianto, conformemente ai <strong>di</strong>sposti del D.M. 11/3/88 e alla allegata normativa tecnica.<br />
Lo stato <strong>di</strong> <strong>attuazione</strong> <strong>di</strong> tali aree alla data <strong>di</strong> adozione del progetto preliminare è il seguente:<br />
Area E<strong>di</strong>lizia Privata E<strong>di</strong>lizia Convenzionata Note<br />
Realizzat Non Realizzata o in corso <strong>di</strong> Non ancora<br />
a ancora realizzazione mc realizzata mc<br />
1F1<br />
mc<br />
5005<br />
realizzata<br />
/ 2782 / Area oggetto <strong>di</strong> PEEP con<br />
contestuale variante al PRG.<br />
1F2 4826 / 3954 /<br />
1F3 / / / / L'area è stata stralciata in sede<br />
<strong>di</strong> stesura della variante 1/94.<br />
22
1F4<br />
1F5<br />
7837 / / 6413 Le aree 1F4 e 1F5 sono state<br />
attuate trasferendo parte della<br />
volumetria a PEEP della 1F5<br />
sull'area 1F4.<br />
L'area 1F4 è stata oggetto <strong>di</strong><br />
PEEP con contestuale variante<br />
al PRG.<br />
1F6 / 5623 / /<br />
1F7 3531 / 2882 /<br />
La volumetria convenzionata<br />
è stata trasferita sull’area<br />
Peep 1F12<br />
1F8 7635 / 6714 /<br />
1F9 / / / / L'area è stata stralciata in sede<br />
<strong>di</strong> stesura della variante 1/94 e<br />
trasposta, mo<strong>di</strong>ficata, in area a<br />
PEEP (1 PE 15)<br />
1F10 / 3258 / 2665 Sono stati stralciati mc. 377<br />
nella Variante. (2000)<br />
1F11 2014 / / 1648 L'area 1F11 è stata mo<strong>di</strong>ficata<br />
nella superficie e nel volume<br />
totale in sede <strong>di</strong> stesura della<br />
variante 1/94.<br />
1F12 3780 / / 3105 L'area a PEEP è stata estesa in<br />
sede <strong>di</strong> stesura della variante<br />
1/94.<br />
34628 8881 16332 13831<br />
(VARIANTE 2000)<br />
Art. 18 - Aree compromesse da interventi improprii (1G)<br />
Per tali aree, che presentano attualmente prevalentemente strutture produttive <strong>di</strong> tipo artigianale si precisa<br />
che sono ammessi esclusivamente interventi <strong>di</strong> manutenzione or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria e <strong>di</strong> restauro e<br />
risanamento conservativo e ristrutturazione e<strong>di</strong>lizia sia per i fabbricati produttivi sia per quelli residenziali.<br />
E' altresì possibile l'intervento <strong>di</strong> demolizione dei fabbricati produttivi. In tal caso, previa pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong><br />
strumento urbanistico esecutivo, le aree che si rendono libere potranno essere e<strong>di</strong>ficate con destinazione<br />
esclusivamente residenziale e accessoria alla residenza secondo i seguenti parametri:<br />
I.T. max<br />
I.T. max<br />
I.T. max<br />
I.F. max<br />
0,40 mc/mq per le aree 1G2, 1G4, 1G6<br />
0,87 mc/mq per le aree 1G1, 1G3, 1G7, 1G8, 1G10<br />
0,90 mc/mq per l'area 1G5<br />
0,50 mc/mq unicamente per le aree 1G2, 1G4, 1G6<br />
R.C. max 1/3<br />
H max<br />
10,50 mt<br />
In sede <strong>di</strong> <strong>attuazione</strong> del PEC, sulle aree rese libere dalla demolizione degli e<strong>di</strong>fici produttivi, dovranno<br />
essere reperite le aree a servizio pubblico ex art. 21 L.R. 56/77 e s.m.i., nelle quote <strong>di</strong> Legge.<br />
23
SUPERFICIE<br />
TERRITORIALE<br />
INDICE<br />
TERRITORIALE<br />
VOLUME<br />
approvato<br />
VOLUME<br />
in variante<br />
AREE IN<br />
CESSIONE 12,5<br />
mq/ab.<br />
1G1 1.311 0,87 524 1.141 162,5<br />
1G2 3.530 0,4 1.519 1.412 196<br />
1G3 1.912 0,87 765 1.663 225<br />
1G4 2.672 0,4 1.069 1.069 150<br />
1G5 1.642 0,9 657 1.478 200<br />
1G6 5.392 0,4 2.157 2.157 300<br />
1G7 1.255 0,87 502 1.092 150<br />
1G8 1.120 0,87 448 974 137,5<br />
1G10 1.406 0,87 562 1.223 175<br />
TOTALE 20.240 8.710 12.209 1783,5<br />
Art. 18 bis - Aree residenziali <strong>di</strong> espansione (1 PE)<br />
Si tratta <strong>di</strong> aree totalmente ine<strong>di</strong>ficate localizzate in parte all'interno del tessuto esistente e in parte in fregio<br />
all'abitato, per le quali la presente variante prevede l'utilizzo e<strong>di</strong>ficatorio con destinazione residenziale e ad<br />
essa accessoria e a servizi pubblici ex art. 21 L.R 56/77 e s.m.i. da attuarsi esclusivamente a mezzo <strong>di</strong><br />
strumenti urbanistici esecutivi e relative convenzioni da re<strong>di</strong>gersi ai sensi degli artt. 38-39-40-41-43-44-45<br />
della L.R. 56/77 e s.m.i., sulla base della convenzione tipo che l'Amministrazione Comunale dovrà approvare<br />
entro il termine perentorio <strong>di</strong> 180 gg. dall'entrata in vigore della variante definitiva del P.R.G. (approvazione<br />
regionale). Trascorso inutilmente tale termine, i privati proprietari potranno proporre la convenzione relativa<br />
allo S.U.E.<br />
In ogni caso la convenzione dovrà anche determinare il prezzo <strong>di</strong> cessione delle aree per e<strong>di</strong>lizia economico<br />
popolare ed in<strong>di</strong>viduare l'area a PEEP, nonché gli oneri derivanti da tutti gli adempimenti correlati<br />
(frazionamenti, ecc.).<br />
Relativamente alle aree 1PE4 , 1PE15 e 1PE16 sarà ammesso un solo accesso dalla viabilità principale.<br />
Detti adempimenti dovranno essere perfezionati, a carico dei richiedenti, prima del rogito notarile.<br />
L'e<strong>di</strong>ficazione <strong>di</strong> queste aree è <strong>di</strong>sciplinata dalla tabella che segue:<br />
24
AREA<br />
A<br />
Superficie<br />
Territoriale<br />
Mq<br />
AREE 1PE<br />
B C D E F G H I L<br />
In<strong>di</strong>ce<br />
densità<br />
e<strong>di</strong>lizia<br />
territorial<br />
e<br />
mc/mq<br />
Volumetria<br />
massima<br />
e<strong>di</strong>ficabile<br />
mc<br />
Percentuali<br />
Ed. Ed.<br />
priv. pubbl.<br />
Volumetria<br />
per e<strong>di</strong>lizia<br />
privata<br />
Volumetr.<br />
per e<strong>di</strong>lizia<br />
convenz.<br />
Aree da <strong>di</strong>smettere<br />
40 mq/ab<br />
Localizz.<br />
Aree da<br />
<strong>di</strong>smett.<br />
40 mq/ab<br />
Non localizz.<br />
Aree da<br />
<strong>di</strong>smett.<br />
25 mq/ab<br />
Localizz<br />
Aree da<br />
<strong>di</strong>smett.<br />
25 mq/ab<br />
Non localizz.<br />
1PE1 10.745 0.70 7.522 100 / 7.522 / 4D23 = 2.366 (***) /<br />
4D38 = 1.297 (***) /<br />
/<br />
1PE 2 30120 0.70 21084 100 / 21084 / 4C16 = 4363 • 2 4330 / /<br />
4D13 = 667<br />
1PE 3 17004 0.70 11903 100 / 11903 / 4C34 = 3275 • 3 2015 / /<br />
1PE 4* 20300 0.90 18270 40 60 7308 10962 / / / •4 5075<br />
1PE 5 6374 0.70 4462 100 / 4462 / / 2000 / /<br />
1PE 6* 15794 0.90 14215 40 60 5686 8529 / / / • 6<br />
3950<br />
1PE 7* 19382 0.90 17444 40 60 6978 10466 / / 4D26 = 1783 •7 3066<br />
1PE 8* 5423 0.90 4881 40 60 1952 2929 / / / • 8<br />
1350<br />
1PE 9 3358 0.70 2351 100 / 2351 / 4D19 = 773 • 9 267 / /<br />
/<br />
1PE 10 2740 0.70 1918 100 / 1918 / 4D11 = 1580 (*) / /<br />
/<br />
1PE 11 5672 0.70 3970 100 / 3970 / 4D15 = 434 • 11 /<br />
/<br />
1406<br />
1PE 12 6859 0.70 4801 100 / 4801 / 4D14 = 250 •12 1870 / /<br />
1PE 13 4.450 0.70 3115 100 / 3115 / 4D20 = 1.085 (*) •13 300 /<br />
1PE 14* 5900 0.90 5310 40 60 2124 3186 / / 4D29 =<br />
1472 (**)<br />
PEEP 1PE 5400 0.90 4860 / 100 / 4860 / / / • 15<br />
15<br />
1350<br />
1PE 16 6932 0.70 4852 100 / 4852 / 4D17 = 872 • 16 /<br />
/<br />
1288<br />
1PE 17 7280 0.70 5096 100 / 5096 / 4D33 = 1033 (*) • 17 /<br />
/<br />
1247<br />
1PE 18 9560 0.70 6692 100 / 6692 / / • 18 /<br />
/<br />
2960<br />
TOT. 183.293 / 142.746 101.814 40.932 17709 17683 3255 14.791<br />
(*) L'area localizzata ha una superficie superiore al <strong>di</strong>mensionamento previsto in 40 mq/ab<br />
(**) L'area localizzata ha una superficie superiore al <strong>di</strong>mensionamento previsto <strong>di</strong> 25 mq/ab.<br />
(****) La somma delle superficie eccede il <strong>di</strong>mensionamento previsto <strong>di</strong> 40 mq/ab
N.B.: L'asterisco in<strong>di</strong>cato fa riferimento ad aree in cui è prevista l'e<strong>di</strong>ficazione <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia convenzionata, secondo i rapporti percentuali in<strong>di</strong>cati nella colonna.<br />
La superficie territoriale è stata calcolata graficamente dalle mappe catastali e potrà subire lievi variazioni a seguito <strong>di</strong> rilievi sul terreno da effettuarsi in sede <strong>di</strong><br />
stesura del PEC. Pertanto i dati <strong>di</strong> cui alle colonne A, C, E, F, H, I possono subire lievi mo<strong>di</strong>ficazioni in sede esecutiva.<br />
Il PEC dovrà contenere le seguenti in<strong>di</strong>cazioni:<br />
1) Localizzazione delle aree per servizi ex art. 21 L.R. 56/77 e s.m.i.; laddove le aree in cessione sono in<strong>di</strong>viduate cartograficamente dal PRG, in sede <strong>di</strong> PEC la<br />
loro forma e localizzazione potrà subire mo<strong>di</strong>fiche su proposta sia dell'Amministrazione Comunale sia dei privati richiedenti, nel rispetto delle quantità previste.<br />
2) Localizzazione delle aree per opere <strong>di</strong> urbanizzazione primaria e secondaria<br />
3) Progetto planivolumetrico degli e<strong>di</strong>fici residenziali e accessori (per e<strong>di</strong>lizia privata e convenzionata ove previsto), compresi gli accessi e i parcheggi privati ai sensi<br />
della legge 122/89 e s.m.i.<br />
4) Dovranno inoltre essere effettuate indagini geologiche puntuali <strong>di</strong> profon<strong>di</strong>tà finalizzate <strong>di</strong> volta in volta ad in<strong>di</strong>care le più idonee profon<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> impianto delle opere<br />
<strong>di</strong> fondazione ai manufatti, nonché i valori delle tensioni <strong>di</strong> impianto, conformemente ai <strong>di</strong>sposti del D.M. 11/3/88 e alla allegata normativa tecnica.<br />
Per tutte le aree 1PE, oltre a quanto in<strong>di</strong>cato per ogni area nella precedente tabella, valgono i seguenti parametri <strong>di</strong> utilizzazione:<br />
Rapporto <strong>di</strong> copertura massimo R.C. = 1/3<br />
Altezza massima H = 10,50 m<br />
In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> densità e<strong>di</strong>lizia fon<strong>di</strong>aria IF = 1,5 mc/mq.<br />
26
CAPO IV - AREE DESTINATE AD IMPIANTI INDUSTRIALI, ARTIGIANALI E<br />
COMMERCIALI<br />
Art. 19 -<br />
Aree destinate ad impianti produttivi industriali e artigianali<br />
Nelle aree destinate ad impianti produttivi gli e<strong>di</strong>fici sono a<strong>di</strong>biti ai seguenti usi:<br />
a) <strong>di</strong> produzione e <strong>di</strong> immagazzinaggio<br />
b) uffici complementari all'azienda nella misura del 20% della superficie utile produttiva complessiva;<br />
100 mq sono comunque consentiti.<br />
Tale superficie per uffici si intende comunque compresa nella superficie produttiva totale<br />
ammessa.<br />
c) abitazione per il personale <strong>di</strong> custo<strong>di</strong>a, ivi compreso il proprietario, limitatamente ad una unità<br />
alloggio, fino a un massimo <strong>di</strong> 150 mq <strong>di</strong> superficie utile più 50% per accessori, fino al limite<br />
massimo <strong>di</strong> 500 mc e limitatamente ad unità produttive con superficie utile destinata agli usi <strong>di</strong> cui<br />
alla lettera a) non inferiore a mq 500.<br />
d) aree ed attrezzature al servizio degli inse<strong>di</strong>amenti produttivi quali parcheggi, verde ed attrezzature<br />
sportive, centri e servizi sociali, mense ed attrezzature varie. La dotazione minima dovrà essere<br />
conforme a quanto richiesto al punto 2 art. 21 L.R. 56/77 e s.m.i. e, per le eventuali superfici<br />
commerciali, al punto 3) art. 21 L.R. 56/77 e s.m.i. e/o all'art. 63 Titolo VI delle presenti Norme <strong>di</strong><br />
Attuazione; per quest'ultima destinazione non sarà consentita la monetizzazione delle aree per<br />
parcheggi pubblici.<br />
e) aree per attrezzature al servizio degli inse<strong>di</strong>amenti <strong>di</strong>rezionali; la dotazione minima dovrà essere<br />
conforme a quanto richiesto al punto 3 art. 21 L.R. 56/77 e successive mo<strong>di</strong>fiche ed integrazioni.<br />
f) superfici a destinazione commerciale per la ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong>retta delle merci prodotte o ad esse attinenti<br />
nella misura del 20% della superficie utile produttiva complessiva, con un massimo <strong>di</strong> 150 mq,<br />
come previsto per gli esercizi <strong>di</strong> vicinato; essa deve essere ricavata, in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> sicurezza,<br />
nello stesso immobile nel quale è localizzata l'attività produttiva e ne dovrà risultare pertinenza con<br />
vincolo formalizzato me<strong>di</strong>ante atto <strong>di</strong> vincolo unilaterale registrato e trascritto a favore del <strong>Comune</strong>.<br />
Le eventuali abitazioni ammesse a norma della lettera c) del precedente comma non dovranno<br />
superare un volume <strong>di</strong> mc 500 e a tale volume concorrono le abitazioni esistenti. Ove gli e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong><br />
abitazione esistenti superino tale volume, su <strong>di</strong> essi sono ammessi unicamente interventi <strong>di</strong><br />
manutenzione, risanamento e ristrutturazione parziale.<br />
Gli e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> abitazione sono da intendersi quale parte integrante dell'impianto produttivo; la loro<br />
realizzazione è subor<strong>di</strong>nata all'impegno del concessionario alla loro conservazione al servizio<br />
dell'impianto produttivo.<br />
L'eventuale scorporo, comportante o non l'alienazione, non è consentito e costituisce a tutti gli effetti<br />
mo<strong>di</strong>ficazione <strong>di</strong> destinazione d'uso non ammessa dal P.R.G.<br />
Art. 20 - Aree ed impianti produttivi<br />
Il P.R.G. classifica aree e impianti in:<br />
- aree per impianti industriali (2.A.)<br />
- aree per impianti artigianali esistenti, da attrezzare, <strong>di</strong> rior<strong>di</strong>no (2.B.)<br />
2.A. - Aree per impianti industriali<br />
Su tali aree sono consentiti:
1) interventi <strong>di</strong> ampliamento degli impianti esistenti in aree già attrezzate o <strong>di</strong> rior<strong>di</strong>no;<br />
2) interventi <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficazione <strong>di</strong> impianti per inse<strong>di</strong>amento <strong>di</strong> nuove attività oppure <strong>di</strong> attività già esistenti<br />
in altre parti del territorio comunale.<br />
Gli interventi <strong>di</strong> cui al punto 1) verranno attuati a mezzo <strong>di</strong> concessione singola.<br />
Fanno eccezione le aree 2A2 e 2A12, lungo Strada Valminiers, per le quali l’<strong>attuazione</strong> avverrà a<br />
mezzo <strong>di</strong> concessione convenzionata, finalizzata alla cessione <strong>di</strong> aree e alla realizzazione del<br />
progetto <strong>di</strong> rettifica e ampliamento della strada previsto nelle tavole <strong>di</strong> PRGC.<br />
Gli interventi <strong>di</strong> cui al punto 2) verranno attuati a mezzo <strong>di</strong> SUE che dovrà precisare, oltre a quanto<br />
stabilito agli artt. 38÷45 del L.R. 56/77 e s.m.i., anche la specifica delle lavorazioni svolte dall'azienda<br />
e il numero degli addetti previsti.<br />
In entrambi i casi previsti ai precedenti punti 1) e 2) agli elaborati <strong>di</strong> progetto dovrà essere allegato il<br />
progetto esecutivo redatto da tecnici specializzati delle opere necessarie al trattamento ed allo<br />
smaltimento dei rifiuti industriali per renderli conformi alle leggi <strong>vigenti</strong> nel settore, in cui siano<br />
evidenziati il tipo e la quantità dei rifiuti da trattare e smaltire.<br />
La mancata presentazione o la non idonea documentazione <strong>di</strong> progetto comporta il <strong>di</strong>niego della<br />
concessione.<br />
Al progetto dovranno inoltre essere allegate indagini geologiche puntuali <strong>di</strong> profon<strong>di</strong>tà finalizzate <strong>di</strong><br />
volta in volta ad in<strong>di</strong>care le più idonee profon<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> impianto delle opere <strong>di</strong> fondazione ai manufatti,<br />
nonché i valori delle tensioni <strong>di</strong> impianto, conformemente ai <strong>di</strong>sposti del D.M. 11/3/88 e alla allegata<br />
normativa tecnica.<br />
Il rapporto <strong>di</strong> copertura massimo per ciascuna area è in<strong>di</strong>cato sull'allegata tabella nella colonna F; i<br />
dati riportati nelle altre colonne della suddetta tabella sono suscettibili <strong>di</strong> variazioni nella verifica delle<br />
quantità reali in sede <strong>di</strong> progetto.<br />
L'altezza massima consentita è, per tutte le aree, <strong>di</strong> m 10,00.<br />
Alla urbanizzazione <strong>di</strong> tali aree si provvede con le modalità stabilite per le aree <strong>di</strong> nuovo impianto a<br />
destinazione residenziale.<br />
Relativamente all'area 2A1, è da intendersi che la porzione <strong>di</strong> area vincolata ad uso agricolo<br />
(denominata cascina S. Giuseppe ) in<strong>di</strong>viduata nella specifica tav. 6, potrà assumere destinazione<br />
industriale solo ed esclusivamente quando sarà prodotto documento idoneo a <strong>di</strong>mostrare l'avvenuto<br />
trasferimento del vincolo o la cessazione dell'attività agricola.<br />
Per tutte le aree <strong>di</strong> tipo produttivo industriale, tra cui l'area 2A4, che confinano con aree e<strong>di</strong>ficate e/o<br />
singoli e<strong>di</strong>fici ad uso abitativo, ogni intervento <strong>di</strong> nuova e<strong>di</strong>ficazione o ampliamento è subor<strong>di</strong>nato alla<br />
realizzazione <strong>di</strong> idonea fascia antinquinamento e antirumore, in e<strong>di</strong>ficabile da realizzare sul confine o<br />
su aree espressamente in<strong>di</strong>viduate in cartografia, costituita dalla piantumazione <strong>di</strong> alberatura ad d'alto<br />
fusto a file sfalsate o in alternativa con strutture tecnologiche fono-assorbenti che garantiscono gli<br />
stessi risultati antinquinamento e antirumore.<br />
Le aree 2A10, 2A13 parte sono comprese in delimitazioni <strong>di</strong> SUE estese ad aree vicine a <strong>di</strong>verse<br />
destinazioni d’uso (v. tav. 14). Nelle suddette aree gli interventi e<strong>di</strong>ficatori relativi a nuovi inse<strong>di</strong>amenti<br />
<strong>di</strong> attività produttive sono subor<strong>di</strong>nati alla preventiva formazione dello SUE delimitato in cartografia.<br />
Per l’area 2A21 l’e<strong>di</strong>ficazione è subor<strong>di</strong>nata a concessione convenzionata ai sensi dell’art. 49, 5°<br />
comma della L.R. 56/77 e s.m.i. con obbligo <strong>di</strong> cessione <strong>di</strong> ½ della strada <strong>di</strong> accesso dalla SS 29,<br />
come in<strong>di</strong>viduato in cartografia.<br />
Per quanto riguarda l’area 2A3 per la parte asservita alla Ditta Elastogran, attualmente soggetta alle<br />
<strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui alla Legge Regionale n° 32/92, D.M. 2/3/1987 e DPR 175/88, fino a quando<br />
permarrà valido per questa azienda l’obbligo <strong>di</strong> notifica ai sensi del DPR 175/88, il Sindaco, in qualità<br />
<strong>di</strong> "Autorità Sanitaria" nel territorio Comunale, per tali impianti dovrà garantire il rispetto delle<br />
prescrizioni <strong>di</strong> legge sulla pubblica salute e incolumità, per cui il rilascio <strong>di</strong> concessioni e<strong>di</strong>lizie per<br />
ampliamenti sarà subor<strong>di</strong>nato alla verifica aggiornata da parte degli organi competenti sia delle<br />
con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> sicurezza generali degli impianti esistenti e in progetto, sia della con<strong>di</strong>zione che gli<br />
ampliamenti in progetto non causino alcun aggravio <strong>di</strong> rischio ai sensi dello stesso DPR 175/88.<br />
28
Non potrà inoltre essere mo<strong>di</strong>ficata la posizione delle aree sede <strong>di</strong> potenziale rischio senza preventivi<br />
accor<strong>di</strong> con gli enti pubblici preposti.<br />
L’area in proprietà della Ditta alla data <strong>di</strong> adozione del presente PRG e posta in zona agricola,<br />
appositamente in<strong>di</strong>viduata nelle Tav. 9 e 11, non potrà essere alienata neppure parzialmente e non<br />
potrà pertanto in nessun modo essere e<strong>di</strong>ficata.<br />
Quanto prescritto al precedente comma rimarrà valido fino a quando, in adempimento alla Direttiva<br />
CEE 96/82CE del 9/12/96, la Ditta cesserà <strong>di</strong> essere classificata come industria a rischio ai sensi del<br />
citato DPR 175/88.<br />
Per tutte le aree produttive confinanti con le arterie della viabilità comunale e sovracomunale dovrà<br />
essere prevista una adeguata fascia <strong>di</strong> rispetto delle <strong>di</strong>mensioni e con le modalità definite dal "co<strong>di</strong>ce<br />
della Strada" <strong>di</strong> cui al D.L. 30.04.1992, n°285, mo<strong>di</strong>ficato con DPR 26.04.1993 n°147 e dal suo<br />
Regolamento <strong>di</strong> esecuzione.<br />
2.B. - Aree per impianti artigianali esistenti da attrezzare, <strong>di</strong> rior<strong>di</strong>no<br />
L'area comprende e<strong>di</strong>fici a tipologia artigianale ed abitativa.<br />
Le destinazioni d'uso ammesse sono:<br />
a) artigianale<br />
b) residenziale ed accessoria alla residenza<br />
Il rapporto <strong>di</strong> copertura relativo alle attività artigianali è fissato in 0,40 mq/mq e l'altezza massima <strong>di</strong><br />
10,00 m; per la parte abitativa è ammesso "una tantum" un ampliamento pari al 20% della volumetria<br />
residenziale esistente che non può comunque determinare variazioni al numero dei piani e alle<br />
altezze preesistenti. Tale ampliamento sarà consentito negli e<strong>di</strong>fici che, alla data <strong>di</strong> adozione del<br />
progetto preliminare della presente variante, non abbiano ancora conseguito concessione e<strong>di</strong>lizia, o<br />
che non abbiano ancora esaurito la quota del 20% del volume residenziale originario.<br />
Il <strong>Comune</strong> dovrà tenere un registro sul quale riportare le concessioni rilasciate e la volumetria oggetto<br />
della concessione, per ogni e<strong>di</strong>ficio.<br />
Per queste aree è prescritta la preventiva formazione <strong>di</strong> Piani Esecutivi Convenzionati ai sensi dell'art.<br />
43 L.R. 56/77 e s.m.i.<br />
Sono altresì ammessi depositi e magazzini.<br />
Per quanto riguarda gli accessi si richiamano gli artt. 45 e 46 delle presenti N.d.A.<br />
Qualsiasi concessione per ampliamenti <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici industriali, artigianali o commerciali nelle aree 2A e<br />
2B sarà subor<strong>di</strong>nato al completamento delle procedure per la cessione o l’asservimento delle aree ex<br />
art. 21 L.R. 56/77 e s.m.i. relative all’intera proprietà.<br />
29
AREE 2A - AREE PER IMPIANTI INDUSTRIALI<br />
A F S<br />
Aree produttive R/C mq/mq Sup. territoriale mq.<br />
2A1 0,40 63.916<br />
2A2 0,50 54.717<br />
2A3 0,50 137.4635<br />
2A4 0,40 99.864<br />
2A5 0,50 82.251<br />
2A6 0,50 324.136<br />
2A7 0,40 73.142<br />
2A8 0,50 31.380<br />
2A9 0,40 11.828<br />
2A10 0,50 59.790<br />
2A11 0,50 4.836<br />
2A12 0,40 97.826<br />
2A13 0,50 54.907<br />
2A14 0,50 17.138<br />
2A15 0,50 24.509<br />
2A16 0,50 17.841<br />
2A17 0,50 18.038<br />
2A18 0,40 67.054<br />
2A19 0,40 6.639<br />
2A20 0,33 9.486<br />
2A21 0,40 6.910<br />
2A22 0,40 26.670<br />
2A23* 0 0<br />
2A24 0,40 22.740<br />
2A25 0,40 46.298<br />
2A26 0,40 25.840<br />
2A27 0,40 19.878<br />
TOTALE ----------- 1.405.097<br />
30
AREE 2B - AREE PER IMPIANTI ARTIGIANALI ESISTENTI<br />
A S T<br />
Area artigianale Sup. territoriale mq. Rapporto <strong>di</strong> copertura mq/mq<br />
2B1 11.587 0,40<br />
Art. 20 bis - Area 2A 23*<br />
L'area in<strong>di</strong>viduata in PRGC è attualmente classificata come agricola ma compromessa da un deposito<br />
a cielo libero <strong>di</strong> macchinari per la produzione <strong>di</strong> laterizi, in virtù <strong>di</strong> autorizzazioni in precario n. 72/89 e<br />
85/92, su cui insiste anche un fabbricato rurale abbandonato.<br />
Tali macchinari sono stati depositati dalla <strong>di</strong>tta Fornace Ballatore, attiva in <strong>Villanova</strong> d'Asti, in quanto<br />
non più utilizzati e destinati a revisione e successiva alienazione.<br />
Il PRGC in<strong>di</strong>vidua inoltre un'area produttivo-artigianale (2A 22) a<strong>di</strong>acente alla precedente e ad essa<br />
funzionalmente connessa, in quanto destinata alla realizzazione <strong>di</strong> un e<strong>di</strong>ficio atto allo stoccaggio <strong>di</strong><br />
tali macchinari in modo tale da liberare l'area 2A 23* e consentirne il ritorno all'originale destinazione<br />
agricola, previo risanamento.<br />
L'intervento è subor<strong>di</strong>nato alla redazione <strong>di</strong> PEC esteso ad entrambe le aree in cui dovrà essere<br />
previsto e normato, in particolare:<br />
- la rettifica parziale della strada in corrispondenza delle aree<br />
- il recupero del fabbricato rurale ora abbandonato, ad uso foresteria o residenza temporanea<br />
connessa all'attività della Fornace, per tecnici, visitatori, ecc.<br />
- il risanamento dell'area 2A 23* che dovrà essere riportata allo stato <strong>di</strong> suolo originario<br />
- la previsione temporale dei due interventi.<br />
Art. 20 ter - Area 2A 26<br />
Il PRG in<strong>di</strong>vidua inoltre un'area a destinazione produttiva 2A 26 ai confini con il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Dusino<br />
San Michele.<br />
L'<strong>attuazione</strong> degli interventi sull'area è subor<strong>di</strong>nata ad analoga previsione <strong>di</strong> intervento industriale<br />
approvata, nella porzione <strong>di</strong> territorio confinante e ricadente nel <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Dusino San Michele,<br />
attraverso SUE unitario approvato, per quanto <strong>di</strong> competenza, dai Comuni interessati con apposita<br />
preliminare intesa o convenzione tra gli Enti finalizzata a garantire il rispetto delle prescrizioni<br />
geologiche sulle aree, ad evitare ulteriori nuovi accessi <strong>di</strong>retti sulla SS n° 10 oltre a quello già<br />
esistente nel territorio del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Dusino San Michele me<strong>di</strong>ante la realizzazione <strong>di</strong> una viabilità<br />
secondaria <strong>di</strong> servizio delle aree, e a definire il reperimento dei servizi e delle urbanizzazioni.<br />
Art. 21 - Aree ed impianti commerciali (2.D.)<br />
Il P.R.G. in<strong>di</strong>vidua le aree su cui sono consentiti interventi per impianti commerciali, da localizzare, da<br />
completare e da attrezzare, <strong>di</strong> rior<strong>di</strong>no e <strong>di</strong> nuovo impianto (2.D) ai sensi dell'art. 26 lettera f) comma 1<br />
della L.R. 56/77 e secondo i <strong>di</strong>sposti del Titolo VI delle presenti Norme <strong>di</strong> Attuazione.<br />
Su tali aree possono essere localizzati impianti commerciali con esposizioni e ven<strong>di</strong>ta.<br />
Il rapporto <strong>di</strong> copertura massimo è fissato in 0,40 mq/mq l'in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> densità e<strong>di</strong>lizia fon<strong>di</strong>aria è <strong>di</strong> 1<br />
mc/mq, per tutte le aree 2D tranne che per la 2D4, in cui il rapporto <strong>di</strong> copertura massimo è fissato in<br />
0,25 mq/mq l'in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> densità e<strong>di</strong>lizia fon<strong>di</strong>aria è <strong>di</strong> 0,63 mc/mq.<br />
31
Per queste aree è prescritta la preventiva formazione <strong>di</strong> uno strumento urbanistico esecutivo (P.E.C.)<br />
in cui sia evidenziato il sistema degli accessi che dovranno avvenire esclusivamente dalle strade<br />
secondarie interne senza collegamenti <strong>di</strong>retti con le strade statali o le strade provinciali e con lo<br />
svincolo autostradale.<br />
Si richiama la legge 11/6/1971 n. 426 e l'art. 21, punto 3, della L.R. 56/77 e s.m.i.<br />
DOTAZIONE DI SERVIZI<br />
AREE DI NUOVO IMPIANTO A PREVALENTE DESTINAZIONE COMMERCIALE destinate<br />
all’inse<strong>di</strong>amento <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> e me<strong>di</strong>e strutture <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta o centri commerciali<br />
Nell’ambito <strong>di</strong> Strumenti Urbanistici Esecutivi dovranno essere previsti spazi da destinare a servizi<br />
pubblici nelle seguenti misure:<br />
- al servizio degli inse<strong>di</strong>amenti con destinazione commerciale:<br />
* minimo 100% della superficie lorda <strong>di</strong> pavimento (slp), <strong>di</strong> cui metà a parcheggi ed<br />
assoggettabile ad uso pubblico, nel rispetto della legislazione nazionale e regionale vigente;<br />
* per parcheggi connessi all’inse<strong>di</strong>amento alle zone <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amento <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> e me<strong>di</strong>e strutture<br />
<strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta al dettaglio, quantità previste ai sensi dell’art. 63 del Titolo VI delle presenti <strong>norme</strong>.<br />
AREE DI NUOVO IMPIANTO A PREVALENTE DESTINAZIONE COMMERCIALE destinate<br />
all’inse<strong>di</strong>amento <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> e me<strong>di</strong>e strutture <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta con offerta extralimentare in conformità al<br />
successivo Titolo VI delle presenti <strong>norme</strong><br />
Nell’ambito <strong>di</strong> Strumenti Urbanistici Esecutivi dovranno essere previsti spazi da destinare a servizi<br />
pubblici nelle seguenti misure:<br />
- al servizio degli inse<strong>di</strong>amenti con destinazione commerciale:<br />
* in caso <strong>di</strong> nuova costruzione minimo 100% della superficie lorda <strong>di</strong> pavimento (slp), <strong>di</strong> cui metà<br />
a parcheggi ed assoggettabile ad uso pubblico, nel rispetto della legislazione nazionale e<br />
regionale vigente; minimo 80% della superficie lorda <strong>di</strong> pavimento (slp) in caso <strong>di</strong> ricostruzione<br />
<strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficazione preesistene<br />
* per parcheggi aggiuntivi connessi all’inse<strong>di</strong>amento <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> e me<strong>di</strong>e strutture <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta al<br />
dettaglio, quantità previste ai sensi dell’art. 63 del Titolo VI delle presenti <strong>norme</strong>.<br />
SUPERFICIE rapporto copertura mq/mq densità e<strong>di</strong>lizia fon<strong>di</strong>aria<br />
mc/mq<br />
2D1 6.577 0.40 1,00<br />
2D2 6.665 0.40 1,00<br />
2D3 480 0.40 1,00<br />
2D4 7.258 0,25 0,63<br />
2D5 13.952 0.40 1,00<br />
2D6 3.231 0.40 1,00<br />
2D7 1.695 0.40 1,00<br />
TOTALE 37.164<br />
32
Art. 22 - Impianti produttivi esistenti ubicati in zone improprie (2.E.)<br />
Per gli impianti industriali e artigianali esistenti sorti in epoca precedente in zone agricole o comunque<br />
improprie, il P.R.G. permette un ampliamento "una tantum", nella misura del 50% della attuale S.U.,<br />
per non più <strong>di</strong> 500 mq complessivi, e con l'obbligo <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare a livello dell'area totale definita dal<br />
piano, le aree da assoggettare a servizi e infrastrutture <strong>di</strong> uso pubblico. Sull'area netta risultante, in<br />
ogni caso, la U.F. non dovrà essere superiore a 0.50 mq/mq.<br />
Tali ampliamenti sono consentiti negli e<strong>di</strong>fici che alla data <strong>di</strong> adozione del progetto preliminare della<br />
presente variante non abbiano ancora conseguito concessione e<strong>di</strong>lizia o che non abbiano ancora<br />
esaurito la possibilità massima <strong>di</strong> ampliamento.<br />
Il comune dovrà tenere un registro sul quale riportare le concessioni e<strong>di</strong>lizie rilasciate e la superficie<br />
oggetto delle concessioni per ogni fabbricato.<br />
Si potrà in ogni caso trasformare la destinazione degli immobili per uso agricolo: in tal caso ci si<br />
atterrà alla normativa relativa agli e<strong>di</strong>fici agricoli produttivi.<br />
Inoltre è ammessa la trasformazione <strong>di</strong> destinazione per uso specifico <strong>di</strong> industrie strettamente<br />
connesse con l'agricoltura (industrie conserviere, alimentari, mangimi, carni, ecc.).<br />
Tale destinazione sarà da specificarsi e da <strong>di</strong>mostrarsi in sede <strong>di</strong> P.E.C.: in tal caso varranno le<br />
quantità e<strong>di</strong>ficabili e i parametri <strong>di</strong> cui al presente articolo.<br />
Per quanto riguarda l’area 2E1, essendo all’interno della fascia <strong>di</strong> rispetto del rio Borgallo, non si<br />
procederà ad alcuno ulteriore sviluppo dell’attività e<strong>di</strong>lizia in ampliamento.<br />
33
CAPO V - AREE DESTINATE ALLE ATTIVITA' AGRICOLE<br />
Art. 23 - Aree produttive agricole (3.A.)<br />
1 - Nelle aree produttive agricole gli interventi hanno per oggetto il potenziamento e<br />
l'ammodernamento degli e<strong>di</strong>fici esistenti a servizio delle aziende agricole.<br />
Sono pertanto ammessi: a) interventi <strong>di</strong> restauro, risanamento e ristrutturazione, oltrechè la<br />
manutenzione or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria; b) l'incremento della S.U. abitabile esistente anche in<br />
eccedenza ai limiti <strong>di</strong> cui al successivo 11° comma; c) la realizzazione <strong>di</strong> attrezzature e infrastrutture<br />
per l'agricoltura quali stalle, silos, serre.<br />
2 - Nuove costruzioni ad uso <strong>di</strong> abitazione rurale sono ammesse esclusivamente nell'ambito <strong>di</strong> un<br />
centro aziendale, esistente o in contemporanea formazione, o in aree viciniori solo qualora la<br />
conformazione o in<strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> aree libere nel centro aziendale stesso, non consentano una<br />
adeguata <strong>di</strong>slocazione in esso. Nuove costruzioni ad uso abitazione sono ammesse in sostituzione <strong>di</strong><br />
e<strong>di</strong>fici esistenti in cui siano alloggiate persone addette all'agricoltura (e quin<strong>di</strong> senza conteggio ai fini<br />
abitativi della S.U. e della cubatura <strong>di</strong> queste) unicamente nel caso <strong>di</strong> demolizione totale del fabbricato<br />
esistente o cambiamento d'uso contemporaneo alla costruzione del nuovo fabbricato con l'esecuzione<br />
<strong>di</strong> opere murarie che lo rendano definitivamente acquisito quale infrastruttura aziendale (ricovero<br />
scorte vive o morte, serre, locali <strong>di</strong> trasformazione dei prodotti aziendali etc.).<br />
In ogni caso si applicano le <strong>norme</strong> stabilite ai commi precedenti e successivi.<br />
3 - Nella costruzione <strong>di</strong> nuove stalle ci si dovrà attenere alle seguenti prescrizioni:<br />
- le stalle debbono essere in<strong>di</strong>pendenti da e<strong>di</strong>fici abitabili e avere da questi una <strong>di</strong>stanza in misura<br />
ra<strong>di</strong>ale non inferiore a mt 20, elevati a 50 nel caso <strong>di</strong> porcili;<br />
- le concimaie, i pozzi neri, i pozzetti per le urine ed in genere tutti i depositi <strong>di</strong> materiale <strong>di</strong> rifiuto<br />
debbono essere posti lontano da serbatoi <strong>di</strong> acqua potabile e dalle abitazioni non meno <strong>di</strong> ml 50;<br />
- gli allevamenti <strong>di</strong> tipo industriale 2 dovranno essere localizzati ad una <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> almeno mt 100<br />
dalle abitazioni più vicine, esclusa quella del richiedente, le porcilaie e gli allevamenti avicunicoli<br />
a mt 1000.<br />
Per gli allevamenti <strong>di</strong> tipo industriale la concessione potrà essere rilasciata su parere favorevole del<br />
Consiglio Comunale, previo parere igienico-sanitario dell’USSL competente, tenendo conto<br />
dell'accessibilità, della <strong>di</strong>rezione dei venti dominanti e dei programmi <strong>di</strong> smaltimento dei rifiuti, della<br />
<strong>di</strong>stanza dagli abitati e dai singoli e<strong>di</strong>fici esistenti, ecc.<br />
Negli elaborati <strong>di</strong> progetto per la richiesta <strong>di</strong> concessione dovranno essere chiaramente in<strong>di</strong>cate le<br />
opere necessarie al trattamento e allo smaltimento dei rifiuti soli<strong>di</strong> e liqui<strong>di</strong> ai sensi della legislazione<br />
vigente.<br />
4 - Le attrezzature per l'allevamento <strong>di</strong> tipo industriale <strong>di</strong> animali sono ammesse unicamente nelle<br />
aree accatastate da almeno 5 anni come incolti. Nelle stesse aree è ammessa la realizzazione degli<br />
impianti <strong>di</strong> raccolta e trasformazione dei prodotti agricoli per le aziende singole che abbiano classe <strong>di</strong><br />
superficie superiore a 10 ettari, e i cui terreni ricadano per almeno il 50% nel <strong>Comune</strong>, o per aziende<br />
associate che raggiungano complessivamente la <strong>di</strong>mensione anzidetta.<br />
Tali interventi sono ammessi in qualsiasi tipo <strong>di</strong> area, comunque accatastata, qualora essi avvengano<br />
nell'ambito <strong>di</strong> un centro aziendale preesistente.<br />
5 - Sul patrimonio e<strong>di</strong>lizio esistente non destinato a servizio dell'agricoltura sono ammessi gli interventi<br />
<strong>di</strong> cui alla lettera a) del 1° comma ed ampliamenti concessi "una tantum" sino ad un massimo del 20%<br />
della volumetria residenziale limitatamente ad e<strong>di</strong>fici uni-bifamiliari e nel rispetto del numero dei piani<br />
e delle altezze preesistenti.<br />
I progetti relativi a tali ampliamenti devono essere corredati da un <strong>di</strong>segno in scala non inferiore a<br />
1:200 riguardante l'intero e<strong>di</strong>ficio e/o complessi <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici, anche nel caso in cui l'intervento riguar<strong>di</strong> una<br />
porzione <strong>di</strong> questi.<br />
2 Si intendono allevamenti <strong>di</strong> tipo industriale quelli caratterizzati da alimentazione del bestiame effettuata me<strong>di</strong>ante<br />
razioni alimentari non prodotte dall'azienda (o prodotte in misura inferiore al 25% del totale in unità foraggere).<br />
34
Tali ampliamenti sono consentiti per gli e<strong>di</strong>fici che, alla data <strong>di</strong> adozione del progetto preliminare della<br />
presente variante, non abbiano ancora conseguito concessione e<strong>di</strong>lizia, o che la abbiano conseguita<br />
anteriormente alla data <strong>di</strong> approvazione della Variante <strong>di</strong> P.R.G. 1/88, o che non abbiano esaurito la<br />
quota del 20% del volume originario.<br />
Il <strong>Comune</strong> dovrà tenere un registro sul quale riportare le concessioni rilasciate e la volumetria oggetto<br />
della concessione, per ogni e<strong>di</strong>ficio.<br />
6 - Sugli e<strong>di</strong>fici rurali abbandonati o non più necessari alle esigenze delle aziende agricole, sono<br />
ammessi interventi <strong>di</strong> restauro e risanamento, ivi compresa la mo<strong>di</strong>fica <strong>di</strong> destinazioni d'uso fino alla<br />
acquisizione all'uso abitativo <strong>di</strong> una superficie utile massima complessiva <strong>di</strong> 100 mq; in ogni caso non<br />
dovrà risultare alterata la sagoma dell'e<strong>di</strong>ficio e ogni intervento dovrà avvenire nel rispetto rigoroso<br />
delle prescrizioni <strong>di</strong> cui ai successivi articoli.<br />
7 - Il recupero <strong>di</strong> tali fabbricati non dovrà dare luogo alla mo<strong>di</strong>fica della viabilità veicolare esistente, o<br />
alla apertura <strong>di</strong> nuovi accessi se non prescritto specificatamente dal P.R.G.<br />
8 - La concessione alla e<strong>di</strong>ficazione <strong>di</strong> nuove costruzioni destinate ad abitazione rurale o per<br />
ampliamenti e mo<strong>di</strong>fiche <strong>di</strong> destinazione d'uso o <strong>di</strong> ristrutturazione totale <strong>di</strong>versi da quelli <strong>di</strong> cui al 5°<br />
comma, può essere rilasciata ai soggetti <strong>di</strong> cui al 3° comma art. 25 L.R. 56/77 e s.m.i. 3<br />
9 - Gli stessi soggetti <strong>di</strong> cui al precedente comma hanno titolo per la realizzazione delle opere <strong>di</strong> cui<br />
alla lettera c) del primo comma.<br />
10 - Il rilascio della concessione per gli interventi <strong>di</strong> cui ai precedenti commi 8 e 9 è subor<strong>di</strong>nato<br />
all'impegno unilaterale dell'avente <strong>di</strong>ritto a norma e nei limiti <strong>di</strong> cui all'art. 25 commi 7-8-9 della L.R. n°<br />
56/77 e successive mo<strong>di</strong>fiche ed integrazioni.<br />
11 - Gli in<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> densità fon<strong>di</strong>aria per le abitazioni rurali non possono superare i limiti <strong>di</strong> cui al 12°<br />
comma art. 25 L.R. 56/77 e s.m.i.<br />
A norma del 17° comma art. 25 L.R. 56/77 e s.m.i, è ammessa l'utilizzazione <strong>di</strong> tutti gli appezzamenti<br />
componenti l'azienda, anche non confinanti ed in comuni <strong>di</strong>versi purché confinanti con il comune <strong>di</strong><br />
<strong>Villanova</strong> d'Asti.<br />
Sulle tavole 6 e 7 in scala 1:5.000 <strong>di</strong> P.R.G. sono in<strong>di</strong>viduati i terreni con vincolo "non ae<strong>di</strong>fican<strong>di</strong>" in<br />
quanto la loro cubatura è già stata utilizzata ai sensi del 19° e 20° comma dell'art. 25 della L.R. 56/77<br />
e s.m.i.<br />
Per quanto riguarda le cubature per le residenze al servizio dell'azienda ed il loro computo valgono le<br />
prescrizioni <strong>di</strong> cui ai commi 12-13-15-16-17-18-19-20, art. 25 della suddetta L.R.<br />
12 - Sul lotto su cui insiste l'e<strong>di</strong>ficio il rapporto <strong>di</strong> copertura non potrà essere superiore a 1/3, tenendo<br />
conto <strong>di</strong> tutti i fabbricati esistenti anche a carattere precario.<br />
13 - Nelle aree destinate ad uso agricolo non è ammesso il nuovo impianto <strong>di</strong> attività estrattive, <strong>di</strong><br />
cava o torbiera, o l'ampliamento delle aree soggette a tali attività all'epoca <strong>di</strong> adozione delle presenti<br />
<strong>norme</strong> se non nel caso <strong>di</strong> accertata incapacità produttiva dei terreni stessi.<br />
14 - Nelle aree produttive agricole è altresì ammessa la costruzione <strong>di</strong> eventuali modesti impianti <strong>di</strong><br />
sfruttamento idroelettrico dei salti <strong>di</strong> acqua o <strong>di</strong> mulini a vento per l'alimentazione energetica<br />
d'inse<strong>di</strong>amenti sparsi e <strong>di</strong> nuclei e<strong>di</strong>ficati <strong>di</strong> servizio rurale.<br />
15 - Nelle aree <strong>di</strong> pianura il Sindaco può rilasciare autorizzazione temporanea per la formazione <strong>di</strong><br />
depositi <strong>di</strong> materiali su aree <strong>di</strong> superficie non superiore a mq 500, accessibili da strada pubblica e<br />
<strong>di</strong>stanti non più <strong>di</strong> mt 200 dalle aree urbanizzate e/o urbanizzande più vicine.<br />
3 a) agli impren<strong>di</strong>tori agricoli ai sensi delle leggi 9 Maggio 1975, n. 153 e 10 Maggio 1976, n. 352 e delle leggi<br />
regionali 12 Maggio 1975, n. 27 e 23 Agosto 1982, n. 18 anche quali soci <strong>di</strong> cooperative;<br />
b) ai proprietari dei fon<strong>di</strong> e a chi abbia titolo per l'esclusivo uso degli impren<strong>di</strong>tori agricoli <strong>di</strong> cui alla lettera a) e dei<br />
salariati fissi, addetti alla conduzione del fondo;<br />
c) agli impren<strong>di</strong>tori agricoli non a titolo principale ai sensi del penultimo e ultimo comma dell'articolo 2 della L.R.<br />
12 Ottobre 1978 n. 63 e successive mo<strong>di</strong>ficazioni e integrazioni e della lettera m) del secondo comma del<br />
presente articolo, che hanno residenza e domicilio nell'azienda interessata.<br />
35
Chiunque esplichi attività in agricoltura può ottenere la concessione, per la realizzazione <strong>di</strong> costruzioni<br />
accessorie alla attività agricola, (stalle, serre, depositi <strong>di</strong> attrezzi e prodotti), con R.C. = 1/3.<br />
16 - La copertura dei fabbricati ad uso abitativo dovrà essere realizzata in cotto. Non è ammessa la<br />
mo<strong>di</strong>fica <strong>di</strong> destinazione d'uso <strong>di</strong> tali fabbricati.<br />
17 - Nelle aree destinate ad uso agricolo è ammessa la realizzazione <strong>di</strong> impianti sportivi privati<br />
(tennis, bocce, calcio, pallacanestro, piscina, ecc.) con la costruzione <strong>di</strong> un e<strong>di</strong>ficio la cui volumetria<br />
non superi i 500 mc da destinare esclusivamente ai servizi annessi (servizi idro-sanitari, spogliatoi,<br />
bar, ecc.) a con<strong>di</strong>zione che la realizzazione avvenga contestualmente a un atto <strong>di</strong> vincolo per l'uso<br />
pubblico degli impianti a <strong>di</strong>screzione della Amministrazione Comunale.<br />
18 - Per i borghi agricoli e le cascine oggetto dello stu<strong>di</strong>o “Borghi agricoli e cascine. Normativa per il<br />
riuso” valgono le <strong>norme</strong> specifiche riportate nello stu<strong>di</strong>o stesso (artt. A,B,C,D,E). Allegato 2.<br />
19 - Nelle fasce inondabili in<strong>di</strong>viduate sulla cartografia sono consentiti esclusivamente interventi <strong>di</strong><br />
sopraelevazione e modesti ampliamenti finalizzati alla realizzazione <strong>di</strong> pertinenze alle attività agricole.<br />
Le opere non dovranno costituire significativo ostacolo al deflusso delle acque e non dovranno limitare<br />
la capacità <strong>di</strong> invaso delle aree inondate.<br />
Art. 24 - Annucleamenti rurali (3.B.)<br />
1 - Il tessuto e<strong>di</strong>ficato in tali aree ha conservato prevalenti caratteristiche <strong>di</strong> residenza rurale con<br />
annesse infrastrutture per attività agro-silvo-pastorali quali fienili, stalle, ricoveri per gli attrezzi agricoli.<br />
2 - Il P.R.G. salvaguarda l'identità abitativa e produttiva <strong>di</strong> tali aree favorendo la conservazione, il<br />
risanamento del patrimonio e<strong>di</strong>lizio e la ristrutturazione dei complessi rurali esistenti.<br />
3 - Le destinazioni d’uso ammesse e gli interventi consentiti sono quelli <strong>di</strong> cui all’allegato 2 al PRG<br />
(Borghi agricoli e cascine. Normativa per il riuso. Norme <strong>di</strong> <strong>attuazione</strong>).<br />
4 - E' comunque vietato l'allevamento <strong>di</strong> suini in misura superiore a 20 capi adulti o da ingrasso, per<br />
azienda.<br />
5 - Si richiama il <strong>di</strong>sposto del 3° comma dell'art. precedente.<br />
Art. 25 - Aree agricole improprie (3.C.)<br />
- Aree ine<strong>di</strong>ficabili in contiguità agli abitati<br />
Trattasi <strong>di</strong> aree non urbanizzate compromesse da incauti interventi e<strong>di</strong>lizi a destinazione residenziale<br />
o agricola o produttivo-artigianale, in esecuzione della Legge 765/67.<br />
Tali aree sono ine<strong>di</strong>ficabili a tutti gli effetti, e sono riservate ad attività <strong>di</strong> coltivazione o a<br />
piantumazione; in esse possono altresì essere realizzate opere <strong>di</strong> urbanizzazione <strong>di</strong> sottosuolo ove<br />
necessario all'allacciamento ai pubblici servizi delle costruzioni esistenti in contiguità. E' ammessa la<br />
recinzione, con manufatti provvisori, delle aree a coltivazione ortofrutticola, con i limiti <strong>di</strong> cui all'art. 37<br />
ter delle presenti NdA se ricadenti in terreni prossimi a strade.<br />
In esse, per i fon<strong>di</strong> su cui insistono e<strong>di</strong>fici residenziali o artigianali, sono consentiti esclusivamente<br />
interventi <strong>di</strong> manutenzione or<strong>di</strong>naria e/o straor<strong>di</strong>naria, restauro e risanamento conservativo e<br />
ristrutturazione e<strong>di</strong>lizia senza possibilità <strong>di</strong> ricostruzioni o ampliamenti, ad eccezione <strong>di</strong> quelli<br />
consentiti ai sensi del successivo comma.<br />
Ai fini <strong>di</strong> migliorare le con<strong>di</strong>zioni igienico-sanitarie e funzionali sono consentiti interventi <strong>di</strong><br />
ristrutturazione "una tantum" che comportino aumenti <strong>di</strong> cubatura inferiori al 20% del volume esistente<br />
e comunque non superiori a 200 mq <strong>di</strong> superficie coperta, per gli e<strong>di</strong>fici che alla data <strong>di</strong> adozione del<br />
progetto preliminare della presente variante non abbiano ottenuto concessione e<strong>di</strong>lizia per tali<br />
ampliamenti, o che la abbiano conseguita anteriormente alla data <strong>di</strong> approvazione della Variante <strong>di</strong><br />
P.R.G. 1/88, o non abbiano ancora superato i limiti <strong>di</strong> cui al punto precedente.<br />
Il comune dovrà tenere un registro sul quale riportare le concessioni rilasciate e la volumetria oggetto<br />
della concessione, per ogni e<strong>di</strong>ficio.<br />
Il <strong>Comune</strong> pre<strong>di</strong>sporrà programmi infrastrutturali <strong>di</strong>retti alla urbanizzazione <strong>di</strong> tali aree.<br />
36
Anche per queste aree vale quanto specificato al precedente art. 23, comma 17.<br />
Il Sindaco può, esclusivamente a fini consultativi, interpellare la Commissione Agricola Comunale per<br />
l'esame delle richieste relative alle zone agricole.<br />
37
CAPO VI - AREE PER ATTREZZATURE E SERVIZI DI INTERESSE LOCALE<br />
Art. 26 - 4A - 4B - 4C - 4D Aree per attrezzature e servizi <strong>di</strong> interesse locale in<br />
inse<strong>di</strong>amenti residenziali<br />
Le tavole <strong>di</strong> P.R.G. precisano per tutto il territorio comunale l'ubicazione e/o l'in<strong>di</strong>cazione in quantità e<br />
la destinazione delle aree riservate a servizi sociali e attrezzature <strong>di</strong> livello comunale ai sensi dell'art.<br />
21 della L.R. 56/77 e s.m.i.<br />
Le specifiche destinazione previste dal P.R.G. costituiscono vincolo nei confronti <strong>di</strong> qualunque<br />
destinazione a servizi sociali <strong>di</strong> carattere pubblico; esse potranno peraltro essere mutate a seguito <strong>di</strong><br />
approvazione <strong>di</strong> progetti <strong>di</strong> opere pubbliche da parte del consiglio comunale (Legge 3.1.78 n. 1).<br />
Il P.R.G.C. in<strong>di</strong>vidua due categorie <strong>di</strong> aree per servizi:<br />
1) aree all'interno del tessuto e<strong>di</strong>ficato già localizzate e quantificate, esterne alle aree soggette alla<br />
formazione <strong>di</strong> Piani Esecutivi;<br />
2) aree da reperirsi all'interno <strong>di</strong> Piani Esecutivi <strong>di</strong> cui:<br />
a) quantificate e non localizzate; tali aree saranno da localizzare in sede <strong>di</strong> progetto <strong>di</strong> PEC;<br />
b) aree quantificate e già in tutto o in parte localizzate; in sede <strong>di</strong> formazione del PEC la<br />
localizzazione <strong>di</strong> tali aree deve corrispondere nella ubicazione e nella quantità alle in<strong>di</strong>cazioni<br />
riportate sulle tavole <strong>di</strong> P.R.G.C.; eventuali altre quantità <strong>di</strong> servizi saranno invece localizzate e<br />
quantificate in sede <strong>di</strong> PEC.<br />
Nella tabella seguente sono riportate, per ogni area soggetta a Piano Esecutivo (1PE), le quantità<br />
minime <strong>di</strong> aree per servizi pubblici in cessione gratuita, anche in eccedenza allo standard minimo<br />
richiesto dall'art. 21 L.R. 56/77 e s.m.i., così da permettere una maggior dotazione <strong>di</strong> aree, con<br />
particolare riguardo a quelle per verde e parcheggio.<br />
L'Amministrazione potrà valutare la convenienza o della <strong>di</strong>smissione o della monetizzazione a<br />
seconda della localizzazione del servizio <strong>di</strong>smesso o della sua significativa quantità.<br />
AREE PER SERVIZI PUBBLICI PREVISTE NELLE AREE 1PE<br />
AREA 1PE Aree per<br />
servizi<br />
localizzati<br />
Superficie<br />
mq<br />
Areee per<br />
servizi non<br />
localizzate<br />
Superficie<br />
mq<br />
Superficie<br />
totale<br />
1PE1 4D23 2.243 1 717 2.960<br />
1PE2<br />
4C16<br />
4D13<br />
4.363<br />
667<br />
mq<br />
2 4.330 9360<br />
1PE3 4C34 3.275 3 1.845 5.120<br />
1PE4* ----- ------ 4 6.800 6.800<br />
1PE5 ------ ------ 5 2.000 2.000<br />
1PE6* -------- --------- 6 3.950 3.950<br />
1PE7* 4D26 1.783 7 2.967 4.750<br />
1PE8* -------- --------- 8 1.350 1.350<br />
1PE9 4D19 773 9 267 1.040<br />
1PE10 4D11 1.580 -------- -------- 1.580<br />
1PE11 4D15 434 11 962 1.396<br />
1PE12 4D14 343 12 1.577 1.920<br />
38
1PE13-PEEP 4D20 973 13 1.125 2.098<br />
1PE14* 4D29 1.772 ------------- --------- 1.772<br />
1PE15-PEEP --------- ----------- 15 1.350 1.350<br />
1PE16 4D17 872 16 1.288 2.160<br />
1PE17 4D33 1.033 17 1.247 2.280<br />
1PE18 --------- ----------- 18 2.960 2.960<br />
totale ----------- 20.111 ----------- 34.735 54.846<br />
Le aree destinate a servizi pubblici sono e<strong>di</strong>ficabili secondo le <strong>norme</strong> previste da leggi <strong>di</strong> settore. In<br />
ogni caso la superficie coperta da nuove costruzioni non potrà essere superiore al 50% della<br />
superficie ad essa asservita, e l'in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> densità e<strong>di</strong>lizia territoriale non potrà essere superiore a IT =<br />
1 mc/mq.<br />
L'altezza massima degli e<strong>di</strong>fici non potrà essere superiore a mt 10,00.<br />
In sede <strong>di</strong> redazione <strong>di</strong> Strumento Urbanistico Esecutivo o <strong>di</strong> progetto architettonico (con<br />
particolare riferimento all'area 4B18) si dovrà tener conto dei seguenti criteri:<br />
−<br />
−<br />
−<br />
−<br />
salvo <strong>di</strong>verse <strong>di</strong>sposizioni derivanti dal pericolo <strong>di</strong> <strong>di</strong>spersione <strong>di</strong> inquinanti, le aree<br />
destinate a sod<strong>di</strong>sfare gli standard per parcheggi, sia pubblici o <strong>di</strong> uso pubblico che privati<br />
e relativi percorsi <strong>di</strong> accesso dovranno essere preferibilmente pavimentate con materiali<br />
drenanti: prati armati, ghiaia, asfalti ecologici, terra stabilizzata ecc., rispetto a<br />
pavimentazioni impermeabili, con riferimento alle "misure <strong>di</strong> mitigazione e compensazione<br />
in relazione al consumo e impermeabilizzazione del suolo" dell'"Analisi relativa alla verifica<br />
<strong>di</strong> assoggettabilità alla procedura <strong>di</strong> Valutazione Ambientale Strategica";<br />
gli accessi alle singole aree ed ai comparti nel loro insieme siano razionalizzati in relazione<br />
alle caratteristiche dei flussi <strong>di</strong> traffico e all’entità delle manovre <strong>di</strong> svolta, in modo da<br />
evitare l’immissione <strong>di</strong>retta <strong>di</strong> singoli inse<strong>di</strong>amenti su Viabilità <strong>di</strong> II° e III° livello <strong>di</strong> cui al<br />
PTP, nonché <strong>di</strong> rendere agevole la movimentazione nella maglia viabile <strong>di</strong> servizio agli<br />
inse<strong>di</strong>amenti;<br />
la viabilità interna e la viabilità pubblica, per l’intero tratto che fronteggia l’area <strong>di</strong><br />
intervento, siano dotate <strong>di</strong> spazi <strong>di</strong> sosta per i mezzi pubblici, <strong>di</strong> aree ecologiche per la<br />
raccolta dei rifiuti e <strong>di</strong> marciapie<strong>di</strong> utilizzabili anche per l’alloggiamento <strong>di</strong> sottoservizi;<br />
almeno il 10 % della superficie <strong>di</strong> intervento sia destinata a verde, da localizzarsi<br />
preferibilmente lungo il fronte strada; la relativa sistemazione costituisce parte integrante<br />
del progetto <strong>di</strong> intervento. È consentita la sistemazione del verde sulla soletta <strong>di</strong> copertura<br />
delle costruzioni; per una quota non maggiore <strong>di</strong> 1/2 della superficie destinata a verde, tale<br />
sistemazione può assolvere la dotazione <strong>di</strong> standard.<br />
La progettazione architettonica degli interventi nelle aree destinate a servizi si dovrà porre in<br />
corretta <strong>di</strong>alettica formale con l’esistente, con riferimento all’orografia ed in relazione ai volumi<br />
e<strong>di</strong>lizi preesistenti. Tali aspetti sono sottoposti a particolare cura qualora l’esistente presenti<br />
forti caratteri <strong>di</strong> riconoscibilità o d’identificabilità culturale.<br />
Si dovrà inoltre tenere conto delle osservazioni formulate nel capitolo delle "Conclusioni", e<br />
delle "misure <strong>di</strong> mitigazione e compensazione in relazione al consumo e impermeabilizzazione<br />
del suolo" dell'"Analisi relativa alla verifica <strong>di</strong> assoggettabilità alla procedura <strong>di</strong> Valutazione<br />
Ambientale Strategica".<br />
39
AREE PER ATTREZZATURE E SERVIZI DI INTERESSE LOCALE IN INSEDIAMENTI<br />
RESIDENZIALI - TABELLE RIASSUNTIVE<br />
4A - AREE PER ISTRUZIONE<br />
superficie ubicazione<br />
4A1 mq. 23.439 Scuola me<strong>di</strong>a<br />
4A2 mq. 5.334 Scuola materna - elementare<br />
4A4 mq. 1.364 Scuola materna Pittalunga<br />
4A5 mq. 720 Asilo nido<br />
4A6 mq. 1.210 Scuola elementare Stazione<br />
4A8 mq. 2.156 Ex scuola Savi<br />
TOTALE mq. 34.223<br />
4B - AREE PER SERVIZI Dl INTERESSE COMUNE<br />
sigla superficie ubicazione<br />
4B1 mq. 2.426 Centro sociale polivalente<br />
4B2 mq. 714 Chiesa della Madonnina<br />
4B3 mq. 1.494 Chiesa <strong>di</strong> San Pietro<br />
4B4 mq. 889 S. Isidoro<br />
4B5 mq. 918 Confraternita dei Batù<br />
4B6 mq. 2184 Caserma Carabinieri<br />
4B7 mq. 697 Ex Tiro a segno<br />
4B8 mq. 207 Ufficio collocamento<br />
4B 9 mq. 906 Municipio<br />
4B 10 mq. 3.762 Chiesa San Martino<br />
4B 11 mq. 3.600 Ala del Mercato<br />
4B 12 mq. 658 Palazzo Richetta<br />
4B 13 mq. 215 Attrezzatura comune<br />
4B 14 mq. 1.522 Chiesa Savi<br />
4B 15 mq. 1.852 Chiesa Stazione<br />
4B 16 mq. 3.891 Strada Zabert<br />
4B 17 mq. 2.130 Acquedotto<br />
4B 18 mq. 7.800 Casa della Salute<br />
TOTALE mq. 35.865<br />
40
4C - AREE PER VERDE PUBBLICO<br />
sigla superficie ubicazione<br />
4C1 mq. 1.435 Via Milano<br />
4C2 mq. 822 Via Zabert<br />
4C3 mq. 1.830 Via Zabert<br />
4C7 mq. 15.505 Bastioni<br />
4C8 mq. 7.888 Bastioni<br />
4C10 mq. 742 S. Isidoro<br />
4C11 mq. 1.664 Viale Torino<br />
4C12 mq. 4.405 In <strong>attuazione</strong> SUE 1 F6 -1T<br />
4C14 mq. 7.283 Tiro a Segno<br />
4C15 mq. 2.272 Parco Rimembranza<br />
4C16 mq. 4.363 Pec 1PE 2<br />
4C17 mq. 2.474 Ingresso sud-est<br />
4C18 mq. 73.175 Campo sportivo<br />
4C29 mq. 5.818 Stazione<br />
4C30 mq. 706 Savi<br />
4C31 mq. 2.087 Savi<br />
4C32 mq. 5.142 Savi<br />
4C33 mq. 3.039 Savi<br />
4C34 mq. 3.275 Pec 1PE 3<br />
TOTALE mq. 134.874<br />
4D - AREE PER PARCHEGGIO PUBBLICO<br />
superficie<br />
ubicazione<br />
4D1 mq. 1.426 Via Zabert<br />
4D2 mq. 715 Scuola me<strong>di</strong>a<br />
4D6 mq. 165 Via Zabert<br />
4D7 mq. 675 Via Zabert<br />
4D8 mq. 451 Via Zabert<br />
4D9 mq. 200 Via Zabert<br />
4D10 mq. 491 1D6<br />
4D11 mq. 1.580 1PE10<br />
4D12 mq. 455 Municipio<br />
4D13 mq. 667 1PE2<br />
4D14 mq. 250 1PE12<br />
41
4D15 mq. 434 1PE11<br />
4D17 mq. 872 1PE16 Stazione<br />
4D18 mq. 100 Via Roma<br />
4D19 mq. 773 1PE 9<br />
4D20 mq. 1.085 1PE13<br />
4D21 mq. 619 Via Zabert<br />
4D22 mq. 1.133 Via S. G. Bosco<br />
4D23 mq. 2.366 1PE1<br />
4D24 mq. 2.985 Scuola<br />
4D25 mq. 888 Stazione<br />
4D26 mq. 1.783 1PE7<br />
4D29 mq. 1.772 1PE14* Stazione<br />
4D30 mq. 1.778 Savi<br />
4D31 mq. 1.562 Savi<br />
4D32 mq. 631 Savi<br />
4D33 mq. 1.033 1PE17 Savi<br />
4D34 mq. 5.019 Cimitero<br />
4D35 mq. 1.856 Cimitero<br />
4D36 mq. 1.441 Cimitero<br />
4D37 mq. 490 Via Trieste<br />
4D38 mq. 1.015 strada per Asti<br />
4D39 mq 435 zona peso pubblico<br />
4D40 mq 107 piazza Carlo Villa<br />
4D41 mq 863 via Adolfo Villa<br />
4D42 mq. 1.103 Cimitero Savi<br />
TOTALE mq. 37.440<br />
Art. 27 - 4E - Aree per attrezzature e servizi <strong>di</strong> interesse locale in inse<strong>di</strong>amenti<br />
produttivi (industriali 2A e artigianali 2B)<br />
Ai sensi dell'art. 21 1° comma punto 2 della L.R. 56/77 e s.m.i. la dotazione minima <strong>di</strong> aree per<br />
attrezzature funzionali agli inse<strong>di</strong>amenti produttivi (parcheggi, verde, attrezzature sportive, centri e<br />
servizi sociali, mense ed attrezzature varie) è stabilita nella misura del 20% della superficie territoriale<br />
per gli inse<strong>di</strong>amenti <strong>di</strong> nuovo impianto <strong>di</strong> cui alle lettere a) e d) dell'art. 26 della L.R. 56/77 e s.m.i. e<br />
nella misura del 10% della superficie fon<strong>di</strong>aria nei casi <strong>di</strong> cui alle lettere b) e c) dell'art. 26 della L.R.<br />
56/77 e s.m.i.<br />
Sono computabili, oltre alle aree per le quali è prevista la <strong>di</strong>smissione a favore del <strong>Comune</strong>, anche<br />
quelle private per le quali è previsto l'assoggettamento ad uso pubblico nella misura massima del 50%<br />
tramite convenzionamento.<br />
La localizzazione e la forma <strong>di</strong> tali aree potrà subire, in sede <strong>di</strong> formazione <strong>di</strong> strumento urbanistico<br />
esecutivo, mo<strong>di</strong>fiche su proposta sia dell'Amministrazione Comunale sia dei privati richiedenti, nel<br />
rispetto delle quantità previste.<br />
Nelle planimetrie <strong>di</strong> progetto in scala 1:2000 sono in<strong>di</strong>viduati con una sigla le aree per attrezzature e<br />
servizi degli inse<strong>di</strong>amenti produttivi, <strong>di</strong>stinguendo fra quelle esistenti (4e) e quelle previste (4E).<br />
42
Due gruppi <strong>di</strong> aree a servizio degli inse<strong>di</strong>amenti produttivi sono soggette alla formazione <strong>di</strong> SUE, in<br />
quanto riguardanti i due principali poli <strong>di</strong> aggregazione industriale:<br />
1) le aree 4E10 e 4E13;<br />
2) l’area 4E21.<br />
Gli SUE delimitati in cartografia (v. tav. 11 e 14) stabiliranno la viabilità, gli accessi e le quote <strong>di</strong> aree<br />
per servizi relative alle aree produttive gravitanti su ciascun polo, oltre che ad altre aree industriali più<br />
marginali.<br />
Tutte le aree a servizio degli inse<strong>di</strong>amenti produttivi sono riportate nella seguente tabella:<br />
AREE 4E -PER ATTREZZATURE E SERVIZI PER INSEDIAMENTI PRODUTTIVI<br />
AREA superficie<br />
4E1 5.811<br />
4E2<br />
4E3 6.075<br />
4E4 6.818<br />
4E5 6.685<br />
4E6 16.366<br />
4E7 6.755<br />
4E8 3.747<br />
4E9 1.116<br />
4E10 15.901<br />
4E11 389<br />
4E12 3.084<br />
4E13 2.870<br />
4E14 816<br />
4E15 684<br />
4E16 1.622<br />
4E17 551<br />
4E18 /<br />
4E19 612<br />
4E20 1.007<br />
4E21 23.173<br />
4E22 4.746<br />
4E24 /<br />
4E25 /<br />
4E26 /<br />
4E27 /<br />
4E28 1.439<br />
4E29 3.084<br />
TOTALE 114.126<br />
43
Art. 27 bis - 4F - Aree per attrezzature e servizi <strong>di</strong> interesse locale in inse<strong>di</strong>amenti<br />
commerciali (2D)<br />
Ai sensi dell'art. 21, 1° comma, punto 3 della L.R. 56/77 e s.m.i. la dotazione minima <strong>di</strong> aree per<br />
attrezzature funzionali agli inse<strong>di</strong>amenti commerciali (2D) è stabilita nella misura dell'80% della<br />
superficie lorda <strong>di</strong> pavimento nel caso <strong>di</strong> interventi nei centri storici e nel caso <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> cui alle<br />
lettere e) ed f) del 3° comma dell'art. 13 della citata L.R. e nella misura del 100% della superficie lorda<br />
<strong>di</strong> pavimento nel caso <strong>di</strong> cui alla lettera g) del 3° comma dell'art. 13 della Legge stessa.<br />
Di tali aree almeno il 50% deve essere destinato a parcheggio pubblico.<br />
La localizzazione e la forma <strong>di</strong> tali aree potrà subire, in sede <strong>di</strong> formazione <strong>di</strong> strumento urbanistico<br />
esecutivo, mo<strong>di</strong>fiche su proposta sia dell'Amministrazione Comunale sia dei privati richiedenti, nel<br />
rispetto delle quantità previste.<br />
La verifica del reperimento delle superfici <strong>di</strong> cui ai precedenti commi sarà effettuata in sede <strong>di</strong><br />
strumento urbanistico esecutivo da formarsi ai sensi del 4° comma del precedente art. 21.<br />
Art. 27 ter - 4G - Area destinata a realizzazione del nuovo peso pubblico<br />
Il PRG in<strong>di</strong>vidua un'area destinata alla realizzazione <strong>di</strong> un fabbricato per peso pubblico, lungo la Via<br />
Zabert; la superficie coperta delle costruzioni non potrà essere superiore al 50% della superficie<br />
fon<strong>di</strong>aria asservita.<br />
Art. 28 - Impianti e attrezzature tecnologiche<br />
Tale previsione è finalizzata alla erogazione <strong>di</strong> pubblici servizi <strong>di</strong> carattere funzionale, tecnologico e <strong>di</strong><br />
protezione civile riferiti all'intero aggregato urbano o a parte <strong>di</strong> esso, o a bacini <strong>di</strong> servizio<br />
sovracomunale.<br />
Le aree sono e<strong>di</strong>ficabili in <strong>attuazione</strong> delle specifiche destinazioni previste, secondo le <strong>norme</strong> stabilite<br />
da leggi <strong>di</strong> settore, o, in assenza, in base al fabbisogno proprio del servizio da erogare.<br />
Gli impianti per il trasporto <strong>di</strong> energia e le telecomunicazioni possono essere realizzati anche su aree<br />
ad essi non specificatamente destinate, prescindendo dalla destinazione del suolo e dai valori<br />
assegnati dal P.R.G. ai parametri urbanistici ed e<strong>di</strong>lizi.<br />
(Art. 29 eliminato con precedenti Varianti)<br />
44
CAPO VIII - AREE A DESTINAZIONE SPECIALE<br />
Art. 30 - 6C - Area per impianti sportivi privati<br />
Il PRGC in<strong>di</strong>vidua l'area denominata 6 C intorno alla cascina Varletta.<br />
In tale area agricola è stato e<strong>di</strong>ficato, in virtù del 17° comma art. 23 delle presenti NdA, un centro<br />
equestre che necessita <strong>di</strong> ulteriori e<strong>di</strong>fici ed attrezzature.<br />
Le destinazioni ammesse sono strettamente collegate all'attività <strong>di</strong> centro ippico sportivo quali:<br />
- rimesse per il ricovero dei mezzi necessari per la conduzione dei fon<strong>di</strong> agricoli e per i mezzi <strong>di</strong><br />
trasporto dei cavalli<br />
- depositi <strong>di</strong> foraggio<br />
- scuderie e boxes per infermerie veterinarie<br />
- tribune e strutture sportive<br />
- residenze temporanee per personale, istruttori ed atleti<br />
- centro <strong>di</strong> ristoro connesso all'attività<br />
Sono ammessi interventi <strong>di</strong>:<br />
- nuova costruzione ed ampliamento degli e<strong>di</strong>fici esistenti per la realizzazione <strong>di</strong> attrezzature e<br />
strutture a servizio dell'attività sportiva, con R.C. = 1/20 della superficie fon<strong>di</strong>aria per e<strong>di</strong>fici non<br />
residenziali.<br />
- nuova costruzione per residenze <strong>di</strong> servizio per un totale <strong>di</strong> mq. 1.200 da reperire esclusivamente<br />
attraverso il riutilizzo dei volumi dell'ex cascina Tricomella con tipologia analoga a quella della<br />
cascina crollata e <strong>di</strong> cui è rimasta documentazione, da realizzare specificatamente nell'area<br />
in<strong>di</strong>viduata in cartografia.<br />
- ristrutturazione e<strong>di</strong>lizia con mutamento <strong>di</strong> destinazione d'uso ammessa nell'area<br />
- recupero <strong>di</strong> volumi esistenti ex agricoli con cambio <strong>di</strong> destinazione d'uso ammessa nell'area.<br />
Nel caso <strong>di</strong> presenza <strong>di</strong> porticato o loggia od archi tra<strong>di</strong>zionali la chiusura dovrà avvenire nel rispetto<br />
degli elementi costruttivi e strutturali (conservazione integrale <strong>di</strong> eventuali volte).<br />
Gli interventi <strong>di</strong> cui al 4° comma del presente articolo sono ammessi a concessione singola. In sede <strong>di</strong><br />
rilascio della prima concessione, dovrà essere sottoscritta una convenzione finalizzata al reperimento<br />
<strong>di</strong> area a parcheggio da assoggettare ad uso pubblico durante lo svolgimento delle gare. In caso <strong>di</strong><br />
cessazione dell’attività, le strutture non residenziali verranno riutilizzate nell’ambito delle attività<br />
agricole o affini.<br />
Art. 31 - 6.A. - Aree a parco privato, <strong>di</strong> contorno, ine<strong>di</strong>ficabili<br />
Nelle aree in<strong>di</strong>cate dal P.R.G. a parco privato è fatto obbligo <strong>di</strong> provvedere al mantenimento e alla<br />
formazione del verde per giar<strong>di</strong>ni, orti e parchi privati.<br />
Gli alberi esistenti non possono essere abbattuti o indeboliti se non per risanamento ecologico, e<br />
previo conseguimento <strong>di</strong> motivata autorizzazione da parte del <strong>Comune</strong>, a norma dell'ultimo comma<br />
dell'art. 56 L.R. 56/77 e s.m.i.<br />
In esse non è ammessa la costruzione <strong>di</strong> qualunque manufatto che alteri il rapporto esistente fra<br />
superficie naturale e superficie manomessa, e qualunque mo<strong>di</strong>ficazione del suolo che non sia<br />
necessaria al miglioramento dell'assetto idrogeologico e vegetale.<br />
E' consentita la realizzazione <strong>di</strong> parcheggi scoperti in ottemperanza agli standards <strong>di</strong> cui all'art. 21<br />
L.R. 56/77 s.m.i., purchè la localizzazione <strong>di</strong> posti auto sia compatibile con le alberature esistenti.<br />
45
Art. 32 - 6.B. - Aree per strutture turistico-ricettive<br />
Nelle aree destinate a inse<strong>di</strong>amenti e strutture <strong>di</strong> tipo turistico-ricettivo (aree 6B) sono ammesse<br />
destinazioni d'uso specifiche (esclusivamente alberghi-ristoranti).<br />
Sono ammesse superfici a destinazione commerciale nella misura del 20% della superficie utile<br />
complessiva, con un massimo <strong>di</strong> 150 mq, come previsto per gli esercizi <strong>di</strong> vicinato, purchè funzionale<br />
alla destinazione principale; tali spazi dovranno essere ricavati nello stesso immobile nel quale è<br />
localizzata l'attività turistico-ricettiva e ne dovranno risultare pertinenza con atto <strong>di</strong> vincolo formalizzato<br />
me<strong>di</strong>ante atto <strong>di</strong> vincolo unilaterale registrato e trascritto a favore del <strong>Comune</strong>. Dovrà essere rispettata<br />
la dotazione minima <strong>di</strong> aree ed attrezzature e servizi richieste al punto 3) art. 21 L.R. 56/77 e s.m.i.,<br />
per le quali non sarà consentita la monetizzazione delle superfici per parcheggi pubblici.<br />
L’e<strong>di</strong>ficazione è subor<strong>di</strong>nata alla preventiva formazione dello SUE delimitato in cartografia.<br />
Per l’area 6B1, lo SUE è esteso all’intera area interessata, con obbligo <strong>di</strong> cessione <strong>di</strong> ½ della strada <strong>di</strong><br />
accesso dalla SS 29, come in<strong>di</strong>viduato in cartografia.<br />
Per l’area 6B2 lo strumento urbanistico esecutivo è esteso alle aree vicine a <strong>di</strong>versa destinazione<br />
d’uso, come delimitato in cartografia.<br />
I parametri <strong>di</strong> utilizzazione per l’area 6B1 sono:<br />
- Rapporto <strong>di</strong> copertura fon<strong>di</strong>ario: 0,40 mq/mq<br />
- In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> densità e<strong>di</strong>lizia fon<strong>di</strong>aria: 1,00 mc/mq<br />
I parametri <strong>di</strong> utilizzazione, per l’area 6B2 sono i seguenti:<br />
- Rapporto <strong>di</strong> copertura fon<strong>di</strong>ario: 0,40 mq/mq<br />
- In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> densità e<strong>di</strong>lizia fon<strong>di</strong>aria: 1,30 mc/mq<br />
In cartografia alla tav. 14 "Aree produttive -dettagli" in scala 1:2000, è stata in<strong>di</strong>viduata l'unica azienda<br />
agrituristica esistente sul territorio comunale (Azienda Stella Polare).<br />
Essa è soggetta alla normativa prevista dalla L. 5/12/85 n° 730 e dalla L.R. 23/3/95 n° 38 per<br />
l’agriturismo.<br />
Eventuali altre aziende autorizzate che si inse<strong>di</strong>eranno sul territorio comunale saranno soggette alla<br />
stessa normativa.<br />
Art. 32 bis - 6E - Area per infrastrutture autostradali<br />
Il P.R.G. in<strong>di</strong>vidua l'area 6E destinata alla costruzione <strong>di</strong> infrastrutture al servizio dell'autostrada<br />
Torino Piacenza, quali uffici, depositi e magazzini, autorimesse, abitazioni a rotazione per il personale,<br />
con l'osservanza dei seguenti parametri, compresi gli e<strong>di</strong>fici esistenti.<br />
UF<br />
H max<br />
0,50 mq/mq<br />
10,50 mt<br />
Gli interventi sono ammessi a concessione singola.<br />
Gli interventi <strong>di</strong> nuova costruzione potranno essere autorizzati a con<strong>di</strong>zione che non mo<strong>di</strong>fichino i<br />
fenomeni idraulici naturali che possono manifestarsi all’interno delle aree delimitate, costituendo<br />
ostacoli al deflusso naturale delle acque e che non limitino le capacità <strong>di</strong> invaso delle aree stesse.<br />
Per la realizzazione <strong>di</strong> questi interventi dovrà essere preventivamente redatto lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> compatibilità<br />
documentante l’assenza delle interferenze suddette. L’area ricade interamente in zona allagabile a<br />
causa dell’insufficiente drenaggio superficiale ed è pertanto soggetta alle <strong>norme</strong> previste all’art.50<br />
punto F 3) delle presenti N.T.A.<br />
46
CAPO IX -<br />
AREE DESTINATE ALLA VIABILITA' ED ACCESSIBILITA'<br />
Art. 33 - Aree per il trasporto pubblico e infrastrutture per la circolazione<br />
Il P.R.G. in<strong>di</strong>ca nelle tavole alle <strong>di</strong>verse scale le aree destinate alla viabilità e accessibilità veicolare e<br />
pedonale, esistente e in progetto.<br />
Il tracciato viario pedonale e veicolare in progetto può subire variazioni <strong>di</strong> limitata entità senza che<br />
queste comportino variante <strong>di</strong> P.R.G., in sede <strong>di</strong> progettazione esecutiva, all'interno dell'area<br />
delimitata dalle fasce <strong>di</strong> rispetto in<strong>di</strong>cate, o in sede <strong>di</strong> strumenti urbanistici esecutivi.<br />
Le aree destinate alla viabilità e non utilizzate, a norma del precedente comma, in sede esecutiva,<br />
potranno non essere acquisite: in tal caso assumono la destinazione e le caratteristiche <strong>di</strong> intervento<br />
proprie delle aree contigue non destinate alla viabilità; le fasce <strong>di</strong> rispetto seguono il nastro viario in<br />
esecuzione, secondo la profon<strong>di</strong>tà stabilita per il nastro viario in<strong>di</strong>cato nel P.R.G.<br />
Il transito nei se<strong>di</strong>mi viari esistenti a traffico veicolare e destinato dal P.R.G. alla accessibilità pedonale<br />
sarà regolamentato con appositi provve<strong>di</strong>menti comunali <strong>di</strong> <strong>di</strong>sciplina del traffico.<br />
Nella realizzazione degli interventi previsti dal P.R.G., i manufatti viari dovranno essere<br />
completamente eseguiti ivi comprese banchine pedonali, aree <strong>di</strong> arredo e alberate ove previste. Non<br />
sono ammessi interventi <strong>di</strong> nuova e<strong>di</strong>ficazione nelle fasce <strong>di</strong> rispetto in<strong>di</strong>viduate dal P.R.G. a<br />
protezione dei nastri e degli incroci stradali veicolari nonché ai percorsi pedonali.<br />
Le aree <strong>di</strong> demanio delle FF.SS. o degli Enti Gestori della ferrovia possono essere utilizzate<br />
unicamente per infrastrutture <strong>di</strong> trasporto su ferro.<br />
Si richiama qui specificatamente il <strong>di</strong>sposto del DPR 11/7/80 n. 753 art. 49 relativo alla fascia <strong>di</strong><br />
rispetto della ferrovia nella quale valgono le <strong>norme</strong> dell'art. 27 L.R. 56/77 e successive mo<strong>di</strong>ficazioni<br />
ed integrazioni.<br />
47
CAPO X - AREA DI SALVAGUARDIA AMBIENTALE<br />
Art. 34 - Vincolo idrogeologico<br />
Il P.R.G. specifica e precisa nella planimetria in scala 1:10.000 la delimitazione delle aree soggette a<br />
vincolo idrogeologico. (v. Tav. 8) e le aree boscate ine<strong>di</strong>ficabili (v. Tav. 5)<br />
Il rilascio <strong>di</strong> concessioni od autorizzazioni e<strong>di</strong>lizie relative ad interventi ricadenti in aree sottoposte a<br />
vincolo idrogeologico è subor<strong>di</strong>nato alle <strong>di</strong>sposizioni e alle procedure della L.R. 45/89.<br />
A norma dei DD.LL. 30/12/1923 n° 3267 e 16/5/1926 n° 1126 e dell'art. 30 della L.R. n° 56/77,<br />
nell'ambito delle zone soggette a vincolo idrogeologico, non solo ogni opera <strong>di</strong> costruzione, ma anche<br />
ogni opera <strong>di</strong> trasformazione dei boschi e dei terreni è soggetta alla preventiva autorizzazione del<br />
presidente della Giunta Regionale.<br />
Nelle aree <strong>di</strong> boschi ad alto fusto o <strong>di</strong> rimboschimento incluse nelle aree sottoposte a vincolo sono<br />
vietate nuove costruzioni ed opere <strong>di</strong> urbanizzazione.<br />
Nelle zone soggette a vincolo può essere consentita, previa l'autorizzazione <strong>di</strong> cui al 1° comma,<br />
l'apertura <strong>di</strong> strade che siano soltanto al servizio <strong>di</strong> attività agricole ed estrattive; tali strade devono<br />
essere chiuse al traffico or<strong>di</strong>nario e avere <strong>di</strong>mensioni non eccedenti le esigenze <strong>di</strong> transito per i mezzi<br />
<strong>di</strong> servizio.<br />
Si richiama il <strong>di</strong>sposto dell'art. 31 della L.R. n° 56/77 concernente opere <strong>di</strong> interesse pubblico nelle<br />
zone soggette a vincolo.<br />
Art. 34 bis - Vincolo ambientale. Valle dei Savi<br />
Trattasi <strong>di</strong> un'area lontana dagli abitati pregevoli <strong>di</strong> per sè, ma <strong>di</strong> elevato valore paesaggistico.<br />
Essa è delimitata sulla planimetria <strong>di</strong> Piano in scala 1:10.000 (tav. 8).<br />
Tale area è ine<strong>di</strong>ficabile a tutti gli effetti, ivi comprese le infrastrutture per l'agricoltura.<br />
In esse non si può altresì dare luogo:<br />
a) al taglio <strong>di</strong> alberi per qualsivoglia impiego, senza averne preventivamente conseguita<br />
l'autorizzazione motivata ai sensi dell'ultimo comma dell'art. 15 della L.R. 57/79;<br />
b) all'accumulo <strong>di</strong> materiali;<br />
c) all'apertura <strong>di</strong> <strong>di</strong>scariche;<br />
d) altre attività che alterino lo stato dei luoghi.<br />
In esse è ammesso unicamente lo svolgimento dell'attività agricola e lo stato dei luoghi è<br />
immo<strong>di</strong>ficabile se non per quanto dovuto <strong>di</strong>rettamente alla coltivazione dei fon<strong>di</strong> e alla loro irrigazione.<br />
Gli e<strong>di</strong>fici compresi in tali aree sono soggetti unicamente a restauro e risanamento conservativo e<br />
ristrutturazione e<strong>di</strong>lizia.<br />
Tale area ricade anche interamente in area <strong>di</strong> versante potenzialmente <strong>di</strong>ssestabile <strong>di</strong> cui all’art. 50<br />
punto F 4).<br />
Art. 34 ter - Terre gravate da usi civici<br />
Le aree e i terreni gravati da usi civici, in<strong>di</strong>cate in cartografia, sono sottoposte a vincolo paesaggistico<br />
ai sensi della Legge 28.06.1939 n° 1497, secondo i <strong>di</strong>sposti dell'art. 1, 1° comma lettera h) della<br />
Legge 08.08.1985 n° 431.<br />
Art. 35 - Indagini geologiche e geotecniche - Aree <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssesto<br />
Per quanto riguarda la richiesta <strong>di</strong> eventuali indagini geologiche e geotecniche da allegare ai progetti<br />
<strong>di</strong> nuove opere o <strong>di</strong> ampliamento <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici esistenti, si richiamano espressamente i seguenti Decreti e<br />
Leggi:<br />
48
- D.M. 11/3/88<br />
- L.R. 45/89<br />
- L. 431/85<br />
- L.R. 56/77 e s.m.i., in particolare le limitazioni dell’art. 30<br />
Nelle aree soggette a <strong>di</strong>ssesto per smottamenti o frane, non sono ammesse nuove costruzioni o il<br />
ripristino <strong>di</strong> costruzioni esistenti, nonché l'esecuzione <strong>di</strong> opere <strong>di</strong> urbanizzazione.<br />
In tali aree sono ammessi unicamente gli interventi <strong>di</strong> cui all'art. 17 del R.D. n° 3267/1923.<br />
Le stesse limitazioni si applicano nelle aree soggette a pericolo <strong>di</strong> alluvioni o che comunque<br />
presentino caratteri geomorfologici che le rendano inidonee a nuovi inse<strong>di</strong>amenti.<br />
Tali aree, ove non in<strong>di</strong>cate dal P.R.G. vengono delimitate con Deliberazione Consiliare, senza che ciò<br />
costituisca variante al P.R.G.<br />
Dalla data <strong>di</strong> esecutività della deliberazione si applicano le limitazioni <strong>di</strong> cui al presente articolo.<br />
Art. 35bis – Anagrafe dei Siti da Bonificare – Distributore <strong>di</strong> carburante<br />
L'area contrassegnata da apposita simbologia <strong>di</strong> "sito da bonificare" nella tav. 11 "Concentrico" in<br />
scala 1:2.000, facente parte dell'area <strong>di</strong> pertinenza del <strong>di</strong>stributore <strong>di</strong> carburante sito sulla S.S. n. 10 in<br />
prossimità dell'incrocio con la S.P. <strong>Villanova</strong> – Govone, è inserita nell'Anagrafe dei Siti da Bonificare e<br />
assoggettata a procedura <strong>di</strong> bonifica ai sensi della L.R. 7 aprile 2000 n. 42 "Bonifica e ripristino<br />
ambientale dei siti inquinati" ( articolo 17 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, da ultimo<br />
mo<strong>di</strong>ficato dalla legge 9 <strong>di</strong>cembre 1998, n. 426). Ai sensi dell'art. 4 della citata legge il <strong>Comune</strong><br />
provvede, sentito il parere dell'apposita conferenza dei servizi e recepite le eventuali osservazioni<br />
della provincia, ad approvare il progetto e ad autorizzare gli interventi previsti, secondo quanto<br />
stabilito dagli articoli 17 e 21 del d.lgs. 22/1997, nonché a realizzare gli interventi <strong>di</strong> messa in<br />
sicurezza, bonifica e ripristino ambientale, <strong>di</strong> cui all' articolo 17, comma 9 del d.lgs. 22/1997 e relativo<br />
regolamento attuativo.<br />
49
PARTE SECONDA<br />
TITOLO IV - TIPI E VINCOLI DI INTERVENTO<br />
CAPO I - TIPI DI INTERVENTO<br />
Art. 36 - Norme generali per gli interventi sul patrimonio e<strong>di</strong>lizio esistente<br />
E' fatto espresso <strong>di</strong>vieto:<br />
- <strong>di</strong> impoverire l'apparato decorativo degli e<strong>di</strong>fici e dei manufatti in genere (pantalere, cornicioni,<br />
lesene, portali, affreschi, piloni votivi, portoncini e portoni <strong>di</strong> valore ambientale ed altri manufatti <strong>di</strong><br />
valore storico-ambientale, ecc.)<br />
- <strong>di</strong> sostituire elementi in vista strutturali o sovrastrutturali, in legno o in pietra, con elementi <strong>di</strong> altro<br />
materiale<br />
- <strong>di</strong> sostituire le coperture in cotto con materiali <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse caratteristiche; le coperture in cotto, ove<br />
parzialmente compromesse da incauti interventi <strong>di</strong> manutenzione, andranno nel tempo ripristinate<br />
- <strong>di</strong> demolire o manomettere eventuali tipici “soffitti in gesso” e relativa or<strong>di</strong>tura lignea. Nel caso <strong>di</strong><br />
reperimento <strong>di</strong> questo tipo <strong>di</strong> solaio, qualsiasi intervento dovrà essere sottoposto alla preventiva<br />
approvazione della Commissione Regionale per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali e<br />
ambientali <strong>di</strong> cui all’art. 91 bis della L.R. 56/77 e s.m.i. 4<br />
Gli intonaci esterni, ove necessari, dovranno essere <strong>di</strong> norma del tipo rustico in cemento, o <strong>di</strong> tipo<br />
civile.<br />
Negli e<strong>di</strong>fici a ballatoio non è ammessa la trasformazione del ballatoio stesso in locali abitabili o<br />
accessori, o comunque la sua inclusione nel volume chiuso dell'e<strong>di</strong>ficio.<br />
L'eventuale tamponamento, ove ammissibile, in volume chiuso <strong>di</strong> travate e portici rurali, dovrà<br />
avvenire nel rispetto degli elementi costruttivi e strutturali.<br />
Il P.R.G. richiede la conservazione <strong>di</strong> tutti gli elementi architettonici isolati, quali fontane, ponti,<br />
e<strong>di</strong>cole, ecc. anche se non espressamente in<strong>di</strong>viduati nelle tavole <strong>di</strong> piano.<br />
Art. 37 - Tipi <strong>di</strong> intervento sul patrimonio e<strong>di</strong>lizio esistente<br />
I principali tipi <strong>di</strong> intervento <strong>di</strong> trasformazione e<strong>di</strong>lizia e conservazione del patrimonio e<strong>di</strong>lizio esistente<br />
ammessi dal P.R.G. sono i seguenti:<br />
1 - conservazione allo stato <strong>di</strong> fatto con intervento <strong>di</strong> manutenzione or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria<br />
2 - restauro e risanamento conservativo<br />
3 - ristrutturazione e<strong>di</strong>lizia<br />
Il P.R.G. classifica nelle tavole <strong>di</strong> progetto alle <strong>di</strong>verse scale le aree e gli e<strong>di</strong>fici in base al tipo <strong>di</strong><br />
intervento su <strong>di</strong> essi ammesso.<br />
4 Per quanto riguarda la tecnica per il restauro dei solai in gesso si potrà fare riferimento al testo <strong>di</strong> Marina<br />
Cappellino - Franco Zampicini, “Solai in gesso. Fenomeni <strong>di</strong> degrado e tecniche <strong>di</strong> intervento”, in AAVV, “Il<br />
recupero. Cura e manutenzione. La cultura del costruito per il recupero e<strong>di</strong>lizio”, a cura della Facoltà <strong>di</strong> Ingegneria<br />
del Politecnico <strong>di</strong> Torino, Milano BE-MA 1992.<br />
- Per quanto riguarda la storia e la localizzazione dei soffitti in gesso si potrà fare riferimento ai testi: Marina<br />
Cappellino, “La lavorazione preindustriale del gesso nel Basso Monferrato” in “L’industria italiana del cemento” n°<br />
654, aprile 1991; Diego Mondo, “Alcune considerazioni sulla decorazione dei soffitti in gesso” in “Il Platano” anno<br />
XVII, 1992.<br />
50
Tali interventi e<strong>di</strong>lizi, relativi a e<strong>di</strong>fici e manufatti esistenti devono rispondere a quanto specificato nella<br />
Circolare del Presidente della Giunta Regionale n. 5/SG/URB del 27/4/1984, segnatamente ai punti<br />
1.1, 1.2, 1.3, 1.4, da considerarsi compresa in toto nelle presenti <strong>norme</strong> <strong>di</strong> <strong>attuazione</strong>.<br />
In particolare va inteso che gli interventi <strong>di</strong> ristrutturazione e<strong>di</strong>lizia richiamati nelle presenti <strong>norme</strong><br />
vanno intesi come interventi che, ai sensi della Circolare citata, comprendono quanto previsto nei casi<br />
<strong>di</strong> ristrutturazione e<strong>di</strong>lizia sia <strong>di</strong> tipo A che <strong>di</strong> tipo B.<br />
Ciò significa che sono anche consentiti recuperi <strong>di</strong> volumi semi-demoliti ma comunque preesistenti e<br />
ancora definibili geometricamente, mentre la realizzazione <strong>di</strong> nuovi volumi, anche previa demolizione<br />
vanno intesi come interventi <strong>di</strong> demolizione-ricostruzione e pertanto non rientrabili nei casi suesposti.<br />
Per interventi su immobili ricadenti all'esterno del perimetro delle aree <strong>di</strong> interesse ambientale e <strong>di</strong><br />
recupero urbanistico ed e<strong>di</strong>lizio, ed a meno <strong>di</strong> prescrizioni <strong>di</strong> intervento topograficamente definite del<br />
tipo <strong>di</strong> cui ai punti 1,2,3 del primo comma, si applicano le <strong>norme</strong> relative alla classe <strong>di</strong> destinazione e/o<br />
<strong>di</strong> intervento cui l'immobile appartiene.<br />
Art. 37 bis - Installazione delle verande mobili<br />
Nelle parti <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici residenziali non prospettanti la pubblica via, piazze o simili, escluse le aree 1A e<br />
1B ed esclusi gli altri e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> valore ambientale in<strong>di</strong>viduati dal P.R.G., è ammessa l'installazione <strong>di</strong><br />
verande a semplice protezione dagli agenti atmosferici e per il miglior go<strong>di</strong>mento del balcone in<br />
quanto tale, senza che l'opera consenta un incremento della superficie utile abitabile.<br />
La necessaria preventiva autorizzazione del <strong>Comune</strong> sarà rilasciata al riscontro dei seguenti requisiti:<br />
1. Le verande devono essere mobili, senza alcuna parte fissa ed inamovibile dalla struttura del<br />
balcone, sul quale saranno appoggiate e fissate me<strong>di</strong>ante tasselli ad espansione;<br />
2. la qualità dell'infisso deve essere esteticamente omogenea ed uniforme per tutti i piani dell'e<strong>di</strong>ficio<br />
anche se le verande verranno realizzate in tempi <strong>di</strong>versi; all'uopo dovrà essere presentato un progetto<br />
tipo relativo al prospetto interessato dell'e<strong>di</strong>ficio in modo che le eventuali ulteriori chiusure presentino<br />
una soluzione architettonica or<strong>di</strong>nata ed unitaria;<br />
3. il materiale <strong>di</strong> supporto dei vetri dovrà essere in legno, in ferro verniciato od in alluminio ano<strong>di</strong>zzato;<br />
il parere della Commissione Igienico E<strong>di</strong>lizia deve fare specifico riferimento circa la congruità estetica<br />
del manufatto con l'ambiente circostante e l'architettura dell'e<strong>di</strong>ficio preesistente;<br />
4. la superficie <strong>di</strong> pavimento chiu<strong>di</strong>bile non può essere superiore a mq 9,00 per unità immobiliare;<br />
5. la superficie finestrata <strong>di</strong> ciascun locale interno apribile sulla veranda non deve essere inferiore ad<br />
1/8 della superficie del pavimento del locale stesso e la superficie finestrata della veranda apribile<br />
verso l'esterno non inferiore ad 1/8 della somma delle superfici del pavimento della veranda e <strong>di</strong> tutti i<br />
locali aprentisi sulla medesima;<br />
6. le cucine od i locali con posto <strong>di</strong> cottura o focolari che si aprono sulle verande dovranno essere<br />
muniti <strong>di</strong> un adeguato impianto <strong>di</strong> aspirazione forzata con scarico <strong>di</strong>retto all'esterno;<br />
7. i servizi igienici che si aprono sulla veranda dovranno essere muniti <strong>di</strong> un adeguato impianto <strong>di</strong><br />
aspirazione forzata con scarico <strong>di</strong>retto all'esterno e non vi dovranno essere installati apparecchi a<br />
fiamma libera;<br />
8. non dovranno venire eliminate le chiusure interposte tra le verande ed i locali interni che su esse si<br />
affacciano;<br />
9. non dovranno venire installati nella veranda corpi od apparecchi riscaldanti <strong>di</strong> qualsiasi tipo,<br />
apparecchi igienico-sanitari, impianti <strong>di</strong> cucine ed altre apparecchiature od arre<strong>di</strong> atti a mutare le<br />
caratteristiche <strong>di</strong> volume tecnico accessorio a servizio dell'unità immobiliare interessata;<br />
10. qualora siano presenti all'interno della veranda tubazioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione del gas a monte del<br />
misuratore o i misuratori stessi, la veranda dovrà essere <strong>di</strong>rettamente e permanentemente<br />
comunicante con l'esterno me<strong>di</strong>ante un'apertura priva <strong>di</strong> vetro situata nella parte superiore ed avente<br />
superficie non inferiore a 1/30 della superficie del pavimento della veranda con un minimo <strong>di</strong> mq 0,20.<br />
51
Tubazioni e misuratore potranno essere collocati in un settore della veranda separato dalla restante<br />
parte con apposita parete <strong>di</strong>visoria, purché esso sia ventilato con le stesse modalità <strong>di</strong> cui sopra e<br />
reso accessibile per l'ispezione;<br />
11. l'intervento dovrà, se eseguito in e<strong>di</strong>ficio condominiale, essere autorizzato dai condomini nel<br />
rispetto del co<strong>di</strong>ce civile.<br />
Art. 37 ter - Recinzioni<br />
Nelle varie parti del territorio comunale, salvo i casi <strong>di</strong> cui ai seguenti 3° e 4° comma, le recinzioni<br />
dovranno essere realizzate a giorno su muretto <strong>di</strong> pietra, mattoni o calcestruzzo a vista <strong>di</strong> h massima<br />
m 0,60 con sovrapposta cancellata per un totale <strong>di</strong> m 2,40.<br />
Nelle aree agricole la recinzione con muretto e cancellata potrà essere realizzata solo sul lotto su cui<br />
insistono gli e<strong>di</strong>fici dell'azienda agricola o l'abitazione.<br />
Le eventuali recinzioni <strong>di</strong> altri lotti agricoli potranno essere realizzate solo con rete plastificata con<br />
eventuale siepe retrostante, su paletti, senza zoccolatura.<br />
Sono ammesse recinzioni <strong>di</strong>verse da quelle <strong>di</strong> cui ai precedenti commi in caso <strong>di</strong> preesistenze.<br />
Nelle aree <strong>di</strong> tipo 1A, 1B, 1C in cui sono presenti recinzioni in muratura continua, nel caso <strong>di</strong> interventi<br />
sulle recinzioni stesse, dovranno essere realizzati nella stessa tipologia ed altezza <strong>di</strong> quelle esistenti.<br />
Nel caso <strong>di</strong> recinzioni antiche <strong>di</strong> particolare impegno costruttivo, a esclusivo giu<strong>di</strong>zio della<br />
Commissione Igienico - E<strong>di</strong>lizia, sono ammessi esclusivamente interventi <strong>di</strong> restauro conservativo.<br />
Sulla cartografia <strong>di</strong> P.R.G. sono in<strong>di</strong>cate le fasce <strong>di</strong> rispetto delle strade ed autostrade; le recinzioni<br />
dovranno rispettare tali <strong>di</strong>stanze dal ciglio stradale.<br />
In particolare, fuori dai centri abitati, così come delimitati con Delibera G.C. n° 343 del 4/11/93<br />
valgono le <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui all'art. 26 del D.P.R. 16/12/92 n. 495 "Regolamento <strong>di</strong> esecuzione ed<br />
<strong>attuazione</strong> del Nuovo Co<strong>di</strong>ce della Strada".<br />
Art. 38 - Interventi e<strong>di</strong>lizi <strong>di</strong> nuova costruzione<br />
Gli interventi <strong>di</strong> nuova costruzione consistono in interventi su aree ine<strong>di</strong>ficate o <strong>di</strong> sostituzione <strong>di</strong><br />
strutture esistenti, previa demolizione totale o parziale, in modo così rilevante da configurare<br />
l'intervento <strong>di</strong> ricostruzione.<br />
Negli interventi <strong>di</strong> nuova costruzione dovranno essere rispettate le seguenti prescrizioni, oltre a quelle<br />
topograficamente definite dal P.R.G. o stabilite dalle presenti <strong>norme</strong>:<br />
a) La <strong>di</strong>stanza minima tra pareti finestrate <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici antistanti dovrà essere pari all'altezza del<br />
fabbricato più alto e comunque non inferiore a ml 10,00, anche quando una sola parete sia finestrata;<br />
tale prescrizione si applica solo nel caso <strong>di</strong> prospicienza <strong>di</strong>retta tra pareti e non si applica per pareti o<br />
parti <strong>di</strong> pareti non finestrate.<br />
La <strong>di</strong>stanza dai confini del lotto dovrà essere pari alla semisomma dell'altezza dei fabbricati<br />
prospicienti i confini stessi, con un minimo <strong>di</strong> ml 5,00; tale minimo può essere ridotto a ml 0,00 se<br />
trattasi <strong>di</strong> pareti non finestrate, ove sia intercorso un accordo tra proprietari confinanti, o se preesiste<br />
parete in confine e ove l'e<strong>di</strong>ficazione è prevista con tipologia in linea o a schiera.<br />
Qualora esistano nelle proprietà limitrofe e<strong>di</strong>fici costruiti anteriormente alla data <strong>di</strong> adozione del<br />
P.R.G., la cui altezza o <strong>di</strong>stanza dai confini non consente il rispetto delle <strong>di</strong>stanze previste dal<br />
presente paragrafo, le nuove costruzioni potranno sod<strong>di</strong>sfare solo alle <strong>di</strong>stanze dai confini pari alla<br />
metà della propria altezza e con un minimo assoluto <strong>di</strong> ml 5,00.<br />
Sono ammesse <strong>di</strong>stanze inferiori a quelle in<strong>di</strong>cate nel presente paragrafo nel caso <strong>di</strong> gruppi <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici<br />
che formino oggetto <strong>di</strong> strumenti urbanistici esecutivi con previsioni plano-volumetriche;<br />
b) negli e<strong>di</strong>fici in linea e a schiera con fronti <strong>di</strong> lunghezza superiore a ml 30 dovrà essere previsto un<br />
accesso passante trasversale <strong>di</strong> norma ogni 30 ml.<br />
52
Negli isolati ove il P.R.G. non reperisce aree a parcheggio al servizio delle residenze, tali accessi, se<br />
posti in <strong>di</strong>retta comunicazione con la viabilità pubblica <strong>di</strong> transito veicolare, dovranno terminare con<br />
una piazzola <strong>di</strong> sosta in cui sia inscrivibile una circonferenza <strong>di</strong> almeno mt 15.<br />
Art. 38 bis - Eliminazione barriere architettoniche<br />
In tutti gli e<strong>di</strong>fici pubblici o aperti al pubblico, sia esistenti, che <strong>di</strong> nuova costruzione dovranno essere<br />
rispettate le <strong>norme</strong> contenute nel DPR 27/4/1978 n° 384 e successive mo<strong>di</strong>fiche e integrazioni, sia per<br />
le parti interne che esterne.<br />
Il Sindaco accerta che nella realizzazione delle opere ed infrastrutture pubbliche sia garantito il<br />
rispetto e l'osservanza della normativa vigente sull'eliminazione delle barriere architettoniche.<br />
Tali <strong>norme</strong> dovranno anche essere rispettate negli e<strong>di</strong>fici privati <strong>di</strong> uso pubblico.<br />
Inoltre gli e<strong>di</strong>fici privati e <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia residenziale pubblica dovranno rispettare le prescrizioni tecniche<br />
contenute nel Decreto del Ministero dei Lavori Pubblici 14/6/89 n° 236.<br />
Contestualmente alla richiesta <strong>di</strong> concessioni e autorizzazioni e<strong>di</strong>lizie dovrà essere presentato il<br />
progetto e la <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> conformità relativo ai requisiti <strong>di</strong> cui al sopraccitato Decreto sia per le<br />
parti interne agli e<strong>di</strong>fici che per le parti esterne (compresi i marciapie<strong>di</strong>).<br />
Art. 39 - E<strong>di</strong>fici esistenti ricadenti nelle fasce <strong>di</strong> rispetto<br />
Sugli e<strong>di</strong>fici, impianti ed attrezzature ricadenti nelle fasce <strong>di</strong> rispetto sono consentiti interventi <strong>di</strong><br />
restauro, risanamento e ristrutturazione, oltrechè gli interventi <strong>di</strong> manutenzione or<strong>di</strong>naria e<br />
straor<strong>di</strong>naria.<br />
Sugli e<strong>di</strong>fici rurali ricadenti nelle fasce <strong>di</strong> rispetto della viabilità, dei corsi d'acqua e altre infrastrutture<br />
sono ammessi aumenti, ove richiedano ampliamento della superficie coperta, che dovranno avvenire<br />
sul lato opposto a quello fronteggiante l'oggetto cui si riferisce la fascia <strong>di</strong> rispetto.<br />
Occorre comunque fare preciso riferimento a quanto <strong>di</strong>sposto in proposito dall'art. 27 della L.R. 56/77<br />
e successive mo<strong>di</strong>ficazioni e integrazioni.<br />
Gli interventi <strong>di</strong> cui ai precedenti commi dovranno comunque avvenire nel rispetto <strong>di</strong> ogni altra<br />
prescrizione relativa alle classi <strong>di</strong> destinazione ed ai tipi <strong>di</strong> intervento.<br />
Eventuali ampliamenti potranno avvenire nelle fasce <strong>di</strong> rispetto dei corsi d'acqua previo parere<br />
favorevole della Regione Piemonte ai sensi della Legge 431 del 8/8/85.<br />
Si richiamano gli artt. 27-28-29 L.R. n. 56 del 5/12/77 e s.m.i.<br />
Art. 40 - Ampliamento <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici esistenti<br />
Negli interventi <strong>di</strong> ampliamento e <strong>di</strong> sopraelevazione <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici esistenti ammessi dalle presenti <strong>norme</strong>,<br />
dovranno essere rispettate le seguenti prescrizioni.<br />
a) La <strong>di</strong>stanza minima dai confini dei nuovi fili <strong>di</strong> fabbricazione e dagli e<strong>di</strong>fici antistanti dovrà essere<br />
pari a quella stabilita per le nuove costruzioni a meno che l'ampliamento dell'e<strong>di</strong>ficio avvenga dalla<br />
parte opposta a quella nei cui confronti non può essere rispettata la <strong>di</strong>stanza minima.<br />
b) Nel caso <strong>di</strong> sopraelevazione la <strong>di</strong>stanza minima tra pareti finestrate antistanti non potrà essere<br />
inferiore a quella intercorrente tra le strutture e<strong>di</strong>lizie esistenti. Ove tale <strong>di</strong>stanza sia inferiore alla<br />
semisomma delle altezze dei fronti antistanti, è necessario l'assenso scritto del confinante da<br />
trascrivere nei registri immobiliari.<br />
Art. 41 - Aree a verde privato<br />
Le aree a verde privato in<strong>di</strong>cate nelle tavole <strong>di</strong> P.R.G. sono ine<strong>di</strong>ficabili a qualsiasi effetto, e vanno<br />
mantenute, o sistemate, a orto e/o a giar<strong>di</strong>no.<br />
E' consentita la realizzazione <strong>di</strong> parcheggi scoperti in ottemperanza alle esigenze <strong>di</strong> parcheggio<br />
Privato <strong>di</strong> Lotto purchè la localizzazione <strong>di</strong> posti auto sia compatibile con i valori storici esistenti, con le<br />
alberature ed il verde esistente <strong>di</strong> pregio e sia realizzata su superfici permeabili.<br />
53
Art. 42 - Autorimesse<br />
La costruzione <strong>di</strong> autorimesse nelle aree asservite ad e<strong>di</strong>fici a destinazione prevalentemente<br />
residenziale o terziaria, e fatte salve altre prescrizioni delle presenti <strong>norme</strong>, è ammessa nel rispetto<br />
dei seguenti limiti e prescrizioni:<br />
a) Fuori terra, per un'altezza in gronda delle costruzioni non superiore a mt 2,50. Nelle aree 1D, 1F,<br />
1PE, 1E e 1G sarà conteggiato il volume delle autorimesse che dovrà rientrare nel consentito. Nelle<br />
rimanenti aree (1B, 1C) escluse le aree 1A, sarà consentita l'e<strong>di</strong>ficazione <strong>di</strong> autorimesse, fino a una<br />
superficie massima <strong>di</strong> 1 mq / 10 mc ex lege 122/89 e s.m.i., anche in deroga alle capacità e<strong>di</strong>ficatorie<br />
fissate dal P.R.G.<br />
b) Interrate totalmente o parzialmente, in misura non superiore a mq 1 ogni 10 mc dell'e<strong>di</strong>ficio<br />
principale.<br />
L'estradosso del solaio <strong>di</strong> copertura non potrà essere a quota superiore a cm 70 dal piano <strong>di</strong><br />
campagna e dovrà essere sistemato a verde, prato, cespugliato, con letto <strong>di</strong> humus naturale e non<br />
inferiore a cm 30, <strong>di</strong>rettamente ed agevolmente accessibile, con continuità <strong>di</strong> percorsi pedonali dalle<br />
restanti aree libere <strong>di</strong> pertinenza dell'e<strong>di</strong>ficio principale.<br />
Per costruzioni in contiguità a rilevati stradali l'estradosso del solaio <strong>di</strong> copertura dovrà risultare<br />
complanare, a sistemazione avvenuta a verde o pavimentata, con la piattaforma stradale e/o le<br />
banchine pedonali.<br />
Nel caso suddetto il volume dell'autorimessa non sarà computato nella volumetria.<br />
L'area <strong>di</strong> manovra dovrà essere localizzata all'interno della proprietà privata, per una profon<strong>di</strong>tà<br />
minima <strong>di</strong> mt 6.<br />
E' consentito un solo accesso sulla pubblica via.<br />
La tipologia costruttiva delle autorimesse da realizzarsi nelle aree residenziali 1B, 1C, nonché per<br />
quelle <strong>di</strong> pertinenza <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici vincolati o definiti <strong>di</strong> valore ambientale dal P.R.G., dovrà essere<br />
uniformata alle caratteristiche architettoniche dell'e<strong>di</strong>ficio principale.<br />
In ogni caso la superficie complessivamente occupata dai percorsi <strong>di</strong> accesso all'aperto non dovrà<br />
essere superiore al 25% della superficie libera <strong>di</strong> pertinenza dell'e<strong>di</strong>ficio principale.<br />
Gli accessi (ingressi) veicolari all'area <strong>di</strong> pertinenza dell'e<strong>di</strong>ficio dovranno in generale essere arretrati<br />
<strong>di</strong> almeno 5.00 mt dai cigli stradali.<br />
Potrà essere ammessa deroga alla misura suddetta, a esclusivo giu<strong>di</strong>zio della Commissione Igienico<br />
E<strong>di</strong>lizia, in caso <strong>di</strong> preesistenti situazioni che rendano inattuabile tale prescrizione.<br />
Art. 43 - Aree <strong>di</strong> parcheggio<br />
L'esecuzione <strong>di</strong> interventi e<strong>di</strong>lizi a destinazione d'uso residenziale o terziaria è subor<strong>di</strong>nata alla<br />
<strong>di</strong>sponibilità delle superfici destinate a parcheggi privati, secondo quanto <strong>di</strong>sposto dalle Leggi in<br />
vigore, in particolare l’art. 41 sexies della Legge 1150/42, la Legge 24/3/1989 n. 122 e il D.L. 5/10/93<br />
n° 399.<br />
Le superfici <strong>di</strong> cui al precedente comma devono essere reperite nelle aree in fregio alla viabilità e<br />
all'esterno delle recinzioni o, ove ammesso, in sede <strong>di</strong> concessione, all'interno delle costruzioni. Le<br />
<strong>norme</strong> <strong>di</strong> cui ai precedenti commi non si applicano per gli interventi <strong>di</strong> recupero negli annucleamenti<br />
rurali, cui è previsto o consentito l'accesso solo pedonale.<br />
Le aree <strong>di</strong> sosta per autoveicoli e relativi percorsi <strong>di</strong> accesso dovranno essere preferibile<br />
pavimentate con materiali drenanti: prati armati, ghiaia, asfalti ecologici, terra stabilizzata ecc.,<br />
rispetto a pavimentazioni impermeabili.<br />
54
CAPO II - VINCOLI DI INTERVENTO<br />
Art. 44 - Autorizzazione all'inse<strong>di</strong>amento industriale e commerciale<br />
Per le eventuali autorizzazioni all'inse<strong>di</strong>amento <strong>di</strong> nuovi impianti industriali si richiama il 5° comma<br />
dell'art. 26 della L.R. 56/77 e s.m.i.<br />
Per le eventuali autorizzazioni all'inse<strong>di</strong>amento <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici commerciali si richiamano il 6°, 7°, 8° comma<br />
e successivi dello stesso art. 26.<br />
Art. 45 - Opere in aree attigue a strade provinciali e statali<br />
Le opere in aree attigue a quelle <strong>di</strong> proprietà ANAS e dell'Amministrazione Provinciale, ed in<br />
particolare alle relative strade statali, provinciali od in manutenzione all'ANAS o alla Provincia, sono<br />
subor<strong>di</strong>nate al preventivo nulla osta <strong>di</strong> detti Enti per la definizione della posizione e delle<br />
caratteristiche degli accessi.<br />
A tal fine si richiama l'art. 28 della L.R 56/77 e s.m.i.<br />
Art. 46 - Accessi controllati<br />
A norma del D.P.R. 16/12/92 n. 495 gli accessi privati a livelli sfalsati alle strade extraurbane principali<br />
sono consentiti se ubicati a <strong>di</strong>stanza non inferiore a mt 1000 fra loro.<br />
Gli accessi privati alle strade extraurbane secondarie sono consentiti se realizzati a <strong>di</strong>stanza non<br />
inferiore a m 300 fra loro.<br />
A tal fine nelle fasce <strong>di</strong> rispetto alla viabilità è consentita la formazione <strong>di</strong> corsie <strong>di</strong> immissione degli<br />
accessi secondari, separate dalla piattaforma stradale principale da barriere naturali e artificiali.<br />
Art. 47 - Vincoli ai sensi della L. 1089/1939<br />
Tutti gli interventi relativi ad e<strong>di</strong>fici vincolati ai sensi della Legge 1/6/1939 n° 1089 circa le cose <strong>di</strong><br />
interesse artistico e <strong>di</strong> pregio storico, ovvero relative ad opere in terreni attigui a stabili vincolati sono<br />
sottoposti a preventivo nulla osta della Sovrintendenza ai Beni Ambientali e Architettonici del<br />
Piemonte.<br />
Ai sensi della Legge 1089/1939 è stato in<strong>di</strong>viduato un vincolo sui resti dei Bastioni, classificando le<br />
aree interessate come zona da mantenere a verde, in parte pubblico-attrezzato e in parte privato,<br />
escludendo qualsiasi possibilità <strong>di</strong> interventi e<strong>di</strong>ficatori, in risposta a quanto richiesto dall'Assessorato<br />
alla Pianificazione Territoriale della Regione Piemonte con nota n. 1124 B A del 26/4/84.<br />
Art. 48 - Vincolo ai sensi della Legge 1497/1939<br />
Nel territorio <strong>di</strong> <strong>Villanova</strong> d'Asti risultano soggetti a specifico vincolo, notificato regolarmente dalla<br />
competente Sovrintendenza, i seguenti e<strong>di</strong>fici:<br />
1) Resti del Castello <strong>di</strong> Valminier, notifica del 21 luglio 1944 (solo abitazione)<br />
2) Torre Me<strong>di</strong>oevale e resti <strong>di</strong> Castello a Corveglia, vincolo del 1920, trascritto ai sensi della Legge<br />
1089 del 1939<br />
3) Chiesa <strong>di</strong> S. Pietro, <strong>di</strong>chiarazione ministeriale del 1908.<br />
4) Tutte le chiese, ad eccezione della Chiesa della Stazione, essendo state costruite da oltre<br />
cinquant'anni, (San Martino, Santuario Beata Vergine delle Grazie, Sant'Isidoro, San Marco,<br />
Bianchi, Gianassi).<br />
5) Municipio<br />
6) Casa Garrone Via San Martino<br />
7) Torre Comunale o dell’Orologio<br />
8) Torri Bisocche <strong>di</strong> Supponito e <strong>di</strong> San Martino<br />
55
9) Palazzo Quattrocentesco in Piazza Marconi<br />
10) Confraternita dell’Annunziata<br />
Art. 49 - Conservazione dei fronti e <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici specifici<br />
Ove è prescritta dal P.R.G. ( v. tav. in scala 1:500 del centro storico) la conservazione dei fronti, negli<br />
interventi e<strong>di</strong>lizi <strong>di</strong> qualsiasi tipo i fronti stessi dovranno essere sottoposti a restauro.<br />
Per quanto riguarda gli e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> valore ambientale in<strong>di</strong>viduati dal PRG ai sensi dell’art. 24 L.R. 56/77 e<br />
s.m.i. in aree 1B vedasi l’art. 15 punto 1B.<br />
Art. 50 - Aree e fasce <strong>di</strong> rispetto<br />
A) Il P.R.G. in<strong>di</strong>vidua le aree <strong>di</strong> rispetto cimiteriale; in esse è vietata l'e<strong>di</strong>ficazione se non per<br />
ampliamento del cimitero in esecuzione <strong>di</strong> progetti a norma del paragrafo 16 del Regio Decreto<br />
n° 1880 del 21.12.1942, o per la realizzazione <strong>di</strong> aree ver<strong>di</strong> attrezzate pubbliche.<br />
B) Nelle fasce <strong>di</strong> rispetto agli impianti <strong>di</strong> depurazione, alle pubbliche <strong>di</strong>scariche, alle opere <strong>di</strong> presa<br />
degli acquedotti, salvo <strong>di</strong>verse prescrizioni cartografiche, vanno posti a <strong>di</strong>mora alberi <strong>di</strong> alto fusto,<br />
ammettendosi anche la coltivazione per l'industria del legno, e le aree in<strong>di</strong>cate sono ine<strong>di</strong>ficabili<br />
se non con manufatti necessari alla funzionalità dell'impianto.<br />
Tali fasce <strong>di</strong> rispetto, ove non in<strong>di</strong>viduate dal P.R.G. e per eventuali nuovi impianti oggi non<br />
preve<strong>di</strong>bili, sono stabilite nei seguenti minimi:<br />
degli impianti <strong>di</strong> depurazione mt 100<br />
delle pubbliche <strong>di</strong>scariche mt 100<br />
delle opere <strong>di</strong> presa degli acquedotti mt 50<br />
Attualmente non esistono opere <strong>di</strong> presa dell'Acquedotto all'interno del territorio comunale.<br />
C) Le <strong>di</strong>stanze <strong>di</strong> rispetto dagli elettrodotti saranno in<strong>di</strong>viduate secondo le <strong>vigenti</strong> leggi, in<br />
particolare:<br />
- art. 5 D.P.C.M. del 23 aprile 92 per le linee con tensione compresa fra 132 KV e 380 KV<br />
- decreto interministeriale 16/1/91 mo<strong>di</strong>ficativo degli artt. 2.01.05 e 2.01.08 del regolamento<br />
allegato al D.M. 21/3/88 per le linee con tensione inferiore a 132 KV.<br />
D) Sulla cartografia <strong>di</strong> Piano in scala 1:5.000 e 1:10.000 sono in<strong>di</strong>viduate aree <strong>di</strong> rispetto intorno alle<br />
Torri Bisocche, <strong>di</strong> raggio m 150 e con centro sulle torri stesse. Esse sono ine<strong>di</strong>ficabili.<br />
E) Sono inoltre in<strong>di</strong>viduate le fasce <strong>di</strong> rispetto relative alle strade statali, provinciali, comunali e<br />
all'autostrada, sulla base delle <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui agli artt. 26, 27, 28 del D.P.R. 495 del 16/12/92<br />
"Regolamento <strong>di</strong> esecuzione e <strong>di</strong> <strong>attuazione</strong> del Nuovo Co<strong>di</strong>ce della Strada".<br />
Per tali strade, fuori dei centri abitati ma all'interno <strong>di</strong> zone e<strong>di</strong>ficabili o trasformabili del PRG, è<br />
comunque prevista una fascia <strong>di</strong> rispetto minima <strong>di</strong> mt 10, anche se non in<strong>di</strong>viduata<br />
cartograficamente.<br />
Per quanto riguarda le altre strade (vicinali) è stabilita, anche se non in<strong>di</strong>viduata una fascia <strong>di</strong><br />
rispetto <strong>di</strong> mt 10, salvo specifiche in<strong>di</strong>cazioni cartografiche più restrittive.<br />
F) Sulla cartografia <strong>di</strong> PRG in scala 1:10.000 - 1:5.000 - 1:2.000 sono in<strong>di</strong>viduate le fasce e aree <strong>di</strong><br />
rispetto, transitorie e definitive 5 , sulla base degli allegati geologico tecnici <strong>di</strong> cui al punto B)<br />
dell’art. 4 delle N.T.A.<br />
5 Nota. In seguito alla realizzazione degli interventi <strong>di</strong> sistemazione degli alvei del Rio Banna e del Rio Fossalone<br />
descritti al capitolo 10 della Relazione allegata allo stu<strong>di</strong>o idrogeologico, le fasce <strong>di</strong> rispetto si intenderanno<br />
riportate dalla configurazione transitoria a quella definitiva. Gli interventi sono regolamentati al punto 12 della<br />
Relazione dello stu<strong>di</strong>o citato.<br />
56
Eventuali nuovi inse<strong>di</strong>amenti potranno essere realizzati a quote compatibili con le piene<br />
eccezionali previste e comunque nel rispetto delle prescrizioni dello stu<strong>di</strong>o geologico-tecnico <strong>di</strong><br />
cui al punto B) dell'art. 4 delle N.T.A.<br />
1) Dei corsi d’acqua classificati (acque pubbliche).<br />
Gli interventi entro tali fasce sono regolamentati al punto 11.1 della Relazione dello stu<strong>di</strong>o citato.<br />
2) Dei principali corsi d’acqua non classificati (acque private).<br />
Gli interventi entro tali fasce sono regolamentati al punto 11.2 della Relazione dello stu<strong>di</strong>o citato.<br />
Anche al <strong>di</strong> fuori <strong>di</strong> tali fasce in<strong>di</strong>viduate, la <strong>di</strong>stanza dalle sponde dei corsi d’acqua dovrà essere<br />
almeno <strong>di</strong> mt 10, a garanzia <strong>di</strong> future operazioni <strong>di</strong> manutenzione e pulizia degli alvei.<br />
Per alcuni casi particolari (tratti del Rio Secco e del Rio Fossalone) valgono le prescrizioni<br />
riportate rispettivamente ai punti 11.2.1 e 11.2.2 della Relazione dello stu<strong>di</strong>o citato.<br />
3) Delle aree allagate a causa dell’insufficiente manutenzione della rete <strong>di</strong> drenaggio superficiale.<br />
Gli interventi entro tali aree sono regolamentati al punto 11.3.1 della Relazione dello stu<strong>di</strong>o citato.<br />
4) Delle aree <strong>di</strong> versante potenzialmente <strong>di</strong>ssestabili.<br />
Gli interventi entro tali aree sono regolamentati al punto 11.3.2 della Relazione dello stu<strong>di</strong>o citato.<br />
Per quanto riguarda gli interventi <strong>di</strong> ampliamento dei fabbricati esistenti a <strong>di</strong>stanza inferiore a<br />
quella prevista potranno essere autorizzati sul lato opposto a quello prospiciente il corso d'acqua<br />
a seguito <strong>di</strong> una indagine idrologica che definisca la sezione atta a garantire il deflusso degli<br />
eventi <strong>di</strong> massima piena del corso d'acqua e le opere <strong>di</strong> arginatura da prevedersi a protezione <strong>di</strong><br />
tutto il manufatto e <strong>di</strong> tutto il lotto interessato dall'intervento.<br />
Gli interventi proposti dall'indagine dovranno costituire parte integrante del progetto.<br />
Eventuali nuovi inse<strong>di</strong>amenti potranno essere realizzati a quote compatibili con le piene<br />
eccezionali previste e comunque nel rispetto delle prescrizioni dello stu<strong>di</strong>o geologico-tecnico <strong>di</strong><br />
cui al punto B) dell’art. 4 delle N.T.A.<br />
G) Sulla cartografia è in<strong>di</strong>viduata la fascia <strong>di</strong> rispetto per la ferrovia normata dal DPR 753/80 e<br />
dall'art. 27 4° comma della L.R. 56/77 e s.m.i.<br />
H) Sulle cartografie in scala 1:5000 è in<strong>di</strong>viduato il metanodotto SNAM Alessandria - Torino.<br />
La fascia <strong>di</strong> rispetto relativa sarà stabilita in base al D.M. 24/11/84 e in particolare in base alla<br />
tabella 1 al punto 2.4.3 del Decreto stesso, salvo prescrizioni particolari che verranno fornite dalla<br />
SNAM in sede <strong>di</strong> parere obbligatorio alle richieste <strong>di</strong> concessioni.<br />
Art. 51 - Interventi <strong>di</strong> sistemazione del suolo<br />
a) Verde <strong>di</strong> arredo (all'interno delle aree a verde pubblico).<br />
Consiste nella pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> tappeto erboso, arredato con alberature, percorsi pedonali ed<br />
eventuali attrezzature per la sosta seduta; sono ammesse zone pavimentate per il gioco. La<br />
sistemazione dovrà rispettare le piante esistenti.<br />
b) Sistemazione delle aree libere da costruzioni fatto salvo quanto stabilito nei precedenti articoli:<br />
- nelle aree a destinazione residenziale l'area asservita alle costruzioni dovrà essere sistemata a<br />
giar<strong>di</strong>no, a tappeto erboso, a orto, in misura non inferiore al 50%. La restante quota potrà essere<br />
sistemata a cortile, ove occorra pavimentato<br />
- nelle aree a destinazione non residenziale l'area libera potrà essere sistemata interamente a<br />
cortile fermo restando l'obbligo, per intervento <strong>di</strong> nuova costruzione, <strong>di</strong> piantumazione <strong>di</strong> cui al<br />
precedente capoverso.<br />
c) Altri interventi:<br />
57
- gli eventuali muri <strong>di</strong> scarpa vanno eseguiti in pietra a vista con legante cementizio. Essi non<br />
potranno avere altezza superiore a mt 1,50 e, nel caso <strong>di</strong> gradonate, dovranno essere <strong>di</strong>stanti<br />
almeno 2 metri tra <strong>di</strong> loro.<br />
E' comunque vietata l'esecuzione <strong>di</strong> muri controterra a vista in cemento;<br />
- all'esterno delle aree asservite agli inse<strong>di</strong>amenti, nelle zone acclive, occorre operare per la<br />
conservazione dei tramezzamenti naturali esistenti formati nei secoli dall'uomo, ed è comunque<br />
vietato operarvi incaute manomissioni;<br />
- l'acciottolato o il lastricato delle strutture viarie per la percorribilità pedonale o anche veicolare,<br />
comunale, vicinale e interpoderale va mantenuto in stato <strong>di</strong> buona conservazione, ed è vietato, per<br />
qualsivoglia motivo, operare manomissioni e sostituzioni <strong>di</strong> manto.<br />
Art. 52 - Attività <strong>di</strong> coltivazione <strong>di</strong> cave e torbiere e <strong>di</strong> escavazione dei corsi d'acqua<br />
Le attività <strong>di</strong> coltivazione <strong>di</strong> cave e torbiere e <strong>di</strong> estrazioni dagli alvei dei corsi d'acqua, e l'esecuzione<br />
<strong>di</strong> indagini giacimentologiche non sono ammesse in aree sottoposte a vincolo idrogeologico ed in ogni<br />
caso nelle aree destinate ad usi residenziali o ad impianti produttivi, o a impianti pubblici e <strong>di</strong> uso<br />
pubblico o alla viabilità e accessibilità nelle aree e fasce <strong>di</strong> rispetto, in aree agricole produttive e nelle<br />
aree, <strong>di</strong>verse dalle precedenti, <strong>di</strong>stanti meno <strong>di</strong> mt 100 ra<strong>di</strong>ali dalle aree a destinazione extragricola<br />
più vicine.<br />
L'istanza <strong>di</strong> concessione deve, ai fini delle presenti <strong>norme</strong>, essere corredata dei seguenti atti che ne<br />
formano parte integrante:<br />
a) progetto <strong>di</strong> coltivazione che illustri le opere da realizzarsi per l'esercizio della cava, i meto<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />
coltivazione da adottare, i macchinari da impiegarsi, gli impegni finanziari previsti, i tempi <strong>di</strong><br />
investimento, il numero dei <strong>di</strong>pendenti occupati e il programma <strong>di</strong> coltivazione;<br />
b) progetto e stima economica delle opere necessarie al recupero ambientale delle zone, da<br />
realizzarsi durante e al termine della coltivazione, con annesse planimetrie e sezioni quotate in scala<br />
idonea a rappresentare l'aspetto dei luoghi dopo l'intervento estrattivo;<br />
c) rapporto geotecnico che illustri dettagliatamente la compatibilità dell'intervento estrattivo in<br />
relazione alla tutela della stabilità dell'area interessata;<br />
d) rilevamento topografico che illustri la situazione planoaltimetrica dell'area stessa;<br />
e) <strong>di</strong>chiarazione asseverata dal proprietario che l'area è incolta da più <strong>di</strong> cinque anni.<br />
La concessione è onerosa a norma dell'art. 10 della Legge n. 10/77 e dell'art. 55 della L.R. n. 56/77 e<br />
successive mo<strong>di</strong>fiche ed integrazioni; ed il rilascio è comunque subor<strong>di</strong>nato all'impegno da parte del<br />
richiedente:<br />
a) ad eseguire le opere necessarie al recupero ambientale dei luoghi, oltrechè a rimuovere gli impianti<br />
ed attrezzature alla decadenza senza rinnovo della concessione,<br />
b) a trasmettere annualmente alla Amministrazione ogni documentazione, da definire nell'atto <strong>di</strong><br />
impegno, atta ad accertare lo stato della coltivazione e dei luoghi.<br />
E' ammessa deroga, con deliberazione del Consiglio Comunale, al <strong>di</strong>sposto <strong>di</strong> cui al primo comma<br />
unicamente per attività estrattive imposte da documentate esigenze idrauliche ed ove i luoghi <strong>di</strong><br />
estrazione non interessino aree destinate ad impianti pubblici e <strong>di</strong> uso pubblico.<br />
L'impegno del richiedente dovrà inoltre prevedere le sanzioni per inosservanza degli obblighi assunti e<br />
per l'eventuale inatten<strong>di</strong>bilità degli atti a corredo della domanda <strong>di</strong> concessione.<br />
In generale si richiamano il rispetto e le modalità procedurali della L.R. 69/78.<br />
Art. 52 bis - Discarica<br />
Sulla tavola n° 16 in scala 1:2.000 e sulla tavola n° 8 in scala 1:10.000 è in<strong>di</strong>viduata l’area destinata a<br />
<strong>di</strong>scarica <strong>di</strong> 1° categoria approvata da parte della Giunta Regionale con D.G.R. n° 103-7594 del<br />
03.04.1996.<br />
58
E’ stata in<strong>di</strong>viduata una fascia <strong>di</strong> rispetto <strong>di</strong> mt 100,00 ine<strong>di</strong>ficabile, sui terreni ricadenti all’interno dei<br />
confini comunali.<br />
Qualora la previsione della <strong>di</strong>scarica non trovasse conferma nelle se<strong>di</strong> degli enti territoriali competenti,<br />
le previsioni <strong>di</strong> PRG si intenderanno decadute.<br />
59
TITOLO V - NORME FINALI E TRANSITORIE<br />
CAPO I - NORME FINALI<br />
Art. 53 - Deroghe<br />
Sono ammesse deroghe alle presenti <strong>norme</strong> per impianti pubblici e <strong>di</strong> uso pubblico e limitatamente<br />
alla <strong>di</strong>stanza prescritta dai confini e dai cigli stradali, alle fasce <strong>di</strong> rispetto, alle altezze e al numero <strong>di</strong><br />
piani eventualmente prescritti, alle tipologie e<strong>di</strong>lizie.<br />
E' altresì ammessa deroga alla destinazione d'uso delle aree destinate ad uso agricolo unicamente<br />
per impianti pubblici.<br />
Nella realizzazione <strong>di</strong> nuovi fabbricati nelle aree produttive definite "2A - aree con impianti industriali<br />
esistenti, da attrezzare, <strong>di</strong> rior<strong>di</strong>no e completamento" le altezze massime ammesse sono quelle<br />
previste dall'art. 20 delle presenti <strong>norme</strong> <strong>di</strong> <strong>attuazione</strong>.<br />
I poteri <strong>di</strong> deroga <strong>di</strong> cui ai precedenti commi sono esercitati con l'osservanza dell'art. 3 della Legge 21<br />
<strong>di</strong>cembre 1955 n° 1357; l'autorizzazione è accordata dal Sindaco, previa deliberazione del Consiglio<br />
Comunale e con il preventivo Nulla Osta della G.R. ai sensi della Circolare P.G.R. del 30/12/91 N. 21<br />
URE.<br />
Art. 54 - Norme in contrasto<br />
Ogni norma <strong>di</strong>sposta dagli strumenti urbanistici <strong>vigenti</strong> e del Regolamento E<strong>di</strong>lizio che risulti in<br />
contrasto con gli elaborati <strong>di</strong> contenuto prescrittivo definiti ai precedenti articoli, o che <strong>di</strong>a a<strong>di</strong>to a<br />
controverse interpretazioni, è sostituita da quanto stabilito dal P.R.G., fatti salvi i <strong>di</strong>sposti delle leggi<br />
regionali e statali in materia <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a.<br />
In ogni caso si richiama quanto contenuto nella Legge Regionale n. 56 del 5/12/77 e successive<br />
mo<strong>di</strong>fiche ed integrazioni, nonché la Legge n. 10 del 28/1/1977 e successive mo<strong>di</strong>fiche ed<br />
integrazioni.<br />
60
CAPO II - NORME TRANSITORIE<br />
Art. 55 - Domanda <strong>di</strong> concessione<br />
I - La domanda <strong>di</strong> concessione per eseguire lavori <strong>di</strong> cui al precedente art. 7, redatta in carta da bollo<br />
e firmata da chi abbia titolo a richiederla, deve essere in<strong>di</strong>rizzata al Sindaco.<br />
Nella domanda dovranno risultare esplicitamente:<br />
a) l'impegno ad osservare le <strong>norme</strong> urbanistiche ed e<strong>di</strong>lizie e le leggi e lo strumento urbanistico<br />
vigente;<br />
c) l'impegno <strong>di</strong> comunicare, prima dell'inizio dei lavori, il nome del <strong>di</strong>rettore dei lavori e del costruttore<br />
e <strong>di</strong> denunciare entro gli otto giorni successivi eventuali cambiamenti, sotto pena, in caso <strong>di</strong><br />
inadempienza, della decadenza <strong>di</strong> ufficio dalla concessione;<br />
d) la documentazione del titolo per richiedere la concessione.<br />
Ove il richiedente intenda obbligarsi a realizzare <strong>di</strong>rettamente tutte le opere <strong>di</strong> urbanizzazione<br />
mancanti, o parte <strong>di</strong> esse, le relative domande <strong>di</strong> concessione dovranno essere presentate<br />
contestualmente alla domanda <strong>di</strong> cui al precedente comma, previ accor<strong>di</strong> con il <strong>Comune</strong> per la<br />
definizione delle modalità <strong>di</strong> esecuzione e delle relative garanzie.<br />
Qualora l'opera preveda una utilizzazione del suolo che si configura come lottizzazione a scopo<br />
e<strong>di</strong>lizio, o ricada in area soggetta a piano esecutivo convenzionato, la relativa domanda <strong>di</strong><br />
concessione dovrà essere preceduta dalla approvazione del piano esecutivo convenzionato a norma<br />
degli artt. 43 e 44 della L.R. n° 56/77.<br />
Ove l'opera interessi immobili delimitati quali comparti <strong>di</strong> intervento e <strong>di</strong> ristrutturazione urbanistica ed<br />
e<strong>di</strong>lizia, alla relativa domanda <strong>di</strong> concessione dovrà essere allegata copia della convenzione stipulata<br />
a norma del 2° c. dell'art. 46 della L.R. citata.<br />
II - A corredo della domanda <strong>di</strong> concessione è richiesta la presentazione dei seguenti elaborati in<br />
triplice copia:<br />
a) corografie con stralcio dello strumento urbanistico vigente, alle <strong>di</strong>verse scale, rilasciato dal <strong>Comune</strong><br />
a richiesta del concessionario, con in<strong>di</strong>viduato l'immobile (area od e<strong>di</strong>ficio) interessato ed esatta<br />
in<strong>di</strong>cazione delle opere con la stessa simbologia dello strumento urbanistico, ai fini<br />
dell'aggiornamento;<br />
b) planimetria quotata della località, in scala non inferiore a 1:1.000 estesa per un raggio <strong>di</strong> almeno m<br />
40 dai confini della proprietà oggetto della richiesta <strong>di</strong> concessione, riportante la larghezza delle<br />
strade a<strong>di</strong>acenti, i nomi dei proprietari confinanti, le altezze degli e<strong>di</strong>fici circostanti e le <strong>di</strong>stanze<br />
rispetto a servitù attive e passive e nella quale sia riportata la precisa ubicazione prevista per le<br />
opere progettate;<br />
c) planimetria del lotto in scala non inferiore a 1:500, con l'in<strong>di</strong>cazione della sistemazione delle aree<br />
circostanti, delle opere <strong>di</strong> giar<strong>di</strong>naggio, delle recinzioni, delle eventuali aree per parcheggio o<br />
rampe <strong>di</strong> accesso ai locali interrati;<br />
d) i prospetti, estesi possibilmente ad una porzione significativa degli eventuali e<strong>di</strong>fici esistenti, le<br />
piante <strong>di</strong> ogni piano e della copertura, con l'in<strong>di</strong>cazione delle sovrastrutture (volumi tecnici) ed<br />
almeno una sezione verticale quotata in corrispondenza dell'e<strong>di</strong>ficio, nella <strong>di</strong>rezione della linea <strong>di</strong><br />
massima pendenza, riferita ad un determinato punto fisso, per un'estensione a monte e valle <strong>di</strong> m<br />
20, con l'in<strong>di</strong>cazione dell'andamento del terreno prima e dopo la prevista sistemazione; il tutto in<br />
scala non inferiore a 1:200;<br />
e) gli eventuali progetti degli impianti <strong>di</strong> riscaldamento o <strong>di</strong> produzione centralizzata <strong>di</strong> acqua calda e<br />
elettrici redatti in conformità delle leggi e regolamenti <strong>vigenti</strong>;<br />
f) la documentazione idonea a <strong>di</strong>mostrare la rispondenza delle caratteristiche <strong>di</strong> isolamento termico<br />
alle leggi e regolamenti <strong>vigenti</strong>;<br />
g) negli interventi sul patrimonio e<strong>di</strong>lizio esistente dovranno essere presentati l'esatto rilievo dello stato<br />
<strong>di</strong> fatto nella stessa scala in cui sono redatti gli elaborati <strong>di</strong> progetto, con specificate le destinazioni<br />
d'uso in atto e la documentazione fotografica dell'e<strong>di</strong>ficio esistente a sviluppo non istantaneo.<br />
61
Ogni <strong>di</strong>segno deve essere quotato nelle principali <strong>di</strong>mensioni; devono essere cioè in<strong>di</strong>cati i lati interni<br />
ed esterni delle piante, gli spessori dei muri, le altezze dei singoli piani e quelle totali dell'e<strong>di</strong>ficio, nel<br />
caso <strong>di</strong> <strong>di</strong>vergenze fra quote e <strong>di</strong>mensioni grafiche, faranno fede le quote numeriche.<br />
L'Amministrazione si riserva la facoltà <strong>di</strong> richiedere particolari costruttivi e decorativi in scala<br />
maggiore, nonché fotografie, <strong>di</strong>segni e plastici che siano ritenuti necessari per l'esame dell'opera<br />
progettata.<br />
Il progetto dovrà essere inoltre corredato da una relazione con la descrizione delle strutture portanti,<br />
dei materiali e colori da impiegare nelle finiture esterne dei fabbricati, dallo schema dettagliato del<br />
rifornimento dell'acqua e dello scarico delle acque bianche e nere.<br />
I <strong>di</strong>segni e gli allegati al progetto, convenientemente piegati, dovranno avere le <strong>di</strong>mensioni 21 x 29,7.<br />
Nei progetti <strong>di</strong> sistemazione, ampliamento o restauro <strong>di</strong> fabbricati, saranno in<strong>di</strong>cate in giallo le<br />
demolizioni e gli scavi, in rosso le nuove opere o con altro segno convenzionale.<br />
I progetti <strong>di</strong> zone ver<strong>di</strong> attrezzate, <strong>di</strong> monumenti, <strong>di</strong> elementi decorativi o reclamistici, dovranno<br />
illustrarne l'ambientamento ed essere redatti, per quanto possibile, in analogia a quelli e<strong>di</strong>lizi.<br />
Le prescrizioni <strong>di</strong> cui sopra valgono anche per le domande <strong>di</strong> concessione concernenti varianti <strong>di</strong><br />
progetti già approvati.<br />
L'Amministrazione Comunale rilascerà al presentatore una ricevuta intestata al proprietario, dalla<br />
quale risultino il numero della pratica, la data <strong>di</strong> accettazione, il nominativo del responsabile del<br />
proce<strong>di</strong>mento e tutti gli altri dati necessari per in<strong>di</strong>viduare e comprovare la presentazione della<br />
domanda.<br />
Per quanto riguarda i tempi entro cui il proce<strong>di</strong>mento deve concludersi, valgono le <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui<br />
alle leggi n° 94/82, 241/90 e regolamenti.<br />
Art. 56 - Tipologie e<strong>di</strong>lizie<br />
a) E<strong>di</strong>ficio uni-bifamiliare = e<strong>di</strong>ficio comprendente non più <strong>di</strong> una o due unità - alloggio;<br />
b) E<strong>di</strong>ficio plurifamiliare = e<strong>di</strong>ficio composto <strong>di</strong> più <strong>di</strong> due unità alloggio, provvisti ciascuno <strong>di</strong> ingresso<br />
proprio, ma <strong>di</strong>simpegnati tutti da una sola entrata principale, da scala e da ascensori comuni;<br />
c) fabbricazione in linea o a schiera = e<strong>di</strong>fici con non più <strong>di</strong> due unità alloggio sovrapposte, <strong>di</strong>sposti in<br />
modo lineare (retta, curva, spezzata), composti <strong>di</strong> norma da non meno <strong>di</strong> quattro unità giustapposte<br />
(anche e<strong>di</strong>ficate in tempi <strong>di</strong>fferenti); ogni unità alloggio ha accesso in<strong>di</strong>pendente.<br />
La fabbricazione in linea o a schiera non deve mai dare luogo a fabbricazione chiusa;<br />
d) fabbricazione isolata = case ben separate una dall'altra e architettonicamente risolte su tutte le<br />
fronti; il rapporto tra larghezza lunghezza del corpo <strong>di</strong> fabbrica è <strong>di</strong> norma inferiore a 1/3.<br />
Art. 57 - Requisiti <strong>di</strong> abitabilità<br />
Negli interventi sul patrimonio e<strong>di</strong>lizio esistente in cui si preveda la mo<strong>di</strong>fica delle quote <strong>di</strong> imposta<br />
degli orizzontamenti e negli interventi <strong>di</strong> nuova costruzione, l'altezza minima fra pavimento e soffitto<br />
nei vani abitabili è stabilita in ml 2,70, mentre nei corridoi e <strong>di</strong>simpegni è stabilita in ml 2,40.<br />
Nelle operazioni <strong>di</strong> restauro conservativo, consolidamento, ristrutturazione e risanamento in cui non si<br />
prevede la mo<strong>di</strong>fica delle quote <strong>di</strong> imposta degli orizzontamenti, è ammessa la conservazione<br />
dell'altezza esistente tra soffitto e pavimento.<br />
Si richiamano per tutti gli interventi i <strong>di</strong>sposti del D.M. 5 luglio 1975 e successive mo<strong>di</strong>ficazioni.<br />
I <strong>di</strong>sposti <strong>di</strong> cui agli art. 2 e 3 del predetto decreto si applicano nel caso <strong>di</strong> nuove costruzioni o <strong>di</strong><br />
interventi <strong>di</strong> ristrutturazione con aumento delle unità alloggio.<br />
Art. 58 - Norme transitorie<br />
Le <strong>norme</strong> <strong>di</strong> cui ai precedenti articoli sono <strong>di</strong>sciplinate dal Regolamento E<strong>di</strong>lizio che verrà adottato.<br />
Esse decadono ad approvazione avvenuta del nuovo Regolamento E<strong>di</strong>lizio.<br />
62
TITOLO VI - INSEDIAMENTI COMMERCIALI PER LA VENDITA AL DETTAGLIO<br />
SOGGETTI ALLA DISCIPLINA DI CUI AL D.LGS 114/1998<br />
Art. 59 - Classificazione ed ambito <strong>di</strong> applicazione<br />
1. Il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Villanova</strong> d’Asti ai sensi dell’art. 11 della deliberazione C.R. n. 563-13414 del<br />
29.10.1999 (<strong>di</strong> seguito “criteri regionali”) è classificato <strong>Comune</strong> interme<strong>di</strong>o della rete<br />
secondaria, con popolazione a partire da 3000 abitanti.<br />
2. Le <strong>norme</strong> del presente titolo si applicano esclusivamente agli inse<strong>di</strong>amenti in cui sono<br />
esercitate forme <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta al dettaglio, <strong>di</strong> cui all’art. 1, comma 3°, titolo I, e art 6, comma 2,<br />
titolo III, del D.lgs. 114/98.<br />
3. La delibera del C.R. n. 563-13414 del 29/10/1999, la L.R. n° 28/99 nonché la D.G.R del 1<br />
marzo 2000 n° 42-29532 costituiscono il riferimento da assumere per l'applicazione della<br />
presente normativa.<br />
4. Per quanto non espressamente previsto dal presente titolo VI si fa rinvio alla vigente normativa<br />
<strong>di</strong> settore.<br />
5. Le Norme <strong>di</strong> cui al presente Titolo avranno prevalenza in caso <strong>di</strong> contrasto con altre<br />
<strong>di</strong>sposizioni contenute nelle presenti .<br />
Art. 60 -<br />
Definizioni<br />
1. Ai sensi dell’art. 4, comma 1, lettera c), del decreto legislativo 114/98, la superficie <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong><br />
un esercizio commerciale al dettaglio in sede fissa è l’area destinata alla ven<strong>di</strong>ta, compresa<br />
quella occupata da banchi, casse, scaffalature e simili.<br />
Non costituisce superficie <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta:<br />
• quella <strong>di</strong> reparti specificatamente destinata ad esposizione <strong>di</strong> merci, non imme<strong>di</strong>atamente<br />
prelevabili e/o consegnabili;<br />
• quella riservata a percorsi, strade interne, nonché a collegamenti verticali, che garantiscono<br />
l’accessibilità a più esercizi commerciali anche quando tra loro integrati da servizi comuni;<br />
• quella esterna all’area <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta ed antistante vetrine e casse;<br />
• quella destinata a depositi, magazzini, locali <strong>di</strong> lavorazioni, uffici e servizi.<br />
2. La superficie <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta degli esercizi commerciali che trattano merci ingombranti, delle quali il<br />
ven<strong>di</strong>tore non è in grado <strong>di</strong> effettuare la consegna imme<strong>di</strong>ata (mobilifici, concessionarie auto,<br />
legnami, materiali per l’e<strong>di</strong>lizia, e simili) può essere limitata alla <strong>di</strong>mensione massima degli<br />
esercizi <strong>di</strong> vicinato; la parte rimanente, ancorchè cominicante con essa, deve essere separata e<br />
<strong>di</strong>stinta da pareti continue e si può destinare a magazzino, deposito o superficie espositiva. A tal<br />
fine è obbligatoria la sottoscrizione <strong>di</strong> un atto <strong>di</strong> impegno d’obbligo tra comune e operatore che<br />
costituisce integrazione alla comunicazione <strong>di</strong> cui all’articolo 7 del decreto legislativo n.<br />
114/1998.<br />
3. Per superficie espositiva si intende la parte dell’unità immobiliare, a destinazione commerciale,<br />
alla quale il pubblico accede, in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> sicurezza, solo se accompagnato dagli addetti alla<br />
ven<strong>di</strong>ta e solo per prendere visione <strong>di</strong> prodotti non imme<strong>di</strong>atamente asportabili.<br />
4. L’offerta commerciale è il complesso dei prodotti e relativi servizi venduti da un singolo esercizio<br />
commerciale e si articola in alimentare, extra-alimentare e mista.<br />
5. La superficie <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta, l’offerta commerciale e la relativa comunicazione, ai sensi dell’art. 7 del<br />
D.LGS. 114/98 o autorizzazione commerciale rilasciata ai sensi degli artt. 8 e 9 del D.LGS.<br />
114/98 e della L. 426/71, identificano l’esercizio commerciale e la destinazione d’uso<br />
dell’immobile in cui è inse<strong>di</strong>ato anche ai fini della conformità urbanistica.<br />
6. Sono esercizi <strong>di</strong> vicinato quelli aventi superficie <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta al dettaglio inferiore a mq. 150.<br />
64
7. Sono me<strong>di</strong>e strutture <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta gli esercizi commerciali con superficie <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta al dettaglio<br />
compresa tra mq 151 e mq 1500, anche organizzati in forma <strong>di</strong> Centro Commerciale.<br />
8. Sono gran<strong>di</strong> strutture <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta gli esercizi commerciali con superficie <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta al dettaglio<br />
superiore a mq 1500, anche organizzati in forma <strong>di</strong> Centro Commerciale.<br />
9. Sono Centri Polifunzionali le strutture unitarie destinate ad una pluralità <strong>di</strong> servizi <strong>di</strong>versi<br />
dall’attività <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta al dettaglio, in cui sono inse<strong>di</strong>ati anche uno o più esercizi <strong>di</strong> vicinato.<br />
10. Un centro commerciale, ai sensi dell’art. 4, comma 1, lett. g) del Decreto legislativo 114/98, è una<br />
struttura fisico-funzionale concepita e organizzata unitariamente, a specifica destinazione d’uso<br />
commerciale, costituita da almeno due esercizi commerciali al dettaglio fatta salva la deroga <strong>di</strong><br />
cui all’art 7, comma 2 della D.C.R. n. 563 – 13414 del 1999. Il centro commerciale è dotato <strong>di</strong><br />
spazi e servizi comuni funzionali al centro stesso, che possono essere organizzati in superfici<br />
coperte o a cielo libero. Il centro commerciale è unitario rispetto: al sistema del traffico, al<br />
parcheggio, ai servizi ad uso collettivo <strong>di</strong> vario genere e <strong>di</strong>mensione, pubblici o privati. Il<br />
consumatore percepisce un’immagine unitaria dell’offerta commerciale e dei servizi connessi.<br />
Art. 61 - Classificazione delle tipologie <strong>di</strong> strutture <strong>di</strong>stributive e destinazione<br />
d’uso del commercio al dettaglio<br />
1. La destinazione d’uso commerciale per la ven<strong>di</strong>ta al dettaglio, è articolata sulla base delle<br />
seguenti tipologie <strong>di</strong>stributive:<br />
ESERCIZI DI VICINATO: esercizi commerciali con superficie <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta non superiore a mq. 150;<br />
MEDIE STRUTTURE DI VENDITA:<br />
offerta alimentare e/o mista:<br />
• M-SAM1: superficie <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta da mq. 151 a mq. 250;<br />
• M-SAM2: superficie <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta da mq. 251 a mq 900;<br />
• M-SAM3: superficie <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta da mq 901 a mq 1500;<br />
offerta extralimentare:<br />
• M-SE1: superficie <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta da mq. 151 a mq. 400;<br />
• M-SE2: superficie <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta da mq. 401 a mq 900;<br />
• M-SE3: superficie <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta da mq 901 a mq 1500<br />
GRANDI STRUTTURE DI VENDITA:<br />
offerta commerciale mista:<br />
• G-SM1: superficie <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta da mq. 1501 a mq. 4500;<br />
• G-SM2: superficie <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta da mq. 4501 a mq 7500;<br />
• G-SM3: superficie <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta da mq. 7501 a mq 12000;<br />
• G-SM2: superficie <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta oltre mq. 12000;<br />
offerta commerciale extralimentare:<br />
• G-SE1: superficie <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta da mq. 1501 a mq. 3500;<br />
• G-SE2: superficie <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta da mq. 3501 a mq 4500;<br />
• G-SE3: superficie <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta da mq. 4501 a mq 6000;<br />
• G-SE4: superficie <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta oltre mq. 6000;<br />
65
CENTRI COMMERCIALI:<br />
me<strong>di</strong>e strutture <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta<br />
• M-CC: superficie <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta da mq. 151 a mq. 1500;<br />
gran<strong>di</strong> strutture <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta<br />
• G-CC1: superficie <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta fino a mq 6000;<br />
• G-CC2: superficie <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta da mq 6001 a mq 12000;<br />
• G-CC1: superficie <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta da 12001 a mq 18000;<br />
• G-CC1: superficie <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta oltre a mq 18000.<br />
2. Gli esercizi <strong>di</strong> vicinato con offerta alimentare, mista o extra-alimentare configurano una tipologia<br />
autonoma nella classificazione delle strutture <strong>di</strong>stributive, quando inse<strong>di</strong>ati in tipologie e<strong>di</strong>lizie a<br />
prevalente destinazione d’uso <strong>di</strong>versa da quella commerciale o in centri polifunzionali e l’unità<br />
immobiliare in cui è ricavata la superficie <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta fino a 150 mq, è fisicamente delimitata da<br />
partizioni murarie, dotata <strong>di</strong> servizi e magazzini propri ed autonomi.<br />
3. La superficie <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta, misurata in metri quadri netti, deve essere specificatamente identificata<br />
dalle partizioni murarie e <strong>di</strong>stinta, nelle planimetrie allegate agli atti autorizzativi, dalle altre<br />
superfici (servizi,depositi/magazzini, uffici, esposizioni, <strong>di</strong>stribuzione) che concorrono alla<br />
determinazione della superficie lorda <strong>di</strong> pavimento e che devono, a loro volta, essere<br />
specificatamente identificate funzionalmente. Anche quando relativa a <strong>di</strong>verse tipologie <strong>di</strong><br />
strutture <strong>di</strong>stributive <strong>di</strong> cui al precedente comma, la superficie <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> centri commerciali o<br />
ipermercati/supermercati con galleria <strong>di</strong> negozi, è equivalente alla somma delle superfici dei<br />
singoli esercizi commerciali in esso presenti.<br />
4. E’ consentito variare la <strong>di</strong>stribuzione delle superfici come originariamente identificate negli atti<br />
autorizzativi, purché non venga quantitativamente aumentata la superficie <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta, fatta salva<br />
la necessità <strong>di</strong> provvedere alle preventive comunicazioni o <strong>di</strong> richiedere le necessarie<br />
autorizzazioni comunali.<br />
Art. 62 - Riconoscimento delle zone <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amento commerciale<br />
1. Le zone d’inse<strong>di</strong>amento commerciale, riconosciute dalle presenti <strong>norme</strong>, sono quelle <strong>di</strong> cui<br />
alla Deliberazione Consiliare “D.Lgs 31 marzo 1998 n°114, L.R. 28/99, D.C.R.563-13414/99:<br />
Approvazione dei criteri per il riconoscimento delle zone <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amento commerciale e per il<br />
rilascio dell’autorizzazione per l’esercizio del commercio al dettaglio su aree private” e s.m.ed i.<br />
e sono riportate nella tav. 10/com "In<strong>di</strong>viduazione dell'addensamento A1 e delle localizzazioni<br />
L1" in scala 1:5000. Più precisamente si hanno:<br />
2. Addensamenti. E’ riconosciuto il seguente addensamento:<br />
A1 corrispondente alla parte del nucleo urbano, avente caratteristiche storico-artistiche così<br />
come definite dall’art. 24 della L.R. 056/77 e zone limitrofe con analoghe caratteristiche, con<br />
maggiore vocazione commerciale, come in<strong>di</strong>viduato nell’elaborato grafico sopra citato.<br />
3. Localizzazioni: Sono riconosciute quattro localizzazioni L1 in<strong>di</strong>viduate nell’elaborato grafico<br />
sopra citato.<br />
4. Fanno parte delle localizzazioni gli immobili ricadenti all’interno <strong>di</strong> detta localizzazione.<br />
5. La <strong>di</strong>sciplina degli interventi commerciali all’interno degli addensamenti e delle localizzazioni è<br />
contenuta nelle presenti <strong>norme</strong>.<br />
66
6. Nelle aree urbanistiche che non rientrano nelle categorie precedenti e nelle quali il PRGC<br />
ammette la destinazione d'uso commercio al dettaglio è possibile l'inse<strong>di</strong>amento dei soli negozi<br />
<strong>di</strong> vicinato (superficie <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta fino a 150 mq). Non è in nessun caso ammesso l’autonomo<br />
riconoscimento <strong>di</strong> ulteriori addensamenti e localizzazioni oltre a quelle <strong>di</strong> cui alla deliberazione<br />
consiliare avente per oggetto “D.Lgs 31 marzo 1998 n°114, L.R. 28/99, D.C.R.563-13414/99<br />
approvazione dei criteri per il riconoscimento delle zone <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amento commerciale e per il<br />
rilascio dell’autorizzazione per l’esercizio del commercio al dettaglio su aree private”; per<br />
l’in<strong>di</strong>viduazione futura <strong>di</strong> altri addensamenti e/o localizzazioni ovvero <strong>di</strong> estensione e/o<br />
ampliamento <strong>di</strong> localizzazioni già in<strong>di</strong>viduate, si provvederà con apposito provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong><br />
competenza del Consiglio Comunale.<br />
7. Per interventi <strong>di</strong> ampliamento superiore al 20%, <strong>di</strong> nuovo impianto o <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fica della tipologia<br />
della struttura <strong>di</strong>stributiva in aree L1, o per interventi <strong>di</strong> trasformazione della tipologia della<br />
struttura <strong>di</strong>stributiva in aree A1 è fatto obbligo <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> S.U.E.<br />
8. E' fatto salvo il <strong>di</strong>ritto degli operatori commerciali in attività o dei loro aventi causa, in assenza <strong>di</strong><br />
mo<strong>di</strong>fiche urbanistiche eccedenti l’intervento <strong>di</strong> manutenzione straor<strong>di</strong>naria ai locali sede<br />
dell'attività ed all'autorizzazione amministrativa per l'esercizio del commercio, a proseguire<br />
l'attività stessa con le medesime modalità utilizzate fino a quella data.<br />
Art. 63 - Parcheggi<br />
1. Lo standard minimo per parcheggi pubblici è stabilito nella misura prevista e nei casi previsti<br />
dall'art. 21, comma 1, numero 3), della L.R. 56/77 s.m.i..<br />
2. Fatto salvo quanto previsto al comma 1 del presente articolo, lo standard relativo al fabbisogno<br />
totale <strong>di</strong> posti a parcheggio pubblico è determinato nella misura del 50% del fabbisogno <strong>di</strong> posti<br />
a parcheggio e conseguente superficie ottenuta dall'applicazione della tabella <strong>di</strong> cui al<br />
successivo comma 3 e <strong>di</strong> quanto previsto ai successivi commi 4 e 6.<br />
3. Il fabbisogno totale <strong>di</strong> posti a parcheggio è calcolato secondo i parametri della successiva<br />
tabella:<br />
PARAMETRI PER IL CALCOLO DEL FABBISOGNO TOTALE DI POSTI A PARCHEGGIO<br />
TIPOLOGIE DELLE<br />
STRUTTURE DISTRIBUTIVE<br />
SUPERFICIE DI VENDITA<br />
MQ. (S)<br />
METODO DI CALCOLO<br />
DEL NUMERO DI POSTI<br />
PARCHEGGIO (N)<br />
M-SAM2 ( * ) 400-900 N = 35+0,05(S-400)<br />
M-SAM3 901-1500 N = 60+0,10(S-900)<br />
G-SM1 FINO A 4500 N = 245+0,20(S-2500) ( ** )<br />
G-SM2<br />
G-SM3<br />
G-SM4<br />
OLTRE 4500<br />
N = 645+0,25(S-4500)<br />
M-SE2-3- 401-2500 N = 0,045xS<br />
G-SE 1<br />
G-SE 2<br />
G-SE 3<br />
G-SE 4<br />
DA 1501 A OLTRE 6000<br />
N = 40+0,08(S-900)<br />
M-CC 151-1500 NCC = N+N’ ( *** )<br />
67
G-CC1<br />
FINO A 12000 NCC = N+N’ ( *** )<br />
G-CC2<br />
G-CC3 FINO A 18000<br />
NCC = (N+N’)x1,5 ( *** )<br />
G-CC4 OLTRE 18000<br />
(*) Gli esercizi commerciali con superficie <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta inferiore a mq. 400 devono sod<strong>di</strong>sfare la<br />
prescrizione <strong>di</strong> cui al comma 1 del presente articolo.<br />
(**) Nei Comuni con meno <strong>di</strong> 10.000 abitanti le gran<strong>di</strong> strutture con meno <strong>di</strong> mq. 2.500 <strong>di</strong><br />
ven<strong>di</strong>ta sono trattate come me<strong>di</strong>e strutture alimentari e/o miste da mq. 1.801 a mq. 2.500.<br />
(***) N è calcolato sommando il fabbisogno <strong>di</strong> ciascuna delle me<strong>di</strong>e e gran<strong>di</strong> strutture <strong>di</strong><br />
ven<strong>di</strong>ta presenti nel centro commerciale.<br />
N' è uguale a 0,12 x S', dove S' è il totale della superficie <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta degli altri negozi presenti<br />
nel centro commerciale.<br />
4. Per gli esercizi <strong>di</strong> vicinato, ubicati nell’addensamento A1, non è richiesto il sod<strong>di</strong>sfacimento <strong>di</strong><br />
fabbisogno <strong>di</strong> posti a parcheggio previsto dal precedente comma 3; è comunque fatto salvo<br />
quanto prescritto dall'art. 21, comma 1, numero 3), della L.R. 56/1977 e s.m.i..<br />
5. Per i centri commerciali il fabbisogno totale <strong>di</strong> posti auto è calcolato sommando il fabbisogno <strong>di</strong><br />
ciascuna delle me<strong>di</strong>e e/o gran<strong>di</strong> strutture <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta presenti nel complesso e quello derivante<br />
da esercizi commerciali con superficie <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta inferiore a 401 mq, calcolato nella misura <strong>di</strong> 12<br />
posti auto ogni 100 mq <strong>di</strong> superficie <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta; per i centri commerciali al cui interno sono<br />
previsti pubblici esercizi o impianti destinati allo svago e al tempo libero per una superficie utile<br />
complessiva non superiore al 20% della superficie <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta del centro, il fabbisogno <strong>di</strong> posti a<br />
parcheggio e la relativa superficie non subisce incrementi; per superfici eccedenti il suddetto<br />
20% è obbligatorio un incremento del fabbisogno nella misura <strong>di</strong> un posto a parcheggio ogni 20<br />
mq;<br />
6. Gli stalli dei parcheggi <strong>di</strong> cui al presente articolo devono avere <strong>di</strong>mensione minima <strong>di</strong> m<br />
2,50X5,00; il coefficiente <strong>di</strong> trasformazione in superficie (mq) <strong>di</strong> ciascun posto parcheggio è pari<br />
a:<br />
• 26 mq comprensivi della viabilità interna e <strong>di</strong> accesso qualora situati al piano <strong>di</strong> campagna;<br />
• 28 mq comprensivi della viabilità interna e <strong>di</strong> accesso qualora situati nella struttura degli e<strong>di</strong>fici<br />
o in apposite strutture pluripiano.<br />
7. Il fabbisogno totale <strong>di</strong> posti a parcheggio e <strong>di</strong> superficie, da computare in relazione alla<br />
superficie <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta delle tipologie <strong>di</strong> strutture <strong>di</strong>stributive, nel rispetto delle <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui<br />
al presente articolo, è obbligatorio e non derogabile ai fini del rilascio delle autorizzazioni<br />
commerciali e dei permessi <strong>di</strong> costruire. Non è in ogni caso consentita la monetizzazione dello<br />
standard dovuto per parcheggi pubblici relativi a inse<strong>di</strong>amenti <strong>di</strong> me<strong>di</strong>e e gran<strong>di</strong> strutture <strong>di</strong><br />
ven<strong>di</strong>ta; tale norma prevale su quanto eventualmente in<strong>di</strong>cato nelle tabelle relative alle singole<br />
aree <strong>di</strong> intervento. La quota <strong>di</strong> posti a parcheggio e relativa superficie, non soggetta alle <strong>norme</strong><br />
dell’art. 21, commi 1 e 2, L.R. 56/77 s.m.i. e dal comma 2 del presente articolo, è reperita in<br />
aree private anche destinate a parcheggi pertinenziali (l'art. 41 sexies, Legge 17.8.1942 n.<br />
1150, così come mo<strong>di</strong>ficato dalla L. 24.3.1989, n. 122).<br />
8. Ai sensi dell'articolo 21, comma 4, L.R. 56/1977 e s.m.i., ai fini degli standard e del fabbisogno<br />
<strong>di</strong> posti a parcheggio pubblico <strong>di</strong> cui al presente articolo, sono computabili, oltre alle aree<br />
cedute alla Pubblica Amministrazione, anche quelle private per le quali è previsto<br />
l'assoggettamento ad uso pubblico <strong>di</strong>sciplinato con convenzione o atto unilaterale nelle<br />
proporzioni definite dalle presenti <strong>norme</strong> o da strumenti urbanistici esecutivi.<br />
9. Le aree da a<strong>di</strong>bire a parcheggio pubblico potranno anche essere parzialmente o<br />
completamente interrate oppure realizzate in strutture multipiano.<br />
68
Art. 64 - Verifiche <strong>di</strong> impatto ambientale sulla viabilita’<br />
1. Il rilascio delle autorizzazioni commerciali per nuove aperture, trasferimenti ed ampliamenti,<br />
anche nell’ambito <strong>di</strong> riutilizzazione <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici esistenti, per superfici <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta superiori a 1.800<br />
mq è subor<strong>di</strong>nata a valutazione <strong>di</strong> impatto sulla viabilità dell’area e da stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> dettaglio dei<br />
no<strong>di</strong>, con verifica funzionale degli stessi per un’idonea organizzazione delle intersezioni viarie e<br />
degli svincoli <strong>di</strong> immissione sulla rete stradale interessata, in funzione della classe <strong>di</strong><br />
appartenenza dei singoli tronchi, della capacità degli stessi e dei previsti livelli <strong>di</strong> servizio. In<br />
particolare devono essere considerati:<br />
a) il movimento indotto <strong>di</strong> veicoli commerciali e le relative problematiche <strong>di</strong> carico e<br />
scarico, specialmente se comportano la sosta su suolo pubblico, che deve essere<br />
regolamentata;<br />
b) il movimento indotto <strong>di</strong> vetture private, calcolato assumendo, convenzionalmente, un<br />
flusso viario, in ora <strong>di</strong> punta pari a 1,2 volte la capienza del parcheggio (<strong>di</strong> <strong>di</strong>mensione<br />
conforme al precedente articolo 46), sia in entrata sia in uscita;<br />
c) il traffico or<strong>di</strong>nario, assumendo il maggior valore (depurato dalle stagionalità) stimato<br />
dalla ore 18 alle ore 19 del venerdì e sabato;<br />
d) l’organizzazione e la portata degli accessi.<br />
2. Ogni domanda <strong>di</strong> autorizzazione per me<strong>di</strong>a o grande struttura <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta dovrà essere corredata<br />
anche <strong>di</strong> uno stu<strong>di</strong>o economico che comprenda:<br />
• una valutazione sulla <strong>di</strong>namica della concorrenza e sulla formazione dei prezzi <strong>di</strong><br />
mercato;<br />
• il bilancio occupazionale;<br />
• i cambiamenti previsti sul servizio reso al consumatore.<br />
3. Lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto ambientale deve comprendere anche la verifica e le conseguenti proposte<br />
<strong>di</strong> iniziative aventi lo scopo <strong>di</strong> promuovere la formazione <strong>di</strong> spazi pubblici collettivi in prossimità<br />
delle me<strong>di</strong>e e gran<strong>di</strong> strutture <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta.<br />
4. Per le aree a destinazione commerciale, gli accessi alle singole aree ed ai comparti debbono<br />
essere razionalizzati in relazione ai flussi <strong>di</strong> traffico in modo da evitare l’immissione <strong>di</strong>retta <strong>di</strong><br />
singoli inse<strong>di</strong>amenti sulla Viabilità <strong>di</strong> II e III livello.<br />
5. Sono fatte salve le <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui agli articoli 26-27 dell’Allegato A alla D.C.R. n. 563-13414<br />
del 29.10.1999<br />
Art. 65 - Ammissibilita’ dell’inse<strong>di</strong>amento delle strutture <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta al dettaglio<br />
nelle aree <strong>di</strong> PRGC.<br />
1. Gli esercizi <strong>di</strong> vicinato, non organizzati in centri commerciali e/o inse<strong>di</strong>ati in gran<strong>di</strong> e me<strong>di</strong>e<br />
strutture <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta, sono inse<strong>di</strong>abili in tutte le aree <strong>di</strong> P.R.G. quando consentito; nelle aree e<br />
negli ambiti residenziali <strong>di</strong> conservazione è consentita la realizzazione <strong>di</strong> nuove superfici <strong>di</strong><br />
ven<strong>di</strong>ta maggiori <strong>di</strong> 150 mq ricavate nell’ambito <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> sostituzione e/o ristrutturazione<br />
solo in <strong>attuazione</strong> <strong>di</strong> Piani <strong>di</strong> Recupero o Piani Particolareggiati, nonché, senza S.U.E. ove<br />
consentito dalle tabelle delle aree <strong>di</strong> riferimento, la realizzazione <strong>di</strong> nuove superfici <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta<br />
inferiori a tale limite e gli ampliamenti <strong>di</strong> quelle preesistenti connesse ad interventi <strong>di</strong><br />
manutenzione or<strong>di</strong>naria, straor<strong>di</strong>naria, restauro/risanamento conservativo e ristrutturazione,<br />
purché realizzate senza compromissione delle partiture delle facciate con apertura <strong>di</strong> nuove<br />
vetrine.<br />
2. La tabella della compatibilità tipologica che segue determina le caratteristiche <strong>di</strong>mensionali e<br />
merceologiche dei singoli inse<strong>di</strong>amenti commerciali ammessi nelle <strong>di</strong>verse zone. Ai sensi<br />
dell'art.16 del criteri regionali non è stabilita alcuna limitazione allo sviluppo complessivo<br />
69
dell'offerta commerciale nel <strong>Comune</strong>, per zona <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amento e per settore merceologico nel<br />
rispetto <strong>di</strong> quanto stabilito dalla successiva tabella:<br />
TIPOLOGIA<br />
DELLE<br />
STRUTTURE<br />
DISTRIBUTIVE<br />
SUPERFICI<br />
E DI<br />
VENDITA<br />
(mq)<br />
ADDENSAMENTI<br />
LOCALIZZAZIONI<br />
A.1. A.3. A.4. A.5. L.1. L.2.<br />
VICINATO Fino a 150 SI SI SI SI SI SI (1)<br />
M-SAM1 151-250 SI SI SI NO SI NO<br />
M-SAM2 251-900 SI SI SI NO SI NO<br />
M-SAM3 901-1500 NO SI NO NO SI SI<br />
M-SE1 151-400 SI SI SI SI SI SI<br />
M-SE2 401-900 SI SI SI SI SI SI<br />
M-SE3 901-1500 NO NO NO SI SI SI<br />
M-CC 151-1500 SI SI NO NO SI SI<br />
G-SM1 1501-4500 NO NO NO SI (5) SI (4) NO<br />
G-SM2 4501-7500 NO NO NO NO NO NO<br />
G-SM3 7501-12000 NO NO NO NO NO NO<br />
G-SM4 >12000 NO NO NO NO NO NO<br />
G-SE1 1501-3500 NO NO NO SI NO SI (2)<br />
G-SE2 3501-4500 NO NO NO NO NO NO<br />
G-SE3 4501-6000 NO NO NO NO NO NO<br />
G-SE4 >6000 NO NO NO NO NO NO<br />
G-CC1 Fino a 6000 NO SI (2) NO SI (3) SI (2) SI<br />
G-CC2 6001-12000 NO NO NO NO NO NO<br />
G-CC3<br />
12001-<br />
18000<br />
NO NO NO NO NO NO<br />
G-CC4 >18000 NO NO NO NO NO NO<br />
A1 = Addensamenti storici rilevanti<br />
A3 = Addensamenti commerciali urbani forti<br />
A4 = Addensamenti commerciali urbani minori (o deboli)<br />
A5 = Addensamenti commerciali extraurbani (arteriali)<br />
L1 = Localizzazioni commerciali urbane non addensate<br />
L2 = Localizzazioni commerciali urbano-periferiche non addensate<br />
NOTE:<br />
(1) Solo nei centri commerciali compatibili con le presenti tabelle<br />
(2) Solo fino a mq. 3.000<br />
(3) Solo nel caso <strong>di</strong> centri commerciali sequenziali <strong>di</strong> cui all’articolo 6, comma 2, lettera b)<br />
(4) Solo fino a mq. 1.800<br />
(5) Solo fino a mq. 2.500<br />
70
3. L’ingresso principale delle strutture commerciali compatibili ai sensi <strong>di</strong> questo articolo deve<br />
essere ubicato nell’addensamento; nel caso delle localizzazioni, deve essere compreso nel<br />
perimetro.<br />
Art. 66 - Contestualita’ delle autorizzazioni commerciali e dei permessi <strong>di</strong><br />
costruire<br />
1. I permessi <strong>di</strong> costruire relativi alle me<strong>di</strong>e strutture <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta sono rilasciati, nel rispetto <strong>di</strong><br />
quanto è previsto dalla L.R. 56/77 e s.m.i., preferibilmente in modo contestuale alle<br />
autorizzazioni commerciali nel caso <strong>di</strong> interventi con superficie lorda non superiore a 4000 mq;<br />
negli altri casi il rilascio del permesso <strong>di</strong> costruire e del provve<strong>di</strong>mento conclusivo è subor<strong>di</strong>nato<br />
all’acquisizione urbanistica regionale.<br />
2. I permessi <strong>di</strong> costruire relativi alle gran<strong>di</strong> strutture <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta devono essere rilasciati entro<br />
novanta giorni dalla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione dalla determinazione<br />
assunta dalla conferenza <strong>di</strong> servizi, che abbia espresso parere favorevole sulla domanda <strong>di</strong><br />
autorizzazione commerciale in conformità alla decisione <strong>di</strong> rilascio dell’autorizzazione<br />
urbanistica regionale prevista dalla L.R. 56/77 e s.m.i. assunta con provve<strong>di</strong>mento espresso<br />
fatti salvi eventuali adempimenti a carico dei richiedenti.<br />
Art. 67 - Salvaguar<strong>di</strong>a dei beni culturali e ambientali<br />
1. Le attività commerciali si svolgono nel rigoroso rispetto dei beni culturali e ambientali in<strong>di</strong>viduati<br />
ai sensi dell’articolo 24 della L.R. 56/77 e s.m.i., secondo le finalità in<strong>di</strong>cate dall’articolo 6 del<br />
D.lgs. 114/98.<br />
2. La nuova apertura, il trasferimento <strong>di</strong> sede, la variazione della superficie <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> esercizi<br />
commerciali in sede fissa che comportino interventi e<strong>di</strong>lizi su e<strong>di</strong>fici che ricadano nelle aree <strong>di</strong><br />
conservazione e negli ambiti <strong>di</strong> conservazione in<strong>di</strong>viduati dal vigente PRGC, sono assoggettate<br />
alle <strong>di</strong>sposizioni particolari <strong>di</strong> carattere estetico-architettonico in<strong>di</strong>cate nelle presenti N.T.A., nel<br />
Regolamento E<strong>di</strong>lizio Comunale o in specifici strumenti <strong>di</strong> settore (Piano <strong>di</strong> decoro urbano,<br />
Piano del colore, ecc…).<br />
Art. 68 - Interventi per la valorizzazione degli addensamenti commerciali urbani<br />
1. Il <strong>Comune</strong>, nell’ambito del proprio addensamento commerciale A1, anche su proposta <strong>di</strong><br />
soggetti privati e/o con il loro concorso, può adottare specifici Programmi <strong>di</strong> Qualificazione<br />
Urbana (PQU) allo scopo <strong>di</strong> rivitalizzare e tutelate lo sviluppo locale della rete <strong>di</strong>stributiva.<br />
2. I Programmi <strong>di</strong> Qualificazione Urbana possono prevedere interventi pubblici <strong>di</strong> carattere<br />
strutturale come esemplificati all’art. 18, comma 6 dell’Allegato A alla D.C.R. n. 563-13414 del<br />
29.10.1999.<br />
3. I Comuni, per realizzare gli interventi <strong>di</strong> carattere strutturale <strong>di</strong> cui al comma 2, utilizzano gli<br />
strumenti <strong>di</strong> pianificazione del territorio e <strong>di</strong> concertazione previsti dalla normativa nazionale e<br />
regionale vigente; in tal caso il programma <strong>di</strong> qualificazione urbana ne può costituire parte<br />
integrante e sostanziale.<br />
4. Al fine <strong>di</strong> incentivare gli interventi a carattere strutturale, il miglioramento e l’inserimento <strong>di</strong><br />
attività commerciali, i comuni possono prevedere abbattimenti degli oneri <strong>di</strong> urbanizzazione e<br />
stabilire la quota del contributo del costo <strong>di</strong> costruzione avendo riguardo alle finalità del<br />
presente articolo.<br />
5. Con l’adozione dei Programmi <strong>di</strong> Qualificazione Urbana, allo scopo <strong>di</strong> rivitalizzare e tutelare lo<br />
sviluppo locale della rete <strong>di</strong>stributiva, i comuni possono:<br />
a) esonerare l’attivazione delle me<strong>di</strong>e strutture <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta, entro il limite consentito dalla<br />
tabella delle compatibilità <strong>di</strong> cui all’art. 17 dell’Allegato A alla D.C.R. n. 563-13414 del<br />
71
29.10.1999, dalla verifica degli standard a parcheggio previsti previsti all’art. 25 dello<br />
stesso Allegato A, sempre che siano garantiti nell’ambito territoriale, oggetto del<br />
Programma <strong>di</strong> Qualificazione Urbana adeguati parcheggi pubblici e privati esistenti o in<br />
progetto;<br />
b) esonerare del tutto, o in ambiti delimitati, dall’obbligo <strong>di</strong> chiusura domenicale e festiva;<br />
c) esonerare del tutto, o in ambiti delimitati, dall’obbligo <strong>di</strong> chiusura infrasettimanale;<br />
d) <strong>di</strong>sciplinare l’apertura notturna degli esercizi con maggiore ampiezza rispetto agli altri<br />
addensamenti urbani;<br />
e) prevedre lo sviluppo <strong>di</strong> idonee merceologie, attraverso appositi stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> mercato, per<br />
innalzare la qualità degli addensamenti commerciali;<br />
f) prevedere l’organizzazione <strong>di</strong> idonee aree pubbliche da destinarsi alla realizzazione <strong>di</strong><br />
forme <strong>di</strong> mercato su area pubblica integrative, complementati e/o sostitutive del<br />
commercio al dettaglio in sede fissa;<br />
g) <strong>di</strong>sporre il <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> determinate merceologie, qualora questo costituisca un<br />
grave ed evidente contrasto con la tutela dei valori artistici, culturali, storici ed ambientali<br />
locali, sempre che ciò non inibisca lo sviluppo del commercio e della libera concorrenza<br />
fra varie tipologie commerciali;<br />
h) stabilire priorità o obblighi <strong>di</strong> contestualità <strong>di</strong> realizzazione delle iniziative programmate;<br />
i) sottoporre le comunicazioni <strong>di</strong> apertura degli esercizi <strong>di</strong> vicinato alle procedure <strong>di</strong><br />
valutazione <strong>di</strong> impatto <strong>di</strong> cui agli articoli 23, 26 e 27 dell’Allegato A alla D.C.R. n. 563-<br />
13414 del 29.10.1999;<br />
j) ecludere gli esercizi commerciali esistenti dalle possibilità previste dagli articoli 15 e 21<br />
dell’Allegato A alla D.C.R. n. 563-13414 del 29.10.1999, per quanto concerne il<br />
trasferimento e l’accorpamento <strong>di</strong> altre zone <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amento commerciale.<br />
72
INDICE<br />
TITOLO I - DISPOSIZIONI GENERALI ................................................................... 2<br />
CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI ............................................................................................... 2<br />
Art. 1 - Applicazione del P.R.G................................................................................................ 2<br />
Art. 2 - Sistemazione urbanistica............................................................................................. 2<br />
Art. 3 - Attività in corso e autorizzazioni temporanee.............................................................. 2<br />
Art. 4 - Elaborati costituenti il progetto <strong>di</strong> P.R.G...................................................................... 3<br />
TITOLO II - ATTUAZIONE DEL P.R.G. .................................................................. 5<br />
CAPO I - STRUMENTI URBANISTICI E AMMINISTRATIVI........................................................ 5<br />
Art. 5 - Strumenti urbanistici ed amministrativi per l'<strong>attuazione</strong> del Piano Regolatore Generale .5<br />
Art. 6 - Il Programma <strong>di</strong> Attuazione ......................................................................................... 6<br />
Art. 7 - Concessione e autorizzazione .................................................................................... 6<br />
Art. 8 - Con<strong>di</strong>zioni per il rilascio <strong>di</strong> concessione o <strong>di</strong> autorizzazione ...................................... 7<br />
CAPO II - PARAMETRI URBANISTICI ED EDILIZI.......................................................................... 9<br />
Art. 9 - Parametri urbanistici.................................................................................................... 9<br />
Art. 10 - Parametri e<strong>di</strong>lizi ........................................................................................................... 9<br />
Art. 11 - Osservanza dei valori parametrici ed applicazione degli in<strong>di</strong>ci................................. 11<br />
TITOLO III - CLASSI DI DESTINAZIONE E DI INTERVENTO ............ 12<br />
CAPO I - DEFINIZIONI.................................................................................................................... 12<br />
Art. 12 - Classi e sottoclassi <strong>di</strong> destinazione d'uso del suolo.................................................. 12<br />
CAPO II - DEFINIZIONI................................................................................................................... 13<br />
Art. 13 - Classi <strong>di</strong> intervento .................................................................................................... 13<br />
Art. 13* - Normativa transitoria ............................................................................................. 14<br />
CAPO III - AREE DESTINATE ALLA RESIDENZA ........................................................................ 16<br />
Art. 14 - Aree destinate ad usi residenziali.............................................................................. 16<br />
Art. 15 - Aree <strong>di</strong> recupero ........................................................................................................ 16<br />
Art. 16 - Aree già strutturate per interventi <strong>di</strong> completamento e/o rior<strong>di</strong>no (1D - 1E) -della tav.<br />
11 in scala 1:2000....................................................................................................................... 19<br />
Art. 17 - Aree già <strong>di</strong> nuovo impianto confermate (1.F.) ........................................................... 21<br />
Art. 18 - Aree compromesse da interventi improprii (1G) ....................................................... 23<br />
Art. 18 bis - Aree residenziali <strong>di</strong> espansione (1 PE)............................................................. 24<br />
CAPO IV - AREE DESTINATE AD IMPIANTI INDUSTRIALI, ARTIGIANALI E COMMERCIALI27<br />
Art. 19 - Aree destinate ad impianti produttivi industriali e artigianali ..................................... 27<br />
Art. 20 - Aree ed impianti produttivi......................................................................................... 27<br />
Art. 20 bis - Area 2A 23*....................................................................................................... 31<br />
Art. 20 ter - Area 2A 26 ........................................................................................................ 31<br />
Art. 21 - Aree ed impianti commerciali (2.D.) .......................................................................... 31<br />
Art. 22 - Impianti produttivi esistenti ubicati in zone improprie (2.E.) ...................................... 33<br />
CAPO V - AREE DESTINATE ALLE ATTIVITA' AGRICOLE ......................................................... 34<br />
Art. 23 - Aree produttive agricole (3.A.)................................................................................... 34<br />
Art. 24 - Annucleamenti rurali (3.B.)........................................................................................ 36<br />
Art. 25 - Aree agricole improprie (3.C.) ................................................................................... 36<br />
CAPO VI - AREE PER ATTREZZATURE E SERVIZI DI INTERESSE LOCALE........................... 38<br />
Art. 26 - 4A - 4B - 4C - 4D Aree per attrezzature e servizi <strong>di</strong> interesse locale in inse<strong>di</strong>amenti<br />
residenziali .................................................................................................................................. 38<br />
Art. 27 - 4E - Aree per attrezzature e servizi <strong>di</strong> interesse locale in inse<strong>di</strong>amenti produttivi<br />
(industriali 2A e artigianali 2B) .................................................................................................... 42<br />
Art. 27 bis - 4F - Aree per attrezzature e servizi <strong>di</strong> interesse locale in inse<strong>di</strong>amenti<br />
commerciali (2D)......................................................................................................................... 44<br />
Art. 27 ter - 4G - Area destinata a realizzazione del nuovo peso pubblico ......................... 44<br />
Art. 28 - Impianti e attrezzature tecnologiche.......................................................................... 44<br />
CAPO VIII - AREE A DESTINAZIONE SPECIALE......................................................................... 45<br />
73
Art. 30 - 6C - Area per impianti sportivi privati ........................................................................ 45<br />
Art. 31 - 6.A. - Aree a parco privato, <strong>di</strong> contorno, ine<strong>di</strong>ficabili................................................. 45<br />
Art. 32 - 6.B. - Aree per strutture turistico-ricettive.................................................................. 46<br />
Art. 32 bis - 6E - Area per infrastrutture autostradali ........................................................... 46<br />
CAPO IX - AREE DESTINATE ALLA VIABILITA' ED ACCESSIBILITA' .................................... 47<br />
Art. 33 - Aree per il trasporto pubblico e infrastrutture per la circolazione.............................. 47<br />
CAPO X - AREA DI SALVAGUARDIA AMBIENTALE .................................................................... 48<br />
Art. 34 - Vincolo idrogeologico ................................................................................................ 48<br />
Art. 34 bis - Vincolo ambientale. Valle dei Savi.................................................................... 48<br />
Art. 34 ter - Terre gravate da usi civici................................................................................. 48<br />
Art. 35 - Indagini geologiche e geotecniche - Aree <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssesto............................................... 48<br />
Art. 35bis – Anagrafe dei Siti da Bonificare – Distributore <strong>di</strong> carburante............................. 49<br />
PARTE SECONDA ............................................................................................................................. 50<br />
TITOLO IV - TIPI E VINCOLI DI INTERVENTO ................................................................................. 50<br />
CAPO I - TIPI DI INTERVENTO ..................................................................................................... 50<br />
Art. 36 - Norme generali per gli interventi sul patrimonio e<strong>di</strong>lizio esistente ............................ 50<br />
Art. 37 - Tipi <strong>di</strong> intervento sul patrimonio e<strong>di</strong>lizio esistente ..................................................... 50<br />
Art. 37 bis - Installazione delle verande mobili..................................................................... 51<br />
Art. 37 ter - Recinzioni ......................................................................................................... 52<br />
Art. 38 - Interventi e<strong>di</strong>lizi <strong>di</strong> nuova costruzione........................................................................ 52<br />
Art. 38 bis - Eliminazione barriere architettoniche ............................................................... 53<br />
Art. 39 - E<strong>di</strong>fici esistenti ricadenti nelle fasce <strong>di</strong> rispetto ......................................................... 53<br />
Art. 40 - Ampliamento <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici esistenti ................................................................................. 53<br />
Art. 41 - Aree a verde privato .................................................................................................. 53<br />
Art. 42 - Autorimesse............................................................................................................... 54<br />
Art. 43 - Aree <strong>di</strong> parcheggio .................................................................................................... 54<br />
CAPO II - VINCOLI DI INTERVENTO............................................................................................. 55<br />
Art. 44 - Autorizzazione all'inse<strong>di</strong>amento industriale e commerciale ...................................... 55<br />
Art. 45 - Opere in aree attigue a strade provinciali e statali .................................................... 55<br />
Art. 46 - Accessi controllati...................................................................................................... 55<br />
Art. 47 - Vincoli ai sensi della L. 1089/1939 ............................................................................ 55<br />
Art. 48 - Vincolo ai sensi della Legge 1497/1939.................................................................... 55<br />
Art. 49 - Conservazione dei fronti e <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici specifici............................................................. 56<br />
Art. 50 - Aree e fasce <strong>di</strong> rispetto.............................................................................................. 56<br />
Art. 51 - Interventi <strong>di</strong> sistemazione del suolo .......................................................................... 57<br />
Art. 52 - Attività <strong>di</strong> coltivazione <strong>di</strong> cave e torbiere e <strong>di</strong> escavazione dei corsi d'acqua............... 58<br />
Art. 52 bis - Discarica ........................................................................................................... 58<br />
TITOLO V - NORME FINALI E TRANSITORIE.................................................................................. 60<br />
CAPO I - NORME FINALI ............................................................................................................... 60<br />
Art. 53 - Deroghe..................................................................................................................... 60<br />
Art. 54 - Norme in contrasto .................................................................................................... 60<br />
CAPO II - NORME TRANSITORIE ................................................................................................. 61<br />
Art. 55 - Domanda <strong>di</strong> concessione .......................................................................................... 61<br />
Art. 56 - Tipologie e<strong>di</strong>lizie ........................................................................................................ 62<br />
Art. 57 - Requisiti <strong>di</strong> abitabilità................................................................................................. 62<br />
Art. 58 - Norme transitorie ....................................................................................................... 62<br />
TITOLO VI - INSEDIAMENTI COMMERCIALI PER LA VENDITA AL DETTAGLIO SOGGETTI ALLA<br />
DISCIPLINA DI CUI AL D.LGS 114/1998 .......................................................................................... 64<br />
Art. 59 - Classificazione ed ambito <strong>di</strong> applicazione ............................................................ 64<br />
Art. 60 - Definizioni.............................................................................................................. 64<br />
Art. 61 - Classificazione delle tipologie <strong>di</strong> strutture <strong>di</strong>stributive e destinazione d’uso del<br />
commercio al dettaglio ................................................................................................................ 65<br />
Art. 62 - Riconoscimento delle zone <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amento commerciale ................................... 66<br />
Art. 63 - Parcheggi .............................................................................................................. 67<br />
Art. 64 - Verifiche <strong>di</strong> impatto ambientale sulla viabilita’........................................................... 69<br />
74
Art. 65 - Ammissibilita’ dell’inse<strong>di</strong>amento delle strutture <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta al dettaglio nelle aree <strong>di</strong><br />
PRGC. 69<br />
Art. 66 - Contestualita’ delle autorizzazioni commerciali e dei permessi <strong>di</strong> costruire ............. 71<br />
Art. 67 - Salvaguar<strong>di</strong>a dei beni culturali e ambientali.............................................................. 71<br />
Art. 68 - Interventi per la valorizzazione degli addensamenti commerciali urbani.................. 71<br />
75