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Biografia di Marlaena Kessick - Comuni in Rete

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<strong>Biografia</strong> <strong>di</strong> <strong>Marlaena</strong> <strong>Kessick</strong> (A cura <strong>di</strong> GianLuca Petrucci)<br />

<strong>Marlaena</strong> <strong>Kessick</strong> è nata il 14 ottobre del 1935 a New York, figlia <strong>di</strong> Dorothy Noble, viol<strong>in</strong>ista italo-<strong>in</strong>glese, e <strong>di</strong> Edward<br />

<strong>Kessick</strong>, <strong>in</strong>gegnere progettista slavo-tedesco, <strong>di</strong>lettante <strong>di</strong> viol<strong>in</strong>o. La tra<strong>di</strong>zione musicale era patrimonio comune <strong>di</strong><br />

entrambe le famiglie dei genitori.<br />

Il nonno <strong>di</strong> Dorothy, John Swann, era un viol<strong>in</strong>ista <strong>di</strong>plomato al Conservatorio <strong>di</strong> Leipzig, <strong>di</strong>rettore dell'Orchestra<br />

d'archi del Palace Pier <strong>di</strong> Brighton (Sussex, Inghilterra), ed <strong>in</strong> seguito aveva ricoperto il ruolo <strong>di</strong> Prima Cornetta della<br />

Banda Reale della regi na Vittoria; il padre <strong>di</strong> Edward, suonatore <strong>di</strong> grancassa, era stato per molti anni nella Banda<br />

Militare del Kaiser Wilhelm.<br />

Con questa premessa è facile comprendere come <strong>Marlaena</strong> abbia avuto un <strong>in</strong>izio musicale estremamente precoce. Già<br />

all'età <strong>di</strong> due anni le vennero impartite, dalla madre, le prime lezioni <strong>di</strong> teoria e a tre anni suonava gli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Leopold<br />

Auer con un viol<strong>in</strong>o <strong>di</strong> misura se<strong>di</strong>cesimo. La madre, oltre ad essere un'ottima <strong>di</strong>datta e artista <strong>di</strong> pregio, aveva<br />

effettuato anche stu<strong>di</strong> nel campo della psicologia e riusci a suscitare e mantenere vivo l'<strong>in</strong>teresse nella bamb<strong>in</strong>a per<br />

uno strumento <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà come il viol<strong>in</strong>o, portandola ad eseguire, all'età <strong>di</strong> sette anni, stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sevcik e Rode.<br />

Arrivò però il momento <strong>in</strong> cui <strong>Marlaena</strong> ebbe bisogno <strong>di</strong> una guida che non fosse più l'affettuosa presenza materna per<br />

poter esercitare, con più soggezione e <strong>di</strong>scipl<strong>in</strong>a, il necessario perfezionamento. La bamb<strong>in</strong>a cont<strong>in</strong>uò dunque lo stu<strong>di</strong>o<br />

del viol<strong>in</strong>o con il primo viol<strong>in</strong>o dell'orchestra Filarmonica <strong>di</strong> New York, che pre<strong>di</strong>sse per lei una brillante carriera.<br />

Estremamente dotata <strong>in</strong>tellettualmente, <strong>Marlaena</strong> a c<strong>in</strong>que anni aveva già preso parte come attrice a una trasmissione<br />

ra<strong>di</strong>ofonica per i giovani alla NBC.<br />

Ogni domenica matt<strong>in</strong>a doveva leggere il copione <strong>di</strong> uno sketch comico. Cont<strong>in</strong>uò questa attività per sei anni. In<br />

questo periodo, oltre allo stu<strong>di</strong>o della musica e della danza classica sotto la guida <strong>di</strong> miss Curtis alla scuola del<br />

Metropolitan <strong>di</strong> New York, <strong>Marlaena</strong> seguì lo stu<strong>di</strong>o delle materie scolastiche a casa con la madre, e quando le autorità<br />

del Provve<strong>di</strong>torato agli Stu<strong>di</strong> scoprirono che, pur avendo sette anni, non era mai stata iscritta ad una scuola<br />

elementare, la sottoposero a una serie <strong>di</strong> esami per stabilire se ammetterla al primo o al secondo anno. Invece, gli<br />

stu<strong>di</strong> <strong>in</strong>trapresi con la madre l'avevano portata talmente avanti da classificarla pronta per la scuola me<strong>di</strong>a. Per evitare<br />

<strong>di</strong> <strong>in</strong>serire una bamb<strong>in</strong>a <strong>di</strong> sette anni <strong>in</strong> un gruppo <strong>di</strong> ragazzi più gran<strong>di</strong> le fu concesso <strong>di</strong> non iscriversi ad alcuna<br />

scuola.<br />

Cont<strong>in</strong>uò così gli stu<strong>di</strong> a casa e, avendo tempo a <strong>di</strong>sposizione, si de<strong>di</strong>cò anche allo stu<strong>di</strong>o del pianoforte e<br />

dell'armonia. Tuttavia la sua grande passione <strong>in</strong> quegli anni era il canto. Ascoltava per ore ed ore le romanze liriche<br />

<strong>in</strong>cise dalla Tetrazz<strong>in</strong>i, Lucrezia Bori, e dalla pre<strong>di</strong>letta Amelita Galli Curci, e il suo più grande sogno era<br />

quello <strong>di</strong> cantare. Con il piccolo stipen<strong>di</strong>o datole dal padre comprava gli spartiti, e voleva a tutti i costi imparare le arie<br />

preferite ("Una voce poco fa" dal Barbiere <strong>di</strong> Siviglia, la "Scena della pazzia" dalla Lucia <strong>di</strong> Lammermoor, ecc. ). La<br />

famiglia<br />

decise <strong>di</strong> portarla da una grande cantante per un parere. A otto anni <strong>Marlaena</strong> cantò <strong>in</strong> francese, accompagnandosi al<br />

pianoforte, "Fleurs des Alpes" <strong>di</strong> Weckrl<strong>in</strong> per Mme. Frances Alda che per 20 anni fu prima donna alla Metropolitan<br />

Opera <strong>di</strong> New York assieme a Caruso. La prova fu positiva e Alda promise che quando <strong>Marlaena</strong> avesse raggiunto i 14<br />

anni le avrebbe impartito lezioni gratuitamente. Doveva nel frattempo evitare <strong>di</strong> esercitare la voce ed <strong>in</strong>terrompere lo<br />

stu<strong>di</strong>o del viol<strong>in</strong>o che poteva, per la sua posizione, far curvare le corde vocali. a sfavore dei futuri risultati.<br />

<strong>Marlaena</strong> accolse con sollievo la nuova libertà (stu<strong>di</strong>ava viol<strong>in</strong>o quattro ore al giorno), però non potendo più cantare<br />

liberamente né suonare <strong>in</strong> orchestra (a Greenwich Village partecipava all'Orchestra S<strong>in</strong>fonica <strong>di</strong> giovani che provava<br />

due volte alla settimana) ne sentiva la mancanza. Avvantaggiata da una prontissima lettura a prima vista e<br />

dall'orecchio assoluto com<strong>in</strong>ciò a pensare alla possibilità <strong>di</strong> sostituire il viol<strong>in</strong>o con un altro strumento.<br />

Nel frattempo il padre, che lavorava per la General Motors, fu trasferito sulla costa occidentale degli Stati Uniti e la<br />

famiglia si stabilì a Hollywood. A un<strong>di</strong>ci anni <strong>Marlaena</strong> venne ammessa al primo anno <strong>di</strong> liceo all'Hollywood High<br />

School, sostenendo poi l'esame <strong>di</strong> maturità a 15 anni. Nell'orchestra s<strong>in</strong>fonica della scuola mancava l'ottav<strong>in</strong>o, e<br />

<strong>Marlaena</strong> pensò che avrebbe potuto imparare a suonarlo. Così ebbe <strong>in</strong>izio lo stu<strong>di</strong>o del flauto che <strong>in</strong>traprese con un<br />

allievo del celebre Georges Barrère. In tre mesi suonava sia nell'orchestra che nella banda della scuola. Questa attività<br />

le piacque tanto che si mise a cercare altre orchestre dove potersi esercitare, e trovò per tre sere alla settimana<br />

altrettante orchestre s<strong>in</strong>foniche <strong>di</strong> giovani <strong>di</strong>lettanti con le quali suonare regolarmente.<br />

Il canto non fu <strong>di</strong>menticato, ma Alda era lontana e per lo stu<strong>di</strong>o del canto andò qu<strong>in</strong><strong>di</strong> dal cognato <strong>di</strong> Amelita Galli<br />

Curci che <strong>in</strong>segnava a Hollywood e che le fece stu<strong>di</strong>are il ruolo <strong>di</strong> Gilda nel Rigoletto. In questo periodo si de<strong>di</strong>cò molto<br />

anche allo sport preferito, l'equitazione, a sella <strong>in</strong>glese e anche a pelo, montando lungo i bellissimi sentieri della<br />

California del Sud. A 15 anni <strong>Marlaena</strong> entrò all'Università Chapman College <strong>di</strong> Los Angeles con borsa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o.<br />

Durante l'anno le venne offerto un posto nell'Orchestra <strong>di</strong> Fred War<strong>in</strong>g che cercava strumentisti <strong>in</strong> grado anche <strong>di</strong><br />

cantare. È superfluo <strong>di</strong>re che questa importante scrittura con alto stipen<strong>di</strong>o allettò moltissimo <strong>Marlaena</strong>, che chiese ai<br />

genitori il permesso <strong>di</strong> <strong>in</strong>terrompere gli stu<strong>di</strong>. Non essendo i genitori <strong>di</strong> questo parere, <strong>in</strong>vece del <strong>di</strong>vieto, le fecero una<br />

proposta alternativa: "Se r<strong>in</strong>uncerai a questa offerta <strong>di</strong> lavoro, ti porteremo a Parigi a stu<strong>di</strong>are!". L'idea <strong>di</strong> Parigi e<br />

dell'Europa fu una tale attrattiva che <strong>Marlaena</strong> non ebbe esitazioni; term<strong>in</strong>ato l'anno scolastico, partì con un pullman<br />

per la costa orientale degli Stati Uniti, e per la durata dell'estate si trovò un lavoro <strong>di</strong> dattilografa (aveva stu<strong>di</strong>ato<br />

dattilografia al liceo ed era molto veloce nella scrittura) per racimolare i sol<strong>di</strong> necessari per il passaggio sul<br />

transatlantico.


Partì con la madre con la Queen Mary e nel 1951 si stabilì a Parigi, iscrivendosi al Conservatorio nella classe <strong>di</strong> flauto<br />

tenuta da Gaston Crunelle. Ma il suo vero <strong>in</strong>teresse rimaneva il canto; <strong>in</strong>oltre non si trovò bene nell'ambiente parig<strong>in</strong>o,<br />

dove fra l'altro <strong>in</strong> quel periodo gli stranieri non sembravano molto ben accetti. Ebbe <strong>in</strong>formazioni al Consolato Italiano,<br />

e la grande scuola italiana del "bel canto" del Conservatorio <strong>di</strong> Milano l'attrasse al punto da farle lasciare la "rive<br />

gauche" (dove alloggiava <strong>in</strong> Rue de Se<strong>in</strong>e nella pensione <strong>di</strong> Raymond Duncan, fratello <strong>di</strong> Isadora, la grande baller<strong>in</strong>a)<br />

per stabilirsi nella città della Scala.<br />

Qui si trovò subito "a casa" , forse per il fatto che da parte del nonno materno (che <strong>in</strong> orig<strong>in</strong>e si chiamava Nobile e<br />

proveniva dall'Italia meri<strong>di</strong>onale) scorreva sangue italiano nelle sue vene. Fu imme<strong>di</strong>atamente ammessa alla classe <strong>di</strong><br />

canto <strong>di</strong> Carmen Melis, ed <strong>in</strong> seguito alle classi <strong>di</strong> flauto con Baldassarre Torchio, <strong>di</strong> composizione con Franco Donatoni,<br />

e <strong>di</strong> <strong>di</strong>rezione d'orchestra con Anton<strong>in</strong>o Votto. Altri stu<strong>di</strong> per il canto furono compiuti sotto la guida <strong>di</strong> Una Pagliughi ed<br />

Ettore Campogalliani, ma il dest<strong>in</strong>o volle che con i primi concerti <strong>di</strong> flauto il successo <strong>di</strong> <strong>Marlaena</strong> fosse tale che<br />

gradualmente il canto venne completamente abbandonato. Nel 1958 <strong>Marlaena</strong> si <strong>di</strong>plomò <strong>in</strong> flauto come allieva <strong>in</strong>terna<br />

del Conservatorio <strong>di</strong> Milano con la votazione del 10, ed <strong>in</strong>sieme con il pianista Bruno Can<strong>in</strong>o fu segnalata quale migliore<br />

allieva dell'anno.<br />

Nello stesso anno fu <strong>in</strong>vitata per chiara fama ad occupare il posto <strong>di</strong> 10 flauto dell'Orchestra dei "Pomeriggi Musicali" <strong>di</strong><br />

Milano, ruolo che ricopri per 15 anni, effettuando recitals e concerti da solista per le maggiori associazioni<br />

concertistiche italiane, collaborando come solista con i maestri Bruno Maderna ("non solo si tratta <strong>di</strong> una musicista<br />

compiuta, ma posso <strong>di</strong>re che la <strong>Kessick</strong> ha una tecnica ed una personalità tali da metterla nel piccolo mondo dei gran<strong>di</strong><br />

solisti" ); Igor Markewitch ("Mme. <strong>Kessick</strong> est une flûtiste possedant parfaitement les ressources de son <strong>in</strong>strument et<br />

donée d'une nature profondement musicale"); Gianandrea Gavazzeni ("Le f<strong>in</strong>issime doti <strong>di</strong> suono, <strong>di</strong> espressività e <strong>di</strong><br />

tecnica unite ad un grande amore alla sua arte fanno <strong>di</strong> <strong>Marlaena</strong> <strong>Kessick</strong> una musicista preziosa"); Luigi Dallapiccola<br />

("Sono rimasto profondamente impressionato dall'arte <strong>di</strong> MarLaena <strong>Kessick</strong>. In lei c'è suono, arte, tecnica, il tutto <strong>di</strong><br />

natura superiore"); Francesco Mol<strong>in</strong>ari Pradelli ("La <strong>Kessick</strong> è magnifica strumentista <strong>in</strong> possesso <strong>di</strong> suono ampio, caldo<br />

e dolce neLlo stesso tempo. Musicalissima e artista nel porgere la frase, si tratta <strong>di</strong> uno fra i migliori esecutori che<br />

abbiamo "); Goffredo Petrassi ("È ben raro trovare un esecutore della qualità della flautista <strong>Kessick</strong>. Il carattere che<br />

più colpisce è l'autorità del suono e la sicurezza dell'<strong>in</strong>terprete, unito ad una tecnica molto brillante e sicura. Oltre<br />

all'autorità c'è la qualità del suono e la musicalità del fraseggio, caratteristiche che la flautista <strong>Kessick</strong> possiede <strong>in</strong><br />

misura rilevantissima"); Vittorio Gui ("Nella Suite <strong>di</strong> Bach ho avuto modo <strong>di</strong> apprezzare s<strong>in</strong>o <strong>in</strong> fondo le sue non<br />

comuni qualità <strong>di</strong> ottima flautista, <strong>di</strong> perfetta musicista, <strong>di</strong> raff<strong>in</strong>ata <strong>in</strong>terprete") .<br />

Nel 1963 <strong>Marlaena</strong> condusse al <strong>di</strong>ploma la sua prima alunna, Renata Ferri. In seguito, ottenuta la citta<strong>di</strong>nanza italiana<br />

per naturalizzazione, <strong>in</strong>iziò la carriera <strong>di</strong>dattica all' Istituto Donizzetti <strong>di</strong> Bergamo. Nel 1968 fu nom<strong>in</strong>ata docente al<br />

Conservatorio <strong>di</strong> Milano, v<strong>in</strong>cendo l'anno successivo il posto <strong>di</strong> ruolo al Concorso M<strong>in</strong>isteriale per titoli ed esami a Roma<br />

(graduatoria: 10 Sever<strong>in</strong>o Gazzelloni, 20 <strong>Marlaena</strong> <strong>Kessick</strong>, 30 Angelo Persichilli). Nel 1973, lasciato il posto<br />

d'orchestra, <strong>in</strong>tensificò l'attività concertistica anche con l'Orchestra Italiana <strong>di</strong> Flauti, da lei ideata e fondata nel 1971<br />

ed <strong>in</strong>iziò a de<strong>di</strong>carsi alla <strong>di</strong>vulgazione della musica classica nella Regione Piemonte dove, nel Castello <strong>di</strong> Belveglio, <strong>di</strong><br />

sua proprietà, <strong>di</strong>ede il via ad un importante centro musicale (Ente Concerti Castello <strong>di</strong> Belveglio) <strong>in</strong> cui, ormai da anni,<br />

sono tenuti concerti, concorsi nazionali <strong>di</strong> composizione ed il primo Festival Nazionale del Flauto.<br />

Nel 1983 ha assunto la <strong>di</strong>rezione dell'Istituto Comunale <strong>di</strong> Musica <strong>di</strong> Montegrosso d'Asti. Nel corso degli anni ha<br />

ricevuto numerose onorificenze fra cui: Cavaliere della Repubblica Italiana, Asti d'Oro, San Valent<strong>in</strong>o d'Oro, Premio<br />

Kodaly per la musica. In qualità <strong>di</strong> docente ha svolto numerosi Corsi Estivi <strong>di</strong> Perfezionamento <strong>in</strong> Italia a Lanciano,<br />

Assisi, Montalto Ligure, Fiumara, Acireale, Isola La Maddalena, Grottammare, Castellabate e all'estero <strong>in</strong> Croazia, New<br />

York, Los Angeles, Londra.<br />

<strong>Marlaena</strong> <strong>Kessick</strong> è l'ideatrice ed autrice del "Corso <strong>di</strong> flauto traverso" per "non vedenti" che, tradotto <strong>in</strong> Braille, è <strong>in</strong><br />

uso all'Istituto dei Ciechi <strong>di</strong> Milano ed è stata fra i primi ad usare il flauto quale strumento musicoterapico. Nel 1971 il<br />

materiale appositamente ideato a tale scopo è stato adottato da numerosi me<strong>di</strong>ci italiani e nel 1978 <strong>Marlaena</strong> <strong>Kessick</strong><br />

è stata <strong>in</strong>vitata al VIII Meet<strong>in</strong>g Internazionale "Impianti e trapianti dentari" <strong>di</strong> Bologna a tenere un sem<strong>in</strong>ario sulla<br />

Flauto Terapia.<br />

GianLuca Petrucci

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