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RASSEGNA STAMPA 2015

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<strong>RASSEGNA</strong> <strong>STAMPA</strong> <strong>2015</strong>


QUOTIDIANI


<strong>2015</strong>-01-29 18:53<br />

Premi: 'Salerno libro d'Europa', selezionati i finalisti<br />

Terza edizione in programma dal 25 al 28 giugno prossimi<br />

NAPOLI<br />

(ANSA) - NAPOLI, 29 GEN - Il Circolo dei Lettori di Salerno ha selezionato i cinque candidati al<br />

Premio Salerno Libro d'Europa <strong>2015</strong>, dedicato alla narrativa europea under 40. Si tratta di Ignacio<br />

Escolar (Spagna, "31 Notti", ed. Marcos y Marcos), Marjana Gaponenko (Ucraina, "La misteriosa<br />

scomparsa del piccione viaggiatore", ed. Elliot), Emma Healey (Regno Unito, "Elizabeth è<br />

scomparsa", ed. Mondadori), Sofi Oksanen (Finlandia, "Quando i colombi scomparvero", ed.<br />

Feltrinelli), Simona Sparaco (Italia, "Se chiudo gli occhi", ed. Giunti). I cinque scrittori<br />

parteciperanno, dal 25 al 28 giugno <strong>2015</strong>, alla terza edizione del Festival Salerno Letteratura, che si<br />

svolgerà nell'ultima settimana di giugno con circa circa cento eventi letterari tra reading,<br />

presentazioni e spettacoli teatrali. In quei giorni, la giuria del premio voterà il Supervincitore. Lo<br />

scorso anno il Premio Salerno Libro d'Europa è stato assegnato a Paolo Piccirillo (Italia, "La terra<br />

del sacerdote", ed. Neri Pozza). (ANSA).<br />

COM-PIO/BOM S44 QBXO


http://www.adnkronos.com/fatti/pa-informa/arte/<strong>2015</strong>/01/30/selezionata-cinquina-dei-finalisti-per-premio-salernolibro-europa_LARQii3M7CPy90KKAsJDKP.html<br />

Selezionata la cinquina dei finalisti per il<br />

premio "Salerno Libro d'Europa"<br />

Articolo pubblicato il: 29/01/<strong>2015</strong><br />

Il Circolo dei Lettori di Salerno ha selezionato la cinquina dei candidati al Premio Salerno Libro<br />

d'Europa <strong>2015</strong>, dedicato alla narrativa europea under 40. Si tratta di: Ignacio Escolar (Spagna, “31<br />

Notti”, ed. Marcos y Marcos), Marjana Gaponenko (Ucraina, “La misteriosa scomparsa del piccione<br />

viaggiatore”, ed. Elliot), Emma Healey (Regno Unito, “Elizabeth è scomparsa”, ed. Mondadori),<br />

Sofi Oksanen (Finlandia, “Quando i colombi scomparvero”, ed. Feltrinelli), Simona Sparaco (Italia,<br />

“Se chiudo gli occhi”, ed. Giunti). I cinque scrittori parteciperanno, dal 25 al 28 giugno <strong>2015</strong>, alla<br />

terza edizione del Festival Salerno Letteratura, che si svolgerà nell'ultima settimana di giugno con<br />

circa circa cento eventi letterari tra reading, presentazioni e spettacoli teatrali. In quei giorni, la<br />

giuria del premio voterà il Supervincitore. Il Premio Salerno Libro d'Europa è stato assegnato, nel<br />

2014, a Paolo Piccirillo (Italia, “La terra del sacerdote”, ed. Neri Pozza).


il mattino ed. salerno 21 giugno <strong>2015</strong>


il mattino 22 giugno


il mattino 22 giugno <strong>2015</strong>


la città lunedì 22 giugno <strong>2015</strong>


la repubblica 23 giugno <strong>2015</strong>


il mattino 23 giugno <strong>2015</strong>


corriere del mezzogiorno 23 giugno<br />

<strong>2015</strong>


il mattino ed. salerno 23 giugno <strong>2015</strong>


la città 23 giugno <strong>2015</strong>


la città 23 giugno <strong>2015</strong>


WEB


http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/salerno/arte_e_cultura/15_gennaio_30/letteratura-premiosalerno-selezionati-cinque-finalisti-under-40-e56928fa-a859-11e4-9167-79bfba3b9983.shtml<br />

IL VINCITORE A GIUGNO<br />

Letteratura, «Premio Salerno»:<br />

selezionati i cinque finalisti under 40<br />

Una sola italiana: poi scrittori da Ucraina, Inghilterra, Spagna e Finlandia<br />

Il Circolo dei Lettori di Salerno ha selezionato i cinque candidati al Premio Salerno Libro d’Europa<br />

<strong>2015</strong>, dedicato alla narrativa europea under 40. Si tratta di Ignacio Escolar (Spagna, «31 Notti», ed.<br />

Marcos y Marcos), Marjana Gaponenko (Ucraina, «La misteriosa scomparsa del piccione<br />

viaggiatore», ed. Elliot), Emma Healey (Regno Unito, «Elizabeth è scomparsa», ed. Mondadori),<br />

Sofi Oksanen (Finlandia, «Quando i colombi scomparvero», ed. Feltrinelli), Simona Sparaco (Italia,<br />

«Se chiudo gli occhi», ed. Giunti).<br />

Il calendario<br />

I cinque scrittori parteciperanno, dal 25 al 28 giugno <strong>2015</strong>, alla terza edizione del Festival Salerno<br />

Letteratura, che si svolgerà nell’ultima settimana di giugno con circa circa cento eventi letterari tra<br />

reading, presentazioni e spettacoli teatrali. In quei giorni, la giuria del premio voterà il<br />

supervincitore. Lo scorso anno il Premio Salerno Libro d’Europa è stato assegnato a Paolo Piccirillo<br />

(Italia, «La terra del sacerdote», ed. Neri Pozza).<br />

30 gennaio <strong>2015</strong> | 09:33<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA


http://www.salernotoday.it/eventi/wanda-marasco-circolo-lettori-salerno-18-febbraio-<strong>2015</strong>.html<br />

Wanda Marasco ospite al Circolo dei Lettori di Salerno<br />

16 Febbraio <strong>2015</strong><br />

Mercoledì 18 febbraio la scrittrice Wanda Marasco sarà ospite<br />

al Circolo dei Lettori di Salerno. Si preannuncia come un vero e<br />

proprio spettacolo la presentazione del libro di Wanda Marasco<br />

(foto) a Salerno: l'appuntamento presso il Teatro Genovesi<br />

prevederà, infatti, una sorta di attraversamento drammaturgico<br />

del romanzo "Il genio dell'abbandono", che racconta la vita del<br />

grande scultore napoletano Vincenzo Gemito. La Marasco porta<br />

qui anche la sua esperienza di attrice e regista teatrale: insieme<br />

all'attore Ettore Nigro e accompagnata dai musicisti Pipca Ilie<br />

al violino e Tita Ion alla fisarmonica, leggerà in chiave<br />

squisitamente teatrale brani tratti dal suo romanzo di<br />

eccezionale fascino in cui viene impastato il basso dialetto<br />

napoletano e un italiano tragico e sublime.


http://www.ecampania.it/salerno/eventi/gemito-una-vita-che-si-fa-romanzo-e-diventa-teatro<br />

Gemito: una vita che si fa romanzo e diventa teatro<br />

Wanda Marasco al Circolo dei Lettori di Salerno<br />

di Maria Cristina Napolitano - 13 Febbraio <strong>2015</strong><br />

Al Circolo dei Lettori di Salerno verrà presentato il romanzo "Il genio dell'abbandono" di Wanda<br />

Marasco il 18 febbraio alle 19.30.<br />

L'appuntamento al Teatro Genovesi di via Principessa Sichelgaita, 12 si articolerà in una sorta di<br />

attraversamento drammaturgico del romanzo, che si avvale di un linguaggio dall'incredibile forza<br />

espressionistica e racconta la vita del grande scultore napoletano Vincenzo Gemito.<br />

Genio e follia, orfanità dell'arte e vita nei vicoli, spettacoli circensi e interni aristocratici: nella storia<br />

di Gemito momenti di furente entusiasmo si alternano a fasi di assoluta disperazione e chiusura. Ne<br />

nasce una storia di eccezionale fascino che Wanda Marasco ha reso con uno stile assolutamente<br />

inimitabile, impastando insieme il basso dialetto napoletano e un italiano tragico e sublime.<br />

A Salerno la scrittrice leggerà insieme con l'attore Ettore Nigro, con l'accompagnamento di due<br />

musicisti rumeni, Pipca Ilie al violino e Tita Ion alla fisarmonica. Non si tratterà di un normale<br />

reading, bensì, di una drammatizzazione già strutturata su un piano squisitamente teatrale. Wanda<br />

Marasco, oltre che poetessa e narratrice, è anche attrice e regista teatrale, e la forza del suo testo<br />

risiede anche in questa sua spiccata possibilità di drammatizzazione.


http://www.occhiodisalerno.it/notizie-dal-territorio/salerno-wanda-marasco-presenta-la-sua-ultima-faticaletteraria/<br />

16 Febbario <strong>2015</strong><br />

Salerno, Wanda Marasco presenta la sua ultima fatica<br />

letteraria<br />

SALERNO. Mercoledì 18 febbraio alle 19.30 al Circolo dei Lettori di Salerno verrà presentato<br />

l’ultimo romanzo della scrittrice napoletana Wanda Marasco: “Il Genio dell’abbandono”.<br />

Romanzo (dal Il 29 gennaio nelle librerie) dedicato ad una delle eccellenze della scultura<br />

napoletana, che visse a cavallo fra i due secoli precedenti, Vincenzo Gemito.<br />

L’artista in questione, un po’ come chi è realmente un artista, ha vissuto una vita fra alti e bassi, fra<br />

genio e follia, fra i salotti delle famiglie aristocratiche del periodo ai vicoli di Napoli.<br />

La Marasco nel suo testo ha voluto cogliere l’anima, la vita, le amicizie dello scultore, ma da<br />

precisare è che oltre ad essere una delle più grandi poetesse e narratrici del nostro territorio<br />

campano, è anche una regista ed attrice teatrale.<br />

L’appuntamento, quindi, prenderà vita al Teatro Genovesi (in via Principessa Sichelgaita 12), e non<br />

sarà semplicemente un reading del libro, ma una vera e propria messa in scena dai sapori misti dal<br />

linguaggio italiano sublime, aulico dai toni tragici a quello che potremmo definire “basso”, ovvero<br />

il dialetto napoletano.<br />

Quest’ultimo risulta essere una vera e propria necessità storico-stilistica, così come la descrizione di<br />

Napoli… La città è il teatro, dove il popolo, il mare, il vico, i colori, persino gli odori e le ombre<br />

sono maschere tragicomiche.<br />

Il tutto sarà condito dalla presenza dell’attore teatrale Ettore Nigro e l’accompagnamento di due<br />

musicisti rumeni Pipca Ilie al violino e Tita Ion alla fisarmonica.<br />

Di Fabio D’Ambrosio


http://www.zerottonove.it/wanda-marasco-il-genio-dellabbandono/<br />

Il Circolo dei Lettori ospita la scrittrice napoletana Wanda Marasco. Grande<br />

attesa per il suo reading teatrale<br />

Chiara Amato<br />

18 Febbraio <strong>2015</strong><br />

Attrice, regista, scrittrice. Da anni Wanda Marasco celebra l’arte in tutte le sue forme. Questa sera<br />

sarà al Teatro Genovesi di Salerno per presentare Il genio dell’abbandono (Neri Pozza editore). Il<br />

suo ultimo romanzo è un tributo a Vincenzo Gemito, pittore e scultore napoletano dell’Ottocento, ed<br />

è stato finalista alla prima edizione del Premio letterario Neri Pozza.Alle 19.30 l’appuntamento con<br />

il reading teatrale che vedrà l’autrice napoletana recitare alcuni passi del libro. Sul palco con lei ci<br />

saranno anche l’attore Ettore Nigro ed i musicisti Pipca Ilie, al violino, e Tita Ion, alla<br />

fisarmonica.In vendita da fine gennaio, “Il genio dell’abbandono” è un’opera dotata di forza<br />

espressiva e di uno stile che trova nella scelta linguistica una carta vincente. Il dialetto partenopeo e<br />

la lingua italiana s’incontrano tra le pagine del romanzo per dare forma alla storia dell’artista<br />

Vincenzo Gemito. Tra realtà e fantasia, Wanda Marasco scrive così un dramma carico di<br />

disperazione, fascino e talento.


http://www.zerottonove.it/storia-di-una-matita-al-circolo-dei-piccoli-lettori-di-salerno/<br />

Michele D’Ignazio ha affascinato e divertito i bambini<br />

salernitani con la nuova avventura del romanzo Storia<br />

di una matita. A scuola<br />

Storia di una Matita a Salerno – Ieri, 25 febbraio, presso la scuola Giacinto Vicinanza si è tenuto l’incontro del<br />

Circolo dei Piccoli Lettori con l’autore Michele D’Ignazio, che ha raccontato la nuova avventura del bambinomatita.<br />

Dopo l’incontro con Paolo di Paolo e il suo romanzo La Mucca Volante, il ciclo di incontri mensili<br />

di lettura del periodo invernale, organizzato da Salerno Letteratura in collaborazione con<br />

l’Associazione Saremo Alberi e rivolto ai giovani di età compresa tra i 7 e gli 11 anni, è giunto al<br />

suo secondo appuntamento.<br />

Con questi incontri, come ci ha raccontato la fondatrice Daria Limatola, il Festival Salerno<br />

Letteraturaoffre, con laboratori formativi, ricreativi ed educativi, ai piccoli salernitani l’opportunità<br />

di conoscere scrittori di fama nazionale.


Ieri, il Circolo ha accolto Michele D’Ignazio, che tra giochi e indovinelli, ha risposto ai tanti<br />

“Perché” dei bambini.<br />

Con Michele i piccoli sono riusciti ad entrare nel mondo di Lapo, il protagonista dei due romanzi:<br />

Storia di una Matita e Storia di una Matita. A Scuola.<br />

Nel primo libro, Storia di una Matita, ci viene presentato chi è Lapo: un ragazzo sulla trentina con<br />

un sogno, diventare illustratore. Il suo desiderio è talmente forte che, un bel giorno, il suo corpo si<br />

trasforma in una gigantesca matita. Lo shock è molto forte, ma Lapo non si perde d’animo e<br />

continua a vivere utilizzando vari escamotage per poter comunicare e passare inosservato.<br />

Nel secondo libro, Storia di una matita. A Scuola, Lapo diventa supplente di quarta elementare.<br />

La lettura dell’autore di qualche passo del testo mostra ai piccoli quanto siano particolari gli otto<br />

alunni di Lapo, l’insegnante fuori dal comune che, con metodi divertenti e stimolanti, li inciterà a<br />

“Creare mondi nuovi dove il confine fra realtà e immaginazione si fa molto ma molto sottile“.


Durante l’incontro attraverso fotografie, immagini, disegni e giochi, i bambini sono riusciti a<br />

sprofondare tra le pagine del libro; abbandonando per due ore la realtà, hanno iniziato a saltellare<br />

come Lapo e a disegnare giraffe-lavagna, orsi-colori e tanti altri animali bizzarri.<br />

“Se volevo fare una storia autobiografica – racconta Michele – avrei scritto la storia di un ragazzo<br />

che diventava un libro. Volevo, però, raccontare qualcosa che non mi riguardasse troppo da<br />

vicino e allora mi sono inventato questo personaggio“.<br />

L’autore, stimolando con domande i bambini per aiutarli a capire il significato del nome “Lapo“,<br />

dichiara: “A me piace molto giocare con le parole, da quel gioco è nato il personaggio di Lapo che<br />

si trasforma in una matita“.<br />

Alla fine, l’autore si è concesso ai bambini per firmare i libri e fare qualche selfie, prima di aprire<br />

davanti a loro la porta della realtà fino al prossimo appuntamento del Circolo dei Piccoli Lettori,<br />

previsto per il 26 marzo.<br />

Eventi come questi sono importanti per stimolare la fantasia e l’immaginazione dei più piccoli,<br />

proponendo loro romanzi accuratamente scelti da Salerno Letteratura e Saremo Alberi.<br />

E allora, cosa aspettate? Se avete bambini dai 7 agli 11 anni, iscriveteli al Circolo dei Piccoli<br />

Lettori, per rendere “I bambini protagonisti attivi del processo creativo e del patrimonio culturale<br />

della Città“. Potete richiedere tutte le informazioni a questo indirizzo:<br />

circolodeipiccolilettori@salernoletteratura.it.


http://lacittadisalerno.gelocal.it/tempo-libero/<strong>2015</strong>/04/08/news/una-famiglia-racconta-salerno-1.11201208<br />

Una famiglia racconta Salerno<br />

Il romanzo di Di Salvia sull’epopea dei Saraceno attraverso un secolo di storia<br />

di BARBARA CANGIANO<br />

08 aprile <strong>2015</strong><br />

Famiglia, caffè, politica: il tris dell’ossessione italiana è servito. 626 pagine dense, infarcite di<br />

dettagli ai limiti della paranoia, popolate da personaggi incapaci di scegliere, tra i vicoli di Salerno,<br />

Roma, Milano, gli Stati Uniti, per consegnare al lettore quasi sessant’anni di storia patria e di storia<br />

del Pci, passando dalla Verità rivelata ai metodi contro l’impotenza. “La circostanza” (edizioni<br />

Marsilio), menzione speciale della giuria al premio Calvino 2014, è un libro che lascia stupefatti.<br />

Non solo perché l’autore, il salernitano Francesco Paolo Maria Di Salvia, classe ’82, si dimostra<br />

totalmente disinibito nel mescolare Dos Passos e la svolta di Salerno, dopo un lavoro maniacale che<br />

gli ha rubato le notti e le albe di quasi nove anni. Ma soprattutto perché, partendo dai luoghi della<br />

città, è riuscito a tirare fuori dal cassetto un progetto narrativo originale, che si presta ad essere<br />

oggetto tanto di una lezione di “filosofia”, quanto di una serie televisiva a puntate. Raccontarlo è<br />

minorante. Perché il libro - che sarà presentato venerdì alle 19 a Santa Apollonia dal patròn di<br />

Salerno Letteratura, Francesco Durante - non è (solo) la storia della famiglia Saraceno, una dynasty<br />

del caffè nella quale convivono un ramo “buono” (il cui capostipite è il patròn Franco, industriale di<br />

successo) ed un ramo “giusto” (incarnato da sua sorella Lulù, mamma di Italo, futuro eroe della<br />

Resistenza e senatore). C’è Salerno e la sua storia spesso ignorata. C’è un archivio infinito che si<br />

snoda in oltre mezzo secolo di istituzioni traballanti (famiglia, Chiesa, Stato) e di un partito, il Pci,<br />

abilissimo a sprecare ogni occasione concreta di cambiamento. Ma su tutte, c’è un’analisi che<br />

sottende le trame e muove i destini: quella dedicata alle ossessioni prodotte dagli ideali, ingabbianti<br />

come nel peggior incubo kafkiano, al punto da paralizzare generazioni incapaci di essere<br />

cronotopiche e da costringerle al torcicollo per il continuo guardare verso l’Arcadia perduta. E così<br />

l’epica postmodernista di Di Salvia parte da uno slogan, “L’aroma non si dimentica”, per finire con<br />

l’interconnettere Socrate, Ingrao e Confucio. Follia? Se lo è, è fuori dal comune, oltre che<br />

intelligentemente contagiosa.<br />

Di Salvia, perché “La circostanza”?<br />

Il titolo ha un doppio significato. C’è la circostanza in quanto tale, quella che alla nascita ogni


individuo si trova intorno e non può modificare. O si conforma darwinianamente (sopravvive chi è<br />

più adatto, non chi è più forte), altrimenti follemente immagina di viverne un’altra che non è. E poi<br />

ci sono le circostanze, quelle che ti capitano, che sono poi sono l’opposto, tendono ad ostacolarti,<br />

perché accadono mentre sei intento a fare altro. Il primo titolo era Americano, perché il brodo<br />

primordiale del libro, partorito nel 2006, nasce da alcuni racconti incentrati sugli italiani (non<br />

italoamericani) negli Usa. Nello specifico pensavo a raccontare una giornata qualunque di una<br />

persona che si trova a coincidere con una giornata storica, dall’omicidio Kennedy all’11 settembre.<br />

Era una cosa diversa dal romanzo di oggi, ma già all’epoca c’era in ballo il caffè, con l’ossessione,<br />

quella per Starbucks. Il secondo titolo era L’immacolata concezione di Italo Saraceno, poi in corso<br />

d’opera ho abbandonato l’idea, perché non era più lui il punto centrale. E veniamo alla circostanza,<br />

che è quella di Italo, di tutta la famiglia Saraceno, di tutti gli italiani.<br />

Dalla famiglia Saraceno al Pci. Un salto coraggioso partendo da Salerno.<br />

Salerno c’è grazie a Philip Roth. Leggendolo ho scoperto che si possono trattare temi universali<br />

anche raccontando quello che si conosce meglio, senza per questo passare per provinciali. La<br />

politica c’è, ma La circostanza non è un libro politico, piuttosto un libro sulla politica. Io non<br />

esprimo opinioni personali, perché quello che più detesto è l’idea di un romanzo a tesi. Mi<br />

interessava raccontare un’ossessione e il Pci è stata praticamente una scelta obbligata, visto che non<br />

mi pare ci sia stata una fede politica più auto-ossessiva.<br />

Si spieghi.<br />

Ho la curiosità del politologo e ho sempre partecipato a convegni e manifestazioni di liberali,<br />

democrat, ex missini, perché volevo capire da dove nascesse questa ossessione, il servilismo nei<br />

confronti dei più anziani e una certa decontestualizzazione che è tipica della politica italiana, fatta di<br />

una progettualità ideale che va in direzione opposta al fallimento concreto, producendo<br />

schizofrenie.<br />

Non avrà l’ossessione della politica, ma la sua scrittura ne tradisce un’altra: quella maniacale<br />

per la ricerca d’archivio.<br />

Mio padre è un docente universitario, e sono cresciuto in mezzo ai libri, è la mia formazione. Poi<br />

ritengo che se non si decide di scrivere un romanzo d’amore o generazionale, si abbia il dovere di<br />

documentarsi. In Italia non lo fa quasi nessuno, a parte Umberto Eco.<br />

Il suo è un libro molto “visivo”.<br />

Amo moltissimo Dos Passos. Lui scriveva romanzi collettivi che erano ispirati al cinema. Io -anche<br />

nella strutturazione dei capitoli - ho guardato alla televisione, perché ho sempre ritenuto importante<br />

saper mescolare il livello per così dire “alto” con quello “basso”. Del resto lo ha fatto anche Dante<br />

nella Divina commedia.<br />

Un’operazione ambiziosa che muove i suoi passi tra le strade di Salerno.<br />

La famiglia Saraceno (che è totalmente frutto della mia fantasia, anche se Saraceno è un cognome<br />

nostrano) è originaria di Pellezzano. Il lato domestico del romanzo si consuma prevalentemente tra<br />

via Roma e il teatro Verdi. Qui, nei pressi di piazza Amendola, c’è il palazzo dove abita la dinastia.<br />

Poi c’è la Salernitana e dunque degli inevitabili riferimenti al Vestuti, via Mercanti dove hanno la<br />

prima bottega del caffè, l’ex cementificio dove sorgerà lo stabilimento industriale e Pagliarone, con<br />

il sogno della città del caffè. E ancora l’aeroporto di Montecorvino, che prima di Capodichino era il<br />

punto di riferimento degli alleati. C’è poi un breve racconto sulla nevicata di ceneri vulcaniche, è<br />

citata Paestum e ci sono dei rimandi alla costiera amalfitana.<br />

E l’incontro tra Berlinguer e Togliatti.<br />

In pochi ricordano che c’è stato nel ’44 proprio a Salerno. Togliatti vide Berlinguer e capì subito<br />

che era il borghese che stava cercando per conformarsi al diktat avuto da Stalin. La svolta di<br />

Salerno è stata proprio questa, l’abbandono della rivoluzione in favore di una scelta diversa.


Da un racconto su Kennedy alla menzione della giuria del premio Calvino. Di strada ne ha<br />

fatta.<br />

Considero questo libro la mia tesi di laurea da scrittore. Attraverso queste pagine e le continue<br />

rielaborazioni, ho capito quanto è laboriosa e complessa la semplicità. Io ho formato il libro, ma il<br />

libro ha anche molto formato me.<br />

©RIPRODUZIONE RISERVATA


http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/arte_e_cultura/15_aprile_15/all-ispettore-capo-ornella-piace-tantoscrittura-82ab8950-e374-11e4-95ac-81b4a151d850.shtml<br />

il personaggio<br />

All’ispettore capo Ornella piace tanto la<br />

scrittura<br />

Poliziotta ma anche autrice di romanzi per bambini(e non<br />

solo). Della Libera concilia due carriere diverse e vanta<br />

Tornatore tra i fan<br />

di Eduardo Milone<br />

Ispettore capo della Polizia, scrittrice, cantautrice e perfino creatrice di jingle per la pubblicità, la<br />

napoletana Ornella Della Libera ha vinto nel 2009 il Premio Elsa Morante Ragazzi con Florian del<br />

cassonetto (Rizzoli), uno dei due testi che ha scritto per l’infanzia (l’altro è Tredici casi per un<br />

agente speciale). Catalogabili come «letteratura per ragazzi», le storie raccontate da Della Libera<br />

tornano più spesso utili agli adulti che con quei ragazzi «difficili» hanno a che fare. E, sempre fra<br />

gli adulti, Della Libera annovera fan come Giuseppe Tornatore, che ha lanciato l’idea di una<br />

versione al cinema di Florian del Cassonetto. Il romanzo è la storia di un bambino salvato<br />

dall’abbandono da una donna Rom, Violeta, che lo accoglie come un figlio nel campo nomadi in cui<br />

vive. Abbiamo parlato con l’autrice del suo libro, e di come il lavoro in polizia possa andare di pari<br />

passo con una carriera artistica.<br />

Quando trova il tempo per scrivere?<br />

«(Ride) Dormo poco. La notte è fatta per i poeti ed i sognatori, e quindi scrivo di notte. Di giorno,<br />

in ufficio, non c’è molto spazio per l’ispirazione».<br />

Però nei libri lei traspone molto del suo lavoro quotidiano.<br />

« Cerco sempre di raccontare storie realistiche, se non del tutto vere. Come me, molti colleghi<br />

trovano nella creatività (scrittura, musica e anche pittura) una valvola di sfogo rispetto al lavoro in<br />

questura. Capita anche che le cose diventino complementari: una volta, alla mostra di quadri dipinti<br />

da un collega, mi accorsi che quegli schizzi astratti di colore li avevamo visti insieme, uguali, in


varie scene del crimine. Glielo dissi, e lui mi rispose che avevo ragione: le macchie erano proprio<br />

quelle. Bisogna prenderla con filosofia. Abituarsi questo tipo di lavoro è difficile, e ognuno fa<br />

quello che può per metabolizzare ciò che è costretto a vedere quotidianamente».<br />

Parliamo di Florian. In primo luogo, cos’è che spinge una madre ad abbandonare il proprio<br />

figlio fra i cassonetti?<br />

«In ogni società consumista, la spazzatura rappresenta sempre il nulla, o meglio l’inutile e il<br />

rimosso, l’indesiderato. Oppure il superfluo. C’è stato bisogno, in alcuni comuni italiani, di<br />

affiggere un cartello sui bidoni: si chiede alle madri di lasciare i loro bambini nelle strutture<br />

adeguate, piuttosto che per la strada, garantendogli che potranno usufruire dell’anonimato.».<br />

E dopo, che destino hanno questi bambini?<br />

«Prima di tutto, gli si da quasi sempre il nome di chi lo ha trovato. Io ho scelto di chiamare il mio<br />

personaggio Florian: pensavo a “Via del Campo” di De André, quando dice “dai diamanti non nasce<br />

niente, dal letame nascono i fior”. Poi, c’è il lungo percorso dell’affidamento. Ci sono anche<br />

colleghi che si affezionano al bambino che hanno trovato, e ne seguono a distanza la crescita e i<br />

progressi. Comunque, quasi sempre la forza di questi ragazzi è la forza della vita stessa:<br />

inevitabilmente, anche nella segregazione del campo nomadi in cui cresce, Florian viene attratto dal<br />

mondo esterno. In particolare, dalla scuola e dalla lettura».<br />

Quindi è dall’educazione scolastica che nasce l’integrazione?<br />

«Certo, dall’istruzione e sopratutto dai libri. È un percorso difficile, che pone degli ostacoli in primo<br />

luogo burocratici. L’accesso alla scuola per questi bambini è sempre molto complicato, ma è<br />

proprio attraverso la forza dei libri che Florian prova a rompere lo schema di una vita che altri<br />

hanno già tracciato per lui».<br />

15 aprile <strong>2015</strong> | 16:02<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA


http://www.salernotoday.it/eventi/mostre/gente-da-festival-salerno-18-30-aprile-<strong>2015</strong>.html<br />

La “Gente da Festival” si incontra a Palazzo Fruscione<br />

a Salerno<br />

Da sabato 18 aprile si inaugura la mostra "Gente da Festival" a Salerno. Si apre alle ore 18 a<br />

Palazzo Fruscione la mostra fotografica “Gente da Festival”, che raccoglierà i migliori scatti di<br />

Salerno Letteratura 2014. Le fotografie sono state realizzate dalle alunne del Liceo Artistico<br />

Sabatini-Menna di Salerno, coordinate dal Professor Vittorio Morrone, e portano la firma di Eviana<br />

Alvino, Monica Carillo, Roberta Forlenza, Simona Guerra e Simona Russo. Giovedì 23 aprile alle<br />

18, nella stessa sede, i giovani aspiranti fotografi avranno la possibilità di incontrare un maestro<br />

d'eccezione, Mimmo Jodice (foto), che si confronterà con loro approfondendo i vari aspetti del suo<br />

mestiere. L'evento è dedicato in primo luogo ai ragazzi, ma è aperto a tutti gli appassionati e gli<br />

amanti dell'opera di uno dei più importanti fotografi italiani. La mostra rimarrà aperta fino al 30<br />

aprile.


http://www.salerno.irno.it/cultura/mostre/28133-salerno-letteratura-palazzo-fruscione-mostra-gente-festival<br />

cultura<br />

Mostre e Musei<br />

Salerno Letteratura, a Palazzo Fruscione la mostra<br />

"Gente da Festival"<br />

Salerno. Sabato 18 aprile, alle ore 18.00, sarà inaugurata a Palazzo<br />

Fruscione la mostra fotografica “Gente da Festival”, che<br />

raccoglierà i migliori scatti dell'edizione 2014 di Salerno<br />

Letteratura. Le fotografe sono alunne del Liceo Artistico Sabatini-<br />

Menna di Salerno, coordinate dal Professor Vittorio Morrone:<br />

Eviana Alvino, Monica Carillo, Roberta Forlenza, Simona Guerra e<br />

Simona Russo. Giovedì 23 aprile alle 18.00, nella stessa sede, i<br />

giovani aspiranti fotografi avranno la possibilità di incontrare un<br />

maestro d'eccezione, Mimmo Jodice, che si confronterà con loro<br />

approfondendo i vari aspetti del suo mestiere. L'evento è dedicato in primo luogo ai ragazzi, ma è<br />

aperto a tutti gli appassionati e gli amanti dell'opera di uno dei più importanti fotografi italiani. La<br />

mostra rimarrà aperta fino al 30 aprile.<br />

16 Aprile <strong>2015</strong>


http://lacittadisalerno.gelocal.it/tempo-libero/<strong>2015</strong>/05/09/news/salerno-al-centro-del-libro-1.11392585<br />

Salerno al centro del libro<br />

Parata di stelle alla terza edizione, dialogo con la musica. Durante polemico<br />

di ALESSANDRA DE VITA 9 maggio <strong>2015</strong><br />

Da sempre, nelle pagine dei libri le parole si intrecciano alle arti<br />

dando vita a un fitto dialogo tra letteratura e musica che è anche la<br />

formula (la stessa delle due passate edizioni) del festival “Salerno<br />

Letteratura” che dal 22 al 28 giugno terrà banco in città con un<br />

ampio spettro di eventi in programma dal mattino fino a tarda sera.<br />

Tutto questo accadrà nei luoghi deputati ad accogliere la kermesse<br />

letteraria e anche in spazi impropri, a riprova di una città aperta e<br />

vitale in cui le luci d'artista non rappresentano l'unica attrattiva<br />

possibile per turisti e non. Tra gli ospiti annunciati, ieri mattina, nel<br />

corso della conferenza stampa tenutasi a Palazzo di città, nel Salone<br />

del Gonfalone Alberto Asor Rosa, Antonia Arslan, il critico d'arte<br />

Achille Bonito Oliva, la cantante e musicista Teresa De Sio, i<br />

giornalisti Giuliano Ferrara e Franco Di Mare, Stefano Rodotà.<br />

Stefano Benni porterà in scena, in anteprima nazionale, una lettura teatralizzata di “Cari mostri”, il<br />

suo nuovo libro di racconti dell'orrore pubblicati da Feltrinelli.<br />

"Nessuno non potrà accorgersi che in quei giorni ci sarà Salerno Letteratura. È questa la città in cui<br />

ci piace vivere che guarda a testa alta senza imbarazzo il resto del paese", ha dichiarato Ermanno<br />

Guerra, l'assessore alla cultura del Comune di Salerno che patrocina e sostiene l'iniziativa ideata da<br />

Francesco Durante. Largo Barbuti si aggiunge ai luoghi tradizionali del festival che sarà dislocato<br />

nei siti storici della città. Oltre al prestigioso parterre sopra elencato non mancheranno i protagonisti<br />

della letteratura contemporanea tra cui uno dei fenomeni editoriali più interessanti degli ultimi anni<br />

ovvero il 22enne Antonio Dikele Distefano, italiano di seconda generazione che ha di recente dato<br />

alle stampe il volume “Fuori piove, dentro pure. Passo a prenderti?” con Mondadori. Atteso inoltre<br />

un concorso dedicato a scrittori di cinque paesi differenti selezionati per il premio Salerno libro<br />

d'Europa di cui verrà proclamato il vincitore nella sera del 27 giugno. Verrà allestita una sala lettura<br />

ubicata a palazzo Fruscione oltre ai due Infopoint di cui uno previsto a Pastena (oltre a quello<br />

centrale), per coprire la zona orientale della città.<br />

All'interno della kermesse verrà inserita la serata conclusiva del premio Alfonso Gatto che, il 24<br />

giugno, verrà assegnato allo scrittore e poeta statunitense Paul Polansky. Sul sito della<br />

manifestazione è già attiva la campagna di raccolta fondi cui si può partecpare con un contributo di<br />

10 euro “Poichè – ha dichiarato Francesco Durante – non vogliamo gravare troppo sulle casse<br />

pubbliche, partiamo dalla convinzione che un festival sia un momento effimero e che pertanto non<br />

debba richiedere l'impiego di troppi denari pubblici. Sono contento di sperare che anche in Regione<br />

– ha aggiunto con toni polemici – tra un po' si respirerà aria nuova, avremo risposte diverse da<br />

quelle evasive arrivate, ad oggi, da palazzo Santa Lucia in cui destinano fondi a manifestazioni che<br />

non hanno valore”. Salerno letteratura sarà un contenitore di natura generalista in cui poter oscillare<br />

in tutti i campi per avvicinare anche il pubblico meno avvezzo alla lettura. Anche quest'anno il


festival è foriero di collaborazione feconde tra cui quella con Giroauto Travel. Sarà ospite della<br />

kermesse anche Vinicio Capossela autore del libro dal titolo “Il paese dei coppoloni”. L'artista si<br />

esibirà inoltre (il 22 giungo) in una jam session, dopo la mezzanotte, dedicata agli scrittori ospiti<br />

ognuno dei quali sceglierà una canzone.


http://lacittadisalerno.gelocal.it/tempo-libero/<strong>2015</strong>/05/12/news/un-concerto-per-salerno-letteratura-1.11410723<br />

Un concerto per Salerno letteratura<br />

Stasera all’Augusteo “Parole&Musica” a sostegno della kermesse<br />

SALERNO. Per i Greci era la ‘mousiké’, la poesia cantata: è sempre stato stretto il legame tra<br />

musica e letteratura ed è in questo solco che si inserisce “Parole&Musica - Gran Concerto Per il<br />

Festival Salerno Letteratura”, il concerto in agenda questa sera (ore 21), al Teatro Augusteo, a<br />

sostegno del Festival Salerno Letteratura, atteso in città dal 22 al 28 giugno. Dodici talenti musicali<br />

saliranno sul palco per il festival della letteratura salernitano che coinvolgerà oltre ai giovani talenti<br />

nomi di spicco del panorama musicale salernitano, come il contrabbassista Aldo Vigorito. Sono<br />

previsti inoltre degli ospiti d'onore ovvero Nada Malanima che proporrà i suoi brani-simbolo della<br />

canzone italiana: “Ma che freddo fa”, “Il cuore è uno zingaro”, “Amore disperato” con cui la regina<br />

del rock d'autore italiano, ha scalato le classifiche e si esibirà, inoltre, il chitarrista Antonio Onorato<br />

che con la propria musica metterà a confronto culture e sonorità diverse, tra la musicalità del<br />

mediterraneo e linguaggi inesplorati, Gli artisti hanno risposto all'appello di Salerno Letteratura,<br />

accettando di esibirsi a titolo gratuito, per supportare quella che è ormai la più grande<br />

manifestazione letteraria del Sud Italia. Un vero e proprio patrimonio della città e di tutti i<br />

salernitani che, attraverso l'acquisto del biglietto, potranno contribuire alla realizzazione<br />

dell'edizione <strong>2015</strong>.<br />

Gli altri artisti. Vincenzo Bavuso, Balanceo 4tet, Francesco Di Bella, Quisisona, Paranza Vibes,<br />

Massimo de Divitiis, Alessio Arena, Giovanni Block, Ceckin trio, Alessandra Melillo. Per favorire i<br />

giovani studenti under 25, Salerno Letteratura ha deciso di mettere a disposizione 80 biglietti a 10<br />

euro, posto galleria. I biglietti possono essere ritirati al botteghino.<br />

Alessandra De Vita


http://lacittadisalerno.gelocal.it/tempo-libero/<strong>2015</strong>/06/13/news/omicidio-medievale-a-salerno-<br />

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Omicidio medievale a Salerno<br />

Caccia a un medicinale nella trama del “Regolo imperfetto” di Carmine Mari<br />

di BARBARA CANGIANO<br />

13 giugno <strong>2015</strong><br />

Che ci fanno un Charaka, il Sanguinis dragonis, i Tarì di Federico II e una Spongia soporifera, nella<br />

Salerno medievale della Scuola medica? Che cosa lega Ugo da Marcina, Arnaldo degli Arsenali,<br />

Raimondo di Puglia, alla lotta tra il papato e l'impero, sullo sfondo delle guerre tra ordini monastici<br />

militari? L'amore per la propria città, una passione viscerale per la storia e Hermann Von Salza,<br />

quarto Gran Maestro dell'Ordine teutonico. «Un giorno per caso, sfogliando un libro che era esposto<br />

alla Feltrinelli, scoprii che morì a Salerno, in circostanze misteriose, la notte del 20 marzo del 1239,<br />

giorno della scomunica di Federico II. E' stato questo episodio che mi ha spinto a cimentarmi in<br />

questo romanzo».<br />

"Il regolo imperfetto", opera prima del salernitano Carmine Mari, non è solo un thriller storico, ma<br />

un ricchissimo ed articolato archivio di storia cittadina, dove priori e magister convivono con<br />

personaggi inventati di sana piana, all'ombra degli intrighi e delle alchimie di un fazzoletto di case<br />

affacciate sul mare, in quel perimetro scandito dal Plaium montis, Porta Maris, Orto Magno e Castel<br />

Terracena. Il protagonista è tal Rogerius de Fugualdis («per la costruzione del suo personaggio mi<br />

sono ispirato alla traduzione del professore Lauriello del codice medievale Post mundi fabricam,<br />

Rogerii Chirurgia», spiega l'autore), chirurgo e magister salernitano vissuto durante l'XI secolo.<br />

Figlio di Giovanni, morto in Terrasanta durante la crociata di Federico II sulle tracce di un<br />

medicinale prodigioso ricavato dalla muffa di una bacca, si troverà invischiato in una strana<br />

vicenda, finendo nelle grinfie e Ugo da Marcina e dell'Arcidiacono Vittore, inquisitore apostolico<br />

presso la Curia arcivescovile, ma alla fine, spinto dall'amore per la medicina e per la sua Rebecca,<br />

riuscirà nella misteriosa impresa.<br />

Dall'altra parte del sipario, Arnaldo degli Arsenali facendo leva sulla superstizione, aizza il popolo<br />

contro raimondo di Puglia, cavaliere di Federico II, che vede in Von Salza l'ultima speranza per<br />

scongiurare la bolla papale. Ma l'abile diplomatico, artefice dell'espansione dell'ordine militare in<br />

prussia, si ammala e chiede aiuto ai priori della Scuola Medica. «Volevo scrivere un romanzo sulla<br />

mia città e rivivere attraverso di esso un breve tratto del suo passato - scrive l'autore - Il medioevo<br />

mi è apparso il luogo più appropriato per Salerno, e la città di quei tempi mi ha offerto numerosi<br />

spunti, ma avevo necessità di definire innanzitutto il suo spazio fisico».<br />

La ricerca storica, da cronista. La lettura seria, da bibliofilo. La scrittura rigorosa, da<br />

documentarista. Un lavoro durato quasi sei anni, densi di fogli A3 sparsi in ogni angolo della casa e<br />

pile di volumi dedicati a Salerno.<br />

Come "Un comune del nostro Mezzogiorno nel Medioevo" di Carlo Carucci, che «mi ha condotto<br />

nelle strade e tra la gente di quei tempi, aiutandomi a incontrare le varie figure che la governavano, i<br />

costumi dell'epoca, e a respirare un po' di quell'aria». Conoscere nel dettaglio ogni anfratto di quei<br />

luoghi, diventa talmente necessario che Mari - impiegato della Provincia ed allenatore di canoa -<br />

decide di ridisegnare la pianta cittadina nella quale far muovere i suoi personaggi. Quello che<br />

colpisce di più, sfogliando le oltre cinquecento pagine del volume, non è (solo) l'intreccio<br />

avventuroso condito da decine di personaggi, stilisticamente e filologicamente perfetti, quanto la


maniacalità dei dettagli relativi a luoghi, piante, rimedi medicinali. Una carrellata che potrebbe<br />

sembrare da "addetti ai lavori", ma che in realtà risulta fondamentale per trascinare il lettore in un<br />

Medioevo fatto di mercatores e fundicari.<br />

«Per ricostruire il clima di quell'epoca ho letto tantissimi articoli di giornali, riviste e vecchi libri<br />

che ho trovato alla Biblioteca provinciale».<br />

Il resto lo ha fatto la fantasia: «Per quanto riguarda il miracoloso medicinale è stato sufficiente<br />

sapere che nell'antichità le muffe erano largamente impiegate ed il salto è stato facile. Poche nozioni<br />

di chimica, un po' di empirismo e fantastici ingredienti come la gommoresina del sangue di dragone<br />

la tanto ricercata bacca di Charaka, mi hanno consentito di giocare con la scienza». Ed ecco quindi<br />

che la spasmodica ricerca del Codice, indispensabile per ricreare la medicina portentosa, diventa la<br />

miccia della creazione per un puzzle infinito di storie popolate da Eccardo di Turingia, Vittore da<br />

Capua, Fra Matteo, Marciano Lamagruzza, Ticone del Fornaro, Mercuriade del Campo, Pandolfo<br />

l'Amalfitano, Martino Capograsso, Romualdo Guarna.<br />

L'elenco è infinito, come le interconnessioni che l'autore riesce a creare tra passato e presente, per<br />

fotografare le viscere di una città corrotta e decadente. Il volume - quinto al<br />

premio letterario nazionale Yume Loving italian book 2014 - sarà presentato lunedì 22 giugno a<br />

Palazzo Fruscione (ore 17), nel primo giorno di apertura del festival Salerno Letteratura.<br />

(Carmine Mari, Il regolo imperfetto, 510 pagine, 19 euro).


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http://www.salernotoday.it/eventi/fiere/vinicio-capossela-piera-carlomagno-carmine-mari-festivalletteratura-salerno-22-28-giugno-<strong>2015</strong>.html<br />

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Festival della Letteratura a Salerno<br />

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Redazione 19 giugno <strong>2015</strong><br />

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Parte u lunedì 22 giugno la terza edizione del Festival Salerno - Letteratura. Fino al 28 giugno si<br />

potrà r respirare nell'aria odor di libri, dibattiti, arte e musica l per ben sette giorni durante i quali la<br />

città a si trasformerà nell'ideale palcoscenico di promozione e della cultura a 360°: alla presenza di<br />

scrittori di fama nazionale e internazionale, nei luoghi più t suggestivi del centro storico di Salerno<br />

si S potrà assistere a un'esplosione letteraria a tutti gli effetti. t Diverse le location del festival che non<br />

annoverano a solo il Tempio di Pomona, Arco catalano, Palazzo e di Città o Palazzo Fruscione:<br />

tutta l la città sarà coinvolta senza esclusione di locali, piazze r e musei e tanti gli ospiti che si<br />

alterneranno e nella sette giorni tra cui Vinicio Capossela, aPiera Carlomagno, Carmine Mari,<br />

Gennaro r Carillo, Alice Ranucci, Ermanno Rea, Francesca t Riccioni, Silvia Rocchi, Alessio<br />

Romano, n Dany Laferrière, Silvio Perrella, Diego De Silva, u Angela Panaro e tanti altri che<br />

saranno o coinvolti in discussioni e incontri e non mancherà r la musica, la cucina e il teatro.<br />

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http://www.ilmattino.it/salerno/salerno_letteratura/notizie/1420025.shtml<br />

Salerno Letteratura, otto giorni di eventi per il<br />

festival dei libri e degli autori<br />

di Marcello Napoli<br />

Due anni fa sembrava una sfida temeraria, oggi ha preso la forma di una grande festa per tutti.<br />

«Cultura è partecipazione»: potrebbe essere lo slogan di questa terza edizione di Salerno Letteratura<br />

che, dopo l’assaggio di martedì scorso con un incontro dedicato a Joyce, prenderà il via il 21<br />

giugno, ore 20, al Largo Barbuti con il racconto della Grande Guerra.<br />

«È tutto più grande - hanno sottolineato i fondatori del festival, Francesco Durante e Ines Mainieri -<br />

e frutto di esperienze diverse e di importanti sinergie. Di grande rilievo è la collaborazione attivata<br />

con il Festival delle Generazioni di Firenze, che avrà il suo apice il 25 giugno. Altre importanti<br />

collaborazioni, entrate subito nello spirito cronologicamente trasversale della kermesse salernitana,<br />

dal 21 al 28 giugno, sono quelle con la Fondazione Ravello, che ospiterà i vincitori del Premio<br />

Salerno Libro d’Europa; la Fondazione Alfonso Gatto, che ospiterà il vincitore della 31a edizione<br />

del premio dedicato al poeta: Paul Polansky. Si conferma e rafforza la presenza dell’Università di<br />

Salerno e il Dipartimento di Studi umanistici e il contributo di docenti come Alfonso Amendola,<br />

Annibale Elia, Alberto Granese, Rosa Maria Grillo. Accanto ai grandi nomi, Stefano Benni, Achille<br />

Bonito Oliva, Donato Carrisi, Franco Di Mare, Giuliano Ferrara, Giuseppe Galasso, Elena<br />

Lowenthal, Valerio Massimo Manfredi, Titti Marrone, Ermanno Rea, Stefano Rodotà, Domenico<br />

Starnone, per citarne solo alcuni, c’è una significativa campionatura di quanto di meglio si produce<br />

oggi in Italia e non solo nel campo della narrativa, poesia, saggistica, graphic novels.<br />

venerdì 19 giugno <strong>2015</strong> - 19:5


http://lacittadisalerno.gelocal.it/tempo-libero/<strong>2015</strong>/06/19/news/ad-atrani-due-premi-allafondazione-gatto-e-ai-lions-club-1.11646942<br />

Ad Atrani due premi alla Fondazione Gatto e ai Lions Club<br />

Salerno festeggerà nei prossimi giorni la XXXI edizione del Premio Internazionale di Poesia<br />

"Alfonso Gatto", promosso dalla Fondazione che porta il nome del grande poeta morto nel 1976, e<br />

dai Lions...<br />

19 giugno <strong>2015</strong><br />

Salerno festeggerà nei prossimi giorni la XXXI edizione del Premio Internazionale di Poesia<br />

"Alfonso Gatto", promosso dalla Fondazione che porta il nome del grande poeta morto nel 1976, e<br />

dai Lions Club Salerno Hippocratica Civitas. A loro, infatti, la nona edizione di<br />

..incostieraamalfitana.it Festa del Libro in Mediterraneo assegnerà oggi alle ore 20, nella piazzettasalotto<br />

di Atrani, i Premi "Libri in…formazione". Nel corso della serata, unitamente<br />

all'Associazione UniverCity Salerno, la Fondazione "Alfonso Gatto" e i Lions Club Salerno<br />

Hippocratica Civitas presenteranno un'anteprima del Premio, con la "lettura sensoriale" tratta da "30<br />

giorni Una terra e una casa" della poetessa Silvana Kuhtz, vincitrice dell'edizione 2014 del Premio<br />

Gatto. Su una parete lungo via dei Dogi, poi, il writer GreenPino, riporterà i versi del grande poeta<br />

salernitano dedicati ad Atrani. Gli altri premi "Libri in…formazione", realizzati da Ruocco<br />

Ceramiche d'arte, saranno consegnati alla Libreria napoletana Iocisto e all'Associazione salernitana<br />

Porto delle Nebbie. Iocisto è la prima libreria creata dai cittadini per i cittadini come risposta alla<br />

mancanza di luoghi di cultura e di aggregazione.<br />

Una provocazione su facebook è diventata presto incontri, discussioni, studio, progetto. Inaugurata<br />

il 21 luglio, in pochi mesi la libreria, nel quartiere Vomero, si è riempita di libri e di un fitto<br />

calendario di presentazioni ed eventi. Porto delle nebbie, invece, è un luogo, nel tempo o nello<br />

spazio, in cui si incontrano appassionati di letteratura noir, giallo, thriller, poliziesco, legal, hard<br />

boiled. I soci fondatori sono tutti instancabili lettori di gialli. L'Associazione è protagonista della<br />

sezione "Largo al Giallo" del festival Salerno Letteratura e sarà protagonista nella prossima<br />

settimana. Negli ultimi giorni sono stati in tantissimi a partecipare alla manifestazione itinerante che<br />

si tiene in Costia Amalfitana ogni anno. La nona edizione di ..incostieraamalfitana.it Festa del Libro<br />

in Mediterraneo, è dedicato a Reyhaneh Jabbari, la giovane iraniana impiccata per l'uccisione<br />

dell'uomo che voleva stuprarla,


http://it.blastingnews.com/salerno/<strong>2015</strong>/06/festival-salerno-letteratura-dal-22-al-28-giugno-<strong>2015</strong>-lacultura-incontra-la-citta-00445593.html<br />

Festival Salerno Letteratura dal 22 al 28<br />

giugno <strong>2015</strong>: la cultura 'incontra' la città<br />

Una settimana di cultura a Salerno: libri, arte e musica<br />

incontreranno i luoghi più belli del centro storico di Salerno.<br />

Salerno Letteratura è una settimana di incontri culturali dal 22 al 28 giugno <strong>2015</strong>, nella quale la<br />

cultura "incontra" la città, regalando magici momenti, negli angoli e nelle piazze del suo centro<br />

storico e aggiungendo ulteriore valore al suo grande patrimonio artistico, storico e paesaggistico. La<br />

città, come luogo di incontro, di cultura, di musica e socializzazione.<br />

Salerno Letteratura: incontri, mostre, performance musicali e<br />

teatrali.<br />

Nata nel 2013, Salerno Letteratura è alla sua terza edizione e si svolge, ogni anno, nell'ultima<br />

settimana di giugno. Quest'anno nella settimana dal 22 al 28 giugno si susseguiranno incontri,<br />

mostre, performance musicali e teatrali. Evento di notevole rilievo per il festival è senz'altro il<br />

"Premio Salerno Libro d'Europa", che quest'anno è dedicato alla narrativa europea under 40.<br />

Tra gli eventi in programma anche il "Premio Internazionale di Poesia Alfonso Gatto" che<br />

quest'anno sarà assegnato allo statunitense Paul Polansky, evento promosso dalla omonima<br />

Fondazione salernitana, partner del Festival Salerno Letteratura.<br />

Programma del Festival Salerno Letteratura<br />

La città di Salerno vedrà susseguirsi, anche quest'anno,grandi nomi del panorama artistico/culturale<br />

italiano, che spazieranno dalla letteratura alla filosofia, dalla musica al teatro. Durante le varie<br />

giornate ci saranno molti incontri interessanti come quello del 22 giugno con Vinicio Capossela<br />

che presenterà il suo ultimo libro: "l paese dei coppoloni", candidato al Premio Strega <strong>2015</strong>.<br />

Segnaliamo inoltre la presenza di Stefano Benni il 26 giugno che metterà in scena la<br />

teatralizzazione di una lettura di "Cari mostri", tratta dal suo nuovo libro di racconti dell'orrore.<br />

Molti nomi interessanti si susseguiranno nella settimana di Salerno Letteratura tra i quali:<br />

Giuliano Ferrara, Achille Bonito Oliva, Eva Cantarella, Roberto Esposito, Friedrich Ani,<br />

Valeria Parrella, Teresa De Sio e tanti altri.<br />

Il Festival si concluderà il 28 giugno, con altri importanti nomi del panorama culturale italiano tra i<br />

quali quello di Stefano Rodotà, Cesare De Seta e Valerio Massimo Manfredi.


http://www.succedeoggi.it/<strong>2015</strong>/06/una-festa-del-libro/<br />

Erminia Pellecchia, 21 giugno<br />

Da Ermanno Rea a Silvio Perrella<br />

UNA FESTA DEL LIBRO<br />

Inizia lunedì il Festival Salerno Letteratura diretto da Francesco Durante: una<br />

kermesse lunga una settimana e densa di incontri, reading e confronti tra autori e<br />

lettori<br />

Al via la festa. Sì, perché il Festival Salerno Letteratura è la grande festa<br />

che celebra la cultura e non a caso cade nel giorno del solstizio d’estate<br />

come simbolo della luce che trionfa sulle tenebre e vede come sacerdote l’antropologo Paolo<br />

Apolito che del rito della festa è il massimo cantore. Sarà lui, il 21 giugno, a dare il ritmo,<br />

accompagnato dalle percussioni di Paolo Cimmino, alla sette giorni della kermesse letterarioperformativa,<br />

scandita, per questa terza edizione, dal titolo “Highlights” e sottolineata<br />

dall’evocativo logo di un nido: «Un luogo confortevole dove stare bene insieme nel piacere di una<br />

civile convivenza», indica il giornalista e scrittore Francesco Durante, ideatore e anima, con l’art<br />

director Ines Mainieri, di questa rassegna nata sul modello gioioso di Pordenone e poi contaminatasi<br />

col Festival delle Generazioni di Firenze, firmato anch’esso dal critico del Corriere del<br />

Mezzogiorno.<br />

Oltre cento eventi, quasi duecento ospiti, libri – “a carriole” come suggerisce la foto del manifesto –<br />

musica, teatro, arte, momenti di riflessione intrecciati a momenti di svago, la parola che si fa<br />

racconto collettivo nel segno della partecipazione, della condivisione, dello scambio di energie e di<br />

saperi. Un flusso vitale che fino al 28 giugno abbraccerà l’intera città, «una piccola Svizzera del<br />

Sud – dice Durante – che pochi conoscono ma che col suo centro storico salotto può aspirare a<br />

diventare asse del turismo culturale e noi vogliamo contribuire a creare un flusso di qualità». Ed è<br />

proprio la Salerno medievale, col cuore pulsante della cattedrale costruita dal monaco, poeta e<br />

architetto Alfano I, ad essere la quinta della no-stop di appuntamenti che si snoderanno dal mattino<br />

a notte inoltrata, coinvolgendo indifferentemente tutti, in una visione generalista, volutamente<br />

leggera e spensierata «per creare maggiore confidenza con i libri e annullare la barriera psicologica<br />

di chi ha paura di entrare in una libreria», avverte Durante che, tra le novità di quest’anno, ha<br />

confezionato un format improntato sul dialogo e la teatralizzazione, piuttosto che sulla<br />

presentazione tradizionale ormai “rituale stanco”.<br />

Impossibile elencare il ricco programma, messo a punto con sforzi addirittura temerari, visto che gli<br />

organizzatori hanno potuto contare su pochi fondi del Comune, qualche sponsor privato, l’amicizia<br />

di scrittori e case editrici, qualche risorsa ottenuta dal crowdfunding e soprattutto tanto volontariato.<br />

Tra le novità interessanti c’è la Summer School, un segmento rivolto specialmente ai giovani per<br />

nuove esperienze creative: tra queste, il minicorso di scrittura condotto da Edoardo Albinati, Giusi<br />

Marchetta, Brunella Schisa, Domenico Quirico e il direttore della Città di Salerno Enzo D’Antona.<br />

Il ciclo di lezioni si concluderà con la pubblicazione, redattori i ragazzi, di un numero unico sul<br />

festival. E sempre a misura – ma non esclusivamente – degli under 30 ci sarà la sezione “Comics”<br />

(finalmente il mondo dei cartoon sdoganato) con una full immersion nel graphic novel con<br />

l’incontro ravvicinato con i maestri del genere Andrea Paggiaro, in arte Tuono Pettinato, Francesca


Riccioni e Silvia Rocchi, e la proiezione del film cult L’arte della felicità di Alessandro Rak. Per i<br />

bambini, poi, caccie al tesoro, laboratori e filastroccanti.<br />

Ma veniamo ai big e ce ne sono tanti, a partire da Ermanno Rea (nella foto accanto al titolo) che il<br />

22 giugno terrà la prolusione inaugurale sulla «funzione rivoluzionaria della lettura» e l’indomani<br />

presenterà il suo libro più recente Intorno al sorriso di don Giovanni (Feltrinelli), una storia di<br />

emozioni, sentimenti, amori e amicizie in cui la dimensione civile, tipica della sua opera, sta sullo<br />

sfondo. Ecco, poi, attesissimo, Vinicio Capossella, dal cantautorato d’impegno alla scrittura con il<br />

sorprendente, omerico Il paese dei coppoloni (Feltrinelli), fra i candidati al Premio Strega. E, tra<br />

vita e romanzo, il prof Domenico Starnone, tra i più eminenti narratori italiani, che converserà con<br />

Diego De Silva su temi universali, mentre poi la ribalta toccherà allo scrittore salernitano che<br />

leggerà in anteprima il primo capitolo del suo nuovo lavoro Terapia di coppia per amanti in uscita a<br />

ottobre. Brividi nella storia con Marcello Simoni che inaugura la sezione di “Largo al giallo”, a cura<br />

dell’associazione “Porto delle nebbie”, col bestseller L’abbazia dei 100 delitti (Newton Compton).<br />

Un angolo noir, frequentatissimo nelle edizioni precedenti, che vedrà la presenza di una nutrita<br />

schiera di giallisti tra cui Massimo Carlotto col ritorno dell’Alligatore ne La banda degli amanti<br />

(e/o), Friedrich Ani e il suo bizzarro Tabor Suden, Maurizio De Giovanni nell’anteprima di Anime<br />

di vetro di imminente pubblicazione, Deon Mayer e le Tredici ore (e/o) dell’ispettore Bennie<br />

Griessel, Marcello Fois in piena stagione brigatista con il trhiller Luce perfetta (Einaudi).<br />

Napoli, un tributo doveroso trovandoci nel Sud di una questione meridionale mai risolta, su cui ci<br />

farà riflettere l’economista Mariano D’Antonio. Napoli, forse la città più raccontata. Ce la<br />

(de)scriveranno ancora Antonio Pascale che ci accompagna nel Non scendete a Napoli.<br />

Controguida appassionata della città (Rizzoli) in luoghi inusuali, e Silvio Perrella con l’intimo<br />

Doppio scatto. La città nascosta (Bompiani) tra fotografia e letteratura. La squadra partenopea al<br />

femminile vede le punte di Antonella Cilento con lo spettacolare Bestiario napoletano (Laterza) e di<br />

Teresa De Sio col trasgressivo, liberatorio, di bruciante attualità L’attentissima (Einaudi). Short<br />

stories, great stories, poi, col duetto Mauro Covacich e Valeria Parrella che si cimentano nella<br />

narrazione breve con La sposa (Bompiani) e Troppa importanza all’amore (Einaudi).<br />

Per fortuna non insieme approdano al festival i due cavalli di razza della critica d’arte: Achille<br />

Bonita Oliva e Vittorio Sgarbi, un salernitano doc e un adottivo visto che da qualche tempo si aggira<br />

nella città di San Matteo e dintorni; il primo presenterà l’ultimo nato Il tempo inclinato, terzo<br />

capitolo dell’Enciclopedia delle arti contemporanee (Electa); il secondo Gli anni delle meraviglie<br />

(Bompiani), l’insuperabile Rinascimento da Piero della Francesca a Pontormo. In mezzo un grande<br />

conoscitore del Belpaese, Cesare De Seta che ci riporta alla nostra identità attraverso L’Italia nello<br />

specchio del Grand Tour (Rizzoli), e tre magnifici affabulatori del rango di Valerio Massimo<br />

Manfredi con Le inchieste del colonnello Reggiani (Einaudi), un focus su chi combatte i predatori<br />

d’arte, Eva Cantarella che ci fa conoscere La dolcezza delle lacrime (Mimesis) attraverso il mito di<br />

Orfeo, e l’amato-odiato Antonio D’Orrico che “vuota il sacco” sul dietro le quinte del mondo<br />

letterario italiano.<br />

Uno sguardo alla politica, tema sensibile in tempi di antipolitica. Può ancora sedurre? Ci risponderà,<br />

in forma di scherzo, il filosofo Umberto Curi, mentre divisioni e lacerazioni tra generazioni saranno<br />

affrontate da Giulio Sapelli in Né vecchi né giovani: cittadini (Guerini & Associati). Religione e<br />

violenza politica sono i temi che dibatteranno il filosofo Roberto Esposito e il giornalista Domenico<br />

Quirico, per cinque lunghi mesi prigionieri in Siria. Giuliano Ferrara, invece, ci riporta in Italia con<br />

la gran commedia del cavaliere e del boy scout offrendoci, stimolato dal direttore de Il Mattino,<br />

Alessandro Barbano, un ritratto folgorante di Matteo Renzi. Da parte sua Goffredo Buccini tesse,<br />

invece, la trama della crisi con la partitura delle interviste a dieci governatori sul Come le regioni<br />

hanno devastato l’Italia. Democrazia e solidarietà, altro punto dolente che affronterà un grande<br />

giurista come Stefano Rodotà che da poco ha pubblicato, per i tipi di Laterza, il libro Solidarietà.<br />

Durante cerca il meglio e inanella altre perle. Ecco uno dei fenomeni più interessanti degli ultimi<br />

anni: il ventiduenne Antonio Dikele Distefano, italiano di seconda generazione e figlio di migranti


dall’Angola, definito «il nuovo Fabio Volo», che ha esordito a febbraio con Fuori piove, dentro<br />

pure. Passo a prenderti? (Mondadori). Poco conosciuto da noi, ma acclamato internazionalmente e<br />

membro dell’Accademia di Francia, avremo l’opportunità di incontrare Dany Laferriére, autore di<br />

origini haitiane. Così come potremo dialogare, condotti per mano da Titti Marrone, con le scrittrici<br />

Lia Levi ed Elena Loewenthal, due personalità della cultura ebraica a confronto. E, nella cornice dei<br />

vicoli di Alfonso Gatto, ascolteremo la voce potente di Paul Polansky, cui andrà il premio intitolato<br />

al poeta della resistenza. È questa una iniziativa coniata dalla Fondazione Gatto, partner del Festival<br />

della Letteratura, che continua la sua azione di “restauro” di vicoli e palazzi fatiscenti con la street<br />

art poetica ad opera di Ivan Tresoldi, controverso e innovativo autore della frase «Chi getta semi al<br />

vento farà fiorire il cielo» comparsa sulla darsena di Milano.<br />

Ci inoltriamo nella parte più performativa della rassegna con il dopo festival che vede protagonista<br />

il teatro-canzone surreale e irresistibile de I Virtuosi di San Martino e i reading-spettacolo animati<br />

da Renato Carpentieri & Wanda Marasco sul leggendario, folle, geniale Vincenzo Gemito e da<br />

Stefano Benni con la grottesca carrellata dei suoi Cari mostri. Il sipario cala – ma è semplicemente<br />

un arrivederci – con il premio “Salerno Libro d’Europa”, concorso riservato a narratori europei<br />

under 40. Selezionati dal Circolo dei Lettori di Salerno Marjana Gaponenko (Ucraina), Emma<br />

Healey (Regno Unito), Sofi Oksanen (Finlandia), Simona Spartaco (Italia). Il podio lo decreterà una<br />

giuria popolare. Perché, alla fine, chi decide il successo di un libro è sempre il lettore.

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