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cenni storici - Diocesi di Alessandria

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de<strong>di</strong>cata alla Madonna <strong>di</strong> Lourdes (1929) e con la realizzazione <strong>di</strong>una serie <strong>di</strong> affreschi sulle pareti interne opera del Leggero (1934).Parroci della seconda metà del ‘900Focalizzando la nostra attenzione sugli eventi che hannocaratterizzatio gli ultimi cinquant’anni della vita della parrocchia, ènecessario, oltre che doveroso, menzionare i parroci che si sonosucceduti a partire dal 1949 e che hanno prestato la loro umileopera a Spinetta.Dal 1949 al 1955 la parrocchia è stata retta da don Walter Pagella.Dal 1955 al 1971, da don Paolo Toselli.Dal 1971 al 1992 dal padre Lorenzo Pedroncelli, dehoniano.Dal 1992 al 2008 da padre Francesco Raffaelli, dehoniano.Dal 2008 ad oggi dal padre Ezio Mosca, dehoniano.Opere oratorianeA fianco del servizio in ambito strettamente spirituale, gran<strong>di</strong> sonostate le opere materiali a favore della chiesa e dell’intera comunitàche questi parroci hanno saputo intraprendere o portare a terminee <strong>di</strong> cui oggi possiamo beneficiare.I primi rilevanti lavori sono stati compiuti intorno agli anniCinquanta con la e<strong>di</strong>ficazione della attuale canonica, mentre undono dall’intera comunità può essere considerato <strong>di</strong> grandeimportanza, più dal punto <strong>di</strong> vista morale che da quello prettamentemateriale, è sicuramente stato la presa in affitto e la gestioneestiva della baita <strong>di</strong> Cheneil.Negli anni Settanta è entrato in funzione il nuovo impianto <strong>di</strong>riscaldamento a termoventilazione della chiesa ed è stato sistematoil campo sportivo parrocchiale “Don Aiachini”, ora “Dehon calcio”.Qualche anno più tar<strong>di</strong> si è reso necessario il rifacimento del tetto edei canali della chiesa ed il restauro della parte più alta dei muriperimetrali.Successivamente, dopo che il Vescovo Mons. Giuseppe Almici aveva<strong>di</strong>chiarato estinta la Confraternita della SS. Trinità ed era avvenutoil passaggio <strong>di</strong> proprietà a favore della parrocchia, è statorestaurato ed inaugurato l’Oratorio della Santissima Trinità.Nel 1982, oltre alla solenne celebrazione per il bicentenario dellachiesa parrocchiale, è stato inaugurato il Centro sociale “LeoneDehon”.Qualche anno dopo, è stata restaurata buona parte delle paretiinterne della chiesa e della volta e sono stati sostituiti tutti i banchi.


attutisce la potenza ma fa sprigionare da forme e colori onde <strong>di</strong>poesia e <strong>di</strong> musica.La volta a vela dell’abside, sopra l’altar maggiore, è occupata dauna vigorosa ‘Adorazione del SS.’: nei quattro pennacchi relativi, inatteggiamento <strong>di</strong> grande <strong>di</strong>gnità, sono affrescati i quattroEvangelisti, in grandezza al naturale.Ispirandosi ai freschisti del ‘600 e ‘700, Luigi Leggero ha trattato,secondo le sue veramente personali qualità <strong>di</strong> frescante talivenerabili figure e ciò che più impressiona è che tanti e così preziosieffetti siano il risultato <strong>di</strong> una semplicità <strong>di</strong> tecnica e <strong>di</strong> mezzi chehanno raggiunto non solo una maturità artistica ma la forza cheesprime l’essenzialità.La ricca navata della chiesa si compone <strong>di</strong> due gran<strong>di</strong> volte a vela,<strong>di</strong>vise da un arcone. Nella prima volta, presso l’altar maggiore, sipresenta maestoso un grande affresco dell’ ‘Assunta in cielo’, ilquale, tra raffinati frammenti ornamentali e architettonici,costituisce una felice ed ispirata composizione. Sui quattroimponenti peducci della volta, Leggero ha <strong>di</strong>pinto quattro gran<strong>di</strong>figure <strong>di</strong> profeti: Mosè, Daniele, Geremia, Isaia.Dopo l’arcata centrale, che, architettonicamente, costituisce unpassaggio <strong>di</strong> riposo, nella seconda volta a vela appare il grandeaffresco del ‘Trionfo della croce’. Che è una esaltazione del DivinSacrificio della Redenzione.Nei pennacchi <strong>di</strong>pendenti da questa volta, l’opera d’arte ècompletata dalla rappresentazione della Fede, della Speranza, dellaCarità e della Giustizia.I colori, splendenti e <strong>di</strong>screti, attribuiscono alle figure angeliche,ieratiche, solenni, un potere <strong>di</strong> mistica espressione e suggestione,stabilendo così, tra volte ed arcate, ombre e fulgori che parlano alcuore del fedele orante nel tempio ed aiutano ad intendere, nellasinfonia del tutto, il segreto per cui il cristiano, provato dalla vita, ètuttavia felice.La gran<strong>di</strong>osa opera è stata ufficialmente e solennemente inauguratain occasione del Congresso Eucaristico <strong>di</strong>ocesano svoltosi a Spinettanell’agosto del 1936”.

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