FOSFATASI ALCALINA
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<strong>FOSFATASI</strong> <strong>ALCALINA</strong><br />
DETERMINAZIONE CINETICA SEC. LE RACCOMANDAZIONI S.C.E. SU SIERO O PLASMA<br />
For in vitro diagnostic use only<br />
Kit: 20 x 3 ml Cod. 90009830<br />
Kit: 5 x 20 ml Cod. 90009840<br />
SIGNIFICATO DIAGNOSTICO<br />
La fosfatasi alcalina, presente in quasi tutti i tessuti<br />
dell’organismo, è situata nelle membrane cellulari in particolare a<br />
livello del fegato, placenta, tubuli renali, osteoblasti, epitelio<br />
intestinale. Concentrazioni elevate di ALP nel siero si associano<br />
a malattie ossee in cui si osserva un aumento dell’attività<br />
osteoblastica (morbo di Paget, iperparatiroidismo primario e<br />
secondario, tumori ossei, rachitismo e fratture), ma anche in<br />
pazienti con alterazioni epatobiliari (ittero ostruttivo, epatite,<br />
cancro del fegato, epatotossicità causata da farmaci). Una certa<br />
variabilità dei livelli di ALP è legata all’accrescimento delle ossa e<br />
alla gravidanza.<br />
PRINCIPIO<br />
La fosfatasi alcalina (ALP) catalizza l’idrolisi, in ambiente alcalino,<br />
del p-nitrofenilfosfato in p-nitrofenolo e fosfato. Considerando<br />
l’incremento di assorbanza nell’ unità di tempo a 405 nm, è<br />
possibile calcolare l’attività della ALP nel campione.<br />
REAGENTI<br />
Composizione del kit: Cod. 90009840 Cod. 90009830<br />
*REAGENTE 1 (liquido) 2 x 50 ml 1 x 65 ml<br />
DEA buffer 1 mol/L<br />
Magnesio cloruro 0.5 mmol/L<br />
*REAGENTE 2 (polvere) 5 x 20 ml 20 x 3 ml<br />
p-nitrofenilfosfato 0.01 mol/L<br />
STABILITA’: se conservati a 2-8°C, i reagenti sono stabili fino alla<br />
data di scadenza mostrata sulla confezione, se non contaminati<br />
durante l’impiego.<br />
REAGENTI AUSILIARI PER LA CALIBRAZIONE E PER<br />
IL CONTROLLO QUALITA’ (Non forniti con il kit)<br />
Si suggerisce caldamente di verificare l’esattezza del fattore<br />
utilizzato mediante Calibrazione preventiva. Va assolutamente<br />
utilizzato il fattore che viene originato da queste prove in<br />
sostituzione del fattore teorico inserito in metodica.<br />
Per garantire l’ adeguata Calibrazione, si suggerisce di usare il<br />
seguente kit:<br />
- Calibratore Cod. 90010000<br />
Per garantire l’adeguata prestazione del test, si suggeriscono i<br />
seguenti kit:<br />
- Serum N Cod. 90009980<br />
- Serum P Cod. 90009990<br />
PREPARAZIONE DEL REAGENTE DI LAVORO<br />
*KIT 20 x 3 ml (Cod. 90009830)<br />
Aggiungere ad un vial di *Reagente 2 3 ml di *Reagente 1.<br />
Miscelare gentilmente sino a dissoluzione.<br />
*KIT 5 x 20 ml (Cod. 90009840)<br />
Aggiungere ad un vial di *Reagente 2 20 ml di *Reagente 1.<br />
Miscelare gentilmente sino a dissoluzione.<br />
Portare i reagenti alla temperatura di lavoro prima dell’uso.<br />
Chiudere immediatamente dopo l’impiego.<br />
I prodotti vanno manipolati in modo adeguato, tale da evitare<br />
ogni contaminazione. L’uso non competente ci solleverà da<br />
ogni responsabilità.<br />
STABILITA’: 5 gg a 2-8°C ed al buio.<br />
CAMPIONI<br />
• Siero, plasma non emolizzato.<br />
Usare eparina come anticoagulante.<br />
STABILITA’: il campione può essere conservato per circa<br />
1 settimana a 2-8°C.<br />
PROCEDURA ANALITICA<br />
• Wavelength: 405 nm (400-420 nm)<br />
• Cammino ottico: 1 cm<br />
• Lettura: contro aria o acqua distillata<br />
• Temperatura: 37°C<br />
• Metodo: cinetico<br />
• Reazione: 3 minuti<br />
• Linearità: fino a 825 U/L a 37°C<br />
• Campione/Reagente: 1/60<br />
Portare i reagenti alla temperatura di lavoro prima dell’uso.<br />
Pipettare in una provetta o in una cuvetta etichettata:<br />
Reag. di lavoro 3000 μl<br />
Campione 50 μl<br />
Mescolare gentilmente ed incubare a 37°C per 1 minuto.<br />
Leggere l’assorbanza iniziale contro aria o acqua dist. e ripetere<br />
la lettura dopo 1, 2 e 3 minuti esatti.<br />
Calcolare la media delle letture di assorbanza/minuto (ΔA/min).<br />
CALCOLO<br />
Sostituire il valore di ΔA/min calcolato nella seguente formula:<br />
ΔA/min x 3300 = attività ALP in U/L a 405 nm<br />
VALORI DI RIFERIMENTO<br />
ETA’ UOMINI (U/L) DONNE (U/L)<br />
neonati<br />
150-600<br />
150-600<br />
0.5-9<br />
250-950<br />
250-950<br />
10-11<br />
250-730<br />
250-950<br />
12-13<br />
275-875<br />
200-730<br />
14-15<br />
170-970<br />
170-460<br />
16-18<br />
125-720<br />
75-270<br />
> 18 50-250 50-250<br />
Si raccomanda che ogni laboratorio stabilisca i propri valori<br />
normali di riferimento per l’area geografica in cui si trova.<br />
CARATTERISTICHE METROLOGICHE<br />
Le caratteristiche del Reagente ALP sono state sperimentate con<br />
un fotometro per chimica clinica SLIM. I dati pur rappresentando<br />
le caratteristiche del prodotto, potrebbero risultare differenti da<br />
questi nei singoli laboratori e/o per differenti analizzatori.<br />
Linearità: La ALP viene determinata tra 6,6 - 825 U/L.<br />
Per un’ attività ≥ 825 U/L, diluire il<br />
campione 1:10 con fisiologica, ripetere la<br />
determinazione e moltiplicare il risultato x 10.<br />
Limite di rilevazione: La minima quantità determinabile è<br />
6,6 U/L.<br />
Precisione nella serie (Within-run Precision):<br />
Media (U/L) ± 2s CV %<br />
Umano 1 188,2 ± 4,05 1,08<br />
Umano 2 445,27 ± 7,80 0,88<br />
Precisione tra le serie (Run-to-run (Day-to-day) Precision):
Media (U/L) ± 2s CV %<br />
Umano 1 188,83 ± 4,96 1,19<br />
Umano 2 446,08 ± 8,22 0,92<br />
Accuratezza: con materiali di controlli commerciali<br />
Attesa (U/L) Trovata (U/L)<br />
Normale 171 (141 – 201) 169 – 170 – 178<br />
Patologico 493 (403 – 583) 490 – 497 – 506<br />
Interferenze: vedi Bibliografia punto 2.<br />
Correlazione: Il confronto del test su SLIM con reagenti<br />
ROCHE su 20 campioni ha dato i seguenti<br />
risultati:<br />
Regressione lineare Y = 0,9985X – 0,6131<br />
r = 0,9980 n = 20<br />
NOTE<br />
1. Una variazione proporzionale dei volumi di reazione non<br />
modifica il risultato.<br />
2. Si suggerisce di NON miscelare tra loro Reagenti provenienti<br />
da diversi Lotti di Produzione.<br />
3. Per un’ attività ≥ 825 U/L, ripetere la determinazione sul<br />
campione diluito 1:10 con sol. fisiologica e moltiplicare il risultato<br />
x10.<br />
4. Tensioattivi presenti sui contenitori in vetro possono inibire<br />
l’attività enzimatica.<br />
5. Con la strumentazione automatica è possibile lavorare con<br />
Reag. di lavoro 1000 μl<br />
Campione 10 μl<br />
impiegando un fattore = 5430 (anzichè 3300).<br />
6. ATTENZIONE!<br />
Le applicazioni su Analizzatori / Strumenti di routine possono<br />
essere totalmente diverse da quanto sviluppato come<br />
determinazione manuale, ma anche tra loro, per i diversi<br />
Analizzatori.<br />
7. Elevata attenzione deve essere data alle sostanze interferenti:<br />
alcuni farmaci ed altre sostanze potrebbero influenzare i livelli od<br />
il dosaggio della ALP (vedi Bibliografia 2).<br />
8. Il Reagente deve essere impiegato SOLO per l’uso indicato, da<br />
personale esperto ed addestrato, nelle dovute condizioni di<br />
Laboratorio.<br />
9. La diagnosi clinica non può essere fatta correttamente usando<br />
il risultato di un solo test, ma deve essere fatta integrando<br />
criticamente diversi tests di Laboratorio con differenti dati clinici.<br />
BIBLIOGRAFIA<br />
1. Textbook of Clinical Chemistry, Ed. by N.W. Tietz,<br />
W.B. Saunders Co., Philadelphia (1999).<br />
2. Young D.S. et al., Clin. Chem. 21, 302D (1975)<br />
3. Committee of the Scandinavian Society for Clin. Chem.;<br />
Scand. J. Clin. Lab. Invest. 33, 291 (1974)<br />
SEAC SRL<br />
Via di Prato, 74<br />
50041 Calenzano-FI<br />
Tel. 055 8877469<br />
Fax 055 8877771<br />
Ver. 2003/12