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RAVVIVARE LA FEDE E RIACCENDERE LA CARITÀ COME ... - Inizio

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amore, e si lascia conquistare da Cristo attraverso la sua esperienza di fede. Questo farà nascere inlui quattro movimenti interiori: la contemplazione dell’amore infinito di Dio; la gioia di conoscereCristo; l’ammirazione e il desiderio d’imitare Cristo; il desiderio di farlo conoscere agli uominicondividendo con loro la gioia della sua intimità.Mi soffermerei soltanto sulla gioia di conoscere Cristo e il desiderio di farlo conoscere agliuomini. La gioia di conoscere Gesù è ricordata da Giovanni Paolo II nella RM 91. La gioia devecaratterizzare ogni cristiano e ogni vita missionaria. Ci sono tre cammini diversi e complementariper avere la vera gioia: considerare Cristo come il vero tesoro; avere il coraggio di lasciare tutto acausa di Cristo; vivere in comunione con Cristo mettendolo al centro di tutto. E’ dunque importanteche la persona mandata abbia un rapporto profondo con Cristo che è la ragione del suo serviziomissionario. Per questo bisogna riempire il nostro cuore di Cristo accentando di entrare in questocammino e considerando la gente verso la quale siamo mandati come oggetto del nostro apostolato.Ciò che abbiamo già detto sopra ci aiuterà a fare crescere in noi il desiderio di far conoscereCristo agli altri e condividendo con loro la gioia della sua intimità. Dobbiamo riconoscere che ilnostro apostolato deve essere sempre ispirato dall’incontro con Cristo che è l’origine, la ragione e lafonte della nostra vita e della nostra missione. E’ una persona, Gesù Cristo la Parola definitiva diDio, fatta uomo che dobbiamo presentare agli altri e non una dottrina, un sistema di articoli di fedee di precetti morali, ancor meno un programma politico 23 , neanche il fatto di offrire un servizioanche socio caritativo. Il nostro impegno sarà di aiutare gli altri ad entrare e crescere anche loro inuna comunione intima con Cristo nella loro vita concreta. E’ importante sottolineare che siamomandati nel mondo costituito dalle persone che non hanno ancora incontrato Cristo e il suomessaggio di salvezza.Quando andiamo nel mondo non evangelizzato oppure secolarizzato o post-cristiano,dobbiamo avere un senso di oggettività. Davanti al mondo non ancora evangelizzato o postcristiano,dobbiamo avere una spiritualità della piccolezza, riconoscendo che noi cristiani siamo unaminoranza nel mondo. L’immagine del piccolo seme del senape dovrebbe aiutarci a capire megliola nostra missione in questo mondo. E’ importante anche di avere una spiritualità dell’amoreuniversale per ogni uomo perché Dio ama tutti gli uomini e ciascuno di maniera particolare. Inquesto senso, diventa importante di lavorare con tutte le genti di buona volontà. Il nostro compito èdi portare nella vita di ogni uomo l’influsso di Dio, per riscoprire che tutti siamo stati creati aimmagine e somiglianza di Dio. Una tale riscoperta permetterà a tanti di poter fare il benegratuitamente senza aspettare nulla in cambio 24 . Possiamo dunque aiutare a costruire una nuovasocietà in cui la politica, l’economia e le relazioni sociali hanno per fondamento e fine la potenzadivina e la ricerca del bene comune e non l’interesse egoistico. Questo aiuterà la gente a non porreal primo posto il potere dei beni materiali, la ricchezza dei possedimenti e del denaro, ma l’aiutovicendevole soddisfacendo ai propri bisogni e a quelli degli altri 25 .Un altro atteggiamento che è richiesto al missionario è di avere una spiritualitàdell’inculturazione che sa apprezzare i valori di ogni cultura, pur denunciando le sue deviazioni e isuoi contro-valori. Dobbiamo essere apostoli della riconciliazione dei cuori in un mondo in cui cisono diverse lotte e tanti conflitti tra gli uomini, tra nazioni, tra religioni e tra diverse tribù e etnie.E’ importante anche una spiritualità vocazionale che condivide con gli altri la gioia di conoscereCristo. Al missionario è richiesto una testimonianza autentica della vita soprattutto in quantotestimone della conversione. Infatti come lo riconosce anche il documento post-assembleare, lanostra testimonianza di vita come apostoli di Gesù, tocca e trasforma la vita delle persone,e è anchepiù efficace dove l’evangelizzazione diretta è impossibile 26 . In tutto questo, non dobbiamo maidimenticare di annunciare Cristo come l’unico Salvatore dell’umanità, e che l’amore infinito di Dio23 Cfr. SINODO DEI VESCOVI XIII ASSEMBLEA GENERALE ORDINARIA, La nuova evangelizzazione per la trasmissionedella fede cristiana, n.11.24 SOCIETÀ DELL’APOSTO<strong>LA</strong>TO CATTOLICO, “Ravvivare la fede e riaccendere la carità”: Apostoli di Gesù nel mondoche cambia, 30.25 Cfr. Ibid.26 Cfr. Ibid.6

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