10.07.2015 Views

Insieme perché, insieme per chi - Chiesa Evangelica Valdese

Insieme perché, insieme per chi - Chiesa Evangelica Valdese

Insieme perché, insieme per chi - Chiesa Evangelica Valdese

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Nel dicembre 2001 il Ce della Lcf ha istituitouna delegazione <strong>per</strong> i dialoghi con i battisti. Al vescovoMartin Hein (Kassel, Germania), membrodeputato del Ce, alla fine del Comitato fu <strong>chi</strong>estodi presiedere la delegazione. I rappresentanti Ebfai colloqui furono guidati dal segretario Generaledell’Ebf, dr. Theo Anghelov (Sofia, Bulgaria).Entrambe le delegazioni poterono incontrarsinell’ottobre 2002 <strong>per</strong> una prima consultazione adAmburgo, ospitati dalla Albertinen-Diakoniewerkbattista. Il programma era focalizzato sulla rispettivacomprensione del battesimo e delle sue fondamentanel Nuovo Testamento. L’introduzione delmodello di comunione delle <strong>chi</strong>ese di Leuenbergfu importante in quanto provvedeva una corniceessenziale <strong>per</strong> i dialoghi.La seconda consultazione fu tenuta a Hofgeismarnel giugno del 2003 su invito della <strong>chi</strong>esa evangelicadella Kurhessen-Waldeck. Accanto alla comprensionedel battesimo furono esaminate anche lacomprensione della fede e della <strong>chi</strong>esa dal punto divista di entrambe le tradizioni. Alla fine della consultazionele due delegazioni erano ottimiste sulfatto che all’incontro successivo si sarebbe giuntiall’elaborazione di un testo comune. Il compito diredigere una bozza fu affidato a un comitato di seimembri, che la preparò durante un incontro a Berlinonel dicembre 2003.Nella sezione conclusiva che fu tenutaall’International Baptist Theological Seminary diPraga dal 23 al 25 gennaio 2004 la bozza fu esaminatain una approfondita discussione e rivista – inparte considerevole – in piccoli gruppi misti e sezioniplenarie. Alla fine dell’incontro fu presentatoun testo che fu recepito unanimemente da tutti i 18delegati presenti. Il <strong>chi</strong>aro risultato ottenuto dopoun così relativamente breve <strong>per</strong>iodo riflette la fiduciacrescente e, non ultimo, l’atmosfera amichevoletra le due delegazioni. Un contributo al buon risultatofurono anche le nostre preghiere comuni el’ascolto delle Sacre Scritture che hanno occupatoun posto importante in ogni incontro.I CONTENUTI DEL NOSTRO TESTO FINALEIl dialogo Ebf-Cpce non ha la pretesa di presentareun esame completo delle questioni teologichecontroverse né di menzionare tutti gli elementi diun accordo complesso di dottrina e pratica. Per questofa riferimento ai vari altri dialoghi, specialmenteai testi finali dei dialoghi mondiali tra battisti eriformati e tra battisti e luterani (1977 e 1990 rispettivamente)3 . È volontà di questo testo fare unpasso avanti nella questione fondamentale, cioè lapossibilità della comunione tra le <strong>chi</strong>ese.Questa intenzione fu decisiva <strong>per</strong> la struttura ele accentuazioni del nostro testo. In un primo punto– analogo alla Concordia di Leuemberg e alladi<strong>chi</strong>arazione della comunione delle <strong>chi</strong>ese con iMetodisti – la convergenza nella comprensionedell’Evangelo doveva essere descritta in manieraconcisa. Siamo grati del fatto che questo fu possibilefondamentalmente attraverso la ratifica deiparagrafi della Concordia di Leuenberg. Le duesezioni seguenti illustrano – non come alternative,ma come supplemento – la base biblica delle nostreaffermazioni e il carattere vincolante del Vangelo.Le specificazioni sul battesimo nella secondaparte del documento rappresentano, in qualche misura,il centro della di<strong>chi</strong>arazione. Siamo consapevolidel fatto che questa parte innescherà le discussionipiù accese, in quanto affronta più <strong>chi</strong>aramentei documenti fino a quel punto. Crediamo comunqueche gli ostacoli nel modo di pensare tra le <strong>chi</strong>esebattiste e protestanti devono essere abbattuti attraversoun allargamento delle prospettive.La terza parte del documento affrontava un ulteriorecomplesso di temi nel quale, secondo moltiteologi, c’è una profonda differenza tra le <strong>chi</strong>esebattiste e quelle della Riforma classica:l’ecclesiologia. Ci siamo resi conto comunque cheun’opposizione frontale tra il puro congregazionalismodei battisti e un concetto istituzionale della<strong>chi</strong>esa proprio delle <strong>chi</strong>ese Cpce non era tanto unarealtà quanto un preconcetto. <strong>Insieme</strong> siamo statiin grado di fare affermazioni sulla natura e la missionedella <strong>chi</strong>esa alla luce delle quali le divergenzenella struttura organizzativa del ministero della<strong>chi</strong>esa non erano causa di divisione e anche nellaconcezione dell’unità della <strong>chi</strong>esa come diversitàriconciliata in Cristo abbiamo potuto scoprire unaprofonda comunione. Per le formulazioni particolariin questa sessione, abbiamo fatto ricorso ai risultatidei dialoghi tra la <strong>chi</strong>esa luterana norvegesee l’Unione battista norvegese 4 . In molti passaggi,comunque, abbiamo potuto raggiungere una convergenza<strong>per</strong>sino più profonda.L’ultima parte del documento è stata dedicataalla valutazione dei risultati delle tre parti precedentie ai suggerimenti conseguenti. È stata un’amarasco<strong>per</strong>ta la constatazione che non c’erano ancorai presupposti <strong>per</strong> una piena comunione ecclesiasticasecondo la comprensione della Concordia diLeuenberg. Ciò nonostante, passi ulteriori eranodiventati possibili e sono stati espressamente raccomandati.13

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!