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I tesori nascosti di Impruneta - Il Reporter

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2 Aprile 2009 il giornale del tuo ComuneEVENTI. Uno stu<strong>di</strong>o e un “concorso” per ricordare un mestiere che non c’è piùQuando la nonna intrecciava la pagliaArriva la Settimana della Cultura: l’archivio fotografico della SocietàCorale <strong>di</strong>gitalizzato, il quarto appuntamento con “Laureati inImprunetinità”, ma soprattutto l’antica professione delle trecciaiole,che saranno commemorate con una targa in via CavalleggeriOscar Lan<strong>di</strong>niSaranno le trecciaiole le protagoniste dell’un<strong>di</strong>cesimae<strong>di</strong>zione della Settimana dellaCultura, la sette giorni <strong>di</strong> eventi – dal18 al 26 aprile – promossa in tutta Italiadal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, chetoccherà <strong>Impruneta</strong> domenica 19, con un’iniziativaorganizzata dall’assessorato alla formazione, dallaSocietà <strong>di</strong> Mutuo Soccorso e dalla biblioteca comunale.A partire dalle 17, nei locali della biblioteca,prenderà il via il quarto appuntamento <strong>di</strong> “Laureatiin Imprunetinità”, con la presentazione <strong>di</strong> altre duetesi laurea incentrate sul territorio imprunetino, laprima riguardante “La cancelleria della Comunitàdel Galluzzo in San Francesco <strong>di</strong> Paola 1783-1868”e la seconda intitolata “Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> fattibilità degli interventi<strong>di</strong> recupero urbano: il caso <strong>di</strong> Tavarnuzze”.Per il resto della serata, il tema centrale sarà la storialocale, con la presentazione del cd fotograficorealizzato <strong>di</strong>gitalizzando oltreduecentocinquanta delleottocento foto contenute nelvasto archivio della SocietàCorale, che raccoglie immagini<strong>di</strong> fatti, luoghi e personeimmortalate a partire dalla suafondazione, avvenuta nel 1888, fino ai giorni nostri.A farla da padrone, tuttavia, sarà l’antico mestiere,oggi perduto, delle trecciaiole, le intrecciatrici <strong>di</strong>fili <strong>di</strong> paglia con cui si realizzavano i cappelli chefino al secondo dopoguerra sono state una costantepresenza nelle campagne toscane. Tutta la rilevanzasociale ed economica <strong>di</strong> questo mestiere, èstata raccolta in uno stu<strong>di</strong>o, curato da Lara Socci,che sarà esposto nell’occasione. “<strong>Il</strong> mestiere delletrecciaiole ha conosciuto un declino a partire daglianni Cinquanta – spiega la curatrice – ma in precedenzaha occupato la maggior parte delle donne, cheriuscivano a guadagnare qualcosa lavorando da casaUno stu<strong>di</strong>o de<strong>di</strong>catoad un mestiere antico,le famose trecciaiole eranomolto <strong>di</strong>ffuse in Toscanao ad<strong>di</strong>rittura camminando per strada, tanto eranospontanei quei movimenti per alcune <strong>di</strong> esse”. Perrealizzare la ricerca, Lara ha fatto ricorso a <strong>di</strong>verseinterviste, raccogliendo testimonianze e cercando <strong>di</strong>ricostruire la “mappa” delle famiglie impegnate inquesto lavoro, oggi scomparse: “Quasi nessuno hapiù proseguito questa attività, perché <strong>di</strong>ventata pococonveniente. Qui a <strong>Impruneta</strong> ho trovato soltantouna signora che ancora lavora la paglia, sia purecon macchinari e in maniera molto <strong>di</strong>versa da unavolta” racconta ancora Lara. Particolarmente importanteè il ruolo storico rivestito dalle trecciaioleper le battaglie che in alcuni momenti hanno portatoavanti nel tentativo <strong>di</strong> migliorare le proprie con<strong>di</strong>zioni<strong>di</strong> lavoro, <strong>di</strong>ventando un caso emblematico trale lotte operaie condotte dalle donne a cavallo trail <strong>di</strong>ciannovesimo e il ventesimo secolo: “Alla finedell’Ottocento – <strong>di</strong>ce la curatrice – si verificaronodelle vere e proprie sommosse,qui come a Signa, a Prato,a Brozzi, durante le quali adessere riven<strong>di</strong>cati erano unmiglioramento delle con<strong>di</strong>zionilavorative e un aumentodelle paghe”. Per ricordare letrecciaiole e tutto quello che hanno significato dalpunto <strong>di</strong> vista storico e sociale, nel largo tra viaCavalleggeri, via Roma e via Paolieri, dove la loropresenza era più significativa, sarà apposta una targacommemorativa, realizzata sulla base del bozzettoche sarà scelto in conclusione della serata. Come inun piccolo concorso, infatti, senza premi eccetto lasod<strong>di</strong>sfazione <strong>di</strong> contribuire a ricordare un mestiereantico e importante, chiunque potrà avanzare la propriaproposta, consegnando un bozza in biblioteca opresso la sede della Società Corale, in via VittorioVeneto, entro il 17 aprile. La targa sarà realizzata incotto e avrà le <strong>di</strong>mensioni <strong>di</strong> 35x50 cm.LA NOVITÀ. Un elenco regolerà la professioneA.A.A. Tata cercasi?Puoi trovarla sull’alboi chiama “Cerco una tata” ed èSun’iniziativa dei Comuni dellazona fiorentina sud-est che ha comeobiettivo quello <strong>di</strong> arrivare a creareun albo zonale con vali<strong>di</strong>tà biennaledei baby-sitter per la fascia da zeroa sei anni. Un aiuto e una garanziain più per tutti quei genitori tantevolte preoccupati e titubanti quandosi tratta <strong>di</strong> lasciare il pargolo inmano ad una persona spesso giovanissimae pressoché sconosciuta, lecui uniche referenze, <strong>di</strong> solito, sonosoltanto frutto del passaparola. Conla creazione dell’albo, tutti questi timoripotrebbero ben presto <strong>di</strong>ventaresoltanto un ricordo, dal momentoche, per esservi inclusi, tate e “tati”dovranno <strong>di</strong>mostrare <strong>di</strong> avere tutti irequisiti necessari per poter seguireil bambinoin un momentodelicatoe complessocomei primissimianni <strong>di</strong> vita.Per entrare a far parte dell’elenco,infatti, è necessario frequentare, apartire dal prossimo mese <strong>di</strong> maggio,un apposito corso <strong>di</strong> formazione<strong>di</strong> sessanta ore, per accedereal quale è richiesto <strong>di</strong> essere maggiorenni,risiedere a <strong>Impruneta</strong> o inuno degli altri Comuni appartenentialla zona fiorentina sud-est e possedereun titolo <strong>di</strong> istruzione almenosecondaria attinente al mondo dell’educazionee della pedagogia, secondole previsioni della normativaregionale. L’articolazione del corsoprevede ventitre ore <strong>di</strong> formazionefrontale, durante le quali vengonofornite nozioni <strong>di</strong> psicologia dellosviluppo, principi dell’alimentazionee nozioni <strong>di</strong> primo soccorso e <strong>di</strong>prevenzione degli infortuni domestici,insieme a informazioni sullagestione del rapporto con i genitorie sulle attività lu<strong>di</strong>co-creative e <strong>di</strong>cura del bambino fino a sei anni.A questa prima parte “teorica”, faseguito una seconda, della durata <strong>di</strong>trenta ore, durante la quale gli aspiranti“tati” e tate devono svolgere untirocinio presso le strutture educativedella zona. Alla fine, tutti i partecipantiche abbiano frequentatoper almeno <strong>di</strong>ciannove ore la primaparte del corso e per ventiquattrola seconda,riceverannoun attestato<strong>di</strong> partecipazionee sarannoiscrittiall’elencodei baby sitter, che sarà messo a<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> tutte le famiglie chene facciano richiesta. Ancora fino al15 aprile, è possibile presentare ladomanda <strong>di</strong> partecipazione al corso,redatta secondo le in<strong>di</strong>cazionicontenute nel bando, <strong>di</strong>sponibileanche sul sito internet del Comune,inviandola per posta raccomandatacon ricevuta <strong>di</strong> ritorno oppure recandosi<strong>di</strong> persona presso gli uffici<strong>di</strong> piazza Buondelmonti o all’URPI partecipanti <strong>di</strong>mostreranno<strong>di</strong> avere tutti i requisitiper seguire un bambinonei primi anni <strong>di</strong> vita<strong>di</strong> via Cavalleggeri./O.L.


IMPRUNETAprimo pianoIN PAESE. Un’area vasta, <strong>di</strong>sseminata <strong>di</strong> dettagli preziosi. Dall’architettura agli affreschiArte & co: <strong>Impruneta</strong> si raccontaPiù <strong>di</strong> cento tabernacoli,numerose chiese,piccoli e gran<strong>di</strong>capolavori <strong>di</strong>sseminatisulle strade. Purpiccolo, il territorio èricchissimo <strong>di</strong> storia eculturaGiovanni RizzoSarà per la vicinanza <strong>di</strong> un gigantecome Firenze, al cui confrontoogni partita è persa, o per l’idea chesoltanto i gran<strong>di</strong> nomi fanno l’Artecon la “a” maiuscola. Eppure, checché se ne<strong>di</strong>ca, nel suo piccolo il territorio <strong>di</strong> <strong>Impruneta</strong>è tutt’altro che povero <strong>di</strong> cultura, costellatocom’è <strong>di</strong> testimonianze e <strong>di</strong> “<strong>tesori</strong>” <strong>nascosti</strong>,segni <strong>di</strong> un passato e <strong>di</strong> una storia cheaspettano solo <strong>di</strong> essere riscoperti. Tra i beniartistici imprunetini, a far la parte del leone,ovviamente, è il complesso della Basilica<strong>di</strong> Santa Maria, la cui millenaria presenzaha accompagnato fin dalle origini ogni passaggiodella storia <strong>di</strong> <strong>Impruneta</strong>, legandonein<strong>di</strong>ssolubilmente le vicende all’immaginemiracolosa della Madonna, il cui culto benpresto arrivò a <strong>di</strong>ffondersi in tutta la Toscana,attirando pellegrini e con essi i doni e le ricchezzeoggi raccolte nel Museo del Tesoro.Tuttavia, <strong>di</strong>etro la floridezza <strong>di</strong> cui la chiesaimprunetina poté godere attraverso i secolinon si celavano soltanto i “proventi” derivantidal culto mariano, ma anche l’apporto dei“popoli” delle ventuno chiese suffraganee,“succursali” della Basilica alla quale versavanodei tributi. Di queste parrocchie sparseper la campagna, sono quin<strong>di</strong>ci quelle arrivatefino ai giorni nostri, talvolta mantenendola propria funzione sacra, talvolta perdendola,com’è capitato alla chiesa <strong>di</strong> Sant’<strong>Il</strong>arioa Petigliolo, <strong>di</strong>ventata un’abitazione. Quasitutti gli e<strong>di</strong>fici hanno mantenuto almeno inparte l’impianto <strong>di</strong> origine me<strong>di</strong>evale, costituendoluoghi <strong>di</strong> interesse sia da un punto <strong>di</strong>vista architettonico, sia per quanto riguardale suppellettili e le opere conservate all’interno,com’è il caso, solo per citarne alcune,della chiesa <strong>di</strong> San Pietro a Montebuoni, conla sua Madonna col bambino <strong>di</strong> Lorenzo <strong>di</strong>Bicci, e della chiesa <strong>di</strong> San Miniato a Quintole,che custo<strong>di</strong>sce i resti <strong>di</strong> un affresco delTrecento. Ancor più <strong>di</strong>ffusi e strettamentelegati alla storia locale sono poi le nicchie ei tabernacoli, <strong>di</strong>sseminati per le campagne elungo le vie. Secondo il censimento eseguitodal Comune nel 2004, sono centoun<strong>di</strong>ci i tabernacolie le nicchie presenti sul territorio,per la gran parte successivi al quin<strong>di</strong>cesimosecolo e realizzati in cotto, preziose testimonianzedell’alto livello presto raggiunto dallavoro dei maestri fornaciari. Quasi sempre ilsoggetto delle raffigurazioni è legato alla figura<strong>di</strong> Maria, <strong>di</strong>versamente da quanto generalmenteaccade nei contesti rurali, dove ungrande spazio è riconosciuto ai santi legati alraccolto e all’attività agricola in genere. Perla quasi totalità dei tabernacoli e per buonaFOCUSna delle realtà maggiormente impegna-nell’approfon<strong>di</strong>mento e nella <strong>di</strong>ffu-Utesione della conoscenza della storia locale èl’associazione Amici del Museo <strong>di</strong> <strong>Impruneta</strong>e San Casciano “Marcello Possenti”,de<strong>di</strong>ta prevalentemente alla promozione delmuseo e della basilica, ma anche <strong>di</strong> tutto iltessuto artistico e culturale presente sul territorio,attraverso la collaborazione con lescuole e l’organizzazione <strong>di</strong> iniziative edeventi. “Attualmente contiamo una sessantina<strong>di</strong> iscritti – <strong>di</strong>ce la presidentessa MariaPratesi – e volontariamente ci occupiamodella custo<strong>di</strong>a della basilica e del museo,parte delle nicchie, incastonate nei muri dellecase, lo scadente stato <strong>di</strong> conservazione rappresentail problema più grave, dal momentoche non sono rari i casi in cui il tempo è riuscitoa cancellare gli affreschi e ad eroderedel tutto le terrecotte, se non ad<strong>di</strong>rittura aspazzare via la muratura. Tra i manufatti piùimportanti, si può citare il tabernacolo <strong>di</strong> viaPonte a Jozzi, risalente al quattor<strong>di</strong>cesimosecolo e recentemente restaurato, sul qualeè affrescata una Madonna col bambino; lorendendoci <strong>di</strong>sponibili anche per visite guidate”.Tra le iniziative più recenti dell’associazione,c’è la realizzazione delle au<strong>di</strong>oguide in quattro lingue: “E’ il primo piccolomuseo dell’area fiorentina a esserne dotato– <strong>di</strong>ce ancora Maria Pratesi – si è trattato <strong>di</strong>uno sforzo molto grande, reso possibile grazieal contributo dell’Ente Cassa e a quellodel Lions Club”. Tra gli obiettivi futuri degli“Amici dei Musei” c’è quello <strong>di</strong> non limitarsiad aspettare l’arrivo <strong>di</strong> nuovi visitatori, ma<strong>di</strong> andarli a “cercare”, offrendo la possibilità<strong>di</strong> visitare in maniera approfon<strong>di</strong>ta l’interosantuario, con un occhio <strong>di</strong> riguardo per iSCHEDA<strong>Il</strong> villaggio etrusco?Un’area <strong>di</strong> servizioe il territorio imprunetino è riccoSda un punto <strong>di</strong> vista artistico e culturale,una parte non piccola del meritova alla sua posizione strategica, chefin dall’antichità ha fatto sì che potesseritagliarsi un ruolo <strong>di</strong> primissimo pianonel passaggio dei traffici commerciali.Già in epoca etrusca, infatti, <strong>Impruneta</strong>costituiva uno snodo fondamentalesulla via che collegava Chiusi a Lastra aSigna, da dove le merci proseguivanosull’Arno; per mercanti e viaggiatori,questo inse<strong>di</strong>amento non lontano daFiesole era un prezioso punto <strong>di</strong> sosta,dove fermarsi per riposare e fare rifornimento<strong>di</strong> acqua, come una sorta <strong>di</strong>stazione <strong>di</strong> servizio ante litteram suuna delle più importanti strade dell’epoca.Nei secoli successivi, col venirmeno del predominio etrusco e l’affermazione<strong>di</strong> altri itinerari per le merci,<strong>Impruneta</strong> ha conservato comunquela sua importanza sulle <strong>di</strong>rettrici perFirenze, sapendone sfruttare al megliola vicinanza.3stesso soggetto si ritrova a Baruffi e ad Erta<strong>di</strong> Quintole, dove è possibile ammirare duetipici tabernacoli rustici del <strong>di</strong>ciassettesimoe del <strong>di</strong>ciottesimo secolo, mentre nella nicchiaall’incrocio tra via Sant’Isidoro e via<strong>Impruneta</strong>na per Pozzolatico è inserita unarappresentazione settecentesca in terracottaparzialmente <strong>di</strong>pinta della Vergine attorniatadagli angeli, da Sant’Isodoro, patrono degliagricoltori, e Carlo Borromeo, protettore dallepestilenze.L’impegno degli “Amici del Museo”, in<strong>di</strong>spensabile nella valorizzazione del patrimonioOggi al “piccolo” Museo già si parlano quattro linguegruppi. Con l’avvio della mostra per i settesecoli del cotto imprunetino, inoltre, spetteràall’associazione il compito <strong>di</strong> integrare lasorveglianza al complesso basilicale, offrendoassistenza ai turisti nella visita. Proprioin preparazione alla mostra, negli scorsimesi sono state organizzate tre conferenze,una sulle origini etrusche <strong>di</strong> <strong>Impruneta</strong>, unasul significato devozionale dei tabernacolie l’ultima, tenutasi lo scorso 17 marzo, sull’importanzadel cotto <strong>di</strong> <strong>Impruneta</strong> nellastoria dell’arte, con la partecipazione <strong>di</strong> MariaPia Zaccheddu, responsabile dei museilocali della Sovrintendenza./G.R.Copia in abbonamento postale<strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong>è un perio<strong>di</strong>co <strong>di</strong> 7 e<strong>di</strong>zioniche mensilmenteviene <strong>di</strong>stribuito dain 192.404 copie<strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong> <strong>di</strong> <strong>Impruneta</strong> raggiunge 6.273famiglie nel Comune <strong>di</strong> <strong>Impruneta</strong>E<strong>di</strong>tore e Concessionaria Pubblicitaria:Web&Press E<strong>di</strong>zioni s.r.l.Direzione ed amministrazione:via Kassel 17- 50126 Firenzetel. 848.80.88.68Direttore Responsabile: Matteo FranciniService e<strong>di</strong>toriale e grafico:Tabloid soc.coop., Firenze (FI)scrivimi@ilreporter.itStampato da Rotopress International, Loreto (AN)Perio<strong>di</strong>co d’informazione localeAnno II n. 24 del 1 aprile 2009N°reg 5579 del 17/05/2007 tribunale <strong>di</strong> Firenze.Iscrizione al Roc 8551. 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4 Aprile 2009 il giornale del tuo ComuneLAVORI IN CORSO/1. Pochissime le novità in vista, solo la circonvallazione va avantiGran<strong>di</strong> opere, si procede al rallentatoreUna manciata <strong>di</strong> interventi e tanti progetti destinati a rimaneresolo sulla carta. <strong>Il</strong> Comune “fa i conti” col patto <strong>di</strong> stabilitàGiovanni RizzoUna miriade <strong>di</strong> necessitàda sod<strong>di</strong>sfare, pocherisorse a <strong>di</strong>sposizione,tante opere rimaste sullacarta e qualcuna che piano pianoinizia a vedere la luce. Si riassumecosì una delle stagioni più <strong>di</strong>fficiliper il settore dei lavori pubblicinel Comune <strong>di</strong> <strong>Impruneta</strong>, a voltepenalizzato dalla <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> interloquirecon i gran<strong>di</strong> attori cheintervengono sul territorio, com’èaccaduto ai Bottai, a volte costrettoa fare i conti con le dure leggidella contabilità. Infatti, se per ilparcheggio “occupato” da SocietàAutostrade la soluzione sembraessere arrivata, assai più <strong>di</strong>fficileè la situazione per molti degli interventi<strong>di</strong> competenza comunale,destinati, per ora, a rimanere soltantopoco più che delle ipotesi.Gran parte delle ragioni <strong>di</strong> questoblocco sono dovuti al Patto <strong>di</strong> Stabilitàper il 2009, una misura contenutanella Finanziaria che limitala possibilità <strong>di</strong> spesa degli enti locali– nel caso <strong>di</strong> <strong>Impruneta</strong> il tettoè fissato a unmilione <strong>di</strong>euro, esclusele valorizzazioni– in<strong>di</strong>pendentementedalfatto che <strong>di</strong>spongano o meno dellerisorse che intendono impiegare.Si riducono così ad una manciata,almeno per il momento, gli interventiche da qui ai prossimi mesipotranno vedere la luce, il più importantedei quali rimane la realizzazionedella circonvallazione edell’impianto fognario, <strong>di</strong> cui sonoin corso d’opera i lavori relativi alVia Longoprimo lotto, per una investimentocomplessivo pari a un milione <strong>di</strong>euro che da solo assorbe la quasitotalità delle risorse spen<strong>di</strong>biliin base al Patto. Più modesti, manon meno importanti, sono i lavori<strong>di</strong> messain sicurezzadelle scuole,come la realizzazione,attualmentein corso,delle scale <strong>di</strong> emergenza allame<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Tavarnuzze, ultimo <strong>di</strong>una serie <strong>di</strong> interventi simili chehanno interessato <strong>di</strong>versi plessiscolastici. Per quanto riguarda lestrade, sono da poco finiti i lavori<strong>di</strong> riasfaltatura <strong>di</strong> via della Soderae della piazzetta <strong>di</strong> Ferrone e siapprestano a partire quelli <strong>di</strong> messain sicurezza <strong>di</strong> via <strong>di</strong> Riboia eSi riducono a una manciatagli interventi da realizzarenel territorio comunaleda ora ai prossimi mesivia Quintole per le Rose. Prossimialla conclusione sono poi i lavoridel parco pubblico dei Falciani,sistemato in maniera molto piùsemplice rispetto al progetto originario,così da poter impiegarele risorse risparmiate per costruireun nuovo parcheggio <strong>di</strong> fronte alCircolo ricreativo. Accanto a questalista opere in <strong>di</strong>rittura d’arrivo,rimane sempre quella, tutt’altroche breve, <strong>di</strong> quelle destinate a rimanereal palo, come ad esempiola piazza <strong>di</strong> Tavarnuzze, che, datala mole dell’investimento sembraallontanarsi sempre più dal <strong>di</strong>ventarerealtà, oppure, solo per citarequalche caso, il risanamento dellaPresuria, il marciapiede sulla Cassia,nonché le questioni “annose”e cariche <strong>di</strong> polemiche riguardantivia Longo e via Barducci, ancorain attesa <strong>di</strong> una soluzione.TAVARNUZZE. <strong>Il</strong> nuovo bypass non è segnalatoSvincolo, questo sconosciutoInaugurato il 31 gennaio, il collegamentotra l’Autopalio e il centro abitato non èSocietà Autostradesu richiesta del Comune<strong>di</strong> Impruenta come opera <strong>di</strong> ricadutadei lavori della terza corsiadell’Autosole, permette <strong>di</strong> spostaresulla superstrada il trafficoproveniente dalla A1 e <strong>di</strong>retto nelChianti, evitando <strong>di</strong> attraversareil centro abitato <strong>di</strong> Tavarnuzze.Un bel vantaggio se si considerache gran parte dei mezzi so-ancora abbastanza utilizzatoovrebbero partire a breve i liti percorrere questo itinerarioDlavori <strong>di</strong> ripavimentazione sono camion, che però ancoracon asfalto fonoassorbente del non può essere apprezzato appieno,dal momento che alla nuovatratto urbano della Cassia, dalVillino alla Fuma. L’intervento, sistemazione viaria non ha fattofinanziato dalla Provincia <strong>di</strong> Firenze,ha come obiettivo quello cartellonistica. Così, chi provie-seguito un adeguamento della<strong>di</strong> alleggerire l’impatto ambientaleche il passaggio <strong>di</strong> un’arteria e si appresta ad affrontare la ronedal casello <strong>di</strong> Firenze Certosacosì importante per il traffico tra tonda, non è informato della possibilità<strong>di</strong> poter imboccare sullaFirenze e il Chianti esercita sullazona <strong>di</strong> Tavarnuzze, costretta a destra la Firenze-Siena per poisubire ogni giorno il passaggio <strong>di</strong> uscire ai Falciani. Una situazioneun po’ singolare, che a oltremigliaia <strong>di</strong> auto e mezzi pesanti.Una volta terminati i lavori, grazieal nuovo manto stradale, sarà il profumo della beffa: “Attual-due mesi dall’inaugurazione hapossibile ottenere una riduzione mente il bypass <strong>di</strong> Tavarnuzzedel rumore <strong>di</strong> circa cinque decibel,con un miglioramento sen-– ammette l’assessore ai lavorinon è segnalato adeguatamentesibile per la vivibilità e la salute pubblici <strong>di</strong> <strong>Impruneta</strong> Leonellodegli abitanti. E con queste stessefinalità, lo scorso 31 gennaio è in parte dovuto al fatto che laBuccianelli – e questo ritardoè stato inaugurato il nuovo svincolodell’Autopalio, all’altezza Autostrade, Anas ecompetenza è <strong>di</strong>visa tra SocietàProvinciadel cimiteroamericano,tra Falciani eTavarnuzze.L’intervento,realizzato daSegnaletica inadeguataper lo svincolo <strong>di</strong> Falciani,i camion continuanoa passare dal paese<strong>di</strong> Firenze.”A questamotivazione,secondol’assessoreva aggiuntaquella della<strong>di</strong>fficoltà “tecnica”, pur prospettandouna soluzione in tempinon eccessivamente lunghi:“Bisogna tener presente che lasituazione che deve essere descrittadalla cartellonistica nonè semplicissima e necessita <strong>di</strong>essere stu<strong>di</strong>ata un po’. In ognicaso, penso che entro un paio <strong>di</strong>mesi tutto sarà a posto”./G.R.970884


IMPRUNETA5LAVORI IN CORSO/2. Leonello Buccianelli fa il punto sulla situazione dei cantieri“Sicurezza, è questa la priorità”Per tutto il 2009, saranno solo gli interventi-tamponead essere realizzati dal Comune, che nel frattempo ècostretto a pagare per le opere mai avviateOscar Lan<strong>di</strong>niSfruttare al meglio le opportunità offertedagli enti <strong>di</strong>versi dal Comune,utilizzando le poche risorse spen<strong>di</strong>biliper gli interventi urgenti e non più rimandabili.E’ questa la strategia che secondol’Assessore ai Lavori pubblici, Leonello Buccianelli,è necessario seguire in questo momento<strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà per far fronte ad una situazionetutt’altro che semplice: “<strong>Il</strong> settore dei lavoripubblici – spiega – è fortemente penalizzatodal Patto <strong>di</strong> Stabilità, che con i suoi limiti <strong>di</strong>spesa <strong>di</strong> fatto blocca molti degli interventi programmatida tempo e in<strong>di</strong>spensabili per la sicurezzae la qualità della vita dei citta<strong>di</strong>ni”. Perl’assessore, uno degli aspetti più paradossali egravi della vicenda è il fatto che al momentodell’entrata in vigore del Patto per il 2009,molte delle opere bloccate erano state già finanziateprima del 2007, in alcuni casi attraversol’accensione <strong>di</strong> mutui che non possonoessere utilizzati: “I sol<strong>di</strong> ci sono – <strong>di</strong>ce Buccianelli– e il Comune paga da tempo inutilmentele rate <strong>di</strong> ammortamento dei mutui acquisitiinsieme ai progetti definitivi, che a causa <strong>di</strong>questo ritardo, quando partiranno, necessiteranno<strong>di</strong> un finanziamento integrativo”. Questostato <strong>di</strong> cose, pesa fortemente sulla scelta dellepriorità, impedendo <strong>di</strong> operare in maniera sistematica:“Stiamo portando avanti degli interventi<strong>di</strong> emergenza sulle strade – <strong>di</strong>ce ancoraBuccianelli – non tanto per risolvere problemi,quanto per creare un situazione <strong>di</strong> maggioresicurezza con misure tampone, come in viadella Sodera o alla piazzetta del Ferrone”. Perle opere <strong>di</strong> maggior respiro, almeno per ora,l’impegno del Comune è teso a ricercare lacollaborazione <strong>di</strong> altri enti, come la Provincia,che si occuperà della riasfaltatura <strong>di</strong> parte dellavia Cassia, o <strong>di</strong> Società Autostrade: “Stiamolavorando per cercare <strong>di</strong> sbloccare sia gli interventisulle strade che quelli più rilevanti, comevia Longo, via Barducci, il marciapiede sullaLeonello BuccianelliCassia e la piazza <strong>di</strong> Tavarnuzze, magari rivedendocon Società Autostrade la progettazionedel Parco Pali e della pista ciclabile”. E all’opposizione,che negli ultimi mesi ha criticatoduramente l’amministrazione, accusandola <strong>di</strong>aver utilizzato il Patto come scusa per giustificareun sostanziale immobilismo <strong>di</strong> fronte alleesigenze dei citta<strong>di</strong>ni, l’assessore lancia un invito:“Avanzino le loro proposte, fare l’elencodei desideri è semplicissimo, <strong>di</strong>cano piuttostoquali risorse utilizzare e saremo ben contenti<strong>di</strong> assecondarli”LAVORI IN CORSO/3. L’opposizione punta il <strong>di</strong>to sulle emergenze e fa un elenco degli interventi necessari<strong>Il</strong> punto <strong>di</strong> partenza deve essere la manutenzionee ha per tutti Massimo Bisignano. Per il Patto <strong>di</strong> Stabilità,Nche bloccando anche le opere già finanziate determina unasituazione che definisce gravissima, e per l’amministrazione comunale,che, a suo parere, ha trasformato il Patto in una “foglia<strong>di</strong> fico” <strong>di</strong>etro la quale nascondere i veri motivi “che impe<strong>di</strong>scono<strong>di</strong> realizzare quanto promesso dal Sindaco in campagnaelettorale”. <strong>Il</strong> consigliere <strong>di</strong> Obbiettivo Comune, da sempre particolarmenteattento ai problemi <strong>di</strong> molte delle zone che adessosi trovano a fare i conti con il blocco dei lavori, pur riconoscendola <strong>di</strong>fficoltà del momento, non risparmia le critiche al sindacoe alla maggioranza: “Effettivamente – <strong>di</strong>ce – molte opere nonpossono partire sebbene ci siano sia i sol<strong>di</strong> che i progetti, mami pare molto riduttivo dare la colpa <strong>di</strong> tutto al Patto, perché inmolti casi, prima <strong>di</strong> arrivare a questo punto, si tratta <strong>di</strong> interventirimandati e rimandati”. Non soltanto una questione finanziaria,quin<strong>di</strong>, ma anche un problema <strong>di</strong> scelta delle priorità: “Pren<strong>di</strong>amoad esempio il caso <strong>di</strong> via Longo, trascinatosi per anni fino all’annoin cui è <strong>di</strong>fficile far partire i lavori. E non <strong>di</strong>mentichiamociche, attualmente, ad impe<strong>di</strong>re altre spesein opere pubbliche, è il milione e mezzo <strong>di</strong>euro per la circonvallazione”. Per Bisignano,infatti, la vera priorità dovrebbe esserel’or<strong>di</strong>naria manutenzione, accanto ad unnumero ristretto <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> opere: “Prima <strong>di</strong>tutto la piazza <strong>di</strong> Tavarnuzze, già finanziatanel 2007, e poi l’anello <strong>di</strong> via Barducci, fino ad oggi frenato dalproblema degli espropri”. Particolarmente critico è poi per quelche riguarda gli interventi <strong>di</strong> modesta entità: “E’ evidente cheIn molti casi si tratta<strong>di</strong> interventi rimandati,è riduttivo dare la colpasolo al patto <strong>di</strong> stabilitàcon le piccole cose il Patto non c’entra: il corrimano della scuolaPaolieri non costa più <strong>di</strong> 1500 euro, eppure ci sono dei citta<strong>di</strong>niche stanno raccogliendo i sol<strong>di</strong> per farlo mettere. Oppure larete lasciata al Villino dopo la fine dei lavori al campo sportivoche impe<strong>di</strong>sce <strong>di</strong> accedere al lungofiume:quanto costa mandare un operaio a rimuoverla?”.Questa “scarsa attenzione” allepiccole cose, secondo Bisignano, rischia<strong>di</strong> minare la cre<strong>di</strong>bilità dell’Amministrazionecomunale agli occhi dei citta<strong>di</strong>ni:“E’ chiaro – afferma – che finché i citta<strong>di</strong>nisegnalano e nessuno dà loro risposte, la considerazione chehanno nell’amministrazione sarà sempre peggiore, in<strong>di</strong>pendentementedal Patto <strong>di</strong> Stabilità”./O.L.Spi Cgil • Lega <strong>di</strong> <strong>Impruneta</strong> e TavarnuzzeLo SPI CGIL <strong>di</strong> <strong>Impruneta</strong>ha festeggiato la sua iscritta più longevaAlcuni giorni fa ha infatti tagliato l’importantetraguardo del secolo <strong>di</strong> vita Gina Montelatici, Lasegretaria dello SPI Renata Carini è andata nell’abitazione<strong>di</strong> via Prachatice, dove la signora vivecon la nuora, ed insieme alla tessera del SindacatoPensionati CGIL anno 2009, ha consegnato unatarga con una frase augurale e un mazzo <strong>di</strong> fiori.DOVE POTETE TROVARCI• IMPRUNETA Via della Croce, 39 - 50023 <strong>Impruneta</strong>Tel/fax 055 2012022 e-mail spiimpruneta@firenze.tosc.cgil.itLunedì ore15/18 (2° e 4° lunedì del mese presenza<strong>di</strong> un incaricato CGIL per vertenze lavoro).Martedì ore 9/11Giovedì ore 9/12 (<strong>Il</strong> secondo ed il quarto giovedì del mese riceverà previo appuntamentoun funzionario INCA per tutto ciò che riguarda pratiche pensionistiche)Sabato ore 9/11Era presente anche il sindaco<strong>di</strong> <strong>Impruneta</strong> Ida Beneforti perportare il saluto e le congratulazionidell’amministrazione comunale.All’arzilla nonnina va il saluto <strong>di</strong> tutti gli iscritti dellaLega <strong>di</strong> <strong>Impruneta</strong>• TAVARNUZZE Via <strong>Impruneta</strong>na per Tavarnuzze, 235 - 50023 <strong>Impruneta</strong>Tel/fax 055 2022899 e-mail spitavarnuzze@firenze.tosc.cgil.itLunedì ore 15/17Mercoledì ore 9/11Giovedì ore 9/12 (sarà presente un funzionario INCAper tutto ciò che riguarda le pratiche pensionistiche)IL RISPARMIO È SOPRALA TUA TESTA!IMPIANTI FOTOVOLTAICI!ESEMPIO OPERAZIONE IN 20 ANNI.INVESTIMENTO Euro 16.500 (finanziabile)Ricavo annuale Euro 2.010(somma della bolletta più incentivo statale)Usa il ricavo per pagare la bolletta!!E negli ultimi 8 anni guadagno Euro 16.080!!CHIAMACI e il tuo FUTURO SARÀ AL RISPARMIO!!OGGI ANCORA PIU’ CONVENIENTEGRAZIE ANCHE ALL’INCENTIVO REGIONALEDEL A FONDO PERDUTO20%Impianti fotovoltaicisistemi impiantistica generaleImpianti ricezione tv/sat<strong>Impruneta</strong>055 2313466980028


6 Aprile 2009 il giornale del tuo ComuneRIONI/1. Prima puntata del viaggio nei quartieri <strong>di</strong> <strong>Impruneta</strong>, aspettando la Festa dell’UvaSante Marie, ficattole porta fortuna<strong>Il</strong> rione <strong>di</strong> piazza Accursio, che ha trionfato negliultimi tre anni, si racconta. La competizione senzadrammi, il <strong>di</strong>vertimento, la goliar<strong>di</strong>a, la voglia <strong>di</strong> stareinsieme, sempre col sorriso sulle labbra e con ungustosissimo evento in arrivo a maggioGiovanni RizzoQuando al termine della Festa dell’Uvadel 2006 tornò alla vittoriadopo do<strong>di</strong>ci anni <strong>di</strong> <strong>di</strong>giuno,qualcuno invitò i rionali trionfantia godersi per bene il momento, perché sarebbetrascorso ancora tanto tempo prima chepotessero riassaporare <strong>di</strong> nuovo il piacere <strong>di</strong>stare sul gra<strong>di</strong>no più alto del po<strong>di</strong>o. E invecequell’anonimo invi<strong>di</strong>oso si sbagliava, perchéda allora il Rione delle Sante Marie al dolcesapore della vittoria si è quasi abituato, replicandoquel successo, il nono della sua storia,per due anni consecutivi,nel 2007 e nel 2008.“Nel 2009 si vedrà, sevinciamo bene, se nonvinciamo l’importanteè che siamo stati insiemee ci siamo <strong>di</strong>vertiti” precisa subito il vicepresidentedel rione, Nicola Subbi. E l’allegriae la voglia <strong>di</strong> stare insieme sono un po’ la cifrache contrad<strong>di</strong>stingue quello che vuole essereil più goliar<strong>di</strong>co tra i rioni, in cui tutti sonosorridenti in<strong>di</strong>pendentemente dai risultati: “Sesi vince è meglio – <strong>di</strong>ce ancora Nicola – ma<strong>Il</strong> rione delle Sante Mariedeve il suo nome al monteche si trova dentro i confinidel quartiere imprunetinoin ogni caso siamo tutti contenti, perché tuttoil lavoro <strong>di</strong> preparazione che abbiamo fattodurante l’anno è bello <strong>di</strong> per sè”. Come tuttigli altri rioni, infatti, anche quello delle SanteMarie, che deve il suo nome all’omonimomonte compreso nei suoi “confini”, nel corsodell’anno non cessa la sua attività, in attesadel momento clou della festa <strong>di</strong> settembre.“Durante l’anno – racconta Nicola – prepariamoi progetti dei carri, scegliamo le stoffe,deci<strong>di</strong>amo le coreografie: si litiga e si <strong>di</strong>scutefino all’inizio della costruzione, che occupatutto settembre”. Nelcomplesso, tutta l’attivitàdel Rione arrivaad impegnare oltretrecento persone <strong>di</strong> tuttele età, dai bambiniagli anziani: “La cosa bella è che c’è grandecollaborazione – <strong>di</strong>ce Nicola – può capitareche per un po’ qualcuno si allontani, ma saràsempre ben accetto, perché nonostante lo spiritocontradaiolo, il rione è una cosa aperta”.Una delle attività più importanti svolte dalleSante Marie lontano dalla Festa dell’Uva è la<strong>Il</strong> carro vincitore della scorsa e<strong>di</strong>zione della Festa dell’uvaSagra della Ficattola, che si tiene tutti gli anniin maggio e che, grazie al servizio volontariodei rionali, permette <strong>di</strong> finanziare, almeno inparte, la realizzazione dei carri. L’iniziativa,giunta alla sua quinta e<strong>di</strong>zione, quest’anno siterrà nei fine settimana del 10, 11 e 17 e 18maggio, in piazza Accursio, “quartier generale”del rione. Per tutti e quattro i giorni, dalle16 alle 20, sarà possibile gustare le ficattole“al sacchetto”, da sole o accompagnate con unbicchiere <strong>di</strong> vino; il sabato, l’orario <strong>di</strong> aperturasarà esteso a comprendere anche la cena, cheil 10 includerà una grigliata <strong>di</strong> carne, mentreil 17 vedrà protagonista il maialino girato sulfuoco, vera “specialità” del rione. L’evento haanche un suo sito internet: www.ficattola.it.INES 42 anni, straniera ma in Italia già da molti anni. La vita non è stata generosa con me ma voglio tornare asorridere, a ballare, a essere felice con un uomo buono, comprensivo ma soprattutto allegro.ADELE 63 enne, nonostante sia rimasta vedova ho comunque reagito alla vita. Mi occupo a tempo pieno del mionipotino ma non tralascio tantissimi altri interessi quali il teatro, la lettura e i tornei <strong>di</strong> carte. Mi piace moltoviaggiare, ballare e vorrei trovare un compagno giovanile e allegro con il quale con<strong>di</strong>videre momenti splen<strong>di</strong><strong>di</strong>.ELIA 26 enne. Sono simpatico, solare, giocoso, amo molto lo sport, i cavalli e trascorrere il tempo libero all’ariaaperta. Ma allo stesso tempo guardo avanti, alla famiglia che voglio per me, alla ragazza che vorrà con<strong>di</strong>videre conme questo progetto entusiasmante.AMEDEO 45enne, sono un concertista, la musica ha accompagnato la mia vita fin da bambino e mi ha preso cositanto da farmi tralasciare altri valori importanti che adesso voglio ritrovare insieme a te! Ti cerco carina, nubile esoprattutto <strong>di</strong>sposta a con<strong>di</strong>videre i valori <strong>di</strong> una vera famiglia.ANTONELLA 38enne nubile, impiegata; sono una ragazza riflessiva e <strong>di</strong>vertente. Vorrei finalmenteconoscere qualcuno che desideri cambiare la propria vita in meglio. Da soli si riesce a vivere ma in due sipuò toccare il cielo con un <strong>di</strong>to.FRANCESCA bella 40enne, separata. Sono mora, con la pelle ambrata. Cerco un uomo non fumatore,interessato ad una conoscenza non superficiale. So essere coinvolgente e passionale.LUCIA 42enne. Libera professionista, mamma single. Cerco un uomo passionale e <strong>di</strong>vertente che sappiarendermi felice.MARTA 46anni, laureata, educata e <strong>di</strong> classe. Sensibile e dolce, o<strong>di</strong>o le bugie e l’ipocrisia. Cerco unaanima gemella per costruire un percorso insieme.ALESSANDRA 47enne, particolarmente sensibile ma dal carattere estremamente forte. Amo cercare nellepersone e cose la semplicità, pur essendo io, una donna ambiziosa. Mi ritengo <strong>di</strong> bella presenza. Cercoun uomo come me, <strong>di</strong>stinto, <strong>di</strong> bella presenza, esigente, ma profondamente legato ai principi morali e allafamiglia.BARBARA 51enne vedova. Ho trascorso tanti anni in solitu<strong>di</strong>ne, ora cerco un compagno: curato, a modo,anche con figli, semplice, libero e come me amante del ballo.ARIANNA 55 anni, begl’occhi ver<strong>di</strong>, mora, affettuosa, dolce, sensibile, “impiegata”, cerco compagnointelligente, romantico, sensibile che ami la famiglia.TATIANA 58enne. Non sono italiana ma vivo in questa bellissima regione che è la Toscana già da tantianni, nella mia terra ho lasciato tutto, specialmente i miei affetti più cari, e dal momento che sono quivorrei ricominciare tutto da capo. Se ci sei e sei <strong>di</strong>sposto ad accompagnarmi in questo strano edentusiasmante viaggio, chiamami!ROSITA 64enne. Ho vissuto intensamente la mia vita, ora sono in pensione e cerco un uomo percon<strong>di</strong>videre il tempo libero, che sia allegro e ottimista.GIAMPAOLO 27enne. Sono un ragazzo simpatico, allegro e altruista, realizzato professionalmente. Cerco unaragazza giovane simpatica e intelligente che creda nei veri valori e che sia <strong>di</strong>sposta a costruire un rapportobasato sulla fiducia reciproca.ALESSANDRO 34enne celibe, buon carattere, aspetto piacevole, molto serio e riservato, affettivamentematuro, conoscerebbe buona presenza, minuta, carattere dolce, seriamente motivata.LEONARDO Ho 35 anni anche se ne <strong>di</strong>mostro meno, sono un ragazzo sportivo e estroverso. Dopo un lungofidanzamento mi sono trovato da solo, ma vorrei ricominciare proprio da te e con te, semplice, carina masoprattutto allegra e coinvolgente! Ti aspetto!FABIO 40enne. Dopo una lunga relazione voglio ricominciare da un rapporto romantico e appagante con unaragazza che ami il mare, il cinema, la letteratura.MARIO 45enne, architetto. So che esistono le donne intelligenti, le donne serie, so che l’amore trionfa sempre!L’anno prossimo non voglio andare al cinema da solo la sera <strong>di</strong> S. Valentino, voglio una donna per con<strong>di</strong>videre tutto!FABRIZIO 50 anni. Sarei il classico uomo da sposare ma non ho ancora trovato una ragazza che stia al miofianco. Ho tanto da dare e vorrei tanto ricevere. Cerco una ragazza dolce, che con<strong>di</strong>vida valori ed interessi.Vorrei costruire un rapporto solido e arrivare a qualcosa <strong>di</strong> veramente importante.MI CHIAMO ALESSANDRO mi ritengo un uomo carismatico e passionale. Ho 54anni, sono un impren<strong>di</strong>tore<strong>di</strong> bella presenza. Non fumatore. Cerco una Signora massimo 50enne.ANTONIO me<strong>di</strong>co 59enne. Sono una persona solare, allegra e comunicativa, e questo mi aiuta molto nel miolavoro, che amo. Ma c’è un vuoto nella mia vita che vorrei che tu riempissi, portando nelle mie giornate quelcalore che solo una DONNA sa dare.ALFIO 72 anni. Sono un uomo del sud, ra<strong>di</strong>cato un po’ alle mie origini e anche al senso della famiglia. Laper<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> mia moglie mi ha colto <strong>di</strong> sorpresa, ma io non ci sto a stare da solo! Credo, anzi so <strong>di</strong> sicuro, <strong>di</strong>avere molte qualità e soprattutto tanto affetto da dare ad una donna che come me si sia ritrovata da sola esoprattutto non abbia voglia <strong>di</strong> affrontare il futuro in solitu<strong>di</strong>ne. 992584


IMPRUNETAL’APPUNTAMENTO. Torna alla ribalta l’Esposizione Nazionale Canina <strong>di</strong> TavarnuzzeUna Pasquetta tutta per “Fido”7Oscar Lan<strong>di</strong>niAl via la quinta e<strong>di</strong>zionedell’evento aperto ai cani<strong>di</strong> tutte le razze, con esenza pe<strong>di</strong>gree. Tra premie uno spazio riservatoai cinofili <strong>di</strong> domaniper tutti i cinofilie gli appassionati del mondo aquattro zampe è fissato per il 13L’appuntamentoaprile a Tavarnuzze, dove, dopoun anno <strong>di</strong> interruzione, ritorna l’EsposizioneNazionale Canina, la manifestazione organizzatadal Centro Commerciale Naturale giuntaalla sua quinta e<strong>di</strong>zione. Per un giorno, canie padroni saranno gli in<strong>di</strong>scussi protagonisti<strong>di</strong> un evento che, anno dopo anno, ha saputocrescere sempre <strong>di</strong> più, fino a <strong>di</strong>ventare il piùimportante del settore a livello regionale: “Neglianni passati siamo arrivati anche a toccarei duecentocinquanta iscritti, provenienti datutta Italia” racconta Enrico Maria Puccioni,titolare del bar “Lo Scalino” e tra i promotoridell’iniziativa, ideata da un gruppo <strong>di</strong> esercentidella zona desiderosi <strong>di</strong> con<strong>di</strong>videre e promuovereuna passione dal seguito tutt’altroche trascurabile. “In generale, l’interesse perla cinofilia è molto <strong>di</strong>ffuso – osserva LucillaLepri del negozio “Sco<strong>di</strong>nzolando” – e qui a<strong>Impruneta</strong>, sia pure a livello amatoriale, <strong>di</strong>reiL’INIZIATIVA<strong>Il</strong> GVT va incontro alla <strong>di</strong>sabilitàSuperare le <strong>di</strong>fficoltà con l’auto-aiutoromuovere competenze, con-e responsabilità Psapevolezzeattraverso il confronto e la con<strong>di</strong>visione<strong>di</strong> esperienze: in unaparola, “auto-aiuto”, ovvero unarisorsa in più per le famiglie chesi trovano ad affrontare il <strong>di</strong>sagioe le <strong>di</strong>fficoltà della <strong>di</strong>sabilità, fisicao psichica, <strong>di</strong> un figlio. Moltospesso, infatti, il semplice scambio<strong>di</strong> informazioni tra chi quoti<strong>di</strong>anamentesi trova a vivere unasituazione <strong>di</strong>fficile, insieme alsupporto professionale <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cie specialisti, può essere sufficienteper superare alcuni problemi;ecco che allora <strong>di</strong>venta importanteper le famiglie riuscire asviluppare delle relazioni sul territoriocon chi con<strong>di</strong>vide le stesse<strong>di</strong>fficoltà. Proprio in questo sensova l’iniziativa “La con<strong>di</strong>visionedelle relazioni”, due incontri informativiorganizzati dal GruppoVolontari <strong>di</strong> Tavarnuzze in collaborazionecon la Società dellaSalute e il Comune <strong>di</strong> <strong>Impruneta</strong>e incentrati sui temi della <strong>di</strong>sabilità,della genitorialità e dell’autoaiuto,che si svolgeranno pressol’Istituto comprensivo “PrimoLevi” <strong>di</strong> Tavarnuzze, il 17 aprile el’8 maggio, con inizio alle 17,30.<strong>Il</strong> primo incontro, dal titolo “Unsostegno alle famiglie, un possibilepercorso <strong>di</strong> auto mutuo aiuto”,vedrà la partecipazione dellapsicologa Francesca Focar<strong>di</strong> delCoor<strong>di</strong>namento regionale toscanodei gruppi <strong>di</strong> aiuto-aiuto, mentreal secondo, che avrà per titolo“Mio figlio <strong>di</strong>verso: un’esperienza<strong>di</strong> gruppo <strong>di</strong> auto-aiuto”,prenderà parte la psicologa GiusyTricarico. In entrambe occasioni,l’argomento sarà introdotto dallapsicologa Silvia Li Puma, esperta<strong>di</strong> contesti educativi, e gli interventisaranno seguiti da testimonianze<strong>di</strong> esperienze <strong>di</strong> gruppi <strong>di</strong>auto-aiuto./O.L.che riguarda quasi la metà dei padroni”. E infatti,secondo gli organizzatori, la mostra delgiorno <strong>di</strong> Pasquetta dovrà essere prima <strong>di</strong> tuttoun’occasione <strong>di</strong> incontro per i cinofili e unavetrina per le razze più note come per quellemeno note, che per tutta la giornata potrannomettere in luce pregi e qualità. Dalle 8,30 delmattino sarà possibile iscriversi al concorso,aperto ai cani <strong>di</strong> razza (con o senza pe<strong>di</strong>gree)e ai meticci, che saranno raccolti in una classea parte; mostre speciali sono poi previste peri Jack Russel Terrier, per tutti i Setter e, nell’ambitodel “Memorial Fulvio Rocca”, per larazza Schnauzer. Inoltre, per i cinofili in erba,saranno previste due classi speciali <strong>di</strong> giovanipresentatori – la “mini” per i bambini daiquattro agli otto anni e la “maxi” per i ragazzidai nove ai quattor<strong>di</strong>ci – che saranno valutatiin base alla presentazione e al feeling mostratocol proprio cane. Nel corso della mattinata,sulla base dei giu<strong>di</strong>zi espressi dai sei giu<strong>di</strong>cidella manifestazione, saranno attribuiti premi<strong>di</strong> merito al miglior esemplare maschio e femmina<strong>di</strong> ogni razza in ciascuna delle quattroclassi (esor<strong>di</strong>enti, giovani, interme<strong>di</strong>a, libera),dopo<strong>di</strong>ché, a partire dalle 15, saranno formatii <strong>di</strong>eci raggruppamenti che, attraverso selezioniprogressive, determineranno i partecipantialla finalissima. Ai primi tre classificati <strong>di</strong> ciascunraggruppamento sarà attribuito un riconoscimento“in natura” e premi speciali finoal quinto posto sono previsti per il raggruppamentode<strong>di</strong>cato ai residenti nel Comune <strong>di</strong><strong>Impruneta</strong>. I primi <strong>di</strong> ogni raggruppamento, ilvincitore della classe interme<strong>di</strong>a e il migliore<strong>di</strong> ognuna delle tre classi speciali accederannoalla finalissima e all’assegnazione del “best inshow”, con in palio premi <strong>di</strong> valore, come articoli<strong>di</strong> elettronica e piccoli elettrodomestici.1021292


8 Aprile 2009l’inchiestaREPORTAGE. Nei due lotti del villaggio dell’Argingrosso vivono 440 personeViaggio nella terra degli “zingari”Le casette <strong>di</strong> legno hanno poco a che vedere con le roulotte sgangheratedel nostro immaginario, i bimbi scorrazzano negli spiazzi e molti degli adulti lavorano.Certo, le contrad<strong>di</strong>zioni ci sono. Ma tanti luoghi comuni si sbriciolano in poche oreGiulia RighiDici campo noma<strong>di</strong> e ti viene in menteuna cartolina sporca, fatta <strong>di</strong> capannesu<strong>di</strong>cie e roulotte sgangherate. Sbagliato,il luogo comune è da rie<strong>di</strong>ficaredaccapo. Almeno qui, a Firenze. Ore quin<strong>di</strong>ci <strong>di</strong>un giorno a caso. Al Poderaccio non c’è un campanelloda suonare. Ci si arriva trotterellando suuna salita che si arrampica sulla collina, volti unacurva e cambi mondo. Entri in un altro, governatoda leggi uguali e <strong>di</strong>verse da quelle del “fuori”.<strong>Il</strong> villaggio del Poderaccio (nota bene: villaggio,non campo), lotto due, comincia con un bar. Conun furgoncino attrezzato, modello lampredottaio,che vende dolciumi, salatini, specialità etniche.E alcool. Molto, troppo, alcool, a detta <strong>di</strong> chi ilvillaggio lo conosce bene. Passato il bar, si arrivatra le case. Casupole, se si vuol essere fiscali.Bungalow. Tutto insomma, tranne le roulotte cheuno s’immagina. In fila, a schiera, <strong>di</strong> legno. Chici abita, 440 persone in tutto <strong>di</strong>vise nei due lotti,per queste case paga un affitto <strong>di</strong> <strong>di</strong>eci euro almese. Ma questa è un’altra storia. <strong>Il</strong> Poderaccio èfatto <strong>di</strong> gente. Tanta gente: del Kosovo e della Macedoniasoprattutto. E la prima cosa che si nota,entrandoci, è una pioggia <strong>di</strong> bambini. Nanerottolidagli occhi gran<strong>di</strong>, che scorrazzano da una parteall’altra, in bici o sui pattini. Giocano, come tutti ibambini del mondo, si rincorrono, si nascondono.La base dei loro giochi è una macchina abbandonatacon le ruote a terra. Si rintanano dentro,fanno cucù dai finestrini e non importa se la tappezzeriaè una <strong>di</strong>stesa <strong>di</strong> vetri. “State attenti chevi fate male alle manine” li ammonisce GiuseppinaBaffè, responsabile dell’Ufficio Immigrazionedel Quartiere 4. Giuseppina, detta Giusy, tra icorridoi del Poderaccio è un’istituzione. Una via<strong>di</strong> mezzo tra un’interfaccia con la pubblica amministrazionee una psicologa. Non si fanno cinquepassi senza che qualcuno la fermi. “Giusy troviun lavoro per me?”. “Giusy ma come faccio perrinnovare permesso soggiorno?”. E soprattutto,la frase più ripetuta è “Giusy, c’è problema conbagno”. I bagni sembrano essere la croce degliabitanti del Poderaccio. <strong>Il</strong> problema, spiega lei, èche gli scarichi sono comunicanti, e se qualcunonon li tratta come dovrebbe (pare che dentro cifiniscano pannoloni e scarpe) ne fanno le spesetutti. “Tutta la mattina, ho passato tutta la mattinaa pulire. No possibile Giusy”. A parlare è unadonna, una madre <strong>di</strong> famiglia. “Entrate, venite avedere”. Entriamo. Ci si levano le scarpe, per nonsporcare il tappeto. Capito bene. <strong>Il</strong> luogo comunedello “zingaro sporco” in questo caso si sbriciolaalla svelta. E’ tutto in or<strong>di</strong>ne, le pareti piastrellateluccicano, non c’è una cosa fuori posto. Accanto aquesta mamma kosovara, c’è il capofamiglia e unragazzo adolescente. “Vieni guarda mia camera”.E’ minuscola, un <strong>di</strong>vanetto e una scrivania. Maanche un televisore, un computer e uno stereo. “E’piccola, ma non ti manca niente”. <strong>Il</strong> ragazzo quasisi risente. “Guarda che io lavoro”. Ci si siede intornoa un tavolo e si beve un caffè. In questa casalavorano tutti, ma la crisi fa paura anche qui, e lamamma cerca rassicurazioni da Giusy, ha paura<strong>di</strong> essere licenziata. Un copione simile si ripetenella casetta davanti, or<strong>di</strong>nata e pulita alla stessamaniera. Anche qui gli adulti lavorano e i bimbivanno a scuola. I lavoratori al Poderaccio sonotanti. Certo, camminando in giro per il villaggioscopri che Tizio aspetta un processo, Caio è incarcere per spaccio. L’occhio cade anche su unpaio <strong>di</strong> Mercedes fiammanti, e viene da chiedersida dove arrivi cotanta ricchezza. “Appartengonoa famiglie <strong>di</strong> lavoratori”, taglia corto GiuseppinaBaffè. Posta questa contrad<strong>di</strong>zione, resta undato: visti da qui, quelli che chiamiamo zingarinon fanno paura. Anche se, fuori le cose stanno inun’altra maniera e i residenti della zona si lamentano.Piuttosto sono certe loro <strong>di</strong>namiche internea spaventare un po’. Come la prassi delle sposebambine, il mercimonio <strong>di</strong> giovanissime vendutealla famiglia del futuro sposo. Spesso arrivanoda altri campi, ancora rigorosamente minorenni.E al Poderaccio, racconta Giuseppina Baffè, trascorronolunghi mesi nell’ombra, nella casa deisuoceri, quasi recluse. “Solo quando partorisconoin ospedale <strong>di</strong>ventano ‘visibili’, anche se noile segnaliamo subito”. Eppure tecnicamente sitratta <strong>di</strong> minori non accompagnate, “e proprioper questo - conclude la responsabile dell’Ufficioimmigrazione- occorrerebbe maggior attenzione,andrebbe attivato subito l’iter previsto dalla leggeper tutelarle”.L’INDAGINEirenze è terza fra le gran<strong>di</strong> cittàFitaliane quanto a “percezione <strong>di</strong>sicurezza” da parte dei suoi abitanti.A raccontarlo è una ricerca sulla percezionedell’insicurezza fra i citta<strong>di</strong>ni,realizzata a gennaio e presentatada poco da Anci-Cittalia a Novara.Secondo questo dossier il 62 per centodei fiorentini considera la sua città“molto o abbastanza sicura”. La percentualeper questo parametro è piùalta solo a Venezia (81 per cento) e aCagliari (77 per cento), mentre sotto<strong>di</strong> noi s’incontra Genova (55 percento), Milano (52 per cento), Torinoe Bologna (51 per cento), Roma (45per cento), Bari (38 per cento), Palermo(30 per cento). A chiudere lalista ci pensa Napoli, dove a sentirsisicuro è il 9 per cento dei residenti.Ad alimentare il senso <strong>di</strong> insicurezzaper gli abitanti <strong>di</strong> Firenze concorrono:la mancanza o la precarietà dellavoro, la scarsa efficacia della giustizia,l’aumento delle <strong>di</strong>seguaglianzee la crisi economica. Ancora, per ifiorentini, i fattori che fanno ritenereun luogo insicuro sono soprattutto lospaccio <strong>di</strong> droga, il pericolo <strong>di</strong> furtie scippi e l’alta concentrazione <strong>di</strong>immigrati. Curiosa la classifica deiposti e delle situazioni che invecefanno sentire tranquilli: Firenze alUno scorcio del lotto 2<strong>Il</strong> 62% degli abitanti si sente tranquilloFirenze? Terza in sicurezzaprimo posto mette “quando si va afare la spesa” (7,2), seguito dai “centricommerciali (6,9) e da “quandosi cammina per le vie del centro”(6,6). Quanto alla geografia dellasicurezza, il 52 per cento dei fiorentiniconsidera la propria città sicura“nella maggior parte dei luoghi”. <strong>Il</strong>66 per cento ritiene il proprio quartiere“molto o abbastanza sicuro”,mentre il 34 per cento “poco sicuro”.Ma come sono cambiate le cose neltempo? <strong>Il</strong> 54 per cento degli abitanti<strong>di</strong> Firenze pensa che il suo quartieresia sicuro allo stesso modo, mentreguardando al futuro, il 48 per centopensa che il problema sicurezza <strong>di</strong>venteràpiù acuto./G.R.


l’inchiestaPOPOLI. Dei 7.641 stranieri Ue residenti a Firenze, 4.453 provengono dalla RomaniaLa comunità rumena è la più numerosaLa maggior parte <strong>di</strong> loro è arrivata in età giovane, intorno alla fine deglianni novanta, e le statistiche riportano dati <strong>di</strong> immigrazione in crescita,con una <strong>di</strong>stribuzione sul territorio fiorentino piuttosto uniforme9Simele Krukli<strong>di</strong>sL’INTERVISTAParla Fabio Bracci, Ufficio Immigrazione“Stigmatizzazione ingiustificata”all’Ufficio Immigrazione, notoDcrocevia <strong>di</strong> stranieri, FabioBracci esprime il suo punto <strong>di</strong> vistasulla presenza della comunità rumenaa Firenze.Di rumeni si parla tanto, ma inpochi hanno le idee chiare. Perchéaccade?<strong>Il</strong> problema è che da qualche annooramai si è venuto a creare, a Firenzecome nel resto d’Italia, un clima <strong>di</strong><strong>di</strong>ffidenza e paura che rende <strong>di</strong>fficilel’inserimento degli stranieri. Senzaalcun dubbio i me<strong>di</strong>a hanno contribuitoin manieradecisiva acostruire questaimmagine<strong>di</strong>storta, chenon ha nullaa che vederecon la realtà.Non è correttoinfatti pensareche una comunità possa essere più omeno pericolosa <strong>di</strong> un’altra.Si tratta <strong>di</strong> un vero e proprio clima<strong>di</strong> pressione sociale?Molti rumeni da anni abitano nellanostra città, lavorano regolarmentee, nonostante ciò, continuano a subireuna forte <strong>di</strong>scriminazione sociale.Loro lo percepiscono e ne devonosubire l’offesa. Credo che questa“stigmatizzazione” sia del tutto ingiustificata,soprattutto perché spessoinfluisce in maniera negativa sullepersone oneste e sulla loro qualità <strong>di</strong>vita. Non bisogna mai generalizzareo attribuire la colpa <strong>di</strong> un crimine adun’intera comunità: sarebbe un atteggiamentosuperficiale e sbagliato,dettato non <strong>di</strong> rado dall’ignoranza inmateria.Chi sono allora i rumeni?I rumeni sono citta<strong>di</strong>ni europei e<strong>di</strong>n quanto tali posseggono uno statuscivile chedovrebbe tutelarlida ognitentativo <strong>di</strong>emarginazionesociale. A mioparere dunque,la lorounica sfortunaè stata quella<strong>di</strong> essere costretti ad emigrare in unmomento storico e sociale delicato,<strong>di</strong>sagevole. A tal proposito, il reportsull’immigrazione da noi pubblicatoqualche tempo fa, rappresenta perFirenze un importante strumento <strong>di</strong>conoscenza, utile per aiutare i citta<strong>di</strong>nia creare una comunità più coesaI rumeni sono citta<strong>di</strong>nieuropei ed in quanto taliposseggono uno statuscivile che dovrebbetutelarli da ogni tentativo <strong>di</strong>emarginazione socialee solidale./S.K.Ogni giorno la parola “rumeno” viaggia<strong>di</strong> bocca in bocca per tutta Firenze, portandocon sé decine <strong>di</strong> significati, quasisempre negativi: “zingaro”, “rom”, “ladro”,“furfante”, “stupratore”, queste sono le principaliconnotazioni del termine. Ma, al <strong>di</strong> là della confusionelinguistica e della facilità con cui si ra<strong>di</strong>ca lostereotipo, sarebbe utile, una volta per tutte, capiredavvero chi sono i rumeni, cosa fanno e soprattuttose sono pericolosi così come li descrive la cronacalocale. Per imparare qualcosa in più, bisogna partireda un presupposto fondamentale: dal 2007 la Romaniafa parte dell’ Unione Europea e questo significache i rumeni possono muoversi liberamente nel nostroPaese. Passiamo adesso ai numeri: i residentiIn molti hanno il <strong>di</strong>ploma,il 10 per cento la laurea,ma si adattanoa qualsiasi mestiererumeni a Firenze rappresentano,da soli, oltre il 50% della popolazionecomunitaria immigrata.Si considera quin<strong>di</strong> che dei7.641 stranieri dell’Ue, 4.453siano rumeni. La maggior parte<strong>di</strong> loro è arrivata in età giovane,intorno alla fine degli anni novanta e le statistiche riportanodati <strong>di</strong> immigrazione in crescita costante. Sitratta <strong>di</strong> centinaia <strong>di</strong> persone, regolari, che abitanoaccanto a noi e che passano per lo più inosservate,almeno finché qualche spiacevole fatto <strong>di</strong> cronaca,che sia un furto o uno stupro, non le mette tutte sottoaccusa. Immaginare cosa fanno i rumeni per guadagnarsiil pane quoti<strong>di</strong>ano non è poi così <strong>di</strong>fficile.Nonostante in molti abbiano in mano un <strong>di</strong>plomaed alcuni anche una laurea (circa il 10,1 per cento),i più intraprendono quei lavori che noi abbiamo datempo “abbandonato”: <strong>di</strong> buon grado si reinventanomuratori, imbianchini, operai, badanti, segretari,camerieri e si adattano bene a qualunque mestiere.La loro <strong>di</strong>stribuzione sul territorio, secondo gli stu<strong>di</strong>condotti dal Comune, appare piuttosto uniforme,anche se sembra interessare soprattutto i quartieri1 e 5 ed in particolar modo l’area <strong>di</strong> Careggi. Unapresenza consistente è visibile anche nelle zone <strong>di</strong>viale dei Mille, piazza Oberdan, via Faentina, Cure,San Salvi, Bellariva, e nel quartiere 4 verso l’IsolottoSud, Legnaia e Ponticelli. Meno coinvolto inveceil quartiere 3. Ad ogni modo, tralasciandoper un momento i dati,quel che emerge è il ritratto <strong>di</strong>una comunità vasta, volenterosa,abbastanza bene inserita, ma chefatica a farsi accettare. I fiorentiniinfatti la temono nella manierapiù assoluta ed i casi <strong>di</strong> delinquenza riportati dallacronaca locale <strong>di</strong> certo non favoriscono il clima <strong>di</strong>indulgenza. Inutile negarlo, sotto gli occhi <strong>di</strong> tutti siprofila l’enorme <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> convivenza tra culture<strong>di</strong>verse. Ed il trucco per non farsi prendere dall’intolleranzaresta sempre lo stesso: non confondere ladelinquenza <strong>di</strong> uno, con l’innocenza <strong>di</strong> altri.


10 Aprile 2009CRISI/1. I sindacati calcolano che ci siano 40mila toscani a rischio licenziamentoQuelli che... il lavoro non lo hanno piùFrancesca PulitiLicenziati, non confermati, cassaintegratio in mobilità. Se il futuronel mondo del lavoro non è maistato così grigio e nebuloso, il presentenon è certo roseo. Lo spettro della crisiè <strong>di</strong>ventato una realtà anche a Firenze, travolgendoi lavoratori. A partire dagli atipici,la bufera si è abbattuta anche su coloro chepensavano <strong>di</strong> avere un posto sicuro, a tempoindeterminato. Se alla fine dell’anno scorso leaziende toscane in serie <strong>di</strong>fficoltà erano circa660, all’inizio del 2009 la cifra era già salitaa 791. Paragonando invece il primo bimestredel 2009 con quello dell’anno scorso si scopreche le ore <strong>di</strong> cassa integrazione sono lievitateda 315 mila circa a oltre 440 mila. E leprevisioni per i prossimi mesi non fanno bensperare. Cgil, Cisl e Uil hanno lanciato l’allarmeall’unisono: secondo le stime dei sindacatisarebbero 40 mila i toscani a rischio licenziamentoper i quali non si prospetta la possibilità<strong>di</strong> accedere alla cassa integrazione. A risentiremaggiormente del crollo economico-finanziariosono stati finora i settori del tessile, dell’abbigliamentoe delle calzature, già da tempoinsi<strong>di</strong>ati dalla concorrenza straniera. Solonella provincia fiorentina sono 4.500 i cassaintegratiprovenienti dal mondo della pelletteriae della moda. Non va meglio al compartomeccanico. Difficile sostenere che la crisi sela inventano i giornali quando le aziende sottocasa iniziano a chiudere i battenti. Succede aNovoli, dove la Pam manda a casa tutti e 20 i<strong>di</strong>pendenti, o a Scan<strong>di</strong>cci, dove la Enseco <strong>di</strong>chiarafallimento e lascia a pie<strong>di</strong> 36 persone. <strong>Il</strong>calo del turismo, poi, ha già cominciato a mieterevittime nel settore dell’accoglienza, come<strong>di</strong>mostra il licenziamento <strong>di</strong> 45 <strong>di</strong>pendenti <strong>di</strong>Excelsior e Grand Hotel. E nel frattempo lafila davanti agli sportelli dei centri per l’impiegosi allunga. Non più soltanto giovani chesi affacciano al mondo del lavoro o donne desiderose<strong>di</strong> reinserirsi dopo la maternità, mapersone <strong>di</strong> tutte le età, dal ragazzo al padre <strong>di</strong>famiglia. Sempre più spesso si tratta <strong>di</strong> personealtamente qualificate, con un’esperienzaconsistente alle spalle. E progetti futuri chescricchiolano sotto il peso <strong>di</strong> un presente fatto<strong>di</strong> incertezze, promesse e risposte date a mezzabocca. “Bisogna fare <strong>di</strong> tutto per evitare illicenziamento – afferma Mauro Fuso, segretariodella Cgil Firenze – fare in modo <strong>di</strong> tenerei <strong>di</strong>pendenti legati all’azienda, attraversola cassa integrazione or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria,così che possano più facilmente reinserirsi unavolta passato il momento peggiore della crisi.Ma non solo, è necessario sostenere il red<strong>di</strong>to,anche attraverso sgravi fiscali”. <strong>Il</strong> <strong>di</strong>alogo conle istituzioni locali, da questo punto <strong>di</strong> vista, ègià stato avviato.ABDULAYE, FACCHINO“Dopo quasi 20 anniricomincio daccapo”uasi 20 anni <strong>di</strong> lavoro nello stesso alber-poi un giorno ti ritrovi a ricominciareQgo,tutto daccapo. Questa la storia <strong>di</strong> Abdulaye, inItalia dal 1981, impiegato all’Hotel Ambasciatoricome facchino dall’88. “I problemi sonocominciati quando, per tagliare sui costi, èstato deciso <strong>di</strong> terziarizzare tutto il personaledandolo in gestione a una cooperativa – racconta– Un passaggio che non mi sono sentito<strong>di</strong> accettare, perché non mi offriva le stessegaranzie del mio vecchio contratto. Così hoperso il posto”. Considerato il calo del turismo,la ricerca <strong>di</strong> un altro impiego nel settoresi presenta tutt’altro che facile. Dallo scorso<strong>di</strong>cembre Abdulaye tira avanti con l’assegno <strong>di</strong><strong>di</strong>soccupazione, ma rimane ottimista. “La crisic’è, ma fortunatamente ci avviamo verso l’altastagione. Non credo che il contratto a tempoindeterminato sia un sogno irraggiungibile”.LUCA, TECNICO“La paura è <strong>di</strong> dovermitrasferire al nord”agli trasversali al personale, all’interno del-CommProve, società che da anni operaTlanella telefonia mobile producendo sistemihardware e software. Diciassette le vittime delri<strong>di</strong>mensionamento aziendale, spiegano dallaCgil, a seguito del calo delle ven<strong>di</strong>te. Tutteprofessionalità me<strong>di</strong>o-alte, lavoratori cresciutiall’interno dell’azienda, per cui si preannunciaadesso la cassa integrazione straor<strong>di</strong>naria:“Con la speranza <strong>di</strong> riprenderci il nostro posto<strong>di</strong> lavoro, una volta superato il periodo piùbuio della crisi – auspica Luca, 9 anni <strong>di</strong> esperienzamaturati in CommProve, praticamenteda quando è stata fondata – Questa è l’unicasocietà <strong>di</strong> questo tipo in Toscana. La sola alternativache avremmo sarebbe spostarci, lasciaretutto e cercare un altro impiego nel Nord-Italia.Scelta non facile per chi, come me, ha quigli affetti e una casa appena comprata”.dossierGIANNI, PROGETTISTA“Siamo tutti ancorasospesi in un limbo”he l’azienda stava per essere messa inCliquidazione i <strong>di</strong>pendenti dell’Enseco,società <strong>di</strong> ingegneria meccanica e <strong>di</strong> servizitecnici per le industrie metal-meccaniche,l’hanno saputo a gennaio, nonostante la decisionefosse stata presa un mese prima. Finoall’ultimo hanno sperato che potesse essereacquisita. Poi la <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> fallimentoe i libri in tribunale. “Siamo in un limbo, nonancora licenziati, né messi in mobilità, perciònon possiamo neanche accedere all’assegno <strong>di</strong><strong>di</strong>soccupazione – racconta Gianni, 31 anni <strong>di</strong>cui 11 anni passati all’Enseco nel settore dellaprogettazione – Siamo tutti giovani e altamentespecializzati, ma ci vengono offerti soltantocontratti a progetto o ci viene chiesto <strong>di</strong> aprireuna partita Iva”. Un passo in<strong>di</strong>etro <strong>di</strong>fficile daaccettare per chi ha il matrimonio alle porte,tra un mesetto, e un mutuo già sulle spalle.SERENA, COMMESSA“29 anni: la mia etàè già un ostacolo”entinove anni e una collezione <strong>di</strong> contrat-a tempo determinato. L’ultimo è scadu-Vtito alla fine <strong>di</strong> febbraio, per Serena. <strong>Il</strong> nome è<strong>di</strong> fantasia, ma la storia è vera e purtroppo rispecchiaquella <strong>di</strong> molte altre ragazze come lei.Dopo un anno come commessa in una profumeria<strong>di</strong> una grande catena, il trattamento<strong>di</strong> fine rapporto. Senza appelli. “Ho speratofino all’ultimo <strong>di</strong> essere riconfermata – racconta– invece niente da fare. Anche un’altracollega ha il contratto in scadenza e con tuttaprobabilità non sarà richiamata”. E adesso chesi fa? “Si ricomincia facendo il giro delle agenzieinterinali. La richiesta però non è molta eoltretutto la mia età comincia già ad essere unostacolo: non rientrando più nella fascia interessatadall’appren<strong>di</strong>stato risulto meno appetibileper i datori <strong>di</strong> lavoro, nonostante abbiauna <strong>di</strong>screta esperienza in questo campo”.SERVICE & PULIZIE MULTISERVIZI s.r.l.1 PulizieCondomini - Uffici - NegoziImpianti sportivi - AlberghiMagazzini - Ristoranti - Bar- Vetri e vetrate fino al 6° p.Svuotature cantine o localiRipristini a nuovo ambientiMANUTENZIONEGIARDINI2 Trattamenti- COTTO- MARMO- PARQUET- LUCIDATURA ECRISTALLIZZAZIONE- RASATURA- PIOMBATURA3 Servizi- IMBIANCATURA- CARTONGESSO- S.O.S IDRAULICAED ELETTRICITÀ- TRASLOCHI- LAVORI EDILI9708634 Sod<strong>di</strong>sfatti o rimborsati 5 Alcune offerte !!!Non sei sod<strong>di</strong>sfattodel nostro lavoro?NON PAGHI NIENTE!!! **Pulizie straor<strong>di</strong>narie 9,90hImbiancatura 1,40 al mqTrattamenti 2,00 al mqTELEFONA PER UN PREVENTIVO GRATUITO 24 ORE SU 243491330385 - 3343322443 - 3922486040www.servicepuliziemultiservizi.com - servicepulizie@libero.itOFFERTISSIMA VALIDA PER TUTTO IL 2009!IL PRIMO MESE DI PULIZIE COMPLETAMENTE GRATISA tutti i condomini, uffici, aziende che sceglieranno la nostra <strong>di</strong>tta per il servizio<strong>di</strong> pulizie per ricompensarli della fiducia accordataci e per poter <strong>di</strong>mostrare le nostrecapacità professionali offriamo il primo mese <strong>di</strong> pulizie gratis!!!L’offerta è valida solo per i nuovi clienti * A lavoro eseguito e saldato** se il lavoro viene contestato in corso d’opera1021463


dossier 11CRISI/2. Non sono più solo le straniere ad accettare questo tipo <strong>di</strong> lavoroE le italiane tornano a fare le badantiDalle agenzie interinali spiegano che oramai “tutti accettano tutto”e si adattano a mestieri <strong>di</strong>versi. Qualche extracomunitario rimpatria,e con una laurea in tasca ci si accontenta <strong>di</strong> un lavoro al call centerSerena WiedenstrittIportali <strong>di</strong> annunci sono un buon in<strong>di</strong>catore. Datempo non si trovavano fra le richieste <strong>di</strong> lavorole parole “signora italiana” e “badante” o“colf” nella stessa frase. Complice la crisi, invece,oggi, basta una scorsa ai siti più frequentati perscoprire fra tante offerte <strong>di</strong> ragazze e donne ucraine,rumene e georgiane, un’abbondanza <strong>di</strong> annunci chesuonano come questi due: “Signora 60enne italiana<strong>di</strong>plomata referenziata cerca lavoro come badante apersona sola con vitto alloggio stipen<strong>di</strong>o massimaserietà”, oppure “Signora italiana referenziata, automunita, abile in cucina e piccoli lavori <strong>di</strong> sartoriacerca a Firenze lavoro comebaby sitter, badante, colf”. Seguonoin<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong> posta elettronicae numeri <strong>di</strong> telefono.Non sono quin<strong>di</strong> signore italianealla ricerca <strong>di</strong> un lavoroqualsiasi, ma che tendono a precisare la necessità <strong>di</strong>uno stipen<strong>di</strong>o (qualcuno tenterà <strong>di</strong> assumere badantipromettendo solo vitto ed alloggio?) e le competenze,come il saper fare lavori <strong>di</strong> sartoria che in tempo<strong>di</strong> crisi non qualificano più. La stessa percezione <strong>di</strong>una crisi che non guarda in faccia nessuno viene fuoridalle risposte <strong>di</strong> chi è impiegato nei centri che sioccupano <strong>di</strong> lavoro interinale, che a loro volta sonolavoratori che a causa del sempre minor numero <strong>di</strong>aziende che cercano personale rischiano a breve <strong>di</strong>perdere il loro impiego. Raccontano da un’agenziache si trova a due passi da piazza della Libertà:“Datala tremenda crisi che stiamo vivendo, quasi tutti (laureatie non) si adattano a far tutto, nella speranza chein futuro la situazione possa migliorare e si possavalutare qualche lavoro più consono ai propri stu<strong>di</strong>”.Continuano dall’agenzia: “Qualche extracomunitarioritorna a casa perché non ce la fa più a vivere nelnostro paese e si vedono sempre più donne italianee <strong>di</strong>sperate che si adattano davvero a tutto”. Non siadatta proprio a tutto, ma sicuramente è <strong>di</strong>sposta ascendere a compromessi con la sua storia, la sua formazionee soprattutto le sue aspirazioni V.P., trentatrèanni compiuti da poco e un pensiero fisso: comearrivare alla fine del mese. Peranni ha combinato stu<strong>di</strong> e lavoretti:“Lavoro da quando hofinito il liceo, come commessaper i sal<strong>di</strong> estivi, piuttosto checome hostess per convegni”.Si è laureata in Scienze Politiche e ha fatto anche unsemestre in Erasmus, voleva rimanere nell’ambienteaccademico, però i fatti l’hanno costretta a cambiareidea. Ha fatto qualche stage non remunerato e haavuto contratti dai tre ai sei mesi, tutti per sostituzioni.Oggi quando porta i curriculum alle agenzie interinalinon perde tempo a spiegare la sue competenzee chiede “un lavoro qualsiasi, va benissimo un callcenter e non importano i turni”. Se fra due mesi nonavrà trovato niente, però, anche lei si adatterà “a fareda dama <strong>di</strong> compagnia a qualche nonnetta. No, nonvoglio <strong>di</strong>re badante”.I giovani laureati si trascinanotra uno stage non pagatoe contratti <strong>di</strong> tre mesihttp://www.lalocan<strong>di</strong>na.itper La storiad’amoreche cerchiper il lavoroche cerchiper la vacanzache cerchiANNUNCI VIAINTERNET...per averepriorita’assolutaANNUNCIGRATISiscriviti al sitoper l’autoche cerchiper la casache cerchiper il cuccioloche cerchi848.80.88.68per la tua pubblicità


12 Aprile 2009SICUREZZA. <strong>Il</strong> questore Tagliente punta sulla collaborazione <strong>di</strong> commercianti, tassisti e autistiRonde? No. Qui c’è il “modello Firenze”In città varie sperimentazioni per pattugliare il territorio “pacificamente”:dalle sentinelle cioniane agli angeli neri, fino agli steward fuori dai locali.Tutte iniziative portate avanti senza l’uso <strong>di</strong> armi e affidate al senso civico dei citta<strong>di</strong>niLorenzo SalusestC’è chi li chiama assistenticivici, chivolontari della sicurezza,chi sentinelle,chi presi<strong>di</strong> <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>nanza attiva.E c’è chi le chiama, per como<strong>di</strong>tào convinzione, ronde. Quale chesia la forma espressiva preferita ilcontenuto resta lo stesso: uomini edonne animati da senso civico e armatiesclusivamente <strong>di</strong> telefonino eblocco notes, impegnati a pattugliareil territorio citta<strong>di</strong>no e segnalarealle forze dell’or<strong>di</strong>ne possibili situazioni<strong>di</strong> pericolo. Un fenomenogià presente in alcune città d’Italiache il ministro dell’Interno RobertoMaroni ha cercato <strong>di</strong> regolamentarenel recente “decreto sicurezza”: sìalle ronde, purché agiscano sotto ilcoor<strong>di</strong>namento dei Comuni e sottola responsabilità del Prefetto. Unadecisione che ha spaccato l’opinionepubblica e la classe politica,a Firenze come altrove: c’è chi leinvoca e chi le condanna. Posizione,quest’ultima, assunta da sempre daPalazzo Vecchio. E <strong>di</strong>re che Firenzele sue “ronde” le ha avute, e le hatuttora. Tutte o quasi ideate dall’assessorealla sicurezza sociale GrazianoCioni. Dapprima le sentinelle:un esercito <strong>di</strong> 600 pensionati senza<strong>di</strong>visa chiamati a segnalare alla poliziamunicipale situazioni <strong>di</strong> degrado.Dopo <strong>di</strong> loro è stata la volta,l’estate scorsa, degli “Angeli neri”(a pie<strong>di</strong> o sull’autobus), me<strong>di</strong>atoriculturali, secondo la <strong>di</strong>zione ufficiale,chiamati (non a titolo gratuito) a<strong>di</strong>ssuadere il fenomeno dell’abusivismocommerciale con le sole armidella parola e del <strong>di</strong>alogo. E comenon citare gli steward davanti ai localinotturni, incaricati <strong>di</strong> preservaredagli schiamazzi la tranquillità deiresidenti. Iniziative a cui solo persemplicità pare possibile assegnarel’etichetta <strong>di</strong> ronde. Diversamenteda quanto proposto dal movimentogiovanile <strong>di</strong> Alleanza nazionale,che ha offerto la sua collaborazionealla polizia in funzione <strong>di</strong> presi<strong>di</strong>odel territorio: ragazzi e ragazze concasacchine fluorescenti e telefonini.Una proposta abortita sul nascereper evitare il rischio <strong>di</strong> scontri tra“ron<strong>di</strong>sti” e “antiron<strong>di</strong>sti”: un paradosso,già verificatosi in altre città,che ha visto le forze dell’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong>stoltedal pattugliamento or<strong>di</strong>narioe chiamate a garantire la sicurezzadegli stessi aspiranti collaboratoridegli uomini in <strong>di</strong>visa. A chiarire lasituazione fiorentina ci ha pensatoinfine il Questore Francesco Tagliente:sua la proposta <strong>di</strong> un “modelloFirenze” che vede coinvolticommercianti, tassisti, autisti degliautobus. Persone che per lavoro vi-attualitàvono la città chiamati a svolgere lafunzione <strong>di</strong> avamposti per la sicurezza,in collaborazione con le forzedell’or<strong>di</strong>ne. E infine i semplici citta<strong>di</strong>ni.La città alle otto <strong>di</strong> sera tiragiù la saracinesca, lasciando le suevie e le sue piazze in balia del buioe del degrado. Tornare a far viverela notte, riportando i fiorentini nellestrade <strong>di</strong> Firenze potrebbe essere lasoluzione migliore.FOCUSLa prefettura attende<strong>di</strong>rettive dal Viminale“Per ora tuttoin stand by”iente <strong>di</strong> nuovo sul fronteNsicurezza. O almeno suquello relativo alle cosiddetteronde, le associazioni <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>niincaricati <strong>di</strong> segnalarecasi <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio sociale o <strong>di</strong> potenzialepericolo. Nonostantela <strong>di</strong>scussione intorno al temasia animata già da tempo tuttoè ancora in stand by: allo statoattuale nessuna forma <strong>di</strong> “sicurezzapartecipata”, estraneaall’operato delle forze dell’or<strong>di</strong>ne,pare essere autorizzata.Una fase <strong>di</strong> stallo tecnico chetuttavia potrebbe terminare abreve. <strong>Il</strong> decreto che contiene ilpiano straor<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> controllodel territorio, approvato lo scorso20 febbraio dal Consigliodei Ministri, deve essere ancoraconvertito in legge. Da allorail ministro dell’Interno avrà 60giorni per emanare un ulterioredecreto che determini gli ambitioperativi delle associazioni,i requisiti per la loro iscrizionein appositi albi e le modalità <strong>di</strong>tenuta <strong>di</strong> questi ultimi. In attesa<strong>di</strong> queste in<strong>di</strong>cazioni pratiche laparola d’or<strong>di</strong>ne sembra esserecautela: “E’ prematura al momentoogni iniziativa operativasul territorio con l’impiego <strong>di</strong>sentinelle o il coinvolgimento <strong>di</strong>associazioni <strong>di</strong> categoria riguardoa una questione ancora all’attenzionedel Governo”, ebbea <strong>di</strong>re il Prefetto <strong>di</strong> Firenze AndreaDe Martino, all’indomanidell’approvazione del “decretosicurezza”. Proprio alle struttureprefettizie il Governo ha affidatoil compito <strong>di</strong> conservare e gestiregli albi delle associazioni deivolontari della sicurezza. Mafintantoché il Viminale non avràchiarito anche i dettagli attuativie emanato le <strong>di</strong>rettive tecniche,confermano dagli uffici dellaPrefettura, nessun elenco potràessere creato e nessun gruppo<strong>di</strong> volontari potrà can<strong>di</strong>darsi asvolgere la funzione <strong>di</strong> sorveglianzadel territorio fiorentinoin collaborazione con le forzedell’or<strong>di</strong>ne./L.S.


14 Aprile 2009costumeFILM. L’industria cinematografica si <strong>di</strong>ffonde a macchia d’olio. Tra nuovi e vecchi attoriCinema, tutta la Toscana in un “ciak”Caterina GentileschiSe gli italiani sono un popolo <strong>di</strong> poeti, santie navigatori, quando si parla <strong>di</strong> toscanisarebbe bene aggiungere anche la categoriadegli attori. Sì, perché gli abitantidel granducato si <strong>di</strong>lettano da tempo a vestire ipanni <strong>di</strong> nobili e poveracci, giullari, studentellie impren<strong>di</strong>tori pur <strong>di</strong> guadagnarsi le luci dellaribalta. Sono tanti gli esempi <strong>di</strong> ragazzi normali<strong>di</strong>ventati nel corso della vita dei veri e propri personaggi,famosi al grande pubblico. Molti graziealla comicità, altri grazie ad una recitazione seriae composta. Basti citare Roberto Benigni e PaoloPoli. Leonardo Pieraccioni e Giorgio Panariello.Oppure Francesco Nuti e Alessandro Benvenuti,fino a quel nugolo <strong>di</strong> professionisti giovani emeno giovani che “abitano” palcoscenici importantie teatri <strong>di</strong> periferia. Ma cosa fa la Toscanaper aiutare gli aspiranti <strong>di</strong>vi a <strong>di</strong>ventare degli attoricon la “a” maiuscola? Poco, perché evidentementeFirenze non è Cinecittà, ma abbastanza perdare libero sfogo alle passioni dei novelli RodolfoValentino. La Toscana Film Commission è la primae più attiva realtà nel settore, che promuovee sostiene le produzioni che vengono realizzatenei quattro angoli della regione e pubblica on lineban<strong>di</strong> e informazioni riguardanti corsi, casting ederivati. In questo periodo, chi volesse cimentarsinei panni dell’attore, trova pubblicato sul sito(www.me<strong>di</strong>atecatoscana.it) il bando <strong>di</strong> AlbatrosPictures che cerca attori e attrici per la realizzazione<strong>di</strong> “Elena prigioniera dell’in<strong>di</strong>fferenza”, unlungometraggio in<strong>di</strong>pendente firmato da RaffaeleAngiolillo. E’ la storia <strong>di</strong> una donna e dei suoiamori, <strong>di</strong>laniati dagli eventi, dalla malattia e da“tangentopoli”. Le riprese sono previste per ilprossimo mese <strong>di</strong> maggio tra Firenze e Prato ela can<strong>di</strong>datura va mandata entro il 15 aprile. Perchi invece ha voglia <strong>di</strong> capire come funziona unset, ma senza pretendere <strong>di</strong> trasformarlo in unafonte <strong>di</strong> guadagno, ci sono gli organizzatori delfilm “Summer Campus” – altra pellicola che verràgirata nella provincia <strong>di</strong> Firenze – che cercanovolontari a cui assegnare <strong>di</strong>versi compiti. Per chiinvece fa sul serio, ed ha aspirazioni da regista,non mancano i concorsi. E’ de<strong>di</strong>cato agli universitariil concorso “Universo-corto”, una selezione<strong>di</strong> cortometraggi e documentari riservato a studentiitaliani e stranieri iscritti a corsi <strong>di</strong> specializzazionepost lauream (Scadenza per la consegna:30 maggio) e per rimanere in tema, c’è il “Cortofiction Chianciano terme”, quest’anno de<strong>di</strong>catoal tema “Corpo, anima, spirito, Dio”. Chi invecepensa <strong>di</strong> essere più tagliato per la composizione,può prendere parte a “Film video Montecatini2009”, che mette in palio due soggiorni nella citta<strong>di</strong>natermale per chi realizzerà la più bella siglaper il festival. E per finire, se è l’animazione, lapassione che anima la fantasia <strong>di</strong> qualcuno, c’èpronto un personaggio da realizzare: si chiama“Toni Respiro” e dovrebbe <strong>di</strong>ventare la mascottedel prossimo festival Italia Wave <strong>di</strong> Livorno. Altrocapitolo è quello che riguarda le scuole. Perchéper ogni temerario che si precipita sul palco, c’èqualcun altro che stu<strong>di</strong>a con metodo costruendosiuna professione. Anche da questa punto <strong>di</strong> vista,la città non è sguarnita. Basta fare un giro nellarete per trovarne <strong>di</strong>verse: dalla “Scuola nazionale<strong>di</strong> cinema in<strong>di</strong>pendente” all’istituto “Immagina”,fino a corsi organizzati dalle associazioni più <strong>di</strong>verse.E allora… ciak, si gira!Sempre più <strong>di</strong>lagante la passione per il palcoscenico. Aumentano a vista d’occhio lepersone desiderose <strong>di</strong> mettere in pratica l’arte della recitazione. Ma quante sono leopportunità? Pur non brillando, Firenze presenta un’offerta variegata e <strong>di</strong>vertente


Partecipa al sondaggioPuoi votare sul sito www.ilreporter.itoppure inviaci una mail a <strong>di</strong>colamia@ilreporter.ito telefona al numero 840.70.74.74<strong>Il</strong> prefetto ha vietato la ven<strong>di</strong>ta<strong>di</strong> alcolici da asporto e <strong>di</strong> tutte le bevande in vetroin centro dalle 22 alle 3 <strong>di</strong> notte.Sei d’accordo?1. Sì, è una misura utile contro il degrado2. Sì, ma oltre a questo provve<strong>di</strong>mento ne occorrerebbero altri3. No, non credo che serva a risolvere i problemi della cittàCosì avete risposto il mese scorsoRonde dei citta<strong>di</strong>ni per la sicurezza sul territorio, sei d’accordo?57,40%35,41%LA 7,19% LEGGE 194 CHEREGOLAMENTA L’ABORTODEVE ESSERE CANCELLATA?<strong>Il</strong> sondaggio è stato effettuato tramite il sito internet www.ilreporter.it,una linea telefonica de<strong>di</strong>cata e l’in<strong>di</strong>rizzo e-mail <strong>di</strong>colamia@ilreporter.it.Totale votanti:1364; Risposte: No, così c’è il rischio <strong>di</strong> una giustizia fai-date:783 (57,40%); Sì, serve un maggior controllo nelle strade: 483 (35,41%);Sì, ma solo se sorvegliate e con precisi limiti d’azione: 98 (7,19%); Sondaggiotramite www.ilreporter.it: 876 (64,22); Risposte: No, così c’è il rischio <strong>di</strong>una giustizia fai-da-te: 503(57,42%); Sì, serve un maggior controllo nellestrade: 309 (35,27); Sì, ma solo se sorvegliate e con precisi limiti d’azione:64 (7,30); Sondaggio tramite linea telefonica de<strong>di</strong>cata: totale votanti:276 (20,23%); Risposte: No, così c’è il rischio <strong>di</strong> una giustizia fai-da-te: 159(57,60); Sì, serve un maggior controllo nelle strade: 98 (35,5); Sì, ma soloI risultati saranno pubblicati sul prossimo numeroNo, così c’è il rischio <strong>di</strong> una giustizia fai-da-teSì, serve un maggior controllo nelle stradeSì, ma solo se sorvegliate e con precisi limiti d’azionese sorvegliate e con precisi limiti d’azione: 19 (6,88%); Sondaggio tramite<strong>di</strong>colamia@ilreporter.it: totale votanti: 212 (15,54%); Risposte: No, cosìc’è il rischio <strong>di</strong> una giustizia fai-da-te: 121 (57,07); Sì, serve un maggiorcontrollo nelle strade: 76 (35,84); Sì, ma solo se sorvegliate e con precisilimiti d’azione: 15 (7,07%); AVVERTENZA: I “sondaggi on line” non sonosondaggi rappresentativi ai sensi delle <strong>di</strong>rettive dell’Autorità garante dellecomunicazioni: essi non hanno valore statistico. I risultati che forniscononon hanno, cioè, la pretesa <strong>di</strong> rappresentare l’opinione <strong>di</strong> gruppi <strong>di</strong>persone. Si tratta <strong>di</strong> rilevazioni aperte a tutti, non basate su un campioneelaborato scientificamente, che hanno l’unico scopo <strong>di</strong> permettere agliutenti che lo desiderano <strong>di</strong> esprimere la propria personale opinione.


16 Aprile 2009MISTERI/1. Palazzo Vecchio, Poggio Imperiale, il campanile <strong>di</strong> Giotto: ecco la mappa delle “presenze”In città un fantasma tira l’altroLeggenda vuole che Firenze sia ricca <strong>di</strong> spettri che si aggiranonelle <strong>di</strong>more antiche e che a cadenza regolare si fanno sentire. Maniente paura: sono buoni e a qualcuno hanno anche offerto un tè...A sinistra, Gian Gastone de’ Me<strong>di</strong>ci. 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In che epocahanno origine le storie più affascinanti?Firenze gode <strong>di</strong> un’enorme stratificazione<strong>di</strong> leggende e tra<strong>di</strong>zioniesoteriche, a partire dal Me<strong>di</strong>oevofino al XIX secolo, passando attraversoil Rinascimento. Molte sonole storie che si legano alla famigliadei Me<strong>di</strong>ci, i primi a introdurretra<strong>di</strong>zioni e pratiche legate all’esoterismo.E’ noto ad esempio cheFrancesco I aveva in Palazzo Vecchiouno stu<strong>di</strong>o dove si de<strong>di</strong>cavaalle arti magiche, alla produzione<strong>di</strong> pozioni e veleni. Intrugli spessoletali che sperimentava sui detenutidel Bargello. <strong>Il</strong> fatto che lo stessoFrancesco e la sua amante BiancaCappello siano morti avvelenati sitinge <strong>di</strong> nuovi misteri, messo in relazionea queste pratiche. In epocasuccessiva si sono sviluppate numerosetra<strong>di</strong>zioni esoteriche. Ad esempiopare che gli Orti Oricellari sianostati teatro <strong>di</strong> rappresentazioni dell’Infernoe pratiche magiche duranteil Rinascimento. Fino ad arrivareal ‘700, quando Firenze è <strong>di</strong>ventatala culla della massoneria, con tuttala simbologia ad essa collegata.Quali sono i luoghi più interessanti?Molte strade portano i segni <strong>di</strong>credenze e leggende popolari. Nei<strong>di</strong>ntorni <strong>di</strong> via Tornabuoni si trovano<strong>di</strong>verse statuette o immagini,poste a 2-3 metri <strong>di</strong> altezza, che testimonianoantiche apparizioni deldemonio.E per quel che riguarda l’epocapiù recente?Pare che i fantasmi siano ormaifuori moda e che i fiorentini si sianoscordati, per fortuna, delle visitedemoniache, così frequenti nelMe<strong>di</strong>oevo. Adesso al massimo sisegnalano presenze extraterrestri eufo sui cieli citta<strong>di</strong>ni./F.P.curiositàno il tè ai viandanti. Molti sono glispettri illustri tra le presenze chesi aggirano per antichi palazzi enobili <strong>di</strong>more. Personaggi storicicome Bianca Cappello, che non sisarebbe ancora data pace per esserstata sepolta lontano dall’amanteFrancesco de’ Me<strong>di</strong>ci, o GianGastone ultimo <strong>di</strong>scendente dellastessa <strong>di</strong>nastia. Questo aristocraticofantasma andrebbe a spassoper le stanze della Villa <strong>di</strong> PoggioImperiale. Sì, proprio quella che <strong>di</strong>giorno appare come un tranquilloluogo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o. C’è chi assicura <strong>di</strong>aver sentito i passi e i lamenti delgranduca nella notte e chi giura <strong>di</strong>averlo ad<strong>di</strong>rittura visto coi propriocchi mentre si trascinava per gliandroni con passo stanco, il fisicoappesantito e la parrucca un po’scomposta dagli anni e dai tormenti.Lo spirito <strong>di</strong> Baldaccio d’Anghiari,invece, avrebbe scelto come<strong>di</strong>mora il palazzo per eccellenza,Palazzo Vecchio. E’ qui che il valorosocapitano <strong>di</strong> ventura venne trucidatoil 6 settembre del 1441. Adattirarlo in trappola fu BartolomeoOrlan<strong>di</strong>ni, che uccidendolo sperava<strong>di</strong> metter a tacere le accuse <strong>di</strong> viltàche costui gli aveva rivolto quandoaveva abbandonato il paese cheavrebbe dovuto <strong>di</strong>fendere, Marra<strong>di</strong>.Secondo un’antica tra<strong>di</strong>zione ogni50 anni, nell’anniversario della suamorte, il Baldaccio compare inquella che fu la sua magione, il Castello<strong>di</strong> Sorci, mentre per il restodel tempo se ne sta rintanato nellestanze del palazzo citta<strong>di</strong>no. Mapare che recentemente lo spettro sisia mostrato ad una giovane coppiafiorentina, in una sera d’estate, alpiazzale Michelangelo. Al ragazzo,fiorentino ma con origini proprio<strong>di</strong> Anghiari, avrebbe in<strong>di</strong>catocon la mano il luogo in cui trovòla morte. Di tutt’altro spirito i fantasmidelle due donne che, in unanotte dell’imme<strong>di</strong>ato dopoguerra,comparvero ad un giovane uomoche transitava in via Bolognese.Madre e figlia chiesero gentilmenteal ragazzo <strong>di</strong> scortarle fino a casae per ringraziarlo, una volta giuntia destinazione, lo fecero accomodaree gli offrirono una tazza <strong>di</strong> tè.Sembrerebbe tutto nella norma, senon fosse per il fatto che il giornosuccessivo l’uomo ripassò davantiall’abitazione e constatò che erain completo stato <strong>di</strong> abbandono eche le due signore che ci vivevanoerano decedute da oltre 12 anni.Come potrebbero poi mancare leleggende legate agli artisti, chetanta parte hanno avuto nella storia<strong>di</strong> Firenze? Questa volta non parliamodei misteri legati alle opere<strong>di</strong> geni come Leonardo, ma <strong>di</strong> unaltro tipo <strong>di</strong> ere<strong>di</strong>tà. Ad esempio,se salendo i gra<strong>di</strong>ni del più famosocampanile citta<strong>di</strong>no avvertite adun tratto una brezza fresca lo avetetrovato: è il folletto <strong>di</strong> Giotto, spiritelloamico che lo accompagnò pertutta la vita.


curiositàMISTERI/2. Nella credenza popolare la Croce al Trebbio è uno dei luoghi simboloE la leggenda vive in Santa Maria NovellaPaola FerriAdue passi da SantaMaria Novella, laddovesi incrocianovia delle Belle Donne,via del Trebbio e via del Moroformando un piccolo slargo, sierge una colonna sormontata dauna croce. E’ la Croce al Trebbio,memento al sanguinoso scontrotra eretici e fedeli che proprio quiebbe luogo, nel lontano agosto del1245. Un combattimentodall’esitoincerto.E come avrebbepotuto esserealtrimenti inun posto comequello? Un incrocio <strong>di</strong> tre strade,un trivio caro al demonio, cosìracconta una leggenda popolare<strong>di</strong> origine me<strong>di</strong>evale. La piazzettarimase a lungo infestata dalla presenzadel <strong>di</strong>avolo -<strong>di</strong>ce la leggenda-tant’è che vi si affacciava pureuna casa maledetta, antica <strong>di</strong>mora<strong>di</strong> uno stregone <strong>di</strong> satana. Narrasiche chiunque osasse mettervi piedefosse spinto al suici<strong>di</strong>o. Questofinché una pia famiglia fiorentinanon vi andò ad abitare e riuscì,con la forza delle preghiere, adesorcizzare quella forza malefica.Battaglie, vendette, amori spezzatidalla furia della gelosia. FirenzeDue i manieri toscanicelebri in questo senso:il castello <strong>di</strong> Vincigliatae quello <strong>di</strong> Poppiricca <strong>di</strong> cultura,<strong>di</strong> passato,<strong>di</strong> storia. Maanche <strong>di</strong> storie.Se le pietre potesseroparlare,quante sarebberole vicende e gli aneddoti daraccontare. Tra sogno e realtà, traeventi accertati e ed episo<strong>di</strong> affidatial mito e alla leggenda popolare.Certo la nostra non è unacittà “sulfurea” come Torino, laInvece Palazzo Nonfinito,secondo la tra<strong>di</strong>zione, fu costruitodal re degli Inferi in persona. Che si fermòalla realizzazione del primo pianoper una banalissima rescissionedel contratto. Leggere per credereL’INTERVISTAParla Luigi Pruneti, saggista e scrittoreL’insolito strada per stradaenticinque anni vissuti da “viandante” della Toscana, alla ri-<strong>di</strong> quel patrimonio <strong>di</strong> misteri, miti, leggende popolariVcercatramandate <strong>di</strong> generazione in generazione, che rischiano <strong>di</strong> essereinghiottiti dalla frettolosa vita <strong>di</strong> tutti i giorni. Luigi Pruneti,saggista e scrittore, ha de<strong>di</strong>cato numerose opere alla storia e alleantiche tra<strong>di</strong>zioni della nostra regione. L’ultima fatica, scritta assiemea Roberto Pinotti, si intitola “Stradario magico insolito <strong>di</strong>Firenze”.Da dove nasce la sua passione per questa materia?Ho cominciato ad appassionarmi negli anni ’70, dopo aver lettouna serie <strong>di</strong> guide de<strong>di</strong>cate ai misteri delle città. Nelle mie ricerchefui ispirato anche dalla rubrica “Domenica dove” <strong>di</strong> GiorgioBatini, che proponeva ogni settimana un itinerario intrigante, trastoria e immaginazione. Da allora sono venuto a conoscenza <strong>di</strong>personaggi ed episo<strong>di</strong> straor<strong>di</strong>nari, scavando nelle credenze popolari,nella toponomastica, nelle antiche compilazioni.Tra le tante vicende in cui si è imbattuto, qual è la sua preferita?Una storia <strong>di</strong> fantasmi, ambientata nella Firenze capitale. A queltempo gli affitti erano saliti alle stelle, ma una famiglia riuscì atrovare un appartamento a un canone ragionevole in via Ghibellina.<strong>Il</strong> motivo <strong>di</strong> quel prezzo così basso altro non era che la presenza<strong>di</strong> uno spettro molesto e <strong>di</strong>spettoso. La vicenda finì ad<strong>di</strong>ritturain tribunale: la famigliola riuscì ad ottenere la rescissione delcontratto.Consigli per gli appassionati. Dove cercare per trovare storieinteressanti?Sicuramente la letteratura non manca in questo campo. Consiglierei<strong>di</strong> partire dai testi <strong>di</strong> storia <strong>di</strong> Firenze <strong>di</strong> Davidsohn o <strong>di</strong> Leland,o dai perio<strong>di</strong>ci più datati de<strong>di</strong>cati alle tra<strong>di</strong>zioni popolari. Eprepararsi a leggere molto e a setacciare altrettanto per trovare ciòche si cerca./F.P.Croce al Trebbio17più esoterica d’Italia, né può contaresui labirinti misteriosi che sicelano sotto la capitale, ma accadespesso che la verità storica giochia confondersi con interpretazionie aggiunte <strong>di</strong> fantasia. Nonostanteil traffico, i clacson, la fretta dellavita moderna, pare che alcuni luoghie alcuni palazzi abbiano mantenutointatta nel tempo la loroaura. Altri continuano ad ospitareinquilini più o meno gra<strong>di</strong>ti, chesi manifestano solo al calar delletenebre, magari nelle notti piùbuie e tempestose. E’ il caso delCastello <strong>di</strong> Vincigliata, dove ancora,<strong>di</strong> tanto in tanto, appare ilfantasma <strong>di</strong> una donna <strong>di</strong> biancovestita, che piange e si <strong>di</strong>speraper l’amor perduto. O <strong>di</strong> quello<strong>di</strong> Poppi, in Casentino, sulle cuimura pare si arrampichino i fantasmi<strong>di</strong> antichi guerrieri, per darsibattaglia nel piazzale. E il cozzard’armi s’ode ancora nottetempo.Ma è nel cuore <strong>di</strong> Firenze che siannidano i misteri più avvincenti.Leggenda vuole, ad esempio, cheil Palazzo Nonfinito, all’angolotra via del Proconsolo e Borgo Albizi,abbia avuto come architettonientemeno che il re degli Inferi eche sia stato proprio lui a lasciareincompiuta la sua opera, evitando<strong>di</strong> completare le decorazioni delsecondo piano. Perché? Semplicecome ai tempi d’oggi: il proprietariodel palazzo decise <strong>di</strong> rescindereil contratto. Niente anima,niente facciata.


18 Aprile 2009amarcordUSI E COSTUMI. Sono poche le botteghe artigianali sopravvissute al tempo che passaC’erano una volta gli antichi mestieriGiu<strong>di</strong>tta Boetiuna volta il ciabattino,c’era unavolta l’arrotino, c’eraC’erauna volta il civaiolo.C’erano una volta antichi mestieried oggi non ci sono più, o quasi.Anche se ancora, a fatica, in qualcheangolo della città rimane traccia delnostro passato, <strong>di</strong> quei lavori manualiche senza l’ausilio dell’elettronica edella tecnologia premiavano ingegnoe sudore. Oggi, il mestiere del ciabattinonon è considerato attuale eppure,Firenze <strong>di</strong> botteghe umide, dovei ciabattini insegnavano ai garzonia torcere lo spago a suon <strong>di</strong> scap-L’INTERVISTAStefano Poggesi, titolareVia Taddea,60 anni <strong>di</strong> civaieQuando nasce la vostraattività?“<strong>Il</strong> nostro Civaiolo nasce in viaTaddea nel settembre del 1948grazie ai mie genitori. Sessant’annifa mio babbo Alfredo Poggesie mia mamma Dina, iniziaronol’attività con la ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> fieno ebiada per i cavalli delle carrozze.Erano gli stessi fiaccherai a venirein bottega a comprare <strong>di</strong>eci, ventichili <strong>di</strong> avena. In negozio si vendevanoanche scal<strong>di</strong>ni con la bracedentro, trabiccoli, preti, lumi adolio, tegami e pentole <strong>di</strong> coccio,fagioli e ceci. Poi, negli anni successivi,l’attività fu incrementatacon sempre con più articoli”.Cos’è cambiato oggi inbottega?Oggi la bottega, che continua adessere a conduzione familiare,vanta un vastissimo assortimento<strong>di</strong> civaie fra cui i famosi e ricercatifagioli <strong>di</strong> Sorana e gli zolfinidel Valdarno, spezie da tutto ilmondo, erbe aromatiche della Jamaicae peperoncini piccanti chearrivano dalla Nuova Guinea. Maanche baccalà, aringhe e lampa<strong>di</strong>ne!Ciò che è davvero cambiatoè che non ci sono più i pischelliche organizzano gli scherzi <strong>di</strong> unavolta… Mio babbo mi raccontavache i ragazzini venivano in bottegaa comprare “la terra dell’ombradel Campanile <strong>di</strong> mezzogiorno” elui <strong>di</strong>ceva <strong>di</strong> averla terminata e <strong>di</strong>possedere solo quella <strong>di</strong> un quartoal tocco! Oggi, queste scene allaUgo Tognazzi nel film “Amicimiei” non esistono più, ma cisono i flash dei turisti che incuriositiimmortalano nei loro scattila nostra bottega, squarcio <strong>di</strong> unaFirenze immutata. Mi piacerebbeche i miei figli continuassero aportare avanti l’attività del nostroCivaiolo, per conservarne l’identitàstorica e la tra<strong>di</strong>zione. Ma ancorasono dei bambini. Un domani sivedrà!”./G.B.Donne, è arrivatol’arrotino!Arrota coltelli,forbici, forbicine:chi non se nericorda?pellotti, ne ha avute. Ma non solo,figure come l’impagliatore <strong>di</strong> se<strong>di</strong>e,l’ombrellaio, il restauratore, l’orologiaiosono sempre più rare. Mestieriaffascinanti in via <strong>di</strong> estinzione, travoltidall’incalzare del tempo, spesso<strong>di</strong>menticati salvo ricordarceneall’improvviso, quando scatta quellaparticolare esigenza che solo alcunispecialisti sono in grado <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare.Come non menzionare l’arrotino chepassava in tutte le strade con il suotrabiccolo che spesso consisteva inuna bicicletta mo<strong>di</strong>ficata trasformatain mezzo <strong>di</strong> lavoro con cui affilava lelame dei coltelli. <strong>Il</strong> famoso “Donne,è arrivato l’arrotino! Arrota coltelli,forbici, forbicine, forbici da seta, coltellida prosciutto! Donne è arrivatol’arrotino e l’ombrellaio. Aggiustiamogli ombrelli. Ripariamo cucine aLo storico civaiolo <strong>di</strong> via TaddeaTante le figure che oramai sono <strong>di</strong>venute assai rare: gli orologiai, gli ombrellai, gli arrotinicon il loro rumoroso megafono, ma anche gli impagliatori <strong>di</strong> se<strong>di</strong>e e i ciabattini. E sifinisce per ricordarsi <strong>di</strong> loro quando servirebbero ma non si trovano piùgas: abbiamo i pezzi <strong>di</strong> ricambio perle vostre cucine a gas. Se avete per<strong>di</strong>te<strong>di</strong> gas noi le aggiustiamo, se lacucina fa fumo noi togliamo il fumodella vostra cucina a gas”, echeggiavaun tempo anche tra le strade <strong>di</strong> Firenze.E poi c’era il civaiolo, questafigura antica nata per vender tegamie pentole <strong>di</strong> coccio, fagioli, ceci, fienoe biada per i cavalli dei fiaccherai,scal<strong>di</strong>ni, trabiccoli, preti e lumi adolio. Per civaie, appunto, si intendevanoi semi <strong>di</strong> leguminose usatiquando in città si trovavano ancoratanti orti e campicelli dove molte famiglieallevavano un paio <strong>di</strong> galline.Spesso, erano gli stessi civaioli chevendevano uccelli da compagnia checinguettavano nelle gabbiette appeseall’esterno della bottega, in un’atmosferache oggi parrebbe surreale.Sembra <strong>di</strong> raccontare un mondo chenon esiste più, la pellicola <strong>di</strong> un filmin bianco e nero, ma fortunatamentequalcosa è rimasto ancora vivo, a tinteforti, negli angoli <strong>di</strong> quella Firenzecustode e vigile della propria storiae della propria identità. Certo, neglianni è cambiata la merce in ven<strong>di</strong>ta,non più o non solo civaie, ma anchealimenti come il farro, i funghi, i fagioli,il pesce e le spezie. Antiche botteghe,tramandate da babbo a figliolo,che ancora operano in locali storici eche portano avanti l’attività <strong>di</strong> famiglia,<strong>di</strong>ventando veri e propri punti <strong>di</strong>riferimento nella vita <strong>di</strong> un quartieree nella salvaguar<strong>di</strong>a della tra<strong>di</strong>zione.Tirando su il bandone tutte le mattine,con costanza e passione.


DA OLTRE 15 ANNILA QUALITÀ E LA TRADIZIONEDELLA VERA ARTE PASTICCERAproduzione propriaspecialità dolciarieartigianaliPer le tue feste <strong>di</strong>compleanno, comunioni,matrimoni, cerimonieed eventi in genere...1022645Di fronte ad una produzioneindustriale sempre più standar<strong>di</strong>zzata,la nostra scelta èstata quella <strong>di</strong> valorizzare l’aspettoartigianale imme<strong>di</strong>atamentepercepibile assaporandole nostre torte (fresche e a taglio)e i nostri biscotti farciti (allamarmellata, al cioccolato ecc.).Un servizio molto apprezzatodalla nostra clientela è la realizzazione<strong>di</strong> torte personalizzabili(con foto, <strong>di</strong>segni, loghi aziendaliecc) e le speciali tortenuziali. La qualità dei nostriprodotti comincia da una attentaselezione delle materie primecon l’utilizzo <strong>di</strong> vera pasta frollae da una particolare attenzioneper le esigenze dei consumatoriche apprezzano particolarmenteanche i nostri dolci stagionali(cenci, frittelle, panforte).CHIAMACI! e sapremo comeemozionarvi... dolcemente...STEFANI srltel.055 2373032Cell.337 939049Via 1° Maggio, 22 Tavarnuzze - <strong>Impruneta</strong> (FI)PASTICCERIA.STEFANI@GMAIL.COM


20 Aprile 2009<strong>Il</strong> progetto per le fermate degli autobusprevede l’introduzione <strong>di</strong> apparecchielettronici (ed eco-compatibili) che fornirannoinformazioni sugli autobus in tempo reale:si potrà conoscere con esattezzala posizione del mezzo e l’ora <strong>di</strong> arrivoAngelo LenosiProgettare la città del futuro, proiettare la città nel futuro. E’ questo l’obiettivodel viaggio istituzionale negli Usa organizzato dalla Provincia <strong>di</strong> Firenzenegli ultimi giorni <strong>di</strong> marzo. Un tour che ha visto la delegazioneguidata dal Presidente Matteo Renzi confrontarsi con i rappresentanti delleprincipali istituzioni universitarie della costa orientale degli Stati Uniti, dal BostonInstitute, alla Harvard University, al Massachussets Institute of Technologies, concui la Provincia ha una collaborazione avviata quattro anni fa. Incontri programmatiper raccogliere spunti utili e proposte finalizzate a migliorare la mobilità pubblicaa Firenze. A partire dall’introduzione delle paline elettroniche, prevista nel prossimobando <strong>di</strong> gara per l’affidamento del trasporto pubblico locale, che andranno asostituire almeno 1500 dei 2500 vetusti cartelli alle fermate degli autobus. Nuoviapparecchi in grado <strong>di</strong> fornire informazioni in tempo reale relative al traffico e aimezzi pubblici in arrivo attraverso sofisticate tecnologie in grado <strong>di</strong> collegare telepaticamenteautobus e pensiline. Soluzioni non avveniristiche, come hanno <strong>di</strong>mostratoi ricercatori del MIT, ideatori <strong>di</strong> un prototipo presentato alla delegazione fiorentina.Un progetto che prevede paline totalmente eco-compatibili, grazie all’alimentazionead energia eolica e solare. Sulla parete principale sarà possibile consultare orari efermate interagendo con uno schermo luminoso e leggero. Sarà inoltre possibile comunicarea <strong>di</strong>stanza con le pensiline grazie al <strong>di</strong>spositivo bluetooth e lo schermo saràMatteo Renzi negli UsaprovinciaIL VIAGGIO. La visita del presidente Matteo Renzi negli States ha portato nuovi spunti per migliorare la mobilitàPaline intelligenti per i bus. Made in UsaIL FOCUSQuesta ed altre iniziative consentiranno <strong>di</strong> rilanciare l’indotto turisticoUna proposta <strong>di</strong> legge per istituire l’anno Vespuccianoon solo sviluppo tecnologico. <strong>Il</strong> viaggio americano della delegazioneNdella Provincia <strong>di</strong> Firenze è stato finalizzato anche alla valorizzazionedelle risorse culturali fiorentine e alla promozione del turismo a stelle estrisce nella nostra città. Nel breve e nel lungo periodo. In questa <strong>di</strong>rezionela presentazione al Rockfeller Center <strong>di</strong> New York della mostra “Galileoimmagini dell’universo”, de<strong>di</strong>cata alle scoperte del geniale scienziato toscano.Un’iniziativa, frutto <strong>di</strong> una collaborazione tra l’Enit e la Provincia<strong>di</strong> Firenze, che ha rappresentato, nelle parole del presidente della ProvinciaMatteo Renzi, “un modo innovativo <strong>di</strong> dare respiro internazionale adun evento <strong>di</strong> grande valore culturale per Firenze e il suo territorio”. E lapresentazione della mostra de<strong>di</strong>cata a Galileo non è stata altro che il momentoculminante <strong>di</strong> un quadro <strong>di</strong> progetti rivolti ad aumentare l’appealdel capoluogo toscano, come ad esempio l’accordo stretto tra la Provincia,Alitalia Agenzia del Turismo e la Fondazione Palazzo Strozzi. Un’intesache prevede uno scambio <strong>di</strong> servizi e agevolazioni per i visitatori dellamostra de<strong>di</strong>cata che decideranno <strong>di</strong> giungere a Firenze con un volo dellacompagnia italiana. Un passo avanti nel tempo, e uno in<strong>di</strong>etro nella storia:da Galileo a Amerigo Vespucci. In occasione del quinto centenario dellamorte, ricorrente nel 2012, la Provincia ha intenzione <strong>di</strong> de<strong>di</strong>care al navigatoreed esploratore fiorentino una serie <strong>di</strong> eventi <strong>di</strong> interesse internazionaledotato del touch screen. Grazie a <strong>di</strong>spositivisatellitari sarà possibile conoscerein qualsiasi momento la posizione esattadell’autobus e <strong>di</strong> conseguenza saperein anticipo i tempi <strong>di</strong> attesa alla fermata.Inoltre, per agevolare le persone ipovedenti,le paline del futuro saranno dotateanche <strong>di</strong> un sistema au<strong>di</strong>o. Le nuoveapparecchiature rappresentano solol’inizio <strong>di</strong> un grande progetto <strong>di</strong> modernizzazionelanciato dalla delegazioneguidata da Renzi agli scienziati delMIT. Un progetto, dal titolo “Florencesmart City” (Firenze città intelligente),che ha l’ambizione <strong>di</strong> <strong>di</strong>segnare la cittàdel futuro, e consistente nello stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong>fattibilità <strong>di</strong> innovazioni tecnologicheda applicare all’area metropolitana fiorentina:dall’infomobilità (nuove palineAtaf e non solo), al risparmio energetico,dall’estensione delle reti wirelessalla gestione tecnologica dei rifiuti. Unpiano coor<strong>di</strong>nato dalla Fondazione perla Ricerca e l’innovazione, che vedelavorare a stretto contatto Provincia eUniversità <strong>di</strong> Firenze, e che si avvarràdella supervisione scientifica dei ricercatoridel MIT <strong>di</strong> Boston e dei contributiprovenienti dai centri <strong>di</strong> ricerca<strong>di</strong> aziende leader mon<strong>di</strong>ali nel campodell’innovazione tecnologica. Progettiin grado <strong>di</strong> migliorare la qualità dellavita dei fiorentini e <strong>di</strong> tenere la città alpasso con i tempi. Perché il futuro nonpuò attendere.che coinvolgano i citta<strong>di</strong>ni dell’una e dell’altra parte dell’Atlantico. Un progettoambizioso <strong>di</strong> cui il Presidente Renzi vorrebbe rendere partecipe anchel’ambasciata italiana a Washington. E proprio nella sede <strong>di</strong>plomatica Renziha presentato la proposta <strong>di</strong> legge istitutiva delle celebrazioni e rinnovato laforte volontà della Provincia, della Regione e dell’Università degli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong>Firenze nell’organizzazione degli eventi che comporranno l’anno “vespucciano”.Eventi che procureranno non solo un indotto in termini turistici, macostituiranno anche una sorta <strong>di</strong> ponte culturale e scientifico che andrà a celebrarei viaggi e le scoperte compiute da Amerigo Vespucci, l’esploratorefiorentino a cui l’America deve il suo nome.992414


politica FirenzeAL VOTO. Giovanni Galli, can<strong>di</strong>dato sindaco del centrodestra“Sono pronto per la sfida.E non ho paura <strong>di</strong> vincere”Angelo LenosiUn passato da calciatore, un presente da giornalistasportivo, un futuro da amministratorepubblico. Giovanni Galli, ex portiere<strong>di</strong> Fiorentina, Milan e Nazionale, è il can<strong>di</strong>datosindaco del centrodestra. Guiderà una lista civicache correrà a fianco del Popolo della Libertà. Smessi ipanni del calciatore, e abbandonati gli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>aset,Galli è pronto per lanciarsi verso una sfida nuova.Sulla scrivania all’interno del suo quartier generale ritratti<strong>di</strong> famiglia e una cartellina contenente i dossier suiproblemi <strong>di</strong> Firenze. La corsa verso Palazzo Vecchio èiniziata.Una sfida molto impegnativa. Cosa l’ha spinta ad accettarela proposta?L’amore per la mia città. In tutti questi anni in cui misono de<strong>di</strong>cato alle attività sociali sono stato a strettocontatto con i fiorentini, ho vissuto al loro fianco la quoti<strong>di</strong>anità,le <strong>di</strong>fficoltà ed i problemi che ogni citta<strong>di</strong>nosi trova costretto ad affrontare. Mi sono reso conto cheFirenze così non può funzionare. Per questo motivo hodeciso <strong>di</strong> impegnarmi in prima persona, accogliendol’invito giunto dal Popolo della Libertà. Del resto nonho tessere <strong>di</strong> partito in tasca, ma ho sempre avuto fiduciain Silvio Berlusconi. Ho avuto modo <strong>di</strong> conoscerlonella sua veste <strong>di</strong> impren<strong>di</strong>tore, e gli riconosco gran<strong>di</strong>capacità.Adesso ad attenderla c’è una partita lunga circa duemesi. Che campagna elettorale sarà?Mi confronterò con la gente, camminando lungo le stradedella città, in centro come in periferia. Ascolterò imiei concitta<strong>di</strong>ni, le loro necessità e le problematicheche solleveranno. <strong>Il</strong> programma scaturirà fuori da questiincontri. Non bisogna offrire agli elettori un menùa prezzo fisso, promesse in cambio <strong>di</strong> un voto. Vorreicreare un progetto <strong>di</strong> con<strong>di</strong>visione assieme ai fiorentini.Se si fideranno mi voteranno, altrimenti voterannoqualcun altro.Un progetto all’interno del quale ci saranno sicuramentealcune priorità. Quali?Innanzitutto garantendo la sicurezza dei citta<strong>di</strong>ni, tornandoa far vivere le strade <strong>di</strong> Firenze. <strong>Il</strong> governo ha propostol’impiego dell’Esercito, non vedo perché respingere questainiziativa. Nessuno vuole una camionetta dell’Esercitoin piazza Duomo, ma potremmo <strong>di</strong>slocare i militaripresso i consolati, consentendo agli agenti <strong>di</strong> polizia <strong>di</strong>presi<strong>di</strong>are il territorio. Inoltre dobbiamo risolvere i problemilegati alla mobilità e alla viabilità, a partire dallamessa in <strong>di</strong>scussione dei progetti della tramvia. InfineGiovanni Gallidobbiamo incrementare le politiche sociali. Sono questele principali questioni aperte. Non sono io a <strong>di</strong>rlo, ma ifiorentini con cui mi sto confrontando. L’obiettivo principaleè riqualificare la città, migliorare la sua immagine alivello nazionale e internazionale. Dobbiamo trasmettereun messaggio: Firenze sta ripartendo.Restiamo sulle iniziative sociali. Un tema a lei moltocaro.L’amministrazione comunale deve essere al fianco <strong>di</strong> chiè in <strong>di</strong>fficoltà, attraverso lo sviluppo <strong>di</strong> progetti <strong>di</strong> integrazionee inclusione de<strong>di</strong>cati a chi ne ha bisogno. E il miopensiero va soprattutto ai ragazzi con <strong>di</strong>sabilità. Abbiamoil dovere <strong>di</strong> fare qualcosa per loro e allo stesso tempodare forza e orgoglio alle loro famiglie. E le politiche <strong>di</strong>integrazione riguardano anche gli extracomunitari. Dobbiamocomprendere le loro ragioni ed accoglierli. Purchésiano in regola. Questo per rispetto nei loro confronti,perché non sopporto l’idea <strong>di</strong> vederli dormire per terra osotto un ponte. Dobbiamo dar loro la possibilità <strong>di</strong> riscattarsi.Che non tra<strong>di</strong>scano la nostra fiducia, però.Sarà una sfida <strong>di</strong>fficile, con avversari molto ostici.Paura <strong>di</strong> perdere?Assolutamente no, perché la partita è aperta. In tutta lamia carriera non ho mai avuto paura <strong>di</strong> perdere, e non cel’ho neanche oggi. E del resto non ho neanche paura <strong>di</strong>vincere. Sono pronto ad affrontare questa nuova sfida.IL PERSONAGGIO. E’ il nuovo segretario metropolitanoSimone Naldoni, l’uomodell’unità ritrovata del Pda sua elezione è passata sottoLtraccia, non per sue responsabilità,ma per circostanze esternechiamate primarie. Del resto nonpoteva essere altrimenti, visto cheSimone Naldoni ha ricevuto l’investituraa segretario metropolitanodel Partito democratico il 14febbraio scorso. E <strong>di</strong>re che, mentreil Pd si confrontava animatamentesul nome del futuro can<strong>di</strong>datoa sindaco per il centrosinistra, la<strong>di</strong>rigenza locale convergeva inmaniera quasi unanime sul nome<strong>di</strong> Naldoni quale erede <strong>di</strong> AndreaBarducci, autosospesosi dall’incaricoper de<strong>di</strong>carsi anima e corpoalla corsa per la conquista dellapoltrona <strong>di</strong> presidente della Provincia<strong>di</strong> Firenze. Una successioneche avrebbe potuto generare ulterioriscontri, ma così non è stato.Nonostante le fibrillazioni internetutto è filato liscio (tre i voticontrari, quattro gli astenuti), consomma sod<strong>di</strong>sfazione dei verticidemocratici. E <strong>di</strong> Naldoni stesso.Che per svolgere al meglio il suonuovo ruolo ha scelto <strong>di</strong> avere alsuo fianco un esecutivo ridottoda <strong>di</strong>ciotto a otto membri, rigorosamenteequiparatiti tra uomini edonne.Un collegio,quello guidatoda Naldoni, che avrà il compito<strong>di</strong> collaborare con il coor<strong>di</strong>natorecitta<strong>di</strong>no GiacomoBilli ed il segretarioregionaleAndrea Manciulli,con l’obiettivo primario<strong>di</strong> completarelo scacchiere delle can<strong>di</strong>daturelocali e prepararsi alla campagnaelettorale, per far sì che il Pd confermia giugno i successi elettoraliottenuti sotto la segreteria <strong>di</strong>Andrea Barducci. Predecessorecon cui Naldoni ha alcuni puntiin comune: entrambi sestesi, entrambiprovenienti dall’area exDs, entrambi con alle spalle unaSimone NaldoniLa <strong>di</strong>rigenza localelo ha scelto quasiall’unanimitàlunga esperienza politica.Quarantaquattroanni, laureato in storiacontemporanea, Simone Naldoniè stato infatti segretario comunaleDs dal 1997 al 2001, incarico abbandonatoper entrare nello stessoanno nella giunta comunale <strong>di</strong>Scan<strong>di</strong>cci. Ruolo nel quale è statoriconfermato anche nell’amministrazioneguidata da Simone Gheri:attualmente Naldoni ricopre lacarica <strong>di</strong> assessore alle politichesociali e alla sanità e alla casa, oltread essere, dal 2004, presidentedella Società dellaSalute dell’area FirenzeNord-Ovest.Impegni politici eprofessionali a cuiil neosegretariometropolitano del Partito democraticoha affiancato nel tempo lapassione per il calcio (con un passatoda giocatore <strong>di</strong> buon livelloed un presente da tifoso della Fiorentina)e quella per la musica <strong>di</strong>Fabrizio De André. Interessi cheadesso più <strong>di</strong> prima Naldoni dovràfar conciliare con il suo nuovo importanteruolo.21/L.S.COMPROORO E ARGENTOANCHE MONETE D’OROVALUTIAMO INTERE EREDITA’PAGAMENTO IN CONTANTIALLE MASSIME VALUTAZIONIVetri MaurizioA Firenze in Via Rattazzi, 4/d tel. 055 676888 - lun./ven. 9.00-13.00/15.00-19.30 sab. 9.00-13.00e in Via Scipione Ammirato, 22r tel. 055 663526 - lun./ven. 9.00-13.00 solo mattina1003824


22 Aprile 2009tempo liberoFUORI PORTA. Con il ritorno della bella stagione inizia il periodo delle gite all’aria apertaPrimavera, la scampagnata è servitaSimele Krukli<strong>di</strong>sDopo lunghi mesi trascorsi a patire il freddo e la pioggia, finalmente possiamo svegliarcidal letargo: è primavera. <strong>Il</strong> sole è ancora pallido ed incerto, ma accarezza la pelle quel tantoche basta per far venir voglia <strong>di</strong> lasciare i nostri accoglienti rifugi invernali, per goderedella natura che <strong>di</strong> nuovo fiorisce e delle città che tornano ad animarsi. Di primo acchitotutti vorrebbero fuggire lontano, lasciandosi alle spalle il lavoro e le preoccupazioni, ma il più dellevolte il portafoglio magro ed i giorni liberi riducono ampiamente il raggio <strong>di</strong> scelta delle destinazioni.Tanto più se a spostarsi è un’intera famiglia, poiché il costo della gita sale non <strong>di</strong> poco. Così, sonosempre più numerosi i fiorentini che, unendo l’utile al <strong>di</strong>lettevole, decidono <strong>di</strong> rimanere entro i confinidella Toscana, spendendo poco ed offrendosi una piccola vacanza <strong>di</strong> tutto rispetto. Dalle splen<strong>di</strong>decolline del Chianti alle citta<strong>di</strong>ne me<strong>di</strong>evali, tutta la regione offre centinaia <strong>di</strong> spunti per trascorre unagiornata o un intero fine settimana all’insegna della cultura e del benessere. Un suggerimento? <strong>Il</strong> primopasso utile per organizzarsi è capire che genere <strong>di</strong> escursione si vuole intraprendere: questo significanon solo valutare risorse e tempo utile, ma optare anche per una meta che metta d’accordo tutti. Peresempio, la vacanza culturale che segue tappa dopo tappa musei, conventi ed opere d’arte, è adatta adun turista più maturo o magari ad una coppia: da evitare invece se si hanno bambini, che con tutte leQUANDO BEL TEMPOFA RIMA CON GITAUna ron<strong>di</strong>ne non fa primavera, ma una Dalle porte delle casine in pietra, spessogita sì. Come animali usciti dal letargo, appenaun raggio <strong>di</strong> sole riscalda le giornate, messo ra<strong>di</strong>ci da tempo tra ulivi e vigneti.si affacciano inglesi e tedeschi che hannoi fiorentini si organizzano e partono per Gente che ormai, il toscano doc, lo mangiaa colazione. E poi c’è un’altra scuola <strong>di</strong>avvincenti gite domenicali. All’insegnadella sobrietà, questo è certo. Niente <strong>di</strong> pensiero. Quelli che il weekend vanno allontanamente paragonabile alle paranze mare. Si fa per <strong>di</strong>re, ovviamente. La temperaturaancora non consente <strong>di</strong> mettersiche metterebbero in scena i melodrammaticinapoletani, che per un picnic portanocon sé una vagonata <strong>di</strong> cibo pronto. I pionieri della Versilia si avventurano versoin costume a prendere il sole, ma molti deitoscani si accontentano <strong>di</strong> una bella mangiatain una trattoria <strong>di</strong> provincia, maga-del pesce, sfoggiare occhialoni e pantalo-la spiaggia per il solo gusto <strong>di</strong> mangiareri sotto un pergolato fiorito, nella quale ni bianchi e fare una passeggiata sul lungomarea guardare le vetrine. Dopo<strong>di</strong>chè,si illudono SEMPRE <strong>di</strong> mangiare (e bere)bene e <strong>di</strong> spendere poco. Niente <strong>di</strong> meno senza neanche mettere un piede sullaprobabile. Una volta finito il banchetto, si sabbia, si godono una coda rientrando inavviano alla scoperta <strong>di</strong> borghi e paesini, città. <strong>Il</strong> tutto per il solo gusto <strong>di</strong> raccontaregirandoli con facce stupite e compiaciute, sornioni ai colleghi in ufficio: “Ah! Questocome se si trovassero su un altro pianeta. fine settimana sono stato al mare”. Sarà.probabilità si annoierebbero. I luoghi “papabili” sono a <strong>di</strong>r poco numerosi: per citarne alcuni, c’è l’abbazia<strong>di</strong> Monte Oliveto, quella Benedettina <strong>di</strong> San Gaudenzio, ed ancora la certosa <strong>di</strong> Farneta a Lucca,ed il convento de la Verna in Casentino. Ma la gita può essere orientata anche alla salute, ed in tal casosono d’obbligo le escursioni nel verde e le camminate lungo le viuzze dei borghi d’altri tempi. Oppurepuò essere de<strong>di</strong>cata alla gastronomia, facendo un salto a Colonnata o scovando qualche sagra <strong>di</strong> paese.Di possibilità ce ne sono per tutti i gusti ed età, dai ruderi <strong>di</strong> Castelvecchio, alle cave <strong>di</strong> Carrara, daicolori del Casentino ai mulini del Mugello, dal parco migliarino <strong>di</strong> San Rossore ai soffioni <strong>di</strong> Larderello.Si tratta solo <strong>di</strong> prendere carta e penna ed organizzare, mappa in mano, il percorso più adatto allevostre esigenze. Dopo<strong>di</strong>ché, infilatevi vestiti como<strong>di</strong>, zaino in spalla e, perché no, organizzate un belpic-nic: la gita perfetta <strong>di</strong> inizio primavera è servita.TOURITINERARIO 1 GIORNOMugello, antichi mulini ad acquaUna piccola gita all’insegna della tra<strong>di</strong>zione, per riscoprire i mestieri del passato, fa tappa nel Mugello.Questa zona è infatti <strong>di</strong>sseminata <strong>di</strong> otto splen<strong>di</strong><strong>di</strong> mulini ad acqua, oggi visitabili su prenotazione,alcune case-museo che raccolgono antichi attrezzi da lavoro e graziose botteghe artigiane. ABorgo San Lorenzo c’è il Mulino Margheri, risalente all’anno 845 ed il Mulino <strong>di</strong> Grezzano, del 1580circa, <strong>di</strong>venuto vero e proprio museo. Spostandosi a Firenzuola e <strong>di</strong>ntorni, si incontrano il mulino <strong>di</strong>Valtellere, splen<strong>di</strong>damente restaurato, quello più spartano <strong>di</strong> Razzaiole ed il mulino dei Lotti: a pochipassi da qui, vale una visita il Museo della pietra serena, aperto nei week end.ITINERARIO 2 GIORNIDalle cave <strong>di</strong> Carrara alle AlpiLa prima tappa verso le conche marmifere conduce a Carrara: qui, le splen<strong>di</strong>de cave <strong>di</strong> Fantiscritti,Colonnata e Ravaccione costituiscono il lato più imponente dei bacini apuani ed offrono una superbavista dei maestosi ravaneti sui fianchi dei Monti Serrone Maggiore e Spallone. La sera, <strong>di</strong> ritornoa Carrara, si può fare una tappa nel luminoso paesino <strong>di</strong> Torano e la suggestiva piazza Alberica. <strong>Il</strong>giorno seguente si arriva in poco tempo a Campocecina, località montana delle Alpi Apuane settentrionali:dei numerosi sentieri panoramici che si possono imboccare, il monte Borla ed il monteSagro regalano la visione <strong>di</strong> una natura rigogliosa.ITINERARIO 3 GIORNIVolterra – Larderello – Massa Marittima<strong>Il</strong> primo giorno dell’ itinerario è de<strong>di</strong>cato a Volterra: si parte subito dal museo etrusco Guarnacci, unotra i più antichi e completi del suo genere e, dopo pranzo, vivamente consigliato è un giro in piazzadei Priori, sulla quale si affacciano splen<strong>di</strong><strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici, come il Palazzo Vescovile o Palazzo Pretorio. Danon perdere il Duomo e l’anfiteatro romano. <strong>Il</strong> secondo giorno, dopo gran<strong>di</strong> curve panoramichesulle colline, si arriva a Saline, antico centro per l’estrazione del sale minerale ed ai soffioni boraciferi<strong>di</strong> Larderello. L’ultimo giorno del mini viaggio tocca Massa Marittima, le spiagge <strong>di</strong> Follonica ed inparticolar modo Cala Violina, baia sabbiosa <strong>di</strong> grande bellezza, premiata anche da Legambiente.


APRILE 2009Bilancio <strong>di</strong> previsione 2009La situazioneDa qualche mese a questa parte la nostra nazione, come del resto l’Europa e il resto del mondo, è statatravolta da una grave crisi economica e finanziaria, che oggi sta dando forti segnali anche nell’economiareale, mettendo a serio rischio aziende e posti <strong>di</strong> lavoro.Anche l’A.C. non può non risentire <strong>di</strong> questo quadro <strong>di</strong> crisi: da una parte il Governo chiede una limitazionedrastica degli investimenti e delle spese, non sostituisce integralmente le tasse abolite (ICI), mentre le<strong>di</strong>fficoltà economiche del territorio rischiano <strong>di</strong> <strong>di</strong>minuire fortemente gli introiti tra<strong>di</strong>zionali dell’EnteLocale, legati soprattutto all’attività e<strong>di</strong>lizia.Minori risorse dunque e minori capacità <strong>di</strong> spesa in un momento in cui ci sarebbe forte necessità <strong>di</strong>interventi sociali <strong>di</strong>ffusi e significativi, anche per ceti sociali tra<strong>di</strong>zionalmente non bisognosi ma che sonocostretti ad affacciarsi per la prima volta sulla soglia della povertà.EntrateSu questo fronte dobbiamo prendere atto <strong>di</strong> una consistente minore entrata che va a sommarsi allacarenza storica del Comune, coperta negli anni scorsi da recuperi, oneri <strong>di</strong> urbanizzazione, alienazioniecc.L’entrata principale degli Enti locali era costituita fino al 2007 dall’ICI.La nostra entrata ICI, come è ormai noto, era già modesta a causa degli estimi catastali non adeguati e chela legge non aveva mai permesso <strong>di</strong> aggiornare. <strong>Il</strong> governo Berlusconi ha poi tolto l’ICI a tutti i proprietari<strong>di</strong> prima casa , con la promessa <strong>di</strong> restituire ai Comuni la cifra corrispondente. Con due conseguenzenegative per gli Enti Locali: un danno strutturale perché ha congelato un entrata che poteva crescerenel tempo con la realizzazione <strong>di</strong> nuove abitazioni o con la determinazione <strong>di</strong> variazioni nell’aliquotadella tassa, e un danno ancora più insi<strong>di</strong>oso con la mancata completa copertura delle cifre dovute aiComuni. Nel 2008 infatti sono mancati nel nostro bilancio circa 200.000€ e per il 2009 l’ANCI consiglia <strong>di</strong>mettere in bilancio una cifra dal 5 al 10 % inferiore al dovuto.Inoltre il decreto con i quale si è eliminata l’ICI prima casa impone ai Comuni <strong>di</strong> non ritoccare alcuna tassaSul fronte delle entrate comunali dobbiamo poi sottolineare il minor gettito degli oneri <strong>di</strong> costruzionelegati alla crisi del settore e<strong>di</strong>le,Si possono quin<strong>di</strong> calcolare minori entrate per circa 500.000€, che vanno ad aggiungersi alle <strong>di</strong>fficoltàstoriche del nostro bilancio, che vede mancare da vari anni entrate strutturali adeguate a coprire i costidei servizi, almeno se si vogliono mantenere servizi <strong>di</strong> qualità.UsciteAltrettanti sono i problemi sul fronte delle uscite, legati in particolar modo al patto <strong>di</strong> stabilità interno,cioè a quei parametri imposti dalle varie finanziarie finalizzati al risanamento complessivo dello stato.A questo proposito occorre sottolineare che i comuni italiani, a parte qualche spora<strong>di</strong>ca eccezione, hannorispettato negli anni queste norme realizzando un saldo complessivo anche superiore a quello stabilito.Se non si vogliono drasticamente tagliare i servizi il risparmio del patto <strong>di</strong> stabilità va operato sullaspesa in conto capitale, cioè la capacità in un anno <strong>di</strong> pagare interventi nel campo dei lavoripubblici, delle manutenzioni ecc.Dai 3.700.000€ spen<strong>di</strong>bili nel 2007 siamo passati ai 2.500.000 del 2008 e ai 2.100.000 circa del 2009 , chedopo l’interpretazione restrittiva data dalla Circolare Tremonti dell’art 77 bis della finanziaria sono ridottia circa 1.400.000.\ 1.500.000Questo significa che molti lavori finanziati e progettati non possono essere realizzati, e la cosaappare particolarmente negativa in quanto è in corso la realizzazione della Circonvallazione <strong>di</strong> <strong>Impruneta</strong>(opera essenziale per lo sviluppo del territorio che Provincia e Comune con grande impegno sono riuscitia far ripartire), che da sola assorbe la quasi totalità delle capacità <strong>di</strong> spesa.L’A.C. non vuole certo rifiutarsi <strong>di</strong> contribuire al risanamento dello stato, ma in<strong>di</strong>gna fortemente vedereil Governo usare due pesi e due misure nei confronti dei citta<strong>di</strong>ni , prima <strong>di</strong> tutto finanziando i <strong>di</strong>ssesti <strong>di</strong>alcune amministrazioni (ve<strong>di</strong> Catania ed oggi forse anche Palermo) e poi approvando deroghe al patto<strong>di</strong> stabilità per il solo comune <strong>di</strong> Roma.Oggi l’ANCI raccoglie la preoccupazione dei sindaci <strong>di</strong> destra e <strong>di</strong> sinistra, della Lega come del PDL edel PD nella richiesta <strong>di</strong> allentare i limiti del patto <strong>di</strong> stabilità, per evitare che i Comuni in gran numerosi vedano costretti a non rispettarlo, ma soprattutto per rispondere a quella richiesta <strong>di</strong> stimoloall’economia locale che viene dalle categorie economiche e da Confindustria.I lavori pubblici progettati e finanziati e oggi fermi non sono solo quelli del Comune <strong>di</strong> <strong>Impruneta</strong>,sono milioni <strong>di</strong> euro immobilizzati che non aumenterebbero il debito pubblico, ma invecedarebbero lavoro e porterebbero sviluppo in un momento <strong>di</strong> crisi economica così acuto.Gli interventiMa il compito <strong>di</strong> un sindaco e <strong>di</strong> una maggioranza è proprio quello <strong>di</strong> affrontare le <strong>di</strong>fficoltà con coraggioe determinazione tenendo sempre presenti le necessità dei citta<strong>di</strong>ni e in<strong>di</strong>viduando le priorità dellescelte da fare.Per questo abbiamo costruito un percorso <strong>di</strong> intervento Possiamo così riassumere gli obiettivi che cisiamo proposti:a) Prioritariamente mantenere, pur nella <strong>di</strong>fficoltà, un livello sod<strong>di</strong>sfacente nell’erogazione deiservizi, tutelando in particolare le fasce più deboli della popolazioneb) verificare ogni possibilità <strong>di</strong> aumentare le entrate, in modo da poter assicurare le risorse per fornirei servizi, e capacità <strong>di</strong> spesa per gli investimentic) razionalizzare e ridurre gradualmente la spesa corrente, limando il più possibile i consumi, evitando<strong>di</strong> aumentare l’indebitamento, in<strong>di</strong>viduando modalità nuove e più economiche nell’erogazione deiservizid) nei pochissimi investimenti possibili privilegiare gli interventi volti a realizzare infrastrutture perlo sviluppo e tutto ciò che serve alla sicurezza delle scuole, degli e<strong>di</strong>fici, delle strade, delle reti deiservizi, tenendo presenti le criticità <strong>di</strong> tutto il territorio.e) Velocizzare la stesura e l’approvazione del RUC come elemento <strong>di</strong> sviluppo sia per i citta<strong>di</strong>ni e leimprese, sia per l’EnteLe azioni necessarie ad assicurare gli interventi necessari per l’anno 2009 riguardano , come abbiamosottolineato, sia le entrate che le uscite del BilancioEntrate• rivisti gli importi sugli oneri <strong>di</strong> costruzione, fermi da tempo, sono state inasprite le sanzioni nellesanatorie e<strong>di</strong>lizie, è stata in<strong>di</strong>viduata una modalità <strong>di</strong> accertamento e riscossione per le sanzioni alco<strong>di</strong>ce della strada che si spera darà i suoi frutti.• riconfermato il progetto per il mantenimento del gruppo <strong>di</strong> lavoro per l’espletamento delle praticherelative ai condoni e<strong>di</strong>lizi.• utilizzato lo strumento delle valorizzazioni, offerto dalla Finanziaria ,con lo scopo <strong>di</strong> trovare risorseper il bilancio corrente ma nello stesso tempo <strong>di</strong> evitare il ricorso all’indebitamento.• Posto le con<strong>di</strong>zioni per la stesura e l’approvazione del Regolamento Urbanistico, strumentoessenziale per garantire un incremento <strong>di</strong> risorse• TARSU Quest’anno l’aumento sarà <strong>di</strong> circa 6% ,inferiore allo scorso anno per un lavoro svolto daprovincia, Quadrifoglio e Safi sui costi delle <strong>di</strong>scariche, con un accordo che si spera stabilizzerà icosti dello smaltimento. ma tra ciò che potrà addossarsi l’A.C e i due punti <strong>di</strong> riduzione sull’aliquota<strong>di</strong> spettanza provinciale possiamo prevedere che l’aumento per i citta<strong>di</strong>ni sarà <strong>di</strong> circa il 2,19%.• TARIFFE Per quanto riguarda le tariffe scolastiche il bilancio non riuscirà ad assorbire completamentel’aumento dei costi della nuova concessione, come abbiamo fatto lo scorso anno, anche perchésono preve<strong>di</strong>bili contraccolpi negativi sui ricavi legati alla riforma Gelmini. Abbiamo però fatto unaoperazione che salvaguar<strong>di</strong> il più possibile le fasce <strong>di</strong> red<strong>di</strong>to più basse ( nessun aumento perla prima fascia, limitato quello della seconda), interessando invece alla copertura dei costila parte delle famiglie che non rientra nelle fasce agevolate.Anche per il nido le tariffe sonostate ritoccate secondo questi criteri E’ stata in<strong>di</strong>viduata una forma <strong>di</strong> agevolazione aggiuntiva perquelle famiglie che nel corso dell’anno si troveranno con un genitore o due in mobilità o in cassaintegrazione,BILANCIO DI PREVISIONE 2009 - ENTRATEEntrate tributarie (ICI, add.IRPEF, TOSAP, TARSU) 7.401.465,68 € 45%Trasferimenti correntidallo stato e da altri enti3.330.361,15 € 20%Entrate extratributarie(Tariffe comunali, sanzioni e <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong> segreteria...)1.508.158,67 € 9%Alienazioni e trasferimenti <strong>di</strong> capitale(Valorizzazioni: 1.778.000,00 €,trasf.regionali: 700.000,00 € per Opera Pia,4.278.898,90 € 26%Conc. e<strong>di</strong>lizie: 790.000,00 €,Partite <strong>di</strong> giro per il <strong>tesori</strong>ere: 1.000.000,00 €)Mutui e prestiti 0,00 € 0%Totale 16.518.884,40 €B ila n c io d i p re v is io n e 2 00 9 - E n tra teAlienazionietrasferimenti <strong>di</strong>capitale26%En trate e x tratributarie9% Trasferimenticorrenti20%mutui e pres titi0%Entratetr ib u ta r ie45%


UsciteL’obiettivo è quello <strong>di</strong> ridurre gradualmente la spesa in tre anni, per arrivare a bilanciare entratee uscite correnti.Qualcosa si potrà ancora fare con tagli nei vari settori, soprattutto via via che scadranno appaltie contratti, ma soprattutto occorrerà ripensare alle modalità <strong>di</strong> erogazione <strong>di</strong> alcuni servizi,andando verso una gestione <strong>di</strong> tipo <strong>di</strong>verso.Nell’anno in corso è stato fatto un taglio <strong>di</strong> circa il 3 % rispetto alla spesa dello scorso anno, : itagli sono stati <strong>di</strong>stribuiti in modo piuttosto omogeneo sui vari settori, interessando il personale,le manutenzioni, le attività promozionali e culturali, la scuola e in piccola parte anche i servizisociali.Qui il taglio non è fatto sulle spese comunali,che sono state riconfermate, ma nasce dal fatto chel’Ente non sarà in grado <strong>di</strong> sopperire ai minori trasferimenti statali e regionali, corrispondenti altaglio del Governo del 30% sul fondo sociale.B ila n c io d i p re v is io n e 2 0 0 9 - S p e s eSpesed 'in v e s tim e n to17,5%Spese per rimborsoprestiti6,2%BILANCIO DI PREVISIONE 2009 - SPESESpese correnti76,3%SPESE CORRENTI 12.609.359,22 € 73,6%SPESE D’INVESTIMENTO (*) 2.884.795,18 € 17,5%SPESE PER RIMBORSO DI PRESTITI 1.024.730,00 € 6,2%Totale 16.518.884,40 €(*) Ma il limite <strong>di</strong> spesa in conto capitale è <strong>di</strong> 1.580.000,00 €(non potremo spendere <strong>di</strong> più)ValorizzazioniLa Finanziaria prevede oltre al censimento degli immobili in <strong>di</strong>sponibilità dell’Amministrazioneanche la possibilità <strong>di</strong> valorizzare alcune proprietà comunali in modo da poter ritrovare risorse.Questa operazione si rivela necessaria per vari motivi:1. per assicurare risorse che possano garantire <strong>di</strong> completare il pareggio <strong>di</strong> bilancio,gravato da una carenza <strong>di</strong> entrate storica e non accendere nuovi mutui;2. per garantire anche negli anni successivi un incremento nelle entrate degli oneri <strong>di</strong>urbanizzazione , assicurando così entrate in bilancio nell’attesa dell’entrata in vigoredel RUC;3. per offrire alcune possibilità <strong>di</strong> lavoro e investimento al mercato e alle imprese delnostro territorio in un momento <strong>di</strong> stasi, nel quale anche l’A.C. non può operareinvestimenti;4. per trovare risorse utili a risolvere alcune questioni relative agli e<strong>di</strong>fici comunali,questioni che il limite del patto <strong>di</strong> stabilità rinvierebbe nel tempo.L’A.C. ha preso in visione soprattutto quattro interventiTre valorizzazioni riguardano la previsione <strong>di</strong> modesti interventi residenziali in aree<strong>di</strong> proprietà comunale, alla Presuria e nel Parco dei Sassi Neri a <strong>Impruneta</strong> e lungo Via dellaCooperazione a Tavarnuzze. Sono, come ho detto, interventi <strong>di</strong> modeste <strong>di</strong>mensioni, cherientrano nelle Utoe e costituiscono una anticipazione del Regolamento urbanistico.<strong>Il</strong> primo appare un piccolo stralcio della più complessiva trasformazione dell’area dovuta agliinterventi e<strong>di</strong>lizi a seguito dello spostamento delle aziende Pesci Ref e Bilancino, che darannouna sistemazione definitiva alla viabilità e ai servizi <strong>di</strong> questa zona riqualificandola.<strong>Il</strong> piccolo intervento sui Sassi Neri , a lato della strada che sbocca su Via Vittorio Veneto, sostituiràin modo più congruo all’ambiente il posteggio per camper ivi previsto e contribuirà a trovare lerisorse per una sistemazione definitiva del Parco, integrando quei lavori che non sono rientratinegli oneri delle lottizzazioni.A Tavarnuzze l’intervento verrà ad situarsi su Via della Cooperazione, ma deve essere vistonell’ambito della risistemazione della viabilità e dei servizi previsti con l’intervento alle Poste edare risorse anche per una sistemazione delle criticità della zona.La realizzazione <strong>di</strong> questi interventi porterebbe entrate dalla ven<strong>di</strong>ta dei terreni ( parte dellequali dovranno essere destinate ad interventi <strong>di</strong> miglioramento delle zone interessate), maanche oneri <strong>di</strong> urbanizzazione negli anni seguenti. Potrà essere inoltre un volano per le nostreimprese, offrendo in un periodo <strong>di</strong>fficile, anche per la mancanza <strong>di</strong> pianificazione, possibilità <strong>di</strong>lavoro.E’ intenzione dell’Amministrazione procedere, dopo la valorizzazione, alla messa inven<strong>di</strong>ta dei due terreni ad <strong>Impruneta</strong>, rinviando nel tempo quello <strong>di</strong> Tavarnuzze, chepotrebbe rivelarsi anche non necessario o realizzabile quando gli interventi privati previstinell’area si siano concretizzati e permettano quin<strong>di</strong> una valutazione più puntuale.IL quarto riguarda la valorizzazione dei locali della ex Coop, con l’accorpamento del volumeposto nel resede posteriore al corpo del fabbricato e un modesto aumento <strong>di</strong> volume, conl’obiettivo <strong>di</strong> un risanamento complessivo del retro, riqualificando la facciata posteriore inarmonia con l’e<strong>di</strong>ficio ristrutturato della banca.L’obiettivo qui è la ven<strong>di</strong>ta dell’immobile e il contestuale acquisto dei locali <strong>di</strong>smessi dalla Banca<strong>di</strong> Cre<strong>di</strong>to Cooperativo.Questo permetterebbe <strong>di</strong> utilizzare gli spazi della ex banca per il tempo necessario per laristrutturazione del Palazzo Comunale,per la quale i tempi si allungheranno vista la <strong>di</strong>fficoltà arealizzare i lavori legata ai limiti del patto Alla fine del percorso, quando sarà possibile avere in<strong>di</strong>sponibilità sia il Palazzo Comunale che l’e<strong>di</strong>ficio <strong>di</strong> Via Rosselli a Tavarnuzze i locali potrannoessere valorizzati e venduti, se necessario.Interventi negli altri settoriPer mancanza <strong>di</strong> spazio mi limiterò a sottolineare come, in questa <strong>di</strong>fficile situazione, l’A.C.abbia continuato ad impegnarsi, all’interno della spesa corrente per garantire servizi adeguatie controllati ai citta<strong>di</strong>ni, in particolare ai minori (contributi all’attività scolastica, due asilinido, sezione della Biblioteca, sostegno alle associazioni che si occupano dei minori, rassegnateatrale per i ragazzi, progetto Pimpirulino , centri estivi per non citarne che alcuni), ai <strong>di</strong>sabili(centro <strong>di</strong> socializzazione, attività motoria ad hoc, trasporto sociale ecc.) agli immigrati (progetti <strong>di</strong> acqusizione della lingua per adulti e bambini, supporto alla scuola, sportelloimmigrati ecc.) agli anziani ( ricoveri, assistenza domiciliare, vacanze anziani, servizi <strong>di</strong>trasporto, informanziani ecc), alle famiglie (servizi per il <strong>di</strong>sagio minorile, operatori <strong>di</strong> strada,attività integrative Occhio al tempo, punto insieme ecc., assegnazione case popolari)Altro elemento importante è l’impegno sulla cultura e lo sviluppo, quest’anno caratterizzatodalla mostra internazionale del cotto, supportata dall’Ente Cassa <strong>di</strong> Risparmio, con una serie<strong>di</strong> iniziative collaterali volte a sostenere le nostre imprese, ad aprire loro nuovi orizzonti maanche a promuovere il territorio nel suo insieme.A questo si aggiunge l’attività delle nostre associazioni: che tanto si adoperano per lavalorizzazione culturale e sociale del territorioAnche le manifestazioni tra<strong>di</strong>zionali, avranno tutta l’attenzione dell’Amministrazione, chegarantirà loro aiuto economico per quanto possibile, ma anche appoggio strumentale eoperativo, nonché sostegno e supporto nella ricerca <strong>di</strong> finanziamenti.Cosa spen<strong>di</strong>amo per....SPESE CORRENTIPREVISIONE2009INCIDENZA %SU SPESE 2009COSTO POLITICA E ORGANI ISTITUZIONALI 205.867,00 1,63%ASSICURAZIONI 120.603,00 0,96%STAMPATI E CANCELLERIA 20.000,00 0,16%VESTIARIO PERSONALE 11.905,00 0,09%PULIZIE LOCALI 117.150,00 0,93%FITTI PASSIVI 219.500,00 1,74%PRESTAZIONI VARIE UFFICIO POLIZIA 72.745,00 0,58%COMUNICAZIONE 64.610,00 0,51%PROMOZIONE TURISTICA E SVILUPPO 51.049,00 0,40%UTENZE 560.184,05 4,44%SMALTIMENTO E SPAZZAMENTO RIFIUTI 2.608.573,40 20,69%CIMITERI 52.500,00 0,42%MANUTENZIONI 210.183,01 1,67%MANIFESTAZIONI CULTURALI 107.099,00 0,85%BIBLIOTECA E MUSEO 22.950,00 0,18%GESTIONE IMPIANTI SPORTIVIE MANIFESTAZIONI SPORTIVE95.800,00 0,76%MANUTENZIONE E ASS.ZA INFORMATICA 50.000,00 0,40%PERSONALE + NUOVO CONTRATTO ENTI LOCALI 4.681.147,00 37,12%REFEZIONE 135.000,00 1,07%TRASPORTO SCOLASTICO 241.274,33 1,91%ASILI NIDO 184.000,00 1,46%ASSISTENZA SOCIALE 614.795,10 4,88%CENTRO SOCIALIZZAZIONE 160.000,00 1,27%INTERESSI PASSIVI SU MUTUI E PRESTITI 1.288.856,00 10,22%PRESTAZIONI DIVERSE(spese legali, <strong>di</strong>fensore civico, economato,713.568,33 5,66%condominio Zo<strong>di</strong>ac...)SPESE CORRENTI 12.609.359,22 100,00%2


i gruppi consiliariPARTITO DEMOCRATICOBILANCIO 2009<strong>Il</strong> riflesso della crisi economica mon<strong>di</strong>ale,dal Comune ai citta<strong>di</strong>niLa crisi economica e finanziaria mon<strong>di</strong>ale ricade sulla testa deinostri citta<strong>di</strong>ni anche attraverso quelle azioni che il Comunenon può mettere in campo per le forti limitazioni alla spesae per la sensibile <strong>di</strong>minuzione dei trasferimenti operati dalGoverno. In maniera particolare vengono a mancare sommerilevanti dal trasferimento ICI, dalla drastica riduzione delfondo sociale, - 30% circa, mentre pesante risulta la maggiorespesa determinata dal rinnovo del contratto del Pubblico Impiego.Ormai da anni per chiudere i bilanci in pareggio sonostati sacrificati settori come la Cultura e lo Sport, ma sempresono rimaste inalterate le risorse per il sociale. Anche per il2009 abbiamo confermato questo impegno nei confrontidelle famiglie, degli anziani, dei minori, degli immigrati e peril centro <strong>di</strong> socializzazione. Sui citta<strong>di</strong>ni graveranno gli aumentidella TARSU per il 2,19 %, e, solo per le fasce più alte<strong>di</strong> red<strong>di</strong>to, l’aumento della refezione scolastica e del nido.Questi aumenti sono assolutamente necessari nonostante ilComune spenda per il trasporto scolastico 280.000 euro pariall’85% dell’intero servizio, per la mensa 175.000 euro, per i 2ni<strong>di</strong> 282.000. Certamente non potremo continuare a pareggiarei bilanci con ren<strong>di</strong>te straor<strong>di</strong>narie o come ci suggerisce ilGoverno con finanziarie creative o valorizzazioni. Un Comunecon le nostre <strong>di</strong>mensioni dovrà necessariamente provvederead una razionalizzazione della spesa. Probabilmente 7 plessiscolastici, per la messa insicurezza dei quali è stato speso nellapassata legislatura 2.000.000 <strong>di</strong> euro, 2 palazzetti dello sport e2 campi sportivi sono forse troppo costosi per noi e nel futurodovremo riflettere insieme ai nostri citta<strong>di</strong>ni su come renderepiù efficiente e meno cara la gestione <strong>di</strong> questi servizi.Nonostante tutte le <strong>di</strong>fficoltà l’Amministrazione e il partito democraticonon rimangono insensibili ai problemi che moltefamiglie vivono in questo momento e per questo si sono attivatiper eventuali agevolazioni delle tariffe scolastiche e per ilmantenimento <strong>di</strong> tutti gli interventi volti a sostenere le fascedeboli della popolazione.COMPLIMENTI SINDACO<strong>Il</strong> Gruppo consiliare del P.D. non può che plau<strong>di</strong>re al nobilegesto del Sindaco che si è ridotto l’indennità del 30% ; gestoforte che racchiude due significati: la protesta verso il governocentrale che penalizza oramai cronicamente l’operato <strong>di</strong> chiamministra i comuni con i continui tagli ai trasferimenti e iforti limiti imposti alla spesa e responsabilità verso i citta<strong>di</strong>ni,che da una parte non vedono realizzate le proprie aspettative, dall’altra viste le <strong>di</strong>fficoltà a chiudere i bilanci, sono chiamatia fare sacrifici. Troviamo <strong>di</strong> basso livello il comportamento deigruppi consiliari <strong>di</strong> <strong>Impruneta</strong>, La Sinistra e P.d.L.,ancora unavolta in piena sintonia, che hanno trovato il modo per criticareil gesto del Sindaco ; questo è la conferma <strong>di</strong> una azione politicapoco obiettiva e solo partitica che offende a nostro parerenon solo il ruolo del sindaco nella sua veste istituzionale , masoprattutto nella sua persona.IL P.D. TRA LA GENTEDomenica 8 marzo il Sindaco, la giunta e i consiglieri comunalidel Partito Democratico, hanno incontrato i citta<strong>di</strong>ni residenti<strong>di</strong> via Longo a <strong>Impruneta</strong>. E’ la prima delle iniziative promossedall’amministrazione per spiegare alla gente il perché nonostanteci siano sol<strong>di</strong> e quin<strong>di</strong> progetti finanziati, non si possonofare i lavori previsti. I limiti del “patto <strong>di</strong> stabilità“ impostidal governo, <strong>di</strong> fatto bloccano la possibilità <strong>di</strong> spesa per gli investimentida parte dei comuni e per assurdo molti interventiattesi, progettati e finanziati prima della riduzione <strong>di</strong> questilimiti, non possono partire.IL GRUPPO CONSILIAREDEL P.D. DI IMPRUNETAPer scrivere al Gruppomail pd.impruneta@alice.itLA SINISTRALO STRABISMO “DESTRO”DEL GRUPPO DIRIGENTE DEL PDOramai è il leit-motive invernale che si propagherà nell’aria“prossima” primaverile; il patto <strong>di</strong> stabilità e le conseguenzead esso annesse che l’attuale governo <strong>di</strong> centrodestraha scagliato contro gli enti locali.Sarà il vero tormentone dei mesi a venire, altro che GiusyFerreri o i Negramaro!Questo <strong>di</strong>spositivo dal nome algido si abbatterà comeuna mannaia sui nostri amati comuni limitandone lapossibilità <strong>di</strong> spendere…anche la dove lo si potrebbefare…Come non concordare con gli ex-compagni del PD ecome non ascoltare il grido affranto della loro <strong>di</strong>rigenzaimprunetina!?Quella <strong>di</strong>rigenza che invoca ed impreca con questogoverno delle “destre”…salvo poi strizzargli l’occhiolino;magari per un posticino nel cda dell’Opera pia LeopoldoVanni?Come non accogliere il loro <strong>di</strong>sperato grido <strong>di</strong> doloreper l’impe<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> fantasmagoriche realizzazioni amministrative?E’ per questo che La Sinistra <strong>di</strong> <strong>Impruneta</strong> si unisce allaloro <strong>di</strong>sperazione (peccato per i 120.000 euro volati perl’affitto dei locali delle scuole me<strong>di</strong>e <strong>di</strong> <strong>Impruneta</strong> e perun nuovo plesso scolastico che non ci sarà mai!)…siunisce al loro rincrescimento (peccato per i 60.000 eurosprecati per l’affitto dei locali dell’URP…e pensare chevilla Ferragamo poteva essere un affare!?)…si unisce alloro sconforto (peccato per tutti quegli incarichi, rinnovatiprima <strong>di</strong> Natale, che ci fanno venir meno cifre mirabolantiecc ecc!)…La Sinistra <strong>di</strong> <strong>Impruneta</strong> si unisce al cordoglio per tuttiquesti ed altri sol<strong>di</strong> pubblici che si potevano investirein altro modo…come? Ci tempo e modo…(bilancio <strong>di</strong>previsione 2009!)…Maledetta Primavera…Gruppo consiliareLA SINISTRA <strong>di</strong> <strong>Impruneta</strong>Riccardo LazzeriniMarco MazzettiPARTITO DELLE LIBERTÀ………E IL SENSO CIVICO?Non è <strong>di</strong>fficile a <strong>Impruneta</strong> imbattersi in SUV da moltedecine <strong>di</strong> migliaia <strong>di</strong> Euro, raffinate pellicce <strong>di</strong> visone,facciate <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici sottoposte ad onerosi, anchese necessari, lavori <strong>di</strong> manutenzione. Sintomo questo<strong>di</strong> una certa agiatezza nel nostro tessuto economico.Bene!Peccato però che questo <strong>di</strong>ffuso benessere non siaaccompagnato da un uguale SENSO CIVICO.E mi spiego.Se dai cassonetti per la raccolta dei rifiuti non <strong>di</strong>fferenziatisi sprigionano odori nauseabon<strong>di</strong> <strong>di</strong> alimentiin decomposizione, vuole <strong>di</strong>re che molti citta<strong>di</strong>ni nonhanno ancora compreso, o non vogliono comprendere,o, peggio ancora, non gliene importa niente,che esistono dei ben visibili contenitori <strong>di</strong> coloreverde nei quali andare a depositare tutti gli avanzi <strong>di</strong>cucina.E per non parlare poi del triste spettacolo offerto daimarciapie<strong>di</strong> cosparsi <strong>di</strong> escrementi lasciati da cani,o per meglio <strong>di</strong>re, dai loro padroni, probabilmentedurante l’ultima uscita notturna quando occhio nonvede.Ma l’aspetto più grave e deprimente è forse evidenziatodall’uso che viene fatto della Piazza Buondelmonti,particolarmente <strong>di</strong> fronte al Santuario.Quello che dovrebbe rappresentare il salotto buonodel Capoluogo, attrazione per i Turisti e che molti Comunici invi<strong>di</strong>ano, al cospetto non solo <strong>di</strong> un LuogoSacro, ma anche <strong>di</strong> importanti reperti storici, vieneusato per le più sguaiate manifestazioni giovanili,il più delle volte con il beneplacito delle mamme econ la colpevole assenza o connivenza delle AutoritàComunali.E’ giunto il momento per una vera mobilitazione dellecoscienze!<strong>Impruneta</strong>, 10/03/2009Maria Teresa Lombar<strong>di</strong>niCapogruppo PDLOBBIETTIVO COMUNEPATTO DI STABILITÀ, RESPONSABILITÀE SCELTE DEL SINDACOI limiti del patto <strong>di</strong> stabilità sono utilizzati come “foglia <strong>di</strong> fico” percoprire i motivi che impe<strong>di</strong>scono <strong>di</strong> realizzare quanto promessoin campagna elettorale.<strong>Il</strong> Sindaco “scorda” che i problemi derivano soprattutto da duesuoi errori-scelte:1) circonvallazione I lotto, è infatti proprio l’incremento <strong>di</strong> spesa,1,5 milioni <strong>di</strong> euro! ad impe<strong>di</strong>re altre spese per importanti operepubbliche;2) swap del 2004 con una per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> 355.000 euro, dei quali ben215.000 nel solo 2008.Per le due questioni abbiamo presentato un esposto alla competenteProcura della Corte <strong>di</strong> Conti in modo che Sindaco e <strong>di</strong>rigentivengano chiamati a ripagare gli ingenti danni causati.Incre<strong>di</strong>bile che a <strong>di</strong>cembre il Sindaco abbia rinnovato, fino al2013, gli incarichi ai <strong>di</strong>rigenti a contratto (140.000 euro all’anno)e quello <strong>di</strong> Direttore Generale, altri 21.000.Promesse elettorali e ruolo dell’opposizioneRi<strong>di</strong>colo che a dare lezioni su come fare opposizione sia chimostra <strong>di</strong> non saper rispettare le promesse, fatte un anno fain campagna elettorale ben conoscendo le <strong>di</strong>fficoltà e i limitinormativi presenti.<strong>Il</strong> Sindaco ci accusa <strong>di</strong> strumentalizzare le problematiche egettare <strong>di</strong>scre<strong>di</strong>to sull’Amministrazione Comunale, invitamoil Sindaco ad in<strong>di</strong>care una delle problematiche segnalate chenon sia vera e sentita dai citta<strong>di</strong>ni, per la per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>bilità<strong>di</strong> Sindaco e Giunta non c’è alcun bisogno <strong>di</strong> nostri interventi, icitta<strong>di</strong>ni, anche quelli che l’hanno votata, si rendono ben contoda soli che sono stati beffati ancora una volta e che le freschepromesse elettorali non verranno, in gran parte ed ancora unavolta, mai realizzate.Emblematico il caso <strong>di</strong> via Barducci, ma purtroppo i “casi” sonomoltissimi, basta ricordare il parcheggio dei Falciani.<strong>Il</strong> Sindaco confonde i ruoli <strong>di</strong> maggioranza e opposizione, chiedeall’opposizione “proposte serie ed alternative”, queste eranonel nostro programma elettorale (poche opere pubbliche,priorità all’or<strong>di</strong>naria manutenzione, niente <strong>di</strong>rigenti a contratto),i citta<strong>di</strong>ni hanno scelto il PD e il suo can<strong>di</strong>dato quin<strong>di</strong> deveessere questo a risolvere i problemi e cercare <strong>di</strong> mantenere lepromesse fatte.Continueremo, senza farci intimorire dagli attacchi ed anzitraendo vigore da questi, a segnalare e sollecitare, come i citta<strong>di</strong>nici chiedono, Sindaco e maggioranza a risolvere i problemi.Per informazioni e segnalare problemi massimobisignano@libero.it,per le attivitàsvolte consultare il sitowww.obbiettivocomuneimpruneta.org<strong>Il</strong> Capo Gruppo ConsiliareMassimo Bisignano3


GUIDA AL VOTOLe urne saranno aperte, come in tutti i Paesi europei,dalle ore 15:00 <strong>di</strong> sabato 6 giugno e tutta la giornata <strong>di</strong>domenica 7 giugno; i citta<strong>di</strong>ni vengono chiamati al votoin una sola tornata per le elezioni europee e le amministrative,il cosiddetto ‘election day’ stabilito con decretolegge27 gennaio 2009, n.3.TESSERA ELETTORALEIn occasione <strong>di</strong> ogni consultazione elettorale o referendaria,per poter esercitare il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> voto l´elettore devepresentare al seggio <strong>di</strong> appartenenza la propria tesseraelettorale unitamente ad un documento <strong>di</strong> identificazione.Da lunedì 1 giugno a sabato 6 giugno, l’Ufficio Elettoralecomunale resta aperto dalle ore 09:00 alle ore 19:00 e ladomenica per tutta la durata delle operazioni <strong>di</strong> voto, peril rilascio delle tessere elettorali non consegnate o deiduplicati delle tessere elettorali smarrite, rubate o deteriorate.ELETTORI DIVERSAMENTE ABILIGli elettori non deambulanti, allorché la sede del seggioelettorale al quale sono iscritti risulta non accessibileme<strong>di</strong>ante se<strong>di</strong>a a ruote, possono esercitare il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong>voto in altra sezione del Comune priva <strong>di</strong> barriere architettoniche.Per esercitare il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> voto in sezione <strong>di</strong>versa da quella<strong>di</strong> iscrizione, dovrà essere esibito, unitamente alla tesseraelettorale, una attestazione me<strong>di</strong>ca rilasciata gratuitamentedai me<strong>di</strong>ci autorizzati dell’ASL o copia autenticadella patente <strong>di</strong> guida speciale, purché dalla documentazioneesibita risulti l’impossibilità o la capacità gravementeridotta <strong>di</strong> deambulazione.L’Amministrazione comunale, per detti citta<strong>di</strong>ni, mette a<strong>di</strong>sposizione tramite richiesta all’Ufficio Elettorale Comunalela possibilità del trasporto dal domicilio alla sede <strong>di</strong>seggio e ritorno in collaborazione con le associazioni delterritorio.I citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong>versamente abili impossibilitati ad esercitareautonomamente il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> voto (ciechi, menomati oamputati alla mano) possono essere accompagnati incabina da una persona <strong>di</strong> fiducia (voto assistito). L’accompagnatoredeve essere iscritto nelle liste elettorali del Comunee può esercitare tale funzione una sola volta. Nelrispetto <strong>di</strong> questa <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> legge l’accompagnatoredeve avere con sé la tessera elettorale, sulla quale verràannotato, al seggio, il nome dell’elettore accompagnato.Per informazioni:Ufficio Elettorale ComunalePiazza Buondelmonti, 41Tel 055/2036440 Fax 055/2036438E:mail: s.gramigni@comune.impruneta.fi.itNOTIZIE UTILIBonus EnergiaProrogato al 30 aprile 2009 il termine ultimo per ottenerela retroattività del Bonus elettrico a tutto il 2008. Lenovità sono:1. proroga al 30 aprile 2009 del termine ultimo per laconsegna delle domande <strong>di</strong> agevolazione per goderedella retroattività per il 2008;2. vali<strong>di</strong>tà anche del protocollo comunale come datautile per far riferimento alla retroattività.3. estensione del bonus alle famiglie numerose (daintendersi con 4 o più figli a carico). Poiché tale dato nonsi evince in maniera chiara dall’ISEE è necessario cheil citta<strong>di</strong>no <strong>di</strong>chiari quali tra i vari CF riportati nell’ISEEsono riferibili a figli a carico – Modulo E, in questo caso ilvalore dell’ISEE è elevato fino a 20.000€;4. introduzione del Modulo A/bis per la raccolta dei datirelativi alle famiglie numerose (il Modulo A rimane validoper le altre tipologie <strong>di</strong> istanza <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio economico);5. estensione della potenza impegnata fino a 4,5 KW perle istanze <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio economico presentate da soggetticon numerosità familiare (come da stato <strong>di</strong> famiglia)superiore a 4 componenti.4Perio<strong>di</strong>co inComuneSi comunica alla citta<strong>di</strong>nanza che il perio<strong>di</strong>co inComunenon verrà pubblicato nei mesi <strong>di</strong> maggio e giugno, inottemperanza della legge n. 28 del 22 febbraio 2000 recante<strong>di</strong>sposizioni per la parità <strong>di</strong> accesso ai mezzi <strong>di</strong> informazionedurante le campagne elettorali e referendariee per la comunicazione politica.Pertanto dalla data <strong>di</strong> convocazione dei comizi elettoralie fino alla chiusura delle operazioni <strong>di</strong> voto è fatto<strong>di</strong>vieto a tutte le Pubbliche Amministrazioni (sia quelle<strong>di</strong>rettamente interessate alle elezioni dei propri organi,sia a quelle che non lo sono, sia agli enti, istituti, aziende<strong>di</strong>pendenti degli enti territoriali) <strong>di</strong> svolgere attività <strong>di</strong> comunicazionecon qualunque strumento <strong>di</strong> propaganda(pubblicazioni, manifesti, a mezzo <strong>di</strong> quoti<strong>di</strong>ani, perio<strong>di</strong>ci,emittenti televisive)Asilo NidoLe domande per l’iscrizione all’Asilo Nido Comunale per ibambini che compiono 12 mesi entro il 31 agosto ,devonoessere presentate dal 2 al 21 maggio 2009 .Possono presentare la domanda anche i genitori deibambini che compiono 12 mesi entro il 31 <strong>di</strong>cembre; chesaranno inseriti in una graduatoria suppletiva, da cui siattingerà in caso <strong>di</strong> posti <strong>di</strong>sponibili.Accedono al servizio i bambini residenti nel Comune <strong>di</strong><strong>Impruneta</strong>, possono fare domanda anche i genitori deibambini residenti in altri Comuni, però le domande verrannoprese in considerazione nel caso in cui si rendano<strong>di</strong>sponibili dei posti liberi.L’asilo nido <strong>di</strong> Tavarnuzze accoglie 40 bambini <strong>di</strong> etàcompresa dai 12 ai 36 mesi, sud<strong>di</strong>visi in tre sezioni agruppo misto.IL COTTO DELL’IMPRUNETAMAESTRI DEL RINASCIMENTOE LE FORNACI DI OGGI26 marzo – 23 luglio 2009<strong>Impruneta</strong>, Basilica e Chiostri<strong>di</strong> Santa Maria e Loggiati del PellegrinoORARIO MOSTRAdal giovedì alla domenica ore 10.00 - 13.00 / 15.00 - 19.00BIGLIETTIingresso con un biglietto unico, la Cotto Card, valida dall’acquistofino alla fine della mostra.costo Car<strong>di</strong>ntero € 5,00ridotto per i gruppi € 3,50 (e per i residenti del Comune <strong>di</strong><strong>Impruneta</strong>)VISITE GUIDATE GRATUITETutti i sabati e le domeniche, per tutta la durata della mostra,sono previsti servizi <strong>di</strong> visita guidata gratuita. Iniziovisite ore 10.00, 11.00, 12.00, 15.00, 16.00, 17.00, e 18.00(appuntamento alla biglietteria della mostra).Gli altri giorni si effettuano visite guidate a pagamento.<strong>Il</strong> costo è <strong>di</strong> € 50,00 a servizio (per gruppi <strong>di</strong> massimo 25persone).E’ inoltre possibile abbinare alla visita della mostra quellaad uno dei musei appartenenti alla rete museale delChianti Fiorentino dove sarà possibile ammirare altreopere in cotto.<strong>Il</strong> costo del servizio è <strong>di</strong> € 150,00.La prenotazione è obbligatoria per i gruppiTURNI DI APERTURA DEL SABATOMESI DI APRILE E MAGGIO 2009 DEL-LE FARMACIE DI IMPRUNETAAPRILEMaggioFarmaciaPULITIIMPRUNETASab 04/04/09Sab 11/04/09Sab 02/05/09Sab 09/05/09Sab 30/05/09FarmaciaLA CERTOSATAVARNUZZESab 11/04/09Sab 18/04/09Sab 09/05/09Sab 16/05/09FarmaciaLESCHIUTTAIMPRUNETASab 18/04/09 Sab25/04/09Sab 16/05/09 Sab23/05/09FarmaciaCATERINOTAVARNUZZESab 04/04/09 Sab25/04/09Sab 02/05/09Sab 23/05/09Sab 30/05/09NOTELa farmacia <strong>di</strong> turno garantisce il servizio <strong>di</strong> Guar<strong>di</strong>a Farmaceutica<strong>di</strong>urno, notturno, domenicale e festivo. Perinformazioni telefonare a 055/2011049.Le farmacie Leschiutta, Puliti e La Certosa, quando in turno,effettuano il servizio a battenti aperti il sabato pomeriggio(ve<strong>di</strong> orari) e la domenica mattina (9/12,30)La farmacia Caterino, quando in turno, effettua il servizioa battenti aperti anche la domenica pomeriggio.EVENTI E MANIFESTAZIONIAPRILE-LUGLIO 2009• 13 aprileEsposizione Nazionale CaninaPiazza <strong>di</strong> Tavarnuzze• 19 aprileXI e<strong>di</strong>zione “ Settimana della cultura”: ”La cultura è <strong>di</strong>tutti: partecipa anche tu”Biblioteca Comunale – ore 17• 23 - 26 aprileMostra dell’AntiquariatoCentro storico• 30 aprile - 3 maggio3° Fiera Chiantigiana energie rinnovabiliCentro Storico• 2 –3 maggioMercatino enogastronomicoCentro Storico• 10 maggioRaduno regionale UISP(promosso dal Gruppo Trekking <strong>Impruneta</strong>)Parco Sassi Neri• Venerdì 15 maggio“Darwin Day - Conferenza sull’evoluzionismo”(all’interno del “Genio Fiorentino”)Au<strong>di</strong>torium Casa del Popolo ore 16.00• 16-17 maggio“Contemporanea <strong>di</strong> Scultura: realizzazioniestemporanee <strong>di</strong> bassorilievi in terracotta”Piazza Buondelmonti – tutto il giorno• 17 maggioFesta <strong>di</strong> PrimaveraCentro Storico• 22 maggioLetture Galileiane: Carteggio tra Suor Virginia Galileie il padre (all’interno del “Genio Fiorentino”)Chiostro Piccolo Basilica S.Maria – ore 21 (ingresso a invito)• 23 maggioVita <strong>di</strong> Galileo <strong>di</strong> Bertoldt Brecht (estratti)(all’interno del “Genio Fiorentino”)Chiostro Piccolo Basilica S.Maria – ore 21(ingresso a invito)• 24 maggioFesta <strong>di</strong> PrimaveraCentro Storico• 24 maggioMostra <strong>di</strong> auto e moto d’epocaPiazza Buondelmonti• 13 giugnoMusica sotto le stelle(promossa dalla Filarmonica G. Ver<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Impruneta</strong>)Arena estiva Buondelmonti – ore 21• 18 – 21 giugnoEvento espositivo “Arte, fiori e terrecotte”Concorso <strong>di</strong> idee su nuovi oggetti <strong>di</strong> design perl’arredo giar<strong>di</strong>no in terracottaCentro Storico• 20 giugnoMusica sotto le stelle(promossa dalla Filarmonica G. Ver<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Impruneta</strong>)Arena estiva Buondelmonti – ore 21• 21 giugnorassegna <strong>di</strong> canto coraleCentro Storico - pomeriggio• 27 giugnoMusica sotto le stelle(promossa dalla Filarmonica G. Ver<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Impruneta</strong>)Arena estiva Buondelmonti – ore 21• 4luglioNotte Bianca• Venerdì 10 luglioConvegno “<strong>Il</strong> Cotto <strong>di</strong> <strong>Impruneta</strong>: arte e architetturatra tra<strong>di</strong>zione e innovazione”Villa Corsini, Loc. Mezzomonte – ore 10-18• Luglio-agostoCinema sotto le stelle • Arena estiva Buondelmonti (tuttii giorni).EDUCAZIONE ALLA SALUTESI PARTE DALLA SCUOLAUN PROGETTO COMUNE-ASSESSORATO AL-L’AMBIENTE, ASL10 E ISTITUTO OMNICOM-PRENSIVO ”PRIMO LEVI” DI IMPRUNETANel periodo aprile – maggio si terranno una serie <strong>di</strong> incontri<strong>di</strong> informazione e sensibilizzazione sul tema dellaprevenzione e lotta alle zanzare, rivolti agli alunni delleclassi III , IV e V della scuola elementare e delle classi I dellascuola me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> <strong>Impruneta</strong>.un impegno comune assunto dall’Assessorato all’Ambiente,con l’Azienda Sanitaria 10 <strong>di</strong> Firenze con la collaborazionedel Dr Pierangelo Macchione Direttore U.O.tecnici della Prevenzione e l’Istituto OmnicomprensivoPrimo Levi <strong>di</strong> <strong>Impruneta</strong>, nell’ambito <strong>di</strong> uno dei progetti<strong>di</strong> educazione alla salute della ASL.


good news 27SANITÀ. Completato l’intervento: il complesso è stato ampliato grazie ad un investimento <strong>di</strong> 26 milioni <strong>di</strong> euroTorregalli raddoppia e cambia lookUn pa<strong>di</strong>glione nuovo si affianca a quello vecchio:spazi nuovi per la day surgery, il centro trasfusionale,l’anatomia patologica, l’hospice, il reparto<strong>di</strong> psichiatria, i laboratori e altri serviziSerena WiedenstrittUn nuovo pa<strong>di</strong>glione, de<strong>di</strong>catoa Leonardo da Vinci, siaffiancherà al vecchio, intitolatoad Amerigo Vespucci.Così Torregalli raddoppia, con un nuovospazio che ospiterà gli ambulatori, la daysurgery, il centro trasfusionale, i servizi <strong>di</strong>anatomia patologica, hospice, psichiatria, ilaboratori e altri servizi. L’ampliamento è<strong>di</strong> 14 mila metri quadri (contro i 18 milametri quadrati del vecchio pa<strong>di</strong>glione) e iposti letto passano da 367 a 418.<strong>Il</strong> nuovoSan Giovanni <strong>di</strong> Dio ha comportato un investimento<strong>di</strong> 26 milioni <strong>di</strong> euro, <strong>di</strong> cui 20milioni per strutture e impianti e 6 milioniper gli arre<strong>di</strong>, le apparecchiature sanitarie el’allestimento completo <strong>di</strong> due sale multime<strong>di</strong>ali.Con la nuova struttura si raggiungeun importante primato, che garantisce aicitta<strong>di</strong>ni ancora <strong>di</strong> più il <strong>di</strong>ritto alla salute:la Toscana <strong>di</strong>venta la regione con il patrimonioimmobiliare sanitario più nuovod’Italia e quella dove si sono realizzati gliinvestimenti più consistenti e si sono rinnovatetutte le strutture sanitarie. <strong>Il</strong> progetto ela realizzazione della struttura <strong>di</strong> Torregallisono stati ispirati ai principi <strong>di</strong> umanizzazione,inserimento ambientale e flessibilità,perché il paziente possa non solo riceverele cure migliori, ma anche trascorrere la degenza,lunga o breve che sia, in un ambienteaccogliente. Così i tre piani fuori terra sisviluppano attorno a quattro chiostri ver<strong>di</strong>che consentono <strong>di</strong> godere <strong>di</strong> illuminazionenaturale in tutti gli ambienti. La galleria <strong>di</strong>accesso funziona come una cerniera fra ilnuovo pa<strong>di</strong>glione (Leonardo da Vinci) eil vecchio pa<strong>di</strong>glione (Amerigo Vespucci)con una riorganizzazione dei flussi e deglispazi: nel nuovo pa<strong>di</strong>glione troverà spaziol’area de<strong>di</strong>cata all’“outpatients” e ai servizi,mentre nel vecchio resterà l’area degenza.<strong>Il</strong> passaggio è costituito da un elementovetrato e trasparente, che garantisce luce eun ambiente più piacevole a chi si reca inospedale.La struttura è a basso impatto ambientale,<strong>di</strong> altezza contenuta e con blocchiche richiamano le colline vicine. <strong>Il</strong> progettoinsomma è stato pensato per aumentare glispazi, migliorare la qualità degli ambienti ela vivibilità per chi lavora o deve trattenersiin ospedale, senza alterare il paesaggio.Le tecnologie utilizzate e i materiali, oltre arispondere ai requisiti tecnici per una strutturaospedaliera, offrono prestazioni supplementarisia sotto il profilo della duratae dell’ economia gestionale, sia dal punto<strong>di</strong> vista del comfort ambientale. E così ilnuovo Torregalli ha contribuito a realizzarein Toscana una rete ospedaliera moderna,efficiente, accogliente, a risparmio energeticoed ecosostenibile.LA CURIOSITÀAnche al San Giovanni <strong>di</strong> Dio via al progetto per rendere più serene degenze e atteseIn corsia arriva la musica classica e l’ospedale <strong>di</strong>venta più “umano”on il raddoppio <strong>di</strong> Torregalli, in ospedale arriva an-la musica. <strong>Il</strong> progetto, fortemente voluto dallaCcheRegione Toscana, si chiama “Classica dentro” e proponela <strong>di</strong>ffusione via ra<strong>di</strong>o <strong>di</strong> musica classica negli ospedalidel Servizio sanitario regionale. <strong>Il</strong> progetto, unico in Italia,si pone lo scopo <strong>di</strong> umanizzare la sanità, rendendoil tempo passato in ospedale il più possibile sereno pertutti: pazienti, familiari e operatori sanitari che si trovanoa trascorrere la giornata in queste strutture. <strong>Il</strong> progettoprevede la <strong>di</strong>ffusione della musica <strong>di</strong> Rete Toscana Classicain tutti gli ospedali della Toscana. All’interno del palinsestodella ra<strong>di</strong>o saranno inoltre presentati, a intervalli<strong>di</strong> 10 minuti, contenuti informativi <strong>di</strong> carattere sanitario:due “e<strong>di</strong>zioni” ogni ora saranno a cura della Regione Toscana;altre quattro saranno invece curate dalla singolastruttura, che potrà <strong>di</strong>ffondere informazioni personalizzaterivolte agli utenti. Ogni struttura potrà decidere liberamentein quali aree e in che fascia oraria far ascoltare lara<strong>di</strong>o.<strong>Il</strong> progetto, realizzato dalla Fondazione Sistema Toscana,è praticamente a costo zero. Rete Toscana Classicatrasmette in streaming ed è già <strong>di</strong>sponibile su internet. E’sufficiente quin<strong>di</strong> istallare un programma su un normalecomputer per gestire la programmazione e l’inserimentodelle news locali e regionali. <strong>Il</strong> servizio è già stato sperimentatoper 6 mesi a Careggi e a San Giovanni <strong>di</strong> Dio aFirenze e nell’Ospedale della Versilia, dove è stato effettuatouno stu<strong>di</strong>o sul gra<strong>di</strong>mento da parte degli utenti perin<strong>di</strong>viduare le aree e i reparti dove la trasmissione è piùopportuna (ad esempio: nelle sale d’attesa piuttosto chenei reparti)./S.W.


28 Aprile 2009INGORGHI. E’ moltissima la gente che passa le sue giornate nelle code sparse per la cittàTraffico, il valzer della frizione237mila sono le auto che girano vorticosamente per Firenzee 116 sono le ore che statisticamente ogni citta<strong>di</strong>no ha trascorsoin macchina lo scorso anno. Troppo spesso spostamento fa rimacon patimento, e i fiorentini cercano delle scappatoiezoomCaterina GentileschiAcceleratore, freno e frizione.Una vita passata in coda.Con la ra<strong>di</strong>o che parla, il vicinod’automobile che va inescandescenza e il piede impegnato a dareun po’ <strong>di</strong> gas. Ma non troppo. Questo èl’infausto destino <strong>di</strong> chi, soprattutto perlavoro, si trova quoti<strong>di</strong>anamente a doveraffrontare interminabili ingorghi. Complicela noia, la rabbia, la fretta e la suggestione,piccoli tragitti sembrano viaggiinterminabili e monotoni. Ma quanto tempospen<strong>di</strong>amo in me<strong>di</strong>a all’interno dellenostre auto? Tantissimo. Secondo le stimedella società <strong>di</strong> consulenza Vision e Value- che <strong>di</strong> recente ha <strong>di</strong>scusso a Napolidelle problematiche legate allo smog e almancato rispetto del protocollo <strong>di</strong> Kyoto- sarebbero più <strong>di</strong> 116 ore per ogni fiorentino.Un’eternità. Quasi 5 giorni all’annosprecati nel traffico. Calcolando una me<strong>di</strong>a(intensa) <strong>di</strong> 800 chilometri al giorno,QUANTO TEMPO CI VUOLE?in cinque giorni si potrebbe percorrere la<strong>di</strong>stanza che separa Firenze da Mosca. Einvece, nella migliore delle ipotesi, si vada piazza Beccaria a Novoli con una velocitàme<strong>di</strong>a che si aggira intorno ai 28chilometri orari. Più o meno la velocità<strong>di</strong> una carrozza. Siamo messi un po’ meglio<strong>di</strong> Napoli, dove nei casi peggiori siva avanti ad un passo lumaca <strong>di</strong> circa 16chilometri all’ora, <strong>di</strong> Palermo, 19 km/h, e<strong>di</strong> Torino, 22 km/h. Sono 237mila i veicoliche circolano in città (sei fiorentinisu <strong>di</strong>eci possiedono un’auto) e qualchefurbo esasperato prova a tendere tranellialle code cercando tragitti alternativi, pur<strong>di</strong> non stare inchiodato nel sottopassaggioalla Fortezza o a Bottai. Percorsi collinarinemmeno troppo segreti, che il lavoratoreme<strong>di</strong>o utilizza per evitare semafori eisterismi. Tra i tracciati più utilizzati, c’èsicuramente Le Bagnese, stra<strong>di</strong>na strettae piena <strong>di</strong> buche, <strong>di</strong>ventata nel tempo unaPIAZZALE DI PORTA ROMANA - CASELLO A1 FIRENZE CERTOSA5 KMTEMPO PREVISTO*: 8 MINUTITEMPO EFFETTIVO ALLE 6 PM: 18 MINUTISTAZIONE SANTA MARIA NOVELLA - AEROPORTO AMERIGO VESPUCCI8 KMTEMPO PREVISTO: 17 MINUTITEMPO EFFETTIVO ALLE 6 PM: 35 MINUTIPIAZZA FRANCESCO FERRUCCI - OSMANNORO11 KMTEMPO PREVISTO: 24 MINUTITEMPO EFFETTIVO ALLE 6 PM: 38 MINUTIvera e propria arteria che collega Scan<strong>di</strong>ccial Galluzzo senza dover passare dalcentro. Altro escamotage è quello utilizzatoda chi tenta <strong>di</strong> evitare il tratto vialeEuropa/viale Giannotti per arrivare velocementeda Firenze sud a piazza FrancescoFerrucci, passando dalle Cinque viee da via Benedetto Fortini. E ancora c’èBellosguardo, che da Piazza Tasso arrivafino a Soffiano risparmiando al guidatorela confusione che viene dal piazzale <strong>di</strong>Porta Romana e dal cantiere della tramviasul viale Talenti. Spesso sono strade tantobelle e panoramiche quanto insicure, e inalcuni tratti sono talmente strette da permettereil passaggio <strong>di</strong> un solo veicolo pervolta. Nessuna certezza <strong>di</strong> arrivare puntualio <strong>di</strong> impiegare meno tempo, perchétalvolta queste alternative sono anche piùlunghe. Ma poco importante. L’essenzialeè non stare fermi a schiacciare ininterrottamenteacceleratore, frizione e freno.VIALE EUROPA - PIAZZA LIBERTÀ5 KMTEMPO PREVISTO: 14 MINUTITEMPO EFFETTIVO ALLE 6 PM: 28 MINUTISTADIO - SASCHALL LUNGARNO ALDO MORO3 KMTEMPO PREVISTO: 8 MINUTITEMPO EFFETTIVO: 25 MINUTI* IL TEMPO PREVISTO È CALCOLATO IN BASEAD UNA VELOCITÀ DI 45 KM/H1010104


zoomQUATTRORUOTE. In me<strong>di</strong>a la macchina risucchia al suo proprietario quasi 200 euro al meseCara automobile, quanto mi costiTra i capitoli <strong>di</strong> spesa più “pesanti” ci sono l’assicurazione, ilcarburante, la revisione, il bollo e la manutenzione. Per non parlaredegli imprevisti e <strong>di</strong> fanalini e affini che si rompono. <strong>Il</strong> risultato?Circa 2.300 euro l’anno che se ne vanno29FOCUSFrancesca PulitiEccoci lì fuori dal concessionario,chiavi luccicantiin una mano e contratto <strong>di</strong>ven<strong>di</strong>ta nell’altra. Pensiamoche il più sia fatto. Ma quanto ci costadavvero possedere un’auto? Se pensavateche la spesa fosse tutta nell’acquisto,vi sbagliavate <strong>di</strong> grosso. Perché oltrea comprarla poi c’è da mantenerla,la macchina, e ogni voce in capitolo haun prezzo. Tante le variabili, una solacertezza: l’auto è una rimessa continua.Ma, si sa, in pochi rinuncerebbero allequattro ruote: un rapporto <strong>di</strong> attaccamentoquasi affettivo finisce per legarcial nostro caro (è proprio il caso <strong>di</strong> <strong>di</strong>rlo)veicolo.Senza contare la svalutazionedell’auto, concentrando l’attenzionesolo sugli aspetti legati all’uso e allamanutenzione, il nostro mezzo ci costain me<strong>di</strong>a 2 mila e 300 euro l’anno, ilche significa poco meno <strong>di</strong> una banconotada 200 al mese e poco più <strong>di</strong> seieuro al giorno. Stiamo parlando <strong>di</strong> cifre<strong>Il</strong> servizio, attivo dal 2005, consente <strong>di</strong> noleggiare un veicolo anche per poche oretilizzare l’auto solo quando ti serve e pagar-solo per quel che effettivamente la usi. UnUlasogno? No, si chiama Car sharing. <strong>Il</strong> servizio nasceda una semplice constatazione: spesso accadeche la nostra auto rimanga ferma anche per <strong>di</strong>versigiorni, ma paghiamo assicurazione, bollo, ecc. perl’intero anno. Oltretutto chi vive in città in generenon brucia esattamente centinaia <strong>di</strong> chilometri algiorno, ma si limita a spostarsi da casa a lavoro, adaccompagnare i bambini a scuola o in piscina e arrivareal supermercato. Da qui l’idea <strong>di</strong> con<strong>di</strong>videre ilmezzo: basta abbonarsi, fare una telefonata per prenotareil veicolo e andare a prenderlo nei parcheggide<strong>di</strong>cati. A partire dal 2005, quando il servizio èstato attivato nella nostra città, i soci sono cresciutifino a raggiungere quota 1150 circa. “Si tratta per lopiù <strong>di</strong> famiglie – spiega il dottor Roberto Burigana,amministratore <strong>di</strong> CarSharing Firenze – anche se viè anche una piccola quota <strong>di</strong> aziende con cui abbiamoun rapporto costante, oltre agli enti pubblici”.me<strong>di</strong>e ovviamente, calcolate in base aicomportamenti <strong>di</strong> un guidatore altrettantome<strong>di</strong>o e sui consumi <strong>di</strong> un’utilitaria.Partiamo dalle spese obbligatorie.L’assicurazione, innanzitutto, un esborsocompreso tra 500 e oltre mille euro.L’oscillazione <strong>di</strong>pende ovviamente datanti fattori: tipo <strong>di</strong> polizza scelta (adesempio furto e incen<strong>di</strong>o, kasko ecc.),modello ed età dell’auto, profilo e “storia”del guidatore, solo per citarne alcuni.In genere le assicurazioni onlinepermettono <strong>di</strong> risparmiare notevolmente,ma sono sconsigliate ai cosiddetti“guidatori a rischio”, ad esempio i giovanisotto i 25 anni e chi ha alle spalle<strong>di</strong>versi incidenti. Passiamo al bollo,altra spesa fissa ogni anno: in questocaso si va dal centinaio ad oltre 250euro. A questi costi annuali dobbiamoaggiungere quello della revisione (unasessantina <strong>di</strong> euro dopo i primi quattroanni e in seguito ogni due) e quello deltagliando, come minimo un’altra banconotaverde. Ma la vera nota dolenteriguarda il denaro “bruciato” in benzina:un pieno annuale da quasi milleUn trucco per risparmiare? Con<strong>di</strong>videre l’auto con il Car SharingNella maggior parte dei casi l’auto viene richiestaper un periodo breve, al massimo un weekend, mapiù spesso per una giornata o anche un paio d’orenel pomeriggio. “Attualmente viaggiamo sulle 240fatture al mese – continua Burigana – ma contiamo<strong>di</strong> ampliare il giro nei prossimi mesi”. La prossimafrontiera sarà quella <strong>di</strong> posizionare alcune auto dellaflotta nei parcheggi dei gran<strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amenti abitativi,così da sconfiggere anche la pigrizia <strong>di</strong> arrivareal luogo <strong>di</strong> sosta più vicino./F.P.euro. Mettiamo che il nostro guidatoreme<strong>di</strong>o percorra circa 10 mila chilometril’anno, considerando il consumo <strong>di</strong>un’utilitaria pari a circa 12-13 km conun litro e un prezzo della benzina assestatosiattorno a 1,16 euro al litro, ilconto è presto fatto: 966 euro solo <strong>di</strong>carburante. Se il prezzo del <strong>di</strong>esel è ormaipressoché in linea con quello dellaverde, i chilometri percorsi con un litrorisultano superiori e si riesce dunque arisparmiare qualcosa sul conto finale.Infine ci sono olio, gomme & Co. Seper il primo in genere basta una cinquantina<strong>di</strong> euro ogni 10mila chilometri,le seconde rappresentano una spesaben più consistente: dai 70 ai 90 euroa gomma, cifra che però si spalma suun periodo <strong>di</strong> tempo più prolungato.<strong>Il</strong> nostro <strong>di</strong>ligente automobilista dovràpoi ricordarsi <strong>di</strong> cambiare le pasticchedei freni prima <strong>di</strong> cominciare a sentirlestridere paurosamente. E sarà un’altramazzata <strong>di</strong> 120 euro.Poi ci sono le spieche si guastano, i fanalini che si rompono,i fari che si bruciano, per non parlaredegli interventi più costosi, comeriparare il climatizzatore o rimettere gliairbag che magari si sono aperti in unoscontro. Alla voce “manutenzione” troviamoanche un’altra serie <strong>di</strong> piccole egran<strong>di</strong> spesucce, dai tergicristalli (unatrentina <strong>di</strong> euro l’uno, anche se in alcunigran<strong>di</strong> supermercati si possonotrovare a 15-20), ai tappetini, fino alcambio della batteria, che <strong>di</strong>venta piùfrequente se si tiene l’auto parcheggiatasempre all’aperto. Calcoliamo cosìun’altra cinquantina <strong>di</strong> euro l’anno tuttocompreso, e il conto è servito. Restanofuori dal conteggio tutte le monetineche se ne vanno semplicemente perparcheggiare, ingoiate dai parchimetri.Ma questo è un capitolo a parte.DA OGGI NON AVRAI PIU’ SCUSE PER NON SENTIRE!!!978832DA NON PERDERE! 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30 Aprile 2009hobbyPESCA. La popolazione ittica del fiume <strong>di</strong> Firenze è cambiata e subisce le minacce del temibile SiluroArno, vecchi amori e nuovi intrusiLe sue acque, ormai assai poco d’argento, sono popolateda pesci venuti da lontano: alcune specie sono anche moltoinvasive, e il risultato è che la pescosità si è <strong>di</strong>mezzata.Ma i pescatori non demordonoGiu<strong>di</strong>tta Boetidentro e fuori. Quello che vive soprail fiume è un mondo da cartolina, istantaneeche fanno il giro del mondo: PonteL’Arno,Vecchio, i lungarni, gli Uffizi. Poi c’è unaltro mondo, più sconosciuto ma non meno affascinante,che popola le acque non più d’argento dell’Arno:una popolazione ittica che negli ultimi anni ha vistomo<strong>di</strong>ficare in modo sostanziale i suoi componenti. Inmezzo a questi due mon<strong>di</strong> vivono – forse sopravvivono– quei fiorentini da sempre innamorati dell’Arno: pescatori,canottieri, barcaioli. Genteche vive ancora la magia <strong>di</strong> unfiume, croce e delizia <strong>di</strong> una città,capace <strong>di</strong> tenere tutti con il fiatosospeso nei giorni <strong>di</strong> piena e poi<strong>di</strong> emozionarli nelle sere d’estate,quando le luci dei lampioni <strong>di</strong>segnano la superficie dell’acquae creano capolavoro naturali. L’Arno non è piùcome una volta. Né dentro, né fuori. Tra le otto categorieittiche inserite nella lista delle cento peggiori specieinvasive a livello mon<strong>di</strong>ale, ben cinque sono presentinelle acque fiorentine (tra cui il famigerato “Siluro” <strong>di</strong>origine asiatica, che <strong>di</strong>vora tutto ciò che trova, o quasi).E questa è una delle principali minacce per la fauna itticalocale, assieme all’inquinamento e all’alterazionedegli habitat fluviali. I pescatori si consolano con legrosse carpe che ancora popolano il fiume e che concolpi <strong>di</strong> coda si lasciano andare a convulsi caroselli, nelLe specie ittiche presentinel tratto fiorentinosono circa quarantatentativo <strong>di</strong> afferrare il cibo offerto da qualche turista.Ma la pesca “piange”. Negli ultimi quattro anni – daquanto emerge da un stu<strong>di</strong>o dell’Assessorato provincialeagricoltura, caccia e pesca – si è registrato un calo<strong>di</strong> pescosità <strong>di</strong> circa il 50 per cento. <strong>Il</strong> cestino del pescatoresi è così ridotto da 4 a circa 2 chili. Le specie ittichepresenti nel tratto fiorentino dell’Arno sono circa40, <strong>di</strong> cui il 50 per cento alloctone, cioè non originariedei corsi d’acqua italiani. Le motivazioni che causanoil <strong>di</strong>mezzamento della pescosità sono molteplici.Oltreai danni prodotti dal “Siluro” anchel’uomo fa la sua parte. Detriti<strong>di</strong> ogni genere, sacchetti <strong>di</strong> immon<strong>di</strong>zia,calcinacci, siringhe ederba lasciata crescere senza cura,corrono lungo le sponde del fiumeche <strong>di</strong>venta inesorabilmente deposito <strong>di</strong> rifiuti.Ma gliamanti dell’Arno riescono a vivere ancora la loro passione.Nonostante tutto. A cominciare dai pescatori chein ogni periodo dell’anno presi<strong>di</strong>ano il fiume. “L’Arnonon è mai solo – <strong>di</strong>ce Pier Luigi Ghilarducci, autore dellibro “Nell’acqua e sulle rive” – Sulle rive, in barca,sulle briglie, l’esile profilo <strong>di</strong> una canna che si protendenell’acqua non manca mai. Nel tratto che va dal Pontealle Grazie al Ponte Vecchio dove secondo la canzone<strong>di</strong> Spadaro ‘si specchiava il firmamento’, le acque dell’Arnosono sempre solcate dalle veloci imbarcazionidei canottieri fiorentini”.COMUNICATOAI SENSI DELL’ARTICOLO 7 COMMA 1 DELLA LEGGE N. 28 DEL 22 FEBBRAIO 2000“Disposizioni per la parità <strong>di</strong> accesso ai mezzi <strong>di</strong> informazione durante le campagne elettorali e referendarie e per la comunicazione politica”La società Web & Press E<strong>di</strong>zioni Srl e<strong>di</strong>trice del mensile <strong>di</strong> informazione <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong> <strong>di</strong> Firenze, Fiesole e impruneta, nelle e<strong>di</strong>zioni attualmente pubblicate e in quelle che dovesseroessere pubblicate da qui all’ 8 Giugno 2009, a norma della legge n.28 del 22.02.2000 e relative delibere delle autorità competenti, comunica le CONDIZIONI che intende applicare PERLA DIFFUSIONE DI MESSAGGI POLITICI ELETTORALI PER LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE ED EUROPEE INDETTE PER I GIORNI 7 E 8 GIUGNO 2009.Agli annunci pubblicati <strong>di</strong> tutti i partiti, <strong>di</strong> tutte le liste, <strong>di</strong> tutti i movimenti politici e <strong>di</strong> tutti i can<strong>di</strong>dati verranno applicate le seguenti tariffe in Euro che si debbono intendere al nettodell’Iva al 4% prevista dalla normativa vigente:LISTINO ELETTORALE CON COPERTURA GLOBALE DI TUTTA LA CITTÀ DI FIRENZE E PER I COMUNI DI FIESOLE E IMPRUNETAFORMATI E<strong>di</strong>zione Firenze E<strong>di</strong>zione Fiesole E<strong>di</strong>zione <strong>Impruneta</strong>Pagina InteraCM 25,5 X 36 HMezza PaginaCM 25,5 X 15,6 H30 ModuliCM 25,5 X 10,2 H27 ModuliCM 15,1 X 15,6 HE<strong>di</strong>zione Firenze+ Fiesole + <strong>Impruneta</strong>€ 4.500,00 € 1.200,00 € 1.200,00 € 5.500,00€ 3.500,00 € 900,00 € 900,00 € 4.300,00€ 3.250,00 € 825,00 € 825,00 € 4.150,00€ 3.000,00 € 750,00 € 750,00 € 4.000,00LISTINO ELETTORALE CON COPERTURA DEL SINGOLO QUARTIERE PER LA CITTA’ DI FIRENZEFORMATI Quartiere 1 Quartiere 2 Quartiere 3 Quartiere 4 Quartiere 5Pagina InteraCM 25,5 X 36 HMezza PaginaCM 25,5 X 15,6 H30 ModuliCM 25,5 X 10,2 H27 ModuliCM 15,1 X 15,6 H18 ModuliCM 15,1 X 10,2 H€ 1.150,00 € 1.450,00 € 750,00 € 950,00 € 1.550,00€ 925,00 € 1.150,00 € 450,00 € 750,00 € 1.200,00€ 800,00 € 1.000,00 € 375,00 € 650,00 € 1.000,00€ 750,00 € 900,00 € 325,00 € 550,00 € 900,00€ 600,00 € 700,00 € 250,00 € 400,00 € 700,00La pubblicazione degli avvisi alle tariffe sopra in<strong>di</strong>cate è prevista, per tutti i numeri in <strong>di</strong>ffusione dal 1.5.2009 sino all’ultimo numero consentito dalle previsioni normative prima dellaconsultazione elettorale cui detti avvisi fanno riferimento.Tutti i soggetti politici aventi <strong>di</strong>ritto avranno garantita la parità <strong>di</strong> accesso agli spazi per i messaggi politici elettorali. <strong>Il</strong> criterio <strong>di</strong> accettazione delle prenotazioni si basa sul principiodella progressione temporale e saranno pubblicati tutti gli annunci pervenuti e conformi alle previsioni del documento analitico <strong>di</strong> cui più sotto sino ad esaurimento degli spaziriservati ai messaggi politici elettorali.Sono ammesse soltanto le forme <strong>di</strong> messaggio politico previste dalla normativa vigente ed in particolare dall’art. 7 comma 2 della legge n. 28 del 22.2.2000.Tutte le inserzioni devono recare la <strong>di</strong>citura “messaggio politico elettorale” ed in<strong>di</strong>care il soggetto politico committente.Non sono previsti sconti <strong>di</strong> quantità né sconti o provvigioni <strong>di</strong> agenzia.<strong>Il</strong> pagamento dovrà essere effettuato anticipatamente all’accettazione dell’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> pubblicazione.<strong>Il</strong> materiale per la pubblicazione dovrà pervenire completo del nome dei richiedenti ed il materiale <strong>di</strong> stampa agli uffici della Web & Press E<strong>di</strong>zioni non meno <strong>di</strong> 10 giorni lavorativiprima della data <strong>di</strong> pubblicazione dell’annuncio.L’E<strong>di</strong>tore si riserva <strong>di</strong> integrare e/o mo<strong>di</strong>ficare il presente comunicato preventivo ove necessario a seguito della pubblicazione delle delibere dell’Autorità per le Garanzie nelleComunicazioni <strong>di</strong> attuazione della legge n. 22 febbraio 2000 n. 28.E’ stato pre<strong>di</strong>sposto un documento analitico a <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> chiunque abbia interesse a prenderne visione, depositato presso la redazione in Via Kassel, 17/7 Firenze.Le richieste <strong>di</strong> preventivi e/o pubblicazioni dovranno essere in<strong>di</strong>rizzate alla Web & Press E<strong>di</strong>zioni Via Kassel, 17/7 50126 Firenze – 055.68.22.1 – 848.80.88.68 – Fax 055.68.22.336.BIANCO E NEROTante le figure legate a queste acqueC’era una volta il renaiolofiorentini hanno smesso <strong>di</strong> “vi-l’Arno in modo <strong>di</strong>rettoIvere”e quoti<strong>di</strong>ano, come facevano untempo. Non ci sono più gli stabilimentibalneari (nella zona <strong>di</strong>Bellariva, almeno fino all’alluvionedel ‘66, gli argini erano pulitie l’acqua era limpida e cristallina)anche se, alla come accade nelleo<strong>di</strong>erne Beauty Farm, sulla briglia<strong>di</strong> Santa Rosa, tra il Pontealla Carraia e il Ponte Vespucci,durante l’estate, si esibiscono bagnantiin cerca <strong>di</strong> un’abbronzatura“domestica”. Sono sparite anchele donne che risciacquavano ipanni nelle pescaie. E i renaiolihanno smesso <strong>di</strong> grattare il lettodel fiume per trovare la “rena” checostituiva la parte pregiata dellemalte da costruzione. Bastava affacciarsidai lungarni per vederequegl’infaticabili uomini all’azione:in mezzo al fiume, estate e<strong>di</strong>nverno, dalla mattina alla sera,con l’immancabile cappello sbertucciatoin testa calato sugli occhi.Ma, oggi come allora, chi pesca incittà può ritenersi fortunato perchéalzare il proprio trofeo in ariaed osservarlo alle spalle della vetratadegli Uffizi, piuttosto che delcampanile <strong>di</strong> Ognissanti, o dellaTorre <strong>di</strong> Arnolfo, o della Chiesadel Cestello, è un’emozione unica.Almeno il fascino è rimastoimmutato. Sono cambiati i tempi e<strong>di</strong> conseguenza gli strumenti dellapesca hanno subito mo<strong>di</strong>fiche, maper chi è interessato a conoscerele attrezzature usate dai pionieridella pesca, tra cui un’ingegnosamacchina “acchiappa insetti”,è possibile visitare (l’ingresso ègratuito) l’Art Athletic Center <strong>di</strong>Walter Rontani, in via Maggio aFirenze, unico museo al mondonel quale è raccolta un’importantissimacollezione <strong>di</strong> attrezzi sportiviusati sin dal XV secolo nellevarie <strong>di</strong>scipline./G.B.


Assessorato alla formazioneDirezione lavoro e formazione


LA MOSTRA. Nella Sala d’Arme, fino al 22, ci sono le opere dell’artista fiorentinoUn arcobaleno color GhelliSpirali del barone rampanteCaterina GentileschiLa sala d’arme esplode <strong>di</strong>colori. Arcobaleni volanti,barchette a forma <strong>di</strong> gheriglio,alberelli appuntiti eoceani dalle sfumature blu intenso.E a controllare che tutte le tinte rimanganoor<strong>di</strong>nate al posto, ci pensaun silenzioso squadrone <strong>di</strong> bustifemminili in terracotta. Sono questi iprotagonisti della mostra firmata daGiuliano Ghelli - “Le porte della fantasia”- che potrà essere visitata ancorafino al 22 aprile. 62 opere collocatenel suggestivo spazio espositivo dellaSala d’Arme <strong>di</strong> Palazzo Vecchio dallemani esperte del curatore MaurizioVanni. “Questa mostra non saràuna mostra per me, sarà un’emozione,non paragonabile a nessun’altradella mia lunga e fortunata carriera.- spiega Giuliano Ghelli - A volte i sognisi realizzano anche per chi è abituatoa regalarli”. Accanto alle telefarà la sua apparizione il “pacifico”esercito <strong>di</strong> terracotta, busti <strong>di</strong> donnaalti 70 centimetri sui quali l’artistaapplica i simboli della sua pittura eincide brani <strong>di</strong> poesie <strong>di</strong> Campana,Saramago, Majakovskij, a significareche le vere vittorie si ottengono attraversol’arma della cultura. “GiulianoGhelli affronta la terracotta con ilpiglio del giovane artista che deveconquistare la materia, con l’incoscienza<strong>di</strong> colui che desidera ancorameravigliarsi per nuove scoperte eine<strong>di</strong>te soluzioni artistiche - spiega ilcuratore Maurizio Vanni - ma anchecon la consapevolezza dell’artista affermato,testimone del proprio tempo,che vuole inviare un messaggiopreciso al mondo”. In contemporaneaa quella <strong>di</strong> Palazzo Vecchio, unamostra collaterale è stata allestitapresso la galleria Mirabili <strong>di</strong> Firenze,dove sono esposte oltre 50 opererelative alla ricerca artistica degliultimi <strong>di</strong>eci anni. <strong>Il</strong> catalogo, curatoda Maurizio Vanni ed e<strong>di</strong>to dallaCarlo Cambi E<strong>di</strong>tore, raccoglie leimmagini dei <strong>di</strong>pinti esposti in salad’Arme, le fotografie delle realizzazionidelle sculture nelle fornaci storiche<strong>di</strong> <strong>Impruneta</strong> e dell’esposizionedell’Esercito <strong>di</strong> Terracotta <strong>di</strong> ritornodalle mostre in Spagna, Portogallo,Marocco e dall’Istituto Italiano <strong>di</strong>Cultura <strong>di</strong> Tokyo. Oltre al saggiodel curatore, nel catalogo è inseritaun’introduzione <strong>di</strong> Paolo Cocchi,assessore alla cultura della RegioneToscana. Durante l’organizzazionedella mostra, evidentemente <strong>di</strong> buonauspicio, Ghelli ha ricevuto l’incaricodall’amministrazione comunaledella città <strong>di</strong> Siena per la realizzazionedel Palio dell’Assunta, del 16Agosto 2009, ed è stato premiatoper la 44esima e<strong>di</strong>zione del PremioInternazionale “Le Muse” a Firenze.Entrambe le mostre sono ad ingressogratuito. Sala d’Arme: aperta dalmartedì alla domenica. Galleria Mirabili:dal martedì al sabato.L’INTERVISTALe porte dellefantasia?Uno stargatesul mondotu per con Maurizio Vanni, cura-della mostra “Le porte dellaAtorefantasia” nella Sala d’Arme, professionistagiovane ed esperto che lavora daanni nell’arte contemporanea.Maurizio, quali sono per il curatorele Porte della Fantasia?Sono il risultato <strong>di</strong> una mostra sitespecific che ha come elementi principaliproprio la porta e la fantasia. Tuttii quadri in mostra sono della stessa<strong>di</strong>mensione, 150 centimetri per unmetro. Ogni quadro rappresenta unaporta. La porta è un passaggio, unasorta <strong>di</strong> stargate, che presuppone ci siaqualcosa al <strong>di</strong> qua e qualcosa al <strong>di</strong> là.Un confine immaginario posto dall’uomo.E poi c’è la fantasia, la fantasiadell’artista, che è quella che fa vivereun sogno ad occhi aperti ma proiettatonel quoti<strong>di</strong>ano.E poi c’è l’esercito <strong>di</strong> terracotta…E poi c’è un esercito <strong>di</strong> pace che fa daspartiacque nella grande sala <strong>di</strong> PalazzoVecchio.Da tempo una vox popoli lega il suonome all’imminente apertura <strong>di</strong> unmuseo a Lucca.Ancora è tutto in fieri, ma posso anticipareche a maggio verrà aperto unmuseo internazionale, dal caratterenon conservatore. Un luogo che saràin grado <strong>di</strong> offrire molti servizi. Ospiteràidee frizzanti e particolari e saràcaratterizzato da un veloce susseguirsi<strong>di</strong> mostre temporanee, il tutto nellacornice <strong>di</strong> un palazzo del Cinquecentoproprio nel centro della città. /C.G.1023242


cultura 33L’APPUNTAMENTO. In arrivo la 72esima e<strong>di</strong>zione del festival più importante della cittàUn Maggio con la cinghia tirataApre i battenti il 29 e porta al Comunale un cartellone ri<strong>di</strong>mensionato nei costi,a causa del taglio netto dei finanziamenti statali. <strong>Il</strong> risultato?Una manifestazione oculata e <strong>di</strong> qualità, con pochi ospiti ma dai nomi altisonantiSara Ghilar<strong>di</strong>Firenze in apprensione per il Maggio.<strong>Il</strong> cartellone del 72esimo MaggioMusicale Fiorentino è arrivatoin via definitiva dopo essere statocancellato e riprogrammato rispetto a quellopresentato quasi un anno fa. <strong>Il</strong> motivo sonoi pesanti tagli alla cultura e allo spettacoloche hanno costretto alla cura <strong>di</strong>magranteanche uno dei festival più blasonati d’Italia,orgoglio e spirito <strong>di</strong> una città. Un cartellonesofferto, ma garantito anche per quest’anno,presentato assieme alla campagna <strong>di</strong> sensibilizzazione“senza musica mai” nella qualei musicisti appaiono privi dei loro strumenti.Suoni voci, gesti è il nuovo titolo, per significarela pluralità dei contributi degli artistiche interverranno. Bilanci e guai finanziaria parte, a chi gli chiede che Festival dobbiamoaspettarci il sovrintendente FrancescoGiambrone assicura: “Sarà un Maggiobello anche se ripensato rispetto a quelloprogrammato prima che cambiassero inmaniera così evidente le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> base,ma un Maggio che mantiene alcuni elementifondamentali che ne fanno uno degliappuntamenti culturali più interessanti delnostro Paese. Conserverà l’eccellenza chesi conquista anche attraverso i nomi. Vedràprotagonista infatti Zubin Metha il <strong>di</strong>rettoreprincipale che completa il ciclo wagnerianoinsieme ad altri gran<strong>di</strong>ssimi come Muti, Abbadoe Bartoletti”. Tutto pronto quin<strong>di</strong> per ildebutto il 29 aprile con il Crepuscolo deglidei <strong>di</strong> Richard Wagner, frutto della collaborazionetra Metha e la Fura Dels Baus. Altrofiore all’occhiello del Festival la primaassoluta dell’opera contemporanea Patto<strong>di</strong> sangue <strong>di</strong> Matteo D’Amico. “Quest’annoè la volta <strong>di</strong> nuova produzione- spiegail Direttore artistico Paolo Arcà – <strong>Il</strong> lavorodel compositore italiano Matteo D’Amico.Certamente la possibilità <strong>di</strong> mettere inscena nuovi titoli è la <strong>di</strong>mostrazione dellafiducia che noi abbiamo nel teatro musicale,che non si ferma al repertorio ma vive nellacontemporaneità”. Un omaggio alla carrieraè quello che il Festival tributa a Sir PeterMaxwell Davies, il compositore inglese chefesteggia nel 2009 il 75° compleanno e chesarà presente a Firenze il 29 maggio al concertoa lui de<strong>di</strong>cato dal Contempoartensemble<strong>di</strong>retto da Mauro Ceccanti. A chiudereil Festival il 1° luglio il tra<strong>di</strong>zionale Galà <strong>di</strong>danza e il grande Concerto <strong>di</strong>retto da Metha,con la Messa da Requiem <strong>di</strong> Giuseppe Ver<strong>di</strong>.Anche quest’anno il Festival ospita MaggioOff, la rassegna parallela con una propostameno tra<strong>di</strong>zionale che si apre ad altri generimusicali. L’altro lato della musica è il tema<strong>di</strong> questa terza e<strong>di</strong>zione che si inaugura il22 maggio e prosegue con altri cinque appuntamentifino al 24 giugno, festa <strong>di</strong> SanGiovanni.FOCUSWagner, atto terzoSul palco c’è la Furao spettacolo inaugurale e anche la punta <strong>di</strong>L<strong>di</strong>amante del 72° Maggio Musicale Fiorentino,nonostante i tagli che hanno costretto arivedere il resto del programma, è il Götterdämmerung,‘<strong>Il</strong> crepuscolo degli dei’ <strong>di</strong> Richard Wagner,<strong>di</strong>retto da Zubin Mehta nell’allestimentodella Fura dels Baus. <strong>Il</strong> 29 aprile l’opera chiuderàla tetralogia dell’anello <strong>di</strong> Nibelungo, messain scena nel corso della collaborazione triennaletra il Teatro del Maggio e la compagnia teatralecatalana famosa nei cinque continenti. Una sinergiafruttuosa che ha già visto la realizzazionequest’anno del Siegfried nella programmazioneinvernale con un ottimo successo. Nel “Crepuscolodegli dei” la tensione e la drammaticità arrivanoall’apice. Spettacolare e avanguar<strong>di</strong>sticol’allestimento della Fura dels Baus compagnianota soprattutto per la sua impostazione ra<strong>di</strong>calee anticonformista, le installazioni provocatorie etecnologiche e la ricerca continua del coinvolgimentodegli spettatori nella rappresentazione.Piena la sintonia con il Maestro Metha che hapiù volte <strong>di</strong>chiarato: “In tutta la mia carriera nonmi era mai capitato <strong>di</strong> avere un rapporto cosìfelice con un regista come con Carlus Padrissa”.I miti pagani prenderanno così vita ancorauna volta immersi nell’arte d’avanguar<strong>di</strong>a, trai mille colori <strong>di</strong> una scena che dà man forteall’orchestra nel proiettare il pubblico <strong>di</strong>rettamentenel sogno e nella fiaba. <strong>Il</strong> tutto secondola concezione wagneriana del teatro totale, nelpiù fedele rispetto dello spirito innovatore delmaestro tedesco./S.G.935739SOLO FONDUES SOLO LA SERA055 2286006 - Chiuso il Lunedì


34 Aprile 2009IL FESTIVAL. Dal 23 al 26 torna l’appuntamento per gli amanti del ballo argentinoAd aprile Firenze si veste <strong>di</strong> tangoCamilla SanpietriniculturaL’uomo guida, la donna segue. Luile cinge la schiena con la destra econ la sinistra le tiene la mano, inun abbraccio che è insieme passioneallo stato puro, sensualità e ritmo. <strong>Il</strong>tutto al suono <strong>di</strong> una musica struggente e atratti drammatica. E’ il tango argentino, unpensiero triste che si balla secondo la celebredefinizione dello scrittore argentino LuisBorges. Una danza che sintetizza anche unmodo <strong>di</strong> essere e <strong>di</strong> sentire, nella quale l’improvvisazionee l’affiatamento la fanno dapadroni. Dai sobborghi <strong>di</strong> Buenos Aires doveè nato nella seconda metà dell’800 il tangoha affascinato mezzo mondo. Anche Firenzeper alcuni giorni <strong>di</strong>venta capitale <strong>di</strong> questadanza con il FirenzeTango Festival, unodegli eventi più attesidai tangheri e dagliamanti dell’autenticacultura del tango argentinoin Italia e all’estero,ideato da Patricia Hilliges e MatteoPanero, ballerini <strong>di</strong> grande esperienza cheinsegnano in molte città in Italia e in Europaed hanno partecipato ad alcuni tra i piùimportanti festival a livello nazionale ed europeo.La settima e<strong>di</strong>zione del Firenze TangoFestival si svolgerà dal 23 al 26 aprile in variluoghi della città. Le due giornate principalisi terranno al Saschall e interverranno ballerinie insegnanti internazionali, oltre a musicisti<strong>di</strong> primo livello. Stages <strong>di</strong> tango salon,nuevo e milonguero, milonga, vals, tecnica,chacarera, canyengue sono gli ingre<strong>di</strong>enti <strong>di</strong>questa e<strong>di</strong>zione. Accanto agli elementi dellatra<strong>di</strong>zione via libera anche alla sperimentazionecon la sala del Tango Lounge de<strong>di</strong>cataall’ascolto e al ballo <strong>di</strong> selezioni musicali <strong>di</strong>musica <strong>di</strong> tango elettronico ed alternativo. Epoi c’è Swingintango una formazione jazzche suona temi <strong>di</strong> tango tra<strong>di</strong>zionale con arrangiamentijazz. Molto atteso dagli amantidelle emozioni deltango, lo spettacolo<strong>di</strong> venerdì 24 intitolatoquest’anno “coloresde tango”. “Chipercorre le strade <strong>di</strong>Buenos Aires è invasodalla forza dei colori della città, dellecase, della vita dei quartieri in cui è nato evive il tango.” Un omaggio ai colori che framille sfumature esprimono le emozioni piùprofonde che sono parte della vita del tango.Accanto agli elementidella tra<strong>di</strong>zione via liberaanche alla sperimentazionecon il Tango LoungeProtagonisti <strong>di</strong> questo viaggio: il rosso deitramonti incen<strong>di</strong>ati, delle passioni che esplodonoimprovvise, il blu dei cieli, del mare,del ricordo, il giallo delle terre sconfinate,del silenzio, del rimpianto per la patria lontana,il nero della notte che tutto avvolge comeuna furente passione. Protagonista l’EnsembleHyperion, un’orchestra <strong>di</strong> tango formatada 8 elementi, cantante e 5 coppie <strong>di</strong> ballerini<strong>di</strong> fama internazionale.L’EVENTO. Alla Sala d’Arme <strong>di</strong> Palazzo Vecchio una mostra ricorda “la pacifica rivoluzione”Se l’unità nazionale comincia in Toscanaa pacifica rivoluzione Toscana”, così è“Lstato definito il corteo che il 17 Aprile1859 partì da piazza In<strong>di</strong>pendenza e arrivò inpiazza della Signoria issando la ban<strong>di</strong>era tricoloresulla facciata <strong>di</strong> Palazzo Vecchio, dopola cacciata dalla città del granduca LeopoldoII. Comincia così la storia <strong>di</strong> un’in<strong>di</strong>pendenzatutta toscana, che ebbe un ruolo fondamentalenell’unificazione dell’intero Paese. Perricordare questo pezzo importante <strong>di</strong> storiamade in Tuscany, il 27 aprile apre i battentinella sala d’arme <strong>di</strong> Palazzo Vecchio la mostra“27 aprile 1859: l’alba dell’unità nazionale aFirenze e in Toscana”. Gli oggetti in mostra,<strong>di</strong>sposti in or<strong>di</strong>ne rigorosamente cronologico,sono <strong>di</strong>pinti, <strong>di</strong>segni, stampe, incisioni, ban<strong>di</strong>e manifesti de<strong>di</strong>cati ai fatti e alle figure piùrappresentative del periodo, ma anche caricaturee allegorie tratte dai giornali satirici dellametà dell’Ottocento. E ancora si potranno ammirare<strong>di</strong>vise, armi, monete e francobolli, oltreai tre scranni ritrovati <strong>di</strong> recente, che facevanoparte del corredo del parlamento fiorentino esui quali sedevano Bettino Ricasoli, AdrianoMari e Ubal<strong>di</strong>no Peruzzi. Una carrellatacompleta che ripercorre gli anni dell’in<strong>di</strong>pendenza,cominciata nel granducato e finita conl’Unità d’Italia nel 1861. Proprio in occasionedelle celebrazioni per l’unità nazionale, cheverranno festeggiate nel 2011 e delle quali sarannoprotagoniste le tre capitali d’Italia – Firenze,Torino e Roma – il comune <strong>di</strong> Firenzepromuove questa iniziativa per poter scan<strong>di</strong>reun momento dopo l’altro gli eventi che hannoportato l’Italia all’unificazione definitiva edevidenziare il ruolo fondamentale che la cittàebbe all’interno del processo risorgimentaleitaliano. Gli oggetti in mostra sono stati messia <strong>di</strong>sposizione da numerosi enti prestatoritra cui la Fondazione Spadolini, il museo delRisorgimento e la galleria d’arte moderna <strong>di</strong>Palazzo Pitti. Fino al 7 giugno. /L.V.Z.<strong>Il</strong> gelato per i fiorentini!950121GELATERIA ARTIGIANALEgelati e graniteartigianaligli unici con le pariginePrima del cono, il gelato si gustava cosi’...La tra<strong>di</strong>zione italiana del gelatoartigianale usando solo le migliorimaterie prime creando i nostriprodotti con passione e maestriaartigianavia dei servi 41R - FirenzeTel. 055 2398470 - www.gelaterieartigianali.comIMPIANTI TERMOIDRAULICI E SANITARI...950500SCONTI FINO AL 25%BAGNO COMPLETO <strong>di</strong> sanitari+ rubinetteria + montaggio€1.900 - 25% = €1.400SOSTITUZIONE CALDAIEDA €1.200CLIMATIZZAZIONE DA INTERNIA PARTIRE DA€500/STANZA (20 MQ)GRAZIE AGLI IMPIANTI SOLARI(SOLARE TERMICO E FOTOVOLTAICO)PROMOZIONE -30%Tel. 055 7327229 Fax 055 7377005 Cell. 335 7188198cogeim@hotmail.itRISPARMIA FINOal 100%sulla tuaBOLLETTA• PROMOZIONI ATTUABILI SOLO PER IL MESE DI APRILE950500


36 Aprile 2009Sara Ghilar<strong>di</strong>culturaARTE CONTEMPORANEA. Bagarre tra Accademia e ExTre per l’aggiu<strong>di</strong>cazione dell’appaltoEx Quarter, una storia infinita<strong>Il</strong> giallo <strong>di</strong> un documento <strong>di</strong> identitàmisteriosamente sparito sta <strong>di</strong>etrola gestione contesa dell’ ex Quarter,il centro per l’arte contemporanea<strong>di</strong> Viale Giannotti. <strong>Il</strong> Quarter <strong>di</strong> Gavinanachiuso dal 2006 e lasciato al degrado,è stato l’oggetto <strong>di</strong> un bando del Comune,per riqualificarlo e rimetterlo in funzione.Una gara alla quale hanno partecipato l’Accademiadelle Belle Arti e l’associazioneExtre Toscana. Ma il progetto presentatodall’Accademia non era stato neanche valutatoa causa della documentazione arrivataincompleta per ben due volte alla commissionegiu<strong>di</strong>cante. Una vicenda complicatada questioni esclusivamente burocratiche: lafotocopia <strong>di</strong> un documento smarrita ha fattoaccantonare un’idea potenzialmente moltointeressante per la città. Un pasticcio, unrompicapo che ha mandato su tutte le furieil presidente dell’Accademia Paolo Targettiche quel documento riven<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> averloconsegnato. Fatto sta che l’aggiu<strong>di</strong>cazionedella gara è andata all’Associazione ExtreToscana che ha già pronto il programma <strong>di</strong>eventi, mostre ed esposizioni .Un esito cheha suscitato malumori per l’esclusione <strong>di</strong>una realtà storica importante come l’Accademia,bisognosa <strong>di</strong> nuovi spazi, che peròha annunciato l’intenzione <strong>di</strong> ricorrere al Tarper andare fino in fondo a questa vicenda.Di come sono andate le cose si era rammaricatoanche il Presidente della CommissioneCultura Dario Nardella. <strong>Il</strong> fatto evidente èche una gara senza almeno due alternativeda prendere in considerazione non è unagara, almeno dal punto <strong>di</strong> vista dei conte-nuti. Per salvare capra e cavoli è intervenutol’Assessorato alla Cultura con la proposta<strong>di</strong> nuovi spazi.“Ancora deve essere tutto aggiu<strong>di</strong>cato”ha messo le mani avanti l’AssessoreGiani “Io spero comunque <strong>di</strong> prevenireeventuali riscorsi al Tar trovando anche perl’Accademia una giusta collocazione per leesigenze <strong>di</strong>dattiche che ha prospettato”. Allostu<strong>di</strong>o c’è infatti la proposta <strong>di</strong> assegnare all’Accademiaun paio <strong>di</strong> pa<strong>di</strong>glioni del Parterre,che ben si adatterebbero allo scopo<strong>di</strong>dattico. Niente gestione in tandem quin<strong>di</strong>,come si era pensato in un primo momento,ma una soluzione che lascerebbe a ciascunoi suoi spazi, trovando una soluzione per ilQuarter senza ulteriori ritar<strong>di</strong>, visto che damarzo la struttura avrebbe dovuto entrarenuovamente in funzione se non ci fosse statol’intoppo <strong>di</strong> una fotocopia.Ex-QuarterLA RECENSIONE. <strong>Il</strong> volume del regista e giornalista Gabriele ParentiLeader e politici, in un libro le istruzioni per l’usoe elezioni amministrative sono vicine, molti can<strong>di</strong>dati sono già inLpista e alle prese con le strategie per un’efficace e, si spera, vincentecampagna elettorale. Questione delicata, con cui gli aspiranti sindacie presidenti dovranno fare i conti, è il fondamentale rapporto con lastampa e i me<strong>di</strong>a in generale. Per quelli un po’ a <strong>di</strong>giuno, can<strong>di</strong>dati enon, viene in soccorso un recentissimo libro e<strong>di</strong>to dall’e<strong>di</strong>tore fiorentinoMauro Pagliai: “Napoleone in sala stampa”, strategie d’immaginenella storia, scritto dal giornalista e regista Rai Gabriele Parenti. <strong>Il</strong> volumetto(pagg. 176, euro 10) ripercorre a gran<strong>di</strong> linee la storia dei gran<strong>di</strong>politici e comunicatori del passato. Scopriamo così che “spin doctor”è il termine coniato dal giornalista americano William Safire nel 1984per definire i consulenti politici che elaborano strategie d’immagine.Nei secoli scorsi molti statisti sono stati anche degli ottimi spin doctorper la capacità <strong>di</strong> rendere popolari alcune scelte politiche, <strong>di</strong> volgerea proprio favore un evento negativo. Giulio Cesare e Napoleone sonostati dei veri maestri in questo campo. Ci sono state poi situazioni incui campagne <strong>di</strong> stampa hanno determinato le scelte politiche o personaggiil cui reale profilo è sublimato nel mito (da Lawrence d’Arabia aChe Guevara). Gabriele Parenti ha realizzato vari programmi per le retinazionali della Rai e per Rai International. Autore <strong>di</strong> documentari e <strong>di</strong>docu-fiction, attualmente coor<strong>di</strong>na i programmi culturali della sede Rai<strong>di</strong> Firenze./Ciro BecchimanziL’avvocato Aldo Fittante rispondeA cura del Prof. Avv. Aldo FittanteSono titolare <strong>di</strong> un’azienda toscana i cui prodotti, interamente realizzatiin Italia, riscuotono un notevole successo. Constatando che nel mercatovengono sempre più spesso offerti prodotti recanti l’etichetta “Made inItaly” la cui realizzazione è però riconducibile al nostro Paese solo in misuraridotta se non nulla, sono a chiederle delucidazioni in or<strong>di</strong>ne alla regolamentazionegiuri<strong>di</strong>ca dell’utilizzo <strong>di</strong> tale marchio.Gentile lettore, il tema che mi richiede <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>re è <strong>di</strong> estrema attualità e coinvolgeda vicino l’oggetto del Corso <strong>di</strong> Laurea in Disegno Industriale della Facoltà <strong>di</strong> Architettura <strong>di</strong>Firenze nell’ambito del quale sono docente in Diritti d’Autore. <strong>Il</strong> Corso <strong>di</strong> Laurea in DisegnoIndustriale dell’Ateneo fiorentino, istituito con la consapevolezza che Firenze e la Toscanarappresentino l’origine della moda del brand e del design – come da sempre sostenuto dalProf. Massimo Ruffilli e dal Presidente Prof. Vincenzo Legnante – offre un percorso formativocompleto per coloro che vogliano intraprendere la professione <strong>di</strong> designer. In quest’otticail problema della tutela del Made in Italy non può non costituire un focus nell’ambito dellaformazione degli studenti.L’espressione anglosassone “Made in Italy” identifica tra<strong>di</strong>zionalmente il prestigio dellaproduzione artigianale ed industriale italiana, ed un conseguente primato dei nostri prodottinella competizione commerciale internazionale. È chiaro a tutti infatti che l’utilizzazione <strong>di</strong>questo marchio induce nel consumatore una garanzia <strong>di</strong> qualità, creatività, stile e design taleda costituire un valore aggiunto in termini <strong>di</strong> vantaggio concorrenziale delle nostre impresenella competizione globale.È anche vero però che spesso il valore suggestivo che il marchio “Made in Italy” è in grado <strong>di</strong>evocare può prestarsi a forme <strong>di</strong> abuso dannose sia per il consumatore sia, a ben guardare,per le imprese che <strong>di</strong> esso si avvalgono nel pieno rispetto delle regole del gioco.Infatti, riferendomi alla nostra realtà economica, è un dato <strong>di</strong> fatto la tendenza soprattuttodella grande impresa a competere nel mercato globalizzato trasferendo parte della propriaproduzione al <strong>di</strong> fuori del nostro Paese, usufruendo <strong>di</strong> un sensibile vantaggio soprattuttoin termini <strong>di</strong> costo del lavoro. Ne deriva per il consumatore il concreto rischio <strong>di</strong> fareaffidamento sulle qualità che il marchio “Made in Italy” è in grado <strong>di</strong> evocare, acquistandoperò un prodotto nel quale il contributo apportato in termini <strong>di</strong> realizzazione dal nostro Paeseè davvero modesto.In controtendenza invece le piccole e me<strong>di</strong>e imprese italiane che, non <strong>di</strong>sponendo dellastessa facilità <strong>di</strong> reperire risorse, non sono in grado con la stessa facilità <strong>di</strong> esternalizzarela propria produzione e, dovendo sopportare costi produttivi più elevati, si trovano in unasituazione concorrenzialmente svantaggiata.Facile comprendere le ragioni per le quali da un lato le gran<strong>di</strong> imprese hanno interesse a cheprevalga una regolamentazione giuri<strong>di</strong>ca dell’uso del marchio “Made in Italy” meno restrittivae, viceversa, le piccole e me<strong>di</strong>e imprese sono favorevoli ad una <strong>di</strong>sciplina maggiormenterigorosa.Un problema a ben guardare <strong>di</strong> politica economica prima ancora che strettamente giuri<strong>di</strong>co.Sotto quest’ultimo profilo mi preme comunque segnalare che l’intervento recente maggiormenterilevante in materia si è avuto con la finanziaria del 2003, quando il nostro Legislatoreha deciso <strong>di</strong> rendere maggiormente incisiva la tutela penale del cd. “Made in Italy”. Mo<strong>di</strong>ficandol’art. 517 c.p., concernente la “Ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> prodotti industriali con segni mendaci”, si èprovveduto ad includere nella condotta sanzionata dalla riferita norma penale incriminatriceanche la stampigliatura “Made in Italy” su prodotti e merci non originari del nostro Paesenonché l’uso, anche se accompagnato dalla specificazione dell’origine o della provenienzaestera del prodotto, <strong>di</strong> segni, figure, o quant’altro possa indurre il consumatore a ritenere cheil prodotto o la merce sia <strong>di</strong> origine italiana. Si pensi al caso, tutt’altro che infrequente, in cuinell’etichetta <strong>di</strong> un determinato prodotto non realizzato in Italia, accanto ad una in<strong>di</strong>cazioneinerente la reale origine del medesimo, si accompagni un riquadro recante la <strong>di</strong>citura “Italy” oi colori della ban<strong>di</strong>era italiana.Se l’intervento in questione, ed altri successivi, si mostravano astrattamente idonei ad offrireuna maggiore tutela, nell’applicazione concreta che della norma ha fatto la giurisprudenzane è derivato tuttavia un notevole svuotamento <strong>di</strong> contenuto. Mi riferisco a pronunce, ancherecenti, della Corte <strong>di</strong> Cassazione nelle quali i giu<strong>di</strong>ci italiani hanno mostrato <strong>di</strong> accogliere unorientamento particolarmente restrittivo dell’art. 517 c.p., privilegiando l’accezione <strong>di</strong> “provenienzagiuri<strong>di</strong>ca” rispetto a quella <strong>di</strong> provenienza materiale o geografica del prodotto. Inaltre parole si è ritenuto che relativamente ai prodotti industriali, la cui qualità <strong>di</strong>pende dallaaffidabilità tecnica del produttore, per origine o provenienza del prodotto debba intendersila sua origine impren<strong>di</strong>toriale, cioè la sua fabbricazione da parte <strong>di</strong> un impren<strong>di</strong>tore cheassume la responsabilità giuri<strong>di</strong>ca, economica e tecnica del processo produttivo: ne deriva lapossibilità che l’impren<strong>di</strong>tore affi<strong>di</strong> a terzi l’incarico <strong>di</strong> produrre materialmente un prodottosecondo le linee guida da lui stabilite, per poi apporvi regolarmente il proprio marchio.Di segno opposto tuttavia le recentissime novità che, ancora allo stu<strong>di</strong>o del Parlamento, sican<strong>di</strong>dano a sod<strong>di</strong>sfare le istanze <strong>di</strong> una regolamentazione più rigorosa e restrittiva dell’usodel marchio “Made in Italy”. Inparticolare nell’ambito del <strong>di</strong>segno<strong>di</strong> legge n. 1441 ter (A.S. n. 1195 alSenato) si prevede un interessanteemendamento specificamente de<strong>di</strong>catoalla materia. Si tratta dell’art. 11 bis delriferito A.S. nel quale si specifica cheun prodotto possa essere messo incommercio con la stampigliatura Madein Italy, solo qualora la sua produzionesia avvenuta esclusivamente o principalmente in Italia, e almeno il 70% dei relativi costi<strong>di</strong> manifattura siano imputabili a fasi <strong>di</strong> lavorazione avvenute in Italia. Alla proposta siaccompagna anche la previsione dell’obbligo dei produttori <strong>di</strong> in<strong>di</strong>care in apposita etichetta,da accompagnare al marchio Made in Italy, la filiera produttiva del manufatto relativamenteal suo ciclo <strong>di</strong> produzione, specificando per ogni fase <strong>di</strong> lavorazione i Paesi che hannocontribuito alla sua realizzazione.Se la mo<strong>di</strong>fica dovesse essere licenziata dal Parlamento, ma allo stato i relativi lavoriparlamentari sono ancora in itinere, ne deriverebbe un notevole rafforzamento in termini<strong>di</strong> garanzia sia dell’affidamento che il consumatore ripone nel marchio “Made in Italy” siadella tutela del medesimo come strumento <strong>di</strong> vantaggio competitivo delle nostre impresesoprattutto piccole e me<strong>di</strong>e – fiore all’occhiello della nostra economia – nell’agone delmercato globale.Per contattare il Legale:Posta elettronica: fittante@fol.itTelefono: 055 2337651 • fax 055 2306552Prof. Avv. Aldo FittanteSTUDIO LEGALE FITTANTEVIA MICHELE DI LANDO, 6TEL. +39 055 2337651FAX +39 055 2306552E.MAIL: FITTANTE@FOL.ITWWW.STUDIOLEGALEFITTANTE.IT


segnalazioni a redazione@ilreporter.itMostreFer<strong>di</strong>nado I De’ Me<strong>di</strong>ci.Maiestate tantumDal 2 Maggio all’1NovembreMuseo delle CappelleMe<strong>di</strong>cee – San Lorenzo<strong>Il</strong> granduca Fer<strong>di</strong>nando I(1549 – 1609) fu tra le figureeminenti della <strong>di</strong>nastia me<strong>di</strong>cea,e il quarto centenariodella sua morte verrà ricordatocon una mostra, promossadal Polo Museale fiorentinounitamente all’Opificio dellePietre Dure, che da Fer<strong>di</strong>nandofu fondato. La mostra, cheha per titolo il motto personale<strong>di</strong> Fer<strong>di</strong>nando I (Maiestatetantum), si concentra su dueeventi emblematici, entrambilegati a quella politica <strong>di</strong>affermazione <strong>di</strong>nastica che fu<strong>di</strong> guida all’operato <strong>di</strong> Fer<strong>di</strong>nando.Le nozze con Cristina<strong>di</strong> Lorena, della famiglia deireali <strong>di</strong> Francia, e il preziosoaltare-ciborio per il mausoleo<strong>di</strong> famiglia, la Cappelladei Principi, scelta a sededell’esposizione.I marmi vivi. GianLorenzo Bernini e lanascita del ritrattobaroccoFino al 12 luglioMuseo Nazionale delBargelloDopo la mostra “Bernini andthe Birth of Baroque PortraitSculpture” organizzata dalGetty Musem <strong>di</strong> Los Angelese dalla National Gallery <strong>di</strong>Ottawa (5 agosto 2008 - 8marzo 2009), anche Firenzerende omaggio all’artista ealle sue eccezionali qualità <strong>di</strong>ritrattista: con il busto <strong>di</strong> CostanzaBonarelli, il Museo Nazionaledel Bargello possiedeinfatti la testimonianza piùemozionante e più celebredella svolta che Gian LorenzoBernini (1598-1680) operònel genere della ritrattisticascultorea.ConcertiMax Gazzè6 AprileTeatro Puccini<strong>Il</strong> progetto live “Casi ciclici”è prima <strong>di</strong> tutto uno spettacoloau<strong>di</strong>o visivo. Le canzoniseguono un or<strong>di</strong>ne preciso esono accompagnate da immaginiche rendono parole emusica visibili, ne <strong>di</strong>latano ilcontenuto, le interpretano ele estendono. Un film sonoroin cui Max coinvolgerà il pubbliconel suo modo ecletticoe originale. Elettro-acusticoperché la voglia <strong>di</strong> sperimentazione<strong>di</strong> Max trascende igeneri musicali e per questoprogetto ha scelto musicistiprovenienti da mon<strong>di</strong> musicali<strong>di</strong>versi e apparentementeincompatibili: Megahertz(teremin e sintetizzatori)Sergio Carnevale (batteria),Silvia Catasta (flauto traversoe ottavino) e il Quartettod’Archi EdoDea.Noma<strong>di</strong>19 AprileSaschallI Noma<strong>di</strong> stanno per tornarecon un <strong>di</strong>sco <strong>di</strong> canzoninuove ed un tour. Ad aprileè prevista infatti l’uscita delnuovo album, il primo conmateriale ine<strong>di</strong>to da stu<strong>di</strong>odal 2006, anno in cui pubblicarono“Con me o contro<strong>di</strong> me”. Due ine<strong>di</strong>ti eranostati inseriti anche nell’albumlive con la Omnia SymphonyOrchestra uscito nel 2007,ma ormai la voglia <strong>di</strong> canzoninuove tra i fan era altissima.L’occasione per ascoltaredal vivo queste composizionisarà il tour già in preparazioneche partirà anch’essoad aprile. Al momento nonsi hanno in<strong>di</strong>screzioni circail titolo del nuovo <strong>di</strong>sco oparticolari sul contenuto.Tiziano Ferro22 AprileNelson Mandela ForumUn tour che porta a Firenzeil nuovo album <strong>di</strong> TizianoFerro, “Alla mia età”, uscitoin contemporanea in 42 paesidel mondo. E’ il quarto dellasua carriera iniziata nel 2001,a soli 21 anni, con il singolo“Xdono” e l’album “RossoRelativo”. <strong>Il</strong> titolo dell’albumsuggerisce il contenutoautobiografico <strong>di</strong> questosuo nuovo lavoro. Tizianoriassume in 12 canzoni tuttoquello che il suo cuore hametabolizzato in questi ultimidue anni. Questo album lo havisto collaborare con IvanoFossati e Franco Battiato concui ha scritto rispettivamentei brani ‘In<strong>di</strong>etro’ e ‘<strong>Il</strong> tempostesso’ e con Kelly Rowlandcon cui ha duettato nel bonustrack ‘Breathe gentle’ (versioneinglese del pezzo conFossati).Nek23 AprileSaschall<strong>Il</strong> nuovo tour <strong>di</strong> Nek, è il risultato<strong>di</strong> un lavoro durato più<strong>di</strong> due anni. Tanto è passatodall’uscita <strong>di</strong> “Nella stanza26” a “Un’altra <strong>di</strong>rezione”,titolo dell’ultimo album.Un <strong>di</strong>sco <strong>di</strong> composizionioriginali, capace <strong>di</strong> ripercorreun’evoluzione personaleche rimane fedele alla suaraffinatezza stilistica, maallo stesso tempo allarga ilproprio orizzonte artistico,spaziando dal lento classico<strong>di</strong> “Se non ami” alle atmosferesincopate <strong>di</strong> “Le mie mani”con una chitarra reggaedall’incedere percussivo.Fiorella Mannoia29 AprileSaschallDopo il successo del tourlegato alla raccolta “Canzoninel tempo”, che ha vistol’artista nelle piazze d’Italiadurante tutta l’estate 2008,Fiorella Mannoia torna ad esibirsidal vivo per presentare ilsuo nuovo lavoro “<strong>Il</strong> Movimentodel dare”. E’ un albumche contiene collaborazionicon alcuni dei più gran<strong>di</strong>autori della musica italianatra cui Ligabue, Fossati,Jovanotti, Battiato e moltialtri. Sono canzoni, quellecontenute nel nuovo album,che sembrano non scritte perlei, ma quasi da lei, tanta è lacapacità <strong>di</strong> Fiorella <strong>di</strong> sapersiimmedesimare nelle paroledegli uomini che scrivonoper lei e al tempo stesso lacapacità degli autori <strong>di</strong> riuscirea scandagliare l’animofemminile e <strong>di</strong> esprimeresono cose che (<strong>di</strong> solito) “gliuomini non <strong>di</strong>cono”.TeatroCorrado Guzzanti7 AprileNelson Mandela ForumDopo gli ultimi anni passatitra apparizioni tv, cinemaed e<strong>di</strong>toria, Corrado torna inscena a grande richiesta, conuno spettacolo interamentede<strong>di</strong>cato ai suoi personaggivecchi e nuovi.Gigi Proietti16 e 17 AprileNelson Mandela ForumCon il suo nuovo show, Gigirende omaggio a tanti gran<strong>di</strong>del teatro e a un genere, il“ Varietà” che tanto fece<strong>di</strong>vertire e ancora oggi<strong>di</strong>verte il pubblico <strong>di</strong> ogni età,con<strong>di</strong>zione e censo. Accompagnatocome sempre dallasua orchestra <strong>di</strong> fedelissimi,<strong>di</strong>eci elementi scelti tra imigliori musicisti italiani,la compagnia <strong>di</strong> attori, ilballetto, e le figlie Susannae Carlotta, Proietti nellospettacolo alterna canzoniromane a gran<strong>di</strong> successiinternazionali; liriche d’amoree sketch esilaranti; nuovi evecchi personaggi con unachicca d’autore: l’atto unico “Pericolosamente” <strong>di</strong> EduardoDe Filippo.Nel mezzo del cammin.Canti e canzonidall’inferno <strong>di</strong> Dante23 e 24 AprileTeatro <strong>di</strong> Rifre<strong>di</strong>Una rivisitazione modernadell’Infreno dantesco, curata,realizzata e <strong>di</strong>retta da AngeloSavelli e interpretata daCarlo Monni, insieme a NicolaPecci, Andrea Bruno Savelli,Massimo Grigò, MarziaRisaliti.Amore e psiche. Lafavola dell’asino d’oroDal 14 al 19 AprileTeatro della Pergola“L’Asino d’oro” è uno dei duegran<strong>di</strong> romanzi “moderni”dell’antichità romana (e nonsolo) insieme al “Satyricon”<strong>di</strong> Petronio, e non a caso,dopo aver affrontato loscorso anno il Satyricon, orami impegno nella messa inscena dell’Asino d’oro (conosciutoanche col titolo <strong>di</strong> Metamorfosi).E così come per ilSatyricon mi ero concentratosull’episo<strong>di</strong>o della Cena <strong>di</strong>Trimalcione, per l’asino, nonho preso l’intero romanzoma la sua parte centrale,senz’altro la più bella, poeticae suggestiva, “la favola <strong>di</strong>Amore e Psiche”.Visite guidateArcheologia NarranteDal 15 Aprileal 14 GiugnoCentro <strong>di</strong> Restauro earcheo-antropologiaNell’ambito dell’iniziativa“Archeologia narrante” delMinistero dei Beni e delleAttività Culturali, dal 15 aprileal 15 giugno 2009 sarà possibileeffettuare visite guidateai laboratori del Centro <strong>di</strong>Restauro e <strong>di</strong> Archeo-antropologiadella Soprintendenzaper i Beni Archeologicidella Toscana. Le visite sisvolgeranno, su prenotazione,la mattina dei giorni lunedì,mercoledì e venerdì. Saràpossibile prenotare anchevisite pomeri<strong>di</strong>ane, limitatamenteal mese <strong>di</strong> maggio,per i giorni lunedì e mercoledì.I partecipanti potrannoapprendere le principali fasidelle attività svolte e osservaregli interventi in corso,inoltre, verranno illustrate lecaratteristiche degli apparecchie delle attrezzatureimpiegate. Le prenotazionipotranno essere effettuatedal lunedì al venerdì dalleore 10,00 alle ore 12,00ai seguenti numeri: Centro<strong>di</strong> Restauro 055.0949311o 055.0949336. Laboratorio<strong>di</strong> Archeo-antropologia055.253273


FIORENTINA. <strong>Il</strong> danese sta vivendo la sua quinta stagione (la più complicata) in maglia viola“Martino” è tornato. E ora pensa al futuroCristina GuerriMartin JorgensenHa fatto il suo rientro in campo dopo sei mesi <strong>di</strong> stop a causa <strong>di</strong> unvirus che, per <strong>di</strong>verso tempo, ha fatto <strong>di</strong>scutere (e preoccupare)Firenze. Ora, lasciato il peggio alle spalle, Jorgensen - che ha ilcontratto in scadenza – è concentrato sul suo rinnovo. “Sonoottimista, ma devo guardarmi intorno per non arrivare a giugno senzasapere dove giocare”. E da “grande” sogna <strong>di</strong> allenare i bambiniMartin Jorgensen, 35anni il prossimo 6ottobre, sta vivendola sua quinta stagionein maglia viola. Stagione che,senza dubbio - assieme alla prima- è quella più complicata. <strong>Il</strong> daneseè stato fuori dal campo perquasi sei mesi a causa <strong>di</strong> un virusprovocato dal morso <strong>di</strong> un insetto.“Non vengo da un periodosemplice. Per la prima volta sonorimasto tanti mesi senza calcio, èstata durissima, anche perché hodovuto fare <strong>di</strong>versi controlli – racconta-. Come stavo? Sempre abbastanzasereno, anche se a Firenzesono circolate un sacco <strong>di</strong> voci.Prima nessuno aveva il coraggio<strong>di</strong> <strong>di</strong>rmi cosa avevo, me l’hannodetto dopo, quando avevano capitoche tutto si sarebbe risolto.Comunque – continua - ho presoquel virus da un insetto, non soquando, certamente prima del ritiroa Castelrotto, una settimanao forse quin<strong>di</strong>ci giorni prima”. <strong>Il</strong>suo rientro nella partita <strong>di</strong> ritornocon l’Ajax, assieme a quello<strong>di</strong> Almiron - in una gara che, allafine, ha visto la Fiorentina usciredalla Coppa Uefa - è stato messosotto accusa dalla critica. Acquapassata, ormai. <strong>Il</strong> centrocampista,con tante esperienze in <strong>di</strong>fesa ein attacco, vive invece ora una situazione<strong>di</strong> stallo a causa del suocontratto in scadenza a giugno.<strong>Il</strong> ds Pantaleo Corvino ha dettoche l’accordo non si è trovato per50mila euro... “Se la cifra fossestata 50mila euro avrei già firmato– spiega “Martino” - <strong>di</strong>pendeda tutte e due le parti, io sono ottimista,anche se devo guardarmiintorno per non arrivare a giugnosenza sapere dove giocare. Speravo<strong>di</strong> chiudere il <strong>di</strong>scorso in pocotempo. Comunque non sono delusoo arrabbiato”. <strong>Il</strong> suo futuro,nel caso sfumasse il rinnovo conla società viola, è in Danimarca.“Mi tengo in contatto con BrianNielsen (<strong>di</strong>esse dell’Aarhus, ilsuo primo club da professionista,ndr), è un amico, ma prima<strong>di</strong> tutto vorrei evitare <strong>di</strong> giocarmigli ultimi anni cambiandosquadra. Si tratta <strong>di</strong> capire quantie quali passi si possa fare l’unoverso l’altro. In Italia? Solo allaJuve!” (ride, ndr). Una cosa è certa,quin<strong>di</strong>. Quando Martin appenderàle scarpette al chiodo vivràcon la sua famiglia in Danimarca,dove, probabilmente seguirà l’attività<strong>di</strong> famiglia. “Forse lavoreròcon la mia famiglia, i miei hannoun’agenzia <strong>di</strong> viaggio (trentacinquepullman) ad Aarhus – <strong>di</strong>ce- anche se vorrei restare semprevicino al mondo del calcio. Mipiacerebbe fare l’allenatore deibambini, non mi vedo come <strong>di</strong>rettoresportivo o team manager”.L’ipotesi <strong>di</strong> vederlo nelle vesti <strong>di</strong><strong>di</strong>rigente viola, infatti, era solouno scherzo tra lui, Corvino eMencucci. Se continuasse a giocarea calcio fino al 2010, Jorgensen,che ha praticamente giocatoin tutti i ruoli - tranne da portieree <strong>di</strong>fensore centrale - potrebbe <strong>di</strong>ventarel’unico calciatore danesead aver partecipato a tre mon<strong>di</strong>ali.Intanto, con la maglia viola cisono da conquistare i preliminari<strong>di</strong> Champions. Obiettivo <strong>di</strong>fficilema non impossibile, per Martin.“Quest’anno è mancata un po’ <strong>di</strong>convinzione ed esperienza. Scendevamoin campo con la mentalità<strong>di</strong> essere più forti degli altri, siacome singoli che come collettivo.Bisogna essere più umili. Per ilquarto posto – conclude - sonofiducioso, abbiamo reagito allacritica e lavorato per la squadra:dopo la partita con l’Inter ho vistola reazione che serviva”.CENTRO DI RIABILITAZIONE FISIOTERAPIADirettore Sanitario Prof. E. PiccoliSede: Via C. Franceschi Ferrucci 48 (FI)Tel. 055 6541049 fax. 055 6541085 e-mail: camessas@libero.itInformazioni - Prenotazioni: Lune<strong>di</strong> - Vener<strong>di</strong> ore 08,30 - 19,30LA PERIATRITE DELLA SPALLA La periatrite della spalla è una espressionegenerica <strong>di</strong> una sindrome dolorosa causata da una patologia periarticolare.Si <strong>di</strong>stinguono <strong>di</strong>verse sindromi: spalla dolorosa semplice (ten<strong>di</strong>nite del m.sovraspinoso o del capo lungo del m. bicipite brachiale), spalla dolorosa acuta(associata a borsite calcifica subacromiale), spalla bloccata o congelata(capsulite adesiva), sindrome da conflitto sotto-acromiale (rottura della cuffia deirotatori). E’ frequente sia in attività lavorative che sportive, per traumi efficienti,microtraumi ripetuti, sovraccarico funzionale notevole. Si manifesta clinicamentecon limitazione funzionale e dolore che si accentuano nei movimenti attivi epassivi. Generalmente il dolore è localizzato sulla faccia antero laterale dellaspalla con possibile irra<strong>di</strong>azione sulla faccia anteriore del braccio.<strong>Il</strong> trattamento all’inizio è conservativo associando terapia farmacologia per viagenerale e locale.Efficace è la terapia fisica strumentale (Ultrasuoni, Ionoforesi, Tens,Laserterapia, Tecarterapia). Per potenziare i risultati della terapia me<strong>di</strong>ca efisica è in<strong>di</strong>spensabile il trattamento riabilitativo per riattivare la motilitàarticolare compromessa specie nella spalla bloccata, per rinforzare i gruppimuscolari deficitari, con automotivazione del paziente per un migliorerecupero funzionale della spalla.PRESTAZIONI• Terapie strumentali:- ultrasuoni - ionoforesi -- idrogalvanoterapia -- elettroterapia antalgica - infrarossi -- elettrostimolazioni muscolari -- compex - magnetoterapia -- trazione vertebrale -• Tecar terapia• Laserterapia (a <strong>di</strong>o<strong>di</strong>-CO2)• Terapie manuali:massaggio - pompage - linfodrenaggio• Riabilitazione neuro-motoria efunzionale• Ginnastica vertebrale segmentarla• Ginnastica posturale• Visite Specialistiche:- Fisiatria - Ortope<strong>di</strong>a - Neurologia -- Oculistica - Dermatologia -- Me<strong>di</strong>cina dello Sport -935740


sportFUORI DAL CAMPO. Mutu & Gila? No, i veri protagonisti viola sono i supporterVita da tifosi (ogni maledetta domenica)Cristina GuerriNon sono solo Mutu & Co.i protagonisti della domenica.Perché, per 11 maglieviola che scendonoin campo, ci sono migliaia <strong>di</strong> tifosi asostenerle. E sono proprio loro, forse,i veri protagonisti. A cui <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong>ha deciso ora <strong>di</strong> dare spazio. Lorenzola partita la vede in maratona. “Comeva quest’anno? C’è un problema <strong>di</strong>modulo tattico, oltre che <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zionefisica – <strong>di</strong>ce - il centrocampo noncorre. Penso che sia <strong>di</strong>fficile raggiungereil quarto posto, anche se sonofiducioso. <strong>Il</strong> contratto <strong>di</strong> Jorgensen?Andrea ha l’abbonamento da 11 anni(“ma l’ultima stagione con Cecchi Gorinon l’ho fatto”), Paolo è un “aficionado”della Fiesole, Alessandro va allo sta<strong>di</strong>odal ‘75. E ora <strong>di</strong>cono la loroLe barriereda abbattereDipende quanto vuole, anche se perun anno glielo rinnoverei. Rimpiantiper Pazzini? No. sono sempre stato unsuo sostenitore, avevo anche la maglia,però oggettivamente non facevagol neanche a spingerlo. In futuro mipiacerebbe vedere la Fiorentina in unnuovo sta<strong>di</strong>o, non importa dove, bastache abbia 50.000 posti e sia coperto.La <strong>di</strong>rigenza viola? non si potrebbeaverne una migliore”. Andrea è abbonatoda 11 anni. “L’ultima stagionecon Cecchi Gori non l’ho fatto perchéero contro <strong>di</strong> lui – racconta - anche secompravo il biglietto. Prima andavoin curva, ora mi godo la tribuna. Questaè stata una stagione <strong>di</strong> alti e bassi;credo che non ce la faremo ad andarein Champions... spero <strong>di</strong> sbagliarmi,ma la penso così. Sono affezionato alFranchi, ma purtroppo è obsoleto. Losta<strong>di</strong>o nuovo va bene anche a Sesto,quello del Bayern Monaco è fuori dalcentro della città. Rimpiangere Pazzini?Troppo facile, ora”. Paolo ha l’abbonamentoda ben 7 anni in Fiesole.Si definisce un po’ un cane sciolto,non facendo parte <strong>di</strong> nessun gruppoorganizzato. “I Della Valle hannoinvestito molto, soprattutto su duegiocatori, Vargas e Gilar<strong>di</strong>no. Uno, i’Gila, li ha ripagati, l’altro ancora deveesplodere. L’anno prossimo – chiosa- manderei via parecchi giocatori perstare tra le prime quattro-cinque delcampionato. Chi vorrei? Ivanovic eDiego, anche se sogno Messi. Jorgensenva premiato con il rinnovo, èun giocatore <strong>di</strong> cuore che si è anche inruoli non suoi quando ce n’era bisogno.<strong>Il</strong> Pazzo? È’ uno dei migliori attaccantiitaliani, anche se l’ho semprecriticato”. Alessandro va allo sta<strong>di</strong>odal ‘75. “E’ un’annata al <strong>di</strong> sotto delleaspettative, con tutti i giocatori chesono arrivati in estate – commenta -che cambiamenti farei? La Fiorentina<strong>di</strong> Giovanni Carta39Chissà se Firenze avrà mai uno sta<strong>di</strong>onuovo. Nell’attesa - a <strong>di</strong>re il vero spettatori dal campo <strong>di</strong> gioco. Comemento delle barriere che separano glineanche tanto trepidante - <strong>di</strong> saperlo,pensiamo a cosa abbiamo a <strong>di</strong>spo-partire dall’ex-hooligana Inghilterra,si vede già in molti sta<strong>di</strong> europei, asizione adesso. Lo sta<strong>di</strong>o comunale e come si dovrebbe vedere - salvooggi intitolato ad Artemio Franchi, imprevisti - allo sta<strong>di</strong>o Olimpico <strong>di</strong>progettato da Pier Luigi Nervi nel Roma in occasione della prossima1929, fu costruito tra il 1930 e il 1932. finale <strong>di</strong> Champions League. SenzaA conferma dei corsi e ricorsi storici, per forza scadere nella retorica, sonoallora si <strong>di</strong>scuteva sulla localizzazione:alle Cascine o alle Cure? Alla sport. A cominciare dal basso, daitante le barriere da abbattere nellofine si optò per la capiente area della campi <strong>di</strong> periferia, dalle miria<strong>di</strong> <strong>di</strong>Piazza d’Armi, de<strong>di</strong>cata a Marte, <strong>di</strong>o società sportive che stanno assumendosempre più un ruolo fondamenta-della guerra. C’era anche la pista <strong>di</strong>atletica, sacrificata nel 1990 quando le come nuovi centri <strong>di</strong> aggregazionelo sta<strong>di</strong>o fu ritoccato per ospitare sociale e palestre <strong>di</strong> vita per bambinie adolescenti. E’ in queste realtàquattro gare dei campionati del mondo.Da allora nessun altro intervento,nel rispetto della sacralità del mo-<strong>di</strong>ffondere valori <strong>di</strong> solidarietà, <strong>di</strong>che va fatto lo sforzo maggiore pernumento nazionale, se si escludono onestà e correttezza, <strong>di</strong> fair-play, <strong>di</strong>quelli, esterni, imposti dal decreto sportività. Perché non serve applau<strong>di</strong>reil “terzo tempo” dei campionianti-violenza del 2007: i tornelli e larecinzione metallica <strong>di</strong> pre-filtraggio,orrendo scempio “regalato” alla campioni crescono sull’onda dellasul tappeto rosso se i nostri giovanigià tartassata popolazione residente. competitività esasperata e sulla spinta<strong>di</strong> genitori-ultrà al <strong>di</strong> là della reteGuardando al futuro, è desiderabileuna manovra al contrario: l’abbatti-che circonda il campo <strong>di</strong> gioco.avrebbe bisogno <strong>di</strong> una persona <strong>di</strong>immagine, a livello <strong>di</strong>rigenziale, checi metta la faccia, tipo Antognoni. Losta<strong>di</strong>o? <strong>Il</strong> Franchi è antico, è stato costruitodurante il periodo fascista, sarebbeda rimodernare. Sennò megliocostruirne uno nuovo”.iscrizioni annoeducativo 2009 - 2010Nido d’infanzia 6 mesi / 3 anniCentro per la culturaDell’infanziaviale a.volta, 72 - via g.cavalcanti, 4 firenze<strong>Il</strong> nido d’infanzia Barbapapà accoglie bambini/e da 6 mesi a 3anni <strong>di</strong> età. L’ambiente, completamente ristrutturato con materiali,arre<strong>di</strong> e pitture ecocompatibili, è aperto dal lunedì al venerdìdalle ore 7.30 alle ore 18.30 (è possibile, su richiesta, prolungarel’orario fino alle 19.00) e il sabato dalle 09.00 alle 13.00. Gli ambientisono ampi e luminosi e si affacciano su un grande giar<strong>di</strong>noe una corte interna. L’asilo organizza laboratori, atelier e incon-tri a tema sull’infanziaacon la partecipazione <strong>di</strong> professionisti al-tamente qualificati. Sono inoltre previsti pomeriggi <strong>di</strong> gioco perbambini più gran<strong>di</strong>. La cucina interna prepara quoti<strong>di</strong>anamenteil pranzo e le merende per i bambini con alimenti <strong>di</strong> origine biologica.L’asilo si avvale della presenza costante <strong>di</strong> un pe<strong>di</strong>atraaed unopsicologo <strong>di</strong> riferimento. Le iscrizioni sono aperte tutto l’anno.La struttura rimane aperta anche nei mesi <strong>di</strong> luglio e agosto, conla possibilità <strong>di</strong> frequenza settimanale.per informazioni055.5535688 - 346.6608231www.asilobarbapapa.itinfo@asilobarbapapa.it


40 Aprile 2009sportVIAGGIO NEL PALLONE. Ottava tappa del tour de <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong> tra i club sportivi <strong>di</strong> casa nostraCattolica Virtus, la maglia che non ti scor<strong>di</strong>Lorenzo MossaniNel 1957 Don Mario AlbertoLupori fondò una delle piùgloriose società sportived’Italia: la San MicheleCattolica Virtus. In breve tempo, la polisportiva<strong>di</strong>venne un importante centro<strong>di</strong> aggregazione per migliaia <strong>di</strong> giovani.Negli ultimi anni la San Michele, oggiguidata da don Massimiliano Gabbricci,ha anche curato la formazione religiosadei ragazzi impegnati nel gioco delcalcio e delle ragazze della pallavolofemminile. Ma è soprattutto nel calcioche la Cattolica Virtus è sempre statauna delle maggiori “sforna talenti” incittà, riuscendo a vincere titoli nazionalie regionali: l’ultimo in or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> tempola Coppa Toscana categoria Allievi nellapassata stagione, in finale contro lo SportingArno. Ma le coppe in bacheca nonsono il solo vanto della società. <strong>Il</strong> sognoè quello <strong>di</strong> regalare al calcio professionisticogiovani stelle. Non è sempre statasolo utopia. Alcuni esempi? <strong>Il</strong> campionedel mondo 1982 Paolo Rossi e il nazionaleAndrea Barzagli. Tutt’oggi, a ognipartita <strong>di</strong>sputata in casa sono presenti osservatori<strong>di</strong> tutte le “big” d’Italia. I “senatori”della gloriosa società fiorentinaammettono, infatti, che negli ultimi <strong>di</strong>ecianni il livello del calcio giovanile madein Italy, soprattutto da un punto <strong>di</strong> vistatecnico, si è abbassato, rendendo moltopiù <strong>di</strong>fficile un ricambio generazionale.Altra <strong>di</strong>fferenza con gli anni ’80 e i primissimianni ’90 è semplice: c’è moltoIn campo con la Cattolica Virtuspiù abbandono in età giovanile <strong>di</strong> allieviche non hanno nel calcio un futuro remunerativo.E’ proprio per questo chela San Michele Cattolica Virtus cerca,oltre che far crescere i propri atleti da unpunto <strong>di</strong> vista educativo e spirituale, <strong>di</strong>selezionare i ragazzi che possano avereuna prospettiva, soprattutto dalla SecondaDivisione fino alla Serie A. Ormaiin Serie D o in Eccellenza gli stipen<strong>di</strong>dei calciatori non sono tali da permettereuna sopravvivenza in una societàsempre più ai margini della povertà.Senza offrire illusioni o posti <strong>di</strong> lavoro,la Cattolica ha come obiettivo i primiposti dagli Esor<strong>di</strong>enti fino agli Juniores,grazie all’ausilio del ds Marco Marchi e<strong>di</strong> esperti <strong>di</strong>rigenti che forniscono ai propritecnici, tutti qualificati, un organico<strong>di</strong> prima scelta. Un altro vanto per tuttele persone che sono vicine all’ambientedella San Michele è che la prima squadraè composta da ragazzi e da uominiche indossano da sempre, o quasi, la magliagiallorossa, maglia che per qualsiasigiocatore è un ricordo indelebile.L’INTERVISTA. Parla il <strong>di</strong>rettore sportivo Piccar<strong>di</strong>Canottieri Firenze,75 anni <strong>di</strong> successiArno d’argento risplendeL’ il firmamento. E’ propriocosì, perché solo <strong>di</strong> stelle - nelcaso della Canottieri ComunaliFirenze - si può parlare. Tantisuccessi e molte ambizioni ancheper il futuro. <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong> ha chiestoal <strong>di</strong>rettore sportivo AlessandroPiccar<strong>di</strong> quali sono i segreti<strong>di</strong> così tanti successi.Senza considerare l’olimpionicaStefania Cicali, prodotto delvostro vivaio, quali sono stati irisultati della vostra stagioneagonistica?Direi che è andata sopra ogniaspettativa. La nostra società hachiuso infatti il 2008 con un verdettoufficiale <strong>di</strong> grande prestigio:siamo stati la terza società italiana<strong>di</strong> canoa. Nella classifica finalela società biancorossa è precedutasolo dall’Idroscalo Club con12513,5 punti e, <strong>di</strong> pochissimo,dalla Canoa San Giorgio con9854, contro i nostri 9533,8.Dopo un 2008 così avete già iniziatoil 2009 conquistando titolisu titoli. Quali sono gli obiettivipiù importanti?Nella canoa olimpica allenata daMarco Guazzini abbiamo gran<strong>di</strong>ambizioni con Susanna Cicali,sorellina <strong>di</strong> Stefania, che a ritmo<strong>di</strong> pagaiate sta ripercorrendo isuccessi avuti dalla sorella. Nelmese <strong>di</strong> luglio sarà sempre impegnatacon la Nazionale nellacategoria Juniores. La speranza è<strong>di</strong> riuscire a portare qualche piazzamentoimportante agli Europeie ai Mon<strong>di</strong>ali.Mentre nelle altre <strong>di</strong>scipline?Nella canoa fluviale allenata daNiccolò Pandolfini abbiamo inpartenza <strong>di</strong>verse certezze: i fratelliFianchisti nel K1, RicardoTonini nel C1, tutti categoria Senior,e tanti giovani che stannocrescendo e cercando <strong>di</strong> raggiungereil livello dei nostri atleti piùforti. Nella canoa polo, allenatada Massimiliano Sizzi, cerchiamo<strong>di</strong> puntare ai play-off, abbiamolavorato molto in questi mesiper allestire una formazione chepossa raggiungere i vertici dellaclassifica, iscrivendo inoltre altretre formazioni ai campionati <strong>di</strong>Serie B, Under 21 e Juniores allenateda Massimo Chiti. Anchein questa <strong>di</strong>sciplina siamo sicuramenteuna solida realtà.Capitolo a parte sono il dragonboat,la canoa polinesiana eil po<strong>di</strong>smo, altre attività svoltedalla Canottieri Comunali...Nel dragonboat siamo ormai unpunto <strong>di</strong> riferimento in Europa,tanto che in Francia hanno chiestoil nostro aiuto per importarequesta <strong>di</strong>sciplina come in altrecittà italiane. La canoa polinesianae il po<strong>di</strong>smo sono portati avanticon entusiasmo dai nostri socie sono un vanto per una societàcon sempre più energia e voglia<strong>di</strong> fare.Quest’anno festeggiate i settantacinqueanni dalla vostranascita, quali saranno le iniziative?Inutile elencarle tutte, siamorientrati nel pre-ingresso dellesocietà centenarie e stiamo organizzandogare e manifestazioniper tutte le categorie. Vogliamoonorare questa stagione nel miglioredei mo<strong>di</strong>, non lasciandoniente al caso./L.M.


sport 41CICLISMO. L’e<strong>di</strong>zione speciale della gara toccherà anche FirenzeCento anni <strong>di</strong> Giro: un secolo in rosaPer celebrarel’anniversariosaranno ricordatii campioni che nehanno scritto lastoria: la 13esimatappa de<strong>di</strong>cataa Gino BartaliIvana Vita<strong>Il</strong> Giro d’Italia compie 100anni. <strong>Il</strong> 9 maggio, la corsa rosaripartirà dal Lido <strong>di</strong> Veneziamarcando le strade italianeper un totale <strong>di</strong> 3.395,5 chilometri.Un giro che si annuncia scoppiettanteper la presenza <strong>di</strong> molti“big” del ciclismo: oltre al giovanemadrileno, vincitore del giro 2008,Alberto Contador, le collaudate starSastre, Evans e Menchov tra glistranieri e Garzelli, Simoni, Cunego,Di Luca, Basso e Petacchi tragli italiani. Anche se la grande stelladel centenario pare essere LanceArmstrong, che correrà al Giro perla prima volta nella sua carriera allaricerca <strong>di</strong> conferme dopo il rientronel mondo delle competizioni. Untracciato adatto a tutti e quin<strong>di</strong> impreve<strong>di</strong>bile,che sarà il palcoscenicoideale per un’e<strong>di</strong>zione spettacolare:le Alpi arrivano dopo soli quattrogiorni, uno sconfinamento in Austriae uno in Francia e la conclusione del31 maggio a Roma avverrà con unacrono in<strong>di</strong>viduale. Per celebrare ilCentenario, il Giro d’Italia 2009ricorderà i gran<strong>di</strong> campioni che nehanno scritto i capitoli più belli: la13esima tappa, 150 chilometri traLido <strong>di</strong> Camaiore e Firenze, sarà de<strong>di</strong>cataa Gino Bartali, il campione <strong>di</strong>Ponte a Ema che ha segnato la storiadel nostro paese dalla fine degli anni‘30 ai primi anni ‘50. Lambirà tuttele città fondatrici del 1909, avrà uninno ine<strong>di</strong>to e un logo speciale de<strong>di</strong>catoai 100 anni. In più una magliarosa rivisitata eccezionalmente daDolce & Gabbana e una mascotteparticolare, Girbecco lo Stambecco,animale simbolo <strong>di</strong> caparbietà,forza e onestà, doti che servirannoai protagonisti della corsa più amatadagli italiani. La città <strong>di</strong> Firenze correcon il fiorentino Leonardo Scarsellie Dario David Cioni, nato in Inghilterrama residente sulle colline<strong>di</strong> Montelupo Fiorentino, entrambicorridori della neoformazione italoucrainadella Isd, che vanta comeconsulente tecnico e d’immagine ilcampione Mario Cipollini. Questae<strong>di</strong>zione, che raccoglie l’esperienza<strong>di</strong> un secolo in rosa, vuole essereall’insegna <strong>di</strong> un ciclismo che promuovai valori <strong>di</strong> eticità e qualità nelrispetto della tra<strong>di</strong>zione, ma che allostesso tempo sia attuale e guar<strong>di</strong> alfuturo della <strong>di</strong>sciplina. Nel 1909 ilvincitore fu Luigi Ganna: chi saràquello del 2009?IL PERSONAGGIO. L’atleta alla sua sesta partecipazioneScarselli guida i fiorentinialla conquista della corsaLeonardo Scarselliorrerà al Giro d’Italia per la se-volta il fiorentino LeonardoCstaScarselli, classe 1975, professionistadal 2000: abbiamo chiesto a lui cosasignifichi prendere parte alla corsa atappe più amata dagli appassionati delciclismo.Debutto della Isd al giro: come si trovanella sua nuova squadra?Bene, è una squadra piccola, appenanata, ma ben organizzata e con tantavoglia <strong>di</strong> crescere.Cosa significa per un corridore prendereparte al Giro d’Italia?<strong>Il</strong> Giro, per un italiano, è la manifestazionepiù importante dell’anno, richiamatanta gente. Ci sono altre corsebelle come la Milano–Sanremo, il Giro<strong>di</strong> Lombar<strong>di</strong>a, ma non hanno lo stessofascino. La gente associa il ciclismo alGiro d’Italia.La tappa fiorentina sarà de<strong>di</strong>cata aGino Bartali: come la vive?Noi toscani abbiamo avuto la fortuna<strong>di</strong> ammirare un ciclista eccellente che èil simbolo stesso <strong>di</strong> questo sport. Nonpossiamo che esserne fieri. Peccato chesi tratti <strong>di</strong> una tappa tutta in pianura,quin<strong>di</strong> si prospetta un arrivo in volata.Fosse stata una tappa interme<strong>di</strong>a si potevaaspirare a qualcosa <strong>di</strong> <strong>di</strong>verso. Iocercherò <strong>di</strong> affiancare la mia squadraaffinché si possa arrivare a una vittoria.Mario Cipollini è il consulente tecnicoe d’immagine della Isd: unagaranzia?Mario è un gran<strong>di</strong>ssimo campione, conlui ovunque vai trovi le porte aperte. E’un onore averlo come uomo immaginee come presenza all’interno della squadra.E’ molto importante perché anchese la nostra è una squadra piccola, lui hacreduto in un progetto che ha ambizioniben più ampie.C’è qualcosa che deve cambiare nelmondo del ciclismo?Al contrario <strong>di</strong> quanto si <strong>di</strong>ce, nel ciclismoè già cambiato tanto, solo cheè uno sport popolare che ha meno aiutieconomici e politici <strong>di</strong> altri ed è statofin troppo facile prenderlo <strong>di</strong> mira. Finoal 1995 sembrava uno sport pulito, poisiamo stati noi ciclisti a chiedere maggioricontrolli e lì è scoppiata una bomba.Certo, è vero che abbiamo sbagliatotanto in questi anni ed è giusto che chisbaglia sia punito, ma si è arrivati a unasituazione paradossale. Adesso abbiamola reperibilità a casa 24 ore su 24,neanche i carcerati, e se salti tre controllipren<strong>di</strong> una squalifica. Comunquemolto è stato fatto e, se oggi avessi unfiglio, non avrei alcun problema a farlocorrere in bici./I.V.Oggi invece questagrave malattia puòessere combattuta ead<strong>di</strong>rittura prevenirla.Questa malattia colpiscesia le persone in eta’avanzata che personerelativamente giovani.Si osserva anche inpersone che hannouna estrema cura deidenti e li pulisconoquoti<strong>di</strong>anamente.<strong>Il</strong> sanguinamento deidenti, gonfiore delle gengive, arrossamento, sensibilita’al caldo e al freddo sono campanelli <strong>di</strong> allarme e sidovrebbe imme<strong>di</strong>atamente chiedere un appuntamentocon un dentista parodontologo per valutare la gravita’<strong>di</strong> questa patologia se si vuole evitare il progre<strong>di</strong>re dellamalattia e conseguente caduta dei denti.<strong>Il</strong> paradontologo ha molte armi a <strong>di</strong>sposizione percombatterla.La visita consiste in un sondaggio delle tasche eseguitacon una sonda apposita, <strong>di</strong> una panoramica dellabocca per valutare lo stato dell’osso e la per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong>attacco.La visita deve essere accurata e dopo <strong>di</strong> che stu<strong>di</strong>atauna terapia personalizzata.C’ERA UNA VOLTA LA PIORREAC’ERA UNA VOLTA LA PIORREA, E LA GENTESI ARRENDEVA ALL’INEVITABILE: LA PERDITA DEI DENTI!La terapia non può e non deve essere limitata allasemplice detartrasi, che al momento può dare sollievo,ma può reci<strong>di</strong>vare dopo 3-4 settimane in quanto non siè scoperto la causa reale deve essere impostato unpiano <strong>di</strong> trattamento preciso:Dopo la detartrasi va effettuato un test batteriologico oal DNA a seconda dei casi, per in<strong>di</strong>viduare i batteripresenti nelle tasche parodontali ed in caso positivoeffettuare una terapia sistemica e locale con antibiotici.Alle persone che non tollerano gli antibiotici, osono contrari ad essi la Dr.sssa Daniela Soaveeffettua una TERAPIA OMEOPATICA APPOSITAALTRETTANTO EFFICACE.In aggiunta va eseguita la levigatura dei dentiper asportare la placca sottogengivale e quando siritiene necessario fare delle applicazioni LASER perdecontaminare e biostimolare i siti infetti in manieracompletamente indolore.La TERAPIA LASER è un’arma molto potentecontro la PIORREA, ed oggi viene usato <strong>di</strong> routinenello stu<strong>di</strong>o della dr.ssa Daniela Soave ed è moltoefficace.Con questo protocollo si ottengono risultati duraturi, e<strong>di</strong>n molti casi anche la remissione totale della malattia.Va ricordato però che la malattia è sempre in agguatoe vanno poi eseguiti controlli perio<strong>di</strong>ci per evitare lereci<strong>di</strong>ve.LA EX REGINADELL'ARABIASAUDITA PRIMA®la famosa tecnica odontoiatricainglese NON CHIRURGICA control'invecchiamento del voltoANCHE CHI PORTA LA DENTIERA PUO'®PORTARE L’ORALIFTRISULTATI:riduzione delle rughe • riduzione delle borse sotto gliocchi • zigomi prominenti • rassodamento dei muscolifacciali • miglioramento della postura • chiusura dei pori• occhi luminosi e vivaci • miglioramento del colloLa dr.ssa Daniela Soave sarà <strong>di</strong>sponibile a fornire tutte le®informazioni riguardanti ORALIFT previo richiesta <strong>di</strong> unAPPUNTAMENTO GRATUITO E SENZA NESSUN IMPEGNOLA REGINA DELL'ARABIASAUDITA DOPOUN ANNO DITRATTAMENTOPER ULTERIORI INFORMAZIONI DAL LUNEDI AL VENERDI:tel. 055 7321144 e-mail: daniela.soave1@tele2.it, daniela.soave1@gmail.com970879Stu<strong>di</strong>o Odontoiatrico Dr.ssa Daniela Soave - Via de’ Tommasi, 4 Firenze


42 Aprile 2009lettereInviaci le tue lettere aredazione@ilreporter.itLettere e segnalazioni:tutto su www.ilreporter.itLettere, segnalazioni, proposte, ma ancheveri e propri articoli scritti dai lettori.Tutto questo ed altro ancora sul portalewww.ilreporter.it. Tutte le lettere che nontrovano spazio in queste pagine sarannopubblicate sul sito. E poi spazio aicommenti e alle vostre opinioniQUEI PASSAGGIPEDONALI MAI APERTIIo abito a Rovezzano, un quartiere <strong>di</strong> FirenzeSud, e vi scrivo per segnalare un malfunzionamentodella via pedonale sul viale GeneraleDalla Chiesa (se <strong>di</strong> malfunzionamentosi può parlare). Sul lato destro della palestraVirgin e su quello sinistro del ristorante Otelci sono due bellissimi passaggi pedonali contanto <strong>di</strong> accesso per gli invali<strong>di</strong> (premetto cheio sono invalido) per arrivare al parco lungol’Arno. Peccato che sono chiusi. Costruiti circa4 anni fa non sono mai stati aperti (il presidentedel quartiere mi ha fatto sapere chepossono venire aperti solo durante le gare<strong>di</strong> pesca!!!). Chi vuole andare al parco lungol’Arno deve fare un giro molto più lungo (nelmio caso devo prendere l’auto). Sarebbe auspicabileche visti i sol<strong>di</strong> spesi per le opere, lestesse fossero fruibili <strong>di</strong> giorno a tutti gli abitantidel quartiere. Ringrazio per l’attenzionesperando in un eco alla mia richiesta.Cor<strong>di</strong>ali saluti,Vanni MilliTAVOLINI E DIRITTIRicominciamo con i tavolini per via BorgoSan Lorenzo e a noi abitanti sta anche benese però saranno salvaguardati i nostri <strong>di</strong>rittie cioè:1) che la sera si possa entrare con la macchinaper caricare e scaricare come stabilitodalle leggi del comune e confermato dal cartelloall’inizio della strada.2) I tavolini siano messi a debita <strong>di</strong>stanza pernon ostacolare in alcun momento il passaggio<strong>di</strong> mezzi <strong>di</strong> soccorso.3) I ristoranti rispettino gli orari <strong>di</strong> chiusura escoraggino gli schiamazzi notturni considerandoche nella strada ci sono molti abitantinon solo turisti che si vogliono <strong>di</strong>vertireLettera firmataQUANDO ATTRAVERSARE LA STRADADIVENTA UN PROBLEMAGentile Direttore,noi <strong>di</strong> via <strong>di</strong> Scan<strong>di</strong>cci, da anni, abbiamosegnalato un gravissimo problema riguardantel’attraversamento pedonale, <strong>di</strong> frontealla croce lignea della chiesa <strong>di</strong> San Paoloa Soffiano. In sostanza in questo punto siè costretti a stare in equilibrio in circa cm.40 <strong>di</strong> spazio su una sorta <strong>di</strong> marciapie<strong>di</strong>no(che non può essere chiamato tale), tra bused auto che sfrecciano (immaginate i motociclisti)in spregio della incolumità e dellavita altrui. Abbiamo coinvolto: l’URP-Quartere4 (Limonaia)- Dott. Giuseppe D’Eugenio,il Comando Vigili Urbani-P.M. Isolotto-Legnaia,Città Sicura con Conferma RegistrazioneCaso Utenti (conclamata ed accertataestrema pericolosità incolumità utenza),caso estremamente pericoloso a cui è statoattribuito il numero 080403-1051-31877-09,la Nazione <strong>di</strong> Firenze, presa d’atto per la presain carico dalla SAS (Società- Comune <strong>di</strong>Firenze per la Gestione Integrata dei servizi<strong>di</strong> Mobilità Urbana..). Chiedevamo un parapettobianco/rosso per mettere in sicurezzaalmeno i bambini. Ci si è limitati solo ad unaripennellatura deludente...e ancor peggio!Siamo stanchi <strong>di</strong> avere paura nell’attesa <strong>di</strong>attraversare la strada, appoggiati al muro,stringendo i nostri bambini mentre le autoci sfiorano sempre più veloci, incuranti dellanostra <strong>di</strong>fficoltà, da gente priva <strong>di</strong> sensocivico! Siamo stanchi <strong>di</strong> doverci affidare allafortuna ogni volta che si percorre quel pericolosissimomarciapiede (se così può definirsi),costretti a mettere i pie<strong>di</strong> sull’asfalto, colrischio <strong>di</strong> essere urtati da auto guidate a granvelocità senza il minimo rispetto per i pedoni.Mettono, talvolta, gli autovelox in puntimeno pericolosi del nostro, argomentandol’incidenza degli infortuni... ma allora dov’èandata a finire la prevenzione?!.<strong>Il</strong> 18.02.2009è stato depositato, all’Ufficio-Comando VigiliUrbani N.O.T.-Isolotto-Legnaia-Quartiere 4,l’insieme della richiesta <strong>di</strong> installazione autoveloxcon gli Allegati delle firme dei citta<strong>di</strong>ni,stanchi <strong>di</strong> questo lassismo a spregio dei citta<strong>di</strong>niche pagano profumatamente le tasse afronte <strong>di</strong> un menefreghismo che ci spinge aricorrere al Vostro risaputo e civico interessamentoper il buon funzionamento del nostroquartiere. Ancor prima, ossia il 03.02.2009, èstata depositata altrettanta richiesta, in abbinamentoalla installazione autovelox, anchedella ringhiera protettiva bianco/rossa. Cirispondono che ci passa il 118, ma il 118 neè <strong>di</strong>spensato proprio perché è la tutela delcitta<strong>di</strong>no e che tutto si può fare, basta mettercii dovuti cartelli <strong>di</strong> preavviso stradali!!..Sono ormai tre anni <strong>di</strong> lotta contro un muro<strong>di</strong> gomma che non ci saremmo mai aspettatida una Firenze che tuttavia amiamo e che citeniamo stretta al cuore! Fate qualcosa! Grazieinfinite.ANCORA A PROPOSITODELLA CARTA FATASul numero <strong>di</strong> marzo, <strong>Reporter</strong> riporta la rispostaquasi seccata dell’Ataf a propositodell’abolizione della Carta Fata. La riduzione,<strong>di</strong>ce l’Ataf “si basava sull’equazione del tuttoipotetica e demagogica: anziano uguale povero”.Rispondo che il fatto <strong>di</strong> essere anzianogiustifica <strong>di</strong> per se un trattamento preferenziale.Esempio: musei, cinema ed altro. Nelcaso Ataf, si deve in primis considerare cheun ultra 75enne non si <strong>di</strong>verte a fare <strong>di</strong>versecorse al giorno e quin<strong>di</strong> usa l’autobus per lostretto necessario. C’è un abbonamento studenti(per giovani) favorito (e studente nonvuol <strong>di</strong>re povero) quin<strong>di</strong> ci poteva essere erimanere un abbonamento favorito per ivecchi. Nel mio caso ho usato FATA sino almese <strong>di</strong> novembre 2008 e quin<strong>di</strong> per tantianni. Ora che ne ho 84 FATA non c’è più e lacarta Mago è sparita sul nascere : è toccata achi è arrivato prima. Pagare l’abbonamentoor<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> 350 euro per fare da 10 o se vabene 15 corse al mese solo per la como<strong>di</strong>tà<strong>di</strong> non obliterare il biglietto è uno spreco ancheper i non poveri. Quin<strong>di</strong> per me l’Ataf hatorto marcio.Lettera firmata“LE MIE IDEE PER LE CASCINE”Credo <strong>di</strong> non scoprire niente <strong>di</strong>cendo che LeCascine sono qualcosa <strong>di</strong> impagabile per Firenzee che se non ci fossero bisognerebbeinventarle, un po’ come Central Park per NewYork. E allora, se così è, perché non migliorarnela fruibilità per tutte le categorie <strong>di</strong> frequentatori:pedoni con e senza cani, mammee nonni con carrozzine, po<strong>di</strong>sti, pattinatori eciclisti? Per esempio, si potrebbero identificarespecifiche piste ciclabili (e pattinabili), inparticolare sui viali Washington, dell’In<strong>di</strong>ano,del Pegaso e dell’Aeronautica, migliorandola convivenza fra i predetti ed eliminando, oquantomeno minimizzando, <strong>di</strong>scussioni suirispettivi <strong>di</strong>ritti (non ho citato il viale Lincolnin quanto è talmente largo da ospitare agevolmentetutti e, data la presenza del mercatoil martedì, non sarebbe probabilmentepratico <strong>di</strong>pingere del rosso-pistaciclabile unasua parte). Ci sarebbero anche altri aspetti daesaminare, come ad esempio l’utilizzo dellapasserella dell’Isolotto da parte delle moto,ma non voglio abusare dell’ospitalità e mifermo qui, sperando <strong>di</strong> riuscire a sollevareun po’ d’interesse da parte dei settori competentidell’amministrazione (a proposito, virisulta che esista un in<strong>di</strong>rizzo e-mail <strong>di</strong> quest’ultimaalla quale il citta<strong>di</strong>no possa fare segnalazioni<strong>di</strong>rette?).Grazie dell’attenzione e complimenti per larubrica.CIMITERO DI BROZZI,IL “CRATERE” NEL PARCHEGGIOGentile Redazione,per ragioni non <strong>di</strong>fficili da immaginare mireco spesso al cimitero <strong>di</strong> Brozzi, in via <strong>di</strong> SanMartino a Brozzi. Lascio abitualmente l’autoall’interno del grande parcheggio posto proprio<strong>di</strong> fronte all’ingresso del cimitero, perLa Fluoroprofilassi è la somministrazione <strong>di</strong> fluoroper la prevenzione della carie, è una meto<strong>di</strong>casicura e <strong>di</strong> indubbia utilità, come <strong>di</strong>mostrato damolti stu<strong>di</strong> scientifici. Tuttavia, poiché risulti realmenteefficace è necessario che l'utilizzo iniziquanto più precocemente possibile e siacostante nel tempo.Le dosi e le meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> assunzione del fluoro (maiprendere il fluoro con il latte, molto meglio con l'acqua)devono essere in<strong>di</strong>cate al genitore dal pe<strong>di</strong>atrain modo che possa essere controllata la quantitàrealmente assunta dal fanciullo ed evitare sovradosaggiche, se protratti per lunghi perio<strong>di</strong>, possonoessere causa <strong>di</strong> segni bianchi sui denti (fluorosi).<strong>Il</strong> fluoro esplica la sua azione integrandosi nellastruttura dei denti durante la loro formazione all'internodelle ossa mascellari, rendendoli maggiormenteresistenti alla azione della carie. Dalla nascitafino ai 3 anni <strong>di</strong> età è in<strong>di</strong>cata la somministrazionequoti<strong>di</strong>ana <strong>di</strong> compresse o gocce in concentrazioniche dovranno aumentare parallelamentealla crescita del bambino: sarà l'unica fonteCOS E LA FLUOROPROFILASSI?aggiuntiva <strong>di</strong> fluoro ed è sconsigliato utilizzaredentifrici che ne contengano onde evitare l'eventualefluorosi.Da questo momento in poi, fino ai 6 anni, il genitorepuò iniziare ad utilizzare 2 volte al giorno undentifricio specifico, a basso contenuto <strong>di</strong>fluoro per poi passare dopo i 6 anni ad usare ildentifricio per adulti a maggiore concentrazione<strong>di</strong> fluoro, quale unica fonte dell'elemento. Neicasi in cui vi siano elementi dentari, sia <strong>di</strong> fanciulliche <strong>di</strong> adulti, con problemi <strong>di</strong> mineralizzazione ocon sintomi <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sposizione cariogena , saràmolto utile eseguire perio<strong>di</strong>che applicazioni topiche<strong>di</strong> gel al fluoro, specialmente dopo le sedute <strong>di</strong>igiene orale.E' opinione abbastanza <strong>di</strong>ffusa che la "pulizia deidenti" (detartrasi) possa arrecare danni allestrutture dentali, ma non è assolutamente vero.Questo può accadere se non si usano strumentiadeguati e se l'operatore non è sufficientementecompetente.Nello stu<strong>di</strong>o del Dr. Dolci si eseguono tutti i tipi <strong>di</strong>cure dentali, conservative e protesiche, con particolareattenzione alla nuova meto<strong>di</strong>ca VALPLASTR, all'IMPLANTOLOGIA, agli elementi protesici inCERAMICA INTEGRALE e in ZIRCONIO, privi <strong>di</strong>metallo e particolarmente adatti per i settori anterioridella bocca, nonché ai trattamenti delle<strong>di</strong>sfunzioni delle articolazioni man<strong>di</strong>bolari con l'utilizzodei BITE.TUTTI I PAZIENTI CHE TELEFONERANNOPER UN APPUNTAMENTO RICEVERANNOIN OMAGGIO GLI STRUMENTI NECESSARIPER L’IGIENE ORALE QUOTIDIANA ED UNASPECIALE TESSERA FEDELTÀ CHECONSENTIRÀ DI OTTENERE SEDUTE DIIGIENE ORALE E CURE ODONTOIATRICHECOMPLETAMENTE GRATUITE...UN MOTIVO IN PIÙ PER CONTINUAREA SORRIDERE CON NOI!FINANZIAMENTI A TASSO ZERO FINO A48 MESI SU TUTTI GLI ALTRI INTERVENTIRIPARAZIONI PROTESICHE IN GIORNATAPresentando il coupon sconto del 30%sui servizi in offerta per i lettori deDr. Daniele Dolci - ODONTOIATRA - Via Salento 21 (FI) - tel. 055 7878109Zona <strong>Il</strong> Cavalaccio Hotel Hilton Multisala Warner Village - STUDIO ODONTOIATRICO convenzionato con Asso Cral Italia987799Visitae igiene orale€40


lettere43invia la tua segnalazionealla nostra redazioneredazione@ilreporter.itPERMESSI INVALIDI, LA PIAGA DELL’USO IMPROPRIOTrovo ri<strong>di</strong>colo leggere articoli e indagini nei confronti <strong>di</strong> persone che fanno uso impropriodel tagliando invali<strong>di</strong> pur essendo sani come pesci. Non sto a polemizzare sulle vetture, perle quali certe volte ci vuole l’ascensore per salirci dentro, figuriamo per un invalido. I commentidei vigili da me interpellati? (a 50 metri da spazi per invali<strong>di</strong> occupati da auto normalisenza autorizzazione) “Non possiamo intervenire perché non autorizzati dal comando perquel tipo <strong>di</strong> situazione”. (Ma liberi i vigili <strong>di</strong> girare in coppia e fermarsi al bar a parlare <strong>di</strong> Juveo Milan). Mercato <strong>di</strong> Sant’Ambrogio, 10/15 posti occupati in maniera fissa da personaggi delmercato che con i loro banchi hanno bisogno dell’affettuosa presenza della loro auto. Nonsolo, se fai loro osservare che non hanno <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> stare lì, ti mandano anche a quel paese ese si tenta <strong>di</strong> avvertire i vigili trovati nella strada accanto, li si trova impegnati in altre faccende.Io sono costretto a cercare posto oltre piazza Beccaria il più delle volte, o lasciarla lontanadal posto dove devo andare perché impossibilitato a fare sforzi, portare pesi e quanto altro.Dimenticavo 4 interventi al cuore, coronopatia cronica, car<strong>di</strong>opatia ischemica, e ultimo ilmese scorso intervento a cuore battente. Non voglio pietismi, ma auguro a questi signoriarroganti e prepotenti <strong>di</strong> usare il permesso per invali<strong>di</strong> perché gli è arrivata addosso la stessapatologia che ho io. Con i miei più sinceri auguri.Lettera firmataPartendo col <strong>di</strong>re che il male (soprattutto quando si parla <strong>di</strong> patologie serie, come in questocaso) non andrebbe mai augurato a nessuno, è vero che quello dell’uso improprio dei permessiper invali<strong>di</strong> è un problema che deve essere risolto. L’Italia, si sa, è il paese dei “furbetti”, epurtroppo ormai non stupisce più <strong>di</strong> tanto leggere <strong>di</strong> in<strong>di</strong>vidui sorpresi a utilizzare un permessonon loro magari per parcheggiare il più vicino possibile allo sta<strong>di</strong>o il giorno della partitao per entrare all’interno della Ztl e farsi un bel giro in centro. Sono tante, troppe le notizie <strong>di</strong>questo tipo che si leggono sui giornali, e che vedono “protagoniste” persone che sembranoproprio non fermarsi davanti a nulla, fino a utilizzare contrassegni <strong>di</strong> amici o perfino della madremorta. Comportamenti che si commentano da soli, e che non possono essere etichettatise non come vergognosi. Ma, probabilmente, “vergogna” è una parola non conosciuta da chiutilizza un permesso invali<strong>di</strong> senza averne <strong>di</strong>ritto. Scopo, come è facilmente intuibile, <strong>di</strong> questipermessi è quello <strong>di</strong> rendere (almeno un po’) la vita più facile a chi ne ha bisogno. Per questo,l’utilizzo “<strong>di</strong>sinvolto” <strong>di</strong> questi permessi – per qualsiasi motivo – da parte <strong>di</strong> coloro a cui nonsono destinati è un comportamento da condannare senza appello. Mesi fa, <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong> si eragià occupato della questione, censurando il fenomeno dell’utilizzo improprio dei contrassegniper invali<strong>di</strong>: ma, da allora, la cronaca citta<strong>di</strong>na ha mostrato come nuovi casi del genere nonsiano mancati. E se è vero che le forze dell’or<strong>di</strong>ne hanno il dovere (compito peraltro a voltenon facile) <strong>di</strong> controllare che comportamenti del genere non si ripetano, è altrettanto vero chenon dovrebbe nemmeno essercene bisogno. L’idea <strong>di</strong> utilizzare un permesso per invali<strong>di</strong> purnon essendolo non dovrebbe neanche sfiorare la testa <strong>di</strong> nessuno, e non è una questione <strong>di</strong>maggiore o minore sensibilità o <strong>di</strong> “leggerezza” da parte <strong>di</strong> chi, facendolo una volta, pensa infondo <strong>di</strong> non far del male a nessuno. È una questione <strong>di</strong> civiltà.Marco AgnolettiIncuria e degradoInviateci le vostre segnalazioni corredate <strong>di</strong> fotoall’in<strong>di</strong>rizzo redazione@ilreporter.itnon ostacolare il traffico fermandomi lungola strada. L’ingresso del parcheggio però ècaratterizzato da parecchi mesi da un tombinosconnesso e da un “cratere” che <strong>di</strong>ventasempre più profondo. Per quanto si possaprocedere lentamente e con attenzione, èquasi impossibile non prendere l’uno o l’altrocon una delle ruote. Capisco che in tempi <strong>di</strong>crisi, dovendo pensare ai costi della tramvia,non ci siano più sol<strong>di</strong> per riparare le buche,ma nel caso specifico, senza spendere unsolo Euro si potrebbe lo stesso rime<strong>di</strong>are.Infatti, come appare sempre dalle foto, il passaggioè <strong>di</strong>viso in due parti da una colonnina<strong>di</strong> ferro a sostegno <strong>di</strong> una catena. Ebbenela catena è sempre abbassata dalla partedella buca ed è sempre alzata dalla partecon l’asfalto integro. Possibile? Proprio così!Troppo evidente per essere casuale. Forseinvecchiando comincio a perdere qualchecolpo, ma non riesco proprio a trovare unasoluzione logica <strong>di</strong> questa scelta. C’è forse untacito accordo con la lobby dei meccanici edei carrozzieri? O forse la scelta è stata fattoproprio perché assolutamente illogica?Grazie, cor<strong>di</strong>ali salutiGiovanni GarofaloL’AREA VERDE AL BUIODa ben sei mesi l’area verde, con albereta earea per cani, tra via vecchia <strong>di</strong> Pozzolaticoe via Cicognani è al buio. Abbiamo cercatoinutilmente <strong>di</strong> contattare il Comune, il Quartiere3, per far presente questo <strong>di</strong>sagio, masembra che l’area in questione sia <strong>di</strong> nessuno.Tante persone dopo le <strong>di</strong>ciotto, in particolaresignore con cani non si addentranoper paura e fanno anche bene visto i tempiche corrono. Possibile che tra tutti gli incaricatidel quartiere nessuno possa interessarsidel caso, chiamando un elettricista? Forzedovremmo rivolgerci ai servizi segreti oppureaspettare che qualche male intenzionatoapprofitti del buio per fare del male a qualcuno?Siamo nel buio più totale, se esistequalcuno che ci può aiutare, grazie.Distinti e preoccupati saluti,Franco BertiBUCHE E SOSTA SELVAGGIAA CAREGGISpett. redazione,vorrei, ancora una volta, segnalare la caoticacircolazione stradale nei pressi del poloospedaliero <strong>di</strong> Careggi. Buche nelle stradedove passano ambulanze <strong>di</strong>rette al C.T.O.con gente a bordo. Sosta selvaggia e nessunvigile presente. In Via Dino del Garbo esiste il<strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> sosta con rimozione in ambo i lati,comunque le macchine sostano incuranti e,non solo, pagano anche il parchimetro. Seun’ambulanza proveniente dal centro è <strong>di</strong>rettaall’ospedale, pur con i segnalatori acusticiattivati, non riesce a passare, in quantole macchine in transito sono solo su due file.Le macchine che dalla via Stenone o da viaGrocco devono immettersi in via Taddeo Alderottinon riescono a passare se non trovanouna persona che dà loro la precedenza.Non sarebbe stato più facile fare l’ingressoda via Banti, dove esiste un semaforo ? Salutie … cercate <strong>di</strong> pensarci voi.Bruno BardossiLO “STATO D’ASSEDIO”DI SAN BARTOLO A CINTOIAGentilissima redazione,vi scrive un folto gruppo <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> SanBartolo a Cintoia. <strong>Il</strong> titolo nell’oggetto parlachiaro, “Stato d’asse<strong>di</strong>o”, sì perché i citta<strong>di</strong>ni<strong>di</strong> San Bartolo sono stufi <strong>di</strong> subire ogni benedettasettimana, venerdì, sabato e domenicacompresi, le intemperanze dei “ballerini” cheescono dal Circolo A.R.C.I. e che alle una <strong>di</strong>notte si comportano come se fosse mezzogiorno.Purtroppo la piazzetta a<strong>di</strong>acenteal circolo è come una cassa <strong>di</strong> risonanza, equalsiasi rumore viene amplificato, ma tuttociò non toglie che l’educazione delle personepotrebbe far sì che invece <strong>di</strong> mettersi aparlare a voce alta, e magari anche a urlareed a suonare i clacson delle proprie auto, potrebberoandarsene con maniera più garbata.A proposito <strong>di</strong> auto, vi inviterei a vedere ilparcheggio selvaggio che viene sistematicamenteattuato nelle occasione descritte, e cidoman<strong>di</strong>amo se ci fosse bisogno <strong>di</strong> un qualsiasimezzo <strong>di</strong> soccorso che dovesse passaredalla strada e dalla piazzetta, come potrebbeandare a finire. Per concludere vi informiamoche a cento metri dal circolo, ci sono parcheggi,quasi sempre semivuoti, che potrebberoospitare <strong>di</strong>verse decine <strong>di</strong> automobili, eoltretutto sono <strong>di</strong>stanti dalle abitazioni.Un folto gruppo <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni<strong>di</strong> San Bartolo a CintoiaLe lettere che non hanno trovatospazio sul giornale sono pubblicatesul nostro sito internet www.ilreporter.itVia Ponte alle Mosse, 153/r - FIRENZE1001064NOVOLI in via tranquilla ottimo 4 vani <strong>di</strong> recente ristrutturazione,piano alto con ascensore, ampio soggiorno, cucinaabitabile, 2 camere, bagno, ripostiglio 2 balconi.EURO 310000 RIF.A651BARACCA in tranquillo interno, immerso nel verde, con ingressoin<strong>di</strong>pendente, ottimo bilocale open space <strong>di</strong> ampissima metratura,cucinotto separato, servizio finestrato, area condominiale a<strong>di</strong>bita aparcheggio. 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44 Aprile 2009IN CUCINA. Con il primo caldo arrivano cibi leggeri e le “istruzioni” per l’uovoStagione nuova, ricette nuoveAngelo Mazziprile, anche la tavola si veste <strong>di</strong> primavera,Ail menu si arricchisce dei colori e dei saporidella bella stagione, ma soprattutto della leggerezzanecessaria per affrontare le giornate piùlunghe e il caldo estivo in arrivo. In primaverainizia la depurazione del nostro corpo con i fruttiche ci offre la bella stagione, dopo che in invernoi grassi e le calorie contenuti nei cibi son servitiper sopportare le temperature rigide. Mettiamopure da parte le noci, le mandorle, le nespole ei cachi e an<strong>di</strong>amo a cercare le fragole, le ciliegiee le prime pesche. Quello che è interessantee <strong>di</strong> cui abbiamo bisogno sono poi i germogli ele insalatine fresche, ma anche alcuni formaggi,tipo il marzolino fatto con il latte delle pecore chehanno mangiato l’erba verde appena germogliatae ricca <strong>di</strong> clorofilla. A proposito <strong>di</strong> germogli ricor<strong>di</strong>amoi teneri e prelibati asparagi con la loroazione depurativa e <strong>di</strong>uretica. Poi c’è l’erba primaverileprincipe: il tarassaco, amarognola quasisempre presentata cotta in tavola, è gradevolissimaanche cruda, tagliata a listarelline e con<strong>di</strong>tacon un po’ <strong>di</strong> aceto <strong>di</strong> mele e olio extra vergine<strong>di</strong> oliva. Notevolissima anche qui la proprietà depurativae drenante. Se depurarsi è la parola d’or<strong>di</strong>neè pur vero che l’uovo <strong>di</strong> Pasqua è semprel’uovo <strong>di</strong> Pasqua. Quest’anno lo prepariamolo dasoli con almeno tre vantaggi: il cioccolato lo scegliamonoi, così come la sorpresa e poi vedreteche anche il portafoglio ringrazierà.L’uovo è più buonose è fai da te• Procurarsi gli appositi stampi per uova nei negozispecializzati, casalinghi o gran<strong>di</strong> magazziniben forniti.• Scegliere il cioccolato a piacimento, fondente oal latte, per una quantità in<strong>di</strong>cativa <strong>di</strong> 500 grammicirca.• Sciogliere il cioccolato a bagnomaria o nel microondemescolando bene per assicurarsi chenon rimangano grumi.• Versarlo nello stampo dalla parte cava facendoloroteare in modo da foderarlo completamentecon uno strato il più possibile omogeneo. Ripeterel’operazione per entrambe le metà dell’uovo• Lasciare indurire per un paio d’ore in frigoriferoe poi togliere le due metà premendo delicatamente<strong>di</strong>etro i due mezzi stampi. Inserire in unadelle due parti la sorpresa avvolta in un sacchettinoper alimenti.• Con la lama <strong>di</strong> un coltello scaldato ammorbi<strong>di</strong>rei bor<strong>di</strong> delle due metà e unire.• Per la decorazione acquistare dei fiorellini <strong>di</strong>cialda, intingerli in un pochino <strong>di</strong> cioccolatosciolto da usare come collante./Rubrica a cura <strong>di</strong> Sara Ghilar<strong>di</strong>con i consigli dello Chef Angelo Mazzi,Presidente Associazione Cuochi FiorentiniLe stelle della Maga LulaAriete 20 marzo • 20 aprileSul lavoro, questo sarà mese il delle novità. Inattese: potrebbearrivare una proposta che vi coglierà alla sprovvista,e che scar<strong>di</strong>nerà le vostre certezze, proponendovi<strong>di</strong> lasciare la cosiddetta “via vecchia per la nuova”. Tuttocalmo sul fronte dell’amore: ma non sedetevi sugli allori,il partner richiede attenzioni costanti.Toro 21 aprile • 21 maggioSiete un po’ irascibili, tendete ad addossare al partnercolpe che magari non ha. Forse è il caso <strong>di</strong> fare un belrespirone, e <strong>di</strong> pensare che in fondo non è tutto cosìnero. Sul lavoro invece la strada è in <strong>di</strong>scesa, è il tempodella raccolta dopo una faticosa semina, e il portafogliopotrebbe gioirne.Gemelli 22 maggio • 21 giugno<strong>Il</strong> prossimo mese vi riserverà una vita sociale traboccante<strong>di</strong> spunti e occasioni, ma non è il caso <strong>di</strong> montarsila testa per questo imprevisto exploit, per non rischiare<strong>di</strong> prendere abbagli. Sul lavoro, le “buone nuove” tantoattese dovranno aspettare ancora un pochino, ma siatefiduciosi: è questione <strong>di</strong> tempo.Cancro 22 giugno • 22 luglioSerenità, entusiasmo e passione: sono questi gli ingre<strong>di</strong>entidel mese in corso, e per chi ha il cuore impegnatosi prospetta un periodo decisamente sereno. I singledovranno invece portare pazienza. Sul lavoro tutto tace,e prosegue senza gran<strong>di</strong> scossoni lungo i binari dellaroutine.Leone 23 luglio • 22 agostoSarete molto pretenziosi, e questo sarà il mese dell’estremapignoleria nel giu<strong>di</strong>care certi aspetti del carattere delpartner: tutto normale, basta non esagerare e non chiederetroppo. Sul lavoro potrebbero arrivare svolte: vantaggioseper certi versi, assai impegnative per altri.Vergine 23 agosto • 22 settebreOttimo momento per la vita <strong>di</strong> coppia, dove tutto scorreall’insegna della sintonia. I cuori in cerca <strong>di</strong> compagniatroveranno pane per i loro denti. Sul versante lavorativosi preannunciano giorni <strong>di</strong> grande impegno: non vi fateabbattere, ne vale la pena e arriverà il momento dellaricompensa.terra e cieloBilancia 23 settembre • 22 ottobre<strong>Il</strong> mese in corso si trascinerà <strong>di</strong>etro un carico <strong>di</strong> profondoscetticismo: siete in cerca <strong>di</strong> rassicurazioni ma, una voltaottenute, non vi bastano. E quin<strong>di</strong> è il caso <strong>di</strong> rilassarsi unpochino, e <strong>di</strong> tenere a freno le irrequietezze dell’anima.Sul lavoro ci sarà qualche imprevisto, ma sarete bravissimia risolverli.Scorpione 23 ottobre • 22 novembreNon è il mese migliore per le faccende sentimentali. Cisarà qualche scontro con il partner, e forse scegliere <strong>di</strong>stargli meno col fiato sul collo potrebbe essere la decisionemigliore. Ottimo momento invece per la carriera, lastrada è in <strong>di</strong>scesa e potrebbe essere in arrivo qualcheentrata decisamente interessante.Sagittario 23 novembre • 21 <strong>di</strong>cembreLa primavera fa bene all’amore: a quello che c’è già, e aquello che deve ancora arrivare per i single, che questomese avranno <strong>di</strong> che gioire. In campo professionale inveceè il momento <strong>di</strong> mettere tutto in stand by ed aspettaretempi migliori, le uscite tendono ad essere più importantidelle entrate.Capricorno 22 <strong>di</strong>cembre • 20 gennaioLe stelle consigliano <strong>di</strong> iniziare a mettere in cantierel’ipotesi <strong>di</strong> un passo in avanti, potrebbe essere l’ora <strong>di</strong>assecondare il partner nel suo desiderio <strong>di</strong> stabilizzazione.Sul lavoro ci sono stati momenti migliori: ma comesempre le cose sono destinate ad evolvere rapidamentein modo positivo.Acquario 21 gennaio • 19 aprileSembra che in questo periodo le faccende <strong>di</strong> cuore nonvi tocchino: ma in realtà, e lo sapete voi per primi, citenete molto e state solo temporeggiando. In campoprofessionale è l’ora delle responsabilità: occorre assumersele,e rendersi conto del fatto che stanno <strong>di</strong>ventandoimportanti.Pesci 20 aprile • 19 marzoIn amore, finalmente vi sentite compresi e la vita a duesmette <strong>di</strong> darvi fasti<strong>di</strong>osi grattacapi. Anche per i cuori incerca <strong>di</strong> capanne le cose non si mettono affatto male. Sullavoro si prospetta un periodo <strong>di</strong> tranquillità, specialmentedal punto <strong>di</strong> vista relazionale: le acque si calmano e gliscrezi <strong>di</strong>minuiscono.1014264


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