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Il cablaggio strutturato di edifici

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Unità <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento<strong>Il</strong> <strong>cablaggio</strong> <strong>strutturato</strong><strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici“1 <strong>Il</strong> <strong>cablaggio</strong> <strong>strutturato</strong> degli e<strong>di</strong>fici<strong>Il</strong> <strong>cablaggio</strong> <strong>strutturato</strong> è una metodologia <strong>di</strong> progetto e realizzazione degli impianti <strong>di</strong>telecomunicazione (sia fonia sia dati) interni agli e<strong>di</strong>fici. Tale metodologia si è resanecessaria a causa della crescente complessità degli impianti telefonici e delle reti dati.Una rete <strong>di</strong> poche macchine, o limitata a un solo laboratorio, può essere realizzata utilizzandoun semplice concentratore e qualche decina <strong>di</strong> cavi. Se, invece, si vuole dotare unintero e<strong>di</strong>ficio <strong>di</strong> prese telematiche da cui sia possibile il collegamento sia alla rete localesia a sistemi telefonici, allora è opportuno pianificare un intervento sull’intero e<strong>di</strong>ficio perrealizzare un “<strong>cablaggio</strong> <strong>strutturato</strong>”.Oggi il numero degli apparecchi e le <strong>di</strong>verse funzionalità dei sistemi <strong>di</strong> telefonia e <strong>di</strong> retiLAN richiedono la posa <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> quantità <strong>di</strong> cavi in modo capillare in ogni parte dell’e<strong>di</strong>ficio.La rapida obsolescenza tecnologica crea inevitabili interventi <strong>di</strong> riconfigurazione sutali sistemi o, spesso, interventi straor<strong>di</strong>nari che sono tanto più costosi quanto meno flessibileè l’impianto.L’industria e gli enti formatori hanno fornito una risposta a questo problema, che ha cambiatototalmente il modo <strong>di</strong> vedere gli impianti, creando allo stesso tempo interi nuovi settori<strong>di</strong> mercato e nuove professioni. Si progetta sin dall’inizio l’impianto <strong>di</strong> telecomunicazioniseparato dall’impianto <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione dell’energia. Si integrano fin dove possibile i<strong>di</strong>versi servizi <strong>di</strong> comunicazione in un’unica infrastruttura polivalente, allo scopo <strong>di</strong> renderel’impianto flessibile e migliorarne la gestibilità. <strong>Il</strong> tutto si riassume parlando <strong>di</strong> <strong>cablaggio</strong><strong>strutturato</strong> e integrazione dei servizi.Un progetto basato su questi principi elimina la <strong>di</strong>stinzione tra impianto telefonico e retedati (e anche tra <strong>di</strong>versi tipi <strong>di</strong> rete <strong>di</strong> dati). Si parla, invece, <strong>di</strong> impianto integratofonia/dati con vita propria, in<strong>di</strong>pendente dalle applicazioni e dai sistemi utilizzatori. Tutto”1Informatica generale - Teorie e tecnologie <strong>di</strong>gitali dell’informazioneCorso <strong>di</strong> informatica per il triennio degli ITC - programmatori e Mercurio <strong>di</strong> Pietro Gallo e Fabio Salerno


Area tematica ◆ Telematicaciò è reso possibile dall’adozione <strong>di</strong> protocolli standard piuttosto che soluzioni de<strong>di</strong>cate eproprietarie. Le soluzioni standard sono principalmente definite dalla normativa americanaTIA/EIA-568, dalla normativa europea EN-50173 e da quella internazionale ISO/IEC-11801. <strong>Il</strong> rispetto della normativa nell’installazione <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong> <strong>cablaggio</strong> <strong>strutturato</strong>è necessario per avere la certificazione in ambito comunitario.2° Piano1° PianoInternetPiano terra2 La normativa internazionale ISO/IEC 11801Questa normativa, molto simile alla EN 50173, definisce un generico sistema <strong>di</strong> <strong>cablaggio</strong>in<strong>di</strong>pendente dal tipo <strong>di</strong> applicazione (video, fonia e dati) e in grado <strong>di</strong> supportare qualsiasicomponente <strong>di</strong> <strong>cablaggio</strong> presente sul mercato. Cavi e componenti sono sud<strong>di</strong>visi incategorie e il collegamento e definito in modo omogeneo da quattro <strong>di</strong>fferenti classi.Ognuna definisce le specifiche <strong>di</strong> sistemi che operano fino a una determinata velocità <strong>di</strong>trasmissione.• classe A: fino a 100 kHz;• classe B: fino a 1 Mhz;• classe C: fino a 16 MHz;• classe D: fino a 100 Mhz.La normativa definisce anche i requisiti <strong>di</strong> ritardo <strong>di</strong> propagazione del segnale, le caratteristiche<strong>di</strong> impedenza e la per<strong>di</strong>ta del segnale <strong>di</strong> ritorno. È prevista una serie <strong>di</strong> test finaliper sottoporre i prodotti a <strong>di</strong>fferenti con<strong>di</strong>zioni meccaniche e ambientali e rilevare qualsiasivariazione <strong>di</strong> resistenza che si verifichi durante o dopo l’intero ciclo <strong>di</strong> test.2.1 Specifiche generaliLo standard specifica i requisiti minimi richiesti sia per il <strong>cablaggio</strong> <strong>di</strong> un e<strong>di</strong>ficio sia <strong>di</strong> ungruppo <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici facenti parte <strong>di</strong> uno stesso comprensorio con i seguenti limiti:• estensione massima 3000 metri;•superficie massima 1 kmq per l’intero comprensorio;• popolazione massima 50.000 abitanti nel comprensorio.2 Informatica generale - Teorie e tecnologie <strong>di</strong>gitali dell’informazioneCorso <strong>di</strong> informatica per il triennio degli ITC - programmatori e Mercurio <strong>di</strong> Pietro Gallo e Fabio Salerno


Unità <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento ◆ <strong>Il</strong> <strong>cablaggio</strong> <strong>strutturato</strong> <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici<strong>Il</strong> tempo <strong>di</strong> vali<strong>di</strong>tà minima <strong>di</strong> un progetto è <strong>di</strong> almeno 10 anni e quin<strong>di</strong> si considera chedurante questo periodo non sia necessario apportare mo<strong>di</strong>fiche sostanziali al <strong>cablaggio</strong>.Le specifiche dello standard riguardano i seguenti aspetti:• la topologia•le dorsali•i mezzi trasmissivi•gli elementi del <strong>cablaggio</strong>• il <strong>cablaggio</strong> orizzontale• le norme <strong>di</strong> installazione• l’identificazione dei cavi• la documentazioneAnalizziamoli in dettaglio.2.2 La topologiaLa topologia fisica del <strong>cablaggio</strong> è <strong>di</strong> tipo a stella mentre quella logica è <strong>di</strong> tipo a bus. <strong>Il</strong><strong>cablaggio</strong> si sud<strong>di</strong>vide in:• <strong>cablaggio</strong> <strong>di</strong> dorsale o <strong>cablaggio</strong> verticale o VCC (Vertical Cross-Connect) perché si riferiscealla dorsale che collega i vari piani <strong>di</strong> un e<strong>di</strong>ficio ma può riferirsi anche alla dorsaleche collega e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong>versi <strong>di</strong> uno stesso comprensorio;• <strong>cablaggio</strong> orizzontale o HCC (Horizontal Cross-Connect) perché si riferisce al <strong>cablaggio</strong>del singolo piano.Cablaggioverticale(più e<strong>di</strong>ficidel comprensorioo più piani<strong>di</strong> un e<strong>di</strong>ficio)Cablaggioorizzontale(singolo piano)<strong>Il</strong> <strong>cablaggio</strong> può essere rappresentato attraverso un albero per evidenziare la sua strutturagerarchica (Fig. 1).Dalla figura emerge la terminologia tecnica utilizzata per <strong>di</strong>stinguere i vari elementi nodalidell’albero, vedremo in dettaglio questi elementi nei paragrafi successivi.3 Informatica generale - Teorie e tecnologie <strong>di</strong>gitali dell’informazioneCorso <strong>di</strong> informatica per il triennio degli ITC - programmatori e Mercurio <strong>di</strong> Pietro Gallo e Fabio Salerno


Area tematica ◆ TelematicaFigura 1Struttura gerarchica<strong>di</strong> un <strong>cablaggio</strong>Centro stella<strong>di</strong> comprensorioUtentiCentro stella<strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficioCablaggio orizzontale (VCC)Collega più piani tra loropiù e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> un comprensorioCentro stella<strong>di</strong> pianoUtentiCentro stella<strong>di</strong> pianoUtentiCablaggio orizzontale (HCC)Utenti dei singoli piani<strong>di</strong> un e<strong>di</strong>ficioUtentiCiò che si nota imme<strong>di</strong>atamente è che tale gerarchia ha 3 livelli:• livello comprensorio (livello più alto)• livello e<strong>di</strong>ficio (livello interme<strong>di</strong>o)• livello piano (livello più basso)E<strong>di</strong>ficio 1E<strong>di</strong>ficio 3E<strong>di</strong>ficio 2Nei casi in cui l’e<strong>di</strong>ficio sia unico o il comprensorio sia formato da palazzine con un solopiano, i livelli gerarchici sono due.4 Informatica generale - Teorie e tecnologie <strong>di</strong>gitali dell’informazioneCorso <strong>di</strong> informatica per il triennio degli ITC - programmatori e Mercurio <strong>di</strong> Pietro Gallo e Fabio Salerno


Unità <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento ◆ <strong>Il</strong> <strong>cablaggio</strong> <strong>strutturato</strong> <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficiFigura 22.3 Le dorsaliLe dorsali (backbone) sono glielementi portanti del <strong>cablaggio</strong>e possono interconnettere:• e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong>versi con l’e<strong>di</strong>ficiocentro-stella del comprensorio(interbuil<strong>di</strong>ng backbone)• arma<strong>di</strong> <strong>di</strong> piano <strong>di</strong>versi conl’arma<strong>di</strong>o <strong>di</strong> piano <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficio(interbuil<strong>di</strong>ng backbone) (Fig.2).Le <strong>di</strong>stanze ammesse per le dorsali variano a seconda dei mezzi trasmissivi utilizzati e delleinterconnessioni da effettuare:TIPO DI CAVOFibra otticaCavo UTPCavo STPCavo coassialeDISTANZA SENZA RIPETITORI2000 metrimeno <strong>di</strong> 100 metrimeno <strong>di</strong> 200 metri500 metri per lo standard RG8 e RG11,180 metri per lo standard RG58 (thinnet)Ovviamente la scelta <strong>di</strong>pende non solo dalla <strong>di</strong>stanza da coprire ma anche dalla“banda passante cioè la quantità <strong>di</strong> dati che “può passare attraverso il cavo” ogni secondo”nonché dal costo dei cavi e dei connettori.2.4 I mezzi trasmissiviI mezzi trasmissivi ammessi e più usati sono:• cavi coassiali con impedenza da 50 Ohm (circa 10 Mbit/sec);• fibre ottiche multimodali (hanno un’enorme ampiezza <strong>di</strong> banda che <strong>di</strong>pende però dal tipo<strong>di</strong> cavo e dalla lunghezza della tratta; valori possibili sono dell’or<strong>di</strong>ne dei 40 Gbit/sec, ma sipuò arrivare ai Tbit/sec);• cavi UTP (Unshielded Twisted Pair) a 4 coppie (CAT5, circa 100 Mbit/sec). Sono cavi nonschermati cioè non protetti da interferenze elettromagnetiche;• cavi STP (Shielded Twisted Pair) a 4 coppie (circa 100 Mbit/sec). Sono cavi schermati cioèprotetti da interferenze elettromagnetiche.2.5 Elementi del sistema <strong>di</strong> <strong>cablaggio</strong>Di seguito sono riassunti i principali elementi che incontriamo nella terminologia tecnicadel <strong>cablaggio</strong> <strong>strutturato</strong>.• Centro stella <strong>di</strong> comprensorio (o <strong>di</strong> primo livello) o CD (Campus Distributor) termineISO/IEC, è costituito da un locale tecnico o da un arma<strong>di</strong>o situato nell’e<strong>di</strong>ficio centrale <strong>di</strong>un comprensorio, da cui vengono <strong>di</strong>stribuiti i cavi <strong>di</strong> dorsale agli altri e<strong>di</strong>fici. Nella nor-5 Informatica generale - Teorie e tecnologie <strong>di</strong>gitali dell’informazioneCorso <strong>di</strong> informatica per il triennio degli ITC - programmatori e Mercurio <strong>di</strong> Pietro Gallo e Fabio Salerno


Area tematica ◆ Telematicamativa americana EIA/TIA 568 viene chiamato MC (Main Cross-Connect) cioè il <strong>di</strong>stributoreprincipale a livello più alto nella gerarchia del <strong>cablaggio</strong>.• Centro stella <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficio (o <strong>di</strong> secondo livello) o Permutatore interme<strong>di</strong>o o Arma<strong>di</strong>o <strong>di</strong> permutazioneinterme<strong>di</strong>o o BD (Buil<strong>di</strong>ng Distributor) termine ISO/IEC, è costituito da un localetecnico o da un arma<strong>di</strong>o <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> un e<strong>di</strong>ficio facente parte <strong>di</strong> un comprensorio, dacui si <strong>di</strong>parte il <strong>cablaggio</strong> orizzontale ed eventuali estensioni <strong>di</strong> dorsali ad altri piani dell’e<strong>di</strong>ficio.Nella normativa americana EIA/TIA 568 viene chiamato IC (Interme<strong>di</strong>ate Cross-Connect).• Centro stella <strong>di</strong> piano (o <strong>di</strong> terzo livello) o HC (Horizontal Cross-Connect) o arma<strong>di</strong>o <strong>di</strong>piano o TC (Telecomunication Closet) è un elemento passivo costituito dall’arma<strong>di</strong>o <strong>di</strong>piano dal quale vengono <strong>di</strong>stribuiti i cavi che raggiungono l’utente attraverso il <strong>cablaggio</strong>orizzontale. È un apparato passivo che ha il solo scopo <strong>di</strong> permettere una comodagestione dei collegamenti tra le prese utente e gli apparati attivi (switch e PBX). È fattosolo <strong>di</strong> prese montate sui pannelli (pach panel). È il terzo livello <strong>di</strong> gerarchia del <strong>cablaggio</strong>che in alcuni casi può coincidere con l’IC. Nei casi in cui l’e<strong>di</strong>ficio sia unico o il comprensoriosia formato da palazzine con un solo piano, i livelli gerarchici sono due.• Dorsale <strong>di</strong> comprensorio (Interbuil<strong>di</strong>ng Backbone) è la dorsale <strong>di</strong> interconnessione trae<strong>di</strong>ficio che contiene il centro- stella <strong>di</strong> comprensorio e un altro e<strong>di</strong>ficio. Essa parte dalcentro stella <strong>di</strong> comprensorio (MC) e termina su un centro stella <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficio (IC).• Dorsale <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficio (Buil<strong>di</strong>ng Backbone) è la dorsale <strong>di</strong> interconnessione tra il locale tecnologico<strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficio (MC) e l’arma<strong>di</strong>o <strong>di</strong> piano (HC).HC Centro stella<strong>di</strong> pianoHC Centro stella<strong>di</strong> pianoICArma<strong>di</strong>oSwitchPatch panelCavo <strong>di</strong> <strong>cablaggio</strong>orizzontalePatch cord1 21 2 1 2TO presautenteWAICHC Centro stella<strong>di</strong> pianoTO presautenteTO presautenteWACInterbuil<strong>di</strong>ngbackboneDorsale <strong>di</strong>comprensorioIC Centro stella<strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficioBuil<strong>di</strong>ng backboneDorsale <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficioCD Centro stella<strong>di</strong> comprensorioInterbuil<strong>di</strong>ng backboneDorsale <strong>di</strong> comprensorio6 Informatica generale - Teorie e tecnologie <strong>di</strong>gitali dell’informazioneCorso <strong>di</strong> informatica per il triennio degli ITC - programmatori e Mercurio <strong>di</strong> Pietro Gallo e Fabio Salerno


Unità <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento ◆ <strong>Il</strong> <strong>cablaggio</strong> <strong>strutturato</strong> <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici• Locale tecnico o ER (Equipment Room) o wiring closet contiene gli apparati passivi, qualipannelli <strong>di</strong> permutazione ed elementi per stabilizzare la tensione <strong>di</strong> alimentazione delleapparecchiature che potrebbe alterare il loro corretto funzionamento. Può contenereanche apparati attivi quali: centralini telefonici.• POP (Point Of Presence) identifica il locale in cui il gestore del servizio telefonico ha attestatole linee telefoniche per il servizio dell’intero e<strong>di</strong>ficio.• Area <strong>di</strong> lavoro o WA (Work Area) identifica il posto <strong>di</strong> lavoro dell’utente.• Centralino telefonico (PBX, Private Branch eXchange).• Pannello <strong>di</strong> permutazione (Patch Panel) Contiene una presa per ogni cavo orizzontaleproveniente da una presa utente. Ogni cavo si intesta sul retro della presa del pannello.Questa verrà poi utilizzata da un cavetto <strong>di</strong> permutazione detto Patch Cord (o bretella)che la collegherà all’apparato attivo opportuno. Invece <strong>di</strong> portare il cavetto <strong>di</strong>rettamentesull’apparato attivo, si può usare un patch panel anche per l’apparato attivo. Così icavetti <strong>di</strong> permutazione collegano solo punti tra path panel.• Presa utente (TO, Telecomunication Outlet) è la presa utente che deve essere presente inogni locale e che può contenere due o più connettori RJ45 (la normativa richiede almenodue prese per ogni postazione <strong>di</strong> lavoro). Alla presa utente si collega un telefono o ilcomputer con la scheda ethernet o un qualsiasi apparecchio con interfaccia RJ45.• Cavetto <strong>di</strong> interconnessione o WAC (World Area Cable) serve per collegare la presa utente(TO) al posto <strong>di</strong> lavoro (Wa).Figura 32.6 <strong>Il</strong> <strong>cablaggio</strong> orizzontale<strong>Il</strong> <strong>cablaggio</strong> orizzontale, attualmente tutto su cavi UTP, interconnette le aree <strong>di</strong> lavoro all’arma<strong>di</strong>o<strong>di</strong> piano e deve essere progettato per fornire i seguenti servizi minimi:• trasporto <strong>di</strong> fonia;• trasmissione in modalità seriale;• trasporto dati per reti locali;• trasporto <strong>di</strong> segnale per il controllo dei <strong>di</strong>spositivi all’interno dell’e<strong>di</strong>ficio.La topologia fisica è sempre <strong>di</strong> tipo a stella a partire dall’arma<strong>di</strong>o <strong>di</strong> piano. Le <strong>di</strong>stanzeammesse sono <strong>di</strong> 3 m per i cavi <strong>di</strong> interconnessione (WAC) e <strong>di</strong> 2 m per i cavetti <strong>di</strong> permutazione.In questo modo, sommando la lunghezza dei cavi <strong>di</strong> interconnessione con la lunghezzadel <strong>cablaggio</strong> orizzontale (massimo 90 m) si resta all’interno dei 100 m fissati dallanormativa per il cavo UTP CAT5.Cablaggio orizzontaleCavo <strong>di</strong> permutazione(patch cord) max 2 mCentro stella <strong>di</strong> piano(HC)Switch EthernetCavo <strong>di</strong> <strong>cablaggio</strong>orizzontale1 2 1 2 1 2 1 21 2Cavo <strong>di</strong> <strong>cablaggio</strong>orizzontale max 90 mPresa utente (TO)Cavo <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzioneo WAC a 2 o 4 coppiemax 3 mLAN7 Informatica generale - Teorie e tecnologie <strong>di</strong>gitali dell’informazioneCorso <strong>di</strong> informatica per il triennio degli ITC - programmatori e Mercurio <strong>di</strong> Pietro Gallo e Fabio Salerno


Unità <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento ◆ <strong>Il</strong> <strong>cablaggio</strong> <strong>strutturato</strong> <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficiNelle aule dovrà essere presente una presa a muro con due connettori RJ45. Si potrà cosìutilizzare la presa <strong>di</strong> rete con un portatile o con un carrello dotato <strong>di</strong> PC e apparecchiaturemultime<strong>di</strong>ali con la funzione <strong>di</strong> stazione mobile per le lezioni.Si prevede la connessione a Internet da parte <strong>di</strong> ogni partizione <strong>di</strong> lavoro.Figura 10Primo piano Secondo piano Terzo pianoLab 1 Lab 2AulaAulaSala professoriBibliotecaAulaAulaAulaAulaLocaletecnicoLocaletecnicoAulaLocaletecnicoAulaLocaletecnicoUfficiUfficiAulaAulaAulaAulaPresidenzaUfficiLab 3 Lab 4AulaAula3.1 Operazioni preliminari, scelte tecniche e posizionamento degli apparatiIn base a un sopralluogo e all’analisi della piantina della scuola si è deciso:• il numero e le posizioni delle prese a muro in base alla funzione svolta dai singoli locali;• il percorso dei cavi (e quin<strong>di</strong> delle canaline) e la loro lunghezza;• la posizione dove installare gli arma<strong>di</strong> <strong>di</strong> permutazione.Le piantine <strong>di</strong> seguito illustrate mostrano la <strong>di</strong>slocazione <strong>di</strong> tali elementi.Figura 11Piantine dei varipiani dell’e<strong>di</strong>ficioSala professoriBibliotecaDorsale<strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficio in FFB(Buil<strong>di</strong>ng Backbone)Interneto WANLocaletecnicoHC 1UfficiLocale POPUfficiICRouterCentralinotelefonicoPresidenzaUffici11 Informatica generale - Teorie e tecnologie <strong>di</strong>gitali dell’informazioneCorso <strong>di</strong> informatica per il triennio degli ITC - programmatori e Mercurio <strong>di</strong> Pietro Gallo e Fabio Salerno


Unità <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento ◆ <strong>Il</strong> <strong>cablaggio</strong> <strong>strutturato</strong> <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici3.3 I mezzi trasmissiviSi useranno le seguenti tipologie <strong>di</strong> cavi:• fibre ottiche multime<strong>di</strong>ali 62.5/125 µm;• cavi UTP a 4 coppie.3.4 Elementi del sistema <strong>di</strong> <strong>cablaggio</strong>Ogni piano ha un arma<strong>di</strong>o <strong>di</strong> permutazione che chiameremo HC1, HC2, HC3.Al piano terra nel locale identificato come POP inseriremo il centro stella <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficio (IC).Per le stazioni <strong>di</strong> lavoro presenti nei laboratori potrà essere conveniente avere a <strong>di</strong>sposizionehub locali onde evitare <strong>di</strong> portare decine <strong>di</strong> cavi verso l’arma<strong>di</strong>o <strong>di</strong> concentrazione.In questo caso sarà sufficiente avere una presa <strong>di</strong> rete nel laboratorio a cui collegare laporta <strong>di</strong> uplink dell’Hub. Un <strong>cablaggio</strong> <strong>strutturato</strong> permette <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sporre tutte le prese<strong>di</strong> rete della scuola anche senza, necessariamente, attivarle tutte fin da subito (le portedegli hub non potrebbero essere sufficienti). Quin<strong>di</strong> nell’arma<strong>di</strong>o dovrà essere presentealmeno uno switch a cui saranno collegati gli hub necessari. Nelle aule si potrà utilizzarela presa <strong>di</strong> rete con un portatile o con un carrello dotato <strong>di</strong> PC e apparecchiature multime<strong>di</strong>alicon la funzione <strong>di</strong> stazione mobile per le lezioni.Si utilizzeranno i seguenti componenti attivi:• un router (con funzioni <strong>di</strong> firewall hardware) oppure un router e un computer che svolgale funzioni <strong>di</strong> firewall (<strong>di</strong>pende dal budget a <strong>di</strong>sposizione) da posizionare nel locale POP;• uno switch 10/100 con una intestazione in fibra multimodale 62,5/125 a 1 Gbps e 16porte 10/100 Mbps, per ogni piano;• un hub 10/100 con 24 porte per ogni laboratorio.3.5 <strong>Il</strong> <strong>cablaggio</strong> orizzontaleVe<strong>di</strong>amo i cablaggi orizzontali relativi ai tre piani.Figura 12Cablaggio orizzontale primo pianoCentro stella <strong>di</strong> pianoLinea dorsale <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficioSwicth EthernetPatch panel permutatoreSwitchEthernet1 2 1 21 2SwitchEthernet1 2 1 21 2 1 2Sala professoriBibliotecaUffici amministrativie presidenza13 Informatica generale - Teorie e tecnologie <strong>di</strong>gitali dell’informazioneCorso <strong>di</strong> informatica per il triennio degli ITC - programmatori e Mercurio <strong>di</strong> Pietro Gallo e Fabio Salerno


Area tematica ◆ TelematicaCablaggio orizzontale terzo pianoLinea dorsale <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficioSwitch EthernetPatch panel permutatoreSwitchEthernetSwitchEthernet1 2 1 21 2SwitchEthernetSwitchEthernet1 2 1 21 2 1 21 2 1 21 2 1 2Aule del pianoLab 1Lab 2Lab 3Lab 4Cablaggio orizzontale terzo pianoCentro stella <strong>di</strong> pianoLinea dorsale <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficioSwitch Ethernet a 16 portePatch panel permutatore1 21 21 21 21 21 21 21 21 2Aula 11Aula 12Aula 13Aula 14Aula 15Aula 16Aula 17Aula 18Aula 193.6 Assegnare gli in<strong>di</strong>rizzi IPPotremo assegnare in<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong> classe B o C, poiché il numero totale <strong>di</strong> computer è inferiorea 254. Scegliamo <strong>di</strong> assegnare in<strong>di</strong>rizzi IP <strong>di</strong> classe A del tipo 10.0.0.0 (privati) perché possiamoin questo modo sud<strong>di</strong>videre la rete in modo gerarchico, attribuendo uno specificosignificato a ogni byte in modo semplice e intuitivo, ad esempio:• il primo byte in<strong>di</strong>ca la rete <strong>di</strong> classe A e vale 10;14 Informatica generale - Teorie e tecnologie <strong>di</strong>gitali dell’informazioneCorso <strong>di</strong> informatica per il triennio degli ITC - programmatori e Mercurio <strong>di</strong> Pietro Gallo e Fabio Salerno


Unità <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento ◆ <strong>Il</strong> <strong>cablaggio</strong> <strong>strutturato</strong> <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficiFigura 16Terzo pianoAulaAulaAulaAulaAulaLocaletecnicoDorsale <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficio in FFBHC 3AulaAulaAulaAula17 Informatica generale - Teorie e tecnologie <strong>di</strong>gitali dell’informazioneCorso <strong>di</strong> informatica per il triennio degli ITC - programmatori e Mercurio <strong>di</strong> Pietro Gallo e Fabio Salerno

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