Il mondo degli archivi - Cultura in Cifre

ANAI Politica e Professionecollaborazione tra archivisti, storicieconomici e produttori d’archivio.La specificità dell’archivio di impresasi manifesta per esempio nella tipologiadocumentaria, e nella presenzafrequente di materiali particolari, chepone problemi alla conservazione e allagestione di tali archivi e alla stessa realizzazionedei mezzi di corredo. Sidelinea così la necessità di definire lecoordinate giuridiche della produzionedocumentaria dell’impresa alfine di consentire una migliore organizzazionedella memoria aziendale eaffrontare il compito della gestioneche pone problemi di costi diretti eindiretti.Partendo infatti dalla considerazioneche gli archivi di impresa sono per lopiù archivi privati, Bonfiglio Dosio hasottolineato la necessità di far emergereil ruolo attivo del produttore tradizionalmentesoggetto passivo della storiografia,stimolando l’interesse dell’imprenditorealla conservazione ecura del proprio archivio, come realestrumento all’interno della logica diprofitto che caratterizza l’impresa.Attraverso i successivi interventi delSoprintendente archivistico per l’Umbria,Mario Squadroni, e di FabriziaTrevisan, si sono delineate alcune esperienzefondamentali della realtàumbra. Squadroni ha posto l’accentosull’attività della Soprintendenza che,dopo un censimento complesso e dettagliato,iniziato nel 1987 ed ormaiconcluso, svolge un ruolo di referenteper le imprese stesse che si rivolgonoad essa, per aver indicazioni di caratteremetodologico soprattutto aseguito della dichiarazione di notevoleinteresse storico che ovviamente davalidità maggiore al loro archivio.Il caso dell’archivio storico della Cassadi Risparmio di Perugia, descritto daF. Trevisan, è particolarmente esemplificativodella necessità di stimolarela valorizzazione del patrimonio documentariodi una impresa. L’Istituto,infatti, nato nel 1909, ha un proprioarchivio storico realizzato sulla base diun progetto della Soprintendenzaarchivistica che ha proceduto, al censimentoe all’ordinamento di talearchivio, consentendone la conservazionein luoghi adeguati.La prima sessione, dedicata proprioagli archivi delle banche, ha visto l’interventodei principali istituti di creditoitaliani.Per la Banca d’Italia è intervenutaGabriella Raitano, che rievocandorapidamente la storia della banca , haripercorso le tappe fondamentali dell’iter effettuato dall’Istituto nella realizzazionedel proprio archivio storico.La consapevolezza che la raccolta e l’analisidel materiale documentario rappresentanoun compito istituzionaleper una banca moderna e quindi lavolontà e la necessità di valorizzarlo,hanno determinato un incrementodell’attività di ricerca e hanno datovita, sin dagli anni sessanta, ad un programmadi riorganizzazione dell’archiviostorico, il cui ruolo è oggi centralenell’organizzazione dell’Istituto.L’istituzione dell’Ufficio ricerche storiche,e l’interazione di questo conl’Archivio Centrale presso il ServizioSegretariato, ha segnato una svoltaimportante nell’attività della banca nelcampo della ricerca storico-finanziaria.La pubblicazione della collana storicaed il recente processo di trattamentoinformatico, di cui A. Battilocchi haillustrato i criteri ed i momenti principali,hanno ulteriormente valorizzatoil cospicuo e importante patrimoniodocumentario della banca, fornendoun notevole contributo alla ricerca edevidenziando la rilevanza della funzionedell’archivista.Allo stesso modo, l’esperienza dellaBanca Commerciale , che ha istituitoil suo archivio storico nel 1984, rivelala volontà degli istituti di credito direndere fruibile dalla ricerca il propriopatrimonio documentario più importante.La relazione di Guido Montanariha illustrato in modo particolareil processo di costruzione del sistemainformativo per l’archivio storico dellaCOMIT, che partendo da uno studiodi fattibilità, e basandosi sui criteri didescrizione ISAD, è approdato a risultatisenz’altro positivi ed efficaci.Di tutt’altro taglio l’intervento relativoal Banco di Napoli. Dopo una brevestoria dell’Istituto, tra i più antichi edimportanti in assoluto nell’ambito economico,Michela Sessa ha descrittol’ingente patrimonio documentario,che attraverso le sue principali serie,si rivela una fonte di notizie per lastoria non solo economica ma anchesociale e culturale del area meridionale.L’esperienza della Banca di Roma, presentatada Fabio Del Giudice, confermala complessità della riorganizzazionedegli archivi degli istituti di cre-degli Archiviil Mondo27